È aumentato l’interesse nei confronti dell’aria che si respira ogni giorno, e quindi verso le possibili soluzioni per creare un ambiente indoor più salubre. Le persone passano la maggior parte del loro tempo in luoghi chiusi (ufficio, casa, mezzi di trasporto), e sono molte le fonti di inquinamento in ognuno di questi ambienti, date dalle normali attività umane combinate all’inquinamento che arriva dall’esterno. Le soluzioni per migliorare la qualità dell’aria vanno dall’areazione degli spazi fino a dispositivi di climatizzazione che abbiano un sistema in grado di ridurre un certo numero di agenti patogeni, virus e batteri.
Quali sono i prodotti che Panasonic ha sviluppato da questo punto di vista? Panasonic da sempre investe in ricerca e sviluppo con l’obiettivo di migliorare il benessere e il comfort delle persone. Nel 2003 è stata introdotta la tecnologia nanoe™, fino ad arrivare nel 2019 al dispositivo di ultimissima generazione nanoe™X Mark 2, un sistema che raccoglie l’umidità invisibile presente nell’aria e applica al vapore acqueo raccolto una tensione elevata per produrre “radicali ossidrilici contenuti nell’acqua”. La tecnologia nanoe™X può essere attivata indipendentemente dalle funzioni di raffrescamento/riscaldamento, permettendone l’utilizzo anche nelle stagioni in cui non c’è bisogno di agire sulla temperatura. I radicali ossidrilici hanno la capacità di inibire alcuni virus e batteri presenti nell’aria e sulle superfici, determinati allergeni, certe muffe e gli odori. Reagendo con l’idrogeno, inibiscono la crescita degli inquinanti e, grazie alle dimensioni da 5 a 20 nm, sono in grado di penetrare nei tessuti. Trattengono inoltre l’umidità della pelle, prevenendone la disidratazione. Questa tecnologia è disponibile in diversi prodotti della linea residenziale, ed è stata implementata nelle unità interne della linea commerciale di nuova generazione. L’ultima nata con il sistema nanoe™X di serie è la nuova Etherea, da marzo sul mercato italiano. Grazie al generatore Mark 2 è in grado di produrre 9600 miliardi di radicali ossidrilici
“
Il classico split non viene più identificato come lo strumento da utilizzare qualche settimana l’anno per rinfrescare l’aria in casa, ma una soluzione da utilizzare tutto l’anno
“
A proposito di Indoor Air Quality, come vi sembra che sia cambiato l’atteggiamento delle persone nei confronti della propria salute?
al secondo (il doppio rispetto al dispositivo Mark 1 installato sulle unità precedenti), ed è caratterizzata da dimensioni più compatte, un design che permette tempi di installazione ridotti e una manutenzione più rapida e semplice. Dotati di elevata efficienza energetica, con un coefficiente SEER/ SCOP pari a 9,50/5,20 per il modello 3,5 kW, i nuovi prodotti garantiscono il massimo comfort a fronte di consumi ridotti. Tra le migliorie, la funzione Aerowings 2.0: grazie al perfezionamento delle alette e al nuovo scambiatore di calore, è stato ottimizzato il getto d’aria e l’aletta secondaria ora più grande (72 mm) fornisce il flusso dove desiderato.
Questa tecnologia è stata testata? Con quali risultati? In seguito al primo test condotto in Europa, Texcell, l’organizzazione internazionale di ricerca a contratto, ha certificato l’effetto inibitorio sul nuovo coronavirus (SARS-CoV-2) da parte del climatizzatore Etherea CS-Z25VKEW, dotato della tecnologia nanoe™X Mark 1 (N. Report: 1140-01 C3). I test sono stati eseguiti in un ambiente di laboratorio chiuso e non sono stati concepiti per valutare l’efficacia della tecnologia in ambienti non controllati in cui siano presenti persone. In particolare, Texcell ha verificato un effetto inibitorio del 91,4% sul nuovo coronavirus in uno spazio effettivo di 6,7 m3 in 8 ore. Si tratta di un traguardo importante per Panasonic, che ha comunque deciso di non fermarsi con i test su questa tecnologia per riuscire a renderla sempre più efficace.
www.casaeclima.com
n.90
41