meccanica&automazione #6 settembre

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ALL’INTERNO DESIGNINDUSTRY4.0MANUFACTURINGINDUSTRIALITAUTOMATIONMECHATRONICS DesignIndustry 4.0 ABILITANTITECNOLOGIEAUTOMOTIVEPERNUOVIPOWERTRAIN magazine ARTIFICIALEPERTECNOLOGIEDKCL’INTERVISTAASPSITALIAL’INTELLIGENZA A #6 settembre 2022 mensile www.meccanica-automazione.com ISSN: 1126-4284 MACCHINE UTENSILI | PROGETTAZIONE | AUTOMAZIONE | ATTUALITÀ SULSICUREZZASPECIALEMULTITASKINGDOSSIERLAVORO STORIA GREENPNEUMAXCOPERTINADIL’EVOLUZIONEDEICOMPONENTIPERL’AUTOMOTIVE

UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE 075/2018 BMXX18R

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Sempre più spesso incontriamo la parola design declinata in ambiti e contesti diversi posta in relazione a molteplici aspetti tec nologici. Anche nei documenti di politiche di ricerca scientifica e innovazione la parola è messa in stretta correlazione con sosteni bilità e indicata come disciplina e approccio imperativo nel futuro dell’industria mani Riflettendofatturiera.

M &A | SETTEMBRE 2022 5 vicine ai nostri argomenti. Il Design indu striale, implica l’ideazione, modellazione, analisi, progettazione, simulazione, otti mizzazione, controllo e sperimentazione di sistemi meccatronici ad automatizzati per applicazioni specifiche. L’ Eco-design, è un approccio fondamentale per coadiuvare la manifattura e l’industria verso un’economia sempre più circolare. Il Redesign è fonda mentale per ripensare a modelli di business più sostenibili o a prodotti che dovranno tornare ad essere durevoli, quindi riparabili, ricondizionabili e riutilizzabili, o a sistemi industriali sempre più interconnessi e sim biotici. Anche nel concetto di Open innova tion, l’idea cioè che nei processi di ideazione e sviluppo del prodotto vadano coinvolti sog getti con esperienze diverse e anche esterni all’impresa il ruolo del design è evidente. E ancora, il Design Thinking cioè utilizzare la creatività per mettere l’uomo, l’utente, al centro del problema per produrre soluzioni efficaci quanto inedite o infine il Design4all che “...guarda alla definizione di strumenti e progettazione applicata a differenti ambiti disci plinari, per consentire la fruizione di ambienti, prodotti e servizi alla più ampia pluralità di soggetti, diversi fra loro per capacità percettive, motorie e cognitive”.

Progettare deriva dal latino, pro=avanti jacere=gettare ovvero gettare avanti.

Potremmo dire che il design è qualcosa che racchiude in sé l’attenta consapevolezza del presente e la descrizione della strada da percorre per realizzare le proprie idee. Un approccio auspicabile alla soluzione dei pro blemi, mi sembra. Citando un articolo letto “in parte tecnica e scientifica, in parte socio logica e umanistica, è anello di congiunzione tra ingegneria e arte, tra invenzione e stile, tra produzione e mercato”.

EDITORIALE

sul suo significato, la traduzione prevalente è progetto, disegno, modello.

E quanto altro può essere “design”? Non solo uno. Perché il design mi sembra essere un po’ come il noto personaggio pirandel liano “Una realtà non ci fu data e non c’è, ma dobbiamo farcela noi, se vogliamo essere: e non sarà mai una per tutti, una per sempre, ma di continuo e infinitamente mutabile” cit. Luigi Pirandello.chiara.tagliaferri@cnr.it

Lungi dal voler entrare nella complessa discussione della definizione ad esso cor relata, voglio solo porre l’attenzione, di voi lettori, intorno all’argomento, lanciando spunti di riflessione e tempo per approfon dimenti. Pensate a quanto design c’è nell’i deazione di macchine concepite per entrare nei luoghi di lavoro o nelle case di tutti noi o nell’attenzione a far sì che siano sempre più user-friendly, con funzionalità integrate e studiate per essere contemporaneamente esteticamente valide e accessibili in totale sicurezza. Una moltitudine di variazioni sul tema.Ne cito alcune come declinazioni più di Chiara Tagliaferri

S UNO, NESSUNO E

CENTOMILA… DESIGN

M &A | SETTEMBRE 20226 IN ViaPneumaxCOPERTINAspaCascinaBarbellina 10 24050 Lurano www.pneumaxspa.comBG ALL’INTERNO DESIGNINDUSTRY4.0 DesignIndustry #6 settembre 2022 mensile ISSN: 1126-4284 MACCHINE UTENSILI PROGETTAZIONE AUTOMAZIONE ATTUALITÀ SULSICUREZZASPECIALEMULTITASKINGDOSSIERLAVORO STORIA GREENPNEUMAXCOPERTINADIL’EVOLUZIONEDEICOMPONENTIPERL’AUTOMOTIVESETTEMBRESOMMARIO#6EDITORIALE 5 Uno, nessuno e centomila… design CALEIDOSCOPIO 8 News e novità PANORAMA 12 Federmacchine: nel 2022 rallenta la corsa verso la crescita 14 Staubli 40 anno di successi 16 Noleggiare o acquistare è questo il dilemma? 18 Il CoLab di Schunk da oggi anche in Italia 20 Il tuo partner per la produzione del futuro STORIA DI COPERTINA 28 Pneumax l’evoluzione green dei componenti per l’automotive 8 2812 3733

FOCUS ON 34 Ghiringhelli è protagonista nel progetto Erasmus+ KAII ARVETI 4.0 DOSSIER RETTIFICATRICIMULTITASKINGMACCHINEE 38 Macchine sempre più versatili 40 Le macchine MikroTurnGrind di Hembrug 42 NTX500 alta velocità per il medicale e microlavorazionile di pezzi complessi 44 Soluzioni innovative e personalizzate per 5 assi e non solo! 46 A80, la nuova linea di rettificatrici senza centri 48 C42U Dynamic, un centro di fresatura e tornitura ad alto potenziale SPECIALE BARRIERE DI SICUREZZA E CATENE PORTACAVI 52 Sicurezza sul lavoro requisitoun imprescindibile RICERCA E INNOVAZIONE 66 Dai sensori alle piattaforme IoT PRISMA 88 Prodotti 6652 FORATURA FRESATURAE SOTTO UNA NUOVA LUCE Cambia la tua prospettiva e accendi Osawa il marchio Osawa è di proprietà di Sorma SpA. www.osawa.it

Realizzato a partire dal mese di gennaio e ultimato nel mese di maggio 2022, Yaskawa Space rappresenta un investimento fortemente voluto da Yaskawa Italia per il perseguimento della propria strategia di approccio al mercato.

ANIE HA ELETTO TRE NUOVI PRESIDENTI

CALEIDOSCOPIONEWSENOVITÀ

M &A | SETTEMBRE 20228

L’idea di creare uno showroom che abbini spazio demo e spazio convegnistico, in grado di ospitare fino a 70 persone, mette in luce l’importanza che Yaskawa dà alle partnership tecniche e commerciali: risponde infatti alle necessità espresse da più partner ed operatori di settore di avere uno spazio attrezzato dal punto di vista non solo congressuale ma anche tecnologico per incontrare end user e clienti in generale e parlare con loro di robotica e automazione avanzata.

ATTIVITÀ FORMATIVE INAUGURATO UFFICIALMENTE YASKAWA SPACE

PER LEGGERE GLI ARTICOLI COMPLETI VISITATE IL SITO WWW.MECCANICA-AUTOMAZIONE.COM

Con una superficie di 440 m², Yaskawa Space è il nuovissimo spazio multifunzionale allestito presso la sede di Yaskawa Italia a Orbassano (TO) e pensato per ospitare attività formative, dimostrative e convegnistiche in un ambiente tecnologico profondamente orientato alla meccatronica.

In proposito, Paolo Poletti, Managing Director di Yaskawa Italia, afferma che “con la creazione di questo spazio dedicato, la nostra azienda vuole dare oggi il suo contributo per favorire quel processo di crescita culturale che è la base per una solida evoluzione delle nostre aziende verso la transizione all’Industria 5.0, in cui lo sviluppo tecnologico si coniuga con gli obiettivi sociali di rispetto delle persone e del pianeta”.

ASSOCIZIONI

Con l’Assemblea annuale 2022 di ANIE Federazione sono state rinnovate le cariche associative per il biennio 2022-2024. In particolare, assumono per la prima volta un ruolo di guida di importanti comparti della Federazione: Michele Viale, Presidente e Amministratore Delegato di Alstom Ferroviaria Spa, eletto Presidente di ANIE Assifer; Andrea Bianchi, Amministratore Delegato di Heidenhain Italiana Srl, in capo ad ANIE Automazione; Ilario Lisei, Responsabile vendite Italia prescrizione di BTicino Spa, alla guida di ANIE CSI – Componenti e Sistemi per Impianti. Sono stati riconfermati alla Presidenza delle rispettive Associazioni: Angelo Fumagalli, Amministratore Delegato e Direttore Generale della consociata italiana di Schindler Group, per ANIE Assoascensori e Federica Guidi, Presidente e Amministratore Delegato di Ducati Energia Spa, per ANIE Energia. Mentre per il terzo mandato sono stati riconfermati: Alberto Pinori, Direttore Generale presso Fronius Italia Srl, per ANIE Rinnovabili; Luciano Pini, Head of South EMEA & Nordic Industrial Digital Transformation Strategic Biz Development di STMicroelectronics, per ANIE Componenti Elettronici; Carlo Scarlata, Chief Commercial Officer di Prysmian Italia, per ANIE AICE –Cavi e Conduttori Elettrici; Giulio Iucci, Amministratore Delegato di METROVOX Srl, per ANIE Sicurezza.

Da sempre, infatti, l’azienda sostiene l’importanza della formazione e dello scambio: questo nuovo spazio permetterà dunque non solo di scoprire le potenzialità derivanti dall’utilizzo dei robot ma anche di svolgere test a seconda delle necessità dei clienti, supportando inoltre la creazione e la diffusione di cultura sulla robotica e l’automazione.

Le operazioni di voto hanno chiuso una mattinata che ha visto l’approvazione all’unanimità del bilancio 2021-2022 di Acimall, dopo le relazioni presentate dal presidente Luigi De Vito e dal tesoriere Umberto Pizzi; un consenso che ha di fatto ratificato l’intera l’attività del consiglio, riassunta dal presidente De Vito nella sua relazione.

L’assemblea dei soci di UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE martedì 5 luglio ha confermato Barbara Colombo alla presidenza della associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot e automazione per il biennio 2022-2023. Barbara Colombo sarà coadiuvata dai 3 vicepresidenti: Mauro Biglia di BIGLIA, Filippo Gasparini di GASPARINI Riccardo Rosa dell’omonima azienda ROSA di Rescaldina. I tre vicepresidenti fanno parte del comitato di presidenza che comprende anche l’immediate past president Massimo Carboniero e il tesoriere Pier Luigi Streparava, già past president della associazione. I consiglieri della associazione sono: Fernando Caligaris (Grinding Technology), Mario Carnaghi (Carnaghi Mario), Riccardo D’Ambrosio (Regg Inspection), Amedeo D’Andrea (D’Andrea), Enrico Garino (Prima Industrie), Patrizia Ghiringhelli Mariotti.DirettoreeCesareEzioparteDelZacco,ParpajolaLeonardoVeronicaGianaGhiringhelli),(RettificatriciGiulioMaria(GiuseppeGiana),Just(Millutensil),Leani(ABB),Vladi(PARPAS),Giovanni(BLM).consigliodirettivofannoancheipastpresident:Colombo,LuigiGaldabini,Manfredi,AndreaRielloAlbertoTacchellageneralerestaAlfredo

ASSOCIAZIONI

RINNOVATO IL BOARD DI UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE

L’assemblea annuale di Acimall – l’associazione italiana dei costruttori di macchine e accessori per la lavorazione del legno –ha scelto i nuovi consiglieri per il triennio 2022-2025. Entrano nel consiglio Giorgio Casati (Casati Macchine; Marnate, Varese), Roberto Ghizzoni (Dierregi; Carpi, Modena), Stefania Maggi (Maggi Technology; Certaldo, Firenze) e Pierluigi Paoletti (Paoletti Energy; Borgo Valbelluna, Belluno). Il voto dell’assemblea ha confermato per un altro mandato il consigliere Aldo Zaffaroni (Mario Zaffaroni e figli; Turate, Como).

M &A | SETTEMBRE 2022 9 ASSOCIAZIONI ACIMALL HA UN NUOVO CONSIGLIO DIRETTIVO

Rimangono in carica fino al prossimo giugno il presidente Luigi De Vito (SCM; Rimini) e il vicepresidente Marianna Daschini (Greda; Mariano Comense, Como), quando le imprese associate saranno chiamate al rinnovo o alla riconferma sulla base di un disallineamento delle tempistiche a garanzia della continuità dell’operato dell’organo direttivo. L’assemblea ha salutato e ringraziato per il contributo dato allo sviluppo delle attività della associazione i consiglieri uscenti Umberto Pizzi (Pizzi by PGS; Borgosesia, Vercelli) e Filippo Pellitteri (TWT; Rovereto, Trento).

SUSTAINABILITY AWARDS

OMRON si è aggiudicata il riconoscimento Silver Class agli S&P Global Sustainability Awards, annunciati nel Sustainability Yearbook 2022, che evidenziano le prestazioni in ambito sostenibilità delle aziende più importanti del mondo. Con sede negli Stati Uniti, S&P Global è uno dei fornitori leader in ambito di ricerca e rating nel settore SRI (Socially Responsible Investment).

S&P Global valuta circa 7.500 società importanti a livello globale in materia di Ambiente, Sociale, Governance ed Economia. Le aziende all’interno del top 15% di ciascuno dei 61 settori sono elencate nel Sustainability Yearbook 2022 per le loro eccezionali iniziative di sostenibilità (83 aziende giapponesi, tra cui OMRON, vi sono state incluse). Le aziende che conseguono un punteggio ESG S&P Global compreso tra l’1% e il 5% rispetto al punteggio delle aziende con le migliori performance nel proprio settore sono classificate Silver Class (quest’anno sono state riconosciute come tali 7 società giapponesi, tra cui OMRON).

Questa volta, OMRON è stata giudicata molto performante in materia di Ambiente, Economia e Sociale. In materia di Ambiente, OMRON sta rafforzando il proprio impegno per analizzare i rischi e le opportunità che il cambiamento climatico può avere sulla propria attività e divulgare le informazioni rilevanti in conformità alle linee guida TCFD, che supporta dal febbraio 2019. Allo stesso tempo, dispone di diversi set di dati ambientali garantiti da terze parti indipendenti. Anche nei settori Economia e Sociale, OMRON sta procedendo nel rivelare le proprie iniziative in ambito di gestione della supply chain e diversity & inclusion per migliorarne ulteriormente la trasparenza. In seguito all’annuncio, Yue Liu, Senior General Manager del Sustainability Office, ha commentato: “Sono entusiasta di sapere che OMRON ha ottenuto la classificazione Silver Class da una delle principali organizzazioni mondiali di valutazione della sostenibilità. Siamo particolarmente onorati che abbiano riconosciuto i nostri progressi nella realizzazione di un’azienda a zero emissioni di carbonio. Gli stakeholder si aspettano che le aziende svolgano un ruolo più importante nel raggiungimento dello sviluppo sostenibile della società, il che le sottopone a un crescente controllo ma, nonostante ciò, OMRON continuerà a impegnarsi per realizzare una società migliore e più sostenibile, e collaboreremo con i nostri partner commerciali per risolvere i problemi sociali attraverso la pratica dei principi OMRON.”

M &A | SETTEMBRE 202210 CALEIDOSCOPIO FIERE A PADOVA LA 9° EDIZIONE DI FORUM MECCATRONICA

PREMI OMRON VINCE IL SILVER CLASS AGLI S&P GLOBAL

Si rinnova l’appuntamento con Forum Meccatronica, ideato dal Gruppo Meccatronica di ANIE Automazione e realizzato in collaborazione con Messe Frankfurt Italia. “Integrazione e flessibilità a supporto dell’industria digitale e sostenibile” è il filone tematico della nona edizione della mostra-convegno che si terrà il prossimo 4 ottobre presso il Nuovo Centro Congressi Fiere di Padova.Nel corso dell’evento i più importanti fornitori di tecnologie e soluzioni meccatroniche approfondiranno, anche attraverso esperienze concrete di integrazione meccatronica, differenti aspetti quali motion control, robotica, software industriale, impiantistica. L’obiettivo è quello di presentare lo stato dell’arte con uno sguardo proiettato sul percorso da affrontare per rispettare i grandi impegni del settore in tema di digitalizzazione e sostenibilità. Il Forum Meccatronica è quindi un importante momento di confronto tra gli attori della filiera dell’automazione industriale. Nelle sessioni convegnistiche si alterneranno gli interventi dei fornitori di tecnologie con la moderazione di docenti universitari, OEM ed End User. Nell’area espositiva è possibile approfondire in modo dedicato con i professionisti del settore gli aspetti tecnologici trattati nelle conferenze.

“Il nuovo centro tecnico di circa 3.700 mq è il frutto della ristrutturazione di strutture esistenti e della costruzione di nuovi edifici” spiega l’amministratore delegato di Ingersoll Machine Tools Jeffrey Ahrstrom. “Inoltre, sono state inserite grandi apparecchiature di test e misurazione, necessarie per garantire la precisione e la corrispondenza agli standard stabiliti da clienti come US Navy (la Marina statunitense) e GMTO, la società del Telescopio Gigante Magellano”. Ingersoll sta costruendo infatti, dopo l’aggiudicazione di una gara internazionale nel 2019, la struttura di acciaio che sosterrà il telescopio (il più potente dei telescopi di nuova generazione) che sarà poi installato nel deserto di Atacama in Cile. Per Chip Storie, amministratore delegato della Camozzi Machine Tools Division, “Ingersoll contribuirà alla crescita e al rafforzamento dell’economia USA, creando innovative partnership tra pubblico e privato, offrendo posti di lavoro e disegnando l’industria manifatturiera per le generazioni future”. Presente all’evento Lodovico Camozzi, Presidente e Amministratore Delegato del Gruppo Camozzi, che esprime “soddisfazione e orgoglio” per i risultati raggiunti da Ingersoll Machine Tools. “Siamo pronti per affrontare i cambiamenti dei processi di produzione avanzati che stanno rivoluzionando i settori industriali americani e globali”. All’opera le più avanzate tecnologie di produzione della società, come la stampante MasterPrint® Robotic Thermoplastic Hybrid Additive, la più grande macchina al mondo per la stampa 3D e la fresatura di metalli e il sistema composito multitasking MongooseTMHybrid e HawkTM configurato per l’industria aerospaziale. Ma anche le soluzioni IioT, big data e cloud computing sviluppate insieme a Camozzi Digital.

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INFORMAZIONE DAL MONDO TECNOLOGICO

Tuttavia le previsioni per il 2022 sono di tenore differente: la crescita registrata nel 2021 fermerà la sua corsa stabilizzandosi.

Il rapporto export/fatturato è sceso, di due punti percentuali, a 65,2%.

L’Europa Extra-UE ha assorbito l’8,9% del totale Nel 2021, l’export italiano di comparto ha mostrato crescita a doppia cifra in tutti i principali mercati ad esclusione di Spagna e Russia che hanno segnato crescite più deboli. Meglio di tutti, in

In particolare, il fatturato crescerà a 51 miliardi, l’1,3% in più del 2021. L’export, atteso in crescita del 2,1%, si attesterà a 33,5 miliardi di euro. Il rapporto export/ fatturato crescerà al 65,7%

PANORAMA

Il consumo interno raggiungerà il valore di 27,8 miliardi di euro, il 2,4% in più rispetto al 2021. Ne beneficeranno sia le importazioni, attese in crescita, del 7,4%, a 10,3 miliardi di euro, sia le consegne dei costruttori che dovrebbero restare stabili a 17,5 miliardi, - 0,3% rispetto all’anno precedente. Il rapporto import/ consumo crescerà a 37,2% restando dunque sui livelli tradizionali. Con riferimento alla distribuzione delle vendite, nel 2021, la quota di fatturato realizzata in Italia si è attestata al 35%. Il 28% del totale è stato destinato agli altri paesi dell’Unione Europea. L’Area-UE assorbe quindi circa il 63% del fatturato italiano di settore. Segue l’export in Asia (10%) e in America settentrionale (10%).

interno che, trainate dal consumo, hanno raggiunto il valore di 17,5 miliardi di euro, pari al 28,6% in più rispetto al 2020. Protagonista di una crescita senza precedenti è stata la domanda espressa dal mercato domestico che è cresciuta del 29,7% rispetto all’anno precedente e si è attestata a 27,2 miliardi di euro, un valore mai raggiunto prima.

Anche l’import ha beneficiato della vivacità della domanda interna attestandosi a 9,6 miliardi di euro, il 31,7% in più rispetto al 2020. Le imprese italiane del settore hanno però dimostrato di saper ben presidiare il mercato locale, come evidenziato dal dato import/consumo che resta al 35,5%.

N el 2021, il fatturato del comparto si è attestato ad un valore pari a 50,4 miliardi di euro, registrando un incremento del 21,6% rispetto al dato del 2020. Grazie a questa accelerazione, l’industria italiana di settore non solo ha recuperato il terreno perso nel biennio precedente (2019-2020) ma ha addirittura migliorato il record che aveva segnato nel 2018. Le esportazioni - cresciute, del 18,1%, a 32,9 miliardi di euro - sono tornate sui livelli pre-pandemici. Le vendite sul mercato estero sono dunque ripartite in modo convinto ma non hanno raggiunto lo slancio che avevano dimostrato nel 2018. Ottima la performance delle consegne dei costruttori italiani sul mercato

DAI DATI ELABORATI DAL GRUPPO STATISTICHE

STRUMENTALE

M &A | SETTEMBRE 202212

FEDERMACCHINE E PRESENTATI IN OCCASIONE DELLA ASSEMBLEA SOCI DELLA FEDERAZIONE di Eleonora Gualdoni

FEDERMACCHINENEL2022RALLENTALACORSAVERSOLACRESCITA

DOPO UN OTTIMO 2021, L’INDUSTRIA ITALIANA DEL BENE REGISTRA, NEL 2022, UN EVIDENTE RALLENTAMENTO DELL’ATTIVITÀ, COME TESTIMONIATO

“Per questo - ha proseguito il presidente FEDERMACCHINE - riteniamo che gli incentivi 4.0 debbano divenire strutturali, così da accompagnare in modo continuo e costante l’evoluzione tecnologica delle fabbriche. Alle autorità di governo chiediamo quindi di ragionare su un sistema che preveda il mantenimento di queste misure anche oltre il 2025. Contestualmente è assolutamente necessaria la revisione della normativa sugli ammortamenti che è molto importante per le decisioni di investimento delle aziende. Le norme italiane sono ferme a tabelle stabilite nel 1988, ormai completamente obsolete nel rappresentare i tempi di deperimento dei moderni beni strumentali. Addirittura, ci sono tipologie di beni neppure previste dalle tabelle. Rispetto a questo punto, i nostri imprenditori sono in netto svantaggio rispetto ai colleghi esteri”. “Il 2022 appare decisamente più complesso del 2021: inflazione in accelerazione; ostacoli al funzionamento delle catene di fornitura; aumento della volatilità dei mercati finanziari; ulteriori rialzi dei prezzi delle materie prime, di quelle energetiche e dei beni alimentari sono tutti fenomeni che fanno ormai parte del nostro quotidiano. Perfino l’avvicinarsi della parità tra euro e dollaro, che in effetti dovrebbe sostenere l’export dei paesi dell’Unione verso gli Stati Uniti e verso le aree legate alla moneta americana, preoccupa poiché rischia di far crescere ancora di più i prezzi di materie prime ed energia”.

31,7%7,4% Consumo 16.16618.08819.79521.29324.39426.71425.67320.94827.17127.830 29,7%2,4% Saldo commerciale20.89120.86720.94620.84322.75823.33522.74420.49223.21723.191 13,3%-0,1% Addetti 177.750179.500182.250185.500195.250198.500199.500200.500202.000203.000 0,7%0,5% Imprese 4.9004.9505.1005.0505.1505.1505.0505.1005.1005.100 0,0%0,0% Export/Fatturato 73,5%71,6%71,0%69,3%67,9%66,9%66,9%67,1%65,2%65,7% Import/Consumo 39,2%38,8%40,2%39,2%37,9%38,0%37,5%34,9%35,5%37,2% * Fonte:previsioniGruppo Statistiche Federmacchine 15 aprile 2022 L'industria italiana della meccanica strumentale A destra Giuseppe Lesce - presidente FEDERMACCHINE - e Marco Fortis

Fatturato

Consegne interne

Import

“Per questo chiediamo un programma di interventi straordinari mirati a ridurre gli effetti più pesanti derivati dalla pandemia prima, e dalla guerra poi. Materie prime e costi dell’energia stanno diventando insostenibili per molti comparti del settore rappresentato dalla federazione e per moltissimi settori clienti. Il rischio è la paralisi di importanti filiere manifatturiere a tutto vantaggio dei nostri competitors, asiatici per primi. La soluzione è una sola – ha concluso Giuseppe Lesce - l’Europa deve muoversi unita se vuole veramente difendere il suo patrimonio culturale e economico fatto di conoscenza, manifattura e regole condivise”.  termini di incremento, hanno fatto Turchia e India. Principali mercati di destinazione sono risultati: Stati Uniti (4 miliardi euro, +21,4%); Germania (3,5 miliardi +14,8%); Francia (2,2 miliardi +15,8%); Cina (2 miliardi, +16,6%); Turchia (1,4 miliardi +34,6%). Nel periodo gennaio-marzo 2022, le esportazioni di beni strumentali italiani sono cresciute (+8,8%) rispetto allo stesso periodo del 2021. Osservando la classifica di destinazione dell’export, nei primi tre mesi, si confermano sostanzialmente le posizioni registrate nel 2021: Stati Uniti (613 milioni; +13,7% rispetto gennaio-marzo2021); Germania (584 milioni, +5,9%); Francia (366 milioni di euro; +4,5%); Cina (319 milioni -0,9%); Spagna (206 milioni; +13,2%). L’unico arretramento è relativo ai paesi extra-UE, determinato per lo più dallo scoppio della guerra tra Russia e Ucraina: Russia (-18,3%), Ucraina (-55,3%), Bielorussia (-43%) ma anche Turchia (-9,3%) e Regno Unito (-9,1%). Bene invece le vendite in Svizzera (+21,8%). Il presidente di FEDEMACCHINE, Giuseppe Lesce, in occasione dell’assemblea ha così commentato: “I dati appena presentati ci dicono che, archiviato il 2020 flagellato dallo scoppio della pandemia, nel 2021, le imprese italiane del bene strumentale sono state protagoniste di una performance davvero eccezionale. Il mercato italiano, sostenuto dagli incentivi 4.0, ha premiato la nostra offerta facendo volare il dato delle consegne dei costruttori e incentivando anche le importazioni. Il processo di transizione 4.0, avviato ormai da parecchi anni, è in una fase cruciale del suo dispiegamento perché la consapevolezza della necessità di innovare gli impianti manifatturieri si sta allargando ad una platea sempre più ampia di imprese”. in milioni di euro) 2013201420152016201720182019202020212022* 21/2022/21 37.05738.95540.74142.13647.15250.04948.41741.44050.38851.021 21,6%1,3% 27.23527.89228.90629.19932.00833.48332.37627.80832.85533.538 18,1%2,1% 9.82211.06311.83512.93715.14416.56616.04113.63217.53317.483 28,6%-0,3% 6.3447.0257.9608.3569.25010.1489.6327.3169.63810.347

(valori

M &A | SETTEMBRE 2022 13

Export

RAPIDE, SICURE E PRODUTTIVE, HANNO PERMESSO ALL’AZIENDA DI CONQUISTARE UNA POSIZIONE

M &A | SETTEMBRE 202214 STAUBLI 40 ANNI DI SUCCESSI

NEL 2022 STÄUBLI ROBOTICS COMPIE 40 ANNI PIÙ SEMPRE PIÙ SPICCO CAMPO DELLA ROBOTICA di Eleonora Gualdoni

DI ATTIVITÀ. IL CONTINUO INTERESSE PER L’INNOVAZIONE E LA COSTANTE RICERCA DI SOLUZIONI CHE RENDESSERO LE APPLICAZIONI INDUSTRIALI

NEL

PANORAMA ra il 1982 quando Stäubli Group ha esordito nel campo della robotica con la divisione Stäubli Robotics. Nello stesso anno, una collaborazione con l’azienda americana Unimation, il primo produttore al mondo di robot articolati, ha consentito la prima distribuzione di robot industriali a sei assi. Le due aziende hanno anche collaborato per la produzione della gamma di robot SCARA, che si sarebbe successivamente evoluta nella linea SCARA a comando elettrico e, ancora più tardi, nei robot TS2 SCARA, vincitori del premio Red Dot Award Qualche2021.anno più tardi, esattamente nelUnimation1989, è stata acquisita da Stäubli che, nel 1993, ha lanciato il suo primo robot progettato e prodotto completamente in casa: RX90 a sei assi.

Si tratta di una pietra miliare nel settore della robotica in quanto è stato il primo braccio robotico a sei assi completamente incapsulato al mondo. Questo modello ha ampliato di gran lunga il potenziale di utilizzo dei robot in molti settori con applicazioni in ambienti puliti oppure ostili. Inoltre, ha segnato l’introduzione della tecnologia di controllo CS7 e del riduttore Stäubli NegliJCS. anni successivi, Stäubli Robotics ha incrementato le sue capacità e la sua competenza lungo un percorso di innovazione che ha portato alla nascita della serie RX e, successivamente, alla sua evoluzione nella gamma a sei assi TX. Questi robot sono stati i primi dotati di CS8C, il controller proprietario di Stäubli su base PC, che ha semplificato enormemente la programmazione dei robot per tutti i tipi di utente.

Da allora, sono state lanciate le nuove generazioni di SCARA TS2 e sei assi ITX2.robot hanno dimostrato la propria flessibilità e scalabilità con l’aggiunta

E

RX90 di Stäubli è stato il primo braccio robotico a sei mondoincapsulatocompletamenteassial

DI

Christophe Coulongeat, Presidente esecutivo di Stäubli Robotics

M &A | SETTEMBRE 2022 15 cui i robot possono interagire in sicurezza con gli esseri umani, mantenendo al contempo prestazioni elevate.

Da queste ricerche nasce nel 2018 la serie TX2touch POWER Cobot, costituita da robot con tecnologia di sicurezza avanzata. In particolare, TX2touch è il primo cobot a ottenere il livello di sicurezza SIL3/PLe e ha dimostrato di essere in grado di lavorare in modo sicuro accanto alle persone in molti contesti “Grazieindustriali.alle acquisizioni, alla continua innovazione di prodotto e all’espansione delle sedi globali di Stäubli, siamo stati in grado di aprire la strada a soluzioni flessibili per l’industria intelligente del futuro” afferma Gerald Vogt, CEO di Stäubli Group. Oggi, Stäubli vanta probabilmente i più potenti robot a quattro e sei assi nella gamma dei carichi medi e bassi. Tutti sono compatibili con gli standard dell’Industria 4.0 e, con piccole modifiche, possono essere utilizzati come POWER cobot per una collaborazione diretta tra uomo e macchina. “Desideriamo plasmare in modo sostenibile il mercato dei robot industriali e consolidare la nostra posizione in qualità di leader dei mercati a crescita elevata e incentrati sulla tecnologia. In futuro, ci concentreremo più che mai su soluzioni robotiche olistiche realizzate su misura per le esigenze dei clienti” dichiara Christophe Coulongeat, Presidente esecutivo della Divisione Robotics di Stäubli.

“Il costante investimento in nuove tecnologie, i parametri di prestazione più elevati per i robot, l’eccellente costo totale di proprietà [TCO], la stretta collaborazione con i clienti a livello locale e un’estesa gamma di servizi svolgono tutti un ruolo” conclude OltreCoulongeat.al40° anniversario della divisione Robotics, i successi derivanti dal recente record nella produzione e nella ricezione degli ordini, nonché la produzione espansa su più siti produttivi, offrono a Stäubli Group ancora più motivi per Noleggiarefesteggiare. o acquistare? Non è più un dilemma…  di cinematica speciale e modelli per ambienti particolarmente sensibili nei settori medico e farmaceutico, ambienti umidi nel settore alimentare e ambienti ostili nel settore automobilistico. Nel 2018 l’azienda di robotica ha sviluppato il primo sistema di robot mobile in collaborazione con WFT, un produttore di piattaforme mobili e macchine speciali. Poco dopo le aziende si sono fuse formando Stäubli WFT e aumentando l’impegno a favore dell’innovazione nello sviluppo di robot mobili autonomi (AMR) all’avanguardia e veicoli a guida automatica (AGV), ora con carichi utili fino a 500 tonnellate. L’azienda da sempre all’avanguardia non ha potuto trascurare e esplorare a fondo la collaborazione tra uomo e macchina, ponendo particolare enfasi sul modo in Gerald Vogt, CEO di Stäubli Group

I robot a quattro assi TS2 hanno stabilito nuovi standard in termini di flessibilità e scalabilità, conquistando il premio Red Dot Award nella categoria Product Design nel 2021

NOLEGGIARE O ACQUISTARE: È QUESTO IL

La stessa questione si pone anche in ambito B2B per i prodotti tessili: perché si dovrebbe acquistare l’abbigliamento da lavoro, quando invece si possono indossare gli indumenti senza possederli?

M &A | SETTEMBRE 202216

Riutilizzo e Textilsharing: perché?

Utilizzare un bene senza possederlo, significa invece liberare tempo e risorse.

PANORAMA

Per MEWA, fornitore di servizi tessili, il concetto era già chiaro nel lontano 1908 con l’idea di un panno a noleggio. Un’idea che col tempo è stata estesa anche all’abbigliamento da lavoro che viene noleggiato con un sistema completo di servizi, basato sul principio del riutilizzo. Un sistema professionale e flessibile, cucito su misura, di volta in volta, sulle esigenze del cliente.

Ma quali sono i vantaggi concreti per chi sceglie il sistema di servizi MEWA?

DILEMMA?

NESSUN DUBBIO, MA SOLO CERTEZZE SE SI CONSIDERANO I VANTAGGI DEL NOLEGGIO CON IL SISTEMA DI SERVIZI MEWA, BASATO SUL PRINCIPIO DEL RIUTILIZZO a cura della redazione

Per Shakespeare, o meglio per il suo personaggio Amleto, la domanda si poneva in termini esistenziali. Nella nostra parafrasi, l’alternativa del noleggio si pone invece in termini di flessibilità e di alleggerimento dagli oneri e tocca molti ambiti della vita quotidiana: dalle auto, alle bici elettriche, alle attrezzature per il Fai da Te, ai dispositivi elettronici. Il possesso di un bene implica costi e oneri successivi per la gestione logistica e per il suo mantenimento.

Vento

Il servizio Logo e Ricami MEWA per la personalizzazione dei singoli indumenti Il sistema di servizi MEWA garantisce che ogni capo di abbigliamento sia sempre in perfette condizioni e che la sua funzione protettiva sia mantenuta a lungo. Sgravio da oneri e responsabilità: il cliente non deve più preoccuparsi dell’abbigliamento da lavoro e può concentrarsi sul proprio core business. Flessibilità: l’abbigliamento da lavoro può essere fornito in base alle esigenze del cliente o adattato alle nuove assunzioni.Identificazione e personalizzazione: ogni collaboratore e ogni collaboratrice indossano sempre e solo il proprio indumento, contrassegnato da un codice a barre e, eventualmente, anche dal proprio nome. Igiene e aspetto curato: gli indumenti vengono regolarmente ritirati da MEWA e lavati secondo un calendario concordato con il cliente. In questo modo i dipendenti indossano sempre abiti puliti e curati. Le temperature di lavaggio comprese tra 60° e 75° C garantiscono inoltre un’igiene certificata. Controllo dopo il lavaggio: MEWA verifica se i capi sono in perfette condizioni e se la funzione protettiva rimane inalterata anche dopo ripetuti lavaggi. In caso di anomalie, gli indumenti vengono riparati o sostituiti. Sostenibilità: l’abbigliamento da lavoro viene lavato in impianti modernissimi dove il consumo di acqua e detergenti è ridotto al minimo. Ne traggono vantaggio anche i clienti, che indirettamente migliorano la loro immagine in termini di sostenibilità. Costi pianificabili: i costi dell’intero servizio sono concordati in anticipo con il cliente. In questo modo si riduce al minimo il rischio di costi nascosti che possono invece subentrare se l’abbigliamento da lavoro viene acquistato (ad esempio i costi per le riparazioni o per gli adattamenti Professionalitàsuccessivi).evicinanza al cliente: il Gruppo MEWA lavora da oltre un secolo con il modello circolare del riutilizzo e offre un servizio puntuale, affidabile e di alta qualità con 45 sedi in Europa.  Noleggiare o acquistare? Non è più un dilemma… La scelta di materiali di alta qualità e un’ampia varietà di geometrie rendono gli utensili Nikko Tools un porto sicuro nelle lavorazioni meccaniche. Persino nei momenti più difficili, con Nikko Tools lavori tranquillo, in attesa che torni il sereno. www.nikkotools.com t. info@nikkotools.com041.959179

Il marchio Nikko Tools è proprietà di Sorma SpA. in poppa!

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M &A | SETTEMBRE 202218 I l CoLab è un concept originale e innovativo, lanciato a fine 2020 dalla casa madre Schunk in Germania ed esportato successivamente negli Stati Uniti, in Cina e in Messico. Il CoLab inaugurato a luglio in Italia è il secondo in Europa, a conferma del ruolo strategico che il nostro Paese rappresenta per Graziel’azienda.alnuovo centro applicativo i clienti italiani potranno usufruire di un servizio nuovo, unico e innovativo. Nella sede di Lurate Caccivio nei pressi di Como, sarà possibile testare la fattibilità delle applicazioni in un ambiente Grazierealistico.alla preziosa collaborazione di ABB, Fanuc, Omron e Universal Robots, i tecnici avranno la possibilità di accompagnare il cliente nella realizzazione completa del processo, dal componente di presa all’applicazione reale. d’idea di espandere il numero di CoLab è venuta dopo il successo del primo centro applicativo in Germania. Infatti i processi automatizzati, la robotica industriale e collaborativa rendono la produzione più efficiente ed ottimizzata. Tuttavia, iniziare con l’automazione non è sempre facile: è necessario considerare diverse variabili, e solo l’esperienza insegna. SCHUNK ha quindi pensato di supportare i suoi clienti mettendo a disposizione di un team di tecnici interni un laboratorio attrezzato con cobot per analizzare, testare e convalidare le richieste di applicazione dei clienti con lo scopo di minimizzare il rischio dell’investimento e offrendo un supporto concreto per l’avvio di un processo automatizzato. Con IL COLAB SCHUNK DA OGGI ANCHE IN ITALIA L’11 LUGLIO È STATO INAUGURATO IL COLAB, UN CENTRO APPLICATIVO PER COBOT E SISTEMI DI PRESA A SERIVIZIO DEI CLIENTI di EleonoraPANORAMASegafredo

questo approccio pratico, SCHUNK offre la possibilità di automatizzare senza rischi, verificando i sistemi di presa e gli accessori robot più idonei al pezzo da manipolare fornito, effettuando report, analisi di processo, studi di fattibilità e video dimostrativi, anche per nuove “Intecnologie.questo spazio i nostri clienti avranno la possibilità di testare le applicazioni con i nostri sistemi di presa prima di acquistarli. Un’idea originale che ci distingue dalla concorrenza e che ci offre svariate possibilità. Il nostro CoLab sarà uno spazio multifunzionale anche per corsi formativi, eventi online e in presenza, attività marketing e comunicazione insieme ai nostri provider tecnologici.” spiega Andrea Lolli, Sales Manager Sistemi di Presa, che ha condotto la realizzazione del progetto nella filiale italiana. Un know-how completo per ogni esigenza applicativa Grazie al contributo appunto di ABB, Fanuc, Omron e Universal Robots e altri player del settore che offrono soluzioni per i processi di automazione, SCHUNK Intec Italia è in grado ora di fornire un know-how completo a 360° e per ogni diversa esigenza applicativa. Per l’inaugurazione dell’11 luglio, sono state preparate e mostrate alla stampa, quattro diverse demo per illustrare al meglio le potenzialità del CoLab a clienti finali, system integrator e alla stampa specializzata, intervenuta all’evento. Ogni applicazione mette in rilievo le caratteristiche uniche e innovative di

ogni sistema di presa applicato a ciascun cobot. Il linguaggio di programmazione semplice del nuovo GoFa™ di ABB è stato abbinato al modulo bionico e sostenibile ADHESO nella manipolazione di lenti o componenti elettronici; l’accuratezza e la precisione del cobot FANUC CRX si sono rivelate perfette per un’applicazione di sbavatura con i nuovi tool R-EMENDO per la finitura superficiale. La videocamera integrata sul polso dell’OMRON TM ci ha permesso di realizzare un’applicazione con FlexiBowl® di Ars Automation, l’innovativo alimentatore di pezzi, in questo caso ferromagnetici, da manipolare con i nuovi moduli elettro-permanenti EMH. Infine, la cella di carico integrata nel cobot UR10 di Universal Robots è risultata particolarmente funzionale per un’applicazione di machine tending, in cui con i nuovi Kit MTB - Machine Tending Bundle, composti da un doppio modulo di presa e una da morsa pneumatica controllabile direttamente dal controllore del robot, hanno simulato un carico e scarico macchina utensile efficiente ed ottimizzato.  L’accuratezza e la precisione del cobot FANUC CRX si sono rivelate perfette per un’applicazione di sbavatura con i nuovi tool R-EMENDO per la finitura superficiale. Foto: SCHUNK

emissioni di carbonio entro il 2050, in modo tale da poter contribuire a frenare l’aumento delle temperature globali. Già adesso l’80% del fabbisogno totale di elettricità di Renishaw arriva da fonti rinnovabili ed è in continuo aumento. Nell’anno finanziario 2021, meno del 10% di tutti i rifiuti è andato in discarica. I progettisti Renishaw lavoreranno per quantificare e ridurre l’impronta di carbonio dei nuovi prodotti e per creare soluzioni ‟circolari”. Inoltre tutti gli obiettivi saranno monitorati e convalidati dall’organismo internazionale Science Based Target (SBTi) a dimostrazione dell’impegno concreto dell’azienda. La pandemia da Covid-19 ha messo in luce alcune difficoltà soprattutto nell’ambito della supply chain.

Renishaw è un’azienda che si vanta di essere particolarmente attenta a questo tema da sempre. Nel Novembre 2021 infatti si è impegnata a raggiungere l’obiettivo ‟Net Zero” entro e non oltre il 2050. Di cosa si tratta? Net Zero è l’obiettivo, portato avanti dalle aziende europee, di azzerare le

UNO STAND RICCO QUELLO CHE RENISHAW PRESENTERÀ ALLA PROSSIMA EDIZIONE DI BIMU MILANO.OLTRE ALLE ULTIME SOLUZIONI DI SMART FACTORY E INDUSTRIA 4.0, CI SARANNO TUTTE LE NOVITÀ REALIZZATE NELLA RACCOLTA E GESTIONE DEI DATI DI DISPOSITIVI, PROCESSI E COMPONENTI di Cristina Gualdoni Renishaw, azienda specializzata in metrologia industriale, additive manufacturing e controllo di processo, parteciperà come di consueto a BIMU 2022. Proprio in occasione dell’evento l’azienda ha presentato in anteprima alla stampa le ultime novità del settore e i trend manifatturieri futuri. Un dato sicuramente importante, a dimostrazione dell’importanza che Renishaw dà alle innovazioni tecnologiche è quello della spesa in R&S. “Nel 2021 l’azienda ha investito il 13% di fatturato in R&S – come ha sottolineato Roberto Rivetti, A.D. di Renishaw spa, alla presentazione. – L’investimento in R&S diventa sempre

Presetting utensile NC4+ Blue

M &A | SETTEMBRE 202220 IL TUO PARTNER PER LA PRODUZIONE DEL FUTURO

PANORAMA

Le rilavorazioni hanno costi troppo elevati per poterseli permettere”.

più fondamentale viste le sfide e le esigenze produttive che siamo chiamati ad affrontare: le aziende cercano maggiore efficienza, sostenibilità e semplicità. Sono questi i fili conduttori del futuro. Un aspetto fondamentale emerso dal momento specifico che stiamo vivendo è non sprecare tempo, risorse e materie: la sostenibilità a 360 gradi.

La nuova generazione di sonde di presetting utensili senza contatto NC4+ Blue Partendo dalla base dell’ultimo sistema di presetting utensili senza contatto NC4+ Blue, presentato a EMO Hannover 2019, questa nuova versione riprende molte delle eccellenti caratteristiche dell’originale, ma ha un design ultracompatto ed è disponibile in quattro formati diversi, con spazi operativi che vanno da 55 a 240 mm. Anche la ripetibilità delle misure è stata migliorata in tutta la gamma, arrivando ad appena +/- 0,5 micron nelle taglie più piccole. Grazie all’innovativa tecnologia con laser blu e alle nuove ottiche, i sistemi NC4+ Blue di Renishaw migliorano significativamente l’accuratezza delle misure e consentono di lavorare i componenti con maggiore precisione ed efficienza. Inoltre i sistemi NC4+ Blue sfruttano il pacchetto software Renishaw per il presetting utensili senza contatto, il quale viene costantemente aggiornato per assicurare misure sempre più rapide e affidabili anche in condizioni ostili come in elevata presenza di refrigerante. Il software adotta una tecnologia con ottimizzazione automatica che controlla gli spostamenti dell’utensile in ingresso e in uscita dal fascio, riducendo al minimo i movimenti inutili e abbreviando il tempo ciclo. Il pacchetto include una serie di funzionalità molto utili, come ad esempio la modalità di misura doppia, che permette di misurare l’utensile in uscita dal fascio o come l’opzione di pulizia avanzata che mantiene l’utensile libero da impurità e refrigerante durante la misura. Anche i cicli per misurare il profilo e l’eccentricità dell’utensile sono stati migliorati al fine di accrescere l’affidabilità e fornire nuove funzionalità agli utenti più Peresperti.proteggere le ottiche, NC4+ Blue utilizza le tecnologie MicroHole™ e PassiveSeal™ che permettono di misurare gli utensili in modo rapido e affidabile anche in presenza di refrigerante. Il supporto per NC4+ Blue è ora integrato in tutte le interfacce utente di Renishaw, incluse le app per CN e smartphone, come Set and Inspect e GoProbe. Queste piattaforme di intuitiveprogrammazione,emoltopotenti, sono lo strumento ideale per gli operatori con scarse conoscenze di programmazione, ma risultano estremamente utili anche per gli utenti esperti. Il nuovo Sistema di trasmissione radio RMI-QE L’interfaccia RMI-QE presenta un protocollo di comunicazione aggiornato, che la rende robusta, compatta e affidabile anche in ambienti saturi di frequenze radio. Grazie a una versione aggiornata del consolidato sistema a spettro diffuso con salto di frequenza (FHSS - frequency hopping spread spectrum) da 2.4 GHz, il sistema risulta conforme alle normative radio internazionali e funziona in modo affidabile anche in ambienti con un gran numero di segnali radio. L’interfaccia è ideale per applicazioni in cui non è possibile garantire una linea visiva fra la sonda e il ricevitore, come ad esempio nei centri di lavoro 5 assi e macchine multi-tasking di tornitura/ fresatura. È inoltre adatto all’installazione su centri di lavoro con tavole rotanti o con cambio pallet, perché consente di gestire fino a quattro diverse sonde di presetting utensili

La gamma NC4 Blue standard

M &A | SETTEMBRE 2022 21

Roberto Rivetti, Amministratore Delegato di Renishaw spa

L’importanza di avere una produzione flessibile che si possa adattare alle variabili legate alle catene di approvvigionamento globali e alle fluttuazioni del mercato è diventata fondamentale per le aziende. Ed è per questo che Renishaw allo stand C13 Pad 9 a BIMU presenterà ai visitatori le proprie soluzioni volte ad una maggiore automazione dei processi, eliminazione dei gap di competenze, una Produzione sostenibile ed una maggiore flessibilità. I visitatori, inoltre, oltre ad ammirare le soluzioni per migliorare produttività e sostenibilità, potranno assistere a dimostrazioni dal vivo.

o ispezione pezzo sulla stessa macchina GrazieCNC. al suo design ultracompatto, assicura un’eccellente flessibilità di montaggio e garantisce piena compatibilità con le versioni Laprecedenti.configurazione è estremamente facile e intuitava. Infatti con la rivoluzionaria tecnologia Opti-Logic™, accessibile tramite la nuova app Probe Setup, è possibile configurare le impostazioni della sonda direttamente dallo smartphone. Inoltre grazie alle innovazione all’elettronica, la durata delle batterie è aumentata del 400% con un’ulteriore attenzione all’ambiente. AxiSet™ Check-Up la nuova soluzione per la verifica di allineamenti e posizionamenti degli assi rotativi AxiSet™ Check-Up fornisce un metodo di prova accurato e ripetibile usando routine di tastatura automatiche su un pezzo di riferimento e include una analisi semplice ma completa. Tutte le prove utilizzano tastatori a contatto Renishaw collocati nel mandrino, vale a dire una attrezzatura standard su molte macchine multiasse, in combinazione con routine di tastatura generate usando macro software specifiche per il modello di macchina e fornite con AxiSet™ Check-Up. Il piazzamento è rapido e semplice. Per eseguire la prova l’utilizzatore, utilizzando una base magnetica, colloca all’interno dell’area di lavoro della macchina una sfera calibrata. Con le macro del software personalizzato la sonda è portata a misurare di una sonda con l’app Probe Setup

Ballbar QC20 Ballbar QC20 rappresenta il metodo più rapido, semplice ed efficace per monitorare le prestazioni delle macchine utensili. Il nuovo sistema è compatibileperfettamentecon i programmi e i processi sviluppati per QC20-W e permette agli utenti di ottimizzare le misure ballbar, continuando a sfruttare gli investimenti fatti in precedenza. Il ballbar QC20 utilizza la nuovissima tecnologia BLE (Bluetooth Low Energy) la quale garantisce connessioni tramite PC molto più stabili, ottimizzando l’efficienza energetica e prolungando significativamente la durata della batteria. I test ballbar rappresentano una comoda soluzione per eseguire controlli rapidi sulla macchina CNC, per valutarne le prestazioni di posizionamento sulla base di standard riconosciuti a livello internazionale. In questo modo, gli utenti possono definire standard prestazionali, tenere traccia del rendimento delle macchine e Foto 5 Test ballbar QC20 su tornio

Configurazione

M &A | SETTEMBRE 202222 PANORAMA

Axiset check-up con sonda Renishaw RMP600 diversi punti sulla sfera. L’utilizzatore ha sempre il pieno controllo del processo e può definire specifici angoli di prova per assicurarsi di provare la macchina nelle orientazioni critiche. Per ottenere la massima accuratezza si consiglia l’utilizzo di tastatori Renishaw con sistema estensimetrico IRengage™.risultatidelle prove eseguite con AxiSet™ Check-Up sono inviati a un PC su cui un foglio elettronico di Microsoft® Excel presenta un analisi di semplice comprensione e confronta le prestazioni della macchina con tolleranze definite. Se necessario l’utilizzatore della macchina può comunicare con il costruttore per effettuare ulteriori prove ed, eventualmente, correggere gli errori. Per assicurare l’ottimizzazione dell’analisi degli assi rotanti utilizzando AxiSet™ Check-Up, è importante che i tre assi lineari si muovano in maniera corretta. Questo requisito dovrebbe essere verificato e ottenuto con correzioni, se necessarie, provenienti da un sistema di calibrazione laser XL-80, e verificato regolarmente con il nuovo sistema ballbar QC20-W. L’uso combinato di questi strumenti assicura che i pezzi della più alta qualità possano essere prodotti in maniera affidabile e riproducibile su centri di lavoro a cinque assi e macchine di tornitura-fresatura.

LP3 SERIE 300 - 2600 #restaconnesso www.rw-italia.it Chiedi una consulenza. Insieme troveremo la soluzione. La soluzione ideale per trasmettere coppia in totale assenza di gioco in condizioni gravose. Disponibili anche in versione AIC con diagnostica integrata e misurazione di grandezze quali: + Coppia + Velocità + Vibrazioni + Carichi Assiali ROBUSTI, COMPATTI E PRECISI Giunti Lamellari serie LP

le sonde RENGAGE sono perfette per applicazioni nel campo degli stampi e nel settore aerospaziale in cui si utilizzano frequentemente macchine a 5 assi. Grazie alla loro bassissima forza di attivazione, le sonde non causano danni a forme e superfici dei componenti e risultano particolarmente adatte all’ispezione di pezzi delicati. SupaTouch è in grado di determinare in modo intelligente la velocità massima che una macchina utensile può raggiungere senza compromettere la ripetibilità delle misure. Grazie alla sua tecnologia può prendere decisioni intelligenti durante il ciclo di lavorazione e implementare per ciascuna misura la strategia di ispezione più rapida ed efficiente scegliendo tra contatto singolo o doppio. Questa tecnologia elimina gli interventi di configurazione manuale necessari per definire le strategie di ispezione e le velocità di posizionamento e di avanzamento. Rispetto ai cicli software tradizionali, assicura una riduzione del tempo ciclo fino al 60% nelle macchine CNC.SupaTouch permette di sfruttare al meglio le eccellenti funzionalità del rinomato software Inspection Plus di Renishaw. Equator™, il calibro flessibile programmabile i calibri da officina Equator offrono tutta la flessibilità di cui le aziende hanno bisogno per affrontare un mercato in costante Leevoluzione.ispezioni attraverso Equator consentono di svolgere semplici procedure di controllo qualità direttamente in produzione. I sistemi di ispezione fissa di tipo tradizionale vengono costruiti per uno specifico Equator in cella d’automazione ad alta produttività

M &A |

PANORAMA risolvere rapidamente eventuali problemi individuandone le relative cause. Ballbar QC20 va a sostituire il vecchio modello QC20-W. La nuova sonda RUP per sistemi di misura a 5 assi La nuova sonda RUP arricchisce la gamma dei sensori della testa REVO, con l’aggiunta delle ispezioni a ultrasuoni per misurare lo spessore dei particolari. A differenza di molti altri sistemi a ultrasuoni, RUP assicura una buona trasmissione del segnale anche senza vasche d’acqua o gel di accoppiamento. Utilizza invece un’innovativa punta a sfera con elastomeri che garantisce un accoppiamento eccellente fra la sonda e il materiale da misurare. Di conseguenza, la sonda RUP non richiede la presenza di operatori specializzati capaci di interpretare le informazioni visualizzate sull’oscilloscopio e permette anche di liberare spazio in officina perché non sono più necessarie né vasche di immersione né CMM dedicate. La possibilità di installare altri sensori nella stessa CMM, contribuisce a incrementare la produttività in modo significativo. Tutte le sonde del sistema REVO sono intercambiabili automaticamente e offrono una grande varietà di funzioni: scansioni e ispezioni a contatto, finitura delle superfici, ultrasuoni, ispezioni senza contatto, a visione e a luce strutturata. Tutte le sonde vengono posizionate su una struttura di riferimento

SETTEMBRE 202224

Sonda a ultrasuoni RUP comune, assicurata al piano della CMM, che consente di scegliere il dispositivo più indicato alla misura di particolari anche molto diversi tra loro Le tecnologie multisensore di Renishaw vengono inoltre utilizzate per aiutare le aziende del settore automotive a rinnovare le loro metodologie produttive in preparazione di un futuro più elettrico e sostenibile. Le tecnologie RENGAGE™ e SupaTouch per ispezioni su macchine utensili Sonda OMP600 con SupaTouch A BIMU Renishaw offrirà una serie di dimostrazioni del funzionamento della propria sonda RMP400 per macchine utensili, in combinazione con la tecnologia RMP400SupaTouch.va ad affiancare RMP600, OMP400, OMP600 e MP250, arricchendo ulteriormente l’offerta Renishaw nel campo delle sonde per macchine utensili con diIdealiinferioristraordinarieassicurareultracompatteedcomprovataestensimetricaunaprodottiRENGAGE™.tecnologiaQuestiunisconotecnologiadallaaffidabilitàelettronicheperprestazioni3Deripetibilitàalmicron.perlamisuraformecomplesse,

Il suo design estremamente robusto e completamente meccanico non richiede batterie e permette al sistema di durare a lungo e di eliminare l’errore umano dai processi di calibrazione delle sonde. Il nuovo software per il laser di allineamento XK10

La sfera di calibrazione ACS-1

Il meccanismo serraggio di ACS-1 elimina la necessità di ricorrere a blocchetti calibrati e di riscontro e garantisce la massima ripetibilità e affidabilità.

La nuova sfera di calibrazione ACS-1 La sfera di calibrazione avanzata ACS-1 elimina tutti i passaggi manuali, per massimizzare l’accuratezza delle misure svolte sulle macchine utensili.

M &A | SETTEMBRE 2022 25 componente. Questo significa che quando un progetto cambia, la sostituzione del calibro può risultare lunga e dispendiosa. Equator di Renishaw è diverso. Il sistema misura gli elementi con una serie di rapide ispezioni a contatto e scansioni ad alta velocità. Assicura un’ottima ripetibilità, non risente delle variazioni termiche, è versatile e, soprattutto, riprogrammabile. Se il design di un prodotto cambia oppure se si deve verificare un progetto completamente nuovo, è possibile riprogrammare Equator e iniziare rapidamente a ispezionare i nuovi Ilcomponenti.calibroEquator usato con il software IPC (Intelligent Process Control) di Renishaw, integra una soluzione per il controllo in officina dei processi di lavorazione a macchina utensile. Il software IPC utilizza i risultati dell’ispezione per aggiornare i correttori utensile e comunicarli al controllo della macchina. In questo modo, si possono identificare automaticamente le cause della deriva del processo, come l’usura dell’utensile, e adattare la lavorazione di conseguenza. Integrato in una cella automatizzata oppure usato in officina come stazione di misura flessibile, Equator può portare a un miglioramento significativo della capacità produttiva.

Misura della rettilineità verticale e orizzontale con XK10

Il sistema di allineamento laser XK10 è uno strumento rapido, preciso ed efficiente, che permette di misurare la rettilineità, l’ortogonalità, il parallelismo di rotazione, il parallelismo delle guide, la planarità e l’orizzontalità. Inoltre, consente di determinare la direzione del mandrino e la coassialità delle macchine rotanti. È anche uno strumento efficace per effettuare diagnosi e individuare l’origine degli errori a seguito di una ricostruzione, oppure all’interno di una normale routine di manutenzione. Infatti la nuova tecnologia XK10 utilizza misure laser per acquisire due punti su ciascuna guida, determinare l’angolo fra le due guide e registrarlo in modo digitale. Il sistema XK10 include una dotazione di fissaggi che aiutano a ridurre i tempi di impostazione e può essere utilizzato con l’ottica di parallelismo (opzionale) studiata in modo specifico per questo tipo di applicazione. Con il nuovo sistema, diventa anche più semplice effettuare misure in assenza di guide, perché si possono usare supporti magnetici che permettono al rilevatore di scorrere lungo il bordo del pezzo.

La calibrazione diventa un’operazione molto rapida, in pochi minuti ACS-1 misura con accuratezza la lunghezza della sonda e il diametro della sfera e, grazie alla sua base magnetica, il sistema può essere facilmente installato sul mandrino o sul piano della macchina sia in posizione orizzontale che verticale per adattarsi a tutti i tipi di macchine utensili.

Il design dell’encoder FORTiS deriva della nota tecnologia RESOLUTE™ e assicura un›elevata resistenza ai contaminanti liquidi e ai residui di lavorazione.

ridurre al minimo i tempi di montaggio. Inoltre, in linea con una tendenza sempre più accentuata nelle aziende, ci siamo assicurati di offrire tutti i modelli di encoder incapsulati FORTiS anche nella versione FS (Functional Safety). Siamo molto fieri di essere riusciti a introdurre sul mercato prodotti con la certificazione FS a così poco tempo dal lancio della serie FORTiS. Gli utilizzatori di questo tipo di encoder possono scegliere fra due profili diversi, in base alle loro esigenze di spazio: FORTiS-S™ dalle dimensioni standard, è disponibile con lunghezze di misura che vanno da 140 mm a 3040 mm; FORTiS-N™ disponibile con lunghezze di misura che vanno da 70 mm a 2040 mm Questi encoder dispongono di una serie di protocolli per comunicazioni seriali, fra cui BiSS C, BiSS Safety, Siemens DRIVE-CLiQ, FANUC, Mitsubishi, Panasonic e Yaskawa. Le dimensioni e la forma dell’encoder assicurano inoltre la perfetta compatibilità meccanica con sistemi alternativi attualmente in commercio. A differenza dei metodi di installazione tradizionali, FORTiS può essere rapidamente installato anche senza dispositivi diagnostici esterni. Gli encoder assoluti FORTiS hanno ricevuto l’approvazione CE e sono prodotti direttamente da Renishaw con severe procedure di controllo di qualità, certificate ISO 9001:2015. Sistemi RenAM 500 per la stampa 3D metallo Le nuove macchine RenAM 500S Flex a laser singolo e RenAM 500Q Flex a quattro laser sono modelli di macchine sviluppate sulla consolidata piattaforma di RenAM Le500.due macchine includono un sistema semplificato per la gestione delle polveri, particolarmente indicato per chi ha la necessità di cambiare spesso materiale durante la produzione, come ad esempio i reparti di ricerca e sviluppo e di preLaproduzione.serieFlex sfrutta le stesse ottiche, la stessa camera di lavorazione e lo stesso sistema di flusso del gas che hanno reso popolare la serie RenAM 500, ma a differenza di quest’ultima include un sistema che garantisce maggiore flessibilità durante la sostituzione delle polveri.

La presenza di un ambiente di costruzione comune consente di trasferire i parametri al termine della fase di pre-produzione per inviarli direttamente a un sistema RenAM 500Q con ricircolo della polvere, senza bisogno di testare nuovamente il flusso di gas, la camera e le ottiche.

Gli utenti hanno inoltre la possibilità di costruire pezzi completi, ma in piccola scala, prima di avviare la produzione di Nelmassa.caso in cui l’utente non dovesse più avere bisogno di un sistema AM flessibile, i modelli Flex possono essere convertiti in macchine a ricircolo automatico delle polveri. Con la conversione, l’utente avrà a disposizione un sistema AM dalle prestazioni elevatissime, ideale per le produzioni in serie. Encoder incapsulati FORTiS RenAM 500 Flex

L’innovativa gamma di encoder lineari assoluti incapsulati FORTiS è stata sviluppata per l›utilizzo in ambienti particolarmente impegnativi, come quelli delle macchine utensili e può essere impiegata anche in applicazioni FS (Functional Safety) fino a SiL2 e PLd.

RenAM 500S Flex e RenAM 500Q Flex può sostituire velocemente le polveri direttamente in officina e ottenere la flessibilità necessaria per soddisfare qualsiasi richiesta dei clienti.

M &A | SETTEMBRE 202226 PANORAMA FORTiS™ l’encoder lineare incapsulato di nuova generazione

La nuova serie di encoder assoluti incapsulati FORTiS rappresenta il risultato di molti anni di ricerca e sviluppo da parte di Renishaw. Assicura ripetibilità straordinaria, isteresi minima ed eccellenti prestazioni di misura grazie al suo innovativo design senza contatto che non richiede guide meccaniche.

Cinque anni di stress test accelerati, svolti in condizioni estreme, hanno consentito a Renishaw di sviluppare e mettere a punto le nuove guarnizioni sigillanti DuraSeal, che offrono ottima resistenza all’usura, ai lubrificanti tipici della macchina utensile e danno, con l’uso di pressurizzazione, una protezione dall’ingresso di contaminanti fino a GliIP64.encoder assoluti FORTiS integrano anche smorzatori a massa risonante appositamente progettati che garantiscono una resistenza alle vibrazioni fino a 30 g, il che li rende punto di riferimento nella loro categoria, spostando i limiti di ciò che gli encoder incapsulati possono sopportare. L’installazione degli encoder FORTiS risulta molto semplice e rapida e aiuta gli utenti a

Si tratta di un sistema semplificato e senza ricircolo delle polveri metalliche che aiuta a cambiare agevolmente i materiali, contenendo i costi e senza compromettere prestazioni e qualità dei pezzi prodotti. Durante la sostituzione delle polveri, il sistema viene pulito per evitare contaminazioni e i componenti più difficili da pulire possono essere facilmente sostituiti.

In questo modo non è necessario acquistare nuove macchine per effettuare test con materiali Successivamente,diversi. i componenti potranno essere reinstallati per riutilizzare il materiale Chioriginale.utilizza

Overbeck, la miglior risposta alla rettifica di alta precisione, per interni, esterni, non tondi e raggi RETTIFICATRICI OVERBECK Alla ricerca della perfezione dal 1924 + Di 90 anni di esperienza in soluzioni di alta precisione + Di 9000 macchine installate in tutto il mondo In + di 95 paesi IRD: rettifica interna, esterna e di raggi con una sola macchina ILD: la macchina per rettifica interna e universale per pezzi di grandi dimensioni Danobat S.R.L. Regione Cartesio 58 - 15012 Bistagno (AL) - Italy +39 0144 441615 - www.danobatgrinding.com • Lunghezza pezzo fino a 400 mm • Diametro interno del pezzo fino a 200 mm • Max. numero mandrini: fino a 4 • Diametro rotante del pezzo fino a 760 mm • Orientamento asse B: +25° / -25° • Lunghezza pezzo: fino a 1300 mm

M &A | SETTEMBRE 202228 STORIA L’EVOLUZIONE GREEN DEI COMPONENTI L’AUTOMOTIVEPER di copertina PNEUMAX

Il freno di stazionamento integrato interviene qualsiasi sia la direzione del movimento e in qualsiasi momento in mancanza di aria con tempi di estremamentereazioneridotti

Il principio di frenatura si ispira a quello della ruota libera, lo stesso delle biciclette a passo fisso.

Per questa ragione questi componenti sono stati dotati di un freno di stazionamento integrato, oggetto di brevetto, che interviene qualsiasi sia la direzione del movimento e in qualsiasi momento in mancanza di aria con tempi di reazione estremamente ridotti.

l vantaggio competitivo messo in campo da Pneumax è quello di elaborare la strategia di sviluppo dei propri prodotti sulla base dei driver che influenzano la progettazione delle linee di produzione dei vari settori industriali e, conseguentemente, della componentistica integrata. Tra i settori manifatturieri che in questo momento storico stanno vivendo importanti trasformazioni tecnologiche, coinvolgendo in questo cambiamento l’intero indotto, è certamente l’Automotive, comparto considerato altamente strategico a cui Pneumax ha sempre dedicato molta attenzione. Uno sguardo ai trend automobilistici L’automobile è sempre stata nel corso degli anni sotto la lente di ingrandimento, diven tando anche per l’opinione pubblica un’icona a cui attribuire pregi e difetti di un mondo in costante evoluzione. Crisi energetiche e inqui namento ambientale – che vede erroneamente l’auto come principale imputata – hanno imposto a questo settore un rapido percor so evolutivo che ha influenzato la ricerca e sviluppo nel campo dei motori, dei nuovi materiali, della componentistica. La nuova sfida per l’Automotive si chiama “elettrificazione”, accelerata dalla decisione del Parlamento UE di bandire le auto con motore benzina o diesel entro il 2035 con uno spiraglio all’utilizzo di carburanti cosiddetti e-fuel. Questa transizione epocale rientra in

Unità rotanti con freno integrato

un concetto più ampio di mobilità sostenibile ed efficiente in cui la digitalizzazione farà la parte del leone. Tutto ciò avrà chiaramente un forte impatto sia sulle linee di produzione, sia sui prodotti che dovranno essere ripensati secondo la logica della smart manufacturing obbligando molte imprese a riconvertire la propria attività. Tuttavia, se il mondo delle lavorazioni meccaniche, in particolar modo quello legato agli organi per i motori endo termici, ai sistemi di scarico, alle trasmissioni, potrebbe subire un forte contraccolpo, nuovi players che realizzano batterie e componenti per drivetrain elettrici potrebbero trarne vantaggio. Focus sulla lastratura La divisione Automotive di Pneumax offre una gamma completa di prodotti dedicati alle linee produttive del settore, con un focus particolare sulle applicazioni in lastratura: unità di bloccaggio, unità di centraggio, gripper, unità rotanti e sistemi completi di posizionamento multi-asse. Nelle lavorazioni in lastratura il bloccaggio, la movimentazione e il posizionamento della lamiera devono essere svolti in modo preciso e sicuro per consentire le operazioni di saldatura robotiz zate, motivo per cui i componenti Pneumax vengono sviluppati per garantire la massima affidabilità e la precisione e ripetibilità più elevate.

M &A | I

Un sensore rileva la condizione operativa del freno e la possibilità di sbloccare quest’ultimo anche manualmente e in massima sicurezza rende la gestione dell’attrezzatura per l’operatore di linea estremamente semplice ed efficiente, garantendo oltre alla sicurezza un’ottimizzazione dei tempi di ripristino legati a situazioni di emergenza.

«La svolta verso l’auto elettrica – spiega Domenico Di Monte, Corporate Brand PROCESSONELL’AUTOMAZIONERISPETTIVAMENTE3ORGANIZZATAL’AUTOMAZIONE.INBUSINESSUNITSPECIALIZZATEINDUSTRIALE,AUTOMAZIONEDIEAUTOMOTIVE,REALIZZASOLUZIONICHEUTILIZZANOTECNOLOGIAPNEUMATICA,ATTUAZIONEELETTRICAETECNOLOGIEPERILCONTROLLODEIFLUIDILIQUIDIEGASSOSI

Di Fabio Chiavieri

PNEUMAX S.P.A. È UN’AZIENDA ITALIANA CON 25 FILIALI NEL MONDO CHE DA OLTRE 40 ANNI REALIZZA COMPONENTI PER

«Sono dispositivi che servono per il posizionamento geometrico di un pezzo – quindi molto preciso – e che non vanno a bloccare la lamiera, ma muovono un carico e lo portano in posizione; se mancasse aria durante il movimento sia in apertura che in chiusura, quindi, in entrambe le direzioni, si avrebbe un blocco meccanico che garantirebbe la fermata immediata con un tempo di intervento molto ridotto e una capacità frenante elevata. Il sistema è estremamente affidabile e in grado di poter dare un feedback perché è stato integrato un sensore che va a leggere la condizione di funzionamento del freno stesso» spiega la responsabile della BU Automotive di Pneumax.

Pneumax ha sviluppato delle unità rotanti pneumatiche, Power Pivots, utilizzabili per il posizionamento preciso di parti di attrezzature e il ribaltamento delle stesse per non interferire con la traiettoria dei robot. Questo tipo di unità movimenta quindi carichi importanti ed è assolutamente necessario garantire un controllo continuo e ottimale del carico in movimento.

Risparmio energetico e sicurezza guidano la R&S Anche nell’Automotive, come in altri settori legati all’automazione, la strategia di Pneu max è quella di avere tutte le soluzioni tec nologiche per supportare i clienti che devono rinnovare linee produttive esistenti efficien tando i processi spesso legati alla tecno logia pneumatica, oppure, i nuovi attori del mercato, soprattutto legati ai nuovi progetti sull’elettrificazione, che devono installare impianti nuovi e che possono scegliere per le proprie attrezzature di utilizzare attuazione elettrica o pneumatica.

M &A | SETTEMBRE 202230 STORIA di copertina

«Cerchiamo ove possibile di sviluppare prodotti sia per l’attuazione elettrica sia pneumatica per ché entrambe hanno caratteristiche che le rendono ottimali – dichiara Domenico Di Monte.

Manager di Pneumax – non ci vede per nulla penalizzati, al contrario si aprono nuove oppor tunità di business che ci vedono impegnati, in qualità di produttori di componenti di attuazio ne elettrica o pneumatica, sia nella realizzazione di impianti nuovi, sia nel rinnovamento di linee produttive esistenti.»

Bloccaggi ad alta efficienza

«Stiamo lavorando con nuovi players– spiega Lucia Terragni –che hanno in carico progetti molto importanti legati alla mobilità elettrica.

Detto ciò, il grosso focus di sviluppo di nuovi prodotti e soluzioni ha come riferimenti la green manufacturing e la safety automation.»

Queste nuove realtà, favorite dal fatto che non devono ereditare pesanti infrastrutture tipiche dei costruttori di auto tradizionali, sono molto più aperte ai concetti sopra citati, per cui sono molto disponibili a parlare di soluzioni a forte risparmio energetico del componente e quindi della linea produttiva. Questo è il motivo per cui puntiamo su prodotti ad alta efficienza sia pneumatici che, in un futuro ormai prossimo, elettrici.» Quando si parla di componentistica, poi, si abbina spesso l’aggettivo “intelligente”. L’intelligenza di un componente consiste del raccogliere ed elaborare dei dati inerenti al suo funzionamento o a quello dell’impianto su cui è montato e a trasmetterli al sistema di controllo e gestione del processo. Ciò non sarebbe possibile senza l’ausilio dell’elettro nica e, in particolare dei sensori. La filosofia Pneumax è quella di impiegare la sensoristica stando attenta a: • fornire i dati che realmente servono a monitorare le prestazioni; • farlo in modo ottimizzato. Uno dei driver dell’Automotive, spesso tra scurato ma molto importante, è la cosiddetta standardizzazione di utilizzo che ha l’obietti vo di agevolare gli interventi di manutenzione in virtù di una riduzione del numero di codici. «Anche Pneumax – prosegue Di Monte – deve applicare lo stesso criterio di sviluppo del prodotto riducendo il più possi bile il numero di sottocomponenti aumentandone al contempo le funzioni. In virtù di questa necessità abbiamo sviluppato sensori basati su un’elettronica che ci consente di usare un unico sottocom ponente per più serie di prodotti e funzioni differenti. Su tutta la gamma dedicata all’Automotive, per esempio, viene utiliz zato lo stesso sensore che è in grado di indentifi care la posizione di lavoro e di risposo però su più funzioni e non solo su più serie di prodotti.» 

HE1 – International Mount e HE2 - NAAMS sono serie di bloccaggi ad alta efficienza e quindi ad alto risparmio energetico. L’impiego di questi sistemi, infatti, permette una riduzione del consumo di aria compressa del 41%. Funzionalità ed efficienza, in un perfetto connubio, sono le caratteristiche principali di questo sistema di bloccaggio che vanta coppia di bloccaggio e di ritegno. Stesse ridotte dimensioni di ingombro, medesimo tempo ciclo e stessa capacità di carico dei bloccaggi convenzionali.

Bloccaggio ad autoritenuta integrata

Sempre all’interno della gamma “clamping”, Pneumax ha sviluppato un innovativo sistema di ritenuta della posizione di apertura per bloccaggi pneumatici, che garantisce il mantenimento della posizione di apertura anche in presenza di carichi assiali importanti, in caso di assenza di alimentazione pneumatica. La soluzione è integrata nei Gamma Pneumax per il settore Automotive

«I nostri prodotti – spiega Lucia Terragni, Responsabile della Business Unit Automotive – devono seguire i trend tecnologici dei settori che serviamo. Nel mondo Automotive i driver principali che guidano lo sviluppo dei prodotti sono la sicurezza di operatori e impianti, flessibi lità (riduzione lead time, setup ecc.), connettività (controllo dei processi), standardizzazione e risparmio energetico. Un altro filone tecnologico che ci vede molto impegnati è relativo ai nuovi materiali. La ricerca continua anche in questo ambito è volta alla realizzazione di prodotti con una ergonomia che garantisca compattezza, leggerezza e ottimizzazione degli ingombri, allo stesso tempo è fondamentale che non venga intaccata la robustezza e la resistenza alle solleci tazioni che possono caratterizzare le linee dedicate alla lastratura.»

Minori periodi di fermo, maggiore produttività – sono questi i vantaggi dati dalla combina zione delle nostre molteplici soluzioni d’automazione con i centri di lavorazione Hermle. È proprio in tempi di carenza di manodopera che vale la pena investire nell’automazione e portare così la propria azienda a un livello superiore. Con la nostra esperienza decennale e i nostri moduli smart vi aiutiamo a trovare la soluzione giusta per voi.

Hermle Italia S.r.l., the clock.

info@hermle-italia.it www.hermle-italia.itAutomazione.Work around

M &A | SETTEMBRE 2022 33 FOCUS ON di Claudio Tacchella RETTIFICATRICI GHIRINGHELLI Lo studente della BBS Carlo Vens in stage presso la Ghiringhelli SpA

Gli istituti scolastici coinvolti sono l’ITIS di Luino, il BBS-Berufsbildende Schule di Osnabrueck (Germania), la RocFriesePoortSneek (Paesi Bassi), l’IES Politecnico di Vigo (Spagna) e il Vocationale College Tredu di Tampere (Finlandia) unitamente alle aziende luinesi Rettificatrici Ghiringhelli e SPM. Gli studenti dell’ITIS impegnati nel programma sono Edoardo Broetto, Manuele Caria, Marko Mirukai, Omar Mossad, Lorenzo Mona e Simone Pezzini (corso elettronica – automazione) sostenuti dalla Dirigente Antonella Capitanio e dal team di docenti Marilina Comeglio, Stefano Del Vitto, Patrizia Studenti, docenti e la Dirigente dell’ISIS di Luino Lorena Cesarin con Giovanni Berutti e LionsprogettodiGhiringhelliPatriziaallaseratapresentazionedelaisocidelClubLuino

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M &A | SETTEMBRE 202234 FOCUS ON

GHIRINGHELLI PROTAGONISTA NEL PROGETTO ERASMUS+ KAII ARVETI 4.0

ome Impresa operante nel settore delle macchine utensili, nonGhiringhelliRettificatriciS.p.A.hacertobisogno di grandi presentazioni. Tutti sanno che da oltre 100 anni, è leader nella costruzione di rettificatrici senza centri di altissima precisione e qualità che esporta in tutto il Pochimondo.sanno però che l’azienda di Luino (VA) da anni si prodiga a sostenere e promuovere i progetti europei Erasmus, L’AZIENDA DI LUINO (VA) DA ANNI SI PRODIGA A SOSTENERE E PROMUOVERE I PROGETTI EUROPEI ERASMUS PER GLI STUDENTI PIÙ MERITEVOLI DELL’ITIS per i quali è parte integrante su alcuni programmi Erasmus+ di alto profilo tecnologico e contenuto formativo. Di questi, l’ultimo iniziato ad Ottobre 2020 e ancora in fase di esecuzione è l’Erasmus+ KAII ARVETI 4.0 il cui acronimo “Augmented Reality in Vocational Education and Training in the context of Industry 4.0” identifica già gli obiettivi previsti.

Delegazione di docenti delle scuole europee partner del progetto ERASMUS+ in visita alla Ghiringhelli

Il progetto ERASMUS+ KAII integra anche la mobilità dei docenti (TPMTransnational Project Meeting) permettendo così ai professori dell’ITIS di Luino di partecipare a sessioni all’estero e di confrontarsi con colleghi stranieri. Il progetto specifico sviluppato con gli studenti in Ghiringhelli ha riguardato l’applicazione della Realtà

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Per esempio, in ambito service un operatore agisce in modalità AR per le attività di manutenzione guidato e accompagnato in ogni passo, impiegando un tempo sensibilmente inferiore, con maggiore efficienza e con un tasso di “errore umano” quasi nullo”

Poltronieri e Fanny Spertini. “Trascorrere un periodo all’estero per studiare, formarsi e lavorare, oltre che imparare o migliorare la conoscenza di altre lingue straniere è un’opportunità che molti se non tutti i giovani dovrebbero poter avere, - dichiara Patrizia Ghiringhelli, Joint Managing Director di Rettificatrici Ghiringhelli. I progetti Erasmus da sempre operano proprio in questa direzione offrendo la possibilità ai giovani di fare esperienze all’estero e testare così la propria capacità ad operare in un contesto multiculturale, ad accettare nuove sfide, ad uscire dalla propria comfort zone e a sperimentare la propria capacità di adattamento. L’idea di offrire questo tipo di opportunità agli studenti più meritevoli dell’ITIS di Luino nacque nel 2015 insieme a Giovanni Berutti, entrambi rappresentanti delle rispettive aziende di famiglia (Rettificatrici Ghiringhelli SpA e SPM SpA) presenti sul territorio e soci del Lions Club. Rivestendo io l’incarico di Presidente d’annata (2015/2016), decidemmo di proporre al Club come “service” una borsa di studio che permettesse ai due migliori studenti dell’ITIS di Luino di fare un’esperienza Erasmus all’estero. Insieme alle prof.sse Comeglio e Poltronieri andai a visitare la scuola tedesca BBS di Osnabrück che operava già da tempo nei programmi europei e incontrammo il referente dei progetti Erasmus prof. Günter

Lo stage in azienda ha permesso loro di avvicinarsi all’uso di queste nuove tecnologie immersive già impiegate da Ghiringhelli soprattutto per il supporto al service tecnico dei prodotti. Il team di studenti coinvolto nel progetto ha realizzato un video in Realtà Virtuale di presentazione delle rettificatrici senza centri prese in esame.

A Maggio si è tenuto l’importante meeting conclusivo LTTA, il Learning, Teaching and Training Activities cioè l’incontro di tutti gli studenti italiani, tedeschi, olandesi, spagnoli e finlandesi presso l’istituto BBS di Osnabrueck. E’ stato l’occasione per condividere e presentare il lavoro svolto in aula e presso le aziende. I programmi europei Erasmus, nati ben 35 anni fa sono cresciuti enormemente e ad oggi oltre 10 milioni di cittadini europei hanno avuto la possibilità di parteciparvi. Solo l’Italia ha contribuito moltissimo con una adesione di circa il 10% dell’intera partecipazione europea. “Per il nostro paese, - conclude Patrizia Ghiringhelli -, il merito può essere attribuito sia agli istituti scolastici che alle tante aziende, come la nostra, attente e disponibili ad offrire il proprio contributo alle potenzialità formative offerte e alle esperienze multilinguistiche. Auspico che l’aver condiviso questa nostra esperienza positiva, sproni maggiormente altre aziende italiane alla disponibilità formativa didattica con accoglienza e altri istituti scolastici a promuovere con maggiore vigore i contenuti dei bandi dei prossimi progetti ERASMUS+.”  Willman. Da quell’incontro riuscimmo in breve tempo a concordare di fare inserire l’ITIS di Luino tra le destinazioni dei progetti proposti dalla loro scuola e di accogliere loro studenti presso le aziende promotrici dell’iniziativa, ovvero la Ghiringhelli e la SPM; sulla base della reciprocità ottenemmo di fare loro accogliere i 2 studenti italiani. Fu questo l’inizio di una collaborazione che ritengo di pieno successo.

L’ITIS di Luino venne infatti inserito nel successivo programma ERASMUS+ KAII in un progetto di cooperazione con la BBS ed altre scuole europee.” Da allora, due volte all’anno gli studenti tedeschi del BBS sono ospitati a Luino per un tirocinio sia in Ghiringhelli che in SPM, mentre quelli più meritevoli dell’ITIS vengono inseriti nel programma Erasmus annuale che prevede anche la realizzazione di un progetto presso ciascuna azienda (Ghiringhelli e SPM) e la presentazione in un meeting internazionale alla presenza degli studenti delle altre scuole partecipanti.

Virtuale (VR) e Realtà Aumentata (AR) in tema Industria 4.0.

“Sono molto contenta di questa esperienza estremamente innovativa, - prosegue Patrizia Ghiringhelli -, perché gli studenti hanno potuto condividere con i nostri tecnici quanto le tecnologie VR e AR generano vantaggi produttivi semplificando il flusso di lavoro e favorendo la comunicazione da remoto, in piena filosofia Industria 4.0.

SYNERGON S.p.A. - Rappresentanza Macchine Utensili e Accessori - Via Antonio Maffi, 19 - 20162 MILANO (MI) - t. +39 02 6438436 r.a. - f. +39 02 6426057 PROGRESSO CONTINUO NELLA TORNITURA INSIEME PER IL VOSTRO SUCCESSO info@synergon.it www.synergon.it Torni orizzontali, multimandrino, verticali e a fantina mobile PLURIMANDRINI INDEX E’ arrivato !!! Con l’ultimo nato l’INDEX MS40C a 8 mandrini, prosegue l’oramai pluridecennale esperienza della INDEX nella costruzione di plurimandrini CNC. L’MS40C-8 è dotato di tutti gli ultimi standard produttivi INDEX in materia e di un’ulteriore slitta a croce addizionale per la finitura ed il completamento delle operazioni sul lato troncatura. Questo prodotto si aggiunge alla già ricca serie composta anche dai modelli MS16C, MS16 Plus, MS22C (6 o 8 mandrini), MS32C, MS40C e MS52C ciascuno fornibile in diverse versioni, da barra o da ripresa, a loro volta equipaggiabili secondo le Vostre specifiche esigenze produttive... e non è finita qui. MS40C-8INDEXFOTO

M &A | MAGGIO 2022 37 MACCHINEDOSSIERMULTITASKINGERETTIFICATRICIACURADIPATRIZIARICCIGerardi

M &A | MAGGIO 202238 DOSSIER MACCHINE MULTITASKING E RETTIFICATRICI VERSATILISEMPREMACCHINEPIÙ Rettifica in contornatura con MikroTurnGrind 1000

LE MULTI-TASK E LE MODERNE RETTIFICATRICI SONO MACCHINE SEMPRE PIÙ VERSATILI CAPACI DI RISPONDERE AD UN MERCATO SEMPRE PIÙ ESIGENTE GRAZIE ALL’IMPLEMENTAZIONE CONTINUA DI NUOVE FUNZIONALITÀ La tecnologia multitask permette di effettuare differenti operazioni di lavorazione con un’unica macchina e consente di ridurre tempi ciclo e costi, aumentando allo stesso tempo il livello di efficienza dei processi di lavorazione. Di fatto non esiste una definizione rigorosa di cosa sia una macchina multitask, ma generalmente una macchina viene considera tale quando, in un unico piazzamento, può realizzare tutte le lavorazioni che portano dal grezzo al pezzo finito. L’evoluzione di questa tipologia di macchine origina dalle prime soluzioni ibride, datate intorno agli anni 90, che realizzavano un tornio/fresa sulla base di un centro di lavoro orizzontale o verticale. Nel corso dei successivi venti-venticinque anni, forti della propria esperienza, i costruttori di queste macchine sono arrivati a dedicare un’architettura specifica proprio a quelle macchine che possono fare sia tornitura, che fresatura, integrando due tecnologie complementari in una sola macchina. Una soluzione di tornitura e fresatura all’interno di un unico centro di lavoro, capace però di assicurare performance del tutto sovrapponibili ai tradizionali impianti concepiti per le due singole operazioni ad asportazione di truciolo e di oltrepassare quindi il confine fra macchina ibrida e macchina multitask, conseguendo alte performance per entrambe le lavorazioni, senza alcun tipo di compromesso. La filosofia ispiratrice è quella del “all in one”. Negli ultimi anni, il concetto di multitasking è stato esteso anche alla lavorazione di rettifica, grazie allo sviluppo di tecnologie avanzate e specifiche. Quest’ultima lavorazione rappresenta la fase che richiede maggior precisione e restituisce pezzi industriali ad alto valore aggiunto. Scegliere un sistema multitask consente di ridurre l’investimento nel numero di attrezzature e lo spazio necessario per l’impianto, nonché il numero di operatori necessari, senza pregiudicare l’efficienza del processo produttivo ed efficientando la produzione anche di piccoli lotti, grazie all’estrema versatilità, flessibilità e compattezza delle macchine stesse. Inoltre queste soluzioni riducono la quantità di fermi macchina, i tempi per la preparazione dei pezzi, minimizzando i tempi ciclo e il rischio di errori. Oggi quindi con macchina multitask si intende una qualsiasi macchina multiasse, che in genere presenta più di un flusso di operazioni, in grado di completare una parte con una singola operazione di setup e staffaggio. La lavorazione multitask consiste dunque nella combinazione di diversi processi di asportazione, tra cui tornitura, fresatura, foratura, filettatura e barenatura di fori profondi, in una sola macchina con un’unica operazione di setup. Tuttavia, quando è necessario ottenere uno speciale grado di finitura e raggiungere misure e rugosità dell’ordine del millesimo di millimetro, ovvero in tutti quegli ambiti in cui precisione, qualità e finitura superficiale sono fondamentali, le rettificatrici restano le macchine sovrane. Da qualche anno, infatti, alcuni segmenti di mercato specifici richiedono particolari sempre più precisi, con finiture estreme, che hanno portato ad una sorta di rinascita della lavorazione di rettifica, una lavorazione tra le più antiche ma ancora molto attuale. In particolare, le tecnologie alla base della mobilità ibrida ed elettrica, dell’orologeria, la micromeccanica, il medicale, l’elettronica e l’elettromeccanica, ad esempio, richiedono componenti rettificati con alta precisione che spingono i produttori di macchine utensili verso la produzione di soluzioni di rettifica altamente produttive. Un processo complesso, quella della rettifica, che richiede attenzione ed esperienza e che si differenzia in base al tipo di “rettifica”, al macchinario usato, alla morfologia del componente da lavorare e alla direzione di movimento della mola (rettifica in tondo/cilindrica, a tuffo, in piano, senza centri e verticale). Il dossier che segue ci presenta alcune delle soluzioni multitask e di rettifica più evolute, ad alta tecnologia e qualità. 

M &A | SETTEMBRE 2022 39 L

DUE PROCESSI DI FINITURA COMPLETI E DI ALTA PRECISIONE IN UN’UNICA MACCHINA, È POSSIBILE OTTENERE CONSIDEREVOLI VANTAGGI IN TERMINI DI PRODUTTIVITÀ E PRECISIONE

HEMBRUG MACHINE TOOLS, AZIENDA DEL GRUPPO SPAGNOLO PRODUTTORE DI MACCHINE PER TORNITURA E RETTIFICA DI PRECISIONE DANOBAT, HA SVILUPPATO DIVERSE SOLUZIONI IBRIDE DI HARD TURNING E RETTIFICA DI FINITURA. INTEGRANDO

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MACCHINE MULTITASKING E RETTIFICATRICI DOSSIER DANOBAT LE MACCHINE

MIKROTURNGRIND DI

Combinando sapientemente due processi di finitura, è possibile ottenere notevoli vantaggi in diverse aree, con un minor numero di fasi di lavorazione. L’hard turning di alta precisione offre vantaggi nella produzione di pezzi dalle forme complesse e quando è richiesta una combinazione di lavorazioni di diametri esterni e interni in un unico set-up. Questo vale soprattutto per gli ambienti di produzione in cui si lavorano molti tipi diversi di pezzi e in cui si cambia frequentemente il tipo di pezzo. Tuttavia, in caso di particolari lunghi e a sezione sottile, grandi superfici interrotte, piccoli diametri interni e applicazioni in grande serie, la rettifica è più adatta. Inoltre, la rettifica consente di ottenere una

Esigenze specifiche La combinazione di tecniche di lavorazione in un’unica macchina nasce dall’esigenza sempre presente di ridurre il numero di fasi di lavorazione, i costi, migliorare la qualità e/o la finitura superficiale e ridurre l’usura degli utensili. Tuttavia, per i pezzi l’accento si pone sulla qualità della superficie o sull’ottenimento

C

struttura superficiale priva di micro-spirali, che talvolta è richiesta. La combinazione di queste due tecniche in un’unica macchina offre al tecnico di processo una grande flessibilità per sfruttare i puntidi forza e le capacità di ciascuna tecnica di lavorazione.

COMPLETIDUEHEMBRUGPROCESSIDIFINITURAINUN’UNICAMACCHINA

Fattori di successo per un processo ibrido

Le basi per un processo ibrido di successo e di alta precisione sono costituite dalla macchina giusta e da una buona conoscenza del processo ibrido stesso. Per garantire un’elevata precisione, ogni macchina Hembrug MikroTurnGrind è dotata di un sistema a cuscinetti idrostatici sviluppato internamente da Hembrug. Questo sistema esente da usura, in cui le parti in movimento sono separate da una sottile pellicola di olio lubrificante, offre caratteristiche superiori di smorzamento delle vibrazioni. Inoltre, garantisce che ogni macchina continui a fornire la stessa precisione anche dopo 20 e più anni. Il mandrino principale idrostatico ha un’accuratezza di run-out di < 0,1 micron, assi X e Z idrostatici con una precisione di ripetizione di 0,2 micron e di posizionamento di < 1 micron.

M &A | SETTEMBRE 2022 41 di serie con un mandrino di rettifica da 60.000 giri/min. Questa macchina è adatta per pezzi complessi dove è necessario lavorare anche fori più piccoli, poiché con l’hard turning è più difficile ottenere la giusta dimensione e precisione superficiale nei piccoli diametri interni a causa di una velocità di taglio troppo bassa. La macchina ha un mandrino di rettifica che può essere montato e smontato in 10 minuti, grazie a un sistema di bloccaggio rapido e preciso. Il mandrino di rettifica è intercambiabile per consentire la rettifica interna su una macchina con contropunta e può essere fornito in diverse velocità.

I numerosi vantaggi Un processo ibrido offre davvero grande flessibilità, precisione e vantaggi economici, soprattutto per i produttori di piccole e medie serie e di un’ampia varietà di tipi di pezzi. Le macchine MikroTurnGrind di Hembrug hanno dimostrato di poter sostituire con un’unica macchina processi multipli che richiedono tempistiche e lavoro elevati. Non solo, ma ogni macchina offre una precisione insuperabile sia nell’ hard turning che nella rettifica di finitura. Un elemento di forte differenziazione è che queste caratteristiche non si deteriorano nel tempo e con l’utilizzo. Questo rende le macchine MikroTurnGrind un investimento in cui la precisione della macchina si mantiene anche dopo decenni di utilizzo.Lavendita e il servizio di assistenza in Italia delle macchine HEMBRUG sono curati dalla DANOBAT Srl. e-mail: www.danobat.comwww.hembrug.comdanobatsrl@danobat.com  di una determinata rugosità superficiale, che non è possibile ottenere con l’hard turning di finitura. Mentre i pezzi complessi richiedono una precisione dimensionale e una qualità superficiale molto elevate su volumi molto alti. Le esigenze di ogni cliente e di ogni applicazione possono quindi essere molto diverse. Sulla base di queste diverse esigenze, Hembrug ha sviluppato diverse macchine e soluzioni MikroTurnGrind. Il MikroTurnGrind 1000, introdotto sul mercato 3 anni fa, è una vera e propria macchina ibrida per hard turning e rettifica di finitura. La macchina è dotata di un asse B che alloggia gli utensili di tornitura e i mandrini di rettifica interni ed esterni opzionali. Tuttavia, invece della rettifica convenzionale, Hembrug ha equipaggiato la macchina con una mola CBN, in aggiunta agli utensili di tornitura standard, per la produzione di rullini per cuscinetti per un noto produttore di cuscinetti.

MikroTurnGrind 100 La MikroTurnGrind 100 è una macchina per hard turning e rettifica di finitura basata sulla Mikroturn 100, ma configurata Interno macchina MikroTurnGrind 1000

Il vantaggio principale della rettifica di contornatura è che combina la durata e l’efficienza delle mole CBN con i vantaggi della rettifica ad alta velocità. Questo rende due volte più veloce la lavorazione di finitura dei rullini di cuscinetti, rispetto alla lavorazione di finitura convenzionale. Ulteriori vantaggi sono una maggiore precisione, evitando errori di serraggio e una riduzione dei costi utensili. Questi ultimi sono significativamente più bassi con la rettifica di contornatura rispetto al solo hard turning di finitura. Inoltre, l’utilizzo della mola in CBN consente di non dover cambiare gli inserti con la stessa frequenza. MikroTurnGrind Vertical Tra le novità della gamma ci sono anche la MikroTurnGrind 100 e la MikroTurnGrind Vertical. La MikroTurnGrind Vertical, come la MTG1000, è una macchina ibrida per la tornitura e la rettifica di finitura, adatta a pezzi più grandi, fino a 1.000 mm di diametro. La macchina utilizza un cambio utensili a 46 posizioni per gli utensili di tornitura e rettifica. Per il cambio della unità di tornitura, del mandrino di rettifica e/o del mandrino di fresatura viene utilizzato un sistema automatizzato. L’attacco di serraggio dell’unità di tornitura o di rettifica sull’asse Z è costituito da un giunto Hirth di comprovata precisione, affidabilità e robustezza a lungo termine. Il mandrino di rettifica ha una velocità fino a 12.000 giri/min. e dispone di un asse B con un intervallo di +/115°.

M &A | SETTEMBRE 202242 L’NTX 500 DI DMG MORI È LA NUOVA VERSIONE DI MACCHINA ENTRY-LEVEL DELLA SERIE NTX PER LA LAVORAZIONE COMPLETA SU 6 LATI AD ALTA PRODUTTIVITÀ DI PEZZI COMPLESSI MACCHINE MULTITASKING E RETTIFICATRICI DOSSIER DMG MORI NTX 500 ALTA VELOCITÀ

PER IL MEDICALE E LE MICROLAVORAZIONI DI PEZZI

La corsa dell’asse Y è pari a 150 mm, mentre il mandrino principale e il contromandrino raggiungono entrambi gli 8.000 giri/min. Questo centro di tornitura/fresatura permette, inoltre, la lavorazione completa su 6 lati ad alta produttività di pezzi complessi.

L’inarrestabile trend verso una sempre maggiore complessità dei pezzi richiesti aumenta il fabbisogno di soluzioni di produzione estremamente versatili. Grazie alla serie NTX, DMG MORI offre, nel suo portafoglio di prodotti, dei centri di lavorazione completi Turn & Mill, che permettono un’elevata produttività nella fabbricazione di piastre ossee o protesi in settori particolarmente esigenti e soprattutto nel medicale. Tra le tante novità, quest’anno all’open house di Pfronten, DMG MORI ha presentato anche l’NTX 500. Questo modello, che è il più compatto della serie, offre una zona lavoro per pezzi con diametro fino a 120 mm e 558 mm di lunghezza di tornitura e lavorazione di barre fino a ø 40 mm (pezzi con diametro fino a 90 mm e 558 mm di lunghezza di tornitura nella lavorazione con torretta inferiore). Come per le sue sorelle maggiori, il cuore dell’NTX 500 è il mandrino Highspeed Turn & Mill compactMASTER, con una lunghezza di soli 250 mm. La sua velocità di rotazione fino a 42.000 giri/min e il campo di brandeggio di +/- 120° offrono una flessibilità assoluta nella lavorazione simultanea a 5 assi – anche con gli utensili di precisione più piccoli.

L’

COMPLESSI

Automazione standard e soluzioni personalizzate

L’NTX 500 vanta una torretta inferiore con 16 stazioni utensili e un asse Y con una corsa di 60 mm, che, nella lavorazione a 4 assi, consente la truciolatura parallela al mandrino Turn & Mill, riducendo così drasticamente i tempi ciclo. Il magazzino utensili, che permette superficie

di nelcomedileadpermacchinal’NTXinferioreinstallazionea7m²,500èlaidealelalavorazionealtavelocitàemicrolavorazionipezzicomplessi,adesempiosettoremedicale

Con una

CELOS con SIEMENS La combinazione fra spaziosa superficie di visualizzazione, immissione multi-modale e caratteristiche APP assicura un comando macchina efficiente in caso di rapido cambio d’ordine e supporta la fabbricazione First-Time-Right di pezzi unici. Consente un’eccellente visuale su tutti i dati dell’ordine e programmi grazie allo schermo da 21,5”, offre la possibilità di interazioni intuitive e dirette sia in multi-touch che con comando tattile e il supporto di programmazione completo in ambiente ShopMill/ShopTurn, funzioni di ciclo e simulazione.  il carico in tempo mascherato, alloggia 38 utensili, aumentabili, in opzione, a 76 o 114 utensili. Il caricatore di barre è progettato per materiale in barre con diametro fino a 42 mm e 1 m di lunghezza, mentre il robot integrato esegue lo scarico automatico dei pezzi dal mandrino principale e dal contromandrino. Per la produzione non presidiata di lunga durata, l’NTX 500 può essere automatizzata con un caricatore di barre integrato sul lato destro e con un robot integrato (IMTR – In Machine Travelling Robot). L’automazione è un elemento chiave per la produzione digitale. Grazie all’automazione, infatti, le aziende possono rafforzare la propria competitività a breve termine, aumentando la produttività in officina e incrementando la disponibilità alla consegna. I maggiori ricavi ottenibili possono quindi essere investiti in un’ulteriore digitalizzazione, la cui necessità è sempre più evidente, per realizzare il completo collegamento in rete di macchine, sistemi di automazione e processi. Solo sulla base di una produzione globalmente integrata e mappata virtualmente in tempo reale sarà possibile ottenere maggiore efficienza. Per questo DMG MORI offre ai propri clienti un servizio completo, ponendosi come partner di eccellenza e di soluzioni con macchine, automazione e tecnologia end-to-end completamente da un unico fornitore. Tutte le macchine DMG MORI possono essere attrezzate con un’automazione standard o una soluzione specifica per il cliente per ottenere un sistema di produzione flessibile. Oltre alle soluzioni standard ottimizzate, il portafoglio di automazione

della DMG MORI comprende infatti soluzioni personalizzate e completamente integrate. Quasi tutte le macchine DMG MORI possono essere equipaggiate con l’automazione standard o con una soluzione di automazione personalizzata. Tra i sistemi di automazione specifici per macchine della serie NTX, DMG MORI offre robot integrati e caricatori a portale. In particolare, per la NTX 500 il robot integrato IMTR consente il carico e scarico di pezzi con un diametro massimo fino a 100 mm e peso massimo del pezzo da lavorare di 10 kg, con peso di trasferimento pari a 7,5/2,25 kg (2x), e 12 kg, con peso di trasferimento pari a 9,5/3,25 kg (2x), con pinza singola/ doppia, e diversi tipi di stoccaggio, come ad esempio stoccaggio a cassetti o, in opzione, stoccaggio di pezzi con cambio di contenitore.

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Controllo e software

Sul lato del controllo, la NTX 500 è dotata di serie di CELOS con MAPPS su FANUC o CELOS con SIEMENS. La macchina CELOS è dotata di interfaccia utente basata su APP con accesso a tutte le informazioni relative alla produzione. CELOS con MAPPS su FANUC MAPPS V è la piattaforma potente che interagisce perfettamente con CELOS. Grazie al display touch, l’operatore può facilmente controllare la macchina. Nella versione di serie, la piattaforma è dotata di interfacce utensili di serie per tutte le macchine altamente tecnologiche di DMG MORI e della visualizzazione a 6 finestre, che offre accesso a numerosi dati. Consente la gestione, documentazione e visualizzazione costanti dei dati macchina, dell’ordine e del processo ed è compatibile con sistemi PPS ed ERP. Inoltre, può essere collegata ai prodotti CAD/CAM.

L’NTX 500 mostra i suoi punti di forza soprattutto nel settore medicale, ma anche in quello dell’automotive e del lifestyle L’NTX 500 offre un’elevata flessibilità di lavorazione – anche automatizzata su richiesta

PERSONALIZZATE PER 5 ASSI E NON SOLO!

G

GRAZIE ALLA

Gerardi è la prima azienda in assoluto a proporre morse modulari di precisione per centri di lavoro, con una delle più ampie gamme attualmente disponibili nel settore workholding della presa pezzo. Si tratta di prodotti che non sono fini a loro stessi, ma fanno parte di una gamma più vasta, e sono dotati di accessori che implementano e diversificano le possibilità di utilizzo permettendo di abbinare tra loro diverse soluzioni a marchio Gerardi. Attrezzature portapezzi, teste angolari, portautensili per fresatura, foratura e finitura, sistemi motorizzati destinati a equipaggiare macchine a tre e cinque assi, sono le soluzioni innovative nel campo del serraggio e delle attrezzature per macchine utensili progettate e realizzate dall’azienda di Lonate Pozzolo, in provincia di Varese, che un anno fa ha festeggiato i suoi primi cinquant’anni di attività.

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MACCHINE MULTITASKING E RETTIFICATRICI DOSSIER GERARDI

La modularità che caratterizza i prodotti Gerardi consente al cliente finale non solo di beneficiare delle continue evoluzioni ed ampliamenti della gamma ma anche, quando occorre, di rinnovare o poter riconfigurare articoli già acquistati per una determinata esigenza in altre attrezzature specifiche per nuove necessità produttive. Questo è l’aspetto vincente della filosofia di produzione modulare dell’azienda, che tuttavia non vuol dire “standard” ed uguale per tutti. Infatti, Compact Grip e Zero Point

MASSIMA STABILITÀ DI SERRAGGIO E ALLA VERSATILITÀ DI UTILIZZO, LE MORSE GERARDI RISPONDONO ALLE DIFFERENTI NECESSITÀ APPLICATIVE DI CLIENTI E MERCATO

SOLUZIONI INNOVATIVE E

A differenza della guida centrale, che consente un importante oscillazione della ganascia, la guida esterna di cui sono provviste le morse della serie OK garantisce uno scorrimento più lineare e preciso, garantendo così il parallelismo dei piani delle ganasce fissa e mobile.

I sistemi di serraggio “Made in Gerardi” Tra le recenti novità introdotte sul mercato dall’azienda per centri a 5 assi e sistemi multipli ci sono le morse autocentranti Compact Grip. Il loro nome accosta le principali peculiarità della morsa date dall’estrema compattezza e maneggevolezza al nome del sistema di inserti che adotta, cosiddetto “GRIP”. Questo sistema consiste in una gamma di inserti ganascia modulari montati sopra al corpo ganascia principale con la funzione di serrare il particolare da lavorare tramite dei dentini affilati o conformati a seconda del tipo di materiale e di durezza. Di speciale interesse per gli utilizzatori di centri di lavoro a 5 assi, la gamma di morse Compact Grip presenta le medesime caratteristiche costruttive delle morse serie FMS e Multifex (rettificate in acciaio ad alta resistenza cementato trattato termicamente) e permette di intervenire sulle 5 facce del particolare in lavorazione con riferimenti precisi in spazi contenuti, con usure inesistenti e grande rigidità. Le morse Compact Grip sono compatibili con i sistemi ZeroPoint. Il tassello di posizionamento a gioco zero permette il centraggio rapido e preciso della morsa sull’unità Zero Point, garantendo sempre Maxi Grip Compact Grip applicazione

Serie OK, le morse di precisione per la rettifica Gerardi propone inoltre le morse della serie OK, morse di precisione specifiche per le esigenze più impegnative nelle lavorazioni con ristrette tolleranze e ideali per operazioni di controllo, rettifica, elettroerosione e fresatura. La ganascia fissa e la base delle morse OK sono integrali e costruite in corpo unico, realizzato completamente in speciali leghe di acciaio ad alta resistenza, normalizzato, cementato e temprato con durezza 60 HRC, per conferisce massima rigidità e nessuna flessione durante le lavorazioni, elevate prestazioni, usura inesistente ed una precisione di ± 0,005 mm. Il tutto garantisce un errore di ortogonalità e di parallelismo di ±0,003 mm/100 mm.

La morsa viene bloccata sulla tavola macchina grazie a due coppie di staffe di fissaggio complete di vite e tassello a “T”.  le attrezzature di presa pezzo Gerardi sono caratterizzate da una modularità “non standard”, ma realizzata su misura per il cliente. Una modularità che potrebbe essere definita “evoluta”. Grazie ad una scelta attenta di più prodotti modulari si ottengono attrezzature complesse e perfettamente customizzate, che possono essere realizzate in base a specifiche esigenze del cliente con la formula “chiavi in mano”.

M &A | SETTEMBRE 2022 45 un perfetto e ripetibile posizionamento angolare. In linea con la filosofa di Gerardi, da sempre vicina alle necessità degli utilizzatori, questa attrezzatura viene personalizzata in base alle specifiche esigenze e caratteristiche della tavola macchina del cliente. Accanto alle Compact Grip, Gerardi propone anche le morse autocentranti MaxiGrip, dove con unico sistema è possibile eseguire tre diversi tipi di serraggi: serraggio singolo, doppio serraggio e serraggio autocentrante. Nata dalla necessità di unire in un unico prodotto la massima stabilità di serraggio e la miglior versatilità di utilizzo, questa grande versatilità insieme alla sua compattezza, ne permette l’installazione su qualsiasi macchina utensile a partire dai tre assi fino ai cinque. Anche le morse MaxiGrip sono compatibili con i sistemi Zero-Point e con i sistemi di cambio pallet già presenti sul mercato, così come sono disponibili inserti GRIP intercambiabili con diversi tipi di dentini destinati al serraggio di differenti materiali. Il loro impiego permette di serrare due particolari anche di differenti dimensioni tra loro, grazie a un sistema flottante della forcella e della vite. Le morse MaxiGrip hanno un corpo base, le slitte e la vite in acciaio cementato, temprato e rettificato, sinonimo di una lunga durata; al suo interno, sono stati montati cuscinetti e guarnizione in modo da migliorarne la scorrevolezza e mantenere la corretta lubrificazione dei cinematismi.

La nuova rettificatrice senza centri A80 va infatti ad ampliare la gamma dei prodotti Ghiringhelli, e presenta caratteristiche tecniche perfette per le lavorazioni di rettifica a centro fisso di particolari molto piccoli sia in termini di lunghezza che di diametro. Il lancio in occasione del palcoscenico della EMO 2021 non è stato casuale. “La rettificatrice A80 rappresenta un legame ideale tra passato, presente e futuro”, ha dichiarato, in occasione della sua presentazione, Patrizia Ghiringhelli, joint managing director di Rettificatrici Ghiringhelli.Ilmodello A80 può infatti rettificare particolari con diametro da 0,3 a 10 mm e lunghezze fino a 80 mm (a tuffo) ad oggi non rettificabili con l’attuale gamma. A differenza di ciò che facevano le prime rettificatrici realizzate dal fondatore dell’azienda – Giuseppe Ghiringhelli, nonno di Patrizia Ghiringhelli -, dedite alla lavorazione di particolari molto piccoli, i modelli che compongono la gamma attuale non arrivavano a lavorare simili dimensioni. Da qui la volontà di mantenere il legame con le origini della storia aziendale, fortemente e indissolubilmente legata a quella della famiglia Ghiringhelli, e di chiamare questa nuova macchina A80 con una sigla che esprimesse

SENZA CENTRI S

UNA MACCHINA A CENTRO FISSO DAL NUOVO DESIGN CHE UNISCE ESTETICA, FUNZIONALITÀ, ACCESSIBILITÀ IN TOTALE SICUREZZA, ERGONOMIA, AUTOMAZIONE E IMPIANTISTICA INTEGRATA PER LA LAVORAZIONE A TUFFO E IN INFILATA

A80,

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MACCHINE MULTITASKING E RETTIFICATRICI DOSSIER RETTIFICATRICI GHIRINGHELLI

LA NUOVA LINEA DI RETTIFICATRICI

Si chiama A80, che sta per Anniversary80, ed è la nuova linea di rettificatrici senza centri per la lavorazione a tuffo e in infilata con cui Rettificatrici Ghiringhelli S.p.a., azienda italiana a conduzione famigliare fondata a Luino, in provincia di Varese, nel settembre 1921, ha celebrato, a settembre 2021, il proprio centenario di fondazione. Leader mondiale di rettificatrici senza centri ad alta tecnologia e qualità, Ghiringhelli ha presentato la neonata A80 in anteprima assoluta mondiale alla scorsa edizione della fiera internazionale EMO di Milano, ad ottobre 2021. La linea di rettificatrici senza centri Ghiringhelli si arricchisce quindi di un modello più piccolo e flessibile.

M &A | SETTEMBRE 2022 47 mercato sempre diversi per l’azienda di Luino, capace di crescere ed evolversi con un’attenzione continua verso le esigenze di un mercato in continuo mutamento e dalle richieste sempre più esigenti.Come tutte le macchine Ghiringhelli, anche la A80 può essere customizzata e consegnata nella configurazione richiesta dall’utilizzatore finale. Il nuovo modello infatti condivide le stesse caratteristiche delle altre rettificatrici senza centri Ghiringhelli, può essere dotata di soluzioni di carico, scarico e controllo dei pezzi personalizzate ed è perfettamente integrabile nei processi produttivi in ottica Industria 4.0. Controllo e software integrati Il CNC prevede un Siemens Sinumerik One dotato di schermo da 15” su un’apposita consolle orientabile. Tutte le funzionalità software, automazione inclusa, sono integrate a quelle della macchina tramite l’esclusiva piattaforma software HMI di proprietà Ghiringhelli caratterizzata da diagnostica, librerie mole e profili, programmazione cicli ed istruzioni, calcoli statistici per correzione quote, controllo remoto, telediagnostica, manutenzione periodica nonché funzioni di sicurezza che adempiono al Performance Level PL secondo DIN EN ISO 13849-1 e il Safety Integrity Level SIL 2 secondo DIN EN 61508. Inoltre, la nuova rettificatrice senza centri A80 è facilmente integrabile con i più diffusi dispositivi di gestione di produzione grazie al protocollo aperto OPC UA (sviluppato da OPC Foundation), particolarmente affidabile e collaudato, e prevede inoltre un’ampia disponibilità di soluzioni dedicate ai sistemi automatici o semi automatici di carico e scarico in totale sicurezza.  l’essenza della nuova rettificatrice senza centri. A, infatti, non è solo l’iniziale di Anniversary, ma è anche la lettera con cui erano chiamate da Giuseppe Ghiringhelli le prime rettificatrici (A45, A50, A60, ecc.)

Personalizzazione su misura del cliente

In virtù della sua taglia, la rettificatrice A80 trova come detto numerose applicazioni nei settori della orologeria, micromeccanica, medicale, elettronica, elettromeccanica, automotive e può essere personalizzata secondo le specifiche esigenze del cliente. Una macchina dedicata a segmenti di Vista interna della A80

Estetica e funzionalità Molto compatta e totalmente carenata, la A80 è stata progettata con un nuovo design che unisce estetica, funzionalità, accessibilità in totale sicurezza, ergonomia, automazione e impiantistica integrata. Nasce di base con 6 assi gestiti da CNC su un basamento in granito naturale, 100% riciclabile, a garanzia di rigidità, elevata ammortizzazione, inerzia termica e perfetto bilancio ecologico.Inquesta configurazione, la macchina ha la capacità di rettificare pezzi da Ø 0,3 mm fino a Ø 10 mm per lunghezze fino a 80 mm. Risulta pertanto particolarmente adatta a settori come l’orologeria, l’occhialeria, la micromeccanica, l’automotive, e non ultimo il settore medicale. Nella sua configurazione monta mole operatrici con diametro esterno da 200 mm e larghezza 80 mm, che raggiungono una velocità massima periferica di 50 m/s. Il motore della mola operatrice ha una potenza di 4kW. La mola conduttrice ha invece il diametro esterno da 100 mm, la larghezza sempre di 80 mm, e la testa portamola inclinabile di +/- 5°. Le ravvivature della mola operatrice (assi X/Y) e della mola conduttrice (assi X1/Y1) sono gestite da CNC con carri di diamantatura ad assi interpolati. Il supporto portalama è progettato per essere facilmente configurato sia per operazioni a tuffo che in infilata. Come tutti gli altri modelli Ghiringhelli, anche la A80 è infatti progettata modularmente per garantire flessibilità d’impiego e un riattrezzaggio veloce, e per questo risulta particolarmente adatta anche per le piccole serie.

“perché A era l’iniziale del nome di mia nonna Anna, a cui il nonno dedicava ogni prodotto dell’azienda. Oggi abbiamo legato questa lettera al termine Anniversario riferendoci ai nostri primi 100 anni di vita”, ha commentato Patrizia Ghiringhelli. Il numero 80, invece, sta ad indicare la larghezza in mm della fascia mola operatrice impiegata.

M &A | SETTEMBRE 202248 DISPONIBILE ANCHE IN VERSIONE MT, IL CENTRO DI LAVORAZIONE DELLA HIGHPERFORMANCE-LINE C42U DYNAMIC OFFRE PRESTAZIONI ECCELLENTI NEI PIÙ DIVERSI AMBITI INDUSTRIALI MACCHINE MULTITASKING E RETTIFICATRICI DOSSIER HERMLE C 42 U DYNAMIC, UN CENTRO DI FRESATURA E TORNITURA AD ALTO POTENZIALE

anticollisione mediante bussole di compressione garantiscono la sicurezza evitando il più possibile eventuali collisioni. Statisticamente, almeno nel 50% delle collisioni si può evitare un danno ai cuscinetti a sfera, in ogni caso il sistema smorza l’urto su tutta la cinematica della macchina.Perquanto riguarda la gamma mandrino il cliente ha ampia scelta tra 15.000, 18.000 e 25.000 1/min con potenze che arrivano a 42 kW, coppie di fino a 190 Nm. Per l’automazione ad hoc è previsto il sistema di cambio pallet PW850 con navetta roto-traslante e doppia forcella che permette di gestire fino a 5 pallet 630x630 o 6 pallet 500x500 o in alternativa il nuovo sistema di handling HS Flex Heavy con possibilità di gestire fino a 12 pallet 800x630.

Con corse di lavoro ottimamente adattate alle dimensioni dei pezzi e coerentemente progettate per le applicazioni a 5 assi, il centro di fresatura e tornitura C 42 U MT soddisfa le esigenze di massima precisione e tolleranze minime. Costruzione di stampi e forme, settore medicale, industria aerospaziale, costruzione di macchine e apparecchi, industria automobilistica e degli sport motoristici o indotto industriale: la C 42 U dynamic in versione MT diventa un centro di fresatura e tornitura ad alto rendimento adatto ad ogni settore. Il centro di lavorazione CNC a 5 assi Hermle C42U dynamic rappresenta la soluzione ideale per applicazioni che devono soddisfare la massima precisione, tolleranze minime e altissimi livelli di finitura superficiale grazie alla rielaborata struttura Gantry, alle corse di lavoro degli assi X-Y-Z di 800/800/550 mm e a una progettazione studiata per le applicazioni a 5 assi. Tre assi sull’utensile e due sulla rotobascula, struttura Gantry modificata in granito composito estremamente stabile, ottime caratteristiche di smorzamento e sostegno ottimale degli assi principali, doppio supporto e azionamento tandem della tavola rotobasculante CN, sistema a quattro guide con pattini a rulli, azionamento principale dell’asse Y disposto al centro e, per finire, angolo di basculamento dell’asse A di +/- 130°: è con queste caratteristiche che la C 42 U dynamic offre un enorme potenziale di lavorazione. Mandrini portautensile altamente tecnologici con protezione anticollisione I mandrini portautensile, dalla forma affusolata, sono divisi in due parti e sono facilmente e rapidamente sostituibili in caso di manutenzione. Gli spigoli di interferenza esigui e la protezione

La versione MT Il centro di lavorazione C42U dynamic è disponibile anche in versione MT (Mill-Turn): consente quindi di realizzare complesse lavorazioni di fresatura e tornitura. Le “macchine MT” di Hermle AG sono centri di lavoro a CNC, a 5 assi, della serie C, riconosciute a livello internazionale come estremamente precise e dalle altissime prestazioni. Nella fase di sviluppo, i requisiti relativi alle tecnologie e agli aspetti di sicurezza tipici dei torni sono stati scrupolosamente rispettati per le versioni MT del modello C 42U MT dynamic. Dal punto di vista costruttivo, l’implementazione del modulo di tornitura non ha comportato stravolgimenti, se non l’adattamento del mandrino, della tavola e, ovviamente, del controllo numerico. I pezzi che si prestano a essere lavorati sugli MT sono quelli assialsimmetrici. In particolare, il mandrino dispone di un motore torque potenziato per raggiungere regimi adatti a operazioni di tornitura, in aggiunta a

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Il magazzino pick-up della C 42/C 42U MT è integrato nel bancale della macchina e garantisce un’accessibilità ottimale. Ospita 42 utensili con attacco SK40 o HSK A 63, estendibili a 462 per mezzo di moduli addizionali. Il peso massimo dell’utensile è di 8 kg, mentre la lunghezza utensile massima è pari a 300 mm. Il magazzino utensili del centro di fresatura e tornitura è completato dal pannello di comando orientabile e da coperture per il portautensile. Ampio sistema di cambio pallet e robotica complessa Un autentico centro di fresatura e tornitura qual è la C 42/C 42U MT soddisfa ogni esigenza, anche in fatto di automazione. A iniziare dal sistema di cambio pallet PW 850 compatibile, in grado di gestire pezzi e pallet particolarmente grandi. Ulteriori opzioni sono i sistemi HS Flex e i sistemi robotizzati RS 05/RSL, RS 2 e RS 3. Fino a tre unità periferiche possono essere collegate in serie con la C 42/C 42U MT. I tool di comando HACS (“Hermle-Automation-ControlSystem”) e HIMS (“Hermle-Information-Management-System”), disponibili su richiesta, ne facilitano l’uso. Curata in ogni dettaglio Dalla tecnologia dei fluidi completa alla gestione ottimizzata dei trucioli e i molteplici dispositivi del lubro-refrigerante, fino al trasportatore a cerniera: il centro di fresatura e tornitura della HighPerformance-Line ha in sé alcune peculiarità di rilievo, ad esempio il giusto sistema di asportazione dalla zona di lavoro per tutti i tipi di truciolo. La C 42/C42 U MT può essere interamente trasportata senza alcun bisogno di smontarla e installata senza una fondazione specifica. Efficienza energetica in primo piano Hermle costruisce molti componenti con materiale leggero e tecnologia del granito composito. Un ulteriore contributo all’efficienza energetica viene dall’elevata percentuale di produzione propria, dai fornitori locali e dalle parti della macchina ad alto rendimento. Il recupero dell’energia, i servoazionamenti di alta qualità e la durata notoriamente molto lunga sono la dimostrazione esemplare, in fase d’utilizzo, di questo importante requisito. 

La carenatura della macchina è adeguata alle norme costruttive dei torni e anche il mandrino è modificato per bloccare saldamente l’utensile (ed evitarne la rotazione) nelle operazioni di tornitura. In relazione alla carenatura, per i centri di lavoro fa fede la norma EN 12417, mentre per i torni di grandi dimensioni fa fede la norma EN 12478. Proprio nella variante MT, Hermle pone continuamente in primo piano il tema della sicurezza. Per questo sono stati montati di serie un tettuccio corrazzato, un sistema di bilanciamento integrato nella tavola rotante e una cabina di produzione. L’aspetto fondamentale del sistema MT studiato dalla Hermle AG è rappresentato dal fatto che non solo è possibile eseguire operazioni di tornitura con tavola roto-basculante CN in posizione a 0° e 90°, ma anche in qualsiasi altra posizione intermedia consentendo la massima accessibilità dell’utensile e quindi di ridurne la lunghezza, con possibilità di utilizzare utensili da tornio estremamente corti. Questo apre la strada a possibilità di lavorazione completamente nuove, nonché a una maggiore flessibilità d’impiego. Cambiautensili e pannello di comando orientabile

M &A | SETTEMBRE 202250 MACCHINE MULTITASKING E RETTIFICATRICI DOSSIER

un sistema di bloccaggio utensile idraulico e a un sistema integrato di bilanciamento. Le unità di comando La funzionalità di tornitura viene gestita dall’innovativo controllo Heidenhain TNC 640 presentato in esclusiva sui centri di lavoro Hermle; in alternativa è disponibile il Siemens S840D SL. Entrambe le unità di comando integrano diversi equipaggiamenti e funzionalità – fino ad appositi strumenti per l’incremento della precisione nelle operazioni di tornitura e rotazione, la trasformazione della superficie di rivestimento o la gestione utensili trasparente. Opzioni quali Dynamic Efficiency, Dynamic Precision o il software Kinematic Opt. estendono ulteriormente la gamma di funzionalità.L’efficaciadel controllo Heidenhain concerne anche lo smorzamento delle vibrazioni in gioco. Si tratta di un sistema di adattamento degli avanzamenti in funzione della potenza assorbita dal mandrino. Il software permette un beneficio in termini di tempi di lavorazione, l’ottimizzazione del consumo degli utensili, soprattutto su lavorazioni trocoidali in cui solo metà del percorso utensile è in presa sul pezzo e l’altra metà è “in aria”. Il motore torque La C42U dynamic MT prevede una tavola di serraggio ø750mm, dotata di sistema di bilanciamento, con carico max. 700kg in tornitura e 1.400kg in fresatura. Il motore torque specifico garantisce una velocità di rotazione max. di 800 giri/min per le operazioni di tornitura. Grazie ai motori Torque estremamente potenti, ottimizzati in funzione di un numero di giri altrettanto elevato, è possibile realizzare complesse lavorazioni di tornitura e lavorazioni combinate di tornitura/fresatura, per lavori di sgrossatura e finitura.

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BARRIERE DI SICUREZZA E CATENE PORTACAVI SPECIALE @Schunk

La continua evoluzione della tecnologia rappresenta una straordinaria opportunità per migliorare i livelli di sicurezza all’interno dell’azienda: dai sistemi intelligenti per segnalare la presenza di una persona nel raggio d’azione di un robot alle soluzioni tecniche in grado di ridurre gli infortuni derivanti dall’interazione uomo-macchina, sono tante le soluzioni per migliorare le condizioni di salute e sicurezza sul lavoro. Anche i robot fanno la loro parte, sostituendo gli operatori nelle mansioni più pericolose, così come gli esoscheletri, che supportano il lavoratore nell’eseguire operazioni che comportano uno stress fisico molto alto. Le catene portacavi La rivoluzione dell’Industria 4.0 e la conseguente digitalizzazione dei sistemi consente anche il controllo delle catene portacavi. Sistemi innovativi che - grazie ai sensori, oggi anche low cost – sono in grado di rilevare l’usura in tempo reale e possono essere collegati direttamente al sistema PLC di controllo della macchina, anche senza una connessione internet, ed essere integrati in un programma di manutenzione predittiva.

Tutti i sistemi presenti in azienda, anche quelli più intelligenti, necessitano, comunque e sempre, di un conduttore per l’alimentazione di corrente e lo scambio di dati e di segnali. Qui entrano in gioco le catene portacavi, che proteggono e conducono i cavi, grazie a strumenti digitali. Questi elementi sono anche dotati di sistemi capaci di calcolare la forza di trazione/spinta della catena portacavi e, in caso di superamento di una soglia predefinita, arrestano automaticamente l’impianto, evitando ingenti costi di riparazione e danni problematici. Protezione e sicurezza assicurati anche da un design ottimizzato dei coperchi delle catene per applicazioni in ambienti difficili e di modeste dimensioni. I ripari L’avvento della tecnologia ha permesso anche l’implementazione di

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misure tecniche e SicurezzasullavoroLA PROTEZIONE DELL’ESSERE UMANO DA EVENTUALI PERICOLI CHE UNA MACCHINA IN FUNZIONE PUÒ GENERARE È SOLITAMENTE AFFIDATA AI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE, SICUREZZAÈOBIETTIVOINDISPENSABILISTRUMENTIILCUIPRINCIPALELAPROTEZIONEELADELPERSONALECONTROIRISCHIDINATURAMECCANICADERIVANTIDAPARTIINMOVIMENTO Di Patrizia Ricci UN IMPRESCINDIBILE!REQUISITO

La protezione contro le manomissioni La manomissione dei dispositivi di protezione può causare gravi incidenti oppure danni alla macchina con rischi legali e finanziari importanti. La manomissione non è un evento raro: spesso si ricorre a questi “espedienti” per avere in cambio una maggior rapidità di azione, comodità, prestazioni più elevate, riduzione dei tempi, mancanza di ergonomicità o semplificazione delle modalità operative. Purtroppo però, rendendo inefficace la posizione protetta o pregiudicandone in modo massivo la funzione, la manipolazione o manomissione dei dispositivi di protezione è spesso causa di incidenti, dalle lesioni lievi fino al decesso, in quanto le macchine vengono impiegate in una modalità non prevista oppure vengono aggirate le misure di protezione e sicurezza stabilite dal fabbricante. Non è determinante stabilire come le protezioni vengano aggirate, quanto piuttosto non sottovalutare il rischio che ne deriva, ampiamente dimostrato dalle statistiche su incidenti e infortuni. Per questa ragione, sia il fabbricante delle macchine che l’operatore sono tenuti per legge a rispettare le prescrizioni per la protezione del personale. A tale proposito esistono norme specifiche che devono essere implementate e scrupolosamente osservate, in fase di costruzione della macchina da parte del fabbricante ma anche durante il funzionamento da parte dell’operatore. Nella Norma EN ISO 14119 sono contenuti i principi normativi basilari per i dispositivi di interblocco in combinazione con i ripari mobili e sono esplicitate e illustrate le misure per impedire il bypass dei dispositivi di protezione e dei relativi dispositivi di interblocco, che è vietato, ma ancora, purtroppo, spesso praticato. Nello speciale che segue, alcune delle più importanti aziende del settore, illustrano una panoramica del settore con le più efficaci soluzioni per offrire la protezione e la sicurezza indispensabili sul lavoro. DI SICUREZZA E CATENE PORTACAVI

BARRIERE

SPECIALEINDUSTRIALE tecnologiche, come ad esempio i ripari, in grado di ovviare in modo semplice ai pericoli ma anche di soddisfare i requisiti riguardanti la capacità di evitare manipolazioni e manomissioni. In termini di prescrizioni, nell’Unione Europea, il fabbricante è tenuto a rispettare la Direttiva 2006/42/CE, ovvero la Direttiva Macchine, mentre per gli operatori esistono di norma leggi nazionali alle quali ottemperare. Quando non è possibile escludere tutti i rischi derivanti da una macchina senza pregiudicarne in modo importante la funzionalità e/o il funzionamento, il fabbricante è tenuto a prevedere l’implementazione di dispositivi di sicurezza, in base a quanto predisposto proprio nell’Allegato 1 della suddetta Direttiva. La principale distinzione è tra soluzioni di protezione fisse e mobili: le prime impediscono l’accesso e/o l’ingresso di persone nella zona pericolosa di una macchina, le seconde mettono in sicurezza la zona pericolosa senza una separazione fisica, impiegando piuttosto soluzioni di comando e controllo tecnologiche, come ad esempio le barriere fotoelettriche di sicurezza combinate a un sistema di controllo di sicurezza. In relazione alle protezioni fisse, nello stesso Allegato 1 della Direttiva Macchine, viene espressamente richiesto che, in sede di progettazione e costruzione del dispositivo di protezione, quest’ultimo non possa essere reso inefficace con semplicità. In caso contrario, la macchina non potrà essere contrassegnata con la Marcatura CE. Nei ripari fissi, la protezione viene realizzata con l’ausilio di una barriera fisica, ad esempio recinzioni di protezione e il dispositivo di protezione è applicato in modo permanente e contrassegnato in modalità ottica, ad es. con una pittura di colore giallo. In quelli mobili, invece, la barriera fisica è in modalità mobile, ad esempio, come riparo mobile in recinzioni di protezione oppure come calotte, sportelli e serrande avvolgibili. I cosiddetti dispositivi di bloccaggio, come gli interruttori di sicurezza, per esempio, monitorano la posizione protetta che ha il compito di impedire l’esecuzione di una funzione pericolosa da parte della macchina. I dispositivi di protezione I dispositivi di protezione si suddividono in dispositivi elettrosensibili (ESPE), dispositivi di protezione sensibili alla pressione o sensibili al contatto e dispositivi di protezione volti a mantenere l’operatore a distanza. Nei primi rientrano i dispositivi di protezione optoelettronici, ad es. le barriere fotoelettriche, i laser scanner o i sistemi di visione di sicurezza. Oltre agli ESPE classici, anche i sistemi radar di sicurezza rientrano tra le soluzioni di sicurezza prive di barriere. I secondi sono costituiti da tappeti o barre sensibili alla pressione, mediante i quali, ad esempio, è possibile arrestare un movimento potenzialmente pericoloso quando un operatore calpesta il tappeto. Infine, negli ultimi vanno considerati i pulsanti a due mani o altri dispositivi di comando manuale e i dispositivi di enable, di norma organizzati esternamente rispetto alla zona pericolosa. I comandi a due mani vincolano entrambe le mani dell’operatore durante il funzionamento della macchina, ad esempio di una pressa.

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Per tutti i dispositivi e le misure occorre rispettare le distanze di sicurezza adeguate – richiamate nelle Norme EN ISO 13854, EN ISO 13855 ed EN ISO 13857 - affinché siano efficaci. Inoltre, secondo quanto prescrive la Norma EN ISO 12100, i dispositivi di sicurezza di una macchina devono essere realizzati in modo tale che l’utilizzo durante il funzionamento secondo le disposizioni non venga pregiudicato senza necessità.

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SOLUZIONI AZIENDE

DALLE

DATASENSING BARRIERE DI SICUREZZA DATASENSING SH4: INNOVAZIONE

SULL’ESPERIENZA

BASATA

Datasensing è una nuova realtà, ma eredita il know-how di decenni di produzione di sensori di sicurezza affidabili e di qualità con i marchi Datasensor e Datalogic. Facendo tesoro di questa esperienza, con SH4, la prima generazione di barriere di sicurezza con il suo nuovo marchio, fornisce una gamma di modelli estesa e aggiornata, progettata per ottenere i più alti livelli di performance e tutte le funzioni essenziali per la sicurezza dei macchinari nei settori della produzione e dell’intralogistica: dai semplici controlli di accesso, con o senza passaggio automatico di materiale, alle protezioni perimetrali su lunghe distanze, alle applicazioni speciali che richiedono programmazioni SH4particolari.sono barriere a cortina di Tipo 4 con risoluzioni 14 o 30 mm ed altezze da 300 a 2250 mm, oppure pluriraggio a 2, 3 o 4 raggi con le consuete altezze di 500, 800, 900 e 1200 mm. I modelli con risoluzione dito e mano sono collegabili in serie fino a tre unità e sono attive lungo tutta la loro lunghezza, con LED che segnalano con grande visibilità lo stato della barriera ed i raggi interrotti. Un puntatore integrato (laser o LED a seconda dei modelli) semplifica l’allineamento a lunghe L’automatizzazionedistanze. del processo produttivo e l’ingegnerizzazione modulare del prodotto, che ne permette l’assemblaggio ed il test in modo uniforme e controllato, hanno permesso di migliorare la qualità e le prestazioni: sono aumentate le portate (10 m, 20 m e 70 m rispettivamente per risoluzioni dito, mano e corpo), la stabilità di allineamento, la resistenza a vibrazioni, ed estesa la temperatura operativa fino a -30°C. Il livello di funzionalità è scalabile in: Base, quando il semplice rilevamento è sufficiente; Standard, per le funzioni più comuni, come ripristino manuale, EDM, muting a due segnali, impostabili semplicemente tramite configurazioni di cablaggio o DIP-Switches; Advanced, per la massima flessibilità di Neiconfigurazione.modelliAdvanced è possibile definire le zone di Muting (silenziamento temporaneo della funzione di rilevamento) o di Blanking (disattivazione permanente dei raggi) a livello di singolo raggio. Il Blanking può essere fisso o mobile, con o senza sorveglianza della presenza di oggetti. Il Muting può essere anche a 4 segnali, con controllo sui loro tempi di intervento o sulla loro sequenza, e permette di gestire anche passaggi di materiale molto lenti o a velocità irregolare. Il Muting parziale dinamico adatta automaticamente la zona di muting alle dimensioni dei pacchi che transitano attraverso la barriera, rendendo più sicure le situazioni in cui la loro altezza varia. La programmazione ed il monitoraggio dei modelli Advanced non richiedono tool o interfacce particolari: il collegamento avviene tramite Wi-Fi da PC, Tablet o Smartphone con una App intuitiva, disponibile gratuitamente per Windows, Android e iOS. In questo modo le operazioni di installazione e manutenzione sono facili e veloci. Tutti i modelli presentano cavi con connettori M12 per dare la massima flessibilità nell’installazione meccanica e ridurre gli ingombri inutili. Il profilo è compatto (35x40 mm di sezione) ma robusto, ed è comune per tutte le risoluzioni e funzionalità. Grazie a questa uniformità e scalabilità si può di volta in volta scegliere il modello che meglio si adatta alle proprie esigenze rimanendo all’interno della stessa famiglia di prodotto e senza cambiare accessori.

Monitoraggio delle catene portacavi a partire da 248 euro: il sensore i.Sense EC.W è conveniente e permette di controllare le condizioni e di pianificare la manutenzione – per tutta la durata utile della catena. (Fonte: igus GmbH)

Riduzione dei costi dell’80% grazie alla manutenzione programmabile I messaggi di allarme basati sulle condizioni prevengono fermi imprevisti e sostituzioni superflue o premature della catena – con un notevole vantaggio in termini di sostenibilità. In questo modo le catene portacavi non vengono più sostituite in base agli intervalli di manutenzione, ma solo quando è davvero necessario – con una riduzione significativa dei costi di manutenzione. Il collegamento diretto del sensore per la durata d’esercizio al sistema di controllo dell’impianto può ridurre i costi fino all’80%.

M &A | SETTEMBRE 202256 PULIZIA SPECIALEINDUSTRIALEBARRIERE DI SICUREZZA E CATENE PORTACAVI

TEMPO REALE - CON COSTI CONTENUTI - DELLE CONDIZIONI DI SISTEMI PER CATENE PORTACAVI IN SCORRIMENTO

Internet of Things, Big Data e robot autonomi: la transizione verso l’Industria 4.0 è ormai avviata. Il processo interessa i componenti utilizzati nelle macchine, divenuti da tempo “smart” per fornire, per esempio, dati sul proprio stato. Spesso però, le aziende hanno difficoltà a integrare queste tecnologie avanzate e devono ricorrere a consulenze e interventi esterni per la progettazione o l’installazione. igus invece propone sistemi economici e semplici da integrare, tra cui il nuovo sensore di durata i.Sense EC.W per sistemi per catene portacavi in scorrimento. A partire da soli 248 euro, questo sensore low cost consente di rilevare l’usura in tempo reale e, grazie ai contatti a potenziale zero integrati, può essere collegato direttamente al sistema PLC di controllo della macchina anche senza una connessione internet. Sensore, cavo ed elettronica di analisi sono inclusi nel pacchetto. Gli utenti possono inoltre collegare il sensore a una varietà di reti e sistemi IoT tramite il modulo i.Cee, integrandolo in un programma più esteso di manutenzione predittiva. Il sensore di durata è disponibile per le catene portacavi igus E4.32, E4.42, E4.56 e E4.80 – sono in programma altre misure per le serie E4Q, E2.1 e E2/000.

IGUS I.SENSE EC.W, IL NUOVO SENSORE PER IL MONITORAGGIO IN

Determinare la durata d’esercizio in modo semplice e rapido, anche da remoto Il principio alla base del nuovo sistema di sensori low cost è molto semplice: gli elementi conduttivi sono incorporati nei polimeri ad alte prestazioni di quasi tutti i prodotti igus nelle aree sollecitate dal punto di vista dell’usura. Il posizionamento strategico di questi elementi all’interno del componente permette, in caso di interruzioni elettriche o di variazioni nelle caratteristiche di resistenza di formulare previsioni chiare sulla durata residua del prodotto. Queste informazioni possono essere semplicemente trasmesse all’operatore tramite il monitor del sistema e - al raggiungimento di una determinata soglia (25% per es.)possono inoltrare un segnale per la sostituzione della catena. Il sensore i.Sense EC.W offre un notevole valore aggiunto, specialmente per gli ambienti difficili e sporchi o per quelle applicazioni difficili da raggiungere o con un’elevata frequenza ciclo. Montato sull’ultimo traversino sul lato del punto fisso, registra lo stato delle maglie della catena in tempo reale. In futuro, questo sensore potrà essere utilizzato per monitorare da remoto ogni componente della macchina soggetto a usura.

Le nuove catene portacavi UNIFLEX Advanced 1250 e QuickTrax/EasyTrax 0250 Versatilità, qualità e lunga durata sono alcune delle ragioni per le quali la nuova generazione di catene portacavi in poliammide è molto apprezzata. KABELSCHLEPP ha aggiunto alle due famiglie di prodotto due nuove “little sisters” con dimensioni compatte per spazi applicativi ridotti.

Con la catena portacavi UA1250 della serie UNIFLEX Advanced KABELSCHLEPP completa la copertura di tutte le dimensioni delle serie precedenti. Ma non è tutto: è una catena più robusta e sostituisce il precedente modello uno a uno, senza necessità di apporre modifiche alla macchina, poiché sono state mantenute dimensioni e attacchi. Il design della catena particolarmente robusto è uno standard se si tratta di guidare tubi idraulici. Rispetto alla serie precedente, può ora essere installata anche nei movimenti circolari (disposizione circolare). Questa catena portacavi è ideale ad esempio per sollevatori idraulici o nel trasporto industriale. Le Easytrax e Quicktrax sono anche conosciute come catene portacavi ad “apertura rapida”: sono progettate con un sistema di apertura rapido e semplice, in modo da consentire anche la riduzione di tempi e costi di riparazione e manutenzione. La EasyTrax è apprezzata per l’inserimento cavi estremamente veloce mediante semplice pressione di cavi e tubi nei profili lamellari flessibili. Le catene portacavi QuickTrax sono dotate di traversini a due componenti con traversini incernierati apribili a scatto, apribili con una leggera pressione sul meccanismo di sgancio. Tutto ciò rende particolarmente semplice sia l’inserimento dei cavi e tubi in catena che la loro sostituzione. Queste catene sono ideali per l’industria dello stampaggio, movimentazione dei materiali, automazione e industria dell’imballaggio.

KABELSCHLEPP LE NUOVE CATENE PORTACAVI DELLA SERIE UNIFLEX ADVANCED: OTTIMA PROTEZIONE E GUIDA SICURA AI CAVI DI PICCOLE, MEDIE E GRANDI DIMENSIONI La digitalizzazione sta cambiando il nostro modo di vivere e lavorare, dalla lavagna digitale all’ambiente produttivo collegato in rete. Anche i sistemi più intelligenti necessitano comunque sempre di un conduttore per l’alimentazione di corrente e lo scambio di dati e di segnali. Qui entrano in gioco le catene portacavi di KABELSCHLEPP, che proteggono e conducono i cavi, grazie a strumenti digitali a vantaggio del cliente: OnlineEngineer oppure Quickfinder, sono i digital tools che facilitano in modo intuitivo l’orientamento nel vasto portfolio produttivo KABELSCHLEPP. UA1775, la nuova catena portacavi della serie UNIFLEX Advanced La nuova catena tipo UA1775 fornisce ottima protezione e una guida sicura ai cavi di medie e grandi dimensioni. Questa catena performa anche uno scorrimento particolarmente fluido e una lunga durata. Il sistema di apertura rapida quick opening della serie UNIFLEX Advanced, ben noto e collaudato, caratterizza anche questo nuovo modello, che presenta un’altezza interna di 56 mm e larghezze interne da 100 a 250 mm, spazio sufficiente per applicazioni con numerosi cavi e tubi. Le maglie di catena sono progettate in modo da occupare un minimo volume di ingombro, semplificando la logistica con risparmio di risorse. I raggi di curvatura sono compresi da 90 a 340 mm e il passo corto della maglia di 77,5 mm consente uno scorrimento particolarmente fluido. Il design a bassa torsione assicura alla catena una struttura robusta, con usura ridotta e molto longeva. A protezione dell’ambiente KABELSCHLEPP produce questa catena portacavi con un rigranulato riciclato sino al 35%. La catena portacavi può essere utilizzata con o senza precarica così come in autoportanza o in applicazioni scorrevoli per corse lunghe. Possibili velocità e accelerazioni elevate. Come per tutte le altre catene della serie UNIFLEX Advanced, anche questo nuovo modello consente un rapido e semplice alloggio dei cavi e tubi: i traversini si aprono e chiudono con rapidità, in soli due step con un semplice cacciavite. Particolarmente conveniente, il traversino rimane fissato alla maglia della catena anche in apertura e se necessario può essere rimosso con una semplice rotazione.

La nuova soluzione di Leuze, la „Smart Process Gating“, risolve la necessità senza sensori aggiuntivi, raggiungendo così l’obiettivo di una soluzione più efficiente, efficace, sostenibile, appunto una soluzione Smart, basata sul dialogo digitale tra sensoristica e controllo. Il principio dello Smart Process Gating si basa sulle barriere di sicurezza di tipo 4 come le MLC 530 SPG di Leuze e utilizza due segnali di controllo: il segnale di controllo (CS - Control Signal) fornito dal PLC e il secondo segnale di interruzione del campo protetto (PFI - Protective Field Interruption) che viene generato dalla barriera fotoelettrica di sicurezza quando il materiale trasportato interrompe il campo Perprotetto.inibire il campo protetto della barriera fotoelettrica di sicurezza e consentire il passaggio del materiale trasportato il PLC invia il primo segnale di commutazione alla barriera fotoelettrica di sicurezza appena prima dell’accesso al campo L’attivazioneprotetto. del segnale CS deve essere realizzata in modo che il materiale trasportato si trovi entro 200 mm dal campo protetto per impedire l’accesso non autorizzato di persone. Quando il materiale trasportato entra nel campo protetto, la barriera fotoelettrica di sicurezza genera il segnale PFI, attivando l’inibizione del campo protetto. L’inibizione termina autonomamente dopo un certo periodo, dopo che il materiale trasportato ha lasciato il campo protetto o disattivando forzatamente il segnale di commutazione CS. All’invio da parte del PLC del segnale di commutazione alla barriera fotoelettrica di sicurezza, il materiale trasportato deve entrare nel campo protetto entro un massimo di 4 secondi.

fotoelettriche

M &A | SETTEMBRE 202258 LEUZE SMART PROCESS GATING, LA VIA INTELLIGENTE AL MUTING DELLE BARRIERE DI SICUREZZA

All’ingresso, la barriera fotoelettrica di sicurezza genera il secondo segnale e avvia l’inibizione del campo protetto. Non appena il materiale trasportato lascia il campo protetto, la barriera fotoelettrica di sicurezza, a seconda della modalità operativa selezionata, torna al suo normale funzionamento dopo uno o due secondi, attivando nuovamente la protezione di accesso; alternativamente è il controller che, concludendo la fase di gating, riporta la barriera nelle medesime condizioni. Il software e le soluzioni di sicurezza in un impianto produttivo sono una cosa estremamente seria e gli sviluppi tecnologici devono aderire alle esigenze produttive e alla produttività in Smartgenerale.Process Gating di Leuze vanta un design estremamente compatto e di grande sostenibilità, infatti non è necessario trovare gli spazi per i sensori di muting davanti o dietro la barriera fotoelettrica. Il dispositivo di sicurezza inoltre ha un’elevatissima affidabilità e disponibilità, oltre a costi di installazione e manutenzione veramente bassi. Non è necessario né configurare o allineare e riallineare i sensori di muting. La soluzione è davvero plug and play. SPG presenta un ridotto rischio di manipolazione da parte degli operatori e anche oggetti con aperture come pallet con separazione tra i carichi vengono trasportati in modo affidabile e sicuro.

I sistemi di movimentazione, trasporto, montaggio e produzione ad alto tasso di automazione presentano spesso zone pericolose che devono essere protette da accessi non autorizzati. Esempi possono essere trovati nell’intralogistica, nell’industria automobilistica come anche in quella del Finopackaging.adoggi erano necessari sensori aggiuntivi per rilevare il materiale trasportato e per discriminare tra materiale trasportato e persone. Questi sensori sono anche conosciuti come „sensori di muting“.

PULIZIA

CAD/CAMSPECIALEINDUSTRIALE

La sicurezza sugli impianti è affidata alla sensoristica. Leuze rivoluziona il processo del muting delle barriere sugli impianti con una soluzione innovativa e altamente digitalizzata, un insieme dialogante tra controller e sistemi optoelettrici.

M &A | SETTEMBRE 2022 59

OMRON RIDURRE IL RISCHIO DI DISATTIVAZIONE DEI DISPOSITIVI DI INTERBLOCCO, PER UN SITO DI PRODUZIONE SICURO E SENZA PROBLEMI I componenti di sicurezza eseguono le loro funzioni di sicurezza solo se utilizzati correttamente.

OMRON ha lanciato un nuovo interruttore di sicurezza per porte con codifica elevata serie D41 per ridurre il rischio di disattivazione dei dispositivi di interblocco, per un sito di produzione sicuro e senza problemi.

Alcuni incidenti industriali sono stati causati dalla manomissione dei dispositivi di interblocco utilizzati per le protezioni di sicurezza, sebbene questo sarebbe potuto essere evitato.

Poiché questi incidenti hanno spesso conseguenze serie in molti Paesi, è necessario standardizzare la prevenzione delle manomissioni. Molti Paesi adottano la norma EN ISO 14119:2013, che definisce le misure necessarie per ridurre al minimo la disattivazione dei dispositivi di interblocco e che sta diventando lo standard globale. Grazie alla funzione integrata per evitare la disattivazione dell’interruttore stesso, è possibile ridurre il rischio di disattivazione delle protezioni. Nell’interruttore di sicurezza per porte “con codifica elevata” la combinazione di sensore e attuatore viene fissata mediante l’abbinamento con oltre 1.000 varianti disponibili. D41D è pensato per prevenire la disattivazione delle apparecchiature di interblocco e per ridurre al minimo il rischio di errore umano, grazie alla codifica RFID di alto livello. D41D offre un’eccellente versatilità di montaggio in diversi tipi di protezioni, essendo adatto per profili in alluminio, nonché per porte e pannelli in vetro, per protezioni rimovibili, girevoli e scorrevoli. Il design compatto si adatta agli spazi ristretti all’interno delle macchine e non ostacola l’accesso attraverso le aperture e si abbina al design della macchina. D41D garantisce una riduzione dei tempi di installazione, grazie alla procedura di apprendimento: l’abbinamento di tutti gli interruttori collegati in serie può essere eseguito in una volta sola, è molto intuitivo e richiede solo 30 secondi. Inoltre, la diagnostica intelligente tramite LED a tre colori include 11 possibili schemi per visualizzare uno stato diverso. D41L è un interruttore con blocco di protezione igienico e conforme alle normative, facile da pulire e dal design robusto, per la massima protezione contro la manomissione. L’esclusivo meccanismo di blocco dispone di una superficie liscia e senza irregolarità per impedire l’accumulo di acqua e corpi estranei; inoltre, è resistente a un’ampia gamma di detergenti (certificazione ECOLAB) ed è conforme ai più alti gradi di protezione: IP66, IP67 e IP69. D41L offre un’eccellente versatilità di montaggio in diversi tipi di protezioni essendo adatto per porte incernierate a destra e a sinistra e protezioni scorrevoli, grazie all’uso dello stesso attuatore. Inoltre, offre un’elevata tolleranza per il disallineamento delle porte, mentre l’impugnatura a stella è realizzata in plastica rinforzata con fibra di vetro con elevata resistenza contro gli urti.

M &A | SETTEMBRE 202260 PILZ BARRIERE FOTOELETTRICHE

Dove nasce l’esigenza di consentire l’accesso sicuro al processo produttivo la soluzione migliore è quella di adottare PSENopt II, la nuova proposta di barriere fotoelettriche di Pilz. A seconda dei requisiti, queste barriere fotoelettriche di sicurezza garantiscono la protezione dito, mano e Risultanocorpo.particolarmente adatte all’utilizzo in postazioni di lavoro manuale, carico/scarico di materiale o gestione dei materiali vicino ai robot. L’alta robustezza di questi dispositivi garantisce un’efficace protezione contro urti, collisioni e vibrazioni fino a 50g garantendo la massima affidabilità anche per un utilizzo in ambienti industriali gravosi. L’assenza di zone morte inoltre permette un montaggio flessibile con un elevato livello di sicurezza. La funzione di codifica integrata permette di evitare fastidi in applicazioni con installazioni di barriere ravvicinate. Grazie alla codifica, i sensori delle barriere fotoelettriche non interferiranno reciprocamente le une con le altre, anche se adiacenti tra loro. Ciò vale, in particolar modo, se il trasmettitore della prima coppia di barriere emette raggi in direzione del ricevitore della seconda coppia di barriere. In tal caso è sufficiente configurare le barriere fotoelettriche con codifica dei raggi diversa! Le barriere fotoelettriche PSENopt II sono disponibili a partire dall’altezza 150 mm fino a 1800 mm con varianti di tipo 3 per applicazioni fino a PL “d” oppure di tipo 4 per applicazioni fino a PL „e“. Una caratteristica unica delle barriere fotoelettriche di tipo 3 è che sono le prime al mondo ad essere dotate di certificazione UL per il mercato USA e Canada. TUV e UL garantiscono la certificazione ai sensi della EN / IEC Con61496.l’accessorio PSENopt II lockout da applicare alle barriere fotoelettriche si impedisce il riavvio della macchina. Si tratta di un’azione necessaria, ad esempio, durante l’esecuzione di lavori di manutenzione all’interno di una zona pericolosa. PSENopt II lockout è costituito da un’unità di montaggio per il fissaggio laterale alla barriera fotoelettrica come pure di una parte girevole. Qualora si oltrepassi la zona di pericolo, si può piegare la parte girevole davanti al campo visivo della barriera fotoelettrica e applicarvi un lucchetto. Ne consegue che la barriera fotoelettrica non dispone più di campo visivo libero evitando il Ariavvio.titolodi confronto: finora era possibile impedire il riavvio solo con l’ausilio di sensori di sicurezza supplementari nella zona pericolosa oppure a fronte di ispezione visiva, quindi controllando la zona pericolosa. Con PSENopt II lockout si realizza una soluzione sicura ovviando a costi aggiuntivi per sensori di sicurezza supplementari. In combinazione con la tecnologia di controllo di Pilz, come ad esempio il modulo compatto di sicurezza configurabile PNOZmulti 2, le barriere PSENopt II costituiscono una soluzione completa, conveniente e sicura per tutti i settori industriali.

DI SICUREZZA PSENOPT II

PULIZIA SPECIALEINDUSTRIALEBARRIERE DI SICUREZZA E CATENE PORTACAVI

Le barriere di sicurezza Protec sono state create per impedire l’accesso agli operatori nelle zone pericolose, resistere agli urti e favorire la visibilità. Offrire una vasta gamma di soluzioni è il risultato di uno sviluppo tecnologico di ottimizzazione degli spessori che permettono un buon compromesso tra costo e resistenza. Oltre alle classiche protezioni perimetrali in ferro verniciato, Protec ha voluto abbracciare i settori agroalimentare, farmaceutico o laddove vi sia la necessita di utilizzare un prodotto AISI304 creando una nuova linea chiamata INOX FOOD.

PROTEC PROTEZIONI IN INOX

La grande caratteristica di questa nuova linea è quella di facilitare lo scarico dell’acqua dalle superfici e favorirne quindi la pulizia. Il prodotto è composto da pannelli autoportanti in rete Ø4mm e da montanti sezione 50x50 con profilo ad U rialzato da terra. Le porte disponibili sono ad anta o scorrevoli sospese, e sono completamente premontate per ridurre così i tempi di installazione.

• EOS 4 barriere di Tipo 4 • Sezione di piccole dimensioni: solo 28 x 30 mm

Nei modelli con configurazione hardware (SM, SMO) le logiche di Muting ed i parametri di funzionamento vengono integralmente definiti attraverso i collegamenti del connettore principale. Nei modelli con configurazione software (SMPO) è possibile selezionare sia la modalità di configurazione hardware, mantenendo le medesime caratteristiche del modello SMO, sia la modalità di configurazione software, che permette la configurazione di tutte le logiche di Muting tramite il software SCS (Safegate Configuration Software), consentendo inoltre la configurazione di alcuni parametri e funzionalità aggiuntive quali il Muting Safegateparziale.puòessere utilizzata con i braccetti di Muting MA con sensori integrati, con le staffe di Muting MZ con sensori multiraggio M5, fotocellule a retro-riflessione MTRX o con qualsiasi altro sensore di Muting.

Modelli speciali “V” utilizzano braccetti più lunghi adatti nelle applicazioni con convogliatori ad alta velocità.

M &A | SETTEMBRE 2022 61 REER REER, DAL 1959 IL PARTNER

• Altezze protette da 150 a 2200 mm • Risoluzioni 14-20-30-40-50-90 mm e 2-3-4 raggi

• EOS 2 barriere di Tipo 2

• Solo uscita (Muting L) con raggi paralleli (P) o Incrociati (X)

TECNOLOGICO PER LA SICUREZZA

Grazie all’esperienza maturata come fornitore dei maggiori costruttori nel campo dell’industria alimentare, della pallettizzazione, delle macchine utensili, dell’automotive, della robotica e di molti altri settori, la ReeR è in grado di proporre la soluzione più adatta per la protezione di ogni singola applicazione industriale. La continua crescita negli anni conferma che la formula ReeR –sicurezza e qualità di prodotto, affidabilità e servizio per il cliente – continua ad essere il giusto approccio all’attuale mercato della sicurezza industriale. Riassumiamo in poche righe alcuni esempi dell’offerta ReeR relativa alle barriere di sicurezza.

Safegate garantisce la perfetta integrazione dei sensori di Muting che vengono collegati direttamente ai connettori presenti sulla barriera di sicurezza.

• Tutte le principali funzioni di sicurezza integrate • Modelli Master + 1 / 2 Slaves per il collegamento in serie delle barriere.

EOS - Barriere di sicurezza di Tipo 2 e 4

La famiglia di barriere di sicurezza di Tipo 4 Safegate rappresenta la soluzione ideale per la protezione di un vasto numero di applicazioni, in particolare dove sia necessaria un’integrazione delle funzioni di Muting.

Ogni barriera può essere configurata come:

Queste barriere sono disponibili nelle versioni WTF e WTHF con contenitore stagno IP 69K (56 mm di diametro) con o senza riscaldatore e possono essere utilizzate in ambienti caratterizzati dalla presenza di acqua e vapore come nell’industria alimentare e delle bevande. Inoltre, la serie EOS ha ottenuto la certificazione ECOLAB - Prove di resistenza del materiale secondo le procedure di pulizia e sanificazione dell’industria alimentare. Safegate, il controllo di accesso reso semplice

• Entrata-Uscita (Muting T) con raggi paralleli (P) La configurazione può essere modificata in qualsiasi momento.

• Nessuna zona morta nel lato superiore.

• Entrata-Uscita (Muting T) con raggi incrociati (X)

Reer completa la sua gamma di barriere per controllo accessi con i modelli TRX con elementi passivi retroriflettenti che permettono tra gli altri vantaggi di avere il cablaggio da un solo lato della barriera.

Modelli speciali “G” integrano sensori di Muting con portata ridotta per ottimizzare il corretto e costante rilevamento dei materiali trasparenti in genere (ad esempio vetro).

Admiral, barriere di sicurezza alta portata con sistema a doppio raggio Questo particolare modello long Range è dotato da un innovativo sistema a doppio raggio molto utile in applicazioni da esterno e ambienti difficili come potrebbe essere un’area portuale. Il doppio raggio permette di diminuire la sensibilità della barriera relativamente a piccoli oggetti (ad esempio uccelli o materiale trasportato dal vento) che possono attraversare il varco protetto dalla barriera provocandone l’intervento di sicurezza. Il sistema garantisce una completa affidabilità anche in caso di nebbia, neve o pioggia. Il doppio raggio fornisce una maggiore potenza in grado di non risentire degli agenti atmosferici. Inoltre, per risolvere i problemi dovuti all’ambiante (forte escursione termica con relativi problemi di condensa), salsedine, necessità di frequenti lavaggi per rimuovere polvere e sporcizia, la barriera viene alloggiata in un’apposita custodia stagna riscaldata con grado di protezione IP 67.

M &A | SETTEMBRE 202262 SPECIALE PULIZIA INDUSTRIALEBARRIERE DI SICUREZZA E CATENE PORTACAVI SATECH

PERIMETRALI MODULARI SU MISURA Nei moderni impianti produttivi, la robotica è una necessità, ma può anche essere potenzialmente pericolosa per i dipendenti che lavorano nelle immediate vicinanze dei macchinari, o per i passanti occasionali. Le Protezioni Perimetrali sono barriere fisiche che proteggono gli operatori dal contatto con parti mobili o da pericoli come la proiezione di scarti di lavorazione. Satech è la prima azienda italiana specializzata nella progettazione e costruzione di recinzioni perimetrali per macchinari in conformità con le normative internazionali. La progettazione e la realizzazione dei Ripari Fissi e Mobili è regolamentata dalla EN ISO 14120, mentre la normativa EN ISO 13857 definisce la distanza minima dal pericolo alla quale la rete potrà essere montata, in base alla dimensione dell’apertura della maglia di rete, all’altezza del pericolo e della barriera stessa. Le Protezioni Perimetrali Satech sono progettate per essere posizionate in sicurezza fino ad una distanza di 120 mm dal pericolo, consentendo di ridurre al minimo lo spazio occupato dal perimetro di sicurezza. Nel catalogo delle Soluzioni Standard Satech, oggi figurano ben 5 linee di protezioni modulari, 16 tipologie di accessi, 150 modelli di serrature ed interblocchi di sicurezza ed una scelta tra più di 300 accessori. Il reparto CustomGuard è inoltre in grado di progettare e realizzare ogni tipo di soluzione personalizzata, rendendo l’offerta di Satech una delle più complete al mondo. Satech è una moderna realtà internazionale che, in oltre 20 anni di attività, ha contribuito alla messa in sicurezza di centinaia di migliaia di impianti automatizzati e di milioni di persone in tutto il mondo. In un’ottica di competitività, la sicurezza è da considerare come uno dei parametri di valutazione e miglioramento delle tecnologie. La tutela del personale di produzione è dunque una scelta indispensabile, oltre che responsabile. A Safe Factory is a Productive one.

PROTEZIONI

Le cortine ottiche di sicurezza Schmersal, azienda leader nello sviluppo e commercializzazione di sistemi e soluzioni di sicurezza dedicati all’industria, della serie SLC440 offrono una soluzione efficiente per processi automatizzati, garantendo massima protezione della macchina e degli operatori. Si differenziano per la capacità di adattamento in qualsiasi ambiente, grazie alle funzioni integrate parametrizzabili senza l’ausilio di alcuno strumento esterno (PC/software). Gli obiettivi di protezione possono essere raggiunti senza problemi anche in caso di modifiche al processo, mediante le opportune regolazioni. La soluzione compatta SLC440/COM rappresenta la serie Schmersal più flessibile anche dal punto di vista dell’installazione, con l’altezza del campo di protezione corrispondente alla lunghezza del profilo, una caratteristica questa che la rende ideale per costruzioni compatte. Tutte le funzioni standard sono integrate. La lunghezza del profilo coincide con l’altezza del campo protettivo, consentendo in tal modo un montaggio ottimale nell’applicazione. Secondo la norma IEC 61496-1, la serie SLC440/COM offre sicurezza di tipo 4 che garantisce massima affidabilità. Particolarità di questo particolare dispositivo di Schmersal è la possibilità di montare una custodia in policarbonato con classe di protezione IP69K, rendendolo la soluzione idea per il settore alimentare. Per saperne di più: https://products.schmersal.com

SCHMERSAL CORTINE OTTICHE DI SICUREZZA SCHMERSAL CON CUSTODIA IP69K

È dal 1994 che Tecno Più mette a disposizione la propria ricerca ed esperienza al servizio della sicurezza sul posto di lavoro, soprattutto nel campo delle protezioni bordo-macchina, nelle quali è sicuramente leader in Europa e nel mondo. Clienti di ogni tipo, dalla multinazionale al piccolo artigiano, si affidano alla qualità che la società applica a tutti i suoi prodotti e che viene riconosciuta universalmente. L’evoluzione di Tecno Più, nell’offerta di sistemi di protezione e sicurezza, ha portato l’azienda ad implementare il proprio sistema di protezioni perimetrali TP-REX. Anticipare le normative, applicare un sistema di qualità a tutto il processo e la capacità di mettersi sempre in discussione nell’ottica di un continuo rinnovamento, dal settore commerciale all’assistenza post-vendita, sono gli ingredienti principali della ricetta che ha reso il marchio Tecno Più leader nel settore. R04 LITHE è una protezione perimetrale a montaggio rapido costituita da pannelli costruiti in rete metallica 100x22x3mm e profili in alluminio verniciato, a disegno esclusivo TP-REX, e da montanti tubolari in acciaio verniciato, di sezione 50x50mm dotati di esclusivi piedi regolabili in altezza per piccoli aggiustamenti. L’esclusivo sistema di montaggio TP-REX, in caso di necessità, consente l’agevole rimozione del pannello semplicemente allentando il sistema di serraggio, agendo su un semplice dado e lasciando i montanti nella loro posizione. Il sistema è assolutamente versatile, in quanto permette la costruzione anche di pannelli di misure non standard e contiene i costi poiché completamente privo di qualsivoglia saldatura. Data la natura dei profili in alluminio, il pannello può essere facilmente modificato nella sua larghezza, tagliando il profilo e la rete nella misura desiderata avendo l’accortezza di lasciare i codoli della rete della stessa misura iniziale (19mm). È sufficiente filettare di nuovo il foro del profilo tagliato (maschio M8) e il pannello è pronto per essere rimontato, permettendo di eseguire quindi delle modifiche in opera in tempi estremamente ridotti.

Grazie all’assenza di segnali di processo esterni o sensori di muting, questa soluzione di sicurezza è flessibile e compatta, e consente di ottimizzare la manutenzione con la massima sicurezza per l’operatore, oltre ad un risparmio di costi. La protezione d’accesso Smart Box Detection è in grado di rilevare oggetti con un profilo rettangolare e con un’altezza di 13 cm quando entrano nel campo protetto di detec4, che è costantemente attivo. La valutazione dei raggi interrotti nel processo assicura una differenziazione intelligente tra persone e materiale, poiché le persone o le parti del corpo che passano lungo una linea di trasporto o che interferiscono con una macchina hanno una geometria fondamentalmente diversa e creano uno schema di interruzione dei raggi significativamente diverso. Viene così evitato un arresto di sicurezza errato del sistema di trasporto.

La soluzione di sicurezza detec4 Smart Box Detection distingue in modo intelligente persone e materiale.

M &A | SETTEMBRE 2022 63 SICK DETEC4 SMART BOX DETECTION: LA SOLUZIONE DI SICUREZZA INTELLIGENTE PER LE MACCHINE PER L’IMBALLAGGIO

La protezione d’accesso Smart Box Detection è la prima soluzione intelligente per una discriminazione intelligente uomo-materiale. Da ora macchine per l’imballaggio nell’area di fine linea, caricatori verticali e laterali o moduli di smistamento possono essere utilizzati in modo ancora più sicuro e semplice, grazie a detec4 Smart Box Detection di SICK, il sistema intelligente di protezione accessi. Con l’aiuto di un’affidabile logica di riconoscimento dei modelli, la soluzione SICK può distinguere in maniera intelligente gli oggetti rettangolari, come i cartoni, dalle persone o parti del corpo nelle aree di ingresso e uscita dei sistemi di imballaggio o degli impianti di trasporto intralogistici. Questo permette un trasporto continuo, senza fermate, di cartoni dentro e fuori dalle macchine recintate.

TECNO PIÙ R04 LITHE, LA PROTEZIONE PERIMETRALE A MONTAGGIO RAPIDO

Soluzione di facile integrazione La soluzione di sicurezza detec4 Smart Box Detection si caratterizza per la sua semplice integrazione. È, infatti, integrata direttamente nella barriera fotoelettrica di sicurezza detec4 come funzionalità aggiuntiva e non richiede né segnali supplementari dai sistemi di automazione né sensori di muting durante il funzionamento. Questo significa che può essere adattata e configurata secondo i requisiti dell’applicazione, senza alcuno sforzo aggiuntivo di programmazione, montaggio o cablaggio. Anche la manutenzione è significativamente semplificata grazie al suo design snello. Se durante il funzionamento devono essere rilevati oggetti di diverse altezze e lunghezze, non è necessario apprenderli né adattare la configurazione della soluzione di sicurezza. Questo assicura la massima versatilità e flessibilità, garantendo la massima produttività del sistema.

M &A | SETTEMBRE 202264 WENGLOR LA SICUREZZA È UNA CERTEZZA CON I SENSORI WENGLOR

Nella vasta gamma di prodotti di wenglor sensoric troviamo anche le barriere luminose e le barriere multiraggio intelligenti progettate per le applicazioni di sicurezza. Le famiglie SEMx e SEFx - così sono identificati a catalogo questi dispositivi - dispongono di caratteristiche tecniche che assicurano il massimo livello di protezione di dita, mani e corpo degli operai che quotidianamente hanno a che fare con impianti e macchinari nei più disparati ambiti produttivi. Una delle peculiarità che contraddistingue le famiglie SEMx e SEFx è la funzione di muting, che permette di discriminare il passaggio all’interno delle barriere di un oggetto piuttosto che di una persona. Ciò permette di movimentare oggetti all’interno e all’esterno delle aree pericolose in piena sicurezza, garantendo la completa protezione in caso di accessi non autorizzati. Distinguendo gli oggetti dalle persone, la funzione di muting diventa un elemento funzionale che, oltre a garantire la sicurezza, consente di mantenere l’efficienza produttiva elevata. L’equipaggiamento protettivo può essere configurato in più modalità: muting incrociato; muting lineare a due sensori; muting lineare a quattro sensori con monitoraggio sequenza; muting lineare a quattro sensori con monitoraggio temporale.Le operazioni di configurazione possono essere effettuate tramite il display integrato o mediante il software wTeach2, package che wenglor rende disponibile gratuitamente e che offre una serie di funzionalità aggiuntive, tra cui il check guidato dello status di sicurezza impostato e la diagnostica avanzata. Grazie all’interfaccia IO-Link e alle funzioni integrate di misura, le barriere di sicurezza wenglor possono essere utilizzate quali dispositivi multifunzione. La configurazione di una barriera può essere velocemente replicata su altri dispositivi mediante l’impiego di una scheda di memoria microSD. Andando più nel dettaglio, le barriere luminose di sicurezza sono progettate per proteggere l’operatore nei punti più esposti come dita e mani. Disponibili in 12 differenti altezze del campo protetto (da 159 mm a 1.812 mm), le barriere sono certificate secondo i più recenti standard di sicurezza internazionali e possono essere integrate in sistemi sia nuovi che esistenti anche in spazi molto limitati. La risoluzione per la protezione delle dita è di 14 mm, quella delle mani è di 30 mm (DIN EN ISO 13855). Quali dispositivi di sicurezza contactless di tipo 4 (EN 61496), le barriere luminose raggiungono la più elevata categoria di sicurezza garantendo un performance level di categoria “e” (DIN EN ISO 13849-1). La disponibilità integrata della funzione di misurazione ne consente l’impiego multifunzionale. Le barriere di sicurezza multiraggio, invece, sono adatte a fornire protezione adeguata alle persone in aree pericolose o per proteggere le aree critiche da accessi non autorizzati. In questo caso è sufficiente impiegare dispositivi a bassa risoluzione, tali per cui la barriera si possa attivare quando la zona protetta viene violata dal corpo di una persona. Sono disponibili tre diverse varianti con risoluzione di 300, 400 e 500 millimetri. Le barriere di sicurezza multiraggio wenglor sono dispositivi contactless di tipo 4 (EN 61496) progettate per soddisfare i più elevati requisiti di sicurezza delle macchine (performance level “e” in accordo a DIN EN ISO 13849-1).

PULIZIA SPECIALEINDUSTRIALEBARRIERE DI SICUREZZA E CATENE PORTACAVI

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M &A | SETTEMBRE 202266 OGGI È ORMAI CHIARO A TUTTI CHE UN SENSORE È UN DISPOSITIVO CHE RILEVA I CAMBIAMENTI NELL’AMBIENTE CIRCOSTANTE E CONVERTE UN FENOMENO FISICO IN UNA TENSIONE ANALOGICA O DIGITALE MISURABILE E QUINDI IN UN DISPLAY LEGGIBILE DALL’UTENTE. MA È CHIARO INVECE QUALI SONO LE APPLICAZIONI CHE UN SENSORE PUÒ AVERE O COME POSSONO ESSERE UTILIZZATE LE INFORMAZIONI DA ESSO RILEVATE? di Ilaria Chinchella – Sorint.TEK; Andrea Mazzoleni – AFIL DAI SENSORI ALLE PIATTAFORME IOT: COME RENDERE LA STRATEGIA AZIENDALE DATA DRIVEN RICERCA e INNOVAZIONE

M &A | SETTEMBRE 2022 67 I

dall’uso crescente dell’Intelligenza Arti ficiale. Per fare esempi di IoT ancora più semplici pensiamo ai comunissimi lam pioni delle nostre città, che sono infatti in grado di regolare la loro luminosità sulla base delle condizioni di visibilità, oppure ai semafori che si sincronizzano per creare un’onda verde per il passaggio di un mezzo di soccorso. Ma ritorniamo ai sensori: un tema interessante è l’utilizzo dei dati raccolti daiSesensori.infatti

i dati raccolti vengono con servati su ampie serie storiche e con un buon livello di dettaglio, possono essere un’ottima base dati utile a fornire inte ressanti informazioni sui fenomeni che i dati rappresentano e arrivare a essere utilizzati per prevedere l’evoluzione di taliÈfenomeni.unaspetto forse meno visibile ai non addetti ai lavori, in particolare nell’appli cazione in quei settori che per loro natura sono più lontani dalla digitalizzazione. Leggere dati come la temperatura, il livello di umidità o il numero di vibra zioni relative ad un nastro trasportatore della sabbia in un processo di fonderia non serve solo a conoscere queste infor mazioni e a prevedere azioni concrete al superamento di una certa soglia (come, ad esempio, intervenire sul nastro in caso di livelli di temperatura non idonei al pro cesso). L’informazione della temperatura, insieme ad altri dati, su periodi tempo rali medio lunghi, consente di applicare modelli di analitiche predittive, come ad esempio di determinare la probabilità che il nastro trasportatore si guasti e quindi dare informazioni che suggeriscono una manutenzione dell’impianto che anticipi un possibile guasto con il relativo fermo macchina. Questo è stato realizzato nel progetto SNIPE dove gli scenari più cri tici in termini di impatto energetico ed economico per l’industria della fonderia sono stati oggetti di un progetto di digi talizzazione con l’obiettivo specifico di ridurre i tempi di inattività sul processo di fusione, sul trasporto e trasferimento a nastro e sulla produzione di sabbia verde. Un altro esempio è il progetto Watchman dove sono stati creati dei dimostratori su due casi industriali che In realtà l’uso dei sensori ha confini ampi e applicazioni diffuse. Da notare che sono ormai 20 anni da quando è stata coniata l’espressione Internet of Things, ambito in cui l’utilizzo dei sensori è una delle componenti utilizzate per i diversi ambiti applicativi: casa intelligente, smart building, smart metering, smart factory, auto intelligenti, smart city, e via a seguire con smart environnement, smart agricolture, smart logistics, smart lifecycle, smart retail e smart health, anche se il concetto di Internet of Things va oltre gli oggetti intelligenti e assume un significato pieno nella rete che inter connette questi oggetti. Gli esempi di Internet of Things, in questo senso, sono innumerevoli. Basti pensare alle automobili, inizialmente rese connesse “solo” tramite box GPSGPRS con finalità assicurative e che oggi escono dalle fabbriche già dotate di connettività a bordo. Oppure alla casa, in cui abbiamo assistito all’evoluzione dalla “sola” domotica cablata a solu zioni wireless sempre più alla portata di tutti, caratterizzate da servizi in cloud e

M &A | SETTEMBRE 202268 grazie ai dati raccolti con tecniche di Computer Vision hanno dimostrato il loro impatto sia sulla qualità del prodotto che sulla produttività del lavoro. In parti colare, il dimostratore SALF si è focaliz zato nella realizzazione di un sistema in grado di rilevare difetti di stampa e parti specifiche in sacche di soluzione fisiolo gica, mentre il dimostratore Brembo ha realizzato un sistema in grado di rilevare difetti superficiali o di verniciatura delle pinze freno.

• l’installazione dei sensori ‘in campo’ cioè la lettura del mondo fisico;

Già utilizzata in diversi casi d’uso, MangroviaIoT (Maggiori Informazioni) è una piattaforma di asset management e operation intelligence che ben rappre senta una delle componenti fondamentali per intraprendere e facilitare il percorso verso la digitalizzazione e rendere più rapidi i processi di acquisizione, elabo e

• le modalità di comunicazione tra i sen sori e la piattaforma;

Per questo un punto cruciale è la scelta della piattaforma IoT che deve avere la capacità di collegarsi in modo agile a diversi tipi di sensori per accelerare e facilitare l’integrazione e l’orchestrazione di prodotti e processi con costi sostenibili e garantendo la massima flessibilità. Un esempio di Piattaforma IoT, già in uso in diversi progetti industriali è MangroviaIoT, piattaforma sviluppata da Sorint.TEK, maturata dopo nume rose esperienze nello sviluppo di piatta forme e/o componenti big data analytics, sia su ecosistemi Hadoop che con altri framework, finalizzati all’elaborazione ed integrazione degli stessi dati secondo diversi criteri e livelli di complessità: dalla normale reportistica alle più avan zate e recenti tecniche di machine lear ning e deep learning, con importanti esperienze in diversi domini e settori tra i quali Internet Of Things e Industry 4.0.

RICERCA

In sintesi, la possibilità di applicare strumenti di analisi a grandi flussi di dati fornisce ai Decision Makers uno strumento in più per guidare le deci sioni aziendali, in un’ottica di sviluppo del business sempre più Data Driven.

Si possono utilizzare per fare previ sioni delle vendite in base a specifiche variabili di interesse oppure correlare fenomeni esterni come il meteo con la movimentazione del pubblico, prevedere la qualità del prodotto finito e semila vorato per migliorare la qualità globale e potenziare il know-how aziendale.

Un punto deve però essere sottoline ato, quale che sia l’ambito di utilizzo: le analitiche predittive sono tanto più precise e corrette quanto più i dati sono numerosi, dettagliati, continui nel tempo e accurati.Perquesto motivo, per passare dal mondo fisico a cui si applicano i sensori ed arrivare a rendere disponibili i dati ai Process Owners e ai Decision Makers, è necessario affrontare tre macro-temi, ciascuno dei quali con caratteristiche, tematiche e potenzialità diverse:

• la piattaforma che riceve i dati e li rendeAnchefruibili.senormalmente dotati di una loro applicazione nativa, i sensori in sé non sono infatti sufficienti all’applica zione di analitiche avanzate come quelle sopra descritte. Infatti, un elemento importante è la modalità con cui i dati sono disponibili, la possibilità di rag grupparli e renderli disponibili e colle gabili tra di loro in un’unica piattaforma. Spesso, infatti, un punto fondamen tale è poter correlare tra loro i dati letti da sensori diversi, per verificare le possi bili relazioni tra informazioni di diversa natura, formato, granularità temporale.

La prognostica e la manutenzione predittiva sono uno degli esempi di ciò che si può ottenere quando si dispone di informazioni con un buon livello di dettaglio e su serie storiche significative, ma le applicazioni possono essere diverse.

INNOVAZIONE

O ancora verificare se un impianto di produzione è efficiente o inefficiente e intercettare i fattori che ne determinano eventuali fluttuazioni.

Sono due gli ambiti dove è attual mente in uso: tutto il tema dell’energy management con l’obiettivo di monito rare lo stato di funzionamento degli stru menti in campo, ottimizzare i consumi e la produzione energetica, supportare le necessità di una smart grid, effettuare analisi energetiche puntuali e aggregate e adempiere alla normativa in ambito energetico, dove i casi d’uso principali sono Iren S.p.A. e Sorgenia S.p.A. Ma soprattutto l’area monitoraggio degli asset industriali dove oltre a gestire e monitorare lo stato di comunicazione dei sensori, la soluzione consente di eviden ziare anomalie, governare il ciclo di vita dei dati rilevati e creare una base utile per una attività di advanced analytics alimen tando strumenti statistici e algoritmi di machine learning finalizzati allo sviluppo di analitiche predittive e prescrittive. Si inseriscono in questa area anche l’utilizzo per il monitoraggio dati di presenza e di affluenza all’interno di aree aziendali, il monitoraggio di metriche di smart cities all’interno di comuni sino al controllo perimetrale tramite tecniche di Deep Learning. Un caso d’uso interessante è l’utilizzo della piattaforma per il monitoraggio della qualità dell’aria in ambienti industriali dove gli indicatori del benessere percepito dai lavoratori sono correlati all’utilizzo di ventilatori o impianti di trattamento dell’aria. Un altro caso specifico è invece la realizzazione di linee vita digitaliz zate dove la piattaforma consente di monitorare il movimento in quota e di segnalare e anticipare situazioni criti che.Per maggiori

M &A | SETTEMBRE 2022 69

Il Cluster AFIL Associazione Fabbrica Intelligente Lombardia – promuove e valorizza l’adozione delle tecnologie abilitanti tipiche del paradigma Industria 4.0 all’interno dell’ecosistema manifatturiero lombardo. Attraverso le Strategic Communities, ovvero gruppi di lavoro formati da grandi imprese, PMI, start-up, associazioni, università e centri di ricerca che lavorano su tematiche strategiche per il manifatturiero lombardo, AFIL accompagna i suoi associati in un percorso collaborativo di crescita attraverso incontri tematici, workshop, webinar, matchmaking, missioni internazionali, favorendo lo sviluppo di progettualità e promuovendo la R&I. Le Strategic Communities di AFIL ad oggi sono 5: De- and Remanufacturing for Circular Economy, Digital Transformation, Advanced Polymers, Additive Manufacturing e Secure and Sustainable Food Manufacturing. In particolare, la Strategic Community “Digital Transformation” ha lo scopo di favorire l’adozione tra le imprese lombarde di soluzioni legate alla digitalizzazione e all’intelligenza artificiale. In questo contesto, la Strategic Community ha concepito e implementato due progetti supportati da Regione Lombardia: Watchman – Workloadreduction mAchine vision-based TeChnology Hub for MANufacturing – e Smart4CPPS – Smart Solution for Cyber Physical Production System. AFIL è anche coinvolta nei progetti europei AIRegio e ADMATranS4Mers indirizzati a favorire la diffusione della digitalizzazione in particolare tra le PMI. Attraverso AFIL, la Strategic Community partecipa ai network internazionali di Regione Lombardia come la Vanguard Initiative e la Piattaforma S3 della Commissione Europea. Coloro che volessero ricevere maggiori informazioni sulle attività di AFIL sono pregati di scrivere ad andrea.mazzoleni@afil.it. Per associarsi ad AFIL visitare www.afil.it razione e analisi dei dati. Progettata a micro-servizi e con com ponenti open source, è una piattaforma IoT integrabile facilmente con qualsi asi tipo/produttore di sensore (Smart Meters, Smart Room Sensor, Industrial Sensor, Agriculture Sensor) e con proto colli di comunicazione differenti.

èprotocolli(Quantiimportantepiattaformazionementalecontattoelettrici,inpiograndezzalogiecomprendewatch?v=q4y7skl6DrYhttps://www.youtube.com/informazioni:Insintesi,ilmondodeisensoriun’ampiavarietàditipodiversificateinbasealtipodichemisurano,alprincidifunzionamento,allagrandezzauscita,comeisensorimeccanici,termici,ottici,isensoridiediprossimità.MaèfondaperrealizzareladigitalizzadiunprocessolasceltadiunaIoT,doveilparametropiùècertamentelaflessibilitàsensorisonosupportati?Qualidicomunicazione?Quantofacileaggiungernedinuovi?),acui

1Sensor Network for Intelligent Predictive Enterprise - SNIPE - Kilometro Rosso 2 https://www.watchman-hub.it/ 3https://www.mangroviaiot.com/ si affianca la scalabilità della piattaforma (quanto è possibile aumentare il numero di dispositivi collegati?) e la valutazione di quanto la piattaforma sia integrabile con altri software (come i sistemi di Business Intelligence in output o sistemi PLC in input). E infine, un’interfaccia user friendly in grado di essere utilizzata non solo necessariamente da utenti IT. Chi siamo: Sorint.TEK (http://www. latek.it) è la Business Unit focalizzata sui temi di Advanced Analytics e Machine Learning del gruppo Sorint.Lab, leader europeo nella consulenza per le tecnolo gie avanzate da quasi 35 anni. Nasce in evoluzione di alcuni progetti di successo sviluppati con importanti clienti dell’area “Energy and Utilities”, e si occupa oggi di realizzare, gestire e supportare endto-end le strategie data driven di partner e clienti, dal design ed implementazione di architetture Big Data e Fast Data, allo sviluppo di soluzioni di intelligenza arti ficiale e di automazione, alla rappresenta zione delle informazioni per il supporto alle decisioni aziendali. 

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Registrazione del Tribunale di Milano n. 653 del Iscrizione21.09.2005.alR.O.C. n. 12191 del 29/10/2005 Tutti gli articoli pubblicati su m&a meccanica &automazione sono redatti sotto la responsabilità degli Autori. La pubblicazione o la ristampa degli articoli deve essere autorizzata per iscritto dall’Editore. Ai sensi dell’art. 13 del D.Lgs. 196/03, dati di tutti i lettori saranno trattati sia manualmente sia con strumenti informatici e saranno utilizzati per l’invio di questa e di altre pubblicazioni e di materiale informativo e promozionale. Le modalità di trattamento saranno conformi a quanto previsto dall’art. 11 D.Lgs. 196/03. I dati potrebbero essere comunicati a soggetti con i quali Quine S.r.l. intrattiene rapporti contrattuali necessari per l’invio delle copie della rivista. Il titolare del trattamento dei dati è Quine S.r.l. - via Spadolini, 7 - 20141 Milano Tel +39 02 864105 Fax +39 02 72016740, al quale il lettore si potrà rivolgere per chiedere l’aggiornamento, l’integrazione, la cancellazione e ogni altra operazione di cui all’art. 7 D.Lgs. 196/03.

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M | SETTEMBRE 202274 Acimall 9 AFIL 66 ANIE 8 Camozzi 11 Danobat 40 Datasensing 55 DMG MORI 42 Federmacchine 12 Forum Meccatronica 10 Gerardi 44 Hermle 48 igus 56 Istech 70 Kabelschlepp 57 Leuze 58 Mewa 16 MiR 73 Modula 73 Omron 10 Omron 59 Pilz 60 Pneumax 28 Protec 60 Reer 61 Renishaw 20 Rettificatrici Ghiringhelli 34, 46 Satech 62 Schmersal 62 Schunk 18 Sick 63 Staubli 14 Tecno Più 63 Walter tools 70 Wenglor 64 Yaskawa 8 A.M.C. Meccanica 32 BIMU II cop Danobat 27 DMG MORI 3 Euroblech 11 Hermle 31 Hoffamnn Group 51 igus 4 Infa 19 MMC III cop Pneumax I cop R+W 23 Rettificatrici Ghiringhelli IV cop smc 71 Sorma 7, 17 Studer battente Synergon 36 Topsolid 65 ABBIAMO PARLATO DI... INSERZIONISTI n. 5 Giugno www.meccanica-automazione.com2022

Redazione Direttore Responsabile Giorgio CoordinamentoAlbonettiEditoriale Area Industry Marco Tenaglia marco.tenaglia@quine.it– – cel. 3298490024 Direttore tecnico Chiara cristina.gualdoni@quine.itCristinaSegreteriaTagliaferridiRedazioneGualdoni – cel. 3477623887 Hanno collaborato a questo numero Ilaria Chinchella, Andrea Mazzoleni, Patrizia Ricci, Eleonora Segafredo Pubblicità Ufficio Traffico Elena e.genitoni@lswr.itGenitoni – tel. 0289293962 Servizio abbonamenti Abbonamentoabbonamenti.quine@lswr.itannuale € 49,99 Costo copia singola € 7,07 (presso l’editore)

MANUFACTURING | INDUSTRIAL IT | AUTOMATION | MECHATRONICS SETTEMBRE#3 DesignIndustry 4.0 ABILITANTITECNOLOGIEAUTOMOTIVEPERNUOVIPOWERTRAIN magazine ARTIFICIALEPERL’HUBTECNOLOGIEDKCL’INTERVISTAASPSITALIALOMBARDOL’INTELLIGENZA

Modularità, efficienza e versatilità

ARMADI COMPONIBILI

Gli armadi componibili della Linea RamBlock, offrono una vasta gamma di soluzioni applicabili in ambito di automazione industriale e della distribuzione di energia in bassa tensione. Efficienza, versatilità e modularità sono elementi distintivi dell’intera gamma che è stata progettata per facilitare le operazioni di installazione e manutenzione.

L’elevato grado di protezione IP55 e di resistenza meccanica garantiscono sicurezza e affidabilità per soddisfare ogni esigenza di applicazione. Linea

Esenti lubrificazioneda Leggere A Guidemagazzinolinearidrylin®Lasciateviguidare ... /lasciatevi-guidare igus® srl Via delle Rovedine, 4 23899 Robbiate (LC) Tel. 039 59 06 1 igusitalia@igus.it

 di Carlo Marchisio / Industrial Automation Consultan Editoriale www.linkedin.com/in/carlomarchisio/

RIFORMA ITS: UN VALIDO SOSTEGNO PER L’AUTOMAZIONE INDUSTRIALE

La riforma del sistema ITS è una delle atti vità previste nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, con lo scopo di definire la posizione degli ITS nel contesto italiano dell’istruzione pro fessionale, incrementando la presenza esecutiva nel mondo industriale di ogni regione italiana. La Camera dei Depu tati ha approvato il testo del disegno di legge relativo alla “Istituzione del Sistema terziario di istruzione tecnolo gica superiore”. Gli ITS diventano rife rimenti strategici per tutte le politiche industriali e del lavoro che deve mirare all’ unione degli investimenti tecnolo gici e i nuovi modelli organizzativi, e sullo sviluppo di attività di formazione e di riqualificazione di tali processi innovativi. Questa integrazione iniziale tra investimenti in capitale tecnologico e capitale umano sarebbe opportuno applicarla nel Piano Transizione 4.0 indicato dal PNRR, in modo da acce lerare uno sviluppo intenso di nuove tecnologie, molto complesso senza la disponibilità di tecnici con opportune competenze. È importante la capacità dell’impresa di attivare nelle fabbriche le innovazioni tecnologiche disponibili: una attività complessa senza gli oppor tuni investimenti nel mondo lavora L tivo. L’augurio è che la riforma ITS permetta di agevolare una importante opportunità unita ad altre tematiche nazionali, per esempio con le politiche industriali legate alla trasformazione digitale. Si attiverà il cambiamento del nome degli ITS: da Istituti Tecnici Superiori, a Istituti Tecnologici Supe riori (ITS Academy). Spesso mesco lati con gli istituti tecnici di istruzione secondaria superiore (noti come ITIS), gli ITS rischiavano di essere identificati per didattica secondaria, destinati sola mente ai diplomati tecnici. La necessità era quindi di agevolare l’identità posi tiva verso i futuri diplomati. In merito si è molto discusso e numerose sono state anche le proposte messe in campo. La riforma entrata in vigore unisce all’ Academy con il ben noto acronimo ITS, modificando però il termine “tecnico” con “tecnologico”. Un muta mento importante: il vocabolo “tecnico” sta ad identificare ciò che è relativo alle applicazioni e realizzazioni pratiche di una scienza o di una disciplina, mentre “tecnologico” è legato alla tecnologia. Riteniamo questi aspetti molto rile vanti e la scelta di questi punti di rife rimento è molto utile per unire sempre di più questo sistema verso la creazione di professionalità in grado di gestire l’innovazione tecnologica nel mondo industriale, mentre praticamente la posizione dei diplomati ITS è stata basata quale accessibilità di congiun gere esperienze teoriche e competenze pratiche, senza aver sviluppato l’uso di una specifica tecnologia. Si potrà attin gere tramite i nuovi ITS nuove forze lavorative per il settore produttivo. La speranza del mondo industriale è che questa riforma permetta di compensare la difficile e radicata ricerca di personale esperto per l’automazione di fabbrica.

3/2022 | INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE 5

INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE | 3/20226 SETTEMBRE 2022/NUMERO #3 Contenuti MANUFACTURING INDUSTRIAL IT AUTOMATION MECHATRONICS DesignIndustry 4.0 ABILITANTITECNOLOGIEAUTOMOTIVEPERNUOVIPOWERTRAIN magazine ARTIFICIALEPERL’HUBTECNOLOGIEDKCL’INTERVISTAASPSITALIALOMBARDOL’INTELLIGENZA A EDITORIALE 5 Riforma ITS un valido sostegno per l’automazione industriale NEWS 8 Forum meccatronica 2022 10 Formnext ancora in crescita 12 L’automazione vi aspetta a SPS Norimberga 13 CmASIC di Wibu-Systems L’INTERVISTA 14 Innovazione, digitalizzazione, automazione: DKC a SPS Italia AUTOMOTIVE 16 Tecnologie abilitanti per nuovi powertrain 20 Con la tecnologia PixelPaint la prima “art car” al mondo 8 1413 10

Produzione Antonio Iovene | Procurement Specialist a.iovene@lswr.it | Cell. 349.1811231

n. 3 Settembre www.innovareweb.it2022

Hanno collaborato a questo numero Mario Gargantini, Sofia Rossi, Chiara Tagliaferri Pubblicità Ufficio Traffico Elena e.genitoni@lswr.itGenitoni – tel. 0289293962

Ai sensi dell'art. 13 Regolamento Europeo per la Protezione dei Dati Personali 679/2016 di seguito GDPR, i dati di tutti i lettori saranno trattati sia manualmente, sia con strumenti informatici e saranno utilizzati per l’invio di questa e di altre pubblicazioni e di materiale informativo e promozionale. Le modalità di trattamento saranno conformi a quanto previsto dagli art. 5-6-7 del GDPR. I dati potranno essere comunicati a soggetti con i quali Edra S.p.A. intrattiene rapporti contrattuali necessari per l’invio delle copie della rivista. Il titolare del trattamento dei dati è Edra S.p.A., Via G. Spadolini 7 - 20141 Milano, al quale il lettore si potrà rivolgere per chiedere l’aggiornamento, l’integrazione, la cancellazione e ogni altra operazione di cui agli articoli 15-21 del GDPR.

3/2022 | INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE 7 22 IO-Link Wireless: intelligente, comunicativo, senza fili 24 Innovative soluzioni di automazione per l’industria automobilistica 26 L’innovazione del Gruppo Bosch nei processi produttivi di Maserati 28 Progetti e soluzioni per l’e-Mobility 32 La stampa 3D di Formlabs per componenti e attrezzature per l’automotive 36 Automazione per la raccolta dei4616rifiuti

DesignIndustry

Testata associata magazine 4.0 40 La tracciabilità nel settore automobilistico 42 Robot compatti e dinamici per soluzioni personalizzate di automazione e assemblaggio 44 Automotive, l’alternativa di automazione è collaborativa TECNOLOGIE 46 L’Hub lombardo per l’intelligenza artificiale

Redazione Direttore Responsabile Giorgio CoordinamentoAlbonettiEditoriale Area Industry Marco Tenaglia marco.tenaglia@quine.it– – cel. 3298490024 Direttore tecnico Carlo cristina.gualdoni@quine.itCristinaSegreteriaMarchisiodiRedazioneGualdoni – cel. 3477623887

Grafica e Fotolito Fabio Castiglioni Stampa Aziende Grafiche Printing Srl Peschiera Borromeo (MI)

Iscrizione al R.O.C. n. 12191 del 29/10/2005 Tutti gli articoli pubblicati su Industry 4.0 Design magazine sono redatti sotto la responsabilità degli Autori. La pubblicazione o la ristampa degli articoli deve essere autorizzata per iscritto dall’Editore. Ai sensi dell’art. 13 del D.Lgs. 196/03, i dati di tutti i lettori saranno trattati sia manualmente sia con strumenti informatici e saranno utilizzati per l’invio di questa e di altre pubblicazioni e di materiale informativo e promozionale. Le modalità di trattamento saranno conformi a quanto previsto dall’art. 11 D.Lgs. 196/03. I dati potrebbero essere comunicati a soggetti con i quali Quine S.r.l. intrattiene rapporti contrattuali necessari per l’invio delle copie della rivista. Il titolare del trattamento dei dati è Quine S.r.l. - via Spadolini, 7 - 20141 Milano Tel +39 02 864105 Fax +39 02 72016740, al quale il lettore si potrà rivolgere per chiedere l’aggiornamento, l’integrazione, la cancellazione e ogni altra operazione di cui all’art. 7 D.Lgs. 196/03.

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La Meccatronica Un concetto che rappresenta un’esigenza forte: quella di interconnettere, analizzare e ottimizzare i processi produt tivi. Mai come oggi l’industria manifatturiera italiana ha bisogno di digitalizzazione e sostenibilità, ma soprattutto di soluzioni flessibili. Ne va della competitività delle imprese, a fronte del caro energia e delle difficoltà strategiche ed economiche del momento. Gli obiettivi di decarbonizzazione imposti dall’Unione Europea indirizzano i Paesi membri verso un sistema economico più green. Attraverso l’applicazione del pac chetto di misure “FIT for 55” si lavorerà per traguardare gli obiettivi stabiliti dalla normativa europea sul clima, come la riduzione delle emissioni di CO2 del 55% entro il 2030.

Si rinnova l’appuntamento con Forum Meccatronica, ideato dal Gruppo Meccatronica di ANIE Automazione e realizzato in collaborazione con Messe Frankfurt Italia. “Integrazione e flessibilità a supporto dell’industria digitale e sostenibile” è il filone tematico della nona edizione della mostra-convegno che si terrà il prossimo 4 ottobre presso il Nuovo Centro Congressi Fiere di Padova. Nel corso dell’evento i più importanti fornitori di tecno logie e soluzioni meccatroniche approfondiranno, anche attraverso esperienze concrete di integrazione mecca tronica, differenti aspetti quali motion control, robotica, software industriale, impiantistica. L’obiettivo è quello di presentare lo stato dell’arte con uno sguardo proiettato sul percorso da affrontare per rispettare i grandi impegni del settore in tema di digitalizzazione e sostenibilità.

La transizione energetica costituisce il percorso di questo di C.G.

INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE | 3/20228 News

A Padova la 9° edizione di Forum Meccatronica dal titolo “Integrazione e flessibilità a supporto dell’industria digitale e sostenibile” 2022

FORUM MECCATRONICA

Lenze

3/2022 | INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE 9

importante cambio di paradigma caratterizzato da un sistema economico sostenibile e decarbonizzato.

I partner dell’evento industriale, automation, Beckhoff automation, riduttori, Bosch rexroth, Heidenhain italiana, Hiwin, Lapp italia, italia, Mitsubishi europe, motoriduttori, Omron electronics, Rockwell automation, Schneider electric, Sew-eurodrive, Sick, Stormshield, Weidmueller, Wittenstein.

Per le aziende superare la crisi e uscirne rafforzate significa anche intraprendere piani di trasformazione che portino alla digitalizzazione dei processi di analisi, di decisione ed esecuzione utilizzando nuove metodologie di gestione aziendale. La convergenza tra digitalizzazione indu striale ed efficientamento è ormai un tema ricorrente e gli imprenditori devono essere consapevoli che la sostenibi lità può essere raggiunta attraverso un intelligente piano di digitalizzazione. Il Next generation EU prevede che almeno il 20% dei fondi del Recovery Fund sia destinato alla transizione digitale; lo stanziamento previsto in Italia per il digitale ammonta a circa 40 miliardi e il PNRR rap presenta uno snodo cruciale per dare corpo agli obiettivi Siamofissati. dunque all’equazione del futuro: l’industria sarà digitale, ma anche elettrificata, per centrare gli obiettivi di decarbonizzazione. Il risultato di questo binomio porta agli obiettivi di sostenibilità. Come tradurre concretamente la sfida? Le imprese del settore manifatturiero definendo nuove strategie green&digital. I fornitori di tecnologie abi litanti Industria 4.0 accompagnandole in questo percorso di doppia L’applicazionetrasformazione.combinata delle tecnologie 4.0 ai processi produttivi consente, infatti, di raggiungere benefici rile vanti in termini di flessibilità della produzione, di velocità nel passaggio dalla fase di prototipazione alla produzione, di integrazione delle filiere e delle catene del valore attra verso miglioramenti nei sistemi di approvvigionamento e nella logistica. A questi benefici si aggiunge la possibilità di elevare i livelli di efficienza e sostenibilità delle imprese. Inoltre, criticità legate a eventi imprevisti, cambiamenti demografici, clima, risorse produttive possono essere miti gate e correttamente gestite attraverso un approccio fondato sulla conoscenza e sulla disponibilità di informazioni che diventano a tutti gli effetti un bene strumentale per poter produrre in modo efficiente e per poter rispondere più effi cacemente alla domanda del mercato.

Siemens,

B&R automazione

electric

Balluff

Il Forum: networking, incontro e confronto Forum Meccatronica è quindi un importante momento di confronto tra gli attori della filiera dell’automazione indu striale: i fornitori di tecnologie e soluzioni meccatroniche incontrano i costruttori di macchine, gli integratori di sistemi e gli utilizzatori finali per discutere delle più inno vative soluzioni tecnologiche presenti sul mercato. Nelle sessioni convegnistiche si alterneranno gli interventi dei fornitori di tecnologie con la moderazione di docenti universitari, OEM ed End User. Nell’area espositiva è pos sibile approfondire in modo dedicato con i professionisti del settore gli aspetti tecnologici trattati nelle conferenze. 

Transizione digitale

Bonfiglioli

Nord

Con Roboze, WASP, DWS, Sisma e altri l’industria AM italiana vanta produttori di sistemi AM noti in tutto il mondo. Ma anche importanti imprese italiane provenienti da altri settori industriali hanno scoperto per se stesse la produzione additiva, ad esempio i due costruttori di mac chine CMS e Innse Berardi nonché Delfin presenteranno in fiera i loro più recenti sviluppi.

30 espositori italiani confermati, tra i quali affermati pro duttori AM e costruttori di stampanti 3D lungo l’intera catena di processi – inclusi i materiali e software nonché imprese provenienti dal settore del post-processing.

L’attenzione degli espositori italiani è concentrata sulle stampanti 3D e sull’hardware con soluzioni di alta qualità per il manifatturiero, l’industria aerospaziale, il settore auto mobilistico e anche l’industria dentale e della gioielleria.

Formnext si svolgerà sui quattro livelli dei padiglioni fieristici 11 e 12, nella parte più moderna del polo fieri di C.G. Dopo la riuscita ripresa della manifestazione in presenza lo scorso anno, l’andamento positivo di Formnext prosegue anche nel 2022

Inoltre le imprese italiane spiccano per la loro elevata forza innovativa e offrono, come WASP e Caracol, delle inte ressanti soluzioni nel campo dell’architettura, dell’edilizia, dell’arredamento e altri.

INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE | 3/202210 News

FORMNEXT ANCORA IN CRESCITA

Già quattro mesi prima del suo inizio la fiera raggiunge quasi il numero di espositori registrato al termine dell’e dizione del 2021 (situazione finale) e supera l’area lorda di oltre il 30%, richiamando l’attenzione per l’altissima per centuale di espositori internazionali (57%). Al contempo Formnext 2022 promette un ampio programma di eventi collaterali con highlight sia già conosciuti che nuovi, la Francia come Paese partner e una forte presenza del settore AM italiano. Tra gli espositori già iscritti c’è l’élite mon diale del settore della produzione additiva oltre a numerosi rinomati gruppi internazionali. “Questo sviluppo positivo mostra che gli espositori con tinuano a considerare Formnext come principale punto d’incontro del settore e come piattaforma fieristica di grande importanza, e conferma che per numerose imprese del settore AM gli incontri personali sono irrinunciabili per avere successo nel business e trovare partner e investi tori”, afferma Sascha F. Wenzler, Vice President Formnext presso l’organizzatore, Mesago Messe Frankfurt GmbH. Da sempre la presenza italiana alla manifestazione è stata rilevante, ma questa edizione ha toccato il record con già

stico di Francoforte. Con il Paese partner di quest’anno, la Francia, si presenta un importante AM player europeo con un interessante mix di imprese già affermate e innovative start-up. Oltre a conoscere i circa 30 espositori francesi, i visitatori potranno assistere a conferenze e tavole rotonde con diverse associazioni partner. Nell’ampio programma ci sono eventi col laterali già noti dalle scorse edizioni. Ad esempio avrà luogo per l’ottava volta la Start-up Challenge, che premia le idee commerciali inno vative e praticabili delle giovani imprese. Gli espositori dell’area start-up si faranno conoscere in occasione di brevi presentazioni sul palco AM4U, inol tre ci saranno interessanti interventi sull’argomento Investment e Fun ding. Il concorso di idee purmundus challenge festeggia il suo 10° anni versario con un ricevimento e un’e sposizione speciale intitolata “Best of 10 Years”. Oltre ai già noti semi nari (in lingua tedesca e inglese), fortemente richie sti in questo settore, i visitatori di Formnext 2022 potranno informarsi sulla piattaforma AM4U per esem

L‘ecosistema di CodeMeter risponde alle esigenze dell‘industria connessa, salvaguardando e monetizzando il software operativo delle macchine, i dati di configurazione e i progetti digitali.

Puntate in alto e pretendete solo la massima qualità. L‘universo di CodeMeter: Una costellazione di strumenti di protezione, sicurezza e gestione licenze Iniziate ora e richiedete il vostro SDK di CodeMeter wibu.it/sdk +39 035

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Nel mondo della cybersicurezza, robustezza, scalabilità, modularità ed efficienza richiedono una costante messa a punto.

pio riguardo alle molteplici opportunità professionali offerte dal settore AM. Inoltre anche nel 2022 il programma di conferenze di alto livello organizzato dal Content Partner TCT tratterà le ten denze attuali e gli sviluppi della produ zione additiva e riunirà leader di pensiero e utenti della produzione additiva prove nienti da diversi settori. L’associazione VDMA mostrerà con un’esposizione speciale le preziose applicazioni AM nel mondo della costruzione di macchine e fornirà ulteriori informazioni in merito con conferenze sul palco AM4U. L’esposizione speciale BE-AM illustrerà gli sviluppi dell’argomento stampa 3D, che sta acquisendo sempre più impor tanza, nell’industria edilizia; con temporaneamente la conferenza BE-AM presenterà numerosi retroscena e sviluppi futuri in questo campo. Il tema norme e standard, importante per l’intera industria AM e gli utenti, verrà discusso anche quest’anno al rino mato ASTM Standards Forum da esperti e decision maker prove nienti da tutto il mondo. 

Discover3Dprinting

INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE | 3/202212 News

Lo scorso 12 luglio a Milano i è tenuta la conferenza stampa di presentazione della 31 edizione di SPS Norimberga. Alla manifestazione di quest’anno sono attesi circa 1.100 espositori provenienti da tutto il mondo, per una superficie complessiva di 100.000 mq. Anche quest’anno sarà attiva la piattaforma digitale integrativa “SPS on air” per una visione completa del Lamercato.piattaforma infatti farà da presentazione di SPS con una serie di eventi preparatori; durante la manifestazione permetterà una miglior organiz zazione di appuntamenti e incontri e, non ultimo continuerà a fornire anche dopo la conclusione dell’e vento l’accesso a contenuti e collegamenti in rete. Un vasto programma di conferenze SPS fornirà infor mazioni su argomenti attuali provenienti dal set tore dell’automazione. Tale programma si svolgerà al forum comune delle associazioni VDMA e ZVEI in fiera nel padiglione 3 nonché nel Live Studio a Norimberga attraverso l’integrazione digitale “SPS on air”. Quest’anno gli argomenti principali delle tavole rotonde, delle presentazioni di prodotti o delle confe renze saranno: • Trasformazione digitale/Industria 4.0 • Comunicazioni industriali

• Nuovi metodi logistici e integrazione di robot

di

• Sostenibilità nell’automazione Nel padiglione 6 lo stand collettivo ”Automation meets IT” con circa 16 espositori offrirà ai visitatori la possibilità di informarsi approfonditamente su temi specifici e di ricevere una consulenza individuale da parte dei fornitori. Le tematiche trattate allo stand collettivo saranno le •seguenti:Gestione del patrimonio • Servizi basati su cloud • Servizi incentrati sui dati • Manutenzione preventiva • OPC Unified Architecture Punto di fondamentale importanza resta la tutela della salute degli espositori, dei visitatori, dei Ser vice Partner e dei collaboratori, che per l’organiz zatore ha la massima priorità. Allo stato attuale la fiera si potrà svolgere senza l’applicazione di misure anti-Covid. Qualora in autunno venissero applicate nuove norme di igiene o misure di contrasto alla diffu sione del coronavirus, ovviamente saranno rispettate. Informazioni più dettagliate sul programma della fiera, sull’acquisto dei biglietti, sulla manifestazione ibrida e sulle offerte speciali di viaggio nonché suggerimenti per la preparazione, sono disponibili sul sito web sps-messe. de.  Cristina Gualdoni

• Modelli di controllo e visualizzazione intelligenti e basati sui dati • Sensori intelligenti • Drives • Casi di utilizzo dell’intelligenza artificiale

Dall’8 al 10/11/2022 saranno presentati a Norimberga i prodotti e le soluzioni più innovative nonché le tecnologie avveniristiche per l›automazione industriale

L’AUTOMAZIONE VI ASPETTA A SPS NORIMBERGA

• Sicurezza e protezione

Wibu-Systems, l’azienda creatrice di CodeMeter, la famosa soluzione per la protezione e la concessione in licenza di software, firmware e dati sensibili, è al servizio di utenti di ogni settore, dai normali editori di software agli ingegneri dell’automazione industriale o agli sviluppatori di elettro nica. CmASIC, il piccolo ma potente elemento hardware sicuro, apporta tutte le funzionalità di protezione e gestione licenze tipiche della tecnologia CodeMeter al mondo embedded e alla scena IoT, rendendolo un concorrente favorito per l’edizione 2023 del GIT Security Award. Con un chip smart card, incapsulato in un packaging dalle dimensioni estremamente ridotte, i CmASIC presentano il minimo ingombro tra le soluzioni hardware della linea CodeMeter. Caratterizzati da basso consumo, intervallo di temperatura operativa esteso, certificazione CC EAL5+, includono due interfacce per una connettività flessibile: USB o SPI. Il modulo è stato concepito per facilitarne l›inserimento su circuiti stampati o all›interno di altri sistemi o dispositivi embedded, in alternativa a soluzioni esterne rappresentate da dongle USB (CmStick) o carte di memoria (CmCard). I CmASIC sono pienamente compa tibili con l’intera gamma di contenitori licenze CodeMeter, siano essi hardware (CmDongle), software (CmActLi cense) o cloud (CmCloudContainers). Ciò include anche l›intera selezione di funzionalità offerte da CodeMeter, compresa la pluripremiata metodologia crittografica Blurry Box di Wibu-Systems e l’integrazione con tutti gli ulteriori moduli CodeMeter per la gestione licenze. A corredo dei CmASIC, il software CodeMeter è disponibile anche sotto la denominazione CodeMeter Embedded in configurazioni più snelle e personalizzabili per una moltitudine di sistemi operativi e architetture tipiche dei sistemi embedded Scelta popolare per soluzioni IoT e di embedded com puting, i CmASIC stanno diventando un pilastro per la gestione licenze e la protezione dei beni digitali nel pano rama dell’automazione industriale. In questo settore si sta prestando sempre più attenzione alle questioni relative all›affidabilità e alle identità digitali sicure e verificabili. I mezzi, per identi ficare e autenticare dispositivi, attori e dati in un sistema industriale connesso, si rivelano pertanto preziosi per mante nere la sicurezza e l›integrità operativa.

I CmASICs possono inoltre fungere da fattore abilitante per i moderni modelli di business adibiti alla servitizzazione, come il manufacturing-as-a- service, che dipendono da un flusso affidabile e completamente tracciabile di dati attra verso marketplace, sistemi contabili e di elaborazione ordini nel back office e macchine nelle fabbriche.

Sinergie tra la tecnologia CodeMeter per la protezione e la distribuzione sicura dei beni digitali e il mondo embedded CMASIC DI WIBU-SYSTEMS

Con Wibu-Systems, che ha aperto la strada a nuovi concetti per modelli di business sicuri e basati sulla commercializzazione di dati in numerosi progetti di ricerca nazionali e internazionali e implementazioni di propri clienti sul campo, i CmASIC stanno dimostrando il loro valore come parte integrante di progetti, ad ampio respiro, basati su CodeMeter. I CmASIC supportano tutte le normali caratteristiche di CodeMeter e, applicando funzionalità avanzate come CodeMoving, raddoppiano la sicurezza. Questo metodo trasferisce parti di codice particolarmente sensibili nell’am biente protetto di un elemento hardware sicuro per l’e secuzione. Con i CmASIC, non è solo il codice a essere trasferito in un luogo concettualmente irraggiungibile, ma è l’elemento hardware stesso ad essere incorporato in un circuito stampato e inserito all’interno di una macchina. Il premio annuale GIT Security Award viene assegnato ogni anno ai creatori di prodotti e innovazioni di punta, che propong soluzioni di sicurezza fisica e logica più effi caci – un›ovvia corrispondenza con la visione e la missione di Wibu-Systems. I numerosi vantaggi di CmASIC ren dono l’hardware un vero e proprio concorrente per il GIT Security Award, dopo il riconoscimento ottenuto da WibuSystems lo scorso anno con AxProtector Python. Oliver Winzenried, AD e fondatore di Wibu-Systems, ritiene che sia giunto il momento giusto di dare risalto ai CmASIC con una vittoria: “L’industria di oggi è incen trata su identità sicure, certificati digitali e sistemi affi dabili. Il nostro CmASIC, unitamente alla tecnologia CodeMeter, è il dispositivo che può fornire tutto questo ai sistemi industriali embedded. Per i nostri clienti è già una tecnologia vincente». 

A SPS Italia abbiamo incontrato Luca Minetto e Mauro Zanni, rispettivamente Direttore Marketing e Direttore Commerciale di DKC Group, player di riferimento nel settore della progettazione e della realizzazione di soluzioni per il settore elettrico e dell’automazione industriale. Con loro abbiamo fatto il punto sui temi più sfidanti dell’industria di domani

Come tutti sappiamo, sono stati due anni particolarmente intensi. Quali sfide avete dovuto affrontare e come le avete Maurorisolte?

D

INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE | 3/202214 di S.R. L’intervista

digitalizzazione, automazione: DKC a SPS InnovazioneItalia

Zanni: “Gli ultimi due anni sono stati molto impe gnativi, impossibili da prevedere; ma, nonostante la pandemia, siamo riusciti a mantenere gli stabilimenti operativi, a garantire le consegne e a organizzare in maniera ottimale i flussi lavorativi degli uffici mediante lo smart working. Abbiamo migliorato anche i risultati aziendali, riuscendo a governare con successo sia la parte di realizzazione prodotti che del recupero delle materie prime. Un problema, quest’ultimo, legato anche agli inevitabili aumenti imposti dal mercato. Rispetto ad alcuni nostri competitor, siamo riusciti a non avere mai mancanza di materia prima nei nostri stabilimenti produttivi e a rispet tare al 90% le “promise” fatte. Anzi, abbiamo anche registrato

innovazione

Dopo due anni di forzata assenza, a maggio di quest ’anno ha riaperto i battenti SPS Italia, la più grande fiera dell’Automazione e del Digitale per l’Industria che, mediante i 3 padiglioni del per corso District 4.0, ha affrontato le tematiche del Digital & Software, della Robotica e Meccatronica, dell’Additive Manufacturing e dell’Automazione ÈAvanzata.unappuntamento cruciale per il settore e tanto atteso dai decision maker del comparto manifatturiero, in un contesto di grande innovazione tecnologica. Tra i principali protagonisti di SPS Italia abbiamo incontrato DKC Group, portavoce di un prezioso know how made in Italy che la contraddistingue per la versatilità e la competitività di un’of ferta produttiva che spazia dal settore elettrico a quello dell’automazione industriale.

Quali sono gli obiettivi futuri del Gruppo DKC? Mauro Zanni: “Gli obiettivi del Gruppo DKC per il futuro non cambiano rispetto alla mission che ci siamo dati, ovvero lavorare sempre di più con la distribu zione e diventare uno dei primi dieci player del mercato elettrotecnico italiano, per il settore della distribuzione, automa zione e dell’installazione. Tra l’altro, con le ultime due acquisizioni, siamo riusciti ad aumentare la nostra presenza presso i distributori già forte grazie a brand come Conchiglia e Cosmec, e oggi ulterior mente potenziata con Sati. Quello a cui puntiamo è dunque una strategia di cross selling che spinga sempre di più ogni distributore a creare sinergia con tutti i brand del Gruppo DKC, gestendo al meglio gli equilibri del mercato. Questi sono gli obiettivi per quanto riguarda il mercato italiano”.

Luca Minetto: “Dopo due anni di stop forzato, siamo stati entusiasti di ripren dere questo tipo di attività. Le fiere per il Gruppo DKC sono sempre state vitali perché offrono la possibilità di esporre i prodotti, le principali novità, e anche perché consentono di migliorare la qua lità delle relazioni sia con i clienti che con i nostri partner e distributori. In questi due anni, dunque, nonostante le difficoltà sociosanitarie generate dalla pandemia e le conseguenti complessità gestionali, DKC non si è mai fermata, sia nella produzione che nella Ricerca&Sviluppo. Merito di una vision aziendale lungimirante e di un gruppo affiatato e appassionato del proprio lavoro. Elementi fon damentali che ci hanno permesso di tornare a SPS Italia con una gamma di soluzioni ancora più ampia e innovativa, sia per quanto riguarda le canalizzazioni che per la car penteria, gli armadi per l’automazione, i sistemi metallici e plastici per la protezione dei cavi della linea Cosmec, come ad esempio la nuova serie di cassette di derivazione elettrica JBOX. Anche l’offerta di prodotti attivi, quali i gruppi sta tici di continuità UPS e il nostro Compact Data Center, è stata ampliata. Le novità riguardano anche i servizi e i supporti che siamo in grado di offrire al cliente attraverso strumenti che migliorano e riducono le tempistiche di assemblaggio e di realizzazione impianti, avendo accelerato in questi due anni un processo che era già in atto in DKC. Durante la pandemia, infatti, abbiamo incremen tato la produzione di materiale digitale con video di assemblaggio e istruzioni di montaggio, configuratori e supporti cartacei per l’inquadramento norma tivo e l’utilizzo dei nostri prodotti. Ci siamo presentati anche con due nuove importanti acquisizioni: la prima, nel 2019, di RGM Spa, azienda di Genova specializzata nel settore dell’elettronica di potenza nelle sue numerose ed eterogenee alUn’acquisizioneapplicazioni.cheguardafuturodelGruppoDKC

innovazione un incremento del carico di lavoro proprio perché molte aziende si sono rivolte a noi per sopperire alla mancanza di consegne di alcuni competitor”.

Luca Minetto Mauro Zanni

DKC torna in fiera dopo due anni di stop fiere. Con quali premesse e aspet tative vi siete presentati a SPS e che cosa è cambiato per voi dall’ultima edi zione, sia dal punto di vista tecnologico che di relazioni con i clienti e partner?

15 in relazione al tema sfidante della transi zione energetica; l’altra è quella di SATI Italia Spa, leader nella canalizzazione metallica, che ci pone come il primo produttore italiano del settore e ci con sente di stringere importanti sinergie, sia logistiche che industriali, e di aumentare le potenzialità e i rapporti con il mondo della distribuzione elettrica, nostro primo obiettivo”.

Abbiamo visto che avete lanciato la nuova piattaforma di Innovation Hub. In cosa Lucaconsiste?Minetto: “Innovation Hub va proprio nella direzione di cui stavamo par lando: evoluzione, digitalizzazione e sostenibilità. Lo scorso anno abbiamo realizzato un evento in streaming, “Battito”, in cui abbiamo raccontato la storia di DKC, lanciando dei messaggi chiari sul futuro del Gruppo, su ciò che rappresenta la transizione energetica e su come questa evoluzione cambierà anche il mercato elettrotecnico. Con Innovation Hub abbiamo voluto dare continuità a questo messaggio e, attraverso una piattaforma digitale, mettere a disposizione uno spazio web con tutta una serie di contenuti gratuitamente fruibili per i lettori, non neces sariamente nostri clienti e utilizzatori, interessati ad approfondire alcuni temi che saranno sempre più importanti non solo per il futuro ma anche per il presente. Con il supporto di nostri esperti, insieme al dipartimento di R&D e di divulgatori scienti i, come Maurizio Melis, presidenti e responsabili di enti di ricerca, abbiamo realizzato approfondi menti, articoli, video interviste e selezionato una serie di normative specifiche per il settore, per spie gare in modo semplice e chiaro a proget tisti e installatori, ma anche a chi non è esperto, il futuro del mondo elettrico ed energetico e le novità del mondo DKC, tecniche, di prodotto, di supporto e di servizio”. 

INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE | 3/202216 di Mario Gargantini Automotive powertrain La produzione di auto elettriche richiede disponibilità a gestire la varietà e la complessità. Le tecnologie digitali e l’automazione avanzata abilitano le aziende a trovare la necessaria flessibilità e a rispondere adeguatamente alle richieste di un mercato in powertrainperabilitantiTecnologiecrescitanuovi

- Global vehicle production forecast by powertrain to 2035, realizzato in collaborazione tra Automotive Manufacturing Solutions (AMS) e ABB Robotics & Discrete Automation. La citata varietà nel mix dei powertrain e quella delle tariffe nell’elettrificazione hanno forti implicazioni nei sistemi e nella gestione della produzione, portando verso livelli più ele vati di flessibilità, controllo qualità e collaborazione. Anche se le piattaforme per i veicoli puramente elettrici in genere richiedono meno componenti e consentono una maggiore standardizzazione, i maggiori volumi di produzione nei pros simi anni richiederanno adeguate piattaforme per ospitare le produzioni di L’elettrificazioneEPV.comporta anche nuovi parametri per mate riali, per le custodie delle batterie e per l’elettronica. “In molti casi gli stessi OEM produrranno più motorizzazioni sulla stessa linea di produzione, aumentando la complessità nei tempi di fornitura, programmazione e ciclo; per gestire tale complessità, OEM e fornitori stanno accelerando l’imple mentazione della digitalizzazione, dell’automazione e della connettività tra le fabbriche. Si stanno orientando, in parti colare, verso tecnologie di automazione più flessibili, come i robot autonomi (AMR) e collaborativi (Cobot): ciò offre l’opportunità di spo stare i processi di assemblaggio dalla produzione lineare a una più modulare, combinando anche un mix di compiti umani e robotici”. Alta velocità, connettività Internet e Edge Computing - in particolare attraverso reti 5G – saranno essenziale per l’attuazione di processi più autonomi nella produzione e la logistica. I produttori stanno anche aumentando la connettività tra strutture e apparecchiature nel cloud, sfruttando i Data Analytics, il Machine Learning e i Digital Twins per ridurre i tempi di fermo macchina e fare manutenzione predittiva.

Tecnologie abilitanti per produzioni flessibili La produzione di motori elettrici richiede tecnologie e pro cessi diversi rispetto a quella dei tradizionali propulsori a combustione interna. Gli OEM hanno investito, ad esem pio, nella produzione di batterie elettriche, anche attraverso accordi con produttori di batterie o con acquisizioni e ope razioni di integrazione verticale negli impianti di produzione Unaesistenti.delle tecnologie più significative per supportare la necessaria flessibilità è quella che consente una autonomia nella logistica e nella movimentazione dei materiali negli stabilimenti. Molti OEM stanno integrando i già menzio

Un rapido sguardo al mondo dell’automotive consente di affer mare che gli EPV (Electrified Powertrain Vehicles, cioè le auto a powertrain elettrificato) sono usciti da una fase introduttiva e che sono ormai entrati nella fase di pieno sviluppo, presentandosi di fatto come una alternativa alla pari con i powertrain tradizionali. Quando si parla di EPV ci si riferisce a un insieme di tipologie di motorizzazione degli autoveicoli che comprende le auto elettriche pure (BEV, Bat tery Electric Vehicles), le auto ibride non ricaricabili (HEV, Hybrid Electric Vehicles), le auto ibride ricaricabili (PHEV, Plug-in Hybrid Electric Vehicles) e anche le vetture alimen tate a idrogeno (FCV, Fuel Cell Vehicles). Da alcuni anni si registra in Europa una crescita significativa degli EPV anche se non in modo uniforme tra i vari Paesi e tra i diversi tipi di powertrain; lo segnalano gli Osservatori sulla compo nentistica automotive italiana realizzati da ANFIA, Associa zione Nazionale Filiera Industria Automobilistica, notando inoltre come alla maggiore diffusione degli EPV in Europa e in Italia faccia riscontro un crescente coinvolgimento della filiera automotive nazionale in questo tipo di tecnologia: già l’Osser vatorio 2020 riportava che quasi il 30% delle aziende intervistate dichiarava che la propria attività era principalmente posizionata su powertrain elettrificati. Ancor più significativo è quanto indi cato nel Rapporto 2021: “Gli effetti della pandemia sul mercato europeo, l’evoluzione di alcuni fattori strutturali, uniti a una pioggia di incentivi che per intensità e diffusione non ha precedenti, hanno spinto le auto elettriche ed ibride a quote di mercato record: oltre un terzo delle autovetture immatricolate nel primo semestre del 2021 in Europa1 era un EPV. Ancor più significativo è il fatto che in un mer cato europeo che nell’anno della pandemia è calato del 24%, le vendite di auto elettrificate siano cresciute dell’85% (più 122% nel primo semestre 2021 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente)”. Gestire la varietà A fronte di questi trend, si deve peraltro osservare che le tecnologie di prodotto (del powertrain, ma non solo) sono ancora in una fase di relativa fluidità e vale la pena appro fondire gli scenari tecnologici nei quali si inquadra questo sviluppo della mobilità elettrica per poi tratteggiare il nuovo volto dell’industria automotive e capire quali possono essere le tecnologie abilitanti che determineranno la produzione del futuro. Può essere utile a tal fine seguire l’analisi e le indicazioni contenute nel Rapporto Flexing for the Future

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L’aumento della variabilità della produzione e la sua gestione saranno quindi un fattore chiave per gli investimenti in auto mazione e per determinare modifiche dei processi produttivi, con ruoli sempre più centrali per tecnologia e i partner di robotica.

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nati AMR che permettono di spostare i materiali in modo flessibile. Nel Rap porto ABB, Joerg Reger di ABB Robo tics osserva che questo sviluppo ha poco a che fare specificamente con i veicoli elettrici ma supporta un più personaliz zato approccio alla produzione dei vei coli stessi. “Come consumatori stiamo arrivando al punto in cui possiamo spe cificare e ordinare un prodotto da casa: fai clic e il tuo ordine viene eseguito in una fabbrica altamente flessibile che è in grado di fabbricare prodotti in lotti di dimensioni molto ridotte. Riteniamo che gli AMR e la logistica intelligente faranno da super driver per la fabbrica automotive del futuro”. Secondo ABB, i cobot sono progettati in modo che i clienti non debbano ricorrere a specialisti di programmazione interni e che quindi anche organizzazioni che hanno stori camente bassi livelli di automazione saranno in grado di far funzionare il loro cobot in pochi minuti dall’installazione; l’obiettivo è rendere i robot più facili da usare, non solo per i grandi OEM ma anche per fornitori più piccoli. “Il punto critico per produttori e specialisti dell’automazione è che questo non potrà essere un cambiamento semplicemente sulla robotica ma dipenderà molto dalla disponibilità di solu zioni di automazione complete, concepite considerando il processo di fabbricazione nella sua globalità. Solo con questo approccio olistico gli OEM ei fornitori saranno in grado di sviluppare quella produzione che offre la flessibilità di cui i clienti hanno bisogno”. Un’altra condizione essenziale per abilitare la produzione flessibile è la connettività di rete unitamente all’Internet ad alta velocità. Produttori come Volkswagen, BMW e Ford stanno sperimentando in locale reti 5G per abilitare, ad esempio, l’high data Edge Computing; la connettività sarà essenziale anche per aumentare l’uso di AMR e per la robo tica intelligente, come pure per tracciare apparecchiature e processi in aree quali il controllo qualità. È noto che i compo nenti dei veicoli elettrici non possono essere rilavorati come gli equivalenti tradizionali e quindi gli OEM si affidano ai dati in tempo reale per monitorare i cambiamenti. Allo stesso modo con i pacchi batteria, i produttori devono verificare l’integrità delle connessioni e dei fissaggi, l’installazione dei materiali per la gestione termica, i sistemi di controllo e monitoraggio e la sigillatura del vano batteria. Il traccia mento dei processi di produzione con questo livello di analisi non è un compito semplice: richiede di poter raccogliere dati da ogni azione e da ogni sensore sulla linea di produzione, e anche di considerare i fattori ambientali. Risulta perciò fondamentale la tecnologia dei Big Data, che le grandi aziende tendono ad introdurre gradualmente, iniziando da progetti pilota relativamente limitati: come ha fatto Volkswagen con lo stabilimento Transparent Factory di Dresda, il primo a produrre solo veicoli elettrici; o anche Ford col progetto E:Prime per il quale ha costruito una struttura pilota presso il suo campus di ricerca e sviluppo a Dunton, fuori Londra, che produce statori, rotori e array di batterie.

Il ruolo del software

Proprio come i veicoli, anche lo sviluppo futuro della fab brica sarà definito dal software. La pandemia ha illustrato l’importanza vitale della visibilità delle operazioni di produ zione per quanto riguarda le carenze di forniture e le possi bili interruzioni. La capacità dei produttori di visualizzare i sistemi di produzione e identificare i potenziali problemi in anticipo sarà una questione di sopravvivenza aziendale. Un “gemello digitale” delle operazioni dell’impianto, ad esem pio, consente ad OEM e fornitori di esaminare gli effetti di qualsiasi cambiamento nello spazio virtuale, prima che venga implementato, aiutandoli a ottimizzare i prodotti e ad accele rare lo sviluppo dei processi, il che può ridurre drasticamente il time-to-market per un nuovo prodotto. Con i progressi nella connettività, nelle comunicazioni 5G, nella gestione dati, nei Data Analytics e nell’Artificial Intelligence, diventa possibile un approccio più predittivo alla produzione, utiliz zando il Machine Learning e la manutenzione predittiva per prevenire potenziali interruzioni. Nelle linee di assemblaggio definita dal software, i produttori sfrutteranno il potenziale di raccolta e analisi dei dati, anche da microservizi e appli cazioni. Tali App devono integrarsi nel software esistente, nei sistemi legacy e di altri fornitori, il che può risultare pro blematico senza standard comuni o anche quando le App si aggiornano su scale temporali diverse. In risposta, i produt tori stanno sviluppando piattaforme più aperte, come con i fornitori di servizi cloud che i fornitori possono utilizzare con standard comuni aperti. “Tuttavia, è necessario trovare un equilibrio. Da un lato, qual siasi piattaforma comune deve essere personalizzabile per soddisfare le esigenze specifiche di un particolare impianto; dall’altro, deve essere abbastanza generica per consentire a nuove App e sistemi di integrarsi rapidamente e senza solu zione di continuità”. 

UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE 075/2018 BMXX18R

INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE | 3/202220 Automotive / ABB PixelPaintART CARABB ha realizzato la prima automobile al mondo aerografata da un Conrobot la tecnologia Il robot IRB5500 dipinge l’opera d’arte “Zebra Utopia” di Advait Kolarkar la prima “art car” al mondo creata in soli 30 minuti

ABB Robotics ha collaborato con due artisti di fama mondiale, Advait Kolarkar, bimbo prodigio indiano di soli otto anni, e Illusorr, collettivo di design digitale con sede a Dubai, per realizzare il primo esemplare al mondo di auto aerografata da un robot. Advait realizza opere d’arte acclamate in tutto il mondo, crea zioni caleidoscopiche e astratte, utilizzando diverse forme, disegni intricati, schizzi e spruzzi di linee intrecciate. Il team di creativi di Illusorr proviene dall’avanguardia dell’archi tettura e del design. I disegni digitali traggono ispirazione da una combinazione di natura e fantascienza. La premiata tecnologia PixelPaint di ABB, senza alcun intervento umano, ha riprodotto perfettamente le immagini vorticose mono cromatiche di Advait e i motivi geometrici tricromatici di Illusorr. Grazie alla testa di stampa con mille ugelli, i robot per verniciature IRB 5500 di ABB sono riusciti a realizzare le complesse opere d’arte in meno di 30 minuti. La tecnologia PixelPaint vanta livelli di precisione e velocità senza prece denti, consentendo di ottenere dettagli intricati ed elaborati che sarebbero impossibili da realizzare manualmente.

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Advait

A per soddisfare diversi tipi di domanda. Sami Atiya ha aggiunto: “Siamo nel pieno di un decennio importante nella storia dell’industria automo bilistica e all’alba di una nuova era. Le case automobilistiche devono valutare nuove modalità di lavoro per assecondare la transizione ai veicoli elettrici. Noi stiamo lavorando per supportare il settore in questa transizione e sono fiducioso che, grazie all’automazione flessibile, il trasporto sostenibile diventerà presto realtà”.

La rivoluzionaria tecnologia PixelPaint di ABB reinventa il processo di applicazione della vernice e risponde alla cre scente richiesta di personalizzazione sostenibile da parte dell’industria automobilistica, soprattutto per la livrea degli autoveicoli. Dipingere le auto con colori elaborati è da sempre un processo laborioso e costoso, che richiede numerosi pas saggi di mascheratura, mentre la tecnologia di ABB consente di riprodurre qualsiasi motivo con qualsiasi colorazione, in modo dettagliato e accurato. Grazie all’elevata precisione, la vernice può essere applicata velocemente con un unico pas saggio. Questa svolta nell’automazione del processo di ver niciatura apre le porte alla creazione di decorazioni speciali e personalizzate nel mercato automobilistico. Ian Callum, l’influente designer di auto che ha realizzato l’estetica della Aston Martin Vanquish e, più recentemente, dell’innova tiva Jaguar I-Pace, ha dichiarato: “Un’auto ha qualcosa di molto speciale: le persone si affezionano ad essa e la personalizzazione diventa quindi sempre più importante. Infatti sto lavorando con molti clienti che chiedono di decorare le loro auto in modo esclusivo. In questo con testo, questa tecnologia di verniciatura, che consente di realizzare qualsiasi tipo di design, è incredibile”. La tecnologia PixelPaint migliora anche la sostenibilità in produzione, eliminando l’uso di materiali per mascherare la carrozzeria e sistemi di aspirazione aggiuntivi, con una conseguente riduzione delle emissioni e dei consumi di acqua ed energia. Guidata dal software RobotStudio di ABB, la testa di verniciatura si muove molto vicino alla scocca del veicolo per garantire che il 100% della vernice venga applicato sulla carrozzeria, senza dispersioni nebu lizzate (overspray). Diversi colori vengono così applicati velocemente ed è sufficiente un solo passaggio dell’auto nel reparto di verniciatura. Questo sistema consente alle case automobilistiche di dimezzare i tempi di produzione e ridurre i costi del 60%. Per realizzare l’auto decorata, ABB ha recuperato un SUV Volkswagen danneggiato nelle catastrofiche inondazioni che colpirono la Germania nell’estate del 2021. Il riciclo dell’auto ribadisce l’impegno di ABB alla sostenibilità su tutti i fronti.  osservaKolarkarilrobot in

La tecnologia PixelPaint

Sami Atiya, Presidente della business area Robotics & Discrete Automation di ABB, ha commentato: “La tecnologia Pixel Paint di ABB non è una semplice evoluzione, ma una vera e propria rivoluzione. È un esempio scintillante di come l’auto mazione robotica e il nostro software RobotStudio® possano non solo aprire la strada a una manifattura più sostenibile, ma anche riprodurre perfettamente sofisticate opere d’arte che celebrano l’originalità e la bellezza dello spirito umano. In un momento in cui i consu matori chiedono prodotti più personalizzati, Pixel Paint cambia le regole del gioco consentendo di riprodurre qualsiasi dise gno in modo sia sosteni bile sia economico”. La automobilisticadellatrasformazioneproduzione ABB è all’avanguardia nello sviluppo di prin cipi e tecnologie di smart manufacturing a supporto dell’industria automobilistica mondiale, che sta vivendo una delle fasi di trasformazione più rilevanti della sua storia recente. Questa transizione porterà a un utilizzo più diffuso dei robot insieme ad altre tecnologie, fra cui i robot mobili autonomi (AMR). Le aziende del settore clienti di ABB potranno così ottimizzare la distribuzione di componenti all’interno dei propri stabilimenti e col legare celle di produzione modulari, integrate e scalabili come PixelPaint, assicurandosi la flessibilità necessaria

PixelPaintazioneABBRoboticsArtCarIllusorr design

Attualmente, ci vuole molto cablag gio per comunicare, sia a livello della macchina che a livello di pro duzione nel suo insieme. I sensori e gli attuatori, così come i dispositivi binari e/o analogici, sono stati fino a oggi integrati mediante cavi. Tutta via, in alcune aree, specialmente per una varietà di soluzioni di controllo del movimento, la comunicazione via cavo non è la migliore opzione. La combinazione intelligente di reti industriali e stan dard di comunicazione IO-Link di Balluff costituisce un ele mento essenziale per la fabbrica del futuro. IO-Link Wireless è un nuovo promettente standard per la comunicazione senza fili

La comunicazione dei sensori ad un nuovo livello per la fabbrica del futuro

nell’automazione di processo e di fabbrica. IO-Link Wire less, infatti, non è una sostituzione delle soluzioni cablate, ma un’estensione che permette di beneficiare di tutti i vantaggi delle soluzioni IO-Link cablate ora anche in modalità wire less. Con IO-Link Wireless, si ottiene la piena flessibilità e mobilità necessarie per molte soluzioni di automazione. Permette il controllo e il monitoraggio nell’azienda in tempo reale e con una connessione di qualità, senza l’uso di cavi.

INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE | 3/202222 Automotive / BALLUFF

A

senzacomunicativo,intelligente,fili

IO-Link

La fabbrica del futuro IO-Link Wireless è estremamente affidabile, anche molte volte di più delle reti wireless tradizionali come W-LAN o Bluetooth. È anche molto robusto e resistente alle inter ferenze quando si trova in prossimità di altri sistemi o altre

intelligenteWireless:

Retrofitting dei sistemi esistenti IO-Link Wireless rende più agevole anche il retrofit dei sistemi esistenti, laddove non era ancora possibile o eco nomicamente fattibile a causa di requisiti più complessi causati dalla posa di cavi altrimenti necessari. Il sistema Wireless costituisce l’aggiunta ideale al sistema IO-Link già esistente su macchine e sistemi perché non c’è bisogno di intervenire sull’intera architettura dell’impianto. Le solu zioni Balluff sono facili da integrare e non interferiscono con l’architettura esistente delle macchine e dei sistemi. La configurazione collaudata rimane invariata. Nessun sensore deve essere sostituito, nessun attuatore deve essere rinno vato, non ci sono incompatibilità. In breve, la comunicazione intelligente attraverso la variante wireless IO-Link permette un’integrazione ancora più flessibile di sensori e attuatori con la comprovata affidabilità e prestazioni dello standard IO-Link cablato, attraverso un tasso massimo di errore di dati a pacchetto di 10⁻⁹. Ad esempio, nei sistemi di trasporto altamente dinamici, l’IO-Link wireless consente di installare sensori compatibili direttamente sul carrello, moni torandone con maggiore precisione movimenti e posizionamento. Con la tecnologia wireless IO-Link, è possibile portare senza sforzo un sistema collaudato a un nuovo livello e sbloccare potenziale aggiuntivo per il futuro. L’estensione IO-Link Wireless rende lo standard di comunicazione IO-

In combinazione con gli accoppiatori induttivi (BIC) per l’alimentazione senza contatto di Balluff, in futuro saranno possibili casi d’uso completamente nuovi. Questa soluzione è basata sullo standard internazionale IO-Link wireless. Il risparmio di tempo si traduce in una messa in produzione ancora più rapida, offrendo così un vantaggio in mer cati altamente competitivi proprio come l’industria dell’automotive e dei relativi for nitori di componenti e ricambi. Facilità, velo cità, efficienza: la soluzione IO-Link Wireless di Balluff soddisfa i requisiti specifici di un settore altamente competitivo come quello dell’automotive comunicando i dati in modo digitale e quindi scam biando, in modo trasparente, valori di processo, nonché informazioni di configurazione e dati diagnostici.  fonti di interferenze wireless ed elettromagnetiche. Anche condizioni industriali estreme non impediscono ad IO-Link Wireless di funzionare senza problemi. Con una grande sca labilità e adattabilità, la tecnologia si adatta perfettamente a qualsiasi impianto o macchina. Possono essere collegati all’IO-Link Wireless Master fino a 40 dispositivi, con cinque tracce. Questo sistema, inoltre, può essere collegato e inte grato in macchine e sistemi esistenti, consentendo la moder nizzazione senza fili con la più recente tecnologia dei sensori.

Link adatto a nuove sfide e crea possibilità comple tamente nuove per il monitoraggio e il controllo delle macchine e dei sistemi.

intelligente

IO-Link Wireless rende possibile l’utilizzo di IO-Link in aree della macchina dove prima non era possibile, facendo compiere un passo in avanti alla fabbrica comunicativa, connessa e intelligente del futuro, nella quale le tecnologie cablate non devono più essere lo standard puro. Nessun cavo, molti vantaggi Il sistema wireless Balluff è composto da un master, un hub e un bridge. Contrariamente a quanto accade di solito, il master wireless non riceve i dati del sensore via cavo, ma tramite un bridge o un hub via radio. Ciò comporta vantaggi significativi rispetto a un sistema cablato, tra cui progettazione e installazione più facili, grazie alla possibilità di integrare fino a 40 dispositivi IO-Link, una mag giore flessibilità nel design e nella mobilità, grazie a una velocità di trasmissione di 1 byte/5ms, e nessuna usura di connettori o cavi.

Le sequenze di movimento dinamico su tre assi, come quelle utilizzate nella robotica, rendono difficile il cablaggio, che diventa molto complesso e costoso. Inoltre, il cablaggio fisso di sensori e attuatori è associato ad una serie di svantaggi derivanti da cavi e contatti soggetti a forti sollecitazioni, fatica o rottura a causa delle forze di flessione e torsione. Questo può portare a un aumento dei tempi di fermo mac china non pianificati. Per robot, bracci robotici e sistemi di trasporto, invece, la trasmissione dei dati senza contatto permette nuove applicazioni che prima non erano fattibili.

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Tecnologia dei sensori wireless per la robotica e i sistemi di trasporto IO-Link Wireless facilita il funzionamento di applicazioni dinamiche, mobili e difficili da raggiungere. Tra le possibili aree di applicazione che possono beneficiare della nuova tecnologia IO-Link Wireless ci sono la robotica e i sistemi di trasporto, che trovano notevole applicazione anche nel settore automotive.

G

Innovativesoluzionidiautomazioneperl’industriaautomobilisticaautomobilistica

Grazie alla struttura scalabile e aperta della piattaforma PC Beckhoff, è pos sibile sviluppare soluzioni di controllo efficienti e competitive. Quello automobilistico è uno dei set tori industriali più importanti. Dopo anni di internazionalizzazione e boom globale, l’industria continua ad affrontare nuove sfide. La crescente consapevo lezza nei confronti dell’ambiente e le richieste di maggiore sostenibilità richiedono un cambiamento di mentalità, che si riflette, tra l’altro, nei concetti di mobilità intelligente. A ciò si

Un passo decisivo con la tecnologia di controllo PC-based ed EtherCAT! accompagna un progresso tecnologico che pone i costruttori e i fornitori di automobili di fronte a un’elevata pressione sui costi e a crescenti esigenze di produttività e qualità.

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La tecnologia di automazione basata su PC ed EtherCAT di Beckhoff offre all’industria automobilistica soluzioni per ottimizzare tutti i processi produttivi. L’integrazione di tutte le funzioni di controllo su una piattaforma PC centrale garantisce un’interazione efficiente tra tutti i componenti e la massima produttività. Si evitano le inefficienze o i tempi di latenza che si verificano quando sistemi diversi comunicano tra loro. Allo stesso tempo, il controllo PC-based consente di

Integrato ed efficace: il controllo PC-based per la produzione di autoveicoli La tecnologia di controllo PC-based di Beckhoff è ideale per l’automazione completa di molti processi complessi nella produzione di autoveicoli: dal controllo delle presse e della saldatura nella produzione di carrozzerie alla produzione di batterie e motori per veicoli elettrici. I tempi di ciclo rapidi e l’elevato grado di scalabilità garantiscono l’ideale predi sposizione per la rivoluzione dei veicoli elettrici con il con trollo da PC. La flessibilità e l’apertura, sia nel software che nell’hardware, facilitano le estensioni funzionali, le modifiche e i retrofit: vantaggi importanti in considerazione della ridu zione dei cicli di vita dei prodotti e della maggiore varietà di varianti.

automobilistica

AMI8100 consentono di realizzare concetti di macchine modulari. L’integrazione diretta del servoamplificatore nel motore consente di risparmiare spazio nel quadro elettrico e di ottenere la massima flessibilità nella progettazione della macchina.One Cable Display Link: la soluzione CP-Link 4 con un unico cavo combina comunicazione e alimentazione per il collegamento di pannelli e Panel PC su distanze fino a 100 m.

&AutomationBeckhoffCopyright:Picturedil’interoelettricidegliconvenzionaleallal’efficienzasignificativamenteMXsistemamigliorarispettotecnologiaquadriduranteciclodivitaunamacchina.credits/GmbHCo.KG

Scalabile e modulare: l’automazione personalizzata di Beckhoff Un’automobile in media è composta da circa 10.000 pezzi singoli. Di conseguenza, nella produzione di automobili sono coinvolte numerose fasi di produzione e molte macchine, che comportano compiti di controllo diversi e complessi. Allo stesso tempo, cicli di vita dei prodotti ancora più brevi richiedono una maggiore flessibilità di produzione. È proprio in questo ambito che la tecnologia di controllo PC-based di Beckhoff offre un vantaggio competitivo decisivo: soluzioni scalabili e flessibili con prestazioni elevate e alta precisione. Con la gamma di prodotti Beckhoff è possibile configurare soluzioni di controllo individuali per un’ampia gamma di applicazioni e requisiti. PC industriali ad alte prestazioni, pannelli multi-touch, componenti I/O molto veloci, Ether CAT come bus di campo aperto e in tempo reale, tecnologia di servoazionamento versatile e dinamica e il software di automazione TwinCAT costituiscono la base per il controllo sequenziale, la visualizzazione, il controllo del movimento, la sicurezza e la tecnologia di misura e monitoraggio delle Tutticondizioni.icomponenti sono scalabili individualmente in ter mini di prestazioni e design, in modo che la piattaforma di controllo possa essere adattata con precisione alla rispettiva applicazione. L’utilizzo di standard industriali e informatici e di componenti per la comunicazione cloud e i big data rendono la piattaforma di controllo PC-based ideale per il networking end-to-end e per l’implementazione dei concetti di Industriea4.0.  beneficiare di vantaggi in termini di costi, eliminando l’har dware e riducendo i lavori di installazione e manutenzione. Un’ampia gamma di interfacce e il supporto per tutti i più comuni sistemi di bus di campo e protocolli software garan tiscono una comunicazione orizzontale e verticale coerente, a partire dal collegamento in rete delle singole macchine sul campo fino al networking a livello IT e al cloud. L’elevato livello di compatibilità di EtherCAT garantisce la semplice integrazione di molti dispositivi diversi, anche di fornitori terzi, nel sistema di controllo. Ciò consente di ottenere la massima flessibilità nella progettazione delle macchine.

Il

EtherCAT P: l’automazione One Cable per il livello di campo combina la comunicazione e l’alimentazione su un unico cavo Ethernet standard, riducendo così i costi di cablaggio e Servoazionamenti:installazione.iservomotori delle serie AMP8000 e

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Soluzioni di controllo intelligenti ottimizzano la produzione di batterie Il controllo basato su PC consente l’automazione end-to-end di tutti i processi di produzione delle batterie: dalla produ zione degli elettrodi all’assemblaggio delle celle fino alla loro finitura. Tempi di ciclo rapidi e sincronizzazione ottimale delle funzioni di controllo nel software TwinCAT garanti scono la massima efficienza del processo. Progettare macchine e impianti senza quadro elettrico per la produzione automobilistica Soluzioni di automazione che riducono l’ingombro della macchina, requisiti di cablaggio e manutenzione stanno diventando sempre più importanti nella produzione automo bilistica. Offriamo diverse tecnologie e prodotti che suppor tano l’implementazione di concetti di macchine e impianti privi di quadro elettrico: il Sistema MX: questo rivoluzionario sistema modulare con grado di protezione IP67 racchiude in sè tutte le innovazioni tecnologiche dell’automazione. Essendo possibile montarlo direttamente sulla macchina, i quadri elettrici possono essere ridotti al minimo o addirittura eliminati, grazie all’approccio olistico, modulare e plug-in.

Bosch Rexroth, società del Gruppo Bosch e leader nelle tecnologie di automazione per il mondo indu striale, è partner di Maserati nello sviluppo della linea di produzione Industry 4.0 della MC20 presso la storica sede della Casa del Tridente a LaModena.lineadi produzione della MC20 è un esempio di industria connessa, ovvero i dati generati in linea nelle varie stazioni di lavorazione e dalle diverse operazioni vengono raccolti, conservati e analiz zati. Le postazioni operatore Bosch Rexroth equipaggiate con gli avvitatori wireless NEXO hanno risposto a questa esigenza di connettività e trasparenza di produzione, risolvendo impor tanti sfide qualitative e tecniche. Sulla linea Maserati MC20

Questo significa che è possibile visualizzare processi e stati delle macchine in qualsiasi momento, ovvero meno errori e meno omissioni durante il processo produttivo. Anche il sistema di condotta guidata riduce la quantità di rilavo razione, previene i ritardi e minimizza eventuali difetti di assemblaggio, migliorando la qualità dell’output.

L’innovazione del Gruppo Bosch nei processi produttivi di Maserati MC20 maserati

INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE | 3/202226 Automotive / BOSCH REXROTH

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La supercar MC20 è la prima vettura al mondo con il 100% delle viti monitorate elettronicamente grazie ai sistemi Bosch Rexroth sono state installate in totale 63 postazioni con avvitatori NEXO, 8 nella linea motore e 55 nella linea di montaggio, tutte perfettamente integrate nel software di produzione.

“L’area montaggio motori trasmette esattamente il senso della nostra partnership con Bosch Rexroth – commenta Jonata Azzali, Responsabile Engine Lab Maserati –. Per esempio, grazie al sistema di avvitatura Bosch Rexroth total mente integrato al software di produzione (MES), siamo in grado di riconfigurare le performance di ogni singolo avvi tatore in base all’esigenza produttiva specifica”.

La collaborazione tra Bosch e Maserati va oltre i processi produttivi e continua a bordo vettura. Bosch fornisce, infatti, centralina elettronica controllo motore (ECU), servosterzo elettrico con trasmissione a cinghia (EPSapa) e sensori a ultrasuoni. In particolare, il motore V6 da 3 litri a bordo della vettura è equipaggiato con una centralina elettronica controllo motore di Bosch che garantisce massime prestazioni. Inoltre, la centralina consente alla Maserati MC20 di contenere i consumi, limitando di conseguenza le emissioni. Il servosterzo elettrico Bosch con trasmissione a cinghia, invece, controlla e supporta lo sterzo del veicolo, garantendo un’eccellente sensazione di sterzata e di precisione nella scelta delle traiettorie. Inoltre, contribuisce a una maggiore sicurezza in caso di anomalie, garantendo una riduzione delle emissioni e dei consumi rispetto a un servosterzo idraulico tradizionale. Infine, gli 8 sensori a ultrasuoni posizionati sul paraurti anteriore e posteriore del veicolo supportano il guidatore durante le manovre di parcheggio. Grazie alla tecnologia a ultrasuoni Park Pilot, il sistema rileva gli ostacoli presenti durante la manovra e, in caso di avvicinamento, avverte il guidatore con un segnale acustico. 

anche grazie all’estrema adattabilità delle soluzioni software Bosch Rexroth che hanno mantenuto la sartorialità della produzione industriale Maserati. Flessibilità che si traduce in una personalizzazione di ogni singola vettura prodotta e della conseguente riconfigurazione della linea, senza ecces sivi sforzi ingegneristici o stress per gli stessi operatori.

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Linea Maserati 4.0: configurabile e flessibile grazie agli avvitatori Rexroth NEXO di Bosch Rexroth è un avvitatore a batteria wireless dotato di controller integrato attraverso il quale è possibile verificare le operazioni di avvitatura durante tutto il pro cesso produttivo. In ottica Industry 4.0, può immagazzi nare e inviare tutti i dati e le curve di serraggio tramite la connessione wireless. NEXO offre sicurezza nei serraggi e semplicità di installazione oltre ad una elevata flessibilità nelle attività produttive. Può infatti essere utilizzato a mul tilivello, ad esempio in modalità manuale attraverso cui l’o peratore può scegliere il programma o l’attività da eseguire mediante tastierino o lettore codice a barre integrati. In modalità automatica, invece, è il controllore di stazione che trasmette all’avvitatore il programma o l’attività da eseguire. L’intuitiva programmazione di NEXO richiede solo una formazione di base e permette di ridurre tempi e possi bili errori. La postazione di montaggio, equipaggiata con NEXO, è dotata di un sistema software di guida per l’o peratore. Questa soluzione fornisce una rappresentazione visiva step-by-step delle istruzioni di assemblaggio, aiu tando così gli operatori nelle varie sequenze e prevenendo eventuali errori e difetti. Il sistema di condotta guidata for nisce istruzioni dettagliate per selezionare il componente giusto: i bulloni necessari, la bussola o l’inserto corretto, l’esatta posizione di serraggio, la coppia a disegno, lo stru mento di serraggio, il programma e la sequenza di lavoro corretti. Nel caso in cui la vista dell’operatore sul monitor fosse ostruita, come nei lavori all’interno della carrozzeria, il display può supportare l’attività mostrando direttamente le informazioni necessarie sull’avvitatore. “In un partner noi cerchiamo tre caratteristiche speciali che sono: flessibi lità, configurazioni speciali e garanzia della qualità – spiega Salvatore Cinquegrana, team Leader MC20 Assembly di Maserati – caratteristiche che Bosch Rexroth ha piena mente dimostrato di possedere. La flessibilità è importante per avere la possibilità di customizzare il 100% delle vetture. Le soluzioni speciali in linea servono a rendere speciale la produzione della MC20”, continua Cinquegrana. Conti nuità produttiva e completa connettività grazie ai serraggi controllati elettronicamente La garanzia di una produttività efficiente è stata ottenuta

“Una parola d’ordine ci ha guidato in questo percorso tec nologico: sartorialità produttiva – commenta Alessandro de Franceschi, EU Sales Engineer di Bosch Rexroth –. Abbiamo ottenuto il massimo in termini di produttività e flessibilità all’interno delle linee grazie all’elevato grado tec nologico dei nostri sistemi di avvitatura NEXO. Questo ha garantito a Maserati di sposare sulle proprie linee l’animo sportivo di MC20 con la classe luxury che le compete. Su questi presupposti abbiamo potuto applicare il controllo totale della qualità su tutta la vettura: requisito fondamentale per una supercar di questo calibro”. Tecnologie Bosch a bordo di Maserati MC20

INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE | 3/202228 Automotive / COMAU Progetti e soluzioni l’e-MobilityperprogettiSistemisumisura,concretiesostenibili,perisettoridell’elettrificazioneedell’automazioneindustrialeauto

zione di soluzioni all’avanguardia - Comau sta collaborando direttamente con produttori di batterie, con sviluppatori di tecnologie e con centri di ricerca internazionali per l’indu strializzazione dei processi di produzione di celle di nuova generazione, come le batterie allo stato solido. Inoltre, a livello internazionale, l’azienda è impegnata anche in nume rosi progetti nel campo dello sviluppo di sistemi di trasmis sione per le vetture elettriche e ibride. Attualmente, Comau è in grado di coprire tutte le fasi del ciclo di produzione delle batterie - prismatiche, cilindriche e pouch - passando dai pacchi completi - come, ad esempio, il gruppo batteria che viene posizionato nell’auto - ai singoli elementi, compresi moduli e celle. Progetti per l’e-Mobility Nel settore della produzione di batterie, Comau UK e Ilika, pioniere nella tecnologia ASSB per i veicoli elettrici, stanno collaborando a un progetto finanziato dall’Advanced Propul sion Center (APC), della durata di 12 mesi, per potenziare la capacità produttiva ottenuta in laboratorio da Ilika. L’o biettivo è quello di aumentare la produzione delle celle allo stato solido di Ilika, da 1kWh alla settimana a 10kWh alla settimana, presso la sua struttura pilota. Un secondo obiettivo del progetto in corso sarà quello di passare a 2 MWh all’anno entro la fine del 2023. Comau condurrà inoltre uno studio di fattibilità del processo tecnologico per la produzione delle batterie allo stato solido Goliath, e svilupperà una strategia

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Comau, azienda leader nello sviluppo di soluzioni e prodotti innovativi per l’automazione indu striale, è uno dei protagonisti nel settore dell’elettrificazione, con progetti in tutto il mondo. L’a zienda è specializzata nella risolu zione di problemi complessi grazie all’uso di tecnologie innovative, che possono essere standardizzate e replicate per consentire e automatizzare la fornitura, lo stoccaggio e la consegna di energia. Grazie ad una significativa percentuale degli inve stimenti in Ricerca e Sviluppo destinata alla realizzazione di sistemi per la produzione e l’assemblaggio di celle, moduli e pacchi batterie per qualunque settore industriale, nel campo dell’e-Mobility Comau vanta numerosi progetti – in par ticolare in Asia, Europa e Stati Uniti - per la produzione e l’assemblaggio di moduli batterie di qualunque tipologia, sia a livello prototipale che per la produzione su larga scala. Nelle medesime aree territoriali sopra citate, l’azienda è impegnata anche nella progettazione e nella realizzazione di sistemi di assemblaggio per pacchi batteria e nella fornitura di impianti per la costruzione di celle, lavorando in stretta collaborazione con alcuni tra i principali costruttori mondiali. Cercando di anticipare le tendenze tecnologiche che andranno a orientare il futuro dell’elettrificazione - grazie a una forte propensione all’innovazione e alla sperimenta

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Comau ospita anche un e-Motors Competence Center e un Battery Competence Center (per pacchi e moduli batterie), che oggi consentono all’azienda di coprire con team specifici e dedicati tutta la catena produttiva di una vettura elettrica. Fin dall’avvio del progetto, Comau ha affiancato Stellantis nella realizzazione del Mirafiori Battery Lab, partecipando alle attività di co-design e fornendo sistemi di produzione per lo stabilimento. 

Soluzioni produttive per il settore dell’e-Mobility Nel settore automotive, Comau collabora con i principali costruttori automobilistici mondiali e con i new comer, affiancandoli nella progettazione e nella realizzazione di pro cessi produttivi innovativi, con l’obiettivo di contribuire allo sviluppo della mobilità elettrica del futuro. Inoltre supporta le aziende con la fornitura di soluzioni innovative, integrando sistemi robotizzati all’avanguardia e impianti per la saldatura laser con tecnologie abilitanti. Un approccio che consente a Comau di rendere più efficaci e flessibili i pro cessi manifatturieri dei clienti, massimizzando i risultati. L’azienda ha progettato e implementato le linee di produzione dedicate alle parti struttu rali della prima Fiat 500 completamente elettrica.

scalabile e conveniente per aiutare Ilika a raggiungere livelli di produzione in serie. Per quanto riguarda i sistemi di tra smissione per vetture elettriche, sono diversi i progetti che hanno vista coinvolta l’azienda. Comau ha ampliato le linee di produzione della carrozzeria in uno dei più moderni stabi limenti di produzione auto nello stato brasiliano di Pernam buco per produrre il nuovo SUV Jeep Commander a 7 posti. Inoltre, ha potenziato 14 linee di produzione complesse per incrementare la capacità produttiva ad alta velocità di Jeep, passando da 3 a 4 modelli. Presso lo stabilimento AMEC a Tunica, nello stato del Mississippi, Stati Uniti, Comau e Mullen Automotive stanno sviluppando un impianto di lastratura all’avanguardia. Mentre, in collaborazione con Geely Automobile Holdings, Comau ha progettato e imple mentato una linea di assemblaggio automatizzata per e-drive, integrata nello stabilimento dell’azienda a Ningbo, in Cina. La linea si basa su un sistema automatizzato e flessibile che consente di assemblare rotori a magneti permanenti, cambi e trasmissioni elettroniche, gestendo anche il controllo qualità e i test automatizzati sul prodotto finale. A questa colla borazione, si aggiungono numerosi progetti, attualmente in essere, con aziende presenti in tutto il mondo, per la proget tazione, la costruzione e l’installazione di linee di produzione per motori elettrici e per le trasmissioni, oltre che per sistemi di assemblaggio per statori - che vanno dalla piccola serie alla produzione di massa.

INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE | 3/202230 Automotive / COMAU

Comau ha lavorato con Fiat nella riprogettazione della carrozzeria adatta a ospitare la batteria e la trasmissione dell’iconico veicolo. Per costruire la Nuova 500 sono stati utilizzati un totale di 187 robot Comau di nuova generazione. I robot erano dotati di sistemi di movimentazione, progettati su misura per il veicolo elettrico, tra cui una speciale pinza stampata in 3D. Negli Stati Uniti, Comau collabora con Mullen Automotive, produttore emergente di veicoli elettrici, per la realizzazione di un impianto di lastratura all’avanguardia presso lo stabilimento di Tunica, nello stato del Mississippi. La linea ha l’obiettivo di migliorare l’intero ciclo di produzione del nuovo crossover Mullen FIVE EV, garantendo all’azienda significativi vantaggi in termini di efficienza e qualità per la lavorazione della scocca. Centri di competenza e di innovazione per l’elettrificazione

Forte della sua esperienza nel campo dell’elettrificazione per numerosi settori industriali, Comau ha sviluppato laboratori e centri di competenza dedicati e ad alta specializzazione. In questo modo è in grado di aiutare le aziende ad aumentare la capacità, la velocità e il valore della propria produzione nel settore dell’elettrificazione. Nel suo headquarter di Grugliasco (Torino), l’azienda ha realizzato un innovativo Laser Lab per supportare le aziende nella progettazione, nell’implementazione e nell’ottimizzazione di processi laser per applicazioni di assemblaggio delle batterie elettriche. Ad oggi, sono stati assemblati al suo interno più di 200 prototipi di batterie elettriche. Inoltre, Comau mira ad aumentare l’efficienza, la velocità e il valore della produ zione delle aziende, consentendo loro di offrire soluzioni operative altamente competitive nel campo dell’elettri ficazione, attraverso i test di prototipi di linee per batte rie elettriche e l’utilizzo delle tecnologie più innovative, dall’Intelligenza Artificiale al Digital Twin. Nella sede centrale di Comau è presente anche il Battery Cell Global Competence Center, destinato allo studio e allo sviluppo di innovativi sistemi e tecnologie per la produzione in serie di celle e nel quale viene fornito supporto diretto ai clienti per la definizione e l’ottimizzazione del processo di lavoro.

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INCHIESTA Interventidiprevenzioneprimarianeiluoghidivitadilavoro Soluzionichepermetterebbero lavorare sicurezzaattraversoinerventiintegrati,rapidiecosto SAP2000 SAFE CSiB SiPlant impia strutture verifiche rammi posizione uarant’annipro amministrazioni, controll MODELLAZIONE,ANALISI DELL’INGEGNERIA Unimportanteeventoaccademico-socialePolitecnico UN’IMPRESASUQUATTRONEFAUSO L’esperto D’INFORMAZIONE ORDINI TERRITORIALI EDILIZIAPROGETTI: NUOVA SEDE GOOGLE YORK L’analisi modellazione in BIM pre-castcore TRENO SCIENZATRAINA PAESI:L’ITALIANONPUÒPERDERLO costruitiimportantissimiprogettipotrebberoesserenostrosaremogradoveicolarlisuccesso Il maltempo che mette in ginocchio TrabilancipositiviesfiL’annoterminetempobilanci,maanchesogniprogettiINCHIESTA Interventidiprevenzioneprimarianei Soluzionichepermetterebbero lavorare sicurezzaattraversoinerventiintegrati,rapidi programmi mettono disposizione quarant’anni professionale disporre accettati Pordenone www.casaeclima.com Anno NOVEMBRE/DICEMBRE trale Per PENSARE, PROGETTARE COSTRUIRE SOSTENIBILE DICEMBRE WEB WEBWEB WEB WEB IN AMERICAUNA VOLTA tempo bilanci,ma anche sogni progetti MODELLI DI BUSINESS novembre/dicembre Dicembre 2020 TECNOLOGIE PER LO SMART MANUFACTURINGITALIA 4.0 L’economiacircolarealtempodella Edifici a energia quasi zero - nZEB Quali proposte per dare più valore all’Energy Manager Maggio 2020 14 http://www.shutterstock.com COPERTINADI www.ammonitore.com MENSILE D’INFORMAZIONE PRODUZIONE L’AUTOMAZIONE INDUSTRIALE Gennaio/Febbraio migliore l’inizio anno? momento investimenti,impossibileprogrammare occorrezero quella cento”: sempre difficile investito soprattutto fortemente processo digitalizzazione nell’implementazione più dell’automazione, affrontato dovuto crisi, globale finanziarie fisiologiche comunqueprimis capire filiere arrestata nentistica Preso rendere ggiore fenomeno reshoring far Europa aggiunto,dimenticata una industriale prodotti valore giustamente avessimo economico-sociale reggere strada sviluppo speriamo, politica pandemica. importante capacità coincidere delle sostanzialmente produttività disponibili. sostanziali centralità verrannodecisionali. virtuale aumentata concetti bensì elementi nvestire. speciale numero L’Ammonitore pilastri voluto eviden robot semplici pro moltissimi produttivi oltre l’efficacia processi, l’operatività delle lavoranoFabio.chiavieri@ammonitore.itfabbrica. 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Dopo il crollo del 2020 nel 2021 ci sarà già la ripresa MORI tradizionalecerimoniainauguralein più interattiva con presentazioni approfondi Interattivo, digitale e dal vivo direttamente da Pfronten interconnessi, secondo logica di Industria 4.0, anche mondo della robotica sta rapidamente evolvendo verso alcune direttrici di sviluppo che coinvolgono direttamente l’interazione tra uomo macchina.Realtà virtuale realtà aumentata, sistemi visionetridimensionali,nuovisoftware IntelligenzaArtificialeconcorrono 435 2021 PLUS primis nentistica importantepolitica TermsofMechatronics|Mechatronicsinternationaldictionary Multilingual Dictionary Mechatronics international dictionary Dizionario internazionale Meccatronica Internationales Wörterbuch der Mechatronik Dictionnaire international de mécatronique Diccionario internacionale procesamiento de mecatrónica Международныйсловарьмехатроники Terms Mechatronicsofimprovewhatmovesdalsingolocomponenteaisistemiplug&play,soluzionichesemplificanolavitadelprogettista4.0 IT-1236-BRG+ECS 145x210.indd Cover_TerminiMecc_Luglio2019_Generale.indd MECCANICA FLUIDODINAMICONUOVA PINZE PIAB OGGETTI SECONDOL’AGRICOLTURAREXROTH restituzioneRoserio-MilanoCMP/CPOrecapito senzatempo mancato previorestituzioneRoserio-Milano novembre/dicembre Anno www.meccanica-plus.it SPECIALE. Le applicazioni nell’AssemblaggioBalzo di robot installati negliultimicinqueanni Macchine utensili Italia, crollata la produzione PrincipalinovitàtecnologichepresentateinBiMu RIVISTA DI MECCANICA OGGI ANNO maggio www.dimensionepulito.it MENSILE PULIZIE INDUSTRIALI,SANIFICAZIONE IGIENEAMBIENTALE pulizia sanificazionee stindustry.it MACCHINEVAPORESECCOALCOOL IGIENE MERCATO Lavasciugalaripresanelcambiamento CARRIERA LAVORO Uscire dalla logica del “posto di lavoro” FORMAZIONE Pulizia sanificazioneedegliambienti ALIMENTARESpecialeIGIENE 1991 nostri2020 29 anni! IMENSIO Il volto delle imprese who’swwho]whocleaning inviaremancato pagaamento www.elettronica-plus.it GENNAIO-FEBBRAIO N° Mensile professionale, componenti, tecnologie TECH FOCUS Blockchain:puòcrearefiducianellesupplychaindell’elettronica COVER STORY Elettronicadipotenza:packagefondamentale O EMAGAZINEVERTICALPower Keysight Technologies annunciato l’introduzione del oscilloscopio canalianalogici 16 digitali tanei. Ciò consente utilizzatopresentiridurre semplificarebanco lavoro ottenere prestazioni spinte misure canali ripetibili singolostrumento. trattadei oscilloscopi ha spiegato Alexander, CTO KeysightTechnologies abbiconsentiresimultaneeprogettisti passare fase individuazione tomi risoluzione problema breve possibile”. Nei oscilloscopi segnali della Infiniium elaAsicsono prestazioni particoelevate permettono integrare un’unica soluzione strumentispettro tempo (RTSA), oscilloscopio, voltmetro (DVM), generatore forme d’onplotter diagrammi contatore,analizzatore protocolvieneanalizzatorefornita suitecompleta dell’Arizona. Questa fab, utilizzerà processoTSMC nm, capacità 20.000 wafer/mese alla di postidi altamenqualificati. della provisto l’anno prossimo, inizierà 2024. società dichiarato che progetto investirà2029.miliardi www.elettronica-plus.it all’inizio dell’anno manda incertezze economiche avevano impatto vo performanpandemia non altro accentuare fenomeno. La combinazione fattori determinato calo fatturato dell’11,7% trimestre dell’anno. dei Paerentirisultatitra mentre alcuni, tagnaFrancia(-17,7%),Grannordiche (-38%) calo superiore media, altri, quelli dell’Est Europa, caduta “soft” Buona tenu-fatturato milioni ha limitato Improntate6,5% massima cautela di Steinberger, chairman MASS scarsa dal dei degli finali ad trimestri sostanziale certezza. che necessitàdisostenerepolitichecrescitasostenibilemedio-lun-periodoriflessiperelettronicanelcomplesso”. commenti l’industria elettronica DMASS: il futuro della distribuzionewww.elettronica-plus.it Oscilloscopi MXR di Keysight: 8 strumenti in 1 nuova fabbrica negli Stati Uniti MERCATIWIRELESS:SMARTPHONEREPORTCONTRACTMANUFACTURING:COMESETTOREREAGENDO all’interno necessitàdisostenerepolitichecrescitasostenibilemedio-lunMercati/Attualità VI AvnetSilicaaggiungeLifudallaproprialinecardNuovodisplayMicroLEDbasatotecnologiaBlackCoating VII KOEpotenzialagamma display Sensoreda8” tecnologiaimmagineCMOS“globalshutter”perapplicazionivisioneartificialemista IX SistemacentralizzatoperilluminazionediemergenzatecnologiaintegrataneicomputerportatiliruggedMonitorindustrialiintecnologiamulti-touchSoluzioneprontaall’usoperapplicazioniindustriali EOLighting ILLUMINAZIONE:UN FUTURO CHE SI PREANNUNCIA DECISAMENTE BRILLANTE IN QUESTO NUMERO RAFI Srl, Piazzale Europa, 9 10044 Pianezza (TO) Tel.: +39 (011) 966.31.13 / 994.30.00 rafi@rafisrl.com www.rafisrl.com DISTRIBUZIONE COMPONENTI ELETTRONICI tenuperiodo riflessi per elettronica nel complesso”. oscilloscopio,tempovoltmetro EOPower L’AUTONOMIA DELLA BATTERIA NEI DISPOSITIVI MOBILI DOPO LA LEGGE DI MOORE Mercati/Attualità VI TracoPower:unagammasemprepiùcompletadiconvertitorialimentatorica/cc VI Soluzione BMS wireless abilitazioneper sistemiASIL VIII ModulodicomunicazionealimentatorisuguidaDIN VIII Rohmaumenta capacità produttivadeidispositividipotenzaSiC IX alimentatori DC programmabili 1500W Elettronicadipotenza:leprevisionidiVicor XVXVIIIAlimentazione:passato,presentefuturoTutelaresalutepubblica:assistenzapreventivaperunasocietàpiùsanaXXIL’evoluzionedellatecnologiaprogettazioneproduzioneconvertitoriDC-DCXXIVsemiconduttoriWBGaprononuoveopportunitànelleapplicazionipotenzaXXVIIIonomiabatterianeidispositivimobilidopolaLeggediMooreXXXIIIionedanniprovocatidallatensione:alcuniconsigliutiliXXXIV IN QUESTO NUMERO PixabayJoseph alimentatorisuguidaDIN Elettronicadipotenza:le XVIIIAlimentazione:passato,Tutelaresalutepubblica:XXIL’evoluzionedellatecnologiaXXIVsemiconduttoriWBGaprono dell’Arizona.diagrammiQuesta REAGENDO FEBBRAIO 2021 79 www.elettronica-plus.it LA COPERTINA di LAEMBEDDEDCOPERTINAdiEMBEDDEDAbilitareapplicazioniRealTimeconmoduliCOMExpress SPECIALE SPECIALE Progetti embedded: 8 soluzioni open source IoT: uno sguardo ai tool e ai componenti EO Medical VIIMercati/AttualitàDue“wearable”sicurezzaClientAll-in-Oneprogettatoperdell’healthcareAirZing:tecnologiaproteggeDaFarnellconsegnerapideprodottipersicurezzal’igieneVIIIperapparecchiatureimagingmedicaleDATAMODUL:un’offertacaratterizzataelevatistandardigieniciLacrisiprovocatadaCOVID-19,unostimolopertalentoingegneristicoXIIICELLOFLON(A-PTFE):eccellenzainnovazionenelcampodel(teflon)XIVbracciKreongarantisconomassimaqualitàmonitormedicaliXVIsensoriaiutanounmondopost-COVIDsicurotouch-freeXXCaratteristichealimentatoriperleapparecchiaturedestinateall’usocampomedicaleXXIVuomo-macchinaintelligentipermigliorarel’assistenzasanitariaStrumentazionemedicale:un’armaXXXnellosviluppoapparecchiatureXXXIV IN QUESTO NUMERO LA CRISI PROVOCATA DA COVID-19, UNO STIMOLO PER IL TALENTO INGEGNERISTICO www.quine.it RIVISTE CARTACEE RIVISTE ON LINE DIGITAL MARKETING CORSI EVENTI PERSONALIZZATI TARGET PROFILATO MEDIAKIT 2018 ∙ AREA BUILDING Tutti prezzi si intendono senza Iva YOUR INFORMATION PARTNERQuine srl Via G. 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INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE | 3/202232 Automotive / FORMLABS La stampa 3D Formlabsdi per componenti e attrezzature per automotivel’automotiveMateriali e soluzioni per le auto del futuro

Utilizzo di diversi materiali di stampa 3D SLA per creare uno strumento per la termoformatura Oltre che per la prototipazione, il team di IGESTEK, utilizza la stampa 3D anche per la creazione rapida di attrezzature destinate alla produzione di parti in materiali compositi, come la termoformatura della fibra di carbonio attraverso laminatura pre-preg. Nerea Romero, respon sabile dell’innovazione di IGESTEK ha dichiarato: “Le resine di Formlabs, come la Rigid 10K Resin e la High Temp Resin, sono davvero utili nel settore ingegneristico.

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Produzione di design complessi con diversi materiali con la Form 3L Lo studio Vital Auto crea prototipi estremamente fedeli e concept car, eseguendo rapidamente diverse iterazioni utilizzando una serie di strumenti avanzati, tra cui una vasta flotta di stampanti Formlabs Form 3L e Fuse 1. Il team Vital sviluppa le auto partendo da un foglio bianco, progetta il telaio, tutti gli elementi interni ed esterni, aperture e chiusure, e le parti interattive. Un progetto può durare da tre a dodici mesi, impegnando da cinque a trenta persone per un singolo concept. In questo lasso di tempo, un’auto da esposizione viene sot toposta a una dozzina di iterazioni del design di base e, all’interno di queste, si susseguono ulteriori iterazioni di Formlabs sta ampliando l’accesso alla fabbricazione digitale, per rendere la stampa 3D alla portata di tutti. Con sede a Somerville, Massachusetts, e uffici in Germa nia, Giappone, Cina, Singapore, Ungheria e Carolina del Nord, Francia e Ohio, Formlabs è il for nitore di stampanti 3D professio nali scelto da ingegneri, designer, produttori e dirigenti di tutto il mondo. Grazie ai prodotti e alle soluzioni Formlabs, diverse aziende leader nello sviluppo di prodotti automobilistici leggeri in plastica e materiali compositi e famosi studi di design per auto, sviluppano prodotti per la realizzazione di prototipi funzionali, dalla fase di pro gettazione concettuale per la verifica delle geometrie, fino alla fase di progettazione dettagliata e creano le concept car di domani. Come nel caso di IGESTEK, un’azienda spagnola con sede a Bilbao, e di Vital Auto, uno studio di design industriale situato nel cuore del settore automobi listico del Regno Unito con una notevole esperienza nel design di auto che annovera fra i suoi clienti alcuni dei più importanti produttori di automobili, come Volvo, Nissan, Lotus, McLaren, Geely, TATA.

mente. La stampa 3D SLA ha permesso di realizzare le geometrie complesse ottenute attraverso il design genera tivo e di convalidare i processi cinematici e di assemblag gio utilizzando prototipi funzionali, senza dover investire in attrezzature costose. Il processo di ricerca e sviluppo ha portato all’elaborazione di un’architettura realizzata in diversi materiali, che combina la stampa 3D in metallo, basata su geometrie generative, con materiali compositi più leggeri, per offrire le migliori prestazioni possibili a fronte di una riduzione del peso pari al 40% rispetto alle soluzioni attualmente sul mercato.

Solitamente impieghiamo tecnologie che riguardano la termoformatura a compressione di materiali compositi.

Gli strumenti che verranno inseriti nelle presse devono essere rigidi e resistenti al calore, perché saranno soggetti a pressione [per formare le parti in materiali compositi] e ad alte temperature, di solito intorno ai 180-200 gradi”.

Un esempio recente è uno strumento sviluppato dal team per produrre tubi in materiale composito. La Rigid 10K Resin è stata impiegata per produrre i pilastri di supporto del componente, che richiedevano un’elevata rigidità, la High Temp Resin per produrre i morsetti, che richie devano resistenza alle alte temperature e alla pressione dell’aria, e la Draft Resin per produrre in modo rapido i tappi terminali dello strumento. “[Senza la stampa 3D], avremmo dovuto utilizzare il metallo e avremmo impie gato molto più tempo e denaro per la produzione”, ha affermato Romero.

Iterazioni di un componente automobilistico progettato con il metodo generativo sulla Form 3L Il team di IGESTEK sviluppa tecniche di lavorazione ibride e le integra tra loro per produrre componenti in materiali compositi, che vengono successivamente imple mentate da fornitori di primo livello del settore auto mobilistico e produttori di parti originali per realizzare parti per auto e moto di alta gamma. L’azienda utilizza la stampa 3D dall’inizio alla fine del processo di sviluppo dei prodotti, dalla fase di progettazione concettuale per la verifica delle geometrie, fino alla fase di progettazione dettagliata per la realizzazione di prototipi funzionali.

Inoltre, la stampa 3D viene impiegata per la creazione rapida di attrezzature, come inserti per stampi a iniezione in plastica o attrezzature per la termoformatura di mate riali compositi. Uno dei progetti più innovativi di IGESTEK è un supporto per ammortizzatori (Top Mount). Questi componenti fanno parte del sistema di sospensione di un’automobile e aiutano a ridurre le vibrazioni prodotte dal movimento del veicolo per migliorare il comfort dei passeggeri. Il supporto per ammortizzatori è stato svilup pato con il software di design generativo Fusion 360 di Autodesk, che ha fornito varie soluzioni in base a una serie limitata di requisiti. Successivamente, il team ha stampato in-house i design più promettenti usando la stampante 3D stereolitografica (SLA) Form 3L, convalidando così la geometria e sfruttando il grande volume di stampa per realizzare fino a tre diverse iterazioni contemporanea

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componenti più piccoli, fino a quando il design non sod disfa pienamente le aspettative del cliente. Per produrre parti personalizzate necessarie per concept una tantum, Vital Auto ha introdotto nel suo processo di produzione la stampa 3D, non solo per ridurne i costi, ma anche per offrire ai clienti maggiore diversità per i loro design e le loro idee. Col tempo hanno predisposto un intero reparto per la stampa 3D, che comprende dieci stampanti FDM di grande formato, tre stampanti SLA Form 3L di Formlabs, sempre di grande formato, e cinque stampanti SLS Fuse 1. Tutte le stampanti hanno funzionato al 100%, 24 ore su 24, 7 giorni su 7, praticamente dal primo giorno e ven gono utilizzate per tutte le aree dei concept e design. In particolare, le Fuse 1 vengono generalmente usate per le parti che si basano sulla produzione e le Form 3L per le parti basate sul concept. “Utilizziamo le Form 3L per tutte le finiture superficiali di classe A, come ad esempio, in un contesto automobilistico, un interno in cui siano presenti parti che non vengono rifinite con pelle o Alcantara o, in generale, con un tessuto. I materiali di Formlabs producono una finitura bella e liscia con cui possono lavorare i verni ciatori. In questo modo, possiamo usare le parti appena stampate direttamente su un veicolo”, ha detto Anthony Barnicott, ingegnere di progettazione, responsabile della produzione additiva, aggiungendo “Quello che mi interessa maggiormente degli apparecchi Form 3L è la loro versati lità, la capacità di fare un cambio di materiale in meno di cinque minuti. La variabilità dei materiali, da quelli morbidi e flessibili a quelli rigidi, per noi non ha prezzo”. Il team usa le Form 3L con molteplici materiali per una vasta gamma di applicazioni, come ad esempio, pacchetti di interrut tori e guarnizioni per le portiere; mentre utilizza le Fuse 1 soprattutto per le parti meccaniche, come le cerniere, gli interni delle maniglie e gli interni delle portiere, e per le applicazioni strutturali. Le parti si possono utilizzare da subito, sin dopo la stampa, con rifiniture minime.

Concept interattivo per una supercar La stampa 3D ha inoltre consentito al team Vital Auto di combinare i materiali SLA con quelli SLS per realiz zare diverse iterazioni di design in un progetto specifico. Questo metodo consente di produrre rapidamente più iterazioni, associando entrambi i processi, utilizzandoli per le loro proprietà specifiche, per ottenere un design finale. Può trattarsi di qualsiasi cosa, dalle parti mecca niche a quelle trasparenti, per verificarne la qualità ottica e la resa. La stampa 3D non solo aiuta il team a creare prodotti migliori più velocemente, ma anche ad aumen tare gli ordini. Molti dei clienti si rivolgono a loro perché vogliono avere accesso alle ultime tecnologie e vogliono che i loro componenti vengano realizzati con materiali all’avanguardia. 

INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE | 3/202234 Automotive / FORMLABS

I prodotti Formlabs

I prodotti Formlabs includono le stampanti Form 3+, Form 3B+, Form 3L e Form 3BL, basate sulla stampa 3D Low Force Stereolithography (LFS)™, le soluzioni di post-elaborazione Form Wash, Form Cure, Form Wash le stampanti 3D SLS Fuse 1 e Fuse 1+ 30W e il sistema per il recupero della polvere Fuse Sift. Inoltre, Formlabs sviluppa una gamma di materiali ad alte prestazioni, che consentono di continuare a superare i limiti della stampa 3D, nonché software all’avanguardia per la stampa 3D, come il PreForm.

www.quine.it who’s who]w il Chi è chi della produzione Non puoi mancare who’s who] Il volto delle imprese wwhodella meccanica e dell’automazione

INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE | 3/202236 Automotive / MITSUBISHI ELECTRIC Automazione avanzata per la raccolta dei rifiuti raccolta Integrando le soluzioni di automazione di Mitsubishi Electric, l’azienda piemontese Nord Engineering ha sviluppato un innovativo sistema di sollevamento polivalente bilaterale per la raccolta dei rifiuti

zione di componenti elettronici in grado di comunicare sia tra di loro che con il cloud. L’utente che conferi sce i rifiuti deve identificarsi, attraverso un’apposita card o uno smartphone, per permettere alla bocca di conferimento di aprirsi per l’inserimento dei rifiuti. Il contenitore memorizza quello che viene conferito al suo interno e, in un’ottica di “smart city”, è in grado di comunicare con una centrale in cloud e, quindi, con il mezzo di raccolta: all’interno del contenitore è inserito, infatti, un sensore volumetrico di riempimento che invia alla centrale un segnale al raggiungimento di una soglia preimpostata e questo permette di ottimizzare tutto il processo di raccolta. Inoltre, in caso di anomalie nel conferimento, il contenitore è in grado di inviare degli alert per far sì che in brevissimo tempo il sistema possa essere ripristinato. Una partnership consolidata Il sistema Easy monta le soluzioni di automazione di Mitsubishi Electric. La partnership tra Nord Enginee ring e Mitsubishi Electric risale al 2005 e ha consentito a Easy di evolversi negli anni contemporaneamente al miglioramento tecnologico delle soluzioni della multi nazionale giapponese. “Il rapporto quasi ventennale con Mitsubishi Electric ci ha permesso di evolverci insieme, integrando nella soluzione Easy un sistema elettronico che include PLC, HMI e tutta la componentistica necessaria”, spiega Fissore. “Mitsubishi Electric si è fin da subito allineata al nostro progetto, fornendoci un prodotto customizzato e assistendoci in tutte le fasi della realizzazione del sistema Easy, dalla progettazione alla messa in opera, inclusi i successivi aggiornamenti che hanno permesso la continua evoluzione tecnologica della nostra soluzione fino ad oggi. Il supporto di Mitsubishi Nata venticinque anni fa a Cara glio, in provincia di Cuneo, Nord Engineering è oggi è una realtà dello smart waste management riconosciuta a livello internazio nale, che progetta soluzioni alta mente tecnologiche, sostenibili ed Conefficienti.l’obiettivo di superare i limiti dei tradizionali sistemi di raccolta dei rifiuti, Nord Engineering ha sviluppato l’esclusivo sistema Easy, un’attrezzatura automatica mono opera tore bilaterale capace di raccogliere diverse tipologie di contenitori. Easy è costituito da un braccio robotico che, grazie ad un apposito dispositivo di aggancio brevettato situato al centro del contenitore, raccoglie il cassonetto dei rifiuti, lo solleva e lo porta sopra il compattatore per poi svuotarlo all’interno del mezzo. Come spiega Andrea Fissore, responsabile marketing dell’azienda, “Easy è un sistema integrato che include sia il robot che i conteni tori, che sono in grado di interagire perfettamente tra loro. Si tratta di una macchina monooperatore perché, grazie ad apposite videocamere, l’operatore è in grado di agganciare i contenitori, manovrarli e svuotarli senza mai scendere dal mezzo”. Oltre all’allestimento del mezzo, Nord Engineering si occupa anche della realizzazione di varie tipologie di contenitori per la raccolta differenziata, sia fuori terra che interrati e seminterrati, anche di grandi dimensioni per utilizzi commerciali e industriali. Gli automezzi uti lizzati dall’azienda cuneese permettono di realizzare tre soluzioni in una: su un unico mezzo è infatti possibile adattare il compattatore, il cassone a cielo aperto e il L’innovativolavacontenitori.sistema

N PLC compatto FX5U di Mitsubishi Electric

Easy di Nord Engineering viene oggi utilizzato in quasi tutte le regioni italiane, grazie ad accordi con numerosi Comuni, multiutility e Con sorzi, ma ha anche varcato i confini nazionali essendo esportato in oltre 20 Paesi. “Per noi è un orgoglio che un prodotto made in Italy venga utilizzato in tutto il mondo. Solo per citare qualche esempio, abbiamo rea lizzato sistemi di raccolta dei rifiuti con la nostra solu zione in Florida, a Buenos Aires e a Dubai”, dichiara con grande soddisfazione Andrea Fissore. Green e Smart Particolarmente sensibile ai temi della sostenibilità ambientale e dell’economia circolare, Nord Engineering realizza esclusivamente contenitori per la raccolta dei rifiuti in acciaio 100% riciclato e riciclabile. Inoltre, tra i veicoli utilizzati per effettuare la raccolta differenziata l’azienda cuneese ha scelto di inserire anche una linea di mezzi elettrici non inquinanti. Oltre ad essere eco-sostenibili, i contenitori di Nord Engineering sono anche “intelligenti”, grazie all’integra

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Organizzato

Electric è stato costante e sempre improntato alla mas sima collaborazione: anche in presenza di eventuali pro blematiche abbiamo lavorato insieme per arrivare a una soluzione condivisa”.

“I nostri prodotti di automazione montati sulla solu zione Easy hanno accompagnato nel tempo l’evolu zione tecnologica di Nord Engineering”, conferma Gianmichele Piciocco, Marketing Manager South EMEA Mitsubishi Electric Factory Automation.

“Siamo partititi da un PLC compatto molto piccolo, il modello iQ-F, che comandava degli ingressi e delle uscite remote, poi abbiamo integrato i primi pan nelli operatore per permettere al personale di lavorare restando sempre a bordo del camion”. Recentemente Nord Engineering ha compiuto un ulteriore passo tec nologico, rendendo “smart” sia i cassonetti che l’au tomezzo utilizzato per la raccolta. “C’era la necessità di realizzare un collegamento con la centralina del camion, per cui il PLC di Mitsubishi Electric doveva connettersi con un bus proprietario, doveva sapere cosa succedeva all’autoveicolo, incorporare delle telecamere e dare un’esperienza di touch-screen che permettesse di movimentare correttamente il braccio robotizzato”, spiega Gianmichele Piciocco. “Il risultato raggiunto va ben oltre quelle che erano le nostre aspettative iniziali: Nord Engineering è riuscita ad usare una tecnologia general purpose come un PLC per farla diventare un prodotto custom di alto livello. Adesso stanno valu tando l’integrazione della nostra piattaforma avanzata di automazione MELSEC iQ-R, passando così da un PLC compatto ad uno modulare per aumentare le velo cità e le prestazioni nella lettura dei sensori integrati nel sistema Easy”. Sicurezza, velocità e ottimizzazione del processo Anche per quanto riguarda la visualizzazione, il sistema Easy oggi utilizza una soluzione tecnologicamente avan zata: un computer industriale touch screen con a bordo uno Scada che permette una visualizzazione tridimen sionale. “Quella realizzata con Nord Engineering è una soluzione che è cresciuta moltissimo negli anni, partendo da un concetto base di automazione fino a raggiungere un livello di avanguardia tecnologica”, aggiunge Gianmi chele “L’esigenzaPiciocco.da cui è nato questo sistema altamente tec nologico era quella di migliorare la raccolta dei rifiuti, realizzando una soluzione automatizzata che superasse i sistemi tradizionali per ottenere una maggiore sicu rezza e velocità delle operazioni di raccolta, ma anche un’ottimizzazione generale del processo. In tutte le città dove abbiamo lavorato e stiamo lavorando è aumentata la percentuale di raccolta differenziata, a conferma del fatto che il nostro sistema, grazie anche alla tecnolo gia di Mitsubishi Electric, permette effettivamente di migliorare l’intero sistema di raccolta dei rifiuti”, con clude Andrea Fissore. 

Piattaforma automazionediscalabile

La piattaforma di automazione MELSEC iQ-F di Mitsubishi Electric offre un bus ad alta velocità evoluto, funzioni integrate avanzate e un supporto SSCNETIII/H d’avanguardia. MELSEC iQ-F è in grado di comunicare con tutti i tipi di bus, inclusi quelli automotive. Per la programmazione e parametrizzazione viene utilizzato il software di sviluppo GXWorks 3. Il PLC compatto FX5U della piattaforma iQ-F offre un enorme incremento delle prestazioni rispetto ai modelli precedenti della serie FX, garantendo grande velocità di elaborazione, espandibilità, funzioni integrate, oltre a funzioni di posizionamento e Graziemotion.alla sua scalabilità, MELSEC iQ-F è espandibile verso la piattaforma di automazione MELSEC iQ-R, che offre funzioni avanzate per il Process Control e la Safety integrata, totalmente supportate dall’ambiente di sviluppo iQ Works per realizzare architetture PAC semplici o ridondate. Le prestazioni del nuovo controllore iQ-R sono impressionanti: bus scambio dati 40x più veloce, sincronizzazione tra moduli CPU, Motion e reti di comunicazione, sicurezza incrementata con protezione Security Key, data logging integrato per interfacciamento diretto con MES / ERP. Questa piattaforma di controllo flessibile e potente permette alle aziende un accesso strategico ad automazione e controllo, poiché consente la piena integrazione del livello di fabbrica nel livello di gestione risorse dell’azienda.

Pannello operatore GOT2000 di Mitsubishi Electric da

INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE | 3/202238 Automotive / MITSUBISHI ELECTRIC

IL CONVEGNO DIGITALE SUI SISTEMI E COMPONENTI PER LA PROGETTAZIONE INDUSTRIALE www.progettistapiu.it LA SECONDA EDIZIONE SAVE THE DATE 24 - 27 GENNAIO 2023 Con il patrocinio di: Sponsor: Per sponsorizzazioni: dircom@quine.it

Lettori di codici e RFID: la garanzia di lettura del codice al 100% Negli ultimi 30 anni, OMRON ha acquisito una vasta conoscenza nel campo della lettura dei codici. L’esperienza e l’innovazione vanno di pari passo con OMRON in un’am pia gamma di prodotti RFID e per la lettura dei codici per fornire la soluzione di acquisizione dei dati corretta per qual siasi sfida di tracciabilità. Grazie all’algoritmo di decodifica X-Mode e alle funzionalità di messa a fuoco automatica, anche le più complesse marcature dirette dei pezzi potranno

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INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE | 3/202240 Automotive / OMRON

La tracciabilità nel automobilisticosettoretracciabilità

Ci sono diversi motivi per cui i pro duttori devono tenere registri accu rati delle parti che compongono una nuova vettura. Dal punto di vista della qualità, ad esempio, il tracciamento dei codici a barre aiuta a garantire che vengano assemblate insieme le parti giuste. Ancora più importante, tuttavia, è la capacità di risalire fino al fornitore originale per ciascuna parte. In caso di richiamo o di identificazione di un componente difettoso, i produttori devono essere in grado di individuare in modo rapido e completo la provenienza di ciascun compo nente. Con l’espansione globale del settore automobilistico, la produzione di veicoli leggeri dovrebbe raggiungere circa 96 milioni di unità entro il 2023. Ciò significa che anche una sin Sfide e soluzioni per la tracciabilità nella produzione automobilistica oggi e cosa prendono in considerazione decision maker ed esperti gola parte difettosa può avere un impatto enorme e pertanto si tratta di una circostanza che deve essere evitata a tutti i costi. Inoltre, la tracciabilità riduce al minimo la contraffa zione poiché le parti originali possono essere tracciate fino a identificare la loro provenienza.

“Un altro vantaggio dell’identificazione diretta delle parti, delle etichette o delle etichette RFID – dichiara Nico Hooi veld, Business Development Manager presso OMRON Europe - è rappresentato dalla semplificazione del processo di produzione, infatti i sistemi di tracciabilità in tempo reale trasmettono le informazioni sui processi a tutti i livelli del processo di produzione, consentendo l’ottimizzazione della supply chain e riducendo i tempi di consegna”.

Altre informazioni che potrebbero essere codificate nei codici a barre sono il produttore, il luogo di origine, la data e l’ora di produzione, la data di scadenza, lo stabilimento di produ zione o assemblaggio, i componenti utilizzati nell’assemblag gio e/o nella versione software”, afferma Hooiveld.

Pertanto è opportuno utilizzare lettori di codici a barre par ticolarmente compatti. Dei lettori potenti, inoltre, dovreb bero essere in grado di leggere un’ampia gamma di codici senza dover installare software complessi, anche se il codice è distorto, sbiadito o danneggiato”. Per garantire che ogni parte riporti i dati richiesti, alcuni codici a barre devono essere particolarmente piccoli. Come per i codici danneggiati, i codici di piccole dimensioni richie dono lettori ad alte prestazioni in grado di leggere i dati con la velocità e la precisione richieste. Poiché sempre più mar cature vengono applicate nelle prime fasi del processo di pro duzione, è sempre più probabile che vengano danneggiate nelle condizioni difficili di produzione. Per questo motivo è importante che i codici a barre abbiano il massimo livello di leggibilità fin dall’inizio. OMRON offre un’ampia gamma di soluzioni per la verifica del codice che misurano la qualità del codice in base agli standard ISO e GS1 pertinenti e che aiutano i produttori a controllare la qualità di stampa.

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Raccolta dati affidabile I sistemi di tracciabilità offrono un modo per contestualizzare le modifiche ai processi e analizzare gli effetti che hanno sulla qualità del prodotto risultante. Aiutano a identificare i rischi, a ridurne l’impatto e, in generale, a mantenere uno stato di costante vigilanza. Più un sistema di tracciabilità è automatizzato con un monitoraggio delle decisioni in tempo reale, migliore è l’analisi del processo di produzione e l’individuazione delle fasi problematiche. Sebbene la trac ciabilità possa sembrare complessa, la struttura di fondo è relativamente semplice. Grazie all’applicazione di codici a barre univoci in fase di lavorazione e alla scansione di questi codici durante l’intero processo di assemblaggio, i produttori possono raccogliere e memorizzare quantità significative di dati sulla posizione e la cronologia di ciascun articolo in ogni momento. I controller di tracciabilità OMRON, combinati con i dispositivi di acquisizione dati OMRON, offrono un basso costo di implementazione riducendo notevolmente il tempo necessario per lo sviluppo e la messa in servizio. I pannelli HMI, i gruppi di continuità (UPS) e i sensori necessari per completare la soluzione di tracciabilità sono immediatamente disponibili nell’ampio portafoglio di pro dotti OMRON per l’automazione.  essere lette in modo affidabile, senza necessità di configura zione. I controlli integrati monitorano la qualità del codice durante la lettura e, per eventuali problemi, funzionano come un sistema di allarme tempestivo. Ciò garantisce che nessun codice illeggibile esca dalla fabbrica.

I codici a barre garantiscono che ogni parte abbia con sé un identificativo univoco ovunque si trovi. In genere si tratta di un Direct Part Marking, inciso o stampato direttamente sulla parte stessa. “Tra i dati chiave codificati per scopi di tracciabilità nel settore automobilistico vi sono informazioni quali numero del componente, di serie, di lotto o di modello.

“Ciò non è sempre semplice – continua Hooiveld - poiché i lettori di codici a barre o RFID devono essere integrati nei macchinari delle linee di assemblaggio con spazi limitati.

Ogni volta che un codice viene letto nel reparto produzione, il sistema di tracciabilità trasmette questi dati a un Manu facturing Execution System o a un software di Enterprise Resource Planning, contribuendo ad assemblare corretta mente le parti e a controllare altri elementi della linea di produzione in base ai dati. La sfida consiste nel realizzare una raccolta di dati affidabile con costi di implementazione Lalimitati.tracciabilità viene utilizzata per etichettare i componenti della trasmissione con dimensioni specifiche per garantire un adattamento perfetto. L’automazione dei processi riduce significativamente la probabilità di errori in questo contesto.

Robot compatti e dinamici per soluzioni personalizzate di automazione e assemblaggioassemblaggio

L’ Un massimaconproduzionegarantisceindellaesistemiTX2-60L,Stäubliconpionieristicosistema6robotserie13visionecontrolloqualitàlinea,unaflessibilità

Il sistema doveva essere in grado di eseguire non solo il lavoro di assemblaggio effettivo, ma anche l’ispezione visiva in ogni singola fase, il test di ogni connettore per l’impermeabilizza zione e, infine, l’imballaggio dei prodotti.

“Le speciali caratteristiche del progetto includevano il target di un output di 5 milioni di unità all’anno, un tempo ciclo serrato non superiore a tre secondi per connettore e un design del sistema a prova di qualsiasi possibile variante di futuro connettore. Con queste specifiche, l’unica soluzione possi bile era includere dei robot, un sistema di elaborazione delle

L’elettromobilità rappresenta una delle più grandi sfide per il pianeta. La e-mobility è il futuro: si stima che entro il 2032, la metà dei veicoli ven duti a livello globale saranno elettrici. Stiamo quindi assistendo ad una vera e propria ondata storica di innova zione, in un mondo che cambia ad altissime velocità. Infatti, il commer cio dei veicoli con azionamenti elettrici sta guadagnando costantemente quote di mercato in tutto il mondo. Questa tendenza stimola anche la domanda di soluzioni per l’assem blaggio dei componenti elettrici. Eberhard AG, azienda fondata nel 1964 a Schlierbach vicino a Stoccarda (Germania) con un’ampia esperienza nel campo

dell’assemblaggio di PCB e produzione di connettori, è stata recentemente convocata da una multinazionale messicana, produttrice di componenti per l’automotive, allo scopo di ideare e realizzare una linea di assemblaggio per connettori ad alta tensione.

INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE | 3/202242 Automotive / STÄUBLI

Target tempo ciclo superato Già durante la fase di collaudo della linea di montaggio, il target tempo ciclo di tre secondi è stato raggiunto con ampio margine.

seconda macchina a sei assi Stäubli preleva da una tavola vibrante il blocco connettore, tramite identificazione della posizione del pezzo grazie al sistema di visione, montandolo nell’alloggiamento. Anche in questo caso, Eberhard applica il QA istantaneo, con il processore di immagini che si con centra sul duplice criterio di rilevamento dei difetti e sulla posizione di assemblaggio. Lo stesso schema viene appli cato quando l’alloggiamento del connettore passa attraverso tutte le successive stazioni. A questo punto ci sono altri tre passaggi durante i quali le macchine ultraveloci Stäubli a sei assi montano una guarnizione, un telaio e l’interno com pleto del connettore. A valle, i consueti controlli di qualità in linea vengono effettuati dopo ogni stazione. Prima che il connettore ad alta tensione completamente assemblato venga trasferito dall’ultimo dei sei robot Stäubli al sistema di pallettizzazione Eberhard PTS 64, viene testato contro eventuali perdite. Infine, allo scopo di mantenere il tempo ciclo ed evitare colli di bottiglia, Eberhard ha installato una tavola rotante di indicizzazione con quattro stazioni e un dispositivo quadruplo di test.

Riattrezzaggio in 10 minuti esatti Attualmente, il sistema gestisce solamente tre varianti, con cambi programmati una o due volte al giorno. Questo numero dovrebbe aumentare significa tivamente a breve e il design estrema mente flessibile della linea di montaggio eviterà al cliente qualsiasi problema.

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assemblaggio

Dall’ultima unità di un lotto alla prima del lotto successivo, il riattrezzaggio viene completato entro massimo soli 10 minuti”, spiega Kotan.

I sistemi di alimentazione ultra-fles sibili sono una delle caratteristiche delle linee di assemblaggio progettate e costruite da Eberhard, in quanto assicu rano l’assenza di regolazioni meccaniche quando si passa da una variante all’altra. In caso di una nuova variante, infatti, il sistema la riconosce e la memorizza semplicemente tramite elaborazione dell’immagine. Assemblaggio e test all’unisono L’assemblaggio dei connettori segue uno schema preciso e ogni fase di lavoro include un controllo di qualità. Pren diamo ad esempio la stazione 1: il primo robot TX2-60L dotato di tracking preleva un alloggiamento del connettore da un nastro di alimentazione, costantemente in funzione, e lo posiziona in un portapezzi, dove vi rimane attraversando tutte le stazioni del sistema. Alla stazione 2 viene effettuato un controllo di qualità ottico, durante il quale vengono memorizzati codice e colore. Lo stesso schema si applica alle due stazioni successive. La

“Il nostro cliente produce in piccoli lotti e quindi il passaggio deve essere com pletato nel più breve tempo possibile.

L’attuale tempo ciclo del sistema tocca i 2.7 secondi per connettore ad alta tensione, che corrisponde esattamente alla simulazione fatta in fase di ideazione del sistema in collaborazione con Stäubli Robotics. Il fatto che la simu lazione fosse così vicina alla realtà sottolinea la validità del metodo utilizzato, sempre a condizione che vengano imple mentati i giusti strumenti. “Siamo sicuri che saremo in grado di ottimizzare ulterior mente alcuni passaggi quando il sistema sarà installato nello stabilimento di produzione del cliente in Messico, aumentando la produzione di alcuni punti percentuali. Se riuscissimo, ad esempio, a ridurre il tempo ciclo dal 12% al 14%, sarebbe davvero un risultato notevole nel contesto di un volume di produzione annuale di cinque milioni di connettori”, conclude Abdullah Kotan.  immagini e un sistema di alimentazione estremamente fles sibile”, commenta Abdullah Kotan, Project Planning and Application Team Leader di Eberhard. Le soluzioni personalizzate di automazione e assemblaggio sono tra le competenze chiave dell’azienda, per cui la dire zione era fermamente convinta che, in collaborazione con i giusti partner, avrebbe potuto portare a termine il progetto con Stäubli, il team di progettazione è riuscito a realizzare una linea di montaggio destinata al Messico fles sibile, compatta ed efficiente, raggiungendo, così, l’obiettivo prefissato. Un capolavoro di automazione compatta Il progetto richiedeva l’inserimento, su una linea di pro duzione, dallo spazio ridotto, di 13 stazioni con 6 robot e 13 sistemi di visione. L’ottimizzazione degli spazi è stata la chiave vincente per la riuscita del progetto. Per ottimizzare l’area di lavoro e ridurre gli spazi occupati, i progettisti hanno quindi deciso di sospendere i robot a sei assi sopra le stazioni. I sei robot Stäubli appartengono alla serie TX2-60L, sono dotati di sei assi superveloci e sono estremamente precisi in ogni condizione. In particolare, questi robot sono in grado di operare con una ripetibilità di ± 0,03 mm e un raggio d’azione di 920mm. “Abbiamo scelto questi robot non solo per la loro dinamica, ma anche per il loro design compatto, le interfacce con gli alimentatori e le telecamere e, non da ultimo, per la loro riconosciuta affi dabilità”, afferma Kotan. “Dobbiamo garantire ai nostri clienti una dispo nibilità totale del sistema superiore al 95% e possiamo quindi utilizzare solo componenti di prima classe”.

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I cobot

Per molto tempo l’unica forma di automazione creduta com patibile con un settore ad alta cadenza come l’automotive è stata quella di tipo tradizionale. La gestione di pesi e di aree di lavoro ampie rendeva la robotica antropomorfa l’unica realmente applicabile al settore automobi listico. In realtà, come in molti altri settori “pesanti” vi sono miriadi di attività che possono essere adeguatamente automatiz zate con altre forme di robotica, ad esempio quella di tipo collaborativo. In ogni processo vi sono porzioni di task che possono avvalersi della robotica collaborativa con evidenti vantaggi. Tutte quelle porzioni – ad esempio - in cui l’in tervento umano è ancora preponderante. Spesso gli ope ratori di linea vengono applicati su attività caratterizzate da un valore aggiunto piuttosto basso, scarsa ergonomia,

vantaggiapplicativialcunisubfornitura.marchisiadiapplicaticobottradizionale.sceltotradizionalmentediprocessisuccessoautomatizzareflessibilisonoepossonoconnumerosiall’internoun’industriachehalaroboticaIURsonoindecinestabilimentidigrandichenellaEccoesempie

La gamma Universal Robots La gamma cobot UR comprende 5 modelli, caratterizzati da payload e sbraccio progressivi e dalle medesime safety native (17 completamente personalizzabili) in PLD. Cat. 3. UR3e (3kg di portata e 500 mm di raggio d’azione), pen sato come tool evoluto da banco e per piccoli assemblaggi (resi possibili anche dalla rotazione infinita al polso). UR5e (5kg di payload e 750 mm di reach) flessibile e sufficien temente potente per il machine tending di piccoli compo nenti e per assemblaggi minuti. UR10e (10 kg di capacità di carico e 1300 mm di raggio d’azione) pensato per l’automa

rischi potenziali per la salute. È il caso, ad esempio, di tutte quelle attività di assemblaggio e avvitatura sulle linee di ferratura, che espongono gli operatori a un duplice rischio: lesioni dovute alla lamiera tagliente, contraccolpi articolari dati dagli strumenti di avvitatura. In questi task la robotica collaborativa è un valido aiuto e consente di ottimizzare i processi con valori di qualità e rendimento più elevati.

INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE | 3/202244 Automotive / UNIVERSAL ROBOTS

Automotive, l’alternativa di automazione collaborativaèalternativa

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I cobot Universal Robots vengono applicati con successo nel settore automotive in molti grandi marchi e nella subfornitura. Ne sono un esempio le applicazioni in Nissan, Continental, Stellantis, PSA, Vitesco…Aziende che hanno tratto dai cobot diversi vantaggi. Di ordine economico, andando a migliorare produttività e qualità e coerenza dei processi, di ordine ergonomico (sollevando gli operatori da attività faticose e usuranti o supportando una popo lazione particolarmente anziana nello svolgere mansioni quotidiane). Infine, i cobot sono anche il veicolo con cui inserire competenze nuove in azienda, creando processi di reskilling della popolazione aziendale. Vediamo alcuni esempi concreti. Stellantis, una delle maggiori realtà dell’automotive al mondo, ha implemen tato 11 cobot Universal Robots lungo la dorsale di produ zione della nuova 500 elettrica. I cobot sono applicati in diverse attività: assemblaggio e avvitatura, controllo qualità, dispensing. La popolazione aziendale dello stabilimento di Mirafiori, storico centro produttivo del marchio, era parti colarmente anziana. Dopo un’accurata analisi ergonomica dei processi, i cobot sono stati applicati laddove era più impellente migliorare la qualità del lavoro degli operatori. Ecco quindi che i cobot sono stati integrati nella linea di rullatura delle portiere, dove – con un rullino dinamo metrico integrato al polso – procedono alla sigillatura del telino paracqua all’interno delle portiere (sollevando quindi gli operatori dall’eseguire un’azione particolarmente usu rante per l’articolazione del polso). Oppure sono stati inse riti nella linea di ferratura, dove svolgono assemblaggi del cofano, dei parafanghi, del portello posteriore della versione a 3 porte della 500. In tutte queste appli cazioni il vantaggio per gli operatori è duplice: minori rischi di lesioni e ferite contro i bordi taglienti della lamiera, minori lesioni articolari date dagli stru menti di avvitatura. Inoltre, molte delle operazioni di avvitatura e assemblaggio dovevano avvenire con cofani e para fanghi in posizione vettura, cioè chiusi. Questa configurazione pone non poche

3/2022 | INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE 45 sfide all’operatore che deve avvitare (con coppia costante) in luoghi non facilmente raggiungibili e con scarsa o nulla L’ergonomiavisibilità.così raggiunta per gli operatori, si sposa però anche con un miglioramento della qualità dei pro cessi: le avvitature e gli assemblaggi vengono infatti eseguiti con coerenza e coppia costanti. Un altro esempio di come i cobot abbiamo migliorato i parametri di ergonomia e produttività è quello fornito da Vitesco Technologies Italy. L’azienda – fra i leader mondiali nella produzione di valvole e iniettori per motori endoter mici – ha integrato nei propri stabilimenti di San Piero a Grado e Fauglia in provincia di Pisa 24 cobot Universal Robots. Vitesco, che ha sempre investito in automazione e che da anni si avvale dei processi di lean manufacturing per progettare le sue linee, è partita dall’analisi delle atti vità a minor valore per progettare alternative automatiz zate al lavoro manuale. I cobot UR sono stati così integrati nell’assemblaggio dei DDU (sistemi per la rigenerazione dei filtri antiparticolato) oppure nella linea di produzione delle RDU (valvole per il dosaggio dei gas in camera di scoppio). Oppure ancora nel carico/scarico macchine e nella pallettizzazione di componenti metallici all’interno di tray. I cobot hanno dovuto superare diverse sfide per assicurare un’automazione di successo. L’assemblaggio delle RDU prevede infatti l’inserimento di guaine gommose su componenti tubolari di diversa forma e angolazione e con tolleranze diversificate. Soltanto un’automazione flessibile, con un evoluto controllo di forza integrato al polso, avrebbe potuto eseguire il compito assicurando la qualità dell’ese cuzione. PSA, gigante francese che raccoglie i marchi Peu geot, Citroen e altri, ha integrato i cobot danesi all’interno del proprio stabilimento di Sochaux. Due cobot UR10 sono stati implementati nello stabilimento in applicazioni di avvitatura su linee di assemblaggio body-in-white per aumentare le prestazioni e ridurre i costi di produzione in fabbrica. I risultati ottenuti dall’applicazione includono risparmi sui costi, una migliore tolleranza geometrica e migliori condizioni di lavoro ergonomiche per gli operatori. Nella fattispecie i cobot UR sono stati inseriti all’interno di una strut tura a gabbia che si cala sulla scocca della vettura in transito sulla linea. La gabbia assicura la geometria del vei colo. Una volta acquisita quest’ultima i cobot eseguono 2 coppie di avvita ture nella parte posteriore e inferiore della scocca, posizioni poco ergono miche per gli operatori, che oltre tutto non avrebbero potuto garantire avvitature corrette operando quasi alla cieca nel sottoscocca. 

zione di attività pesanti e su un’ampia area di lavoro. UR16e, dotato di una capacità di carico di 16 kg e di 900 mm di reach. Infine UR20, il cobot più potente della gamma, con payload di 20 kg e un raggio utile di 1750 mm: la soluzione per la pallettizzazione, il welding e il carico e scarico macchine con componenti di peso elevato. UR5e e UR10e sono al momento i cobot più utilizzati dall’industria automobilistica. I cobot per applicazionil’automotive:evantaggi

Da un punto di vista generale, inoltre, il mercato mon diale dell’intelligenza artificiale, a cui gli algoritimi di sistemi di visione appartengono, varrà, al 2030, 15,1 triliardi di dollari, dei quali 2,5 in Europa (fonte: PwC’s Global Artificial Intelligence Study: Exploiting the AI Revolution) .

L’HUB LOMBARDO PER L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE

La visione del progetto Watchman e il dimostratore Brembo È opinione consolidata che i sistemi di visione artificiale e gli algoritimi di computer vision ad essi legati possano contribuire a risolvere diverse sfide e problematiche in ambito industriale contribuendo in maniera significativa alla com petitività delle imprese. Tramite essi è infatti possi bile acquisire un’ immagine e tradurla in dati utili per supportare le decisioni aziendali, contribuendo, ad esempio, alla riduzione delle difettosità nei prodotti, all’incremento dell’efficienza complessiva dei processi produttivi nonché al miglioramento della sicurezza e dell’ergonomia complessiva delle mansioni lavorative.

INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE | 3/202246 di Andrea Mazzoleni – AFIL; Annalisa Giavarini, Angelo Iapichino – Consorzio Intellimech, Fabio Sana – Brembo S.p.A.

Tecnologie

In aggiunta a queste stime, i recenti documenti pro È

Si stima infatti che nel 2027 il valore di mercato glo bale dei sistemi di visione e dei relativi algoritmi, come i modelli di deep learning, possa raggiungere 74,9 miliardi di dollari di fatturato cifra che testimonia le ampie opportunità applicative ed essi connesse.

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grammatici emanati sia a livello comunitario che nazionale, come ad esempio il Coordinated Plan on Artificial Intelligence della Commissione Europea e il Piano Nazionale per l’Intelligenza Arti ficiale del Ministero dell’Università e della Ricerca, del Ministero dello Sviluppo Economico e del Ministro per l’Innovazione Tecnologica, evi denziano l’importanza di diffondere l’uso dell’intelligenza artificiale nei settori produttivi, in particolare tra le Infatti,PMI.a causa di complessità, costi ancora elevati, necessità di com petenze specifiche e consolidate, aspetti regolatori ed etici, queste tecnologie risultano ancora non ampiamente utilizzate. È in linea con queste considerazioni che si colloca il progetto Watchman. Coordinato dal Consorzio Intellimech, l’obiettivo è realizzare un hub di competenze e di sperimentazione sull’applicazione dell’intelligenza artificiale nella visione artificiale in Lombardia per generare conoscenza, impatti tecnolo gici e ricadute sociali per la competitività del sistema industriale Co-finanziatoregionale.daRegione Lombardia nell’ambito della Call Hub Ricerca e Innovazione, il progetto, generato nell’ambito della Strategic Community Digital Tran sformation del Cluster AFIL, vede coinvolte otto realtà rappresentative di imprese, università e centri di ricerca: i fornitori di tecnologie hardware e software Smart Robots, Sorint.TEK, Vision e Fincons, gli utenti finali Brembo e S.A.L.F. Laboratorio Farmacologico, l’Università degli Studi di Bergamo e il Consorzio IlIntellimech.trattodistintivo dell’approccio è la sinergia tra le diverse specializzazioni presenti nel consorzio, che spaziano dalla visione artificiale sino allo sviluppo di algoritmi, gestione dei dati e robotica collaborativa. Facendo leva sulle singole competenze, le soluzioni tec nologiche sono sviluppate con una logica modulare e riconfigurabile. L’intento è realizzare sistemi di visione che possano essere utilizzati sia in maniera indipen dente sia interconnessa in una logica flessibile e repli cabile in diversi contesti produttivi, favorendo così la diffusione ad altre realtà che potranno beneficiare dei risultati L’integrazionegenerati.dei diversi moduli è implementata attraverso due casi industriali. Il primo è realizzato da S.A.L.F Laboratorio Farmacologico e si focalizza sul settore farmaceutico mentre il secondo da Brembo e riguarda l’automotive.Lafinalità è dimostrare l’impatto della visione artificiale per risol vere questioni legate al monitorag gio della qualità dei prodotti e per aumentare l’efficienza complessiva del lavoro. Il primo aspetto riguarda la rileva zione delle difettosità, attività ad oggi ancora legata alla soggetti vità e all’esperienza dell’operatore, mentre il secondo intende diffon dere approcci che migliorino e valo rizzano la qualità del lavoro svolto dagli operatori. Infatti, le mansioni di controllo qualità sono ripetitive e richiedono precisione ed elevati livelli di concentrazione con conse guente aumento del livello di stress per l’operatore. In linea con ciò, la presenza di un robot collaborativo che possa automatizzare i processi

Per maggiori informazioni sul progetto Watchman: https://www.watchman-hub.it/

La soluzione integra moduli di visione per l’acquisi zione e l’elaborazione delle immagini, algoritimi di deep learning per l’addestramento del sistema, il rico noscimento e la classificazione dei difetti e un robot collaborativo per la movimentazione e il posiziona mento del sistema di visione. Coerentemente con l’obiettivo descritto, il robot si occupa della rilevazione delle anomalie mentre l’opera tore è coinvolto nel suo addestramento e nella gestione degli algoritmi di deep learning. Nel dettaglio, la pro babilità di fault detection è comunicata dal sistema all’operatore che, in caso di anomalie nella valutazione, interviene classificando quanto rilevato.

Tecnologie

ed affiancare l’operatore può contribuire a ridurre lo stress psico-fisico del lavora tore abilitando attività a maggiore valore Inaggiunto.ambito automotive, il dimostratore Brembo si prefigge di realizzare una sta zione prototipale per rilevare i difetti superficiali o di verniciatura delle pinze freno tenendo conto di fattori come l’alta variabilità geometrica e dimensionale, le diversità di colorazione, le molteplici tipologie di difettosità che possono emer gere e il riconoscimento di falsi scarti che emergono a causa di riflessi di luce, sporco, impronte digitali e impurità. In aggiunta, la stazione prototipale intende contribuire al miglioramento dell’ergono mia complessiva dell’operatore sia da un punto di vista posturale, riducendo l’im pegno sia a livello dell’apparato muscoloscheletrico, che cognitivo andando a migliorare gli aspetti inerenti alla gestione dello stress, la sicurezza e l’interazione tra uomo e robot all’interno dell’area di lavoro.

Dal punto di vista dell’ergonomia, le tecnologie di visione sono utilizzate per riconoscere le operazioni manuali svolte all’interno delle postazioni di lavoro. In tal modo, è possibile acquisire informazioni per ridurre i casi di infortunio e migliorare la percezione cognitiva dell’operatore permettendo così di conseguire maggiori livelli di qualità ed efficienza complessiva.

Nello specifico, all’interno del caso Brembo, una possi bile traiettoria di sviluppo riguarda la realizzazione di un sistema che permetta di istruire il robot nel posi zionamento corretto del punto di ispezione della pinza freno nonché nell’individuazione di effi cienti modalità per la gestione dei tempi di archiviazione della mole di dati acquisiti al fine di rendere sempre più oggettivi i processi di controllo qualità supportando l’uomo in un’attività il cui risultato è diret tamente visibile dal cliente finale.

Da un punto di vista di sistema, il progetto Watchman, mediante i suoi dimostratori e la riconfigurabilità dei singoli moduli, ha posto le basi per una maggiore diffu sione delle tecnologie di visioni artificiale all’interno delle imprese, le quali potranno beneficiare della conoscenza generata a beneficio della competitività del sistema manifatturiero lombardo nella sua totalità.

Watchman è nella fase conclusiva ma diverse sono le prospettive che possono essere perseguite dai partner capitalizzando i risultati ottenuti sia all’interno dei dimostratori realizzati da Brembo e S.A.L.F Laborato rio Farmacologico che a livello di impatto sul territorio.

1 pionieri-lavorano-la-manifattura-AEHA3r9https://www.ilsole24ore.com/art/visione-artificiale-ora-2PwC’sGlobalArtificialIntelligenceStudy:Sizingtheprize

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M &A | APRILE 202122 TARIFFE PUBBLICITARIE GUIDA MULTILINGUE VERSIONE CARTACEA Versione cartacea Versione web EDIZIONE 18SPECILL20EESIANASAI professionaliagliDistribuitostudentidellescuolesalesiane Argomenti trattati • Formato QUINE BUSINESS PUBLISHER I LSWR GROUP Via G.Spadolini 7 - 20141 Milano - Tel 02.86.41.05 - Fax 02.70.05.71.90 eMail: dircom@quine.it Termini Meccatronicadella Ora anche online Cerca tra 2411 termini della meccatronica Il più completo dizionario multilingua di termini tecnici della meccatronica, contiene le traduzioni dei termini in Inglese, Francese, Tedesco, Spagnolo, Russo, Turco www.terminidellameccatronica.com per richiedere la tua copia info@quine.it AUTOMAZIONE Dizionario multilingue Dizionario internazionale di Meccatronica Mechatronics international dictionary Internationales Wörterbuch der Mechatronik Dictionnaire international de mécatronique Diccionario internacionale de procesamiento de mecatrónica Международный словарь мехатроники Termini Meccatronicadella

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