Milano Incontra Business - 03/2022

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AGROALIMENTARE

LE CONSEGUENZE PER L’AGROALIMENTARE SECONDO L’ISMEA INTERSCAMBIO TRA L’ITALIA - UCRAINA

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L’agroalimentare italiano, che solo qual-

di vini e di spumanti, prodotti fino a

dei futures. Tuttavia, il peso dell’export

che settimana fa festeggiava il supe-

questo momento risparmiati dalle re-

di frumento tenero russo e ucraino in-

ramento dello storico traguardo dei

strizioni commerciali varate da Mosca

cide sulle importazioni italiane del

50 miliardi di euro, deve fare i conti

nel 2014. Dall’analisi di Ismea, frumento

prodotto solo per il 6% in volume nel

non solo con l’incremento dei costi di

tenero, frumento duro e mais hanno

2020. In relazione all’interscambio

produzione ma anche con il conflitto

raggiunto in Italia e all’estero quotazioni

tra l’Italia - Ucraina il nostro Paese è

apertosi tra Russia e Ucraina. Come

mai toccate prima, mentre il mercato

il secondo fornitore di prodotti agroa-

sottolinea l’Ismea in una breve analisi

dei futures alla borsa di Chicago ma-

limentari di Kiev e al decimo posto tra

sull’argomento, lo scoppio del conflitto

nifesta una fortissima volatilità. Il grano

i paesi clienti. Esportiamo soprattutto

si è innanzitutto inserito in un contesto

duro ha raggiunto in Italia il suo prezzo

prodotti ad alto valore aggiunto come

di tensioni sui mercati dei cereali come

massimo a dicembre 2021, e in questo

vino, caffè, pasta anche se la voce più

non si vedeva dalla precedente crisi

caso a pesare sull’instabilità dei mercati

rilevante è il tabacco da masticare o

dei prezzi del 2007-2008. Tensioni sca-

è soprattutto il vuoto d’offerta che si è

da fiuto. Il nostro Paese acquista dal-

tenate da un insieme di fattori di tipo

creato dopo il crollo dei raccolti in

l’Ucraina soprattutto oli grezzi di gira-

congiunturale, geopolitico e non ultimo

Canada (-60%), principale esportatore

sole, mais (il 13% in volume delle for-

speculativo, che rendono l’Italia parti-

mondiale e il calo di altri importanti

niture provenienti dall’estero nel 2020)

colarmente vulnerabile in ragione del-

Paesi produttori. Diverso è il caso

e frumento tenero (5%). Relativamente

l’alto grado di dipendenza dall’estero

del frumento tenero, dove la quota

agli scambi agroalimentari con la

per gli approvvigionamenti di grano

russa e ucraina sulla produzione mon-

Russia, l’Italia è il settimo fornitore di

e mais. L’altra faccia del problema è

diale arriva al 14% (16% se conside-

Mosca mentre il nostro ruolo tra i paesi

rappresentata dalle esportazioni che

riamo anche il Kazakistan), e la situa-

acquirenti è del tutto trascurabile

vedono l’Italia tra i principali fornitori

zione di instabilità si sta riverberando

(33ma posizione). Anche in questo

di Mosca di prodotti agroalimentari,

in maniera decisa sulle principali piazze

caso esportiamo soprattutto vini e spu-

addirittura al primo posto per gli invii

di scambio internazionali e sui mercati

manti, caffè, pasta.


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