Guidaci - Aprile 2023

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"Zippo" accende l'Europeo

RIVISTA DELL'AUTOMOBILE CLUB DI VICENZA - anno 10 - numero 3 - 2023 REG.TRIB VICENZA N. 1499/14 del 21/05/2014 www.vicenza.aci.it

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aprile

Tra storia e futuro ripensare la mobilità

■ Tradizione ed innovazione. Ad accostarle così le due parole sembrerebbero un ossimoro tanto sono contrapposti i concetti che esse esprimono. E, invece, tradizione e innovazione ben si sposano ad un'idea di mobilità che progetta il futuro senza buttare alle ortiche sic et simpliciter il passato. La mobilità è un diritto troppo prezioso per essere compromesso da un approccio semplicistico o peggio, ideologico. Inutile sottolineare come in questo particolare momento storico il mondo dell’automobile si trovi di fronte ad un bivio: da un parte il motore elettrico, cui guardano le istituzioni dell’Unione Europea, dall’altra il motore endotermico, che rappresenta una garanzia cui tanti Paesi, Italia in primis, vogliono rimanere legate fino al momento in cui non vi sia un’alternativa altrettanto efficiente. E come non capire questa presa di posizione se solo si pensa alla qualità delle soluzioni ingegneristiche e tecnologiche in genere e allo stile di design che hanno contraddistinto il marchio di fabbrica delle Case automobilistiche italiane, intorno a cui poi sono sorte aziende di componentistica ed accessori legate alla filiera dell’automotive. La nostra economia è stata trainata da questo settore che ad oggi rappresenta oltre il 5% del PIL nazionale. A questo dobbiamo pensare quando ci prospettano scenari proiettati unicamente verso l’elettrico che, attualmente, ha ancora costi troppo elevati per non rimanere di nicchia, a tacere di altre criticità quali la limitata autonomia del motore, i tempi di ricarica, l’insufficienza della rete di distribuzione (colonnine) e, ancora più a monte, le difficoltà di reperimento del litio per le batterie, lo smaltimento delle stesse batterie e il combustibile che alimenta le centrali. Insomma, non è affatto giustificata la sicumera con cui viene propugnato l’elettrico anche solo pensando che ha lavorato a questo tipo di motore perfino Ferdinand Porsche senza esiti finora risolutivi. Questa è la mia opinione di sempre e ne rimango convinto anche dopo essere stato ospite della stimolante tavola rotonda, intitolata appunto "Bollicine elettriche”, organizzata da Andiamo elettrico, in cui insieme con altri illustri personaggi mi sono confrontato sui temi della mobilità sostenibile e

dell'economia circolare in maniera appunto… frizzante. Come ho già avuto modo di ribadire, non sono le auto la causa principale dell’inquinamento delle nostre città in cui l’aria, e lo sappiamo bene anche a Vicenza, arriva a livelli di allerta. O, meglio, non sono le vetture moderne ed efficienti a dover essere messe al bando, bensì quelle “vecchie”, che non sono neppure storiche. Le auto vecchie rappresentano un pericolo per la circolazione e sono altamente inquinanti. Su queste distinzioni si dovrà pure arrivare a dei punti fermi con le autorità che regolano la circolazione sulle nostre strade, in particolare nei centri storici. Tanti sono gli argomenti di questo numero. Vi segnalo un’interessante intervista sui problemi che riguardano le persone diversamente abili: si tratta di una questione che riguarda tutti perché la mobilità deve essere accessibile e fruibile senza doversi tramutare in una corsa ad ostacoli da superare. GuidACI sta allargando la propria visuale nell’esigenza di sensibilizzare al diritto (di tutti) ad una mobilità sicura: dunque non solo educazione stradale nelle scuole, dove peraltro l’impegno di ACI Vicenza – grazie alle Autoscuole aderenti a Ready2Go - continua senza interruzioni, ma anche interesse per le categorie fragili.

Infine, consentitemi un occhio allo sport. Complimenti ai piloti targati ACI Vicenza protagonisti al recente Rally Costa Brava, con Andrea “Zippo” Zivian che ha ripreso la corsa al campionato europeo da dove l’aveva lasciata nel 2022, ovvero vincendo. E che dire di quel “giovanotto” di Toni Fassina, che a 78 anni sulla sua rombante Lancia Stratos ha vinto il 2° raggruppamento? Non solo. Per rimanere ancora fuori dal nostro territorio, il Team Bassano ha segnato una tripletta al Rally Sulcis-Iglesias: primo, secondo e terzo!

Anche localmente si sono scritte belle pagine di sport motoristico: l’infaticabile Rally Team di Isola ha organizzato nel mese di marzo appena concluso la regolarità turistica dei Colli Isolani, specialità che coniuga sport e territorio, ed il il 2^ Slalom di Malo. Sono tutti segni della vitalità del motorsport nel vicentino. Concludendo, anche grazie allo sport possiamo dire che il passato ci aiuta a scrivere il presente e progettare il futuro.

2023 GuidACI LUIGI BATTISTOLLI

FOTO CLICK

■ Un Rally Val D’Orcia che sa di incredibile con la vittoria nel primo appuntamento della stagione arrivata nell’ultima prova speciale grazie ad un tempo monstre segnato da Paolo Andreucci che riesce nell’impresa di sorpassare Giacomo Costenaro (foto di Mario Leonelli), fino a quel momento in prima posizione provvisoria.

SOMMARIO ACI INFORMA 3 Editoriale 6 L'app Comuni-chiamo Per segnalare i problemi 8 L'angolo dell'avvocato Trasporto dei minori 10 Ready2Go Cinture di sicurezza 14 ACI Radio Intrattenimento e informazione 24 h su 24 16 Concorso Italiano Le auto made in Italy 20 AISM Difficoltà per rinnovare la patente di guida 22 Nuovo parcheggio Ex Macello ben 89 posti 24 Visitare l'Egitto Tempo fino al 28 maggio 50 Editoria Un libro su Mannucci Munari una vita di traverso Rivista fondata da ROBERTO CRISTIANO BAGGIO segreteria@vicenza.aci.it Via Enrico Fermi 233, Vicenza Telefono 0444/966046
Costa Brava Zippo subito al comando Lucky e Fassina vincitori nei raggruppamenti
Rally Serras de Fafe Pit-stop per Battistolli jr. 34 Rally del Ciocco Crugnola-Ometto salgono subito sul podio 40 Rally della Val d'Orcia Arrivo al fotofinish La spunta Andreucci 46 Colli Isolani Rugo e Susto sono i più… regolari 48 Slalom Monte di Malo In pista il 7 e 8 aprile
RALLY 28
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L’app Comuni-chiamo aiuta Amcps a risolvere i problemi

In aumento le segnalazioni da parte dei cittadini, che in gran parte indicano criticità per quanto riguarda strade e cartelli.

Risolto oltre il 95% delle richieste

■ Continua a riscontrare l’interesse dei cittadini e a dare risultati efficienti l’app Comuni-Chiamo che consente l’invio di segnalazioni in tempo reale direttamente alla centrale operativa di Amcps per richieste di intervento su strade, marciapiedi, piste ciclabili, aree verdi, segnaletica ed edifici pubblici. Nel 2022 le comunicazioni inviate sono state 1.749, in aumento rispetto al 2021 chiuso con 1.348 segnalazioni. È stato risolto il 95,7% delle richieste di intervento di competenza di Amcps mentre nel 2021 si era arrivati all’88%.

Segnalazioni e interventi

Da aprile 2021, quando l’app è sta-

ACI INFORMA 6 GuidACI | aprile 2023

ta attivata, ad oggi le segnalazioni sono state 3.545, così distribuite: 1.348 nel 2021, 1.749 nel 2022 e 448 nel 2023. In questo periodo le richieste di intervento hanno riguardato l’arredo urbano (168), gli edifici pubblici (175), l’impiantistica (2), i marciapiedi (152), le piste ciclabili (9), la segnaletica (917), le strade (1.724), il verde pubblico (398).

Per quanto riguarda il 2022 le se-

Il sindaco Rucco:

avviata la gestione (ovvero il 4,3%).

“L’attivazione della app di Amcps si rileva di particolare utilità per l’azienda, che riesce a ricevere le segnalazioni in modo immediato, e per gli utenti, che con un semplice gesto riescono a segnalare in tempo reale problematiche riscontrate in città, contribuendo così a migliorare le attività di manutenzione del patrimonio pubblico - sottolinea il sindaco Francesco Rucco - Invito, pertanto, chi non l’avesse ancora fatto a scaricare gratuitamente l’app nel cellulare e ad utilizzarla in caso di necessità”.

gnalazioni sono state 1.749, delle quali 75 per l’arredo urbano, 91 per gli edifici pubblici, 2 per l’impiantistica, 60 per i marciapiedi, 1 per le piste ciclabili, 452 per la segnaletica, 914 per le strade, 154 per il verde pubblico.

Rispetto alle 1.749 richieste, 102 non sono risultate di competenza di Amcps, 1.577 sono state risolte (corrispondente al 95,7% di quelle di competenza), e per 70 è stata

Una volta scaricata gratuitamente l'App dagli store per dispositivi Android e Ios, sarà sufficiente registrarsi, con un indirizzo email ed un recapito telefonico, e selezionare Vicenza come proprio Comune di riferimento. Da quel momento sarà possibile inviare all’azienda di viale Sant’Agostino una segnalazione, corredata da foto e da una breve descrizione del problema, riguardante la manutenzione del patrimonio comunale, inserendo l’indirizzo esatto del luogo oggetto della segnalazione tramite l'attivazione della geolocalizzazione sul proprio dispositivo. È possibile presentare segnalazioni su strade, marciapiedi, piste ciclabili, aree verdi, segnaletica ed edifici pubblici.

Il cittadino “segnalatore” riceverà immediatamente una notifica di avvenuta ricezione della segnalazione, una seconda notifica quando la segnalazione sarà presa in gestione dai tecnici dell’azienda, ed un’ultima ad intervento eseguito.

“Un servizio di grande utilità, pratico ed immediato”
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Il trasporto dei minori sui veicoli a motore a due ruote

■ L’art. 170 del d. lgs. n. 285 del 30.4.1992 (cosiddetto “Codice della Strada”) disciplina il trasporto di persone, animali e oggetti sui veicoli a motore a due ruote.

La menzionata disposizione stabilisce, in primis, l’età minima del minore ai fini del trasporto sui motocicli; così testualmente l’art. 170, comma 1-bis, del Codice della Strada: “Sui veicoli di cui al comma 1 é vietato il trasporto di minori di anni cinque”. Il Codice statuisce, quindi, il requisito minimo di età e cioè l’aver compiuto almeno cinque anni.

L’art. 171 del Codice della Strada prescrive, altresì, che il minore è tenuto ad indossare correttamente un casco protettivo conforme ai modelli omologati in ossequio alla normativa di fonte europea.

Ai sensi dell’art. 170, comma 3, del Codice della Strada il minore, così come qualsiasi altro passeggero, deve poter restare seduto sul motociclo in modo stabile ed equilibrato e nella posizione determinata dalle apposite attrezzature del veicolo. Ne consegue che se il minore ha più di cinque anni ma, nonostante ciò, la statura ovvero la sua costituzione fisica non gli

amministrative vanno dalle multe al fermo del motociclo

consentono di posizionarsi in maniera stabile ed equilibrata non potrà comunque essere trasportato sul motociclo.

Il Codice della Strada, con riferimento alle sanzioni amministrative da irrogare al soggetto che abbia violato le menzionate disposizioni, stabilisce:

a) il pagamento di una somma compresa tra euro 165,00 ed euro 660,00 qualora sia trasportato un minore di età inferiore a cinque anni (art. 170, comma 6-bis);

b) il pagamento di un importo com-

preso tra euro 83,00 ed euro 332,00 qualora il minore trasportato non sia posizionato in modo stabile ed equilibrato (art. 170, comma 6);

c) il pagamento di una somma compresa tra euro 83,00 ed euro 332,00 qualora il minore trasportato non indossi ovvero non indossi regolarmente un casco protettivo conforme alla normativa vigente (art. 171, comma 2). Alla specificata sanzione pecuniaria amministrativa consegue il fermo amministrativo del veicolo per sessanta giorni (art. 171, comma 3).

ACI INFORMA
Il Codice della strada indica nei 5 anni l'età minima per il passeggero assieme al fatto di dover indossare un casco protettivo. Le sanzioni
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GIANLUCA VECCIA L’angolo dell’avvocato

Automobile Club Vicenza

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A UTOMO B I LE CLU B

Cinture di sicurezza un dispositivo salvavita ancora poco amato

Sono soprattutto i guidatori ed i passeggeri Over 40 a non utilizzarle al contrario dei giovani.

Rappresentano invece la seconda causa di morte dopo l’eccesso di velocità. Gli obblighi del conducente nel far rispettare le regole a chi è in macchina e le sanzioni previste

■ Durante le lezioni in autoscuola, quando si parla dei dispositivi di sicurezza passiva, come ad esempio le cinture di sicurezza, sistematicamente troviamo allievi che candidamente confessano di non usarle. Ci sono delle statistiche al riguardo.

I passeggeri di età superiore a 40 anni sono quelli meno propensi a mettere la cintura di sicurezza sui sedili posteriori. Non la indossano

nel 46% dei casi. Invece, i ragazzi al di sotto dei 24 anni, quando salgono dietro non mettono la cintura solo nel 21% dei casi. E gli Over 40 sono anche quelli che, da guidatori, insistono meno sui loro passeggeri perché si assicurino al sedile. Questo sfata un po’ il mito che siano i giovani i più propensi al rischio. Sicuramente sarà capitato a tutti di far salire sul proprio autoveicolo un passeggero riluttante a met-

tersi spontaneamente la cintura e a dover essere in imbarazzo nel pronunciare la frase “Per favore mettiti la cintura!” E magari sentirsi rispondere “Perché, mica dobbiamo fare un incidente” oppure “Ma tanto facciamo poca strada!”

I numeri indicano anche che la mancanza d’uso della cintura è la seconda causa di morte, dopo l’eccesso di velocità e prima della guida in stato d’ebbrezza. Inoltre,

SERGIO
ACI INFORMA
MAISTRELLO
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l’uso della cintura riduce i rischi di ferite gravi o mortali, in una percentuale che va dal 40 al 65%, nei vari casi d’incidente.

L’art. 172 comma 1 del codice della strada cita: “Il conducente e i passeggeri dei veicoli… muniti di cintura di sicurezza, hanno l'obbligo di utilizzarle in qualsiasi situazione di marcia. I bambini di statura inferiore a 1,50 m devono essere assicurati al sedile con un sistema di

Rubrica a cura delle Autoscuole Ready2Go

menticati in auto, è stato introdotto il comma 1 bis: “Il conducente… quando trasporta un bambino di età inferiore a quattro anni assicurato al sedile con il sistema di ritenuta di cui al comma 1 ha l'obbligo di utilizzare apposito dispositivo di allarme volto a prevenire l'abbandono del bambino”.

Sempre l’articolo 172 comma 10: “Chiunque non fa uso dei dispositivi di ritenuta, cioè delle cinture di sicurezza e dei sistemi di ritenuta per bambini, o del dispositivo di allarme di cui al comma 1-bis è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma (da € 83 a € 332) e decurtazione di 5 punti dalla patente. Quando il mancato uso riguarda il minore, della violazione risponde il conducente ovvero, se presente sul veicolo al momento del fatto, chi è tenuto alla sorveglianza del minore stesso. Quando il conducente sia incorso, in un periodo di due anni, in una delle violazioni di cui al presente comma per almeno due volte, all'ultima infrazione consegue la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente da quindici giorni a due mesi”. Di chi è la responsabilità se il passeggero è senza cinture di sicurezza?

ritenuta per bambini, adeguato al loro peso, di tipo omologato”. Ho sottolineato questa parte dell’articolo perché purtroppo devo dire che, durante le mie lezioni nelle scuole elementari, spesso, alcuni bambini rivelano di essere trasportati in auto dai genitori senza questi importanti sistemi, che loro chiamano “seggiolini”.

Dal luglio del 2019 per evitare i gravi casi di cronaca di bambini di-

Il Codice della Strada è molto preciso su questo punto: è il guidatore che ha la responsabilità di obbligare ogni persona presente nel mezzo a usare le cinture di sicurezza. Diverse sentenze della Corte di Cassazione hanno affermato che il conducente deve far rispettare la norma, obbligando tutti i passeggeri ad allacciare sempre le cinture, sia davanti che dietro. In caso di rifiuto, il guidatore non deve trasportare la persona, Proseguire la guida prevede una colpa diretta del conducente che, in caso di incidente, può sfociare in responsabilità pe-

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nale. In base alle recenti modifiche del Codice della Strada, in caso di morte del passeggero senza cintura il conducente rischia il reato di omicidio stradale. Si tratta di un reato grave, che può comportare una pena di reclusione da 2 a 7 anni. Chi prende la multa se il passeggero non ha la cintura?

Nel caso gli organi di Polizia accertino il trasporto di un passeggero senza cintura di sicurezza, il Codice della Strada prevede una sanzione amministrativa da 83 a 332 euro. Se invece gli agenti riscontrano l’uso scorretto della cintura

da parte di un passeggero, ossia non conforme alle norme di legge, si rischia una multa da 41 a 167 euro. Se la violazione è commessa da un passeggero maggiorenne la multa viene erogata a carico del trasgressore e non del conducente del veicolo. Se invece è un passeggero minorenne a non usare la cintura di sicurezza, in questa circostanza è il guidatore che deve pagare la sanzione pecuniaria (con relativa decurtazione di punti).

A chi tolgono i punti se il passeggero senza cintura?

La presenza di un passeggero mi-

norenne senza cintura a bordo del veicolo prevede la decurtazione di 5 punti al conducente. Per un passeggero maggiorenne privo di cintura, anche se in possesso di patente, non c’è sottrazione di punti né al passeggero e neppure al conducente.

E l’assicurazione RCA?

In caso di incidente stradale con diritto al risarcimento il mancato uso delle cinture di sicurezza previsto dalla legge da parte dei passeggeri ha come conseguenza la possibilità da parte dell’Assicurazione di avvalersi del diritto di rivalsa, richiedendo al titolare della polizza il rimborso dell’indennizzo erogato a favore dei danneggiati. E allora in conclusione cosa possiamo dire? Controlli e multe sono il modo migliore per affrontare i guidatori che proprio non vogliono sentire la ragione. Nel frattempo, io continuo a sensibilizzare i giovani a volte, basta anche facendo vedere filmati sui crash test dei manichini senza cinture. Un’auto lanciata a 60 km/h contro un muro lascia senza parole. E, forse, vale più di tanti discorsi.

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ACI Radio é tutta un’altra musica

■ Dirette radiofoniche, podcast, 24 ore su 24 di programmi di ACI Sport TV, info geolocalizzate sul traffico e servizi di Luceverde, in una grafica unica, coinvolgente e appassionante, per un’esperienza d’ascolto in alta qualità.

È la nuova app “ACI Radio”, disponibile in download gratuito sia su Google play (Android) che su App Store di Apple.

“L’evoluzione dell'app, che segue i trend digitali del momento – ha affermato Geronimo La Russa, presidente di AC Milano e ACI Infomobility, editrice di ACI Radio - offre uno spazio multicanale ai nostri appassionati, che possono ascoltare ACI Radio ma anche guardare la nostra TV sportiva. Gli ascolti ci premiano crescendo mese dopo mese. Nel 2022, dal lancio di maggio, solo in streaming abbiamo raggiunto oltre 1.200.000 ascoltatori unici: un

E’ disponibile la nuova app, che si può scaricare gratuitamente ed offre 24 ore su 24 contenuti di informazione ed intrattenimento. Geronimo La Russa:
“Gli ascolti ci premiano: la direzione è quella giusta”
ACI EVENTI
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successo. Ora siamo in attesa dei dati del DAB+ ma siamo sicuri che la direzione presa sia vincente. Il palinsesto, fatto di programmi d'informazione autorevoli e d'intrattenimento coinvolgenti, trattiene chi ci ascolta per la prima volta e invoglia a tornare”.

“Una nuova app per ACI Radio: completa, immediata e semplice da utilizzare - ha dichiarato Pierluigi Bonora, direttore responsabile di ACI Radio - Un bel regalo in vista del primo compleanno di ACI Radio, il prossimo 5 maggio. Da quel giorno, un anno fa, ACI Radio

è costantemente vicina ai suoi numerosi ascoltatori con un format diverso, veloce, divertente e ricco di approfondimenti sul mondo automotive che evolve e di informazioni utili per la mobilità di tutti i giorni. ACI Radio è proprio ‘tutta un'altra musica’, anche nel modo in cui affronta i problemi del settore e si batte a favore della passione per la mobilità. Avanti così, dunque. E grazie a tutti”.

ACI Radio - radio ufficiale dell’Automobile Club d’Italia – è il canale radiofonico con la “Passione per la mobilità”, che trasmette 24 ore su 24, 7 giorni su 7 per parlare di mobilità, turismo, news, meteo, sicurezza stradale, mondo auto, eventi, infomobilità nazionale e locale e tanta, tanta musica.

ACI Radio si può ascoltare anche attraverso il canale digitale in DAB+, il sito dedicato radio.aci.it, oppure Smartspeaker.

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Concorso Italiano 2023 Le auto “made in Italy” in mostra in California

Presentata nella sede dell’Automobile Club Milano la 38^ edizione della prestigiosa rassegna dedicata ai marchi automotive simbolo del nostro Paese,

in programma il 19 agosto alla Monterey Car Week

■ La 38^ edizione di Concorso Italiano, la festa dei motori rigorosamente Made in Italy, pilastro esclusivo dell’annuale Monterey Car Week, ha voluto omaggiare il Paese al quale deve il suo grande successo.

Ecco perché il presidente Tom McDowell ha deciso di tenere in Italia, e per la prima volta in assoluto, la conferenza stampa di presentazione dell’evento in programma il prossimo 19 agosto sul green del Bayonet & Black Horse Golf Course di Seaside, in California. E non a caso è stata scelta come

prestigiosa location per illustrare novità e contenuti dell’appuntamento la sede dell’Automobile Club Milano, la casa degli automobilisti dove la passione per i motori e la storia dell’auto si respirano in ogni angolo.

Con il presidente Tom McDowell sono intervenuti il presidente di AC Milano, Geronimo la Russa, Angelo Sticchi Damiani, presidente dell’Automobile Club d’Italia, Raffaello Porro, event ambassador di Concorso Italiano; Roberto Giolito, Fiat/Alfa Romeo/Lancia Abarth Heritage; Valentino Balboni, test

driver di Lamborghini. Concorso Italiano 2023 si svolgerà ad agosto a Seaside, in California. L’evento si articolerà in due giornate di appuntamenti: la prima, mercoledì 16 agosto alle 8, durante la quale si terrà Connect2Cars, nella Club house del Black Horse Golf Course. La tavola rotonda, giunta al sesto anno, ospiterà personalità di spicco ed esperti del settore, che parteciperanno ad un incontro tematico sui motori, guidato da Wade Kawasaki, chairman of the Board di SEMA, e Nicholas Bergeron, host del podcast Rain City Su-

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ACI STORICO

percars, esplorando vari argomenti di importanza strategica. Come ogni anno, al termine, tutti i partecipanti si metteranno alla guida delle loro storiche vetture italiane e avranno l’occasione di fare un tour panoramico lungo le strade della contea di Monterey. Da sempre, Connect2Cars sostiene Habitat for Humanity Monterey Bay (www.habitatmontereybay.com), l’organizzazione benefica prescelta da Concorso Italiano. La missione di Habitat for Humanity è di costruire abitazioni e fornire l’opportunità di avere una casa di proprietà a famiglie che vivono e lavorano nelle contee di Santa Cruz e Monterey.

Il clou dell’evento si terrà sabato 19 agosto, con la partecipazione di circa 1.000 auto e moto, espressione del saper fare italiano: grazie all’adesione di numerosi club e collezionisti, vedremo i modelli

icona di prestigiosi brand, tra cui Ferrari, Maserati, Pagani, Lamborghini, Alfa Romeo: da quelli storici a quelli stradali, dalle sportive alle supercar e hypercar.

Quest’anno sono attesi 10.000 visitatori. Il pubblico avrà la possibilità di visitare gli stand di brand e club presenti all’interno dell’esclusiva atmosfera del Bayonet & Black Horse Golf Course ed ammirare le auto e le moto che sfileranno anche per essere premiate da una selezionata giuria.

Matt Stone, giornalista, conduttore televisivo ed ex redattore della rivista Motor Trend Classic, insieme con Steve Kittrell giornalista automotive freelance, esperto in valutazioni di vetture d’epoca e national account executive per il magazine Sports Cars Market, e Raffaello Porro, on stage per gli ospiti italiani, condurranno l’evento mentre Gary Bobileff, fondatore

della Bobileff Motorcar Company, e il suo team selezioneranno i dieci vincitori del Best of Marque. I partecipanti potranno assistere ad interviste a leggendari collezionisti di automobili e noti designer del settore. Tra le novità dell’edizione 2023 un concerto serale di chiusura evento.

La giornata del 19 agosto, inoltre, si arricchirà di eventi ed anniversari importanti: i 60 anni di Lamborghini, i 60 anni di Maserati Quattroporte, i 60 anni della divisione Autodelta, i 70 anni di Lancia Appia, i 100 anni dall’uscita della prima Alfa Romeo che recava l’iconico emblema del Quadrifoglio. Tra le auto esposte ci saranno anche la Fiat X1/9, la piccola ed eccentrica sportiva torinese dal tettuccio asportabile che nacque dalla matita di Marcello Gandini e che, proprio grazie al peso ridotto e al motore centrale, offriva dina-

aprile 2023 | GuidACI 17

miche di guida da vera supercar, e la Maserati Merak, la sportiva 2+2 del Tridente stilizzata da Giorgetto Giugiaro; come la sorella maggiore Bora, vantava soluzioni idrauliche di derivazione Citroën come servofreno e fari a scomparsa.

Un’esposizione speciale sarà dedicata alla Citroën SM e alla sua particolare storia. L’ammiragliacoupé, disegnata da Robert Opron, era spinta da un generoso V6 Maserati che le consentiva di viaggiare a 200 km/h in tutta comodità anche per lunghe tratte. Presentata nel 1970 al Salone di Ginevra, nell’arco di cinque anni ne furono costruite quasi 13.000 e di queste, si superarono di poco le duemila unità vendute in Italia mentre le altre furono acquistate in Europa, Asia, Medio Oriente e Africa: uscì di produzione nel 1975.

Nell’occasione verranno consegnati i premi 2023:

Best in Show Award

Nasce dalla creatività di Roberto Giolito, celebre car designer, entrato nel Centro Stile Fiat nel 1989. Da sempre impegnato in progetti molto particolari e insoliti, come quello per la Downtown, una vettura 2 porte con guida centrale e portiere a parallelogramma. Nel 2001 è stato nominato prima direttore del nuovo Advanced Design Center del Gruppo Fiat, per poi assumere l’incarico di direttore del Centro Stile Fiat & Abarth dopo il lancio della nuova Fiat 500 del 4 luglio 2007. Giolito è conosciuto in tutto il mondo per aver realizzato alcune delle vetture più rinomate nel mercato automobilistico italiano come la Fiat Multipla del 1998 e, in particolare, la Fiat 500 del 2007. È stato insignito di prestigiosi premi quali: World car design of the year nel 2009 e Compasso d’Oro per il design industriale nel 2011. Oggi Giolito è responsabile del dipartimento Fiat/Alfa Romeo/Lancia/ Abarth Heritage, con la responsabilità delle collezioni di veicoli storici di proprietà dell’azienda e degli eventi e delle attività correlate. Il

premio sarà realizzato a mano in ceramica dall’artista residente in Liguria Donato Donno. La Bella Macchina Award Quest’anno sarà assegnato rispettivamente a Giuseppe Gianoglio, organizzatore di Automotoretrò, e a Roberto Giolito, entrambi protagonisti della Hall of Fame 2023. Giuseppe Gianoglio riceverà il prestigioso riconoscimento come premio alla sua lunga carriera. Automotoretrò, il grande Salone torinese dedicato al motorismo storico, da quest’anno nella nuova sede di Parma, festeggia 40 anni. Dal 1983 propone una selezione dei migliori gioielli del passato a due e quattro ruote, promuovendo il collezionismo privato e la diffusione della cultura motoristica. La manifestazione conta oggi oltre 1.200 espositori e più di 73.000 visitatori, provenienti da tutta Europa, con una consolidata presenza da Francia, Svizzera, Regno Unito, Spagna, Germania, Austria e Olanda. L’intento degli organizzatori è da sempre quello di condividere la propria passione con il numeroso pubblico, incentivando il collezio-

nismo privato e la diffusione della cultura motoristica.

Valentino Balboni Award

Valentino Balboni, ospite fisso di Concorso Italiano, come ogni anno sceglierà a suo insindacabile giudizio, la Lamborghini più meritevole da premiare. Al fortunato vincitore andrà l’opera realizzata da un giovane artista emergente.

Doug Magnon Preservation Award Anche quest’anno sarà presentato da Adolfo Orsi. La famiglia Orsi è stata proprietaria di Maserati dagli anni Trenta al 1968 e oggi Adolfo è la memoria storica di tutto ciò che riguarda il marchio. Il Doug Magnon Preservation Award è un riconoscimento dedicato a Doug Magnon, proprietario di una delle più grandi collezioni di Maserati al mondo, il Riverside International Automotive Museum. Il premio è destinato al proprietario di una Maserati che non è mai stato tentato dalla voglia di modificare la propria auto per cercare di migliorarla e renderla ancora oggi perfetta, ma che ha preferito preservarne l’esperienza di guida.

I visitatori potranno partecipa-

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re all’evento acquistando il ticket standard o il ticket CI VIP Club www.concorso.com e registrare la propria auto ed esporla per tutta la durata della manifestazione. Tutte le informazioni e gli aggiornamenti sull’evento che si svolgerà il 19 agosto 2023 sono disponibili sul sito di Concorso Italiano.

“È importante mantenere vive e dare spazio a manifestazioni come queste che, grazie alle auto d’epoca, mostrano come la costante evoluzione della ricerca ha da sempre accompagnato la produzione delle vetture, fino ad arrivare a quelle attuali, tecnologicamente all’avanguardia – ha dichiarato

Geronimo La Russa, presidente Automobile Club Milano – La storia dell’auto è la storia dell’economia italiana e dello sviluppo industriale del nostro Paese, conosciuto in tutto il mondo anche grazie al settore automobilistico e alle sue numerose eccellenze”.

“Concorso Italiano è il più grande salone al mondo dedicato alle auto italiane e siamo orgogliosi di presentarlo ufficialmente per la prima volta a Milano – ha affer-

mato Tom Mc Dowell, presidente di Concorso Italiano - Da quando la pandemia è finita, Concorso Italiano ha ripreso slancio e stiamo creando un’edizione 2023 con una forte partecipazione di brand e pubblico. Siamo molto contenti di poter onorare quest’anno Beppe Gianoglio, inserendolo nella Hall of Fame di concorso: quello che ha fatto in 40 anni con Automotoretrò è straordinario”.

“Concorso italiano è un palcoscenico per tutto ciò che è Made in Italy e i suoi partecipanti sono amanti altamente qualificati delle auto e delle moto italiane, del cibo e del lifestyle – ha aggiunto Raffaello Porro, event ambassador – Con circa 1.000 auto esposte e quasi 10.000 visitatori, Concorso Italiano fonde veicoli storici e nuovi modelli in una coreografia straordinaria. Tra le celebrazioni, quest’anno ci saranno i 60 anni di Lamborghini, la Maserati Quattroporte e l’Autodelta, i 70 anni di Lancia Appia, i 100 anni del Quadrifoglio, la Fiat X1/9, la Maserati Merak ed un’esposizione speciale di Citroen SM con un V6 Maserati”.

“Realizzare con le proprie mani un prodotto che possa rappresentare l’automobile italiana, una cultura ultra centenaria di mestieri e scuole di pensiero, un bacino tra capolavori della grande produzione, fuoriserie e macchine da corsa, mi preoccupa molto e mi pone un bel dilemma: disegnare ciò che meglio riesca ad esprimere la mia visione e la mia esperienza accumulata negli anni o individuare un baricentro, un comun denominatore di tutto lo scibile dell’auto “made in Italy” e farlo sembrare ancora in fase di bozza, non del tutto finito, anche se potrebbe apparire come un prodotto di 60 anni fa – si è chiesto Roberto Giolito, Fiat/Alfa Romeo/Lancia/Abarth HeritageScelgo questa seconda via, meno ambiziosa, ma più appassionante per estrapolarne un linguaggio universalmente capibile. Sarà una creatura fragile, con un ritmo preciso e sinuoso, con vuoti e pieni, come certe vetture di costruttori italiani chiamate genericamente “ecceterini” come se fossero davvero banali e tutte uguali. Era lì, su queste piccole vetture, che si vedeva il genio di molti costruttori italiani, abili e visionari, una scuola in movimento che ancora oggi non tende ad arrestarsi nel proporre cose nuove, belle e utili. È da questo che partirò per il mio contributo a Concorso Italiano 2023”.

“Mi aspetto che l’edizione 2023 sia ancora più appassionante dell’anno precedente - gli fa eco Valentino Balboni, test driver Lamborghini – Concorso Italiano è l’occasione per mostrare tutta la creatività dei giovani artisti italiani. Un’opportunità da non perdere. Siamo infatti alla ricerca di qualcuno che accetti la sfida di andare dritto al cuore degli appassionati con la sua arte.

L’opera, che porterà il mio nome, dovrà esprimere valori, emozioni e stilemi in sintonia con la passione dei clienti e fan Lamborghini.

All’artista prescelto verrà dato spazio per presentare il proprio lavoro”.

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INFORMA

Le difficoltà del rinnovo patente per i malati di Aism

Sonia Franzina, presidente della sezione di Vicenza, racconta i problemi legati alle visite mediche, agli spazi angusti della struttura e ai costi che si rinnovano

■ Mobilità per tutti ed accessibile a tutti in modo pratico e senza trasformarsi in una corsa ad ostacoli!

Sonia Franzina, presidente della sezione di Vicenza dell’AISM, ha iniziato a settembre il suo secondo mandato.

Vicentina ma residente a Marostica, 59 anni, da venti è affetta da sclerosi multipla, una malattia neurologica che comporta anche difficoltà motorie.

Non impedisce però di guidare benché il rinnovo della patente diventi spesso un motivo di preoccupazione in più.

“Va fatto ogni due anni - ci spiega – e non posso negare che ci troviamo di fronte a delle effettive difficoltà. Bisogna prendere appuntamento almeno tre mesi prima, in presenza, per avere la data

in cui poi effettuare la visita. In più gli spazi sono piuttosto angusti e, per questo, molte persone in carrozzina o con il deambulatore preferiscono delegare le agenzie per la pratica, con un costo che varia dai 30 ai 60 euro. Senza contare, infine, che la sede della Commissione medica patenti dove bisogna presentarsi, in via IV Novembre, ha problemi di parcheggio. Di fronte

alle nostre richieste in merito sono stati aggiunti cinque posti riservati ai portatori di handicap davanti all’istituto Farina, che però spesso sono occupati perché al pomeriggio, quando di solito si effettuano le visite, l’orario coincide con l’uscita da scuola”.

L’obiettivo è quello di riuscire a trovare nuovi spazi più ampi e, a riguardo, si sta pensando ad una sistemazione all’ex seminario.

“Al momento siamo ancora in attesa di risposte – prosegue Sonia Franzina, che è anche referente dell’AISM per la FISH, la Federazione italiana superamento handicap - Si parla tanto di abbattimento di barriere e di mobilità per tutti, però bisogna fare qualcosa di concreto. Solo per la sclerosi multipla c’è una diagnosi ogni tre ore e i casi sono

ACI
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tanti, 1900 soltanto nel Vicentino, con un’età che si abbassa coinvolgendo anche gli adolescenti, quelli che poi prenderanno la patente”.

Per i malati di Aism l’iter prevede la certificazione di disabilità da parte del’Inps che poi la comunica alla Motorizzazione civile, che richiede

come detto il rinnovo della patente ogni due anni.

“Io, ad esempio, pur essendo riuscita a stabilizzare la malattia grazie ai farmaci, devo comunque sostenere la visita entro questo lasso di tempo e non nei cinque anni previsti per chi ha una disa-

bilità permanente. E, come detto, sono importi non indifferenti, che si aggirano sui 200 euro, tra bollettini e visite (neurologica e del campo visivo), che spesso vanno pagate perché devono essere effettuate a 30 giorni dal rinnovo”.

Senza contare che gli appuntamenti con la Commissione patenti sono molto affollati: “Non ci sono distinzioni nei differenti tipi di rinnovo, tra persone malate oppure no, quindi ci ritroviamo tutti assieme, anche quaranta o cinquanta. Non vogliono essere privilegiati, tuttavia far comprendere che abbiamo delle esigenze specifiche. L’iter, tra visita e il tempo in cui il medico legale controlla la documentazione, prevede anche due ore. E non vi dico i disagi a cui siamo andati incontro durante il periodo del Covid, con le persone costrette ad aspettare all’aperto, in piedi. Per fortuna il termine delle scadenze era stato prorogato per venire incontro alle difficoltà oggettive anche perché i medici hanno sempre dimostrato grande disponibilità”.

L’AISM di Vicenza ha la sua sede a Travettore di Rosà e ha la fortuna di avere un suo centro riabilitativo.

“A Vicenza ci sono più problemi legati alla carenza di personale e di spazi – conclude la presidente – Noi, però, non molliamo e continueremo ad impegnarci per migliorare le cose”.

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Pronto lo studio per un nuovo parcheggio all’ex Macello

Previsti 89 posti auto, 41 posti in più rispetto a quello attuale in piazza Matteotti che sparirà per diventare un nuovo grande giardino

■ Sono stati consegnati all'amministrazione comunale gli elaborati relativi allo studio di progettazione e fattibilità tecnico-economica dei lavori di riqualificazione del compendio immobiliare "Ex macello" in via Giuriolo a Vicenza, realizzato dallo Studio 67 dell'architetto vicentino Alberto Stocco.

Commissionato dal Comune, il lavoro ha preso in considerazione la realizzazione di un nuovo parcheggio, così come indicato dal documento del sindaco portato in consiglio comunale nell'ottobre del 2020 nell'ambito del nuovo Piano degli Interventi che prevede di ripensare i parcheggi pubblici liberando la zona davanti a Palazzo Chiericati in piazza Matteotti.

La soluzione progettuale più praticabile è quella che prevede un parcheggio totalmente meccanizzato

con la creazione di 89 posti auto, 41 in più rispetto a quanti ne contiene l'attuale parcheggio in piazza Matteotti.

"E' un altro passo importante verso la riqualificazione dell'area dell'ex

macello e dell'attuale parcheggio di piazza Matteotti – dichiara il primo cittadino Francesco Rucco – perché ci permette di avere ben chiara la situazione per quanto riguarda le possibilità di intervento.

ACI INFORMA
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Con questo studio di fattibilità procederemo ora con la perizia di stima del complesso immobiliare allo stato attuale per poi valutare due ipotesi di intervento: direttamente da parte del Comune o tramite la

vendita a privati ma con destinazione a parcheggio pubblico. La strada è comunque tracciata e vogliamo chiudere quanto prima questo importante progetto che doterà la città di una novantina di posti

auto, dando la possibilità di migliorare tutta l'area davanti a Palazzo Chiericati. Al posto del parcheggio verrà creato un grande giardino collegato direttamente all'area verde esistente. E' allo studio, inoltre, un progetto che andrà ad ampliare i posti auto anche del parcheggio Fogazzaro".

Lo studio di fattibilità ha diviso il complesso immobiliare in 10 blocchi di varia metratura e con diverse esigenze di intervento, condizionate anche dalla presenza di vincoli diretti e indiretti. Quasi tutti versano in condizioni precarie, degradate e dissestate per cui sono necessari interventi consistenti, oltre ad alcuni abbattimenti, con opere edili, nuove strutture metalliche e l'installazione di elevatori e ascensori. Sull'area vi sono vincoli diretti ed indiretti dettati dalla Soprintendenza che in qualche modo hanno limitato alcune soluzioni, tanto che quella del parcheggio totalmente non meccanizzato è risultata impraticabile perchè non in linea con il decreto di vincolo, ciò a causa della necessità di inserire un percorso esterno in quota che avrebbe richiesto una modifica in altezza di uno dei volumi esistenti.

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Per visitare l’Egitto c’è tempo fino al 28 maggio

ACI INFORMA 24 GuidACI | aprile 2023

Prorogata fino al 28 maggio la mostra allestita in Basilica Palladiana che sta riscuotendo un grande successo di critica e pubblico. Il percorso espositivo racconta la storia di scribi, disegnatori, operai, artigiani e artisti dell’operosa e colta comunità di Deir el-Medina, che ebbero il compito di costruire e decorare le tombe reali della Valle dei Re e delle Regine

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■ Grazie al grande successo di critica e pubblico, con oltre 45.000 visitatori raggiunti, la mostra "I creatori dell’Egitto eterno. Scribi, artigiani e operai al servizio del faraone" – in corso alla Basilica palladiana di Vicenza dal 22 dicembre 2022 e inizialmente programmata fino al 7 maggio 2023 – sarà visitabile fino a domenica 28 maggio 2023.

Sono inoltre stati decisi aperture straordinarie e un orario prolungato nel week end.

Un segno dei risultati positivi ottenuti dall’esposizione curata da Christian Greco, direttore del Museo Egizio, Corinna Rossi Cédric Gobeil e Paolo Marini.

"La mostra "I creatori dell'Egitto eterno" sta riscuotendo un notevole successo - hanno dichiarato il sindaco Francesco Rucco e l'as-

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sessore alla cultura Simona Siotto - Grazie alla collaborazione con il direttore del Museo Egizio Christian Greco, l'esposizione accoglie capolavori provenienti da Torino, accompagnati da una serie di eccezionali prestiti del Museo del Louvre di Parigi. L'amministrazione, con un focus su Tebe e Deir elMedina e sulla realizzazione delle tombe dei faraoni nelle Valli dei Re e delle Regine, chiude il ciclo delle tre "Grandi Mostre in Basilica” ideato dal Comune di Vicenza con il Centro Internazionale di Studi di

Architettura Andrea Palladio e la Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza per valorizzare le eccellenze culturali della città. A seguito del grande interesse suscitato dall'esposizione, abbiamo deciso di prorogarla di tre settimane, prevedendo aperture straordinarie e un prolungamento dell'orario".

Dal 10 marzo al 28 maggio 2023, ogni venerdì, sabato e domenica la rassegna sarà visitabile eccezionalmente dalle 10 alle 19 (l’ultimo ingresso è consentito alle 18). Sono previste ulteriori aperture

straordinarie con orario prolungato, dalle 10 alle 19, nelle giornate di lunedì 10 e 24 aprile, martedì 25 aprile, mercoledì 26 aprile, giovedì 27 aprile, lunedì 1° maggio, martedì 2 maggio, mercoledì 3 maggio, giovedì 4 maggio.

"I dati relativi agli ingressi della mostra e dei Musei civici sono particolarmente positivi" - commentano Rucco e Siotto - Nello stesso periodo della mostra, i Musei civici sono stati visitati da 51.927 persone (dal 22 dicembre 2022 al 5 marzo 2023) con un incremento del 67,7% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente (dal 22 dicembre 2021 al 5 marzo 2022: 30.964 ingressi).

Il percorso espositivo racconta la straordinaria storia di scribi, disegnatori, operai, artigiani e artisti dell’operosa e colta comunità di Deir el-Medina, villaggio fondato intorno al 1500 a.C. sulla riva ovest del Nilo e destinato a ospitare gli artigiani qualificati (e le loro famiglie), che ebbero il compito di costruire e decorare le tombe reali della Valle dei Re e della Valle delle Regine per buona parte del Nuovo Regno (1539-1076 a.C. circa). 180 reperti, 160 provenienti dalle collezioni del Museo Egizio e 20 dal Louvre di Parigi, tra i quali statue, sarcofagi, papiri, bassorilievi, stele scolpite e dipinte, anfore, amuleti e strumenti musicali, permettono di ricostruire la vita quotidiana degli abitanti di Deir el-Medina.

L’esposizione è ideata e promossa dal Comune di Vicenza e dal Museo Egizio, con il patrocinio della Regione Veneto e della Provincia di Vicenza, in collaborazione con il Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio e la Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza. La promozione e l’organizzazione sono curate da Marsilio Arte, che ne pubblica il catalogo. I partner dell’esposizione sono Intesa Sanpaolo e Gallerie d’ItaliaVicenza, Fondazione Giuseppe Roi, AGSM AIM, Confindustria Vicenza, LD72, Beltrame Group ed Euphidra.

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Andrea “Zippo” Zivian riparte nell’Europeo sempre al comando

Il portacolori della Scuderia Palladio Historic e di ACI Vicenza, con Nicola Arena alle note, ha dominato con l’Audi quattro la prima gara del campionato continentale, vinto nelle ultime due edizioni, recuperando nella seconda giornata uno svantaggio di 44 secondi da Wagner

■ Una prova che sembrava fatta apposta per favorire gli avversari, una gara lenta e tortuosa, dove l’Audi quattro pareva assolutamente sfavorita. E, invece, la due giorni si è conclusa con un trionfo ed un primo posto assoluto che riporta Andrea Zippo Zivian esattamente dov’era all’ultima gara del campionato scorso: primo in classifica. La prima prova del FIA European Historic Rally Championship in Costa Brava ha confermato quello che era già emerso nel 2022: Zippo, portacolori della scuderia Palladio

Historic, è ancora il leader assoluto e il pilota da battere. Lui e il navigatore Nicola Arena hanno compiuto un vero e proprio capolavoro in Spagna. Partiti con la consapevolezza che la gara non era adatta alle caratteristiche della loro auto, i due italiani nella prima giornata hanno limitato i danni rispetto al rivale Wagner, lanciatissimo dopo la prima giornata sulla sua Porsche, avvantaggiata sulle curve lente rispetto all’Audi più adatta a situazioni veloci. Prima giornata che si è chiusa con la

RALLY COSTA BRAVA
GIAMPAOLO CORRADINI
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coppia Zippo-Arena staccata di 44 secondi rispetto al vicecampione austriaco. Nella seconda giornata i giochi si sono completamen-

te ribaltati. Dopo una prima prova di contenimento, Zippo è andato all’attacco, recuperando circa 25 secondi in una sola volta, per poi

staccare il rivale penalizzato anche da un problema all’acceleratore. Staccato Wagner, Zivian ha dovuto contenere la risalita di un nuovo antagonista, il francese Berenguer, che comunque è stato tenuto a distanza.

Alla fine del weekend Zivian non solo ha trionfato nella sua categoria, ma portato a casa anche il primo posto assoluto, in una gara che ha visto circa 240 iscritti.

“È stata davvero una grande soddisfazione – ha dichiarato Zipposoprattutto perché non sembrava una gara per noi. Poi essere premiati all’arrivo da una leggenda del rally come Miki Biasion aggiunge rilievo all’impresa. Sono davvero molto contento, anche perché il terzo posto finale di Wagner mi fa partire subito con un bel vantaggio in ottica di vittoria finale. Ma – ha ammonito Zivian – il vero valore verrà fuori a partire dal prossimo rally, ovvero la prova del Vltava in Repubblica Ceca a fine aprile: si tratta di una gara velocissima, che farà emergere i veri valori. Non vedo l’ora di correrla!”.

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Lucky e Fassina vincitori dei Raggruppamenti

■ Parla vicentino o, meglio, ACI Vicenza il Rally Costa Brava, prova inaugurale del FIA ERC - European Rally Championship.

Ma i riflettori non sono solo per Andrea Zippo Zivian di cui parliamo ampiamente nell’articolo. Terzo posto, al ritorno sul palcoscenico europeo, per Luigi Battistolli "Lucky" e Fabrizia Pons, terzi assoluti e primi del 4° raggruppamento.

Non del tutto soddisfatto il presidente di ACI Vicenza, in gara con alcune nuove soluzioni della sua Lancia: si è comunque difeso come un leone, sempre nelle posizioni di testa, non trovando però quell’acuto a cui è abituato.

Da sportivo qual è rende merito a Zippo e alla sua Audi, già pronto pero a rinnovare la sfida in Repubblica Ceca.

Tornando ai piloti “targati” ACI Vi -

cenza nel 2° Raggruppamento si è imposto Toni Fassina insieme con Verdelli sulla Lancia Stratos. Che dire di un pilota che a 78 anni ha ancora la grinta (oltre che la classe) di un giovincello.

Ultimo ma non certo ultimo, a dare il via alla 71^ edizione del rally iberico é stato Miki Biasion di nuovo al volante della sua 037, in un ritorno dalle grandi suggestioni anche se non fortunata!

RALLY COSTA BRAVA
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Limena (PD),Via Breda 16/18, Tel. 049 884 8999

Alberto Battistolli

Il Campionato Europeo Inizia con un pit-stop

Il portacolori di Aci Team Italia, sempre affiancato da Simone Scattolin, adopo aver vinto un combattutissimo

Rally di Foligno, in Portogallo è stato costretto al ritiro per un problema alla spalla risolto poi

chirurgicamente: tutore e sette settimane di stop

■ Inizia con il freno tirato o, meglio, con un pit-stop il nuovo Campionato europeo di Alberto Battistolli, sempre affiancato da Simone Scattolin.

E dire che le prove generali per il debutto in Portogallo al Rally Serras de Fafe erano state più che benauguranti con il successo al Rally di Foligno. La terza prova del Challenge Raceday rally terra era vissuta nel testa a testa tra il portacolori di ACI Team Italia ed Alessandro Bettega (Campione uscente del “Raceday”), in coppia con Cargnelutti, anche loro su una Fabia. Un duello sui decimi di secondo, che ad un certo punto aveva visto Bettega passare anche al comando, che si é risolto nell’ultima prova

speciale, quando quest’ultimo è uscito di strada dovendosi ritirare.

Al secondo posto Edoardo Bresolin, in coppia con Angeli (Skoda), autori di una grande prestazione.

Terzo il corso Jean Philippe Quilichini (Skoda) davanti allo sloveno Bostjan Avbelj (Skoda), il quale rimane al comando della classifica della serie.

Completa la top five Giacomo Costenaro, anche lui si una Skoda, affiancato da Bardini.

In Portogallo, invece, a fermare Battistolli jr. dopo la prima giornata di gara è stato un problema alla spalla destra, che al ritorno a casa è stato risolto con un intervento chirurgico. Sette settimane di stop, immobilizzato con il tutore, prima

di tornare in macchina. “La patente l’ho lasciata a Simone” scherza Alberto, che non ha perso il sorriso e non vede l’ora di rimettersi al volante per iniziare davvero a dare gas nella nuova stagione.

RALLY SERRAS DE FAFE VITTORIO FABBRUZZO
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Crugnola-Ometto rimettono l'ipoteca sul titolo italiano

L'equipaggio varesino-bassanese ha vinto la gara d'apertura del campionato tricolore con la Citroen C3 seguita dalla FpF Sport nonostante problemi iniziali con il freno a mano

RALLY DEL
MARIO LEONELLI 34 GuidACI | aprile 2023
CIOCCO
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■ Andrea Crugnola e Pietro Elia Ometto hanno ripreso la corsa nel campionato assoluto da dove l'avevano lasciata. A fine stagione l'equipaggio varesino-bassanese si era laureato campione d'Italia. Al Ciocco, che ha riaperto le ostilità in chiave 2023, hanno ribadito che i più seri candidati al titolo sono sempre loro. Eppure non era iniziato bene il rally toscano. Problemi al freno a mano, nella prova d'apertura, la power stage che assegnava punti in più ai primi tre della classifica, li aveva relegati all'ottavo posto. Inversioni di marcia e cambi di direzione, senza il classico colpo di freno, sulle aspre stradine della Garfagnana sono quasi impossibili.

Andrea Crugnola e Pietro Elia Ometto hanno sopperito con bravura alla débacle meccanica con-

tenendo il distacco in meno di due secondi. Risolto l'inconveniente dai meccanici della Citroen C3, l'equipaggio ha messo nel carniere ben otto scratch lasciando a Scattolon-Farnocchia solo la terzultima speciale, a risultato ormai acquisito.

Una corsa a senso unico quella dei campioni in carica, decisi a riconfermarsi per la terza volta nel tricolore. Andolfi-Gonella, BottarelliPasini e De Tommaso-D'Ambrosio sono sempre rimasti in scia senza tuttavia rendersi mai troppo peri-

colosi. Qualche trabocchetto, invece, avrebbe potuto tenderlo il fondo stradale, con molto fango sull'asfalto, ma Crugnola-Ometto hanno corso con perizia, evitando rischi inutili. La rincorsa al terzo scudetto è partita così nel migliore dei modi con una importante vittoria che mette subito in chiaro le intenzioni dei due amici. La sfida è appena iniziata, ma il sigillo apposto sul Rally del Ciocco lascia intendere che chi vorrà puntare in alto dovrà guardarsi soprattutto dalla coppia lombardo-veneta.

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I campioni tricolori in carica puntano decisi ad un clamoroso tris. L'obiettivo è alla loro portata perché insieme formano un equipaggio fortissimo

Per il navigatore bassanese si tratta del quarto successo nel rally toscano. Il primo lo ottenne al debutto nel campionato italiano nel 2017 quando leggeva le note a Simone Campedelli. Poi con Crugnola ha firmato le edizioni 2020, 2022 e quella andata in scena a metà marzo.

“Le prove speciali del Ciocco mi piacciono molto - ha spiegato Pietro Ometto sul podio più alto - e poi mi portano bene. Spiace solo non aver preso punti nella power stage per via dell'inconveniente al freno a mano al quale i tecnici della nostra squadra, la FPF Sport, hanno rimediato velocemente. Il cammino nella rincorsa al titolo assoluto rally è lungo. In calendario ci sono altre sette gare, tra le quali due su terra. Il regolamento prevede la somma di sei risultati utili. La prossima

uscita sarà ad Alba”. Una vittoria "corposa" quella dei campioni in carica che hanno portato la rossa preparata da FPF Sport, gommata Pirelli, a segnare il miglior tempo in otto delle dieci prove speciali disputate attorno alla Tenuta del Ciocco, per 100 km cronometrati totali tra la partenza da Lucca e l’arrivo a Castelnuovo Garfagnana.

L’apertura della massima serie tricolore ha mostrato un equilibrio più sottile rispetto al passato, per questo rally ma, soprattutto, in prospettiva per la nuova corsa al titolo. C’è stata maggiore bagarre insomma, tanto che dopo le prime due prove la supremazia di Crugnola sembrava seriamente messa in dubbio dall’attacco di diversi avversari. Primo su tutti il rivale principale di un anno fa, l’altro va-

resotto del Ciar Sparco, Damiano

De Tommaso che, nella nuova coppia con Sofia D’Ambrosio, sempre sulla Skoda Fabia di Delta Rally, ha aperto il Ciocco con la vittoria nella breve Power stage iniziale. Si è preso lì i primi tre punti dell’anno e ha poi rilanciato con il miglior crono alla prima prova del mattino seguente. Dopo questi primi scratch il pilota di Aci Team Italia ha perso un po’ di continuità rispetto ai suoi avversari, finendo quarto assoluto ad 1’ dal podio.

“Siamo molto contenti – ha raccontato sorridente Crugnola all’arrivo sotto la Rocca Ariostesca - è stato un bel weekend per il quale dobbiamo ringraziare la squadra, tutto il team ed anche Citroen Racing, che ci dà ogni volta un pacchetto performante. Ringrazio anche Pietro che è sempre sul pezzo e mi sopporta. Abbiamo fatto una gran bella rimonta. Ci è mancato qualcosa per poter ottenere i punti della power stage, questo è il rammarico, ma anche un motivo per impegnarci di più provando ad essere più veloci”.

Ha approfittato dell’occasione per prendersi il secondo posto Fabio Andolfi, terzo elemento dello scorso tricolore. Il savonese si è presentato con il nuovo navigatore Nicolò Gonella, sempre sulla Skoda di MS Munaretto di Schio, con una consapevolezza maggiore

Qui: De Tommaso-D'Ambrosio; a sinistra: Andrea Crugnola e Pietro Elia Ometto; sotto: Bottarelli-Pasini
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al Ciocco.jpg

e una stagione in più d’esperienza nel campionato. Ha dovuto lavorare per riadattarsi alla guida con le Pirelli prima di iniziare a mantenere la scia di Crugnola, tuttavia la confidenza è arrivata troppo tardi per sperare nella rimonta. A due prove dal termine, dopo il secondo giro del sabato sui tratti “Puglianella”, “Careggine”, “Renaio” e la breve “Il Ciocco”, Andolfi aveva ormai accumulato 16.8" dal vertice e si è dovuto accontentare della piazza d’onore a 22.5".

Terzo l’equipaggio sulla Skoda Fabia della DP Autosport formato da Luca Bottarelli e Walter Pasini, che ha strappato due secondi tempi assoluti e ha perso 15" solamente in occasione del primo passaggio sulla prova “Renaio”. I due bresciani sono stati la vera rivelazione del rally. Hanno saputo rimontare e superare De Tommaso all’inizio del secondo giro di prove, per poi difendere la posizione fino alla fine nel duello, vinto per appena 1". Molto emozionato all’arrivo, Bottarelli si è portato a casa un podio assoluto e un punto ottenuto nella Power stage, ma più di tutto la vittoria nel Cir Promozione per il quale Crugnola e Andolfi non competono. In quinta posizione tra i piloti assoluti Giacomo Scattolon, al debutto con la Volkswagen Polo di HK Racing con Sauro Farnocchia, che ha accumulato gran parte dello svantaggio nella prima salita verso Careggine, sull’asfalto umido e sporcato dal fango dei tagli. Durante tutto il resto del rally, infatti, Scattolon è stato tra i più veloci, soprattutto sull’asfalto della “Ciocco”, prova in cui ha anche ottenuto il miglior tempo nel terzo passaggio. Ivan Ferrarotti e Massimo Bizzocchi si sono poi fermati a soli 4.2" secondi da Scattolon, non portando a termine una rimonta iniziata alla grande nella seconda giornata nonostante una performance da sottolineare. I due secondi posti, di cui uno sulla più lunga “Careggine”, non sono bastati a difendere la

Due ruote motrici la spunta Pisani

Grande prova di forza del pilota di casa

■ Grande prova di forza all’interno del Campionato italiano rally due ruote motrici per il pilota di casa Gianandrea Pisani, che ha conquistato la seconda vittoria consecutiva al Rally Il Ciocco nella categoria, stavolta navigato da Massimo Moriconi sulla Peugeot 208 Rally4 gommata Michelin. È stato davanti a tutti dall’inizio alla fine, nonostante la concorrenza agguerrita. Tra i tanti, giovani, avversari di talenti si è messo in

mostra Christopher Lucchesi, altro pilota di casa, alla prima con Chiara Lombardi alle note e al ritorno tra le Rally4, distante 34’’ da Pisani-Moriconi al traguardo. Il trio di testa sulle Peugeot 208 è completato dal vicecampione Junior uscente Davide Nicelli navigato da Gabriele Romei, a 1" dai migliori. Più indietro il vicentino Nicola Cazzaro, con Sergio Raccuia alle note, su Peugeot 208, purtroppo attardato da una foratura.

posizione sul pavese, anche per il minuto di ritardo al CO pagato con 10" di penalità. Seguono poi due equipaggi sfortunati, nuovi volti del Ciar, attesi protagonisti tra le strade garfagnine che però hanno dovuto fare i conti con due forature: lo sloveno Bostjan Avbelj con Damjian Andrejka (Skoda Fabia de La Superba) e Rudy Michelini con Matteo Nobili (Skoda Fabia di P.A. Racing). L’equipaggio di Lubiana ha pagato una foratura nella prima prova, accumulando un distacco

insormontabile per poter ottenere qualcosa in più nonostante gli ottimi piazzamenti; invece il pilota di casa Michelini, mentre manteneva un ritmo da top five assoluta, ha forato perdendo un minuto sul tracciato più lungo della gara, la Ps “Careggine2”. Nelle prime dieci posizioni che offrono punti per il campionato Antonio Rusce e Martina Musiari su Skoda Fabia di Erreffe Rally Team e Andrea Mazzocchi e Silvia Gallotti, sulla seconda Citroen C3 di FPF Sport.

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CLASSIFICA ASSOLUTA RALLY IL CIOCCO

CALENDARIO CAMPIONATO ITALIANO ASSOLUTO RALLY SPARCO 2023

14 - 15 aprile Rally di Alba - Regione Piemonte

5-6 maggio Targa Florio Rally (coeff. 1,5)

16-17 giugno San Marino Rally (coeff. 1,5)

28-30 luglio Rally di Roma Capitale (coeff. 1,5)

8-10 settembre Rally 1000 Miglia

29-30 settembre Rally Sanremo

1-3 dicembre ACI Rally Monza (coeff. 1,5)

La Suzuki di Giordano mette tutti in riga

■ Il Ciocco è stato anche teatro della prima uscita stagionale per Suzuki rally cup, giunta alla 16^ edizione. Tra i 15 equipaggi arrivati nella Lucchesia a comandare è stato ancora Matteo Giordano,

GR Yaris Rally Cup

Paperini davanti

a tutti

■ Assieme al Ciar Sparco è ripartita anche la GR Yaris Rally Cup, che ha dato il via alla terza edizione con la novità della prima apparizione sugli asfalti del Ciocco. La certezza tra le Toyota è rappresentata ancora da Thomas Paperini e Simone Fruini, addirittura tredicesimi assoluti, che hanno dettato legge sin dai pri-

in abitacolo con la moglie Manuela Siragusa, pilota che in questa prima gara si conferma il punto di riferimento per gli aspiranti della Suzuki Rally Cup, dopo aver vinto in scioltezza l’edizione 2022. Il pi-

lota di Alma Racing ha infatti staccato tutti con 1’21 di vantaggio sul primo inseguitore, portando a casa anche gli importanti punti conquistati vincendo la power stage del trofeo, la PS3 “Renaio”. Sul secondo gradino del podio Alessandro Forneris navigato da Vincenzo Torricelli, che ha saputo gestire gli oltre 40’’ di vantaggio su Roberto Pelle e Luca Franceschini. Tutti e tre gli equipaggi erano al volante della versione “Hybrid” della Suzuki Swift Sport.

mi chilometri e hanno conquistato anche una delle due Power stage a disposizione per il trofeo. Ad avere la meglio e a strappare il podio tra i

12 equipaggi in corsa sulle Yaris Fabrizio Andolfi con Stefano Savoia e gli esperti Salvatore Lo Cascio con Gianfrancesco Rappa.

1 Crugnola-Ometto (Citroen C3) 1:07'46.4
2 Andolfi-Gonella (Skoda Fabia) a 22.5
52.6 6
56.8 7 Avbelj-Andrejka
1'14.8
1'45.6
2'48.4
C3)
3'07.5
3 Bottarelli-Pasini (Skoda Fabia) a 37.1 4 De Tommaso-D'Ambrosio (Skoda Fabia) a 38.2 5 Scattolon-Farnocchia (VW Polo) a
Ferrarotti-Bizzocchi (Skoda Fabia) a
(Skoda Fabia) a
8 Michelini-Nobili (Skoda Fabia) a
9 Rusce-Musiari (Skoda Fabia) a
10 Mazzocchi-Gallotti (Citroen
a
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Arrivo al fotofinish La spunta Andreucci ma Costenaro è d'argento

Penalizzato dalla nebbia il marosticense, coadiuvato da Justin Bardini, è stato superato dal campione toscano nel corso dell'ultima prova speciale. Avvincente testa a testa tra i due piloti. Alla fine è prevalsa l'esperienza del pilota garfagnino che ha "tenuto giù" il piede nonostante la scarsa visibilità

RALLY DELLA VAL D'ORCIA MARIO LEONELLI 40 GuidACI | aprile 2023
d'argento aprile 2023 | GuidACI 41

■ La prima firma d’autore nel Campionato italiano rally terra 2023 è di Paolo Andreucci e Rudy Briani, su Skoda Fabia Rally 2, vincitori dell’appuntamento d’apertura al rally della Val d’Orcia.

La quattordicesima edizione della gara organizzata da Radicofani Motorsport è stata un successo sotto ogni punto di vista, capace di dare spettacolo di fronte al numeroso pubblico presente lungo le sette prove speciali sulle strade sterrate, patrimonio della cultura rallistica mondiale, immerse nel paesaggio delle colline senesi. In tanti infatti hanno sfidato la nebbia e la pioggia, leggera ma incessante, che ha reso ancora più interessante lo scontro tra i 61 equipaggi

iscritti in questo primo round tricolore. A festeggiare, più in alto di tutti sul podio nel centro di Radicofani per la seconda volta consecutiva, sono stati proprio i campioni in carica Andreucci-Briani, sulla Skoda di H-Sport, calzata MRF, dopo un testa a testa risolto solo all’ultimo chilometro per appena 3.2’’ di distacco su Giacomo Costenaro e Justin Bardini, anche loro sulla vettura ceca, preparata da Delta Rally di Cartigliano e gommata Pirelli.

Sul terzo gradino ha completato il tris di Skoda la quattro ruote motrici by Bianchi, gommata Michelin, con Tommaso Ciuffi al volante e l’esordiente Pietro Cigni alle note, a 43.1’’ dal vertice.

A catalizzare l’attenzione è stato proprio il duello tra Andreucci e Costenaro. Il primo è partito meglio, con il miglior crono sulla iniziale “Radicofani” (12,86 km), ma la risposta del vicentino è arrivata subito con un doppio scratch nelle

42 GuidACI | aprile 2023
I due pretendenti alla corona tricolore si affronteranno nuovamente a maggio sugli sterrati del Rally dell'Adriatico con base ad Urbino

successive “San Casciano dei Bagni” (13,41 km) e “Castiglioncello del Trinoro” (6,10 km) che gli ha permesso di portarsi in testa. Una leadership rafforzata anche nel secondo giro da Costenaro, che è poi partito per gli ultimi 9,77 km della “Radicofani”, in versione più breve per il gran finale, con un vantaggio di 10’’ sul rivale.

Giacomo Costenaro e Justin Bardini, concentratissimi, si apprestavano ad affrontare le ultime insidie della Val d'Orcia, consapevoli che, con tattica accorta e senza prendere rischi inutili, ce l'avrebbero fatta. Fino a metà prova la "pratica" era pressochè sbrigata. Improvvisamente, però, un muro di nebbia s'è parato di fronte alla Skoda Fa-

bia del driver marosticense tanto da fargli perdere l'orientamento.

“Finché ho avuto dei punti di riferimento mi sono fidato a dare gas, poi quando sono stati inghiottiti anche questi dalla nebbia, ho sollevato il piede. Justin ha continuato a dettare le note ma non me la sono sentita di affondare” ha raccontato il portacolori della Hawk Racing Club al traguardo.

I dieci secondi di vantaggio sono così evaporati e al comando è passato Andreucci, con Paolo Briani al radar, che ha concluso la gara con 3"5 di vantaggio, sorprendendo ancora una volta pubblico e addetti ai lavori con un’incredibile rimonta, frutto di una ultraventennale esperienza corsaiola.

Il garfagnino si è presentato all’ultimo start sapendo che solo recuperando più di un secondo al chilometro avrebbe potuto sorpassare Costenaro. Impresa impossibile per molti, ma non per Andreucci, che con un tempo di 5’53.2 è riuscito a cambiare volto alla classifica.

Giacomo Costenaro è arrivato al salto sotto al paese con un parziale che gli dava ancora un vantaggio di 5’’. Poi il banco di nebbia e l’asfalto bagnato, da affrontare con gomme da terra, hanno rallentato il ritmo del marosticense. In risposta Andreucci ha dato spettacolo con una prestazione esagerata e piaz-

CLASSIFICA

1 Andreucci-Briani 47'30"9

2 Costenaro-Bardini a 3"2

3 Ciuffi-Cigni a 43"1

4 Panzani-Pinelli a 49"6

5 Vagnini-Musiari a 59"8 Tutti su Skoda Fabia R5

zato un parziale di 13.2’’ per andarsi a prendere la vittoria.

È rimasta appesa ad un filo fino alla speciale conclusiva anche la sfida per il terzo gradino del podio. Ad avere la meglio è stato Tommaso Ciuffi, tornato al Val d’Orcia circa otto anni dopo il suo esordio vissuto proprio sulle strade senesi. Nonostante una partenza difficoltosa, complicata anche da una foratura in apertura, il fiorentino ha saputo resistere fino in fondo agli attacchi di un ottimo Luca Panzani, in coppia con Francesco Pinelli, su altra Skoda, che ha saputo accontentarsi della quarta posizione assoluta, centrata con un margine di 6.5’’ dal rivale.

Anche il lucchese si ripresentava sulla terra dopo cinque anni di assenza, ma a guardare i tempi non è sembrato affatto così, visto che la sua Rally2 boema è rimasta sempre tra le migliori. Ha invece ripreso il Campionato italiano rally terra da dove lo aveva lasciato Jader Vagni-

aprile 2023 | GuidACI 43

ni, come un anno fa quinto assoluto al Val d’Orcia, stavolta insieme con Martina Musiari, che termina a 59.8’’ dal migliore. Soddisfatto della sua prova, il sammarinese non ha mollato fino alla fine, tanto da togliersi anche la soddisfazione di centrare il secondo tempo nella conclusiva “Radicofani” mentre tutti spingevano per puntare al proprio risultato.

La classifica delle prime dieci vetture, che offre punti per il Cirt, è stata monopolizzata dalle Skoda Fabia. Al sesto posto il versiliese Emanuele Dati con Giacomo Ciucci, rallentati troppo presto da una foratura all’anteriore destra sulla PS2 per sperare in qualcosa di più. Sorpasso nel finale riuscito anche per il veronese Luca Hoebling con

Andrea Gaspari sul sardo Nicola Tali con Massimiliano Frau, ottavi ma spesso tra i migliori cinque equipaggi nelle singole prove speciali. Nona posizione per gli sloveni Aljosa Novak e Uros Ocvirk, "trasparenti" per il campionato come gli altri stranieri, quindi Enrico Oldrati ed Elia De Guio apparsi stranamente in affanno sin da subito, partiti con un margine di 30’’ dal vertice già nella prova iniziale. In undicesima posizione assoluta compare un nome che accende i cuori ed i ricordi degli appassionati dei rally, soprattutto su terra. Si tratta di Angelo Pucci Grossi, figlio dell’indimenticato Giuseppe “Pucci” Grossi vincitore di sei titoli al tempo del Trofeo rally terra. È una bella storia da raccontare, un cer-

chio che si è chiuso sul palco finale di Radicofani, dove il giovane ventitreenne riminese ha festeggiato, in coppia con Francesco Cardinali su Skoda, la vittoria della prima gara valida per il Trofeo Pucci Grossi, riservato al miglior Under 25 del Campionato, intitolato proprio al papà, leggenda dei polverosi. Grande prova di carattere anche per il giovanissimo equipaggio Under 20 formato da Matteo Fontana ed Alessandro Arnaboldi su Peugeot 208 Rally4. Il lariano ha chiuso in 18^ posizione assoluta e ha vinto la classifica di categoria Due Ruote Motrici che lo ha proposto sempre al vertice da start a stop. Alle sue spalle un altro ragazzo di talento come Giorgio Cogni con Alessandro Cervi, seguiti da “Barone Jr.”

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e Simone Brachi, anche loro sulla Rally4 francese, favoriti dal ritiro di Fabrizio Martinis e Valentina Boi sulla PS5, fin lì seconda forza della categoria, a seguito di una rottura del semiasse della loro 208. Tra mille vicissitudini di classe alla fine in cima alla classifica delle N5 si piazzano Riccardo Rigo e Daiana Dardieri, che riescono a centrare l’obiettivo sulla loro Citroen DS3 alla bandiera a scacchi, senza prendere troppi rischi. Dietro di loro infatti chiudono Aronne Travaglia e Lorenzo Lamanda a 40.3’’, equipaggio su Ford Fiesta che nella prima parte di gara aveva dominato in lungo e largo la categoria prima di subire una foratura al secondo passaggio della “Radicofani”, che ha fatto perdere loro

A sinistra: I vincitori del Val d'Orcia Paolo Andreucci e Rudy Briani, su Skoda Fabia Rally 2

Qui: Giacomo Costenaro e Justin Bardini

oltre 5’. Apparizione davvero sfortunata inoltre per il pilota statunitense Mark Piatkowski, che alla sua prima esperienza fuori dagli Usa si ferma sulla PS4 “Radicofani” a causa della cinghia di servizio della sua Volkswagen Polo mentre era al secondo posto. Riescono a conquistare un insperato podio Davide Negri e Marzo Zegna che, dopo i problemi capitati agli altri, erano riusciti a rimanere in testa per alcune prove, prima di rompere la terza marcia della Citroen DS3 proprio all’ultima prova.

Su Mitsubishi Lancer Exo X vince la classe N4 “Mattonen” navigato da Giulia Taglienti, il favorito dopo il successo dell’ultima stagione, con un crono totale di 54’24.8. Sfida conclusasi dopo poche PS invece

tra le Rally5, dove Filippo Nannetti ed Alessia Tasi (Renault Clio R5) vincono con 37.5’’ di vantaggio su un’altra vettura francese, quella condivisa dal pilota viestano Fabio Solitro e Rosario Navarra, terzi alla bandiera a scacchi nella classifica riservata agli Under 25.

A Giacomo Costenaro e Justin Bardini rimane l'amaro per un successo sfuggito di mano per colpa della nebbia ma il secondo posto, tuttavia, è ottimo in ottica campionato. Certo, Andreucci è inossidabile ma l'equipaggio vicentino ha tutte le carte in regola per rimontare. Il prossimo appuntamento per i due sfidanti nel tricolore terra proseguirà il 20-21 maggio con la 30^ edizione del Rally Adriatico, in programma ad Urbino.

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Sui Colli Isolani Rugo e Susto sono i più… regolari

La quindicesima edizione della gara organizzata dal Rally Club Team ha visto al via ad Isola Vicentina 42 equipaggi tra auto storiche e moderne. In entrambe le competizioni c’è stato un testa a testa nelle prime posizioni con sorpassi in classifica fino all’ultimo

■ Va in archivio anche la quindicesima edizione della Regolarità dei Colli Isolani, gara di regolarità turistica per auto storiche e moderne organizzata dal Rally Club Team e disputata sabato 11 marzo con partenza ed arrivo a Isola Vicentina.

Quarantadue gli equipaggi che si sono presentati al via, otto dei quali con auto moderne costruite dopo il 1° gennaio 1991, per affrontare i diciannove rilevamenti al centesimo di secondo distribuiti in un percorso di poco inferiore ai 120 chilometri. Riproposta con la gradita formula che prevedeva verifiche,

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COLLI ISOLANI
Videofotomax

gara e premiazioni in una decina di ore, la gara è stata animata da un acceso confronto con cinque equipaggi che dopo le prime dieci prove si trovavano racchiusi nello spazio di soli 4 centesimi di secondo, delineando i nomi dei papabili per la vittoria. A metà gara, al comando si trovano Giacomo Turri ed Elisa Moscato su Fiat 1500 Cabriolet pari merito con Antonio Faccin e Silvia Dal Santo su MG Midget. Le successive prove movimentano la classifica con Faccin che perde qualche posizione mentre Turri, secondo, viene scavalcato da Carlo Rugo che si porta al comando assieme a Paola Ravaschini con un’Autobianchi A112 Junior, dopo esser sempre stato nelle zone alte dell’assoluta. Il finale diventa incandescente con Turri che ripassa al comando a due prove dall’epilogo, ma Rugo non molla e ribalta la situazione nella successiva e va a completare l’opera realizzando il

“netto” sull’ultimo pressostato festeggiando la vittoria con 5 penalità di scarto su un tenace Turri. Il terzo posto é per un’altra A112, l’Abarth di Fausto Margutti e Sandro Buranello i quali, dalle retrovie della prima parte di gara, riescono a risalire inanellando una sequenza di ottimi passaggi sui pressostati, fino al balzo finale che fa loro guadagnare due posizioni conquistando il bronzo in extremis.

Ai piedi del podio sono due gli equipaggi con le medesime penalità ma è la MG Midget di Faccin e Dal Santo ad aver la meglio sulla Volvo Amazon di Leonardo Fabbri ed Elisabetta Russo. Sesti, con una Lancia Fulvia Coupè, chiudono Andrea Vignato e Camilla Bellin seguiti dalla Porsche 914 di Maurizio Pozzan e Paolo Saletti mentre l’ottava posizione è appannaggio di Giorgio Del Ben in coppia con Giorgio Scaravetto su Mercedes 190. Pierluigi e Maurizio Pocobelli terminano al

nono posto su Porsche 911 e la top-ten viene completata da Giovanni Omarchi e Laura Butturini su Alfa Romeo GT Junior. Tra le scuderie svetta la A.C. Verona Historic. Combattuta è stata anche la gara delle auto moderne con un testa a testa tra la Fiat Abarth 595 di Gianluigi Scarpari e Alda Tonon e la Citroen C2 di Enrico Susto e Marco Serafini che si sono più volte scambiati la prima posizione fino al decisivo sorpasso nella sequenza finale di prove a sancire la vittoria per il duo della Fuorigiri Squadra Corse. Per Scarpari e Tonon una buona seconda posizione precedendo la Mini Cooper di Tomas Sartore e Sonia Cipriani.

Marco Pezzolato e Valentina Guolo sono quarti assoluti su Citroen AX precedendo la Ford Escort Cosworth di Marco Morari e Marta Ruberti. Successo tra le scuderie per il Progetto M.I.T.E.

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Torna il rombo dei motori a Monte di Malo

■ È in calendario il primo weekend di aprile la seconda edizione dello Slalom Monte di Malo.

Aperta alle auto moderne e storiche oltre a quelle della regolarità turistica, la manifestazione è organizzata dal Rally Club Team di Renzo “Gek” De Tomasi in collaborazione e con il patrocinio dell’Automobile Club Vicenza. Il programma prevede le operazioni delle verifiche dalle 15 alle 18 di sabato primo aprile, replicate anche dalle 7 alle 8 dell’indomani, solo previa richiesta del concorrente, presso il municipio in piazza Don G. Montanaro a Monte di Malo. Alle 10 di domenica 2 aprile la gara entrerà nel vivo con lo svolgimento della manche di ricognizione del percorso mentre per la par-

SLALOM
48 GuidACI | aprile 2023
Il primo weekend di aprile si svolgerà la seconda edizione della gara di slalom organizzata dal Rally Club Team di Isola Vicentina in collaborazione con ACI Vicenza

tenza della prima di gara bisognerà attendere le 12.20 con, a seguire, le successive due per un totale di tre salite. Il tracciato sul quale si sfideranno i piloti misura 2,970 chilometri e conta nove postazioni di birilli. Si snoda sulla strada comunale “Gecchelina” iniziando con una prima parte veloce a cui fa seguito una curva secca a destra per proseguire con una sequenza di curve a sinistra e destra di diverso raggio, alternate a quattro tornanti; superato l’ultimo, il percorso cambia nuovamente proponendo un tratto più scorrevole nel quale saranno posizionate le ultime cinque porte prima del traguardo al quale farà seguito la zona di decelerazione che porta al parco chiuso in piazza Don G. Montanaro.

La strada interessata dalla gara –partendo da via Gecchelina all’intersezione con viale del Lavoro, e fino alla SP47 – sarà chiusa dalle 7 alle 11 e dalle 11.40 alle 19 secondo quanto previsto dall’ordinanza comunale.

Domenica 2 aprile, dopo la pubblicazione dell’elenco degli ammessi alla partenza, alle 10 scatterà la manche di ricognizione del percorso e dalle 12.20 partirà la prima delle tre di gara, secondo il seguente ordine: Energie alternative, Auto storiche, Racing start, Racing start plus, Gruppi N e A, Bicilindriche, Gruppo Speciale Slalom, E1 Italia, Prototipi Slalom, E2 Silhouette, VST Monoposto per finire con le E2 SS e E2 SC. Quindi toccherà alle vetture della regolarità turistica che transiteranno nel percorso di gara suddiviso in quattro settori della lunghezza di 950, 670, 720 e 630 metri e con tempi di percorrenza basati su una media inferiore ai 40 orari. Le vetture della regolarità saranno suddivise in due Raggruppamenti: il primo per quelle costruite fino al 1981 compreso e il secondo per quelle costruite successivamente. All’interno dei Raggruppamenti tre le classi previste: fino a 1100 centimetri cubici, fino a 1600 e oltre 1600.

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ph Demetrio Vilardi

Mario Mannucci Lo chiamavano "Maestro" era un "Professore"

Un

■ Lo chiamavano "maestro", era un professore. È stato un fantastico navigatore. Compagno di viaggio di grandi piloti. Attento, preciso, ordinato. Una istituzione. Con Sandro Munari formava una coppia invincibile. Sorridente, alla mano, cordiale. Coraggioso. Una volta sedutosi sul sedile di destra si trasformava. Professionale all'ennesima potenza. Niente lasciava al caso: dalle ricognizioni agli ultimi metri di gara non perdeva mai il filo. Sempre lucido e instancabile. Elegante pure.

Mario Mannucci, scomparso nel 2011, è stato un esempio per tutti, un "Maestro" che ha nobilitato la figura del navigatore elevandola d'importanza e di valore, dando

spessore ad un ruolo ingiustamente ritenuto di secondo piano. Non più un passeggero per controllare tabelle dei tempi, orari e regolamenti ma un vero e proprio coéquipier, un secondo pilota in grado di "guidare" il primo con note e radar letti senza incertezze, capace di organizzare assistenze meglio di un ingegnere gestionale, pronto a mettersi al volante nei lunghi trasferimenti. Adesso c'è un libro che lo racconta. Scritto da Mario De Vivo, giornalista, conduttore ed ideatore di programmi televisivi e radiofonici con la passione dei motori, navigatore anche. Uno del settore, insomma, esperto e competente. Solleticato da Ariella Pangaro

EDITORIA
libro scritto da Mario De Vivo ripercorre la carriera del navigatore rally, un personaggio schietto e sincero che ha corso a lungo al fianco di Sandro Munari
ROBERTO
50 GuidACI | aprile 2023

Preziose le pagine della moglie Ariella Pangaro

Mannucci, le testimonianze del figlio Manuel e di Flavia Munari e la prefazione di Carlo Cavicchi

Mannucci, che accanto a Mario ha passato oltre mezzo secolo, ha ripercorso i momenti più significativi di una carriera che definire stellare è riduttivo.

"Starlo ad ascoltare - scrive nella prefazione Carlo Cavicchi, il "maestro" dei giornalisti che masticano rally - era un dovere oltre che un piacere, perché ne sapeva una più del diavolo avendo passato più di vent'anni a gareggiare in giro per il mondo. Piaceva a tutti anche per questo, oltre che per la bravura e

per il sapere stare sempre al suo posto".

Era proprio così, Mario, competente, schietto e bravo. Preceduto, per fama, solo da Luciano Lombardini, che un destino crudele ha strappato troppo presto alla vita.

C'è tanto di Mannucci nella mitica cavalcata della Fulvia HF contrassegnata dal numero 14 al Monte Carlo del 1972. Una vittoria incredibile, costruita prova dopo prova, con il Turinì giudice severo e imparziale. Un successo inseguito

con pazienza e meticolosità. Rubando ore al riposo per rivedere ancora una volta curve e tornanti dell'entroterra monegasco, per rilevare placche di ghiaccio, per segnare sul quaderno delle note i tratti innevati più insidiosi.

Se Sandro, in quelle magica notte che portò la Lancia sul podio più alto, interpretò alla perfezione il ruolo del driver tutto "cuore", Mario fu il "cervello" lucido ed infaticabile, capace di leggere tra le rughe dell'asfalto ghiacciato gli indizi che li avrebbero portati ad un trionfo inaspettato, battendo gli squadroni dell'Alpine e della Porsche, squagliatisi via via che il traguardo si avvicinava.

Da quel Monte Carlo targato 1972 il "peso" del navigatore non fu più "zavorra" ma parte attiva e importante dell'equipaggio. Fino ad allora gli elenchi dei partenti e le classifiche ufficiali riportavano solo il nome del pilota...

Mario Mannucci ha attraversato gli anni più belli e affascinanti dei rally passando dal seggiolino della Fulvia a quello prestigioso della Stratos e poi ancora della Fiat 131 Abarth e della Ritmo chiamando le note non solo a Sandro ma anche all'emergente Attilio Bettega, senza fare una piega nonostante il passaggio dal celebrato campione all'acerbo ragazzo di belle speranze. Un grande professionista, Mannucci. Sincero anche quando gli voltarono le spalle, pronto a farti l'occhiolino al momento opportuno per suggerirti, con un cenno quasi invisibile, di approfondire e cercare tra le pieghe della competizione i motivi di un ritardo o di un motore bolso.

L'ultima gara la corse al fianco di Gianfranco Cunico, il vicentino che negli anni a venire avrebbe scalato le classifiche tricolori. Era il 1980, novembre. Lancia Stratos la vettura, San Marino il rally, quello che consegnò il primo titolo italiano (Gruppo Due) a Miki Biasion. "Mario Mannucci. Il "Maestro" dei navigatori", edito da Giorgio Nada,

aprile 2023 | GuidACI 51

si legge tutto d'un fiato. Il racconto di Mario De Vivo cattura, sospende il tempo, conquista. Toccanti anche le pagine scritte da Ariella, la moglie, che è riuscita

a ritrarre con delicatezza e amore Mario nei giorni della sofferenza e della malattia. Preziose le testimonianze del figlio Manuel e di Flavia Munari. Un libro che non

può mancare nelle librerie degli appassionati di motori. "Mario Mannucci. Il "Maestro" dei navigatori" di Mario De VivoGiorgio Nada Editore

Sandro Munari una vita di traverso

Rivisto il libro di Sergio Remondino

■ E nella libreria, accanto al volume di Mario De Vivo, non può mancare "Sandro Munari - Una vita di traverso", nuova edizione del celebre libro scritto da Sergio Remondino e pubblicato la prima volta, sempre da Giorgio Nada Editore, nel 2007. Il testo è interamente rivisto dall'autore, con due contributi inediti, e con un cahier fotografico ricco d'immagini d'archivio. Il "Drago" si racconta dall'infanzia alle prime corse, dai quattro trionfi al Monte Carlo alle sue partecipazioni al Safari, una gara per lui stregata, sfiorata più volte

ma mai domata.

Mario Mannucci, il suo compagno d'avventure, preparò meticolosamente i Safari di Sandro ma non ne disputò neppure uno, lasciando sempre il seggiolino di destra a navigatori locali, in grado di interagire con la popolazione keniota. Una storia appassionante, unica ed irripetibile che la penna di Sergio Remondino ha ripercorso e rivisto con occhi nuovi.

"Sandro Munari - Una vita di traverso" di Sergio RemondinoGiorgio Nada Editore

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