B Nota dell’Editore
Nasser Butt
envenuti al Volume 16, l’edizione finale di Lift Hands Magazine per il 2020. Buon Natale, buone feste e un felice 2021 a tutti i nostri lettori e amici in tutto il mondo!
Siamo ancora sotto isolamento e la maggior parte del mondo ha visto una seconda ondata della pandemia Covid, incluse le nuove varianti. Questo è stato un momento difficile per tutti noi in ogni ambito e la comunità di arti marziali ha sofferto terribilmente. So già della chiusura di scuole e di altre attività legate alle arti marziali. Mentre la perdita del lavoro e della routine è stata dura, c’è stato un incredibile aumento dei problemi di salute mentale così come per una semplice questione di solitudine per i molti che vivono da soli o in estremo isolamento. Spero che, come comunità, tutti quanti noi stiamo allungando le mani per offrire aiuto, anche solo per una telefonata, a coloro che conosciamo e che stanno soffrendo da soli in isolamento. La rivista Lift Hands ha superato ora la soglia delle 20.000 copie in 105 paesi. Questo è un risultato importante e spero che noi tutti possiamo essere orgogliosi dei nostri sforzi. Io so di esserlo e ringrazio tutti per il loro continuo sostegno. Mi sento fortunato ad avere così tanti amici meravigliosi che mi aiutano in questa meravigliosa impresa. Il Volume 16 è un’edizione speciale che mi sta molto a cuore. Si concentra sull’eredità di Erle Montaigue, mio maestro, un gigante del mondo delle arti interne a 10 anni dopo la sua morte. Erle trascorse praticamente tutta la sua vita alla ricerca del Taijiquan ‘delle origini’ e fu probabilmente il più accanito sostenitore del Taijiquan marziale in Occidente — come doveva essere per i suoi fondatori originali — e per decenni nuotò controcorrente. Oggi, molti parlano del Taiji marziale, ma pochi sono ancora in grado di fare il salto di qualità! Il Taiji non era l’unica materia per cui Erle era conosciuto. Fu uno dei primi in Occidente a mettere insieme un’intera enciclopedia sull’arte del Dim-mak nel Taiji, un libro che è diventato uno standard per chiunque fosse seriamente interessato agli attacchi ai punti vitali. Le sue dimostrazioni sull’argomento non erano solo attacchi da ‘anatra zoppa’ in cui la ‘vittima’ sta ferma e permette l’attacco, lui dimostrava in situ un vero attacco. Per questo numero speravo di viaggiare e intervistare alcuni di quelli che Erle aveva influenzato e con cui aveva stretto amicizia durante la sua vita. Purtroppo, non avevo previsto che la pandemia persistesse così a lungo! Tuttavia, nonostante non abbia potuto viaggiare ma grazie alla generosità di molti, sono riuscito a far scrivere ad alcuni amici i loro pensieri sui loro incontri con Erle. Molto più importante, dopo più di un anno di pianificazione e molto duro lavoro, molte notti insonni a parlare con la Cina, e attraverso lo sforzo e il duro lavoro del mio studente Mungo Zhangruibo, siamo riusciti a ottenere un’esclusiva mondiale... un’intervista con il Professor Wang Liang, il figlio del Maestro Wang Xinwu che conferì ad Erle il suo ‘Master Degree’ in Cina nel 1985, quando diventò il primo occidentale ‘dagli occhi blu’ ad ottenere questo riconoscimento nelle 5 province del Nord Ovest della Cina, dopo essersi esibito al Concorso Nazionale di Wushu di tutta la Cina a Yinchuan ed essere stato testato da altri maestri! Inoltre, per la prima volta viene presentata qui una traduzione completa della copertura del viaggio di Erle nel 1985 da parte del China Wushu Magazine, ancora grazie al mio studente Mungo Zhangruibo. Spero che i lettori apprezzino questo numero. Contiene molta storia e molte dolorose verità! Indipendentemente dalle arti che pratichiamo, mostra la dedizione di coloro che veramente camminano sul sentiero.
Statemi bene e in salute... Spero e prego che il 2021 sia un anno migliore per tutti noi.
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