PERSONAGGIO
ENRICO BERTOLINO I TANTI VOLTI DI ENRICO
ENRICO BERTOLINO: ESPERTO DI COMUNICAZIONE, SCRITTORE, ATTORE, CONDUTTORE, … DIMENTICO QUALCOSA DI IMPORTANTE?
LA LAUREA ALLA BOCCONI, PIÙ DI DIECI ANNI IN BANCA, POI “IL SALTO” VS LA CARRIERA ARTISTICA”. PER SCELTA O… PER CASO?
Beh, ho fatto anche il semplice impiegato prima di diventare
finchè accadde che un mio amico avvocato, che compiva gli
funzionario in una banca in cui ho lavorato per 13 anni e che
anni, mi invitò a festeggiare una sera in un locale con altri
mi ha permesso di viaggiare e fare esperienza in una banca
amici. Avevo pensato di recitare per lui una poesia e gli chiesi
straniera, in Inghilterra. Il mio è un curriculum molto america-
di andare sul palco a recitarla, e così fu. Il titolare del locale
no… nel senso che quando ho iniziato a studiare comunicazione
mi vide e mi chiese se volevo fare qualche serata per
negli USA e mi presentavo con un CV molto frastagliato e con
intrattenere il suo pubblico… e poi sono rimasto lì per 4 anni.
esperienze brevi, loro là lo apprezzano molto perché dicono che bene o male sei una persona che si rimette in discussione ogni tanto… In Italia nel mondo mediterraneo i cv brevi sono più che altro dei “rompicoglioni”, gente che non bisogna assumere, perché se rimangono poco tempo in certe aziende ci deve essere un motivo poi ho scelto e avuto la fortuna di avere delle sliding doors, di arrivare a un certo punto in cui un po’ la natura, un po’ la vita… un po’ le mie scelte a volte anche drastiche anche in termini economici perché passi dalla banca (dove lasci le 16 mitologiche mensilità) alla consulenza, alla comunicazione… così senza infamia e senza lode ho fatto un po’ tutto, è il ritratto di quei talenti multitasking, non eccellere mai in una funzione ma farle tutte.
MA IL PICCOLO ENRICO… COSA SOGNAVA DI DIVENTARE DA GRANDE? Il mio sogno era di fare quello che faccio oggi… già da piccolo mi piaceva l’idea di raccontare le cose… ricordo che alle elementari avevo un supplente del mio maestro che non amava molto fare lezione e a un certo punto mi chiamava per raccontare storie ai miei compagni di classe. Il mio primo pubblico sono stati i miei compagni della 5a elementare. Raccontavo di quelle “minchiate”… e loro cominciavano a crederci. A un certo punto, quando al maestro la situazione era sfuggita di mano, mia madre è stata chiamata dal direttore.
Per caso. Il cabaret è un mondo che da sempre mi affascinava,