BARCHE - November 2022

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ANNO//year 29 • N° 11 • AUT 9,00 € • BE 9,00 € • Côte d’Azur 10,60 € • F 10,50 € • D 11,50 € • PTE CONT. 8,00 € • E 8,00 € • CH 10,50 Chf • CH CT 10,00 Chf Novembre//November 2022 Italy only 7 € People • Katia Paracchini • Alessandro Gianneschi • José Luis Sastre Companies • Infinito Design • K-array • Team Italia 29 1993-2022 Years BARCHE Components • e-Motion Hybrid System • HP WATERMAKERS • Veco Boats • ICE 70 RS • Jeanneau Prestige 690 • Greenline 45 Fly • Joker Boat Coaster 580 Plus Events Maxi Yacht Rolex Cup In edicola dal 24 OttobreNOVEMBER 2022Poste Italiane s.p.a.Spedizione in Abbonamento PostaleD.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 4 6) art. 1, comma 1, LO/MI In edicola dal 24 OttobreNOVEMBER 2022Poste Italiane s.p.a.Spedizione in Abbonamento PostaleD.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 4 6) art. 1, comma 1, LO/MI Cover CRN Rio 62 Meters Cover CRN Rio 62 Meters Lawyer on Board Sales Agreement Lawyer on Board Sales Agreement Revenue on Board The occasional chartering of a PLEASURE yacht Revenue on Board The occasional chartering of a PLEASURE yacht Focus The Free-standing solutions Focus The Free-standing solutions

Il ROVESCIO della medaglia

SOSTENIBILITÀ, TRANSIZIONE ECOLOGICA, ECONOMIA CIRCOLARE, GREEN SONO TERMINI USATI E ABUSATI. LA COLLETTIVITÀ RICHIEDE ALLA POLITICA, ALLE IMPRESE E AL MONDO ECONOMICO UNA SEMPRE MAGGIORE ATTENZIONE ALL’AMBIENTE. CERCHIAMO LE SOLUZIONI MIGLIORI SUSTAINABILITY, ECOLOGICAL TRANSITION, CIRCULAR ECONOMY, AND GREEN ARE ALL TERMS THAT ARE USED AND ABUSED. SOCIETY WANTS POLITICIANS, BUSINESSES, AND THE FINANCIAL WORLD TO FOCUS MORE AND MORE ON THE ENVIRONMENT. WE’RE LOOKING FOR THE BEST SOLUTIONS

The other SIDE of the COIN L

“Lo fai per te, lo fai per l’ambiente, lo fai per il pianeta”. È uno slogan ricorrente in molte pubblicità. Pensare che basti conservare il supporto di plastica, cambiando solo la lametta per depilarsi, sia un gesto nobile e non un semplice espediente di marketing per vendere più rasoi, è solo pura illusione. L’ambiente è davvero in pericolo, ma non per colpa dei rasoi usa e getta. Pensate alle immense discariche di rifiuti galleggianti che si sono accumulate nel tempo nei mari e negli oceani di tutto il mondo. Rifiuti di vario genere, ma specialmente frammenti microscopici di plastica che si trovano sia sulla superficie, sia nel fondo del mare. Il dibattito su quali possano essere le soluzioni migliori è molto articolato. I progetti che prevedono di ripulire i mari dalla plastica, rastrellando i rifiuti marini, finiscono per raccogliere e annientare anche gli organismi animali che in quegli ecosistemi hanno messo radici: è come se passassimo su un prato coperto di fiori e ricco di insetti con un bulldozer. Dovremmo rinunciare a ripulire i mari dalla plastica? Una soluzione non c’è, se non a monte: bisogna evitare di inquinare i mari con la plastica da principio, perché, una volta liberata, essa scatena un’invasione biologica dalla quale non è possibile tornare indietro. Senza contare che l’ignoranza umana produce effetti devastanti sulle conseguenze del nostro agire sull’ambiente, pari soltanto alla montagna di

6 EDITORIAL

SI PREVEDE CHE LA PRODUZIONE DI PLASTICA RADDOPPI NEI PROSSIMI 20 ANNI. I TASSI DI RICICLAGGIO DELLA PLASTICA, NEL FRATTEMPO, SI AGGIRANO INTORNO AL 30% IN EUROPA, APPENA IL 9% NEGLI STATI UNITI, E ZERO O QUASI IN GRAN PARTE DEI PAESI IN VIA DI SVILUPPO. PLASTIC PRODUCTION IS EXPECTED TO DOUBLE OVER THE NEXT TWENTY YEARS. IN THE MEANTIME, PLASTIC RECYCLING RATES STAND AT AROUND 30% IN EUROPE, JUST 9% IN THE UNITED STATES, AND ZERO OR THEREABOUTS IN MOST DEVELOPING COUNTRIES.

plastica che continua a soffocare i mari. Facciamo delle battaglie sui massimi sistemi e non ci scandalizziamo se, ancora oggi, in alcune zone del nostro Paese, non si fa la raccolta differenziata e finisce tutto in discarica. Con un minimo di educazione e di comportamenti responsabili si può fare molto per l’ambiente. Lo sa bene chi naviga per diporto, che è il primo a desiderare un mare incontaminato ed è molto sensibile al tema del suo rispetto. Siamo in un contesto che ci vuole tutti ecocompatibili e basta la parola stessa per avere la coscienza pulita. Un tema che coinvolge anche l’industria nautica e i suoi processi costruttivi. Esattamente quale strada prendere non è ancora molto chiaro. Non esistono studi accurati e si procede con le intuizioni dei singoli. I più attenti utilizzano i finanziamenti che incentivano la ricerca che le varie istituzioni hanno messo a disposizione nella speranza che questa possa portare a soluzioni veramente efficaci. Per quanto riguarda i sistemi di propulsione, si stanno affermando quelli ibridi come soluzioni intermedie in attesa che la ricerca sulle celle combustibili, l’uso, la produzione, lo stoccaggio e la distribuzione dell’idrogeno si possa affermare come una tecnologia adatta alla propulsione delle barche da diporto. Oggi l’impatto che la nautica ha sul totale delle emissioni è di circa lo 0,027 per cento. Anche se si tratta di una percentuale praticamente irrilevante, è stata sufficiente ad innescare un processo di trasformazione che non sempre raggiunge gli obiettivi che i vari legislatori si sono prefissi. Non mi stancherò mai di ripetere quanto la norma sui catalizzatori SCR sia praticamente irrilevante ai fini della salvaguardia ambientale per quanto riguarda il diporto nautico. Il processo per riconoscere se la sostenibilità sia vera o solo evocata, è impegnativo come una scalata in alta quota. Immaginando di preparare lo zaino, quali sono le cose indispensabili che vanno portate? La prima è il buonsenso, poi suggerirei tanta energia, perché bisogna evitare la strada più semplice, declinare ad ogni piè sospinto l’aiuto di qualcuno che lo fa al tuo posto e scegliere il ripido sentiero della verifica pensando con la propria testa. Poi aggiungerei un terzo elemento sempre più prezioso, il nostro tempo. Si va in montagna pur sapendo che è faticoso ed impervio. La conquista di una meta che non ha nessun valore economico, ha un qualcosa di magico, il sapore di una scoperta che accade quando sei in cima: la puoi sentire, raccontare ma non trasmettere.

La sostenibilità vera non passa mai attraverso dei concetti assoluti: sì o no, bianco o nero. Di una sola cosa possiamo essere certi: tutto ha un prezzo ambientale oltre che un prezzo economico. Qualunque azienda ci racconti che cambiando la nostra scelta a suo favore impattiamo meno, potrebbe anche avere ragione, ma dobbiamo capire perché o come, e valutare con buonsenso se l’alternativa sia meglio o peggio.

La sostenibilità vera o presunta è la nuova frontiera del marketing, perché è chiaro che il problema c’è e che tutti noi vogliamo fare qualcosa subito ed immediatamente per dare una mano. Ma se vogliamo dare davvero una mano a noi stessi e all’ambiente è indispensabile pensare con la nostra testa, cercando sempre il rovescio

8 EDITORIAL

È STATO FATTO MOLTO, MA SIAMO SOLO ALL’INIZIO DI UNA RIVOLUZIONE SOSTENIBILE, SERVE UN CAMBIO DI MENTALITÀ PER FAR COMPRENDERE MEGLIO LE BUONE PRATICHE DA ADOTTARE.

A LOT HAS BEEN DONE, BUT WE’RE ONLY AT THE BEGINNING OF A SUSTAINABLE REVOLUTION. A CHANGE OF MENTALITY IS NEEDED TO MAKE GOOD PRACTICES BETTER UNDERSTOOD.

“Do it for yourself, do it for the environment, do it for the planet”. This is a recurrent slogan in numerous adverts. It’s pure illusion to believe that keeping the plastic handle and simply changing the razor blade when shaving is a noble gesture and not a mere marketing gimmick to sell more razors. The environment is really at risk, but not because of disposable razors. Think of the huge expanses of floating refuse that have accumulated over time in seas and oceans around the world. Refuse of various kinds, but especially microscopic plastic fragments found both on the surface and at the bottom of the sea. There is a very complex ongoing debate regarding the best solution. Plans to remove plastic from the seas by raking up marine litter also end up collecting and annihilating the animal organisms that have taken root in those ecosystems. It’s like bulldozing a flower-covered meadow full of insects. So should we hold off removing plastic from the seas? There’s no real solution, except upstream: we need to avoid polluting the seas with plastic in the first place because once released it triggers a biological invasion from which there is no going back. Not to mention that human ignorance has devastating effects on the environment through the consequences of our actions, equal only to the mountain of plastic that continues to suffocate the seas. We fight about the main systems and, even today, we’re not shocked if there is no separate waste collection and everything ends up in landfills in some parts of Italy. Just a small amount of education and responsible behavior can do a lot for the environment. Recreational sailors know this well, being the first to desire an unspoiled sea, and are very sensitive to the issue of respecting it. We find ourselves in a situation in which we want everything to be eco-friendly and simply mentioning the word is enough to give us a clean conscience. It’s a subject that also affects the yachting industry and its construction processes. It’s still not very clear exactly which path to follow. There are no accurate studies and we’re simply following individual people’s intuitions. The more attentive use of research funding made available by various institutions in the hope that it will lead to truly effective solutions. As regards propulsion systems, hybrid options are establishing themselves as intermediate solutions while waiting for research into fuel cells and hydrogen use, production, storage, and distribution to become established as a technology suitable for propulsion of pleasure boats. Today, yachting accounts for approximately 0.027 percent of total emissions. Although it is a practically insignificant percentage, it has been sufficient to trigger a transformation process that does not always achieve the goals the various legislators have set themselves. I will never tire of repeating how the SCR catalyst standard is practically irrelevant to environmental protection as far as yachting is concerned. The process of finding out whether sustainability is real or simply evoked is as challenging as a high-altitude climb. Imagine that you’re packing your backpack. What essential things do you need to take? The first is common sense, then I’d suggest a lot of energy, because you need to avoid the easiest route, declining the help of someone who does it for you at every turn and choosing the steep path of verification by thinking for yourself. Then I’d add a third, even more, invaluable element, which is our time. People go into the mountains knowing that it will be tiring and impassable. There’s something magical about conquering a goal that has no economic value, the taste of a discovery that happens when you’re at the top: you can feel it, talk about it but not convey it. Real sustainability is never an absolute concept: yes or no, black or white. We can be certain of just one thing: everything has an environmental price as well as an economic price. Any company that tells us that we will lower our environmental impact by choosing its products may well be right, but we have to understand why or how and use our common sense to evaluate whether the alternative is better or worse. Real or presumed sustainability is the new frontier of marketing because it’s clear that the problem exists and we all want to do something here and now to make a difference. But if we want to help ourselves and the environment it’s indispensable to think about things conscientiously, always looking at the other side of the coin.

10 EDITORIAL

COLUMNS

16 CONTENTS barchemagazine.com COVER CRN RIO 62 METERS photo by TWW @Blueiprod CONTENTS Indice
028 News 064 Lawyer on Board – Avvocato a bordo 074 Revenue on Board – Fisco a bordo 080 Cars - The B “Like Bentley” Factor 088 Resort - Sophid Wellness Suites 74 64 88 Novembre/November 2022 28
18 CONTENTS COMPONENTS 054 Veco 058 HP WATERMAKERS 154 e-Motion Hybrid System COMPANIES 136 Team Italia 160 K-array 174 Infinito Design EVENTS 094 Maxi Yacht Rolex Cup 104 Panel Discussion COVER STORY 118 CRN RIO 62 METERS PEOPLE 142 Katia Paracchini 166 Alessandro Gianneschi 184 José Luis Sastre BOATS 194 Jeanneau Prestige 690 204 Greenline 45 Fly 216 Joker Boat Coaster 580 Plus 224 ICE 70 RS TRADE 232 Brokerage Section JEANNEAU PRESTIGE 690 194 166 224 94 154 142 184 174

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BARCHE

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Questo numero è stato chiuso in Redazione il 6 ottobre 2022. This issue ended on 6th October 2022.

22 barchemagazine.com
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Videoworks ha presentato un sistema di connessione Internet attraverso i satelliti Low Earth Orbit che offre una esperienza a bordo di ultima generazione in grado di garantire un completo utilizzo dei servizi di streaming e IP TV. In mare aperto si potrà usufruire di un collegamento Internet simile a quello che

PALO ALTO WALL

MisuraEmme, azienda internazionale specializzata nella produzione di sistemi a parete e cabine armadio, celebra 120 anni di attività. Palo Alto Wall rappresenta una sintesi del percorso che ha trasformato la concezione di armadio, declinandolo da oggetto dalla funzione meramente contenitiva a spazio da utilizzare, vivere ed esibire.

PALO ALTO WALL

MisuraEmme, an international company specialising in the production of wall systems and walk-in wardrobes, celebrates 120 years of activity. Palo Alto Wall represents a synthesis of the path that has transformed the concept of

28 NEWS

ARCAN - Monte Argentario (GR) - Tel 0564 818310

Tel 0773 250411 | Marina di Nettuno (Roma) - Tel 335 7638172

Marina di Varazze (SV) - Tel 030 989016 -

(BS) Tel 030 9829170 - info@bellininautica.it

Tel

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Tel 0831 738637 info@nauticaideaverde.it

M ONIGA PORTO NAUTICA - Moniga

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Tel 0365 671022 info@monigaporto.it

info@nauticabego.com NAUTICA SUD Castellammare di Stabia (NA) - Tel 081 8717166 - info@nauticasud.it

NAUTICABEGO - Verbania (VB) - Tel 0323 404544

NS NAUTICARAVANS Vadue di Carolei (CS) - Tel 0984 624398 - info@nsnauticaravans.com

ORAM - Catania Tel 095 7122383 - info@nauticaoram.it

PAGLIARINI INTERNATIONAL BOATS - Cremona - Tel 0372 432548 La Spezia - Tel 329 2143643/42 - info@pagliarini.it

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info@nautica-bellini.it | BELLINI NAUTICA - Clusane d’Iseo
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| CENTRO NAUTICO IDEA VERDE - Mesagne
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IMINI SERVICE YACHT & SAIL
Rimini

LUSINE BY HEESEN

Il superyacht Lusine di 60 metri di lunghezza è stato disegnato da Frank Laupman di Omega Architects, che ha curato le linee esterne, e da Sinot Yacht Architecture & Design, che ha curato gli interni. Lusine è il più grande yacht in acciaio costruito da Heesen fino ad oggi.

The 60-meter superyacht Lusine was designed by Frank Laupman of Omega Architects, who took care of the exterior lines, and by Sinot Yacht Architecture & Design, responsible for the interior. Lusine is the largest steel yacht built by Heesen to date.

LuisArt, specializzata in rivestimenti a basso spessore di pavimenti e pareti, presenta un simil-teak che offre il massimo comfort della pedonalità grazie alla resina utilizzata che mantiene una temperatura molto bassa. Stabile ai raggi UV, non ha variazioni cromatiche. La finitura antiskid garantisce un ottimo grip.

LuisArt, specialising in low-thickness floor and wall coverings, presents a faux-teak that offers maximum walking comfort thanks to the resin used, which maintains a very low temperature. UV stable, it has no colour variations. The antiskid finish guarantees excellent grip.

ALONSO AND SUNREEF

Durante il Cannes Yachting Festival il Sunreef 80 Eco ha accolto i rappresentanti della stampa da tutto il mondo per la colazione e il briefing di Sunreef Yachts con Fernando Alonso. Nel corso dell’evento, il due volte campione del mondo di Formula 1 e futuro proprietario del Sunreef 60 Eco ha condiviso la sua visione dello yachting elettrico. Il team di Sunreef Yachts ha anche colto l’occasione per presentare i primi render di un nuovo modello di motoryacht elettrico.

ALONSO AND SUNREEF

During the Cannes Yachting Festival, the Sunreef 80 Eco welcomed press representatives from across the globe for Sunreef Yachts’ breakfast and briefing with Fernando Alonso. During the event, the two-time Formula 1 world champion and future owner of the Sunreef 60 Eco shared his vision of electric yachting. The Sunreef Yachts team also seized the opportunity to present the first renders of a new electric motor yacht model.

30 NEWS

Fabio Marcellino è stato nominato Power Boats Chief Technical & Operations Officer di Nautor Group. Marcellino ha trascorso 11 anni nel Gruppo Ferretti come Project Manager.

Successivamente è entrato a far parte di Bavaria Yachts e negli ultimi quattro anni ha lavorato come direttore dello sviluppo di nuovi prodotti per Bluegame. Alla Nautor Swan avrà la responsabilità del processo di sviluppo delle barche a motore.

Fabio Marcellino has been appointed Power Boats Chief Technical & Operations Officer of Nautor Group. Marcellino spent 11 years with the Ferretti Group as Project Manager. He then joined Bavaria Yachts and for the past four years has worked as director of new product development for Bluegame. At Nautor Swan he will be responsible for the motor yacht development process.

MAGONIS IN THE USA

Magonis, produttore spagnolo di barche elettriche, apre un nuovo ufficio nel Connecticut. «Siamo entusiasti dell’arrivo di Magonis negli Stati Uniti poiché crediamo che la rivoluzione degli scafi elettrici sia solo all’inizio», afferma Chris Emme, Presidente di Magonis USA. «Stiamo costruendo una base per clienti innovativi e lungimiranti».

MAGONIS IN THE USA

Spanish electric boat manufacturer Magonis is opening a new office in Connecticut. «We are excited about Magonis’ arrival in the US as we believe the electric hull revolution is only just beginning», says Chris Emme, President of Magonis USA. «We are building a base for innovative and forward-thinking customers».

ZF PREMIERS POD 4600

IL POD 4600 CON ELICHE TRAENTI DI ZF HA DEBUTTATO A BORDO DELL’AZIMUT GRANDE 26M. THE ZF 4600 POD WITH FORWARD PROPELLERS HAS MADE ITS DEBUT ONBOARD THE AZIMUT GRANDE 26M.

Perennials and Sutherland ha partecipato al Monaco Yacht Show esponendo le collezioni più apprezzate e ideali per la vita di mare, compresa una selezione di pezzi senza tempo realizzati da designer di fama internazionale.

Perennials and Sutherland exhibited at the Monaco Yacht Show the most popular collections ideal for life at sea, including a selection of timeless pieces by internationally renowned designers.

32 NEWS

PALAZZO PORTINARI

Lo studio Spagnulo & Partners ha curato il progetto di ristrutturazione architettonica e interior design del palazzo fiorentino che fu la casa di Beatrice Portinari, la musa di Dante. Tra le corti, i saloni, i soffitti affrescati e i pavimenti marmorei, abitarono e soggiornarono alcuni grandi personaggi della storia della città. Il progetto d’interior ha convertito questo monumento in una dimora storica con al suo interno 13 suite, 25 appartamenti, il ristorante di uno chef stellato e una SPA.

PALAZZO PORTINARI

Studio Spagnulo & Partners was responsible for the architectural renovation and interior design of the Florentine palace once home to Beatrice Portinari, Dante’s muse. Several great personalities of the city’s history lived in and enjoyed its courtyards, salons, frescoed ceilings, and marble floors. The interior design has converted this monument into a historic residence with 13 suites, 25 flats, a Michelin-starred chef’s restaurant, and a spa.

SEA CAT BY ROSSINAVI

Rossinavi ha iniziato la costruzione di Sea Cat, catamarano ibridoelettrico di 43 metri di lunghezza, disegnato da Fulvio De Simoni. Sea Cat è dotato di pannelli solari e di un capiente pacco batterie. La nave può navigare in quattro modalità operative differenti.

Rossinavi started the construction of Sea Cat, a 43-meter long hybridelectric catamaran designed by Fulvio De Simoni. Sea Cat is equipped with solar panels and a large battery pack. The ship can sail in four different operating modes.

introdotte nei nuovi modelli, verranno estese a tutta la gamma.

Paul Grys, CEO of Fairline Yachts, has presented the Phantom 65 and Squadron 68 , stating that the styling and technological innovations introduced in the new models will be extended to the entire range.

ABET LAMINATI

Le proposte di Abet Laminati per il settore nautico combinano leggerezza, durevolezza, resistenza al fuoco e all’umidità. Abet offre soluzioni ottimali per qualsiasi tipologia di imbarcazione, dalle navi da crociera agli yacht.

Prodotti innovativi e capaci di superare le prestazioni fisiche dei tradizionali materiali impiegati nel settore.

ABET LAMINATI

Abet Laminati’s proposals of laminates for the nautical sector combine lightness, durability, fire and moisture resistance. Abet offers optimal solutions for any type of boat, from cruise ships to yachts. Innovative products that exceed the physical performance of traditional materials used in the industry.

Il costruttore olandese di sommergibili U-Boat Worx ha iniziato la produzione in serie dei sommergibili Nemo. U-Boat Worx può offrire tempi di costruzione ancora più rapidi con prezzi molto competitivi.

I Nemo da 1 e 2 posti, che vantano una profondità di 100 metri, hanno un prezzo davvero interessante, rispettivamente di € 545.000 e € 590.000.

Le prime consegne sono previste per il 2023.

Dutch submersible manufacturer

U-Boat Worx has started the volume production of NEMO. U-Boat Worx can offer even faster build times at very competitive prices. The NEMO with 1 and 2 seats, which boast a 100-meter depth rating, now carry the price point of € 545,000 and € 590,000 respectively. The first deliveries will be available in 2023.

HYBRID NETWORK BY KVH

KVH PRESENTA KVH ONE, IL SUO NUOVO HYBRID NETWORK INTELLIGENTE, CHE INCLUDE LA TECNOLOGIA WI-FI E CELLULARE, E LE NUOVE ANTENNE TRACNET PER DATI E TELEFONIA.

KVH PRESENTS KVH ONE, ITS NEW INTELLIGENT HYBRID NETWORK, INCLUDING WI-FI AND CELLULAR TECHNOLOGY, AND THE NEW TRACNET ANTENNAS FOR DATA AND TELEPHONY.

ANYWAVE SAFILENS

Un inizio di stagione frizzante per Anywave Safilens del Sistiana Sailing Team che è tornato a regatare dopo un importante refitting. Anywave Safilens ha dimostrato subito il suo carattere volitivo, vincendo in Overall il Trofeo Due Castelli e il Trofeo Bernetti.

A sparkling start to the season for Sistiana Sailing Team’s Anywave Safilens, which returned to racing after a major refit. Anywave Safilens immediately showed its strong-willed character, winning the Trofeo Due Castelli and the Trofeo Bernetti in Overall.

36 NEWS

PROPSPEED FOR HORIZON YACHT

Propspeed, azienda specializzata nei rivestimenti antivegetativi degli apparati di trasmissione, ha siglato un accordo con il cantiere Horizon Yacht, che applicherà i prodotti Propspeed come standard per tutti i nuovi modelli e ne consiglia l’uso ai suoi armatori, in quanto fornisce un’eccezionale protezione contro l’incrostazione e la corrosione degli ingranaggi e dei metalli subacquei.

Propspeed, a specialist in antifouling coatings for gearboxes, has signed an agreement with the Horizon Yacht shipyard, which will apply the company’s products as standard for all its new models, recommending their use to its owners, as they provide exceptional protection against fouling and corrosion of underwater gears and metals.

I modelli WaveRunner per la prossima stagione nautica sono caratterizzati dall’utilizzo di materiali più leggeri in tutta la gamma. Yamaha ha anche implementato molte delle sue tecnologie più recenti su tutti i prodotti. Ciascuno dei suoi segmenti, Cruising, Recreation e Sport, è stato progettato per consentire a tutti i piloti di scoprire quale WaveRunner sia più adatta a loro.

WaveRunner models for the coming boating season feature the use of lighter materials throughout the range. Yamaha has also implemented many of its latest technologies on all products. Each of its segments, Cruising, Recreation, and Sport, has been designed to allow all riders to discover which WaveRunner is best suited to them.

La poltrona automatica in carbonio P 252 di Besenzoni

è caratterizzata da forme sobrie ed eleganti che ben si integrano con le soluzioni estetiche adottate sulle diverse imbarcazioni grazie ad un grado di personalizzazione e customizzazione pressoché totale. È infatti disponibile in tantissime varianti di colore, finiture e cuciture.

Besenzoni’s P 252 carbon automatic chair is characterised by its sober and elegant shapes that blend well with the aesthetic solutions adopted on the different boats thanks to an almost complete level of customisation. It is available in a wide range of colours, finishes, and stitching.

«La nuova collezione Foil è il nostro tributo alla vela del futuro», dichiara Enrico Chieffi, A.D. di SLAM.com, che per primo ha creduto e ha voluto realizzare questa innovativa linea di abbigliamento tecnico.

«Abbiamo cominciato a lavorare da subito a questi nuovi prodotti partendo dall’idea di coinvolgere nella fase di progettazione il nostro Dream Team di atleti».

«The new Foil collection is our tribute to the sailing of the future», says Enrico Chieffi, CEO of SLAM.com, who first believed in and wanted to create this innovative line of technical clothing.

«We immediately started working on these new products with the idea of involving our Dream Team of athletes in the design phase».

SHERPA 80XL MABELLE

Una coppia di armatori italiani, con grande esperienza nel mondo della vela (Kokomo, Zefira, Ribelle), ha varato il suo primo yacht a motore, caratterizzato da un layout e un décor personalizzato.

Mabelle, quarta unità di Sherpa 80XL, ha toccato l’acqua alla presenza degli armatori e di tutte le maestranze di Arcadia Yachts.

SHERPA 80XL MABELLE

A couple of Italian owners with extensive experience in the sailing world (Kokomo, Zefira, Ribelle) have launched their first motor yacht, featuring a customised layout and décor.

Mabelle, the fourth unit of the Sherpa 80XL, has touched the water in the presence of the owners and all the Arcadia Yachts crew.

AMER STEEL 41 METERS EXPLORER YACHT

PERMARE HA PRESENTATO IL PROGETTO DEL SUO PRIMO SUPERYACHT IN ACCIAIO DI 41 METRI DI LUNGHEZZA. DISEGNATO DA LUIZ DE BASTO, AVRÀ 4 MOTORI VOLVO PENTA DI 515 KW CIASCUNO. LA VELOCITÀ MASSIMA SARÀ DI CIRCA 15 NODI.

PERMARE HAS PRESENTED ITS FIRST PROJECT ABOUT A 41-METER LONG SUPERYACHT MADE OF STEEL. DESIGNED BY LUIZ DE BASTO, IT WILL BE POWERED WITH 4 VOLVO PENTA

40 NEWS

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TWO10 BY MEYER YACHTS

Meyer Yachts presenta il concept di Two10, un progetto di 210 metri caratterizzato da propulsioni sostenibili per soddisfare la richiesta di superyacht più ecologici. «Mostriamo di quali innovazioni siamo capaci. Sviluppiamo i nostri concetti in modo tale da poterli trasformare in realtà, rendendo i nostri yacht pionieri nella tecnologia che utilizza l’idrogeno», dichiara l’amministratore delegato Jan Meyer.

Meyer Yachts presents the Two10 concept, a 210-meter long project characterised by sustainable propulsion to meet the requests of greenest superyachts. «We are showing what innovations we are capable of. We design our concepts in such a way that we can also make them a reality in this form, making our yachts pioneers in hydrogen technology», explained Managing Director Jan Meyer.

FPT AND VULKAN

Fpt Industrial ha deciso di creare il proprio sistema di propulsione marina elettrico ibrido parallelo collaborando con Vulkan Hybrid Architect, fornitore di trasmissioni high-tech e tecnologia di controllo delle vibrazioni. I sistemi Parallel Hybrid vengono offerti in un’ampia varietà di soluzioni diverse combinando i motori diesel Fpt Industrial da 125kW a 735kW con il corretto dimensionamento di motori elettrici e pacchi batteria.

FPT AND VULKAN

FPT Industrial has decided to create its own parallel hybrid electric marine propulsion system by teaming up with Vulkan Hybrid Architect, a leading hightech drive train and vibration control technology supplier. The Parallel Hybrid systems are offered in a wide variety of different solutions by combining FPT Industrial diesel engines from 125kW to 735kW with the proper sizing of e-motors and battery packs.

Moonflower di Wider Yachts, brand di proprietà al cento per cento della holding W-Fin Sarl. Il 72 metri full-custom è stato disegnato da Nauta Design.

In Porto Marghera, Venice, the keel of Moonflower by Wider Yachts, a brand wholly owned by the holding company W-Fin Sarl, was laid. The 72-metre full-custom yacht was designed by Nauta Design.

42 NEWS

Jörg Stratmann è stato nominato CEO di Rolls-Royce Power Systems AG, una business unit Rolls-Royce. Riporterà al Ceo Warren East come parte del più ampio team esecutivo. Separatamente, Andreas Strecker entrerà a far parte di Power Systems come Chief Financial Officer. Jörg Stratmann è stato recentemente amministratore delegato e presidente del consiglio di amministrazione del fornitore automobilistico Mahle GmbH.

Jörg Stratmann has been appointed as CEO of Rolls-Royce Power Systems AG, a Rolls-Royce business unit. He will report to CEO Warren East as part of the wider Executive Team. Separately, Dr Andreas Strecker will join Power Systems as Chief Financial Officer.

Jörg Stratmann, was recently CEO and chairman of the executive board of the automotive supplier Mahle GmbH.

MIAMI SOFLO BOAT SHOW

Al Miami Marine Stadium, dal 19 al 21 maggio 2023 ci sarà la prima edizione del SoFlo Boat Show. «Abbiamo sviluppato un salone nautico che soddisfi le reali esigenze degli espositori e dei partecipanti», ha affermato John Hagins dirigente del SoFlo Boat Show. «La nostra attenzione sullo stile di vita oceanico e sulla Miami che amiamo sarà evidente durante lo show».

MIAMI SOFLO BOAT SHOW

From 19th to 21st May 2023, at the Miami Marine Stadium the first edition of the SoFlo Boat Show will be held. «We have developed a show that caters to the real needs of exhibitors and partners, as well as the attendees», said John Hagins, Director of Partner Relations for the SoFlo Boat Show. «Our focus on that ‘ocean lifestyle’ and the Miami we all love will be evident throughout the show».

POLTRONA FRAU LA SELLA

LA DIVISIONE CUSTOM INTERIORS DI POLTRONA FRAU HA REALIZZATO LE SEDUTE LA SELLA IN COLLABORAZIONE CON WINCH DESIGN. POLTRONA FRAU’S CUSTOM INTERIORS DIVISION HAS CREATED LA SELLA SEATING IN COLLABORATION WITH WINCH DESIGN.

AXOPAR AND NIMBUS

Axopar e Nimbus hanno firmato un accordo in base al quale Nimbus Group manterrà i diritti esclusivi per vendere barche Axopar sul mercato svedese e continuerà a venderle attraverso una selezionata rete europea di concessionari.

Axopar and Nimbus have signed an agreement whereby Nimbus Group will retain exclusive rights to sell Axopar boats on the Swedish market and continue to sell boats via a selected European dealership network.

44 NEWS
PARIS PORTE DE VERSAILLES You
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Saim Marine e Swiss Ocean Tech, una start-up per lo sviluppo dell’ancoraggio sicuro, hanno siglato un accordo di collaborazione strategica. L’intesa prevede un investimento per lo sviluppo della tecnologia brevettata AnchorGuardian e la distribuzione in esclusiva a Saim Marine nel mercato italiano. L’azienda guidata da Marco Donà lavorerà con SOC per ottimizzare la strategia di lancio, condividendo la profonda conoscenza che ha del mercato.

Saim Marine and Swiss Ocean Tech, a start-up company for the development of safe anchoring, have signed a strategic collaboration agreement.

The agreement includes an investment for the development of the patented AnchorGuardian technology and exclusive distribution to Saim Marine in the Italian market.

The company led by Marco Donà will work with SOC to optimise the launch strategy, sharing its deep knowledge of the market.

CRN 141

Varato il CRN 141, 60,33 metri di lunghezza e 10,55 metri di baglio di costruzione, fonde la qualità progettuale e costruttiva di CRN con l’esperienza e la creatività dello studio italiano di architettura Nuvolari Lenard, che ha curato il concept degli esterni e degli interni.

The CRN 141 has been launched, 60.33 metres long and 10.55 metres beam, it combines the design and construction quality of CRN with the experience and creativity of the Italian architecture studio Nuvolari Lenard, which handled the exterior and interior concept.

ZAR IMAGINE 130

Imagine 130, ammiraglia della flotta del cantiere Zar Formenti, disegnata da Carlos Vidal, ha una lunghezza fuori tutto di 13 metri ed è motorizzata con una coppia di fuoribordo V12 Mercury di 600 cavalli ciascuno. L’architettura navale è di Francesco Ambrosini. Sottocoperta ci sono due cabine, un bagno e una dinette.

ZAR IMAGINE 130

Imagine 130, the flagship of the Zar Formenti shipyard’s fleet, designed by Carlos Vidal, has an overall length of 13 metres and is powered by a pair of Mercury V12 outboards of 600 horsepower each. The naval architecture is by Francesco Ambrosini. Below deck there are two cabins, a bathroom, and a dinette.

EO EDITION

TRITON SUBMARINES, ESPEN ØINO INTERNATIONAL E DARK OCEAN DESIGN LAVORANO AL PROGETTO DEL TRITON 660/9 AVA EO EDITION, UN SOTTOMARINO EXTRALUSSO E IPERTECNOLOGICO. TRITON SUBMARINES, ESPEN ØINO INTERNATIONAL AND DARK OCEAN DESIGN ARE WORKING ON THE TRITON 660/9 AVA EO EDITION, AN ULTRALUXURY, HIGH-TECH SUBMARINE.

46 NEWS

ROBBE & BERKING CLASSICS

Robbe & Berking Classics propone una serie di barche con il carattere rétro degli anni ’20, interpretata in chiave moderna, che combina l’efficienza della propulsione con il comfort. L’armatore può scegliere una propulsione diesel, ibrida o elettrica. La gamma sarà composta da un day cruiser di 10 metri, un weekend cruiser di 12 metri e un’ammiraglia di 23,5 metri di lunghezza.

Robbe & Berking Classics offers a series of boats with the retro character of the 1920s, interpreted in a modern key, combining efficient propulsion with comfort. Owners can choose diesel, hybrid or electric propulsion. The range will consist of a 10-metre day cruiser, a 12-metre weekend cruiser and a 23.5-metre flagship.

MTU AND FERRETTI GROUP

Ferretti Group ha ribadito che continuerà a utilizzare i motori e i sistemi di propulsione Mtu di Rolls-Royce a bordo dei suoi yacht. «Lavorando insieme, affronteremo anche le sfide climatiche e ambientali che ci attendono», ha assicurato Denise Kurtulus, vicepresidente di Global Marine della divisione Power Systems di Rolls-Royce. Nel 2024 è prevista la costruzione di uno yacht di Ferretti Group con un sistema di propulsione ibrida Mtu. Nel 2023 i motori delle Serie 2000 e 4000 saranno omologati per funzionare con carburanti sintetici sostenibili conformi allo standard EN15940.

MTU AND FERRETTI GROUP

Ferretti Group reiterated that it will continue to use Rolls-Royce’s Mtu engines and propulsion systems on board its yachts. «Working together, we will also meet the climate and environmental challenges ahead», assured Denise Kurtulus, Vice President of Global Marine in Rolls-Royce’s Power Systems division. A Ferretti Group yacht with an Mtu hybrid propulsion system is scheduled to be built in 2024. In 2023, the 2000 and 4000 Series engines will be approved to run on sustainable synthetic fuels complying with the EN15940 standard.

Vittoria Yachts, cantiere navale con sede ad Adria, che ha in corso la costruzione di due navi da diporto progettate da Hydro Tec di Sergio Cutolo, ha presentata la nuova versione di Veloce 32 RPH con una poppa tutta rinnovata che si sviluppa sul mare come una terrazza pensile e area pied dans l’eau.

Vittoria Yachts, a shipyard based in Adria, which is currently building two pleasure vessels designed by Sergio Cutolo’s Hydro Tec, has presented the new version of the Veloce 32 RPH with a completely renewed stern that extends over the sea like a roof terrace and pied dans l’eau area.

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Il Made in Italy firmato Giorgetti va in scena a Capri, in uno dei panorami più incantevoli del Mediterraneo. Il progetto in collaborazione con Manfredi Fine Hotels Collection nasce per il refitting di diversi ambienti di Villa Castiglione. Giorgetti dimostra la propria capacità di offrire soluzioni tailor-made per progetti di prestigio in tutto il mondo confermandosi come partner progettuale d’eccellenza.

Giorgetti’s Made in Italy goes on stage in Capri, in one of the most enchanting panoramas in the Mediterranean. The project in collaboration with Manfredi Fine Hotels Collection was created for the refitting of several rooms in Villa Castiglione. Giorgetti demonstrates its ability to offer tailor-made solutions for prestigious projects all over the world, confirming itself as a design partner of excellence.

ISA X30 VILLA

Extra Yachts, brand di Isa Yachts, presenta il progetto Villa X30 metri Il disegno degli esterni e degli interni è a cura dello studio olandese Phathom. La propulsione è affidata a due Ips Volvo Penta 1350 per una velocità massima di 17,5 nodi e una di crociera di 12,5.

Extra Yachts, a brand of Isa Yachts, presents the Villa X30 metre project. The exterior and interior design is by the Dutch Phathom studio. Propulsion is provided by two Volvo Penta 1350 Ips for a maximum speed of 17.5 knots and a cruising speed of 12.5.

CODECASA 58

Prosegue la costruzione del Codecasa 58, trasferito dalla sede del cantiere di Pisa a quella di Viareggio. Il design è il frutto della collaborazione tra il team dei Cantieri Codecasa e lo studio M2 Atelier di Milano. La nave, costruita in acciaio con sovrastruttura in alluminio, è stata progettata per navigare a una velocità di oltre venti nodi.

CODECASA 58

The construction of the Codecasa 58, transferred from the Pisa shipyard to Viareggio, continues. The design is the result of collaboration between the Codecasa Shipyard team and the M2 Atelier studio in Milan. The ship, built in steel with an aluminium superstructure, is designed to sail at a speed of over twenty knots.

I DISPLAY DEI RADAR LCD A COLORI FR-10 E FR-12 POSSONO ESSERE COMBINATI CON TUTTE LE ANTENNE DELLA SERIE DRS FURUNO PER SODDISFARE UNA GRANDE VARIETÀ DI ESIGENZE.

THE FR-10 AND FR-12 COLOUR LCD RADAR DISPLAYS CAN BE COMBINED WITH ALL FURUNO DRS SERIES ANTENNAS TO MEET A WIDE VARIETY OF REQUIREMENTS.

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We ensure that systems work better.

VULKAN Italia S.r.l. Via dell‘Agricoltura 2 | 15067 - Novi Ligure / AL, Italy +39 0143 310211 | vendite.italia@vulkan.com Vibroacoustic experts Green sailing with VULKAN Hybrid Architect More than just flexible 1 2 3 4 Drivetrain experts www.vulkan.com
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Il controllo centralizzato dal plotter e da remoto è sempre più diffuso. Qualcuno potrebbe pensare che si tratti di una moda, ma non è così. È un modo intelligente di usare le nuove tecnologie. VecoHub è un sistema che, con una piccola black box e relativi collegamenti, consente di tenere sotto controllo gli impianti di aria condizionata, i frigoriferi e i congelatori. In pratica tutti i prodotti Veco, Climma e Frigoboat che si trovano a bordo. E i vantaggi sono molti, poiché, per quanto possa essere ben organizzata, scommetto che sono in pochi quelli felici di controllare gli impianti scendendo in sala macchine. Con VecoHub questo non succede perché il controllo si può fare da un touch screen dedicato e dal plotter che si trova in plancia e perfino da un device con un’apposita applicazione sviluppata da Veco. Le funzioni avanzate, inoltre, consentono la personalizzazione. Avete presente quando entrate in un supermercato in piena estate? Fuori ci sono 40 gradi all’ombra e dentro meno cinque. Personalizzare significa evitare lo shock termico. Ognuno può regolare l’aria condizionata dell’intensità che desidera. Sono ben dieci i touch screen dedicati che possono essere collegati a VecoHub. E dieci pannelli sono più che sufficienti, perfino su un gigayacht. Inoltre, le stesse informazioni, possono essere riportate sul plotter che si trova in plancia. VecoHub è compatibile con i

TUTTO SOTTO CONTROLLO EVERYTHING UNDER CONTROL

VECOHUB È UN SISTEMA DI CONTROLLO CENTRALIZZATO PER TUTTI GLI IMPIANTI DELL’IMBARCAZIONE: DALL’ARIA CONDIZIONATA AI FRIGORIFERI, AI CONGELATORI VECOHUB IS A CENTRALISED CONTROL SYSTEM FOR ALL THE BOAT’S EQUIPMENT: FROM AIR CONDITIONING TO REFRIGERATORS AND FREEZERS

by Niccolò Volpati

modelli Garmin, Raymarine, Lowrance, Simrad e B&G. Ma non è tutto qui. C’è anche un’App che permette di avere tutto il sistema sul device preferito, smartphone o tablet che sia. Inoltre, è possibile anche attivare un sistema di assistenza da remoto che permette di prevenire o risolvere problemi anche mentre l’imbarcazione è in crociera.

Remote and centralised control from the plotter is becoming increasingly popular. Some might think that this is a fad, but it is not. It is a smart way to use new technologies. The VecoHub system allows you to monitor air conditioning systems, refrigerators, and freezers thanks to a small black box and related connections.

La black box di VecoHub è di piccole dimensioni e trova facilmente spazio a bordo. Ad essa possono essere collegati fino a dieci pannelli touch screen e il plotter di bordo.

VecoHub’s black box is compact and easily finds space on board the boat. Up to ten touch screens and the onboard plotter can be connected to it.

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Le schermate dell’App consentono sia di tenere sotto controllo gli impianti, sia di effettuare regolazioni personalizzate, per esempio dell’aria condizionata per ogni ambiente.

The App’s screens allow you to monitor the systems and make customised adjustments, for example, individual air conditioning settings for each room.

All Veco, Climma, and Frigoboat products are on board. And the benefits are plenty, because no matter how well organised it may be, I bet the fewest among us are happy to go down to the engine room to check the equipment. this won’t be necessary because the user can gain full control through a dedicated touch screen and the plotter located on the navigation bridge, as well as using a device with a dedicated app developed by Veco. Furthermore, the advanced functions allow for detailed customization. Do you know when you walk into a supermarket in the middle of summer? It’s 40 °C in the shade outside, and -5° C inside. Customizing means avoiding thermal shock. Each user can regulate the air conditioning as desired. A total of ten dedicated touch screens can be , and ten screens are more than enough, even on a Giga yacht. Moreover, the same data can be reported on the plotter located on the is compatible with Garmin, Raymarine, Lowrance, Simrad e B&G models. But that’s not all. There is also an app that allows you to view the whole system on your favourite device, whether a smartphone or tablet. Moreover, you can enable a remote assistance system allowing you to prevent or solve problems, even while the boat is cruising.

56 COMPONENTS Veco

La prima novità di HP Watermakers riguarda la gestione del dissalatore da remoto o dalla plancia dell’imbarcazione. L’azienda ha sviluppato una sua interfaccia chiamata Part-NET 2.0 che consente di visualizzare e modificare tutti i parametri di funzionamento del dissalatore. Lo si può fare dal plotter installato in plancia e la compatibilità di questa interfaccia è garantita con tutti i principali modelli come Garmin, Raymarine, Furuno, Simrad, B&G e Lowrance. A cosa serve visualizzare i parametri sul plotter? Per prima cosa a monitorare il funzionamento. In modo facile e intuitivo ci si potrà rendere conto di quanta acqua produce il dissalatore

GESTIRE IL DISSALATORE MANAGING THE DESALINATOR

by Niccolò Volpati

e in quanto tempo. E, inoltre, verificare che tutto stia andando per il meglio, perfino la pressione di esercizio. Oltre al controllo c’è la personalizzazione dei parametri. Per far sì che il dissalatore funzioni a dovere è possibile che alcuni parametri debbano essere modificati. Il livello di salinità dell’acqua, per esempio, non è lo stesso in tutte le parti del mondo e quindi poter regolare questo parametro consente al dissalatore di essere sempre molto efficiente.

Part-NET 2.0 permette di compiere questa operazione senza dover scendere

MWT va semplicemente collegato ai galleggianti del serbatoio.

MWT simply needs to be connected to the tank floats.

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GIANNI ZUCCO, COFONDATORE DI HP WATERMAKERS, HA PRESENTATO DUE NOVITÀ ASSOLUTE PER LA GESTIONE DEL DISSALATORE DAL PLOTTER O DALLO SMARTPHONE GIANNI ZUCCO, THE CO-FOUNDER OF HP WATERMAKERS, PRESENTED TWO ABSOLUTE NOVELTIES TO MANAGE THE DESALINATOR BY THE PLOTTER OR THE SMARTPHONE

in sala macchine intervenendo manualmente sulla macchina perché basterà farlo dal plotter installato in plancia. Tutto questo, se si dispone di una connessione Internet, si può fare anche da smartphone o tablet e quindi da remoto. Ma le novità presentate a Cannes non si limitano a questo. La seconda novità si chiama MWT BASIC, acronimo di Marina Water Treatment. Si tratta di un sistema di filtraggio dell’acqua dolce di banchina portatile che, volendo, può anche essere montato fisso a bordo. Perché si dovrebbe filtrare l’acqua dolce fornita dai marina? Perché spesso è molto “dura” e piena di calcare. E, a lungo andare, il calcare intasa gli impianti. Succede a casa e succede anche in barca. Per evitarlo, MTW, grazie a una speciale membrana e al suo sistema di filtraggio senza pompe, e quindi senza impiego di energia elettrica, garantisce di avere un grado di mineralizzazione dell’acqua molto basso. Per metterlo in funzione è sufficiente collegarlo ai galleggianti del serbatoio e MWT si preoccuperà di riempirli automaticamente senza dover intervenire su alcuna valvola.

The first innovation from HP Watermakers concerns desalinator management either remotely or from the navigating bridge. The company has developed its interface called PartNET 2.0 allowing users to view and adjust all the desalinator’s operating parameters. This can be done from the plotter installed on the navigation bridge and its interface is compatible with all the main models such as Garmin, Raymarine, Furuno, Simrad, B&G, and Lowrance. What is the

La schermata “Home” di Part-NET 2.0 permette di avere sott’occhio tutti i dati di funzionamento del dissalatore.

The “Home” screen of Part-NET 2.0 provides an overview of all the desalinator’s operating data.

will be able to check that everything is functioning correctly, even under working pressure. In addition to control, however, you can also customise the parameters. To ensure that the desalinator is working properly, you may have to change or adjust certain parameters. The salinity level of the water, for example, is not the same in every part of the world, so being able to adjust this parameter allows the desalinator to always remain equally efficient. With Part-NET 2.0 you can carry out this operation without the need to go down to the engine room and intervene manually on the machine because it can be done from the plotter installed on the navigation bridge. All this can also be managed from a smartphone or tablet, i.e. remotely, if you have an Internet connection. But the innovations presented in Cannes do not stop here. The second new feature is called MWT BASIC, an acronym for Marina Water Treatment. This is a portable system for filtering fresh water from the quay, which can also be permanently mounted on board if desired. Why should you filter fresh water provided by marinas? Because it is often very “hard” and full of limestone. And, in the long run, limestone clogs your installations. It happens at home and it also happens on the boat. To avoid this, MTW guarantees a very low degree of water mineralisation thanks to a special membrane and its filtration system without pumps, i.e. without the use of electricity. To start it up, all you have to do is connect it to the tank floats and MWT will take care of filling them automatically without the need to intervene on any valve. 

I modelli sono disponibili in due versioni, da 60 a 120 litri, a seconda delle dimensioni della barca e della capacità del serbatoio dell’acqua.

Models are available in two versions, from 60 to 120 liters, depending on the size of the boat and water tank capacity.

60 COMPONENTS HP WATERMAKERS

The Central AgencySales Agreement

NORMALMENTE, AL TERMINE DELLA STAGIONE ESTIVA, GLI ARMATORI DECIDONO SE TENERE IL PROPRIO YACHT OPPURE SE METTERLO SUL MERCATO ED ACQUISTARNE UNO NUOVO AT THE END OF THE SUMMER, OWNERS USUALLY DECIDE WHETHER TO KEEP THEIR YACHT FOR ONE MORE SEASON OR PUT IT ON THE MARKET AND BUY A NEW ONE

In un momento di boom come quello che il mercato della nautica sta vivendo da un anno a questa parte, la domanda di yacht usati disponibili supera addirittura l’offerta e ciò ha avuto l’effetto di spingere anche armatori indecisi a mettere in vendita il proprio yacht per realizzare il miglior prezzo possibile e ricercare una nuova opportunità di acquisto. In questo ambito, l’importanza per l’armatore di avere un buon Central Agency Sales Agreement è decisiva considerando che la compravendita di yacht usati a livello internazionale si realizza quasi esclusivamente attraverso i broker e nella stragrande maggioranza dei casi attraverso mandati in esclusiva. In generale, il Central Agency Sales Agreement è un accordo di mandato attraverso il quale l’armatore conferisce

al broker l’esclusiva a livello mondiale per un certo periodo di tempo per la vendita del proprio yacht ad un certo prezzo ed a determinate condizioni.

I principali broker internazionali aderenti all’associazione MYBA (Mediterranean Yacht Brokers Association) adottano un formato standard di accordo che, tuttavia, è suscettibile di negoziazione su richiesta dell’armatore. È allora importante per l’armatore individuare gli aspetti più importanti del contratto e, possibilmente, chiedere la consulenza di un legale esperto della materia ai fini della revisione e definizione del contratto. Chiaramente il tema più importante è banalmente il livello di commissioni che l’armatore si impegna a corrispondere al Central Agent in caso di vendita.

La commissione standard a livello

MYBA è il 10% del prezzo lordo di vendita ma non è infrequente che tale percentuale elevata venga ridotta in assoluto ovvero, a seconda dei casi, venga prevista una percentuale decrescente per scaglioni di prezzo laddove il prezzo di vendita finale accettato dall’armatore sia più basso di quello minimo fissato in contratto. Il contratto infatti deve fissare un prezzo di vendita “target” che l’armatore si impegna ad accettare in presenza di un’offerta vincolante, laddove in caso di offerta vincolante ad un prezzo inferiore l’armatore sarà libero di accettare o meno. Accade inoltre nella pratica che, nonostante l’esclusiva concessa, l’armatore si riservi il diritto di vendere a determinati soggetti non introdotti dal Central Agent, già noti all’armatore o facenti parte della sua cerchia di

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conoscenti, nel qual caso la commissione al Central Agent sarà del tutto esclusa oppure sostanzialmente ridotta. Va detto che la commissione pattuita nel Central Agency Sales Agreement include la commissione del Central Agent e quella del broker che abbia segnalato l’acquirente al Central Agent. Al riguardo è consigliabile per l’armatore inserire nel contratto una clausola di indennizzo a carico del Central Agent che tenga l’armatore al riparo da eventuali richieste di broker terzi con i quali il Central Agent sia venuto in contatto per la vendita dello yacht. Altro tema estremamente importante è la durata dell’esclusiva: è importante fissare un termine ragionevole che, da un lato, consenta al Central Agent di pubblicizzare adeguatamente lo yacht e di sfruttare adeguatamente i propri canali per reperire offerte di acquisto competitive, ma che d’altro lato spinga il broker a

lavorare subito e bene e non vincoli l’armatore per un tempo eccessivo laddove, in mancanza di offerte soddisfacenti, l’armatore perda fiducia nel broker. Nella pratica il periodo di esclusiva è mediamente di 12 mesi, ma non è infrequente un termine inferiore. Tra gli impegni del Central Agent vi è naturalmente quello di proporre in maniera adeguata lo yacht sul mercato, attraverso la diffusione di informazioni relative alla vendita sul proprio sito istituzionale, sui social e su riviste specializzate. Dal punto di vista dell’armatore è consigliabile porre a carico del Central Agent tutti i costi di marketing in modo da farli rientrare nella commissione, salvo eventualmente prevedere un suo contributo alle spese in caso di iniziative particolari che potranno di volta in volta essere concordate con l’armatore, quali ad esempio la partecipazione a fiere o eventi.

I PRINCIPALI BROKER INTERNAZIONALI ADERENTI ALL’ASSOCIAZIONE MYBA (MEDITERRANEAN YACHT BROKERS ASSOCIATION) ADOTTANO UN FORMATO STANDARD DI ACCORDO CHE, TUTTAVIA, È SUSCETTIBILE DI NEGOZIAZIONE SU RICHIESTA DELL’ARMATORE.

LEADING INTERNATIONAL YACHT BROKERS WHO ARE MEMBERS OF MEDITERRANEAN YACHT BROKERS ASSOCIATION (MYBA) ADOPT A STANDARD CENTRAL AGENCY SALES AGREEMENT FORMAT APPROVED BY THE ASSOCIATION, WHICH, HOWEVER, IS OPEN TO NEGOTIATION AT THE SHIPOWNER’S REQUEST.

Altro impegno del Central Agent è ovviamente quello di accompagnare i potenziali acquirenti nelle visite a bordo, di interagire con i broker dell’acquirente e di seguire la trattativa sia in fase negoziale, dalla formulazione dell’offerta vincolante alla sottoscrizione del MOA, sia in fase di esecuzione del MOA (Memorandum of Agreement), durante le prove in mare e l’ispezione a secco ed, in caso di esito positivo di queste con conseguente accettazione dello yacht, in sede di perfezionamento della vendita. Dal canto suo, in aggiunta all’obbligo di esclusiva, gli impegni dell’armatore includono tra l’altro: 1) la fornitura al Central Agent di fotografie, informazioni e specifiche tecniche dello yacht, la descrizione dei relativi allestimenti; 2) la disponibilità a far visionare lo yacht ai potenziali acquirenti con modalità e preavvisi da concordare; 3) l’impegno a veicolare attraverso il Central Agent eventuali richieste di acquisto dovessero pervenire direttamente all’armatore stesso ovvero al suo equipaggio. Una clausola standard per ovvie ragioni è poi quella che obbliga l’armatore al pagamento della commissione nell’ipotesi in cui entro un certo termine dalla scadenza o risoluzione del Central Agency Sales Agreement la proprietà dello yacht sia trasferita, in qualsiasi forma, a favore di un soggetto che era stato introdotto dal Central Agent.

During a boom like the one the yachting market has been experiencing for the past year, the demand for available used yachts exceeds the supply and this has pushed undecided owners to sell in order to get the best price and to seek a new buying opportunity. In this regard, the importance for the shipowner to have a good and effective Central Agency Sales Agreement is decisive considering that the buying and selling of used yachts internationally is done almost exclusively through brokers and in the vast majority of cases through exclusive mandates. In general, a Central Agency Sales Agreement is a mandate by which the owner gives the broker worldwide exclusivity for a certain period of time to sell the yacht at a certain price and under certain conditions. Leading international brokers who are members of the Mediterranean Yacht Brokers Association (MYBA) adopt a standard agreement format, which, however, is

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Photo by Forest Jhonson.

Tra gli impegni del Central Agent vi è naturalmente quello di proporre in maniera adeguata lo yacht sul mercato, attraverso la diffusione di informazioni relative alla vendita sul proprio sito istituzionale, sui social e su riviste specializzate.

event of a sale. At MYBA level, the standard commission is 10% of the gross sales price but it is not uncommon for this high percentage to be reduced in absolute terms or, as the case may be, for a decreasing percentage to be set by price brackets where the final sale price accepted by the shipowner is lower than the minimum sales price set in the contract. In fact, the Central Agency

Of course, among the Central Agent’s commitments is to adequately market the yacht through the dissemination of sale-related information on his or her official website, social networks and in specialized magazines.

Santini & Partners Studio Legale 25, Via Tommaso Salvini Rome - 00197 info@santinipartners.it www.santinipartners.it Tel: +39 06 97886-598/599 Mob.: +39 335 8118884 Fax: +39 06 97886606

L’avvocato Federico Santini è managing partner dello Studio Legale Santini & Partners di Roma. È specializzato in diritto internazionale ed in diritto marittimo, ha una consolidata esperienza nel settore dello yachting, con particolare riguardo a transazioni relative a super yacht, nuove costruzioni navali, finanziamento per la costruzione di navi, registrazione di yacht, arbitrati internazionali, questioni assicurative e fiscali connesse. È membro dell’Associazione Italiana di Diritto Marittimo ed è consulente di primari studi legali, di istituzioni ed associazioni internazionali nel settore dello yachting. Per qualsiasi richiesta di chiarimenti e/o assistenza scrivere a: f.santini@santinipartners.it

The lawyer Federico Santini is a managing partner of Santini & Parterns Law office in Rome. He is specialized in international law and maritime law and has a consolidated experience in the yachting field especially in terms of super yacht transactions, the registration of yachts, international arbitration, insurance issues and related tax. He is a member of the Italian Association of Maritime law and advisor of the most important law offices and of the international yachting associations. For any requirement or information, please write to: f.santini@santinipartners.it

by third-party brokers with whom the Central Agent has come into contact for the sale of the yacht or otherwise involved in the sale. Another extremely important issue is the duration of the exclusivity; a reasonable term should be set that, on the one hand, pushes the broker to work quickly and well and does not bind the shipowner for an excessive amount of time where, in the absence of satisfactory offers, the shipowner loses confidence in the broker. The exclusivity period is, on average, 12 months, but a shorter term is not uncommon. The Central Agent’s commitments include, of course, adequately pitching the yacht to the market, through dissemination of information about the sale on his or her official website, social networks and in specialized magazines. It is advisable, from the shipowner’s point of view, to place all marketing and advertising costs at the Central Agent’s expense so that they are included in the commission, except possibly providing for his or her contribution to expenses for special initiatives that can be agreed upon with the shipowner from time to time, such as participating in fairs or events. Other commitments of the Central Agent are, of course, to accompany potential buyers on their visits on board, to

Il Central Agency Sales Agreement è un accordo di mandato attraverso il quale l’armatore conferisce al broker l’esclusiva a livello mondiale per un certo periodo di tempo per la vendita del proprio yacht ad un certo prezzo ed a determinate condizioni.

interact with the buyer’s broker and to follow the negotiations both during the negotiation phase, from the formulation of the binding offer to the signing of the MOA (Memorandum of Agreement), and during the execution if the MOA (Memorandum of Agreement), during the sea trials and dry inspection and, in case of a positive outcome of these resulting in the acceptance of the yacht, when finalizing the sale. For his or her part, in addition to the obligation of exclusivity, the shipowner’s obligations include, among others: 1) providing the Central Agent with photographs, information and technical specifications of the yacht, including its lay-out and accessories; 2) the willingness to have the yacht viewed by the potential buyers in a manner and with advance notice to be agreed upon; 3) the commitment to convey through the Central Agent any purchase requests should they be received directly by the shipowner or his or her crew. For obvious reasons, a standard clause normally included in a Central Agency Sales Agreement obligates the shipowner to pay commission to the Central Agent if, after the expiration or termination of the Central Agency Sales Agreement, ownership of the yacht is transferred, in any form, to a party who had been introduced by the Central Agent.

The Central Agency Sales Agreement is a mandate through which the shipowner grants the broker the worldwide exclusive right to manage the sale of the yacht for a certain period of time to sell his or her yacht at a certain price and under certain conditions.

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IL NOLEGGIO occasionale

The occasional chartering of a PLEASURE yacht

VEDIAMO QUALI SONO
LE
REGOLE PER IL NOLEGGIO
OCCASIONALE
DELLE UNITÀ
DA
DIPORTO E COSA STABILISCE
IL
REGIME FISCALE
DI
FAVORE
PER
CHI INTENDE NOLEGGIARE
LA
PROPRIA IMBARCAZIONE
LET’S
SEE THE RULES FOR THE OCCASIONAL RENTAL OF PLEASURE CRAFT AND THE
FAVORABLE
TAX REGIME ESTABLISHED FOR THOSE WHO INTEND TO RENT THEIR OWN BOAT
by
barchemagazine.com 75

Avolte accade che un armatore diportista si possa trovare nella condizione di non utilizzo temporaneo della propria imbarcazione ovvero che intenda, seppur con i limiti propri dell’estraneità all’esercizio dell’impresa, utilizzare occasionalmente la propria unità da diporto per scopi di lucro. A queste e ad altre esigenze affini risponde l’art. 49-bis del Codice della Nautica, che prevede che il proprietario persona fisica o società, non avente come oggetto sociale il noleggio o la locazione, ovvero l’utilizzatore a titolo di locazione finanziaria di imbarcazioni e navi da diporto iscritte nei registri nazionali può effettuare, in forma occasionale, attività di noleggio della propria imbarcazione senza che ciò – rispettando determinate condizioni – rappresenti uso commerciale della medesima imbarcazione. Tale disposizione, introdotta nel 2011, su sollecitazione di Confindustria Nautica, con l’intento di incentivare il turismo nautico, prevede peraltro la possibilità per l’armatore diportista di beneficiare di un regime di tassazione di favore, opzionale rispetto al regime di tassazione ordinario. Infatti, i proventi derivanti dall’attività di noleggio occasionale di durata complessiva non superiore a 42 giorni sono assoggettati a tassazione mediante

applicazione di un’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi e delle relative addizionali, nella misura del 20 per cento. Il provento assoggettabile a tassazione è pari all’importo lordo percepito, con esclusione della detraibilità o deducibilità dei costi e delle spese sostenute relative all’attività di noleggio. L’imposta sostitutiva è versata, in conformità con quanto previsto dalla Risoluzione 23 aprile 2014 n. 43/E, entro il termine stabilito per il versamento a saldo dell’imposta sul reddito delle persone fisiche e, quindi, entro il 30 giugno successivo all’anno di riferimento. La percezione del provento derivante dal noleggio

I proventi derivanti dall’attività di noleggio occasionale di durata complessiva non superiore a 42 giorni sono assoggettati a tassazione mediante applicazione di un’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi e delle relative addizionali, nella misura del 20 per cento.

The income deriving from occasional chartering activities of a total duration not exceeding 42 days is subject to taxation through the application of a 20% substitutive tax of the ordinary income tax and the relevant surcharges.

occasionale delle unità da diporto deve essere indicata nella specifica sezione della dichiarazione dei redditi relativa all’imposizione sostitutiva, secondo le modalità stabilite annualmente dai relativi decreti di approvazione dei modelli dichiarativi. A livello procedurale, l’effettuazione del noleggio occasionale, come disciplinato dalla norma in commento, è subordinata alla comunicazione inviata in via preventiva all’Agenzia delle Entrate, alla Capitaneria di Porto e, ove sia previsto l’impiego di personale, all’Inps ed all’Inail, mediante l’utilizzo dello specifico modello approvato con Decreto 26 febbraio 2013 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. È peraltro espressamente previsto che il contratto di noleggio e le menzionate comunicazioni, complete delle relative ricevute di trasmissione, siano tenuti a bordo dell’imbarcazione o nave da diporto durante il noleggio, a disposizione delle autorità di controllo, nonché siano conservati fino al decorso dei termini di decadenza dell’attività di accertamento delle imposte sui redditi. Infine, si rende opportuno precisare che, in ipotesi di noleggio occasionale delle unità da diporto, il comando e la condotta dell’imbarcazione possono essere assunti dall’armatore, dall’utilizzatore ovvero attraverso l’impiego di altro personale, ferma restando la necessità di possedere la tipologia di patente nautica richiesta per la specifica situazione.

Sometimes yachtsman may find in the condition of temporary non-use of his craft or intends, albeit within the limits of not being part of the business, to occasionally use his pleasure yacht for profit. Related provisions in this regard are provided by Article 49-bis of the Italian Boating Code, based on that the owner, natural person or company, not having chartering or leasing as a business purpose, or the user by way of chartering of pleasure yachts and vessels registered in the Italian national registers, may occasionally engage in chartering their craft without this - subject to compliance with certain conditions - constituting commercial use of the same craft. This provision, which was introduced in 2011 to encourage pleasure boating and nautical tourism, also provides for the possibility for the yachtsmen to benefit from an optional favourable taxation regime,

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Berardo Lanci CMS Adonnino Ascoli & Cavasola Scamoni Galleria Passarella 1 20122 Milano, Italia Via Agostino Depretis 86

an alternative to the ordinary taxation regime. The income deriving from occasional chartering activities of a total duration not exceeding 42 days is subject to taxation through the application of a 20% substitutive tax of the ordinary income tax and the relevant surcharges. The income subject to taxation is equal to the gross amount received, with the exclusion of the deductibility of the costs and expenses incurred relating to the charter activity. The substitute tax is paid, under the provisions of Resolution No. 43/E of 23 April 2014, by the deadline established for the payment of the balance of personal income tax and, therefore, by 30 June following the year of reference. The income deriving from the occasional chartering of pleasure yachts must be indicated in the specific section of the income tax return relating to substitute taxation, following the procedures established annually by the relevant decrees approving the tax returns’ models. Occasional chartering

È espressamente previsto che il contratto di noleggio e le menzionate comunicazioni, complete delle relative ricevute di trasmissione, siano tenuti a bordo dell’imbarcazione o nave da diporto durante il noleggio, a disposizione delle autorità di controllo, nonché siano conservati fino al decorso dei termini di decadenza dell’attività di accertamento delle imposte sui redditi.

is subject to the communications sent in advance to the Revenue Agency, to the Port Authorities, and, where the use of personnel is envisaged, to the Employees Authorities, using the specific form approved by the Decree of 26 February 2013 of the Ministry of Infrastructure and Transport. It is also expressly provided that the charter agreement and such communications, complete with the relevant receipts of transmission, are to be kept on board the pleasure yacht during the chartering period, at the disposal of the authorities for any possible control, and are to be retained until the expiration of the time limits for the assessment of income taxes. Lastly, it should be mentioned that, in the case of occasional chartering of pleasure yachts, the command and conduct of the yacht may be assumed by the yachtsman, the user, or other personnel, without prejudice to the need to possess the type of nautical license required for the specific situation. 

It is also expressly provided that the charter agreement and such communications, complete with the relevant receipts of transmission, are to be kept on board the pleasure yacht during the chartering period, at the disposal of the authorities for any possible control, and are to be retained until the expiration of the time limits for the assessment of income taxes.

78 REVENUE on BOARD

Fattore

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L’EVOLUZIONE DEI BRAND DI LUSSO, DELL’ELEGANZA, DELLA MAESTRIA ARTIGIANALE HA SUBITO UNA FORTE TRASFORMAZIONE ED EVOLUZIONE CHE INTERESSA IL MONDO DELLA NAUTICA, MA SOPRATTUTTO QUELLO AUTOMOBILISTICO THE EVOLUTION OF BRANDS EMBRACING LUXURY, ELEGANCE, AND CRAFTSMANSHIP HAS UNDERGONE A STRONG TRANSFORMATION AND EVOLUTION THAT HAS AFFECTED THE WORLD OF YACHTING AND THE AUTOMOTIVE INDUSTRY IN PARTICULAR by Paolo Bonaveri
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Era dagli anni ’80 che non assistevamo ad una forte trasformazione di questo comparto, con la tecnologia che avanza, un nuovo modo di fare automobile, guardando ad un futuro più sostenibile e ad un nuovo modo di viaggiare. Ma, nel lusso, questo non basta, ci vuole di più. Lo sanno bene i brand più iconici, che non solo creano tributi alla bellezza automobilistica ed alla raffinata tecnologia, ma guardano oltre. Come è accaduto a Bentley con la Beyond 100, introdotta per celebrare il centenario del brand fondato da Walter Owen Bentley. Mr. Bentley creò l’azienda con l’obiettivo di costruire auto veloci che fossero le migliori della classe, ma, a sua insaputa, creò anche un fattore B che oggi lega Bentley a diversi aggettivi: Beautiful, Big, Bold, Brave, Bright. Bentley ha appunto scelto di andare oltre l’automobile e di immergersi nel lifestyle, lo stile di una vita che con l’automobile è capace di regalare ancora forti emozioni. Conosciamo bene le vetture di Bentley, a cominciare dalla iconica Continental GT, la macchina che ha rivoluzionato il concetto di Granturismo veloce; la Flying Spur, la berlina che nobilita il viaggio, grazie al comfort, alle prestazioni, alle quattro ruote motrici e sterzanti; la Bentayga che ha declinato il lusso del segmento SUV; ma forse conosciamo meno alcuni aspetti di eccellenza che

Le emissioni di CO2 dello stabilimento nel 2021 sono diminuite di oltre il 70% rispetto ai dati del 2020, grazie all’introduzione di impianti di gas verde e biocarburanti per la logistica in loco.

In 2021, the plant’s CO2 emissions decreased by more than 70% compared to 2020 figures, thanks to the introduction of green gas and biofuel plants for on-site logistics.

contraddistinguono il mondo di Bentley, dentro e fuori l’automobile.

Il fattore B, parte da Crewe, la sede di Bentley, perché è da qui che si sta disegnando la strategia del brand automobilistico di lusso. L’azienda continua a fare passi da gigante nella riduzione dell’impatto ambientale con ripetuti investimenti anche nella tecnologia di risparmio idrico. Nel 2021 le emissioni di CO2 dello stabilimento sono diminuite di oltre il 70% rispetto ai dati del 2020, grazie all’introduzione di impianti di gas verde e biocarburanti per la logistica in loco. Nello stesso periodo, il consumo di energia per veicolo è stato ridotto di oltre il 17%.

Il sito ha superato l’obiettivo iniziale di diminuire l’impatto ambientale legato alla produzione del 75% nell’arco di 15 anni, dal 2010 al 2025. Bentley ha stanziato un investimento di 2,5 miliardi di sterline per l’ulteriore trasformazione della “Dream Factory”, dove saranno

82 CARS
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costruiti i futuri BEV Bentley. Ha inoltre ottenuto la certificazione “Net Zero Plastic to Nature” dopo aver completato una valutazione della gestione della plastica incentrata su logistica e imballaggi. E poi potremmo proseguire, con i pannelli fotovoltaici, la riduzione dell’uso della carta negli uffici, o le eco pelli e materiali sostenibili di pregio, che vengono utilizzati per gli interni raffinati ed esclusivi delle vetture. Anche i fornitori dell’azienda si stanno muovendo nel campo dell’innovazione, come Mulliner, la più antica carrozzeria, che costruiva carrozze nel 1760 e poi vestì fra le più belle automobili del marchio inglese. Oggi Mulliner è un riferimento in termini di innovazione, lusso, eleganza e maestria artigianale, per creare le vetture su misura per i clienti Bentley. Ha infatti creato la due posti Bacalar, ed ha presentato la serie limitata Batur, la Bentley più potente di sempre, con una versione da oltre 740 cv dell’iconico motore W12 biturbo da 6,0 litri assemblato a mano. Ma, come detto, il fattore B va oltre l’automobile, entra nello stile di vita, nel tessuto sociale, con il piano di diversità e inclusione che sarà attuato in cinque tappe nella strategia Beyond 100 di Bentley e si concentrerà su sensibilizzazione, assunzione, pianificazione nell’avvicendamento, cultura e sviluppo, in aggiunta a partnership con aziende che condividono gli stessi valori dell’azienda. Ad esempio, dalla

collaborazione tra Bentley e Macallan, azienda produttrice di uno dei single malt più prestigiosi al mondo, nasce il progetto Horizon, dove per la prima volta vengono usati materiali sostenibili per il packaging creando una bottiglia dal design unico che sfida la tradizionale estetica verticale di una bottiglia di whisky e riflette la linea orizzontale di un’auto. Materiali riciclati dai due marchi, come il rame degli alambicchi in disuso, l’alluminio recuperato dalla produzione della Continental GT, Flying Spur e Bentayga. Bentley Home è invece un ritrovare temi e stilemi di Bentley nei mobili di casa o in giardino, due collezioni firmate B e realizzate in Italia. In quest’ottica, Luxury Living Group lavora a quattro mani con i designer di Crewe per creare elementi di arredo unici. Questi elementi di arredo sono

BENTLEY HOME PROPONE TEMI E STILEMI DI BENTLEY NEI MOBILI DI CASA O IN GIARDINO NELLE DUE COLLEZIONI FIRMATE B E REALIZZATE IN ITALIA.

BENTLEY HOME OFFERS

BENTLEY THEMES AND STYLISTIC TRAITS IN A HOME OR GARDEN FURNITURE WITH ITS TWO COLLECTIONS DESIGNED BY B AND PRODUCED IN ITALY.

visibili nello show room di Milano, ma li ritroveremo anche a Miami, quando nel 2026 verrà inaugurata la Bentley residences.

We have not seen a major transformation in this industry since the ’80s, with advancing technology, new ways of making cars, and a look towards a more sustainable future with new forms of travel. But in the world of luxury, this is not enough - it takes more. The most iconic brands know this well, as they not only pay tribute to automotive beauty and refined technology but also look beyond. This was the case of Bentley with the Beyond 100, introduced to celebrate the 100th anniversary of the brand founded by Walter Owen Bentley. Mr. Bentley created the company to build fast cars that were at the very top of their class, but, without realising it, he also created a B-factor that links Bentley to several adjectives today: Beautiful, Big, Bold, Brave, Bright. Bentley has chosen to go beyond the car and dive into lifestyle, the style of a life that is still capable of triggering strong emotions with cars. We know Bentley’s cars very well, from the iconic Continental GT, the car that revolutionised the concept of the fast GT; the Flying Spur, the sedan that ennobled traveling with comfort, performance, four-wheel drive, and four-wheel steering; the Bentayga that declined the luxury of

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the SUV segment, but perhaps we are less familiar with certain aspects of excellence that distinguish the world of Bentley, inside and outside the car. The B-factor comes from Crewe, Bentley’s headquarters because this is where the strategy of the luxury car brand is being designed. The company continues to make great strides in reducing its environmental impact with continuous investments also in water-saving technologies. In 2021, the plant’s CO2 emissions decreased by more than 70% compared to 2020 figures, thanks to the introduction of green gas and biofuel plants for on-site logistics. During the same period, energy consumption per vehicle was reduced by more than 17%. The plant has exceeded its initial target to reduce its production-related environmental impact by 75% over 15 years, from 2010 to 2025.

Bentley has allocated an investment of £2.5 billion for the further

Dalla collaborazione tra Bentley e Macallan nasce il progetto Horizon, dove per la prima volta vengono usati materiali sostenibili per il packaging creando una bottiglia dal design unico che riflette la linea orizzontale di un’auto.

where future Bentley BEVs will be built. Furthermore, it obtained the Net Zero Plastic to Nature certification after completing a plastic management assessment focusing on logistics and packaging. And we could go on, with photovoltaic panels, the reduction of paper use in offices, or eco-leather and sustainable premium materials, which are used for the refined and exclusive interiors of the cars. The company’s suppliers are also making efforts in the field of innovation, such as Mulliner the oldest coachbuilder, which used to build carriages in the 1760s and then dressed some of the most beautiful cars by the English brand. Today, Mulliner is a benchmark in terms of innovation, luxury, elegance, and tailor-made craftsmanship, creating customised cars for Bentley customers. It created the twoseater Bacalar, and presented the Batur

limited series, the most powerful Bentley ever, with a version of the iconic 6.0-liter twin-turbocharged hand-assembled W12 engine, providing more than 740 hp. But, as mentioned, the B-factor goes beyond the car, it penetrates lifestyle, and the social fabric, with the diversity and inclusion plan that will be implemented in five stages in Bentley’s Beyond 100 strategy and will focus on awareness, recruitment, turnover planning, culture, and development, in addition to partnerships with companies that share the company’s values. For example, Bentley’s collaboration with Macallan, producer of one of the world’s most prestigious single malts, gave rise to the Horizon project, where sustainable materials were used for the packaging for the first time, creating a unique design bottle that challenges the traditional vertical aesthetic of a whisky bottle and reflects the horizontal line of a car. The recycled materials were provided by both brands, such as copper from discarded stills, aluminium recovered from the production of the Continental GT, Flying Spur, and Bentayga Bentley Home, on the other hand, is a rediscovery of Bentley themes and stylistic traits found in home or garden furniture, two collections designed by B and made in Italy. In this perspective, Luxury Living Group works together with Crewe designers to create unique furniture elements. These furnishing elements are not only present in the Milan showroom but will also be seen in Miami when Bentley residences will open in 2026.

Bentley’s collaboration with Macallan led to the creation of the Horizon project, where for the first time sustainable materials were used for the packaging to create a unique design bottle that reflects the horizontal line of a car.

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Sophid Wellness Suites R
SE STATE PENSANDO DI MOLLARE TUTTO E PARTIRE, SOPHID WELLNESS SUITES È LA META IDEALE. UN ANGOLO DI BEATITUDINE AFFACCIATO SUL MARE CHE NON LASCIA SPAZIO ALLO STRESS
IF
YOU ARE THINKING OF DROPPING EVERYTHING AND LEAVING, SOPHID WELLNESS SUITES IS THE PERFECT DESTINATION. IT IS A PLACE OF WELL-BEING, WHICH LOOKS ONTO THE SEA AND LEAVES NO ROOM FOR STRESS by Francesca Portoghese

Mollo tutto e vado...

I’m dropping everything and I’m off…

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Quello del Sophid Wellness Suites è un lusso sostenibile che si vanta di offrire ai propri ospiti prodotti a chilometro zero. Giuseppe ha un piccolo allevamento di polli e galline e coltiva il suo orto ricco di ortaggi e piante aromatiche dal quale lo chef ogni mattina sceglie cosa portare in tavola. Dotato di pannelli solari per la fornitura di acqua calda, il resort ha anche bandito definitivamente la plastica.

The luxury at Sophid Wellness Suites is sustainable and supplies guests with locally-sourced products.

Giuseppe raises chickens and cockerels and grows vegetables and aromatic plants, from which the chef picks what to use every morning.

Fitted with solar panels for hot water, the resort has also definitively banned plastic.

Questa

è stata l’estate del cambiamento, che ha preso le distanze dagli eccessi di un turismo internazionale e ha declinato le vacanze in una vera conquista il cui bottino è il tempo, quel tempo che serve ad anima, mente e corpo per tornare a respirare. In Grecia, sull’isola di Karpathos, esiste un posto contrario alla fretta dove è possibile la fuga dai ritmi mondani, dal vivere l’agire frenetico che risponde ai ritmi dettati dalla quotidianità, in cui farsi placare i sensi da una pace assordante: è il Sophid Wellness Suites. Una vera scoperta, lontana dalla movida delle estati greche, un canto delle sirene per chi apprezza il silenzio e la natura. L’idea è di Giuseppe Baxiu, eclettico consulente finanziario meneghino che, coinvolgendo un gruppo di investitori italiani, con la sua empatica personalizzazione ha voluto fortemente creare un luogo all’insegna del benessere, che declina il lusso con discrezione e accoglie l’ospite che si sente a casa. Arrivato qui nel 1999, scopre l’isola che gli fa scattare la scintilla: compra un terreno e costruisce una casa. Qualche anno più tardi, spinto dalla lungimiranza di suo padre, comincia ad assaporare l’idea di un posto che vuole insegnare ad attribuire importanza alle cose che la meritano.

L’impresa si rivela difficile, arriva il Covid e i ragazzi che lavorano con lui si trovano costretti ad un isolamento forzato sull’isola. È una storia così particolare che lo scrittore e giornalista Marco Liera decide di scriverne un libro, Mediterraneo

2020. Ma nulla ferma il progetto, arricchito dell’energia di questi lavoratori bergamaschi che stavano partecipando alla più forte esperienza umana condivisa a livello mondiale e che, nella costruzione di questa finestra affacciata sul mare, vedevano una via di salvezza comune. Nel 2021 Sophid Wellness Suites è pronto. Le venti suite, tutte con piscina privata, sorgono su due terrazzamenti in modo da non ostacolare la vista sul mare, la stessa vista che si apre agli ospiti dalla terrazza del ristorante. Il mare non si allontana dallo sguardo nemmeno dalla bellissima SPA dove gli ospiti possono decidere di allenarsi nella palestra attrezzata con macchine di ultima generazione, ammirando la baia, oppure farsi coccolare con un’esperienza unica e indimenticabile per dedicarsi alla cura di sé, in uno spazio che anche nella sua architettura e nel richiamo al dettaglio regala un grande equilibrio. Quella di Sophid Wellness Suites è un’idea sobria del lusso, raggiunto con un arredamento essenziale che si esprime attraverso la scelta di tessuti pregiati e spazi armoniosi in cui trovano facile collocazione anche opere d’arte e oggetti di pregio. È la cura del dettaglio che colpisce e diventa un gesto di attenzione discreto verso l’ospite. C’è davvero tutto per una vacanza in cui recuperare un impagabile senso di pace. I ritmi qui sono quelli delle giornate da trascorrere all’insegna del benessere. Un tuffo in piscina appena svegli è un richiamo irresistibile e leggere un libro o una rivista pieds dans l’eau è un piacere a cui non si rinuncia. Lo sguardo abbraccia un paesaggio scenografico in cui il colore del mare e della terra sfidano il blu del cielo, in un silenzio rotto solo dal canto lontano dei galli al mattino, un canto che scandisce i tempi lenti di una vita isolana che profuma di quiete. Merita una visita quotidiana la deliziosa boutique che tra capi di altissima manifattura e una gioielleria artigianale originale e sofisticata, si apre sul sorriso accogliente di Paola, sorella di Giuseppe. Perché Sophid Wellness Suites si arricchisce dell’ospitalità raffinata di due veri padroni di casa che, insieme all’Hotel Manager Ilias Marketis, che per modi ed eleganza ricorda il personaggio di Barney Thompson interpretato da Hector Elizondo nel film Pretty Woman, sanno accogliere gli amici con un’eleganza dalla travolgente simpatia. Sophid è un angolo di beatitudine in un’isola che non si è lasciata sedurre dalla mondanità sfrenata.

90 RESORT Sophid Wellness Suites

Karpathos è la seconda isola più grande del Dodecaneso, dopo Rodi, ma con la sua bassissima densità di popolazione mantiene il suo fascino selvaggio, raccontato dalla grande varietà di paesaggi. Qui i colori sembrano essere esasperati dalla luce bianca e se il turchese del mare trapassa gli occhi in contrasto con le colline desertiche e avide di sole, il fucsia intenso e quasi accecante della bouganville si impone con macchie improvvise a scombussolare l’equilibrio cromatico.

Per raggiungere alcune spiagge, si attraversano veri e propri paesaggi di montagna con fitti boschi; sulla costa il Meltemi ha modellato le chiome degli alberi che sembrano volersi staccare dalle pareti di roccia argillosa che si stagliano altissime verso il cielo e raggiungere il mare. Le spiagge di sabbia fina o ciottoli regalano un’acqua cristallina dai colori intensi e la luce che filtra attraverso i pini ammanta tutto. Per questo, Karpathos è un’isola ideale anche per fare Trekking, per gli amanti delle scalate, per un campionato di Quad Racing o per fare equitazione.

Sophid Wellness Suites è dunque la meta ideale per una vacanza lenta, il buen retiro per godere di un’estate finalmente diversa in cui l’imprevedibile Meltemi spazza via la calura e anche quegli ultimi singulti di senso di colpa per una pace ritrovata che sa subito diventarti amica.

Karpathos conserva un fascino selvaggio, che alterna paesaggi diversi con una sorprendente velocità. Se volete scoprirne la storia e i personaggi che la caratterizzano, Giuseppe è pronto con la sua Jeep a farvi da cicerone. Sarà una gita indimenticabile, in cui assaporare la vera Grecia. Chiedetegli di portarvi a Olympos, nel nord dell’isola, un paese che si staglia davanti alla strada come una cartolina colorata. Le sue stradine parlano greco e raccontano di una società matriarcale che ha saputo resistere alla dominazione turca. Consigliatissimo un pranzo al ristorante Parthenon dove conoscerete The Man, così lo chiamano tutti, il proprietario che custodisce i ricordi dell’isola e che vi mostrerà una galleria fotografica paragonabile ad un libro di storia.

Karpathos has preserved its beautiful wilderness, with different landscapes replacing one another at a surprising pace. Should you wish to discover the island’s history and inhabitants, Giuseppe is always happy to oblige, with his trusty Jeep. It’s an unforgettable trip, a foray into genuine Greece. Ask him to take you to Olympos, in the north of the island, a village that rises in front of the road like a colourful postcard. Its narrow streets are archetypally Greek, the home of a matriarchal society, which was able to resist Turkish domination. We strongly recommend lunch at the Parthenon where you will meet “The Man” – as the owner is universally known – the proud custodian of the island’s past and who will show you a collection of photos worthy of a history book.

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From Miró to Dalì, from Chagall to Toulouse-Lautrec, and from Gauguin to Picasso, the benefit from Giuseppe’s passion for art. He regularly attends auctions and scours antique markets and galleries, and has chosen to decorate the suites and the common areas with paintings, lithographs, sculptures, and muchprized antiques, which reflect his love for beauty and make guests feel at home.

Da Miró a Dalì, da Chagall a ToulouseLautrec, da Gauguin a Picasso, Sophid Wellness Suites si arricchisce della passione che Giuseppe ha per l’arte. Assiduo frequentatore di aste, mercati dell’antiquariato e gallerie, Giuseppe ha voluto arredare le suite e gli spazi comuni con dipinti, litografie, sculture e ricercati pezzi di antiquariato che parlano di un amore per il bello che sa far sentire gli ospiti a casa.

The latest was the summer of change, one which has distanced itself from the excesses of international tourism and saw holidays as a conquest in which the prize is time, time for the mind, body, and soul to start breathing again. In Greece, on the island of Karpathos, there is a place that resists hurry, and where it is possible to escape the hectic constraints and frenetic schedules of daily existence: you can let your senses be quenched by a deafening peace at the Sophid Wellness Suites. A real discovery, far from the frenzied nightlife of summertime in Greece, a siren call for people who enjoy silence and nature. It is the brainchild of Giuseppe Baxiu, an eclectic Milanese financial consultant who involved a group of Italian investors and with his empathetic customisation was enthusiastic about creating a place dedicated to wellbeing, a discreet expression of luxury, where guests would feel at home. When he discovered the island in 1999, he was bewitched; he bought some land and built a house. A few years later, inspired by his father’s far-sightedness, he was drawn to the idea of creating a place that could teach its guests to focus on genuinely important things. It proved quite a challenge: Covid happened and the young people who worked with him found themselves forced to isolate themselves on the island. It is such an unusual story that the writer and journalist Marco Liera decided to write a book about it, Mediterraneo 2020. But the project soldiered on despite the challenges, catalysed by the energy from the workers from Bergamo who were living through the appalling experience people were enduring the world over, and who, in building this window overlooking the sea, saw a path of mutual salvation.

Sophid Wellness Suites were finished in 2021. The twenty suites, each of them with a private swimming pool, are laid out on two terraces in a way that doesn’t block the view of the sea, the same view enjoyed by people eating on the restaurant terrace.

The sea can also be admired from the beautiful spa, where guests can choose between working out in the gym equipped with the very latest equipment as they feast their eyes on the bay, or being pampered and being looked after – a unique and unforgettable experience, all of it in an environment whose architecture

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and attention to detail bring a great feeling of equilibrium. The Sophid Wellness Suites creates an impression of sober luxury, with a minimalistic set-up that is reflected in the choice of luxurious fabrics and harmonious rooms decorated with works of art and collectors’ items. It is the details that hit you, and become a discreet symbol of attentiveness to guests. There is absolutely everything you could need for a holiday to recover a precious feeling of peace. The pace of days here is dictated by the pursuit of wellbeing. Diving into the pool as soon as you wake up is irresistible, just like reading a book or a magazine with your feet in the water is a pleasure you can’t do without. The view includes beautiful scenery in which the colour of the sea and the land lay down a challenge to the blue of the sky, in a silence only broken by the distant cry of the cockerels in the morning, a song that punctuates the tranquil time of island life, bathed in the scent of peace. You should make regular

visits to the delightful boutique with its exquisitely-made clothes and original, sophisticated handworked jewellery, run by the smiling and welcoming sister of Giuseppe, Paola. The Sophid Wellness Suites are enriched by the refined hospitality of two true hosts who, together with the Hotel Manager Ilias Marketis (whose approach and elegance are reminiscent of Barney Thompson, the character played by Hector Elizondo in Pretty Woman), greet friends with elegance and overwhelming warmth. Sophid is a place of bliss on an island that hasn’t let itself be seduced by unrestrained mundanity. Karpathos is the second largest island, after Rhodes, in the Dodecanese, but with its very low population density it’s wilderness has survived intact, reflected in the vast variety of landscape. Here colours are intensified by the dazzling luminosity, and if the turquoise of the sea pierces your eyes, contrasting with the arid and sun-drenched hills, the intense and nearly blinding fuchsia

of the bougainvillea bursts through in unexpected patches to disrupt the chromatic balance. The only way to some of the beaches is through thickly forested mountainous areas; on the coast, the Meltemi wind has shaped the foliage of the trees, which reach out from walls of clayey rock and stretch towards the sea and up to the sky. The pebble and fine sand beaches lead to crystal-clear water with intense colours, and all is enveloped in light seeping through the pine trees. It is all of this that makes Karpathos a perfect island for trekking, for people who like climbing, for quad racing, or for horse riding. The Sophid Wellness Suites are thus the ideal location for a slow holiday, the ideal venue for relaxation and to enjoy a different summer (finally), where the unpredictable Meltemi wind disperses the heat and also those last gasps of feelings of guilt, leaving space for rediscovered tranquillity which quickly becomes a friend.

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Events

LA CLASSIFICA FINALE DELLA 32ESIMA MAXI YACHT ROLEX CUP A PORTO CERVO HA VISTO SALIRE SUL PODIO NELLE RISPETTIVE CLASSI SVEA, SHAMANNA, HIGHLAND FLING XI, VESPER, CAPRICORNO E H2O

THE FINAL RANK OF THE 32ND MAXI YACHT ROLEX CUP IN PORTO CERVO SAW THE PODIUM IN THE RESPECTIVE CLASSES SVEA, SHAMANNA, HIGHLAND FLING XI, VESPER, CAPRICORNO, AND H2O by Massimo Longoni

by Rolex

Borlenghi

Maxi Yacht Rolex Cup E
photo
Carlo

Emozioni senza fine

Endless EMOTION

La 32esima edizione della Maxi Yacht Rolex Cup verrà inoltre ricordata per il debutto in regata di FlyingNikka, il primo Mini Maxi foiler ad essere stato costruito. In considerazione della sua concezione completamente diversa rispetto alle barche tradizionali, FlyingNikka ha navigato in una classe apposita, la Mini Maxi 0, nella quale era l’unico concorrente.

The 32nd edition of the Maxi Yacht Rolex Cup will also be remembered as hosting the race debut of FlyingNikka, the first ever Mini Maxi foiler.

Given her radically different design compared to traditional boats, FlyingNikka raced in her class, the Mini Maxi 0, where she was the sole participant.

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«SIAMO FELICISSIMI PER IL RISULTATO, LA BARCA VA BENISSIMO E L’EQUIPAGGIO È STATO PERFETTO. RINGRAZIAMO L’ORGANIZZAZIONE PER AVER PREVISTO LA CLASSE SUPERMAXI SEPARATA DAI J CLASS, QUESTO HA PERMESSO DI AVERE UNA MIGLIOR COMPETIZIONE, CONGRATULAZIONI AI NOSTRI AVVERSARI». «WE’RE DELIGHTED WITH THE RESULT, THE BOAT GOES BRILLIANTLY AND THE CREW WAS PERFECT. WE THANK THE ORGANISATION FOR SETTING UP A SUPERMAXI CLASS SEPARATE FROM THE J CLASS YACHTS, WHICH IMPROVED THE COMPETITION. CONGRATULATIONS TO OUR OPPONENTS».

CHRISTOPHER BRAND, BOAT CAPTAIN OF THE SUPERMAXI SHAMANNA

La Maxi Yacht Rolex Cup è stata organizzata dallo Yacht Club Costa Smeralda in collaborazione con l’IMA, International Maxi Association, e con il supporto dello storico title sponsor Rolex. La classifica si è decisa il penultimo giorno a causa del forte Maestrale sempre più minaccioso che ha colpito l’area di mare stabilita per i tre percorsi in funzione della grandezza delle barche. Il Comitato di regata alla fine ha rimandato le barche in porto a causa di raffiche oltre i 30 nodi e la previsione di vento in aumento. Nella J Class vince Svea, seguita nell’ordine

da Ranger e Velsheda. Tra i Supermaxi lo Swan 115 Shamanna si impone davanti allo Spirit Yachts 111 Geist. Terzo lo Swan 115 Moat 1. Nella classe Maxi, la più numerosa con 13 yacht, Highland Fling XI è il vincitore davanti al Wallycento Galateia e al Wally 93 Bullitt. Tra i racer puri Mini Maxi 1 Vesper vince seguito da Proteus e Bella Mente. Classifica corta nella classe Mini Maxi 2, dove Capricorno si impone per un punto sul Mylius 80 Twin Soul B e tre punti sul Wally 78 Rose. H2O vince nettamente nella categoria Mini Maxi 3&4 con quattro primi posti. Seguono nell’ordine il Mylius 65 FD

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Oscar 3 e il Dehler 60 Blue Oyster. Nel corso della cerimonia di premiazione il Commodoro dello YCCS, Michael Illbruck, ha dichiarato: «La Maxi Yacht Rolex Cup è un evento speciale, direi unico, che siamo orgogliosi di organizzare. A Porto Cervo si ritrovano alcuni dei migliori velisti del mondo a bordo sia dei J Class, progettati negli anni ’30 del Novecento,

sia sui Maxi all’avanguardia dello yacht design. Continueremo ad alzare l’asticella, con la volontà di proseguire sulla rotta dell’innovazione e dell’eccellenza. Ringrazio il nostro partner Rolex, il Comitato di Regata, la Giuria internazionale, lo staff dello YCCS, gli armatori e tutti i velisti e mi congratulo con i vincitori di questa 32esima edizione dell’evento».

«SIAMO CONTENTISSIMI PER QUESTA VITTORIA CONTRO CONCORRENTI COSÌ AGGUERRITI, QUI È TUTTO MOLTO SPECIALE, IL LUOGO, LA REGATA, TUTTO HA UN SAPORE SPECIALE. LA MAXI YACHT ROLEX CUP È SEMPLICEMENTE LA MIGLIORE. TORNEREMO SICURAMENTE».

«WE ARE DELIGHTED WITH THIS VICTORY AGAINST SUCH FIERCE COMPETITORS, HERE EVERYTHING IS VERY SPECIAL, THE PLACE, THE REGATTA, EVERYTHING HAS A SPECIAL FLAVOR. THE MAXI YACHT ROLEX CUP IS THE BEST, IT’S AS SIMPLE AS THAT. WE WILL DEFINITELY BE BACK».

JIM SCHWARZ, OWNER OF THE MINI MAXI 1 VESPER

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The Maxi Yacht Rolex Cup is organised by the Yacht Club Costa Smeralda in collaboration with the IMA (International Maxi Association) and with the support of longstanding title sponsor Rolex. The ranking was decided on the penultimate day due to the increasingly threatening strong Mistral that hit the sea area established for the three routes according to the size of the boats. The Race Committee eventually sent the boats back to port due to gusts over 30 knots and the forecast of increasing wind. Svea is crowned winner among the J Class yachts, followed by Ranger and Velsheda respectively. In the Supermaxi division, the Swan 115 Shamanna triumphed over the Spirit Yachts 111 Geist with the Swan 115 Moat 1 in third place.

In the Maxi division, the largest with 13 entries, Highland Fling XI took the win ahead of the Wallycento Galateia and the Wally 93 Bullitt.

In the Mini Maxi 1 group of pure racing yachts, Vesper claimed victory ahead of Proteus and Bella Mente.

The scores were incredibly tight at the top of the Mini Maxi 2 class, where Capricorno got the better of the Mylius 80 Twin Soul B by just one point, with the Wally 78 Rose taking third place. H2O earned a clear run of four consecutive wins to triumph with a clear margin in the Mini Maxi 3&4 category. She was followed by the Mylius 65 FD Oscar 3 and the Dehler 60 Blue Oyster. YCCS Commodore Michael Illbruck reflected on the week during the closing prizegiving ceremony: «The Maxi Yacht Rolex Cup is a special event, unique I would say,

«LA NOSTRA BARCA COMPIE 13 ANNI E SIAMO LIETI DI POTER ANCORA COMPETERE CON SUCCESSO CONTRO TUTTE QUESTE BARCHE CHE SONO SIGNIFICATIVAMENTE PIÙ GIOVANI. TORNEREMO L’ANNO PROSSIMO CON UN NUOVO CATAMARANO DA 80 PIEDI, SPERIAMO IL PIÙ VELOCE DEL MONDO, E NON VEDIAMO L’ORA DI FARLO PERCHÉ PORTO CERVO È IL POSTO MIGLIORE AL MONDO PER ANDARE IN BARCA A VELA».

«THE BOAT IS 13 YEARS OLD THIS YEAR AND WE’RE DELIGHTED THAT WE CAN STILL COMPETE AND COMPETE WELL AGAINST ALL THESE OTHER BOATS THAT ARE SIGNIFICANTLY YOUNGER. WE’LL BE BACK NEXT YEAR WITH A NEW 80-FOOT CAT AND WE’RE LOOKING FORWARD TO THAT VERY MUCH BECAUSE PORTO CERVO IS THE BEST PLACE IN THE WORLD TO GO SAILING».

LORD IRVINE LAIDLAW, OWNER OF THE MAXI HIGHLAND FLING XI

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which we are proud to organise. Some of the best sailors in the world come to Porto Cervo to sail on J Class boats, designed in the 1930s, as well as maxi yachts at the cutting edge of naval technology. We will continue to raise the bar and follow a path of innovation and excellence. My thanks go to our partner Rolex, the Race Committee and the International Jury, the YCCS staff and all the owners and sailors who are the real protagonists of this event, and my congratulations go to all the winners of this 32nd edition».

«ABBIAMO AVUTO UNA SETTIMANA FANTASTICA, CI SIAMO ALLENATI MOLTO, ABBIAMO NAVIGATO BENE E FATTO BUONE PARTENZE, IL CHE AIUTA MOLTO PER LA VITTORIA FINALE. L’EQUIPAGGIO È STATO ECCELLENTE, LA BARCA BEN PREPARATA NON HA SUBITO ALCUNA ROTTURA, CHE PUÒ DIVENTARE UN PROBLEMA SU YACHT CHE PESANO 185 TONNELLATE. PORTO CERVO È UN POSTO FANTASTICO DOVE NAVIGARE, DALL’ORGANIZZAZIONE ALLO SCENARIO, È QUI CHE PUOI

VEDERE LE IMMAGINI PIÙ BELLE DI QUESTE BARCHE». «WE HAD A FANTASTIC WEEK, WE DID A LOT OF TRAINING, WE SAILED WELL, AND HAD GOOD STARTS AND THAT HELPED A LOT. THE CREW WORK WAS EXCELLENT, THE BOAT WAS WELL PREPARED, NO BREAKAGES WHICH IS A BIG THING WITH THESE BOATS WHICH WEIGH 185 TONNES. PORTO CERVO IS A FANTASTIC PLACE WHERE SAILING, FROM THE ORGANISATION TO THE LANDSCAPE, IT’S HERE WHERE YOU CAN SEE THE MOST BEAUTIFUL PICTURES OF THESE BOATS».

BOUWE BEKKING, TACTICIAN ON THE J CLASS SVEA

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Mettersi in ascolto

FLESSIBILITÀ. MATERIALI. ASCOLTO. QUESTE LE CHIAVI DI VOLTA EMERSE DALLA TAVOLA ROTONDA DAL TITOLO “COME CAMBIA L’INTERIOR DESIGN (NELLA NAUTICA) ALLA LUCE DELLE OPPORTUNITÀ OFFERTE DALLE SOLUZIONI FREE STANDING” CHE SI È SVOLTA A MILANO, ALL’INTERNO DEGLI SPAZI DELL’HOUSING & HOSPITALITY DIVISION DEL GRUPPO COLOMBINI, DOVE A DARE IL BENVENUTO AGLI OSPITI È STATO LO STESSO GIOVANNI BATTISTA VACCHI, A.D. DEL GRUPPO COLOMBINI

Listening

FLEXIBILITY. MATERIALS. LISTENING. THESE WERE THE KEYNOTES THAT EMERGED FROM THE ROUND TABLE ENTITLED “HOW INTERIOR DESIGN IS CHANGING (IN THE NAUTICAL SECTOR) IN THE LIGHT OF THE OPPORTUNITIES OFFERED BY FREESTANDING SOLUTIONS”, WHICH TOOK PLACE IN MILAN, WITHIN THE COLOMBINI GROUP’S HOUSING & HOSPITALITY DIVISION, WHERE GIOVANNI BATTISTA VACCHI, CEO OF THE COLOMBINI GROUP, WELCOMED GUESTS by Claudia Giulia Ferrauto

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Lurseen MY Ahpo interior design by Valentina Zannier ©Guillaume Plisson.

Èstato un momento di confronto godibile e intenso che si è aperto con queste premesse date dal moderatore Franco Michienzi: «La concezione degli interni delle barche, e la sensibilità dell’abitare sull’acqua, sono state svincolate per lungo tempo da quanto accadeva nel mondo dell’arredo contemporaneo.

Il settore dello yachting sta però vivendo una rivoluzione che negli ultimi anni l’ha portato a livelli paritetici a quelli dell’industrial design. Indaghiamo meglio

questi aspetti, con un focus particolare sull’opportunità offerta dagli arredi free standing».

Dato il calcio d’inizio, è stato poi un susseguirsi di brillanti osservazioni tra figure note e mostri sacri nel settore che ha permesso di delineare una sintesi di ciò che oggi è importante nel rapporto tra mondo nautico e aziende dell’arredo.

Ospiti dell’incontro, l’architetto Valentina Zannier (partner dello Studio Nuvolari e Lenard), Fulvio De Simoni

(fondatore di Italproject e dello studio Fulvio De Simoni Yacht Design), Pierangelo Andreani (studio Andreani Design), Alessio Battistini (fondatore dello studio IdeaeItalia), Michele Dragoni (studio Dragoni Yacht Design), Sergio Buttiglieri (Style Director dei cantieri Sanlorenzo) e Gianni Roveda (Contract Director di Colombini Group).

Le questioni poste sul tavolo da Michienzi hanno abbracciato molti aspetti: ci si è interrogati su stile e tendenze, chiedendosi se ci fosse un modo nuovo di pensare alla barca e quanto pesino concretamente le richieste dell’armatore nella definizione finale di un progetto. Si è poi passati ad aspetti pratici e tecnici, come ad

A dare il benvenuto agli ospiti è stato lo stesso Giovanni Battista VacchiA.D. del Gruppo Colombini - che dopo aver salutato i presenti ha aperto la giornata dicendosi onorato di accogliere ospiti così importanti. Vacchi, che in un recente passato, ha avuto tra le altre cose una forte esperienza manageriale nel settore nautico, è passato poi a introdurre meglio la dimensione della sua realtà aziendale che si è offerta come palcoscenico del dibattito. «Questa dove siamo ospiti, è la terra che rappresento. Nel Gruppo Colombini abbiamo quattro marchi, Colombini Casa, Febal Casa, Rossana per le cucine, la Contract Division, con cui ci occupiamo anche di cantieri nautici, e il brand Bontempi casa, marchio d’altagamma, che si attesta nella fascia premium del settore e che è il marchio di maggiore prossimità al servizio del settore nautico/navale».

Welcoming the guests was Giovanni Battista Vacchi himself - CEO of the Colombini Group - who, after greeting all those present, opened the event by saying he was honoured to welcome such renowned guests. Vacchi, who in the recent past has had, among other things, a strong managerial experience in the nautical sector, then went on to better introduce the dimension of his company, which had offered itself as a stage for the debate. «This place is the land I represent. In the Colombini Group, we have four brands, Colombini Casa, Febal Casa, Rossana for kitchens, the Contract Division, with which we also deal with shipyards, and the brand Bontempi casa, a high-end brand, which operates in the premium segment of the industry and is the brand that is closest to serving the nautical/naval sector».

Giovanni Battista Vacchi, CEO of the Colombini Group

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Rossana ISØLA Ibiza.
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«Più si cresce nelle dimensioni della barca, più si può generare l’occasione per cui con un’azienda specifica si va a creare un qualcosa di dedicato e unico che avrà il nome dell’azienda che l’ha prodotto, ma creata dal designer che ha disegnato tutto il resto della barca. Questo fa nascere delle sinergie e delle collaborazioni molto particolari. Noi l’abbiamo fatto e lo stiamo ancora facendo in particolare con le aziende italiane, perché hanno una filosofia interna e una flessibilità che altrove non è facile trovare. Un aspetto importante è quello della selezione dei materiali. Quando facciamo le commissioni tra pezzi di arredo e pezzi fatti in cantiere, è importante considerare che una barca ha una sua identità e quindi la difficoltà è riuscire a trovare degli elementi pronti che possano sposare bene essenze e tessuti presenti a bordo».

«The larger the size of the boat, the more the opportunity arises for a specific company to create something tailor-made and unique that will carry the name of the company that produced it but is created by the designer who designed the whole boat. This generates very special synergies and collaborations. We have done this in the past and are still doing it, especially with Italian companies, because they have an inner philosophy and flexibility that cannot easily be found elsewhere. An important aspect is the selection of materials: when we run orders with design pieces of furniture and shipyardmade pieces, it is important to consider that a boat has its own identity, so the difficulty lies in being able to find ready-made elements that match the essences and fabrics on board».

Architect Valentina Zannier, chief interior designer and partner at Studio Nuvolari and Lenard

esempio quali spazi esistono per chiedere all’industria del mobile prodotti specifici per lo Yachting. È stato toccato anche un tema cruciale, la tendenza così cresciuta negli ultimi anni a “portare la casa in barca”, chiedendosi se questo durerà in futuro, per finire si è parlato anche di sostenibilità dei materiali. Insomma, una valutazione a tutto tondo sul mondo dell’arredo e dello Yachting che ha portato a capire come le aziende possono attrezzarsi, ma anche come il settore nautico può trarre vantaggio dal settore del mobile. Tra le istanze emerse dalla tavola rotonda un primo memento per le aziende dell’arredo è quello di considerare sempre la profonda differenza che c’è tra barche grandi e barche piccole, come precisa Valentina Zannier: «I prodotti che andiamo a richiedere alle aziende sono ancora vincolati. Su barche piccole le possibilità di utilizzare dei prodotti già fatti è molto ridotta. Più si cresce nelle dimensioni della barca, più si può generare l’occasione per cui con un’azienda specifica si va a creare un qualcosa di dedicato e unico che avrà il nome dell’azienda che l’ha prodotto, ma creata dal designer che ha disegnato tutto il resto della barca. Questo fa nascere delle sinergie e delle collaborazioni molto particolari. Noi l’abbiamo fatto e lo stiamo ancora facendo in particolare con le aziende italiane, perché hanno una filosofia interna e una flessibilità che altrove non è facile trovare». E su questo punto le fa eco Sergio Buttiglieri che concorda sulla qualità e sulla flessibilità, caratteristiche che portano le aziende italiane ad essere leader mondiali. Stesso discorso vale per i catamarani a motore, che sebbene sembrino offrire spazi per arredi free standing molto ampi, rispetto a una barca monocarena, si presentano non così abbordabili all’atto pratico. «Ci sono esigenze costruttive e spazi che difficilmente ne consentono l’uso, quindi a volte è un ‘vorrei ma non posso’, pur essendo in realtà spesso fonte di ispirazioni», precisa Pierangelo Andreani.

Entrando più nel vivo, tra le esigenze maggiormente sentite dal lato nautico nei confronti delle aziende, c’è quella di poter usufruire di una ricca selezione di materiali opzionabili, sia per estetica sia per proprietà tecnologiche. Il portfolio di opzioni è infatti un tema importante nella commistione tra design homemade del cantiere e prodotto finito pronto da imbarcare, perché la

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MY Ahpo ©Guillaume Plisson.
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«Quando arrivai nella nautica nel 2006, restai sconcertato da un immaginario stereotipato del lusso con barche arredate come delle ville, diciamo di cattivo gusto, e mi sembrò inconcepibile che ci fosse questo scollamento tra design che ogni anno raccontiamo al Salone del mobile e il mondo della nautica italiana che è un’eccellenza mondiale. Io ho semplicemente chiamato i personaggi che io conoscevo, essendo stato vent’anni in Driade, a portare un immaginario elegante molto sobrio, creando delle connessioni con le aziende dell’arredamento italiano che sono imbattibili».

«When I first came to the nautical industry in 2006, I was shocked by the stereotyped image of luxury with boats furnished like kitschy villas, and it seemed inconceivable to me that there was this total disconnection between the design that we present every year at the Design Week and the world of Italian boating, which is a world-class industry. So, I simply called up the people I knew, since I had been at Driade for 20 years, to create a highly sober image of elegance and establish more direct connections with Italian furniture companies, which are unbeatable in this field».

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«disponibilità delle essenze, dei tessuti e dei colori senza ricorrere al custom, è molto importante, e non è sempre facile trovare la combinazione giusta tra le finiture offerte dalle aziende e l’habitat già presente a bordo», puntualizza

Resta però acclarato il trend secondo cui nella configurazione dello yacht alla ricerca di un allestimento totalmente made in Italy, e questo oggi comprende appunto anche il prodotto d’arredo», sottolinea Fulvio De Simoni punto gli fa eco aggiunge: «La cosa più bella rispetto alle collaborazioni con le aziende che fanno freestanding, è che è aumentata moltissimo la riconoscibilità del prodotto italiano. E una collaborazione con brand del lusso italiano - che sia un divano, una sedia, un tavolinoaiuta il nautico a rendere il proprio progetto ancora più riconoscibile di quello che succedeva prima».

Ma su che tipo di prodotto deve puntare un’azienda, soprattutto per fare un primo step d’ingresso nel settore? Certamente una buona idea può essere una linea di prodotti outdoor. «È un elemento molto interessante su cui lavorare, tutte le linee outdoor oggi sono diventate uno spazio importante per molte aziende italiane, quando prima non lo erano, anche grazie ai nostri input», dice Zannier. Osservazione su cui concorda pienamente Buttiglieri che ricorda come «i migliori brand dell’arredamento contemporaneo, oggi producono tantissimo anche per l’outdoor che è diventato un elemento importante per la loro collezione. E grazie alle esigenze particolari che noi abbiamo presentato loro, hanno cambiato anche i materiali. Per questo oggi offrono un panorama di scelte che prima non avevo e sono aziende molto interessate al tema della sostenibilità».

«Un’ulteriore parentesi a proposito dell’offerta dei materiali è quella della qualità, intesa come resistenza, ciclo di vita e proprietà tecniche, perché non puoi fare tutto con i materiali e quindi anche sapere che forme puoi dare, come li puoi lavorare è un punto su cui la commissione della nautica, nell’arredo, può dare ancora tanto», aggiunge Valentina Zannier.

Torna quindi la questione dei materiali, stavolta non per il finish, ma per le loro caratteristiche di resistenza tecnica, di sostenibilità nonché di capacità plastica, anche perché non tutti sono adatti agli ambienti marini.

Per quanto concerne invece lo stile, la percezione generale è che ci sia una confluenza e una commistione

pur essendo spesso fonte di ispirazioni.

D’altronde molte delle barche che seguo sono di produzione seriale quindi hanno spesso una falegnameria interna. Certo sarebbe più comodo, se ci fosse l’occasione, prendere pezzi già fatti. Per ora però è un percorso che risulta molto difficoltoso».

of inspiration. After all, many of the boats I manage are produced in series, so they often have in-house woodworking. No doubt, if the opportunity presented itself, it would be more convenient to source ready-made pieces. For now, however, it is still a very cumbersome process».

Maxi Cat.

«Il green oggi è una base che è considerata quasi assodata, vale per la nautica come per l’arredo, è una responsabilità che abbraccia tutti. Chi produce le barche, chi le disegna, ma anche chi le usa. Quello che noi possiamo fare è scegliere con maggiore coerenza tutto quello che è fattibile e quindi il materiale. Quello che veramente sta cambiando è l’approccio; sostenibilità significa valutare la reperibilità e l’equilibrio dei materiali, ed è un tema che sta esplodendo. Penso ad esempio a una moquette che è stata fatta recentemente, utilizzando la plastica recuperata dagli oceani, riciclandola dopo una serie di trasformazioni. È una tipologia di materiale che porta con sé un significato per cui un armatore è disposto a sceglierla per senso etico e il piacere di poter rivendicare, anche con gli ospiti, questa particolare attenzione».

«Today all things green have become a basis we almost take for granted; this applies to boating as well as to furniture, it is a responsibility that involves all of us. Those who make the boats, those who design them, but also those who use them. What we can do is to choose everything feasible more coherently, which means, mainly, materials. What is changing is the approach; sustainability means evaluating the availability and balance of materials, and this is an issue that is exploding. For example, I am thinking of a carpet we recently made with plastic recovered from the oceans and recycled after a series of transformations. This type of material holds a meaning which is what can make a shipowner choose it based on an ethical sense and for the pleasure of being able to claim this special attention, even with his guests».

reciprocamente utile tra aziende dell’arredo e lo yachting; e se in tempi recenti si è assistito a un trend teso a “portare la casa in barca”, chi ha il polso della situazione crede che questa inclinazione tenderà a ridimensionarsi nel tempo. «Credo che questo avvicinamento da parte dell’azienda sia molto interessante è che molto importante è riuscire a mantenere un mix a bordo tra quello che viene fatto interamente in cantiere e la parte che può essere creata in collaborazione con un’azienda esterna, ricordandosi di far sì che gli ambienti siano quelli di uno yacht e non degli spazi che ricordano le hall degli alberghi, come a volte accade», sottolinea Fulvio De Simoni. Infine, Gianni Roveda conferma che per poter approcciare un mercato in maniera sistematica siano essenziali i feedback di chi in un particolare settore opera da anni. In sintesi, è necessario mettersi in ascolto per poter agire al meglio.

La percezione generale alla fine dell’incontro è quella di una confluenza e una commistione utile dall’arredo allo yachting, e viceversa, e che il viaggio insieme, sebbene sia già ben collaudato, sia solo agli inizi.

It was an enjoyable and intense moment of discussion that opened with the following remarks made by moderator Franco Michienzi: «The design of boat interiors, and the feeling of living on the water, have long been disconnected from what was happening in the contemporary furniture industry. However, the yachting industry is undergoing a revolution that in recent years has elevated it to a level

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Michele Dragoni, founder of Dragoni Yacht Design Arcadia 105.

Pershing 140.

Fulvio De Simoni ha firmato tutti i modelli Pershing prodotti fino ad oggi nella storia del brand.

Sotto, un’immagine del Pershing 140.

Fulvio De Simoni has designed all the Pershing models produced to date in the history of the brand. Below, a Pershing 140 image.

«Su una barca grande è possibile utilizzare arredi di un certo tipo, su una barca piccola diventa difficile. Oggi collaboriamo con alcune realtà aziendali che hanno già esperienza nel nostro settore e questo ci aiuta molto.

C’è stato un avvicinamento verso le necessità della barca che ha portato anche dei free standing. Però sono entrati fornendo cose in alternativa a fornitori che già avevamo. In generale c’è stato un certo incremento, dovuto anche al fatto che il mercato a un certo punto è molto cresciuto».

«On a large boat you can use a certain kind of furniture, but on a small boat, this becomes more difficult. Today we cooperate with some companies that already have experience in our sector and this is very helpful. They have changed their approach to meet the needs of the yachting industry, and this has also yielded some free-standing results. But they presented themselves providing alternatives to the solutions offered by suppliers we already had.

In general, there has been a certain increase, which is also because the market started to grow a lot at a certain point».

Fulvio De Simoni, founder of Italproject and the Fulvio De Simoni Yacht Design studio

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«Rispetto a qualche anno fa oggi sono nate delle vere e proprie collaborazioni che hanno portato i brand del lusso ad adeguare il proprio lavoro alle esigenze della nautica. Per questo ci sono dei reparti specifici che hanno sviluppato questo tipo di collaborazioni, dedicate proprio al mondo della nautica. Tornando alla questione del free standing, quindi, direi che è uno strumento che usiamo sia sulle barche grandi sia sulle barche piccole, anche se è vero quello che hanno detto De Simoni e Zannier, cioè che ci sono dei limiti sostanziali tra le due categorie».

comparable to industrial design. We will explore these aspects more in detail, with a special focus on the opportunity offered by free-standing furniture».

After the kick-off, there was a succession of brilliant remarks between renowned personalities and giants of the industry who outlined the key points in the contemporary relationship between the nautical industry and design companies. Invited guests of the event were architect Valentina Zannier (partner of Studio Nuvolari and Lenard), Fulvio De Simoni (founder of Italproject and studio Fulvio De Simoni Yacht Design), Pierangelo Andreani (studio Andreani Design), Alessio Battistini (founder of studio IdeaeItalia), Michele Dragoni (studio Dragoni Yacht Design), Sergio Buttiglieri (Style Director of the Sanlorenzo shipyards) and Gianni Roveda (Contract Director of the Colombini Group).

The issues that Michienzi put on the table covered many aspects: there were questions about style and trends, asking if there was a new way of conceiving boats, and how much the owner’s demands weigh in on the final definition of a project. The discussion then moved on to practical and technical aspects, such as the current possibilities of requesting yachting-specific products from the furniture industry. Another crucial topic was the trend that has grown so much in recent years of “bringing your home on board the boat”, where the question was whether this will last in the future. And, last but not least, the talk also focused on the sustainability of materials. In short, an all-round assessment of the world of furniture and yachting led to an understanding of how companies can get better equipped in this perspective, but also how the nautical industry can benefit from the furniture sector.

Among the points that emerged from the round table discussion, the first reminder for furniture companies is to always consider the huge difference between large and small boats, as Valentina Zannier pointed out: «The products we request from companies are still limited by the industry. The possibilities of using ready-made products on small boats are highly limited. The larger the size of the boat, the more the opportunity arises for a specific company to create something tailor-made and unique that will carry the name of the company that produced it but was created by the designer who designed the whole boat.

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Alessio Battistini, founder together with Davide Bernardini of the IdeaeItalia studio Ferretti Yachts 1000.
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This generates very special synergies and collaborations. We have done this in the past and are still doing it, especially with Italian companies, because they have an inner philosophy and flexibility that cannot easily be found elsewhere».

Sergio Buttiglieri fully agreed on the quality and flexibility, features that make Italian companies world leaders in their industries. The same is true for motor catamarans, which, although they seem to offer very large spaces for free-standing furniture compared to single-hull boats, are not that feasible in practice. «There are construction requirements and spaces that often make it difficult to use this type of furniture, so sometimes it is a bit like ‘I’d love to, but I can’t’, even though these pieces are often a source of inspiration», as Pierangelo Andreani remarks.

Diving deeper into the issue, one of the nautical industry’s strongest needs when it comes to furniture design companies is to be able to enjoy a rich selection of materials, both in terms of aesthetics and technological features. The portfolio of options is an

«È stato un lavoro induttivo quello fatto finora, le aziende hanno visto la nautica come un’opportunità di business, prima che come un momento di confronto, quindi molti si sono “buttati” pensando che fare un letto per una casa o per una barca fosse la stessa cosa. In realtà serve l’expertise giusta. Dal mio punto di vista invece il compito delle aziende è quello di ascoltare molto, specialmente in un settore con delle peculiarità così forti come quello nautico/navale. Sono molto contento di aver partecipato a questa tavola rotonda, perché prima di approcciare un mercato in maniera sistematica c’è bisogno di questo tipo di input, al fine di procedere per analisi e strategia».

«So far it has been an inductive work, companies have seen yachting as a business opportunity rather than a moment of discussion, so many have ‘jumped in’ thinking that designing a bed for a house or a boat was the same thing. But in reality, you need the right expertise. From my point of view, what design companies need to do is listen - a lot - especially in a sector with such strong peculiar traits as the nautical/ naval sector. I am very happy to have attended this round table because before approaching a market in a systematic way we need this kind of input to then proceed by analysis and strategy».

Gianni Roveda, Contract Director of the Colombini Group

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important issue in the combination of the shipyard’s homemade design and the finished ready-to-embark product, because the «availability of wood essences, fabrics, and colours without recurring to customisation is very important, and it is not always easy to find the right combination between the finishes offered by companies and the habitat already present on board», as Michele Dragoni pointed out.

However, the trend is clear when it comes to the configuration of the yacht: «People are looking for a made-in-Italy set-up, and today this also includes the furniture», as Fulvio De Simoni underlined. On this point, he was supported by Alessio Battistini, who added: «The best thing about collaborations with companies who produce free-standing furniture is that the recognisability of Italian products has increased significantly. And a collaboration with Italian luxury brands - whether it’s a sofa, a chair, or a coffee table - helps the nautical industry to make its projects even more recognisable than in the past».

But what kind of products should a company focus on, especially to make the first step into the industry? No doubt, a great idea can be offering a

the outdoor ranges have now become an important playing field for many Italian companies, as opposed to the past, and this is also thanks to our input», said Zannier.

An observation that Buttiglieri entirely agreed with and enriched by adding that «the best contemporary furniture brands are now also producing a great deal for the outdoor environment, which has become an important element in their collections. And thanks to the special requirements we made, they have also changed the materials. That is why they now offer a scenario of choices that they didn’t have before, and they are also very interested in the topic of sustainability»

«A further observation that needs to be made about the offer of materials is that of quality, intended as resistance, life cycle, and technical properties, because you can’t do everything with materials and therefore knowing what shapes you can obtain, how you can work them, is also a point on which clients from the nautical industry can still very much contribute within the furniture industry», added Valentina Zannier. So the subject of materials came up again, this time not because of the finish, but because of their technical resistance, sustainability, and plastic properties,

In terms of style, however, the general perception was that there is a mutually beneficial merging and mix between furniture companies and the yachting industry. While there has been a trend towards “bringing your home on board the boat” in recent times, those who work in these industries believe that this inclination will tend to diminish over time. «I believe that this closer relationship with furniture companies is very interesting and that it is very important to be able to maintain a good mix on board between what is produced entirely in the shipyard and what can be created in collaboration with an external company, always remembering to make the environments feel like those of a yacht and not like spaces reminiscent of hotel halls, as is sometimes the case», Fulvio De Simoni pointed out. Lastly, Gianni Roveda confirmed that to approach a mark-et systematically, feedback from those who have been working in a particular sector for years is essential. In short, it is necessary to listen to be able to take the best action. The general perception at the end of the event was that of a useful merging and mixing from furniture to yachting, and vice versa, and that this

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Febal Casa collezione Sofas Nolita

di vivacità

An EXPLOSION of vivacity

ESPLOSIONE
119 62m
TOTALMENTE CUSTOM, RIO È UN LUXURY MEGAYACHT REALIZZATO DA CRN, STORICO CANTIERE NAVALE DI ANCONA E BRAND DI FERRETTI GROUP TOTALLY CUSTOM MADE, RIO IS A LUXURY MEGAYACHT MADE BY CRN, THE HISTORIC ANCONA SHIPYARD AND A BRAND WHICH BELONGS TO THE FERRETTI GROUP
by Mariateresa Campolongo
120 MEGAYACHT CRN RIO 62 METERS

Atmosfere tropicali, clima gioioso ed esplosione di vivacità e colori è quanto ci fa venire in mente la parola Rio. Proprio il suo nome, infatti, è un’anticipazione di tutto quello che troviamo a bordo dell’ultimo megayacht varato dal cantiere CRN, una lussuosa nave da diporto di 62 metri completamente custom, realizzata su misura per l’armatore. Scafo in acciaio e sovrastruttura in alluminio racchiudono volumi dove l’artigianalità e la qualità costruttiva e progettuale di CRN danno forma a un’opera d’arte navigante. Il cantiere, che si è avvalso della collaborazione dello studio Omega Architects per gli esterni e di Pulina Exclusive Interiors per gli interni, ha realizzato un megayacht unico, che unisce la spiccata eleganza a un carattere dinamico e sportivo. Le linee degli esterni sono tese e filanti, con la prua quasi verticale. Il profilo del ponte principale a poppa è armonizzato dai tipici archi, a firma dello yacht designer Frank Laupman, che proteggono il ponte e assicurano la privacy, oltre a

L’arredamento è stato realizzato bespoke da Zago S.p.A., società del Gruppo Ferretti, nata oltre un secolo fa come piccolo laboratorio artigianale del legno e oggi realtà affermata nel settore. L’American bar all’ingresso del ponte principale è un elemento di congiunzione tra gli interni e gli esterni.

The bespoke furniture is by Zago S.p.A., which is part of the Ferretti Group and was founded over a century ago as a small carpentry workshop but is now a confirmed presence in the sector. The cocktail bar at the entrance of the main deck is an element which helps to tie together the interior and the exterior.

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garantire magnifiche viste laterali e di poppa. Le grandi finestrature bilanciano il bianco di scafo e sovrastruttura degli esterni regalando, inoltre, suggestivi giochi di riflessi negli interni e un contatto diretto con il mare, come in una fusione percettiva e funzionale tra indoor e outdoor.

Rio si sviluppa su quattro ponti e può accogliere comodamente fino a dodici ospiti tra suite armatoriale e cinque guest cabin, di cui due Vip e tre suite nel lower deck. Il megayacht è un inno al piacere della vita a bordo: il layout molto fluido unisce le numerose zone

living interne ed esterne grazie a una sapiente distribuzione e valorizzazione degli spazi. Tutte le aree vivibili all’aperto sono state concepite come zone multifunzionali, votate sia al relax individuale, sia alla convivialità, dove passare momenti indimenticabili en plein air. Tra questi spiccano la zona lounge a prua del ponte armatoriale, con ampia area spa-pool prendisole dedicata anche al fitness o ai party a bordo piscina; il luminoso ‘al fresco dining’ a poppa del ponte armatoriale; l’area lounge wellness con numerosi water toys nel beach club e la vasta

zona spa-pool e cinema a poppavia del wheelhouse deck, il ponte più alto che offre incredibili viste sul mare. Ma dove troviamo una stretta corrispondenza tra il nome della barca e il progetto è sicuramente negli interni: su specifica richiesta dell’armatore si è dato vita a un concept dal sapore tropicale, soprattutto per i membri più giovani della famiglia, per i quali desiderava ambienti luminosi e un’atmosfera gioiosa e piena di colore. La leggerezza dei toni bianchi, le linee pure e i materiali naturali sono illuminati da pennellate di colore sapientemente mixate a decorazioni

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L’armatore ha circa 323 m2 a suo uso esclusivo nell’owner deck. La suite è un’oasi di privacy con un’incredibile vista sul mare grazie alle finestrature a 180°. Il bagno armatoriale è realizzato in materiali preziosi, come il marmo Calacatta Vagli Oro alle paratie e il marmo Crema d’Orcia a pagliolo. L’ambiente è reso unico da una spettacolare vasca accostata alle vetrate, per godere dello scenario immersi nell’acqua.

Owners have their deck, with around 323 square metres for their exclusive use. The suite is an oasis of privacy, with a 180-degree window that gives an incredible view over the sea. The master bathroom is made from precious materials, with Calacatta Vagli Oro marble on the walls and Crema d’Orcia marble flooring. It features a spectacular bath alongside the windows, so you can enjoy the view while soaking.

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Alle paratie della lobby che introduce la suite armatoriale sono posizionate tre opere d’arte dipinte a mano e realizzate su input degli armatori che desideravano un concept su misura di una vera giungla popolata da coloratissimi animali tropicali.

There are three hand-painted works of art on the walls of the lobby, which is the antechamber to the owner’s suite. They were commissioned under input from the buyers, who wanted a customised design based on a jungle inhabited by brightly coloured tropical animals.

vivaci ed esotiche, ispirate a motivi vibranti.

L’uso prevalente delle tonalità del mare, come il turchese pastello e le diverse gradazioni dell’azzurro, per finiture, arredi e tessili si armonizza con il bianco delle paratie e rende l’ambiente interno perfettamente integrato nel contesto marino circostante. Vivaci toni del blu e del fucsia, o del verde e del grigio, caratterizzano ciascun ponte e danno brio all’interior design. Paglioli e paratie sono rispettivamente in noce americano e rovere laccato bianco lavorato a doghe: il tutto contribuisce a rendere l’ambiente naturale e luminoso. Nel progetto di interni riveste un ruolo fondamentale anche la scelta oculata di ogni singolo marmo: quelli Crema d’Orcia e Calacatta Vagli Oro riprendono le sfumature chiare predominanti nei bagni; il marmo Azul Macauba dona tocchi colorati nei toni del blu nei saloni mentre il marmo Irish Green vivacizza gli American bar delle aree esterne con combinazioni cromatiche di ispirazione marina.

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RIO HA UNA LUNGHEZZA DI 62 METRI E SI SVILUPPA SU QUATTRO PONTI. PUÒ ACCOGLIERE FINO A 12 OSPITI TRA SUITE ARMATORIALE E 5 GUEST CABIN. SONO PREVISTE, INOLTRE, 9 CABINE PER I 15 MEMBRI DELL’EQUIPAGGIO.

RIO IS 62 METRES LONG AND HAS FOUR DECKS. IT CAN HOST UP TO TWELVE PEOPLE, BETWEEN THE MASTER SUITE AND FIVE GUEST CABINS. THERE ARE ALSO NINE CABINS FOR THE 15 CREW MEMBERS.

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Le opere d’arte custom donano personalità a tutti i ponti; preziose carte da parati e decorazioni in stile jungle, come i pannelli appositamente dipinti a mano per la lobby armatoriale, regalano un’esplosione di vivacità e allegria. Il main deck integra perfettamente gli interni e gli esterni permettendo un senso di continuità e apertura. Il salone principale, anticipato da un American bar, è uno spazio polifunzionale, che può essere vissuto come area conviviale o zona dining, inondato di luce grazie alle finestrature a tutta altezza che offrono anche spettacolari panorami sul mare. Qui domina il bianco del rovere laccato delle paratie che si alterna alle preziose carte da parati in cotone, sempre nelle nuance del bianco, incorniciate dalle raffinate sottili profilature laccate nelle tonalità del turchese pastello. Gli elementi di arredo bianchi, accostati a elementi nelle varie cromie dell’azzurro, e le coloratissime opere d’arte custom di ispirazione jungle alle pareti creano un ambiente dinamico e solare. L’attenzione è però catturata da una porzione della nota opera d’arte ‘Entrambi a strisce’ (Beide gestreift) di Wassily Kandinsky posizionata sulla paratia di fondo, che conferisce all’ambiente tocchi vivaci di colore. A prua del ponte principale del main deck, la cabina Vip a tutto baglio può essere considerata una seconda owner suite.

Il salone principale è un ambiente estremamente luminoso grazie alle numerose vetrate a tutta altezza e alla palette di colori utilizzata dove domina il bianco.

Tutto il progetto è incentrato sulla stretta connessione indoor e outdoor.

The main lounge is an extremely luminous room thanks to the numerous full-height windows and the colour palettes used, in which white predominates. The whole project is centred on this close connection between indoors and outdoors.

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I DETTAGLI CURATI FIN NEL MINIMO PARTICOLARE E LE OPERE D’ARTE CUSTOM DONANO PERSONALITÀ A TUTTI I PONTI; PREZIOSE CARTE DA PARATI E DECORAZIONI IN STILE JUNGLE REGALANO UN EFFETTO ESTREMAMENTE DINAMICO, GIOIOSO E DIVERTENTE.

ALL OF THE DECKS ARE FULL OF PERSONALITY, WITH FINISHING THAT GOES RIGHT DOWN TO THE SMALLEST DETAIL, AND CUSTOMMADE WORKS OF ART; EXQUISITE WALLPAPER AND JUNGLESTYLE DECORATIONS GIVE AN EXTREMELY DYNAMIC, JOYFUL AND FUN EFFECT.

L’armatore ha a disposizione ben 323 m2 a suo uso esclusivo sull’owner deck, con un ‘al fresco dining’ collegato alla sky lounge, in armonia con le scelte cromatiche del salone principale.

L’opera d’arte qui riprodotta è ‘Iris’ di Vincent van Gogh che riprende le nuance utilizzate negli interni. La suite armatoriale a prua è una raffinata oasi di

Atropical

feel, a festive mood and an explosion of vivacity and colour all spring to mind when one hears the word, Rio. And indeed, the name is a foretaste of everything that we find on board the latest megayacht launched by the CRN yard, a luxury 62-metre yacht that has been completely custom-made to the owner’s requirements. The steel hull and aluminium superstructure enclose volumes where CRN’s craftsmanship, design and construction

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RIO È STATO COSTRUITO E

PROGETTATO DA CRN, IN STRETTA COLLABORAZIONE CON LO STUDIO OMEGA ARCHITECTS PER GLI ESTERNI E LO STUDIO PULINA EXCLUSIVE INTERIORS PER GLI INTERNI.

RIO WAS DESIGNED AND BUILT BY CRN, IN CLOSE COLLABORATION WITH OMEGA ARCHITECTS (FOR THE EXTERIORS) AND PULINA EXCLUSIVE INTERIORS.

a tribute to the pleasure of life on board: the very fluid layout joins together the numerous living areas, both inside and out, because of the clever distribution and optimisation of the room available. All of the open-air usable areas have been designed to be multifunctional, for both individual relaxation and socialising, and somewhere to spend unforgettable times en plein air. Amongst them one that stands out is the lounge going forward on the owner’s deck, with a large spa-pool-sun pad area that can also be used for fitness or poolside parties; the luminous al fresco

lounge/wellness area with numerous water toys in the beach club and the enormous spa-pool and cinema in the aft section of the wheelhouse deck, which is the highest of the four and boasts incredible sea views. But where you see that the name of the boat and the project coincide is unquestionably in the interiors: because of a specific request from the owner, the design has a tropical flavour, especially for the youngest members of the family for whom he wanted well-lit areas with a happy atmosphere that was full of colour. The lightness of the white tones, the pure lines and the natural materials are lit up by strokes of colour that are cleverly combined with lively and exotic decorations which take inspiration from vibrant themes. The prevailing use of sea colours, such as turquoise pastel and the different shades of blue, for the finishings, furniture and textiles harmonise with the white of the walls and makes the interior completely integrated with the surrounding marine environment. Lively blue and fuchsia shades, or green and grey, characterise each of the decks and give brio to the interior design. The flooring and bulkheads are American walnut and slatted, lacquered white oak respectively: all of which come together to create a natural and luminous environment. The careful selection of every single kind of marble has also played a fundamental

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VELOCITÀ MAX NODI TOP SPEED KNOTS

RAPPORTO

MN

CRN FERRETTI GROUP BRAND

Via Enrico Mattei 26 I-60125 Ancona, Italia T. +39 071 5011 111 www.crn-yacht.com

PROGETTO

Design esterni: Omega Architects

Design interni: Pulina Exclusive Interiors

Architettura navale: CRN Engineering

SCAFO

Lunghezza f.t 62,0 m • Larghezza max 11,20 m

• Immersione massima 3,15 m • Scafo in acciaio

• Sovrastruttura in alluminio • Stazza lorda 1.218 GT

• Dislocamento a pieno carico 1.053 t • Capacità casse combustibile 140.000 l • Capacità cassa acqua 30.000 l • Capacità cassa acque nere e grige 15.000 l

• Ospiti N° 14 - 6 vip/guest cabins + 1 owner suite

• Equipaggio 15 persone

MOTORI

CAT 3512C Acert 1.230kW @ 1800 rpm

• Velocità massima 15 nodi

• Autonomia a 13 nodi 4.500 NM

PROJECT

Naval architecture: CRN Engineering

Exterior design: Omega Architects Interior design: Pulina Exclusive Interiors

HULL

Length overall 62 m • Beam max 11.2 m • Draft max 3.15 m • Hull steel • Superstructure Aluminium • Gross Tonnage 1,218 GT • Full load displacement 1,053 tons • Fuel tank capacity 140,000 l • Fresh water capacity 30,000 l • Black and Grey water capacity 15,000 l • Owner & guest cabins: 6 vip/guest cabins + 1 owner suite 14 persons • Crew 15 persons

MAIN PROPULSION

2 CAT 3512C ACERT 1,230kW @ 1800 rpm

• Max speed 15 knots • Range @ 13 kn 4.500 NM

CLASSIFICATION

LR 100-A1-SSC-“Yacht”, MONO, G6, [ ] LMC, UMS LY3 Statement of compliance. IMO TIER III

CONDIZIONI DELLA PROVA CONDITIONS ON TEST

Località//Place Ancona Mare//Sea state Douglass 1 Vento forza//Wind speed Beaufort 1 Persone a bordo 30

Number of people on board

Combustibile imbarcato 93.140

Fuel volume on board Acqua imbarcata 4.500

Water volume on board

Acque grigie//Gray waters on board 2.000 l Motore//Engines 2 CAT 1230kW

VELOCITÀ IN NODI SPEED IN KNOTS

CONSUMI L/H FUEL CONSUMPTION L/H

LITRO MIGLIO (VELOCITÀ DI CROCIERA) L/ NA MI (CRUISING SPEED)

Grazie a una riserva di gasolio di 140 mila litri ha un’autonomia di oltre 4.500 miglia nautiche alla velocità di crociera di 13 nodi. La nave è costruita in acciaio e alluminio, ha una stazza internazionale d 1.218 Gross Tonnage.

Thanks to a diesel reserve of 140,000 liters, she has a range of over 4,500 nautical miles at a cruising speed of 13 knots. The ship is built in steel and in aluminum, has an international tonnage of 1,218 GT.

Giri/min Velocità kn Consumi totali

Consumi litro miglio Autonomia mn

Engine rotational Boat Total Fuel consumption Total Fuel consumption Range speed 1/min speed in knots (as volume flow) l/h (as volume hanging) l/ na mi na mi

15 .4

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PESO POTENZA MASS OUTLET POWER 406 kg kw AUTONOMIA
RANGE NM 4.500 RAPPORTO LUNG./LARG. L/W 5.5
23.8
15.8
l
l
Rpm 15.8 14.2 12.8 10.9 9.2 7.2 602 444 304 220 153 111 0 100 200 300 400 500 600 kn 1800 1600 1400 1200 1000 800
l/h
800 7. 2 111
7860 1000 9. 2 153 16 .8 7230 1200 10.9 220 20.2 6014 1400 12.8 304 23 .8 5101 1600 14 .2 44 4 31 .3 3879 1800 15 .8 602 38 .3 3180 PESO FULL MASS DISPLACEMENT 1.053
NEL BEACH CLUB SI TROVA L’AREA BENESSERE, CON HAMMAM E DOCCIA, E UNA LOUNGE CON DIVERTENTI E COLORATI POUF GALLEGGIANTI A FORMA DI STELLE MARINE. THE BEACH CLUB HAS A WELLNESS AREA, WITH A HAMMAM AND SHOWER, AND A LOUNGE WITH FUN, COLOURFUL FLOATING POUFFES IN THE SHAPE OF STARFISHES.

role in the interior design project: the Crema d’Orcia and Calacatta Vagli Oro marbles reflect the paler tomes that predominate in the bathrooms; the Azul Macauba gives colourful touches in the blue tones in the lounges, while the Irish Green enlivens the external cocktail bars with sea-themed colour combinations. The custom-made works of art give character to all of the decks; high-quality wallpaper and jungle-style décor, like the panels that were specially hand painted for the owner’s lobby, bring an explosion of vivacity and joy. The main deck perfectly integrates interiors and exteriors allowing a

sense of continuity and openness. The main lounge, with a cocktail bar at its entrance, is a multi-functional area which can be used as an area for socialising or dining and is full of light thanks to the full-height windows which also provide spectacular, panoramic sea views. Here reigns the white of the lacquered oak on the walls, alternating with beautiful cotton wallpaper, again in white tints, surrounded by refined lacquered profiling in turquoise pastel shades. The pieces of white furniture, which are set alongside elements in various shades of blue, and the very colourful customised works of jungle-

themed art hanging on the wall create a dynamic and sunny atmosphere. But one’s attention is drawn by a part of the noted work by Wassily Kandinsky, ‘Both Striped’ (Beide gestreift), which is on the end bulkhead, and brings a touch of vivid colour to the room.

Going forward on the main deck, the full-beam VIP cabin can be considered a second owner’s suite. The owner has a full 323 square metres available for their exclusive use on their deck, with an al fresco dining room linked to the sky lounge, which goes well with the colour choices in the main lounge. The painting here is a reproduction of Vincent van Gogh’s Irises which takes up on the nuances used in the interiors. The owner’s suite in the bow is a refined oasis of privacy, with large spaces and a 180-degree window that brings out the unequalled views over the sea.

Grazie a due motori CAT 3512C Acert 1.230kW Rio naviga alla velocità massima di 15,8 nodi. Il pozzetto è un’area lounge attrezzata con elementi di arredo firmati da brand italiani contemporanei, con una palette di colori che interagisce con gli elementi naturali per creare un unicum con l’atmosfera tropicale.

Thanks to two CAT 3512C ACERT engines of 1,230kW, Rio can reach a maximum speed of 15.8 knots. The cockpit is a lounge area fitted out with furniture from contemporary Italian brands, with a colour palette that interacts with natural elements to create something unique with a tropical atmosphere.

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C Companies

Team Italia

High-Tech Made in Italy

Team Italia è un’azienda che guarda al futuro con una visione globale nel campo dell’integrazione degli apparati di navigazione, telecomunicazione, sicurezza e trasmissione dati. Nata dalla sinergia delle idee di Massimo Minnella, Amministratore Delegato, e Daniele Ceccanti, Direttore Tecnico, ha portato sul mercato i-Bridge, la rivoluzionaria plancia integrata certificata da Lloyd’s Register of Shipping, American Bureau of Shipping e RINA. La storia descrive questo scenario: la grande esperienza costruita negli anni nel mondo delle navi commerciali dà ai due fondatori la spinta per provare ad incentivare l’applicazione di nuove tecnologie nel mondo dello yachting. Impegnati sul versante adriatico e su quello tirrenico con le loro società, nel 2000 decidono di fondersi e dar vita a Team Italia. Le idee alla base della fusione erano già in cantiere da tempo, il momento di provare a realizzarle era arrivato. L’obiettivo principale a cui entrambi ambivano era la navigazione integrata, pensata con una visione pionieristica che puntava tutto sul touch, con consolle tecnologicamente avanzate e sempre personalizzate. «L’ascolto del comandante e delle sue esigenze si trasforma in una piattaforma tecnologica, un prodotto unico che soddisfa le esigenze di una stessa barca, ma di utenti diversi», precisa Massimo Minnella, che continua: «All’alta tecnologia dei nostri prodotti, studiata e sviluppata da Daniele e dal nostro reparto R&D, abbiamo voluto inserire anche il design per regalare una cornice gradevole ad un prodotto che sapesse affascinare anche lo sguardo dell’armatore, senza però mai volerci

TEAM ITALIA È UN PUNTO DI RIFERIMENTO PER TUTTO IL SETTORE A LIVELLO MONDIALE TEAM ITALIA IS A POINT OF REFERENCE AROUND THE WORLD FOR THE ENTIRE SECTOR by Francesca Portoghese

sostituire agli architetti». Con l’obiettivo di esplorare le ultime innovazioni in campo di plance integrate, Team Italia si avvale di figure professionali di altissimo livello: ingegneri, elettronici, progettisti, project manager, designer e personale tecnico di bordo per assicurare l’efficienza più completa di una plancia in grado di controllare totalmente l’imbarcazione e che si presta ad implementazioni future. Se dunque da una parte, partendo dall’analisi e dall’elaborazione delle specifiche tecniche, la divisione di Engineering realizza il progetto, rispettando le richieste e le esigenze del cliente, dall’altra designer qualificati ricercano continuamente soluzioni architettoniche che soddisfino una certa ergonomia e siano allineate con la necessaria funzionalità della plancia. Oggi i-Bridge è il prodotto sicuro e affidabile, facile da usare grazie ad uno studio che ha voluto avvalersi di una continua interazione con i migliori comandanti al mondo per implementare costantemente la consolle e sviluppare nuove applicazioni.

L’i-Bridge, preallestito in laboratorio e sottoposto a numerosi test tecnici, presenta un livello di versatilità che ne permette una configurazione custom prima ancora dell’installazione a

bordo. Team Italia ha anche prodotto il sistema Multicontrol che, attraverso un dispositivo con un’unica logica di interfaccia, aiuta nella gestione di tutti gli apparati e delle postazioni di comando, tutte identiche tra loro, sia da un punto di vista estetico sia funzionale.

Cruciale anche la connessione da remoto estremamente facilitata, a cui il comandante dà l’accesso attraverso una procedura ben definita, nel rispetto della privacy dell’armatore e della sicurezza, con un livello di ridondanza completo.

La meccatronica interviene ad agevolare anche i movimenti del comandante che, grazie all’estrema versatilità della movimentazione della consolle, riesce ad avere tutto sotto controllo con un semplice movimento delle braccia.

Un prodotto Made in Italy che sbarca sulla terra delle nuove tecnologie quello di Team Italia, l’azienda che si è conquistata la fiducia dei più grandi nomi della nautica italiana, da Benetti a Perini, da Riva a Baglietto, aggiungendo anche Codecasa, CRN, Custom Line, Palumbo Superyachts, Tecnomar for Lamborghini e Wally, solo per fare qualche nome, e che a breve salperà per approdare oltre confine, lambendo anche la terra del front-end in termini di grafica e del 3D.

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Aftersales service at Team Italia

Team Italia propone un piano di manutenzione programmato per seguire da vicino le imbarcazioni. Si tratta di OCEAN REMOTE SUPPORT, un sistema dotato di service esclusivi e customizzati che, attraverso un’attività specialistica di maintenance preventivo sui sistemi NAV-COM, è in grado di mantenerli efficienti, aumentandone il ciclo di vita.

Team Italia offers a programmed maintenance scheme to follow boats from close up. Called OCEAN REMOTE SUPPORT, it is a system that includes exclusive, customised services which, through specialist preventive maintenance work on NAV-COM systems, can help them stay efficient and increase their life cycle.

Più di 500 progetti consegnati negli ultimi vent’anni, di cui più di 300 integrati. 210 progetti contengono anche il monitoraggio ABS Lloyd Approved

Over 500 designs delivered over the past twenty years, of which over 300 are integrated. 210 of the designs also include ABS Lloyd Approved monitoring.

vision of integrating navigation, telecommunications, security, and data transmission devices. The product of a merger of ideas from Massimo Minnella, the CEO, and Daniele Ceccanti, the Technical Director, the company has launched i-Bridge, the revolutionary integrated console system certified by the Lloyd’s Register of Shipping, the American Bureau of Shipping, and Italy’s RINA. The story of the firm is as follows: the great experience built up over the years in the

application of new technologies to the yachting world. Having been committed to the east and west coasts of Italy with their respective companies, in 2000 they decided to merge and create Team Italia. The ideas behind the merger had been coming together for some time, and the moment to try to put them into action had arrived. The main thing they were both looking for was integrated sailing, conceived as a pioneering vision that based everything on touch screens, with technologically-advanced consoles that were always customised. «What we hear from listening to skippers and their needs is translated into a technological platform, a unique product that meets the needs of the same boat, but with different users»,

MASSIMO MINNELLA

138 COMPANIES Team Italia
«TEAM ITALIA È UNA FAMIGLIA DI CIRCA 62 PERSONE, GENTE GIOVANE CHE APPORTA LE PROPRIE IDEE E RIESCE A STIMOLARE LO STUDIO E LA CREAZIONE DEI PRODOTTI CON SPUNTI INTERESSANTI».
«TEAM ITALIA IS A FAMILY OF AROUND 62 PEOPLE, YOUNG PEOPLE WHO BRING THEIR IDEAS AND WHO STIMULATE THE RESEARCH AND CREATION OF PRODUCTS WITH INTERESTING NEW FEATURES».

explained Massimo Minnella, who continued: in our products, which is researched and developed by Daniele and our R&D area, and we wanted to add to that designs to give a pleasing surround to a product that knows how to grab the eye of a buyer, but without ever seeking to replace the architects». To explore the latest innovations in integrated dashboards, Team Italia can count on very high-level professionals: engineers, electronic experts, designers, project managers, designers, and on-board technical staff to ensure the most complete efficiency of a bridge that can completely control the boat and to which additional uses can be added in the future. So, the engineering department starts with research and the development of technical specifications in line with the requests and needs

to particular ergonomic specifications and are in line with the functionality that the console has to deliver. i-Bridge is a secure and dependable product, that is easy to use thanks to research that continually benefitted from interaction with the best skippers in the world so that new applications could constantly be updated and new applications developed. The i-Bridge, which is set up in the lab and subjected to a large number of technical tests, has a level of versatility, which means it can be customised before even being installed on board. Team Italia has also produced the Multicontrol system that, through a device with a single interface approach, helps manage all

La partnership con MTU Rolls Royce ha permesso di sviluppare in maniera performante anche la parte di monitoraggio e gestione del motore.

The partnership with MTU Rolls Royce has meant that engine monitoring and management have also been developed successfully.

of the equipment and in running all of the steering positions (which are all identical, both in terms of appearance and function). Another crucial aspect is how very easily it connects remotely, using a system that allows the skipper to give access through a strictly defined procedure, while respecting the owner’s privacy and safety, with a complete level of redundancy. Mechatronics also intervenes to help the skipper’s movements which, thanks to the extremely versatile movement of the console, can keep everything under control with simple arm movements. The Italian-made product has arrived in the land of new technology, and it is a product from Team Italia, a firm, which has won the trust of the greatest names in the country’s yachting industry, from Benetti to Perini, from Riva to Baglietto, not forgetting Codecasa, CRN, Custom Line, Palumbo Superyachts, Tecnomar for Lamborghini and Wally, just to name a few, and which will shortly set out to go to new frontiers, exploring front-end items with 3D and graphics. 

L’i-Chart, il tavolo da carteggio elettronico touch, installato per la prima volta sul megayacht Chopi Chopi di CRN nel 2013, è uno strumento basato sulla tecnologia multitouch e destinato alle attività di pianificazione della rotta. i-Chart soddisfa le esigenze nautiche di sicurezza della navigazione del comandante e le esigenze di crociera dell’armatore. Questo innovativo tavolo da carteggio può essere integrato nel sistema i-Bridge oppure funzionare separatamente e può essere installato in qualsiasi parte della nave.

The i-Chart, the touch-screen electric map table which was first installed on the CRN megayacht Chopi Chopi in 2013, is a tool that is based on multi-touch technology and is for plotting courses. i-Chart meets both skippers’ safety needs and boat owners’ cruising requirements. The innovative map table can be integrated into the i-Bridge system or can function as a stand-alone in any part of the boat.

140 COMPANIES Team Italia
SEDE OPERATIVA: Via Geirato 92 Genova (GE) 16138 Cell. + 39 347 7099245 - Cell. + 39 347 3988551 e-mail mmcallestimenti@libero.it

People

KATIA PARACCHINI CI RACCONTA LA STORIA DI ELKA, SPECIALIZZATA NELLA PRODUZIONE DI RUBINETTERIA PER IMBARCAZIONI, E DI COME, INSIEME A LUCA DOSSO, HA REALIZZATO UNA VERA E PROPRIA BOUTIQUE TAILOR MADE KATIA PARACCHINI TELLS US THE STORY OF ELKA, WHICH SPECIALISES IN MAKING TAPS AND BATHROOM FITTINGS FOR THE NAUTICAL INDUSTRY, AND ABOUT HOW SHE AND LUCA DOSSO HAVE CREATED A REAL TAILOR-MADE BOUTIQUE

L’

viene vissuto solo come mera attività per sostentarsi, ma come espressione di una passione per realizzare qualcosa che sia fatto bene, studiato e curato nel dettaglio. Saper riconoscere la bellezza in tutte le sue espressioni e plasmare il lavoro secondo i suoi canoni sempre vecchi e sempre nuovi, saper affrontare con un’intelligenza creativa e appassionata problemi che sembrano irrisolvibili, sono capacità così profondamente umane da sfuggire a una trasmissione semplicemente meccanica o solo nozionistica. Occorre riguadagnarle attraverso un lavoro che diventa esperienza in una immedesimazione con chi, a sua volta, è riuscito a possedere l’eredità del senso del bello e della passione per il lavoro. Tutte cose che abbiamo trovato a San Maurizio d’Opaglio, un comune con poco più di 3.000 abitanti della provincia di Novara, in Piemonte, noto per essere il cuore del distretto industriale del rubinetto, dove nel 1920 si insediò la prima officina, presto seguita da altri laboratori. Nel secondo dopoguerra l’industria incontra una fase di forte crescita che porta il paese ad essere la capitale italiana del rubinetto per il numero di imprese operanti nel settore. Tra queste c’è la Elka, una realtà che abbiamo seguito sin dai primi passi fatti nell’industria nautica. Elka nasce nel mondo dei camper, dove i suoi rubinetti hanno da sempre un enorme successo. Nel 2006 si affaccia al mondo della nautica, grazie anche all’enorme entusiasmo che pervade da sempre Katia Paracchini, titolare dell’azienda. Katia è una persona che mette veramente il cuore e tutta sé stessa nei

Italia è il secondo Paese manifatturiero in Europa, è riconosciuta come nessun’altra al mondo per la qualità particolare dei suoi prodotti e la flessibilità risolutiva dei suoi imprenditori. Si tratta essenzialmente di fattori generati in una storia millenaria e trasmessi lungo le generazioni nei quali c’è il gusto del bello e del buono che caratterizzano la cultura produttiva italiana. A questo si aggiunge quella del lavoro che non passion

Extraordinary

142 PEOPLE Katia Paracchini
Katia Paracchini
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suoi progetti, basta ascoltare le sue parole nei ricordi della prima esperienza in campo nautico dalle quali, a distanza di 16 anni, traspare ancora l’emozione provata dopo un’uscita in mare a bordo dell’imbarcazione dove aveva installato i suoi rubinetti. La sua determinazione l’aveva portata, all’inizio della sua attività, a creare dei prodotti custom per i camper che hanno riscosso da subito molto successo. Nel 2008, con l’arrivo in azienda di Luca Dosso, sono iniziate le produzioni fatte su misura per le specifiche esigenze dei cantieri nautici. Qual è stato il primo prodotto custom? Il primo prodotto custom è stata la colonna doccia realizzata per un 43 piedi di Airon Marine, con tutti i vari accessori, i particolari, soffioncini, ecc. Per me è stato un passo importante in quanto si trattava di un mercato completamente nuovo, con esigenze simili ma anche molto più legate alla sartorialità di prodotto rispetto alla produzione in serie. E, nel 2008, abbiamo iniziato la nostra collaborazione con Riva del Gruppo Ferretti.

Il 2008 è stato l’anno di inizio della arcinota crisi mondiale che ha portato a doversi confrontare con eventi inaspettati e inimmaginabili fino a qualche mese prima, ma Katia e Luca hanno trovato il modo di far conoscere ai cantieri il loro valore aggiunto. Ci potete spiegare meglio? Laddove gli altri vedevano la crisi noi abbiamo colto la possibilità di farci conoscere, specializzandoci in quel prodotto nautico customizzato che oggi rappresenta il 90% del nostro business. E da subito abbiamo messo il Cliente al centro del nostro lavoro: prima il cliente doveva scegliere tra quello che c’era sul mercato, dopo poteva chiedere quello che gli serviva senza dover snaturare il proprio progetto oppure dover scendere a compromessi. A questo aggiunge Luca Dosso: Il mercato nautico arrivava da un’esperienza che era molto stantia, molto standardizzata, gli architetti, o chi lavorava in un cantiere, erano abituati ad avere un catalogo o diversi cataloghi tra

ponevamo come persone che cercavano il contatto umano, anche con i progettisti ai quali chiedevamo cosa avevano bisogno, se potevamo farlo e che con noi hanno trovato la novità. Noi siamo riusciti a porci come veri interlocutori per la realizzazione di un prodotto in grado di adattarsi ai loro progetti, alle loro necessità. Ascoltandoli ero in grado di disegnare ciò che realmente avevano bisogno, trattando anche tutte le problematiche tecniche che si incontrano a bordo.

Anche perché nel 2010 si vendevano solo nuovi modelli. Usciti dalla crisi, l’armatore era alla ricerca di una barca originale, anche più curata nei dettagli che prima venivano trascurati. A questo proposito interviene ancora Luca: Esatto, alla fine più che un prodotto davamo un servizio. Il servizio che è proprio quello che mettevamo tra l’armatore e il progettista. Noi fornivamo un prodotto che andava bene sia al cantiere per il prezzo, per la qualità e la facilità di installazione grazie anche a delle piccole innovazioni tecniche che gli permettevano di velocizzare il montaggio oppure di avere una flessibilità rispetto ai prodotti che solitamente andavano ad acquistare, sia all’armatore che trovava qualcosa di più appetibile, un design più curato. Non abbiamo mai voluto imporre il nostro stile, abbiamo sempre cercato di metterci in secondo piano assecondando lo stile del progettista che disegnava la barca in quel momento.

Avete prodotti in esclusiva? Ci sono prodotti per Riva nati da un’idea riportata su un foglio di carta da parte di alcuni loro progettisti che ci hanno dato l’onere e l’onore di svilupparli, come Riva 100 e che diventa anche una doccia di poppa. Per questo progetto abbiamo lavorato a stretto contatto con il loro fornitore di acciai, seguendo la parte idrica ed è così nato un prodotto fatto in esclusiva. Noi abbiamo cercato di sviluppare dei prodotti, come ad esempio la colonna estraibile e removibile da esterno che può essere montata su imbarcazioni da 20 piedi in su.

Quali altri prodotti vi danno così tante soddisfazioni? I prodotti che realizziamo sono la summa di tutte le esperienze fatte fino ad oggi e non solo in ambito lavorativo. Come è capitato con il rubinetto Cellini realizzato nel 2012 in collaborazione con Davide Maule, maestro orafo di Valenza.

144 PEOPLE Katia Paracchini
Luca Dosso.
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«LA NOSTRA FONTE DI ISPIRAZIONE SCATURISCE DALLE ESIGENZE DEGLI ARMATORI, L’OTTIMO RAPPORTO CHE CI LEGA AI NOSTRI CLIENTI CI PERMETTE DI SVILUPPARE PRODOTTI INNOVATIVI». «OUR SOURCE OF INSPIRATION COMES FROM THE NEEDS OF OWNERS. THE EXCELLENT RELATIONSHIP THAT BINDS US TO OUR CUSTOMERS ALLOWS US TO DEVELOP INNOVATIVE PRODUCTS».

Katia Paracchini per i 10 anni di attività ha fatto realizzare da un giovane artista emergente del novarese una serie di collage nei quali si racconta sintetizzando con estro i momenti più significativi della sua storia imprenditoriale. I quadri sono poi andati in scena nel 2014 durante il gala night della Camera di Commercio di Miami in Florida.

To celebrate the company’s tenth anniversary, Katia Paracchini had a young emerging artist from Novara create a series of collages that tell her story by summarising the most significant moments of her business’ history with great flair. The paintings were displayed in 2014 during the Chamber of Commerce gala night in Miami, Florida.

La sua incredibile abilità nel plasmare il metallo prezioso secondo i dettami dell’arte etrusca ha letteralmente trovato supporto nella tecnologia della stampa 3D. Il risultato è stato un prodotto a dir poco innovativo sia per la forma, sia per le modalità di realizzazione.

Probabilmente oggi quell’idea di lusso ostentato è venuta meno, adesso il lusso è qualcosa di intimo, riguarda più la sfera personale, il tempo che si ha a disposizione… A questo proposito interviene Katia: Sì, è vero anche se quel rubinetto poteva essere visto come un’opera d’arte, dove si vede il bello, il diverso, il particolare. È nato così per far toccare con mano le nostre capacità, che cosa siamo stati in grado di fare e sviluppare sull’idea del cliente e che tipo di lavorazione possiamo fare. In questo senso, vorrei che non arrivasse solo il messaggio dell’ostentazione, ma quello di avere un rubinetto diverso da quello che il mercato mi propone e che piace perché è stato realizzato e personalizzato in base ad una specifica richiesta. Potrebbe poi essere d’argento, titanio o di altri materiali,

ma è sul tipo di lavorazione che dobbiamo soffermarci, come l’incastonatura dei diamantini rompi goccia che fanno di una particolarità il bello.

Continua Luca Dosso: Ci ha dato molta soddisfazione anche il rubinetto che poi è finito nel film Prometheus. Poi tante altre realizzazioni arrivate su suggerimenti di clienti, come la doccetta a scomparsa a forma di bitta da installare a filo coperta. All’inizio eravamo un po’ perplessi, perché era un articolo molto semplice, ma siamo riusciti a dargli un tocco estetico capace di renderlo un oggetto che svolge una funzione, semplice come una doccia, con gusto. Posso affermare che la nostra fonte di ispirazione e successo sono i clienti, che ci raccontano le loro esigenze e quelle degli armatori perché altrimenti ci limiteremmo a fare dei prodotti in ottone come il 90% delle aziende che ci sono in questa zona e sarebbe difficile entrare in un settore come quello della nautica a testa alta. Invece il rapporto che ci lega ai nostri clienti ci permette di andare a sviluppare anche prodotti che sono già richiesti, ma con un tocco in più.

Pensate di rimanere sempre nell’ambito idraulico o di allargare il campo anche ad altri prodotti, ad esempio le luci? A noi piace la contaminazione. Abbiamo pensato ad una colonna doccia con una luce quando a bordo abbiamo visto aumentare gli spazi esterni. Abbiamo così fatto un upgrade ad una doccia che già è già presente e che funziona molto bene. Ho voluto solo aumentare il periodo del suo utilizzo trasformandola anche in un punto luce. Non ci siamo però limitati a mettere una lampadina o una luce, ma abbiamo creato una colonna doccia che non ha fili, non ha batterie, non ha un impianto solare, funziona con la stessa tecnologia dei telefonini: ecco la contaminazione di cui parlavo prima. La cosa che ci ha dato soddisfazione è vedere come le persone rimanevano stupite dal fatto che solo inserendo o togliendo la colonna dalla base, la luce si spegneva o accendeva. Luca, quanto tempo impiega a sviluppare quello che le viene richiesto dagli armatori e dai clienti?

Dipende dall’accuratezza di informazione che ci viene passata. Ad esempio, il tientibene per Riva è nato in meno di un mese di tempo, la colonna doccia con la luce è nata in una sera, guardando una vecchia pubblicità di un iPhone. Quindi è molto difficile quantificare in quanto tempo arriva l’estro creativo, poi dipende dalla difficoltà dell’articolo, ma rimaniamo sempre nei termini dati dal cliente.

Voi parlavate di barche fino a una certa misura, perché non di mega e Perché sarà lo step successivo, ci stiamo preparando. Noi siamo sempre andati per gradi, dal mercato del camper fino alle imbarcazioni piccole, poi le medie e adesso con le più grosse. Sottolinea Katia. Abbiamo commesse per le suite di navi da crociera. Se riusciremo a far capire che i nostri prodotti facilitano il loro lavoro, soprattutto in termini di installazione, allora avremo sicuramente un nuovo mercato. Come vedete la Elka fra dieci anni? Spero in tanti altri campi, dalle navi da crociera alle case mobili, alle case galleggianti. Vorrei che vedessero la luce tutte le idee che abbiamo in mente: una di queste è stata completata proprio in questi mesi realizzando una showroom che non

Nel 2013, Elka partecipa al Dubai Boat Show negli Emirati Arabi Uniti dove presenta Cellini, un rubinetto realizzato a mano in oro 18 carati e diamanti.

In 2013, Elka participated in the Dubai Boat Show in the UAE where it presented Cellini, a handcrafted tap made of 18-carat gold and diamonds.

148 PEOPLE
Paracchini

vuole essere una semplice sala espositiva oppure un luogo di incontro clientefornitore. È un ambiente esclusivo, elegante, informale, ma soprattutto un acceleratore di idee. Non ci troverete rubinetti o meglio, li troverete ma posizionati in maniera discreta, quasi nascosta. Troverete invece tanti spunti creativi, tanta ispirazione e libertà di movimento. È il nostro concetto di servizio 2.0. Afferma senza alcuna esitazione Katia.

I

taly is Europe’s second biggest manufacturing country, renowned around the world for the high quality of its products and the problem-solving flexibility of its entrepreneurs. These are essential factors generated throughout an age-old history and handed down through the generations, revealing a taste for the beauty and the good that characterises Italian manufacturing culture. To this, we can add the culture of work, which is not experienced merely as an activity to support oneself, but as an expression of a passion for producing something that is well made and carefully designed, featuring great attention to detail. Knowing how to recognise beauty in all its expressions and to shape work according to its old and new canons, as well as knowing how to tackle seemingly unsolvable problems with creative and passionate intelligence, are skills so profoundly human that they cannot be passed on in a purely mechanical or notional fashion. They need to be reacquired through a kind of work that becomes an experience of oneness with those who, in turn, have managed to inherit this sense of beauty and passion for work. We found all of this in San Maurizio d’Opaglio, a municipality with just over 3,000 inhabitants in the province of Novara, Piedmont, known for being the heart of the tapmanufacturing industry. Here the first

workshop in the sector was established in 1920, soon followed by others. After the Second World War, the industry experienced a phase of strong growth that turned this area into the “tap capital” of Italy in terms of the number of companies operating in the sector. They include Elka, a firm that we’ve been following ever since it took its first steps in the nautical industry. Elka began life by catering to the world of motorhomes, where its taps and fittings have always enjoyed huge success. In 2006 it entered the nautical world, thanks in part to the great enthusiasm that has always pervaded the company’s owner Katia Paracchini. Katia is someone who puts her heart and soul into her projects. You simply have to listen to her recall her first experience in the nautical field. Even now, sixteen years later, the emotion she felt after a trip out to sea aboard the boat where she had installed her taps still shines through. When she first set up her business, her determination led her to create customised products for motorhomes that proved an instant hit.

In 2008, with Luca Dosso’s arrival in the company, her firm began tailor-made production to meet the specific needs of boatyards.

What was your first custom product? The first custom product was the shower column made for a 43-foot Airon Marine, with all the various accessories, details, showerheads, etc. It marked an important step as this was a completely new market with similar needs but also much more

barchemagazine.com 149

related to product tailoring than to mass production. Then, in 2008, we started our collaboration with Riva a brand of Ferretti Group.

In 2008 we saw the start of the infamous worldwide crisis that presented the firm with unexpected events that would have been unimaginable a few months earlier, but Katia and Luca succeeded in convincing yards that they were able to offer real added value.

Can you tell us more about it? While others suffered from this crisis we seized the opportunity to make a name for ourselves, specialising in the custom nautical product that accounts for 90% of our business today. Right from the start, we put customers at the center of our work: previously customers had to choose from what was already on the market, but with us, they could ask for what they needed without having to distort their design or compromise. Luca Dosso adds: The nautical market was accustomed to a very stale and standardised experience. Architects, or those working in a shipyard, were used to having one or more catalogues to choose from. The catalogue was sent out by post, which is a very cold approach. We put ourselves forward as people seeking out human contact, including with the designers themselves. We asked them what they needed and whether we could do it, offering them something new. We succeeded in putting ourselves forward as key players in the development of a product able to adapt to their designs and requirements.

By listening to them, I was able to design what they needed, dealing with all the technical issues encountered on board. This was also because only new models were being sold in 2010. Having left the crisis behind, owners were looking for original boats, featuring greater attention to detail – something that had been overlooked previously. Luca once again chips in: Exactly. Ultimately we provided a service rather than a product. The service that we put in place between the owner and the designer. We provided a product that suited the shipyard in terms of price, quality, and ease of installation thanks to small technical innovations that allowed them to speed up assembly or to be more flexible than the products they usually bought. It also suited the owner, who found something more attractive, with a more refined design. We’ve never wanted to impose our style. We’ve always sought to put ourselves in the background, going along with the style of the designer who was designing the vessel at the time. Do you manufacture any exclusive products? There are many products for Riva that were developed based on an idea jotted on a piece of paper by some of their designers, who then tasked us with making them. They include the 110 handrail, which also becomes a stern shower. We worked closely with their steel supplier for this project, taking care of the plumbing aspect, and this resulted in an exclusive product made just for them.

We’ve tried to develop products, such as the extractable column that can be removed externally and is designed for boats from 20 feet upwards. Which other products have been that satisfying? The products we make are the sum of all the experience we have gained so far, and not only in the field of work. This was the case with the Cellini tap made in 2012 in partnership with Davide Maule, a master goldsmith from Valenza. His incredible ability to shape precious metal according to the dictates of Etruscan art found support in our 3D printing technology. The result was a product that was, to say the least, innovative both in its form and in the way it was made. That idea of ostentatious luxury has probably disappeared today. Nowadays, luxury is something intimate and more about the personal sphere, free time...

Progettare, produrre e vendere rubinetteria esclusivamente per la nautica ha spinto Elka a rivedere quello che è l’impianto di bordo, la cui concezione prende origine dall’idraulica domestica, ma senza dimenticarsi che una barca non è una casa.

150 PEOPLE Katia Paracchini

Katia intervenes in this regard: Yes, it’s true, although that tap could be seen as an artwork, in which you can see beauty, something different and exquisite detail. This is how we came up with the idea of showcasing our capabilities, what we have achieved and developed based on the customer’s ideas, and what kind of work we can do. In this sense, I don’t see it as mere ostentation, but having a tap that is different from what the market offers makes it special because it has been made and customised according to a specific request. It could then be made of silver, titanium, or other materials, but what makes the difference is the type of workmanship, such as the careful setting of the diamond tap aerator. These are the little things that make the product a thing of beauty.

Luca Dossi continues: We were also very happy with the tap that ended up

featuring in the film Prometheus. Then many other creations came about at the suggestion of customers, such as the concealed bollard-shaped hand shower to be installed flush with the deck. We were a bit puzzled at first because it was a very simple item, but we managed to give it an aesthetic touch that makes it an object that performs a simple function, such as a shower, tastefully. Our customers are our source of inspiration and success. We listen to their needs and those of the owners because otherwise we would just be making brass products like 90% of the companies in this area and it would be difficult to enter an industry like yachting with our heads held high. Instead, the relationship that binds us to our customers allows us to go ahead and develop products that are already in demand, but with an extra touch. Do you plan to remain in the

plumbing field or expand the field to other products, e.g. lights? We like fusion. We thought of a shower column with light when we saw an increase in outdoor spaces on board. We, therefore, upgraded an existing shower that works very well. I simply wanted to increase its period of use, transforming it into a light source too. However, we didn’t limit ourselves to adding a bulb or light but instead created a shower column with no wires, batteries, or solar power system. Instead, it works using the same technology as mobile phones. This is the fusion I was talking about earlier. The thing that gave us satisfaction was seeing how people were amazed by the fact that just by inserting or removing the column from the base, the light would turn off or on.

L’ampia gamma di articoli, che include miscelatori in ottone, miscelatori in alluminio, miscelatori e soffioni doccia in acciaio inox, colonne doccia e accessori per il benessere, è disegnata da Luca Dosso e dai tecnici dell’ufficio ricerca e sviluppo combinando abilmente i principi di qualità, design, sicurezza e rispetto per l’acqua.

The wide range of articles, which includes brass mixers, aluminium mixers, stainless steel mixers, shower heads, shower columns, and wellness accessories, is designed by Luca Dosso and the technicians in the research and development department, skilfully combining the principles of quality, design, safety, and respect for water.

Luca, how much time do you spend developing what owners and clients have asked for? It depends on the level of detail in the information that is passed on to us. For example, the handrail for Riva was developed in less than a month, while the shower column with the light was created in one evening, watching an old iPhone advert. It’s therefore very difficult to quantify how quickly the creative flair will arrive, and then it depends on the complexity of the product, but we always stick to the deadline set by the customer.

You’ve spoken about boats up to a certain size. Why not mega and superyachts? Because that will be our next step. We’re getting ready for it.

We’ve always gone step by step, from the motorhome market to small boats, then to medium-sized ones, and now to larger vessels. Katia emphasises: We’ve received orders for cruise ship suites. If we can make people realise that our products make their work easier, especially in terms of installation, then we’ll have a new market. Where do you see Elka in ten years? In lots of other fields, I hope, from cruise ships to mobile homes and houseboats. I’d like all the ideas we have in mind to see the light of day: one of them has been completed over the last few months. We’ve created a showroom that isn’t intended to be a mere display case or a place for customers and suppliers to meet. It’s an exclusive, elegant, and informal environment, but above all an ideas accelerator. You won’t find taps there, or better still, you will find them but placed discreetly, almost hidden away. Instead, you’ll find a lot of creative ideas, a lot of inspiration, and a lot of freedom of movement. This is our concept of service 2.0. So states Katia without a moment’s hesitation.

152 PEOPLE Katia Paracchini
HIGH Power Hybrid TANTA POTENZA PER ANDARE PIÙ VELOCI E PIÙ A LUNGO IN FULL ELECTRIC, BATTERIE AL LITIO SICURE CHE NON PRENDONO FUOCO E MINIATURIZZAZIONE DEI COMPONENTI. QUESTE SONO LE RAGIONI DEL SUCCESSO DEL SISTEMA IBRIDO DI E-MOTION SO MUCH POWER TO GO FASTER, AND FURTHER, IN FULL-ELECTRIC MODE. SAFE LITHIUM BATTERIES THAT DON’T CATCH FIRE AND MINIATURISED COMPONENTS. THESE ARE THE REASONS FOR THE SUCCESS OF THE E-MOTION HYBRID SYSTEM by Niccolò Volpati

e-Motion Hybrid System

dispone di un sistema ad alta potenza, molto efficiente, che ha l’obiettivo di fare usare sempre di più l’elettrico e sempre meno il motore diesel. L’ibrido di e-Motion è una vera e propria alternativa ai sistemi di propulsione tradizionali. Non a caso sempre più cantieri se ne servono e tra i nuovi clienti ci sono i produttori di catamarani, sia a vela, sia a motore. Quali sono le componenti per un sistema del genere e, soprattutto, quali le differenze con altri sistemi ibridi? Motori diesel, motore elettrico e generatori a giri variabili, questi sono i componenti essenziali. In questo modo sono ben tre le fonti da cui ricaricare le batterie. Il vantaggio è che basta pochissimo tempo per farlo. In sostanza uno yacht che sceglie l’ibrido di e-Motion, anche quando è in rada, con una ricarica di mezz’ora alla mattina e mezz’ora alla sera avrà almeno dodici ore di autonomia nel silenzio più assoluto, cioè senza nemmeno la necessità di accendere i generatori. «Abbiamo scelto motori elettrici ad alta potenza – afferma Michele Maggi – sia

e-Motion

più che serve per ricaricare le batterie». La differenza è che le barche che scelgono questo sistema ibrido sono in grado di navigare da 22 a 28 miglia, a seconda delle dimensioni e del peso dello yacht, in full electric. Il motore elettrico con frizione è da 240 kW a cui si aggiungono i 180 kW del gruppo elettrogeno a giri variabili. Anche il motore elettrico può essere utilizzato come un generatore e quindi è facile capire perché le batterie si ricaricano molto in fretta. L’altro elemento fondamentale di questo sistema sono proprio le batterie. e-Motion ha stipulato un accordo con

THANKS TO THE WAY ITS COMPONENTS HAVE BEEN MINIATURISED, THE E-MOTION HYBRID SYSTEM IS ALSO SUITABLE FOR SMALL AND MEDIUM-SIZED BOATS.

CATL per la realizzazione delle batterie, l’azienda cinese possiede il 35% del mercato mondiale degli accumulatori al litio. Questo gli ha permesso di utilizzare le nuovissime celle LFP e sono gli unici a farlo nel mondo della nautica. Queste celle sono più sicure perché, grazie alla chimica dei loro componenti, in caso di thermal runaway, non esplodono ma aumentano di temperatura e, sviluppando O2 nella reazione chimica, sviluppano anche una fiamma molto limitata e di breve durata. Il pacco batterie è costruito in modo da passare i test di registro di classe che garantiscono il confinamento e l’impossibilità di causare il thermal runaway ad altre celle dello stesso pacco ed i materiali, assieme al raffreddamento, garantiscono il contenimento del fenomeno all’interno del pacco. Inoltre, hanno tempi di ricarica molto più brevi. La migliore delle batterie che monta una Tesla ha bisogno di circa un’ora e mezza per un ciclo completo, mentre quelle con le celle LFP e tanta potenza che arriva dai motori e dal generatore, impiegano solo 30 minuti. L’azienda ha realizzato due

156 COMPONENTS
IL SISTEMA IBRIDO DI E-MOTION, GRAZIE ALLA MINIATURIZZAZIONE DEI SUOI COMPONENTI È ADATTO ANCHE PER BARCHE DI MEDIE E PICCOLE DIMENSIONI.

potenze di motori diesel: gli Yanmar da 440 cv o i Man da 800 cv. Si tratta di due sistemi con taglie diverse a seconda delle dimensioni e delle esigenze dello yacht. Le dimensioni di questi pacchi batterie sono le stesse di un generatore che solitamente viene montato in sala macchine per alimentare le utenze di bordo. È una scelta dettata dall’esigenza di accogliere le richieste delle rimotorizzazioni. Infatti, oltre ad essere installato sulle nuove imbarcazioni con sale macchine appositamente progettate, può essere impiegato anche nella sostituzione dei propulsori tradizionali. Oltre al fattore “chimico” che consente di contenere i rischi in un eventuale surriscaldamento delle batterie, e-Motion ha introdotto una serie di sicurezze. Le batterie sono costruite a moduli da 17 celle per volta e mettono sei moduli insieme. Tutto questo è racchiuso in un involucro in grado di resistere al fuoco e agli urti. I test di certificazione prevedono che siano esposte per 150 secondi alle fiamme vive e per superarli non basta che non si incendino, ma devono garantire di non superare una temperatura di 80 °C. Questo tipo di costruzione è la garanzia per avere batterie sicure. Non è un segreto che il litio e l’acqua non vadano d’accordo. La conseguenza è appunto quella che il litio prende fuoco e, soprattutto, che non si può spegnere. Non ci sono estintori,

schiume o idranti in grado di spegnere una batteria al litio che ha preso fuoco. E dalla batteria, è facile immaginare che le fiamme si propaghino a tutta la barca. Infine, l’altro elemento a cui l’azienda ha prestato grande attenzione è quello della miniaturizzazione. Tanta potenza e tanta energia non significano per forza enormi ingombri. Lo sforzo è stato quello di contenerli per riuscire a rispondere alle esigenze di quelle barche che in sala macchine non hanno molto spazio. Non a caso il sistema ibrido di e-Motion è stato apprezzato

anche sui catamarani, sia a vela, sia a motore. Il multiscafo più piccolo che lo ha adottato è un catamarano a vela da 15 metri. E il contenimento degli ingombri non riguarda solo gli impianti, ma anche i pannelli di controllo, proprio per non occupare troppo spazio nelle plance. Il Power Management System, ovvero il cervello del sistema, ha una dimensione simile a quella di una black box di un plotter. Oltre a tutto ciò, le ragioni del successo sono date dalla customizzazione. Il software di gestione è personalizzato su due livelli.

Tanta potenza serve per avere più autonomia in full electric, per navigare più veloci e per ricaricare più in fretta le batterie.

All this power means having a greater range in full-electric mode, to go faster and charge the batteries more quickly.

barchemagazine.com 157

La prima customizzazione riguarda la parametrizzazione degli inverter che serve per far dialogare al meglio tutti gli apparati che compongono il sistema ibrido. La seconda è una personalizzazione del software di gestione che tiene conto delle caratteristiche della barca. Il software lavora sulle curve di potenza dei motori diesel, su quelle del motore elettrico, sulla fluidodinamica della carena e perfino delle eliche. E avere un software personalizzabile è il vantaggio ulteriore per soddisfare gli armatori delle barche nuove e delle barche usate che scelgono di passare a un sistema ibrido.

least twelve hours of range, traveling in complete silence because there won’t be any need at all to turn the generators on. «We have opted for high-power electric engines», says Michele Maggi, «both to deliver speed when underway in full electric mode, and also to have an extra power source to recharge the batteries». The difference is that the boats that use this hybrid system can do between 22 and 28 nautical miles, according to size and displacement, using only electric power. The electric motor with a clutch has a 240-kW rating, to which a further 180 can be added from the variable speed generator. The electric motor can also

e-M

otion features a highpowered system that is very efficient and is designed to ensure electricity is used more often, and diesel engines less often. The e-Motion hybrid technology is genuinely an alternative to traditional propulsion systems. And it is no coincidence that more and more yards are using it, and amongst new clients, there are catamaran producers, both sailing and power. What are the components in a system of this type and, above all, how is it different from other hybrid systems? Diesel engines, electric motors, and variable speed generators are the essential components. That way, there are at least three ways to recharge the batteries. The advantage is that you need very little time to do so. Essentially a yacht that uses the e-Motion hybrid system, even when at anchor, with a half-hour recharge in the morning and another in the evening will have at

LE BATTERIE AL LITIO SONO COSTRUITE INTERNAMENTE GRAZIE A UN ACCORDO CON CATL E SI SERVONO DELLE CELLE LFP.

THE LITHIUM BATTERIES ARE BUILT IN-HOUSE THANKS TO A DEAL WITH CATL, AND THEY USE LFP CELLS.

be used as a generator and so it is easy to work out why the batteries recharge so fast. The other essential element in this system is the batteries themselves. e-Motion has signed an agreement for battery construction with CATL, the Chinese firm that holds 35% of the global market of lithium accumulators. This has enabled it to use the LFP cells (which have been developed only very recently) and the firm is the only one

to do so in the yachting world. These cells are safer because, thanks to the chemicals used in their components, in the event of a thermal runaway, instead of exploding, they increase in temperature and, developing O2 in the chemical reaction, they also develop a very limited and short-lasting flame. The battery pack is built to pass the class register tests that guarantee confinement and the impossibility of causing thermal runaway to other cells of the same pack and the materials together with the cooling guarantee the containment of the phenomenon inside the pack. Furthermore, they are very quick to recharge. The best batteries that Tesla cars use need around ninety minutes for a complete cycle, while batteries with LFP cells and the power that comes from the engines and the generator, only use thirty. The company has created two battery packs, a 26 kW one and a 39 kW one, to be paired with two different diesel engine outputs: the 440 horsepower from the Yanmars, or the 800 hp developed by the MAN motors. The two systems are on a different scale to fit with the size and power requirements of particular yachts. The battery packs are of the same size as a generator which is normally fitted into an engine room to supply the onboard equipment. It is an option dictated by the need to fulfill the requirements of replacing engines. Indeed, as well as being installed on new boats with engine rooms that have been specially designed, it can also be used in substituting traditional power units.

158 COMPONENTS e-Motion Hybrid System

e-Motion has also introduced a series of safety features in addition to the “chemical” factor, which means any battery overheating can be contained.

The batteries are built from 17-cell modules, with six modules grouped. All that is enclosed in a covering that is fire and impact resistant.

The certification tests mean they are exposed to uncovered flames for 150 seconds and they don’t only not have to catch the light but have to not heat up to over 80 °C. This kind of construction guarantees that the batteries are safe. It is no secret that lithium and water do not mix. Indeed, what happens is that the lithium catches the light and, most importantly, cannot be put out.

There are no extinguishers, foam, or water cannons that can put out a lithium battery once it has caught fire. And it is easy to imagine that the flames would spread from the battery

Dopo aver incontrato i favori di Sanlorenzo e altri produttori di grandi yacht, oggi il sistema è diffuso sui catamarani a motore di Aquila e sui multiscafi a vela.

After having won orders from Sanlorenzo and other producers of large yachts, the system is now to be found amongst Aquila powered-catamarans and also sailing multi-hulls.

is not very large. It is no surprise that the e-Motion hybrid system has also been warmly greeted by owners of catamarans, both sailing, and power.

to the whole boat. The company has worked on miniaturisation. A lot of power and significant energy do not necessarily entail requiring a huge amount of space. There has been a focus on reducing size, to meet the needs of boats where the engine room

The smallest multi-hull that it has been used on is a 15-meter catamaran. And keeping downsize does not just involve power systems, but also control panels, which have been designed precisely so as not to take up too much space on the dashboard. The Power Management System at the heart of things is similar in size to the black box for a plotter. Finally, customisation has been a reason for its success. The management software has been personalised on two levels. The first customisation involves imposing parameters for the inverters which are used to make all of the equipment in the hybrid system interact. The second is the way that control software is personalised in a way that takes into account the boat’s characteristics. The software works on the engine power curves, on those of the electric motor, on the fluid dynamics of the hull, and even on the propellers. And having customisable software is a further advantage in keeping both new and used boat buyers happy when they decide to move on to a hybrid system.

Le batterie, sia per i materiali che le compongono, sia per il tipo di costruzione sono garantite e certificate per resistere agli incendi e quindi più sicure di una normale batteria al litio.

The batteries, both because of the materials that they use and the way they are constructed are guaranteed and certified as fire resistant and so are safer than normal lithium batteries.

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Ci vuole

For the pleasure of your ears

C Companies

K-array

orecchio

IN
MINIATURA,
PERFORMANTE E
CUSTOM:
L’AUDIO PROFESSIONALE AL SERVIZIO DELL’ENTERTAINMENT È SALITO
A BORDO. GRAZIE
A K-ARRAY E
GAMMALTA
GROUP MINIATURISED, HIGH PERFORMANCE, AND CUSTOMISED: PROFESSIONAL AUDIO AT THE SERVICE OF ENTERTAINMENT HAS
COME
ON BOARD. THANKS TO K-ARRAY AND THE GAMMALTA by Niccolò VolpatiC
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Gli yacht assomigliano a delle ville sul mare, il comfort a bordo deve essere almeno pari a quello che abbiamo a casa… e l’entertainment?

È sempre più importante, ovvio. Gli armatori, o i loro surveyor, non trascurano certo questo aspetto. Si cerca il suono perfetto, l’esperienza coinvolgente e quindi si è alla costante ricerca dei prodotti in grado di garantirla. E inoltre, se tutto, o quasi, a bordo, deve essere customizzabile, perché l’entertainment dovrebbe fare eccezione? K-array è un’azienda alle porte di Firenze che da diversi anni progetta, produce e vende sistemi audio per grandi teatri, concerti, eventi e residenze. Finora era riservato a chi stava a terra, ma l’azienda ha deciso di proporlo anche per la nautica. Per farlo ha aggiunto dei trattamenti di cataforesi per proteggere speaker e subwoofer che vengono installati a bordo, in interno e soprattutto in coperta o sul fly. La verniciatura per cataforesi serve appunto per proteggere qualsiasi metallo dalla corrosione. L’azienda, inoltre, ha affidato la distribuzione esclusiva per il settore marino a Gammalta Group, l’azienda

pisana che da tempo opera nel campo della domotica e dell’entertainment a bordo di yacht e non solo. abbiamo iniziato a distribuire i sistemi K-array, abbiamo assunto un ingegnere con il compito di studiare i prodotti, i fornitori e gli ambienti di bordo per realizzare il miglior impianto possibile», racconta Giacomo Degl’Innocenti, Ceo di Gammalta.

La prima regola, infatti, è quella di customizzare. L’impianto e i device che servono per un salone, non è detto che debbano essere gli stessi che si usano sul fly, o in pozzetto. Qual è il vantaggio che offrono i sistemi K-array? L’azienda non compra sul mercato prodotti di alta gamma per poi assemblarli, ma li produce. In più, riesce a farlo miniaturizzando i device.

Chi come me ha un po’ di anni è abituato a pensare che per avere un ascolto di qualità deve avere speaker potenti, e la potenza è sinonimo di grandi dimensioni. A un concerto o a un rave c’erano i “muri di casse”, cioè speaker di enormi dimensioni. Oggi non è più così. Si può avere un suono potente e perfetto anche con apparati piccolissimi. E questa caratteristica fa la gioia dei designer d’interni.

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I TRATTAMENTI DI VERNICIATURA DI CATAFORESI SERVONO PER PROTEGGERE ACCIAIO E ALLUMINIO DEGLI
CATAPHORETIC PAINT TREATMENTS PROTECT THE STEEL AND ALUMINIUM USED IN SPEAKERS FROM
Maiora 30. Baglietto Panam - photo by Sargentini.
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Chi si occupa della progettazione e dell’allestimento ha sempre visto con sospetto gli speaker che vengono montati a bordo, sia che si tratti di quelli da installare in coperta, sia per quelli da interni. K-array, invece, produce sistemi con tanti piccoli e diffusi device. Non c’è un solo subwoofer, ma molti distribuiti nell’ambiente e di dimensioni assai ridotte. Così si riesce ad avere un’elevata qualità dei bassi, senza ingombrare e senza intaccare l’estetica degli arredi. Il tutto senza rinunciare alle performance. Gli amplificatori, per esempio, hanno un Dsp (Digital Sound Processor) sviluppato dall’azienda stessa. Offre quindi tanti settaggi che consentono di ottenere la performance audio migliore per un determinato ambiente. E non c’è solo questo. Gli yacht non sono tutti uguali. Ci sono le navette dislocanti e le imbarcazioni che sfrecciano a 40 nodi e per ascoltare la musica mentre si salta sulle onde a quella velocità serve un impianto in grado di garantirlo. Inoltre, il settaggio del Dsp permette di impostare il sistema in modo che all’aumentare della velocità, aumenti anche il volume. Le prime installazioni sono state fatte a bordo di Maiora 30 Walkaround, uno yacht di più di trenta metri di lunghezza per sette e mezzo di larghezza. K-array, in accordo con gli installatori e il designer

d’interni, ha creato un sistema che si fonde con il disegno architettonico dell’imbarcazione, con particolare attenzione alle aree living dedicate all’intrattenimento. L’obiettivo era quello di unire un audio professionale con l’arredamento dello yacht. Per questo sono state escluse delle casse voluminose e visibili per optare verso un sistema con speaker e subwoofer miniaturizzati. In sostanza, si sente, ma non si vede. «Noi non venderemmo mai prodotti che non abbiano prestazioni d’eccellenza – afferma Giacomo Degl’Innocenti – ma nemmeno prodotti che vadano a rovinare l’estetica degli ambienti». E i sistemi K-array sono progettati e realizzati proprio per questo scopo.

Miniaturizzare i device permette di nasconderli nell’ambiente in cui sono installati, senza intaccare il design dell’imbarcazione.

Miniaturising devices means hiding them in the area in which they are installed, without interfering with the boat design.

Yachts are like villas on the sea, the comfort that we find on board should be at least equal to what we have at home… But what about entertainment systems? They are more and more important, of course. It’s certainly not an area that buyers, or their surveyors, overlook. People look for the perfect sound, an all-enveloping experience and so there is a constant search for products that can deliver that. And also, if everything, or nearly everything, on board, has to be customised, why should the entertainment system be an exception? K-array is a firm that is based just outside Florence, which for many years has been designing, producing and selling audio systems for large theatres, concerts, events, and residences. Up to now their products were the exclusive domain of users on land, but the company has decided to also make them available to the yachting sector. To do so, it has added anti-corrosion treatments to protect speakers and subwoofers that are installed on board, internally, and especially in the cockpit or on the flybridge. Cataphoretic paint is used to protect any metal from corrosion. The firm has entrusted exclusive distribution for the yachting sector to the Gammalta Group, the Pisa firm that for some time has been working in the robotics and entertainment world, on board yachts, and elsewhere.

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Baglietto Panam - photo by Sargentini.

«We had just started to distribute the K-array systems when we took on an engineer tasked with researching products, suppliers, and spaces on boats to design the best system possible», says Giacomo Degl’Innocenti, CEO of Gammalta. And the first rule is to customise. It’s not a given that the equipment and devices that are required for a lounge should be the same ones that are used on a flybridge, or in the cockpit. What advantages do K-array systems offer? The firm doesn’t simply buy top-ofthe-range components on the market and then assemble them: it makes them. What is more, it has managed to create miniaturised devices. People like me who are of a certain age are used to thinking that if you want a good audio output, you need powerful speakers, and that power means large sizes. Rave converts had speaker walls, so huge equipment. That is no longer the case. You can get perfect, powerful sound even with very small devices. And that is something that delights interior designers. People who deal with design and set-ups have always looked at speakers installed on board with suspicion, both those to be installed on the deck, and those used internally.

K-array, instead, designs systems based on many small devices scattered around the space. There isn’t just one subwoofer, but many spreads over the room, and they are fairly small. This enables users to enjoy high-quality bass tones, without bulky equipment that would spoil the aesthetics of the interior design. All of that without affecting performance. The amplifiers, for example, have a DSP (Digital Sound Processor) developed in-house by the firm. It features many settings so that it can produce the best audio for a specific area. And there’s more. Yachts are all different. There are displacement Navetta boats, and then there are others that speed around at 40 knots. And to listen to music while you are bouncing on waves at that speed, you need a system that capable of delivering it.

K-array, Via Romagnoli, 17 I-58038 San Piero a Sieve (FI) T. +39 055 8487222, info@k-array.com, www.k-array.com

Gammalta Group, Via Santa Maria, 19/21, I-56126 Pisa, T. +39 050 2201042, info@gammalta.it, www.gammalta.it

Furthermore, the DSP setting means you can make the system turn the volume up as the speed increases. The first installations were done on board the Maiora 30 Walkaround, a yacht of over thirty meters long by sevenand-a-half wide. K-array worked with installers and the interior designer to create a system that blends with the architectural design of the boat, with special attention paid to the living areas set aside for entertainment. The aim was to combine a professional level of audio into the yacht’s furnishing. Bulky, visible speaker boxes were excluded, and instead, a system with miniaturised speakers and subwoofers was installed. So essentially it can be heard but not seen. «We will never sell products that don’t perform excellently», says Giacomo Degl’Innocenti «But nor will we make products that are going to ruin the look for a room or area». And the K-array systems are designed and made precisely for that purpose. 

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Anakonda.
K-ARRAY PROGETTA E PRODUCE TUTTO ALL’INTERNO: SPEAKER, AMPLIFICATORI E SISTEMI PER POTENZIARE LE BASSE FREQUENZE.
K-ARRAY DESIGNS AND PRODUCES EVERYTHING IN-HOUSE: SPEAKERS, AMPLIFIERS, AND SYSTEMS TO AMPLIFY LOW FREQUENCIES.
L’ATTENZIONE AL CLIENTE, IL RAPPORTO UMANO E DIRETTO, LA CHIAREZZA E LA SERIETÀ. NE PARLIAMO CON ALESSANDRO GIANNESCHI, ALLA GUIDA DELL’AZIENDA TOSCANA IN SECONDA GENERAZIONE ASSIEME AL FRATELLO CRISTIANO, SUCCEDUTI AL PADRE LUIGI A CUSTOMER-CENTRIC APPROACH, DIRECT HUMAN RELATIONS, CLARITY, AND PROFESSIONALISM. WE TALK TO ALESSANDRO GIANNESCHI, WHO REPRESENTS THE SECOND GENERATION AT THE HELM OF A TUSCAN FIRM TOGETHER WITH HIS BROTHER CRISTIANO, HAVING TAKEN OVER FROM THEIR FATHER LUIGI by Annarita Mariani FORWARD-LOOKING tradition Lungimirante tradizione Lungimirante tradizione
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Sunreef Power.

Gianneschi Pumps and Blowers è un’istantanea sulle PMI italiane di successo. Un polso del mercato che si percepisce raro. È sinonimo di cura e qualità nella gestione aziendale tipiche delle Piccole e Medie Imprese italiane. Su cosa voglia dire guidare oggi con coscienza, consapevolezza, coesione e competenza un’azienda lanciata negli anni del boom economico,

che sono i nostri prodotti principali; e poi il boiler per la nautica. Io e mio fratello Cristiano, che siamo in azienda da quasi 25 anni, ci siamo equamente divisi i compiti: lui si occupa dello sviluppo prodotto e della parte produttiva; mentre io seguo il marketing e commerciale». E la sinergia funziona davvero alla grande: i numeri sono molto interessanti, segnati da una crescita graduale e costante di competenze, prodotti e servizi. L’azienda del versiliese conta oltre 40 dipendenti; di questi più del 90% è impiegato in Gianneschi Pumps and Blowers, gli altri nella divisione di Service e Assistenza. 15.000 prodotti in catalogo destinati a yacht fino (e oltre) 100 metri, come ci spiega ancora Alessandro Gianneschi.

«Siamo partiti servendo imbarcazioni dai 10 /12 fino ai 45 metri. Oggi il nostro target principale è rappresentato dai mega yacht dai 25 agli 80 metri, ma arriviamo fino ai 100 metri. Abbiamo inoltre affiancato il mercato di riferimento sviluppando anche la sezione delle imbarcazioni da lavoro come rimorchiatori, imbarcazioni della Guardia di Finanza e della Capitaneria di Porto. Infine, un altro segmento che ci sta dando molte soddisfazioni è quello degli altri accessoristi. Ci riempie d’orgoglio quando le nostre pompe vengono usate per sistemi complementari, come ad esempio sistemi di aria condizionata o sistemi di trattamento e raffreddamento. E siamo così diventati fornitori di tutti gli accessoristi che producono i sistemi acqua-mare.

168 PEOPLE Alessandro

Questo è un aspetto importante, a livello mondiale non abbiamo molti player o competitor e questo ci consente di realizzare numerosissime customizzazioni, che si trasformano per noi in un test continuo sui prodotti e quindi ad un ampliamento di gamma».

A proposito di collaudi, test e investimenti, lo scorso anno ci avevate detto che stavate ultimando il cambio del vostro gestionale e apportando migliorie alla sala prove. Sì, come avevamo accennato, l’anno del nostro cinquantennio, il 2019, coincise con uno degli anni di maggior fatturato dell’azienda, circa 13 milioni di euro nella divisione produttiva. Con la pandemia abbiamo perso circa il 20% del fatturato, ma abbiamo comunque deciso di spingere l’acceleratore sull’innovazione. Nel 2021 abbiamo cambiato il nostro gestionale aziendale, che è sempre un passaggio molto delicato e che ha modificato anche le infrastrutture aziendali. L’altro aspetto importante è stata la realizzazione di una nuova sala collaudi: questo perché diversi nostri prodotti sono certificati con type approval da parte dei maggiori enti. Inoltre, questa ci permette di testare continuamente modelli nuovi, ed inserirli nel catalogo,

Cristiano e Alessandro Gianneschi hanno raccolto il testimone da Luigi, un padre dalla lungimiranza fortemente innovativa fondatore di un’azienda che è oggi leader mondiale e che ha festeggiato nel 2019 i suoi primi 50 anni.

Cristiano and Alessandro Gianneschi took over from their father Luigi, a man with highly innovative foresight who founded a company that is now a world leader and celebrated its first fifty years in 2019.

oggi completamente rinnovato e che ha impiegato le nostre energie per ben un anno e mezzo.

Ad oggi qual è la situazione tra difficoltà di reperimento prodotti, rincari di trasporto, e rincari energetici? Nel 2021 abbiamo recuperato il fatturato e quest’anno siamo tra un 7 e un 10% di crescita, nonostante siamo nel mezzo di questo vortice di difficoltà di reperibilità di materie prime e di prezzi in crescita. Noi, come molte aziende di produzione, lavorando con la filiera industriale, percepiamo sempre con un po’ di anticipo i trend del mercato nautico e abbiamo già captato nel secondo semestre 2022 un inizio di difficoltà di consegna da parte dei fornitori. Di fatto, tra fine 2020 e inizio 2021, abbiamo raddoppiato il magazzino. Questo ci ha permesso di avere un po’ di margine. Le difficoltà di consegna si sono poi inevitabilmente triplicate tra il 2021 e 2022. Si è passati da circa 3 o 4 settimane per il reperimento di un componente a 15/18 settimane, con la conseguenza di ritardi che ormai si conosce. E questa è la maggiore difficoltà che riscontriamo ora sul mercato.

L’ampliamento del nostro magazzino ci ha consentito un’autonomia più lunga rispetto al comparto, ma non nel 2022.

Immagino che il mercato estero sia ancora più ostico da servire.

Abbiamo due tipologie di cliente: cantiere e rivenditore. Con il rivenditore abbiamo cercato di allungare la visibilità di stock non più a 3/6 mesi, ma a 9 mesi/un anno. Questa soluzione ci ha permesso di allungare i tempi, di assorbirli e avere il prodotto tutto o in parte disponibile.

Con i cantieri il lavoro è stato diverso: siamo passati da una programmazione a vista ad una programmazione più a lungo termine, fruendo anche di minori difficoltà

rispetto all’estero di evadere consegne parziali. Questo vale per l’Italia, ma, come giustamente sottolineava, è diverso per i prodotti destinati ai clienti esteri. Per evitare costi di trasporto doppi dobbiamo accumulare la commessa in un’unica spedizione, ma non è sempre semplice, magari slitta una consegna per la mancanza di un’unica unità. In questo caso sono necessari collaborazione, dialogo, impegno e serietà sia da parte nostra, sia da parte del cliente.

Il mercato estero quanto incide sul fatturato? Il nostro mercato si divide in un 52/55% Italia, 10% USA e ciò che rimane è per il resto del mondo. Quindi gli USA detengono una fetta importante di mercato… A Fort Lauderdale abbiamo il magazzino diretto del nostro rivenditore, che ci rappresenta sempre al FLIBS.

Veniamo ad uno dei vostri storici prodotti: la Gigetta per gli amici, pompa autoadescante a doppia girante per i tecnici. In commercio dal 2012, inimitabile, anche perché brevetto dell’azienda, e soprattutto rivoluzionaria. Ce la racconta?

È di successo perché è una pompa rivoluzionaria. Il concetto che ha mosso l’idea è questo: sugli yacht superiori ai 60 metri si faticava ad avere una pompa autoadescante, ossia che pescasse acqua di mare ad una certa altezza - dunque vincendola - nonostante la pompa non fosse immersa completamente in acqua.

E questo tipo di pompa era necessaria per avere ad esempio i servizi di sentina e antincendio, sistemi che hanno funzionalità diverse. Per l’antincendio è necessaria una grossa pressione di acqua; mentre la sentina necessita di tanta acqua, ma meno pressione. Bene, noi abbiamo preso questi due concetti e messi all’interno di una

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il certificato di prova standard; oppure è possibile eseguire collaudi con la supervisione dei principali organismi di certificazione come Rina, Lloyd’s Register, Bureau Veritas, ABS, DNV, GL, RMRS e MCA.

A standard test certificate can be requested for each product supplied. Tests can also be carried out under the supervision of the main certification bodies such as Rina, Lloyd’s Register, Bureau Veritas, ABS, DNV, GL, RMRS, and MCA.

pompa autoadescante a doppia girante in un design molto funzionale: un metro e venti x 300 kg. Gigetta è posizionata in orizzontale, e questo facilita moltissimo la manutenzione. Il momento di avvio, inoltre - che è sempre delicato perché è a vuotolo abbiamo risolto inserendo una tenuta meccanica a bagno d’olio, in modo che lubrifichi evitando i movimenti a secco. Ma la Gigetta è solo il prodotto di punta tra i vostri 15.000, tra i più recenti spiccano i sistemi SKID Autoclave e SKID Boiler. Ci può dire qualcosa in più? Fanno parte di un percorso che l’azienda ha iniziato nel 2016 dove sono stati messi in funzione nuovi macchinari di saldatura automatica, siamo così oggi in grado di avere internamente delle competenze trasversali che toccano diverse delle nostre storiche competenze. Skid Autoclave ad esempio prevede un serbatoio in pressione, pompe e quadro elettrico: tutto in un telaio realizzato internamente. Un prodotto che ci riporta alle nostre origini produttive e ci completa sulla parte mega-giga yacht, barche da lavoro e ci ha offerto qualche spiraglio nel mondo civile. Un continuo e perpetuo fermento alla ricerca della completezza e della meticolosa perfezione. Caratteristiche di una impresa dallo sprint invidiabile. Alessandro e Cristiano fanno dunque parte di una seconda generazione capace di ampliare, seppur in tempi duri, le capacità di un’azienda che è un gioiello del settore nautico e un orgoglio tutto italiano.

Gianneschi Pumps and Blowers is a snapshot of a successful Italian SME. A rare chance to take the market’s pulse. It stands for care and quality in business management, as is typical of Italian small and medium-sized enterprises. We spoke to Alessandro, the company’s Chief Executive Officer, about what it means today to head a company launched in the boom years with conscience, awareness, cohesion, and competence. «My father Luigi founded Gianneschi as an electromechanical workshop and we’ve kept up this tradition. Over the years, we’ve added the assembly, design, and production of electric pumps, autoclaves, and electric fans, which are our main products. After them came the marine boiler. My brother Cristiano and I have been working in the business for almost twenty-five years and we’ve split the tasks equally between us. He looks after product development and production, while I’m responsible for the marketing and commercial side of things». And the synergy works well: the figures are very interesting, marked by gradual and steady growth in terms of skills, products, and services. The Versiliabased company has more than forty employees. More than 90% of them are employed in Gianneschi Pumps and Blowers, the others in the Service and Support division. Its catalogue features 15,000 products for yachts up to (and over) 100 meters long, as Alessandro Gianneschi explains. «We started off

170 PEOPLE Alessandro Gianneschi

catering to vessels between 10/12 and 45 meters long. Today our main target group is represented by mega yachts from 25 to 80 meters long, and even up to 100 meters. We’ve also done other work alongside our target market, developing the work boat section such as tugs, Guardia di Finanza and port authority boats. Lastly, another segment that is proving very satisfying is that of other accessory makers. It fills us with pride when our pumps are used for complementary systems, such as air conditioning or treatment and cooling systems. And so we’ve started supplying all the accessory manufacturers who produce water-sea systems. This is an important aspect. We don’t have many players or competitors on a global level, and this allows us to carry out a lot of customisation, entailing continuous product testing and constant additions to our range».

Speaking of testing and investment, last year you told us that you were finalising the changes to your management system and making improvements to the testing room.

Yes, as we mentioned, 2019, the year of our fiftieth anniversary, coincided with one of the company’s best years in terms of its turnover, which reached approximately 13 million euros in the production division. With the pandemic, we lost around 20% of our turnover, but we still decided to put our foot down on the innovation accelerator. In 2021 we changed our company management. This is always a very delicate

IL MERCATO DELLA GIANNESCHI PUMPS AND BLOWERS È SUDDIVISO CON

UNA QUOTA DEL 52/55 PER CENTO IN ITALIA, DEL 10 PER CENTO NEGLI USA E DEL 35/38 PER CENTO NEL RESTO DEL MONDO.

GIANNESCHI PUMPS AND BLOWERS’ MARKET IS SPLIT AS FOLLOWS: 52/55% FOR ITALY, 10% FOR THE USA, AND 35/38% FOR THE REST OF THE WORLD.

step, which also changed the company infrastructure. The other important aspect was the construction of a new testing room: this is because several of our products are certified with type approval by major bodies.

What’s more, this allows us to continuously test new models, and to include them in the catalogue, which has now been completely renewed and has taken up most of our energy for a year and a half.

What’s the situation today as regards difficulties sourcing products, higher transport costs, and higher energy prices? In 2021 we recovered our turnover and this year our growth stands at between 7 and 10%, although we’re in the midst of this maelstrom of difficulties regarding the availability of raw materials and rising prices. Like many manufacturing companies working with the industrial supply chain,

La Gianneschi Pumps and Blowers rappresenta un importante riferimento nel panorama internazionale nella fornitura di pompe e ventilatori per imbarcazioni di lusso, barche da lavoro e piccole unità militari dai 12 ai 120 metri di lunghezza.

Gianneschi Pumps and Blowers is an important reference point on the international scene for the supply of pumps and blowers for luxury yachts, work boats, and small military vessels from 12 to 120 meters in length.

we always perceive trends in the nautical market a little early and have already picked up on the beginning of delivery difficulties from suppliers in the second half of 2022. In fact, between the end of 2020 and the start of 2021, we doubled the size of our warehouse. This has given us a bit more leeway. Delivery difficulties then inevitably tripled between 2021 and 2022. It went from about three or four weeks for procuring a component to fifteen to eighteen weeks, resulting in the now all too familiar delays. This is the biggest problem we’re experiencing at the moment on the market. The expansion of our warehouse has given us more autonomy than the industry in general, but not in 2022.

I can imagine that the foreign market is even more difficult to cater to. We’ve got two kinds of clients: yards and retailers. With retailers, we’ve tried to extend the stock visibility from 3/6 months to 9 months/one year. This solution allowed us to extend times, absorb them, and have all or part of the product available. With yards we work differently: we’ve gone from planning on sight to more long-term planning, while also benefiting from fewer difficulties in fulfilling partial deliveries for abroad. This applies to Italy, but as you rightly emphasised, it’s different for products destined for foreign clients. To avoid duplicate transport costs we have to accumulate the order in one shipment, but this isn’t always easy.

Sometimes delivery might be put back due to the lack of a single unit.

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Tutti i prodotti realizzati dalla Gianneschi Pumps and Blowers sono testati singolarmente e solo dopo rigidi controlli sono consegnati al cliente; ad ogni prodotto è associato uno specifico numero di matricola che permette in ogni momento di ricondurre ad esso tutti i componenti utilizzati in fase di produzione nonché gli eventuali ricambi.

Collaboration, dialogue, commitment, and professionalism are what is needed in this situation, both from us and from clients. What impact does the foreign market have on turnover? Our market is divided into 52/55% Italy, 10% USA, and what’s left is for the rest of the world. So the USA accounts for an important part… Fort Lauderdale is home to the direct warehouse of our retailer, who always represents us at FLIBS. We now come to one of your historic products: La Gigetta as it’s known to friends, or the double-impeller selfpriming pump for the more technical among us. On the market since 2012, inimitable partly because it has been patented by the company, and above all revolutionary. Can you tell us about it?

All products manufactured by Gianneschi Pumps and Blowers are individually tested and only delivered to the customer after strict controls have been carried out. Each product is associated with a specific serial number that allows all components used in production and any spare parts to be traced back to it at any time.

It’s successful because it’s a revolutionary pump. The concept behind the idea is as follows: on yachts over 60 meters, it was difficult to have a self-priming pump, meaning one that would draw seawater at a certain height – thereby overcoming it –despite the pump not being fully immersed in the water. And this type of pump was necessary to have bilge and fire-fighting systems, for example, both of which have different functions. The fire-fighting system requires very high water pressure, while

we resolved the start-up moment – which is always awkward because it takes place empty – by inserting a mechanical seal in an oil bath, so that it lubricates and avoids dry movement. But the Gigetta is just one of your 15,000 products, the most recent of which include the SKID Autoclave and SKID Boiler systems. Can you tell us more about them? They’re part of a journey that the company started in 2016, putting new automatic welding machines into operation. This means we now possess in-house skills across the board, touching upon several of our historical skills. Skid Autoclave, for example, includes a pressure tank, pumps, and electrical cabinet: all in a shell manufactured in-house. A product that takes us back to our manufacturing origins and completes our offer for the mega/ Giga yacht and works boat side, offering us a few glimpses into the civilised world. A continuous, perpetual striving for completeness and meticulous perfection.

172 PEOPLE Alessandro Gianneschi

L’arte ispirata dall’ arte

Art inspires by art

ABBIAMO INCONTRATO LAURA CARBONI, CEO DI INFINITO DESIGN, AZIENDA MARCHIGIANA NOTA PER LA PRODUZIONE
DI
STOVIGLIE DALLA FORTE CONTAMINAZIONE ARTISTICA
WE MET WITH LAURA CARBONI, CEO OF INFINITO DESIGN, A COMPANY FROM LE MARCHE KNOWN FOR THE
PRODUCTION
OF TABLEWARE WITH A STRONG ARTISTIC IMPRINT by Annarita Mariani
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nfinito perché è un concetto intangibile e tangibile allo stesso tempo; poi noi siamo marchigiani e l’Infinito di Leopardi rappresenta le nostre origini e la nostra identità. Pensiamo ai piatti per una funzione ben precisa: il pane, un risotto, un secondo piatto, ma poi la creatività degli chef li porta ad usarli in infinite combinazioni. Design perché noi ci interfacciamo con due tipi di design, quello del piatto, realizzato dai nostri progettisti rigorosi ed esperti, e quello degli chef, invece creativi ed esplosivi».

Così Laura Carboni ci introduce al mondo di Infinito Design, azienda marchigiana di cui è Ceo, che produce piatti e taglieri di lusso. Stoviglie dalla forte contaminazione artistica che l’azienda esprime al meglio attraverso forme e progetti. Il piatto come arte che ispira l’arte: una tela bianca fatta di avvallamenti e rilievi, insenature e geometrie preposte ad accogliere le creazioni dell’arte culinaria destinate alla ristorazione di lusso e, in prospettiva sineddotica, alla nautica.

Perché pensate alla nautica, oltre al settore Ho.Re.ca. e alla ristorazione di Un progetto pensato dopo 10 anni di lavoro in Pershing Yacht dove essenzialità,

176 COMPANIES Infinito Design
«SIAMO LA NOSTRA STORIA, UNA STORIA FATTA DI TRADIZIONE, COMPETENZE, INNOVAZIONE E MADE IN ITALY. UNA STORIA CHE SI TRASFORMA, SI EVOLVE E DÀ VITA ALLE NOSTRE COLLEZIONI PER LA TAVOLA. LA MIA PASSIONE PER IL CIBO E PER IL DESIGN È STATA L’ISPIRAZIONE PER INIZIARE QUESTA NUOVA AVVENTURA».
«WE ARE OUR HISTORY, A HISTORY MADE OF TRADITION, SKILLS, INNOVATION, AND MADE IN ITALY. A HISTORY THAT IS TRANSFORMED, EVOLVES AND GIVES LIFE TO OUR COLLECTIONS OF TABLEWARE.
MY PASSION FOR FOOD AND DESIGN WAS THE INSPIRATION TO EMBARK ON THIS NEW ADVENTURE».
LAURA CARBONI
barchemagazine.com 177 1 2 3 5 1. Legno 37 2. Loona Satellite 3. Originis Porta Cialde 4. Quadrilatero 5. Aura.

funzionalità e innovazione hanno plasmato la mia mente e la mia visione. Le linee eleganti, l’avanguardia e l’attenzione ai dettagli erano diventate la mia quotidianità. In generale ho imparato che su un’imbarcazione l’equilibrio delle forme è fondamentale per un ambiente accogliente. Non sono consentite irregolarità che invece in una casa potrebbero essere più facilmente nascoste, integrate o contestualizzate. Al termine dell’esperienza nella nautica sono arrivata alla falegnameria di famiglia, Ciesse. Abbiamo così abbracciato l’idea di reinventarci iniziando una produzione nostra e non più solo conto terzi come era accaduto fino ad allora. Oltre al legno, in falegnameria era stata inserita già, da prima del mio arrivo, la lavorazione del Solid Surface, come il Krion K-Life – che si lavora con le stesse tecnologie destinate alla lavorazione del legno - perché all’interno della richiesta del mercato era emersa questa necessità, trasformatasi nella realizzazione di piatti e taglieri.

Ma con il Krion si possono realizzare moltissimi oggetti, come è ricaduta sulle vaissellerie la vostra attenzione?

Per un anno ho visitato qualunque tipo di esposizione, in lungo e in largo. Dai gioielli agli animali, al benessere. Ho notato così che la cucina era l’unica costante, e così

questa dilagante presenza del food anche sui mezzi di comunicazione e informazione ci ha ispirato. E quindi ci siamo detti che un materiale così versatile avrebbe potuto trovare il suo impiego anche nel settore del cibo. Il know how nella nautica e nel design, e le competenze nel settore della lavorazione del legno ci hanno portato a concretizzare le nostre linee di piatti di alto design.

Dal legno alle resine, ci spiega la lavorazione che si cela dietro ad un progetto così ambizioso? Solo un modello viene fatto in stampo, il resto della produzione avviene in lastre che vengono sezionate, pantografate e carteggiate. Non ci sono smalti, non ci sono porosità, ed è per questo che questi piatti sono particolarmente igienici e hanno la capacità di mantenere il cibo ad una temperatura costante.

Igiene e mantenimento della stabilità termica, ci spiega queste due importanti peculiarità? Il Krion K-Life Solid Surface mantiene inalterata la temperatura delle pietanze per 10 minuti sia in caldo sia in freddo, è una peculiarità importante. Come è importante l’igiene.

Oltre alle caratteristiche già dette bisogna specificare che si tratta di un materiale con proprietà fotocatalitiche dove sono state inserite, nella composizione del materiale, una serie di attivatori e di additivi in grado

di reagire alla luce solare e artificiale permettendo l’eliminazione di virus e batteri sulle superfici bianche. Per fare questo è stato appositamente sviluppato un nuovo processo produttivo brevettato a livello internazionale da Porcelanosa. Un materiale particolare, per un pubblico particolare. Ma avete molti competitor? Siamo gli unici a fare piatti in questo materiale e ci rivolgiamo, tra gli altri, al settore della ristorazione del lusso. Non sentiamo di avere concorrenti sul mercato, non possiamo essere in competizione con la ceramica o la porcellana. Noi non facciamo piatti veri e propri, noi realizziamo oggetti di design con materiali

Le collezioni di Infinito Design sono rigorosamente progettate e realizzate direttamente dall’azienda Ciesse all’interno della storica sede di Castelvecchio di Monte Porzio, così da garantire il più assoluto rigore durante tutte le fasi di progettazione, produzione e lavorazione.

Infinito Design’s collections are rigorously designed and produced directly by the company Ciesse within the company’s historical facilities in Castelvecchio di Monte Porzio, to guarantee absolute rigour during all design phases, both production and processing.

178 COMPANIES Infinito Design

innovativi che pensiamo per lo chef e per l’alta cucina. Dobbiamo chiamarli piatti perché per forza dobbiamo circoscriverli in un campo semantico, ma una scatola, come è ad esempio la collezione Foodbox, o un portagrissini con un portacialde della linea Origins non sono piatti, ma oggetti di design che hanno delle morbidezze e delle spigolosità pensate per la ristorazione che vuole essere all’avanguardia. Non si va in un ristorante stellato per mangiare, ma per avere un’esperienza esclusiva e l’esperienza si fa a 360 gradi: da quando ci si siede in un ambiente accogliente e arredato con equilibrio, fino a quando il piatto arriva e si degusta. Tra l’altro proponiamo i nostri piatti nella colorazione del bianco perché non devono attirare attenzione più della pietanza che accolgono, ma anzi rappresentano proprio una tela bianca che può ispirare lo chef a creare nuovi accostamenti e nuovi mix di sapori.

Lei ha passione per la cucina? Trae ispirazione dai suoi piatti? A me piace mangiare, e amo osservare la creazione dei piatti. Resto sempre affascinata dal racconto che gli chef fanno di come nasce una ricetta, una creazione, un accostamento di sapori. Io mi sono proprio innamorata della cucina e delle sue dinamiche. Dietro alla preparazione di un piatto ci sono cultura e studio attento dei sapori, dei colori, della storia che quel piatto ha rappresentato, rappresenta o rappresenterà. Noi aiutiamo l’alta ristorazione a mettere insieme gli ingredienti, le componenti, le consistenze. Lei ci parla di “clienti che abbiamo scelto di avere”, la richiesta è così alta da non poter fornire tutti o c’è un altro tipo di criterio? Il materiale che abbiamo scelto di produrre ha già un costo molto alto ed è funzionale ad un certo tipo di ristorazione. Pensare di fornire la trattoria con i nostri piatti sarebbe disfunzionale.

La trattoria ha bisogno di un piatto semplice, di tovagliati e posate semplici. Io amo le trattorie, ma i nostri piatti lì sarebbero una stonatura, non sarebbero equilibrati nell’ecosistema. La chiave per un ambiente che regali benessere è l’equilibrio, che sia un ristorante gourmet o una trattoria poco importa: importanti sono l’armonia e la coerenza nell’identità.

Infinito Design è un’azienda italiana che realizza soluzioni d’arredo per la tavola, attraverso collezioni di piatti dal design esclusivo e personalizzato.

Geometrie essenziali e raffinate, materiali innovativi come il Krion K-life Solid Surface che raccontano uno stile moderno ed elegante.

Infinito Design is an Italian company providing design solutions for the table with its collections of dishes with an exclusive and personalised design. Essential and refined geometries, and innovative materials like the Krion K-life Solid Surface, which express a modern and elegant style.

«I

nfinito because it is an at once intangible and tangible concept. Also, we are from Le Marche and Leopardi’s Infinite is deeply rooted in our origins and identity. We conceive our dishes for a precise function: bread, a risotto, a main dish, but then the creativity of the chefs finds applications for them in endless combinations. Design because we deal with two types of design, the design of the dish itself, which is made by our rigorous and expert designers, and the design of the chefs who put our dishes to use, which is more creative and explosive». With these words, Laura Carboni introduces us to the world of Infinito Design, the Marchebased company producing luxury dishes and platters of which she is the CEO. Dishes, which have a strong artistic vein that the company expresses in their shapes and in the projects it embraces.

A dish is an object that inspires art: a white canvas full of hollows and reliefs, inlets and carefully designed geometries to host the creations of culinary art destined for luxury dining and, as in a synecdoche, for yachting.

Why do you contemplate yachting, in addition to the Ho.Re.ca. industry and luxury dining? This was a project I conceived after spending 10 years in Pershing Yachts where essentialism, functionality, and innovation shaped my mind and my vision. The elegant lines, avant-garde design and attention to detail had become my everyday reality.

In general, I learned that on a boat the balance of shapes is crucial for a welcoming environment. You cannot afford any irregularities, which in a house, on the other hand, would be more hidden, integrated, or contextualised. At the end of my experience in yachting, I moved on to my family’s woodworking company, Ciesse. We thus embraced the idea of reinventing ourselves by launching our products and not just manufacturing by contract, as we had done up to then. In addition to wood, the company had already introduced productions in Solid Surface before I joined the team, like the Krion K-Life – worked with the same technologies used to process

180 COMPANIES Infinito Design
Besenzoni stand 12.115 Unica SYP 10.503

wood – because the market demand had already revealed this need which was then transformed into the creation of dishes and platters.

But Krion can be used to produce a wide range of different objects, how did your choice fall on the tableware?

For one year I visited every kind of exhibition, far and wide. From jewellery to animals, to wellness. I noticed that the kitchen was the only constant in all of them, so this widespread presence of food even on means of communication and information inspired us. Therefore, we thought that such a versatile material would have been able to find its application also in the food industry. Our know-how in yachting and design and our skills in the field of woodworking thus led us to make our lines of fine design dishes into a concrete reality.

From wood to resins, could you explain the workmanship that lies behind such an ambitious project?

Only one model is made with a mould, the rest of the production is made with sheets of

material that are sectioned, pantographed and sanded. There are no enamels, no porosities, which is why these dishes are particularly sanitary and can maintain food at a constant temperature.

Hygiene and thermostability, could you expand on these two important features? The Krion K-Life Solid Surface maintains the temperature of meals unchanged for 10 minutes, whether they are warm or cold, and that is an important feature. Just as important as hygiene. In addition to the characteristics we have already mentioned, it should be said that this is a material with photocatalytic properties, which means that the composition of the material includes a series of activators and additives that react to sunlight and artificial light and thus eliminate viruses and bacteria on the white surfaces. To reach this result, we specifically developed a new manufacturing process which has been patented on an international scale by Porcelanosa. A particular material, for a particular

PASSIONE CON EMOZIONE, CREATIVITÀ UNITA ALLA SEMPLICITÀ, DESIGN E COMPETENZA SONO I VALORI ALLA BASE DELLA FILOSOFIA DI INFINITO DESIGN, CHE SI FA PORTAVOCE DI UN LINGUAGGIO ESCLUSIVO ED ITALIANO.

PASSION WITH EMOTION AND CREATIVITY COMBINED WITH SIMPLICITY, DESIGN AND COMPETENCE ARE THE VALUES UNDERLYING INFINITO DESIGN’S PHILOSOPHY; A COMPANY WHICH SPEAKS AN EXCLUSIVE ITALIAN LANGUAGE.

audience. Do you have many competitors? We are the only company producing dishes in this material and we cater to, among others, the luxury dining industry. We do not feel we have competitors on the market, we cannot compete with ceramics or porcelain, naturally. We don’t produce actual dishes, we produce design objects with innovative materials that we conceive for chefs and high cuisine. We have to call them dishes because they necessarily need to be circumscribed to a semantic field, but a box, such as, for instance, the Foodbox collection or a grissini or wafer holder from the Origins line is not dishes nor tableware, but rather design objects that have soft and edgy lines conceived for avant-garde catering. People don’t go to a starred restaurant to eat, but rather to have an exclusive experience and that experience is enjoyed at 360 degrees: from the moment you take a seat in a welcoming environment decorated with balance until your meal arrives and you taste it. We propose our dishes in the colour white because they should never steal the spotlight from the food they contain, but rather represent precisely a white canvas that can inspire the chef to create new combinations and new mixes of flavours. Do you have a passion for cooking? Do you get inspiration from the dishes you prepare? I like to eat and I love to observe when dishes are prepared. I am always fascinated when chefs explain how they came up with a certain recipe, a creation, a combination of flavours. I fell in love with cooking and all its dynamics. The preparation of any dish hides a deep culture and careful study of flavours, colours, and the history that that particular dish represented represents, or will represent. We assist fine cuisine in putting together the ingredients, components, and consistencies. You mention the “clients you have chosen”, is the demand so high that you cannot cater to everyone or does another criterion apply in your selection? The material we have chosen to produce already has a very high cost and is functional for a certain kind of cuisine. Supplying local trattorias with our dishes would not be very functional. The trattoria would need simple kinds of dishes, tablecloths, and cutlery. I love trattorias, but our dishes would be out of place in that context, they would not be in balance with the surrounding ecosystem. The key to an environment that can yield well-being is balance, whether it is a gourmet restaurant or a small trattoria: what is important is harmony and consistent identity.

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People

JOSÉ LUIS SASTRE, DIRETTORE

GENERALE DI SASGA YACHTS, CI RACCONTA DELL’EVOLUZIONE DEGLI STORICI MENORQUÍN, IMPORTATI IN ITALIA DA PEDETTI YACHT DI LAVAGNA JOSÉ LUIS SASTRE, DIRECTOR GENERAL OF SASGA YACHTS, TELLS US ABOUT THE DEVELOPMENT OF THE HISTORIC MENORQUÍNS, IMPORTED INTO ITALY BY LAVAGNA-BASED PEDETTI YACHT

Osservare la navigazione di un Sasga Yachts è come osservare la Doma Menorquina, una pratica di addestramento equina dove il cavallo viene fatto impennare ed elegantemente camminare sulle zampe posteriori, conferendo all’animale una inconfondibile raffinatezza nelle forme e nell’andatura. Similmente la caratteristica prua dei Sasga Yachts cabra sinuosamente rispetto alla murata, conferendo all’imbarcazione forza e potenza in una linea aggraziata e peculiare. Inconfondibile dunque il profilo dei Menorquín del cantiere baleárico che, già dai primi modelli del 1978, diventava un must. E Sasga, con la famosa razza equina, condivide l’origine, Minorca, un’isola in mezzo al Mediterraneo ricca di storia e tradizione che sono penetrate nell’identità del cantiere. Così nel 1978, ispirato all’eleganza del tradizionale llaüt da pesca dell’isola, Juan Sastre immaginò e creó i llaüts Menorquines - e il cantiere Astilleros Menorca - che nel tempo si sono evoluti per accogliere armatori esigenti, arrivando oggi a definire un genere. «La nostra sfida è quella di costruire imbarcazioni che lasciano il segno», così José Luis Sastre, Direttore Generale di Sasga Yachts, ci introduce

ONE of akind

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barchemagazine.com 185
photo by Leonardo Andreoni.

un’evoluzione societaria e produttiva travagliata dalla crisi, ma prontamente recuperata – per l’appunto nel 2010 con l’idea di Sasga Yachts - dalla sua esperienza e dal suo know-how. Menorquín by Sasga Yachts nasce come progetto personale di José Luis Sastre, che sceglie un 42 piedi come prima barca del suo cantiere.

Un progetto sì ricco di tradizione, ma anche e soprattutto, di innovazione, dove si evoca il passato, ma dove si respira il futuro. E il futuro è personalizzazione e tecnologia. «Sasga Yachts è il figlio di Menorquin Yachts», ci dice José Luis Sastre durante la nostra intervista, e ci spiega: «La società Menorquin Yachts fu venduta ed io dal 2006 al 2010 sono rimasto fuori dal business.

Purtroppo gli affari non andavano bene, ma l’azienda era troppo importante per l’economia dell’isola. Io avevo i contatti, le energie e le competenze per ricominciare. Così, nel 2010, è nato Menorquín by Sasga Yachts». Una storia di fedeltà ad un territorio, ma anche di volontà. La volontà di non lasciare andare la storia di famiglia così profondamente legata all’identità di Minorca e viceversa. Ma soprattutto non lasciare andare il concept di un’imbarcazione così intuitiva, così amata e così ricercata.

«La linea dei minorchini è ispirata dai tipici fisherman dell’arcipelago delle Baleari, che mio padre però non creò per i pescatori, ma per la crociera. All’inizio

Gli scafi sono stampati in infusione per essere robusti e leggeri grazie a un giusto rapporto tra fibra di vetro e resina

The hulls are infusion moulded to be strong and light thanks to the right ratio of fiberglass to resin.

186 PEOPLE José Luis Sastre

Menorquín 34 HT

Dipendenti indiretti Indirect employees (about)

2010

Foundation year

Minorca

piazzali plots

Dipendenti Direct employees (about)

Barche del brand costruite ad oggi Branded boats built to date

Gamma da 34 a 68 piedi Range From 34 to 68 feet

Linee Lines specs

Età media dei dipendenti Average age of the employees

Yacht in costruzione nel 2022 Under construction yachts in 2022

Produzione per il 2023 Production for 2023

Menorquín 42 HT Menorquín

Valore della produzione nel 2021/2022 Turnover in 2021/2022

I tratti di un tipico armatore The typical yachts owner

Valore della produzione previsto nel 2022/2023 Forecasted turnover in 2022/2023

Età media: tra i 55 e 60 anni Nazionalità: vive in grandi città come Milano, Parigi e Barcellona Attività: Imprenditore Genere: Uomo

mln

Average age: between 55-60 years old Country: use to live in big cities like Milano, Parigi and Barcellona Work: Business man Gender: Man

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Anno di fondazione
90
25
42
17420
24
12
10 mln
42 FB Signature Line Menorquín 54 HT Menorquín 54 FB Menorquín 68 FB
30.000 m2edifici building 11.000 m2 Sede produttiva - Production site location

erano imbarcazioni di piccola metratura, misure che negli anni sono aumentate fino ad arrivare a 18 metri, e in quel momento c’è stata l’evoluzione da fisherman boat a yacht. Un’altra evoluzione c’è stata poi con Sasga Yachts, con range ancora più ampi che oggi vanno dai 34 ai 68 piedi in due diverse linee: Hardtop e Flybridge. Ho provato a cogliere l’essenza delle forme dei precedenti Menorquín, implementandone gli spazi interni e ottimizzandoli, per seguire le richieste di mercato e rendere più attuali le nostre imbarcazioni». Forme classiche ed essenza moderna: così oggi, dunque, ci appaiono i Menorquín del cantiere Sasga Yachts, che vedono come punta di diamante, nonché primo modello lanciato nel 2010 e rivisitato nel 2020: il 42 piedi, il più venduto di tutta la linea. «Quando vedi un Sasga vedi una barca classica, ma quando provi un Sasga provi

24 per il prossimo anno: non è una produzione massiva di serie, ma dai 34 ai 42 piedi possiamo operare moltissime personalizzazioni e dai 54 ai 68 piedi customizziamo le imbarcazioni per renderle assolutamente personali. Diverse le galley, diversi i layout, diverse le toilette, e diverse le finiture dei legni e diversi persino i disegni dei pavimenti. Abbiamo avuto richieste molto particolari: come degli interni totalmente classici, o addirittura il mosaico nelle toilette». Richieste che è possibile esaudire grazie al supporto di designer e ingegneri del cantiere che operano insieme all’armatore per realizzare un’imbarcazione che risponda alle esigenze e alle richieste di customizzazione nel modo più fedele possibile. Una produzione che quest’anno ha visto 7 imbarcazioni realizzate con il programma Signature

solida e presente in 4 continenti con una rete dealer ben ramificata. Australia, Europa e Asia, ma nel 2017 il mercato si sposta anche nelle americhe. Il mercato di riferimento resta comunque quello Europeo, e il Mediterraneo il mare che meglio comprende e accompagna le forme sinuose di una carena così particolare, studiata per affrontare le navigazioni del “Mare di Mezzo”, crocevia di culture e storia che intersecano un’acqua relativamente calma e calda. Oggi un Sasga presenta una carena più sviluppata rispetto ai tipici gozzi minorchini da pesca del 1978, che rende le prestazioni più confortevoli, riducendo i consumi e mantenendo una velocità tra i 12 e i 18 nodi, arrivando a 23 nelle prestazioni più spinte di navigazione. Ma la crescita e l’ispirazione resta comunque

188 PEOPLE
Menorquín 68 FB.

Watching a Sasga Yachts on the water is like watching the Doma Menorquina, an equine training practice where the horse is made to rear up and walk elegantly on its hind legs, giving it an unmistakably refined form and gait. Similarly, the distinctive bow of Sasga Yachts curves sinuously to the broadside, giving the vessel strength and power with a graceful and distinctive line. The profile of the Menorquín from the Balearic shipyard is therefore unmistakable, becoming a must right from the very start when the first models came out in 1978. What’s more, Sasga and the famous horse breed share the same place of origin, Menorca, an island in the middle of the Mediterranean, packed with history and tradition that have penetrated the yard’s identity. Consequently, in 1978, inspired by the elegance of the island’s traditional fishing llaüt, Juan Sastre imagined and created the llaüts Menorquines – and the Astilleros Menorca yard – which has evolved to accommodate demanding owners, ultimately establishing a genre. «Our challenge is to build yachts that leave their mark», is how José Luis Sastre, General Manager of Sasga Yachts, introduces us to the world of modern Menorquins at the shipyard he has

headed since 2010, following a corporate and production evolution that was affected by the crisis, but was swiftly restored – to be more precise, in 2010, with the idea for Sasga Yachts – by his experience and know-how. Menorquín by Sasga Yachts began life as the personal project of José Luis Sastre, who chose a 42-footer as his yard’s first boat.

A project that is rich in tradition, but also and above all in innovation.

A project that evokes the past, but has an air of the future. And the future is all about customisation and technology.

«Sasga Yachts is the offspring of Menorquin Yachts», José Luis Sastre tells us during our interview, going on to explain: «The Menorquin Yachts firm was sold off and I was out of business from 2006 to 2010. Unfortunately, things weren’t going well, but the company was too important to the island’s economy.

I had the necessary contacts, energies, and skills to start again. This led to the birth of Menorquín by Sasga Yachts in 2010».

A story of loyalty to an area, but also of strong will. The will not let go of the family history so deeply tied to the identity of Menorca and vice versa. But above all not to let go of the concept of such an intuitive, well-loved, and wellresearched vessel: «The Menorquín line is

inspired by the typical fishing boats of the Balearic archipelago, although my father created it for cruising rather than fishermen. They were initially small boats, growing in size over the years to reach 18 meters, at which point they evolved from fishing boats to yachts. Another evolution came with Sasga Yachts, with even wider ranges now from 34 to 68 feet in two different lines: Hardtop and Flybridge. I tried to capture the essence of the shapes of the earlier Menorquíns, implementing the interior spaces and optimising them to follow market demands and make our boats more contemporary». Classic forms and modern essence: this is how the Menorquíns from the Sasga Yachts yard appear to us today. Their flagship is the first model launched in 2010 and revisited in 2020: the 42-footer, which is the bestseller in the entire line. «When you see a Sasga you see a classic boat, but when you try a Sasga you experience a modern soul». And nothing is more contemporary than customisation. Everything is going in that direction. Market demands and production proposals are clear: owners want something that is not just unique, but that resembles them and bends to their requirements. This idea led to Sasga Yachts’ Signature Program. «The Signature line is dedicated to yachts from 54 to 68-feet long. When we started with Sasga, our idea was to build a small number of customisable boats per year. We built twenty yachts in 2022 and we expect to build twenty-four next year. This is not mass production, but at a size between 34 and 42 feet we can make numerous customisations, and between 54 and 68 feet we customise boats to make them completely personal. Different galleys, different layouts, different bathrooms,

190 PEOPLE José
LA CARENA
HA UN’ARCHITETTURA NAVALE DISEGNATA
PER
MIGLIORARE LE PRESTAZIONI IN NAVIGAZIONE E RIDURRE I CONSUMI, CONSENTENDO VELOCITÀ DI CROCIERA TRA
I 12 E I 18 NODI, FINO A
RAGGIUNGERE
I 23
NODI.
THE HULL’S NAVAL ARCHITECTURE IS
DESIGNED
TO
IMPROVE
SAILING PERFORMANCE AND
REDUCE FUEL CONSUMPTION,
ALLOWING FOR CRUISING SPEEDS BETWEEN 12 AND 18 KNOTS, Menorquín 34 HT.

La nascita del cantiere risale al 1978, quando Juan Sastre, fondò Astilleros Menorca per costruire barche a motore che si ispiravano alle llaüts, le tradizionali barche usate dai pescatori minorchini.

The birth of the shipyard dates back to 1978 when Juan Sastre founded Astilleros Menorca to build motor boats inspired by the llaüts, the traditional boats used by Menorcan fishermen.

different wood finishes, and even different floor designs. We’ve received some very particular requests, such as classic interiors or even mosaics in the bathrooms». It has been possible to meet these requests thanks to the support of the yard’s designers and engineers, who work together with the owner to create a vessel that satisfies these customisation needs and requirements as closely as possible. This year has seen the production of seven boats as part of the Signature programme that puts the owner’s signature on the boat. A company that is now well established and present on four

which makes the performance more comfortable, reducing consumption and maintaining a speed between 12 and 18 knots, which can reach 23 in the most demanding performances. But its growth and inspiration continue to be an open project. The production of a line dedicated to the Caribbean Sea with its typical flat water is on schedule – a line with a lower freeboard, which is very interesting for shallow waters. «And then we’ll update our 54-footer, which we will launch in 2023 with a new flybridge and a new hardtop that will be bigger and feature more cockpit space. The spirit of continuous renewal is our hallmark and we’re always working on modernisation and innovation for our owners. No two Sasga yachts are the same, and this is the spirit that leads us to improve»

Ogni Menorquín è costruito su misura per soddisfare i desideri dell’armatore.

Every Menorquín is made to measure to meet the owner’s requirements.

Menorquín 42 FB.

UNA CARENA EFFICIENTE CON INTERNI E COPERTA CHE SFRUTTANO AL MEGLIO GLI SPAZI. CON DUE MOTORI VOLVO PENTA IPS 1350 ABBIAMO NAVIGATO ALLA VELOCITÀ MASSIMA DI 31,2 NODI

AN EFFICIENT HULL WITH INTERIORS AND A DECK THAT MAKES THE MOST OF AVAILABLE SPACE. WITH TWO VOLVO PENTA IPS 1350 ENGINES OUR TOP SPEED WAS 31.2 KNOTS by Niccolò Volpati

Jeanneau Prestige 690

Maneggevolezza

handle and

to handle and

195 T
e controllo Maneggevolezza e controllo Easy to
CONTROL Easy
CONTROL

Èuna barca importante: nelle misure, nei pesi, nelle dimensioni. Più di venti metri di lunghezza fuori tutto e un dislocamento che supera le 33 tonnellate. Ha tre ponti, e l’ultimo, il fly, ha un’estensione di ben 22 metri quadrati. Eppure, nonostante i volumi extra large, al timone è docile, quasi sorniona. La sensazione è quella di uno scafo facile da condurre. Merito dei due Ips 1350 con due Volvo D13 da 1.000 cavalli ciascuno, ma anche delle linee d’acqua, della visibilità dalla postazione interna, dalla sensazione di controllo che si ha sul fly, così come in dinette. Insomma, per ottenere maneggevolezza e controllo sono tanti gli strumenti che devono suonare insieme senza stonare.

La genesi di Prestige 690 ha tre firme consolidate: Garroni, J.P. Concepts e Prestige Engineering che compongono un team molto affiatato e abituato a lavorare insieme e, soprattutto, in grado di sviluppare una vera e propria sinergia. Vanno oltre la loro “comfort zone” e si preoccupano di far collimare tutti gli elementi, anche quelli che non sono di loro stretta osservanza. Il risultato di questo lavoro è un angolo di virata equilibrato, né troppo stretto, né troppo limitato. I pod Volvo con elica traente garantiscono maneggevolezza in navigazione e in manovra come sempre, e a circa 20 nodi e poco meno di 2000 giri/minuto riesco a chiudere un raggio di 360° in uno spazio di circa 80

metri di diametro. La giusta agilità. La giornata è di quelle che riserva acqua a secchiate dal cielo. Scelgo, per ovvi motivi, la postazione interna e ho modo di apprezzarne l’ergonomia. Tutto è alla giusta distanza e a portata di mano, sia quando sono in piedi, sia quando scelgo di sedermi sulla poltroncina del timoniere. La visibilità è più che sufficiente. Solo il montante laterale del parabrezza è leggermente di ostacolo, ma la vetrata è unica e quindi senza ostruzioni alla vista.

Le performance in navigazione consentono di avere un’ampia gamma di velocità, e quindi anche di consumi, a disposizione. Il minimo di planata si raggiunge a 13 nodi con solo 124 litri/ora

196 TEST Jeanneau Prestige 690

di consumo totale. La massima, invece, è di 31,2 nodi e 381 litri/ora.

Il range di crociera è di circa 18 nodi, dalla più economica alla più veloce, e permette di navigare intorno ai 20 nodi con 200 litri/ora e a 25 nodi con meno di 300. I valori del consumo dei litri per miglio sono piuttosto costanti perché

Grandi spazi, ma tutti ben sfruttati: pozzetto e zona di prua destinati al living e in relazione diretta con la dinette. E poi c’è il fly con ben 22 m2 a disposizione.

There are large areas, but they have been well used: the cockpit and bow are set aside as living areas and connect directly to the dinette. And then there is the flybridge with as many as 22 square metres available.

barchemagazine.com 197

Ben quattro cabine e tre bagni con due aree notte distinte: una per l’armatore a prua, e una per tre locali per gli ospiti a centro barca.

There are a full four cabins and three bathrooms with two distinct cabin areas: one for the owner in the bow, and one for three guest rooms amidships.

passano dai nove e mezzo del minimo di planata a poco più di dodici per la massima velocità. L’autonomia è sempre sufficiente per navigare in Mediterraneo dato che i 3.450 litri di capacità dei serbatoi del carburante assicurano, a seconda delle andature di crociera, da 367 a 282 miglia. A bordo la prima sensazione è quella di finiture di pregio. Il miglioramento della qualità è tangibile e si nota a occhio nudo. Il resto è messo in atto da scelte oculate nell’allestimento, compiute sempre con l’intento di ottimizzare i volumi a disposizione che sono comunque tanti. L’accesso all’area notte è separato tra ospiti e armatoriale. Le cabine per i passeggeri si raggiungono da centro barca e sono tre: due con letti paralleli e un bagno e una grande matrimoniale, simile per dimensioni all’armatoriale. Dalla zona prodiera della dinette, a lato della consolle di guida, invece, si accede alla cabina dell’armatore.

Oltre alle dimensioni e alla vista sul mare che si gode grazie agli oblò laterali, la scelta di ubicarla così a prua la rende ancor più silenziosa perché

198 TEST Jeanneau Prestige 690

distante dalla sala macchine. Il rumore a bordo non è comunque un problema. L’insonorizzazione deve esser stata fatta molto bene perché in navigazione, a centro scafo, i decibel sono sempre sotto i 70. Solo alla massima velocità il fonometro indica 71 dbA.

E questo risultato l’ho registrato non solo con i propulsori accesi, ma anche con tutti gli impianti, compreso generatore e stabilizzatore. Nel progetto di interni curato da Garroni mi è piaciuto l’equilibrio tra luce naturale e dimensione delle vetrate.

199

LA PIATTAFORMA DI POPPA È MOLTO AMPIA ED È IN GRADO DI SUPPORTARE 350 KG DI PESO. L’IDEALE PER ALLOGGIARE COMODAMENTE UN TENDER.

THE STERN PLATFORM IS VERY LARGE AND CAN HOLD 350 KG. IT IS PERFECT FOR HOUSING A TENDER.

Né la dinette, né la cabina armatoriale sono ambienti bui, ma non ci sono finestroni in formato extra large.

I maxi finestroni non mi convincono essenzialmente per tre ragioni. La prima è che forse le fiancate con più vetro che resina sono ormai utilizzate da molti. La seconda è che la vista verso l’esterno è magnifica, ma forse un armatore, a volte, vorrebbe anche un po’ di privacy.

L’obiezione in questo caso è che basta oscurare le finestrature con delle tendine, ma la domanda è: a che servono le finestrature se le devi tenere oscurate?

E, infine, la terza ragione è legata al consumo elettrico. Soprattutto in dinette, tanto vetro significa anche avere tanto caldo e quindi, inevitabilmente l’aria condizionata, anche quando si è fermi in rada, con conseguente generatore acceso. Insomma, se si vuole essere green, si dovrebbero contenere i consumi elettrici e i maxi finestroni vanno spesso in direzione opposta. Meglio quelli apribili che consentono di avere un’aerazione naturale, senza bisogno di tenere il per godere del rapporto con l’ambiente esterno è sufficiente rimanere in dinette, perché il lato di poppa tra portellone apribile e finestrone abbattibile è tutto aperto verso il pozzetto. E poi ci sono coperta e fly. Quest’ultimo misura ben 22 mq allestiti con cucina grill, tavolo da

dimensions, weight and figures. Over twenty metres long overall, and a displacement that exceeds 33 tonnes. It has three decks, and the top one – the fly deck – covers a full 22 square metres. And yet, it is very docile, almost deceptively so, despite these large volumes. It feels easy to steer. That is thanks to the two IPS 1350s with two Volvo D13s each developing 1,000 horsepower, and also to the waterlines, the visibility from the internal helm, from the feeling of control that you get both on the flybridge and in the dinette. There are many instruments to ensure it is manageable and controlled, and these have to play together in perfect tune. The origins of lie with three established brands: Garroni, J.P. Concepts and Prestige Engineering, which make up a very close-knit team and, above all, one that can develop strong synergy. They have gone beyond their comfort zone and they were intent on ensuring that all the

200 TEST Jeanneau Prestige 690

VELOCITÀ MAX NODI TOP SPEED KNOTS

AUTONOMIA MN RANGE NM

RAPPORTO PESO POTENZA MASS OUTLET POWER

LUNG./LARG. L/W

kg kw

JEANNEAU PRESTIGE www.prestige-yachts.it

PROGETTO Garroni Design/J.P. Concepts/Prestige Engineering

SCAFO

Lunghezza f.t. 21,45m • Larghezza massima 5,30m

• Pescaggio 1,58m • Dislocamento a secco 33.021 kg

• Serbatoi carburante 3.450 l • Serbatoi acqua 760 l

MOTORI

2xVolvo D13 Ips 1350 • 6 cilindri in linea • Potenza 735 kW (1.000 cv) • Cilindrata 12,8 l • Alesaggio per corsa 131mm x 151 mm • Regime di rotazione massimo 2400 giri/min • Peso a secco 2.458 kg

CERTIFICAZIONE CE

CAT B - 14 persone

PREZZO

2.513.500 e, Iva esclusa, con due motori Volvo Penta D13 Ips 1350

PROJECT

Garroni Design/J.P. Concepts/Prestige Engineering

HULL

LOA 21.45m • Maximum beam 5.30m • Draft 1.58m • Light mass displacement 33,021 kg • Fuel tanks volume 3,450 l • Water tanks volume 760 l

MAIN PROPULSION

2xVolvo D13 IPS 1350 • 6 in-line cylinders • Outlet mechanical power 735 kW (1,000 hp) • Swept volume 12.8 l • Bore&Stroke 131mm x 151 mm • Maximal rotational speed 2400/min • Dry weight 2,458 kg

EC CERTIFICATION

CAT B - 14 people

PRICE

2,513,500 e, Excl. VAT, powered with two Volvo Penta D13 IPS 1350 engines.

L’autonomia non è oceanica, ma sufficiente per navigare in lungo e in largo in Mediterraneo.

It does not have an ocean-going range, but it is enough to go up and down the Mediterranean.

CONDIZIONI DELLA PROVA CONDITIONS ON TEST

Località//Place Saint Raphael (Francia) Mare//Sea state Quasi calmo//Almost calm Persone a bordo//People on board 3 Carburante imbarcato 1.800 l Fuel volume on board

Acqua imbarcata 500 l Water volume on board

IN NODI SPEED IN KNOTS

L/H FUEL CONSUMPTION L/H

Da 0 a planata in 10 secondi Gliding time of 10s from 0 to glide

Da 0 a velocità massima in 31 secondi Gliding time of 31s for a speed change from 0 to 31.2 knots (maximum speed)

LITRO MIGLIO (VELOCITÀ DI CROCIERA) L/ NA MI (CRUISING SPEED)

scala

(in

Range Sound level on scale A

the dashboard) dB

barchemagazine.com 201
22.4
308 RAPPORTO
4
11.2
31.2
VELOCITÀ
CONSUMI
Rpm 31.2 30 27.8 25.9 24.1 22 17.2 13.1 381 353 326 296 280 247 186 124 0 50 100 150 200 250 300 350 400 kn 2470 2400 2300 2200 2100 2000 1750 1480minimo di planata//min to glide
Giri/min Velocità kn Consumi totali l/h Consumi litro miglio Autonomia mn Rumore su
A
plancia) dB Engine rotational Boat Total Fuel consumption Total Fuel consumption
speed 1/min speed in knots (as volume flow) l/h (as volume hanging) l/ na mi na mi (at
1480 13 .1 12 4 9. 4 367 61 1750 17.2 186 10.8 319 63 2000 22.0 247 11 .2 308 66 2100 24 .1 280 11 .6 297 67 2200 25 .9 29 6 11 .4 302 67 2300 27.8 326 11 .7 29 4 69 2400 30.0 353 11 .7 29 4 70 2470 31 .2 381 12.2 282 71

Engine room

Due opzioni, entrambe con Ips di Volvo: D13 da 1.000 o da 900 cv. Noi abbiamo avuto a disposizione

elements would fit together, including those that they do not normally work with. The result of their work is a turning angle that is balanced, being neither too tight nor too limited. The Volvo pods

Bassissima la rumorosità in plancia e nelle cabine. Merito di un’insonorizzazione della sala macchine fatta come si deve a beneficio del comfort in navigazione.

The noise level at the helm and in the cabins is very low. That is thanks to proper soundproofing of the engine room to ensure comfort while underway.

able to appreciate its ergonomic design. Everything was at the right distance and to hand, both when I was on my feet and when I decided to sit down on the pilot’s chair. Visibility was more than sufficient. The side supports of the windscreen are the only slight obstructions to visibility, but as the screen is a single pane, there are no others. When underway the boat delivers a wide array of speeds, and also of fuel consumption levels.

The planning minimum speed is 13 knots, with just 124 litres of fuel per hour used by both engines. Whereas top speed, at 31.2 knots, uses 381 litres an hour. This gives a choice of cruising speeds spread out across 18 knots, from the most economical to the fastest, and means you can do around 20 knots and use 200 litres per hour, or use under 300 litres doing 25. The litres per nautical mile figures are fairly constant because they range from 9.5 at minimum planning speed to just over twelve at

202 TEST Jeanneau Prestige 690

top speed. The range is always enough to sail in the Mediterranean, given that the 3,450-litre fuel tank allows for a range of between 282 and 367 miles, according to cruising speed. The first impression on board is of quality. The quality improvement is tangible and is clear to see. The rest has been achieved with good choices in the set-up,

always designed to optimise available space, which is plentiful. The master and guest accommodation areas are accessed separately. The three passenger cabins can be reached from amidships: two of them have twin beds and a bathroom, and there is a large double room, similar in size to the master one, which is accessed from the forward area of the dinette, next to the helm station. As well as its size, and the sea view from the portholes in the side, the decision to position it so deep in the bow makes it even quieter since it is some way from the engine room. But the noise on board is not a problem. The soundproofing must be good because it was under 70 decibels when underway, and only at top speed were 71 registered amidships. And that result was one I got not just with the engines running, but also with all of the on board equipment, including the generator and stabiliser. Something I liked in the interior design work done by Garroni was the balance between natural light and the size of the windows. Neither the dinette nor the master cabin is dark rooms, but they do not have huge windows, which I tend not to like. That is basically for

three reasons. The first is that many people nowadays might even use more glass than fibreglass on the sides of their boats.

The second is that the view out is indeed fantastic, but perhaps owners would sometimes enjoy a bit of privacy. People could answer that one can install curtains, to which I would say: why have windows if you then have to keep them hidden? And finally, the third reason is connected to electricity use. Especially in the dinette, all that glass also means getting hot and so you inevitably have to use air conditioning, even when you are at anchor and so have to turn the generators on. So basically, if you want to go green and limit the use of electricity these maxi windows often work against you. It is better to have ones you can open, to allow natural ventilation and not have the generators on all the time.

On board the Prestige 690 you can enjoy contact with the outdoors just by staying in the dinette because as you go aft, with the large sliding door and drop-down window, everything opens up to the cockpit. And then there is the deck area and the flybridge, which is 22 square metres and houses a kitchen grill, dining table, living area and sun pad. 

203

Hybrid or not hybrid

204 TEST Greenline 45 Fly
PROPULSIONE ED ENERGIA DI BORDO OFFRONO TANTE OPZIONI. PER FARE TUTTO QUELLO CHE SI È SEMPRE FATTO CON UNA BARCA E ANCHE DI PIÙ PROPULSION AND ON-BOARD ENERGY PROVIDE MANY OPTIONS TO DO WHAT PEOPLE HAVE ALWAYS DONE ON BOATS AND MORE BESIDES by Niccolò Volpati
photo by Jay Fleming
barchemagazine.com 205 15.57m

Tutto non si può avere, ma almeno ci si può avvicinare molto. L’ibrido risponde alla filosofia di cercare di contenere il più possibile l’utilizzo del motore diesel perché è difficile farne a meno del tutto. La navigazione è sinonimo di libertà, di tante miglia percorse e in elettrico questo non è ancora possibile. L’autonomia è certamente più elevata grazie alle nuove tecnologie, ma non consente ancora di eliminare del tutto il motore endotermico, almeno che non si intenda utilizzare la barca a corto raggio. L’ibrido è quindi la soluzione che non consente alibi. Non è ancora la soluzione perfetta, ma è certamente la migliore di quelle possibili. Greenline è un cantiere sloveno che ha sposato questo concetto sin dal lontano 2008. L’esperienza nella propulsione ibrida non manca, con il tempo si è evoluta e oggi è in grado di offrire imbarcazioni sempre più performanti, contenendo il più possibile le emissioni. Gli elementi che compongono il sistema sono essenzialmente cinque: un propulsore diesel, la trasmissione, un motore elettrico con generatore, il pacco batterie al litio e i pannelli solari. Chi lo desidera può allestire i modelli Greenline in full electric, ma l’ibrido è, ad oggi, il sistema che consente di non fare rinunce. Partiamo dalla componente tradizionale. In sala macchine i

motori sono due Yanmar da 370 cavalli con trasmissione in linea d’asse. Rappresentano una versione optional perché quella standard è una coppia di Yanmar da 250 cavalli. Con i 370 cv sono arrivato a una velocità massima di 24,3 nodi e planavo a 12. Più di 12 nodi di range di crociera, passando da 2340 giri/ minuto della planata minima a 3850 giri/ minuto della velocità massima. Buone prestazioni, in linea con tanti cruiser che si trovano sul mercato. Quello che distingue il 45 Fly sono i consumi perché sono davvero contenuti. Per planare bastano 50 litri/ora complessivi e alla massima si arriva a 146. Per navigare a 20 nodi di velocità bastano circa 100 litri/ora. Il merito è certamente anche del progetto, non solo dei propulsori. Lo studio J&J ha disegnato la carena e le linee d’acqua e la costruzione nel complesso appare solida e robusta, ma senza pesi eccessivi. La scia è una conferma di questa sensazione dato che è pulita e solleva poca acqua.

Ciò che mi ha convinto meno è la timoneria perché non è molto morbida, al punto che virare è piuttosto faticoso. E poi c’è l’ibrido che consente di navigare in elettrico.

Gli spazi sono sfruttati razionalmente ed è facile muoversi a bordo.

The areas have been used rationally and it is easy to get around.

206 TEST Greenline 45 Fly
barchemagazine.com 207

Si avvale di una potenza complessiva del motore elettrico di 28 kW che permette di navigare per 25 miglia a 5 nodi di velocità. La massima è di 6,5 nodi, ma, ovviamente, l’autonomia scende. Ma Greenline 45 Fly non è solo questo. La parte superiore dell’hard top è ricoperta di pannelli solari e il pacco batterie è costituito da modelli di ultima generazione al litio.

La dimensione standard dei pannelli offre 0,6 kW, ma la versione optional permette di raddoppiare i pannelli arrivando appunto a ricoprire tutto l’hard top. In questo secondo caso la potenza erogata è di 1,2 kW

La presenza di un inverter e caricabatterie consente di utilizzare tutte le utenze di bordo quando si è ormeggiati in rada, senza avere la necessità di accendere il generatore. In conclusione, questo sistema

permette di non fare rinunce. Se si vuole navigare con il motore diesel si hanno comunque bassi consumi e, grazie ai 1.500 litri di capienza dei serbatoi del carburante, l’autonomia sfiora le 300 miglia a regime di crociera. Quando si è sotto costa o in aree marine protette, si può utilizzare la modalità elettrica riuscendo a percorrere 25 miglia a cinque nodi di velocità. Infine, i pannelli solari e l’efficienza delle batterie al litio permettono di usare gli impianti di bordo, senza i generatori rumorosi e fastidiosi, per l’intera giornata. I layout di coperta e interni sono all’insegna dell’equilibrio. Non eccessivo, ma nemmeno limitato. I passavanti sono sufficientemente larghi, ci si muove bene e ci si sente protetti. La piattaforma di poppa ha una dimensione corretta. Assolve alla sua funzione senza essere ingombrante.

208 TEST Greenline 45 Fly

Tanta luce naturale e due cabine molto spaziose. Peccato che il piano di calpestio abbia un po’ troppi dislivelli.

There is a lot of natural light and two very spacious cabins. It is just a shame that the flooring has a few too many changes in level.

barchemagazine.com 209

La prua è dedicata all’area prendisole e il pozzetto al living. La parte abitabile del fly è arretrata verso poppa perché la zona di prua, sopra la dinette, è occupata dai due grandi pannelli solari standard. In questa versione non c’è hard top e la protezione dal sole la si ottiene grazie a un tendalino di tipo tradizionale. Chi intende accentuare la capacità dei pannelli solari può invece optare per l’hard top ricoperto per intero dai pannelli. L’altro aspetto positivo è che la presenza del fly non appesantisce le linee. Merito anche di un profilo del parabrezza minimale che ripara chi è sdraiato sul prendisole, ma meno chi è al timone. Sottocoperta si apprezza la tanta luce naturale che filtra dall’esterno. Le cabine sono due, l’armatoriale a centro barca e la Vip a prua. Entrambe sono luminose, anche grazie a una seconda fila di finestrature più in alto, ed entrambe dispongono di bagno con box doccia separato. Quello che mi ha convinto meno è il piano di calpestio, sia della dinette, sia dell’area notte. Ci sono troppi dislivelli che non rendono semplice muoversi in questi spazi.

ou can’t have it all, but at least you can get close. A hybrid engine satisfies an approach that seeks to keep the use of a diesel motor to as little as possible, given that it is difficult to do without one entirely. Using a boat is synonymous with freedom, of covering a lot of distance and it is not yet possible to do that using electric power. The range from electricity has certainly improved with new technology, but that does not yet mean that endothermic engines can be eliminated unless you only intend to use a boat for short trips. Hybrid is thus a solution that leaves no room for excuses. It is not yet a perfect solution, but it is the best of those available. Greenline is a Slovenian yard, which has adopted this concept way back in 2008.

210 TEST Greenline 45 Fly
IN SALA MACCHINE LE COMPONENTI DEL SISTEMA IBRIDO SONO MOLTE, MA TUTTE FACILMENTE RAGGIUNGIBILI.
THERE ARE MANY COMPONENTS OF THE HYBRID SYSTEM IN THE ENGINE ROOM, BUT THEY ARE ALL EASILY ACCESSIBLE.

VELOCITÀ MAX NODI TOP SPEED KNOTS

AUTONOMIA MN RANGE NM

RAPPORTO PESO POTENZA MASS OUTLET POWER

LUNG./LARG. L/W

GREENLINE YACHTS

Zapuze, 10a SI-4275 Begunje, Slovenia T. +386 4 5727734 www.greenlinehybrid.com

Dealer

M3 Servizi Nautici

Via A. Divizia, 1/F, I-17051 Andora (SV) T. +39 0182 80180 www.m3nautica.com

PROGETTO

J&J Design (naval architect and exterior design)

• Marco Casali Design (interior design)

SCAFO

Lunghezza f.t. 15,57m • Larghezza 4,57m • Pescaggio a pieno carico 1,10m • Dislocamento a pieno carico 13.500 kg • Serbatoi carburante 1.500 l • Acqua 600 l

MOTORE

2x8LV370 Yanmar • Potenza 272 kW (370 cv) • 8 cilindri • Cilindrata 4,46 l • Alesaggio per corsa 86mm x 96mm • Peso a secco 435 kg

CERTIFICAZIONE CE

CAT B

PREZZO A partire da 577.000 €, Iva esclusa

PROJECT

J&J Design (naval architect and exterior design) • Marco Casali Design (interior design)

HULL

LOA 15.57m • Beam 4.57m • Draft at full load 1.10m • Full load displacement 13,500 kg • Fuel tank volume 1,500 l • Water tank volume 600 l

MAIN PROPULSION

2x8LV370 Yanmar • Outlet mechanical power 272 kW (370 hp) • 8 cylinders • Swept volume 4.46 l • Bore&Stroke 86mm x 96mm • Dry weight 435 kg

EC CERTIFICATION

CAT B

PRICE

Starting from 577,000 €, excluding VAT

CONDIZIONI DELLA PROVA CONDITIONS ON TEST

Località//Place Portorose (Slovenia) Mare//Sea state Calmo//calm Vento//Wind speed 0 Persone a bordo//People on board 3 Carburante imbarcato 350

Fuel volume on board Acqua imbarcata 560

Water volume on board VELOCITÀ IN NODI SPEED IN KNOTS

CONSUMI L/H FUEL CONSUMPTION L/H

Da 0 a planata in 10 secondi Gliding time of 10s from 0 to glide Da 0 a velocità massima in 31 secondi Gliding time of 31s for a speed change from 0 to 24.3 knots (maximum speed)

LITRO MIGLIO (VELOCITÀ DI CROCIERA) L/ NA MI (CRUISING SPEED)

barchemagazine.com 211
24.8 kg kw
333 RAPPORTO
3.4
4.5
24.3
l
l
Rpm 24.3 22.4 20.8 18.6 15.8 13.9 12 11.3 146.2 122.6 110.8 84.4 72.8 62.2 50.8 46.6 0 20 40 60 80 100 120 140 3850 3500 3250 3000 2750 2500 2340 2250
Giri/min Velocità kn Consumi totali l/h Consumi litro miglio Autonomia mn Rumore su scala A (in plancia) dB Engine rotational Boat Total Fuel consumption Total Fuel consumption Range Sound level on scale A speed 1/min speed in knots (as volume flow) l/h (as volume hanging) l/ na mi na mi (at the dashboard) dB 2250 11 .3 46.6 4,1 365 59 2340 12.0 50.8 4, 2 357 59 2500 13.9 62.2 4,5 333 60 2750 15 .8 72.8 4,6 326 62 3000 18 .6 84 .4 4,5 333 63 3250 20.8 110.8 5,3 283 66 3 500 22.4 1 22.6 5,5 272 67 3 850 24 .3 1 46.2 6,0 250 68

There is no lack of hybrid propulsion, and over time it has evolved and can now provide boats with better and better performance while keeping emissions as low as possible. Five elements make up the system: a diesel engine, the transmission, an electric motor with a generator, a lithium battery pack and solar panels. Anyone who wants to can have their Greenline set up as full electric, but hybrid is currently the system which means you do not find yourself putting up with constraints. Let’s start with the traditional part of the system. The engine room has two 370 horsepower Yanmars with the in-lineshaft transmission. They are optional, as the standard fitting has a pair of Yanmar 250s. With the two 370s, I did a top speed of 24.3 knots and got to the plane at 12. So that gives a 12-knot spread of cruising speeds to choose from, going from 2340 rpm at planing minimum to 3850 rpm at top speed. Those are good performance figures, which are in line with a lot of cruisers that you can find on the market. What makes the 45 Fly stand out is that it does not use much fuel. To start planning you need just 50 litres per hour in total, and at top speed that gets to 146 litres. To do 20 knots, around 100 litres per hour is enough.

212 TEST Greenline 45 Fly
I PANNELLI SOLARI E LE BATTERIE AL LITIO DI ULTIMA GENERAZIONE CONSENTONO DI USARE TUTTE LE UTENZE ELETTRICHE MENTRE SI È ALLA FONDA SENZA LA NECESSITÀ DI ACCENDERE IL GENERATORE.
THE SOLAR PANELS AND THE VERY LATEST LITHIUM BATTERIES MEAN YOU CAN USE ALL OF THE ELECTRICAL APPLIANCES WHILE YOU ARE AT ANCHOR WITHOUT NEEDING TO TURN THE GENERATORS ON.

Engine room

I consumi con i due Yanmar di 370 cavalli ciascuno sono molto contenuti. A 20 nodi bastano circa 100 litri/ora complessivi.

The two 370-horsepower Yanmars do not use much fuel. 100 litres an hour in total is enough to do 20 knots.

That is thanks to the design and not just the engines. The J&J studio designed the hull and the waterlines and the overall construction seems solid and tough, but without being excessively heavy. Confirmation of that feeling comes from the bow wave, which is clean and does not bring up much water. What convinced me less was the helm, because it is very soft, to the extent that turning is an effort. And then there is the hybrid mode, which means you can be electrically powered. It uses the total power from a 28 kW electric motor which means you can go 25 nautical miles at five knots. The top speed is 6.5 knots, but of course, that does restrict your range. But the Greenline 45 Fly is more than just that. The upper section of the hard top is covered with solar panels and the battery pack has the latest lithium types. The standard size of the panels generates 0.6 kilowatts,

but the optional version allows you to double the number of panels which means covering the entire hard top. That way, 1.2 kW is produced. Having an inverter and battery charger means you can use all of the onboard utilities when you are at anchor, without having to turn on the generator. So essentially this system means you do not have to do without anything. If you want to use the diesel engine to travel, you nevertheless get good mileage, and with the 1,500 litre fuel tank the range touches 300 nautical miles at cruising speed. When you are close to the coast, or in protected marine areas, you can use the electric mode and cover 25 nautical miles at five knots. And finally, the solar panels and efficiency of the lithium battery mean you can use the onboard equipment throughout the day without noisy and annoying generators. The deck layout and interiors are driven by the search for balance. They are not excessive, but neither are they limited. The side decks are sufficiently wide, you can get around easily and they make you feel protected. The stern platform is the right size: it does its job without being too bulky. The bow is set aside for the sun pad

and the cockpit for the living area. The usable part of the flybridge is moved aft, because the forward section, above the dinette, is taken up by two large solar panels, which come as standard. That version does not have a hard top, and a traditional awning protects from the sun. Anyone who wants to get more solar panel capacity can go for the option with a hard top covered entirely in panels. The other positive aspect is that the presence of the flybridge does not weigh down the lines. That is also thanks to the minimalistic shaping of the windscreen, which protects whoever is lying on the sun pad, although not so much the person at the helm. Below decks, you appreciate the large amount of natural light that seeps in from the outside. There are two cabins, the master stateroom midships and the VIP room in the bow. Both have good natural light, in part because of the second row of raised windows, and both of them have a bathroom with a separate shower cubicle. I was less convinced by the floor, both in the dinette and the accommodation area. There are too many changes in level which means it is not so easy to get around.

214 TEST Greenline 45 Fly
Joker Boat Coaster 580 Plus T

QUALITÀ DELLE FINITURE E DEGLI ALLESTIMENTI PROPOSTI COME DOTAZIONI STANDARD. E UNA CARENA CHE FA BENE IL SUO, AFFINCHÉ ENTRY LEVEL NON SIA SINONIMO DI RINUNCE HIGH-QUALITY FINISH AND FITTINGS AS STANDARD. AND A HULL THAT DOES ITS JOB WELL, SO THAT BEING AN ENTRY-LEVEL BOAT DOESN’T MEAN IT IS MISSING ANYTHING by Niccolò Volpati

The entrylevel

217 T

Molliamo gli ormeggi dalla banchina della Nautica Verbella a Sesto Calende, estremo sud del Lago Maggiore e, prima di poter dare gas, mi accorgo che Coaster 580 Plus smonta quello che è un luogo comune consolidato. Siamo soliti pensare che un entry level sia un battello che fa la gara sul prezzo. Tanto risparmio, poca qualità. Non è così. Me ne accorgo dando un’occhiata alla coperta. Le bitte sono sovradimensionate, i cuscini, i tessuti e le cuciture, sono di qualità elevata. «Negli ultimi tempi abbiamo ricevuto molte richieste per un gommone entry level ma non volevamo che la prima esperienza di navigazione di un armatore fosse con un prodotto di scarsa qualità. Per questo abbiamo deciso che Coaster 580 Plus avrebbe avuto tutte le caratteristiche dei fratelli maggiori». In molti, in questi due anni, si sono decisi ad avvicinarsi alla nautica da diporto e la scarsa qualità, troppo spesso, è sinonimo di problemi che è sempre buona norma far evitare, soprattutto ad un armatore alle prime armi. La carena è quella del Barracuda 580. Una garanzia perché si tratta del modello che Joker Boat ha realizzato per gli appassionati di pesca, un tipo di clientela abituata a macinare miglia. A poppa c’è un fuoribordo Yamaha da

40 cv, la motorizzazione minima. Quella massima è 130 cavalli, forse perfino eccessiva, mentre quella consigliata è 115. Il test con il 40 cv è interessante perché, nell’ottica dell’entry level, avere un motore che non richiede la patente nautica, contribuisce a non escludere nessuno. Il fuoribordo mi stimola un pensiero che smonta il secondo luogo comune della giornata. Spesso siamo portati a pensare che un senza patente sia destinato solo a chi sale a bordo di un’imbarcazione per la prima volta. E forse non è così, almeno non sempre. L’entry level con relativo 40 cavalli si può immaginare anche per un diportista che vuole semplicità di gestione. Oltre a un motore che non richiede patenti, e quindi rinnovi, c’è il fatto che Coaster 580 Plus è carrellabile da gonfio. Facile immaginare che sia facile da ricoverare, perfino in un garage o in un giardino di casa. Insomma, il motore da 40 cv non è come la P di “principiante” che si attacca al lunotto posteriore della macchina sperando che l’automobilista in fila dietro non strombazzi con il clacson alla prima indecisione. È un motore facile, come il battello. L’accelerazione non è niente male. Solo tre secondi e mezzo per planare e quattordici per raggiungere la massima. Certo, la

velocità minima di planata è 6,6 nodi e la massima 15,2 nodi, ma è quello che serve. Merito anche di una carena che non necessità di troppa spinta per uscire dall’acqua. E i consumi sono conseguenti. A quasi tutte le andature basta un litro, e a volte anche meno, per percorrere un miglio. Solo tra i 4000 e i 5000 giri si sale di poco sopra al litro per miglio. Il serbatoio è incorporato e ha ben 110 litri di capienza. Significa che si può navigare per circa 100 miglia ininterrottamente senza preoccuparsi di dover fare rifornimento. Solo un aspetto ha limitato la prova: l’elica non era forse quella ideale per tirare fuori tutta la potenza e, infatti, alla massima ci siamo dovuti accontentare di 5600 giri anziché 6000. Con un’elica di un passo maggiore si sarebbe potuto arrivare anche a venti nodi. Il risultato è comunque apprezzabile, proprio perché assolve al suo compito. È un battello fatto per far trascorrere una giornata al mare senza problemi, non per battere record di velocità. E poi, se si desiderano prestazioni maggiori, non si deve far altro che aumentare la potenza del fuoribordo. Pensando a una giornata di relax senza problemi, non si può che apprezzare alcuni altri dettagli dell’allestimento della coperta. C’è una versione tendalino base, ma si può anche optare per il rollbar con annesso bimini. Per il resto, gli accessori non sono molti, nel senso che è già quasi tutto standard: plancette di poppa, scaletta bagno, per esempio. Ottimo il musone di prua che risulta bello robusto tanto da poter essere sfruttato per poter sbarcare agevolmente quando si ormeggia di prua in banchina. Abbondante anche la superficie dei prendisole. Quello di prua, con la prolunga, arriva a circa due metri. Non poco, considerando che la lunghezza interna di tutto il gommone è poco più di cinque. A poppa, trasformando il divanetto e abbattendo lo schienale, si ha un secondo prendisole sufficientemente grande affinché due persone ci si possano sdraiare sia in orizzontale, sia in verticale. In più, è anche un ottimo prodotto per il

Allestimento ben riuscito che riesce a sfruttare, grazie alla versatilità degli arredi, tutto lo spazio a disposizione.

The set-up has been done well and manages to make the most of all of the space available, thanks to the versatility of the furniture.

218 TEST Joker Boat Coaster 580 Plus

AMPIA LA GAMMA DELLE MOTORIZZAZIONI. CON 40 CAVALLI, SENZA PATENTE, SE LA CAVA COMUNQUE BENE, MA, VOLENDO DI PUÒ ARRIVARE FINO A 130 CAVALLI. THERE IS A WIDE RANGE OF ENGINE AND POWER CHOICES. YOU CAN DO FINE WITH JUST 40 HORSEPOWER – SO NO NEED FOR A NAUTICAL LICENCE – BUT IF YOU WANT YOU CAN GO UP TO AS MUCH AS 130 HP.

219

We slipped moorings from the quay at Nautica Verbella in Sesto Calende, at the southern tip of Lake Maggiore and, before even touching the throttle, I realised that the Coaster 580 Plus challenges a popular misconception. We are used to thinking that an entry-level boat competes on price. And that savings come with a reduction in quality. But here it isn’t the case. I realised as much when I took a look at the deck. The cleats are enormous, and the cushions, fabrics and stitching are high quality. «In recent years we have had a lot of requests for an entry-level RIB, but we didn’t want a buyer’s first experience to be with a

low-quality boat. That is why we decided that the Coaster 580 Plus was to have all of the features of its big brothers». Over the past couple of years, many people have decided to take to the water, and all too often low quality has meant the kind of problems which it is always a good idea to avoid, especially for a first-time boat owner. The hull is the same as on the Barracuda 580. That is reassuring because it is the model that Joker Boat made for fishing fans, users who are used to grinding out the miles. On the transom, we had a Yamaha that produced 40 horsepower, the minimum power level. It will take as much as 130 hp, which might even be a bit too much,

while 115 is recommended. But the test with the 40 hp was interesting because, in terms of an entry-level boat, having an engine that doesn’t require a nautical licence helps to ensure that nobody is left out. The outboard sets me thinking about something that dismantles the day’s second misconception. We often tend to think that somebody without a licence is also someone who has never set foot on a boat. And that is perhaps not always true. The entry-level boat with its 40 horsepower can also be considered for a yachtsperson who wants ease of handling. As well as an engine that doesn’t require a licenceand keeping on top of renewals - the

Facile da condurre anche perché la carena plana senza difficoltà. Non ci si deve sforzare per trovare l’assetto giusto e nemmeno preoccuparsi di come condurlo. Ideale per un neofita, ma anche per chi cerca una giornata “no problem”.

It is easy to handle not least because the hull starts planning without any difficulty. You don’t have to force it to find the right trim or even worry about how to handle it. It is perfect for someone starting, as well as for somebody who is looking for a day without any issues.

220 TEST Joker Boat Coaster 580 Plus

VELOCITÀ MAX NODI TOP SPEED KNOTS

AUTONOMIA MN RANGE NM

RAPPORTO

RAPPORTO LUNG./LARG. L/W

JOKER BOAT

Via Santa Maria, 98 I-20093 Cologno Monzese (MI) www.jokerboat.it

PROGETTO

Federico Gerna e ufficio tecnico del cantiere

SCAFO

Lunghezza f.t. 5,85m • Larghezza massima 2,54m • Lunghezza interna 5,12m • Larghezza interna 1,38m

• Diametro tubolari 0,40-0,55m • 6 compartimenti

• Serbatoio carburante 110 l • Potenza massima installabile 96 kW (130 cv)

MOTORE

Yamaha F40 G • Potenza 40/70 cv • 4 cilindri in linea 16 valvole • Cilindrata 996 cc • Alesaggio per corsa 65mm x 75mm • Rapporto di trasmissione 2.33:1

• Regime di rotazione massimo 5300-6300 giri/min

• Peso 119 kg

CERTIFICAZIONE CE

CAT C

PREZZO

Base senza Motore 31.000 € + Iva

PROJECT

Federico Gerna and shipyard technical department

HULL

LOA 5.85m • Maximum beam 2.54m • Length 5.12m • Beam 1.38m • Tube’s diameter 0.40-0.55m • 6 compartments • Fuel tank volume 110 l

• Maximum rated power 96 kW (130 hp)

MAIN PROPULSION

Yamaha F40 G • Outlet mechanical power 40/70 hp • 4 cylinders in line 16 valves • Swept volume 996 cc • Bore&Stroke 65mm x 75mm • Transmission ratio 2.33:1 • Maximal rotational speed 5300-6300/min

• Weight 119 kg

EC CERTIFICATION

CAT C

PRICE 31.000 € (Excl.VAT) As standard – bare boat

CONDIZIONI DELLA PROVA CONDITIONS ON TEST

Località Lago Maggiore Place Lake Maggiore Persone a bordo//People on board 3 Carburante imbarcato 78 l Fuel volume on board

VELOCITÀ IN NODI SPEED IN KNOTS

CONSUMI L/H FUEL CONSUMPTION L/H

Da zero a planata in 3,5 secondi Gliding time of 3.5s from 0 to glide

Da zero alla massima in 14 secondi Gliding time of 14s for a speed change from 0 to 15.2 knots (maximum speed)

LITRO MIGLIO (VELOCITÀ DI CROCIERA) L/ NA MI (CRUISING SPEED)

barchemagazine.com 221
PESO POTENZA MASS OUTLET POWER 21 kg kw
110
2.3
1
15.2
Rpm 15.2 14.8 11.4 8.3 7.1 6.6 6.2 5 16.4 15.7 13.6 11.6 9.4 6.4 6.2 5.1 0 2 4 6 8 10 12 14 16 kn 5600 5500 5000 4500 4000 3600 3500 3000 minimo di planata//min to glide
Giri/min Velocità kn Consumi totali l/h Consumi litro miglio Autonomia mn Rumore su scala A (in plancia) dB Engine rotational Boat Total Fuel consumption Total Fuel consumption Range Sound level on scale A speed 1/min speed in knots (as volume flow) l/h (as volume hanging) l/ na mi na mi (at the dashboard) dB 3000 5.0 5.1 1.0 110 69 3500 6 .2 6. 2 1.0 110 71 3 600 6 .6 6. 4 1.0 110 73 4000 7.1 9. 4 1.3 84 74 4500 8 .3 11 .6 1. 4 78 75 5000 11.4 13 .6 1. 2 91 77 5500 1 4.8 15 .7 1.0 110 78 5600 1 5.2 16 .4 1.0 110 80
222 TEST Joker Boat Coaster 580 Plus

The best

VELOCE

E FACILE DA PORTARE, È UN PERFETTO ESEMPIO DI VERO CRUISER-RACER. FIRMATO UMBERTO FELCI È LA VERSIONE SPORTIVA E ALLEGGERITA DELL’ICE 70, UNO DEI BEST SELLER DEL CANTIERE IT IS QUICK AND EASY TO SAIL AND IS A PERFECT EXAMPLE OF A REAL CRUISERRACER. DESIGNED BY UMBERTO FELCI, IT IS THE LIGHTER SPORTS VERSION OF THE ICE 70, ONE OF THE YARD’S BEST SELLERS by Luca Sordelliseller
225

Una giornata fortunata, una di quelle, come dicono gli inglesi, perfetta per “fare yachting”. Quindici nodi di vento. Fa caldo, ma non troppo, nessun’altro in giro per il mare. L’aria è nitida, pulita da un ponente gentile. Sullo sfondo il Golfo di Varazze.

“Prendi, prendi il timone. E qui ci sono winch e scotte. Vai, portala tu”. Il vulcanico Marco Malgara, che di ICE Yachts è Ceo e instancabile promoter, mi cede subito comando e conduzione. ICE 70 RS non è piccolo: 21 metri di lunghezza fuori tutto, 5,76 metri di baglio massimo, 27 tonnellate di dislocamento. La superficie velica sfiora i 300 metri quadrati. Non certo una deriva, quindi, ma come tale si porta. Siamo di bolina, sul timone la sento leggerissima. Le grandi ruote si gestiscono con due dita. Reagisce bene alle raffiche e sbanda il giusto per appoggiarsi sullo spigolo di poppa. Mi godo il teak tiepido sotto le palme dei piedi e il log che mi dice che viaggiamo a 9 nodi. Ringrazio di fare questo mestiere e lasco un po’ le vele per poggiare di qualche grado, fino a 37° di apparente: 9,6. Poi viro, da solo, tutto è molto semplice. Il Jib non ha sovrapposizione e le manovre sono tutte alla mia portata e assistite con winch elettrici: basta un dito per gestirle. Certo, bisogna superare il primo momento di smarrimento che si prova davanti alle due consolle con un’infinita distesa di pulsanti e attuatori, cosa schiacciare? Ma dopo qualche minuto e soprattutto dopo qualche manovra, tutto diventa veramente facile. Apprezzo particolarmente che anche il trasto di randa e paterazzo siano a

La cabina armatoriale è a prua, ben illuminata da una doppia finestratura. Il letto, aggirabile su due lati, è lungo 210 cm. A poppa le classiche cabine doppie gemelle accolgono quattro ospiti.

The master cabin is in the bow, where it is well-lit by a double window. The bed, which is accessible from both sides, is 210 centimetres long. In the stern, the two classic twin rooms house four guests.

portata di mano: trovare l’assetto giusto è rapido, e molto divertente. L’ICE 70 RS è una barca veloce, reattiva, tipicamente Felci Design. Per le barche dello Studio gardesano, lo ammetto, ho un debole, un innamoramento nato tanti anni fa, nel 2004 con il suo primo 49, Nordica, che ebbi la fortuna di provare in una bella giornata ventosa nel Golfo del Tigullio.

Non abbiamo testato la barca con vele da portanti ma, leggendo le polari, i numeri raccontano che si può viaggiare stabilmente sopra ai 10 nodi stando sui 140°, dati più che in linea con quelli visti da noi di bolina. Nel corso della prova, il Ponente nel golfo è aumentato e si è alzata anche un po’ di onda, circa un metro e mezzo, nulla di impegnativo, ma abbastanza per capire, scendendo sotto coperta, che la barca è solida.

La costruzione è leggera, ma sofisticata, tipica di un cruiser-racer moderno.

Lo scafo è in vetro e carbonio, la coperta full-carbon così come strutture e serbatoi. La laminazione avviene per infusione e oltre che allo scafo la coperta è incollata anche al ragno strutturale.

Risultato? Un insieme monolitico: nessuno scricchiolio, nessuna vibrazione o rumore molesto sia picchiando sulle onde di bolina, sia andando a motore al massimo dei giri (a oltre 11 nodi) per rientrare in porto.

Tra le altre peculiarità del nuovo ICE 70 RS c’è la chiglia sollevabile che porta il pescaggio dagli impegnativi (ma molto raddrizzanti) 4,40 ai più ragionevoli 2,80 metri, e il garage tender di poppa che può ospitare un battello da 4,2 metri di lunghezza.

226 TEST ICE 70 RS
227

Albero passante e boma sono Axxon in carbonio, la chiglia telescopica con idraulica di Cariboni è costruita da Galetti e pesca 4,40 metri, ridotti a 2,80 quando rientra nella sua scassa.

Il layout della coperta è estremamente pulito, nonostante non si sia rinunciato a nulla in termini di regolazioni. Particolare ed elegante il disegno delle colonnine/consolle per la doppia timoneria.

The keel-stepped mast and boom are in carbon fibre from Axxon, while the telescopic keel (with hydraulics by Cariboni) was built by Galetti and gives a draught of 4.40 metres, which goes down to 2.80 when it is retracted into its trunk. The deck layout is extremely clear, even though there has been no cutting back in terms of trimmings. The double helm is supported by particularly elegant

Anche per l’allestimento sottocoperta l’attenzione al contenimento dei pesi è stata notevole, con interni alleggeriti grazie all’uso di materiali compositi. Ovviamente, come da Dna del cantiere, lo spazio alla customizzazione è notevole. Di base si possono avere tre o quattro cabine e tre bagni. Sulla versione della prova ci è piaciuta molto la scelta della cucina a piede d’albero, solo parzialmente separata dalla dinette, soluzione che consente di dedicargli molto spazio, lasciandola separata dalla zona living e pranzo. Ci è piaciuta meno l’idea di mettergli affianco la zona carteggio, troppo lontana dal tambuccio e da chi è in pozzetto. Significativa nota di merito finale per la lunga ed elegante finestratura sulla tuga che regala una bella sensazione di leggerezza e luminosità a tutti gli interni.

It was a beautiful day, the kind that the English like to say is perfect to go sailing. A fifteen-knot wind. It was hot, but not too hot, and there was nobody else out on the water. The air was clear, cleaned by a soft westerly wind. Behind us was the Gulf of Varazze. “Go on, take the helm. And here are the winches and the sheets. Go on, you sail her”. Marco Malgara, the energetic CEO of ICE Yachts, is a tireless promoter of the firm, and he quickly hands the boat over to me. The ICE 70 RS isn’t small: 21 metres long overall, with 5.76 metres maximum beam and 27 tonnes displacement.

The sail surface is practically 300 square metres. So definitely not a sailing dinghy, but it handles like one. We were sailing close-hauled, but it felt very light at the helm. The large wheels can be moved with just two fingers. It handles the gusts of wind well, and heels just the right amount to sit on the stern chine.

I enjoyed the warm feel of the teak under the soles of my feet, and the log that told me we were sailing at nine knots - I was grateful for my job. I slackened the sails a bit to bear up by a few degrees, up to 37 degrees apparent, and we were going at 9.6 knots. Then I changed course, on my own, and everything was very straightforward. The jib doesn’t overlap and the rigging is all within reach and is assisted by electric winches: you can control them with just a finger. Of course, you do have to get through that first moment of feeling lost that you get when you find yourself faced with two consoles with an endless spread of buttons and actuators. What should you press? But after a few minutes and especially after doing some manoeuvres, everything became easy. I especially appreciated the fact that the mainsail traveller and backstay are within reach: getting the right trim doesn’t take long, and it is lots of fun. The ICE 70 RS is fast and responsive, both characteristics of Felci Design, the firm from Lake Garda. I have to confess

I have a soft spot for the boats created by

228 TEST ICE 70 RS

LA SIGLA RS SIGNIFICA RACING SPORT E CONTRADDISTINGUE LE VERSIONI PIÙ “TIRATE”

DEL CANTIERE DI SALVIROLA. RISPETTO AL 70 “NORMALE”, LA NUOVA VERSIONE DISLOCA CIRCA UNA TONNELLATA IN MENO.

RS STANDS FOR RACING SPORT AND DISTINGUISHES THE FASTER MODELS FROM THE YARD BASED IN SALVIROLA.

THE NEW VERSION DISPLACES A TONNE LESS THAN THE “NORMAL” 70.

barchemagazine.com 229

in 2004 when I had the good fortune to test their first 49, Nordica, on a beautiful windy day in the Gulf of Tigullio. We didn’t try out the boat with sails set for following winds but, when you look at the polar diagrams, the figures show that you can travel consistently at over ten knots at 140°, which is a figure which is more than in line with what we saw against the wind. During our test, the westerly wind in the gulf increased and the waves got up a bit, to around a metre and a half, so nothing too taxing, but enough to realise, when I went below, that this is a solid boat. The build is light, but sophisticated, a feature of modern cruiser-racers. The hull is in fibreglass and carbon fibre, with the deck entirely in carbon fibre, as are the structures and tanks. The lamination is done with injection moulding, and as well as the hull, the deck is also attached to the structural frame. What does that do? It creates a single block: there is no creaking, and there aren’t any vibrations or annoying noise, whether it be from hitting the waves sailing upwind, or using the engine at full revs (at over eleven knots) to go return to the harbour. Other unusual

features on the new ICE 70RS include a retractable keel, which reduces the draught from a demanding 4.40 metres (which is nevertheless good at keeping you upright) to a more reasonable 2.80, while the tender garage in the stern can take a 4.2-metre dinghy. There has also been a lot of attention paid to restricting weight below decks, with interiors that have been lightened with the use of composite materials. Of course, and in line with the brand’s DNA, there is a significant degree of customisation available. The base layout is for three or four cabins and three bathrooms. On the boat, we tried we greatly liked the decision to put the galley at the base of the mast, where it is only partially separated from the dinette, a solution which gives it plenty of room while leaving it separated from the living and dining area. We weren’t so keen on having the map area alongside it, where it is too far away from the companionway and from whoever is in the cockpit. On the other hand, we were impressed by the long and elegant windows on the deckhouse that give a pleasant feeling of lightness and luminosity to the whole interior. 

La motorizzazione base prevede uno Yanmar da 195 cv. A 2800 giri permette alla barca di navigare a 11 nodi, mentre il regime di crociera consigliato è di 2000 giri al minuto e circa 9 nodi. In alternativa si può salire a 230 cavalli, sempre Yanmar.

The standard motorisation is a Yanmar that turns out 195 horsepower. At 2800 rpm it means the boat can do eleven knots, while the recommended cruising rate is 2000 rpm, so around nine knots. Alternatively, you can move up to a 230 hp model, again by Yanmar.

ICE YACHTS S.R.L.

Via delle Arti n°12 I-26010 Salvirola (CR) T. +39 0373 729220 info@iceyachts.it

PROGETTO

Umberto Felci Design

SCAFO

Lunghezza f.t. 21,30m • Lunghezza al gall. 19,80m • Baglio max 5,76m • Pescaggio 2,80/4,40m

• Dislocamento 27.000 kg • Zavorra 8.100 kg • Riserva acqua 1.100 l

• Riserva carburante 1.200 l

Sup. velica di bolina 295 m2

Gennaker 390 m2

MOTORE

Yanmar 195 cv

PREZZO 2.750.000 Euro + IVA

PROJECT

Umberto Felci Design

HULL

LOA 21.30m

LWL 19.80m • Maximum beam 5.76m • Draft 2.80/4.40m

Displacement 27,000 kg • Ballast 8,100 kg • Water tank volume 1,100 l

Fuel tank volume 1,200 l

• Upwind sail surface 295 m2

Gennaker surface 390 m2

MAIN PROPULSION

Yanmar 195 hp

PRICE

2,750,000 Euro + VAT

230 TEST ICE 70 RS

SOLO

Year 2018, Length 72m, Beam 11.60m, Draft 3.40m, Gross Tonnage 1,600, Guests 12, Cabins 6, Configuration 1 Owne, 1 Vip, 2 Double, 2 Convertible, Crew 18 Engines 2 X Caterpillar (2,480hp), Cruising Speed 15 Knots. Price e 71,000,000 Euros u Edmiston isobel@abelandgraham.com, www.edmiston.com

FEADSHIP 105’

Year Built 1969, Length 105’, Beam 22’ 10’’, Draft 6’

3 Staterooms, Engines Caterpillar 660 hp, $6,200,000

u Denison Yachting Cell 401.633.4320 sales@denisonyachting.com www.denisonyachtsales.com

Year 2004, Beam 4.85 m Cabins 3 + 1 crew, Location Sardinia, Italy, Cruising Speed 30 kn, LOA 19.74 m Engines 2xMAN 1050hp Heads 3, Hull Material Fiberglass, Max Speed 37 kn, Price € 550,000 VAT PAID u Idea Yachting Limited +377 99901094 info@ideayachting.com

MAIORA 95’

Year: 2016, Fuel Type diesel Cruising Speed 25 kn, LOA 95.17 ft, Beam 21 ft, Engine Model C32. Price: $4,595,000

u Florida Yachts International (305) 854-6020 www.fyiyachts.com

CUSTOM LINE 92’

Year: 2015, Fuel Type diesel

Cruising Speed 13.5 kn, LOA 92.92 ft, Beam 23 ft, Horse Power 1200 horsepower, Engine Model V8-1200. Price: $5,995,000

u Florida Yachts International (305) 854-6020 www.fyiyachts.com

PERSHING 90’

Year: 2007, Fuel Type diesel LOA 90 ft, Beam 20.42 ft Horse Power 2400 horsepower, Engine Model 16V 2000 M93. Price: $2,445,000 u Florida Yachts International (305) 854-6020 www.fyiyachts.com

MOON 60 MOTOR Versione motore della fortunata serie Moon 60 catamaran. Barca demo, 4 cabine 4 bagni oltre equipaggio, ben accessoriata, disponibile per la stagione 2023. € 3.878.300 oltre IVA u Grabau International +393337489281, michele@ grabauinternational.com

FEADSHIP KISS

Year 2015 | 2022 Refitted Length 46.60m, Beam 9m, Guests 12, Cabins 6, Engines 2 X Caterpillar (1,200hp). Price 31,500,000 Euros, EU VAT paid u Edmiston isobel@abelandgraham.com, www.edmiston.com

MANGUSTA 141’

Year: 2017, Fuel Type diesel

Cruising Speed 13 kn, LOA 141 ft, Beam 28.42 ft, Horse Power 1448 horsepower Engine Model 12V2000. Price: $19,900,000

u Florida Yachts International (305) 854-6020 www.fyiyachts.com

PALMER JOHNSON M/Y BLACKSHEEP

Year 2009, LOA 38m,

Guests, 4 Staterooms,

Crew. Price: $5,950,000 USD

FGI YACHT GROUP +1 954 494-7096 fg@fgiyachtgroup.com

EYAHNE

BLACK LEGEND S Model: Mylius 60, Year: 2013

| Refit: 2018, LOA: 18,23 m Beam: 4,80 m, Draft: 3,57 m Flag: Malta, Location: La Seyne sur Mer, South of France. Price: € 1,080,000. u Bernard Gallay +33 467 66 39 93 info@bernard-gallay.com, www.bernard-gallay.com

232 BROKERAGE section
7’’,
8
6
u
RIVA SPORTRIVA 56 Year 2015, LOA 17.60 m, Guest Cabins 3, Cruising Speed 28 kn, Location South of France, Beam 4.64 m, Engines 2xMAN 900hp, Heads 2, Max Speed 32 kn Hull Material GRP, Price €1,190,000 u Idea Yachting Limited +377 99901094 info@ideayachting.com NAVALIA 65 Year 2005, LOA 18.85 m, Guest Cabins 3, Cruising Speed 25 kn, Location La Spezia, Italy, Beam 5 m Engines 2xMAN 800hp Heads 3, Max Speed 30 kn Hull Material GRP. Price €550,000 VAT Paid u Idea Yachting Limited +377 99901094 info@ideayachting.com Beam 7.10 m, Guest Cabins 4, Cruising Speed 24 kn Location Sardinia, Italy Engines 2xMTU 2400hp Heads 4, Max Speed 28 kn Hull Material GRP. Price €4,700,000 VAT Paid u Idea Yachting Limited +377 99901094 info@ideayachting.com
- DUFOUR Year Built 1995, Length 19.81 M, Beam 5.49 M, Draft 2.59 M, Gross Tonnage 28 Ton, Guests 10, Construction Fiberglass, Cruising Speed 7 Knots, Price $ 450,000 u Northrop & Johnson www.northropandjohnson.com SANLORENZO 118 GELATO Built2017, Length: M 36.5, Beam M 7.6, Draft M 2.25, staterooms 5, guest 10, Cruising Speed 23 Knots. Price € 9,600,000 Vat Paid u Blackorange Superyacht Experts greg@blackorange-yachts.com M. +971505796099 ELISE WHISPER Year: 2001, Refit : 2018 LOA: 23.99 m, Beam: 5.91 m Draft: 2.39 m, Flag: UK Location: Genoa, Italy. Price: € 1,490,000. u Bernard Gallay +33 467 66 39 93 info@bernard-gallay.com, www.bernard-gallay.com

AKIRA

Length over all: 56.70 metres

Beam over all: 10.30 metres

Draft (half load): 2.30 metres

Tonnage: approx. 780 GT, Crew: 13

Guests: 12. Speed 22 knots. Price: e 55,500,000

u Heesen Yachts USA +1 561 441 6131 tconboy@heesenusa.com

CRANCHI MEDITERRANEE 41

Year 2000. Volvo Penta TAMD 63P 1x 370 HP - 630 h. Boat in good condition. Master cabin with double bed. Guest cabin with bunk beds. Bathroom with shower LOA: 12,65 m, Beam: 3,80 m. Price: € 89.000

u Giorgio Dalla Pietà –Archipelago Cell +39 333 7886745

info@archipelagodp.it, www.archipelagodp.it

RIVA VIRTUS 63’

Year: 2011/ Refit: 2020, Lying: Ibiza, Loa: 19.57 m, Beam: 4.8 m, Draft: 1.6 m, Engines: 2x MAN V12 1360 HP, Engine Hours: 915, Cruising speed: 35kn, Max Speed: 40kn, Fuel Tank: 3200L, Accommodation: 3 cabins. Price: € 1.190.000EX EU VAT u Infinite Yachts info@infiniteyachts.com www.infiniteyachts.com

SANLORENZO SD 112

Year 2016, LOA 34.10 m,

Guest Cabins 5, Cruising Speed 10 kn, Location La Spezia, Italy, Beam 7.66 m Engines 2xMTU 1500hp Heads 6, Max Speed 18 kn Hull Material GRP. Price €7,800,000 VAT Paid

u Idea Yachting Limited +377 99901094 info@ideayachting.com

CANTIERI DI SARNICO SPIDER

Anno 2009; motori 2x435

hp Volvo Penta IPS 600, ore moto 965 ca, ottime condizioni, visibile Sud Tirreno, richiesta € 250.000 Iva assolta

u Yacht Service Rapallo +393358263146 commerciale@ yachtservicerapallo.it

DALLA PIETÀ 72 HT

Del 2012, 23,02 mt. per 5,81, ore moto 450, 2x1650 Cat, velocità crociera 27Kt max 33Kt, versione 3 cabine, 4 bagni imbarcazione come nuova, tenuta al coperto di inverno e da due marinai in estate. Prezzo € 1.300.000. u Fabio 338.4531398

COLOMBO 36’ BELLAGIO

Anno 2020; motori 2x300

hp Volvo Penta, ore moto 50 ca, ottime condizioni, visibile Grecia, richiesta € 400.000 Iva esposta

u Yacht Service Rapallo +393358263146, commerciale@ yachtservicerapallo.it

GALLANT LADY - FEADSHIP

Year Built 2007, Designer Feadship, Length 51.21 M, Beam 9.60 M, Draft 2.21 M, Gross Tonnage 765 Ton, Guests 10, Crew 11, 5 Cabins, Construction Aluminum Cruising Speed 13 Knots. Price $ 25,000,000 u Northrop & Johnson www.northropandjohnson.com

u Blackorange Superyacht Experts greg@blackorange-yachts. com M. +971505796099

UNIESSE 57’

Anno 2002; motori 2x800 hp Man i6-800, ore moto 95 ca, refit totale 2021 con imbarco motori nuovi, eccellenti condizioni, richiesta € 595.000.

u Yacht Service Rapallo +393358263146 commerciale@ yachtservicerapallo.it

SOUTHERN WIND 100DS

Farr e Nauta design Deck Saloon performance cruiser, costruzione carbonio-kevlar, due cabine VIP, due cabine ospiti e crew quarter. € 3.975.000

Iva assolta, visibile in Italia.

u Grabau International +393337489281, michele@ grabauinternational.com

FOUR WINNS 248

2004, showroom Como. Usata solo acqua dolce. Sempre rimessata in inverno. Molti lavori eseguiti, perfetta. 1x 280 HP Volvo 5.0 GXI V8 benzina con poche ore di moto. € 39.000.

u Valbroker tel. 0039 3475006999 info@valbroker.com, www.valbroker.com

ZEN - FERRETTI YACHTS

Year Built 2019, Length 28.3 M, Beam 7.01 M, Draft 2.21 M, Gross Tonnage 140 Ton Guests 10, Crew 5 Construction Fiberglass Cruising Speed 13.5 Knots. Price € 6,500,000 u Northrop & Johnson www.northropandjohnson.com

COLOMBO ATLANTIC 38 1999, Lago Maggiore. Ottime condizioni. Manutenzioni annuali. Pronta alla boa. 2x300 HP Mercruiser 7.4 MPI duo prop. € 98.000.

u Valbroker

CRANCHI CSL 27

Year 2006. Engines: VOLVO PENTA D4-260 1x 260 HP 877 h., LOA: 8,57 mt (28,12 ft), BEAM: 2,83 mt (9,28 ft). Price € 38.000

u Giorgio Dalla Pietà –Archipelago Cell +39 333 7886745

BLUE SKY

Year 2013, Length: 44.65m Beam: 9.20m, Draft: 2.70m, Cruising speed: 13 Knots. $ 22,800,000

u Camper & Nicholsons International +377 97 97 77 00 www.camperandnicholsons. com

CURFEW II Year Built/Refit Year 2017 / 2022, Length 31.95m, Beam 7.47m, Guests 10, Staterooms 5, Crew 7. Price: $9,490,000 USD FGI YACHT GROUP +1 954 494-7096 fg@fgiyachtgroup.com

Denison Yachting

954.763.3971

INVICTUS FX270 Anno 2019, LOA: 8,10 mt, Larghezza: 2,80 mt, Portata max persone: 8/10, Honda 250cv, Ore navigazione: 320 Prezzo: € 78.000

u Nautica Bertelli Srl +39 035/911302

FRANCHINI 63S

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RIVA 76 PERSEO

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2.70 M, Guests 10, Crew 6,

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Draft: 1,6 m, Main Engines: 2x MAN 1360 HP, Engine Hours: 915. € 1.190.000 VAT EU not paid u Infinite Yachts info@infiniteyachts.com www.infiniteyachts.com

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Year Built 2014, Length

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X-412 Year:1999
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980, aria cond., bowthruster, 3 cabine + crew, eccellenti condizioni. € 600.000. u Florio Yacht tel. +39 0184 532626 www.florioyacht.it, info@florioyacht.it RAFFAELLI MELTEMI 65 Anno 2008, m.18,60, Caterpillar 2x870 hp, bowthruster, aria cond., full optional. Ottime condizioni. € 450.000 + 5%. u Florio Yacht tel. +39 0184 532626 www.florioyacht.it, info@florioyacht.it ENDURANCE 41 Anno 2006 – 2 x 350 Volvo Penta. Imbarcazione ben accessoriata e in ottime condizioni. € 115.000 u AC Yacht Broker di Vittori Tel. 0773/520047, www.acyachtbroker.it, info@acyachtbroker.it CRANCHI 56HT Year: 2017 - Loa: m 17,20Beam: m 4,85 - Max Draft: m 1,30 - 2x725hp Volvo IPS 950 - PRICE: € 680.000 u Inmar snc 329.0907407 - 348.1250078 info.inmar@gmail.com www.inmar.it HATTERAS 60 CONV. Anno 1998, m.18,20, CAT 2x1350 hp, ore moto 880, n.2 generatori, aria cond., dissalatore etc., 3 cabine, € 395.000 trattabili. u Florio Yacht tel. +39 0184 532626 www.florioyacht.it, info@florioyacht.it FALCON 76 Anno 1988, m.22,50, G.M 2x870 hp, full optional. € 280.000 + 5% u Florio Yacht tel. +39 0184 532626 www.florioyacht.it, info@florioyacht.it JEANNEAU SUN ODYSSEY 54 DS Year: 2004 - LOA: m 16,38, Beam: m 4,87 - Max draft: m 2,30 - 1x Volvo Penta 100Hp - Price € 230.000 + Iva u Inmar snc 329.0907407 - 348.1250078 info.inmar@gmail.com www.inmar.it MAGNUM 53 1982, 2x1150 Mtu, Refit, interni custom con tre cabine. € 425.000. u Santa Marina Yachts +39 335 334 192 info@smy.it BLUEGAME 47 Anno 2007 2 x 715 Cummins €240.000. u Santa Marina Yachts +39 335 334 192 info@smy.it WALLY TENDER 43 Year 2007 - Good condition - Engine room refit. € 365.000 + IVA se dovuta. u CMM Yacht Service +39 0721 960511 info@cmmyachtservice.com www.cmmyachtservice.com INDOMITA 30 Year 2008 – Good condition- Equipped with 2x164 Mercury. €60.000 u CMM Yacht Service +39 0721 960511 info@cmmyachtservice.com www.cmmyachtservice.com

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