INTERVISTE
CAMBIO DI POLTRONA IN CASA POOL SCI ITALIA Carlo Boroli è il nuovo segretario generale del Consorzio. “L’uomo giusto al momento giusto”, secondo il presidente Corrado Macciò # di Sara Canali
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l Pool Sci Italia chiude un'epoca fondamentale della sua storia con responsabilità sia verso gli atleti, sia nei confronti delle aziende. Devi il cambio del segretario generale. Il Consorzio ha recentemente forgarantire dei servizi ad ambo le parti con l’obiettivo di fornire ai nostri malizzato il termine dell’avventura del prezioso collaboratore Umcampioni le migliori attrezzature sul mercato. berto Pagani e la conseguente nomina di Carlo Come hai visto cambiare in questi anni il Boroli, già consigliere del Pool, a ricoprire tale Consorzio? carica. Quella di Umberto, skiman della Squadra Nazionale, è una storia che lo lega alla realtà Da insieme di aziende produttrici, il Pool si è allargato anche a promotore dei valori dello sci e che unisce le aziende produttrici di sci, attacchi, delle aziende che rappresenta. Su tutti la sicuscarponi, bastoni, caschi, occhiali, guanti e protezioni sin dal lontano 2001. Fidata e fondamentale rezza, tema che è sempre stato al centro della pedina del Consorzio, ha vissuto tutte le epoche filosofia di Briko, ma che è un valore trasversale dello sci, dando continuità al lavoro del Pool, ai di tutti i brand di cui mi sento testimone e rappresentante, e questo non può che riempirmi d’orrapporti con la Fisi e con le aziende. L'annuncio goglio. del suo congedo dalla scena lavorativa attiva ha lasciato lo stesso presidente Macciò in difficoltà. Cosa fa un segretario generale? “Appresa la notizia del suo congedo, ho convocato una riunione”, racconta Corrado. “Stavamo È come il general manager di un'organizzazione. C’è il presidente e poi la figura che lo supparlando dell’eredità di Umberto, eravamo in Dall'alto, Umberto Pagani e Carlo Boroli porta, soprattutto per quanto riguarda l’orgadifficoltà perché trovare un profilo che potesse nizzazione degli eventi che vedono il Pool Sci Italia attore principale, fare questo tipo di lavoro non era assolutamente scontato. All’improvviso, Carlo Boroli, quasi a sorpresa, si è proposto. In quel momento, ho come le Prove Libere. Inoltre, il segretario coordina le attività logistiche capito subito che quella riunione poteva chiudersi così. La sua nomina che non si vedono e che sono fondamentali a supporto delle aziende. è il coronamento di un percorso cominciato quattro anni fa durante il Ha un super rapporto con la FISI e organizza progetti per fa sì che i nostri atleti possano gareggiare a livello internazionale. quale si è passati da un Pool dove Umberto faceva tutto a una struttura organizzata con diverse figure di riferimento, da Paolo Montino nella Che segretario generale sarai? parte amministrativa, Matilde Gava in qualità di responsabile comunicazione e marketing e Carlo: le persone giuste al momento giusto”. In questo momento è ancora presto per dirlo, le problematiche sono di primo livello e riguardano l’emergenza sanitaria. Nel frattempo stiaCarlo, cosa ti ha spinto a offrirti per ricoprire questo ruolo? mo già lavorando con il calendario di presenza, con i vari eventi che Per me lo sci è una grandissima passione che ho avuto modo di coltiorganizziamo e pronti a fronteggiare la Coppa del Mondo in partenza. vare e vivere attraverso le gesta degli atleti della Nazionale Italiana e Ne riparleremo appena il problema Covid sarà superato. Noi saremo non solo grazie a Briko. Ho preso in mano il brand riposizionandolo e pronti, poi vediamo come succede. l’ho accompagnato fino alla cessione dello stesso. Ero dunque in una Poi questa è una stagione che culminerà con i Giochi Olimpici di fase di cambiamento e con questo ruolo ho visto la possibilità di rimaPechino… Insomma, una stagione importante per gli sport invernali! nere nel mondo che mi appassiona dando un valore aggiunto, “saltando la barricata”, che poi barricata non è, perché essere segretario geDirei proprio di sì! Vediamo come la gestirà la Cina. Siamo in osservanerale di una realtà come il Pool Sci Italia significa avere una grande zione.
L’ A N A L I S I D E L P R E S I D E N T E si cominciava già a guardare a cosa c’era in negozio. Siamo in un limbo, ma a livello generale di aziende, se si riparte, c’è forte positività: vedere come hanno reagito gli italiani nella fase post lockdown, buttandosi nello sport e nelle attività all’aria aperta, lascia ben sperare che, se anche gli sciatori non dovessero aumentare, sicuramente non diminuiranno. Durante i test in ghiacciaio a Cervinia che abbiamo effettuato questa estate mi è capitato di vedere molti più turisti degli altri anni, stessa cosa è successa alle Deux Alps. Sento che c’è voglia di muoversi e di andare sulla neve. Gli eventi ci diranno come andranno le cose.
Come si presenta il segmento neve a settembre? Stiamo sicuramente attraversando un momento di transizione dove tutti i principali attori del mondo neve sono in attesa di vedere cosa succederà. Da una parte siamo provati dalle due stagioni trascorse, dall’altra però abbiamo la consapevolezza di essere “messi meglio” rispetto all’anno scorso: di sicuro la campagna vaccinale ha influito sulla sicurezza e i dati che si stanno registrando, anche in questa fine estate, ci fanno ben sperare. Ciò non toglie, però, che non ci sia niente di definitivo né di sicuro al 100%.
Corrado Macciò Quali le idee sul tavolo per una ripartenza in sicurezza? Dopo due stagioni con il mercato amatoriale fermo, come si continua a fare La strada che si sta portando avanti, in linea con ciò che succederà in altre reinnovazione per il reparto race? altà, è quella di richiedere il Green Pass per riuscire ad accedere alle stazioni e Nell’industria della neve lo sviluppo parte dalle gare e poi viene trasferito a tutte le attività che fanno da cornice alla giornata sulla neve: dalle baite ai bar, sul turismo. Sarebbe un problema se fosse successo il contrario, ovvero fino ai ristoranti. Mi sembra possa essere la soluzione migliore rispetto a una se avessero fermato le competizioni, a quel punto non ci sarebbe stata politica del numero chiuso che si era preventivato, perché la pericolosità vera e evoluzione sui materiali. Con uno sforzo immane le aziende hanno continuato propria non è in pista, quanto nella parte ricreativa della montagna invernale. a sostenere i loro atleti: abbiamo una finestra di visione molto negativa visto che Italia, Francia e Germania sono i mercati che hanno sofferto di più, Al netto di ciò, come si sta muovendo il mercato? Quale il feedback dei anche se globalmente si è registato un -35%/-40% a livello mondiale nella negozianti in questo inizio di campagna vendite? stagione 2020/21 rispetto al 2019/20. Il segmento del Racing è un investimento Siamo un po’ tutti fermi, dai negozi fino ai consumatori. La scorsa estate tecnologico nei conti delle aziende. nello stesso periodo, l’interesse verso il mondo dello sci era più accentuato,
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