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L’arte: espressione della marittimità La Spezia tesoriere del mare: il Museo Tecnico Navale racconta l’arte marinaresca dalle Marine preunitarie alla Marina Militare di Mariarosaria Lumiero
La Spezia, un tesoro della Marina Militare, ogni giorno accoglie il personale della Forza Armata che fa ingresso in arsenale. Un museo, un patrimonio di arte e cultura marinaresca, un mondo sommerso per i tanti civili che per la prima volta ne varcano la soglia, un mondo da rivivere per i tanti militari che quotidianamente respirano l’aria del mare raccontato attraverso cimeli e reperti. Accadimenti di donne ed uomini che hanno segnato la storia con le loro gesta, raffigurazioni di battaglie e di eventi che denotano il passaggio dalla Regia Marina alla sempre in evoluzione Marina Militare. Il Museo Tecnico Navale di La Spezia, attraverso le sue quattro aree espositive, narra la nascita del primo Arsenale Militare italiano, l’arte marinaresca, le azioni di coloro che hanno scritto la storia e l’avanzamento tecnico della Forza Armata nei secoli. Custode delle ventotto polene più belle al mondo, è l’incontro tra antichità e modernità, tradizione ed evoluzione, tra storia e realtà. Il Direttore, capitano di vascello Leonardo Merlini, ci fa entrare, con il suo racconto dettagliato, in uno dei più antichi musei al mondo.
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Direttore qual è la storia del museo navale della Spezia? Il Museo Tecnico Navale della Spezia è il maggiore museo navale d’Italia e tra i più antichi al mondo. Erede della tradizione marittima e navale Sabauda, conserva cimeli e reperti che rievocano la storia delle Marine preunitarie e della Regia Marina fino a giungere all’attuale Marina Militare. Conserva decine di migliaia di cimeli appartenuti alle Marine preunitarie, alla Regia Marina e all’attuale Marina Militare, e testimonia da oltre 150 anni lo stretto legame esistente con la città della Spezia e il suo Arsenale Militare Marittimo. La collezione risale alla fine del XIV secolo,
quando un primo nucleo di cimeli della Real Marina Sabauda venne raccolto a Villafranche Sur Mer da Amedeo VII di Savoia, il “Conte Rosso”, che qui realizzò la prima base navale sabauda. In epoca napoleonica la struttura fu trasferita prima a Cagliari e poi a Genova, per trovare infine nel 1870, con l’Unità d’Italia la collocazione definitiva a La Spezia. Dopo la ricostruzione dell’Arsenale, a seguito dei bombardamenti alleati