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PENTASCIENZE La rivista scientifica dell’IIS “G. B. Pentasuglia”

Scienze

Fisica

Chimica

Dove sono le api?

Uno scheletro nell’armadio del Nobel

Una giornata a Il numero Montecitorio misterioso di Ippaso di Metaponto

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Matematica

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Inglese Trump vs climate changes

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“Sette secoli il tempo ha segnato e l’uomo il dolore ha portato nel mondo, l’eterna pena la fiamma ha animato ora che le genti han toccato il fondo. Il sole arde e la terra è morente, non disperate del vostro venire, donate voi stessi alla Suprema mente giustizia divina saprà intervenire.”


REDAZIONE

DOCENTI COLLABORATORI

Alessandro Andrisani

4BS

Mariella Cosola

Lucia Antezza

4BS

Biagio D’Ercole

Carlo Azzarano

4BM

Anna De Ruggiero

Francesca Bianco

4BS

Domenico Maria Farina

Gianluca Centonze

4BS

Felice Giovinazzo

Francesca Cinnella

4CS

Maria Teresa Lostrangio

Giuseppe Ciriello

4AC

Maria Carla Moramarco

Silvia Ciuro

4BS

Maria Caterina Palazzo

Serena Cuscianna

4CS

Angela Paradiso

Andrea De Nicolò

4BM

Viviana Pennacchio

Marco Di Lecce

3AC

Silvia Pentasuglia

Claudio Gaudiano

4BS

Roberto Pietracito

Nicola Gaudiano

4BS

Anna Giovanna Serini

Jasmine Gentile

4AC

Antonio Soranno

Mauro Leccese

3AC

Manuela Longo

4CS

Ileana Losignore

4AC

Maria Teresa Maffei

4BS

Marzia Marino

4CS

Michele Miglionico

4BS

Rossana Miglionico

4BS

Alessio Mormando

4BM

Melissa Pantone

4AC

Claudia Paterino

4CS

Martina Perrone

4CS

Marica Petrillo

4BS

Alessio Pupino

4AC

Gianluca Ruggieri

4BS

Paolo Santantonio

4AC

Aurora Sassone

4CS

Nunzia Scasciamacchia

4AC

Enrico Tortorelli

4BS

Christian Villone

4BS

Marta Vizziello

4CS

STUDENTE COLLABORATORE Pietro Venezia

4CS


SOMMARIO SCIENZE ATTRAVERSO GLI OCCHI DI DANTE

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CURARE L’INCURABILE, ORA SI PUÒ!

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DOVE SONO LE API?

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FISICA ASFALTO MAGNETICO

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SCHELETRO INGOMBRANTE NELL’ARMADIO DEI NOBEL: LISE MEITNER

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FUSIONE NUCLEARE: MIRAGGIO O REALTÀ?

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CHIMICA UNA GIORNATA A MONTECITORIO

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LA CHIMICA DEI SENTIMENTI

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MATEMATICA IL CURIOSO CASO DEI CONIGLI

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TUTTO È NUMERO

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INGLESE TRUMP VS CLIMATE CHANGES

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MYSTERY OF DÉJÀ VU

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HOW MUCH DO YOU KNOW ABOUT HIV AND AIDS?

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Pentascienze - La rivista scientifica dell’IIS “G. B. Pentasuglia”

ATTRAVERSO GLI OCCHI DI DANTE In virtù del grande amore mostrato per la poesia, il dio Apollo ha concesso ad un suo prediletto un privilegio straordinario… Apro gli occhi, e davanti a me, vedo un uomo anziano con la barba e gli occhi saggi: Catone, custode del Purgatorio. Senza aprire bocca mi lascia passare e mi avvio su per la collina per adempiere alla mia missione: cercare Dante Alighieri e portare la sua anima sulla Terra a distanza di settecento anni dalla sua morte. Inizio la mia scalata verso l'alto e le anime, spaventate, si scostano per farmi passare, solo un altro corpo ha percorso questa strada e il timore del Giudizio Universale le attanaglia. Ed ecco, tra le anime tormentate dalla fame e dalla sete, con la pelle che aderisce alle ossa e lo sguardo sofferente, Dante. Una sola cornice gli restava dopo questa per arrivare al Paradiso Terrestre, ma mi trovo costretto ad interrompere la sua redenzione. Mi rivolgo a lui spiegandogli il mio compito: accompagnare la sua anima in un viaggio terreno per mostrargli il mondo al giorno d'oggi. Lui, con il tipico silenzio delle anime pentite, annuisce e mi segue, dopo tutto ci è già passato. Riscendiamo la montagna fino a raggiungere i suoi piedi e lì aspettiamo. Dopo pochi istanti vediamo una luce farsi sempre più vicina: è l'Angelo Nocchiero che traghetta le anime salve destinate al Purgatorio. Queste scendono ordinatamente dalla barca intonando il Salmo 113 e l'Angelo, con un gesto, ci invita a salire a bordo. Senza bisogno di alcuno strumento, drizza le ali verso il cielo e la nave parte. In un batter d'occhio siamo alla foce del Tevere dove altre anime si sono già radunate. Scendiamo dalla barca e, senza indugiare, iniziamo il nostro viaggio...

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Pentascienze - La rivista scientifica dell’IIS “G. B. Pentasuglia” La prima cosa che attira l'attenzione di Dante sono i cittadini. Il suo sguardo si focalizza soprattutto sugli anziani, così gli spiego che l'età media si è allungata fino agli 80 anni e questo ha portato alla ricerca di cure per le malattie degenerative come l'Alzheimer...

CURARE L’INCURABILE, ORA SI PUÒ! L’Alzheimer farà meno paura? Le stime più recenti, a livello internazionale, indicano che nel mondo vi sono circa 35,6 milioni di persone affette dal morbo di Alzheimer. Si tratta di una degenerazione nervosa a sviluppo inarrestabile, caratterizzata da una diminuzione del numero delle cellule nervose con atrofia celebrale. Tra gli effetti provocati dalla malattia vi sono: perdita di memoria a breve e a lungo termine, disturbi del linguaggio e deterioramento fisico.

cumulandosi nel cervello provoca l’insorgenza del morbo. Tre anni fa i ricercatori dell’Università di Philadelphia hanno scoperto la presenza nel cervello di una molecola, chiamata 12/15lipossigenasi, e sono giunti alla conclusione che anche questa contribuisca al controllo della reazione biochimica a catena responsabile dello sviluppo del morbo di Alzheimer. La ricerca ha dimostrato infatti che la 12/15-lipossigenasi controlli la beta secretasi (BACE), un enzima che rappresenta la chiave per lo sviluppo di amiloide contenuta nelle placche di Alzheimer. In alcune persone, se la 12/15-lipossigenasi lavora troppo, invia un messaggio sbagliato alla beta secretasi che a sua volta inizia a produrre più amiloide beta. Questo si traduce inizialmente in deficit cognitivo, disturbi della memoria ed incremento delle placche amiloide. “Modulando i livelli di BACE e la sua attività attraverso il controllo del 12/15-lipossigenasi, siamo in grado di migliorare la parte cognitiva del fenotipo della malattia che si traduce in una riduzione delle placche”

Nel corso degli anni, un team guidato dagli scienziati dell’Università di Bath ha effettuato diverse ricerche su possibili cure, creando in laboratorio i primi neuroni artificiali. Si tratta di dispositivi in miniatura basati su silicio, chip bionici che imitano alla perfezione il "lavoro" dei veri neuroni. (Rif. fanpage.it)

come pubblicato sulla rivista Annals of Neurology. (Rif. italiasalute.it)

L'Università australiana del New South Wales, con il gruppo del Neuroscience Research, ha scoperto, invece, una proteina implicata nei meccanismi della malattia che, introdotta nell’organismo, è in grado di prevenire il decadimento cognitivo nel cervello dei malati di Alzheimer. Si chiama P38-Tau Chinasi e gli scienziati hanno ipotizzato che abbia un effetto protettivo nei confronti del cervello: essa bloccherebbe l’azione della beta-amiloide, un peptide che ac2


Pentascienze - La rivista scientifica dell’IIS “G. B. Pentasuglia” della beta-amiloide è stato recentemente messo a punto un vaccino capace di innescare una risposta immunitaria contro questa. A realizzarlo sono stati l’Istituto di genetica e biofisica e l’Istituto di biochimica delle proteine del CNR. La sperimentazione è ora nella fase pre-clinica, che prevede la somministrazione del vaccino ad alcune cavie (in questo caso topi) per poi testarne l’efficacia terapeutica e i possibili effetti collaterali in topi transgenici che sviluppano una patologia simile all’Alzheimer. Francesca Cinnella 4CS Serena Cuscianna 4CS Marica Petrillo 4BS Pietro Venezia 4CS

In attesa, dunque, di farmaci in grado di agire direttamente sulle cause della produzione

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DOVE SONO LE API? natamente, molto presto si arrenderanno. La scomparsa delle api porterebbe con sé una valanga infinita di problemi: il settore primario verrebbe colpito più violentemente di tutti dal momento che, scomparse le api, non vedremmo più sulle nostre tavole alimenti come: patate, cipolle, fragole, capperi, cavolfiori, pepe, caffè, zucca, carote, girasoli, mele, mandorle, pomodori, cacao e, ovviamente, miele.

“Se le api scomparissero dalla faccia della terra, agli uomini non resterebbero che quattro anni di vita.” (Albert Einstein)

Circa il 35% della produzione alimentare indirizzata al consumo umano esiste esclusivamente grazie alle api. Questi insetti sono fondamentali praticamente in tutti quei settori in cui si lavora con materie prime come alberi e piante. Di tutte le specie vegetali che vengono adoperate nella produzione di alimenti e altre sostanze dalle principali industrie globali (che ricoprono circa il 95% delle richieste di produzione di questi beni), 71 esemplari su 100 esiste, e continua ad esistere grazie alle api. Ultimamente però stiamo andando incontro a una catastrofe ambientale di tale portata che la citazione di Albert Einstein potrebbe realmente trasformarsi in una timorosa profezia. Le api stanno morendo molto in fretta e dappertutto.

Il primo vero caso di quella che viene definita come “sindrome dello spopolamento degli alveari” è stato registrato nel 2006 nel Nord America, ma il fenomeno si è diffuso rapidamente anche in altre zone del mondo e particolarmente in Europa, dove il numero complessivo di api è drasticamente calato del 31%. Anche l’Asia, nel 2014, è stata colpita duramente da questa problematica tanto che, in Cina, milioni di contadini sono stati costretti a impollinare manualmente fiori e piante, rendendo il mondo cosciente del pericolo imminente che minacciava le popolazioni già a quei tempi.

Cina, impollinatori al lavoro al posto delle api.

L’importanza vitale di queste specie di insetti definite impollinatrici sta proprio nella laboriosa mansione che svolgono da milioni di anni, così semplice eppure di vitale importanza per l’ecosistema globale. Ogni ape che si posa su un fiore per nutrirsi del suo nettare si “sporca” di polline che viene trasportato in giro dall’insetto fino al raggiungimento di una nuova pianta, dove può avvenire quel tipo di fecondazione che viene definita entomofila. Con le recenti problematiche ambientali, dovute al surriscaldamento globale e ai conseguenti cambiamenti climatici, moltissime specie di piante stanno man mano scomparendo, lasciando sempre più in difficoltà le api. È stato stimato che più del 40% degli insetti impollinatori è oggi a rischio d’estinzione a causa anche delle attività invasive dell’uomo come l’urbanizzazione, la deforestazione e l’utilizzo su larga scala dei pesticidi. Le api stanno combattendo con tutti i mezzi per poter sopravvivere, ma con il passare del tempo è evidente che si stanno indebolendo sempre più e che, sfortu-

Il numero di api, negli Stati Uniti, è diminuito del 23% lo scorso inverno, motivo per cui la Casa Bianca ha creato la “Pollinator Health Task Force”, il cui compito è quello di trovare una strategia per difendere questi preziosi insetti (anche l’Unione Europea è intervenuta mettendo al bando alcuni pesticidi particolarmente violenti e dannosi). Sebbene nel 2017 siano stati presentati alcuni progetti per creare delle vere e proprie api artificiali (conosciute come “robobees”), è nostro dovere cercare di proteggere e preservare questi preziosissimi insetti con tutti gli sforzi possibili. Il pericolo è reale e anche molto minaccioso ed è nostro compito cercare di fare il più possibile per aiutare le api in questa dura lotta per la sopravvivenza. Non si tratta solo di loro, ma anche di noi. Prima di lasciarvi, vi vogliamo proporre delle azioni che ognuno può fare nel suo piccolo per poter aiutare questi meravigliosi insetti il più possibile. Questi sono i nostri consigli: 4


Pentascienze - La rivista scientifica dell’IIS “G. B. Pentasuglia”  No pesticidi! Sono la prima causa della scomparsa di questa specie animale;

 La casetta per le api: potete anche provare a costruire un rifugio per api selvatiche in fuga da pesticidi (nella nostra scuola I.I.S. PENTASUGLIA le classi 4^A-B LSSA stanno creando una casetta per insetti);

 I fiori salva api: si possono piantare in giardini, orti e balconi, fiori “amici delle api”, dove possono trovare polline e nettare per nutrirsi (calendula, lupinella, borragine, timo, grano saraceno, girasoli, malva, tagete, finocchio annuale, rosmarino, aneto, pastinaca, coriandolo);

 Pronto soccorso per api: se trovate un’ape in difficoltà, potete aiutarla a ristorarsi dandole dell’acqua con un po’ di zucchero o miele (cercando di non farla affogare!). Lasciate sempre una bacinella d’acqua e zucchero per gli insettini di passaggio.

CRUCIVERBA SULLE API Testa la tua conoscenza dell’argomento che hai appena letto:

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ORIZZONTALI:

VERTICALI:

1:

Sigla del progetto per la salvaguardia delle api, indetto dalla Casa Bianca.

1:

È il settore che più di tutti subirebbe le conseguenze della scomparsa delle api.

3:

È definita quella dello “spopolamento degli alveari”.

5:

Sostanza di cui si nutrono le api quando si posano su un fiore.

4:

Primo Paese nel mondo che ha dovuto assumere degli impollinatori “artificiali” nel 2014.

7:

L’utilizzo di ___________ su larga scala minaccia gravemente le api e gli alveari.

9:

6:

Nel 2017 vengono brevettate le prime api artificiali, note come ________.

Quando un’ape si poggia su un fiore, si “sporca” di ________, necessario per la fecondazione delle piante.

7:

Sono una delle principali cause naturali della morte delle api.

11: Lo è il tipo di fecondazione di un fiore o di una pianta che avviene tramite insetti.

10: È il prodotto per eccellenza che scomparirebbe dalle nostre tavole con la morte delle api. 12: Lo sono gli insetti come le api.

Silvia Ciuro 4BS Michele Miglionico 4BS Enrico Tortorelli 4BS

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Pentascienze - La rivista scientifica dell’IIS “G. B. Pentasuglia” ... Arriviamo nella zona trafficata della città, lo stupore è evidente nello sguardo di Dante. I suoi occhi rincorrono le macchine che sfrecciano sull'asfalto. Gli spiego così i progressi relativi al trasporto e le ultime innovazioni, prima tra tutte l'asfalto magnetico...

ASFALTO MAGNETICO L’innovazione della viabilità stradale Permettere alle auto elettriche di ricaricarsi via wireless, asfalto capace di auto ripararsi con l’aiuto di un magnete, trasmettere informazioni alle auto per prevenire pericoli: tutto questo non è mera immaginazione e auspichiamo che non rimanga soltanto un’utopia. Presso l’Università americana di Stanford i ricercatori hanno sviluppato un progetto, denominato CARS, basato sui campi magnetici che riescono a trasmettere senza fili grandi quantità di corrente tra due bobine poste ad una certa distanza. In termini pratici, incorporando nell’asfalto una serie di spirali connesse alla rete elettrica, si viene a creare un campo magnetico tra le bobine poste nell’auto con quelle dell’autostrada stessa che andranno a ricaricare l’auto con una corrente di circa 10 chilowatt.

dell’università di Granada stanno sviluppando un asfalto “codificato”, ricco di materiale metallico, che può essere incorporato in punti sensibili della strada come i confini dei marciapiedi.

Una seconda applicazione per l’asfalto magnetico potrebbe essere quella operata per la riparazione delle strade danneggiate. Spesso la manutenzione stradale è un punto critico per l’amministrazione urbana e, per ovviare a questo problema, i ricercatori olandesi dell’Università di Delft stanno sviluppando un asfalto ricco di fibre metalliche che sarà possibile riparare più facilmente scaldando l’asfalto stesso con un magnete agglomerando così le particelle che andranno a chiudere le crepe. Non si tratta però di una riparazione automatica, poiché un addetto dovrà intervenire con il magnete, ma sicuramente sarà una manutenzione più rapida ed efficiente.

Un ultimo sguardo al progresso lo possiamo dare con gli occhi di Renault che, con la loro Renault FLOAT, stanno mirando a un nuovo design delle auto del futuro, ovvero un’auto ricoperta, esternamente, di vetro trasparente e che, grazie alla levitazione magnetica, sarà capace di eliminare i problemi legati all’attrito che si genera fra ruote e asfalto e raggiungere velocità moderate ma comunque notevoli. Sarà possibile chiamare questo mezzo tramite un’app per prenotarlo e farlo arrivare nella posizione desiderata, per poi condurre il passeggero a destinazione. Con questo ci stiamo avvicinando sempre di più al futuro immaginato dal regista Robert Zemeckis che, nel suo film “Ritorno al futuro”, immaginava una viabilità libera dai vincoli delle ruote.

Un’altra applicazione di un asfalto con proprietà magnetiche sta proprio nella segnalazione o nell’invio di dati all’auto che li interpreterà, ad esempio, rallentando in prossimità delle strisce pedonali o avvertendo il conducente di un imminente pericolo; a questo scopo i ricercatori

Alessandro Andrisani 4BS Gianluca Centonze 4BS

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SCHELETRO INGOMBRANTE NELL’ARMADIO DEI NOBEL: LISE MEITNER Chi era? Chi era Lise Meitner? Fisica austriaca di origine ebrea che dedicò la sua vita alla ricerca affrontando numerose difficoltà dovute alla misoginia dell’ambiente scientifico. Grazie alla sua tenacia e determinazione fu la prima a fornire l’esatta interpretazione del processo di fissione nucleare. Studiò all’università di Vienna, inizialmente preclusa alle donne, e nel 1906 fu la seconda donna ad ottenere un dottorato in fisica. Dopo un anno seguì con interesse le ricerche per identificare i vari tipi di isotopi degli elementi radioattivi assieme al chimico Otto Hahn. Le ricerche di Lise furono interrotte dall’avvento del regime nazista: nel 1938 fu costretta a fuggire in Svezia a causa delle leggi razziali. Dall’esilio riuscì comunque a mantenere i rapporti con Otto Hahn che continuava a svolgere i suoi esperimenti sull’uranio.

Rif.www.andreaminini.com

Il Nobel mancato Nonostante lo studio fornito per questa importante scoperta, Lise non ottenne mai il premio Nobel. Perfino alcuni fisici maschilisti, ammisero che avrebbe dovuto ricevere il premio Nobel per la scoperta della fissione nucleare. Dunque, perché non le venne assegnato alcun riconoscimento? Le aberranti motivazioni sono sostanzialmente due: era vissuta in un’epoca sbagliata in cui vi erano opprimenti concezioni maschiliste ed era “colpevole” di essere ebrea. Lise Meitner è una donna che si esprime in un settore senza disporre delle stesse possibilità degli uomini. È un’ebrea che in epoca nazista si trova costretta a fuggire e, pur avendo fornito la spiegazione teorica della fissione nucleare, viene privata del Nobel riconosciuto solo al collega Otto Hahn, nonostante le sue tre candidature. Oggi l’ingiustizia della mancata attribuzione del Nobel è stata in parte riparata con l’intitolazione alla scienziata austriaca di un elemento della tavola periodica, il meitnerio (Mt). Il riconoscimento dei suoi meriti, avvenuto dopo la morte, le ha fatto ottenere premi di minor peso rispetto al Nobel che non riescono, comunque, a eliminare l’onta di questo abissale torto. Sicuramente è stata penalizzata dal contesto storico in cui è vissuta. Se fosse nata ai tempi nostri l’eco del suo nome avrebbe risuonato di più. Cara Lise, oggi non sei sola! Riteniamo che la scienza sia anche roba per donne!

Rif.Oggiscienza.it

Perché dobbiamo ricordarla? Questa mitica scienziata diede per prima la giusta interpretazione sul processo studiato da Hahn. Lise fondò, per l’appunto, le basi per la fissione nucleare. Quest’ultima consiste in una reazione in cui il nucleo di elementi pesanti si spezza in frammenti più piccoli grazie alla cattura di un neutrone. La rottura del nucleo atomico provoca l’emissione di altri neutroni e la liberazione di grandi quantità di energia. La fissione è il processo che permette all’uranio di produrre l’energia termica convertita in energia elettrica. Solo l’isotopo U235 è in grado di sostenere la fissione nucleare.

Manuela Longo 4CS 8

Marzia Marino 4CS


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FUSIONE NUCLEARE: MIRAGGIO O REALTÀ? Cos’è la fusione nucleare? Perché cambierà la nostra vita? É noto come l’uomo ami mirare a progetti quasi irraggiungibili, mostrandosi sempre bravo nel cogliere ogni tipo di opportunità per realizzarli e, quindi, realizzarsi. Se il progresso scientifico è un fine dell’uomo, come si può allora non dedicare attenzione alle novità necessarie in campo energetico? La fusione nucleare? Tutti la definiscono un “miraggio” ed è, quindi, opportuno puntualizzare e chiarire, a tal proposito, l’importanza in questo ambito dalla fusione atomica.

un’ingente quantità di energia. La legge del “difetto di massa” afferma che la massa del nucleo pesante è di poco inferiore alla somma delle masse iniziali dei due nuclei leggeri. La differenza tra il valore di massa finale e quello fornito in una prima fase si converte poi in energia, tutto avviene secondo “l’equivalenza di Einstein”: E=mc² (E è il quantitativo l'energia; m è la massa; c è la velocità di propagazione della luce nel vuoto). È indispensabile affermare che ad essere attualmente al centro di molte ricerche sulla fusione controllata sono deuterio e trizio (due isotopi dell’idrogeno): la loro fusione atomica non è l’unica ottenibile in ambiente controllato, ma l'idrogeno è considerato in questo momento il miglior combustibile nucleare. L'energia che si può potenzialmente originare dalla fusione di deuterio e trizio è nettamente maggiore dell'energia richiesta per avviare il processo di fusione degli atomi.

La fusione nucleare è direttamente derivata dal più generico processo di fusione atomica: qualcosa di stellare, nel vero senso della parola. Esclusivamente nel Sole e negli altri luminosissimi corpi celesti, così distanti dal nostro mondo e così “vicini” alle nostre esigenze, si presenta infatti un particolare tipo di fusione atomica che tanto risponde alle odierne richieste dell’umanità. Sarebbe superficiale descrivere la cosiddetta “fusione nucleare” come qualcosa di già pienamente posto sotto il controllo dell’uomo, perché in realtà così non è… ma si spera possa esserlo a breve. A Cadarache, una regione meridionale della Francia, da diverso tempo brillanti ingegneri si stanno impegnando nel progettare un vasto impianto che, in modo efficiente, possa riprodurre anche sul suolo europeo il tanto richiesto (ed ambito) processo nucleare, con l’ovvio fine di ricavarne energia pura. Quanto descritto è stato oggetto di interesse per l’ITER, un organo internazionale che promuove studi concernenti “il nucleare” in differenti luoghi del pianeta, compresa l’Italia, leader del settore dell’alta tecnologia.

Fino a pochi decenni fa soltanto immaginare che si potesse effettivamente investire in sperimentazioni sulla fusione nucleare era un miraggio; ora tutto questo sta diventando realtà grazie ad un lavoro ingegneristico certosino ed ambizioso, che porterà risultati degni di nota nel più breve tempo possibile. Si prevede che entro il 2025 si possano ottenere i primi successi rilevanti. Gli ingegneri di Cadarache, disegnatori d’ambizione e di novità d’intenti, sono dei veri e propri artisti. La loro dedizione e il loro studio appassionato ci fa affermare con convinzione che la comunità scientifica del settore energetico è già proiettata nel futuro.

In sintesi, si può affermare che nella fusione nucleare due nuclei atomici leggeri danno origine ad un nucleo “pesante”. Lo svolgimento dell’operazione introdotta richiede l’impiego di

Andrea De Nicolò 4BM Gianluca Ruggieri 4BS 9


Pentascienze - La rivista scientifica dell’IIS “G. B. Pentasuglia” ... Ma non tutto il progresso è stato positivo in quanto ha avuto come conseguenza un forte impatto ambientale tanto da scatenare l'interesse del mondo, soprattutto dei più giovani che stanno iniziando a mobilitarsi per cambiare questa situazione, prima che sia troppo tardi...

UNA GIORNATA A MONTECITORIO Dalle aule scolastiche a quelle parlamentari discutendo di Ambiente È stata un’esperienza per me indimenticabile. Un sogno ad occhi aperti. Sono gli ultimi istanti in pullman, tra un po’ arriveremo a Matera, e, il solo pensiero di tornare alla solita vita quotidiana, da studente, mi rattrista. Tuttavia conserverò sempre il ricordo e le immagini di queste giornate intense. Ora vi racconto com’è andata.

visita scolastica, dal momento che abbiamo potuto incontrare alcuni Onorevoli e parlare con loro di ambiente, un tema a noi talmente tanto caro da averci spinto a partecipare agli scioperi organizzati dai Fridays For Future.

Dopo una breve tappa al Transatlantico, siamo entrati nell’emiciclo dove era in corso una seduta parlamentare, durante la quale il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, dava comunicazione della sua prossima partecipazione al Consiglio Europeo, convocato dal Presidente Charles Michel per discutere di inquinamento e individuare le strategie necessarie a raggiungere l’obiettivo di rendere l’Europa climaticamente neutra (ovvero ad emissioni zero di anidride carbonica) entro il 2050. Obiettivo che ha tra l’altro previsto l’adozione di un maxi piano di investimenti, dell’ordine di 1.000 miliardi di euro, definito “Green New Deal” su indicazione della neoeletta Presidente della Commissione Europea, Ursula Von Der Leyen. A tal proposito, il Presidente Conte ha sottolineato l’impegno fin

Dopo mesi di duro lavoro e studio a scuola, la mia classe, la 4Ac, si è recata a Roma per prendere parte alle giornate di formazione a Montecitorio, premio per la partecipazione al concorso “Camera per i Giovani”. Insieme a noi, gli unici altri fortunati del mio Istituto sono stati i compagni della 4Ae. Fortunati perché visitare Roma è sempre un’emozione, indipendentemente dal numero di volte in cui ci sei stato, ed ogni volta c’è qualcosa di nuovo da scoprire: opere famosissime, che magari hai solo studiato, finalmente dal vivo, in scala 1:1. E del resto, trovarsi nella Città Eterna significa essere al centro del mondo. Il 9 e il 10 dicembre 2019 la mia classe ed io abbiamo visitato Roma e il Vaticano. La mattina dell’11, invece, abbiamo avuto l’onore di entrare a Montecitorio, sede della Camera dei Deputati della Repubblica. Il nostro outfit era a dir poco incantevole! Non è stata solo una semplice 10


Pentascienze - La rivista scientifica dell’IIS “G. B. Pentasuglia” qui assunto dal nostro Paese nella lotta al cambiamento climatico, grazie anche all’approvazione del Decreto “Clima”, proposto dal Ministro dell’Ambiente Sergio Costa.

che qualcosa si sta facendo! Ma c’è ancora molto da fare per la salvaguardia dell’ambiente, soprattutto se pensiamo a quelle aree geografiche, quali l’ex ILVA o la Terra dei Fuochi, devastate da veri e propri disastri ecologici.

Il momento centrale della visita è stato l’incontro con alcuni Deputati, ai quali abbiamo posto le nostre domande, risultato di un intenso lavoro di ricerca in classe. Le domande erano state precedentemente inoltrate alla Camera e destinate ai Deputati Locali, all’Ufficio di Presidenza e alla Commissione Ambiente. Il primo a risponderci è stato l’ex Presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo; nella lunga chiacchierata che ha avuto con noi, sono state toccate importanti questioni sociali e politiche della nostra Regione, dallo spopolamento dei piccoli centri alle conseguenze sull’ambiente delle estrazioni petrolifere.

È indubbio che ci voglia un cambiamento, un cambiamento radicale, ma quello che ho imparato è che non possiamo delegare tutto alla politica, a cambiare dobbiamo essere noi tutti e la nostra cultura! Se vogliamo rispettare veramente gli Accordi di Parigi, che prevedono un aumento della temperatura globale entro gli 1,5 °C rispetto ai livelli preindustriali, dobbiamo rimboccarci le maniche e farlo subito. Sforare quel valore significherebbe accelerare i disastri climatici e condannare a morte l’intero nostro pianeta!

Quindi, è stata la volta dell’on. Francesco D’Uva, rappresentante dell’Ufficio di Presidenza, che, prima di addentrarsi nella discussione sui temi di stampo politico che gli abbiamo sottoposto, ha voluto raccontarci il suo percorso di studi (si è laureato in Chimica all’Università degli Studi di Messina con una tesi sul fotovoltaico di nuova generazione costituiti da diossido di titanio) e condividere con noi alcune riflessioni sull’attuale situazione politica italiana. Ad averci colpito è stato soprattutto un monito che ci ha lanciato: tocca a noi scendere in campo ed occuparci del nostro futuro se non vogliamo che siano altri a farlo. Infine, abbiamo parlato con un consulente del Ministero dell’Ambiente, il quale ci ha spiegato, con linguaggio tecnico e puntuale, il ruolo che gioca l’Italia a livello europeo e internazionale sul tema dell’ambiente. Facendo riferimento al sito Internet col quale abbiamo partecipato al concorso, si è soffermato sulle prospettive future nel settore dei rifiuti, una vera e propria emergenza nel nostro Paese! Se pensiamo al crescente affermarsi di quel modello di sviluppo noto come economia circolare o alla diffusione ormai capillare della raccolta differenziata, ci rendiamo conto

Stati Firmatari degli Accordi di Parigi del 2015 in azzurro (In blu scuro l’Unione Europea)

Paolo Santantonio 4AC

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LA CHIMICA DEI SENTIMENTI Avete presente quel turbinio di emozioni e sensazioni che si scatenano alla vista della persona amata? Il cuore ci batte più forte, le mani sudano, sentiamo le farfalle nello stomaco… in questi momenti in cui perdiamo quasi la percezione della realtà, mille miliardi di cellule nervose del nostro cervello, i neuroni, stanno comunicando tra loro attraverso le sinapsi e la comunicazione è garantita dalla liberazione di milioni di molecole! Si tratta di ormoni e neurotrasmettitori, grazie ai quali i nostri sentimenti vengono tradotti in manifestazioni percepibili dalla nostra coscienza… C’è di mezzo la chimica nelle questioni d’amore!

dell'encefalo; essa è implicata in tutti i processi emotivi: aumenta i comportamenti come l’altruismo, l’empatia e ci porta ad essere più propensi a fidarci degli altri. I risultati sperimentali dimostrano che la somministrazione nasale (con uno spray) di ossitocina, rende le persone più disponibili a occuparsi degli altri e più brave a riconoscere le emozioni. Inoltre l’ossitocina, abbassa i freni inibitori sociali come la paura, l’ansia e lo stress; e a livello sperimentale si sta testando la sua efficacia nella terapia di disturbi psichiatrici come depressione e schizofrenia.

I neurotrasmettitori sono sostanze prodotte dai neuroni e liberate nelle sinapsi, ovvero nello spazio tra due neuroni, denominati pre e post-sinaptici; in seguito all’arrivo di un impulso nervoso, i neuroni presinaptici versano il loro contenuto (il neurotrasmettitore) nello spazio sinaptico e le molecole del neurotrasmettitore raggiungono la membrana post-sinaptica, dove si legano a recettori o a canali ionici specifici, scatenando la risposta nel neurone post-sinaptico. I neurotrasmettitori sono numerosissimi, alcuni hanno nomi familiari: l’adrenalina, che ci fa tremare quando ci piace qualcuno o ci fa scappare se avvertiamo una situazione di pericolo; la serotonina, invece, viene rilasciata in situazioni di benessere e di serenità.

Promuove l’attaccamento materno e la fedeltà ed agisce già nei primi istanti della nostra vita: durante il travaglio ed il parto provoca la contrazione delle fibrocellule muscolari lisce uterine, per questo motivo, viene usata anche come farmaco per indurre il travaglio. Successivamente, durante l'allattamento, la suzione del bambino sul capezzolo stimola il rilascio di ossitocina, che a sua volta favorisce la contrazione della muscolatura liscia attorno alle ghiandole mammarie, aumentando l'eiezione del latte. Alla base di queste azioni vi è il legame che si istaura tra l’ossitocina e i recettori presenti sul tessuto uterino e sulle cellule della ghiandola mammaria, tale interazione determina il rilascio di ioni calcio responsabili della contrazione dell’utero e dei dotti lattiferi.

Ma la molecola alla quale è stata attribuito recentemente il ruolo di elemento chiave nelle relazioni sociali e per questo denominata “l’ormone dell’amore” è l’ossitocina.

“I sentimenti non si producono nel palazzo del cuore, ma nella chimica del cervello, la macchina più misteriosa e affascinante”.

Chimicamente l’ossitocina, che ha azione sia di neurotrasmettitore che di ormone, è un peptide costituito da 9 amminoacidi prodotto dall'ipotalamo e secreto dalla neuroipofisi, una piccola struttura anatomica posta alla base

Giuseppe Ciriello 4AC Ileana Losignore 4AC Melissa Pantone 4AC 12


Pentascienze - La rivista scientifica dell’IIS “G. B. Pentasuglia” … L'importanza della matematica è incrementata e con essa anche l'importanza delle relative scoperte, comprese quelle già note durante la tua vita terrena, come ad esempio la successione di Fibonacci…

IL CURIOSO CASO DEI CONIGLI

Rif. Scientificast.it

La Matematica è una pura invenzione umana, oppure esiste realmente in Natura e i matematici non fanno altro che scoprirla? In tutto ciò che ci circonda non è difficile rilevare forme e strutture di grande armonia che obbediscono a precise leggi matematiche. Una di queste è la successione di Fibonacci, inventata per risolvere un problema proposto al matematico pisano dall’imperatore Federico II di Svevia, che gli domandò:

così via. Nasce quindi la successione di Fibonacci: 1, 1, 2, 3, 5, 8, 13, 21, 34, 55... in cui ogni elemento è dato dalla somma dei due termini che lo precedono. La formula ricorsiva che consente di generare la successione infinita è la seguente:

fn = fn-1 + fn-2 (n > 2)

“Quante sono le coppie di conigli che in capo di un anno vengono generate da una coppia, se si suppone che ogni mese ogni coppia genera una nuova coppia, che dal secondo mese in avanti diventa produttiva?”

Rif. Scientificast.it

La caratteristica principale della successione è che il rapporto tra qualunque numero e quello precedente nella serie tende ad avvicinarsi sempre più al numero aureo: 1,618… (ϕ = Phi).

Rif. Oilproject-WeSchool

Fibonacci risolse il problema ipotizzando che per natura ogni coppia di conigli genera in un mese un’altra coppia, e comincia a procreare a partire dal secondo mese di vita. Il primo mese c’è solo una coppia di conigli, il secondo mese 2, di cui una fertile, il terzo mese 3, di cui 2 fertili e 13


Pentascienze - La rivista scientifica dell’IIS “G. B. Pentasuglia” fiori (Iris, 3 petali; Rosa canina, 5 petali; Hepatica nobilis, 8 petali) alle spirali del cavolfiore romano, che ripresentano la stessa forma in ogni broccolo più piccolo. Le spirali disegnate in rosso sono in senso orario, le altre in nero. Si scopre che le linee rosse sono 8, quelle nere 13: proprio due numeri consecutivi della successione di Fibonacci! Questi sono solo alcuni tra i moltissimi casi in cui questa successione si presenta in natura. Vi piacerebbe diventare dei piccoli Fibonacci? Basta osservare la natura. Alessio Mormando 4BM Claudia Paterino 4CS Martina Perrone 4CS Marta Vizziello 4CS

Rif. Flickr

Anche in natura non si contano le occorrenze dei numeri di Fibonacci, dai petali di

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TUTTO È NUMERO

Rif. Story-tellers.it

Uno, due, tre, … sin da bambini, a mo’ di filastrocca, impariamo ad associare a questi suoni la successione di segni 1, 2, 3... Quante volte, ci siamo detti “contare? un’operazione naturale?!” Non è un caso, infatti, che i matematici chiamano «naturali», i numeri che si presentano in maniera «naturale» quando si impara a contare. La cosa buffa è che chiunque crede di averne un’idea abbastanza chiara e precisa. Eppure non è così… il concetto di numero non è così naturale.

sultato due, non era un numero contemplato dalla aritmogeometria del Maestro.

Rif.Mathone.it

Perché era così grave? Perché la radice quadrata di due ha un numero infinito di decimali e non è di fatto misurabile. Ecco il motivo del contendere: se qualcosa non è misurabile, non è possibile arrivare a conoscerlo, non si può dire che «tutto» sia «numero». Ippaso aveva scoperto l’esistenza dei numeri irrazionali, cioè non consoni con la «ragione» pitagorica. Doveva parlarne con Pitagora, era certo di riuscire a convincerlo ad approfondire senza pregiudizi i numeri irrazionali. I due iniziarono la diatriba: Pitagora non era in grado di confutare la loro esistenza con la logica, ma le sue credenze non potevano tollerarne la presenza. La scoperta di Ippaso varcava il confine della conoscenza. La vendetta degli allievi di Pitagora era pronta: afferrato Ippaso, lo trascinarono fuori dalla casa, lo legarono, lo misero su un carretto e si diressero verso il mare. Un tonfo sordo… da lontano il Maestro gli sorrideva.

Esistono, infatti, dei numeri detti irrazionali, la cui espansione in qualunque base non termina mai e non forma mai una sequenza periodica. La scoperta dei numeri irrazionali viene tradiRif.Arjell.altervista.org zionalmente attribuita a Pitagora, o più precisamente al pitagorico Ippaso di Metaponto, il quale scoprì i numeri irrazionali mentre tentava di rappresentare la radice quadrata di 2 come frazione. Il suo maestro, Pitagora, credeva nell'assolutezza dei numeri, e non poteva accettare l'esistenza dei numeri irrazionali. Eppure Ippaso non aveva fatto altro che utilizzare il noto teorema del Maestro (il quadrato costruito sull’ipotenusa di un triangolo rettangolo è pari alla somma dei quadrati costruiti sui cateti), e applicarlo per calcolare la lunghezza della diagonale di un quadrato di lato pari ad uno. La somma dei due quadrati dei due lati di lunghezza unitaria è evidentemente pari a due, e quel maledetto numero, che moltiplicato per se stesso dà come ri-

Alessio Mormando 4BM Claudia Paterino 4CS Martina Perrone 4CS Marta Vizziello 4CS

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Pentascienze - La rivista scientifica dell’IIS “G. B. Pentasuglia” ... Al giorno d'oggi la lingua più parlata è l'inglese, infatti una delle più grandi potenze mondiali è l'America nonostante sia Presidente uno degli uomini più criticati al mondo: Donald Trump.

TRUMP VS CLIMATE CHANGES In addition, there are scientists that agree with Trump's opinion stating that there isn't a relationship between human activity and global warming because the Earth has always been characterized by warm and cold periods such as the Glaciations. In 2019 Trump partially changed his mind about this topic because he defined the problem as “extreme climate” but he kept on not recognising his responsibilities. Trump has changed his opinion in order to increase his number of voters in the next 2020 elections.

Rif. Pixabay

Nowadays climate changes are a very big problem of our society, in fact every day we listen to news about burnt forests such as the Amazonian one and endangered animals. Lots of people are working in order to improve this situation: in 2019 there were 3 global strikes for climate changes promoted by a young Sweden activist, Greta Thunberg. However, there are some politicians who are not interested in it: Donald Trump, for example, in 2017, pulled out of the Treaty of Paris, which aims at the reduction of harmful gases emissions to keep the global warming under 2°C. He motivated his choice saying that he didn't want to damage his economic system based on the production of carbon, losing 2,5 trillion of dollars and hundreds of thousand workplaces. The problem comes from other countries, like China, India and Russia.

Rif. Pixabay

There is a large amount of evidence that proves that climate change is real, the plastic in our oceans are killing sea creatures, more people than ever are suffering from cancer, and the traditional seasons are disappearing. Instead of denying this, all of us should try to do something to save our planet. Marco Di Lecce 3AC Claudio Gaudiano 4BS Nicola Gaudiano 4BS Mariateresa Maffei 4BS

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MYSTERY OF DÉJÀ VU If you're deep in conversation with a friend and you suddenly get the feeling you've already had it before, even though you know that you haven't, it means you are experiencing a déjà vu. Déjà vu is the French word for “already seen”. It describes the strange experience of a situation feeling much more familiar than it should. It isn’t a Matrix’s mistake or a memory that comes from parallel universes, past lives or something seen in a dream. Déjà vu is a physical phenomenon caused by the presence of a particular anomaly in the morphology of the brain.

also recognised as a kind of epilepsy in the temporal lobe. For epileptic patients, déjà vu might be a sign that they are about to have an epileptic fit. Many studies and polls have been made about this phenomenon. To find an answer, researchers of the NRC Rif. Pixabay (National Research Council) decided to compare the brain activity of 63 epilepsy-suffering people with 39 healthy people. All of them have experienced déjà vu at least once in their life. The results proved that both healthy people and epileptic patients show anomalies but in different areas of the brain.

Rif. Pixabay

There is another experience worth mentioning: Jamais Vu, the opposite of déjà vu. Instead of a situation feeling familiar, it seems totally unfamiliar. In this case there is little connection between long-term memory and perceptions of the present. So when you are in the state of Jamais vu, nothing you are experiencing seems to have anything to do with the past. You might be talking to a person you know well and suddenly the person seems totally unfamiliar and everything seems new.

What we know so far is that in people who haven’t experienced psychosis or temporal lobe epilepsy, there could be two causes of déjà vu. The “Attentional explanations”, which begins with an initial perception are made under low attention span, followed by full attention. For example, if you are about to unlock the front door of your house and you’re momentarily distracted by a noise, when you return to the task of unlocking the door, the first perception may seem further off in the past. The second theory called “Memory explanations” makes the assumption that some details of the new experience is familiar but the source of this familiarity has been forgotten. The premise of this explanation is that people encounter countless things during the course of a day but they don’t pay attention to all the information. Later reprocessing that information may occasionally induce familiarity and déjà vu, but it is

Claudio Gaudiano 4BS Nicola Gaudiano 4BS Maria Teresa Maffei 4BS Rossana Miglionico 4BS Aurora Sassone 4CS Nunzia Scasciamacchia 4AC

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HOW MUCH DO YOU KNOW ABOUT HIV AND AIDS?

Questions

YES

NO

1. HIV/AIDS: are they the same thing? 2. Can latex condoms prevent HIV? 3. Can I catch HIV from oral sex? 4. Can I get HIV from anal sex? 5. Can I get contract HIV from a kiss? 6. Can I transmit HIV to my baby through breastfeeding? 7. Can I get HIV with blood transfusion? 8. Can I get HIV while I’m having a body piercing or a tattoo done? 9. Are mosquito bites a risk of HIV infection?

Rif. Pixabay

Nicola Gaudiano 4BS Maria Teresa Maffei 4BS Aurora Sassone 4CS

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Answers

1.

NO, they aren’t. HIV is a virus that may cause an infection, AIDS (which is short for acquired immunodeficiency syndrome) is a condition. Contracting HIV can lead to the development of AIDS.

2.

YES, they can. When used consistently and correctly, they're very good at stopping the spread of HIV during sex.

3.

YES, you can whether you're giving or getting oral sex. While no one knows exactly how risky it is, evidence suggests it has less of a risk than unprotected anal or vaginal sex. You should use protection for oral sex, too:

4.

YES, you can. In fact, anal sex without a condom is a very risky behavior. Also the sex partner can.

5.

NO, you can’t. Transmission through kissing on the mouth carries no risk and no evidence has been found that the virus is spread through saliva by kissing

6.

YES, women with HIV can also transmit it to their babies before or during birth.

7.

YES, you can. There is a high risk (greater than 90%) of acquiring HIV with infected blood transfusions.

8.

YES, you can. A risk of HIV transmission exists if infected or not sterilized instruments are shared with others.

9.

NO, they aren’t. HIV is not spread by mosquitoes; since the insect cannot be infected with HIV, it cannot transmit it to other human beings.

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Pentascienze - La rivista scientifica dell’IIS “G. B. Pentasuglia” Il nostro viaggio volge al termine, riaccompagno Dante sulle rive del fiume in attesa dell’angelo Nocchiero che lo riaccompagnerà al Purgatorio dove proseguirà il suo cammino di redenzione. Fino ad ora non ha proferito parola, ma nel momento in cui la luce compare in lontananza versi profetici escono dalla sua bocca:

“Sette secoli il tempo ha segnato e l’uomo il dolore ha portato nel mondo, l’eterna pena la fiamma ha animato ora che le genti han toccato il fondo. Il sole arde e la terra è morente, non disperate del vostro venire, donate voi stessi alla Suprema mente giustizia divina saprà intervenire.”

Lucia Antezza 4BS Francesca Bianco 4BS Christian Villone 4BS

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FONTI

BIBLIOGRAFIA BOTTAZZINI U. Numeri - raccontare la matematica, Editore Il Mulino, Bologna 2015 PRISMA rivista mensile N. 10 agosto 2019, Mateinitaly srl, Milano

SITOGRAFIA https://it.wikipedia.org/wiki/Energia_da_fusione https://notiziescientifiche.it/asfalto-magnetico-intelligente-per-i-monopattini-elettrici/ http://www.qualcosadisinistra.it/2012/03/06/da-stanford-arriva-lasfalto-magnetico-per-ricaricare-le-autoelettriche-in-modalita-wireless/ http://www.clubinbuonemani.it/node/292 https://online.scuola.zanichelli.it/barbonescienzeintegrate/files/2010/03/12_04.pdf https://www.stateofmind.it/tag/ossitocina/ https://www.psiconline.it/news-di-psicologia/il-deja-vu-come-nasce-qual-e-la-causa.html https://www.ok-salute.it/salute/neurologia/deja-vu-cosa-succede-nel-nostro-cervello/ https://www.focus.it/scienza/salute/giornata-mondiale-aids-7-falsi-miti-sull-hiv https://www.unicef.it/doc/332/dieci-cose-da-sapere-su-hiv-e-aids.htm https://www.agi.it/blog-italia/energia-e-sostenibilta/trump_cambiamento_climatico-5638774/post/201906-12/ https://www.panorama.it/news/perche-trump-uscito-accordo-clima-parigi

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Soluzioni del cruciverba Orizzontali

Verticali

1. PHTF 3. Sindrome 4. Cina 6. Robobees 7. Parassiti 10. Miele 12. Impollinatori

1. Primario 5. Nettare 7. Pesticidi 9. Polline 11. Entomofila La presente rivista rappresenta un elaborato prodotto unicamente per uso didattico senza scopo di lucro.

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