Da Zanche si riconferma al Campagnolo
RIVISTA DELL'AUTOMOBILE CLUB DI VICENZA - anno 10 - numero 5 - 2023
REG.TRIB VICENZA N. 1499/14 del 21/05/2014 www.vicenza.aci.it
giugno
LUIGI BATTISTOLLI
■ Vicenza ha un nuovo sindaco. Mi corre l’obbligo (e non è solo etichetta istituzionale) di complimentarmi con Giacomo Possamai per la vittoria nella corsa a Palazzo Trissino e di fargli sinceri auguri di buon e proficuo lavoro. Ringrazio il sindaco uscente, Francesco Rucco, che ha sempre riservato attenzione all’ACI Vicenza nei vari tavoli in cui eravamo impegnati: dai limiti alla circolazione all’educazione stradale. Il cambio al vertice coincide con l’apertura della bretella dell’Albera che contribuirà ad una migliore fluidità di traffico al Villagio del Sole. Fa ben sperare il fair-play nel passaggio di consegne: Possamai ha ringraziato i due ultimi sindaci per la bretella nuova di zecca, impegnandosi a sua volta all’avvio del cantiere per il prolungamento di via Aldo Moro, dall’altra parte della città.
La mobilità è uno dei principali problemi sul tavolo di tutti gli amministratori ad ogni livello amministrativo. Ogni proposta non può escludere il fondamentale rilievo del fattore umano. Il ministro Salvini ha preannunciato a marzo un decreto sulla sicurezza stradale per misure urgenti in materia di circolazione, ma non se n'è ancora vista traccia. Ha altresì annunciato entro quest’anno la riforma del codice della strada.
Bene! Quello attuale ha trent’anni e regola una circolazione radicalmente trasformata. Il nuovo codice – negli intenti del Ministro - dovrebbe essere snello in modo da consentirne l’aggiornamento per decreto. Questa è la delegificazione, cui i nostri Governi dovrebbero fare ricorso con maggiore frequenza soprattutto su argomenti complessi ed in rapida evoluzione.
sprimento delle sanzioni per guida in stato d’ebbrezza e in stato alterato; revisione in materia di esame della patente con aumento delle ore obbligatorie di guida; stretta sui monopattini (obbligo di targa ed assicurazione e casco anche per i maggiorenni).
La mobilità, in buona sostanza, comporta una dose di civismo di cui, con le buone o con le cattive, gli utilizzatori delle strade devono dotarsi.
A questa premessa si ispira l’impegno di ACI Vicenza nelle iniziative di educazione stradale, di cui si parlerà in questo numero di GuidACI: la cerimonia di chiusura della IX edizione de “La Strada Giusta” e il programma “On the road”, rese entrambe possibili dalla collaborazione tra Ente e autoscuole aderenti al network ACI Ready2Go.
E veniamo allo sport automobilistico, di cui si dà altrettanto spazio nella nostra rivista. Si è svolta la seconda edizione di Ruote nella Storia, iniziativa di ACI Storico, sull’Altopiano di Asiago con grande successo sotto il profilo di partecipazione, di organizzazione e di stampa. L’automobile storica sa essere un ottimo veicolo d’immagine per il territorio. Infine, mi permetto un plauso al Rally Campagnolo: doverosamente rendo atto al Rally Team di Isola Vicentina dell’impegno immenso per l’allestimento di una corsa che è un fiore all’occhiello della storia sportiva dell’ACI Vicenza.
In una gara automobilistica vi sono tante sfaccettature, tutte da trattare con la massima professionalità: l’aspetto sportivo, l’accoglienza, la logistica sulle strade, ma anche la sicurezza. Ebbene, dopo questa 18^ edizione del rally storico Campagnolo, posso solo dire all’organizzazione: chapeau! E, come sempre, buona lettura!
Sono state anche anticipate le nuove misure: ina2023 GuidACI
Sinergie d'azione per la nuova mobilità
SOMMARIO ACI INFORMA
3 Editoriale
6 La Strada Giusta
Boscardin pigliatutto
10 Miguel Gobbo Diaz
L'inizio di un sogno
12 Manutenzione strade
Stanziati 328 mila euro
13 L'angolo dell'avvocato
Multe ed autovelox
14 Ciclabili
Dal centro all'università
16 On the road
L'educazione stradale
20 Bollicine elettriche
Sostenibilità e creatività
24 Ruote nella storia
Il tour al Forte Corbin
FOTO CLICK
30 Lorenzo Pritelli
Il Team FRT by M&M
RALLY
32 Campagnolo
Da Zanche sul podio
36 Europeo
I "prinicipi" delle Austrie
Doppietta di Pisani
42 Rally della Marca Alby Battistolli vince
44 Targa Florio Brilla Elia Ometto Pesavento tra gli junior
50 Panda Raid Grandesso e Toniolo
54 San Marino Tutti i migliori
■ Al Campagnolo si è avvertita l'assenza di Luigi “Lucky” Battistolli, da sempre grande protagonista sulle strade di casa. Il presidente di ACI Vicenza era però impegnato nella prova di campionato europeo in programma in Svizzera, concomitante con il rally di Isola Vicentina. In coppia con Fabrizia Pons, Lucky è stato ad un passo dalla vittoria, sfuggitagli di mano solo nell'ultimo tratto cronometrato quando l'esplosione del differenziale anteriore gli ha fatto perdere tutto il vantaggio accumulato. Convinto di essere secondo assoluto è stato però inspiegabilmente classificato al terzo posto. Con i punti guadagnati ha messo una grossa ipoteca sul titolo continentale e conta di chiudere anzitempo la partita europea nei rally di Ungheria e Austria. Costretto alla resa per una inopportuna "toccata" invece, il portacolori di Aci Vicenza Andrea "Zippo" Zivian mentre era primo assoluto. Invece di tirare i remi in barca e controllare gli avversari Zippo ha pestato a martello sull'acceleratore tanto da compromettere la sua prestazione.
La gara è stata vinta dall'elvetico Pascal Perroud su Bmw M3. Ritiro anche per Paolo Pasutti-Jean Campeis del Team Bassano. (FOTO MAX PONTI)
Rivista fondata da ROBERTO CRISTIANO BAGGIO segreteria@vicenza.aci.it Via Enrico Fermi 233, Vicenza Telefono 0444/966046
Boscardin “pigliatutto” al gran finale della Strada giusta
Nell’aula magna del Liceo Quadri le premiazioni dei vincitori del progetto realizzato dalla Prefettura e dall’Ufficio Scolastico territoriale in collaborazione con ACI Vicenza e altre istituzioni del territorio.
■ Nell’Aula magna del Liceo Scientifico G.B. Quadri gran finale per “La strada giusta”, il progetto realizzato dalla Prefettura e dall’Ufficio Scolastico territoriale in collaborazione con il Comando provinciale dei Carabinieri, la sezione di Polizia Stradale, il Comando provinciale dei Vigili del Fuoco, il SUEM 118, i comandi di Polizia Locale e con
il sostegno dei Lions Club e della Fondazione delle Banche di Credito Cooperativo di Vicenza.
In prima fila a sostenere l’iniziativa ACI Vicenza, presente alle premiazioni con il presidente Luigi Battistolli e il direttore Gian Antonio Sinigaglia.
L’iter formativo, rivolto come di consueto alle classi terze e quarte
degli istituti superiori di città e provincia, si è svolto in presenza – e anche in modalità webinar al fine di consentire la più ampia adesione degli studenti – con la partecipazione di qualificati relatori che ricoprono ruoli differenti (dalle Forze di Polizia del territorio ad istruttori di guida delle autoscuole di ACI Ready2Go con una doverosa citazio-
“Drive to live” il tema sviluppato nei video che sensibilizzano a mettersi alla guida consapevoli
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ne per Sergio Maistrello) ed è stato ulteriormente arricchito dal contributo professionale di un esperto della comunicazione multimediale. 17 le scuole coinvolte, oltre duemila i partecipanti e ben 21 i gruppi, che hanno partecipato al tradizionale concorso a premi, quest’anno sul tema “Drive to live” ovvero “guida per vivere”.
La Commissione giudicatrice –composta dai rappresentanti dei vari partner del progetto e da due membri della Consulta provinciale degli Studenti - ha privilegiato la forza del messaggio, la creatività e la tecnica di realizzazione, le musiche utilizzate, nonché il rispetto dei parametri rigorosamente indicati nel bando di concorso, per la
compatibilità con il social network Instagram.
Alla cerimonia di chiusura sono stati proiettati in sala i video vincitori.
Primo posto per il Liceo Artistico Boscardin con un videoclip che si è caratterizzato per il sapiente utilizzo del bianco e nero, una sceneggiatura originale ed una calzante colonna sonora.
Alle sue spalle l’Istituto Masotto di Noventa Vicentina, con un ottimo videoclip con uno slang molto vicino alle generazioni dei neopatentati ed un importante reminder sulla pericolosità dell’alcool al volante.
Terzo posto, a pari merito, con la premiazione dei due istituti cittadini, il Liceo Lioy e l’Istituto Rossi, il primo per la cura nella grafica e nell’utilizzo dei font del video realizzato che si è contraddistinto per
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il carattere sintetico, asciutto, graffiante; il secondo per aver realizzato, con leggerezza e precisione, un prezioso vademecum in formato video.
Alle scuole vincitrici è stato attribuito un premio in denaro offerto dalla Fondazione delle Banche di Credito Cooperativo di Vicenza.
Al Liceo artistico Boscardin è andato anche il premio speciale di ACI Vicenza per avere rappresentato un tema “scabroso” anche in maniera metaforica, senza scalfire la drammaticità dei contenuti. Applausi per tutti e i complimenti da parte dei tanti ospiti presenti. “L’evento finale del progetto sulla sicurezza stradale, giunto alla nona edizione, assume quest’anno una valenza ancora più significativa – ha affermato il prefetto di Vicenza Salvatore Caccamo – in quanto ha confermato come la rete istituzionale sia perfettamente strutturata nel contesto territoriale tant’è che la sistemica attività di prevenzione e controllo, effettuata in modo congiunto e coordinato, ha consentito di incentivare condotte virtuose di comportamento sulle strade e questo significa che l’obiettivo è stato raggiunto. Alcool, droga e smartphone sono i nemici
da combattere. Sono orgoglioso di essere testimone di una progettualità importante e mi congratulo con i ragazzi autori dei progetti. E, nei prossimi anni, potremo pensare ad eventi simili indirizzati però alle persone adulte”.
A rappresentare la Regione Veneto la vice presidente Elisa De Berti: “Bisogna perseverare su questa azione di fortissima sensibilizzazione - ha dichiarato – Noi come adulti, e mi riferisco alle persone della mia generazione, ci sforziamo ogni giorno per far sì che i giovani abbiano comportamenti corretti
alla guida perchè perdere un figlio é contro natura”.
Al suo fianco l’assessore all’Istruzione Elena Donazzan: “Siamo un’unica grande comunità – ha dichiarato facendo riferimento alle tante realtà che contribuiscono alla riuscita del progetto – Ai ragazzi dico invece che contiamo sulla loro testimonianza per insegnare un corretto comportamento alla guida ed il rispetto delle regole”.
La dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale Nicoletta Morbioli ha ribadito come, tra le priorità, ci sia la volontà di dimezzare i decessi per
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incidente stradali ed incrementare l’educazione stradale nelle fasce più vulnerabili.
“Credo che il concorso di idee grazie alla realizzazione di un video sia oggi il modo più efficace per comunicare – ha sottolineato – E gli elaborati che abbiamo esaminato sono stati tutti di alta qualità”.
Giancarlo Bressan, presidente delle Banche di credito cooperativo di Vicenza, ha ribadito come sia nello statuto partecipare ad iniziative come questa che entrano nel mondo della scuola.
Maria Chiara Porretti, presidente
dei Lions, ha annunciato già da ora il sostegno per la prossima edizione.
Il gran finale è toccato a Miguel Gobbo Diaz, noto al grande pubblico per la serie televisiva “Nero a metà” in cui ha interpretato, a fianco di Claudio Amendola, il personaggio di Malik Soprani.
L’attore, che ha recentemente portato in scena lo spettacolo teatrale “L’inizio di un sogno”, si è presentato ai ragazzi della Strada Giusta con un momento recitativo intitolato “Il cuore giusto”, appositamente creato per il progetto, nel quale ha
affrontato molti temi di interesse per le nuove generazioni, quali le insicurezze proprie dell’età giovanile, la ricerca della propria identità e del proprio percorso di vita, nonché la correlata necessità di affrontare responsabilmente il ruolo di cittadini. “Mi sentivo perso perché non capivo quale fosse la mia strada – ha raccontato nel suo vibrante monologo - Voi sapete chi siete? Siete il futuro. Ognuno di voi é importante: noi oggi costruiamo le fondamenta di quel che verrà e, nel presente, alimentiamo il nostro sogno. L’importante è che non sprechiate i vostri talenti ed accendiate il fuoco che è dentro di voi. La strada da percorrere é un dialogo con il vostro cuore: tirate fuori il talento e coltivatelo. Accendete il vostro fuoco. Siate pazienti, non abbiate fretta di raggiungere le cose. Ognuno ha il proprio percorso e non mollate se il risultato non arriva subito. Alzate la vostra autostima perché voi siete importanti. Vivete la vostra crescita con il cuore, sperimentate, siate curiosi. Fate diventare la passione il vostro lavoro. L’unicità é un talento senza la paura di essere giudicati. Non c’è una regola per essere felici, ma fate ardere il fuoco o, meglio “el fuego”.
Applausi: la strada è davvero giusta!
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Miguel Gobbo Diaz attore e sportivo con il “fuoco” dentro
L’attore di origini domenicane, che dall’età di tre anni vive a Creazzo, si é raccontato dagli inizi ad oggi.
Giocava a calcio nel Sovizzo, di recente si é appassionato al golf. É vissuto a Roma e a Londra, ma ha scelto di tornare a casa per raccontare suoi sogni
■ Un attore, uno sportivo, ma soprattutto una persona che cerca di realizzare i suoi sogni con passione e la capacità di mettersi in gioco senza arrendersi di fronte alle difficoltà.
La bocciatura all’istituto Lampertico, l’accorgersi di non poter diventare un calciatore famoso come avrebbe voluto.
Miguel Gobbo Diaz, 34 anni da compiere il prossimo 19 giugno, la delusione l’ha trasformata in nuovi stimoli che ha trasferito sul palco nell’”Inizio di un sogno”, il progetto teatrale in cui racconta la sua storia e che da settembre porterà anche nelle scuole.
E proprio ai tempi delle superiori ha scoperto l’amore per la recitazione. Lui che non amava troppo lo studio al quale preferiva il pallone.
“Ho giocato a calcio dagli 11 ai 18 anni nel Sovizzo - racconta - Ero schierato in fascia: correvo tanto, su e giù per il campo e, ogni tanto, facevo anche qualche gol. Al di là dei risultati lo sport per me é stato importante, mi ha dato un’educazione incredibile: mi ha insegnato il lavoro di squadra, l’impegno, il sacrificio e, appunto, come si deve affrontare un sogno.
Io avrei voluto diventare come Maldini, Shevchenko. Invece, ho capito che non era quella la mia strada:
certo, ci sono rimasto male, ma ho trasferito quella delusione in una nuova passione, la recitazione”. Si é trasferito a Roma, per otto anni, dove ha frequentato il Centro sperimentale di cinematografia, poi a Londra nel 2016: la notorietà l’ha raggiunta grazie al personaggio di Malik nella fiction “Nero a metà” con Claudio Amendola.
E, quando gli impegni glielo consentono, la sua base è sempre a Creazzo: “Mi piace questa dimensione - racconta - come pure entrare in contatto con i ragazzi, stimolarli, grazie anche agli incontri nelle scuole. I giovani rappresentano il nostro futuro.
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E’ importante non imporre le cose dall’alto, ma aiutarli a pensare, a riflettere, in un confronto costante”.
L’attore é stato tra gli ospiti delle premiazioni del progetto “La strada giusta” coinvolgendo la platea con un appassionato monologo. Ma sorge spontanea la domanda: come é Miguel al volante?
“Con i debiti scongiuri non ho mai fatto un incidente - svela - Non
sono certo un guidatore super veloce, anzi: meglio la prudenza a comportamenti a volte irresponsabili come mettersi in macchina dopo aver bevuto”.
Lo sport rappresenta ancora una passione non sopita: “Gioco a pallone con la Nazionale attori e, di recente, ho scoperto il golf, che mi ha appassionato e che, in meno di un anno, mi ha visto
raggiungere già il 12 di handicap. Una disciplina molto diversa rispetto al calcio, più mentale che fisica.
Lo sport, a qualsiasi età, rappresenta una valvola di sfogo, la possibilità di dedicarsi a quello che piace. Che poi é quello che bisogna fare nella vita di tutti i giorni, coltivare le passioni per provare a realizzare i propri sogni”.
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Manutenzione strade Nuovi interventi nella zona ovest
■ Con 328 mila euro si procederà alla manutenzione straordinaria di alcune strade dei quartieri, nella zona ovest della città, del Villaggio del Sole, Santa Bertilla, Cattane e San Lazzaro.
Per evitare di interferire con i lavori programmati ai sottoservizi nei quartieri interessati, l’iniziale piano di asfaltature è stato rimodulato. “Questo progetto – ha spiegato l’Amministrazione comunale uscente – rientra nel piano complessivo di manutenzione straordinaria della pavimentazione stradale. L’obiettivo è la messa in sicurezza della rete viaria cittadina per consentire una migliore circolazione agli utenti”.
I lavori di asfaltatura riguarderanno via Brigata Granatieri di Sardegna, via Brigata Regina, via Emanuele Filiberto di Savoia, via Battaglione Aosta, via Monte Vodice, via Battaglione Monte Spluga, via Edmondo De Amicis e viale Mercato Nuovo. Si provvederà a risanare la pavimentazione stradale che risulti vetusta o deteriorata dal passaggio di mezzi pesanti, intervenendo fino a 10 centimetri di profondità. Una volta appaltati, i lavori potranno prendere il via entro il mese di luglio.
Stanziati 328 mila euro per lavori straordinari in alcune strade dei quartieri del Villaggio del Sole, Santa Bertilla, Cattane e San Lazzaro: il via ai cantieri entro il mese di giugno
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Multe e autovelox Cosa dice il Decreto
■ Ai fini della legittimità della sanzione amministrativa le postazioni di rilevamento della velocità (cosiddetti “autovelox”) devono essere preventivamente segnalate e ben visibili?
L’art. 142, comma 6-bis, del d. lgs. n. 285 del 30.4.1992 dispone che le postazioni di controllo sulla rete stradale per il rilevamento della velocità debbano essere preventivamente segnalate e ben visibili per il tramite di cartelli o di dispositivi di segnalazione luminosi.
Così testualmente l’indicata disposizione: “Le postazioni di controllo sulla rete stradale per il rilevamento della velocità devono essere preventivamente segnalate e ben visibili, ricorrendo all'impiego di cartelli o di dispositivi di segnalazione luminosi, conformemente alle norme stabilite nel regolamento di esecuzione del presente codice. Le modalità di impiego sono stabilite con decreto del Ministro dei trasporti, di concerto con il Ministro dell'interno”.
Il decreto del Ministro dei trasporti che stabilisce le modalità di impiego è stato pubblicato in data 15.8.2007 e stabilisce che le postazioni di controllo per il rilevamento della velocità sulla rete stradale possono essere segnalate: a) con segnali stradali di indicazione, temporanei o permanenti;
Le
b) con segnali stradali luminosi a messaggio variabile; c) con dispositivi di segnalazione luminosi installati su veicoli. I segnali stradali di indicazione di cui alla lettera a) che precede devono essere realizzati con un pannello rettangolare di dimensioni e colore di fondo propri del tipo di strada sul quale saranno installati.
La Corte di Cassazione, a mezzo della recentissima sentenza n. 9556 pubblicata lo scorso 9.4.2023, ha affermato che ai fini della legittimità della sanzione amministrati-
va necessita sia la preventiva segnalazione della postazione e sia la visibilità della stessa. La Suprema Corte ha altresì rilevato che la sussistenza di detti presupposti è indispensabile tanto per le postazioni fisse quanto per quelle mobili. Ne consegue che l’omessa preventiva segnalazione della postazione di rilevamento della velocità ovvero la sua mancata visibilità rende illegittima la sanzione amministrativa eventualmente irrogata all’automobilista in conseguenza dell’utilizzo dell’indicato dispositivo.
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postazioni di controllo sulla rete stradale per il rilevamento della velocità devono essere segnalate e ben visibili, ricorrendo all'impiego di cartelli o di dispositivi luminosi, perché la sanzione amministrazione sia legittima in caso di violazione
GIANLUCA VECCIA L’angolo dell’avvocato giugno 2023 | GuidACI 13
In bici dal centro all’università lungo il Bacchiglione
Dall’ostello Olimpico a ridosso di piazza Matteotti fino al ponte di viale Margherita, con la realizzazione di una nuova passerella ciclopedonale
■ Vicenza sempre più a misura di bici?
La Giunta uscente ha approvato il progetto definitivo della ciclabile lungo l'argine del fiume Bacchiglione, nel lato opposto a viale Giuriolo.
Dal centro della città, e precisamente da piazza Matteotti, sarà possibile raggiungere in sicurezza in bici l’area sud-est della città e, quindi, il complesso universitario di viale Margherita e lo stadio Menti, grazie anche alla realizzazione di un ulteriore tratto di ciclabile sull’argine sinistro del Bacchiglione, dal ponte di viale Margherita fino a via Bassano, il cui progetto ha già ottenuto il parere favorevole della Soprintendenza e del Genio Civile.
“Grazie all’opera andiamo a com -
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pletare l'accessibilità da e per il centro storico, portando una ciclabile fino al cuore della città – era stato reso noto in un cominicato – In questo modo viene implementata, valorizzando i percorsi lungo l’argine, la rete ciclabile nel quadrante sud-est di Vicenza che vede il nuovo percorso, attualmente in fase di gara per l'affidamento dei lavori, lungo l'argine di viale dello Stadio a partire dal parcheggio Bassano; il collegamento ciclopedonale, grazie alla passerella esistente, fino al quartiere universitario; la ciclabile di via Martiri delle Foibe; il tratto lungo strada di Casale, in fase di avvio dei lavori, e, infine, quello dal Tribunale, lungo viale Trissino e Campo de Nane, inaugurato lo scorso anno”.
Il tratto ciclabile ha uno sviluppo di 380 metri. Parte da piazza Matteotti, tra l'Ostello Olimpico e l'edificio della vecchia fermata dell’autobus e, grazie ad un nuovo ponte ciclopedonale di circa 30 metri, supera l'attuale passerella Nazario Sauro. Si sviluppa, quindi, sull'argine in sinistra orografica del Bacchiglione fino a raggiungere il ponte di viale Margherita, dove i gradini attuali verranno sostituiti da un'agevole rampa. Il costo totale dell'intervento è di 675 mila euro.
“L'ambito su cui si interviene offre un'infrastruttura ciclopedonale di assoluta qualità, anche rispetto all'esistente su viale Giuriolo, che verrà eliminata e sostituita dal nuovo progetto – si precisa –Inoltre, grazie all’intervento viene risolto il problema dell'inserimento della doppia corsia, di cui una riservata ai bus, in viale Giuriolo, un tema caldo fin dal 2012 e, ora, di imminente realizzazione per il cantiere di piazzale De Gasperi, con un notevole beneficio per il trasporto pubblico locale”.
Il nuovo tratto ciclabile ha valenza ambientale, sia per la ciclabilità sia per il trasporto pubblico locale, sia cicloturistica.
Ciclovia Caldogno–Vicenza Stanziati 400mila euro per il tratto da Ponte Marchese
■ La pista ciclo-pedonale che collegherà Vicenza e Caldogno si arricchisce di un ulteriore tassello. È stato approvato infatti il progetto esecutivo del tratto che andrà dalla nuova passerella sul Bacchiglione, in prossimità di Ponte Marchese, e si svilupperà secondo due direttrici, una in direzione di strada Sant’Antonino e l’altra lungo l’argine sinistro del Bacchiglione fino all’accesso nord del Parco della Pace, per uno sviluppo complessivo di circa 500 metri. L’intervento, del valore di 400 mila euro e finanziato grazie all’investimento del Pnrr dedicato alla rigenerazione urbana (Missione 5, Componente 2 - Investimento 2.1), consentirà il collegamento tra l’esistente pista ciclabile di strada Sant’Antonino e il nuovo percorso in via di realizzazione dal valore complessivo di 1.145.000 euro, che vede il coinvolgimento di Vicenza e di Caldogno, quest’ultimo come Co -
mune capofila.
“Si tratta – fa sapere l’amministrazione uscente – di un’altra opera a sostegno della mobilità ciclabile tra i Comuni contermini e il capoluogo, che fungerà da collegamento tra i percorsi ciclopedonali di Vicenza e Caldogno consentendo spostamenti in sicurezza casa-lavoro. Ringraziamo l’amministrazione di Caldogno per la fattiva collaborazione nella realizzazione delle infrastrutture ciclo-pedonali a favore della mobilità sostenibile”.
Il progetto, seguito dal Servizio mobilità, trasporti e lavori pubblici, prevede una pista ciclo-pedonale che si svilupperà in sede propria, separata dalla strada da un cordolo. Per i tratti sugli argini, si interverrà con la ristrutturazione dei percorsi già esistenti, con la realizzazione del sottofondo e della pavimentazione ciclabile, in modo tale da consentire il passaggio sia delle biciclette sia dei pedoni.
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“On the road” L’educazione stradale e la carica dei 900
■ Anche quest’anno si è concluso il progetto “On the road” che le autoscuole Aci Ready2go svolgono da oltre vent’anni in collaborazione con l’Assessorato all’Istruzione del Comune di Vicenza.
Hanno partecipato a questa edizione 17 scuole elementari per un totale di 47 classi, per poco meno di 900 bambini di terza, quarta e quinta elementare.
Il corso si articola in tre lezioni svolte in classe e un’uscita al campo scuola per l’educazione stradale di via Bellini. Durante le lezioni teoriche i ragazzi imparano le forme e il significato dei principali segnali
(terza, quarte e quinte)
stradali, le norme basilari del comportamento dei pedoni e dei ciclisti, la posizione sulla strada e le regole della precedenza agli incroci. Dopodiché segue la prova pratica con le bici per applicare quanto imparato. E non tutto va sempre per il verso giusto.
Una delle maggiori difficoltà è far capire ai ragazzi dove debbano stare quando circolano con la bici ed è curioso notare come alla domanda specifica "Su quale corsia bisogna stare?” tutti rispondano correttamente “Sulla corsia di destra!”
Poi, però, non tutti hanno le idee
chiare su quale sia la corsia su cui circolare correttamente.
Una cosa su cui insistiamo particolarmente è il comportamento da tenere in presenza dello “STOP”. Cerchiamo di far capire che con questo segnale ci troviamo sulla strada secondaria, cioè “meno importante”, ma soprattutto che quando si trova lo STOP bisogna assolutamente fermarsi anche se non arriva nessuno sulla strada principale perché è un incrocio molto pericoloso e dove solitamente manca la visibilità.
Nel campo scuola sono stati inseriti 2 segnali di divieto.
SERGIO MAISTRELLO ACI INFORMA
Si è concluso il progetto promosso dalle autoscuole Aci Ready2go in collaborazione con l’Assessorato all’Istruzione del Comune di Vicenza. A queste edizione hanno partecipato 17 scuole elementari per un totale di 47 classi coinvolte
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Spieghiamo ai ragazzi che nel caso ci si presenti il segnale “SENSO VIETATO” in quella strada non si può circolare se non dal senso opposto perché la strada è a senso unico. Cosa che tra l’altro intuiscono immediatamente quando si domanda loro: “Perché non si può entrare in quella strada ma solo venire dall’altra parte?” Tuttavia quando si tratta di applicare la regola tutto diventa più difficile. Del resto, la situazione capita normal-
Rubrica a cura delle Autoscuole Ready2Go
litamente rispondo che non sono quelli che hanno i… piedi grossi, ma semplicemente quelli che vanno a piedi per la strada. Durante la nostra lezione in classe cerchiamo di far comprendere ai ragazzi l’importanza di riconoscere il significato dei segnali dalle forme. In questo caso si sottolinea come i segnali di forma rotonda e bordati di colore rosso siano segnali di divieto. Così pure cerchiamo di far capire che tutti i segnali di obbligo sono pure di forma rotonda, ma in questo caso di colore blu.
In questo specifico sottolineamo come l’obbligo di proseguire diritto sia rimarcato dalla presenza della linea continua che, come si sa, non deve essere oltrepassata.
Poi, però, non tutti rispettano tale obbligo.
Nel campo scuola è stato simulato un cantiere stradale dove la strada si restringe in maniera tale da far passare una bici per volta. Da qui l’esigenza di due segnali: quello quadrato blu che dà il diritto di precedenza (passare per primi) e quello rotondo rosso che obbliga a dare la precedenza (passare dopo). Si fa notare ai ragazzi che solitamente chi va a occupare la corsia degli altri è colui che deve dare la precedenza.
mente sulle strade in quanto i ciclisti raramente rispettano questo segnale.
Quando invece incontriamo il segnale “DIVIETO DI TRANSITO” siamo in presenza di una strada vietata alla circolazione di qualsiasi tipo di veicolo, comprese le biciclette e che può essere percorsa solo dai pedoni (o con la bicicletta a mano). È curioso come spesso i ragazzi più piccoli mi chiedano “Chi sono i pedoni?” e, a tale domanda, so-
A parte qualche “prepotente” bisogna dire che i ragazzi riescono a comprendere abbastanza bene questi due segnali.
Il semaforo è una delle cose che attrae di più i ragazzi e trovarsi a decidere se passare o no ha un certo fascino. I giovanissimi però non hanno le idee chiare sul suo funzionamento. Certo, sanno che con il verde si passa e con il rosso ci si ferma: sul giallo, al contrario, le idee sono discordanti, ma prevale l’idea che si possa passare comunque prima che scatti il rosso. Quello che però non è chiaro è per-
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ché durante le lezioni in classe, alla mia domanda "Se io ho il verde quelli di fronte che colore hanno?” molti rispondano “Rosso!”. Infatti, quando girano a sinistra, non si preoccupano minimamente di coloro che vengono di fronte, sicuri che il verde dia loro, comunque il permesso di passare. Ed è per questo che insistiamo molto nello spiegare che chi gira a sinistra ,pur avendo il semaforo verde, deve dare la precedenza a chi proviene di fronte. A volte addirittura li obblighiamo a girare a sinistra per vedere il risultato. Anche i ragazzi come gli automobilisti si dimostrano impazienti nell’aspettare il verde (“Ma quanto dura?”, “Ma quando scatta il verde?”, “Ma io trovo sempre rosso”, "Passo lo stesso tanto non c’è nessuno!”).
Nel campo scuola non può certo mancare una rotatoria. Premesso che chiariamo ai ragazzi che tali incroci sono particolarmente insidiosi per i ciclisti, passiamo poi alla spiegazione del compor-
tamento. È ormai di uso comune nelle rotatorie la regola che prevede il diritto di precedenza per chi ha già impegnato l’anello. Insistiamo quindi che, nell’immettersi, guardino a sinistra e, nel caso sopraggiunga qualcuno, si fermino a dare la precedenza.
Ci soffermiamo poi sulla posizione da tenere. In molte delle ultime rotatorie viene ricavata una vera e propria pista ciclabile all’interno, solitamente colorata di rosso. Ed è lì che i ciclisti hanno l’obbligo di circolare. In alternativa i ciclisti devono rimanere vicino al margine destro.
Quando qualche ragazzo è stanco di andare in bicicletta lo invitiamo a fare il pedone cercando di far capire che chi è a piedi deve attraversare la strada solo quando è sicuro che i veicoli in arrivo (in questo caso le bici) siano in grado di fermarsi. A chi va in bici raccomandiamo attenzione nei confronti di chi attraversa. Dobbiamo dire che il comportamento
dei ragazzi rispecchia totalmente quello che accade sulla strada. Molti non si preoccupano minimamente di chi tenta di attraversare, e non pochi sono i rischi di “investimento”. Poi, nonostante le nostre raccomandazioni, non manca mai la tentazione di trasformarsi in un vecchietto col bastone che attraversa la strada con esasperante lentezza. Ciò finisce con il creare fastidio per chi va in bici che, a quel punto, volutamente evita di fermarsi.
Anche la posizione del vigile non è molto conosciuta e, nel campo scuola, è stato creato un apposito incrocio privo di segnaletica dove i ragazzi a turno sperimentano il duro lavoro del vigile (tra l’altro divertendosi molto). Riteniamo che questa sia una prova educativa che insegna ai ragazzi il rispetto per chi porta la divisa. Naturalmente tutti gli studenti che partecipano alla prova pratica devono obbligatoriamente usare il casco protettivo (a chi ne è sprovvisto lo forniamo noi). Con dispiacere notiamo che molti dei ragazzi che prendono parte al corso non usino normalmente il casco per andare in bicicletta durante i loro normali spostamenti. Non dimentichiamo che educando i bambini non sarà poi necessario punire gli adulti.
Ultimo ma non certo ultimo, vorrei ricordare che l’iniziativa “On the road” è possibile grazie alla presenza a Vicenza del campo scuola fortemente voluto dall’Amministrazione comunale.
È stato inaugurato nel maggio 2012 ed è intitolato al maggiore pilota Stefano Bazzo, elicotterista che perse la vita nell’ottobre del 2008 nei cieli di Francia. Si sviluppa su una superficie di 100 metri per 50 e si caratterizza per l’ampia parte lasciata a prato dal momento che il circuito lungo quasi 600 metri è stato asfaltato solo per una larghezza di 4 metri. È aperto al pubblico in giorni e orari stabiliti.
18 GuidACI | giugno 2023
Il corso si articola in tre lezioni in classe ed una prova pratica al campo scuola di via Bellini, un’eccellenza in Italia
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VIC E NZA A UTOMO B I LE CLU B
Bollicine Elettriche tra mobilità sostenibile ed economia circolare
Innovazione,
e Askoll Eva
■ Dopo l’incontro inaugurale dello scorso 27 marzo, sempre nella sede di Elevator Innovation Hub, primo polo tecnologico della provincia di Vicenza (fra le aree piu’ innovative e produttive nazionali con una forte vocazione industriale internazionale), si è svolto il secondo appuntamento di “Bollicine Elettriche”.
L’evento – strutturato in quattro appuntamenti – è organizzato da Elevator e Caval Service con il supporto di Andiamo Elettrico che con i suoi circa 10.000 iscritti è la comunità di proprietari di auto elettriche multibrand piu’ numerosa d’Italia.
Se nel primo incontro del 27 marzo tutti i relatori in rappresentanza dell’intera filiera automotive (istituzioni, costruttori con il Future Mobility Director del Gruppo Volkswagen Italia Stefano Sordelli, ACI, Multi utility AGSM AIM Smart Solutions e concessionari fra cui il presidente di Autotorino Plinio Vanini e vice presidente di Federauto) si era giunti alla sintesi che la mobilità elettrica è la strada tracciata. Strada segnata sì, ma con la necessità di tarare ancora i tempi poiché un Paese come l’Italia con un parco circolante di 40 milioni di veicoli (di cui 12,5 milioni con oltre 20 anni di vita) e poco meno di
200.000 auto elettriche con un’offerta limitata di BEV a causa della stessa scarsità di microprocessori ed il rincaro delle materie prime difficilmente potrà nel 2035 recidere completamente il filo con le altre motorizzazioni fossili.
Nel secondo incontro si è voluto invece puntata maggiormente l’attenzione sulle tematiche legate alle opportunità della mobilità sostenibile e dell’economia circolare.
La “Green Economy” è stata quindi la protagonista dell’appuntamento che ha visto la partecipazione di importanti relatori che si caratterizzano per aver creduto nella sostenibilità ambientale nel loro
creatività, lotta agli sprechi e capacità di mettersi in gioco sono le armi vincenti per superare le sfide della transizione ecologica come fatto con successo da Fantic, Santa Margherita, BRPneumatici
ACI INFORMA
20 GuidACI | giugno 2023
campo traendone grandi opportunità e storie di successo come Fantic (controllata da VeNetWork), Santa Margherita, BRPneumatici e Askoll Eva.
Alberto Baban, presidente di VeNetWork (che riunisce 73 imprenditori veneti animati dalla volontà di fare di più per il proprio territorio, sostenendo e sviluppando progetti ad alto potenziale. Già presidente di Piccola Industria dal 2013 al 2017, imprenditore innovatore e Cavaliere al merito della Repubblica Italiana, è stata la persona giusta per testimoniare l’importanza di fare squadra e guardare oltre potendo portare esempi di succes-
so come il rilancio della Fantic che eccelle sia nelle bici elettriche sia nelle moto tradizionali.
Scopo di VeNetWork è infatti quello di aiutare le aziende a crescere attraverso la promozione della cultura d’impresa, il finanziamento e lo sviluppo di nuove attività, sia manifatturiere che di servizio, che generino valore aggiunto di tipo economico, professionale e culturale e nel contempo procurino una positiva ricaduta occupazionale nel territorio con risultati vincenti. Basti pensare che investendo 62 milioni nel 2021 VeNetWork ha fatturato 236,8 milioni di euro saliti a 270 nel 2022 dando occu-
pazione ad oltre 1.100 collaboratori.
Filippo Busin, amministratore delegato di BRPneumatici fin dagli esordi – nel 1963 - ha abbinato alla distribuzione dello pneumatico nuovo anche quella degli pneumatici ricostruiti, riutilizzando anziché disperdere quelli usati, creando così una fiorente attività di pneumatici rigenerati per il trasporto pesante ed industriale portando un altro esempio virtuoso dei vantaggi ecologici ed economici della stessa circolarità. Busin ha posto l'attenzione in particolare sull'importanza di evitare gli sprechi sia in ottica ambientale sia industriale. Giusto ricordare che BRPneumatici commercializza più di 200.000 pneumatici nuovi di tutte le dimensioni e per tutti gli utilizzi, vantando una capacità produttiva annua di 30.000 pneumatici ricostruiti: ad avviare l’attività di ricostruzione è stato proprio il fondatore Battista Busin già nel 1963 e dal 2003 l’impianto - totalmente rinnovato - è stato trasferito a Zanè e si colloca fra i primi quattro del Paese utilizzando le migliori tecnologie disponibili sul mercato. Andrea Curioni, professore ordinario del Dipartimento di Agronomia, Animali, Alimenti, Risorse Naturali e
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Ambiente (DAFNAE) dell'Università di Padova, ha evidenziato il ruolo dell'istruzione, il cui compito non è soltanto quello di creare "dottori" preparati dal punto di vista tecnico quanto quello di formare persone che si pongano domande e sappiano ragionare a tutto tondo sull'importanza della sostenibilità. Conclusa la formazione è la Ricerca Universitaria che deve dialogare con le stesse realtà imprenditoriali. Gianluca Fabris (co-founder insieme con Massimiliano Adinolfi) ha presentato invece il rivoluzionario Triplooo, un veicolo a tre ruote molto leggero che si muove con l’energia solare e la cui batteria può essere utilizzata come accumulatore dell’impianto fotovoltaico di casa o ufficio, adoperando la stessa energia per muoversi agilmente in città e dimostrando che la mobilità elettrica sta favorendo la creatività italiana anche sul versante della sostenibilità. Ad ogni appuntamento
infatti Bollicine Elettriche concede spazio ad una società che sta sviluppando nuove forme di mobilità sia privata che pubblica.
Stefano Marzotto, presidente di Zignago Holding e a.d. di Santa Margherita nonché di molte altre realtà imprenditoriali e di servizio come la vice presidenza di ACI Vicenza che testimonia la sua grande passione per l’automobile, ha illustrato l’evoluzione dell’enologia e dei prodotti di Santa Margherita partendo dal “52” il Valdobbiadene superiore biodinamico che sintetizza come l’attenzione verso l’ambiente abbia fatto decollare la stessa industria vinicola italiana puntando con successo sulla qualità e l’attenzione verso i processi naturali, sempre più richiesti dal mercato nazionale e specialmente da quello internazionale.
Gian Franco Nanni ha portato invece la testimonianza istituzionale di Confindustria ANCMA di cui è vice
responsabile per gli scooter elettrici di cui Askoll Eva (Nanni è anche il CEO della società!) è uno dei maggiori player europei, presentando proprio a Bollicine Elettriche la sua ultima innovativa novità in fatto di scooter elettrici dove l’impresa veneta è fra i protagonisti del mercato, ricordando che l'azienda quotata in Borsa ha in gamma anche monopattini e bici elettriche che stanno ottenendo un crescente successo a livello internazionale. Nanni ha sottolineato in particolare come la mobilità elettrica possa giocare un ruolo fondamentale in ambito urbano, dove scooter e bici elettriche possono fare la differenza sia a livello ambientale ma anche sul lato pratico, con grande risparmio di tempo e denaro. Bollicine Elettriche non si chiude il 22 maggio, ma sono già programmate le date del 26 giugno in cui si parlerà di opportunità occupazionali offerte dalla transizione ecologica e dall’economia circolare con un focus sulla Cina per verificare se la “Via della Seta” sia un’ opportunità o un rischio per l’economia italiana e dell’11 settembre focalizzata sulle sinergie fra mobilità e turismo sostenibile.
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Tra gli ospiti del secondo appuntamento organizzato da Elevator e Caval Service il conte Stefano Marzotto, vice presidente di ACI Vicenza
Race to Is Molas
info e risultati: www.acigolf.it
A Forte Corbin un tuffo nella storia con auto d’epoca
ACI EVENTI 24 GuidACI | giugno 2023
Successo del secondo appuntamento di “Ruote nella storia” targato ACI Vicenza andato in scena sull’Altopiano di Asiago in un luogo estremamente suggestivo. Una trentina gli equipaggi presenti con vetture che hanno segnato l’automobilismo
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■ Storia è la parola d’ordine del secondo appuntamento di “Ruote nella storia” targato ACI Vicenza. Per le auto, tutte costruite entro il 31 dicembre 1992, alcune delle quali autentici gioielli del design, e per il luogo che ha ospitato il raduno, Forte Corbin, un autentico pezzo di storia della Prima guerra mondiale.
L’appuntamento era per domenica 21 maggio: dopo le abbondanti piogge il sole era tornato a splendere e ha accompagnato la “carovana” di quasi trenta vetture, oltre ad una moto, nel percorso che dalla città, percorrendo i tornanti del Costo, ha portato sull’Altopiano di Asiago.
“Vorrei ringraziare tutti gli equipaggi che hanno preso parte ad un evento che si conferma vincente nel suo format, vale a dire sportivo, culturale e turistico assieme - ha commentato il presidente dell’Ente berico Luigi Battistolli - Un sentito ringraziamento va senza dubbio
ai Comuni di Roana e Cogollo del Cengio senza i quali non sarebbe stato possibile organizzare un evento che, nella scelta di un luogo così suggestivo come si è rivelato Forte Corbin, ha dato un valore in più ad un raduno che ha richiamato appassionati di ogni fascia d’e-
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Al volante anche Luigi Battistolli e Miki Biasion, presidente e vice dell’Ente berico che hanno sottolineato la valenza sportiva-storico-turistica dell’evento reso possibile grazie al supporto dei Comuni di Roana e di Cogollo del Cengio
tà. E un doveroso grazie va a tutto lo staff di ACI Vicenza, coordinato magistralmente dal direttore Gian Antonio Sinigaglia, che ha curato dettagli e particolari affinché tutto riuscisse al meglio”.
Tornato quest’anno nel FIA European Historic Rally Championship, al volante della sua Lancia Delta affiancato come sempre da Fabrizia Pons, all’appuntamento con Ruote nella Storia del 21 maggio “Lucky” ha preso parte all’evento a bordo di una Lancia Aurelia B20, dimostrando in prima persona lo spirito che anima questa manifestazione e che intende coniugare il prestigio della storia dell’automobilismo alla costante innovazione
tecnica e tecnologica delle vetture. Il tutto attraverso gli scenari del nostro Bel Paese che rappresentano gioielli inestimabili della nostra cultura.
“Mai come in questo caso siamo entrati davvero nella storia – afferma Gian Antonio Sinigaglia, direttore di ACI Vicenza – Per le bellissime auto che hanno preso parte alla manifestazione, ma soprattutto per la scelta di Forte Corbin, fortezza della Prima Guerra Mondiale in cui le memorie del passato sono tornate a rivivere grazie alla famiglia Panozzo, che ha restaurato e dato nuova vita al Forte. Da una rilettura del libro di Filippo Tommaso Marinetti, L’Alcòva d’acciaio, la
scelta è ricaduta su questo luogo dai tanti significati ancora oggi. E non è un caso che Marinetti sia il fondatore del Futurismo, il movimento di inizio Novecento che ha esaltato l’auto per la sua modernità e velocità, simbolo del progresso e, nello stesso tempo, metafora della vita”.
In pista o, meglio, al volante della leggendaria Lancia Delta HF integrale 16V del 1992 che fu fatta rombare al Motor Show dal compianto pilota svedese Waldegard
Miki Biasion, vice presidente di ACI Vicenza oltre che due volte campione del mondo rally.
“L’auto ha segnato la storia del nostro Paese – sottolinea – E l’au-
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tomobile non è solo bellezza, ma è anche storia e design. E credo che siano importanti manifestazioni, come quella che abbiamo vissuto a Forte Corbin, utili a far conoscere agli appassionati di motori luoghi dal passato importante e bellezze del territorio spesso poco frequentate”.
Tra le vetture presenti un’Alfa Romeo Spider 2000, una Mercedes 208 SL del 1982, una Lancia Aprilia, una Alfa Romeo Alfa Sud 1200, una Alfa Romeo Alfetta GTV, una Lancia Beta Spider 1600, una AustinHealy, una Ferrari F355, una Mercedes 190 2,3 16V e una Triumph TR6, solo per citarne alcune.
Targhe speciali, ma nel senso di… premi, alla “old car”, la Fiat Topolino del 1937 guidata da Gastone De Biasi; alla “dama al volante”, Francesca Pasetti, conosciuta nel mondo dei motori come Lady Fulvia,
appunto su Lancia Fulvia del 1971; al socio con più anzianità ACI, Roberto Ferro su una Mini Cooper del 1968; a quello invece arrivato da più lontano, Giorgio Barban, su una Lancia Delta del 1991; a quello che
è riuscito a portare più equipaggi, Massimo Della Torre.
Una targa anche a Domenico De Luca e Beatrice Tirapelle, del Gruppo automoto storiche dell’Arma Pastrengo che hanno preso parte
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al raduno con la loro Alfa Romeo Alfetta.
Un grazie particolarmente sentito ai sindaci di Roana e Cogollo del Cengio, Elisabetta Magnabosco e Gildo Capovilla, che hanno contri-
buito in maniera determinante alla riuscita della giornata grazie al loro supporto costante in fase di organizzazione e poi nello svolgimento della stessa. Un’adesione che conferma il supporto e il credere che lo
sport rappresenti un veicolo di promozione del territorio. Altrettanto calorosa l’ospitalità a Forte Corbin, con Ilaria Panozzo che con passione ha illustrato agli ospiti un luogo a molti sconosciuto in una visita guidata che ha riportato indietro nel tempo, al conflitto bellico della Prima guerra mondiale. Ad affiancarla nelle spiegazioni Fabio Cogo, in vesti d’alpino dell’epoca, che fa parte dell’Associazione 22^ Compagnia autonoma skiatori.
A tutti i partecipanti sono stati consegnati dei gentili omaggi offerti da Brazzale Spa, Ma-Fra e Molino Pellegrini, oltre al libro “Rally Campagnolo” a firma di Roberto Cristiano Baggio.
Brindisi e taglio della torta hanno sancito la conclusione del raduno con l’arrivederci fin da ora all’edizione del 2024 di “Ruote nella storia”.
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Con Lorenzo Pritelli rombano le due ruote del team FRT by M&M
Dalla fusione del Faber Racing Team e del team M&M
è nata la squadra che gareggerà nella categoria
Ohvale 190 del campionato Civ Junior con obiettivi ambiziosi. Alla presentazione presente il delegato della FMI Emiliano Barban
■ Novità nel mondo delle due ruote! Il team FRT by M&M è stato presentato ufficialmente alla stampa e agli ospiti durante un evento che si è tenuto alla fattoria sociale "La Costa" a Sarcedo. La squadra, nata dalla fusione del Faber Racing Team e del team M&M, gareggerà nella categoria Ohvale 190 del campionato Civ Junior, e avrà come pilota Lorenzo Pritelli di Rimini. Durante la presentazione, il team ha confermato il proprio impegno per il successo e l'importanza dell'unione per raggiungere questo obiettivo. Tra gli ospiti il presidente di CABEL System, Giuliano Bertoldo, e il de-
legato della FMI, Emiliano Barban, che hanno confermato l'importanza dell'evento per il mondo delle corse. Da parte sua il team FRT by M&M è entusiasta di poter contare su Lorenzo Pritelli come pilota e ha grande fiducia nei suoi risultati in pista. Inoltre, la scelta di tenere l'evento alla fattoria sociale "La Costa" è stata motivata dal desiderio di sostenere l'importanza della comunità e dell'ambiente.
Il team FRT by M&M ringrazia per il sostegno e si impegna a lavorare sodo per raggiungere grandi risultati nella nuova stagione sportiva.
MOTO PRESENTAZIONI
30 GuidACI | giugno 2023
Automobile Club Vicenza
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A UTOMO B I LE CLU B
Pokerissimo di Da Zanche
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RALLY CAMPAGNOLO ROBERTO CRISTIANO BAGGIO MAX CARRER
Secondo posto per i comaschi Enrico Volpato-Samuele Sordelli su Ford Escort Rs che hanno preceduto
Pierangioli-Ravano su Sierra Cosworth
I leader provvisori Giovanni Costenaro-Matteo
Gambasin sono stati costretti al ritiro per la rottura del cambio della loro Sierra al giro di boa della gara
Non ha tradito le attese della vigilia. Dato da tutti come il favorito, Lucio Da Zanche ha vinto la 18^ edizione del Rally Campagnolo, gara valida per il campionato italiano storico. Assecondato da Daniele De Luis, il valtellinese ha preso in mano le redini della competizione dopo la prima tornata di prove e non le ha più lasciate, portando sul podio più alto di piazza Marconi a Isola Vicentina la sua Porsche 911 Rs.
Una gara perfetta, senza sbavature, facilitata anche dal ritiro anzitempo di Giovanni Costenaro - Matteo Gambasin il navigatore - il più giovane della "famiglia da corsa" marosticense, tradito sul più bello dal cambio della sua Sierra Cosworth 4x4 mentre stava conducendo le
danze con autorevolezza e determinazione. Fatale la quarta prova, S. Caterina di 14,520 chilometri, nel corso della quale si è trovato con la leva delle marce che non voleva saperne di ingranare. Smoccolando, ha lasciato sull'asfalto il vantaggio che era riuscito ad accumulare mettendosi alle spalle, grazie a due scratch, Da Zanche e il comasco Enrico Volpato in coppia con Samuele Sordelli.
Una volta passato davanti al tavolo dei cronometristi, Costenaro junior ha preso la via di casa con il rammarico di dover dire addio ad un piazzamento prestigioso. Pure papà Giorgio, in gara con Lucia Zambiasi sulla mitica Lancia Stratos bianca, ha patito diversi incon-
venienti, ma almeno ha avuto la soddisfazione di tagliare il traguardo finale sia pure in 21^ posizione. Senza più Costenaro a contendergli il primato e fuori causa anche Riccardo Bianco con una Porsche 911, Da Zanche ha avuto strada libera, infilando quattro prove una di seguito all'altra. Probabilmente avrebbe vinto anche la quinta - ripetizione della S. Caterina - ma il direttore di gara l'ha annullata considerato che, nel frattempo, Giove Pluvio si era scatenato aprendo le cateratte e scaricando barili di acqua sull'asfalto. Troppo pericoloso far correre in condizioni così avverse i piloti. I settenta equipaggi rimasti in corsa, degli oltre cento iniziali, hanno preso la via del rientro
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recuperando gran parte dei ritardi accumulati nel corso della giornata, giungendo ad Isola Vicentina giusto in tempo per ricevere l'accoglienza della... pioggia. Con questo successo, Da Zanche ha portato a cinque le vittorie nel rally organizzato impeccabilmente dal Rally Club Isola Vicentina. Un’équipe affiatata, quella presieduta da Renzo De Tomasi, che ha dimostrato tutto il suo valore quando, ormai vicina l'ora del via ufficiale, era giunta notizia in direzione gara che mani deficienti avevano tolto le protezioni poste accanto ai guard-rail per evitare che, in caso di urto, le lame d'acciaio potessero entrare negli abitacoli. In meno di mezz'ora le barriere formate da vecchie coperture imbullonate tra di loro, sono ritornate ai loro posti permettendo così il regolare svolgimento del rally senza scombussolare la tabella di marcia.
Con Da Zanche solitario a menare le danze, Volpato e Pierangioli si sono scatenati per la conquista del secondo posto.
Volpato, con una Ford Escort Rs ricca di cavalleria ma difficile da tenere dritta anche in rettilineo proprio per la potenza che riesce ad esprimere quando il pedale del gas è a fondo, ha avuto la meglio tenendo l'avversario ad una quindicina di secondi.
Se la gara del comasco è stata esaltante, quella del toscano non si è rivelata inferiore. Pierangioli, con le note di Arianna Ravano, al debutto negli storici, ha perso secondi preziosi all'inizio per via di gomme poco performanti. Quando ha trovato la dritta ha marciato ad altissimi livelli con la sua Sierra Cosworth senza tuttavia avvicinarsi troppo al pilota della Escort. Meritata comunque la medaglia di bronzo a 59"5 dai vincitori.
Il primo equipaggio vicentino a tagliare il traguardo è stato quello formato da Nereo Sbalchiero-Elia Molon con una Delta Integrale. I due amici sono giunti quarti asso-
luti, a conferma di notevoli doti di guida e difficilmente avrebbero potuto far di più considerato il valore degli avversari.
Quinto posto, invece, per la Lancia 037 Rally di Bonaso-Lazzarini, bravi a rintuzzare gli attacchi di Natale Mannino e Giacomo Giannone con
una Porsche 911 Sc e a superarli dopo la settima speciale, Recoaro Mille, quella che in pratica ha chiuso le ostilità.
Matteo Luise, con Camilla Ferro sul sedile di destra, ha condotto al limite la Ritmo 130 Abarth inchinandosi solo alle potenze maggiori
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delle macchine che hanno preceduto la sua. Beschin-Pellizzari, con uan Porsche 911 Sc, hanno conquistato l'ottava posizione assoluta mettendo le ruote davanti a quelle della vettura gemella di De BellisSoriano.
La top ten è stata chiusa da Della Costa-Santi con una 911 Rs. Notevole poi l'undicesimo posto dei fratelli Franchin, con una Alfetta Gtv, vincitori di classe.
Il rally si è rivelato anche quest'anno tosto e selettivo e numerosi sono stati i ritiri. Tra chi ha alzato
bandiera bianca anche Fiorenza Soave (Fiat Ritmo) nel corso della seconda prova, Selva di Trissino. Un vero peccato perché puntava alla classifica rosa. Out pure Pierluigi Zanetti (Sierra Cosworth) messo fuori causa da una pesante penalizzazione al controllo orario. Giampaolo Basso, con Sergio Marchi sul sedile di destra della sua Porsche, mai entrato in partita, ha salutato la compagnia nel corso della quinta speciale, Gambugliano, fatale anche a Gianfranco Cunico. Il pluricampione italiano, rientrato nel giro con Mauro Peruzzi, non ha saputo dire di no all'amico Fabrizio Icio Sorgato, che gli ha generosamente offerto il volante della Sierra Cosworth due ruote motrici. Quando era entrato nella top ten, Cunico ha dovuto abbandonare per l'improvviso black out del motore. Nella stessa speciale ha salutato tutti pure Mauro Simontacchi (Bms M3), un inguaribile rallysta presente sulla scena del traverso dal 1971.
L'ecatombe delle Sierra Cosworth ha colpito anche Patuzzo, ko nella ripetizione della Selva di Trissino. Buona la prestazione di Tiziano Nerobutto e Giulia Zanchetta primi di classe 2-1600 con la Volkswagen Golf Gti e come sempre ammirevoli Luciano e Lorena Chivelli, trentesimi assoluti e primi di classe con la piccola Fiat 127 Sport. Ai solitari Alberto Mondinelli e Diego Taboni è andata la vittoria nel 1° Raggruppamento.
Tra le scuderie, vittoria per il Team Bassano di Mauro Valerio, presente al Campagnolo con decine di equipaggi.
Combattuto ed avvincente è stato il quarto round del Trofeo A112 Abarth Yokohama, vinto da Marco Melino che si è rifatto della poca fortuna delle precedenti gare festeggiando il successo assieme al navigatore Michele Sandrin. Alle loro spalle sono arrivati i toscani Orazio Droandi e Oriella Tobaldo; terzo posto per i trentini Andrea Fichera e Lorenzo Pagliaro.
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I "principi" delle Asturie
Nella gara spagnola valida per il campionato europeo storico doppietta dei portacolori di ACI Vicenza
Andrea "Zippo" Zivian e Luigi "Lucky" Battistolli
alla guida rispettivamente di una Audi 4 e una Lancia Delta Integrale
RALLY EUROPEO ROBERTO CRISTIANO BAGGIO MAX PONTI
36 GuidACI | giugno 2023
giugno 2023 | GuidACI 37
■ Doppietta di ACI Vicenza nel Rally Asturias Historico andato in scena nel Principato nord occidentale della Spagna. Il portacolori della scuderia Palladio, Andrea Zivian "Zippo", in coppia con Denis Piceno, ha vinto la gara valida per il Campionato europeo alla guida della sua Audi 4 firmando ben sette delle dieci prove in programma. Nonostante il motore da rodare "Zippo" non ha mai mollato cogliendo punti importantissimi per la graduatoria continentale: obiettivo è la terza corona consecutiva. Gigi "Lucky" Battistolli (Lancia Delta Integrale 16v), con Fabrizia Pons al suo fianco, ha conquistato la piazza d'onore, con un successo parziale nella sesta speciale, scavalcando proprio alla fine del rally l'equipaggio di casa Ferreiro-Anido
I due piloti, coadiuvati da Denis Piceno e Fabrizia
Pons, hanno messo una grossa ipoteca sul titolo
continentale assoluto e sul Quarto Raggruppamento
(Ford Escort RS 1.8), gravato da una penalità di due minuti causa la sostituzione delle gomme in zona proibita. Con i punti conquistati all'Asturias, Lucky ha incrementato il vantaggio nella classifica continentale del Quarto Raggruppamento mettendo una seria ipoteca sul titolo.
Al quinto posto un altro equipaggio italiano, quello formato dai friulani Pasutti-Campeis (Porsche Carrera Rs 3.0) preceduti dalla Bmw M3 di Muniente-Lorences.
Le bizze del tempo hanno condizionato il rally e se "Zippo" s'è confermato in grande spolvero dominando la competizione dall'inizio alla fine. Lucky, assente nelle Asturie da quattro anni, ha pagato oltre misura la scarsa conoscenza del percorso e il grip non ottimale delle gomme.
Nelle prime due prove il presidente di ACI Vicenza ha sbagliato anche la scelta degli pneumatici concedendo troppo vantaggio agli avversari. Cambiato l'assetto della vet-
38 GuidACI | giugno 2023
Grazie al quinto posto di Pasutti-Campeis
(Porsche Carrera Rs
3.0) il Team Bassano di Mauro Valerio ha vinto la speciale graduatoria riservata alle scuderie
tura, ritenuto troppo morbido per le aspre stradine asturiane, la corsa è migliorata. Un violento ed improvviso acquazzone, però, ha spento le velleità di Lucky-Pons in quanto sono stati costretti ad aggredire la
quinta speciale martoriata dall'acqua con "scarpe" da asciutto. Con parità di coperture, nella prova successiva Lucky-Pons hanno messo tutti in fila anche se ormai era troppo tardi per rivoluzionare la classifica. Il Rally Asturias Rally si è confermato selettivo e difficile.
A pagare dazio sono stati gli austriaci Karl Wagner-Gerda Zauner (Porsche 911 Sc) che sono usciti dalla top five dopo la settima prova speciale conclusa, causa un fuori
strada in un tornante, all'ultimo posto. Si sono classificati solamente tredicesimi assoluti.
Con i piazzamenti di Lucky-Pons e Pasutti-Campeis, il Team Bassano ha incrementato la prima posizione nel campionato europeo storico riservato alle scuderie. Dopo i successi a ripetizione nel tricolore (è la squadra più scudettata!) il team diretto da Mauro Valerio è lanciato verso un nuovo, prestigioso,
traguardo. CLASSIFICA 1 Zippo-Piceno Audi Quattro 1h 21'50"5 2 Lucky-Pons Detla Integrale 16 V a 2'00"8 3 Ferreiro-Anido Escort Rs 1.8 a 2'47"8 4 Muniente-Lorences Bmw M3 a 4'17"4 5 Pasutti-Campeis Porsche Carrera Rs 3.0 a 5'54" giugno 2023 | GuidACI 39
In tempi record “Zippo” ritrova il motore
■ Sei due volte campione d’Europa in carica. Vinci la prima gara per distacco. Ti scoppia il motore alla seconda, dove sei favorito ed in vantaggio nettissimo su tutti. Hai dieci giorni di tempo per rifarlo da zero mentre nel frattempo i tuoi rivali hanno guadagnato posizioni. Arrivi con un motore nuovo, tutto da testare, alla terza gara, con un meteo incerto, ed un’auto ancora in rodaggio, senza poterti permettere di tirare al limite.
Ma tu sei Andrea “Zippo” Zivian, campione d’Europa del FIA European Historic Rally Championship e guidi la tua Audi quattro per la Scuderia Palladio con la quale, motore nuovo o no, hai vinto gli ultimi due campionati d’Europa. Non può che finire con la tua vittoria e con gli altri alle spalle, compreso il rivale storico, l’austriaco Wagner, uscito ad un tornante e finito in fondo alla classifica generale, oppure il campione iberico Ferreiro, che a fine gara ti viene a dire che lui vince tutte le gare in Spagna tranne quelle in cui corri tu.
Andrea “Zippo” Zivian torna a casa dal rally delle Asturie con una vittoria assoluta, oltre che al primo posto di categoria che lo riporta saldamente primo in classifica. “Questo successo è il miglior ringraziamento che potessi fare ai meccanici, al mio navigatore Denis Piceno e a tutto lo staff per lo straordinario lavoro che hanno compiuto in queste settimane -
commenta - Abbiamo tenuto le dita incrociate per tutta la gara e abbiamo visto ripagato lo sforzo fatto. La macchina è arrivata proprio all’ultimo giorno, ancora in rodaggio, cosa che mi ha impedito di spingere al limite all’inizio, come piace a me. Abbiamo corso sempre con il dubbio che qualcosa andasse storto. Arrivare alla fine sarebbe già stato un grosso risultato, vin-
cere è stato un vero e proprio capolavoro”.
“Zippo”, rodaggio o non rodaggio, ha comunque impostato la gara con la solita tattica: spingere full gas per provare a vincere: “Non sono un pilota calcolatore – ha dichiarato Zivian – ma uno che in gara deve sempre cercare di divertirsi e far divertire il pubblico. Abbiamo vinto molto bene la pri-
RALLY EUROPEO
PONTI 40 GuidACI | giugno 2023
MAX
Il portacolori della Scuderia Palladio, dopo lo stop
meccanico al Vltava Rallye, ha dominato in Spagna come aveva già fatto nella prova d’apertura del Campionato continentale precedendo alla fine Lucky-Pons ed il campione iberico Ferreiro, penalizzato per un cambio gomme non regolamentare
ma prova, poi il meteo si è messo di traverso, con un’alternanza tra pioggia e sole. A darci fastidio è stato soprattutto Ferreiro, pilota locale che corre solo in Spagna e che, come mi ha detto lui, vince sempre, tranne quando ci sono anche io tra i concorrenti!”.
Il secondo giorno si è aperto con tempo asciutto, ma nuvole all’orizzonte. Il team di Zivian ci ha visto
giusto un’altra volta, decidendo di partire con le gomme da pioggia che hanno dato un grosso vantaggio al due volte campione, che ha messo almeno 15 secondi di distacco tra sé e gli avversari.
“Ci siamo aggiudicati le ultime prove praticamente senza forzare –ha dichiarato un raggiante Zivian a fine gara – gettando le basi per vincere il campionato. È stata una
gara perfetta, con il nostro trionfo e con l’errore di Wagner che è sempre stato lontano da noi ma che, sbagliando un tornante, ha perso punti importanti in ottica campionato. Adesso abbiamo un grosso vantaggio da gestire. Ma come sempre – ha concluso un determinato Zivian – noi affrontiamo ogni gara senza calcoli, sempre per vincere”.
giugno 2023 | GuidACI 41
È di gran "Marca" il rientro alle gare di Alby Battistolli
Dopo due mesi di forzata inattività
il giovane vicentino ha vinto la corsa trevigiana in coppia con Simone
Scattolin con una nuova Skoda Fabia Rs R2
■ Due mesi di forzata inattività, causa intervento e riabilitazione alla spalla destra, non hanno tolto smalto e grinta ad Alberto Battistolli. In coppia con Simone Scattolin, al volante del cinquecentesimo esemplare della Fabia Rs R2 uscita lo scorso mese dallo stabilimento ceco della Skoda, il vicentino ha vinto il 39° Rally della Marca, con partenza ed arrivo a Valdobbiadene, tenendo la testa della classifica dall'inizio alla fine. Una corsa intelligente, quella del rientrante driver, costellata da quattro scratch (uno a pari merito) e caratterizzata da una condotta tattica accorta - pronto a respingere gli assalti di un mai domo Manuel Sossella - che gli hanno permesso di portare a casa un importante successo e di ritrovare piena fiducia nei propri mezzi. Ripartire
nel Campionato europeo sarà ora meno pesante perché ha avuto la conferma che il "piede" è quello di sempre.
Alberto ha messo in chiaro le cose sin dalle prime battute, giusto per
far capire agli avversari che il suo non sarebbe stato un semplice allenamento in vista degli impegni continentali che lo attendono. Così nella spettacolare prova serale d'apertura "Zadra Ring" è stato il più
RALLY DELLA MARCA
MARIO LEONELLI 42 GuidACI | giugno 2023
veloce di tutti, precedendo Efrem Bianco, Giuseppe Silva, Giacomo Costenaro e Carlo Cofferai, tutti su Skoda Fabia.
A pagare pegno, con un ritardo di 3"8 è stato invece Manuel Sossella (Gabriele Falzone il navigatore) con la Hyundai i20. E proprio il ritardo accumulato nella prova spettacolo si sarebbe rivelato fatale al tirar delle somme quando, passato sotto la bandierina a scacchi, ha mancato l'oro per appena 3"1'.
Sossella ha stentato ad ingranare nei primi chilometri mentre Battistolli metteva in cascina secondi preziosi ed Efrem Bianco, per niente intimorito dal passo del rampollo di ottima famiglia rallystica, seguendo le note dettate da Dino Lamonato, sfiorava il podio più alto. Ai tre si aggiungeva anche Giacomo Costenaro, con Matteo Gambasin sul sedile di destra, ultimo portacolori della dinastia corsaiola marosticense ma veloce, preciso e sicuro da non temere più il confronto con i, finora, più titolati Giacomo (fratello maggiore) e papà Giorgio.
Purtroppo nella quarta prova, la mitica Ca' Mostaccin, osando forse un po' troppo, si è bloccato in bilancia su uno scalino. Con la Skoda in bilico, Gambasin è stato costretto a scendere per spingere la vettura e liberarla dall'incomoda posizione. Il cronometro, inesorabile, ha continuato a scandire il tempo e quando finalmente la macchina è stata in grado di mordere nuovamente l'asfalto i minuti persi erano oltre 3'30". Precipitati al 51° posto, Costenaro-Gambasin non hanno desistito e, speciale dopo speciale, sono riusciti a recuperare il terreno perduto sino ad agguantare il tredicesimo posto finale. Senza l'inopportuna "bilancia" avrebbero concluso il rally al quarto posto assoluto, alle spalle di Federico Bottoni. Il veronese, con le note della vicentina Sofia Peruzzi, è stato bravo a conquistare il bronzo a 32"8 da Battistolli e a garantirsi un meritato posto
sul podio. Sempre con i migliori, Bottoni è riuscito a controllare la cavalleria della sua Fabia e a non perdere mai di vista i due battistrada.
Dopo le prime prove, Sossella ha avuto il merito di non sollevare mai il piede dall'acceleratore, lanciato in una rimonta fatta di stile, coraggio e determinazione. I migliori parziali in cinque speciali testimoniano che la grinta e la sete di vittorie non sono venute meno e il fatto di essere stato preceduto solo da un battito di ciglia dall'enfant prodige del rallysmo tricolore lo riconferma tra i driver privati più quotati. Purtroppo all'appello finale è mancato Efrem Bianco, costretto al ritiro per un’uscita di strada nel corso della speciale di Col Vetoraz, altrimenti il successo della scuola rallystica vicentina
sarebbe stato completo. Al quarto posto si sono piazzati Giacomo Pasa e Andrea Brugnaro (Skoda Fabia) a 42"7 dai vincitori mentre Fabio Sandel, con Sandra Tommasini (altra rallystica di marchio berico) al fianco, ha chiuso la top five a 1'23"5.
Sossella-Falzone con il secondo posto hanno conquistato importanti punti in chiave CRZ 3, competizione per la quale Battistolli è "trasparente" in funzione della sua iscrizione al 1° elenco delle priorità di ACI Sport. I 15 punti incamerati a Valdobbiadene non bastano però a Sossella per salire in testa alla classifica del CRZ 3, che è ancora guidata da Federico Bottoni e Sofia Peruzzi (Skoda Fabia Rally2 evo) che guidano il campionato con 24 punti, due e mezzo più di Sossella.
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Alla Targa Florio brilla ACI Vicenza
■ In Sicilia brillano i colori di ACI Vicenza con una Targa Florio che ha fatto registrare ben due successi. Seconda vittoria assoluta per Pietro Elia Ometto, che ha affiancato Andrea Crugnola confermando le qualità di un equipaggio nuovamente in testa al Campionato italiano in vista del prossimo appuntamento tricolore che lo vedrà in gara a San Marino.
Ma riflettori anche per i giovani, con Davide Pesavento e Marco Frigo che hanno messo la loro firma nella prova d’esordio del Campionato Italiano Assoluto Rally Junior.
E’ stato un round d’apertura molto combattuto sulle strade della leggenda con i vicentini portacolori di ACI Team Italia ad imporsi sull’ agguerrita concorrenza.
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TARGA FLORIO
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Davide Pesavento brucia i tempi
Il ventunenne pilota di Canove si è messo in luce tra i giovani dell’ACI Team Italia. Dopo il successo nel Rally
Valle
■ Brucia davvero i tempi Davide Pesavento!
Il ventunenne pilota di Canove ha conquistato la prima vittoria del campionato 2023 CIAR Junior alla Targa Florio, la gara automobilistica più antica del mondo con i suoi 117 anni di storia.
E dire che, fino a qualche anno fa, Davide giocava a calcio: “Dai Pulcini agli Juniores ho sempre vestito la maglia dell’Asiago – esordisce –Di ruolo facevo l’attaccante. Poi nel
periodo del Covid ho smesso. Una volta che si è tornati alla normalità ho frequentato il corso di prima licenza organizzato dalla Bassano Racing e da lì ho iniziato le prime gare”.
In realtà i motori sono una passione di famiglia: “Mio papà Paolo ha sempre corso a buon livello – continua – conquistando un secondo posto nel Campionato italiano terra. Io, invece, mi divertivo a disputare qualche gara di kart con
TARGA FLORIO
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del Tevere si è ripetuto in Sicilia nel CIAR Junior al termine di una gara molto combattuta. I motori sono una passione ereditata dal papà Paolo
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gli amici o i cugini, senza fare sul serio”.
Una volta presa la licenza Davide ha deciso di mettersi in gioco: “Al Rally della Marca 2022 mi sono classificato quinto nella classe 4 con una Peugeot 208 aspirata. Un bel risultato considerando che ero un esordiente. Poi, un mese dopo, al Rally Mille Miglia, ho staccato il secondo tempo di classe sotto la pioggia nella prova più lunga. Al Due Valli mi sono ritirato, quindi con la Peugeot 208 turbo, al Rally del Brunello, mi sono classificato quarto di classe. Il passo non era male e questo mi ha dato fiducia in vista della nuova stagione. E al Valle del Tevere è arrivata la prima vittoria in carriera, alla mia seconda apparizione su terra. Un risultato inatteso, bissato poi alla Targa Florio. In Sicilia abbiamo visto che avevamo il passo dei migliori e abbiamo condotto una gara intelligente: al sabato abbiamo fatto un bello scratch dando 5 secondi al
secondo al 9 al terzo. Nell’ultima prova, a Cefalù, la strada era molto scivolosa e abbiamo contenuto il ritorno degli avversari, tutti molto vicini in classifica. Da aggiungere poi il quarto posto di raggruppamento al Città di Foligno e il secondo al Due Valli. Che dire, non me lo
aspettavo, ma sono davvero molto felice”.
Ad affiancarlo alla guida, nel dettare le note, Marco Frigo: “Ci conosciamo da una vita, è un mio compaesano, anche lui con una grande passione per i motori. Nonostante sia di dieci anni più grande siamo
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molto affiatati: ridiamo e scherziamo, poi quando invece occorre la massima concentrazione diventiamo professionali”.
Ed ecco come Davide si racconta al volante: “Sono determinato perché spero di raggiungere obiettivi sempre più ambiziosi e, nello stes-
Il fratello Franco è campione di triathlon
so tempo, grintoso, considerando che alla mia quinta gara ufficiale in carriera ho centrato il successo. Inoltre, con un po’ più di esperienza, sto cominciando ad imparare dove attaccare e dove invece alzare il piede dall’acceleratore”.
Spesso a seguirlo è papà Paolo, che gli dà anche qualche consiglio: “Fin da piccolo guardavo le sue gare –racconta – e non ho sinceramente campioni a cui ispirarmi. Nelle gare mi divido tra terra ed asfalto e devono dire che mi piacciono entrambi”.
Davide è uno dei 12 giovani piloti dell’ACI Team Italia. Nella vita di tutti i giorni, invece, fa il lattoniere nella
ditta di famiglia.
“Quando ho il tempo, finito di lavorare, cerco di svolgere un po’ di attività fisica e d’inverno pratico lo sci”.
La sua è una famiglia di sportivi: mamma Daniela per qualche anno ha fatto da navigatrice al marito. “Mio fratello Franco è campione di triathlon e ha ottenuto grandi risultati a livello europeo e mondiale”. Ma anche Davide sogna in grande: “Un giorno mi piacerebbe vincere il Campionato italiano: per correre, però, oltre a tanta esperienza, ci vogliono anche sponsor importanti. Io ringrazio la mia famiglia che mi aiuta e mi sostiene”.
Ex calciatore dell’Asiago, dai Pulcini agli
Juniores, dopo il Covid ha frequentato il corso di prima licenza. Lavora nell’azienda di famiglia.
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PANDARAID
Il Mal d'Africa colpisce ancora
Paolo Grandesso ed Erika Toniolo della scuderia Bassano Rally Racing hanno conquistato il 24° posto assoluto (17° nella categoria 4 ruote motrici) nella maratona
sahariana con temperature che hanno sfiorato i 50 gradi
■ Contagiati dal mal d'Africa. Rientrati alla base dopo una settimana durissima nel deserto, ripartirebbero immediatamente per una nuova avventura tra le dune.
Paolo Grandesso ed Erika Toniolo non ancora disfatto le valigie e già la nostalgia si fa sentire. Ritorneranno quasi sicuramente il prossimo anno, con un bagaglio di esperienze in più e tanta voglia di affrontare le piste solitamente percorse dalle carovane dei beduini. "Un'esperienza fantastica - commenta Grandesso, vicepresidente della Bassano Rally Racing e del Comitato organizzatore del rally Città di Bassano - che ha lasciato in noi un segno profondo".
Con Erika, segretaria della scuderia, ha disputato l'edizione 2023 del Pandaraid, una corsa interminabile fra le dune del Sahara marocchi-
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Paolo ed Erika
no: quasi 3000 chilometri in sette tappe, una più dura e massacrante dell'altra. Partenza dal porto di Nador, appena sbarcati dalla nave, e arrivo a Marrakech. In mezzo tanta sabbia, sole martellante, temperature vicine ai 50 °C e... tenda e sacco a pelo per le notti. Una fatica immensa, che ha messo a dura prova la preparazione dell'equipaggio e la resistenza della loro Panda 4x4, la mitica utilitaria uscita dalle catene di montaggio della Fiat, con 30 e passa anni sulle ruote e un motore scarso di cavalli ma generoso, robusto ed affidabile come pochi altri.
"Era da tempo che pensavo al Pandaraid - spiega Grandesso - perchè le gare di durata mi hanno sempre affascinato. Così quando si è presentata l'occasione di acquistare una Panda 4x4 non me la sono la-
sciata sfuggire. Era una vettura in uso all'Anas, prossima alla rottamazione, dall'inconfondibile color arancione. Portata a casa, l'ho fatta rivedere da due amici meccanici. Pazientemente hanno passato sotto la lente motore, sospensioni, cambio e carrozzeria. Un po' alla volta è rinata. Montate quattro gomme tassellate, più due di scorta sul tetto, è bastato un giretto di prova per decidere di partecipare alla gara organizzata da un team spagnolo".
Abituato ai rally, Paolo Grandesso non pensava che una gara di regolarità - così è iscritta a calendario - fosse tanto massacrante.
"È tutto tranne che una competizione a media - sottolinea - perchè per restare nei tempi imposti bisognava sempre viaggiare a tavoletta".
Compiuto il lungo trasferimento assieme ad una trentina di equipaggi veneti attraverso la Francia e la Spagna, appena giunti in Marocco è scattata la gara.
"Il nostro obiettivo, alla partenza, era completare il raid, senza pensare alla classifica. Con più di 300 equipaggi al via, molti dei quali composti da specialisti del cronometro, provenienti da tutta Europa, il traguardo finale rappresentava il giusto riconoscimento ai nostri sforzi".
Invece, presa confidenza con il deserto e appurato che la Panda 4x4 era solida e affidabile, Paolo Grandesso al volante ed Erika Toniolo, alla prima esperienza corsaiola, al radar ci hanno preso gusto e tappa dopo tappa hanno risalito la classifica cogliendo un risultato prestigioso che per due debuttanti vale
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quanto una vittoria. "Ci siamo classificati 24° assoluti e 17° fra le 4 ruote motrici. Terzi assoluti della compagnia italiana, composta da una settantina di equipaggi - commenta soddisfatto Paolo Grandesso - Solo alla terza tappa, quando ci hanno avvisato che eravamo tra i primi trenta, abbiamo cominciato a controllare i cronometri. Erika è stata bravissima nella navigazione, non ha mai sbagliato una rotta mentre la Panda ha marciato come un orologio svizzero. Non c'è stato concorrente che non abbia patito problemi meccanici. Io mi son limitato a controllare i livelli e a pulire i filtri dalla sabbia. Il motore ha sempre girato regolare, anche quando spingevo al massimo. La polvere del deserto è micidiale. Entra dappertutto e si deposita ovunque. Se poi si pensa che la temperatura sfiorava anche i 50 gradi il quadro è fatto. Ogni giorno trecento chilometri, dei quali 40-50 di prova
speciale dove bisognava andare a tutta per rispettare le medie imposte che erano alte. C'erano controlli a sorpresa e quando scalavi una duna non sapevi cosa avresti trovato dall'altra parte. Non è stato facile guidare in condizioni così estreme, tra pietre e massi da schi-
vare improvvisamente, buche che scoprivi solo all'ultimo momento, ostacoli di tutti i tipi. Il caldo ha fatto il resto.
Spalare sotto le ruote per liberarle dalla morsa della sabbia, con il sole che martellava sulla testa, non è stato semplice. Abbiamo bevuto
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almeno otto litri di acqua al giorno per non disidratarci. Era talmente calda che pareva pronta per accogliere la bustina del té. Una volta terminata la tappa bisognava montare la canadese prima di concederci una doccia preparata dagli organizzatori sotto un grande ten-
done. E sempre sotto un tendone si cenava tutti insieme. Nel deserto non ci sono alberghi..." L'ultima frazione è stata la più emozionante.
"Non finiva più. A mano a mano che il traguardo si avvicinava la tensione cresceva. Passati sotto
l'arco d'arrivo ci hanno premiato con una medaglia. Quando poi abbiamo letto la classifica finale non credevamo ai nostri occhi. A detta di chi l'ha già affrontata più volte, entrare nei primi trenta assoluti equivale ad una vittoria. Questo risultato è stato raggiunto grazie anche al sostegno di amici e sponsor. Un grazie particolare va a Brotter srl, Guzzo Trasporti, Edilmunarolo, HPRC-Plaber, Colpo snc, VerCar-Rigenerazione cerchi in lega e Teloni Tosetto. Importante anche il patrocinio di Aci Vicenza". Per rientrare a Bassano, tuttavia, Grandesso si è dovuto sorbire altri settecento chilometri di trasferimento per raggiungere il traghetto. Con l'adrenalina a mille Paolo ed Erika stanno già pensando al prossimo Pandaraid. "Faremo di tutto per essere al via dell'edizione 2024. Un po' di esperienza l'abbiamo. La macchina pure. Incrociamo le dita..." Preso il Mal d'Africa, non si guarisce più!
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APPUNTAMENTI
A San Marino caccia ai punti tricolori
A metà giugno il campionato italiano assoluto farà tappa nella Repubblica del Titano. Favoriti della vigilia i dominatori delle prime tre gare Andrea Crugnola e Pietro Elia Ometto portacolori della Citroen.
Attesi anche Battistolli-Scattolin e Costenaro-Bardini
■ Sarà uno spettacolo variegato e dai contenuti sportivi intriganti, quello del San Marino Rally 2023, atteso sui territori tra la Repubblica di San Marino e Montefeltro tra il 16 e il 17 giugno.
Le molte - e tutte di spessore - validità della gara propongono sfide incrociate tra i migliori piloti del Campionato Italiano assoluto Rally Sparco, il più prestigioso che si svolge in ambito italiano, e i più veloci del Campionato Italiano Rally Terra. Con tre successi nelle prime tre gare Andrea Crugnola, affiancato dal navigatore bassanese Pietro Elio Ometto, conduce a punteggio pieno la graduatoria tricolore assoluta, lanciatissimo verso la riconferma del titolo conquistato la scorsa stagione.
Uno spettacolo arricchito dalla lotta tra i funambolici “manici” dell’I-
taliano Terra Storico, tra i quali spiccano Alberto Battistolli e il marosticense Giacomo Costenaro, tra i “drivers” della Coppa Rally di 5^ Zona e dal confronto tra le agguerrite dodici giovani speranze del CIAR Junior, tutti al volante delle Renault Clio Rally5 di Motorsport Italia, gommate Pirelli, per i colori di ACI Team Italia. Importante vetrina internazionale con il FIA Rally Star Training Season, con il debutto in gara dei
sei giovani talenti (provenienti da Oman, Perù, Australia, Estonia e Sudafrica) con le Ford Fiesta Rally3 di M-Sport Poland, gommate Pirelli.
Comuni a tutti, con orari diversi, nei giorni di mercoledì 14 giugno, giovedì 15 e nella mattinata di venerdì 16, le operazioni preliminari, tutte nelle Repubblica di San Marino (consegna documenti, verifiche tecnico sportive, ricognizioni e shakedown) mentre si differenzia-
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no percorsi e orari di gara tra i vari campionati.
Il 51° San Marino Rally valido come quarta prova del Campionato italiano assoluto rally Sparco prenderà il via dalla Repubblica di San Marino, dal Parco assistenza sito in zona Fonte dell’Ovo, alle 16.15 di venerdì 16 giugno, per raggiungere l’avvincente e spettacolare “San Marino Power stage”, la prova speciale di apertura che verrà trasmessa in diretta televisiva e che assegnerà i primi punti-classifica. Una novità è rappresentata dalla sfilata di presentazione degli equipaggi che avverrà dopo la “Power stage”, a partire dalle 18.10, con palcoscenico l’antico e suggestivo centro storico della Repubblica di San Marino, prima di raggiungere il riordino notturno.
Inizia presto la giornata di sabato
17 giugno per il San Marino Rally, con la partenza fissata alle 7.15. Da questo momento si dipaneranno le altre 8 prove speciali in programma, con due passaggi sui circa 5 km della “Terra di San Marino”, tre passaggi sulla nuova (anche se parte del nome richiama tracciati mitici della gara del Titano) e spettacolare “Torrente Apsa-Pieve di Cagna”, lunga 8,16 km e tre passaggi sulla “Lunano”, la più lunga del rally con i suoi 12,68 km.
I riordini sono previsti due a Lunano e uno in zona parco assistenza. A Macerata Feltria e a San Marino Fonte dell’Ovo le zone “refueling”. L’arrivo finale, dopo circa 75 km di prove speciali, è previsto alle ore 19 a San Marino, piazzale Lo Stradone.
Percorso leggermente più breve per le auto storiche impegnate
nell’8° Historic San Marino Rally. Saranno sette in totale le prove speciali (la “San Marino Power Stage” di apertura, un passaggio sulla “Terra di San Marino”, due sulla “Lunano” e tre sulla “Torrente Apsa-Pieve di Cagna”), con partenza nella giornata di sabato 17 giugno in coda al rally e arrivo finale anticipato alle ore 18.05.
Anche per loro, sfilata di presentazione degli equipaggi che avverrà dopo la “Power Stage”, prima di raggiungere il riordino notturno.Tra i più attesi al via anche l'equipaggio formato da Lucky e Fabrizia Pons con la Delta Integrale della K-Sport. In totale saranno quasi 57 i km di prove speciali da affrontare per le sempre affascinanti vetture storiche.
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