SCENARI
COMPARTO STRATEGICO PER IL TURISMO ITALIANO CON 500 MILIONI DI EURO DI FATTURATO NEL 2019, IL WEDDING, DOPO LO STOP PER LA PANDEMIA, PROVA A RIPARTIRE. FORTE DI UNA DOMANDA IN CRESCITA ANCHE DALL’ESTERO.
IL MATRIMONIO S’HA DA FARE di Davide Deponti
A
rrivavano da tutto il mondo e dall’Italia, comprese le coppie ‘da novanta’ come George Clooney e Amal Alamuddin, Tom Cruise e Katie Holmes, Justin Timberlake e Jessica Biel, Kanye West e Kim Kardashian. Tutti uniti da un unico sogno: sposarsi in Italia. Non stupisce che fino al 2019, prima della pandemia, il business dei matrimoni e del wedding tourism fosse una voce molto prolifica per l’industria dell’hotellerie – in grado di offrire sia ospitalità nelle camere che location attrezzate per nozze di ogni genere e ‘costo’ – oltre che per il mondo del turismo in generale. Basti pensare che proprio nel 2019, secondo l’Osservatorio italiano Destination Wedding Tourism realizzato dalla società di ricerca Jfc, erano state 1,78 milioni le presenze generate dall’organizzazione di oltre novemila matrimoni di stranieri in Italia, per complessivi 486 milioni di euro di fatturato. Toscana, Costiera Amalfitana, Puglia, Lago di Como e Venezia tra le destinazioni più richieste. Dati confermati anche dall’indagine ‘Destination Weddings in Italy 2019’, realizzata da Centro Studi Turistici di Firenze per Italy for Weddings, la divisione di Convention Bureau Italia dedicata al mondo del matrimonio: condotto attraverso questionari a wedding planners e gestori di location, lo studio raccontava per il 2019 di un fatturato ancora maggiore e stimato in oltre 540 milioni di euro, in crescita
62 PAMBIANCO HOTELLERIE Febbraio/Marzo 2022