Cinema e Politica
È la gig economy, bellezza! Antonella BUCCINI
“Qui non lavori per noi, lavori con noi” è ciò che dice, con compiaciuta gravità, il titolare di una ditta di consegne per le multinazionali a Rick, uno degli splendidi personaggi del film Sorry, we missed you di Ken Loach. E Rick gli crede. Gli crede rincorrendo il sogno di un lavoro autonomo e l’affrancazione dai debiti. Deve acquistare il furgone e per questo vende l’auto che Abby, la moglie, usa per svolgere il suo lavoro di badante a cottimo per anziani non autosufficienti. Rick entra dunque nel tunnel. Sfruttato e senza tutele attraversa l’inferno delle sue giornate senza orari, controllato da una scatola nera che segna pause e percorsi, costretto a orinare in una bottiglietta per stringere i tempi. La moglie Abby corre da una parte all’altra della città con i mezzi pubblici per arrivare in orario dai suoi assistiti e 22