Progettazione acustica e vibratoria di macchine e attrezzature per uso agricolo
3.2
STIMA DELL’ESPOSIZIONE ALLE VIBRAZIONI: QUADRO NORMATIVO
Le macchine impegnate nelle lavorazioni agricole svolgono delle operazioni che possono generare vibrazioni sulla macchina stessa e di conseguenza sull’operatore a bordo. La normativa impone di monitorare le vibrazioni a cui è sottoposto l’operatore. La norma generale di riferimento in merito alle vibrazioni meccaniche è la ISO 2041 [11] che riporta le definizioni delle grandezze specifiche nello studio delle vibrazioni meccaniche, degli urti e del ‘condition monitoring’. La norma ISO 5805 [12] fornisce una nomenclatura relativa alla biodinamica umana e alle grandezze da considerare nella valutazione degli effetti delle vibrazioni meccaniche e degli urti sul corpo umano. Come già richiamato le normative ad oggi disponibili distinguono le vibrazioni trasmesse al sistema mano-braccio da quelle trasmesse al corpo intero. I metodi da seguire per la misura e la valutazione dell’esposizione umana alle vibrazioni trasmesse al sistema mano braccio sono esposti nella norma UNI EN ISO 5349 [13, 14], in cui si riportano le curve di ponderazione in frequenza per il calcolo dell’esposizione ed i criteri da utilizzare per effettuare delle misure che siano rappresentative dell’effettiva esposizione di un operatore nella sua postazione di lavoro durante un intero turno. Analogamente, nella norma UNI ISO 2631-1 [15] sono riportati i metodi per quantificare e vibrazioni trasmesse al corpo intero in relazione alla salute e al comfort, alla probabilità di percepire le vibrazioni e all’incidenza delle malattie dovute ad una eccessiva esposizione. I metodi di valutazione proposti consentono di tenere conto delle vibrazioni cui è sottoposto l’operatore nelle varie direzioni e alla variazione nel tempo dell’intensità e del contenuto in frequenza delle vibrazioni stesse. Anche in questo caso la norma fornisce le curve di ponderazione in frequenza da utilizzare per il calcolo dell’esposizione. Gli operatori di macchinari agricoli operano in genere in posizione seduta a bordo del macchinario. Pertanto, sono soggetti a vibrazioni trasmesse al corpo intero dal sedile del trattore. La normativa di riferimento è quindi la UNI ISO 2631-1 precedentemente citata. Si considerano quindi sia le vibrazioni percepite tra 0.5 e 80 Hz, che hanno effetto principalmente sulla salute e sul benessere, sia le vibrazioni a bassa frequenza tra 0.1 e 0.5 Hz che possono generare malessere temporaneo quali mal d’auto o mal di mare. Il metodo di valutazione dei rischi dovuti alle da vibrazioni, si basa sul calcolo del valore quadratico medio dell’accelerazione sul sedile, ponderata in frequenza, secondo la seguente equazione: ͳ ் ଶ ܽ௪ ൌ ቈ න ܽ௪ ሺݐሻ ݀ݐ ܶ
ଵൗ ଶ
dove: aw(t): segnale misurato dell’accelerazione in funzione del tempo, in m/s2, e pesato con i filtri di ponderazione W; T: durata della misurazione in secondi; aw: r.m.s dell’accelerazione ponderata in frequenza, lungo una generica direzione, in m/s2.
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