Febbraio 2022

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Previdenza

a cura di Luca Giustinelli

Previdenza: cosa cambia (per ora) nel 2022

O

gni anno, la Legge di Bilancio porta novità, più o meno significative, in materia previdenziale. Quest’anno, poi, dalla Legge di Bilancio si attendeva la soluzione all’acceso confronto che ha occupato buona parte del dibattito politico dei mesi scorsi, e che, nel tentativo di trovare soluzioni per “superare” la Legge Monti-Fornero, ha visto susseguirsi varie proposte (alcune meritevoli di attenzione, altre non sostenibili dal punto di vista finanziario) per evitare lo “scalone” che si sarebbe creato a seguito del mancato rinnovo della fallimentare “Quota 100” (a cui potranno comunque accedere, anche nei prossimi mesi e anni, i lavoratori che abbiano maturato entro il 31 dicembre 2021 i requisiti richiesti). Ma la difficoltà di trovare soluzioni sostenibili per la finanza pubblica da un lato e non penalizzanti per i lavoratori dall’altro, ha costretto il Governo ad adottare soluzioni interlocutorie, affidando poi a specifici tavoli tecnici con le parti sociali il non facile compito di indicare soluzioni e misure di tipo strutturale da adottarsi a partire dal 2023. Vediamo, nel dettaglio, le novità previdenziali 2022.

Nuove misure, modifiche ed estensioni nella Legge di Bilancio. Da Quota 102, Opzione Donna e APE sociale, passando dal Contratto di espansione fino al fondo pensione per chi ha almeno 62 anni Quota 102 Potranno accedere al pensionamento con requisiti anticipati rispetto a quelli previsti dalla “Legge Fornero” coloro che, entro il 2022, maturano 64 anni di età (i nati, cioè, entro il 31 dicembre 1958) e 38 anni di contribuzione (di cui almeno 35 di contribuzione effettiva). Tuttavia, il diritto - purché maturato entro il 31 dicembre 2022 - potrà essere esercitato anche in un momento successivo. A “Quota 102” si applicano le stesse regole che già valevano per “Quota 100”: incumulabilità con qualsiasi reddito da lavoro (con l’eccezione per attività di lavoro autonomo occasionale svolta nel limite di 5.000 euro complessivi lordi annui) fino alla maturazione del diritto alla pensione di vecchiaia; applicazione di una “finestra” di tre mesi tra la maturazione del diritto e l’accesso al pensionamento per i lavoratori del settore privato (la

prima decorrenza possibile è quindi fissata al 1° maggio prossimo) e di sei mesi per quelli del settore pubblico. Del resto, come “Quota 100”, anche questa è una misura-ponte (quella aveva un arco di vita triennale, per il periodo 2019-2021, questa è limitata al solo anno 2022, in attesa della vera e propria riforma del sistema pensionistico) ed è rivolta per larga parte alla stessa platea di soggetti: i lavoratori che maturano 64 anni nel 2022 sono gli stessi che hanno maturato 62 anni nel 2020 e che - se erano in possesso di 38 anni di contribuzione - potevano già accedere a “Quota 100”. Opzione Donna È stata prorogata di un altro anno l’“Opzione donna”. Anche per il 2022, quindi, alle donne lavoratrici dipendenti (private e pubbliche) e alle lavoratrici autonome è concessa la possibilità di anticipare la pensione in presenza dei seguenti requisiti, febbraio 2022 | www.spazio50.org

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