a cura di Paola Castello
Giovani di Confagricoltura
LA GRANDE OCCASIONE DEI 6,8 MILIARDI CHE IL PNRR DEDICA ALL’AGROALIMENTARE
Dall’Europa risorse e strumenti per la nostra idea di futuro Da quando la presidente della Commissione europea Von der Leyen, all’inizio della pandemia, ha annunciato un grande piano di aiuti contro la crisi che ha colpito cittadini e imprese, i giovani imprenditori agricoli e non solo loro, hanno nutrito forti aspettative verso questa iniziativa messa in campo dall’Ue. Speranze alimentate dalla natura stessa di questo piano che, già dal nome, Next Generation Eu, sottolinea una grande attenzione verso il tessuto imprenditoriale e verso le nuove generazioni. Le aspettative hanno trovato conferma negli strumenti previsti, utili non solo al sostegno delle attività produttive, ma per restituire ai giovani imprenditori agricoli un Paese innovativo e rinnovato, capace di combattere alcuni dei principali ostacoli allo sviluppo delle nostre imprese: il ritardo tecnologico delle zone rurali; lo spopolamento dei borghi; i forti limiti nella logistica delle aree interne e delle grandi direttrici nazionali. La mole di interventi privati e pubblici, come si evince dal Piano presentato dal governo, è imponente e volta al rafforzamento delle aziende all’interno della catena del valore, rimarcando la loro centralità nella tenuta del Sistema Paese, sia con le loro produzioni, sia con il contributo energetico che possono fornire. Il PNRR assegna 6,8 miliardi di euro ai progetti del settore agroalimentare: dalla meccanizzazione ai contratti di filiera, dall’irrigazione allo sviluppo del Parco Agrisolare, dalla logistica allo sviluppo del biogas e del biometano. È quindi forte il messaggio del Piano sul ruolo chiave che il settore primario ha anche sul fronte ambiente grazie alla centralità agroenergetica. Si tratta di una forte spinta a incentivare le aziende ad essere autonome dal punto di vista energetico, facendo delle aree rurali le protagoniste di un processo virtuoso. Questo è un approccio che ci galvanizza, perché la tendenza dei giovani imprenditori agricoli ad investire è forte, così come è forte la voglia di sovvertire uno storytelling datato dell’azienda agricola quale luogo bucolico, che non corrisponde a realtà e che è lontano dalle necessità a cui dobbiamo far fronte. Le azioni a cui daranno seguito i ministeri di riferimento, per lo sviluppo delle filiere e delle agroenergie, saranno di supporto agli obiettivi che ci siamo posti. La nostra Associazione è pronta a fare da portavoce e guida per tutti i giovani associati che vogliano pensare in grande in un momento in cui tutte le componenti della società sono chiamate a fare la propria parte.
50 | MONDO AGRICOLO | MARZO 2022
Francesco Mastrandrea Presidente Nazionale Anga