Lungarno n.90 - dicembre 2020

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TESSUTI E RICORDI CON BEBE di Marta Pancini

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ome sarebbe bello imbottigliare quella sensazione che si ha da piccoli di assoluta quiete, di pensieri microscopici, in cui tutto si riduce ai quadrucci in brodo, alla mamma, al babbo e ai giochi. In questo momento ci penso spesso alla mia infanzia, quella in cui credevo che ET sarebbe arrivato a prendermi e avremmo fatto un giro volando in bicicletta. Guardo le mie foto, quelle dei tre anni: capelli biondo rosso, paffuta con tette (scomparse poco dopo) e abitini a fiori che ricordavano molto quelli della mia bambola Holly Hobbie. Di recente in una delle mie sessione di scouting di nuovi brand, mi sono imbattuta in uno che rispecchia alla perfezione quello di cui parlavo: shape basic, che profumano di infanzia con la perduta spensieratezza che ci manca tanto. Si chiama BEBE Timeless Clothes: nel nome la missione di creare abiti, camice, pantaloni e accessori senza tempo, adatti a tutte le fisicità. Claudia Francolino, la mente dietro tutto, mi parla con la voce piena di gioia: “Ho sempre amato le divise scolastiche, quelle tipiche degli anni ’60, i grembiulini a quadretti che vedevo nelle foto in bianco e nero dei miei genitori. Ho pensato così di creare una linea che rispecchiasse quel ricordo, la spensieratezza e la nostalgia di quei tempi”. Sono capi pensati per essere timeless, a tiratura limitata, piccoli gioielli sartoriali, creati con quella passione che rende le cose preziose, come sanno esserlo quelle handmade. Claudia ha deciso di utilizzare tessuti di eccedenza che scova dopo un’accurata ricerca nelle aziende tessili di Prato, naturalmente made in Italy. Ecco che allora ci imbattiamo in una camicia a fiorellini, svasata perfetta sotto un cardigan, un abitino dal pattern geometrico adatto per ogni occasione, così come i pantaloni a quadrettini bianchi e blue. Troverete queste meraviglie online su Etsy e sono certa che, come me, ve ne innamorerete, perché in una realtà tutta omologata e scontata le cose che trasmettono emozioni sono davvero poche.

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Nell’armadio di Alicia di Valentina Messina

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iovane, carina e decisamente molto occupata nella cura del guardaroba altrui e nella lotta allo spreco di vestiti. Alicia Martini, classe 1988 è una closet organizer, ovvero colei che ti aiuta a riorganizzare l’armadio, buttando ciò che è superfluo, recuperando dai meandri dei cassetti ciò che avevi dimenticato e smaltendo l’eccesso, riciclandolo. Metà italiana e metà francese, Alicia si affaccia nel mondo della moda lavorando nell’azienda di famiglia, specializzandosi nella grande distribuzione e produzione di denim. Già dal 2019 aveva cominciato a riflettere sul consumismo generato dal mondo del tessile e a porsi qualche domanda. “Basti pensare che ogni singola persona nel corso di un anno butta via tra i 10 e i 15 kg di indumenti. Non sono capi rovinati, sono solo capi che scegliamo di non indossare più. L’ 80% va a finire in discarica ma il 48% è perfettamente riutilizzabile. In definitiva, produciamo capi che sappiamo che butteremo via”. Alzi la mano chi non possiede nell’armadio almeno un abito ancora con il cartellino, frutto di un acquisto compulsivo, un regalo sbagliato, un outfit troppo particolare, messo rigorosamente una sola volta. Ecco allora che decide

di orientare la sua attività sul decluttering. “L’avevo messo in atto già prima dell’avvento del Coronavirus. Ci sono varie teorie nel mondo che dicono che con 30 capi puoi creare i tuoi abbinamenti, ma pur apprezzando il metodo Marie Kondo, non credo che nella vita reale la maglietta arrotolata sia sempre applicabile e funzionale. L’armadio disorganizzato può essere un problema ma anche quello troppo organizzato può diventarlo! Il mio approccio non è integralista, anzi, si adatta sempre alla persona che ho davanti”. La cernita non viene fatta in base ai gusti personali ma secondo lo stile di vita, a ciò che piace veramente e ciò di cui ci si vuole sbarazzare. Eliminare il superfluo è una pratica utile e liberatoria, ma farlo da soli talvolta risulta difficile, per il valore affettivo che diamo alle cose. Ecco perché parallelamente al riordino degli armadi, Alicia ha dato vita a REVIE_2h, un piccolo e-commerce virtuale in cui rivende vestiti di seconda mano con dei prezzi super accessibili. Quel famoso 48 % degli scarti del nostro armadio. Perché tutti meritano di avere una seconda possibilità, anche e soprattutto i vestiti!

Dal decluttering al second hand

Come contattarla? Scrivendo a aliciamartini@me.com o visitando la pagina IG instagram/revie_2h


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