Pentascienze - La rivista scientifica dell’IIS “G. B. Pentasuglia”
UNA MENTE, MILLE MEMORIE La memoria è un presente che non finisce mai di passare1 1Oscar Wilde diceva che “la memoria è il diario che ciascuno di noi porta sempre con sé” .
la differenza che c’è tra ricordo intenzionale, come quando stiliamo un elenco di cose da non dimenticare, o incidentale, come quando si ricorda di aver già visto il volto di quella persona, occorre sottolineare che l’essere umano dispone di diverse forme di memoria, come la memoria sensoriale (uditiva e visiva), la memoria a breve termine e quella a lungo termine.
In effetti, immagina di trovare in un cassetto, ormai chiuso da anni, un album, o un vecchio diario. Inizi a sfogliarne le pagine, ad accarezzarle, senti l’odore della carta ormai antica e… ricordi. La memoria, infatti, altro non è che il recupero dal “magazzino” della nostra mente, al pari del cassetto chiuso, delle informazioni che abbiamo acquisito, delle esperienze che abbiamo vissuto, delle sensazioni che abbiamo provato nell’arco della nostra vita.
La memoria sensoriale ha brevissima durata ed è in grado di ricevere determinati input trattenuti per qualche frazione di secondo attraverso i cinque sensi. In base al senso coinvolto, la memoria è detta iconica, quando cioè ricordiamo cose o immagini viste solo per qualche millesimo di secondo, oppure ecoica, quando sono interessati gli stimoli uditivi; quest’ultima è particolarmente importante per la comprensione del linguaggio verbale. Essa pertanto permette di interpretare il linguaggio dando significati differenti a un discorso. La memoria a breve termine è dotata di capienza limitata e le informazioni vengono ritenute per un periodo di tempo particolarmente breve (10-30 sec.); di conseguenza tutto quello che viene immagazzinato in questa fase può transitare nella memoria a lungo termine, attraverso strategie comportamentali. Se ciò non si verifica, le informazioni sono destinate a scompari-
Non è detto però che i ricordi recuperati siano del tutto fedeli alla realtà perché il processo di rielaborazione è influenzato dal tipo di memoria che attiviamo in quella circostanza. Al di là del1
Octavio Paz
6