Lunarfollie Dicembre 2021

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LUNARFOLLIE

Československo

Un viaggio in Repubblica Ceca e Slovacchia

Prima di iniziare a scrivere questo articolo mi sono sempre chiesto: ma perché in Italia si sa poco dei nostri confini Europei? L’Europa è un continente bellissimo tutto da scoprire. La scorsa volta ho parlato dell’immensa terra magiara, l’Ungheria; questa volta, invece, vorrei raccontarvi della Repubblica Ceca e della Slovacchia. Terre slave entrambe, ma caratterizzate da culture ben distinte. Dal punto di vista linguistico, per esempio, in slovacco, come in russo, i nomi dei mesi derivano dal latino (Januar, Februar, Marec , April…), mentre in ceco conservano il legame con l’antico slavo ecclesiastico (Leden, Udor, Br’ez’en, Duben…). Questa è una caratteristica delle lingue slave occidentali settentrionali: sorabo meridionale e settentrionale, kasciubo, polacco (qui si utilizza l’antico slavo ecclesiastico mischiandolo con la vicina lingua tedesca) e Ucraino (l’unica lingua che ha conservato molto bene più parole dell’Antico Slavo Ecclesiastico). Il ceco è la più difficile tra tutte le lingue slave: non soltanto per il lessico arcaico, ma anche per la presenza

di combinazioni di lettere di pronuncia complessa. Per i russofoni del Lunardi sarà più facile imparare alcune di queste lettere usando il cirillico. Un esempio è la D unita alla “v” (Hac’ek) che si pronuncia D, ma con la lingua su per il palato (per quelli che studiano Russo дь); la E sempre con la “v” si pronuncia ie (nel russo la E); la N con “v” si pronuncia Gn di Gnu (Nel russo нь); R con “v” è la più difficile tra tutte le lettere perché si pronuncia come R all’inizio, ma poi si deve unire il suono “Je alla francese” Rje (gli studenti di russo sono sempre quelli avvantaggiati in tutto perché pronunciano ржэ). Un’altra lettera è U con “°” (anello): non è altro che l’ “U” pronunciata alla magiara “Ű” (per chi studia tedesco: si tratta di due lunghe Ü). L’ultima lettera è Z con “v” che non è altro che “Je alla francese (ж)”. La Repubblica Ceca è uno dei paesi più visitati d’Europa insieme a Gran Bretagna, Francia, Russia, Turchia, Svezia, Danimarca, Italia, Norvegia, Paesi Bassi e Ungheria. La capitale Praha (Praga) è una delle più grandi d’Europa, una delle più giovanili e la meno inquinata.

Entrando si vedono tantissime persone sia dell’Est Europa, sia anglossassoni, tedesche, magiare (gli ungheresi ne hanno influenzato la cultura alimentare), slovacche, polacche e italiane come voi (dico voi perché io sono russo). Le strade della capitale sono perfette grazie all’efficienza e all’assoluta regolarità di tutti i mezzi di trasporto (tram, bus, filobus). Praha è munita anche di una metropolitana molto bella, una delle più antiche d’Europa, ma non nel mondo. Praha è bellissima: per capirlo basta guardare il fiume Moldava (non Moldavia!) che la attraversa e i suoi palazzi ottocenteschi. È famosa anche per la piazza dove, ogni Natale, si tiene uno dei più grandi e importanti mercatini d’Europa: lì è facile trovare cialde calde e casettine natalizie fatte a mano. Celebre, infine, il suo primo più antico orologio astronomico costruito nel 1410. Attraversando tutta la Repubblica Ceca meridionale, si entra in Moravia (regione storica contesa tra Polonia e Repubblica Ceca). Qui iniziano ad innalzarsi le prime cime dei Carpazi che si estendono fino in Serbia (Ђердап/Dz’erdap) e si raggiunge la seconda città più grande del Paese, Brno, caratterizzata da numerosi palazzi seicenteschi e ottocenteschi e chiese sia protestanti che cattoliche. Nelle vicinanze, invece, si possono trovare i villaggi dove nacquero due personaggi storici ancora oggi molto importanti Sigmund Freud (psicoanalista) e Gregor’ Mendel (teologo, botanico e scienziato).


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