finanza&progetti
Paolo Lionetti(1)
INSURANCE RISK TRANSFER
IL TRASFERIMENTO ASSICURATIVO DEI RISCHI È LO STRUMENTO ECONOMICO-FINANZIARIO STRATEGICO PER OGNI AZIENDA CHE - CONSAPEVOLMENTE - INTENDA PROTEGGERE IL PROPRIO PATRIMONIO DI ASSET, PERSONE E ATTIVITÀ
O
sservo - da un ruolo professionale totalmente slegato dalla vendita o dalla promozione di polizze - come le Piccole e Medie Imprese che, pur essendo l’ossatura dell’economia nazionale, siano spesso Aziende scarsamente assicurate, complice certamente la rimodulazione dei fatturati a seguito della perdurante crisi ma - principalmente - a causa della non piena comprensione di cosa sia e a cosa servano le coperture assicurative. Come offrire a Imprenditori e Manager, quindi, le più opportune informazioni utili alla reale comprensione della valenza strategica di un corretto trasferimento assicurativo delle conseguenze economiche e finanziarie derivanti dall’avverarsi di uno più eventi particolarmente significativi, eventi le cui conseguenze possano mettere in reale discussione l’esistenza stessa dell’Azienda? L’Industria assicurativa e riassicurativa ha la forza per garantire la stabilità del tessuto economico del Paese. La solidità patrimoniale delle Compagnie è sempre stato il presupposto che ha permesso alle Assicurazioni di essere in grado di sostenere le Aziende colpite da eventi dannosi importanti, non solo legati ai danni alle cose ma anche quelli derivanti dalle Responsabilità Civili (Responsabilità Civile Terzi, Inquinamento, Prodotti, Professionale, Patrimoniale, eccetera).
LA REALE DIMENSIONE DEI DANNI Spesso però è l’Azienda che sbaglia. Sbaglia perché sottovaluta la portata economica del danno che potrebbe subire o provocare o ancora di più sottovaluta - o ignora totalmente - la portata dei danni finanziari. È dovere dell’Azienda definire il proprio fabbisogno economico finanziario eventualmente necessario a far fronte alle conseguenze derivanti dall’avverarsi di un evento. Non importa che si tratti di un terremoto, una alluvione, un incendio, una richiesta di risarcimento per infortunio sul lavoro, un danno da inquinamen-
168
STRADE & AUTOSTRADE 5-2019
to: il concetto principe è che, una volta evidenziato un rischio che si decide consapevolmente di assicurare, allora quel rischio deve essere assicurato correttamente. Che significa correttamente? Significa identificare il valore dei propri asset fisici secondo la logica assicurativa (che non è quella contabile!), calcolare il danno finanziario che si avrebbe non potendo produrre a seguito della perdita degli asset, definire la propria capacità di sopportazione autonoma economico-finanziaria (al fine di definire il livello di franchigia sui singoli rischi), definire la reale portata di un danno potenzialmente provocabile ad un terzo, e tante altre cose. Per chi, come me, opera nel mondo di coloro che applicano le regole contrattuali contenute nelle polizze - che sono state scritte da altri (dall’Assicurato e dall’Assicuratore) - è sconfortante vedere come le polizze, la loro importanza, siano gravemente sottovalutate. Assicurarsi male, ovvero credere di essere assicurati ma non esserlo, è il rischio più grave che si possa correre. Solo dopo l’avverarsi di un danno ci si può rendere davvero conto di quanto possa essere differente l’approccio alla gestione della crisi tra il sapere di essere assicurati correttamente piuttosto che non esserlo. È pericolosissimo anche solo non avere idea di cosa e come si sia assicurati. Coloro che dicono: “sono assicurato su tutto” normalmente appartengono a questa categoria.
CONOSCERE I RISCHI PER TRASFERIRLI Vendere i propri rischi al mercato assicurativo significa prima di tutto conoscerli veramente. Il processo di Risk Management, se fatto non perché si deve fare o perché va di moda, è lo strumento principe per arrivare a conoscerli. Conoscerli dovrebbe anche significare esserne consapevoli. Ma non è sempre così. Sul rapporto Paese-Assicurazioni-Imprese ricordo che in Italia ci sono 4 milioni di Imprese, 3 milioni sono Società di persone,
www.stradeeautostrade.it