Focus Salute
La nuova chirurgia protesica del ginocchio DALLA FISIOTERAPIA ALLA SOSTITUZIONE PROTESICA. NUOVE TERAPIE E TRATTAMENTI DELL’ARTROSI AL GINOCCHIO
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l dolore al ginocchio (gonalgia) è un problema che affligge molte persone fin dalla giovane età. In base al periodo di insorgenza del sintomo, potrà avere cause diverse che spaziano dalle deviazioni assiali dell’arto inferiore, problemi inerenti l’articolazione femoro rotulea, lesioni meniscali o legamentose, problemi condrali di tipo infiammatorio per poi arrivare alla vera e propria conclamata artrosi. In fase iniziale, la gonalgia si può presentare anche in giovane età e può dare dolori occasionali e solo in certi movimenti. In giovane età è dovuto a sovraccarichi funzionali o meccanici e può essere trattato con semplice terapia antinfiammatoria, fisioterapia, utilizzo di plantari correttivi e terapia infiltrativa. Nel caso di selezionati pazienti giovani, con strette e limitate indicazioni, può risultare efficace la terapia con cellule staminali che possono ridurre l’infiammazione della condizione patologica e ridare una condizione di normalità alle strutture del ginocchio. Quando la degenerazione/usura cartilaginea progredisce si inizia a parlare di artrosi. Questa non si manifesta subito con le caratteristiche peggiori ma tende a dare un dolore crescente nel tempo e sempre meno responsivo
alle terapie. Terapie che in fase iniziale possono essere di tipo fisioterapico, infiltrativo per arrivare infine alla chirurgia, che ha fatto importanti progressi rispetto al passato. Oggi si può intervenire su ogni singola parte del ginocchio senza dover obbligatoriamente sostituire l’intera articolazione intervenendo anche su entrambe le articolazioni contemporaneamente. Tutto a vantaggio del recupero funzionale del paziente. Dopo un intervento di sostituzione protesica il paziente deve iniziare il recupero funzionale dell’articolazione operata nell’immediato post operatorio che vuol dire 4/6 ore dalla fine dell’intervento. Io personalmente, concedo il carico completo con o senza l’utilizzo di stampelle a 6 ore post operatorie senza nessun rischio di compromissione dell’interven-
to e di danneggiamento dell’impianto protesico. Non è più necessario l’uso di drenaggio articolare grazie all’uso di terapia utilizzata per ridurre al minimo il sanguinamento, non si utilizza più il catetere vescicale per evitare fastidi al paziente e si cammina e si utilizza il ginocchio il prima possibile. Ad oggi l’intervento di sostituzione protesica parziale, totale o addirittura bilaterale, risulta essere l’unica indicazione per la risoluzione del dolore, il recupero funzionale ed il ritorno ad una qualità di vita normale. Il decorso post operatorio consiste, come già detto, nella ripresa immediata del recupero funzionale dell’articolazione operata, la degenza ospedaliera consta di 3-4 notti massimo in ospedale e la fisioterapia può essere svolta ambulatorialmente 3-4 giorni a settimana senza necessità di ricovero in strutture ospedaliere. Nella nostra struttura, tengo a precisare, è fondamentale il rapporto chirurgo, fisioterapista e paziente in modo che venga seguito in maniera individualizzata e nel migliore dei modi il paziente per poter raggiungere l’obbiettivo comune della guarigione in tempi rapidi. A cura del Dott. Pietro Banchini, specialista in chirurgia protesica del ginocchio, ricostruzione legamentosa e sport medicine
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