TECNICA
Il mercato rimane in attesa Nel 2021 il mercato automobilistico svizzero, condizionato da più parti, ha fatto appena meglio dell’annus horribilis 2020. L’orizzonte si sta progressivamente schiarendo, ma gli aumenti di prezzo incombono. TESTO MARC-OLIVIER HERREN
L’
anno scorso, l’onore è stato salvato da appena 1700 immatricolazioni d’auto nuove supplementari. Eppure gli osservatori contavano inizialmente su una solida ripresa nel 2021. Speranze freddate dalla persistente penuria di semiconduttori e dalle restrizioni logistiche. Per l’esercizio attuale prevale un moderato ottimismo. L’associazione mantello auto-svizzera si spinge a pronosticare, dopo un sondaggio con gli importatori, un totale di circa 270 mila immatricolazioni, ossia un aumento compreso tra il 10 e il 15%.
Top 10 stravolta La tempesta del 2021 non ha affatto toccato Tesla, la cui berlina Model 3 s’è accaparrata il 1° posto delle vendite per modello in Svizzera, superando di poco la popolare Skoda Octavia. Le statistiche sono state però stravolte dai problemi di consegna. Le SUV restano sulla cresta dell’onda, mentre l’interesse per i modelli classici s’è ancora affievolito. Delle potenze come le VW Golf e Polo
non compaiono più nella top 10. In tendenza opposta le auto elettriche che, grazie alla priorità ricevuta dai costruttori, sono progredite più di quanto previsto. Raggiungendo quasi il 20% delle vendite nell’ultimo trimestre, le automobili puramente elettriche hanno abbandonato il loro statuto di veicoli di nicchia e il loro balzo in avanti sembra inesorabile.
Pressione sui prezzi Oltre ai termini di consegna decisamente prolungati, gli automobilisti sono stati confrontati agli aumenti di prezzo di certe vetture. «Ma la bassa disponibilità dei modelli ha causato soprattutto una diminuzione dei ribassi concessi tradizionalmente sulle auto nuove», sottolinea Christoph Wolnik, portavoce di auto-svizzera. Senza contare un’impennata dei prezzi nel mercato dell’occasione. Da parte degli importatori, non tutto però è stato negativo. Il leader Amag ha infatti annunciato una cifra d’affari in aumento e ha portato la sua quota di mercato al 31,2% (+1,2%).
Un contesto teso L’attuale esercizio sarà ancora condizionato dalla disponibilità dei semiconduttori che, secondo gli osservatori, dovrebbe migliorare già a partire dal secondo semestre. Diversi costruttori hanno però annunciato recentemente di diminuire le loro capacità di produzione. I termini di consegna continuano ad oscillare sensibilmente da una marca e da un modello all’altro. Amag, ad esempio, stima delle attese di 5–6 mesi, o addirittura di più in funzione dell’equipaggiamento desiderato. Secondo auto-svizzera, la progressione delle elettriche sarà rafforzata dall’arrivo di nuovi modelli. Ciò non dovrebbe essere il caso per le ibride plug-in, per le quali si prevede piuttosto una stagnazione. «È anche possibile che i clienti passino direttamente a delle vetture interamente elettriche», nota Christoph Wolnik. Le prospettive sono meno rallegranti per i consumatori. L’inflazione e, soprattutto, il rincaro delle materie rischiano d’innalzare i prezzi di vendita. Senza contare che alcune marche patiranno l’inasprimento degli obiettivi CO2 voluti dalla Confederazione. Infine nel capitolo delle buone notizie, le marche elaboreranno dei concetti di vendita che rispondono alle nuove attese della clientela. Ad esempio proponendo ai proprietari di auto elettriche degli abbonamenti che mettano loro a disposizione autovetture convenzionali per le vacanze, senza preoccuparsi della ricarica. Per quanto riguarda il 2023, auto-svizzera spera di ritornare alla media elvetica di 300 000 unità. ◆
Le consegne delle auto restano assoggettate alla disponibilità dei semiconduttori.
LA SFACCIATA SALUTE DEL LUSSO
ALAMY
Mentre i costruttori generalisti hanno vissuto un esercizio 2021 complicato, le marche di lusso hanno battuto dei record di produzione a livello mondiale. È il caso di Rolls-Royce che, con 5586 unità, non aveva mai venduto così tante auto in 117 anni. La tendenza è simile per Bentley e Lamborghini, grazie ai benestanti che si sono accaparrati le monumentali SUV. Di conseguenza anche Ferrari tenterà questa via nel 2022, lanciando Purosangue, la sua prima SUV. Altro piccolo sisma: la Porsche Taycan elettrica ha superato l’iconico coupé 911.
marzo 2022 | touring
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