La Forma di Yang Ch’eng-fu - La Visione Marziale Una Breve Introduzione Peter Jones
I
n questa serie di articoli sulla rivista Lift Hands mostrerò ai lettori la forma di Yang Ch’eng-fu nella sua prospettiva marziale ed esaminando le posture in più di un modo. So che alcuni là fuori pensano che la Yang Ch’eng-fu non sia marziale come la Yang Lu-ch’an - non potrebbero sbagliarsi di più! Entrambe le forme sono arti marziali e curative. Sappiamo tutti che Ch’eng-fu [1883-1936] fu responsabile nell’attenuare il lato marziale, per rendere più facile l’apprendimento per tutti, ma il lato marziale è sempre stato lì. In questa serie di articoli, mostrerò le applicazioni marziali base dalla forma di Yang Ch’eng-fu per i principianti. Man mano che la tua conoscenza, abilità e comprensione miglioreranno con il buon allenamento, scoprirai le tecniche superiori dall’interno delle stesse posture. Sappiamo tutti che Erle scrisse molti libri e uno di questi Power Taiji - parla della forma Yang Ch’eng-fu ed è un gran libro da avere nella tua biblioteca. Iniziamo con la posizione di apertura della forma.
Figura 1
1.Il tuo partner ti afferra al petto [questo è molto facile da eseguire]. Solleva i palmi delle tue mani e attacca le braccia del tuo partner, poi abbassa le mani per colpire il suo petto con entrambi i palmi [Figura 1]. 2.Questa volta il tuo partner ti viene incontro con entrambi i palmi delle mani come se ti volesse attaccare al collo - ma lo intercetti prima che arrivi al tuo collo, afferrandogli entrambe le braccia e tirandolo verso il basso sul ginocchio [Figura 2]. 3.Nella terza applicazione il tuo partner tira un pugno alla tua testa/volto. Alza entrambi i palmi per difenderti dal pugno mentre fai un passo [o due] per muoverti intorno al tuo partner finendo dietro di lui [Figura 3A]. Lo tiri giù all’indietro [Figura 3B]. Puoi usare il ginocchio per attaccare la schiena o la colonna vertebrale tirandolo verso il basso usando la sua spalla o la testa. Questi sono tre modi di applicazione del primo movimento nella forma.
Figura 2
Figura 3A
Figura 3B
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