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L’ANNO SCORSO IL CANADA HA DISTRUTTO 468 TONNELLATE

DI ERBA, MENTRE IL MERCATO LEGALE ARRANCA

Secondo i dati raccolti da Health Canada, l’anno scorso i produttori canadesi di cannabis con licenza federale hanno distrutto la cifra record di 425 milioni di grammi/468 tonnellate di fiori di cannabis essiccati invenduti. Questo dato può sembrare scioccante, ma non è una novità: dalla legalizzazione del 2018, per i produttori autorizzati è cresciuta la quantità di rifiuti su base annua. Le vendite di cannabis essiccata e di pre-rollati nelle quattro province chiave - Alberta, British Columbia, Ontario e Saskatchewan – lo scorso anno sono state pari a 293 milioni di grammi, nettamente inferiori ai 425 milioni di grammi distrutti. Nel 2020 sono stati distrutti 279 milioni di grammi di cannabis essiccata, mentre nel 2019 i produttori autorizzati ne hanno distrutti 155 milioni di grammi. Oltre alla distruzione di cannabis essiccata non confezionata, nel 2021 sono stati distrutti più di 7 milioni di prodotti di cannabis confezionati, secondo i dati raccolti da Health Canada. Tra questi vi sono:

3.576.232 confezioni di cannabis essiccata.

1.118.148 confezioni di estratti, compresi i vapes.

2.421.823 confezioni di edibili, comprese le bevande.

15.359 confezioni di prodotti topici.

La crescente eccedenza nell’offerta sembra essere dovuta al fatto che i grandi coltivatori commerciali hanno sopravvalutato l’entità della domanda e hanno costruito impianti

su scala troppo ampia. I produttori canadesi hanno venduto meno del 20% della loro produzione fra l’introduzione della legalizzazione nel 2018 e la fine del 2020.

L’industria della cannabis era considerata promettente nei mesi precedenti la legalizzazione. Nel 2017, il valore delle azioni di tre dei maggiori coltivatori di erba canadesi è aumentato di oltre il 200%. Gli investitori hanno guadagnato grazie al clamore e al potenziale di vendite enormi. Tuttavia, le aziende hanno calcolato male il livello della domanda e hanno inondato il mercato con un’offerta di cannabis eccessiva.

Anche la scarsa qualità dei prodotti e la lentezza del processo con cui le province hanno consentito la creazione di punti vendita autorizzati negli anni successivi alla legalizzazione sono risultati fattori che hanno provocato l’accumularsi delle scorte. Quasi 900 milioni di grammi di cannabis essiccata

non confezionata sono stati distrutti dal 2018 a causa della sovrapproduzione e di problemi di qualità. Questo dato supererebbe facilmente il miliardo di grammi se si considerasse anche la cannabis confezionata distrutta.

Le scorte di prodotti di cannabis confezionati continuano a superare le quantità vendute. Tale squilibrio suggerisce come la distruzione di elevati livelli di prodotti potrebbe proseguire per qualche tempo.

A dicembre, per esempio, 14 milioni di confezioni di estratti erano ancora presenti fra le scorte di produttori, grossisti e venditori al dettaglio.

Nello stesso mese, le vendite totali sono state invece inferiori ai 3 milioni. Allo stesso modo, le scorte di cannabis essiccata nello stesso mese ammontavano a 36 milioni di confezioni, ma le vendite sono state solo di 9,6 milioni.

(RH)

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SEMI IBRIDI F1 DEL MERCATO DI ROYAL QUEEN SEEDS

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CANNAFEST PRAGA 2022

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BISCOTTI MINTZ BARNEY’S FARM TORNA A SUPERARSI !

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PURPLE PUNCH OG XL AUTO® E SKYWALKER OG

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PROBLEMI DI COLTIVAZIONE DIAGNOSTICATI IN MODO ERRATO

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ROYAL QUEEN SEEDS LANCIA I PRIMI SEMI IBRIDI

F1 DEL MERCATO

Grazie alle loro alte prestazioni, i nuovi ibridi F1 di Royal Queen Seeds sono destinati a trasformare l’industria della cannabis, offrendo ai coltivatori piante uniformi con rese più elevate, maggiore contenuto di THC e l’imbattibile stabilità F1.

Barcellona, 04 gennaio 2023.

Tra le principali seedbank d'Europa, Royal Queen Seeds è appena diventata

la prima azienda ad offrire veri ibridi F1 di cannabis.

Queste piante offrono tutta l’uniformità, la stabilità, la qualità e la resa di cui ha

bisogno la fiorente industria legale della cannabis. Nati da pure linee genetiche inincrociate, i semi F1 di RQS stanno per rivoluzionare il mondo della cannabis con raccolti stabili e prodotti uniformi.

‘‘I nuovi ibridi F1 autofiorenti assumono una struttura solida, sono uniformi e sviluppano infiorescenze straordinarie, quasi indistinguibili da quelle prodotte da varietà fotoperiodiche’’.

6 BANCHE DEI SEMI

I nuovi ibridi F1 segneranno un punto di svolta nell’industria della cannabis, proprio come fecero i semi femminizzati negli anni ’90.

Royal Queen Seeds ha iniziato a creare gli ibridi F1 nel 2019, quando la seedbank stava lavorando sulle sue prime linee pure inincrociate (IBL) con caratteristiche di crescita eccezionali. Dopo alcune

modifiche, RQS ha incrociato i suoi IBL per creare i primi veri ibridi di cannabis F1 che rivoluzioneranno l’industria della cannabis.

A differenza delle varietà di cannabis e dei loro imprevedibili fenotipi da tempo considerati la spina dorsale delle coltivazioni di cannabis domestiche e commerciali, gli ibridi F1 sono piante uniformi

con innumerevoli vantaggi per tutti i settori dell’industria della cannabis: i pazienti beneficeranno di cannabinoidi con qualità più uniformi, i coltivatori commerciali saranno in grado di semplificare le loro operazioni lavorando su piante più affidabili, mentre i coltivatori domestici potranno coltivare piante più potenti e produttive nei loro giardini e tende.

Sfoglia la selezione completa degli ibridi F1 di Royal Queen Seeds: www.royalqueenseeds.it/f1-hybrids.

Royal Queen Seeds ha oltre 10 anni di esperienza e passione nell’ibridazione di cultivar di cannabis di tutti i tipi, dai classici olandesi come la White Widow alle moderne varietà statunitensi come la Royal Gorilla, fino alle varietà ricche di CBD. Il catalogo della seedbank comprende varietà indica e sativa regolari, femminizzate ed autofiorenti, e da oggi anche ibridi F1.

Ma troverai anche tutto il necessario per coltivare una cannabis di alta qualità. Dai più esperti pollici verdi ai giardinieri domestici, fino ai principianti assoluti, i coltivatori di tutti i livelli vedono nella Royal Queen Seeds un'azienda leader nella genetica della cannabis e negli strumenti di coltivazione.

Aroa Taberner, Digital PR RQS aroa@royalqueenseeds.com www.royalqueenseeds.com

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7 DRITTE SU COME RISPARMIARE ELETTRICITÀ

Per un coltivatore indoor questi possono essere tempi strani, con i prezzi del gas e dell’elettricità in costante aumento, e la maggior parte dei coltivatori è scoraggiata dalle mastodontiche bollette dell’elettricità che arrivano ogni mese. La vostra passione per la coltivazione indoor di alta qualità viene ora minacciata e, data la crescente pressione nell’ottenere il massimo, il pensiero di non avere un sistema indoor è lo scenario peggiore. In questo articolo vi offriamo 7 consigli per aiutarvi a ridurre in modo significativo la bolletta dell’elettricità, l’uso di nutrienti e a mantenere la vostra area di essiccazione traboccante di cime.

Dritta n. 1: Usare luci a LED

Un’ampia percentuale di coltivatori indoor ha già effettuato il passaggio ai LED anni fa. Per molti altri coltivatori indoor, il pensiero di ridurre l’illuminazione da 1000w di HPS e di eguagliare facilmente l’efficienza della luce con un LED da 400w a 600w è stato fonte di entusiasmo.

Il nostro consiglio principale è quello di guardarsi in giro e scoprire quali sono le aziende che offrono le migliori luci a LED. Parlate con il loro ufficio tecnico e calcolate quale impostazione potrà funzionare meglio anche quando si lavora su una grande superficie.

Dritta n. 2: Dimmer per le luci

Avere il controllo sulla potenza della luce di coltivazione e usare i dimmer può essere un’ottima strategia per ridurre i costi durante la fase vegetativa. Quando le piante di cannabis crescono a partire da piantine o cloni fino a diventare piccole piante cespugliose, non hanno bisogno della piena esposizione a una fonte di luce da 600-1000 watt e crescono altrettanto bene con una potenza pari al 50-75% di quella originale.

Il nostro consiglio principale è quello di offrire alle piante una potenza inferiore durante la fase vegetativa (18/6) e di tornare al 100% per la fase di fioritura, a meno che non si integri il tutto con CO2, nel qual caso non è necessaria un’illuminazione intensa durante la fase 18/6.

Dritta n. 3: Ridurre il numero di ore d’illuminazione

La regola d’oro della coltivazione indoor della cannabis è sempre stata quella di far vegetare le piante in regime 18/6 e di farle fiorire in regime 12/12. Ovviamente, questo è vero ed è testato e ritestato da sempre. In realtà, è possibile mantenere le piante in stato vegetativo utilizzando un programma

d’illuminazione in fotoperiodo 14/10. La quantità di buio a cui una pianta è esposta determinerà la riduzione della distanza internodale e della struttura di crescita. Utilizzando fotoperiodi da 16/8 o 14/10, la distanza internodale aumenterà ulteriormente. Il nostro consiglio principale è quello di sperimentare la riduzione delle ore d’illuminazione e vedere come reagisce ciascuna delle vostre varietà.

Dritta n. 4: Usare fonti CFL o LED in fase vegetativa

Per la maggior parte dei coltivatori indoor, la fase vegetativa è in genere la meno entusiasmante e la più costosa in termini di consumo di elettricità, di sostanze nutritive e di tempo necessario prima che le piante siano sufficientemente grandi da fiorire. Molti coltivatori lavorano con la stessa fonte di luce di coltivazione in fotoperiodo 18/6 e 12/12, trovandosi quindi limitati nel momento in cui possono far fiorire il loro raccolto.

Il nostro consiglio principale è quello d’investire in luci CFL o LED per far crescere lentamente le piantine o i cloni fino al momento della fioritura. Questo può essere fatto in una stanza separata o in una tenda più piccola. Una volta completato l’ultimo raccolto, è sufficiente prendere le piantine e i fiori e metterli nella stanza di fioritura.

Le spese che deve sostenere un coltivatore indoor sono in genere legate all’elettricità e alle sostanze nutritive. Risparmiare 2-4 ore al giorno durante la fase vegetativa presenta molti vantaggi e lavorare con varietà a fioritura rapida ne offre altrettanti. Una varietà a fioritura rapida consente di avere la piena maturazione delle piante nel giro di 50-56 giorni.

Il nostro consiglio principale è quello di scoprire quali sono le varietà che hanno la repu-

tazione di essere a fioritura rapida indoor e che vi consentiranno di risparmiare sull’elettricità e sulle sostanze nutritive, oltre a ridurre il rischio di patogeni come la Botrite.

Questi pratici dispositivi sono fondamentalmente dei dimmer che consentono al coltivatore di ridurre la quantità di elettricità utilizzata dal sistema. Collegando uno di questi dimmer a spina ai ventilatori di scarico, per esempio, si può contribuire a ridurre i livelli di rumorosità e anche la quantità di energia e di elettricità utilizzata.

I dimmer a spina sono ideali per i ventilatori di scarico e i ventilatori oscillanti e soprattutto per silenziare un impianto interno. Il nostro consiglio principale è quello di utilizzare questi dimmer quando si coltiva al chiuso, anche se però non funzionano per le luci da coltivazione; il dimmer per un LED o una fonte HPS dev’essere realizzato appositamente dal produttore per quel modello in particolare.

Dritta n. 7: Rotazione delle colture

La rotazione delle colture si riferisce semplicemente alla quantità di tempo necessaria per ruotare le stanze di fioritura dopo ogni raccolto. L’obiettivo del coltivatore indoor è quello di mantenere i vasi di concia pieni e di evitare l’acquisto a livello strada. Chi è abituato a coltivare con una sola fonte di luce può ora stare tranquillo: tenere in vita i cloni o le piantine sotto una fonte CFL o un LED a bassa potenza per 7-8 settimane prima ripaga in modo sostanziale.

Il nostro consiglio principale è quello di provare a passare a una configurazione che garantisca che la stanza di fioritura sia sempre piena e che, non appena la stanza di essiccazione è vuota, consenta di fare la rotazione con un’altra coltura. Per effettuare questa modifica, sono sufficienti 2 tende da coltivazione o stanze separate.

Il modo più semplice è quello di utilizzare una tenda più grande per la fioritura e una tenda più piccola per ospitare le fonti CFL o i LED da coltivazione.

8 COLTIVA CON STONEY TARK di Stoney Tark
Dritta n. 5: Varietà a fioritura rapida Dritta n. 6: Dimmer a spina Questo coltivatore è passato a un LED da 600 W e ha risparmiato 400 W di elettricità.

CANNAFEST PRAGA 2022

Tredici anni fa si sono aperti per la prima volta i cancelli della fiera internazionale della cannabis Cannafest a Praga. Da allora la fiera ha fatto molta strada ed è diventata uno degli eventi più interessanti del suo genere, con un numero di visitatori che negli ultimi anni ha raggiunto le 30.000 unità. È diventata anche una sorta di specchio delle tendenze e degli umori attuali del settore della cannabis, compresi i nuovi prodotti. Diamo un’occhiata a ciò che di interessante è accaduto a novembre 2022.

Gli ultimi anni non sono stati propriamente facili per le fiere. Come sicuramente saprete, le restrizioni dovute al Covid hanno impedito lo svolgimento di un gran numero di eventi in tutto il mondo. Per fortuna, il Cannafest è stato cancellato solo nel 2020 e l’anno successivo sembrava essere cresciuto un po’. Penso che sia stato soprattutto grazie al previsto aumento all’1% del limite di THC nella cannabis in Repubblica Ceca, che sarebbe entrato in vigore il 1° gennaio 2022. Molti imprenditori della cannabis speravano in qualcosa di simile al boom 2.0 del CBD, con varietà con un contenuto di THC fino all’1%. Quando la stessa modifica giuri-

CBD SOSTITUITO DALL’HHC

Uno dei cambiamenti più visibili nel mercato della cannabis durante il Cannafest è stato l’aumento dell’HHC (abbreviazione di esaidrocannabinolo). L’HHC è una sostanza psicoattiva con effetti simili al THC. Forse avrete già sentito dire che questo cannabinoide è presente naturalmente in piccole quantità, sostanzialmente insignificanti, nella pianta di cannabis. Inoltre, può essere prodotto da sintesi diretta del THC o del CBD. Poiché il CBD è legale e l’HHC è legale in Repubblica Ceca (per il momento), non c’era nulla che impedisse un’esplosione incontrollata del mercato di una sostanza psicoattiva relativamente poco studiata. L’HHC attualmente viene venduto in varie forme. È possibile acquistare oli, e-liquid, prodotti commestibili o fiori con HHC applicato a varietà “ordinarie” ad alto contenuto di CBD, che in origine non erano psicoattive. Questa cannabis ha quindi un aspetto e un funzionamento simili a quelli delle varietà che contengono livelli più elevati di THC psicoattivo. Per essere assolutamente onesto e corretto con voi, devo ammettere che non sono un grande fan dell’HHC, perché ritengo che tali sostanze dovrebbero essere vendute solo secondo normativa. Ma questa è un’altra conseguenza della proibizione della cannabis.

dica è intervenuta in Svizzera, circa sette anni fa, molti hanno fatto soldi a palate. Ricordo un intero padiglione espositivo del Cannafest 2021 pieno di coltivatori di CBD provenienti da Polonia, Svizzera, Italia, Repubblica Ceca e altri Paesi. Alla fine, l’anno 2022 non ha portato solo un aumento del limite del THC, ma anche un massiccio balzo dei prezzi dell’energia e un’impennata dell’inflazione. E a rendere le cose ancora più complicate e complesse, al momento in Repubblica Ceca è in corso un vivace dibattito sulla creazione e la regolamentazione del mercato della cannabis ricreativa, che potrebbe in ultima istanza dare una spinta significativa all’intero settore della cannabis. Ero quindi molto curioso di sapere quale impatto avrebbero avuto questi sviluppi sul Cannafest di quest’anno.

Se le varietà di cannabis ad alto contenuto di THC fossero legali e regolamentate per gli adulti, probabilmente l’HHC non avrebbe mai fatto la sua comparsa sul mercato. E naturalmente c’è il lato commerciale. Decine e decine di coltivatori di CBD che pensavano di macinare enormi profitti dalla vendita dei loro fiori hanno scoperto che le loro aspettative sulla domanda e sui prezzi erano ampiamente sovrastimate. Molti di coloro che hanno investito i propri risparmi nella coltivazione di CBD si trovano ora in perdita perché non riescono a vendere il materiale coltivato a causa della saturazione del mercato e della scarsa domanda. Il boom dell’HHC offre loro la possibilità di liberarsi di alcune cime di CBD per produrre direttamente HHC. Possono poi anche nebulizzare le cime superiori con l’HHC e venderle come cannabis psicoattiva. E come tutti sappiamo, la cannabis che fa sballare è molto più facile da vendere rispetto all’erba CBD non psicoattiva. Il problema è che al giorno d’oggi praticamente chiunque può acquistare questo tipo di cannabis, indipendentemente dall’età. E questo non è certo un bene.

I VISITATORI DEL CANNAFEST

Il Cannafest ha sempre regalato una

buona atmosfera. Per molti visitatori è una fiera che attendono con ansia tutto l’anno e lo si vede dai loro volti sorridenti. Anche se quasi tutto è sempre più costoso, i biglietti per il Cannafest sono ancora super economici e in prevendita è stato possibile acquistare un biglietto per l’intero fine settimana a circa 12 euro. Secondo le mie stime, quest’anno sono venute circa 20.000 persone. Più di 350 espositori le attendevano in quattro padiglioni. Oltre alla fiera, tutti i visitatori hanno potuto acquisire conoscenze e partecipare alle conferenze professionali in cui sono intervenuti relatori interessanti e noti. Fra gli argomenti trattati figuravano l’uso terapeutico, la coltivazione, la legislazione della cannabis, ma anche questioni legate all’attuale crisi economica e al suo impatto sul mercato della cannabis.

Rispetto agli anni precedenti, ho notato un cambiamento fondamentale. C’è stata una diminuzione notevole del numero di visitatori commerciali. La gente ovviamente spende meno, i costi di produzione e trasporto di materiali e prodotti sono saliti alle stelle e l’attesa liberalizzazione delle leggi che consentirebbero la vendita di cannabis è dolorosamente lenta. I coltivatori di CBD e i coltivatori per uso medico e ricreativo stanno lottando per trovare clienti. C’è semplicemente troppo prodotto e la domanda è scarsa.

Questo aspetto scoraggia di conseguenza gli investitori, che non intendono investire più nel nostro settore. In Nord America, centinaia di tonnellate di cannabis destinate al mercato ricreativo devono essere distrutte perché semplicemente non c’è mercato e il materiale coltivato non può

essere conservato a tempo indeterminato. La situazione non è molto più rosea per quanto riguarda i produttori europei di cannabis per uso medico.

NOVITÀ E INNOVAZIONI

Le persone visitano le fiere della cannabis per diversi motivi, uno dei quali è il desiderio di vedere qualcosa di nuovo e interessante. Tuttavia, queste cose sono spesso più difficili da trovare, perché non molti produttori di nuovi prodotti possono permettersi uno stand grande e accattivante. Ma a me piace sempre andare alla ricerca di cose interessanti, ecco perché posso parlarvi di alcune di esse. Tra le novità mi permetto d’includere una versione aggiornata del mio libro How to Grow

Cannabis Indoors 2.1, che ho presentato al Cannafest. Il libro è stato aggiornato in modo piuttosto esteso e ricomprende ancora più informazioni su ciò di cui le piante hanno realmente bisogno e su come soddisfare tutte le loro esigenze. Ho inserito anche consigli per chi è interessato alla coltivazione commerciale su larga scala. La nuova edizione è stampata su carta migliore ottenuta da fonti responsabili e include una serie di nuovi grafici per orientarsi meglio. Potete trovare il libro in qualsiasi buona libreria e sul mio sito web www.pestovat.cz.

A livello di coltivazione, quattro prodotti hanno attirato la mia attenzione al

10 COLTIVARE CON MR. JOSÉ
info@mrjose.eu
Mr. José /
Le banche di semi avevano molte cose interessanti in esposizione. Si poteva vincere qualcosa in quasi tutti gli stand. Hey amico, cosa ti va? Gioiello accanto a gioiello.

Cannafest. Il primo è stato il complesso sistema di controllo di Numazon, azienda ceca che si occupa dell’automazione del processo di coltivazione. I loro sistemi sono in grado di regolare e mantenere automaticamente i livelli stabiliti di soluzione nutritiva nelle colture idroponiche, di controllare l’illuminazione e altre apparecchiature importanti per monitorare le condizioni di coltivazione necessarie. Per il coltivatore domestico medio potrebbe non valere la pena acquistare questi dispositivi, ma se state pianificando una coltivazione più grande e volete utilizzare un fornitore europeo, sapete a chi rivolgervi. A mio parere un’altra interessante novità è stata l’illuminazione integrativa Flex di

SANlight. Si tratta di una sorgente luminosa progettata per l’illuminazione integrativa delle piante di livello inferiore o per la coltivazione di cloni. La seconda opzione è quella che trovo molto innovativa, in quanto i LED tradizionali spesso non si rivelano adatti alla coltivazione dei cloni, non hanno il giusto spettro di colori oppure sono troppo forti e somministrano alle piante un’intensità di gran lunga più elevata del necessario. In entrambi i casi, riducono il successo e la velocità di radicazione. Proverò sicuramente questa lampada per la clonazione.

La terza voce della mia lista di prodotti degni di nota sono le luci HortiOne. Si tratta di moduli leggeri e compatti in cui i diodi sono posizionati su un sottile riflettore in alluminio. Il vantaggio di questa tecnologia è un’illuminazione ad alta intensità a un costo relativamente basso. Questo si ottiene grazie al minor consumo energetico degli strumenti di raffreddamento. Infatti, questi moduli non contengono alette massicce progettate per raffreddare i diodi dei semiconduttori. HortiOne utilizza diodi Osram, Samsung e Cree che,

secondo l’amministratore delegato dell’azienda Julian, sono della migliore qualità disponibile. Rispetto a SANlight, per esempio, la durata di HortiOne è più breve, ma a un prezzo significativamente inferiore è possibile avere uno spettro luminoso e un’efficienza paragonabili. Devo inoltre menzionare la presenza di un elevato numero di selezionatori e banche di semi. In genere le nuove varietà vengono lanciate solo a febbraio, poco prima della stagione primaverile. Da questo punto di vista, il Cannafest non è il momento ideale per il lancio di nuove varietà, ma chi voleva acquistare semi a prezzo scontato ha trovato l’occasione ideale. Che fosse da Dutch Passion, Paradise Seeds, Royal Queen Seeds, Seedstockers,

il mondo. Conosco molti coltivatori che vanno al Cannafest per rifornirsi per la stagione seguente, semplicemente perché è vantaggioso. Per non parlare dei vari concorsi e delle ruote della fortuna in cui si possono vincere semi gratis.

Farm o altri, c’erano sconti notevoli ad attendere i coltivatori di tutto

Di recente, hanno guadagnato popolarità i filtri per canne di cannabis. Questa tendenza è stata confermata anche alla dodicesima edizione del Cannafest. L’azienda Putize, che ha attirato anche i fan delle sneaker con le sue scarpe Nike personalizzate, ha goduto della massima attenzione. Ho trovato molto interessanti anche i gioielli in canapa di White Rabbit. Le cime o le foglie sono rivestiti con uno strato di metalli preziosi e hanno un aspetto davvero perfetto. Da ultimo, ma non per questo meno importante, sono sempre interessato agli alimenti a base di canapa. Questa industria ha sicuramente un grande futuro. Mi piacciono soprattutto i dolci e le caramelle artigianali, ma anche le gelatine e i cioccolatini di forme diverse. Finora, purtroppo, nella maggior parte dei Paesi è consentita la vendita solo delle versioni contenenti CBD e HHC. Spero che al prossimo Cannafest la situazione della legalizzazione sarà migliorata un po’. E, ovviamente, parteciperò senza dubbio alla 13° edizione. Spero di vedervi tutti lì.

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IL VOSTRO VAPORIZZATORE PREFERITO ADESSO AL PREZZO MIGLIORE Il prezzo del CBD ha toccato il fondo. Barney’s L’anno prossimo il THC sarà legale? Calzature senza prezzo. Da sinistra: Edwin, José, Robert Veverka e Jos.

Testo e immagini: Green Born Identity – G.B.I.

Biscotti Mintz Barney’s Farm torna a superarsi

completamente e vanta un potenziale di resa di 600-650 grammi per mq che si colloca nella fascia alta della media. Nelle regioni soleggiate, i coltivatori outdoor possono addirittura sperare in rese che arrivano fino a 1,5 chili per pianta, se coltivata in modo ottimale, con una finestra di raccolta già nella prima-seconda settimana di ottobre. Outdoor, l’altezza abituale delle piante è di circa due metri, mentre indoor lo standard è di 80-90 cm.

Un pattern di crescita in stile indica, assolutamente identico

Quasi inutile dire che anche i due semi di Barney’s Farm seminati da The Doc hanno superato la germinazione con facilità, portando le piantine a erigersi dal terreno già dopo tre giorni. Nella fase vegetativa hanno mostrato un pattern di crescita in pieno stile indica, diventando molto dense e cespugliose, con una grande propensione alla ramificazione. Così facendo, le due piante si sono rivelate assolutamente identiche: stessa altezza e stessa larghezza. Quando The Doc le ha portate in fioritura, riducendo il ciclo di luce giornaliero a 12/12, le due piante di Biscotti Mintz erano alte 33 cm.

Colori variegati come caleidoscopi, stupende incrostazioni di resina e un delizioso sapore di mango

non riusciva a distogliere lo sguardo da questa meraviglia. Questo, anche per il fatto che il magnifico spettacolo cromatico s’intensificava ulteriormente grazie a una coltre tricomica esageratamente abbondante, come riferito con entusiasmo da The Doc: “Si deve parlare d’incrostazioni di resina, tanto è generosa la glassa di tricomi, sembra infatti che le cime siano state esposte a una pioggia di tricomi, con quei cristalli argentei che si accumulano in modo impressionante.

Uno spettacolo davvero mozzafiato!”. Anche in termini di volume, le cime di Biscotti Mintz hanno dato il meglio, producendo verso il finale teste di fiori grassottelli e duri come una indica pura. Infine, ma non per questo meno importante, The Doc è rimasto estasiato anche dalla fragranza delle cime: era molto più dolce del previsto, piuttosto esotica ed estremamente fruttata, offrendo alle narici di The Doc una deliziosa nota di mango, solo lievemente mitigata da un po’ di piccantezza della Kush. “Cavoli, sono estremamente ansioso di degustare e sentire la Biscotti Mintz, ma dovrò aspettare qualche settimana, quindi devo avere molta pazienza”, ha detto nel raccogliere le sue due piante (che alla fine hanno raggiunto i 75 e gli 82,5 cm di altezza) dopo 59 e 62 giorni.

La Biscotti Mintz è stata la quarta varietà coltivata da The Doc quando ha sperimentato solo con le varietà della West Coast di Barney’s Farm. A proposito dei progenitori, Biscotti e Mintz, Barney’s riferisce che si tratta di “due delle varietà più pregiate e sfuggenti degli Stati Uniti”. Le dichiarazioni sulla rarità fanno sempre entusiasmare The Doc e l’affermazione di Barney’s sul fatto che si tratti di una “pianta con una produzione di tricomi fuori scala” ha ovviamente aggiunto fascino all’entusiasmo iniziale... Un’altra caratteristica accattivante di questa varietà è la sua abbagliante colorazione – una volta matura, le foglie presentano una splendida gamma di rosso, arancione, viola, verde e giallo. Questa straordinarietà prosegue con il gusto, un contenuto di

terpeni ricco di limonene, cariofillene ed eucaliptolo regala una spettacolare festa di aromi caratterizzati da note speziate di Kush fuse con biscotti al cioccolato e menta cremosa. La descrizione dell’effetto sembra piuttosto insolita per una pianta con una predominanza indica dell’80%, con la Biscotti Mintz che offre un effetto fisicamente energizzante e mentalmente lucido e di concentrazione – effetto in genere attribuito alle varietà sativa o a predominanza sativa.

Tuttavia, è accompagnato anche dal rilassamento, non manca quindi del tutto l’effetto tipico delle indica. Come molte altre varietà di Barney’s, la Biscotti Mintz non ha bisogno di più di 8-9 settimane di fioritura per maturare

Dato che la descrizione della varietà sembrava essere particolarmente sensazionale, The Doc era assolutamente curioso di conoscere le prestazioni della Biscotti Mintz in termini di fioritura. Dopo due settimane - la fioritura era iniziata in modo evidente – ha notato come la formazione di cime sulle punte dei rami andasse di pari passo con la colorazione rossa delle foglie – “stanno ora iniziando l’annunciato gioco di colori”, ha detto soddisfatto The Doc.

Lo ha sorpreso il fatto che le due piante rivelassero ora un forte temperamento allungato, più che raddoppiando in modo evidente la loro altezza nella prima metà della fioritura. In effetti, aveva assistito al sorgere di un caleidoscopio di colori variegati e Barney’s non aveva per nulla esagerato: alla fine della fioritura, le cime erano inondate di colore, risplendevano così magnificamente di rosso, giallo, arancione e viola che The Doc, affascinato com’era, quasi

Risultato post-essiccazione: cime di mango a pezzettoni che diffondono nuvole di aroma

Allo stato essiccato, le cime di Biscotti Mintz, grosse e ricche di resina, erano molto affascinanti alla vista. I raccolti maestosi di 97 e 108 grammi sono finiti nei grandi barattoli di The Doc, che all’aprirli il giorno dopo è stato inghiottito da potenti nuvole di aroma che si sono accattivate le sue narici con un dolce sapore di mango divenuto ancora più pronunciato e morbido ora che la piccantezza della Kush, già poco presente, era passata in secondo piano.

“Se però fosse scomparsa del tutto, senza saperlo e con gli occhi bendati, si sarebbero potute avere difficoltà a identificare questa fragranza come cannabis!”, ha detto meravigliato e ha aggiunto, “Beh, anche la Biscotti Mintz ha ovviamente un fenotipo di mango...”.

La sessione di degustazione: un gusto raffinato seguito

12 BARNEY’S FARM STRAIN STORY

da una sensazione di beatitudine

Una volta pronto il Vaporizzatore Mighty+, riempito con mezzo grammo di Biscotti Mintz, il grande momento è finalmente arrivato. Il sapore inalato con il primo tiro è stato davvero una rivelazione per The Doc: “Che delizia per il palato! L’aroma dolce ed esotico del mango si ritrova pienamente anche nel gusto, ricoprendo deliziosamente l’intera cavità orale. Nel retrogusto, si nota poi anche la nota speziata della Kush, che dà un tocco speciale a quella sensazione fruttata. Così incredibilmente gustosa che vorrei attaccarmi al vaporizzatore tutto il giorno...”. E mentre si abbandonava a questo gusto raffinato, la Biscotti Mintz ha giocato il suo secondo asso: dopo tre tiri, The Doc ha sentito un’ondata calda ed esaltante di beatitudine pervaderlo, la Biscotti Mintz ha suonato il campanellino nella

sua testa, annunciando un effetto che, lucido e mirato, gli ha stimolato la mente, offrendo allo stesso tempo una sensazione piacevolmente fresca di evidente equilibrio. Inoltre, non ha sentito per nulla pesantezza fisica, ma ciò che ha notato a livello fisico è stato che il tricipite destro aveva finalmente smesso di contrarsi! È stata un’esperienza intensa, piena di beatitudine rilassante, durata più di due ore.

Il verdetto di The Doc

“Con questa favolosa varietà, Barney’s Farm è tornata a superarsi! In tutti i sensi, nient’altro che brillantezza, stupore ed euforia. La Lemon Tree è diventata di recente la mia numero 1 di BF, ma con questa performance da urlo, la Biscotti Mintz ha raggiunto il suo livello: questo spettacolare capolavoro di pianta condivide ora il trono di BF con la Lemon Tree”.

Dati sulla coltura:

Genetica Biscotti Mintz (Biscotti x Mintz)

Fase vegetativa 4 settimane (dopo la germinazione)

Fase di fioritura 59 e 62 giorni / 56-63 giorni in generale

Substrato Bionova Bio Soilmix, vasi da 11 litri

pH 6.3-6.8

EC 1.2–1.8 mS

Luce Fino a 5x SANlight EVO 5-100 = 1600 watt

Temperatura 19-28°C

Umidità dell’aria 40-60%

Irrigazione A mano

Fertilizzazione Bionova Soil Supermix, più PK 13-14 in fase di fioritura

Additivi/stimolatori Bionova Silution, The Missing Link, Vitasol e X-cel

Strumentazione CleanLight Pro per la prevenzione delle muffe

Altezza 75 + 72,5 cm

Resa 97 + 108 g

13

Canada: al via la revisione del Cannabis Act

Il Cannabis Act è la legge che il 17 ottobre 2018 ha legalizzato produzione, distribuzione e consumo di cannabis in quello sconfinato paese che è il Canada. Il testo della legge aveva come obbiettivo primario quello della difesa dei consumatori più giovani e prevedeva che il Ministro della Salute, nell'arco dei successivi tre anni e alla luce dell'impatto della stessa sulla popolazione, si concentrasse sulla revisione di quanto approvato per comprendere se fosse necessario intervenire con integrazioni o eventuali deroghe normative.

Per questo motivo, poco prima del quarto anniversario della regolamentazione della cannabis, lo scorso settembre, il Governo liberale guidato da Justin Trudeau, attraverso il proprio Ministro della Salute Jean-Yves Duclos e Carolyn Bennett, Ministro della Salute Mentale e delle Dipendenze ha condiviso in conferenza stampa la scelta di procedere con l'istituzione di un tavolo di esperti che possano vagliare attentamente tutte le criticità emerse durante lo sviluppo di un comparto economico nato da zero, sulla spinta della battaglia al mercato nero e della volontà politica di relegare, infine, il proibizionismo ed i suoi fallimenti nell'angolo più recondito della storia recente.

Il Presidente del gruppo di Revisione è Morris Rosenberg, avvocato canadese ed ex alto funzionario statale. Al suo fianco lavoreranno, per i diciotto mesi previsti dalla legge, il Dott. Oyedeji Ayonrinde, Professore Associato presso i dipartimenti di Psichiatria e Psicologia della Queen's University, la Dott.ssa Patricia J. Conrod, psicologo clinico e professore ordinario presso il Dipartimento di Psichiatria e Dipendenze dell'Università di Montreal, Lynda Levesque, avvocato penalista membro della Fisher River Cree Nation nel Manitoba ed il Dottor Peter Selby, vicepresidente della ricerca e capo della divisione di Salute mentale e dipendenze presso il Dipartimento di medicina familiare e comunitaria dell'U-

niversità di Toronto. Quali saranno gli ambiti di approfondimento di questo gruppo di lavoro? Secondo il sito del Ministero della Salute le direttive che andranno a scandagliare saranno principalmente sei: i giovani ed il contributo della regolamentazione della cannabis nello scoraggiarne consumo, l'impatto della legge sulle comunità indigene, lo stato di salute della filiera industriale, l'impatto della legge nel ledere l'attività criminale e spiazzare il mercato illecito, l'accesso per scopi medici ed, infine, il fenomeno della coltivazione domestica permessa con un massimo di quattro piante per domicilio.

Prima di ascoltare le voci dei diretti coinvolti però, giusto qualche dato per inquadrare cosa significhi legalizzare un mercato come questo in un paese con 38 milioni di abitanti. Innanzitutto, il contributo annuale del settore della cannabis legale al PIL è di 11 miliardi di dollari. Secondo il rapporto annuale 2021 di Deloitte, il settore della cannabis ha generato più di 15 miliardi di entrate

potrebbe essere quella dell'analisi del mercato secondo la prospettiva dei suoi principali componenti: da un lato gli attori economici del comparto, i celebri produttori autorizzati [ndr. Licensed Producers] e dall'altro lato, i consuma-

I PRINCIPALI ASSI A CAUSA DEI QUALI SI È SCELTO DI LEGALIZZARE, OSSIA SALUTE E SICUREZZA PUBBLICA, SONO IN PERICOLO

fiscali dirette e indirette per il governo federale e per quelli provinciali, inoltre, da quando il Canada ha legalizzato nel 2018, il settore ha creato più di 151.000 posti di lavoro. Ciò detto, dall'inizio della nuova era sino al 2021, l'industria della cannabis ha contribuito con 43,5 miliardi di dollari all'economia del paese.

Se adesso vogliamo provare a intuire le sfide che il gruppo di lavoro dovrà affrontare, una strada da percorrere

tori di un mercato inedito, risvegliatosi legale dopo decenni di persecuzione, mercato che ha avuto, in solo quattro anni, la possibilità di comporre nuove modalità di consumo di pari passo con l'affacciarsi sullo scenario di nuovi segmenti di consumatori interessati o semplicemente curiosi riguardo le proprietà di questa pianta.

Dal lato industriale le priorità da risolvere, senza indugi, ci vengono febbril-

mente elencate dal Canadian Cannabis Council. George Smitherman, Presidente di questo Consiglio d'industriali della cannabis, preme sulla non prorogabile importanza di dare ossigeno ai membri dell'associazione concentrando gli sforzi sul rimodellamento del sistema di fiscale.

Non è possibile, insomma garantire la tutela dei consumatori, sotto il profilo della salute pubblica, se i produttori di cannabis non sono garantiti dal punto di vista della sostenibilità del loro progetto industriale. In particolare, Smitherman nel gennaio 2022 chiariva: «La più grande sfida che l'industria deve affrontare è il calo dei prezzi della cannabis ricreativa.

I legislatori possono allentare la pressione sui produttori regolando le aliquote delle accise. Piuttosto che un tasso fisso o forfettario, il governo dovrebbe modificare la tassa con una percentuale più gestibile. A partire dal 10 dicembre [ndr. 2022], le vendite di cannabis sono tassate a 4,97 dollari al grammo» [ndr. secondo MJBIZdaily.com nel corso del 2021 il prezzo di un grammo è sceso da 6,74 dollari canadesi (circa $ 5,40)

14 LEGALIZZAZIONE di Fabrizio Dentini

a gennaio a CA $ 5,70 a dicembre]. L'associazione Stand for Craft che riunisce quaranta membri in possesso di micro licenze [ndr. strutture produttive fino a 200 metri quadri] sul proprio sito spiega che i piccoli medi attori della filiera di produzione e trasformazione testimoniano una sistematica assenza di guadagni. I coltivatori artigianali pagano il 20-30% delle loro entrate in accise. Questo è spesso un onere mensile maggiore rispetto agli stipendi degli impiegati. In Canada nessun altro prodotto è tanto tassato e le attuali accise stanno uccidendo le imprese di piccole medie dimensioni.

Secondo Smitherman: «I principali assi a causa dei quali si è scelto di legalizzare, ossia salute e sicurezza pubblica, sono in pericolo poiché i produttori autorizzati e i trasformatori di cannabis lottano per

inoltre, ritiene che sarebbe vantaggioso se i clienti potessero acquistare più bevande a base di cannabis in un unico pacchetto. Al momento il limite di possesso di 28 grammi di THC per persona e la sua equivalenza per i prodotti liquidi, impedisce infatti di acquistare più di cinque bevande. Sotto il profilo economico ed ambientale, un altro cambiamento desiderato sarebbe quello di consentire ai produttori di vendere le proprie infiorescenze in confezioni non a prova di bambino per ridurre la quantità di plastica monouso utilizzata. Poiché, rispetto ai prodotti commestibili, il fiore di cannabis presenta un rischio di ingestione significativamente ridotto, anche l'utilizzo di imballaggi non a prova di bambino dovrebbe essere sicuro.

Nonostante quattro anni di legalità sul sito internet della Consiglio Canadese

un semplice conto bancario presso una banca federale. E, per finire, la cancellazione dei casellari giudiziari macchiatisi prima della legalizzazione per semplice detenzione non è automatica.

competere con l'industria illegale. Per questo motivo si deve affrontare prontamente la fattibilità finanziaria dei titolari di licenze fissando l'accisa, i ricarichi e le tariffe dei distributori provinciali [ndr. attualmente monopolisti della distribuzione locale].

Oltre a questo azione, Smitherman continua spiegando come sia importante consentire ai titolari di licenza di comunicare con i consumatori, anche in merito agli effetti della cannabis, eliminare la costosa "burocrazia" e le inutili normative iperprotettive che stabiliscono limiti di possesso in pubblico, far decadere il divieto di promozione pubblicitaria, le norme sull'etichettatura della cannabis e le regole restrittive per la vendita al dettaglio. Sarebbe anche importante che sul mercato fossero ammessi prodotti commestibili più potenti. Attualmente, la legge limita la potenza a 10 mg di THC per prodotto confezionato. In confronto, la California consente 100 mg di THC per confezione. Da questo punto di vista il mercato nero, che non deve seguire nessun limite, continua ad essere un concorrente attraente ed agguerrito. Smitherman,

della Cannabis si parla ancora apertamente di stigma. Com'è possibile? Quale aspetto avrebbe lo stigma della cannabis nel mercato legale canadese? Ecco alcuni esempi per i lettori interessati a comprendere i punti deboli di questo coraggioso modello regolativo: i negozi al dettaglio sono costretti ad un profilo più che discreto, sono quasi invisibili e con finestre schermate come se si suggerisse che alla base del loro mestiere dovesse risiedere qualche attività funesta.

La cannabis è ancora un prodotto di cui non si può parlare, nemmeno all'adulto che ne sta valutando l'acquisto, i prodotti sono dietro il bancone e le decisioni dei consumatori si basano sulle preferenze dei budtender. Tanti strain non sono vendibili a causa di decisioni arbitrarie relative alla loro potenza. Il limite di possesso personale è stato sancito basandosi su percezioni arbitrarie. La cannabis è ancora un medicinale riconosciuto come costituzionalmente protetto sul quale, però, grava un'accisa che lo rende più caro per il mercato terapeutico rispetto al prezzo sul mercato in vendita libera. Ancora è impossibile aprire

Premettendo che l'attuale quadro legislativo è stato un successo finanziario per i governi e i distributori monopolistici provinciali, ma un bagno di sangue per investitori e operatori altamente regolamentati e tassati, in crisi a causa della concorrenza sfrenata di un mercato illecito che non paga le tasse, commercializza apertamente e vende cannabis non regolamentata a minori senza attirare apparentemente l'interesse della forza pubblica, per controbilanciare gli effetti di queste mancanze, il Consiglio della Cannabis Canadese rilancia con alcune proposte all'attenzione del gruppo di lavoro.

Le raccomandazioni che andrebbero a ridurre lo stigma e supportare l'industria della cannabis sarebbero fra le altre quella di rivedere l'approccio alla tassazione, ai ricarichi e alle commissioni,

in modo che i fornitori legali possano essere finanziariamente sostenibili mentre competono con l'industria illegale. In secondo luogo, sarebbe il caso di aumentare la disponibilità di informazioni ai consumatori sui prodotti a base di cannabis consentendo alle aziende e rivenditori di fornire informazioni circostanziate, basate sugli effetti dei prodotti e sui benefici per la riduzione del danno dei prodotti non combustibili.

Come terzo punto, si dovrebbe contrastare attivamente l'uso sfacciato di Internet da parte dell'industria illegale e, dall'altro lato, consentire alle aziende legali di creare marchi per attirare il consumatore illegale di cannabis nel mercato della legalità.

Infine, un pensiero ai pazienti e quindi consentire loro di accedere alla cannabis terapeutica, tagliando le tasse che pesano sul prezzo finale nelle strutture farmaceutiche, in modo che i pazienti possano beneficiare della supervisione del medico ed includere la cannabis terapeutica nel rimborso assicurativo.

15
È
FINANZIARIO PER I GOVERNI
DISTRIBUTORI MONOPOLISTICI PROVINCIALI, MA UN
DI SANGUE PER INVESTITORI E OPERATORI ALTAMENTE REGOLAMENTATI E TASSATI
L'ATTUALE QUADRO LEGISLATIVO
STATO UN SUCCESSO
E I
BAGNO
Un joint legale canadese. Photo credits: Kym MacKinnon - Unsplash

di

FARMING GAME, DAO E INTELLIGENZA ARTIFICIALE

NEKTR è una delle idee più ambiziose viste fino ad ora incentrate sulla cannabis, gli NFT e la blockchain. Non si tratta del solito farming game dove gli utenti ricevono rewards per le piante NFT coltivate virtualmente, in NEKTR convergono una vasta gamma di progetti come la permacultura, la finanza decentralizzata, il commercio equo e solidale, l'intelligenza artificiale, la coltivazione di cannabis e molto altro.

Uno degli obiettivi principali di NEKTR è lo sviluppo di un token accettato dall'intero settore della Cannabis motorizzato dalla SmartChain di Binance e servirà per finanziare con le sue entrate un network esclusivamente dedicato alla ricerca, a progetti di educazione, alla riduzione dei costi locali e per facilitare l'accesso alla cannabis medicinale.

Il network di NEKTR è suddiviso in tre principali settori o piattaforme: Legendary Leaf, Stoner DAO e The Cannapy Club.

Legendary Leaf è un cannabis play-to-earn NFT game del tutto differente dalle altre piattaforme di gioco caratterizzate dalla grafica in 2D, infatti Legendary Leaf fornisce un'esperienza di gioco simile alla vita reale dove i giocatori diventano dei veri coltivatori all'interno di una grow room dotata di lampade sofisticate, sistemi di controllo del clima, impianto di irrigazione con fertilizzanti e misuratore di Ph.

Le piante crescono seguendo i ritmi del mondo reale, hanno bisogno di 12 ore di luce e 12 di buio per fiorire, una cura quotidiana come ad esempio irrigarle o eseguire delle potature, quando sono mature vanno raccolte per seccarle a testa in giù

nella dry room e successivamente conservate all'interno di appositi contenitori, proprio come nella realtà. Per giocare su Legendary Leaf è necessario possedere il token utility della collezione NFT Legendary Leaf Grower Package, una collezione di 10 strains acquistabili su nektr.co che permettono di coltivare senza limiti da uno a 64 piante in relazione al tipo di NFT posseduto.

Il gioco permette di guadagnare altri NFT che potranno essere rivenduti sulla piattaforma generando dei guadagni oppure potranno essere tenuti in stock per il futuro upgrade del gioco nella sua seconda versione programmata per quest'anno. Infatti ogni NFT fornisce delle utility che si potranno utilizzare come armi oppure per stringere alleanze con altri giocatori.

Attiva dal primo trimestre 2022, StonerDAO è una grande community per gli amanti della cannabis con la missione di estendere a tutto il pianeta i benefici e l'accesso alla cannabis legale.

Per entrare a far parte della community di StonerDAO è necessario acquistare uno degli NFT membership della collezione Stoner Punkz sulla piattaforma Solana oppure della Anime Collection mintabili su NEAR e Harmony. Entrambe le collezioni di NFT danno accesso sia alla StonerDAO che al The Cannapy Club. Il 5% delle royalties della vendita degli Stoner Punkz torna indietro alla StonerDAO per sviluppare progetti di permacultura, giochi ed eventi.

Al pari di molte altre DAO, ovvero organizzazione autonoma decentralizzata, è dotata di un sistema di punteggio che premia mensilmente

Grow room su Legendary Leaf game.

gli utenti più attivi con delle rewards. StonerDAO inoltre rappresenta quella divisione della galassia NEKTR che si dedica allo sviluppo di una criptomoneta valida per l'intero settore della cannabis legale.

The Cannapy Club è un programma di sconti su prodotti reali della rete NEKTR; tutti i prodotti sono relazionati, ispirati o derivati dalla pianta di cannabis, provenienti da piccole imprese allineate con la causa pro-cannabis. I membri del club hanno diritto a degli sconti in base alla quantità di token posseduti nel loro wallet, cioè la moneta di scambio utilizzata su NEKTR. Maggiore è la quantità di token tenuti in hold e maggiori saranno gli sconti, fino a coprire l'intero importo dell'articolo acquistato. Attualmente i centri operativi del The Cannapy Club si trovano in USA e Nepal ma ben presto ne verranno attivati degli altri in diverse zone dell'Africa sudoccidentale e anche in Olanda.

Ma l'idea al vertice delle ambizioni di NEKTR è la creazione di Stoner Sapien,

una machine learning in grado di analizzare le preferenze degli utenti e trasformarle in un algoritmo per la creazione di un avatar.

Successivamente gli avatar verranno utilizzati per costruire The Cannapy City, un metaverso in 4D molto simile al mondo reale. Quello che si sa per il momento è che Stoner Sapien utilizzerà la tecnologia Web3.0 che rappresenta la nuova era di internet interamente costruita su blockchain che equivale ad un internet decentralizzato, alla fine del monopolio di poche grandi aziende e soprattutto ad una maggiore libertà per gli utenti.

LIFESTYLE 16
NEKTR
Stoner Sapien è un'idea sviluppata in collaborazione con Physix che è specializzata in intelligenza artificiale e insieme a NEKTR donano parte dei ricavati per finanziare delle borse di studio in Sud Africa per formare la nuova generazione di esperti in blockchain e IA, oltre a sostenere dei progetti di scolarizzazione per i giovani in Nepal e in tutto il continente africano. sudestfam@protonmail.com
www.canna-it.com CANNA Italia @cannaitalia.official @CANNAItaly SO911 CANNA IT_Adv Soft Secrets 2021_v1.indd 1 22-12-2021 09:10

Purple Punch OG XL Auto® e Skywalker OG Runtz XL Auto® 22

Recentemente, mi sono state regalate due bustine di semi autofiorenti della collezione di genetiche Sweet Seeds®: un'autofiorente di settima generazione, Skywalker OG Runtz XL Auto® (SWS97), e la deliziosa Purple Punch OG XL Auto® (SWS96).

Molto entusiasta di questa nuova avventura, ho preparato la mia piccola tenda da coltivazione indoor (60x60x120 cm) e ho deciso di fare due prove questa volta, in ciascun caso con 4 semi per varietà. Ho preferito avere meno piante, ma con più spazio per farle sviluppare lateralmente e favorire la formazione di radici, invece di stivare 8 piante in una tenda piccola. In realtà, mi avevano detto che entrambe le varietà hanno la stessa struttura e lo stesso tempo di raccolta (circa 8 settimane dalla germinazione),

PESI MASSIMI DI SWEET SEEDS®

quindi, pur sapendo bene che sarebbero cresciute bene insieme al chiuso, ho ritenuto opportuno coltivare una varietà alla volta e confrontarne i risultati alla fine di entrambi i test, grazie al fatto che tutti i parametri di coltivazione erano gli stessi.

Un buon inizio

Il primo test l’ho fatto con Skywalker OG Runtz XL Auto®. I 4 semi di questa varietà sono germinati in meno di 72 ore e li ho piantati direttamente nei vasi finali. Durante il periodo vegetativo, le piante si sono sviluppate con un vigore impressionante e una struttura compatta, con molti rami laterali. Essendo inverno, con temperature molto basse, ho deciso di usare una lampada MH da 250 watt per i primi 15 giorni e una lampada HPS da 400 watt successivamente.

Tra il 25° e il 30° giorno dalla germinazione, tutte le piante hanno iniziato a produrre pistilli e, una settimana dopo, i pistilli si sono raggruppati per formare

i fiori. Fortunatamente i miei esemplari sono cresciuti più lateralmente che verticalmente, quindi ho potuto lasciarli sviluppare liberamente. Erano tutti lunghi tra i 45 e i 50 cm.

Fino al 37° giorno dalla germinazione non ho utilizzato nessun fertilizzante per la fioritura. Dal momento che il terriccio utilizzato era ricco di nutrienti e i vasi erano stati preparati con diversi strati di terra (più ricchi di sostanze nutritive nelle zone più basse del vaso, dove le radici arrivano un po' più tardi), le piante hanno trascorso tranquillamente il loro primo mese di vita alimentate solo con acqua pura a un pH pari a 6,7.

Una pura delizia resinosa

Circa una settimana dopo, a 45 giorni dalla germinazione, gli aromi di Skywalker OG Runtz XL Auto® avevano iniziato a pervadere la stanza. A questo punto ho somministrato la terza e ultima dose di fertilizzante per la fioritura, dato

18 BANCHE DEI SEMI
Tommy L. Gomez / Photos: Jaypp, Sweet Seeds®

che il raccolto era previsto non più di 10-15 giorni dopo. Nelle ultime due settimane le piante mostravano tutto il loro potenziale e i piccoli fiori si erano trasformati in grandi cime compatte, completamente ricoperte di resina aromatica.

Tutti e 4 gli esemplari sono stati raccolti al 62° giorno dalla germinazione: un risultato molto buono se si considerano la resa e la qualità finale. Al momento del raccolto gli aromi e i sapori erano complessi: dolci, con note terrose e speziate di cipresso blu. Nell’insieme ricordavano gli aromi delle famiglie Diesel e OG Kush, ma con una sfumatura più dolce.

La resa totale (secca) è stata di 233 grammi, cioè 58 grammi per pianta: più che sufficiente per il mio uso personale e quindi all'altezza delle mie aspettative avendomi soddisfatto completamente in termini di qualità e tipo di effetto.

In effetti, con Skywalker OG Runtz XL Auto® si prova una sensazione di rilassamento mista a creatività e motivazione all’azione.

E ora veniamo alla Purple

Punch OG XL Auto®

Qualche giorno prima di raccogliere i miei 4 esemplari di Skywalker OG Runtz

XL Auto®, ho lasciato riposare 4 semi di Purple Punch OG XL Auto® fra fogli di carta da cucina bagnati, chiudendo poi il tutto in una scatola di plastica ermetica, che aprivo ogni 12 ore per il ricambio d’aria. Il giorno successivo al primo raccolto, le mie nuove piantine sono state spostate nella stessa tenda di coltivazione in

cui avevo coltivato l'altra varietà 2 mesi prima, esattamente nelle stesse condizioni e cioè: stessa miscela di terriccio, vasi, luci, sistema di estrazione e circolazione dell'aria e anche, approssimativamente, stesse temperature.

La fase vegetativa è stata del tutto simile a quella del test precedente. Le piante si sono sviluppate molto bene e hanno raggiunto il 25° giorno dalla germinazione con dimensioni praticamente identiche a quelle della prima varietà coltivata. Forse la loro struttura era meno cespugliosa e ciò ha creato problemi solo tra il 30° e il 40° giorno dalla germinazione, perché le 4 Purple Punch OG XL Auto® si erano allungate (in verticale) di circa 6-8 cm in più rispetto ai 4 esemplari di Skywalker OG Runtz XL Auto®

Tuttavia, in uno spazio così piccolo, una crescita eccessiva fa una grande differenza e, in questo caso, sono dovuto intervenire per rimediarvi. Di solito, per abbassare l'altezza delle piante autofiorenti, preferisco fare un po' di Low Stress Training (LST). Una sessione di LST è stata sufficiente per ridurre i rami superiori di circa 10 cm. Fortunatamente, le piante hanno smesso di allungarsi pochi giorni dopo e non hanno guadagnato più di tanto in altezza.

Sono state poi nutrite con le stesse dosi di fertilizzante e, al 59° giorno dalla germinazione, tutte e 4 gli esemplari avevano raggiunto una maturazione ideale per il raccolto: sprigionavano un aroma deliziosamente dolce e complesso, con forti sfumature speziate di OG Kush. Metà delle piante presentava discrete ma

splendide tonalità rossastre (ereditate dall'ascendenza Grand Daddy Purple) e il loro effetto è stato intenso e rilassante. La resa finale (secca) è stata di 245 grammi, solo leggermente superiore a quella del precedente test di coltura.

Conclusione finale

Coltivare le due varietà, una alla volta,

esattamente nelle stesse condizioni è stata un'esperienza molto interessante che probabilmente ripeterò spesso in futuro. Sebbene queste due varietà siano molto simili per struttura, resa e tempi di raccolta, ci sono piccole differenze che ho potuto apprezzare. Tutto sommato, l’una o l’altra rappresentano una scelta perfetta se dai semi Sweet Seeds® ci aspettiamo di ottenere varietà più veloci, più dolci e più produttive.

19

GERMANIA: LEGALIZZAZIONE A RISCHIO? L'UE REAGISCE

CON

CAUTELA ALLA SPINTA TEDESCA PER LA

LEGALIZZAZIONE DELLA CANNABIS

A Bruxelles è arrivato il tempo di prendere decisioni sulla cannabis. Nello scorso numero vi abbiamo dato conto di come la Germania abbia ufficialmente presentato il suo piano per legalizzare completamente la cannabis a scopo ricreativo. Ma le leggi della Comunità Europea - dal mercato unico, al traffico di sostanze stupefacenti - minacciano di rovinare la festa a Berlino. A meno che la Germania non riesca a convincere l'UE....

L'Europa, generalmente molto liberale, si è sempre dimostrata timida quando si è trattato di legalizzare la cannabis per uso ricreativo. Ora, la spinta della Germania per la legalizzazione, guidata dalla coalizione progressista attualmente al potere, sfida l'UE a capire esattamente come l'erba ricreativa possa essere inserita nei regolamenti della Comunità. La domanda è: Bruxelles si adatterà e aprirà la strada alla legalizzazione della cannabis ricreativa in tutta l'Unione? O i piani della Germania andranno in fumo?

Ora, la Germania vuole legalizzare l'intera catena di valore della produzione di cannabis, che comprende la produzione, il commercio e la vendita.

Questo è molto di più di quanto attualmente si concede il più importante Paese europeo favorevole all'erba, l'Olanda, dove è tollerata solo la vendita in ambienti autorizzati. E poiché la Germania vuole assicurarsi che i suoi piani sulla legalizzazione siano conformi al diritto dell'UE, Bruxelles deve reagire.

Per ora, la Germania e la Commissione stanno discutendo in via preliminare, scambiandosi argomentazioni e dossier. La procedura di notifica ufficiale - uno strumento a disposizione dei governi per

garantire che la loro legislazione rispetti il diritto dell'UE - è iniziata con il 2023 ma, nel momento in cui scriviamo questo articolo, non è ancora stata comunicata una data in cui verrà reso pubblico il commento della Commissione.

Dopo la procedura di notifica, Bruxelles potrà dire ai Paesi membri dell'UE se e come intende gestire la cannabis ricreativa in futuro: cosa sarà permesso, come sarà regolato il mercato e come sarà tassato il mercato.

L'UE attualmente limita la maggior parte delle iniziative sulla cannabis a scopo ricreativo. In base a una decisione del Consiglio del 2004 sul traffico di droga, molte attività legate all'erba sono criminalizzate. Tuttavia, ciò non si applica alla marijuana terapeutica.

Alcuni Paesi - tra cui l'Italia - hanno approfittato di questa esenzione medica: 16 Paesi dell'UE consentono l'uso della sostanza a per scopi sanitari. Altri paesi, come i Paesi Bassi e il Portogallo, sono andati oltre e hanno depenalizzato il consumo ricreativo di cannabis. Recentemente, Malta e il Lussemburgo hanno perseguito politiche di legalizzazione del consumo ricreativo per uso personale, ma si sono fermati alla creazione di un mercato ricreativo legale, come vuole la Germania.

Mentre i Paesi Bassi si sono fatti un nome per il consumo di cannabis a scopo ricreativo con il governo che tollera la vendita di erba nei coffee shop, la coltivazione e il commercio sono ancora vietati. Ciò significa che il modello olandese è tecnicamente conforme alle leggi dell'UE, ma ha creato un mercato nero poiché la produzione non è regolamentata.

Il governo di Berlino ha dichiarato di essere disposto ad apportare "singole modifiche/aggiornamenti a livello europeo" per accogliere la sua politica.

Tuttavia, Bruxelles deve fare i conti con diverse ambiziose prospettive: mantenere l'integrità del mercato unico, proteggere lo stato di diritto, rispettare gli interessi dei Paesi confinanti e rendere la politica antidroga dell'UE a prova di futuro.

Il traffico di droga sarà infatti una delle principali preoccupazione. L'Accordo di Schengen del 1985, che ha abbattuto i confini nazionali, impegna i firmatari, tra cui la Germania, a "prevenire l'esportazione illecita di stupefacenti di ogni tipo, compresi i prodotti a base di cannabis, nonché la vendita, l'approvvigionamento e la distribuzione di tali sostanze". Tutti e nove i vicini della Germania fanno parte di Schengen.

Ma questo è un terreno nuovo per l'UE, poiché non ci sono precedenti di un Paese membro che stabilisce un mercato legale per una sostanza precedentemente proibita nell'area Schengen. I Paesi di confine presteranno particolare attenzione

alla posizione della Commissione sulla questione, ed è probabile che a Bruxelles le posizioni liberali e proibizioniste si scontreranno duramente. Quello che noi di Soft Secrets ci auguriamo è che la Commissione non emetta giudizi "di pancia".

Infatti, se la Commissione disapproverà il piano, "la Germania non svilupperà alcun progetto di legge", ha dichiarato il Ministro della Salute tedesco Karl Lauterbach durante la presentazione del progetto di legalizzazione lo scorso 26 ottobre. Le parole di Lauterbach dimostrano chiaramente che la Germania non realizzerà la sua ambiziosa visione della legalizzazione - cannabis proveniente da coltivazioni controllate, venduta in negozi autorizzati, con 20-30 grammi consentiti per uso personale - senza il supporto dell'Unione Europea.

E dire di no al progetto tedesco, sarebbe davvero l'ennesima occasione sprecata.

20 EURO CANNABIS
Photo credits: DAVIDCOHEN - Unsplash. di Giovanna Dark
International Hemp Fair + Festival Zurich, Halle 622 | 12 – 14 May 2023 www.cannatrade.ch Proud Silver Media Partner:

COLTIVA CON JORGE CERVANTES

PROBLEMI DI COLTIVAZIONE DIAGNOSTICATI IN MODO ERRATO

L’errata diagnosi diffusa dei problemi riguarda l’assorbimento dei nutrienti e i casi in cui si celano dietro carenze o eccessi di nutrienti. Tutti questi problemi colturali vertono sui cinque elementi di base: luce, aria, acqua, nutrienti e terreno o, come li chiamo io, LAWNS (dalle iniziali dei cinque elementi in lingua inglese: Light, Air, Water, Nutrients, Soil). Controllando e massimizzando ognuno di questi elementi di base, le carenze e gli eccessi di nutrienti scompaiono.

e l’umidità in eccesso è presente nell’aria. Ben presto si verificano carenze ed eccessi di nutrienti. Per correggere tali carenze ed eccessi, è necessario aumentare la luce utilizzabile e regolare con precisione l’irrigazione e la fertilizzazione. In questo caso, luce, aria, acqua, nutrienti e terreno sono tutti coinvolti.

funzione di ricerca globale consente di effettuare ricerche nell’intero libro.

Diagnosticate i problemi sotto lo spettro della luce naturale (5.000 gradi Kelvin circa) in modo da osservare il vero colore del fogliame. La diagnosi di problemi in uno spettro di luce non naturale può alterare il “vero” colore del fogliame. Questo comporta una diagnosi non accurata

Le lampade al sodio ad alta pressione (HPS) emettono uno spettro giallastro che fornisce uno spettro limitato per la crescita della cannabis. Questa foglia mostra lo spettro giallastro delle HPS. Il fogliame è troppo caldo e ci sono diversi problemi di assorbimento dei nutrienti nel terreno. Il passaggio a luci di coltivazione a LED, che emettono meno calore e che offrono lo spettro adeguato per la crescita e la risoluzione del problema dell’assorbimento dei nutrienti hanno permesso di curare questa pianta.

La mancanza di luce provoca una crescita lenta e comporta numerosi altri problemi. L’aria, l’acqua, le sostanze nutritive e il terreno sono in grado di favorire la crescita delle piante nella stessa percentuale della luce. Per esempio, se viene fornito solo l’80% della luce necessaria per la crescita della pianta, aria, acqua, nutrienti e terreno possono fornire solo l’80% del fabbisogno.

Si possono considerare questi cinque elementi - luce, aria, acqua, sostanze nutritive e terreno - come anelli di una stessa catena. La catena è forte quanto l’anello più debole.

Gli eccessi e le carenze di nutrienti derivano in molti casi da altri fattori che incidono sull’assorbimento dei nutrienti. Aggiungere fertilizzante spesso causa altri problemi e non risolve il problema reale.

Molti problemi nelle coltivazioni in contenitore e, in misura minore, nelle colture outdoor, vengono diagnosticati in modo errato come mancanza o eccesso di fertilizzante. I coltivatori inesperti tendono a risolvere i problemi a livello di nutrizione aggiungendo fertilizzanti e non vanno a ricercare la vera causa del problema. Spesso l’aggiunta di fertilizzanti aggrava e complica i problemi della coltura.

Gli elementi di base dell’ambiente devono essere controllati e mantenuti a livelli specifici per evitare i problemi. Controllate tutti i segni vitali, fra cui aria, luce, acqua, sostanze nutritive e terreno. Prima di decretare che le piante presentano carenze di sostanze nutritive, è necessario affinare questi fattori vitali.

In genere si presentano diversi problemi allo stesso tempo. Per esempio, la mancanza di luce dello spettro adeguato causa una crescita lenta. È facile innaffiare e concimare eccessivamente le piante in contenitore se non ricevono luce adeguata. Il terreno rimane troppo umido

Tutte le piante di questo terrazzo presentano problemi diversi che si manifestano con eccessi e carenze di nutrienti. Il coltivatore ha iniziato a usare acqua a osmosi inversa (OI) e tutti i problemi sono scomparsi.

Quando una pianta manifesta dei sintomi, significa che ha già subito stress. Ci vorrà del tempo prima che riprenda una crescita vigorosa. La corretta identificazione di ogni sintomo non appena si manifesta è fondamentale per aiutare le piante a mantenere il loro vigore. Molte coltivazioni di marijuana indoor, in serra e all’aperto vivono per tre o quattro mesi e vengono raccolte così velocemente che le piante non hanno il tempo di riprendersi dai problemi. Un piccolo squilibrio potrebbe ritardare la crescita di una settimana o più e diminuire il raccolto.

Capitoli interi sono dedicati a Luce, Aria, Acqua, Nutrienti e Terreno. È possibile utilizzare facilmente la “Funzione di ricerca globale” per cercare in poco tempo qualsiasi cosa all’interno del libro. La

Il corretto spettro di luce è fondamentale per una crescita rapida. Le piante di cannabis possono essere spinte al limite quando hanno a disposizione lo spettro e l’intensità di luce corretti per la crescita.

LUCE

La luce dello spettro adeguato e della giusta intensità è fondamentale per una crescita rapida. I coltivatori indoor utilizzano luci da coltivazione a LED adeguate per somministrare luce per la fotosintesi e una crescita rapida. Una luce debole o con benefici minimi per la crescita delle piante comporta l’allungamento degli steli durante la crescita vegetativa e ritarda la fioritura. Inoltre, provoca una crescita lenta, un lento assorbimento dei nutrienti, un’irrigazione eccessiva e un’eccessiva fertilizzazione. Una luce troppo intensa e “calda” può bruciare il fogliame. Il sole caldo tende a seccare rapidamente il fogliame.

La mancanza di luce nelle coltivazioni indoor è facilmente superabile disponendo delle informazioni necessarie e con un misuratore PAR Quantum Light relativamente economico (500 euro). Misurare l’esatta quantità di luce utilizzabile di cui la cannabis ha bisogno per crescere è relativamente facile da calcolare per i dispositivi illuminanti di una coltura. Le nuove lampade da coltivazione a LED forniscono quasi il doppio della luce allo stesso costo di una HID, generando al contempo una frazione del calore. Questo passo da giganti nella tecnologia LED ha raddoppiato le rese.

Indoor - aria, acqua, sostanze nutritive e terreno sono relativamente facili da somministrare con un’efficienza vicina al 100%, ma è anche facile che vengano somministrati in eccesso.

Un apporto eccessivo comporta un assorbimento più lento di acqua e sostanze nutritive e il terreno rimane troppo umido, il che porta presto a condizioni tossiche. Spesso le condizioni tossiche non sono visibili prima di due settimane. L’irrigazione eccessiva è favorita anche da bassi livelli di luce.Il fotoperiodo

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Gli steli si allungano per cercare la luce quando ce ne è carenza. In molti casi le piantine si allungano per cercare la luce perché il substrato è troppo umido e freddo. Gli steli si allungano anche quando la differenza di temperatura notturna supera i 7 gradi centigradi.

comunica alle piante l’inizio della fioritura, ma può anche segnalare loro di rimanere in crescita vegetativa (o di tornare indietro). La cannabis deve avere 12 ore di buio totale e ininterrotto per fiorire correttamente. Una luce debole durante il periodo di buio nelle fasi di prefioritura e fioritura impedisce alla cannabis di fiorire. Quando il periodo di buio di 12 ore viene interrotto dalla luce, le piante si confondono. La luce dice alle piante: “È giorno, inizia la crescita vegetativa”. Con questo segnale di luce, le piante iniziano la crescita vegetativa e la fioritura viene ritardata o interrotta.

Interrompete il fotoperiodo notturno per mantenere la cannabis in fase di crescita vegetativa. Tuttavia, se si accende una luce per pochi minuti, sufficienti a interrompere il periodo di buio per 3-7 notti consecutive, le piante inizieranno a tornare alla crescita vegetativa. Le piante da cortile spesso ricevono un po’ di luce da una finestra di casa. Un po’ di luce in più da questa finestra durante la notte prolungherà la fioritura e potrebbe impedire alle piante di cannabis di terminare la fioritura prima dell’arrivo del freddo. Uno strato di plastica nera tra la casa e le piante manterrà la cannabis al buio quando il sole tramonta.

Meno di mezzo piede candela impedisce alla cannabis di fiorire. Si tratta di circa il doppio della luce riflessa dalla luna piena in una notte serena. Le varietà a predominanza Indica possono tornare alla crescita vegetativa in 3-7 giorni.

Le piante a predominanza Sativa impiegano diversi giorni in più per tornare alla crescita vegetativa. Una volta che iniziano a rivegetare, ci vogliono altre quattro-sei settimane prima d’indurre la fioritura. Questo perché apparirà una crescita più fogliare prima dell’inizio della crescita regolare.

La bruciatura da luce è provocata da una luce intensa che emette anche elevati livelli di calore, come una lampadina HID troppo vicina al fogliame. Il problema è estremamente raro con i LED.

Ho parlato con diversi coltivatori che sostengono che le loro piante fioriscono con un fotoperiodo di 6 ore di buio e 12 di luce. Questo fotoperiodo accelerato di 18 ore dovrebbe funzionare, ma non mi convince. I coltivatori affermano che il loro raccolto non è diminuito e che stanno ottenendo il 25% di cannabis in più allo stesso tempo. Non ho visitato le loro stanze di coltivazione per corroborare queste affermazioni.

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Questo articolo è tratto dalla versione aggiornata della “Bibbia” Marijuana Horticulture (6a edizione) di Jorge Cervantes . La è estremamente entusiasta della nuova edizione digitale che aiuterà centinaia di migliaia di coltivatori a coltivare la cannabi copia GRATUITA del nuovo libro digitale di 100 pagine We Grow Cannabis! Qui: www.Jorge-Cervantes.com. Iscrivetevi alla nostra m aggiornati sulla nuova 6a edizione digitale.
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BUONI PROPOSITI PER L'ANNO NUOVO

Il 2023 è arrivato e, come da tradizione, porta con sé l'urgenza di nuovi buoni propositi. Senza dubbio, una parte innata dell'esperienza della cannabis è il livello di introspezione che questa pianta può aiutare a raggiungere. Se è vero che il nuovo anno porta sempre con sé un'aria di riflessione e ci invita a guardare più in profondità dentro di noi - per crescere ed evolvere -, allora come possiamo portare avanti i nostri obiettivi di amanti dell'erba, di appassionati, di comunità collettiva della cannabis?

Anche se il nostro intento non è certo quello di fare proseliti, sappiamo per certo che una vita felice e sana con la cannabis può essere raggiunta: con la giusta intenzione, la giusta apertura mentale e soprattutto la giusta attenzione. Soft Secrets ha quindi chiesto ad amici e membri della comunità cannabica di riflettere sui loro buoni propositi per il

nuovo anno, nella speranza di ispirare altri a fare lo stesso. Le risposte, per quanto diverse, hanno toccato per la maggiore quattro aree specifiche e, nel riassumerle di seguito, speriamo vi aiutino a formulare il vostro buon proposito per il 2023.

Consumo intenzionale

Essere consapevoli delle proprie abitudini di consumo di cannabis può diventare sempre più difficile con il facilitarsi dell'accesso alla sostanza e il moltiplicarsi delle opzioni. Dalle decisioni sulla propria routine di consumo, alla selezione vera e propria dei ceppi o dei prodotti da consumare, orientarsi nel mondo della cannabis mainstream può diventare sempre più difficile.

In definitiva, tutti noi dobbiamo chiederci: che aspetto ha per me una routine di consumo di cannabis intenzionale e

sostenibile? Per Helena si tratta di cambiare abitudini: "Nel 2023, non vedo l'ora di incorporare l'erba nello sviluppo di migliori abitudini alimentari. Nel nuovo anno terrò un diario delle ricette e imparerò di più sugli abbinamenti degli alimenti per ottenere il massimo valore nutrizionale e, naturalmente, per riposare i miei polmoni dal fumo". Per molti altri invece, il vecchio adagio "troppa roba non va bene" è da abbracciare in modo trasparente per rivalutare cosa, come e quando consumiamo. Alessandro, sintetizza questo pensiero in modo semplice e diretto: "Ripromettersi di fumare solo erba coltivata da persone con cui vorreste fumare erba. Se non apprezzi il grower a tutto tondo, perché dovresti dargli i tuoi soldi?".

Obiettivi di carriera

Lavorare nell'industria della cannabis è un'opportunità unica nella vita per entrare a far parte di un business che sta nascendo proprio davanti ai nostri occhi. Inoltre, la cannabis può essere un'occasione per lavorare finalmente in un settore che offre un livello di realizzazione, passione, connessione e soprattutto scopo. Riuscire a sopravvivere nell'ambiente frenetico delle start-up di questo settore è un'impresa. Anche le più grandi società di cannabis devono affrontare le loro prove e tribolazioni e non sono purtroppo un rifugio sicuro per l'occupazione.

La verità è che l'industria della cannabis non è a prova di recessione. Tuttavia, l'opportunità rimane per i pionieri che vogliono avere un impatto e per coloro che sono alla ricerca di un nuovo inizio. Come Stefano, il cui obiettivo nel 2023 è di lasciare la bassa padana e trasferirsi in Spagna per "monetizzare la mia passione decennale per la coltivazione e lavorare con i migliori breeder del settore".

Attivismo e legalizzazione

Senza attivismo, non esiste un movimento per la giustizia della cannabis o un'industria legale. Lo spirito dei coltivatori, dei sostenitori e di coloro che hanno contribuito alla normalizzazione della cannabis merita di essere preservato in modo che la battaglia per la legalizzazione nel nostro paese non venga abbandonata.

A dire il vero, tutti noi dovremmo impegnarci a realizzare qualcosa per la cannabis italiana. E non solo acquistando cannabis legale. L'attuale legislazione crea danni a diversi livelli e c'è un disperato bisogno di fondi per sostenere i costi legali

e sociali di una guerra alla droga che in Italia non è ancora cessata. Giovanni non può donare denaro ma nel 2023 ha deciso di donare il suo tempo ad un'associazione che si occupa di reintegrare ex carcerati: "Si tratta solo di accompagnarli in macchina per qualche ora a settimana ma credo che anche il più piccolo dei gesti sia utile di questi tempi".

Amici, famiglia e coltivazione

Il semplice piacere di avere la cannabis nella nostra vita non può essere sottovalutato, e condividere questo piacere con le persone che amiamo è il modo migliore di combattere gli stereotipi negativi di un tempo. I nostri amici e familiari imparano dalle esperienze che noi, all'interno della comunità della cannabis, abbiamo il coraggio di raccontargli. La conversazione sulla cannabis è ora in primo piano, ed è sempre meglio che i nostri cari la sentano da qualcuno a cui tengono.

Coltivare una pianta dal seme è poi un atto d'amore che può far evolvere il rapporto di chiunque con la pianta. "Si dice che il modo migliore per apprezzare veramente la pianta sia coltivarla da soli - racconta Giulia - e, anche se può essere un lavoro estenuante, il risultato finale può essere un'incredibile medicina e un antidoto allo stress della vita.

Non vedo l'ora di sporcarmi le mani e di imparare davvero tutto quello che posso su questa pianta medicinale, dall'inizio alla fine!".

di Giovanna Dark LIFESTYLE 24
Photo credits: Tim Mossholder - Unsplash.
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Cannabis e salute mentale: Intervista al Dott. Carlo Privitera

dovuti alla specificità del medicamento ed alla sua necessaria personalizzazione. Utile nel trattamento dello PTSD, dell’ansia, per il trattamento dell’appetito e del sonno, ma anche possibile foriera di slatentizzazioni schizofreniche in pazienti predisposti. Come ottimizzare un medicamento tanto potente e tanto versatile? Nel paziente psichiatrico, la funzionalità del Sistema Endocannabinoide è compromessa e, di conseguenza, la sua risposta agli stimoli interni ed esterni. Il reintegro dei fattori (gli endocannabinoidi) attraverso l'utilizzo di fitocannabinoidi (i cannabinoidi che otteniamo dalla pianta) non rappresenta, tuttavia, un rimedio completo, quanto, piuttosto, un ausilio per il paziente e per i sanitari che lo hanno in cura, infatti, attraverso un approccio equilibrato ed integrato, è possibile migliorare gli aspetti cognitivi, comportamentali e, globalmente, l'impatto delle patologie psichiatriche maggiori sulla quotidianità del paziente. Approcciarsi al paziente quale persona è l'aspetto più importante per ottenere un buon risultato clinico.

considerata come un trattamento strategico per ridurre gli stati d’ansia e nervosismo?

Il Sistema Endocannabinoide è il principale sistema biologico di risposta allo stress. La costante esposizione allo stress determina, nel tempo, un impegno progressivo del Sistema Endocannabinoide che, come tutti i sistemi biologici, tende a ridurre la propria funzionalità con il progredire dell'età. Questa premessa per dire che, a mio avviso, sarebbe opportuna per tutti un'integrazione con CBD dopo i 40 anni di età, così come per la melatonina, la cui produzione si riduce fisiologicamente varcata la soglia degli "anta".

SSIT: La stragrande maggioranza delle persone che assumono cannabis ricercano un allentamento delle tensioni prodotte su base quotidiana. Crede che il fatto che la maggioranza di esse non sia in possesso di una prescrizione medica faccia di loro dei criminali?

Nel mondo delle applicazioni terapeutiche della cannabis il rapporto fra questa e la salute mentale è spesso fonte di discordia. Da una parte chi sostiene, con ragione, che la cannabis possa slatentizzare situazioni pregresse di schizofrenia (soprattutto in soggetti giovani) e, dall’altro, chi sostiene, altrettanto giustamente, che questa pianta sia un’ottima alleata anche e soprattutto nella terapia psichica e di sostegno al paziente con problematiche mentali complesse.

Oggi abbiamo deciso di fare chiarezza insieme al Dott. Privitera del progetto MediCOmm per ascoltare il punto di vista di un medico in prima linea nella prescrizione di terapie a base di cannabis.

SSIT: Grazie alla sua sensibilità professionale ed al suo progetto di medicina teleassistita lei ha visitato migliaia di pazienti. Quanti si sono rivolti a lei per problemi psicologici?

Le indicazioni di intervento con la cannabis riguardano in particolar modo il trattamento di malattie croniche e cronicodegenerative. Dal punto di vista della Psico - Neuro - Immuno - Endocrinologia (PNEI) qualsiasi condizione cronica determina un impegno dell'asse psichico. Un paziente con dolore cronico o malattia di Parkinson, ad esempio, mostra i sintomi tipici della sindrome ansioso–depressiva. In questi

casi, la cannabis, soprattutto il CBD, pone in essere il suo potenziale farmacologico multisistemico, comportandosi come uno stabilizzatore dell'umore, oltre che esercitando la propria azione immunomodulatoria e neuroprotettiva. Un'altra coorte di pazienti ci contatta per richiedere aiuto nella gestione di una sindrome ansioso-depressiva, ma in assenza di malattie organiche. Dopo una valutazione psicologica, viene intrapreso un percorso multidisciplinare (medico e psicologico) che porta ad un miglioramento globale della qualità di vita, grazie all'azione dei cannabinoidi sui centri sottocorticali dell'umore.

I pazienti con disturbi psichiatrici maggiori vengono selezionati sulla base di una valutazione multidisciplinare che viene estesa anche al tessuto di supporto al paziente (dalla famiglia alla comunità più prossima).

Questa selezione si rende necessaria soprattutto per il fatto di dover essere certi di un monitoraggio ed un controllo attivi e costanti, data la complessità clinica di questi quadri patologici alla quale si aggiunge la complessità d’interazione farmacologica che si viene a determinare.

SSIT: L’applicazione della cannabis nel campo della salute mentale lascia spazio a numerosi interrogativi

Tuttavia, spesso, i sistemi di supporto e di integrazione rimangono ancorati ad approcci farmacologici e assistenziali che male si sposano con una terapia cannabica, a causa di un elevato rischio di effetti collaterali. Le interazioni farmacologiche tra cannabinoidi e farmaci di sintesi possono determinare un incremento degli effetti collaterali di questi ultimi, rendendo difficoltosa la gestione del paziente.

SSIT: In una società come la nostra che con i suoi ritmi produce stress e alienazione, la cannabis non dovrebbe essere

L'utilizzo "a scopo ludico" della cannabis può essere inquadrato quale "rimedio ex juvantibus". Prescindendo dal principio attivo, quindi dall'effetto psicotropo del quale è responsabile il solo THC, ed includendo anche la cosiddetta "cannabis light" (quella con elevato CBD) dopo una prima esperienza, il consumatore "ludico" tende a ricercare la sostanza per esperire nuovamente un effetto che ha valutato come benefico. Pertanto, considerando l'effetto ansiolitico e antidepressivo del fitocomplesso della cannabis, lo stesso consumatore "ludico" può e deve essere individuato in un paziente che utilizza un rimedio contro lo stress quotidiano. Questa tesi, peraltro, è stata enunciata in diversi casi giurisprudenziali: i profili psicologici degli imputati deponevano per un habitus di tipo ansioso - depressivo.

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MEDICAL CANNABIS

SOFT SECRETS PRESENTA UN’ESCLUSIVA SERIE DI ARTICOLI IN DIECI EPISODI: THE PERFECT GROW

Soft Secrets è orgogliosa di presentare dieci articoli sulla coltivazione della cannabis: The Perfect Grow. Abbiamo collaborato con alcuni dei più grandi operatori del settore. In dieci articoli Drew Anger offre un breve corso sulla “coltivazione della cannabis per principianti”. Vengono trattati tutti gli aspetti della coltivazione delle piante migliori, per permettere al lettore di fare la propria esperienza di coltivazione in poco tempo. La serie può essere guardata esclusivamente sul canale YouTube di Soft Secrets, quindi ti invitiamo ad iscriverti il prima possibile.

Protagonista della serie è il canadese Drew Anger, che gestisce la sua azienda di coltivazione della cannabis in Canada ed è un cannabicoltore professionista da molti anni. Chi meglio di lui può far crescere le piante in modo ottimale ed usare parole e immagini efficaci per illustrare chiaramente come questo avviene? Da anni è attivo anche su YouTube con video didattici in altri settori e quindi sa bene come illustrare le sottigliezze e i segreti della coltivazione della cannabis in modo divertente ma esperto..

TENDA DI COLTURA

In questa serie imparerai tutto sulla coltivazione della cannabis, dalla A alla Z. Per prima cosa, Drew mostrerà il modo migliore per montare una tenda di coltura. Saranno poi trattati tutti gli altri aspetti che entrano in gioco nella coltivazione della cannabis. Drew: “Hai già provato a coltivare piante di cannabis senza un grande successo? O vuoi avviare un tuo progetto di coltura per la prima volta? Segui allora questo corso audiovisivo sulla coltivazione della cannabis, dove ti parlerò anche dei miei errori, così almeno potrai evitarli”.

Incoraggiamo chiunque voglia saperne di più sulla coltivazione della cannabis a iscriversi a questa serie sul canale YouTube di Soft Secrets. Drew Anger: “Con le nuove tecnologie sviluppate negli ultimi anni, è diventato sempre più facile coltivare cannabis. Segui la serie e non te ne pentirai!”

YouTube >

LA CRISI ENERGETICA COLPISCE I COLTIVATORI DOMESTICI IN TUTTA EUROPA

Quest’anno l’Europa ha dovuto far fronte a un’impennata delle bollette dovuta alla crisi energetica provocata dalla guerra in Ucraina. L’inflazione implacabile ha scatenato un’emergenza per il costo della vita in tutta Europa. Per molti, i salari si stanno sgretolando in modo più rapido che mai, mentre i tassi d’interesse, il costo dei generi alimentari, del carburante, dell’affitto e delle bollette continuano a salire. Ad agosto, l’inflazione nell’eurozona ha raggiunto il livello record del 9,1%, soprattutto a causa dell’aumento del costo dell’energia. La Russia si è rifiutata di riaprire completamente le forniture di gas all’Europa finché l’Occidente non avrà revocato le sanzioni imposte a Mosca. L’Europa è stata quindi avvisata che potrebbe dover affrontare fino a 10 inverni molto rigidi a causa di questo stallo.

Gli Stati membri dell’Unione Europea hanno adottato provvedimenti di emergenza per tutelare i propri cittadini. Tuttavia, la maggior parte di noi continuerà

passare dalle tradizionali luci di coltivazione HID alle luci a LED a basso consumo energetico. Le luci a LED promettono tutti i vantaggi delle HID e anche di più, pur consumando molta meno energia e producendo livelli di calore estremamente bassi. Tuttavia, l’elevato investimento iniziale per le fonti a LED di qualità per la coltivazione le ha rese inaccessibili al budget di molti. L’aumento dell’inflazione sta colpendo duramente anche altri settori dell’industria della cannabis.

Dato il minor numero di coltivatori domestici, si è registrato un calo delle vendite di semi su tutto il mercato. Non si è salvata neanche la coltivazione commerciale della cannabis ed è una delle tante colture in serra ad alta intensità energetica che sono state colpite dall’aumento dei costi energetici. Si prevede che nei prossimi mesi il 30-40% dei coltivatori in serra del settore dovrà affrontare grosse difficoltà finanziarie. Nel complesso, si prevede che la quantità

coltivatori di canapa a destinare parte delle loro attività a questo per soddisfare tale domanda.

I costi legati alla produzione di fiori di canapa essiccati e tagliati per essere fumati sono notevolmente inferiori a quelli associati alla coltivazione di varietà ad alto contenuto di THC. La canapa da cui viene ricavato viene in genere coltivata all’aperto, il che significa minori “costi di serra” rincarati per l’energia e minori attrezzature necessarie per controllare l’ambiente.

In secondo luogo, le aziende produttrici di cannabis legale che sviluppano e commercializzano varietà di erba ad alto contenuto di THC sono soggette a un numero di gran lunga maggiore di adempimenti normativi. Tra questi, la sicurezza, la tracciabilità dei semi fino alla vendita, lo smaltimento dei rifiuti e le

costose licenze, che si ripercuotono sul prezzo ai rivenditori e ai consumatori finali. L’erba CBD potrebbe non essere la prima scelta per i consumatori di cannabis a scopo ricreativo; tuttavia, sta la disponibilità in tutta Europa sta crescendo. Nonostante non vi sia un valore esatto delle dimensioni del mercato dei fiori CBD, al momento si sa che è in crescita in termini di popolarità.

I fiori CBD rappresentano un’alternativa più economica ma efficace per chi fa uso medico e per chi desidera ottenere gli effetti dei numerosi cannabinoidi non psicoattivi. Per i coltivatori commerciali, i costi di produzione inferiori per i fiori ad alto contenuto di CBD potrebbero essere proprio ciò di cui hanno bisogno per superare questa crisi economica che, purtroppo, non mostra segni imminenti di superamento.

a pagare di più per i beni di prima necessità rispetto all’anno scorso. Considerando gli eventi attuali, è facile capire perché molti coltivatori domestici non abbiano avuto altra scelta se non quella di spegnere le luci o ridimensionare le loro attività negli ultimi mesi. Molti non possono più giustificare i costi di gestione della loro coltivazione indoor nell’attuale clima economico.

La coltivazione indoor della cannabis può richiedere un consumo energetico eccessivo. Per ottenere i migliori raccolti sono necessari diversi dispositivi estremamente energivori. Un piccolo impianto di coltivazione indoor in una tenda di 1,2 metri quadrati può consumare fino a 13.000 kWh di elettricità l’anno. Per alcuni la soluzione è stata quella di

di colture in serra diminuirà, la produzione di alimenti sicuri potrebbe essere messa a repentaglio e possiamo aspettarci carenze già da questo inverno. L’industria troverà soluzioni e sopravviverà, ma molte piccole aziende potrebbero non riuscirci. Cosa significa tutto questo per il prezzo dell’erba? Sembra logico pensare che l’aumento dei costi di produzione e la riduzione dell’offerta comporteranno un aumento dei prezzi!

Quindi non solo le persone non riescono più a permettersi di coltivare l’erba, presto potrebbero anche non riuscire a permettersi di comprarla! Tuttavia, potrebbe esserci un’alternativa all’orizzonte. Nel 2021 negli Stati Uniti è emersa una forte domanda di fiori di canapa CBD fumabili, che ha spinto molti

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L'IMPORTANZA DEL pH

TUTTO QUELLO CHE C'È DA SAPERE

Nella coltivazione di cannabis sono tanti i fattori che influiscono sulla resa e la qualità del raccolto finale. I grower di successo conoscono l'importanza di questi dettagli come il clima, la luce, il medium di crescita, l'acqua, le tecniche di coltivazione adottate e molti altri dettagli che ben calibrati possono fare la differenza. Il pH è uno dei parametri più importanti da tenere sotto controllo per coltivare piante in ottima salute. Vediamo esattamente di cosa si tratta.

COS'È

La sigla pH significa letteralmente "potential of hydrogen" e si riferisce alla quantità di ioni positivi di idrogeno presenti in un liquido. Il pH è una grandezza fisica il cui valore determina l'acidità o l'alcalinità di una soluzione, si misura su una scala che va da 0 a 14, dove 0 è il massimo grado di acidità e 14 il grado massimo di alcalinità.

L'assimilazione dei nutrienti da parte di qualsiasi specie vegetale è strettamente legata al valore del pH dell'acqua con cui viene irrigata e soprattutto del medium di crescita, essendo il luogo dove avvengono gli scambi di sostanze nutritive con la pianta. Bisogna considerare che il pH non affetta direttamente la pianta ma influenza la disponibilità delle sostanze nutritive.

IL pH NELLA CANNABIS

Le piante di cannabis richiedono un determinato range di pH per assorbire tutte le sostanze nutritive di cui hanno bisogno; il range ideale va da 5.5 a 6.5 le variazioni sono dovute al tipo di medium impiegato e alla fase di crescita in cui si trovano le piante, al di fuori di questi parametri possono manifestarsi facilmente dei deficit.

Ad esempio se il pH della terra è molto basso alcuni micronutrienti come ferro, manganese e alluminio incrementano la loro solubilità diventando più

disponibili per la pianta rischiando un'intossicazione. Il caso contrario si verifica quando il pH è troppo alto, infatti la solubilità di molti micronutrienti e di alcuni macronutrienti come il fosforo diminuisce rendendogli meno disponibili.

Come dicevamo il pH ideale per coltivare la cannabis dipende dal medium di crescita utilizzato, infatti le coltivazioni eseguite in idroponica o in cocco richiedono parametri differenti da un normale substrato come la terra. Le piante coltivate in substrati inerti come il cocco o in idroponica crescono ottimamente con un valore di pH che va da 5.5 a 6.2 in base alla fase in cui si trovano. Durante le prime settimane di crescita le piante richiedono grandi quantità di azoto insieme a molti altri micronutrienti perciò sarà necessario portare il pH della soluzione nutritiva

ad un valore di 5.5 per favorire la disponibilità di questi elementi. Quando le piante si trovano in piena fase di fioritura hanno bisogno di maggiori quantità di fosforo e potassio per fruttificare e portare a maturazione le infiorescenze; il pH perfetto per la soluzione nutritiva è di 6.0 fino a raggiungere un valore di 6.2 nelle ultime settimane.

La cannabis coltivata in terra richiede un range di pH da 5.8 a 6.5 e anche in questo caso varia in relazione alla fase in cui si trova la pianta. In fase di crescita la cannabis predilige un pH più basso, il valore adeguato è di 5.8 mentre durante la fase di fioritura richiede un incremento del pH fino a raggiungere il valore di 6.5 nelle fasi finali che precedono la raccolta. Alcuni grower iniziano il ciclo di coltivazione con un pH basso per poi aumentarlo

progressivamente con il passare delle settimane. Altri invece preferiscono irrigare le proprie piante sempre con lo stesso valore di pH, nel caso dei substrati inerti viene regolato a circa 5.8 invece per quanto riguarda le coltivazioni in terra un valore di circa 6.2 risulta ottimale.

Una differenza importante da tenere in considerazione tra i substrati inerti e la terra è che quest'ultima possiede una proprietà detta tampone che gli permette di ridurre significativamente le fluttuazioni del pH causate soprattutto dall'impiego di fertilizzanti.

IL pH DEL SUOLO

Anche il suolo possiede un Ph e sotto alcuni aspetti risulta un parametro ancora più importante da tenere sotto controllo paragonato con il pH dell'acqua. Corrisponde alla concentrazione di ioni positivi di idrogeno presenti nella soluzione circolante del suolo, ovvero la parte liquida che lo compone. Infatti la terra è un conglomerato di sostanze organiche e inorganiche tra cui minerali, humus, acido umico e fulvico, materiali inerti, acqua e aria; tutti componenti che direttamente o indirettamente influenzano questo valore. Il pH del substrato determina la disponibilità delle sostanze nutritive presenti in esso, è importante che la soluzione nutritiva con cui irrighiamo sia calibrata al valore giusto per non provocarne fluttuazioni. Un medium di coltivazione adatto alla cannabis deve avere un valore che oscilla tra 5.5 e 6.5 di pH.

Anche la cannabis che cresce spontaneamente in natura predilige terreni leggermente acidi con un pH inferiore al punto neutro.

COME MISURARE IL pH

Per misurare il pH di una soluzione acquosa possiamo impiegare un test pH manuale oppure un pHmetro digitale. Il primo è un kit che comprende una provetta, un reagente ed una tabella con una scala di colori; per misurare il pH di una soluzione è necessario prelevare un campione, inserirlo nella provetta, aggiungere il reagente e shakerare la provetta fino ad ottenere una soluzione omogenea, infine confrontare il colore della soluzione con la scala di colori

GROWING 30 di sudestfam@protonmail.com
Photo credits: Esteban Lopez - Unsplash.

presente sulla tabella per determinare il valore di pH corrispondente. Questo genere di kit sono molto economici ma risultano poco precisi e scomodi da utilizzare.

Oggigiorno un misuratore di pH digitale è alla portata di tutti, sono semplici da utilizzare e con questo strumento possiamo eseguire delle misurazioni istantanee della soluzione immergendolo semplicemente.

L'unico inconveniente è che sono degli strumenti abbastanza delicati che hanno bisogno di una manutenzione ordinaria; infatti devono essere calibrati periodicamente utilizzando due soluzioni chiamate pH 4.0 e pH 7.0 che svolgono una funzione simile ai pesetti per tarare le bilance, i pHmetri di nuova generazione si calibrano in automatico quando sono immersi nelle soluzioni di calibrazione invece quelli più vecchi hanno un sistema manuale controllato da una piccola vite.

È importantissimo lavare accuratamente l'elettrodo posto sulla punta dello strumento dopo ogni utilizzo e conservarlo immergendolo in una soluzione di immagazzinamento.

Per misurare il pH di un terriccio possiamo impiegare il metodo Slurry:

1. prelevare almeno due campioni da punti distinti del substrato di crescita

2 mescolarli in parti uguali fino ad ottenere un campione omogeneo

3. aggiungere 1ml di acqua

distillata per ogni grammo di campione di terriccio

4. mescolare la soluzione per alcuni secondi e lasciarla riposare per circa 15 minuti

5. agitare nuovamente la soluzione ed eseguire la misurazione con il pHmetro

COME CORREGGERE IL pH

Il pH di una soluzione acquosa si può correggere con appositi acidi chimici o organici. Tra gli acidi chimici più diffusi per abbassare il pH ci sono l'acido nitrico e l'acido fosforico, il primo più adatto alla fase vegetativa e il secondo si presta meglio durante la fase di fioritura delle piante. Per incrementare il pH di una soluzione acquosa esistono vari prodotti a base di ossido di potassio oppure contenenti silicati. Gli acidi organici più utilizzati nella coltivazione di cannabis sono l'acido citrico, per abbassare il pH, mentre l'acido umico e fulvico per incrementarlo.

Il pH della terra può essere corretto con alcuni ammendanti, il migliore tra tutti è la calce dolomitica, dato che possiede un pH neutro pari a 7.0 mantiene stabile il pH del substrato per un lungo periodo, inoltre è una fonte ricca di calcio e magnesio. Va mescolata con la terra durante la sua preparazione.

Ricordate, il pH gioca un ruolo fondamentale per lo sviluppo e la qualità delle vostre piante!

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SALSICCIA E PURÈ CON SALSA GRAVY DI CIPOLLE ROSSE INFUSA

Mettete a bollire una grossa pentola d’acqua con 1/2 cucchiaio di sale per le patate.

Sbucciate e tagliate le patate dolci e bianche a tocchetti di 2 cm, aggiungetele all’acqua quando bolle e cuocete fino a quando non riuscite a infilarvi facilmente un coltello, per 15-20 minuti.

Preriscaldate il forno a 200°C, mettete le salsicce in una teglia e arrostitele sul ripiano centrale per 20-25 minuti, girandole di tanto in tanto.

La salsiccia e il purè sono un pasto fondamentale per molti di noi. Tuttavia, ci sono molti modi per “potenziarlo”, dall’utilizzo di diverse varietà di salsiccia al condimento del purè e della salsa gravy.

In questa ricetta ho utilizzato salsicce al miele e alla senape, ma potete sostituirle con quelle che preferite o utilizzare un’opzione vegetariana o vegana. Io aggiungo le patate dolci al purè, ma anche in questo caso ci sono molti altri modi per arricchire il vostro purè, fra cui l’aggiunta di senape, formaggio, aglio, ecc. Se volete, potete anche infondere il vostro purè con il burro di cannabis.

La protagonista di questa ricetta sarà comunque la salsa gravy. La salsa gravy occupa un posto speciale nella hall of fame dei condimenti. Sembra semplice e senza pretese, ma molti pasti non sarebbero completi senza di essa. Cene arrosto da una parte e..., salsicce e purè, naturalmente!

La salsa gravy che vi illustrerò oggi è un ricco e gustoso sugo di cipolle rosse, pieno di sapore e infuso di cannabinoidi.

Se c’è un modo per rendere il comfort food ancora più confortante, è quello d’infonderlo con un po’ di THC per ottenere una buona dose di cure amorevoli. Pensate più a un microdosaggio e non a schiacciarvi sul divano: solo un lieve ronzio per rilassarvi e prepararvi per la notte.

Ecco la ricetta della mia salsa di cipolle rosse infusa, che potete usare per i pasti di tutti i giorni, come salsicce, purè, arrosti e qualsiasi altra cosa che si presti.

INGREDIENTI:

1-3 cucchiaini di burro alla cannabis, a seconda della potenza richiesta

1 cipolla rossa

50ml di aceto balsamico

50ml di dado al vino rosso

1/2 cucchiaino di zucchero

100ml di acqua

PREPARAZIONE:

Mettete una padella su una fiamma media e aggiungete un filo d’olio.

Sbucciate, tagliate a metà e affettate finemente la cipolla rossa per poi aggiungerla alla padella.

Fate soffriggere per circa otto-dieci minuti, mescolando regolarmente. Salate e pepate.

Aggiungete l’aceto balsamico e lo zucchero e fate cuocere fino a caramellare, per altri 1-2 minuti.

Aggiungete l’acqua e il brodo di vino rosso, portate a ebollizione, abbassate la fiamma e cuocete a fuoco lento fino a quando non si riduce, per 5-6 minuti.

A questo punto, aggiungete il burro di cannabis e mescolate bene. Una volta addensata al livello desiderato, togliete la salsa gravy dal fuoco.

Mettiamo ora la salsa insieme all’elemento principale, le salsicce al miele e senape con purè di patate dolci e broccoli teneri.

SALSICCIA E PURÈ

INGREDIENTI:

4 salsicce al miele e senape

1 patata dolce

1 patata al forno

150g di broccoli a gambo tenero

PREPARAZIONE:

Portate a ebollizione a fuoco vivo una grossa pentola d’acqua con 1 cucchiaio di sale per i broccoli. Una volta raggiunta l’ebollizione, aggiungete i broccoli e cuoceteli fino a quando non saranno teneri, per 3-5 minuti. Scolateli quindi con lo scolapasta.

Una volta che le patate sono cotte, scolatele con lo scolapasta e rimettetele in padella lontano dal fuoco.

Aggiungete una noce di burro (di cannabis se volete) e una spruzzata di latte e schiacciate fino a ottenere un composto omogeneo. Salate e pepate, coprite poi con un coperchio per tenere il tutto al caldo.

Quando avete finito le vostre preparazioni, servite le salsicce su un’abbondante porzione di purè di patate dolci, versate la salsa di cipolle rosse e servite i broccoli come guarnizione.

La salsa gravy avanzata può essere congelata per un massimo di 3 mesi. Con il Natale alle porte, questa deliziosa salsa gravy infusa sarebbe un’ottima soluzione per rendere ancora più memorabile la cena del grande giorno.

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RIDURRE IL NUMERO DI ORE D’ILLUMINAZIONE INDOOR

Quando si tratta di risparmiare sul caro bolletta, qualsiasi aiuto è un bonus per un coltivatore domestico. La fase vegetativa indoor può spesso rivelarsi la più costosa in termini di utilizzo delle luci per 18-20 ore al giorno. In questo articolo vi illustriamo alcune opzioni che vi consentiranno di ridurre le ore d’illuminazione, mantenendo le piante in fase vegetativa. Descriviamo i diversi tipi di luci e spieghiamo i vari programmi d’illuminazione possibili e i rispettivi vantaggi.

l’allungamento internodale. L’opposto di questo può essere spesso osservato se si somministrano zero ore di buio a una pianta di Cannabis. Le piante che ne deriveranno saranno corte e tozze.

I RISPETTIVI VANTAGGI

18/6 - Questa è sempre stata la zona di comfort per i coltivatori domestici ed è il programma d’illuminazione universale per piante madri e cloni. I prefiori ci mettono in genere 6 settimane circa prima di fare capolino con un fotoperiodo 18/6.

• L’utilizzo di 18-24 ore di luce può essere l’opzione più costosa.

16/8 - Aumentando il periodo di buio a 8 ore, noterete che le vostre piante cresceranno diventando più alte di prima. I prefiori faranno capolino intorno alla quinta settimana con questo programma d’illuminazione.

• Il passaggio a 16/8 vi farà risparmiare 14 ore a settimana (se attualmente utilizzate il fotoperiodo 18/6).

• Il passaggio a 16/8 vi farà risparmiare 56 ore al mese (se attualmente utilizzate il fotoperiodo 18/6).

– 250 w. Le lampade fluorescenti compatte (CFL) sono diventate tendenza quando sono state lanciate e svolgono ancora bene il loro lavoro. Per la fioritura non sono adatte alla Cannabis, ma offrono una luce morbida durante la fase di crescita. Le strisce T5 sono economiche, facili da installare, consumano poca energia e non producono molto calore. La crescita sarà molto più lenta con queste luci, ideali per cloni e piantine.

LUCI A L.E.D A BASSA POTENZA

Le luci a LED hanno spianato la strada negli ultimi anni e sono note per la loro incredibile resa, a fronte di una potenza così bassa. Una luce a LED a bassa potenza ma di alta qualità funzionerà a meraviglia in una tenda da coltivazione e vi farà risparmiare allo stesso tempo molta elettricità.

ALOGENURI METALLICI DA 250 W

Se preferite l’opzione dell’illuminazione HID, potete sempre utilizzare una lampada ad alogenuri metallici da 250 watt. Queste lampade forniscono un’abbondante quantità di PAR e di luminosità alle piante e aiutano a risparmiare sulle bollette.

Queste piante sono state raccolte con una settimana di anticipo con un fotoperiodo 14/10.

COSA È LA FASE VEGETATIVA?

In qualche modo, con il passare del tempo, 18 ore di luce sono diventate la norma per i coltivatori indoor di tutto il mondo. Alcuni coltivatori preferiscono utilizzare 20 ore di luce e fino a 24 ore per la fase vegetativa.

La fase vegetativa costituisce sostanzialmente la fase successiva alle piantine, quando le piante concentrano le loro energie nella produzione di una massa radicale profonda e robusta, mentre al di sopra del terreno crescono steli e foglie. L’obiettivo principale della pianta di Cannabis in questa fase è quello di diventare il più stabile e cespugliosa possibile, in preparazione alla produzione di cime una volta innescata la fioritura con 12 ore di buio (12/12).

Se il periodo di buio non aumenta a 12 ore, è possibile ridurre la quantità di ore d’illumi-

nazione, il che mantiene le piante in stato vegetativo e con produzione di nuove foglie, internodi e siti di crescita.

ABC DELLE ORE D’ILLUMINAZIONE

Alcuni coltivatori giurano che 24 ore di luce fino alla fioritura delle piante sono la soluzione ottimale, mentre altri sostengono che le piante hanno bisogno di buio per immagazzinare zuccheri per le radici. Naturalmente, far esplodere le luci HID per 24 ore al giorno è senza dubbio fuori q uestione, se lo scopo del gioco è risparmiare denaro.

La quantità di buio che riceve una pianta di Cannabis durante lo stato vegetativo determinerà l’altezza delle piante e la distanza fra gli internodi. Non tutte le varietà reagiscono allo stesso modo. Infatti, gli ibridi a predominanza sativa esprimono maggiormente

14/10 - Somministrare alle piante 14 ore di luce non solo le fa crescere fino a diventare molto più alte e in minor tempo, vi accorgerete anche che stanno producendo molti prefiori e che formano cime molto più velocemente una volta iniziata la fioritura.

• Il passaggio a 14/10 vi farà risparmiare 28 ore a settimana (se attualmente utilizzate il fotoperiodo 18/6).

• Il passaggio a 14/10 vi farà risparmiare 112 ore al mese (se attualmente utilizzate il fotoperiodo 18/6).

I VARI TIPI D’ILLUMINAZIONE

Per chi preferisce un’opzione nettamente più economica rispetto all’uso di fonti HPS o MH da 600 o 1000 watt per le piante in vegetativa, esistono alternative più economiche che sono molto meno impegnative dal punto di vista del consumo elettrico. Le luci riportate di seguito potrebbero non essere efficaci come l’illuminazione ad alta intensità (600-1000 w), ma vi daranno la possibilità di creare una seconda stanza dedicata alla fase vegetativa di piantine o cloni. Se preferite tenere tutto in un’unica tenda o stanza, avete un’opzione più economica. Lampade fluorescenti compatte da 125 w

I DIMMER FUNZIONANO ALLA GRANDE Molte aziende del settore illuminazione offrono oggi regolatori d’intensità (dimmer) con le loro lampade, per consentire al coltivatore maggiore libertà in termini d’intensità delle luci. L’aumento dell’intensità luminosa all’inizio della fioritura presenta molti vantaggi e vi aiuterà a ridurre le unità da 1000 W, senza perderci in velocità di crescita. Esistono anche ballast digitali che offrono l’opzione di ridurre la potenza erogata e che sono un vero e proprio salvavita con i tempi che corrono.

stata coltivata in fotoperiodo 14/10 ed è fiorita in fotoperiodo 12/12.

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SEAN “DIDDY” COMBS ENTRA NEL

BUSINESS DELL’ERBA CON UN ACCORDO DA 185 MILIONI DI DOLLARI

Il magnate del business e icona dell’hip hop Sean “Diddy” Combs ha accettato di acquisire per 185 milioni di dollari le attività di produzione e vendita al dettaglio di cannabis di proprietà della Columbia Care e della Cresco Labs, nel tentativo di creare la più grande azienda statunitense di erba di proprietà di una minoranza. Combs sta acquisendo tre impianti di produzione e nove punti vendita al dettaglio negli Stati di New York, Illinois e Massachusetts. Il suo obiettivo finale è quello d’incrementare la presenza nera nell’industria della cannabis dopo decenni di disuguaglianza nel settore.

Se da un lato si tratta di un ottimo investimento per l’uomo d’affari, dall’altro è anche un importante movimento di giustizia sociale. Combs sta lavorando duramente per garantire l’inclusione economica dei gruppi scarsamente rappresentati nel settore della cannabis. Ha dichiarato che lavorerà a fianco dei normatori, dei politici e dei dirigenti del settore a livello nazionale per garantire la diversità e l’equità nell’industria legale. Spera di creare “ricchezza generazionale attraverso opportunità e occupazione per i neri”.

La vendita porta Columbia Care e Cresco a un passo dal completamento della loro fusione, annunciata a marzo, del valore di 2 miliardi di dollari. Cresco Labs ha accettato di acquisire la rivale Columbia Care in un piano che farebbe di Cresco il primo produttore di cannabis degli Stati Uniti. L’accordo richiedeva tuttavia che Cresco cedesse le attività nei mercati a licenza limitata come New York. L’accordo con Diddy sarà finalizzato se l’acquisizione della Columbia Care da parte della Cresco avrà luogo.

L’accordo consentirà a Combs di coltivare e produrre i propri prodotti a base di cannabis. Potrà anche vendere all’ingrosso e distribuire prodotti di marca ai rivenditori autorizzati di Boston, Chicago e New York City e gestire punti vendita al dettaglio in tutti e tre gli Stati. Combs ha di recente dichiarato al Wall Street Journal di essere deluso per la scarsa rappresentazione delle minoranze nell’industria della cannabis.

“È diabolico: come si fa a rinchiudere comunità di persone, a distruggere la loro struttura familiare, il loro futuro, per poi legalizzarla e assicurarsi che quelle stesse persone non abbiano la possibilità di trarne beneficio o di risollevare la loro vita?”.

Un nuovo rapporto di MJBizDaily, intitolato “Diversity, Equity & Inclusion in the Cannabis Industry”, mostra come solo il 12,1% dei dirigenti dell’industria della cannabis statunitense provenga da minoranze razziali. Questo dato è in calo rispetto al 13,1% del 2021.

Queste statistiche sono inferiori alla media di tutte le altre aziende statunitensi. I dati del Bureau of Labor Statistics degli Stati Uniti mostrano come circa il 20,1% di tutti gli amministratori delegati a livello nazionale provenga da minoranze razziali.

L’accordo coincide anche con il fatto che New York si sta preparando a lanciare il suo nuovo mercato di utilizzo per gli adulti, che si prevede diventerà uno dei più grandi del Paese.

Si prevede che i rivenditori di New York genereranno vendite che si aggireranno fra 1 e 1,2 miliardi di dollari nel 2023, con una crescita compresa fra i 2,2 e i 2,7 miliardi di dollari entro il 2026.

“In un settore che ha bisogno di maggiore diversità di leadership e punti di vista, la presenza sostanziale di un operatore di proprietà di una minoranza in alcuni dei mercati più influenti del Paese, guidato da uno degli imprenditori più prolifici e d’impatto dei nostri tempi, è un fatto epocale e incredibilmente emozionante. Siamo entusiasti di accogliere Sean e il suo team nel settore” - Charles Bachtell, C.E.O. di Cresco Labs.

La scorsa settimana Combs, presidente e amministratore delegato della “Combs Enterprises”, è stato nominato miliardario e secondo artista hip-hop più ricco degli Stati Uniti. Il portafoglio di Diddy comprende già marchi come la tequila DeLeón e la vodka Cîroc. Possiede la società cinematografica e televisiva “Revolt”, vincitrice di un Oscar, e il famigerato marchio di abbigliamento Sean John. Tuttavia, Diddy è probabilmente più noto per la sua più antica impresa commerciale, la Bad Boy Entertainment.

La Bad Boy ha pubblicato alcuni dei più grandi brani hip-hop degli anni ‘90 di artisti come Notorious B.I.G. e Ma$e.

Shawn Carter, meglio noto come Jay-Z, è stato nominato l’artista hip-hop più ricco degli Stati Uniti. È già entrato nel settore

della cannabis legale con il marchio Monogram, lanciato nel 2020. Nel 2021, Carter è stato anche assunto per promuovere l’equità e l’inclusione per il marchio di cannabis Caliva.

Berner, fondatore del super marchio di cannabis “Cookies”, è al quarto posto nella lista delle star hip-hop più ricche degli Stati Uniti. Non sarà il primo musicista miliardario a investire nella cannabis. Tuttavia, Combs sarà il primo proprietario nero di un operatore di cannabis multistato e verticalmente integrato.

“La mia missione è sempre stata quella di creare opportunità per gli imprenditori neri in settori a cui tradizionalmente ci è stato negato l’accesso e questa acquisizione offre la scala immediata e l’impatto necessario per creare un futuro più equo nella cannabis”.

“Essere proprietari dell’intero processo - dalla coltivazione e produzione al marketing, alla vendita al dettaglio e alla distribuzione all’ingrosso - è una vittoria storica per la cultura.

Ci permetterà di dare potere a leader diversi in tutto l’ecosistema e di essere coraggiosi sostenitori dell’inclusione”Sean “Diddy” Combs.

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CANNABIS
di Rich Hamilton

COLTIVA CON STONEY TARK di Stoney Tark

PASSARE ALL’IDROPONICA

Se avete mai coltivato cannabis utilizzando terriccio e sostanze nutritive rigorosamente biologiche o una dieta a base di acqua, vi chiederete perché le vostre piante non prendano mai peso, come si vede nella maggior parte dei video IG. Per molte persone, lavorare con il biologico può essere gratificante a livello di gusto e terpeni, ma anche l’idroponica, se fatta bene, può produrre cime di altissima qualità e offrire grandi raccolti. La genetica gioca sempre un ruolo importante nell’esito di una coltivazione, ma in questo articolo vi spieghiamo tutto ciò che c’è da sapere sull’idroponica e sui benefici ad essa associati e vi mostriamo come passare all’idroponica possa aiutare a incrementare i raccolti e a risparmiare tempo.

COSA È L’IDROPONICA?

Fondamentalmente, si tratta di coltivare con un substrato privo di terriccio e far crescere le radici in un mezzo inerte. A differenza della coltivazione biologica tradizionale, che dipende in larga misura da una sana rete alimentare presente nel suolo e da funghi e batteri micorrizici, alle piante coltivate in idroponica vengono somministrati nutrienti liquidi, progettati per essere assorbiti dalle piante in modo diverso dai nutrienti organici. Per regolare la soluzione nutritiva sono necessari un misuratore di pH, di E.C. e un termometro.

I sistemi idroponici utilizzano un serbatoio o una vasca per lo stoccaggio dei nutrienti, che vengono poi somministrati alle radici delle piante in vari modi, a seconda del substrato di coltivazione e del sistema utilizzato. Per mantenere la soluzione nutritiva ben ossigenata e farla circolare nel serbatoio, è necessaria una pompa o una pietra porosa.

I VARI SISTEMI IDROPONICI

Uno degli aspetti più interessanti dell’idroponica è la varietà delle applicazioni, che consente di creare diversi metodi e sistemi in base allo spazio di coltivazione, al livello di competenza e all’esperienza.

SISTEMI A GOCCIA

Sembra che molti coltivatori in Europa si siano adeguati al metodo dei sistemi a goccia della vecchia scuola, fortemente influenzato dalla scena colturale statunitense. I sistemi a goccia sono di semplice configurazione, non costano molto e consentono di personalizzare tubature, linee di gocciolamento e il volume d’acqua che i gocciolatori o i picchetti rilasciano ogni ora.

SISTEMI NFT

Si tratta di un sistema idroponico ancora utilizzato da molti coltivatori domestici della vecchia scuola, che amano alla follia i sistemi NFT. Si tratta essenzialmente di un serbatoio e di un tavolo in cui sono collocati

cubetti di lana di roccia su un tappetino di radicazione. Un flusso costante di soluzione nutritiva lambisce le radici, il che significa che le piante si trovano a contatto con la soluzione nutritiva per tutto il loro ciclo di vita. Questi sistemi sono ottimi per gli spazi ridotti e per coltivare un elevato volume di piante di piccole dimensioni, oppure per la coltivazione di veri e propri giganti.

COLTIVAZIONE DEEP WATER

Per i coltivatori più navigati c’è il sistema DWC, che unisce una pietra porosa, un secchio e un terreno inerte. Le radici della pianta di Cannabis pendono liberamente verso il basso e vengono immerse in una soluzione ricca di ossigeno e nutrienti che viene cambiata ogni 5-7 giorni, a seconda del ciclo di vita delle piante. La coltivazione indoor con DWC può essere molto gratificante, poiché spesso e volentieri consente di produrre un maggior numero di cime rispetto agli altri sistemi citati in precedenza.

AEROPONICA

L’aeroponica è un altro sistema più avanzato, simile a un sistema a secchio per colture deep water, ma utilizza una pompa e un ugello a spruzzo anziché immergere le radici pendenti nell’acqua. Poiché le radici

vengono sospese nell’aria e nebulizzate con la soluzione nutritiva e quindi esposte all’ossigeno, i sistemi aeroponici possono consentire alle piante di diventare grandi in breve tempo. Vale la pena notare che i sistemi aeroponici ad alta pressione utilizzano una nebulizzazione fine che può spruzzare le radici con una frequenza di 60-90 secondi, mentre i sistemi aeroponici a bassa pressione utilizzano ugelli a spruzzo acquistati in negozio e pompe di base che funzionano con un timer di 15 minuti.

FLOOD AND DRAIN

Questi sistemi funzionano grazie a un tavolo che inonda e drena più volte al giorno il vassoio su cui si trovano i cubetti di lana di roccia. I tavoli flood and drain sono utilizzati da decenni, ma di questi tempi si tratta del sistema meno diffuso fra i coltivatori indoor. Richiedono semplicemente una pompa e un tavolo flood and drain.

E I SUBSTRATI DI COLTIVAZIONE?

Il cocco è un substrato di coltivazione molto diffuso, abbinato in genere a Canna o a qualsiasi altro buon marchio idroponico. Il cocco non ha alcun valore nutritivo ed è un metodo semplice ed estremamente efficace

per far crescere piante che vengono alimentate con nutrienti idroponici.

• Gli hydroton sono le palline arancioni che si vedono spesso in un sistema a goccia o in una camera DWC. Si tratta di un altro substrato inerte che, se utilizzato per i sistemi a goccia, per i sistemi flood and drain, per la DWC e per l’aeroponica, funziona incredibilmente bene.

• Anche i cubetti di lana di roccia sono molto diffusi nella coltivazione idroponica e hanno un’incredibile capacità di trattenere l’acqua. Questi cubetti gialli sono molto diffusi fra i coltivatori commerciali in tutto il mondo.

I VANTAGGI DEL PASSAGGIO ALLA COLTURA IDROPONICA

1. La fase vegetativa si riduce a 10-14 giorni prima della fioritura, se si coltiva con sistemi idroponici. Tale riduzione rispetto alle 4-8 settimane standard consente di risparmiare tempo, nutrienti ed elettricità con fotoperiodo 18/6.

2. Le rese aumentano generalmente del 200-400% rispetto alla coltivazione biologica. In fin dei conti, sia che coltiviate a livello commerciale sia che lo facciate per uso personale, il maggior numero di fiori che potete raccogliere dopo ogni coltivazione vi ripagherà a lungo termine.

3. Non è necessario innaffiare manualmente ogni singolo vaso su base quotidiana. Basta riempire il serbatoio e lasciare che i timer e i gocciolatori facciano il resto.

4. È possibile nutrire le piante 2-3 volte al giorno durante il fotoperiodo 18/6 e 3-5 volte al giorno durante il periodo di fioritura se si usano sistemi a goccia con hydroton.

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Ecco un esempio perfetto di pianta di Cannabis coltivata in modo biologico.

COLTIVAZIONE INDOOR CON IL SOG: COME FUNZIONA

Esistono diversi stili di coltivazione della Cannabis indoor, che vanno dalle piante di grandi dimensioni che richiedono lunghi periodi vegetativi, a un elevato volume di piante di dimensioni più piccole coltivate a stretto contatto. Gli allestimenti Sea of green sono vantaggiosi quando si lavora con spazi di coltivazione limitati e consentono al coltivatore indoor di massimizzare lo spazio e il potenziale di resa. In questo articolo vi spieghiamo tutto ciò che c’è da sapere sul SOG, le dimensioni dei vasi da usare, le varietà che funzionano meglio e i 5 consigli principali.

Come funziona?

Come suggerisce il nome, l’obiettivo è quello di ottenere uno spazio pieno di cime, creando un’ondata di piante di dimensioni uniformi. In pratica, dove normalmente si coltivano, per esempio, 4-6 piante di grandi dimensioni all’interno di una tenda da coltivazione da 1,2 metri, incorporando il metodo SOG si avranno invece 12-16 piante di dimensioni più piccole. Queste produrranno la stessa quantità di peso secco delle piante di dimensioni maggiori, coltivate in fotoperiodo 18/6 per circa 6-8 settimane.

Fasi vegetative brevi

A causa dell’elevato volume di piante coltivate, si consiglia di limitare la fase di crescita a circa 7-14 giorni prima di passare al fotoperiodo 12/12 sul vostro timer. A seconda che si utilizzino piantine o cloni, è meglio non lasciare che le piante diventino troppo grandi, perché quando fioriscono crescono troppo in larghezza o in altezza.

Quali sono le dimensioni migliori per i vasi?

La dimensione ideale dei vasi è 7,5 litri, che sono perfetti per le piantine e i cloni e garantiscono un’altezza finale delle piante di circa 90-120 cm. Dovreste anche considerare che vasi più grandi di 10 litri non faranno altro che occupare più spazio del necessario e potrebbero anche essere uno spreco di substrato di coltura.

Quale varietà dovrei usare?

Avrete notato, leggendo le informazioni sulle diverse varietà delle varie banche di semi, che alcune di esse sono più adatte alla tecnica Sea of Green di altre. Quando leggete questo commento su una varietà, significa semplicemente che le caratteristiche saranno quelle di una pianta di medie dimensioni, a predominanza indica, che produrrà una cola centrale principale con ramificazioni laterali uniformi.

Evitate le varietà a predominanza sativa e tutto ciò che ha la tendenza ad allungarsi in modo aggressivo una volta indotta la fioritura. Anche le varietà Kush sono ottime candidate per il SOG e per i coltivatori che dispongono di uno spazio di coltivazione limitato.

Lasciare spazio per lavorare

Prima di entusiasmarvi troppo e riempire la vostra stanza degli ospiti da una parete all’altra, è bene considerare l’importanza dello spazio per lavorare. Ciò significa che dovreste essere in grado di camminare intorno a tutti i lati delle piante, senza essere limitati nell’accesso. Assicuratevi che le piante non siano troppo vicine alle pareti e di aver calcolato la quantità di spazio tra un vaso e l’altro, per evitare il sovraffollamento.

Annaffiare a mano o irrigare?

La risposta a questa domanda dipende da cosa è più pratico per voi. Innaffiare a mano ogni vaso può richiedere tempo e fatica, mentre l’irrigazione a goccia con una pompa

e un timer può far risparmiare molto tempo ed energia, soprattutto se si lavora con un allestimento SOG su larga scala commerciale. Potreste anche aver optato per uno stile di coltivazione idroponico che vi consente di nutrire le piante più volte al giorno, con piccole quantità di soluzione nutritiva.

I vantaggi a lungo termine del Sea of Green

• Un coltivatore indoor può ruotare le proprie colture ogni 7-9 settimane con il SOG.

• Gli spazi di coltivazione piccoli possono essere riempiti da parete a parete e si può dunque massimizzare lo spazio.

• I tempi vegetativi si riducono a 7-14 giorni, il che consente un risparmio sui costi dell’elettricità.

• Anche l’uso di sostanze nutritive è significativamente ridotto con una fase vegetativa breve.

• I coltivatori che dispongono di un’altezza limitata troveranno varietà specifiche SOG ideali per la loro situazione.

• I coltivatori su scala commerciale scelgono spesso di lavorare con la tecnica SOG e le linee a goccia.

5 dritte per il SOG

Dritta n. 1 - È sempre bene abbozzare la disposizione delle piante in base all’altezza e alla larghezza finale delle stesse. Evitate

il sovraffollamento, che causerebbe solo problemi di flusso d’aria, e prendetevi 20-30 minuti per definire i requisiti richiesti, ne vale la pena.

Dritta n. 2 - Assicuratevi di lasciare spazio a sufficienza per camminare, senza dover continuamente sfiorare le piante o spostare i vasi. È sempre consigliabile creare un corridoio tra le file di piante in cui poter camminare ogni volta che se ne ha bisogno.

Dritta n. 3 - Non lasciate crescere i cloni o le piantine più a lungo del necessario, altrimenti la chioma finale sarà sovraffollata e non la massa verde uniforme che desiderate. In questo modo si vanifica l’obiettivo del SOG e si ottiene solo una coltura disordinata.

Dritta n. 4 - Fate attenzione durante le ultime 2-3 settimane del periodo di fioritura, se coltivate un volume elevato di piante, perché possono insediarsi agenti patogeni come muffe o funghi.

Assicuratevi che il flusso d’aria e l’estrazione dell’aria siano a posto e che non ci siano sacche d’aria stagnante.

Dritta n. 5 - Evitate di usare vasi di grandi dimensioni, perché una volta spostati i timer al fotoperiodo 12/12, le piante di cannabis si concentreranno sulla produzione di fiori, anziché sulla massa radicale.

Questo è uno dei motivi per cui l’uso di cloni per il SOG funziona molto bene, in quanto le piante non hanno bisogno di molto più tempo prima di poter fiorire grazie alla loro massa radicale.

42 COLTIVA CON STONEY TARK di Stoney Tark
Questo coltivatore utilizza varietà perfette per gli allestimenti SOG con una cola principale.

SOFT SECRETS MEDIA

COSA C'È DI BUONO

PER RIEMPIRE IL TEMPO E LA TESTA

LEGGI I PARADISI ARTIFICIALI - CHARLES BAUDELAIRE

Pubblicato nel 1860, questo saggio in tre parti è una dissertazione pseudo-scientifica sull'uso di alcol, hashish ed oppio e sugli effetti che questi hanno sulle capacità intellettive delle persone. Quello che interessava Baudelaire era il potenziamento della creatività poetica attraverso l'ebrezza artificiale. Quello che lui temeva era il risveglio, la desolazione, l'inferno della degradazione. Si disegna in questo libro il dramma personale del "poeta maledetto": la sua consapevolezza di essere e di sentirsi lacerato fra i due opposti richiami di Dio e Satana, fra l'aspirazione a salire verso l'infinito, e il gusto di scendere, peccando, in basso. L'esperienza dell'hashish, anche se condannata, non viene respinta però

viaggio nella fenomenologia del consumo di sostanze.

Un libro bizzarro, stravagante e profondo. Un'opera in prosa scritta da un poeta, che è anche uno straordinario spaccato storico sull'Europa appena entrata nella modernità. Consigliatissimo!

Pubblicato da diversi editori in edizione integrale, lo trovate nelle migliori librerie on e offline

ASCOLTA GETTING DOUG WITH HIGH

La marijuana dà il meglio di sé quando la si condivide con gli amici. E "Getting Doug With High" è stato definito da varie riviste specializzate "il miglior podcast sulla cannabis" proprio perché si adatta perfettamente a questo scenario.

Doug Benson - sì, il Doug Benson del film "Super High Me" - ha avuto un podcast sull'erba che è andato avanti dal 2013 al 2019 in cui invitava gli ospiti per, beh, fumare erba e stare insieme. Alcuni degli ospiti sono altri comici o lavorano nel mondo dello spettacolo, ma l'unica cosa che hanno in comune è che sono tutti dei grandi fumatori. Ecco perché in ogni episodio non si fa altro che fumare erba. Non ci sono argomenti veri e propri, perché il conduttore e gli ospiti tendono a deviare e a partire per la tangente.

GUARDA BEACH BUM - UNA VITA IN FUMO

Se volete rilassarvi con un blockbuster in cui trionfano gli ideali della positività e dell'ottimismo, del "vivi e lascia vivere", della comprensione totale, del bisogno di libertà dell’altro, allora "Beach Bum" è decisamente il film che fa per voi.

Le vicende si snodano attorno al protagonista, Moondog, antieroe stoner che sembra un esuberante residuato della stagione beat: poeta felicemente scapigliato sulla costa della Florida, un po' cialtrone e un po' filosofo, amato da tutti perché assolutamente svincolato da regole e convenzioni borghesi.

Moondog conduce uno stile di vita che non potrebbe avere senza le risorse finanziarie della ricchissima moglie - il loro

totalmente: tra gli effetti di questa sostanza, infatti, Baudelaire ricorda "la scomparsa del tempo" e le sinestesie create tra suoni, colori, profumi. Tutte "corrispondenze" che entreranno a far parte della sua poesia e la caratterizzeranno per sempre.

Il consumo di sostanze stupefacenti ha un peso centrale nell'esperienza poetica ed esistenziale dell'autore francese, e quando scrive le sue pagine sull'hashish Baudelaire non ha mai intenti moralistici, ma essenzialmente estetici. Per questo leggere "I paradisi artificiali" non è un semplice esercizio di stile ma un vero e proprio

Tutti gli episodi sono esilaranti e pieni di colpi di scena, grazie allo stile comico caratteristico di Doug Benson, che mescola il tipico "dry humor" americano e il classico umorismo stoner. Proprio a causa della quantità di discorsi senza senso, "Getting Doug With High" non è certo un podcast da ascoltare per ore. Ma ascoltare un episodio di tanto in tanto, possibilmente fumando, sarà un'esperienza di sicuro piacevole. Un po' come sballarsi con gli amici nel salotto di casa.

Lo trovate su YouTube: youtube.com/ DougBenson

matrimonio è favoloso: non vivono insieme, si tradiscono con nonchalance e coltivano un amore allegro e carnale - e quando un fatale imprevisto mette a repentaglio le basi economiche della sua vita, Moondog è costretto ad affrontare inattesi contraccolpi. Potrà nuovamente disporre delle finanze

della consorte solo dopo aver frequentato un centro di riabilitazione e pubblicato la sua attesissima nuova opera letteraria. Senza spoilerare troppo, non c’è un vero “percorso di redenzione”, in "Beach Bum". E, in fondo, a un personaggio come Moondog, alfiere del disimpegno, non si può proprio chiedere di cambiare o di migliorare.

Matthew McConaughey, in questo senso, è un attore perfetto ed è probabilmente alla sua migliore interpretazione di sempre. Ma anche il resto del cast non è da meno: Zac Efron, Martin Lawrence e un formidabile Snoop Dogg nel ruolo di Lingerie.

Definito da alcuni critici come "il manifesto felice dei fattoni", questo film di Harmony Korine - già sceneggiatore per Larry Clark e regista del cult weird "Gummo"- è però qualcosa di più: un film evanescente, stoner, abbronzato e con gli occhiali da sole. Come Moondog, magari con le stesse poesie sconce che, entrando in connessione con il tutto, partoriscono gemme.

Disponibile in streaming su PrimeVideo e Apple Tv

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MEDIA
di Giovanna Dark

NASCONDERE LA GANJA CON STILE

A meno che non si viva da soli, lasciare cannabis in casa è rischioso per diversi motivi. Che sia il coinquilino scroccone o il pupo curioso, oppure una madre troppo zelante, c'è il caso che la vostra erba sparisca e che ne consegua tutta un'altra serie di guai. Dagli Stati Uniti arriva però una nuova linea di mobili per la casa che promette di risolvere questo problema "con stile".

La marijuana a scopo ricreativo è ora legale in 21 Stati americani, quella a scopo terapeutico in 37 - e i sondaggi di opinione suggeriscono che questi numeri continueranno a crescere. Con la legalizzazione diffusa la cannabis è arrivata a toccare una fascia demografica molto più ampia di consumatori e ha subìto un cambiamento culturale, lontano anni luce dai vecchi head-shops e dai bong al neon. Negli Stati in cui la marijuana è legale, i dispensari di lusso a volte assomigliano a boutique di abbigliamento dell'alta moda e le aziende tecnologiche producono penne da svapo eleganti e discrete che arrivano a costare anche centinaia di euro.

Nel 2023, a ormai dieci anni dalla prima legalizzazione in Colorado, si può tranquillamente dire che la cannabis è ormai un ecosistema di design, più che la cara vecchia droga ricreativa. Questo fatto non è sfuggito a Sharon Kevil, una giovane imprenditrice americana che ha lanciato un marchio di mobili - Forti Goodsprogettato appositamente per conservare in modo sicuro la cannabis tra le mura di casa.

Ma come funzionano esattamente i mobili cannabis-friendly? La linea di Forti comprende tavolini da caffè, credenze e armadietti, tutti dotati di un filtro a carbone che promette di neutralizzare il delizioso - ma spesso allarmante - profumo dei fiori di canapa. Tutti i pezzi della collezione sono anche dotati di un cassetto con chiusura a chiave, che si controlla tramite app e si ricarica facilmente via USB.

Proprio la funzione di sicurezza è stato il punto di partenza di Sharon. Consumatrice di cannabis a scopo ricreativo, ha smesso di fumare ed è passata agli edibili quando è nata sua figlia. Ma dopo che il Colorado ha legalizzato la marijuana a scopo ricreativo e hanno cominciato ad apparire sui media storie dell'orrore in cui i bambini scambiavano le gomme al THC dei genitori per normali caramelle, si è presentata l'esigenza di uno stoccaggio sicuro. Ma le opzioni allora erano alquanto limitate.

"Cercavo qualcosa che non fosse una scatola di scarpe su uno scaffale polveroso o incastrata nel fondo di un armadio - ha spiegato Sharon alla rivista Business Of Home - Sono un adulto e per le persone

che usano questo prodotto per scopi medici e ricreativi, deve esserci un'opzione migliore".

Un'altra cosa interessante di Forti: i mobili sono costruiti in modo sostenibile, con legno certificato FSC e finiture a base d'acqua, e sono molto più orientati al design di quanto possa far pensare il concetto di "mobili per tenere l'erba dentro". Anche questo deriva dal background di questa giovane mamma del Wisconsin: è stata designer d'interni per oltre un decennio prima di passare alla progettazione di mobili per Kohl's.

Alcune delusioni per quanto riguarda la produzione all'estero l'hanno portata a disilludersi nei confronti della produzione di massa. Di conseguenza, tutta la collezione Forti è prodotta negli Stati Uniti e Kevil si preoccupa di sottolineare che il marchio è un'azienda certamente orientata al profitto, ma anche a un più ampio impatto sociale, alle persone che impiega e a un senso più profondo del fare commercio.

La produzione locale però - insieme ai materiali di pregio -, porta i prezzi dei pezzi di Forti ben al di sopra della gamma dei grandi magazzini: la credenza Florence,

ad esempio, parte da 4.200 dollari - non proprio per tutti i portafogli... Mobili costosi, orientati al design e prodotti in modo etico per genitori che amano la marijuana possono sembrare un prodotto di nicchia - e forse lo sono - ma il pubblico è certamente destinato a crescere negli anni a venire, dato che la cannabis viene vista sempre meno come una droga da strada e sempre più come il vino o il caffè.

E la forza dell'intuizione di Forti Goods risiede proprio in questo: parte della normalizzazione della cannabis e della possibilità per le persone di usare questa pianta fantastica, consiste nell'avere cose che la normalizzino, come i mobili appunto.

Tuttavia, nonostante la chiara linea di tendenza verso una diffusa accettazione dell'uso della marijuana negli Stati Uniti, alcuni atteggiamenti sono duri a morire. Il lancio di Forti è stato inizialmente ritardato di un mese quando la sua piattaforma di e-commerce ha erroneamente classificato la selezione come "armamentario da droga" e ha chiuso il sito. Inoltre, la cannabis non è attualmente legale nello Stato di origine di Sharon Kevil, il Wisconsin, anche se lei spera che la legge seguirà presto questo rinnovato spirito del tempo.

44 LIFESTYLE di Giovanna Dark
Sharon Kevil, Forti Goods. Sylvia table, Forti Goods.

ACCA LA SERIE: UN CYBERPUNK SONORO PER SOGNI DISTOPICI

In un mondo sovrappopolato, dominato dal caos multimediale e da connessioni digitali onnipresenti, il silenzio è il nuovo dogma. Isolarsi, però, è impossibile. Ivano La Rosa ed Ares Mozzi insieme per un progetto che durante il lockdown si cristallizza e si trasforma nel demo di un’audio serie singolare, spregiudicata ed estremamente divertente. Siamo nel futuro, un futuro decadente e cyber punk, siamo nelle viscere del principale porto italiano: siamo in Via Pré a Genova, fra virtù e degrado, fra multiculturalismo spinto, spaccio a cielo aperto e personaggi che ci parlano del domani mettendo in farsa il presente...

SSIT: La vostra serie si svolge in una Genova cyberpunk. Ce la descrivi?

Quando ho scritto Acca avevo in mente soprattutto dei riferimenti cinematografici: Blade Runner, Il Quinto Elemento e Nirvana. Il centro storico di Genova, per com'è strutturato verticalmente, mi ha sempre dato una sensazione simile, anche se molto più stretto. Un centro urbano con una densità abitativa esagerata. Dal punto di vista urbanistico, infatti, Genova è un fenomeno unico in Italia: il degrado periferico sta nel centro storico. Questo mischia differenti realtà sociali in uno spazio stretto e alto che personalmente mi ricorda una città cyberpunk.

SSIT: Quali sono i suoi protagonisti alla ribalta e quelli dietro le quinte?

Protagonista è quella Genova fatta di personaggi strani, di freak, di spacciatori, di prostitute. Ci sono poi tutti i personaggi immigrati di prima generazione che si mischiano tutti in uno spazio così piccolo e stretto, anni luce lontano dallo stereotipo hollywoodiano dell'immigrato in America. Se l'immigrato in America si è trovato in una terra piena di opportunità e spazio, qui invece si trovano a coabitare con una città che straborda della sua stessa di storia.

Detto questo, a parte qualche piccola eccezione, ogni personaggio a partire da Orso, è corrotto e opportunista. Separato dall'idea di comunità, potendosi permettere di portare avanti la propria vita anche senza uscire di casa. Orso è un

personaggio con degli scheletri nell'armadio, che va alla deriva senza alcuno scopo nella vita. Per questo trova nel degrado del "distretto portuale" un luogo dove rispecchiarsi e dove dimenticare il suo passato e anche il suo presente. In questo "minestrone sociale" si ambienta e prendono vita i personaggi di Acca.

SSIT: Chi è Orso Novak?

Un uomo senza più alcuna spinta, che sfrutta e si fa sfruttare: un ispettore dell'igiene dell'ASL che campa di mazzette che prende per fare andare avanti le gastronomie del distretto urbano/centro storico. Orso ha un passato ricorrente con l'uso di droghe pesanti. Ma da qualche tempo fa uso solo dell'ACCA in quanto droga acustica che di conseguenza, non essendo invasiva nella fruizione, non dovrebbe lasciare tracce nell'organismo. L'ACCA naturalmente è anche una metafora del "luogo altro", l'isola felice come ogni droga promette di essere.

In questo caso specifico però l'isola rappresenta il silenzio, di cui la società fantascientifica della serie è carente se non priva del tutto. Orso è un uomo che ha l'intelligenza e la sensibilità per compren-

dere tutto questo, ma è privo di forza di volontà. Sarà il sistema stesso a portarlo all'azione.

SSIT: Il nome della serie riprende quello di una nuova sostanza stupefacente digitale: l'Acca. Di che si tratta?

In realtà non ho inventato nulla. Sapevo dell’esistenza di tracce audio con onde alfa che dovrebbero aiutare la concentrazione, mentre le onde theta dovrebbero aiutare a dormire. Si può trovare tutto su YouTube. Ares poi mi ha anche detto che avevano davvero provato a realizzare una sorta stupefacente attraverso il sistema delle onde sonore, di non so quale efficacia. Così mi sono lasciato prendere dalla fantasia. La cosa che davvero mi interessava è che questa droga per essere assimilata necessitasse del silenzio assoluto. Ecco perché Acca: la lettera senza suono.

SSIT: Fra le righe dei vostri dialoghi sembra emergere che ACCA sia una sostanza da contrapporre all'abulia consumistica delle vite altrui propria dei social media. Che ne pensi?

Come dicevo prima l'Acca è assumibile solo nel silenzio. Quindi innanzi tutto il percorso dell'eroe è un percorso verso il silenzio, anche e soprattutto interiore. Lo stesso personalmente lo credo valido per sostanze come l'erba: innanzitutto c'è la ricerca di noi stessi. L'uso di una droga leggera o naturale può aiutarci a stare meglio, come un buon vino, magari anche aiutarci ad elevare la nostra ricerca filosofica e spirituale, come del resto dall’antichità l’uomo ha sempre fatto. L'importante che non diventi un abuso.

Questo vale naturalmente per tutto, dall'erba al caffè. Ma chiaramente qualora abbiamo a che fare con casi di abuso di qualsiasi sostanza, le ragioni sono da cercarsi in altri luoghi che probabilmente non hanno a che fare con la droga in sé. Personalmente sono per la legalizzazione della cannabis per diverse ragioni applicative, tra cui quella dell'uso ludico: mille volte meglio una canna in compagnia che passare ore soli a scrollare Istagram.

Quello che mi sorprende è come nella narrazione sociale (in Italia almeno) sia visto un pericolo l'uso delle droghe leggere piuttosto che l'alienamento da social.

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BELPAESE di Fabrizio Dentini

COLOFON

Soft Secrets Italia è pubblicato da:

Discover Publisher BV

Galvaniweg 11, 5482 TN Schijndel, Paesi Bassi

Tel: 0031 - 73 54 98 112

e-mail: info@softsecrets.nl

Sito internet: www.softsecrets.com

Editore: Cliff Cremer

Collaboratori: Jorge Cervantes, Giovanna Dark, Fabrizo Dentini, Sudestfam, Stoney Tark, Rich Hamilton, Mr. Jose, G.B.I., Tricoma Team, Jaypp e tanti altri.

Traduzioni: Valefizz

Indirizzo redazione:

Soft Secrets Italia

E-mail: readers@softsecrets.nl

Pubblicità: Fabrizio

E-mail: fabrizio@softsecrets.nl

Tel: 0039 - 36 65 44 66 94

La voce dell’editore:

Soft Secrets è una rivista bimestrale gratuita pubblicata nei Paesi Bassi (con il nome di Highlife), Germania, Francia, Italia, Spagna, Regno Unito, Polonia, Repubblica Ceca e Cile.

A livello mondiale è in corso un processo di relativa liberalizzazione dell'uso della cannabis, che sia per scopi medici o ricreativi. Diversi Paesi hanno legalizzato la cannabis per separare le droghe leggere da quelle pesanti, come dimostrato in Olanda. Altri Paesi hanno legalizzato l'uso della cannabis per uso medico, ivi incluso il diritto di coltivare piante di cannabis per uso personale.

INDICE PUBBLICITÀ

L'editore si propone di mettere in luce il processo di normalizzazione dell'uso della cannabis. Questo presuppone che l'editore non sia necessariamente d'accordo su tutto ciò che figura negli articoli e nelle pubblicità che appaiono sulla rivista. L'editore si discosta quindi in modo esplicito da dichiarazioni o immagini pubblicate che potrebbero dare adito a pensare che siano stati approvati l'uso e/o la produzione di cannabis.

Nulla della presente pubblicazione potrà essere copiato o riprodotto in qualsiasi formato senza previa autorizzazione dell'editore e di altri titolari del copyright. L'editore non assume alcuna responsabilità in merito al contenuto e/o al punto di vista degli annunci pubblicitari.

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Il prossimo imperdibile numero esce il 30 Marzo 2023 Advanced Nutrients 1 Advanced Nutrients 2 Advanced Seeds 5 Amicanapa Growshop 35 Atami 31 Barney's Souvenirs 1 Barney's Souvenirs 33 Bear Bush 37 Bear Bush 38/39 Canapo Growshop 38/39 CanapOne 38/39 Canna 17 Canna Trade 21 Cervantes 26 Chacruna 38/39 City Jungle 29 Cvltvs 38/39 Deep Roots 38/39 Doctor Green 38/39 Domani Smetto 38/39 Dream Planet Di 38/39 Dream Planet Di 42 Dutch Passion 25 Dutch Trimming Company 35 Fior di Canapa 15 Flower Power Milano 38/39 Garden HighPro 3 Garden HighPro 41 Garden HighPro 47 Giantec 35 Greenhouse 46 Growerline 38/39 Growlab 38/39 Growshop Do.Is 38/39 Happy Life 27 Hemporium 38/39 Hydrorobic 41 Idroponica 1 Indoorline 37 Legalized 38/39 Linea Herba 1 Marghine Grow 41 Mico Hemp 1 Near Dark 24 New Energy 38/39 Orange Bud 38/39 Paradise Seeds 1 Paradise Seeds 23 Pax Labs 11 Planta Sikula Growshop 38/39 RQS 37 Seedstockers 1 Sensi Break 19 Silent Seeds 35 Soft Secrets 34 Sweet Seeds 1 Sweet Seeds 48 Terra Aquatica 9 Weeda Growshop 38/39
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ACCA LA SERIE: UN CYBERPUNK SONORO PER SOGNI DISTOPICI

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NASCONDERE LA GANJA CON STILE

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SOFT SECRETS MEDIA COSA C'È DI BUONO

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COLTIVAZIONE INDOOR CON IL SOG: COME FUNZIONA

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COLTIVA CON STONEY TARK di Stoney Tark PASSARE ALL’IDROPONICA

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SEAN “DIDDY” COMBS ENTRA NEL BUSINESS DELL’ERBA CON UN ACCORDO DA 185 MILIONI DI DOLLARI

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RIDURRE IL NUMERO DI ORE D’ILLUMINAZIONE INDOOR

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SALSICCIA E PURÈ CON SALSA GRAVY DI CIPOLLE ROSSE INFUSA

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L'IMPORTANZA DEL pH

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pages 30-31

LA CRISI ENERGETICA COLPISCE I COLTIVATORI DOMESTICI IN TUTTA EUROPA

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SOFT SECRETS PRESENTA UN’ESCLUSIVA SERIE DI ARTICOLI IN DIECI EPISODI: THE PERFECT GROW

1min
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Cannabis e salute mentale: Intervista al Dott. Carlo Privitera

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BUONI PROPOSITI PER L'ANNO NUOVO

4min
pages 24, 26-27

PROBLEMI DI COLTIVAZIONE DIAGNOSTICATI IN MODO ERRATO

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GERMANIA: LEGALIZZAZIONE A RISCHIO? L'UE REAGISCE

3min
pages 20-21

Purple Punch OG XL Auto® e Skywalker OG Runtz XL Auto® 22

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pages 18-19

FARMING GAME, DAO E INTELLIGENZA ARTIFICIALE

3min
page 16

Canada: al via la revisione del Cannabis Act

6min
pages 14-16

Biscotti Mintz Barney’s Farm torna a superarsi

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pages 12-13

CANNAFEST PRAGA 2022

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pages 10-12

7 DRITTE SU COME RISPARMIARE ELETTRICITÀ

4min
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ROYAL QUEEN SEEDS LANCIA I PRIMI SEMI IBRIDI

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pages 6-7

DI ERBA, MENTRE IL MERCATO LEGALE ARRANCA

4min
pages 1-4
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