A tutto Civ. Sessant'anni controcorrente (di Gianfranco Civolani)

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L’UNITÀ 6 ottobre 1958

GLI “ASSOLUTI” DI TENNIS PIETRANGELI E LEA PERICOLI SI SONO LAUREATI CAMPIONI

Due campioni di nuovo conio, seppure dal ruolino esemplare, sono stati laureati agli assoluti di tennis. Nicola Pietrangeli e Lea Pericoli, infatti, non erano ancora riusciti a cingersi dell’alloro nazionale, nonostante più volte fossero giunti a un palmo (soprattutto per quel che riguarda Pietrangeli) dal titolo. Contro Sirola, favoritissimo della vigilia, Pietrangeli ha sfatato il pronostico avverso, riportando un successo contrastato fino alla fine, ma ineccepibile nella sostanza. La gara del “Pariolino” è stata un gioiello di tattica: Nicola, in effetti, ha saputo imporre in ogni fase della contesa un palleggio lungo e teso, mettendo più volte in difficoltà un Sirola che per parte sua poteva contare soltanto sul consueto, proverbiale, implacabile servizio. Già il primo set, vinto da Pietrangeli per 7 a 5, aveva registrato la superiorità tattica del romano e più pronto negli scambi e incredibilmente esente dalle abituali fallosità. Nella seconda partita, lunga alternativa di vantaggi con un Pietrangeli sempre in ottima vena ed un Sirola piuttosto legato e sempre in grado di rimontare soltanto in virtù del servizio di cui si è detto. Il fiumano giungeva a condurre per 5-4, poi la maggior concentrazione di Pietrangeli (quasi un paradosso, se si pensa che si è sempre rimproverato al romano l’impegno approssimativo e l’assoluta carenza di autocontrollo) portava lo stesso a incamerare il set per 9-7. Anche il terzo set vedeva i contendenti alternativamente alla ribalta, ma il giudizioso Pietrangeli convergeva sui colpi sul manchevole rovescio di Sirola, finché quest’ultimo,


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