CULTURA
F
omossessualità proibita
dossi della sua epoca e tormentato dai grandi interrogativi della vita. Ma dipinge anche una personalità allegra e gioviale, legata alle tradizioni del suo Paese e mossa da ideali profondi di fratellanza e libertà. Da subito, si capisce, è considerato nemico del regime, quello che si instaura dopo il golpe del capo militare Francisco Franco, appoggiato da milizie fasciste e naziste. Il poeta è esponente repubblicano durante la Guerra Civile ed è colpevole di omosessualità e socialismo, come si legge in un documento redatto nel 1965 dalle truppe franchiste, dopo 29 anni dall’assassinio del poeta. Per Federico la relazione con la propria sessualità è sempre problematica e si intreccia profondamente con le tendenze surrealiste della sua produzione. I caratteri della nuova avanguardia si ritrovano in molte opere del poeta, quali espressione
ederico Garcìa Lorca, personaggio di spessore artistico e politico, scrittore militante e oppositore del regime franchista, cittadino del mondo, uno dei protagonisti delle avanguardie dei primi del Novecento, omosessuale. Stona, in effetti, fare un riferimento al suo orientamento sessuale, dopo averne velocemente introdotto il profilo artistico e culturale. Chiunque direbbe che non è importante. Invece lo è. O almeno lo era, per Federico e per le guardie che, il 19 agosto 1936, fecero irruzione nella dimora di amici, nella quale l’artista si trovava, e lo fucilarono. Federico Garcìa Lorca è un poeta e drammaturgo spagnolo, nato nel 1898, che ha rivestito un ruolo di spicco nella vita politica e culturale della Spagna di inizio Novecento. La sua produzione è l’emblema di un uomo in conflitto con i para16