Sanitas La Rivista 4/22: Cosa ci unisce

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Curare il diabete Come le app semplificano la vita quotidiana

Cosa ci unisce

Perché insieme raggiungiamo di più

Yoga alla scrivania

In forma e rilassati al lavoro

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E voi, cosa avete sempre voluto sapere? redaktion@sanitas.com

Uscire con i capelli bagnati fa venire il raffreddore

I capelli bagnati fanno sì che il cuoio capelluto si raffreddi rapidamente. Iniziamo a sentire freddo. Per proteggerci dalla perdita di calore, i vasi sanguigni si restringono e il flusso sanguigno diminuisce. Ciò fa seccare le mucose, la porta d’ingresso dei virus, e frena l’apporto di cellule immunitarie. Ecco perché quando fa freddo è consigliabile asciugare i capelli con il fon o indossare un berretto se si vogliono evitare i fastidiosi virus.

Illustrazione: Joël Roth
RIVISTA SANITAS 4 / 2022 2 È VERO O NON È VERO?

della notizia

Cosa ci unisce

Battersi una per l’altra

Gli opposti si attraggono 10 La musica unisce, ovunque 12 La morte separa e unisce allo stesso tempo 13 Io e te. Per sempre? 14 Il nostro corpo: una macchina perfetta 16 Finalmente qualcuno mi capisce

Rimedi fai da te 19 Cosa aiuta in caso di bruciore di stomaco?

Essere attivi 20 Yoga alla scrivania

Un oggetto, una storia 23 Piacere, sono Olga Sviluppare il domani 24 Curare il diabete con ausili digitali

Curiosità 26 Ma c’è qualcuno che con trolla le fatture mediche?

Sani ed Elina 27 … vanno in slitta

Vi piace la rivista Sanitas? Se volete lasciarci un feedback:

Care lettrici, cari lettori,

la digitalizzazione fa parte delle nostre vite e determina sempre più il modo in cui ci informiamo, facciamo acquisti, comunichiamo e strutturiamo la nostra vita quotidiana. Anche noi, da Sanitas, sfruttiamo le possibilità digitali per metterci in contatto con voi, per supportarvi nella vostra vita quotidiana con i nostri servizi innovativi e digitali e per rendere i nostri prodotti facilmente accessibili online. Nonostante i vantaggi della digitalizzazione, il 2022 ci ha dimostrato ancora una volta quanto sia importante il contatto interpersonale, che sia esso faccia a faccia o tramite canali digitali.

Nell’ultimo numero della rivista Sanitas di quest’anno ­affrontiamo la questione di ciò che ci tiene uniti e cosa è particolarmente importante per noi come persone in relazione a questo tema. Troverete ritratti di persone che ci raccontano momenti e combinazioni di circostanze che danno loro forza. Il messaggio è chiaro: l’unione fa la forza. Anche da Sanitas diamo grande importanza a un buon spirito di squadra e a un forte senso di coesione, tra colleghe e colleghi, ma anche con le nostre e i nostri assicurati. Per questo motivo siamo sempre a vostra disposizione, care e cari clienti, di persona, al telefono o via chat.

COLOFONE: Editrice Sanitas Management SA, Jägergasse 3, 8021 Zurigo, sanitas.com/rivista | Contatto redaktion@sanitas.com|  Responsabile generale Claudia Sebald | Redazione Irène Maria Schäppi (caporedattrice), Helwi Braunmiller, Paul Drzimalla, Julie Freudiger, Nicole Krättli, Katharina Rilling, Miriam Suter | Traduzioni Servizio traduzioni Sanitas | Art Direction Festland AG | Litografia Detail AG | Stampa swissprinters.ch | Crediti fotografici Tutte le immagini senza indicazione specifica sono di proprietà di Sanitas oppure sono dietro licenza Sanitas, pagg. 16/17: MicroStockHub /  Getty Images, pag. 24: FatCamera / Getty Images | Tiratura ca. 550 000; 13° anno; la rivista viene stampata su carta ecologica FSC | Pubblicazione 4 × l’anno in I, D, F | Il prossimo numero uscirà a febbraio 2023.

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Dr. Andreas Schönenberger CEO, Sanitas
È vero o non è vero
Editoriale
L’angolo
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RIVISTA SANITAS 4 / 2022 EDITORIALE 3

Deliziose palle di neve

Si avvicinano le feste, è tempo di biscotti! Per far sì che anche i golosi vegani non vi debbano rinunciare, abbiamo provato per voi una ricetta di palle di neve al cioccolato e nocciola di Tibits. Il nostro verdetto: deliziose!

L’app Aria di feste

Il tormentone natalizio di Bing Crosby «White Christmas» ci accompagnerà probabilmente anche durante questo pe riodo dell’Avvento. Tuttavia, ampliare il proprio orizzonte musicale non fa mai male: nell’app «Das Weihnachtsradio» (disponibile in tedesco e in inglese) troverete classici natalizi, canzoni natalizie per bambini, successi natalizi degli anni '80, rock nonché un canale per gospel e musica tropicale con canzoni da tutto il mondo.

Sondaggio tra i clienti Grazie per gli ottimi voti

Nell’ultimo sondaggio di K Tipp sulla soddisfazione dei clienti, oltre il 65% dei nostri assicurati e delle nostre as sicurate si è dichiarato molto soddisfatto di Sanitas. Questa posizione di spicco si inserisce perfettamente in una serie di risultati eccellenti nei sondaggi sulla soddisfazione dei clienti. Negli ultimi tre anni, Sanitas è sempre riuscita ad aggiudicarsi un posto sul podio nei sondaggi condotti da K Tipp, Comparis e bonus.ch. ­Grazie mille per la vostra fiducia!

La ricetta è disponibile su sanitas.com/biscottidinatale sanitas.com/ piazzamentotop

RIVISTA SANITAS 4 / 2022 4 L’ANGOLO DELLA NOTIZIA

Il nostro impegno a favore dello sport compie 30 anni.

Candidatevi ora!

Da trentanni sosteniamo con il Sanitas Challenge Award le associazioni sportive e le organizzazioni che si impegnano a promuovere la salute dei giovani tra i 3 e i 25 anni. Sanitas premia le idee innovative con una somma complessiva di 114 000 franchi. Fino al 28 febbraio 2023 possono essere presentati progetti che emozionano e ispirano.

La cifra

Il 44%

delle persone in Svizzera intervistate presta maggiore attenzione alla propria alimentazione oggi rispetto a due anni fa.

Un’occasione da non perdere!

La musica è balsamo per l’anima e fa bene al cervello. Per questo Sanitas contribuisce ora ai costi delle vostre lezioni di musica. Sulla piattaforma Matchspace Music (disponibile in tedesco e in inglese) potete trovare con pochi clic insegnanti per lezioni strumentali o di canto e concordare con loro gli orari delle lezioni. Come clienti Sanitas beneficiate di uno sconto generoso sulle vostre lezioni private strumentali o di canto.

matchspace-music.ch/ sanitas

2022
Fonte: Sanitas Health Forecast
Nuova offerta Condizioni di partecipazione e i vincitori 2022 sanitas.com/ candidatura Sanitas Challenge Award 2023
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Cosa ci unisce

Insieme siamo più forti. Non importa se viviamo insieme vittorie, sconfitte, momenti di felicità o di tristezza: attraverso il sostegno reciproco, i momenti condivisi e lo scambio aperto, ci sproniamo a vicenda, ci miglioriamo e siamo presenti l’una per l’altra. Questo crea coesione, comprensione e fiducia e ci dimostra che non siamo sole.

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Battersi l’una per l’altra

Qual è il collante che tiene unita la nazionale femminile di pallanuoto? Grandi emozioni, duri allenamenti e un obiettivo comune, rivelano le giocatrici. Lo spirito di squadra è importantissimo in questo sport: più stretta è la coesione, migliori sono i risultati.

Le esperienze e le emozioni condivise fortificano il legame tra le giocatrici.
RIVISTA SANITAS 4 / 2022 8 DOSSIER
Testo Katharina Rilling Foto Colin Frei

È un rituale sacro: quel breve momento in silenzio prima del torneo. «Mi guardo intorno, ogni singolo viso, e so che voglio dare il massimo. Non solo per me, ma per la mia squadra», afferma Vesselina Ve likova (30). Un giuramento finale, il forte grido di battaglia: «Allez les filles, hopp Schwiz!» E via! Dal 2008, l’insegnante di scuola media gioca nella squa dra nazionale di pallanuoto ed è entusiasta dell’atti vità sportiva più faticosa al mondo, certamente non adatta alle persone troppo delicate. La resistenza dell’acqua richiede condizione fisica, forza e mobilità. E mentre si tira in porta può arrivare una gomitata nell’occhio o una ginocchiata nello stomaco. Questi sforzi si superano soltanto insieme, da squadra. La veterana Paola De Feo (33 anni), di mestiere respon sabile Management dei prodotti, afferma: «La coe sione è la base: si lotta l’una per l’altra.»

Da compagne di squadra ad amiche Formare un gruppo di tredici sportive che si capi scono al volo è compito della capitana Carina Car ballo, che ha 30 anni ed è coordinatrice di viaggi. «Serve tempo, lavoro duro e sudore. Non esiste una scorciatoia.» Implica innumerevoli ore di allena mento sul campo e in acqua, tornei in Svizzera e all’estero. Ma anche lunghe conversazioni o giochi di società in viaggio o nella lobby di un hotel. «Sollievo, delusione, stanchezza; dare tutto per un grande obiettivo: solo queste donne sanno cosa significa per ognuna di noi», afferma Carina. Da compagne sono diventate amiche. «Una formula vincente», aggiunge la redattrice Martina Stucki (32), che dal 2017, dopo una lunga pausa dalla nazionale, è tornata a far parte della squadra. Concorrenza e invidia sono fuori di scussione. Ma il grande stress tra lavoro e allena mento può pesare a volte sull’umore. «Lacrime e frustrazione fanno parte del gioco», ammette. Ma l’importante in questi casi è remare nella stessa di rezione. «Parliamo, piangiamo o restiamo in silenzio fino a quando non ci tuffiamo in acqua o balliamo nella stanza d’albergo.»

L’app del portale vi motiva a fare più movimento. Per ogni obiettivo giorna liero raggiunto ricevete una moneta che potete riscattare con buoni acquisto.

sanitas.com/ essereattivi

Gli opposti si attraggono

Quando Pablo e Peter avevano 17 anni, decisero di partire da soli in motorino: dalla Svizzera centrale attraverso il Vallese, tappa finale il lago di Ginevra. L’amore di Pablo lo aspettava lì; Peter lo accompa gnava. Fu un viaggio che durò quasi due settimane. Durante il tragitto, mangiarono gli spaghetti con una chiave inglese e a Coira passarono la notte di nasco sto in una piccola cappella. Peter Häfliger racconta sorridendo: «Alla fine, ci facevano male tutte le ossa.» Ma le impressioni di questo tour sono ancora molto presenti, anche dopo 44 anni. «Ci siamo conosciuti quando eravamo tredicenni: è questo che ci unisce», dice Pablo Hess.

Quando la famiglia di Pablo si trasferì nel comune di Peter, quest’ultimo rimase subito affascinato dal ragazzo vivace e chiassoso che non si fermava davanti a nulla. Pablo, invece, apprezzava il modo di fare di Peter, riflessivo e con i piedi per terra. Peter spiega: Pablo si tuffa in qualsiasi cosa, io preferisco rimanere nel mio guscio: sono questi caratteri opposti che rendono la nostra amicizia così viva.» Pablo aggiunge: «So sempre dove trovare Peter quando mi perdo. E questo mi rassicura.»

Nonostante le differenze di carattere, le loro vite hanno avuto un percorso simile: il matrimonio, tre figli, poi il divorzio, la ricerca di sé stessi e della pro pria mascolinità. Anche in questo caso, gli amici si sostengono a vicenda. Peter: «Con nessuno sono così onesto come con Pablo. Sa accettare le critiche, ma anche farle.» Sfidarsi a vicenda è il segreto: perché la frustrazione, l’amore e la rabbia non esistono solo tra uomo e donna, ma anche in una forte amicizia tra uomini. Di questo sono convinti Pablo e Peter.

RIVISTA SANITAS 4 / 2022 9 DOSSIER

La musica unisce, ovunque

Accompagna storie d’amore, delusioni e momenti di gioia. La musica non lascia indifferenti. Per la cantautrice Lina Button è un regalo, per sé stessa e per gli altri.

La sua voce profonda e calda riempie la stanza e fa emozionare. Mentre canta, Lina Button, accompagnata al pianoforte dal suo produttore Luca Burkhalter, si lascia il mondo alle spalle; in quell’istante esistono solo lei e il suo accompagnatore: che brividi! «Sono questi i momenti che mi danno la forza di andare avanti, anche se non sempre è facile», spiega la cantautrice, riferendosi anche agli anni della pande mia, che hanno rovinato gran parte del tour del suo quarto album «Who’ll Be Here», il primo insieme a Luca Burhkalter. «Sono stati momenti difficili», af ferma Lina Button. La sua nuova canzone è intitolata «Let it all in».

Di arrendersi non ne ha mai voluto sapere. «La musica mi fa stare bene. Già all’età di tre anni avevo bisogno di stare qualche minuto da sola la mattina per cantare; soltanto dopo ero pronta per affrontare il resto della giornata. Per me è da sempre la cosa che mi calma e mi permette di ritrovare me stessa.» Co noscendo la vita di Lina Button, questo non stupisce per nulla: invece di starsene seduta davanti alla TV, la famiglia Button ascoltava musica. Soprattutto suo padre cantava spesso insieme a lei e a sua sorella. «Mi ha molto comosso vedere quanto la mia musica gli piacesse. Grazie a essa, il nostro rapporto negli ultimi dieci anni si è rafforzato ulteriormente.» È un ricordo che porterà sempre dentro di sé: suo padre è morto due anni fa. Dopo aver cantanto la sua can zone preferita davanti alla sua bara, Lina ha avuto bisogno di un momento di pausa. La musica è pas sata in secondo piano, la sua voce si è spenta.

La band: è come una famiglia allargata Ha riscoperto la gioia del canto lavorando a una grande produzione teatrale insieme alla sua band per canzoni per bambini Silberbüx. Anche perché la band per lei è come una famiglia allargata: 15 anni fa quat tro amici hanno deciso di creare una band, e da allora si conoscono ad occhi chiusi. «Cantare per bambini è molto diverso dal comporre una canzone per adulti: devi creare un mondo fantastico in cui possano im mergersi.» Questa sensazione Lina Button la conosce fin troppo bene: quando per giorni e giorni lavora a nuove canzoni insieme a Luca Burkhalter anche loro sono completamente immersi in un altro mondo.

Per quanto abbia bisogno di stare da sola, ap prezza moltissimo lo scambio con altri musicisti. «Da sola sarei troppo nervosa», dice sorridendo. «Ma quando riesco a fondermi con la musica e il pubblico è una sensazione unica.» Gli occhi di Lina Button si illuminano. «In quei momenti sento molto chiara mente un legame indissolubile con il pubblico.» Spesso, dopo il concerto, delle persone dal pubblico si avvicinano e le raccontano quanto fossero state profondamente toccate dalle sue canzoni. Lasciare che la musica entri nel proprio cuore: questo è un momento magico che unisce tutti gli esseri umani.

La musica ha un effetto positivo sulla nostra salute. Scoprite il perché: sanitas.com/musica

Testo Julie Freudiger Immagine Yves Bachmann
RIVISTA SANITAS 4 / 2022 10 DOSSIER

«La musica mi fa stare bene. Già all’età di tre anni avevo bisogno di stare qualche minuto da sola la mattina per cantare; soltanto dopo ero pronta per affrontare il resto della giornata.»

Per quanto Lina Button abbia bisogno dello scambio con altri musicisti, apprezza anche la possibilità di lavorare a nuove canzoni in tranquillità.
RIVISTA SANITAS 4 / 2022 11 DOSSIER
Lina Button

La morte separa e unisce allo stesso tempo

Secondo l’Associazione svizzera dei servizi funebri ASSF, in Svizzera esistono circa 600 imprese di pompe funebri. Una di queste è gestita da Kathrin Röösli, che si è data come missione quella di dare un po’ di vita alla morte e rafforzare così il legame tra i parenti.

Quando la maggior parte delle persone sente parlare del mestiere dell’impresaria di onoranze funebri, probabilmente immagina una persona in abito nero, la cui espressione facciale non lascia trasparire al cuna emozione. Uno stereotipo con cui Kathrin Röösli non si identifica, anzi: preferisce un abbiglia mento moderno; jeans e camicetta blu, per esempio, che lascia intravedere gli avambracci tatuati. «Fin dall’inizio, per me è stato importante togliere un po’ di oscurità alla morte attraverso colori chiari nel mio locale o con il nostro stile di abbigliamento», spiega l’impresaria funebre. Questo include anche il colore del suo veicolo funebre: invece del classico nero, Kathrin Röösli guida un’auto bianca. E afferma che le reazioni sono positive: «Spesso i familiari della persona defunta reagiscono molto positivamente quando vedono me o i miei collaboratori. Forse anche perché con il nostro aspetto e atteggiamento por tiamo un po' di normalità in questa situazione diffi cile. E così si rendono conto che la morte, come la nascita, fa parte della vita.»

Accompagnamento oltre la morte

E c’è un’altra cosa importante che entrambi gli eventi hanno in comune: si ha una sola opportunità per riempire questi momenti di calore, sia suonando la musica preferita della persona defunta o mettendole dei calzini colorati; e così forse, nonostante il dolore, portare un sorriso sul volto dei parenti. Kathrin Röösli spiega: «Il mio compito principale come im presaria funebre è quello di stare vicino alle persone colpite. È importante rispettare i desideri della per sona deceduta e dei parenti, dare loro tempo per l’addio e accompagnarli lungo tutto il cammino.»

I cimiteri, come quello qui raffigurato, non spaventano Kathrin Röösli: l’impresaria funebre vede nell’ultima dimora della persona defunta anche un possibile punto di incontro per i familiari.

Testo Irène Schäppi Immagine Sarja Gauch
RIVISTA SANITAS 4 / 2022 12 DOSSIER

Io e te. Per sempre?

Solo i migliori amici restano al nostro fianco per tutta la vita. Wolfgang Krüger è uno studioso dell’amicizia e ci spiega quali sono le caratteristiche di una buona amicizia, come la manteniamo interessante e quando è il momento di dirsi addio.

Come si riconosce una buona amicizia?

Krüger consiglia di porsi le seguenti domande: raccontereste a quella persona se vinceste 30 milioni alla lotteria? Le svelereste che state pensando al tradimento? E questa persona vi sostiene nel realizzare i vostri più grandi sogni nel cassetto? «I buoni amici sono quelli che of frono un sostegno incondizionato e che non giudicano», spiega il ricercatore dell’amicizia.

Come si risolvono i conflitti?

Quando è opportuno porre fine a un’amicizia?

Ci sono fasi difficili in ogni amicizia, dice Krüger, ma: «Se dopo aver parlato con una persona ci si sente peggio di prima, quell’amicizia non ha più futuro.» Anche se un amico o un’amica non fa altro che criticarci o approfittarsi di noi, conviene riconsiderare l’amicizia ed eventualmente terminarla.

Cosa fare se qualcuno non tiene più alla nostra amicizia?

Krüger consiglia di chiedersi onestamente quanto si tiene ancora a quell’amicizia: «Spesso ci si accorge già prima che qualcosa non è più in armonia.» Nella maggior parte dei casi, questo bilancio interiore corrisponde alla decisione di non continuare un’amicizia e si è addirittura sollevati dal fatto che sia stata l’altra persona a prendere questa decisione spiacevole e non noi stessi.

Anche nelle migliori amicizie possono esserci delle crisi. Per una sana cultura del conflitto, è importante menzionare anche gli aspetti positivi dell’amicizia, dice Krüger. Per esem pio, dite: «Cara Karin, mi piace tra scorrere del tempo con te e penso che tu sia meravigliosa, ma il fatto che tu sia sempre in ritardo mi fa uscire dai gangheri!» E alla fine della conversazione, trovate insieme una soluzione a questo conflitto.

Come fa una persona timida a trovare amici?

Secondo Krüger dovreste scrivere ogni sera ciò che avete fatto di buono quel giorno. In questo modo riuscite, nel giro di 100 giorni, ad aumentare la fiducia in voi stessi e ad approcciare altre persone con maggiore facilità.

Testo Miriam Suter Illustrazione Joël Roth
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RIVISTA SANITAS 4 / 2022 13 DOSSIER
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Il nostro corpo: una macchina perfetta

Il nostro corpo è una macchina complessa e precisa: dalla pelle alle ossa, ai muscoli e ai tendini, ogni componente anatomica svolge un ruolo importante e fa sì che il nostro corpo non si sgretoli.

La superficie totale della nostra pelle è di circa 2 m², il che la rende l’organo più grande del nostro corpo.

Il tendine d’Achille può sopportare uno carico di oltre 1 tonnellata. È il tendine più forte del nostro corpo e collega i muscoli del polpaccio al calcagno.

Testo Irène Schäppi Illustrazione Pia Bublies Tendine d’Achille Perone
Calcagno 14
Come l’allenamento fasciale allevia le tensioni: sanitas.com/ tessutoconnettivo DOSSIER

L’essere umano riesce a raggiungere una forza masticatoria di 100 kg, i muscoli masticatori sono quindi i muscoli più potenti del nostro corpo.

La staffa, un piccolo ossicino all’interno del nostro orecchio medio, misura appena 3,5 mm che lo rendono l’osso più piccolo del corpo umano.

Il nostro corpo viene tenuto insieme da 18 a 23 chili di tessuto connet tivo, chiamato anche fasce. Esso collega tutte le strutture interne del nostro corpo tra loro ed è costituito principalmente da proteine, acqua, collagene ed elastina.

Con circa il 30%, i collageni sono le proteine strutturali più abbon danti nel nostro organismo. Sono leggeri, elastici e allo stesso tempo molto resistenti: la loro resistenza alla trazione è supe riore a quella dell’acciaio.

Muscoli masticatori
15 RIVISTA SANITAS 4 / 2022
Orecchio medio Staffa Timpano

Finalmente qualcuno mi capisce

RIVISTA SANITAS 4 / 2022 16 DOSSIER

Chi svaluta i gruppi di auto-aiuto definendoli gruppi per scambiare quattro chiacchiere fa un torto, perché sono un’aggiunta preziosa al sistema di assi stenza sociale e sanita ria e rappresentano un importante punto di con tatto per decine di migliaia di persone in Svizzera.

Nel corso della sua vita, Therese Stutz Steiger ha avuto oltre 20 fratture os see, soprattutto al femore. Le prime fratture le sono state diagnosti cate quando era ancora nel grembo ma terno. La settantenne è affetta dall’osteo genesi imperfetta, una malattia ereditaria caratterizzata da un’elevata fragilità os sea. Si tratta di una patologia talmente rara che si stima che in Svizzera ne siano affette solo tra 300 e 400 persone, mentre in tutto il mondo se ne contano circa mezzo milione.

Aiutarsi a vicenda, ma dopo anni

Fin dalla prima infanzia, Therese Stutz Steiger è stata circondata da un gran nu mero di medici, che però non erano in grado di capire quello che le stava succe dendo. A quell’epoca, le persone colpite non avevano modo di confrontarsi. Per lei, tuttavia, questo cambiò quando nel 1982 per la sua tesi di dottorato sulla malattia

delle ossa fragili incontrò per la prima volta numerose altre persone colpite dalla sua stessa malattia.

«Mi trovavo in una situazione partico lare: come medica avevo molte cono scenze specialistiche, lo scambio con altri malati, però, era nuovo anche per me», ci racconta la medica in pensione. Ciò che era iniziato come una tesi di dottorato si è sviluppato organicamente in un gruppo di auto-aiuto: le persone hanno iniziato a incontrarsi regolarmente, a scambiarsi idee, a condividere esperienze. «Dopo soli due anni e mezzo, il gruppo di auto-aiuto è diventato l’Associazione Svizzera Oste ogenesi Imperfetta (SVOI-ASOI), che da allora fa parte di ProRaris, l’Alleanza Malattie Rare della Svizzera. Oggi Therese Stutz Steiger è co-vicepresidente di que sta organizzazione, che non si limita all’auto-aiuto e al sostegno reciproco, ma si concentra anche su questioni mediche, di politica sanitaria e sociali, dando così voce alle persone con malattie rare.

«I gruppi di auto-aiuto sono un’offerta facil mente accessibile per lo scambio di idee, in coraggiarsi a vicenda e cercare soluzioni, in modo rispettoso e confidenziale. Quindi non abbiate remore: vale la pena di provare. Auto-Aiuto Svizzera e i centri di auto-aiuto regionali sono a vostra disposizioni qualora doveste avere bisogno di un consiglio. Vi infor mano offline o online (www.autoaiutosviz zera.ch) sulle varie of ferte nella vostra re gione e vi aiutano così a trovare il gruppo di auto-aiuto più adatto a voi.»

Testo Nicole Krättli CONSIGLIO DEGLI ESPERTI Luca Zemp, direttore Auto-Aiuto Svizzera
RIVISTA SANITAS 4 / 2022 17 DOSSIER

Più di una chiacchierata tra amici Il desiderio di non essere più soli spinge oggi molte persone affette da malattie o limitazioni fisiche o mentali, nonché i loro familiari, a unirsi a un gruppo di auto-aiuto. Più di 43 000 persone, di cui il 70% donne, si incontrano regolarmente in tutta la Svizzera in uno dei quasi 2800 gruppi di auto-aiuto che ven gono assistiti, accompagnati e coordinati da 22 centri di auto-aiuto regionali. Questo è quanto emerge da uno studio nazionale condotto dalla Fondazione Au to-aiuto Svizzera nel 2017. Le persone che si trovano ad affrontare lo stesso problema, una preoccupazione comune o una situazione di vita simile e si uniscono per aiutarsi a vicenda possono cercare soluzioni in sieme. Anche questo è emerso dallo studio.

«Spesso, i gruppi di auto-aiuto sono i primi ad occuparsi di tematiche o problemi che interessano la popolazione. Prima ancora che questi vengano elaborati dagli specialisti», spiega Lucia Lanfranconi della Scuola universitaria professionale di Lucerna, che ha condotto l’indagine per conto della Fonda zione Auto-aiuto Svizzera. Contrariamente al cliché del gruppo di amici che si ritrovano per scambiare due chiacchiere, i gruppi di auto-aiuto sono un’ag giunta importante e indispensabile nel sistema sa nitario e sociale svizzero.

Questo è uno dei motivi per cui dal 2021 la colla borazione tra ospedali, gruppi di auto-aiuto e centri regionali di auto-aiuto è stata ulteriormente am pliata. «Gesundheitskompetenz dank selbsthilfefreu ndlicher Spitäler» (competenza nell’ambito della

salute grazie agli ospedali favorevoli all’auto-aiuto) è il nome del progetto nazionale che mira a promuo vere l’auto-aiuto delle istituzioni sanitarie. A tal fine, gli ospedali scambiano regolarmente informazioni con i membri dei gruppi di auto-aiuto e collaborano insieme a loro.

Manca il finanziamento dell’auto-aiuto Nonostante tutti i risultati sull’efficacia dei gruppi di auto-aiuto, attualmente in Svizzera l’auto-aiuto non è né ancorato giuridicamente né finanziato dalla Confederazione nel sistema di prevenzione e sanita rio. Pertanto, la partecipazione a un gruppo di auto-a iuto equivale praticamente a un impegno volontario. La situazione è ben diversa in Germania o in Austria, dove l’auto-aiuto è sostenuto dallo Stato. «L’impegno volontario delle persone colpite è la base dell’auto-a iuto comunitario, che può essere rafforzato dal soste gno professionale dei centri di auto-aiuto regionali. A tal fine, è necessaria una maggiore promozione e un maggiore riconoscimento da parte delle autorità e della politica, ma anche da parte dell’opinione pub blica», afferma Lukas Zemp, direttore di Auto-Aiuto Svizzera.

Una malattia fisica e psichica o un in fortunio possono avere conseguenze profonde per la vostra vita. Con il Case Management gratuito vi aiutiamo a trovare il percorso giusto.

sanitas.com/ infosalute

«Spesso, i gruppi di auto-aiuto sono i primi ad occuparsi di tematiche o problemi che interessano la popolazione.»
Prof. dr. Lucia Lanfranconi, scuola universitaria di Lucerna
RIVISTA SANITAS 4 / 2022 18 DOSSIER

CONSIGLIO DEGLI ESPERTI

Dr. med. Henning

W. Woitge, medico specialista in medi cina interna presso Medgate

Il bruciore di stomaco si verifica quando i suc chi gastrici rifluiscono nell’esofago. Se questo problema capita con frequenza e regolarità, è bene farsi visitare da un medico. Questo cosiddetto reflusso può innescare un’infiammazione cronica delle mucose dell’esofago. Se improvvisamente si avverte un dolore bruciante e lancinante dietro lo sterno, è bene rivolgersi immediata mente a un medico: questo dolore può indi care anche un attacco cardiaco.

Cosa aiuta in caso di bruciore di stomaco?

Di tanto in tanto, un pasto abbondante tardi la sera ci può stare. Ma capita di doverlo pagare con bru ciore di stomaco e reflusso acido. I cibi ricchi di amidi come patate, pane bianco secco o banane portano rapidamente sollievo, perché legano i succhi gastrici re sponsabili del bruciore di stomaco. Un’altra possi bilità è bere molta acqua non gassata o tè non zuccherati. Sono ideali le tisane alla camomilla, al finoc chio, all’anice o al cumino. Anche le gomme da masticare possono portare sollievo, in quanto stimolano la produzione di saliva che, essendo alcalina, neutralizza l’acido. Ma attenzione: le gomme da masticare speziate o al gusto di menta piperita possono causare a loro volta bruciore di stomaco. I rimedi casalinghi più efficaci contro il reflusso sono: mangiare presto la sera e in piccole porzioni, evitare i cibi grassi, l’alcol e la nicotina.

I rimedi fai da te aiutano anche in altri casi: sanitas.com/ rimedifaidate

RIVISTA SANITAS 4 / 2022 19 RIMEDI FAI DA TE

5 esercizi di yoga per l’ufficio

Non siamo fatti per stare seduti tutto il giorno. Gli studi confermano che chi si muove sul lavoro è più felice, sano, resistente allo stress ed efficiente. Ecco cinque esercizi di yoga facili da svolgere al lavoro.

Attivare la modalità «rilassamento»

Sedetevi sul bordo della sedia con la schiena dritta ed en trambi i piedi appoggiati sul pavimento. Chiudete gli occhi e respirate profonda mente attraverso il naso, in modo che il ventre si espanda e la gabbia toracica si sollevi. Contate lentamente fino a quattro. Espirate ancora più lentamente contando fino a sei. Regolate il ritmo in modo che respiriate in modo rilas sato e non sforzato.

Durata: continuate a respi rare in questo modo per due o tre minuti.

Julie Freudiger è un’insegnante di yoga indipenden te di Zurigo. Con il nome di Yoga Julie insegna gli stili di yoga Hatha e Vinyasa e offre corsi di yoga per gruppi e aziende e lezioni private in diversi studi di Zurigo.

Testo Julie Freudiger Immagine Sebastian Doerk
RIVISTA SANITAS 4 / 2022 20 ESSERE ATTIVI
Voglia di ancora più yoga? Qui trovate altri esercizi con Yoga Julie su video: sanitas.com/yoga-it

Sciogliere la schiena e le spalle

Distendete le braccia lateral mente e piegate i gomiti in modo che le dita puntino verso il soffitto. Incrociate il braccio destro sopra quello sinistro. Ora avvicinate i palmi delle mani o, se non ci riuscite, premete i dorsi delle mani tra loro. Per aumentare l’allungamento tra le scapole, spostate le braccia incrociate leggermente in avanti e verso l’alto. Mantenete questa posizione delle braccia e con l’e spirazione curvate la schiena, guardando verso l’addome. Con l’inspirazione portate le spalle lentamente indietro. Ripetete l’esercizio con il braccio sinistro incrociato sopra quello destro. Durata: da cinque a dieci respiri per braccio.

Rilassare i muscoli anteriori della coscia Sedetevi lateralmente sul bordo della sedia, con lo schienale alla vostra destra. Stendete la gamba sinistra all’indietro, mentre la gamba destra ri mane piegata con il piede poggiato sul pavimento. Suggerimento: assicuratevi che il bacino sia dritto e che non si inarchi la schiena, altrimenti piegate leggermente la gamba sinistra. Ora allungate il braccio sinistro verso l’alto e inclinatelo verso il lato destro per ottenere un piegamento laterale. Ri petete l’esercizio sull’altro lato. Durata: da cinque a dieci respiri per lato.

Allungare i muscoli dei glutei

Appoggiate la caviglia destra sulla coscia sinistra e ten dete le dita del piede destro leggermente verso lo stinco. Se la tensione non è suffi ciente, piegatevi in avanti verso la gamba con la schiena dritta fino a quando la mobilità ve lo consente. Potete anche spingere attiva mente il ginocchio destro verso il pavimento. Ripetete l’esercizio con la caviglia sinistra sulla coscia destra. Durata: un minuto per lato.

Mobilizzare la colonna dorsale

Sedetevi lateralmente sulla sedia in modo che lo schienale sia alla vostra destra. Afferrate la parte esterna destra dello schienale con la mano destra e afferrate l’altro lato con la mano sinistra. Ora ruotate il busto verso lo schienale spingendo con la mano destra e tirando verso lo schienale con la mano sinistra. Ad ogni espirazione aumentate la pressione e la trazione. Cambiate lato. Durata: da cinque a dieci respiri per lato.

RIVISTA SANITAS 4 / 2022 21 ESSERE ATTIVI
«Semplice e veloce»
Ottimi voti nella soddisfazione dei clienti Vogliamo il meglio per voi: nei sondaggi sulla soddisfazione dei clienti, Sanitas è da anni uno degli assicuratori malattia preferiti in Svizzera. Maggiori informazioni: sanitas.com/semplice

Piacere, sono Olga

Aiutare le persone in situazioni di bisogno: questo è il mio contributo alla società, sia a livello privato che professionale. Per questo motivo, al di fuori del mio lavoro quotidiano presso la Consulenza ai clienti Sanitas, ho deciso di seguire una formazione come pilota di elicottero presso Swiss Helicopter. Voglio soccorrere le vittime di incidenti o trasportare aiuti umanitari in zone difficilmente accessibili. E non c’è niente di più bello che volare in un mare di nuvole. Questa sensazione di libertà e leggerezza mi ispira anche nella vita quotidiana.

La diligenza, la disponibilità e l’impegno che per me sono fondamentali nell’assistenza ai clienti, lo sono in egual misura nel mondo dell’aeronautica. Inoltre, in quanto pilota posso acquisire conoscenze in meteorologia, tecnologia e radiotelefonia; un am bito completamente nuovo per me, ma per questo non meno interessante. Sorprendentemente, queste conoscenze sono utili anche nel mio lavoro di con

sulente ai clienti presso Sanitas: non fornisco previsioni meteorologiche ai clienti, ma piuttosto mi aiutano a prepararmi al meglio per i colloqui e a valutare meglio le varie fasi della vita, il che mi permette di consigliare ancora meglio i miei clienti.

Essere rispettosi gli uni con gli altri È chiaro che durante i miei colloqui di consulenza io sia sempre pienamente concentrata. Non è diverso nella cabina di pilotaggio dell’elicottero, dove a volte raggiungo i miei limiti fisici e mentali; per esempio, quando penso alla responsabilità durante il mio primo volo da sola, cioè senza un istruttore accanto.

In questi casi, la mia esperienza da Sanitas mi aiuta, perché anche nelle situazioni di stress, nel mio reparto tutti mantengono il sangue freddo e sono rispettosi gli uni con gli altri. Questo non è scontato e per me è la dimostrazione che sia a livello privato che professionale ho fatto la scelta giusta.

Presso Sanitas, Olga si occupa dell’acquisizione e della consulenza dei clienti nel settore Distribuzione mobile, Regione Centro. Nel suo tempo libero vola alla scoperta della Svizzera centrale in elicottero.
RIVISTA SANITAS 4 / 2022 23 UN OGGETTO, UNA STORIA
Registrato da Irène Schäppi Immagine Karin Heer

Caratteristiche del diabete

Il diabete è una malat tia metabolica cronica che si manifesta con un aumento della concen trazione di zuccheri nel sangue. La maggior parte delle persone colpite soffre del tipo 2, che tende a essere ere ditario. In passato, le e i pazienti tendevano a essere più anziani, ma oggi anche gli adole scenti e i bambini soffrono sempre più spesso di diabete di tipo 2. Meno del dieci percento soffre della forma più grave di tipo 1. Ciononostante: le persone con diabete in Svizzera possono con durre una vita con po che restrizioni e di alta qualità.

Diabete di tipo 1

Nelle persone con dia bete di tipo 1, la parte del pancreas che pro duce insulina non fun ziona perché l’organi smo la distrugge con una reazione autoim mune.

Diabete di tipo 2

Con il diabete di tipo 2, il pancreas funziona ma non rilascia abba stanza insulina o l’organismo non riesce a utilizzarla in modo efficace. Un caso parti colare è il diabete ge stazionale, che di solito scompare dopo il parto.

RIVISTA SANITAS 4 / 2022 SVILUPPARE IL DOMANI 24
Rispetto al passato, il controllo della glicemia tramite smartphone o smartwatch e relative app è un gioco da ragazzi.

Curare il diabete con ausili digitali

Il diabete è una malattia abbastanza diffusa in Svizzera. Nuovi approcci dovrebbero contribuire a migliorare la vita con il diabete. La tecnologia digi tale svolge un ruolo importante in questo senso.

Circa mezzo milione di persone in Svizzera sono affette da diabete e presentano, a causa di questa malattia metabolica cro nica, un livello glicemico elevato nel san gue che deve essere trattato.

Il più grande progresso per le persone affette da diabete risale a un secolo fa. Nel 1921, i ricercatori canadesi Frederick Banting e Charles Best riuscirono a iso lare l’insulina dal pancreas dei cani. Si tratta di un ormone che, nel corpo umano, serve principalmente a trasportare il glucosio dal sangue alle cellule, dove le molecole di zucchero sono necessarie per produrre energia.

L’insulina: un rimedio di successo

Tra questa scoperta e l’attuale terapia del diabete ci sono stati molti sviluppi. L’in sulina continua a svolgere il ruolo princi pale; nel frattempo, esistono diversi tipi di insulina. L’insulina ad azione rapida è particolarmente importante, perché ha portato a un’altra importante scoperta: il microinfusore insulinico, che sommini stra l’insulina in modo permanente, ma che richiede un principio attivo relativa mente preciso. Se viene abbinato a una seconda importante invenzione, il moni toraggio continuo della glicemia, noto anche come CGM, i valori della glicemia diventano quasi come quelli delle persone che non hanno il diabete.

App per il monitoraggio

Quando il microinfusore di insulina e il CGM comunicano senza l’intervento dell’uomo, diventano un organo esterno,

un pancreas artificiale. Il sensore CGM misura i livelli di glicemia nel sangue e il microinfusore, controllato dal computer, eroga l’insulina secondo le necessità. I due sistemi si influenzano reciproca mente, per questo si parla di «circuito chiuso». Tuttavia, funziona solo grazie all’intelligenza artificiale, come quella degli smartphone o degli smartwatch con le relative app. Al momento, in Svizzera non è stato approvato alcun sistema a circuito chiuso completamente auto nomo e all’estero la tecnologia è ancora nuova. Per questo motivo, molte persone affette da diabete da tempo si impegnano a trovare soluzioni app, scambiandosi informazioni su Facebook e su altri social media.

E questo è un bene, perché il numero di malati di diabete è in aumento: mezzo milione potrebbe diventare più di 600 000 in Svizzera entro il 2045. Soprattutto per il gruppo di diabetici di tipo 2, in costante crescita, si stanno facendo ricerche su far maci digestivi per migliorare il metaboli smo o sull’insulina in compresse. Quindi in futuro, ancora più di oggi, il diabete re sterà una malattia diffusa, ma non uno scenario di terrore.

Sanitas Coach è un’app medica certificata che vi guida verso uno stile di vita più sano, aiutandovi a prevenire ma lattie come il diabete o a semplificare la vita quotidiana con una malattia.

sanitas.com/ viveresani

25 SVILUPPARE IL DOMANI RIVISTA SANITAS 4 / 2022

Ma c’è qualcuno che controlla le fatture mediche?

Il controllo delle fatture è uno dei nostri compiti principali. In quanto assicurazione malattia non siamo liberi di decidere se rimborsare o meno una prestazione. Nell’assicurazione base, la legge ci consente di pagare solo le prestazioni economiche, appropriate ed efficaci. Nell’assicurazione complementare, invece, paghiamo le prestazioni coperte dal prodotto. In questo caso, ogni prodotto deve essere approvato dall’Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari FINMA.

Quanti milioni in costi di prestazioni risparmiamo grazie al controllo delle fatture?

In linea di principio, in Svizzera per le prestazioni mediche vige il principio di fiducia. Ciò significa che vengono rimbor sate tutte le prestazioni prescritte da un medico, da un terapista o da un ospedale per la cura dei pazienti, a condizione che siano conformi alle tariffe negoziate e che siano efficaci e appropriate. Nonostante ciò, controlliamo costantemente tutte le fatture. In questo modo risparmiamo circa 330 milioni di franchi all’anno per le prestazioni dall’assicurazione base e com plementare. Questo equivale a oltre il dieci percento del costo totale delle pre stazioni, e contribuisce a mantenere i premi il più possibile stabili.

Come potete aiutarci

Anche voi potete evitare costi per presta zioni inutili e ingiustificate, ad esempio chiamando prima la hotline medica «Medgate: la consulenza medica gratuita» per casi non gravi, oppure contattando il vostro medico di famiglia o un centro HMO prima di recarvi al pronto soccorso. O ancora, verificando ogni volta che rice vete una fattura se le prestazioni sono state realmente erogate. Per facilitarvi la comprensione delle fatture, sul nostro portale o nell’app trovate un decodifica tore di fatture che vi spiega le singole voci tariffarie di una fattura e decodifica le tariffe ambulatoriali per le fatture di me dici, chiropratici o fisioterapisti.

Illustrazione:
RIVISTA SANITAS 4 / 2022 26 CURIOSITÀ
Joël Roth Gergo assicurativo? L’Assicurabolario vi spiega i termini tecnici più importanti: sanitas.com/curiosita

Sani ed Elina vanno in slitta

Concorso

Il 15% degli infortuni in slitta causa lesioni alla testa.

Un casco riduce il rischio di farsi male. Chi non indossa un casco nella foto? Inviate la risposta a redaktion@sanitas.com.

Tra tutte le risposte esatte estrarremo tre set di funivie in legno. Il termine di spedizione è il 16 dicembre 2022.

Le vincitrici e i vincitori vengono informati per iscritto. Non si tiene corrispondenza in merito al con corso. Sono esclusi il pagamento in contanti e le vie legali.

La neve scricchiola sotto le slitte e il vento fa arrossare le guance. Per far sì che Sani, Elina e i loro amici possano godersi il divertimento in slitta senza preoccupazioni, indossano un casco, per arrivare a valle senza farsi male.
Immagine: Michael Meister

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