ATTUALITÀ
L’ENIGMA DELLA CINA: CHI SCAPPA E CHI SCOMMETTE
S
e devo pensare a un termine che riassuma il modo in cui la Cina appare agli occhi degli osservatori occidentali, mi viene in mente il termine ‘enigma’. Per le difficoltà linguistiche, e perché un intreccio di fattori storici ha limitato gli Europei nell’entrare intimamente in contatto con una civiltà complessa e di difficile decifrazione per essi. La realtà cinese è enigmatica anche per la sua natura di istituzione fondata su un ordine tradizionale consolidato nel tempo e costituito da leggi scritte, gradi di giurisdizioni, gerarchie di corpi di controllo, ma dal carattere monarchico, con una autorità imperiale remota, temibile, accentrata e senza limiti. Paradossale il fatto che un paese di immensa ricchezza, vivacità economica e demografia esplosiva presenti forme sociali, culturali, tecnico-scientifiche ed economiche fortemente ancorate alla tradizione, tanto da apparire del tutto stazionario. Si oscilla tra fasi di ammirazione e mitizzazione, e fasi di critica e disprezzo. La storiografia e la diplomazia l’hanno
definita “Chinese puzzle”, per esprimere il senso di diversità e di estraneità del mondo cinese nell’opinione occidentale. Tanti investitori temono la stretta autoritaria presa dal governo cinese e sono pronti a scappare. Il divieto sulle criptovalute, i controlli stringenti sulle società dell’alta tecnologia e sui cittadini, i colossi dell’immobiliare a un passo dal default. Preoccupa la notizia del boicottaggio degli Stati Uniti alle Olimpiadi Invernali cinesi: le motivazioni di timore sembrano essere tante, a fronte di un’industria cinese particolarmente rampante e dinamica. Un Paese con risorse straordinarie che sta prendendo decisioni discutibili, costretto a fronteggiare l’esuberanza di una crescita disomogenea e insostenibile. Che cos’è la Cina, quindi, se non l’enigma che conquista e affascina per la sua indecifrabilità apparente, con continue trasformazioni e contraddizioni? Dalla fine dell’era di Mao Zedong, morto nel 1976, il Paese si è aperto a enormi trasformazioni e cambiamenti radicali, pur rimanendo quel grande 6