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COPIA

LA RIVISTA DEGLI AUTOTRASPORTATORI

FERTA DA OF

TRA SPO N

231 ANNO 24

dicembre 2021/gennaio 2022

MAN: Model Year 2022

Poste Italiane s.p.a. – Spedizione in Abbonamento Postale – 70% - LO/MI

La gamma che ha rivoluzionato il truck del Leone arriva con la nuova versione

TRAILER CADDY

Uno strumento indispensabile per la movimentazione in piazzale e in magazzino

SCENARI E TECNOLOGIE CHE CI PROIETTANO VERSO UNA NUOVA ERA DEL TRASPORTO COMMERCIALE SOSTENIBILE

LO STATO DELL’ARTE DELLA TRANSIZIONE ENERGETICA LE INTERVISTE AGLI OPINION LEADER GREEN LE NOVITÀ DI PRODOTTO ECOMONDO E SUSTAINABLE TOUR



SOMMARIO PG.

n. 231

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dicembre 2021/gennaio 2022 www.trasportale.it

SOLUTRANS Innovazione al primo Salone OICA in presenza dopo la pandemia

ATTUALITÀ E OPINIONI 4 EDITORIALE

di Luca Barassi Il punto di vista del Direttore

SIAMO

SOCIAL

6 DALLA STRADA

9 PORTO FRANCO

In breve le notizie più importanti del settore e dalle aziende

TRASPORTARE OGGI è presente su tutti i canali web e social network

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IL DORSALE

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NON SOLO TIR

Seguici e metti un like! CI TROVI SU

www.trasportale.it

di Franco Fenoglio 50 anni di esperienza a disposizione del settore

18

di Gian Paolo Pinton Opinioni e analisi sulla nostra società e sulla politica di Alessandro Musumeci Tutto ciò che non è veicolo industriale

ON THE ROAD

Dagli Stati Uniti le notizie più curiose fuori dai nostri standard

RUOTE INDUSTRIALI 24 MAN:

MODEL YEAR 2022

Dopo il lancio prepandemico, ecco la nuova release della gamma del Leone 26

DAF: UN TRUCK OF THE YEAR CHE GUARDA ALL’ELETTRICO Obiettivi ambiziosi per il Costruttore del Gruppo Paccar

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SCANIA SUPER

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FORD… E FANNO 50

Dopo BEV e Ibridi è la volta di una innovativa catena cinematica Diesel

Si amplia la rete dell’Ovale Blu per offrire la massima assistenza ai propri clienti

EVENTI 32 SOLUTRANS

A Lione le Fiere ripartono. Tanta innovazione e gli Award più prestigiosi

Traspotec Logitec, la manifestazione più importante in Italia per autotrasporto e logistica, si terrà a Fiera Milano dal 5 al 8 maggio 2022.


SOMMARIO n. 231 dicembre 2021/gennaio 2022 AFTERMARKET 20 BARTOLI PRESENTA

Un programma ideato e condotto da Luca Barassi e Ferruccio Venturoli

TRAILERCADDY

Uno strumento indispensabile per movimentare il pazziale

36 PNEUMATICI SOSTENIBILI

Anche la gomma può essere ecologica. Ecco la ricetta di Giti Tire

38 UNA INTERVISTA DI ALTO LIVELLO

La Radio degli Autotrasportatori può essere ascoltata

40 MOBILITÀ GARANTITA DA ZF

ogni Giovedì, tra le ore 17 e le ore 19

Non solo prodotto con Maciej Szymanski, Director Marketing Europe Commercial Business Unit per Goodyear Le soluzioni della multinazionale tedesca guardano già al futuro

42 QUINTO ANNIVERSARIO DI DIESEL TECHNIC

Un traguardo importante con numeri da record. Obiettivo 25 milioni di fatturato nel 2025

sulle seguenti emittenti nazionali: TOSCANA

PIEMONTE

■■ Radio Dora

h. 18,00-19,00 (FM 88.0)

■■ Radio Frejus

h. 18,00-19,00 (FM 87.6)

LOMBARDIA

■■ Radio Lombardia

h. 18,00-19,00 (FM 94.6-100.2-100.3)

VENETO

■■ Radio Stella Vicenza

ZERO EMISSION È l’obiettivo della UE entro il 2050 e tutto il comparto sta correndo in questa direzione. Facciamo il punto e vediamo le novità.

h. 17,25-18,25 (FM 89.4)

PUGLIA

LAZIO

■■ Radio Salentuosi

h. 18,00-19,00 (FM 97,5) ■■ Simply Radio - h. 18,0019,00 (FM 99.2-95.3-96.697.8-99.8)

■■ Radio System

UMBRIA

■■ Jonica Radio - h. 18,00-19,00

■■ Radio Spazio Blu -

EMILIA ROMAGNA

■■ Radio CRC

h. 18,05-19,05 (FM 90.5-93.5-94.4-95.697.4-100.6-105.6)

CAMPANIA

h. 18,00-19,00 (FM 100.5) ■■ Radio Bussola h. 18,00-19,00 (FM 88.5-93.3-99.7-106.5)

h. 18,00-19,00

h. 20,00-20,20 (FM 94,1-101,3-103,2)

CALABRIA

(FM 90.2-93.9-103.0-106.4)

BASILICATA

■■ Radio Potenza Centrale

h. 18,00-19,00 (FM 87.8-90.596.3-96.3-99.3-103.6)

SICILIA

■■ Radio Amore - h. 18,00-19,00

(FM 87.5-88.3-95.5-04.9 -106.7)

■■ Radio One

h. 18,00-19,00 (FM 93.3)

La rivista degli Autotrasportatori n. 231 dicembre 2021/gennaio 2022 DIRETTORE RESPONSABILE

Luca Barassi luca.barassi@trasportale.it COORDINATRICE EDITORIALE

Valeria Di Rosa - valeria.dirosa@trasportale.it

CASA EDITRICE

Transpoedit S.r.l. SEDE LEGALE

Viale Monza, 40 20123 Milano P. IVA: 07634360965 DIREZIONE E REDAZIONE

VICEDIRETTORE

Via Voghera, 11 - 20144 Milano redazione@trasportale.it

HANNO COLLABORATO

Responsabile: Ferruccio Venturoli Via Acciaioli, 7 - 00187 Roma

Ferruccio Venturoli ferruccio.venturoli@trasportale.it LOGISTICA OGGI Ultimo appuntamento dell’anno con l’approfondimento sul mondo della logistica. In questo numero ci occupiamo della filiera petrolifera e della formazione del settore.

■■ Radio Centrale

h. 18,00-18,30 (FM 96.8-100.4-100.5)

■■ Radio Galileo

h. 18,30-19,30 (FM 94.3-99.3-102.2) ■■ Radio Bologna 1 unica h. 19,00 (FM 89.1)

ABRUZZO

■■ Radio Emme

h. 18,00-19,00 (FM 87.5-88.891.5-95.0-97.2-97.3-97.4) ■■ Radio Cortina h. 18,00-19,30 (FM 93.7-95.598.4-102.0-103.8) ■■ Radio Centrale

IN COPERTINA TrailerCaddy è il prodotto proveniente dagli Stati Uniti e importato da Bartoli Rimorchi per gestire al meglio il piazzale e la movimentazione dei rimorchi.

Prodotto e registrato presso gli studi di AREA AG (Roma)

Alessandro Bassi, Claudia Berardinello, Franco Fenoglio, Luca Gaier, Alessandro Musumeci, Gian Paolo Pinton, Andrea Trapani, Rosella Trombetta, Giorgio Vizioli, Paolo Volta GRAFICA E IMPAGINAZIONE

il bozzetto di patrizia cella FOTOLITO E STAMPA

Unigrafica - Gorgonzola (Mi) Di questo numero sono state tirate: 13.500 copie

REDAZIONE DI ROMA

Reg. Tribunale di Milano N. 723 - del 15/11/1997

Ai sensi dell’art. 13 del D.Lgs. 196/03 che prevede la tutela delle persone rispetto al trattamento dei dati personali, La informiamo che i dati personali a Lei relativi sono necessari a Transpoedit Srl per inviarle la presente pubblicazione. I dati raccolti saranno trattati con l’uso di strumenti informatici idonei a garantire la sicurezza e la riservatezza degli stessi, come da espressa previsione di legge. Le ricordiamo che in ogni momento potrà avere accesso agli stessi dati, chiederne la modifica o la cancellazione oppure opporsi al loro utilizzo ulteriore, in particolare all’invio della rivista, ai sensi dell’art. 7 del D.Lgs. 196/03. Titolare del trattamento è Transpoedit S.r.l., con sede in Milano, V.le Monza 40. È vietata la riproduzione anche parziale senza l’autorizzazione dell’Editore. L’invio di fotografie o di altro materiale alla redazione ne autorizza implicitamente la pubblicazione su qualsiasi supporto cartaceo e multimediale.

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editoriale di Luca

Barassi

Da tutto il team di Trasportare Oggi tanti auguri di Buone Feste e di uno strapitoso 2022 con tanto... trasporto!

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TRASPORTARE OGGI  dicembre 2021/gennaio 2022

Un progetto di comunicazione circolare. Il team cresce

e

ccoci anche quest’anno al momento del commiato del vecchio anno e del benvenuto all’anno nuovo. Occasione, come di consueto, di fare saluti, ringraziamenti e… buoni propositi. Nel nostro caso i buoni propositi partono sempre dalla passione e dalla voglia di mettere in campo continue novità. Indubbiamente la colonna portante della nostra azienda è il magazine che state leggendo, che arriva sia in forma cartacea che digitale a oltre 16 mila operatori del settore. A questo canale però si sono aggiunti il portale Web, powered by Trasportale.it, dal 2001 punto di riferimento per l’informazione digitale del nostro settore, i canali Social quali facebook, twitter, instagram, linkedIn e telegram e dal 2018 anche la radio con «OnAir», la prima trasmissione radiofonica del settore in onda su un network di 18 emittenti a livello nazionale e sulle principali piattaforme podcasts (Spotify, Apple e Google podcasts, Spreaker). Infine evenT, il brand creato con la rivista Vado e Torno per offrire al mercato un punto di riferimento per formazione, eventi e momenti di networking. Cosa mancava a questo punto? Una visione di marketing più ampia, un apporto di esperienza pluriennale e la capacità di convogliare i principali stakeholder del nostro comparto in un progetto importante, un progetto fortemente integrato e innovativo, sia dal punto di vista tecnologico che dal punto di vista dei contenuti e servizi a disposizione degli operatori.

Con l’arrivo di Gian Paolo Pinton, esperto del nostro settore, ecco che abbiamo colmato questo vuoto e rinforzato l’area marketing e commerciale per portare il nostro modello di offerta multimediale, a più operatori possibili. Quando abbiamo analizzato assieme il progetto della nostra piattaforma e il team che ne fa parte, l’amico Gian Paolo ha espresso tutto il suo entusiasmo, nonostante la difficoltà del mercato e la situazione relazionale fortemente compromessa dalla pandemia. Ma chi lo conosce sa che raramente si ferma di fronte alle difficoltà, anzi sembra quasi trarne energia e creatività per raggiungere nuovi obiettivi professionali. Benvenuto di cuore Gian Paolo. Il pacchetto che esprime la nostra casa editrice è il primo esempio di comunicazione circolare, che applica un insieme di strumenti innovativi, che si innescano in un circuito virtuoso, valorizzando ogni centro di produzione per le attività di relazione e di marketing. Del resto quello che conta sono non solo i consensi del mercato e dell’utenza ma anche i suggerimenti per migliorare il nostro lavoro. Un lavoro che sta diventando eccellenza grazie a una squadra, quella di TOE come piace chiamarla noi, davvero eccezionale per competenza, professionalità, entusiasmo e passione. Quindi dal “Direttore” un grazie grande a tutto il team e naturalmente un grazie e un augurio di uno strepitoso 2022 a tutti voi che ci seguite… multimedialmente.



BREAKING NEWS

Una sede green per Volkswagen Group Italia Volkswagen Group Italia ha avviato il progetto di ristrutturazione della sede di Verona al fine di ridurre del 30% le emissioni di CO2 derivanti dalle attività aziendali e tagliare del 20% il fabbisogno energetico (entro il 2025, rispetto al 2019), e ottenere la certificazione NZEB (Nearly Zero Energy Building).

Gabriella Porcelli nominata General Counsel & Chief Compliance Officer del nuovo Iveco Group Gabriella Porcelli entrerà a far parte della Società a partire dal 1° gennaio 2022 per assumere il ruolo di General Counsel & Chief Compliance Officer di Iveco Group non appena lo scorporo da CNH Industrial sarà effettivo. Sarà membro del futuro Senior Leadership Team dell’Azienda e ricoprirà la carica di Secretary of the Board.

Nuova connessione intermodale Bologna-Rotterdam

dalla STRADA GESTIONE FLOTTE

ZF acquisisce la tecnologia Bestmile ZF ha annunciato l’acquisizione della tecnologia Bestmile, operazione che costituisce un importante passo per il lancio della prima piattaforma di orchestrazione per la mobilità nel mercato dei veicoli commerciali e industriali. Questa piattaforma assicurerà il coordinamento e la gestione in tempo reale del trasporto su larga scala di merci e persone. Gli sviluppi introdurranno una soluzione totalmente automatizzata di pianificazione KPI, di smistamento, di programmazione e di invio, fondata sulla connettività fra tecnologia di bordo, ottimizzazione della flotta e intelligenza artificiale. Questa piattaforma aiuterà la flotta a migliorare in modo significativo l’efficienza operativa, la sostenibilità, la sicurezza delle persone e del carico. La piattaforma contribuirà infine a facilitare la totale mobilità autonoma e il trasporto merci all’interno di filiere e reti logistiche automatizzate multi-piattaforma.

Il treno è operato da GTS ed è partito il 13 dicembre con 3 coppie di treni a settimana. La frequenza del treno aumenterà già a marzo con l’aggiunta di due ulteriori coppie di treni a settimana, che diventeranno 7 ai primi di giugno.

STELLANTIS

Nuovo Fiat Professional Scudo e Nuovo Fiat Ulysse

Cresce il mercato delle merci consegnate con i droni Secondo il rapporto “Facts and Factors”, il mercato globale delle consegne con i droni, che nel 2019 è stato stimato a 530 milioni di dollari, dovrebbe raggiungere un valore di 6.051 milioni di dollari entro il 2026 crescendo annualmente del 42% dal 2020 al 2027. Tra le cause di questa crescita, l’esplosione di e-commerce e consegne dell’ultimo miglio nei centri urbani.

A Robbio (PV) realizzato un asfalto modificato con gomma riciclata da Pneumatici Fuori Uso Si tratta di circa 8.000mq di asfalto realizzati con l’aggiunta di 10 tonnellate di gomma riciclata da Pneumatici Fuori Uso. In Lombardia sono già oltre 60 km/corsia di strade realizzate con asfalti modificati con l’aggiunta di polverino di gomma riciclata.

Il Nuovo Peugeot e-BOXER è ordinabile in Italia Oltre a Nuovo PEUGEOT e-Expert ed e-Partner, il brand PEUGEOT avvia la commercializzazione in Italia del Nuovo PEUGEOT e-BOXER. Con un listino che parte da 57.990 euro è disponibile in 16 diverse versioni e rappresenta un ulteriore passo del Costruttore verso l’elettrificazione della sua gamma.

VOLTA TRUCKS

Iniziata la produzione dei primi veicoli elettrici Volta Zero Volta Trucks ha avviato la produzione del primo prototipo stradale di “verifica del design” (Design Verification, DV) di Volta Zero in un apposito stabilimento a Coventry, Regno Unito. I prototipi DV sono i primi veicoli Volta Zero completamente elettrici ad essere costruiti sulla base del design presentato per la produzione. Saranno costruiti 25 veicoli in tutto e, una volta completati in gennaio, saranno sottoposti a un rigoroso programma di collaudo. I risultati del programma di collaudo DV completo confluiranno nella fase del prototipo finale di “verifica della produzione” (Production Verification, PV). I prototipi PV saranno costruiti nel nuovo stabilimento della società a Steyr, Austria, a metà 2022.

Stellantis ha annunciato il lancio di una nuova generazione di veicoli che sarà prodotta, prossimamente, nello storico stabilimento Stellantis Hordain ubicato a Hordain, nella regione di Valenciennes (Francia). Si tratta di un monovolume del marchio Fiat e di un veicolo commerciale leggero medio del marchio Fiat Professional. I due nuovi modelli prenderanno il nome di Fiat Ulysse e Fiat Professional Scudo, ispirati dal successo dei loro predecessori, tra i modelli più famosi di Fiat. I due nuovi modelli saranno disponibili sia in versione a combustione interna ICE (Internal Combustion Engine) sia al 100% elettrica (Battery Electric Vehicle). In particolare, le motorizzazioni endotermiche adotteranno l’alimentazione a gasolio in abbinamento alla trasmissione manuale o automatica. E il veicolo commerciale leggero offrirà tre configurazioni – Furgone, Combi e Cabinato con pianale – per soddisfare qualunque esigenza di trasporto professionale.


dalla STRADA SOLUZIONI DIGITALI

Un MAN eManager per autobus e van MAN eManager è un centro di comando digitale per gli e-bus, disponibile sulla piattaforma RIO, la piattaforma cloud di TRATON, in due nuove soluzioni: MAN eManager S con funzioni base e MAN eManager M con un set avanzato di funzionalità, entrambe ordinabili su MAN Marketplace. Alcune delle funzionalità del MAN eManager S saranno disponibili anche per il MAN eTGE: lo stato di carica, il livello di carica della batteria e la capacità residua della batteria (in km) dell’e-van, ad esempio, potranno essere recuperati anche tramite il centro di comando digitale.

NISSAN

Lanciata una nuova gamma di veicoli commerciali leggeri Nissan presenta la nuova generazione di veicoli commerciali leggeri: nuovo Townstar, Primastar (ex NV300) e Interstar (ex NV400), un’ampia gamma di soluzioni versatili ed efficienti, in grado di soddisfare le varie e mutevoli esigenze dei clienti business. Townstar è disponibile con motore benzina o 100% elettrico, mentre Primastar e Interstar sono equipaggiati con motori diesel conformi allo standard Euro 6d-Full e declinati in varie potenze. Townstar, primo modello europeo con il nuovo logo Nissan, è realizzato sulla piattaforma CMF-CD dell’Alleanza, presso lo stabilimento di Maubeuge, in Francia. Interstar e Primastar sono realizzati rispettivamente presso gli stabilimenti di Batilly e Saundouville, sempre in Francia. Inoltre, Nissan punta all’incremento dei volumi con un una rete di concessionarie tutte abilitate alla vendita di veicoli commerciali leggeri, presidiando le zone con maggiori opportunità commerciali tramite operatori specializzati. Tali operatori, denominati Nissan Business Center, saranno in totale 45 in tutta Italia e copriranno la maggioranza del mercato LCV.

Il primo passo per una gestione moderna della flotta

I sistemi di gestione flotta VDO Fleet, permettono di semplificare e automatizzare molte operazioni ricorrenti sui tuoi veicoli. Con lo scarico dati da remoto riceverai comodamente, e ad intervalli prestabiliti, i dati tachigrafici nel tuo sistema di Data Management TIS-Web. Grazie alla scalabilità del sistema potrai avvalerti, anche in un secondo momento, di ulteriori funzioni aggiuntive senza modificare l’hardware installato sul veicolo. Prova subito la comodità dello scarico dati remoto a partire da 7 euro/mese*. Per avere maggiori informazioni scansiona il Qr-Code o contattaci allo 02.35680505 Continental Automotive Trading Italia S.r.l. Via G. Matteotti 62 - 20092 Cinisello Balsamo (MI)

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dalla STRADA

FORMAZIONE

Al via la terza edizione del Master in Mobility innovation and management di Ca’ Foscari Challenge School

RENAULT TRUCKS

Tgroup acquista cinquanta trattori stradali T High L’amministratore delegato di Renault Trucks Italia, Pierre Sirolli, ha consegnato a Giuseppe Terracciano, presidente di Tgroup, affermata azienda di logistica e spedizioni fondata da Carmine Terracciano con i suoi figli Giuseppe e Antonio, i primi modelli italiani di nuova generazione dell’ammiraglia stradale Renault Trucks T-Evolution. I veicoli fanno parte di un ordine di 50 trattori T High con motore da 13 litri e 20 Master da 3,5 tonnellate con box in alluminio e sponda caricatrice. L’azienda gestisce una flotta articolata, da piccoli van elettrici per la distribuzione nell’ultimo miglio fino agli autoarticolati per il trasporto di linea e collabora storicamente con Renault Trucks, con la quale condivide i valori di sostenibilità ambientale: il prossimo passo sarà iniziare la campagna di sperimentazione operativa di una motrice elettrica della gamma D Z.E.

Il Master in Mobility innovation and management nasce dalla necessità di avere professionisti altamente qualificati che sappiano trovare nuove soluzioni per la mobilità che contribuiscano a ridurre l’impatto ambientale dell’utilizzo dell’auto; che anticipino le scelte dei consumatori; che sappiano dialogare con enti privati e pubbliche amministrazioni nel disegno di nuovi sistemi di mobilità. Diretto dal prof. Francesco Zirpoli e organizzato da Ca’ Foscari Challenge School, la scuola di Alta Formazione di Università Ca’ Foscari Venezia, il Master ha come Main Sponsor Volkswagen Group Italia, che mette a disposizione dieci borse di studio a copertura parziale dell’iscrizione. Il Master sarà strutturato in 300 ore di didattica in presenza e da remoto, dal lunedì al giovedì full-time, da marzo 2022 a maggio 2022 con project work finale e sarà strutturato in 6 insegnamenti fondamentali: mobilità, gestione, tecnologia, strumenti, opportunità, esperienze, a cui si aggiungono tantissime testimonianze di professionisti e manager che appartengono al mondo della mobilità.

GERMAN DESIGN AWARDS

IVECO T-WAY riceve il premio “Excellent Product Design”

L’IVECO T-WAY ha ricevuto il prestigioso premio “Excellent Product Design” nella categoria Utility Vehicles dei German Design Awards 2022, tra i

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più accreditati riconoscimenti nell’ambito del design di prodotto in tutti i settori. Il premio è stato conferito dal German Design Council, uno dei centri

TRASPORTARE OGGI  dicembre 2021/gennaio 2022

di competenza leader del mondo della comunicazione e il brand management. A premiare l’IVECO T-WAY una giuria di 37 eminenti esperti di design da 10 diversi paesi, in rappresentanza del settore del design, del mondo imprenditoriale, accademico e scientifico. Il design dell’IVECO T-WAY è basato soprattutto sull’adattamento degli elementi fondamentali che caratterizzano la gamma IVECO WAY alle missioni off-road. Infatti, il veicolo si distingue

per il design esterno tenace, ma elegante, con proporzioni equilibrate tra la cabina e il telaio che, insieme al robusto paraurti in acciaio, esprimono potenza e carattere. Gli interni sono studiati intorno al comfort e alla sicurezza del conducente, in quanto dotati di un’eccellente ergonomia, tecnologie integrate e funzioni di connettività avanzate, e ciascun dettaglio è stato studiato per garantire la massima funzionalità nelle missioni off-road. Il design è caratterizzato da ulteriori elementi come il logo che, con fierezza, domina la distintiva e dettagliata griglia anteriore e l’originale forma dei fanali anteriori – componenti stilistici che richiamano il DNA di IVECO.


l’

estate è ormai un lontanissimo ricordo. Sembrano lontanissimi anche i tempi in cui abbiamo vissuto le notti magiche che ci hanno portato, partita dopo partita, a essere campioni d’Europa. Abbiamo celebrato l’Italia che non si arrende, l’Italia che schiera una squadra vincente e che scende in campo con orgoglio, passione e voglia di vincere, insieme. Quella stessa Italia, oggi, a distanza di qualche mese, fatica a riconoscersi. Il successo porta sempre a mettere in evidenza i singoli elementi, la squadra scompare e quel noi che ci ha portati sul tetto d’Europa, improvvisamente si trasforma in tanti singoli protagonisti che, da soli, non sono in grado di fare la differenza. Lo stesso vale per il settore del trasporto. Anche in questo settore prevalgono spesso i singoli interessi. Non possiamo più, infatti, considerare il settore del trasporto singolarmente, dobbiamo ragionare in ottica di sistema considerando il mondo della mobilità merci, da un lato, e quello della mobilità persone, dall’altro. Due mondi strettamente connessi che, solo grazie ad un piano integrato di lungo termine, riusciranno a transitare verso un futuro sostenibile, secondo gli obiettivi ambiziosi che l’Europa impone ai singoli Paesi. Alla base di tutto le infrastrutture: un ambito che richiede senza dubbio grandi investimenti per accelerare la crea­zione di un sistema infrastrutturale all’avanguardia che consenta di rendere il traffico merci e persone, sia in Italia che nel contesto europeo, efficiente, efficace, sicuro e

sostenibile. È necessario che le diverse modalità di trasporto siano integrate tra loro, l’intermodalità e lo sviluppo di una mobilità smart ci consentiranno di accelerare la transizione verso un sistema di trasporto maggiormente sostenibile, sia dal punto di vista ambientale che economico, perché, è evidente, non esiste sostenibilità ambientale senza sostenibilità economica. I costi del trasporto incidono in maniera determinante sulle singole aziende, rendendole sempre meno competitive e aprendo le porte ad aziende estere in grado di svolgere gli stessi servizi a costi decisamente inferiori.

di Franco Fenoglio Presidente &Forward

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Notti tragiche

Povera la nostra Italia. Chi sta pensando seriamente a un piano industriale e strutturale della mobilità e della logistica per il nostro Paese? Chi sta guardando con sguardo critico al futuro, immaginando le conseguenze catastrofiche di un mancato piano d’azione? Che cosa succederà tra 5 e 10 anni se non agiamo ora? Tante, troppe aziende, non solo del settore del trasporto, stanno guardando al di fuori dei confini nazionali perché incapaci di continuare a credere che l’Italia rappresenta un Paese in cui ha senso continuare a investire. Al tempo stesso, sempre meno aziende estere si affacciano alla nostra finestra per investire in quello che, sulla carta, rappresenta un Paese con un enorme potenziale di crescita. È quindi necessario agire al più presto perché quelle notti magiche, che abbiamo tanto sognato, potrebbero presto trasformarsi in… notti tragiche.

Dammi tre parole: sostenibilità, intermodialità e spirito di squadra

www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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dalla STRADA IVECO

1.064 veicoli commerciali S-WAY CNG per Amazon Amazon ha già preso in consegna il primo lotto di 216 unità di IVECO S-WAY CNG (gas naturale compresso), che sarà gestito dai suoi partner in Europa, mentre sono state ordinate altre 848 unità con consegne che inizieranno a metà del 2022 (per un ordine complessivo di 1.064 mezzi). Questi 1.064 veicoli commerciali pesanti montano gli avanzatissimi propulsori FPT Industrial Cursor 13 a gas naturale e sono equipaggiati con serbatoi da 1052 litri, i più capienti in assoluto, con un’autonomia prevista di ben 620 km tra un rifornimento e l’altro. Le 848 unità ordinate per il 2022 includeranno anche IVECO Driver Pal, l’innovativo assistente vocale di bordo del Brand con funzionalità Amazon Alexa. CONSEGNE

Lamberet consegna il primo semirimorchio SR2 al Gruppo Torello

Venerdì 10 dicembre nell’head­ quarter del Gruppo Torello a Montoro (AV) si è celebrata una importante cerimonia: la consegna del primo semirimorchio SR2 di Lamberet all’operatore logistico campano. Il primo di una lunga serie. Si tratta di un prototipo SR2 Green Liner ultra-customizzato, sviluppato da Lamberet ascoltando le esigenze del cliente, tradotte nei progetti sviluppati dal reparto R&D del Costruttore, che hanno dato vita all’ennesima e positiva esperienza del cliente. Le parole chiave che incarnano l’espressione di questo nuovo prodotto sono infatti: “solidità”, “leggerezza” ed “efficienza”. Lo sviluppo del prototipo è durato ben 12 mesi. Da

gennaio 2021, quando Torello ha espresso la volontà di affidarsi a Lamberet, si sono succedute diverse fasi di progettazione: come ha spiegato Sandro Mantella, CEO di Lamberet, “ci sono voluti più di 6 mesi di confronto tra l’equipe tecnica di Torello e la nostra per stilare tutte le richieste, traducendole in progetti di fattibilità che rappresentassero gli alti standard di Lamberet. Altri 3 mesi per il confronto con la nostra Casa Madre, a cui sono state passate tutte le informazioni e che in fine l’ufficio R&D ha tradotto in soluzioni approvate e certificate da inviare alla linea di fabbrica. Infine, altri 3 mesi di confronto in fase di messa in opera di tutta la

VOLVO TRUCKS

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TRASPORTARE OGGI  dicembre 2021/gennaio 2022

nuova componentistica voluta da Torello per produrre e finalizzare il nuovo progetto, SR2 Green Liner by Torello. A fine novembre l’uscita fuori dagli stabilimenti di St. Cyr sur Menthon del nuovo prodotto, già brandizzato, immatricolato e pronto per poter iniziare la sua vita lavorativa. Il progetto di fornitura durerà due

anni ed i veicoli verranno tutti prodotti con il processo prima descritto, consegnati plug & play, pronti per essere utilizzati da Torello”. Come spiega Antonio Torello “le nostre richieste sono state recepite e tradotte in progetti per essere eseguite in produzione con garanzia di fabbrica, ottenendo un risultato eccellente”.

Presentate importanti novità per i suoi motori Euro 6 da 11 e 13 litri Volvo Trucks ha introdotto migliorie ai suoi veicoli garantendo un risparmio di carburante ancora maggiore rispetto ai modelli precedenti. Il modello Volvo FH con I-Save, già famoso per i suoi consumi ridotti di carburante, riceverà aggiornamenti al motore e alla trasmissione che lo renderanno ancora più efficiente in termini di consumi. Una versione rinnovata di I-Shift utilizza una nuova strategia che non solo fornisce un cambio marcia più veloce, ma offre anche un’esperienza di guida più fluida e confortevole. I consumi ridotti di carburante sono resi possibili da un minore attrito nel motore e da un processo di combustione perfezionato. La coppia del motore viene saggiamente regolata dalla rinnovata funzione I-See, che tiene conto della topografia della strada e del peso del veicolo per ottimizzare le prestazioni del motore. Queste migliorie rientrano nella strategia di Volvo Trucks di contribuire alla riduzione delle emissioni di CO2, per arrivare, nel 2040, all’obiettivo di vendere solo veicoli privi di carburanti fossili.



dalla STRADA STELLANTIS

Firmato accordo con Factorial Energy per sviluppare batterie a stato solido per i veicoli elettrici Stellantis N.V. e Factorial Energy hanno annunciato la firma di un accordo di sviluppo congiunto per implementare la tecnologia di Factorial delle batterie a stato solido ad alta tensione per applicazioni di trazione. L’accordo prevede anche un investimento strategico da parte di Stellantis. Factorial ha sviluppato un’innovativa tecnologia sullo stato solido, focalizzata sui problemi chiave che ostacolano l’adozione su larga scala dei veicoli elettrici da parte dei consumatori: l’autonomia e la sicurezza. I progressi di Factorial si basano sulla tecnologia FEST™ (Factorial Electrolyte System Technology), che sfrutta un materiale elettrolitico solido proprietario, garantendo prestazioni sicure e affidabili delle celle grazie a elettrodi ad alta tensione e alta capacità, venendo applicata in celle da 40 Ah funzionanti a temperatura ambiente. La tecnologia FEST™ è più sicura della tecnologia convenzionale agli ioni di litio, aumenta l’autonomia dei veicoli ed è integrabile in maniera semplice e rapida nelle infrastrutture già esistenti per la produzione delle batterie agli ioni di litio.

DAF

Iniziata la produzione in serie della nuova generazione Lanciata a giugno 2021, la nuova generazione di veicoli DAF ha iniziato ad essere prodotta in serie presso lo stabilimento di Eindhoven. La nuova generazione DAF costituisce una piattaforma di veicoli completamente nuova, interamente preparata per le trasmissioni alternative elettriche a batteria e a idrogeno del futuro attualmente in fase di sviluppo presso DAF. Il primo camion della serie di nuova generazione è stato consegnato ad André Verbeek, amministratore delegato/proprietario dell’azienda olandese Verbeek Agra Vision, specializzata nel trasporto nazionale e internazionale di pollame e uova con una flotta di 30 veicoli, di cui 25 DAF. La pietra miliare XG+ sarà in dotazione alla sua consociata Hennentransport Hooijer.

ASSOTIR

Strappo con

Unatras

Le ragioni della decisione di ASSOTIR di uscire da UNATRAS (Unione Nazionale delle Associazioni dell’Autotrasporto Merci) sonno state spiegate da Anna Vita Manigrasso, Presidente Nazionale dell’associazione e da Claudio Donati, Segretario Generale, durante una conferenza stampa che si è tenuta mercoledì 1 dicembre. “Si poteva e si doveva fare migliore uso della forza rappresentativa di UNATRAS per rendere prioritario il tema delle regole necessarie a riformare il settore” ha sottolineato Anna Vita Manigrasso ad apertura della conferenza. Alla base dello strappo criticità legate alla gestione dei costi minimi,

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mai aggiornati, dei tempi di pagamento, per cui manca ancora una proposta unitaria, e all’incapacità di dar vita a una riforma che regolarizzi l’abuso di subvenzione. “Oltre alle ragioni sopracitate”, ha spiegato Claudio Donati, “ha contributo ad esasperare la situazione, il documento presentato da UNATRAS alle Commissioni Trasporti e Ambiente della Camera dei deputati sul Decreto-legge 121/2021, meglio noto come Decreto Infrastrutture e Trasporti, che ha modificato i criteri per accedere al Comitato Centrale per l’Albo degli autotrasportatori. Tale documento, su cui era noto la netta contrarietà

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di ASSOTIR, è stato redatto senza neppure interpellare la stessa in evidente violazione delle norme regolamentari di UNATRAS e dei principi elementari di democrazia”. In un contesto nel quale la richiesta di trasporto è aumentata parecchio per l’aumento della domanda di merce sia per la produzione sia per il consumo, è necessario trovare la giusta via per affrontare la crisi che il settore sta attraversando, sia per l’aumento dei costi di gestione,

basti pensare all’aumento del costo del gasolio, sia per la carenza di imprese che investono nel trasporto. Per questo motivo ASSOTIR intende aprire uno spazio politico nuovo, aperto a tutti e basato sui contenuti, a partire proprio da temi come i costi minimi, i tempi di pagamento e la subvenzione, su cui confrontarsi con le istituzioni ed il mondo della rappresentanza del settore, ma anche, e soprattutto, coinvolgere i veri protagonisti: i trasportatori.


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on basta il Covid, a condizionare la serenità della gente, già abbastanza condizionata da altre miriadi di problemi quotidiani. Dobbiamo subire anche i comportamenti irrazionali se non “demenziali” di qualche milione di italiani, che non vuole vaccinarsi. Ma c’è di peggio in Europa: in Germania si organizzano party con la presenza di un “malato certo” di Covid e di centinaia di persone che festeggiano con lui per sfidare la sorte, dato che per molte di loro il Covid non esiste o è un’invenzione delle case farmaceutiche per fare business con nuovi vaccini. Ma vi sembra normale? Apro una breve parentesi esprimendo un parere negativo nei confronti dei media televisivi. Alcune reti, a mio parere danno troppo spazio ai fatti vergognosi che coinvolgono centinaia di queste persone che condizionano la vita degli abitanti delle nostre città. Gente che sfila con cartelli con scritte “dittatura” o portando giacche a righe come indossavano i prigionieri del lager tedeschi. Ignoranza della storia, paranoia o imbecillità pura? Giudicatelo voi. Decine di talk show, trasmissioni che vanno “a nastro” dalla mattina alla sera, alle quali vengono invitati (per fortuna) personaggi preparati quali scienziati e medici specialisti, ma che vedono spesso a loro fianco la presenza di babbei logorroici che si improvvisano esperti. Altrettanto responsabili, a mio parere, sono i conduttori e le conduttrici di queste trasmissioni: non riescono a limitare le presenze di queste figure che hanno nauseato la stragrande maggioranza degli spettatori.

il dorsale

Pandemia: problemi a tutto campo Nonostante la situazione pandemica ancora imperante, l’economia sta lentamente riprendendosi e tutti noi, chi più o chi meno, portiamo i segni della prima ondata del Coronavirus, che ha pesantemente limitato le attività economiche, strappati posti di lavoro a gente che viveva con quelle entrate e messo fortemente in crisi alcuni settori industriali. L’art.32 della Costituzione ben descrive il diritto alla salute e se necessario anche la possibilità data allo Stato di rendere obbligatorio, tramite procedura di legge, un trattamento sanitario per proteggere i cittadini. Ora questa situazione pandemica sta raggiungendo picchi e rischi ancora imprevedibili, anche se non possiamo non riconoscere che quanto messo in campo dal Governo, tramite un Commissario ad acta, ha portato benefici straordinari a quasi l’80% della popolazione. I vaccini stanno svolgendo egregiamente la loro funzione protettiva o almeno limitativa dei danni qualora i vaccinati con la seconda dose e i fortunati già coperti dalla terza, fossero colpiti dal Covid.

da parte di quelle strutture politiche che vorrebbero allargare la vaccinazione a quasi tutto il pianeta. Ma quale può essere l’Organizzazione politica mondiale che si assume un onere sia economico che organizzativo del genere? L’ONU? Una nuova confederazione di unione fra Stati già giuridicamente esistente ma che non ha giurisdizione universale? Pensiamo agli USA, alla UE, alla Cina, alla Russia, all’Unione dei Paesi Arabi, all’unione dei Paesi Africani (se esiste…). Un grande rebus, mentre la pandemia non dà scampo e si sta sviluppando con mutazioni virali del tutto impreviste e molto rapide.

Si apre in questi giorni un grande tema: come poter fornire gratuitamente milioni di vaccini anti Covid a tutte le popolazione dell’Africa senza dover imporre l’acquisto ai vari stati. Il problema delle licenze delle industrie farmaceutiche, titolari delle formule di produzione, si pone prima come tema etico e poi come problema economico. Le industrie farmaceutiche quali Pfizer, J&J, Moderna, Astra Zeneca e altre, stanno macinando miliardi di dollari di profitti e per nessun motivo vogliono cedere le licenze, se non contro un forte esborso

La terza guerra mondiale è contro un nemico invisibile” con introduzione di Walter Ricciardi. Euro 9.99

di

Gian Paolo Pinton

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dalla STRADA AMAZON

Sindacati, raggiunta ipotesi di accordo nazionale per corrieri in appalto Come riferiscono le organizzazioni sindacali Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti, l’intesa prevede una prima importante riduzione dell’orario di lavoro per i driver che passerà dalle attuali 44 a 42 ore settimanali. Garantita la continuità occupazionale per i driver con il mantenimento di tutti i diritti, le tutele e gli aspetti economici, in caso di cambio appalto o contratto di trasporto. Viene introdotto il premio di risultato in ogni realtà aziendale del valore di 1100 euro anno e incrementata l’indennità di trasferta. LO SPUNTO

Doppio appuntamento con

IVECO

Le ultime due puntate de Lo Spunto, la trasmissione in diretta di Trasportare Oggi in Europa che va online ogni ultimo lunedì del mese sui principali canali social della nostra testata, ha visto alternarsi come ospiti Fabrizio Buffa, IVECO Italy Market Alternative Propulsions Manager, e Thomas Barbantini, Director Commercial IVECO Aftermarket Solutions. La casa torinese, quindi, al centro di due appuntamenti durante i quali si è parlato dei grandi cambiamenti che il mondo dei trasporti è destinato ad affrontare, sia per quanto riguarda la transizione energetica, quindi anche l’utilizzo di carburanti sempre più sostenibili, sia per quanto riguarda il ruolo sempre più centrale che la connettività sta assumendo all’interno del settore. Secondo Fabrizio Buffa “ci sono mille scenari e mille fattori che possono determinare la riuscita di un percorso rispetto a un altro. Sicuramente è un settore in fermento e nella nostra visione, da qui a 10 anni, ci sarà un affiancamento di più tecnologie a seconda della gamma e della mission di un veicolo”. IVECO, per esempio, sta investendo sul metano, in particolare biometano, sull’elettrico e sull’idrogeno. Si tratta di trovare un modo per gestire il TCO aziendale nel modo migliore possibile, affinché il rapporto tra costi e benefici che deriverebbe

dall’utilizzo dei nuovi carburanti non sia svantaggioso. Si tratta anche, ha sottolineato Buffa, di fare un gran lavoro anche sul piano dell’infrastruttura: IVECO sta lavorando in tal senso con partnership importanti come Vulcangas e Snam. “Lo stiamo facendo anche puntando allo sviluppo dell’idrogeno perché c’è solo una stazione in Italia e circa 140 in tutta Europa”. Con IVECO ON, marchio che raggruppa tutti i servizi dedicati all’after sales di IVECO, invece, la casa aiuta a gestire tutto ciò che avviene dopo la vendita: un cappello sotto il quale rientrano IVECO ON FLEET, per la gestione delle flotte, IVECO ON UPTIME, per la gestione e il controllo del veicolo anche in remoto, IVECO ON CARE, per l’assistenza e la riparazione in officina dei veicoli, IVECO ON MAINTENANCE & REPAIR, contratti di manutenzione e riparazione, e IVECO ON Parts, l’offerta di ricambi originali della casa. Come spiega Thomas Barbantini “vogliamo offrire al cliente tutto ciò di cui ha bisogno per tenere in strada il suo veicolo e avere i costi giusti di gestione”. Ruolo da protagonista nell’ecosistema dell’assistenza IVECO la sua Control Room attraverso la quale non solo si possono ottenere informazioni sullo stato di salute dei veicoli, sia pesanti sia leggeri, ma anche supporto agli autisti in giro per l’Europa.

NOMINE

Stefano Fedel nominato Executive Vice President e Head of Sales & Marketing di SCANIA Si tratta del primo italiano ad entrare nell’Executive Board di Scania: assume la posizione con effetto immediato e riporta a Christian Levin, Presidente e CEO di Scania. Stefano Fedel, nato a Trento nel 1970, ha una laurea in Ingegneria dei Materiali, con specializzazione in meccanica, all’Università degli Studi di Trento. Dal suo ingresso nel gruppo nel 1996, ha ricoperto diverse posizioni manageriali in ambito Services e quella di Amministratore Delegato prima per Scania Milano, poi per la East Adriatic Region. Ha quindi assunto il suo ruolo attuale di Regional Director Eurasia, Middle East and Africa nel 2016. Stefano Fedel succede ad Alexander Vlaskamp, che è stato nominato Presidente e CEO di MAN Truck & Bus SE e membro dell’Executive Board di TRATON. MERCEDES-BENZ TRUCKS

Ferrari Aldo Trasporti sceglie la Casa della Stella La Ferrari Aldo Trasporti è un’azienda leader nel trasporto di prodotti chimici, petrolchimici, rifiuti pericolosi e non pericolosi in cisterne stradali e tank container. L’azienda lombarda ha deciso di puntare sull’innovazione, la sicurezza e l’efficienza dei Veicoli Industriali della Stella ampliando il proprio parco mezzi con 10 Nuovi Mercedes-Benz Actros 1845 LS. I truck sono dotati di tutti i sistemi di assistenza alla guida di ultima generazione sul mercato, tra cui l’Active Brake Assist 5, il sistema di frenata automatica di emergenza insieme alla nuova cabina Stream Space larga 2,5 m e con tunnel motore di 120 mm e la plancia interattiva Multimedia Cockpit per un confort elevato. Il Nuovo Actros è di fatto il truck di riferimento per chi come la Ferrari Aldo Trasporti è alla ricerca dell’eccellenza e della soluzione migliore per soddisfare le esigenze dei suoi clienti.


Upgreat. Il nuovo Actros L. Guida più rilassata, lavoro più efficiente, abitabilità ispirata ad un maggiore comfort: il nuovo Actros L ridefinisce il segmento Premium dei Mercedes-Benz Trucks. Per ulteriori informazioni puoi visitare il sito www.mercedes-benz-trucks.com


non solo TIR

I muri del terzo millennio Alessandro Musumeci, Direttore Marketing Citroën Italia

di

Ci vorrebbe un moderno Robin Hood.

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ari lettori di Trasportare Oggi in Europa, ci avviciniamo alla conclusione di questo 2021, un anno molto complesso per tutto quello che ha riguardato la gestione del secondo anno di pandemia, il primo dopo l’introduzione del vaccino su larga scala (per lo meno tra i Paesi più ricchi, perché per gli altri invece ancora devono cominciare la vaccinazione!). Ecco questo introduce l’argomento principale del presente articolo, ovvero i confini e il perimetro delle nostre scelte e azioni. Partiamo quindi dal vaccino: non si fa che parlare di terza dose, addirittura in questi giorni alcuni giornali, per bocca del virologo di turno in cerca di attenzione, hanno azzardato anche una quarta. Tutto questo in Europa e in America, ovviamente. E nel resto del Mondo? Non ci interessa, si potrebbe dedurre da questa ostinata ricerca di immunizzazione interna. Salvo che poi arrivi una variante nuova proprio da questi Paesi e allora si ricomincia a considerare il problema come globale e senza confini. L’uomo, nonostante i numerosi congressi che iniziano con la lettera “G”, a volte più ristretti, in altri casi più estesi, non riesce a valutare le problematiche con una prospettiva olistica a livello di “specie umana”, bensì la scelta e l’opinione che si forma è sempre limitata al proprio recinto.

pure sui termovalorizzatori o sulle centrali elettriche o nucleari, ma fatele lontano dal mio recinto! Questo approccio ha vastissime applicazioni: si pensi al tema scottante dell’immigrazione, dove i Paesi coinvolti (noi italiani, ad esempio, nel caso degli immigrati provenienti via mare dall’Africa) vogliono trattare e risolvere la problematica a livello comunitario, mentre tutti gli altri non avvertono la questione come propria e quindi non se ne interessano, oppure la liquidano velocemente con qualche proclama teorico e vago senza alcuna volontà di una risoluzione pratica ed efficace. Un esempio orribile sta accadendo in questi giorni ai confini della Polonia, e quindi dell’Europa, dove migliaia di profughi dal Medioriente sono bloccati e, praticamente, imprigionati al freddo e al gelo. Tutti si sono affrettati a individuare e additare i colpevoli, ma nessuno si è voluto nel frattempo prendere carico del problema, perché a quel punto sarebbe rientrato nel nostro recinto. Per non parlare delle malattie mondiali a cui la ricerca non si dedica perché magari sono concentrate nei paesi poveri. E invece nel caso del vaccino per il covid, il mondo della scienza ha sfornato in tempi record una medicina efficace per l’interesse a sbloccare i paesi ricchi che erano fermi dopo lo scoppio della pandemia nei vari lockdown.

Gli inglesi hanno anche coniato un acronimo, ovvero NIMBY, per rappresentare un comportamento che tende a considerare positivamente alcune scelte, ad esempio la costruzione di impianti industriali o di grandi vie di comunicazione, a condizione che questi non vengano realizzati nel proprio ambiente o nelle proprie vicinanze. In pratica, si vada

In conclusione, fino a che l’approccio NINBY prevarrà nella coscienza umana, avremo la presenza di più mondi che convivono sotto lo stesso tetto, che è il nostro meraviglioso pianeta, ma che fingono di non guardarsi per preservare la miope convinzione che davvero esista un muro tra di loro e che i problemi dell’altro non ci possano toccare.


dalla STRADA SOCCORSO STRADALE

ZF lancia ZF Rescue Connect

RICERCA&SVILUPPO

Nasce Hydrogen Joint Research Platform, la piattaforma italiana per lo sviluppo delle tecnologie legate all’idrogeno Creata dalla Fondazione Politecnico di Milano, insieme al Politecnico di Milano e a Edison S.p.A., Eni S.p.A e Snam S.p.A., la piattaforma ha l’obiettivo di promuovere studi e ricerche innovative su: produzione dell’idrogeno pulito, che comprende l’idrogeno verde e “low carbon”; soluzioni per il suo trasporto e relativi sistemi di accumulo avanzati; impieghi innovativi di tipo elettrochimico e termico in applicazioni residenziali, industriali e di trasporto; sviluppo di best practice per la progettazione e realizzazione delle infrastrutture per il trasporto e lo stoccaggio dell’idrogeno. L’intento è dare impulso alla creazione di una filiera idrogeno in Italia, per favorire la competitività delle aziende e la crescita di imprese high tech; Hydrogen JRP è aperto a tutte le imprese che vogliono sperimentare, con il supporto della prima università tecnica italiana e dei suoi laboratori, la ricerca e lo sviluppo di prodotti e servizi sull’idrogeno.

La nuova soluzione digitale ZF Rescue Connect collega in rete le squadre di soccorso durante le operazioni e fornisce loro, in tempo reale, tutte le informazioni importanti sullo stato dei veicoli e delle attrezzature impiegate. La soluzione digitale è progettata appositamente per i produttori di veicoli di emergenza, attrezzature di salvataggio e software specifici per le singole missioni. Le soluzioni, indipendenti dal costruttore, possono essere utili anche per le organizzazioni con compiti di sicurezza e per le autorità. ZF Rescue Connect supporta i servizi di emergenza e i responsabili delle decisioni nell’affrontare sia le attività quotidiane sia gli incidenti più gravi, riducendo il costo totale di esercizio, per una reazione accelerata e mirata.


ON THE ROAD

Guerra tra colossi Un miliardo di dollari di profitti “evaporato” in poco più di un semestre con il titolo che, in un anno, ha perso un terzo del suo valore a Wall Street. Questa è oggi Fedex, colosso statunitense della logistica che dà da lavorare a 400mila persone e dispone della terza flotta aerea mondiale dopo Delta e American Airlines, affiancata da 180 mila tra camion e furgoni. Colosso si, ma che è stato abbandonato dal suo miglior cliente, quell’Amazon che ha divorziato per trasformarsi in concorrente, utilizzando una flotta di aerei, camion e furgoni propri. E soprattutto cancellando contratti per vari miliardi di dollari l’anno. Motivo che ha spinto il fondatore, Fred Smith, a tornare al comando di Fedex e a lanciare la “santa alleanza” con altri protagonisti del commercio, spiazzati

Route 66,

dalla fulminea crescita di Amazon . Nell’alleanza anti-Amazon primi tra tutti i giganti come Walmart (12mila negozi in 28 Paesi) e Target (1.800 negozi solo negli Usa, 300 in Australia e 130 in Canada). Un’alleanza che non parte disarmata, perché a fronte dell’agonia dell’US Post Service, incapace di reggere il passo coi nuovi volumi di traffico merci, Fedex negli ultimi due anni, parallelamente al rinnovo della flotta aerea, ha creato la propria rete distributiva a terra, il Fedex Ground network. Che comprende, negli Stati Uniti, 70 nuovi centri di smistamento e ha aumentato la capacità dei magazzini di quasi 3,5 milioni di metri quadri. Infrastruttura perfetta, e al passo coi tempi, per permettere a Fedex e ai suoi clienti di fare concorrenza alle consegne “in meno di 24 ore” di Amazon.

ritorno ai vecchi splendori?

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TRASPORTARE OGGI

Truckers, donna è meglio Mancano autisti, i giovani che vogliono salire a bordo di un camion sono sempre meno. E non né un problema solo italiano. Negli USA si è ovviato al problema aprendo le cabine dei camion al sesso femminile. Nell’ambito delle 711mila imprese di trasporto, con 3.5 milioni di addetti, sta aumentando sensibilmente la presenza femminile. Una lenta ma costante crescita: nel 2008 le donne nel settore erano il 4,9%, nel 2017 erano diventate più del 6,2%, per arrivare a quasi il 7% nel corso di quest’anno. Si tratta di 217mila autiste professionali impegnate sulle lunghe distanze. Secondo gli osservatori la crescita è stata determinata da alcuni fattori come, per esempio, le aziende che hanno lanciato campagne di reclutamento mirate al mondo femminile con interventi sui social e in televisione. Altro motivo è stato l’aumento delle misure di sicurezza (maggiore illuminazione e sorveglianza delle aree di sosta, call center dedicati e attivi 24 ore su 24) messe in atto grazie anche all’impegno delle Associazioni professionali. Va sottolineato che la donna-autista provoca meno incidenti, anche perché – spiegano gli esperti – rischia di meno dell’uomo, in quanto interpreta la strada in modo più sereno, senza considerare il veicolo come parte di se stesso. Confrontando i dati di un campione di autiste con quelli di un campione di colleghi maschi è emerso che le prime provocavano il 20% di incidenti in meno.

Nata nel 1926 la 66 è la strada che collega Chicago, nell’Illinois, a Santa Monica, sulle coste del Pacifico, attraverso otto Stati per oltre duemila miglia, più di 3300 chilometri. Ma questa strada-mito, negli anni, è stata letteralmente massacrata dalle numerose autostrade costruite nel dopoguerra per collegare l’Est all’Ovest. Un declino che è diventato inesorabile a metà degli anni Settanta e la Route 66, spesso a due corsie, è stata ufficialmente cancellata nel 1985 dall’elenco delle Interstate, le autostrade federali. Adesso, una campagna per la conservazione delle facciate monumentali dei complessi costeggiati dalla 66 è stata coronata dal successo. E arrivano così i primi interventi. Anche perché, soprattutto nei tratti californiani, ci sono una serie di “monumenti” Art Deco, o degli anni Cinquanta, che rischiano di essere distrutti o di finire completamente abbandonati. Uno di questi, alle porte di Los Angeles, è l’Azusa Foothill Drive-In Theatre, l’ultimo cinema all’aperto dell’area, che ha chiuso i battenti una quindicina di anni fa. Altri “pezzi” interessati dal programma sono un albergo di Monrovia, l’Aztec Hotel, in cemento armato, in stile Art Deco neo-atzeca, il ristorante Magic Lamp a Rancho Cucamonga, oltre al primo dei ristoranti McDonald, a San Bernardino, aperto nel 1948 e poi trasformato in museo.


ON THE ROAD

Il pericolo è il mio MESTIERE

Certe volte fare l’autista può essere un mestiere molto redditizio . Chi guida un camion può arrivare a guadagnare fino a 80mila dollari netti all’anno, a seconda del tipo di carico, del chilometraggio, delle licenze e dell’esperienza. Il sito specializzato Trucking Wave ha realizzato uno studio per definire quali sono le tipologie di trasporto nelle quali si guadagna di più. Al primo posto c’è il trasporto sul ghiaccio

dove gli autisti per tre mesi, i soli nei quali si può guidare sul ghiaccio, riescono a guadagnare fino a 40mila dollari. Tuttavia, questo salario impressionante ha naturalmente un costo visto che è un lavoro estremamente pericoloso e disagiato. L’autista deve percorrere strade ghiacciate nel nord del Canada per consegnare merci ai minatori in inverno. Le Compagnie hanno diversi parametri e chiedono differenti qualifiche per

Le bisarche NASCAR sfilano a Las Vegas

Negli USA, si sa, tutto quanto fa spettacolo. Così ecco che le grandi e, per la verità piuttosto spettacolari, bisarche dei campionati automobilistici NASCAR (National Association for Stock Car Auto Racing ) una sorta di “federazione” che gestisce e organizza i popolarissimi campionati per vetture “stock”, hanno il loro momento di gloria. Si chiama Nascar Hauler Parade e si ripete, ogni anno, nella città più vicina all’autodromo del primo appuntamento stagionale. Quaranta coloratissimi trattori e semirimorchi delle scuderie che partecipano alle Monster Energy NASCAR Cup Series, hanno sfilato a Las Vegas con tanto di scorta dei motociclisti della polizia dal Las Vegas Boulevard alla centrale Fremont Street, per poi riprendere l’autostrada in direzione del Las Vegas Motor Speedway. Lungo il percorso della sfilata (biglietto dai 5 ai 50 dollari devoluti poi in beneficenza) gli spettatori hanno potuto anche applaudire i piloti e i manager delle varie scuderie che, come ha detto non senza una certa enfasi, lo speaker del Canale 13 KTNV di Las Vegas “di tanto in tanto sono scesi dei camion per far venire la pelle d’oca dalla felicità ai fans”.

l’assunzione, ma la maggior parte dei camionisti che si candidano per queste posizioni non ottengono il lavoro. Un’altra tipologia di trasporto pericoloso ma redditizio è quello di materiali pericolosi come gas, liquidi infiammabili o sostanze corrosive. Carichi che richiedono un’attenzione particolarissima e una grande specializzazione ma che possono arrivare a pagare fino a 1500 dollari a settimana.

Università gratis per gli autisti e i loro familiari

La U.S. Xpress Enterprises, una delle più grandi aziende di trasporto degli USA, ha lanciato il programma: “Full Ride,” un programma scolastico e universitario per i suoi autisti dipendenti e per i loro familiari. Il programma offre la possibilità agli autisti, ma anche ai loro figli o familiari stretti (massimo due), di conseguire una laurea o un diploma universitario gratuitamente, presso la Ashford University, in una delle tante facoltà che quell’università offre on line. I partecipanti, che devono essere tra i 17 e i 27 anni, non pagheranno assolutamente nulla né dovranno anticipare nulla, parchè i costi della retta verranno pagati direttamente dall’azienda. I nuovi dipendenti potranno accedere al programma soltanto dopo aver terminato il loro periodo di apprendistato ed essere diventati “first seat driver” (letteralmente autisti da primo sedile).

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AFTERMARKET

TRAINATO

Un

Caddy per il tuo

rimorchio P

arlare di Bartoli significa parlare della storia del rimorchio e del semirimorchio in Italia. Un punto di riferimento nel centro Italia (la sua sede storica è ancora alle porte di Firenze, n.d.r.) per tutti coloro che necessitano di soluzioni per ciò che sta dietro al trattore stradale, ovvero per tutto il mondo del trainato. Sin dal 1952 la famiglia Bartoli, giunta oggi alla terza generazione con i fratelli Dirino e Bartolomeo, si è distinta per la competenza e la conoscenza del mercato offrendo in particolare un prodotto di altissimo prestigio e qualità, quale era il marchio Viberti.

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Dopo il fallimento dello storico marchio piemontese, Bartoli ha proseguito nel servire i propri clienti con prodotti selezionati e adatti alle specifiche esigenze fino ai primi anni 2000 quando Dirino ha avuto l’intuizione di proporre il noleggio dei semirimorchi. “È il mercato – afferma Dirino – che spesso ti dà l’imbeccata su cosa gli serve. Da un ventennio a questa parte la principale esigenza delle flotte, ma anche dei piccoli operatori logistici, è stata la flessibilità per gestire picchi di lavoro e la necessità di fonti di finanziamento. Così è nata l’idea di fornire un prodotto premium a noleggio”.

TrailerCaddy

è la nuova offerta di Bartoli per chi vuole movimentare semirimorchi in modo professionale, sicuro e agevole per il proprio piazzale di

Luca Barassi


C

OS’È IL TRAILERCADDY

La Bartoli in questi anni si è resa conto dunque che sarebbe stato utile munirsi e munire i propri clienti di uno strumento di lavoro per la movimentazione di rimorchi e semirimorchi. Lo scopo è quello di trovare un mezzo professionale che operasse in sicurezza e che risultasse facile da utilizzare, al fine di ottimizzare il lavoro del personale all’interno di aziende produttrici, officine e logistiche. I l m ez zo s i c h i a m a , a p p u nto , TrailerCaddy, uno strumento innovativo, facile e sicuro, che risponde a tutti i requisiti che le aziende si trovano a dover affrontare tutti i giorni. Con la vasta gamma di prodotti disponibili, TrailerCaddy offre la possibilità a chi lo utilizza, di poter movimentare mezzi pesanti che vanno dai 70 agli oltre 400 quintali. Si usa come un semplice transpallet ed ha delle caratteristiche davvero uniche: intanto è elettrico e pertanto assolutamente in linea con lo sviluppo di una mobilità commerciale ecosostenibile, richiesta dalla Unione Europea, così come dichiarato dagli stessi committenti. L’altro aspetto rilevante di questo prodotto è la sua semplicità d’uso che permette all’utente di operare senza alcuna patente o certificazione

specifica o una particolare formazione. Il funzionamento, come detto, è alimentato a batteria, applicato al sollevamento idraulico e al freno statico, rendendo così il mezzo ecologico, pulito e semplice, anche nella manutenzione, la quale è garantita dal network di officine Bartoli in tutta Europa. Inoltre, diverse tipologie di potenza e di motorizzazione, lo adattano ad uno svariato campo di utilizzo. L’agilità, la praticità e la versatilità, anche grazie al meccanismo di sterzo a ruote wagon, lo rendono adatto ad applicazioni di diverso tipo ma in particolare in spazi ridotti. Pertanto officine, operatori logistici ma anche aziende di autotrasporto e costruttori hanno la possibilità di eseguire manovre uniche e precise di veicoli pesanti in ambienti ristretti o ben definiti anche in presenza di pavimentazioni sconnesse, pendenti o non del tutto pianeggianti.

T

UTTO INTORNO AL TRAINATO

Per qualunque professionista è importante sapere di poter contare su rapporti professionali stabili e competenti e che coprano tutte le proprie esigenze di lavoro. Questo è l’approccio che oggi Dirino e Bartolomeo vogliono dare alla propria

Alcuni dettagli del TraileCaddy che lo rendono uno strumento semplice, maneggevole ed ecologico. Dall’alto: il motore elettrico, il “timone” per manovrare, il manometro di controllo e le ruote gemellate per un facile controllo del mezzo.

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AFTERMARKET

TRAINATO

I MODELLI Un Caddy per ogni esigenza TRAILERCADDY 2.5K 36V • Spinge rimorchi con gancio di accoppiamento a sfera fino a 9.000 kg • Il kit di sollevamento idraulico solleva un wpeso fino a 1.100 kg • Sistema a 36 V con 3 batterie da 12 V • Funziona benissimo su ghiaia, neve, ghiaccio, erba • Velocità da 0 a 4,8 Km/h avanti o indietro • Il caricatore funziona con prese da 120/220 AC.

TRAILERCADDY 15K 36V

TRAILERCADDY 15K 48V

• Potenza motore 3,5 CV • Solleva sul piatto ralla fino a 68 Q.li • Sposta semirimorchi fino a 226 Q.li • Impianto a 3 batterie da 12 V • Funziona benissimo all’interno e all’esterno • Sistema di rilascio del freno alimentato opzionale.

• Potenza motore 6,5 CV • Solleva sul piatto ralla fino a 68 Q.li • Sposta semirimorchi fino a 226 Q.li • Sistema a 4 batterie da 48 volt • Funziona in ambienti interni o esterni • Sistema di rilascio del freno alimentato opzionale.

TRAILERCADDY 6K 36V • Potenza motore 3,5 CV • Solleva sul piatto ralla fino a 2.700 Kg • Sposta fino a 150 q.li • Funziona con pernio ralla, gancio o sfera • Sistema alimentato a batteria • Funziona alla grande in ghiaia, neve, ghiaccio ed erba • Il caricabatterie funziona con prese 220 AC.

TRAILERCADDY TERMINAL TRACTOR

azienda. Ecco perché nasce l’idea di proporre un prodotto nuovo, americano e di enorme semplicità d’uso per poter movimentare rimorchi e semirimorchi in spazi relativamente ridotti. “Lo scopo – prosegue Dirino Bartoli – è quello di offrire un servizio a 360 gradi per ciò che riguarda il mondo del rimorchio e semirimorchio dando così una consulenza completa ai nostri abituali clienti, ma ampliando anche le relazioni in un settore ampio e dinamico”. Una pubblicità su LinkedIN (ecco la forza dei social oggi), ha fatto così scattare la lampadina all’illuminato imprenditore che ha subito sviluppato un progetto per l’importazione del TrailerCaddy in Italia e poi in tutta Europa. Germania, Francia, Spagna, Portogallo e alcuni Paesi dell’Est sono già mercati in cui Bartoli Rimorchi, col suo network europeo,

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può soddisfare le richieste dei clienti. Il progetto prevede la creazione di un fornito stock di TrailerCaddy, nelle sue diverse versioni, in modo da garantire al mercato la pronta consegna del prodotto. Una strategia vincente, soprattutto in questo momento di difficoltà di reperimento della componentistica e quindi della capacità da parte del settore automotive di garantire tempi di consegna sostenibili.

L

A GAMMA

Come si può vedere nel riquadro di queste pagine, i modelli di TrailerCaddy sono molteplici e hanno potenze da 36 Volt o 48 Volt con capacità di spostamento di mezzi da 90 a oltre 450 quintali come detto. L’alimentazione è per tutti a 220V con tre o quattro batterie che garantiscono un lavoro

• Potenza motore 6,5 CV • Solleva sul piatto ralla semirimorchi fino a 136 q.li • Sposta Semirimorchi fino a 453 q.li • Sistema a 4 batterie da 12 volt • Funziona in ambienti interni o esterni • Sistema di rilascio del freno standard • Collegato ai freni del semirimorchio. di otto ore e una ricarica completa durante le ore notturne o di inattività. I costi vanno da circa 20 mila euro per il modello base fino a circa 60 mila per quello più “pesante” e per di più rientrano tutti nei prodotti 4.0 il cui costo può essere recuperato fino al 70% (decreto sud). “Insomma – conclude Dirino Bartoli – con questo nuovo prodotto che offriamo al mercato della logistica del trasporto, abbiamo l’ambizione di diventare dei veri e propri fornitori globali per il mondo del trainato, potendo contare anche su una storia che ci contraddistingue e una professionalità riconosciuta ormai in tutta Europa”.


L’AUTOTRASPORTO SI RIDÀ APPUNTAMENTO A MAGGIO A

L

a più importante manifestazione in Italia dedicata al trasporto e alla logistica si svolgerà dal 5 all’8 maggio a Fiera Milano. Queste le nuove date di Transpotec Logitec, previsto a fine gennaio, che si sposta in primavera a causa dell’attuale situazione epidemiologica e in considerazione delle esigenze del mercato. L’obiettivo di Transpotec Logitec, però, resta quello di sempre: proporsi come una piattaforma di business e confronto. Al centro la trasformazione che il settore dei trasporti e della logistica sta attraversando: connettività, sostenibilità e innovazione, dunque, saranno i tre nodi intorno ai quali si svilupperà

Milano la kermesse più attesa dall’intero comparto. In accordo con le nuove date, anche l’edizione online di Trasportare Oggi in Europa cambia pelle. Una nuova Guida sarà disponibile sul numero di Aprile della rivista, con tutte le anticipazioni e le informazioni su come visitare l’atteso appuntamento dedicato alla filiera logistica. L’appuntamento con l’evento dedicato agli operatori del settore e ai cambiamenti che stanno investendo il nostro settore è dunque da giovedì 5 maggio a domenica 8 maggio 2022!

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RUOTE INDUSTRIALI

MAN TRUCK & BUS

Un

Model Year da Leoni

MAN Truck & Bus mette in strada MAN Model Year 2022, upgrade della nuova gamma presentata a febbraio 2020 di

Valeria Di Rosa

I

presupposti per un veicolo dalle alte prestazioni ci sono tutti. Sarà per questo motivo che il nuovo MAN Model Year 2022 è stato presentato all’autodromo di Modena, circuito nel cuore della Motor Valley e location ideale per effettuare la prova tecnica del nuovo veicolo del Leone.

180 GRADI DI VISIBILITÀ

Tra le opzioni del MAN Model Year 2022 il ruolo da protagonista è affidato all’Optiview: si tratta di un vero e proprio sistema digitale di sostituzione degli specchietti retrovisori in grado di garantire una visibilità fino a 180 gradi intorno al veicolo. Costituito da cinque telecamere, due su ogni lato del veicolo, una grandangolare e una a corto raggio, e una sul montante anteriore del passeggero, l’Optiview offre al conducente un campo visivo

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più ampio ed è in grado di ridurre l’angolo morto sui lati del veicolo, offrendo all’autista maggiore visibilità anche in situazioni di guida particolari, come ad esempio svolte o manovre. Un display da 12’’ in HD sul lato conducente riproduce il campo visivo inquadrato dalle telecamere, adattando automaticamente luminosità e contrasto alle condizioni di luce dell’ambiente e permettendo di visualizzare linee di riferimento in grado di dare maggiori informazioni all’autista sulle distanze e le lunghezze dei veicoli. Sul lato passeggero un display in HD da 15’’

si comporta allo stesso modo, garantendo all’autista una visibilità ottimale. I display sono divisi in quattro quadranti asimmetrici che rappresentano la vista dello specchietto retrovisore esterno, grandangolare e di accostamento. Con una velocità superiore ai 60 km/h si attiva in automatico la vista ravvicinata. Automatica anche l’attivazione della vista grandangolare fino a una velocità di 45 km/h e fino a 50 km/h quando viene inserito l’indicatore direzionale o se L’Optiview è un sistema digitale di sostituzione degli specchietti retrovisori, formato da 5 telecamere esterne e due touchscreen interni.

IL CIRCUITO DI MODENA Lungo 2 km e con 11 curve, l’autodromo di Modena si trova in località Marzaglia e misura 12 metri di larghezza costante. Nel 2012 ha stipulato con il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare un accordo volontario per la promozione di progetti comuni finalizzati all’analisi, riduzione e neutralizzazione dell’impatto sul clima derivato dalle procedure di gestione delle strutture. Assieme a Lamborghini e Dallara anch’esse firmatarie di un accordo con il dicastero, la struttura modenese si colloca in Italia come esempio di realtà sensibile alla necessità di una riduzione dei gas serra, anche nel mondo dei motori.


Con il Cruise Assist il veicolo mantiene automaticamente la propria corsia a una distanza definita dai veicoli che lo precedono e, se necessario, ne provoca la decelerazione fino all’arresto.

viene raggiunto un determinato angolo tra il veicolo e il rimorchio. Attraverso i comandi situati sulla portiera del conducente è comunque possibile cambiare la vista del display manualmente. Attraverso il telecomando della portiera o quello posto vicino al lettino è possibile attivare le telecamere anche a veicolo fermo e con le tende chiuse. Il sistema Optiview tiene conto dell’ingombro del veicolo e permette di poter impostare il limite della carreggiata, che verrà visualizzata sui display con una linea gialla. In caso di ingombro o di avvicinamento di altri mezzi al veicolo, il perimetro del display si illuminerà: a strisce per veicoli non troppo vicini, interamente per veicoli più vicini.

sistema avvisa l’autista in caso di pericolo, attraverso strisce luminose a led nei montanti anteriori o, se dotato di MAN OptiView, tramite lo schermo del sistema MAN Optiview. Se il sistema rileva che l’impatto potrebbe non essere evitato riporta attivamente il veicolo nella propria corsia intervenendo sullo sterzo per evitare l’incidente.

L’LCCPA CHE NON C’ERA

LCCPA sta per Lane Change Collision Prevention Assistant ed è un sistema che assiste attivamente gli autisti quando si tratta di svoltare, sorpassare un altro veicolo, evitare un ostacolo o cambiare corsia nel traffico. Costituito da due sensori radar su ciascun lato che misurano la distanza degli oggetti rilevati e la differenza di velocità tra l’oggetto e il veicolo garantisce il monitoraggio fino a 8 metri davanti al veicolo e a 80 metri dietro. Combinando i dati dei sensori con altre informazioni, come ad esempio l’attivazione degli indicatori di direzione, il

che sfrutta la combinazione di radar e telecamere già montate sul veicolo per garantire assistenza alla frenata e avviso in caso di uscita dalla corsia di marcia. In questo modo non solo la guida è resa più fluida, soprattutto in momenti di continui stop&go, ma vengono evitati eventuali tamponamenti e, in presenza di traffico, i viaggi lunghi saranno meno faticosi. Una nuova visiera parasole, disponibile per cabine GX e GM, contribuisce non solo a una maggiore visibilità ma, assicurando il corretto flusso d’aria intorno al montante anteriore e sul tetto, anche a un’aerodinamica migliorata che a sua volta garantisce un risparmio del 2% sui consumi. Sedili e tende sono stati sottoposti a un restilng di tendenza.

EFFICIENZA ED ECONOMIA

Dal lancio della nuova generazione di autocarri MAN, avvenuto a febbraio 2020 a Bilbao, la casa del Leone è riuscita a dimostrare come sia possibile raggiungere standard di efficienza e qualità davvero alti. Con un risparmio

LCCPA è un sistema di assistenza alla guida che garantisce il monitoraggio della zona laterale sinistra e destra adiacente alla corsia di marcia del veicolo.

MAN CRUISE ASSIST, NUOVA VISIERA, TENDE E SEDILI INNOVATI

Si tratta di sistemi di assistenza alla guida che hanno rivoluzionato il modo di guidare degli autisti. In meglio, ovviamente. Tra le innovazioni spicca il MAN Cruise Assist, evoluzione del Trafic Gen e in grado di mantenere la distanza dal veicolo antistante ad una velocità di crociera che va da 0 a 90 km/h. Il sistema mantiene il veicolo automaticamente all’interno della corsia a una distanza definita dai veicoli che lo precedono e, se necessario, decelera fino all’arresto, riavviandosi automaticamente dopo brevi arresti. Si tratta di un sistema basato su sensori

di carburante fino all’8,2% rispetto alla versione precedente, questa nuova generazione di veicoli ha raggiunto un traguardo eccezionale. L’adozione del cambio MAN TipMatic 12, ulteriori misure di efficienza come la regolazione dinamica della coppia attraverso l’Efficiency Plus, la riduzione del numero di giri durante la marcia al minimo grazie al MAN EfficientRoll e i miglioramenti aerodinamici, la rendono fino al 3,7% più economica. I motori D6 e D38 sono pensati per garantire l’efficienza dei consumi. Non solo: i motori MAN D08, D15 e D26 sono conformi al nuovo standard di emissioni Euro 6e da ottobre 2021, mentre da gennaio 2022 anche il motore D38 sarà conforme allo stesso standard.

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RUOTE INDUSTRIALI

DAF

Un Truck of The Year che guarda A Lione la nuova generazione DAF è stata insignita del prestigioso riconoscimento, ma l’incombente svolta elettrica del trasporto commerciale trova il Costruttore olandese già pronto di

Luca Barassi

D

a Lione a Milano. È al Solutrans, infatti, che la soddisfazione del team del gruppo Paccar si è realizzata in occasione dell’assegnazione dell’International Truck of The Year 2022 per una generazione di veicoli industriali

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o c i r t t ele

all’

che ha realmente cambiato la dimensione di “camion”, grazie a soluzione innovative e una visione di mobilità commerciale avanguardistica. È in occasione del tradizionale incontro con la stampa di fine anno, però, che questa soddisfazione è stata trasferita nel nostro mercato con Paolo A. Starace, amministratore delegato di DAF Veicoli Industriali S.p.a. che ha dichiarato: “Per noi questo premio non è un punto di arrivo ma un punto di partenza per arrivare al più presto ad una mobilità ad impatto zero. Un obiettivo concreto e riconosciuto anche dall’ulteriore premio che abbiamo ricevuto a Lione, ovvero quello del Truck Innovation Award 2022, con il nostro DAF XF a idrogeno”.

UN PREMIO CHE GUARDA ALL’EFFICIENZA

Le nuove normative europee hanno di recente dato la possibilità ai Costruttori, e quindi di conseguenza agli autotrasportatori, di ottimizzare i propri viaggi con masse e dimensioni maggiori. DAF è la prima Casa che è riuscita

ad approfittare di questa opportunità per presentare una gamma completamente nuova introducendo anche il nuovo segmento XG, appunto in linea con i nuovi regolamenti. È questo uno dei motivi che ha convinto la giuria del IToY a premiare la nuova generazione DAF insieme ad alcune caratteristiche di progettazione davvero innovative, come il parabrezza curvo, i finestrini laterali con superficie vetrata aumentata e un finestrino aggiuntivo lato passeggero per la visione livello marciapiede oltre al sistema di visione digitale che sostituisce i tradizionali specchietti retrovisori e alla nuova telecamera angolare, che offre una visione totale intorno al veicolo per la sicurezza di tutti gli utenti della strada. “Con l’introduzione dei suoi veicoli di nuova generazione – ha affermato Gianenrico Griffini, presidente del IToY – DAF offre una gamma di veicoli high-tech per impieghi gravosi in grado di definire un nuovo standard


nel settore. Inoltre, l’azienda guarda al futuro, in quanto offre una piattaforma completa ed estremamente efficiente dal punto di vista energetico per le nuove generazioni di trasmissioni e fonti energetiche alternative”.

L’ELETTRICO CHIAVI IN MANO

Se la nuova generazione DAF copre oggi la quasi totalità delle esigenze degli operatori del trasporto, la transizione energetica incombe e le propulsioni alternative cominciano a prendere sempre più piede anche tra chi utilizza veicoli pesanti. Sì, perché la tecnologia c’è, è già disponibile e permette percorrenze di fino a 250 chilometri che rappresentano la media nella distribuzione regionale. Per una azienda di trasporti, però, avvicinarsi al mondo elettrico non è facile, sia per i costi maggiori che oggi questa tecnologia impone, sia per la deficienza di infrastrutture adeguate. Ecco allora che DAF arriva con una proposta “all inclusive” che permette non solo di far entrare in flotta un veicolo full electric come il CF FT, ma anche di vedersi impiantate le colonnine di ricarica e l’attivazione di contratti di fornitura di energia ottimizzati per le proprie dimensioni aziendali, oltre ad una vera e propria consulenza sull’ottimizzazione dei percorsi in virtù dell’utilizzo di questa tecnologia. La nuova generazione di veicoli CF Electric si basa sulla comprovata affidabilità e facilità d’uso delle generazioni

precedenti. Una nuova aggiunta alla generazione attuale è il gruppo batterie agli ioni di litio con una capacità di 350 kWh (capacità effettiva di 315 kWh). Oltre a essere più potente, il gruppo batterie è anche molto più leggero, appena 700 kg. Questa riduzione si traduce direttamente in un maggiore carico utile che se abbinata alla tolleranza di 2000 kg consentita dalla legge per chi utilizza veicoli elettrici, rende la portata utile uguale a quella dei corrispondenti veicoli a trazione termica. Grazie alla maggiore capacità del gruppo batterie, delle stesse dimensioni del predecessore, il CF Electric ha ora un’autonomia di oltre 200 chilometri: il doppio rispetto alle generazioni precedenti. La ricarica completa della batteria viene generalmente eseguita presso il quartier generale del veicolo e dura circa 75 minuti se si utilizza una stazione di ricarica con una capacità di 300 kilowatt. Se, invece, si ricarica la batteria durante la fase di carico/scarico o quando il conducente è in pausa, il DAF CF Electric permette di percorrere fino a 500 chilometri al giorno con alimentazione elettrica. Questo aspetto rappresenta un grande vantaggio in termini di produttività ed efficienza del veicolo.

IN STRADA

Durante l’evento Cleaner Future di fine anno abbiamo avuto anche l’opportunità di fare un test drive con il CF Electric in compagnia di un driver d’eccezione: Emiliano Tarasco

di GuidarePilotare. Non è un caso, infatti guidare un truck elettrico necessita di una adeguata formazione e di un cambio di approccio alla guida sia per godere al massimo delle performance che questo tipo di veicoli può regalare, sia per ottimizzare l’autonomia dello stesso. Quindi… pronti, partenza… READY! È questa, infatti, la parola che apparirà sul vostro cruscotto una volta girata la chiave di accensione, perché nessun altro segnale vi consentirà di capire che il veicolo è acceso dato che il motore non emette alcun rumore né vibrazione. Una sensazione che è confermata anche durante il movimento con una massa totale di 90 quintali. Silenzio assoluto. Al di là degli indiscutibili effetti benefici di una propulsione elettrica, ovvero emissioni zero, ci sono altre caratteristiche che rendono piacevole la guida del DAF CF Electric, prima fra tutte la coppia immediata che si ripercuote sulla strada e l’opportunità di “creare energia”. Sì, avete letto bene ed è qui che interviene il nostro driver Emiliano per spiegarci che per un autista attento e skillato sulla guida elettrica, grazie ad un freno motore implementato e al sistema di recupero dell’energia cinetica in fase di frenata, è possibile allungare di parecchio l’autonomia netta del mezzo. Prima del termine del nostro test drive Emiliano ci fa toccare con mano (anzi col piede) cosa significa avere a disposizione subito la coppia massima del motore: imbocchiamo un rettilineo alla velocità di circa 20 Km/h e schiacciamo a fondo l’acceleratore… “full gas” come piace dire al nostro driver. Bene in soli 10 secondi raggiungiamo la velocità massima consentita dal veicolo, ovvero 80 km/h. Queste che vi abbiamo raccontato sono ovviamente sensazioni di guida, emozioni e piaceri del volante, ma il futuro del nostro trasporto sta nella sostenibilità della mobilità, una sostenibilità che oltre ad essere ambientale grazie alle emissioni zero di un motore elettrico, dovrà esserlo anche dal punto di vista economico, con la sempre maggiore diffusione delle propulsioni alternative.

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SUPER

RUOTE INDUSTRIALI

SCANIA

l’autocarro più efficiente di Scania

“P

resentiamo Scania Super che non è solo una piattaforma motore, ma un’importante iniziativa volta a rafforzare la posizione leader di settore di Scania nel trasporto sostenibile per il resto di questo decennio”, ha dichiarato lo scorso 12 novembre Alexander Vlaskamp, Executive Vice President e Head of Sales and Marketing di Scania. Una soddisfazione a tutto tondo. “La nostra determinazione a puntare sull’efficienza dei trasporti ci guida nella transizione verso un mondo decarbonizzato, un passaggio a cui contribuirà in larga misura la nostra nuova catena cinematica”. Scania Super, infatti, è il più grande lancio dall’introduzione della nuova generazione di autocarri nel 2016. Non si tratta solo di una nuova piattaforma motori, ma anche servizi e aggiornamenti destinati a consolidare la posizione di Scania come produttore leader

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:

La nuova catena cinematica

Scania Super punta alla sostenibilità con almeno l’8% di risparmio di carburante di

di veicoli industriali premium. “Il mondo dei trasporti cambia rapidamente sotto i nostri occhi e l’esigenza dei Clienti di una migliore economia di esercizio totale va di pari passo con quella di un futuro sostenibile”, prosegue Vlaskamp. “Noi di Scania abbiamo scelto di alzare l’asticella, forse più di qualsiasi altro produttore. Non perché pensiamo che sia facile, ma perché non vediamo altra alternativa, se non quella di raggiungere fattivamente gli obiettivi fissati dall’accordo di Parigi del 2015 per ridurre le emissioni di gas serra”.

SUPER IN TUTTI I SENSI

Con la sua piattaforma motore completamente nuova per i veicoli Euro 6, da 420 a 560 CV, la catena cinematica di Scania Super promette risparmi di carburante che normalmente arrivano all’8% per i Clienti delle tratte a lungo raggio. Tutti i motori hanno funzionalità intrinseche per il carburante

Andrea Trapani

HVO e due possono essere ordinati nelle versioni per biodiesel FAME. Seguiranno altre versioni per i mercati extra europei e per le soluzioni a biometano. La nuova catena cinematica include anche nuovi differenziali e cambi e un servizio premium, Scania ProCare, per i Clienti che richiedono la massima operatività. “Noi di Scania proseguiamo sul percorso che abbiamo tracciato per offrire una gamma di soluzioni sostenibili ai nostri Clienti”, spiega Vlaskamp. “I combustibili da fonti rinnovabili e i veicoli elettrificati aumenteranno drasticamente la loro quota nei prossimi anni, ma nella vita quotidiana tutti noi dipendiamo ancora dai motori a combustione. Per questo il nuovo motore di Scania è così importante, perché contribuirà a realizzare un’importante decarbonizzazione per il resto di questo decennio”.

I PRIMI DETTAGLI

Il logo Super posto sul muso, in passato, di fatto, comunicava che in quel camion Scania c’era qualcosa di più, che l’occhio avrebbe potuto non vedere dall’esterno. Quel logo, Super, verrà ora utilizzato dopo molti anni nell’ultima generazione di veicoli Scania. Sarà sfoggiato da tutti quei camion che avranno già il nuovissimo motore a sei cilindri DC13 appena introdotto che, dicono a Södertälje con una certa sicurezza, è attualmente il motore a combustione interna più sostenibile al mondo. “Nel 2020 abbiamo lanciato il V8 e il BEV, quest’anno lanciamo un nuovo motore da 13 litri – ha detto Enrique Enrich, amministratore delegato e presidente di Scania Italia a margine della presentazione di


SCANIA PROCARE OFFRE UN’OPERATIVITÀ MAI VISTA PRIMA Scania ha presentato ProCare, un servizio premium che punta a ridurre i tempi di fermo macchina imprevisti per i veicoli business-critical. Creato sulle basi della manutenzione flessibile di Scania, aggiunge la sostituzione preventiva dei componenti per assicurare la massima disponibilità. In pratica il veicolo comunica il proprio stato a Scania e richiede interventi preventivi prima che si presentino dei guasti. Il nuovo servizio di Scania è fin da da subito disponibile nei mercati europei avendo già completato con successo un programma pilota in Svezia e in Polonia. ProCare è applicabile a tutti gli autocarri Scania prodotti a partire dal 2019. Il principio di questo servizio è che i veicoli connessi a ProCare riportino regolarmente il loro stato tecnico, per attivare gli interventi preventivi e i

Super alla stampa internazionale, svoltasi nel grande Scania Demo Center di Södertälje – perché c’è ancora la necessità di migliorare le performance dei motori a combustione interna, che si useranno ancora per molti anni. In questo senso c’è la forte volontà di Scania di abbassare ancora le emissioni di CO2, un traguardo che si raggiunge attraverso il risparmio di carburante. E questo nuovo powertrain permette un risparmio dell’8% rispetto al motore Scania attuale che già ha il miglior consumo del mercato. Ma Super non è solo un motore, non è solo una catena cinematica – ha concluso Enrich – Super è un concetto che riassume tutte le grandi innovazioni che sono state apportate, un concetto che via via abbraccerà tutta la gamma di Scania”. Il nuovo propulsore, sviluppato da zero, ha un’unica testata, a differenza dei

rinnovi da parte di Scania. In pratica, eliminando completamente i fermi macchina indesiderati e trasformando tutte le attività di manutenzione e riparazione in attività pianificate da svolgere negli orari più idonei, Scania compie un ulteriore passo avanti nel proprio impegno per un rapporto a lungo termine con il cliente. Come anticipato, i veicoli riferiscono il proprio stato sulla base dei dati raccolti dal veicolo stesso. Queste informazioni vengono poi combinate con i dati operativi che Scania raccoglie da molti anni: per questo è possibile non solo prevenire le rotture imminenti del veicolo ma anche cogliere le prime avvisaglie di un problema. Un guasto importante del motore può richiedere 40 ore di lavoro di officina per la riparazione, mentre con la cura preventiva della stessa causa di fondo si può risolvere il problema in poche ore.

motori precedenti, con sei testate, una per ogni cilindro, unite tra loro; ha due alberi a camme, 4 valvole per cilindro, canali di aspirazione e scarico ottimizzati e pompe del carburante elettriche, che saranno in grado di interrompere l’erogazione di carburante quando non serve. Il motore da 12,74 litri è fino al cinque per cento più economico dell’attuale sei cilindri, già considerato molto efficiente. Sono stati compiuti progressi attraverso vari perfezionamenti tecnici e controllo dell’energia termica, incluso l’uso del doppio dosaggio per la prima volta nel sistema di pulizia dello scarico SCR per eliminare la famigerata valvola

EGR, un sistema che, già dallo scorso anno, è utilizzato sul motore V8 da 16 litri. Il nuovo motore sarà disponibile in quattro versioni di potenza 308 kW (420 CV), 338 kW (460 CV), 367 kW (500 CV) e 411 kW (560 CV). Ciò significa una gamma di potenza ancora maggiore rispetto a prima. Il motore più “debole” ha 2.300 Nm di coppia e il più “forte” 2.800. La nuova catena cinematica, insieme a una serie di innovazioni che toccano e ottimizzano persino i serbatoi del carburante, rendono il veicolo più efficiente dell’8% e lo fanno “lavorare” a velocità di crociera di soli 900 giri/ min, appena al di sopra del minimo. Tutti questi nuovi sistemi e la filtrazione del carburante bivalente, le ottimizzazioni di marcia lo hanno reso però “assetato” di additivo AdBlue, di cui in Scania non comunicano l’esatto consumo, anche se ammettono che è significativamente più alto, tanto che il serbatoio dell’additivo è decisamente più grande del solito: 123 litri il più piccolo, 150 litri per i motori più potenti. Così, l’autista forse dovrà imparare a seguire il livello di AdBlue quasi come quello del gasolio. Super verrà presentato ufficialmente in Italia al prossimo Transpotec a Milano.

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RUOTE INDUSTRIALI

FORD TRUCKS Garantire una adeguata copertura sul territorio è stato sin da subito l’obiettivo di Ford Trucks Italia. Oggi con 50 punti su tutta la Penisola il traguardo è raggiunto di

Luca Gaier

Rete

La si allarga

I

l traguardo del cinquantesimo punto Ford Trucks in Italia è emblematico di una strategia di espansione che mette il cliente al centro dei processi decisionali dell’Ovale Blu dei truck. “Tra le nostre priorità c’è sempre stata quella di creare una rete Sales & AfterSales attiva in tutta Italia, capace di accompagnare il cliente in tutti i suoi viaggi. Sappiamo bene infatti che l’assistenza è un elemento fondamentale nella scelta di un veicolo”, afferma Eduardo Maurelli, Network Development Manager di Ford Trucks Italia. Per garantire una rete capillare e affidabile nel nostro paese l’importatore italiano ha deciso di affidarsi a realtà già presenti sul territorio, con una forte esperienza e know-how pregressi, e di avvantaggiarsi inoltre della ampia rete di officine del gruppo Maurelli. Ad oggi, quindi, è stata raggiunta quota 50 tra concessionarie ed officine strategicamente selezionate per garantire un presidio efficiente dell’Italia.

SUL TERRITORIO

La rete Ford Trucks Italia ad oggi è composta da 11 full dealer autorizzati, con un totale di 20 sedi, le quali sono state riorganizzate o completamente dedicate al brand Ford Trucks, con l’obiettivo di offrire soluzioni sempre più mirate ai Clienti, e 30 officine, selezionate sulla base del circolante e sulla loro ubicazione per coprire i principali snodi viari

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come autostrade o statali, garantendo il miglior servizio di assistenza sia per i clienti nazionali che internazionali. “Sappiamo bene quanto sia fondamentale l’attività di post-vendita:

IL PACCHETTO Ciascun veicolo Ford Trucks viene venduto con tre anni di garanzia totale e chilometraggio illimitato, al quale è possibile integrare pacchetti di assistenza specifici sulla base delle esigenze del cliente fino a 60 mesi. Per assicurare la massima soddisfazione del cliente, sono stati, inoltre, studiati e sviluppati i seguenti strumenti:  Pacchetti di manutenzione specifici

che permettono di risparmiare sui costi di gestione e garantiscono il valore del veicolo nel tempo;  Stock adeguato di ricambi originali, strumenti di diagnosi avanzata e attrezzatura specifica in ogni punto di assistenza per rispondere tempestivamente alle esigenze dei clienti;  Formazione professionale, in cui ricerca dell’efficienza, profonda competenza e consapevolezza dell’importanza strategica del rapporto umano, rappresentano le caratteristiche principali della nostra offerta formativa, dove tutto è mirato alla massima cura del Cliente.  Servizio Ford Trucks 24Assist, in grado di fornire al cliente la migliore assistenza, 24 ore su 24, 7 giorni su 7.

per fidelizzare il cliente è infatti necessario offrirgli la certezza che per qualsiasi tipo di necessità possa contare sull’efficienza dei punti di assistenza Ford Trucks Italia distribuiti su tutto il territorio nazionale”, dichiara Elena De Leo, Aftersales Manager Ford Trucks Italia. Seguendo la filosofia Sharing The Load che contraddistingue il brand, la scelta è stata quella di creare una rete di assistenza con l’obiettivo di offrire una copertura flessibile, nazionale e internazionale e garantire le migliori prestazioni e minori fermi macchina, permettendo al cliente di concentrarsi sulle attività principali della propria azienda.



EVENTI

SOLUTRANS

Il ritorno dei

SALONI

L’edizione 2021 di Solutrans si chiude con un grande successo di pubblico e presenze, segnale della voglia del comparto di investire nel futuro del trasporto di

Valeria Di Rosa

crédit photo

: ©Francis Mainard

U

ltimo salone prima della pandemia e prima manifestazione dopo due anni di chiusure e lockdown, l’edizione 2021 di Solutrans si conferma un successo, registrando un’ampia partecipazione sia da parte degli espositori presenti sia da parte dei visitatori che hanno attraversato i padiglioni dell’Eurexpo di Lione per scoprire le novità e le innovazioni pensate per il trasporto del futuro.

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I NUMERI

Solutrans 2021, dunque, si conclude con un risultato estremamente positivo. Numeri alla mano, durante i 5 giorni del suo svolgimento, la manifestazione, che si è svolta dal 16 al 20 novembre 2021, ha accolto più di 1.000 espositori e marchi e ha registrato quasi 50.000 visitatori. Un dato stabile, anche rispetto al successo storico dell’edizione del 2019, ed eccezionale, soprattutto tenendo in considerazione il contesto,

che ancora oggi appare incerto per via delle continue restrizioni che i Governi continuano a mettere in atto per contenere la pandemia. Un successo che conferma Solutrans un “Crocevia Mondiale dei veicoli industriali e commerciali”.


UNA RICERCA PER SCOPRIRE LA MOBILITÀ DEL FUTURO

Partiamo dalla rapida evoluzione del settore dei trasporti. È su questo aspetto che si è concentrata l’indagine VIsion’AIR, condotta da FFC in associazione con il BIPE (l’istituto francese del Gruppo di revisione e di consulenza aziendale BDO) secondo la quale il mix energetico del futuro, per quanto riguarda il settore dei veicoli commerciali, si orienterà sempre più a un trasporto green. L’analisi, che ha preso in considerazione il TCO (Costo totale di esercizio) dei futuri propulsori, è stata condotta su veicoli diversi a seconda della loro mission, da quelli per le lunghe percorrenze a quelli per le consegne in città ed è stata circoscritta, al momento, al solo territorio europeo. Quello che è emerso è che la strada è ormai tracciata e i veicoli del futuro sono destinati ad utilizzare sempre più propulsori sostenibili. L’indagine diventa quindi un buon punto di partenza dalla quale costruire una tabella di marcia alla quale autorità pubbliche e fornitori di energia potranno guardare per lo sviluppo mirato di infrastrutture di rifornimento per ciascuno dei nuovi propulsori che saranno utilizzati dai mezzi pesanti.

UN’AREA INTERAMENTE DEDICATA AGLI PNEUMATICI L’area Tyre, creata in collaborazione con SPP, l’Associazione francese dei professionisti dello pneumatico, ha riunito i maggiori produttori del settore. Conferenze e tavole rotonde hanno offerto ai visitatori la possibilità di approfondire un aspetto fondamentale del settore dei trasporti. Tanti i marchi presenti, Bridgetone, Michelin, Hankook, tutti i maggiori player del settore hanno presentato le loro soluzioni per una mobilità sostenibile, perché l’impatto ambientale del trasporto passa anche dagli pneumatici.

IL PRIMO SEMIRIMORCHIO CHEREAU PER L’INTERMODALITÀ È STATO CONSEGNATO AD UN’AZIENDA ITALIANA Solutrans è stato anche teatro di una consegna speciale e un po’ italiana. Chereau, infatti, ha consegnato il suo primo veicolo HuckePack a Corsi, azienda italiana specializzata nel trasporto di frutta, verdura e carne. HuckePack è un semirimorchio pensato per l’intermodalità, che permette quindi di caricare sul treno il semirimorchio completo (telaio + cassone). Una soluzione pensato da Chereau per incentivare il trasporto intermodale, limitare la mobilità su gomma e consentire un risparmio di CO2, 9 volte inferiore rispetto a quello stradale. Dotato di un sistema di presa che consente di prelevare il semirimorchio e posizionarlo direttamente sul carro dei treni merci, questa soluzione è destinata a rivoluzionare il mondo dell’intermodalità, rendedola un’alternativa sempre più valida al trasporto stradale.

LA TRANSIZIONE ENERGETICA DEI COSTRUTTORI

Asse portante di questa edizione, dunque, non poteva che essere il grande dibattito sulla transizione energetica. Costruttori, mondo del trailer, start-up, tutti i partecipanti al Salone si sono interrogati su come possa essere il trasporto del futuro, presentando soluzioni e innovazioni che si muovono verso un trasporto responsabile e sostenibile, in accordo con le normative volute dall’Unione Europea e dalle Nazioni Unite, che richiedono una riduzione del 15% delle emissioni di CO2 dei veicoli entro il 2025 e del 30% entro il 2030. In questo contesto i Costruttori si stanno muovendo presentando nuovi modelli pensati per un trasporto sostenibile. Solutrans è stato quindi il teatro ideale per presentare le nuove gamme: come il Mercedes-Benz eActros, il primo veicolo 100% elettrico in grado di garantire un’autonomia di 400 km; la gamma elettrica di Renault Trucks, cioè Renault Trucks D Wide Z.E., il veicolo da 26 tonnellate dedicato alla raccolta dei rifiuti urbani, Renault D.Z.E., il veicolo della Casa dedicato alle consegne urbane e

Renault Trucks Master Z.E., il furgone pensato per l’accesso alle aree a traffico limitato; la gamma completa di Volvo Trucks che, con i suoi FM, FMX, FH, FE e FL Electric, è in grado La nuova generazione di veicoli DAF si è aggiudicata il premio come International Truck of the Year.

di coprire circa il 45% di tutte le merci trasportate oggi in Europa. Ma non solo. Al Solutrans erano presenti anche il CF Electric di DAF, un veicolo in grado di offrire un’autonomia di oltre www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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EVENTI

SOLUTRANS 200 chilometri e la linea elettrificata di MAN con il suo MAN eTGE, veicolo commerciale pensato per le consegne urbane, e MAN ETGM da 26 tonnellate. Spazio anche per la connettività, aspetto sul quale hanno puntato soprattutto IVECO e Scania. Se da un lato il Costruttore italiano ha evidenziato le alte performance delle sue nuove gamme, pensate per un trasporto sostenibile e altamente connesso, in grado di abbassare il TCO e aumentare notevolmente la produttività aziendale, dall’altro la casa del Grifone ha ribadito come la connettività gioca un ruolo centrale per l’ottimizzazione delle attività di trasporto e ha puntato i riflettori sul suo Scania Zone, uno strumento digitale che permette ai conducenti di adattare le proprie modalità di trasporto alle normative vigenti nelle diverse aree geografiche. Debutto in società per Ford Trucks, Irizar e VOLTA TRUCKS, presenti per la prima volta a Solutrans. Ford Trucks, vincitore dell’International Truck of the Year Award nel 2018 in Germania, ha presentato in anteprima in Francia la sua gamma di trattori. Irizar, dal canto suo, ha presentato il suo innovativo IE Truck, il nuovo truck elettrico del Gruppo; VOLTA ZERO, infine, ha portato a Lione il suo Volta Zero, un camion completamente elettrico da 16 tonnellate appositamente progettato per il trasporto merci in centro città.

Solutrans 4.0 il padiglione dedicato all’innovazione nel mondo del trasporto.

PRESENTE IL MONDO DEI TRAILER AL COMPLETO

Le novità non sono mancate neanche per il mondo dei trailer, che in grande sfoggio era presente a Solutrans con novità ancora una volta orientate al mondo del trasporto sostenibile. Thermo King, ad esempio, si è fatto in tre, presentando Frigoblock FK2, un’unità di refrigerazione da trasporto completamente elettrica per la distribuzione urbana, la nuova unità Advancer Hybrid, l’ultima aggiunta alla gamma per semirimorchi Advancer Serie A, e la tecnologia AxlePower con assale ePower di BPW, l’ultima innovazione nel portafoglio di tecnologie Thermo King in grado di trasformare l’energia persa in una fonte di alimentazione continua per le unità di refrigerazione dei semirimorchi. Prima volta nel mondo del trasporto anche per Daikin, che con la sua consociata Daikin Transport Refrigeration mira a conquistare il mercato europeo del trasporto a temperatura controllata, anche grazie al know-how ereditato dall’acquisizione di Zanotti. Chereau, invece, ha presentato il suo primo semirimorchio refrigerato che combina pannelli solari e un asse per il recupero di energia, che apre la strada a soluzioni sempre più innovative, in grado non

GLI ALTRI PREMI DI SOLUTRANS Oltre all’International Truck of the Year, all’International Van of the Year e all’International Pick-up Award, Soutrans ha asseganto anche gli I-nnovation Awards alle seguenti categorie:  CATEGORIA BODYBUILDER Medaglia d’oro a CVIM; Medaglia d’argento a ForezBennes; Medaglia di bronzo a Chereau. Premio speciale “Joseph LIBNER” a Le Capitaine.  CATEGORIA EQUIPMENT SUPPLIERS Medaglia d’oro a DYN’ACCESS; Medaglia d’argento a Allison Transmission; Medaglia di bronzo a Sofrigam. Premio speciale “Joseph LIBNER” a Bosch.  CATEGORIA DIGITAL AWARDS Premio “Connectivity solutions” a Lamberet – Premio “Software publishing” a Ekolis; Premio “Special Award” a IDrive.

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Mercedes-Benz Citan e Renault Kangoo Van hanno ricevuto entrambi il premio International Van of the Year.

solo di anticipare la normativa ma addirittura di poter garantire un trasporto completamente privo di carburanti fossili. Anche Lamberet ha presentato alcune delle sue soluzioni elettrificate: da SR2 FresH2, semirimorchio frigo multi-temperatura il cui gruppo frigorifero elettrico è alimentato direttamente dalla cella a combustibile a idrogeno a SR2-e, un semirimorchio frigo da distribuzione multi-temperatura “elettrico ricaricabile”; dalla motrice elettrica Renault Trucks D Z.E da 26 Tons con furgonatura refrigerata Frigoline HD con sistema di alimentazione ausiliaria tramite pannelli solari al Peugeot e-Expert 100% elettrico, dotato di una soluzione di coibentazione Lamberet ad alte prestazioni abbinata a un gruppo eCoolJet 106 Kerstner, che fa di Lamberet il primo allestitore ad offrire una soluzione per furgoni elettrici allo stesso costo dell’allestimento di un furgone termico.


INNOVAZIONE 4.0 AL PADIGLIONE 1

Acclamato come il padiglione dell’innovazione, il Padiglione 1, un nuovo spazio all’interno del Salone chiamato SOLUTRANS 4.0 “Il futuro inizia qui”, ha presentato le novità e i nuovi attori del settore: tanti i settori presenti, dall’ingegneria alla formazione passando per l’industria. Il file rouge che ha legato gli espositori presenti in quest’area è stato la ricerca di soluzioni

SPAZIO ALLA FORMAZIONE In linea con quella che sta diventando una delle esigenze più importanti del nostro settore, cioè quella di reperire addetti al settore sempre più specializzati, Solutrans ha dato ampio spazio anche al mondo della formazione, attraverso corsi di orientamento, workshop e incontri che hanno visto la partecipazione di numerosi partner, come Campus Auto’Mobilités, GARAC, il CFA, l’istituto di formazione della Federazione francese della carrozzeria. Grazie alla partecipazione di AFTRAL i giovani visitatori hanno potuto testare con mano un simulatore di guida di camion e un simulatore di guida del carrello elevatore. Una delegazione della Prefettura del Rodano – Direzione Sicurezza e Protezione Civile ha presentato una serie di iniziative di sensibilizzazione ai pericoli della strada, come ad esempio la guida in stato di ebrezza o l’uso di droghe.

in grado di ottimizzare l’attività di chi opera nel settore dei trasporti: carburanti alternativi, soluzioni digitali e di gestione delle flotte, infrastrutture sono solo alcuni dei temi intorno ai quali si sono concentrate le attività degli espositori del Padiglione 1. Tra questi, ad esempio, Geotab Truck, la nuova soluzione di Geotab che consente di ottimizzare la gestione delle flotte grazie alla combinazione di Geotab GO con una piattaforma che fornisce in tempo reale i dati sui veicoli, oppure Infinity Mobile di Ekolis, un’applicazione mobile per conducenti che permette loro di avere accesso a numerosi dati, dai tempi di guida alle mappe di Waze ao Google Maps, a servizi di dematerializzazione dei documenti tramite e-CMR. Non son mancate soluzioni legate ai carburanti alternativi, con un occhio di riguardo all’idrogeno. Per questo motivo hanno trovato spazio dentro Solutrans 4.0 prodotti come il sistema Fuell Cell di Symbio, che in partnership con Fruehauf ha presentato Hyd-Drive, il primo semirimorchio al mondo alimentato a idrogeno.

SOLUTRANS È STATA ANCHE UN DIGITAL SHOW

In parallelo con la mostra fisica, quest’anno Solutrans ha avuto anche un alter ego online, in inglese e francese, rivolto

sia agli espositori, sia ai visitatori. Una decisione “voluta” dalla crisi sanitaria, che ha permesso comunque la realizzazione di una duplice mostra che, a sua volta, ha rafforzato le sinergie tra eventi fisici e digitali e ha reso ancora più ampio il contatto tra espositori e visitatori. L’accesso, effettuabile grazie al badge, ha offerto ai visitatori la possibilità di poter scoprire le novità presenti negli stand, poter interloquire con gli espositori tramite chat e poter partecipare alle conferenze e agli eventi presenti nel ricco calendario della kermesse. Un’opportunità per quanti non sono stati in grado di raggiungere la fiera, che, nella sua versione online, si è protratta anche dopo la conclusione dell’edizione 2021. Un’opportunità anche per gli espositori di poter raggiungere un pubblico ancora più vasto rispetto alle presenze registrate. Ogni espositore, infatti, ha avuto a disposizione una Digital Box attraverso la quale ha potuto creare uno stand online, moltiplicando la sua visibilità e riuscendo a connettersi con i visitatori digitali.

PREMIATI TRUCK E VAN OF THE YEAR

Come di consueto, Solutrans è stata anche occasione per assegnare i premi di International Truck of the Year, International Van of the Year e International

Pick-up Award. La premiazione, che si è tenuta durante la cena di gala che si è svolta presso lo stand 2.2 del Salone alla presenza di 900 ospiti, ha premiato i veicoli che si sono distinti, nelle proprie categorie, per la loro innovazione e le loro performance. Sul podio dell’International Truck of the Year 2022, la nuova generazione di veicoli DAF. Il premio, assegnato al veicolo introdotto nel corso del precedente anno che ha apportato il contributo più significativo all’efficienza dei trasporti su strada, tiene conto di un’ampia gamma di criteri, tra cui innovazione tecnologica, comfort, sicurezza, guidabilità, risparmio di carburante, “impronta” ambientale e costo totale di gestione (TCO). “I nuovi veicoli XF, XG e XG+ offrono un’eccellente visibilità diretta grazie a un ampio parabrezza curvo, finestrini laterali con superficie vetrata aumentata e un finestrino aggiuntivo lato passeggero per la visione livello marciapiede. Tali caratteristiche, insieme al sistema di visione digitale che sostituisce i tradizionali specchietti retrovisori e alla nuova telecamera angolare, offrono un’eccellente vista panoramica, proteggendo gli utenti della strada vulnerabili” ha spiegato Gianenrico Griffini, presidente della giuria dell’International Truck of the Year. Un grande lavoro, quello di DAF, che gli ha permesso di vincere anche il Truck Innovation Award 2022, assegnato proprio al DAX XF ad idrogeno che il costruttore sta sviluppando. Parimerito invece per Mercedes-Benz Citan e Renault Kangoo Van nella categoria International Van of the Year, scelti per la loro efficienza, la sicurezza, la sostenibilità e gli standard ambientali nel settore dei veicoli commerciali leggeri. Toyota Hilux vince invece il premio International Pick-up Award 2022. Appuntamento, dunque, alla prossima edizione di SOLUTRANS, che si terrà dal 21 al 25 novembre 2023 ancora una volta all’Eurexpo di Lione.

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AFTERMARKET

PNEUMATICI

Pneumatici

sostenibili Dalla produzione al loro utilizzo, anche gli pneumatici incidono sulla sostenibilità ambientale. Giti Tire lo sa bene e per questo ha stabilito degli

obiettivi di sviluppo sostenibile volti a creare un futuro migliore di

Valeria Di Rosa

PRODUZIONE E INNOVAZIONE, CRESCITA E LEADERSHIP DI MERCATO

Q

uella della sostenibilità ambientale e della transizione energetica nel mondo dei trasporti è una sfida alla quale sono chiamati a competere tutti gli attori della filiera. Non da ultimo i produttori di pneumatici che negli anni hanno sempre più orientato la loro attività verso la ricerca e lo sviluppo di soluzioni che tengano conto dell’impatto ambientale dei loro prodotti non solo durante la fase di utilizzo, ma anche durante tutto il ciclo di vita degli pneumatici, a partire dalla loro produzione. In questo contesto Giti Tire, forte dei suoi 65 anni di esperienza nell’industria degli pneumatici, ha adottato un approccio orientato ad una produzione

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green ed efficiente che integra ricerca e sviluppo di soluzioni innovative con una rete di distribuzione capillare e una produzione a livello mondiale.

Sono questi gli assi fondanti della filosofia di Giti che in questo modo si propone di essere protagonista del cambiamento in atto. L’obiettivo è quello di essere un’azienda responsabile attraverso azioni volte a una politica ambientale, sociale e di qualità. Tre le aree sulle quali agisce


GITI TIRE è membro GPSNR

GITI TIRE IN NUMERI Più di 10 milioni di veicoli che utilizzano pneumatici Giti Tire nel mondo; 8 stabilimenti, 12 filiali e più di 70 mila punti vendita in oltre 130 Paesi; più di 30 mila impiegati nel mondo; 4 centri di Ricerca&Sviluppo in Cina, Indonesia, Germania e USA e

7 centri di Testing di cui 3 in Europa.

l’azienda: stabilimenti sostenibili ed efficienti dal punto di vista energetico, centralità del fattore umano attraverso una politica sociale che mette al centro la salute e la sicurezza dei dipendenti, rispetto degli standard di qualità nella produzione di prodotti che soddisfino pienamente le esigenze dei clienti. La scelta aziendale di mettere al centro la Responsabilità Sociale ha condotto l’azienda verso il Global Compact delle Nazioni Unite (UNGC), un accordo commerciale globale che richiede l’impegno ad aderire ai Dieci Principi delle Nazioni Unite, inclusi i diritti umani, il lavoro, l’ambiente e la lotta alla corruzione, del quale Giti è firmatario da settembre.

LA PROTEZIONE AMBIENTALE PASSA PER UNA PRODUZIONE SOSTENIBILE

Per Giti Tire sostenibilità vuol dire anche produzione responsabile. È per questo motivo che ha deciso di

GPSNR sta per Global Platform for Sustainable Natural Rubber ed è l’organizzazione mondiale della gomma sostenibile nata con lo scopo di garantire una produzione, un approvvigionamento e una fornitura equa e sostenibile della gomma, e quindi degli pneumatici, in modo che questi possano impattare sull’ambiente e sulla società nel minor modo possibile. Insieme a Giti Tire, sono membri di GPSNR grandi produttori di pneumatici e società automobilistiche come BMW, General Motors, Ford, Toyota e Volkswagen. L’Associazione opera in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile voluti dalle Nazioni Unite: tutte le aziende associate, dunque, operano a beneficio della sostenibilità ambientale, sociale ed economica lungo tutta la filiera di produzione e fornitura della gomma naturale.

dotare i suoi impianti di produzione di tecnologie all’avanguardia e certificazioni green. I suoi centri di Ricerca&Sviluppo, che si trovano in Cina, Indonesia, Germania e Stati Uniti sono quindi dotati di pannelli solari per generare elettricità verde, sono in grado di garantire un tasso di efficienza di desolforazione di oltre il 95% (190 tonnellate in meno rispetto all’anno precedente) e utilizzano energie rinnovabili e un riciclo continuo dell’acqua che hanno migliorato le condizioni ambientali dei luoghi in cui sorgono gli impianti stessi. L’intero sviluppo della Supply Chain di Giti Tire è orientato verso la riduzione dell’impatto negativo della produzione di pneumatici sull’ambiente. Ogni partner scelto dall’azienda risponde alla filosofia di perseguire una crescita in termini di qualità e sostenibilità che tenga conto dell’importanza dell’ambiente.

INVESTIRE NELLA QUALITÀ

La qualità, quindi, è una vera e propria dichiarazione di intenti per Giti Tire. I suoi pneumatici sono prodotti rispettando la regola delle 4 R (Reduce, Reuse, Renew, Recycle) e garantendo così una vera e propria economia circolare: grazie al loro design innovativo sono in grado di garantire un consumo energetico minore e

una maggiore durabilità; i materiali utilizzati provengono da fonti rinnovabili e per le generazioni più recenti vengono spesso utilizzati materiali riciclati; tutti gli pneumatici Giti Tire sono ricostruibili. Il suo reparto di Ricerca&Sviluppo lavora continuamente per creare prodotti che siano migliorativi rispetto all’offerta già presente sul mercato. Ultimo nato di questa politica aziendale, il nuovo Giti GDR675 Combi Road per asse trattivo, che si pone l’ambizioso obiettivo di diventare leader di mercato nella resa chilometrica. Le già alte prestazioni dei suoi predecessori, il Giti GDR655+ e il Giti GDR665+, vengono superate da questo nuovo pneumatico in grado di garantire un miglioramento del 20% nel potenziale di resa chilometrica. Un battistrada direzionale che massimizza la trazione, riduce la rumorosità e migliora l’usura; una tecnologia 3D delle lamelle che collega i blocchi dello pneumatico conferendo rigidità al battistrada; nuovi espulsori di pietre nella scanalatura centrale che proteggono ulteriormente la carcassa, sono alcuni dei progressi tecnologici di cui questo pneumatico può vantarsi. Ancora una volta un esempio della continua crescita dell’azienda nei confronti dell’evoluzione della mobilità e dell’ambiente.

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AFTERMARKET

PNEUMATICI

Goodyear vola alto A Misano, in occasione del Gran Prix dei camion dove Goodyear è partner dell’ETRC, abbiamo avuto modo di conoscere le strategie del costruttore di pneumatici per rendere sempre più sostenibile la mobilità su gomma

L’

appuntamento è importante. Avere a disposizione uno dei maggiori rappresentanti del mondo dell’autotrasporto come Maciej Szymanski, Director Marketing Europe Commercial Business Unit per Goodyear, ci permette di parlare del futuro che riguarda il nostro pianeta. Non è un ‘esagerazione, anzi. La visione di un’azienda globale come Goodyear entra a pieno titolo in quel mondo prospettato dagli ultimi incontri internazionali. Non sono passate che poche settimane quando, alla COP26 di Glasgow, molti governi e imprese si sono impegnate a lavorare per trasformare in realtà molti di quegli obiettivi che, solo pochi anni fa, potevano sembrare desideri da libro dei sogni. Le multinazionali, come spesso accade, sono in movimento verso questi obiettivi da prima della politica. Una visione del futuro che, in casa Goodyear, sembra essere chiara riguardo a tutte le innovazioni che riguarderanno l’autotrasporto nei prossimi decenni: “La mobilità è al centro dei nostri valori”, ci conferma Maciej Szymanski. “Le nuove forme avanzate di mobilità che si stanno affermando

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– come lo sono le flotte, i veicoli autonomi, quelli connessi e quelli elettrici – stanno trasformando l’industria degli pneumatici. L’ambizione di Goodyear è quella di permettere a tutti i protagonisti di questo mondo una mobilità senza interruzioni, ecologica, sicura e affidabile. Lo pneumatico, infatti, è l’unico contatto che il veicolo ha con la strada; quindi, è uno dei ‘sensori’ più importanti per migliorare ulteriormente le prestazioni e la mobilità complessiva di ogni veicolo”.

ENERGIA PULITA

Parlando di sostenibilità e cambiamento climatico gli obiettivi di Goodyear si basano su quattro pilastri: “La valutazione dei possibili impatti sul clima è una preoccupazione globale e, in quanto azienda a livello mondiale, ci impegniamo attivamente a fare la nostra parte”, ricorda Szymanski. “Nel 2018 abbiamo lanciato ‘Goodyear Better future’ affinché la responsabilità aziendale fosse integrata a tutti i livelli della nostra organizzazione. Il nostro framework comprende 4 pilastri: approvvigionamento sostenibile, operazioni responsabili, mobilità avanzata e cultura ambientale”. Qualche esempio rende chiara la strategia che prevede energie rinnovabili già al 100% negli stabilimenti produttivi in Europa e Turchia, ovvero “il primo passo

di Andrea Trapani

di un piano multifase per l’approvvigionamento di energia rinnovabile al 100%”. Un lato importante viene dalla ricerca e dalle innovazioni tecnologiche: “Continuiamo a puntare sulle innovazioni tecnologiche, utilizzando e studiando materie prime alternative come nuovi tipi di gomma e l’olio di soia. Il nostro obiettivo è quello di produrre uno pneumatico al 100% con materiali sostenibili entro il 2030”. Sappiamo anche che l’impatto maggiore sul ciclo di vita dello pneumatico è nella fase di utilizzo del prodotto. “Un modo in cui Goodyear può influenzare positivamente questa fase”, spiega Szymanski, “è aumentando l'efficienza dei consumi di carburante dei clienti attraverso prodotti con una migliore resistenza al rotolamento, come la nuova gamma FUELMAX ENDURANCE (classificazione B in efficienza energetica dell’etichetta europea). Alcuni dati: una riduzione del 2% della resistenza al rotolamento si traduce in un risparmio di circa 1 tonnellata di emissioni di CO2 e 400 litri di carburante per camion, all’anno. Nel caso in cui una flotta di 100 veicoli passi da uno pneumatico con etichetta C a uno pneumatico con etichetta B a basso consumo, questo si traduce in un potenziale risparmio di 100 tonnellate di emissioni di CO2 e 40.000 litri di carburante, all’anno. Si può facilmente immaginare il potenziale


a favore dell’ambiente quando inizieremo a moltiplicare il numero di veicoli e flotte”. Goodyear, in tal senso, continua a contribuire nello sviluppo di un trasporto sempre più sostenibile estendendo la vita utile degli pneumatici con le soluzioni di ricostruzione e di monitoraggio degli pneumatici. Anche in questo caso Szymanski illustra come la ricostruzione porti a meno sprechi, meno energia e richieda solo un terzo dell’olio utilizzato nella produzione di uno pneumatico nuovo. “La sola riscolpitura dello pneumatico può offrire fino al 25% in più di chilometraggio”.

DATI E FUTURO, TRA MOBILITÀ E AMBIENTE

Non c’è solo il mondo degli pneumatici nel futuro di Goodyear che svolge un ruolo a 360 gradi nei servizi all’autotrasporto quando si tratta di prevedere, comunicare e trasformare i dati affinché la complessità delle operazioni quotidiane degli autisti siano il più semplice e sicuro possibili. “In questo modo le flotte possono essere assistite in modo più efficiente”, sottolinea Szymanski, “I potenziali problemi possono essere affrontati prima ancora che diventino visibili, informando gli autisti delle prestazioni di un veicolo, fornendo loro informazioni sulle condizioni che solo gli pneumatici possono percepire e – in futuro – comunicando anche le condizioni stradali a tutti gli utenti per consentire una vera e propria mobilità autonoma connessa”. Insomma, per dirla in poche parole. Goodyear è già pronta al futuro. Capire il perché è facile visto che è il partner di mobilità preferito e ritenuto più affidabile per alcune delle maggiori flotte di autotrasporto in Europa. Per questo, chiediamo a Szymanski, quanto sia essenziale continuare a cercare nuove soluzioni e servizi per supportare autisti e aziende ad essere efficienti e sostenibili allo stesso tempo. “Le nostre tecnologie possono aiutare ad affrontare molte delle sfide odierne, tra cui la riduzione delle emissioni, la

previsione dei guasti, la riduzione al minimo dei tempi di fermo e il monitoraggio della pressione e dell’usura degli pneumatici. Tutto per fornire una maggiore sicurezza e una mobilità più efficiente in termini di costi”, spiega. “Un esempio è la collaborazione strategica che abbiamo instaurato con ZF che combina le nostre competenze di gestione dei dati e delle flotte in un’unica soluzione interoperabile che fornisce informazioni chiare e fruibili ai fleet manager sullo stato e sulle manutenzioni necessarie a ciascun veicolo per minimizzare i tempi di fermo macchina”. Il grande vantaggio dell’offerta Goodyear-ZF, infatti, consiste nel fatto che non occorre preoccuparsi della presenza di più fornitori o dell’incompatibilità fra le tecnologie. Combinando il sistema TX-TRAILERPULSETM e le informazioni di TX-TRAILERFITTM con la soluzione di gestione degli pneumatici Goodyear TPMS, verrà fornita una visione completa delle prestazioni, dell’utilizzo e delle condizioni degli pneumatici e del parco rimorchi.

IL FUTURO

In chiusura abbiamo chiesto a Maciej Szymanski quali tendenze possiamo prevedere nel settore degli pneumatici per autocarri e autocarri leggeri per il prossimo futuro. La risposta è stata, ancora una volta, chiara: “Nei prossimi 5 anni il settore si concentrerà”, ci ha risposto, “principalmente nel diventare più digitale, più snello, più ecologico e più sicuro. L’importanza delle operazioni sostenibili crescerà ulteriormente come l’industria dei trasporti si svilupperà, in linea con l’ambizione della Commissione europea, tra la transizione ecologica e gli obiettivi 2050. Vedremo come avanzeranno tecnologie come la guida autonoma”, continua, “nella trasformazione graduale delle flotte e dei loro processi. Nel settore si possono prevedere

Maciej Szymanski.

nuovi modelli logistici e di business come parte dell’ecosistema. Ciò porterà a soluzioni interoperabili, pneumatici connessi, mobilità payper-use e veicoli completamente monitorati che forniranno informazioni utili a valore aggiunto. Ciò consentirà anche di connettere la rete di servizi, consentendo un’assistenza istantanea e potenzialmente in parte remota basata sullo scambio di dati in tempo reale”. Un futuro non così lontano. “Già collaboriamo con i principali OEM e i principali partner tecnologici per sviluppare le soluzioni digitali di oggi e di domani”, dice sorridendo Szymanski. Un esempio su tutti: dal 2016, la suite di soluzioni tecnologiche d’eccellenza “Goodyear Proactive Solutions”, riveste un ruolo di primo piano nel settore con lo sviluppo di algoritmi interni per prevedere e monitorare il comportamento degli pneumatici. “Attualmente disponiamo di un portafoglio completo di soluzioni intelligenti per il monitoraggio degli pneumatici come l’avanzato Goodyear Drive-Over-Reader che in ingresso e in uscita dal deposito fornisce pressione degli pneumatici, profondità del battistrada, carico per asse e totale del veicolo in pochi secondi; Goodyear TPMS che fornisce avvisi predittivi e in tempo reale su pressione e temperatura sia al conducente che al fleet manager, consentendo di evitare fino al 90% dei problemi relativi agli pneumatici; Goodyear DrivePoint, lanciata recentemente, facilissima da installare per monitorare la pressione degli pneumatici in cantiere o nel piazzale. Ognuna di queste soluzioni è personalizzata per soddisfare le esigenze specifiche dei nostri clienti e per ottimizzare il monitoraggio degli pneumatici e la manutenzione proattiva” È tutto? Forse no. Negli ultimi anni proprio Goodyear ha presentato concept di pneumatici iconici per le autovetture del futuro come Oxygene, Aero, Eagle 360: “Non stiamo mai fermi. Possiamo solo anticipare che i nostri team ed esperti stanno lavorando su innovazioni anche per i veicoli commerciali e industriali”. Parola di Maciej Szymanski. Un saluto che ci porta idealmente agli pneumatici del futuro per i truck che verranno. Prima di quanto si pensi, probabilmente.

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Mobilità garantita da

ZF Italia

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ZF

I NUMERI DI ZF La mobilità è un’esigenza fondamentale che sta evolvendo rapidamente e ZF offre soluzioni adeguate a questa sfida, molte già di serie a cura della

Redazione

ZF

è un gruppo tecnologico presente in tutto il mondo che fornisce sistemi per autovetture, veicoli commerciali ed applicazioni nell’ambito della tecnologia industriale. Fornisce soluzioni complete in termini di prodotto e di software ai costruttori

ZF FRIEDRICHSHAFEN AG 150.000 collaboratori 271 sedi in 42 Paesi

ZF ITALIA S.R.L. 138 collaboratori 3 sedi (Assago-Milano, Roma e Torino) INFO:

www.zf.com; www.aftermarket.zf.com di veicoli, così come ai nuovi fornitori di servizi di mobilità e del trasporto, consentendo una nuova generazione di mobilità. Per raggiungere questi obiettivi ambiziosi ZF ha acquisito nel 2016 la società 2getthere che già produce applicazioni per il trasporto automatizzato di livello 4, operando in infrastrutture isolate, come magazzini, o in corsie dedicate o in traffico misto.

ASSISTENZA NEL POSTVENDITA CON ZF AFTERMARKET

Per dare maggior supporto a livello locale, è stata creata una divisione specifica, ZF Aftermarket, che garantisce il contatto diretto con i partner e i clienti finali ed il costante trasferimento nel mercato postvendita

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dell‘esperienza ed innovazione del primo equipaggiamento. In Italia ZF Aftermarket è presente dal 1990 ad Assago (Milano) e fornisce supporto alle divisioni e partner OE anche attraverso una rete capillare di distribuzione e di officine affiliate, ZF Service Partner, ZF Service Point e Alltrucks, tutte supportate ed aggiornate dal reparto di assistenza tecnica ZF. Inoltre, ZF Italia fornisce ricambi originali e kit di riparazione a marchio ZF per le trasmissioni, a marchio LEMFÖRDER per tiranteria e componenti sterzo e sospensioni, a marchio SACHS per frizioni ed ammortizzatori ed a marchio TRW per sistemi frenanti.

ASSISTENZA 24/24H

Dal 2004 ZF Italia vanta un Centro Servizi Officina con personale qualificato e sempre aggiornato dalla casa madre che svolge attività di manutenzione, riparazione e revisione su tutti i prodotti ZF. La gamma di servizi è davvero completa su tutta la driveline e lo chassis dei veicoli: dall’assistenza 24/24h alla manutenzione personalizzata per le flotte, agli interventi esterni, alla diagnosi avanzata, fino alle revisioni di tutte le trasmissioni ZF con collaudo finale al banco prova. Un servizio accurato, completo ed efficace offerto da un componentista che guida il progresso tecnologico. Per una mobilità garantita.



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DIESEL TECHNIC

Obiettivo

25/25

25 milioni di fatturato entro il 2025. È questo il traguardo che si è posta

Diesel Technic Italia al suo quinto anno di presenza nel nostro Paese di

Luca Barassi

N

el 2016, quando il costruttore di ricambi tedesco è “atterrato” in Italia, la sede era composta da 400 mq di uffici, 1400 di magazzino, 450 pallets di spazio a scaffale, 4400 metri lineari di scaffalatura e una capacità di stoccaggio di circa 10 mila articoli. Oggi il magazzino occupa 2800 mq, lo spazio a scaffale è di 850 pallets con 6000 metri di scaffalatura e 21000 articoli che possono essere gestiti presso la sede. L’unica cosa che non è cambiata è lo zoccolo duro della forza lavoro di Diesel Technic Italia che da cinque anni non ha perso nessuna risorsa, aumentando di anno in anno il personale impiegato, da sei a 16 persone. “Questo – afferma Walter Schiavi, direttore generale della filiale – è uno dei nostri maggiori motivi di orgoglio. Ogni persona che è entrata in azienda dal primo giorno ad oggi, non è mai uscita. Questo testimonia lo spirito di squadra del nostro team che si trasferisce poi al cliente finale in qualità, disponibilità e capacità di risposta alle sue esigenze. Io sono stato il primo assunto in Diesel Technic Italia e il mio obiettivo di partenza è stato quello di scegliere l’ubicazione strategica della nuova sede, ricaduta su Verona. Il secondo passo è stata l’assunzione

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del responsabile della logistica il quale, a sua volta, ha scelto le persone che avrebbero costituito la sua squadra”.

LE CHIAVI DEL SUCCESSO DI DT ITALIA

Un team di persone che lavora insieme per raggiungere gli obiettivi è, come detto, il miglior viatico per soddisfare i propri clienti, ma i plus di questa brillante organizzazione sono tanti: a partire dal servizio offerto con un orario di lavoro prolungato, la consegna in giornata in molte regioni italiane (2 consegne al giorno) e la consegna notturna. Il 98-99% di tutti gli ordini proviene dal portale, il che significa che il nostro Customer Service può concentrarsi su attività a valore aggiunto, come i resi, le garanzie e l’approvvigionamento di prodotti che oggi, come detto, arriva ad oltre 21 mila articoli a stock. Insomma, un approccio di tipo “Amazon”, pensato e sviluppato per il comparto del trasporto e per tutti i brand. “In Italia – interviene il Sales Manager Carlo Antonio Pietropaolo – abbiamo 80 clienti che sono esclusivamente rivenditori o distributori, senza andare a toccare direttamente le flotte in modo da rispettare la filiera. In questo modo possiano soddifare tutto il mercato automotive con la linea DT Spare Parts che consta di oltre 40 mila prodotti e offre una garanzia di 24 mesi, e con il marchio SIEGEL che ha una gamma più limitata ed economica per un target ben definito”.

Walter Schiavi, General Manager Diesel Technic Italia.

PARTS SPECIALISTS

Il servizio post-vendita ricopre una posizione centrale nelle strategie di Diesel Technic: una customer care pronta a supportare il cliente e una gestione attenta della qualità e delle garanzie sono affiancate da un’iniziativa speciale per fornire assistenza tecnica di primo livello: il team internazionale dei Parts Specialists. Questo progetto, nato con l’obiettivo di offrire il miglior supporto possibile a tutta la filiera fino a fornire consigli tecnici di manutenzione e riparazione alle officine e alle flotte, ha acquisito grande successo nel corso del tempo. Oggi nel gruppo c’è anche un Team di Parts Specialists italiano, composto da due collaboratori con una grande esperienza nel settore dei ricambi per veicoli industriali e commerciali. Il loro compito è da una parte quello di aiutare i clienti diretti, distributori e ricambisti, nell’individuazione dei ricambi corretti, destreggiandosi con competenza nel mondo di codici, cross reference, applicazioni e allestimenti. “Il fatto di avere due Parts Specialists italiani nel nostro team – conclude Schiavi – è un grande vantaggio perché fa sì che i nostri clienti ottengano risposte in modo tempestivo e nella propria lingua. Questo speciale supporto alla filiera contribuisce a perfezionare il lavoro e a soddisfare il cliente finale, riducendo lo stress di chi è impegnato attivamente nella riparazione e nella distribuzione ricambi”.


ANNO 1- NUMERO 8 -

dicembre 2021/gennaio 2022

LA LOGISTICA DEI CARBURANTI I nostri approfondimenti sulle filiere logistiche si concludono con il mondo petrolifero

INTERMODALITÀ Le autostrade viaggianti sono un’ottima soluzione per un trasporto multimodale

FORMAZIONE Due esempi diversi per formare i manager della logistica



L’editoriale di

GIORGIO COORDINATORE LOGISTICA OGGI

L

VIZIOLI

1

a professione del logistico ri-

tessuto connettivo di tutta la nostra vi-

chiede senz’altro una prepara-

ta, sul lavoro e nella quotidianità, più

zione di base, sia essa accade-

di ogni altro segmento dell’economia è

mica (ingegneria, economia),

sensibile al cambiamento. Anzi, a volte,

sia a livello di scuola superio-

è proprio dalla logistica che arrivano i

re (istituti tecnici industriali, con indi-

primi segnali dei cambiamenti incipien-

con umiltà e curiosità, è indispensabi-

rizzo logistico/trasportistico/informati-

ti, quando non è addirittura la logistica

le per operare con efficienza restando,

co). È, tuttavia, anche un mestiere in

stessa a ingenerarli e determinarli.

come si usa dire, al passo con i tempi.

cui molto contano la pratica e l’espe-

Ma il talento, l’esperienza e la prepara-

Anche perché le situazioni di crisi, i pro-

rienza, oltre a una serie di fondamentali

zione di base possono non essere suffi-

blemi, le difficoltà la maggiore parte del-

soft skills, quali la prontezza di riflessi,

cienti ad affrontare le sfide del cambia-

le volte non avvisano prima di arrivare.

la flessibilità mentale e comportamen-

mento. Per questo, occorre disporre di

E, quando arrivano, è troppo tardi per

tale, la capacità di prendere decisioni

strumenti adeguati a gestire un mondo

rimediare cercando di acquisire le co-

rapide, assumendosene la responsa-

che cambia in modo estremamente ra-

noscenze necessarie.

bilità, la disponibilità al cambiamen-

pido. Soprattutto quando le crisi sono

Per questo, in questo numero di Logistica

to. Tutte doti naturali, che si possono

complesse e richiedono tempi di rea-

Oggi abbiamo voluto porre l’accento

coltivare e sviluppare, se non addirit-

zione veloci e soluzioni elaborate e so-

sulla formazione, illustrando due esem-

tura creare. Chi scrive ha visto persone

prattutto efficaci.

pi diversi – una società per i propri di-

talentuose ma distratte, molto distrat-

Ecco che, in questi casi, entra in gioco

pendenti e un’associazione per i propri

te, riuscire in qualche mese a diven-

un quarto fattore: la formazione continua.

iscritti (e non solo) – accomunati dal

tare precise e puntuali, valorizzando

Per un supply chain manager, l’aggiorna-

principio che anche i logistici non de-

così, esponenzialmente, il loro talento.

mento permanente è fondamentale. Non

vono mai trascurare l’importanza del-

Proprio perché la logistica fa parte del

smettere mai di studiare e di imparare,

la conoscenza.

SOMMARIO 2

4

8

10

12

NEWS LOGISTICHE

ORO NERO

INTERMODALITÀ

FORMAZIONE 1

FORMAZIONE 2

Pillole logistiche dall’Italia e dal mondo per non perdersi nulla di uno dei settori più strategici della nostra economia

La logistica dei prodotti petroliferi fa parte di una filiera ricca e complessa

Le Autostrade Viaggianti rendono ancora più green il trasporto su gomma

Il manager della logistica: un ruolo cruciale per l’efficienza delle aziende del comparto

Nasce la CSCMP Academy dalla competenza e dal know-how dei professionisti della logistica

G iorgio Vizioli e Paolo Volta

G iorgio Vizioli

Francesco Galimberti

Rosella Trombetta


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CISCO WEBEX HOLOGRAM, REALTÀ AUMENTATA PER LA PROGETTAZIONE DEI VEICOLI INDUSTRIALI Quel futuro che appena qualche anno fa immaginavamo distante da noi anni luce, in realtà è già qui. Lo ha dimostrato Cisco durante il suo evento annuale WebexOne presentando un’anteprima di Webex Hologram, tecnologia che tramite l’utilizzo di visori dotati di Realtà Aumentata (AR) permette di visualizzare immagini in 3D. Questa tecnologia è destinata ad avere un impatto decisivo su moltissimi settori, tra cui quello della progettazione automotive, offrendo la possibilità di interagire con un prototipo fisico di un veicolo, condividerlo nell’esperienza AR per esaminare e fornire un feedback sul motore e sui

GRUPPO TOSANO

PERSEO TRAILER ALL IN DOOR

NUOVO MAGAZZINO AUTOMATICO CON SYSTEM LOGISTICS

LA SICUREZZA A UN LIVELLO SUPERIORE

Gruppo Tosano, uno tra i principali operatori nella distribuzione alimentare nell’Italia nordorientale, con tremila dipendenti e 16 ipermercati, ha realizzato un nuovo magazzino automatico in collaborazione con System Logistics. Una scelta determinata dall’accentuata crescita delle referenze e dei volumi di deposito. Si tratta della quarta struttura operativa che Gruppo Tosano realizza con System Logistics a partire dal 2015, per garantire al cliente maggiore efficienza in termini di logistica distributiva, con un impatto significativo sull’ottimizzazione dei costi a favore di una maggiore flessibilità.

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componenti. Con la tecnologia degli ologrammi si può mostrare immediatamente un componente del motore da ogni angolazione, vederne il posizionamento e istruire i meccanici sul montaggio e sull’uso come se fossero in presenza.

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La sicurezza, quando si parla di autotrasporto, assume un ruolo fondamentale. Gli operatori logistici cercano quotidianamente le soluzioni più adatte alle loro esigenze ma forse non tutti sanno che di recente Multiprotexion ha lanciato sul mercato PERSEO TRAILER ALL IN DOOR: una nuova soluzione pronta da installare composta da chiusura elettromeccanica con pistone Lock Matix, sensore luce e movimento Microlumix, una batteria al litio espandibile collegata ai pannelli fotovoltaici Solar Matix, il tutto racchiuso all’interno

di un unico box IP67 a tenuta stagna e protetto da sensori anti-manomissione e dai sensori anti-intrusione installati sul portellone del rimorchio. L’interazione tra questi componenti consente al rimorchio di rimanere sempre alimentato ed in sicurezza (anche se scollegato dal trattore), grazie alla costante connessione con la Centrale operativa Multiprotexion 24/7. Con questa innovativa soluzione Multiprotexion si conferma uno dei principali players europei per quanto riguarda la sicurezza dei mezzi e delle merci trasportate.


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OFFICINA DELL’ASFALTO NUOVO IMPIANTO PER IL MANTO AUTOSTRADALE È nata Officina dell’Asfalto, società specializzata nella realizzazione di asfalto stradale. Controllata in parti uguali dal Gruppo Officina della Ghiaia e da Sca.Ma. Strade, la nuova realtà dispone di un impianto di produzione situato ad Arluno, in provincia di Milano. Officina dell’Asfalto è in grado di produrre tutti i tipi di asfalto, in ogni componente: strato base, a maggiore granulometria, binder e strato finale, il cosiddetto tappeto. La capacità produttiva della struttura è di 175 tonnellate di asfalto l’ora. Uno dei punti di forza della nuova struttura è l’ubicazione a poche centinaia di metri dall’autostrada A4 Torino-Milano, che consente di intervenire con tempestività per ogni necessità di manutenzione o ripristino: la vicinanza è un elemento fondamentale, perché l’asfalto è prodotto a caldo e può essere quindi trasportato in un raggio massimo di 80-100 chilometri per giungere sul luogo dell’utilizzo in condizioni ottimali per la posa.

LOGISTICA FASHION BRACCHI INVESTE NEL RITORNO IN ITALIA DI STIRO E RICONDIZIONAMENTI Reshoring, il colosso della logistica bergamasco fa il punto sui due hub di Verona e Padova. Bracchi, multinazionale della logistica, oggi lavora su dodici poli logistici e sette filiali regionali per un totale di 300.000 metri quadri di magazzini operativi, i dipendenti sono più di 600 nei diversi stabilimenti. Il core business è sempre stato quello dei trasporti eccezionali di macchinari di grandi dimensioni, ma da alcuni anni l’azienda ha deciso di investire anche nel segmento del fashion. Un settore, questo, complicatissimo dal punto di vista logistico, dovendo gestire in modo ottimale picchi di lavoro molto intensi. Oggi il dipartimento Fashion di Bracchi lavora con le più note eccellenze italiane, collezioni che devono essere tutelate sotto tutti gli aspetti, dalla sicurezza alla qualità fino alla segretezza e alla tutela della creatività. Allo stesso tempo il modello di logistica in outsourcing di Bracchi, mantenendo la propria indipendenza, riesce a garantire un servizio sartoriale, capace di seguire la stagione della moda e le sue esigenze sia nella fase inziale di stiro e ricondizionamento, fino alla consegna nei singoli retail a livello europeo.

“Il covid e la crisi delle materie prime hanno dimostrato che la dipendenza dal Far East, e dunque dalla logistica via container, non è sostenibile nel medio periodo”, spiega il business developer Matteo Vaccari. “Molte griffe stanno riportando la produzione in Italia, molte tra quelle più celebri a livello internazionale hanno attivato produzioni in Veneto,

dove nel frattempo gli artigiani specializzati nelle lavorazioni conto-terzisti non hanno più la capacità produttiva di qualche anno fa. Per questo abbiamo deciso di investire nei macchinari di stiratura industriale, ma anche nei relativi impianti di aspirazione: siamo convinti che il mondo della logistica fashion sia ad una svolta epocale, è iniziata l’era del reshoring”. www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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NERO PROSEGUIAMO IL NOSTRO VIAGGIO NELLA LOGISTICA

[FILIERE]

DI SEGMENTI SPECIFICI GUARDANDO DENTRO AL MERCATO PETROLIFERO

di GIORGIO VIZIOLI e PAOLO VOLTA

L

a filiera del petrolio inizia dalla estrazione del greggio per concludersi con la erogazione del prodotto finito nel punto vendita. Il trasporto del petrolio avviene tramite petroliere, oleodotti, treni con vagoni cisterna e autocisterne; per lunghe distanze avviene prevalentemente mediante l’impiego di petroliere e oleodotti. Gli oleodotti, interrati o adagiati sui fondali marini, comprendono un complesso di condotte, stazioni di pompaggio, di controllo e di sicurezza. Le caratteristiche costruttive degli oleodotti, le protezioni delle tubazioni, i dispositivi di sicurezza per l’interruzione del flusso e i sistemi di controllo garantiscono elevati livelli di prevenzione contro le fuoriuscite di prodotto. Gli oleodotti sono una parte integrante del sistema logistico italiano e assolvono

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TRASPORTARE OGGI  dicembre 2021/gennaio 2022

un ruolo essenziale per il trasporto di greggio e dei prodotti petroliferi, garantendo la movimentazione di quantitativi elevati, anche su distanze molto lunghe. Si tratta di oleodotti terrestri che si

diramano al di fuori del sedime impiantistico di raffinerie e depositi. Alla fase di raffinazione che svolge essenzialmente attività di trasformazione/ produzione di prodotti, seguono le

focus Cosa sono le riserve strategiche? Si tratta, in buona sostanza, di grandi quantità di gas, ubicate in depositi naturali: nessuna enorme cisterna o contenitore artificiale, quindi, ma vecchi giacimenti di metano che erano situati in val Padana e che furono sfruttati negli anni subito dopo l’ultima Guerra. Questi depositi hanno una duplice funzione: una parte di questo gas serve ad aiutare a gestire i picchi e i cali della domanda (nella stagione fredda i consumi sono notevolmente superiori rispetto a quella calda e occorre attingere a queste riserve) ma una parte di questi depositi è intangibile, perché è destinata unicamente a essere utilizzata in caso di emergenza, come una guerra o una crisi internazionale. L’Italia dispone di riserve strategiche di gas naturale che mettono al riparo il paese, o quanto meno le utenze civili

e quelle di interesse strategico, per almeno tre mesi in caso di problemi di approvvigionamento dall’estero, che rappresenta per l’Italia la principale fonte di energia. In tempi normali la differenziazione delle fonti, tra Russia, Nordafrica e altri paesi assicura una fornitura lievemente sovrabbondante, su base annuale, rispetto a quanto serva a tutto il sistema italiano. A complemento di questo sistema di importazione vi sono risorse che sono presenti sul territorio nazionale, rappresentate dai giacimenti di gas naturale, presenti soprattutto nel Mare Adriatico, sia nelle acque territoriali sia nella zona economica esclusiva italiana. Ma la produzione domestica di gas copre solo il 10% del fabbisogno ed è quindi indispensabile possedere uno o più siti di stoccaggio dove accumulare il metano


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vincoli tecnologici, economici e normativi. Non tutti gli attori dispongono di capacità di stoccaggio uniformemente diffuse sul territorio e ciò genera la necessità di ricorrere a scambi di prodotti fra le società all’interno di differenti aree geografiche, allo scopo di sopperire a eventuali sbilanci rispetto alla fase finale di distribuzione.

LA DISTRIBUZIONE DEI PRODOTTI PETROLIFERI

attività di trasporto e stoccaggio dei prodotti, suddivise tra compagnie petrolifere ed operatori privati indipendenti. Infine, il sistema delle vendite all’ingrosso (extra rete) o al dettaglio dei carburanti

(rete) e dei prodotti petroliferi in genere. La fase di logistica e stoccaggio ricopre un ruolo strategico. In particolare, la capacità di stoccaggio è difficilmente incrementabile a causa di un insieme di

I carburanti sono distribuiti attraverso tre canali distinti: le reti stradale e autostradale e la cosiddetta extra-rete. La rete italiana è caratterizzata da una presenza diversificata di tre attori: compagnie petrolifere, pompe bianche, Grande Distribuzione Organizzata. La distribuzione extra-rete riguarda tutti i prodotti petroliferi commercializzati sul territorio nazionale a esclusione di quelli ceduti sulla rete carburanti Le aziende dell’extra-rete sono costituite dai rivenditori indipendenti, che operano nella distribuzione all’ingrosso di prodotti petroliferi. I principali prodotti commercializzati nel canale extra-rete sono gasolio e benzina per l’autotrazione al comparto della logistica, carburanti per agricoltura, marina e industria, combustibili per il riscaldamento al settore civile, oli lubrificanti e oli combustibili.

che serve a fare funzionare il paese. A confermare la validità di questa scelta da parte dei governi italiani, possiamo citare due esempi relativamente recenti in cui le riserve strategiche si sono rivelate utili. La prima volta fu all’inizio del secolo, a causa di una crisi diplomatica determinata dagli attriti tra Russia e Ucraina (dove transitano alcuni tra i maggiori metanodotti), a causa di dispute sui diritti di transito reclamati dal governo di Kiev e non concessi da Mosca. In quei giorni, l’economia e la vita del paese non si fermarono, perché si poté attingere per l’appunto a queste riserve. Il secondo caso fu il conflitto libico del 2012, durante il quale all’Italia mancò in pochi giorni il 20% del gas importato. Fortunatamente la guerra finì in tempi abbastanza rapidi e pochi mesi dopo la fornitura riprese.

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[FILIERE]

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La rete italiana è caratterizzata da un numero eccessivo di punti vendita: il confronto con i Paesi europei ci vede al primo posto per numero di impianti con una presenza di attività non oil modesta. Per contro, la rete italiana si distingue dalle altre principali realtà europee per la sua capillarità e, di conseguenza, maggiore vicinanza al consumatore.

NON SOLO PETROLIO La struttura del mercato petrolifero italiano, come nella maggior parte dei paesi europei, è caratterizzata da diversi stadi: produzione, trasporto e stoccaggio e, infine, commerciale e distributivo. In queste fasi si identificano tre macrosistemi: il sistema della raffinazione (trasformazione e realizzazione di prodotti), logistica (trasporto e stoccaggio dei prodotti, suddivisi tra compagnie petrolifere e operatori privati), vendite dei carburanti e dei prodotti petroliferi in genere all’ingrosso o al dettaglio. La struttura della logistica è articolata in depositi costieri, in grado di ricevere direttamente via mare i prodotti finiti, e in depositi situati all’interno del territorio nazionale, collegati a raccordi ferroviari o che operano in regime di depositi fiscali, gestiti dallo Stato e da operatori privati dei settori logistico ed energetico che svolgono attività sia di stoccaggio e movimentazione di prodotti per conto di committenti proprietari della

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TRASPORTARE OGGI  dicembre 2021/gennaio 2022

merce, sia commercializzazione di propri prodotti. Tra i prodotti stoccati troviamo in primo luogo il GNL (Gas Naturale Liquefatto), miscela di idrocarburi (soprattutto etano e metano), in cui si trovano anche azoto e tracce di CO2 e ossigeno. Si tratta di un liquido criogenico, vale a dire un fluido che ha il suo punto di ebollizione a temperature molto basse (circa -150°C). Pertanto, non si mantiene liquido dalla pressione ma è stoccato e trasportato liquido a pressioni di poco superiori rispetto a quella atmosferica, con una riduzione del volume di circa 600 volte, e si mantiene freddo grazie all’equilibrio liquido-vapore che si crea nel contenitore. Il GNL può così essere stoccato e trasportato per lunghe distanze fino ai mercati di consumo, dove è poi utilizzato in forma liquida o rigassificato. Il GNL si caratterizza per la notevole versatilità negli ambiti d’impiego e per un impatto ambientale molto ridotto. L’impiego di GNL come combustibile è incentivato a livello nazionale ed europeo per i trasporti, siano essi su gomma o su nave. Il GPL (Gas di Petrolio Liquefatto) è un sottoprodotto dei processi di lavorazione di greggio e gas naturale. È caratterizzato da un’alta resa in termini di calore e di energia e da un moderato impatto ambientale: non inquina suolo e acqua e contribuisce al contenimento dell’inquinamento atmosferico per


2

Definizioni Il Petrolio

via del basso contenuto di zolfo. Il suo impiego va dall’uso domestico a quello industriale, dal settore agricolo a quello navale. Rispetto ad altri combustibili il GPL garantisce maggiore potere calorifico, minore variazione di rendimenti in funzione di fattori ambientali, maggiore stabilità della composizione. Il GPL ha un ruolo importante nel campo dell’autotrazione e può contare su una logistica consolidata ed efficiente a livello nazionale. Il Biodiesel è l’unico carburante rinnovabile in forma liquida disponibile sul mercato. Si ottiene da oli vegetali (colza, girasole o altri) e può essere utilizzato come combustibile, puro o miscelato. Il suo impiego modera considerevolmente le emissioni di CO2 e azzera quelle di zolfo. Garantisce inoltre un’ottima resa nelle prestazioni dei veicoli e degli impianti di riscaldamento.

Il petrolio è una forma primaria di energia combustibile. I combustibili sono formati principalmente da idrogeno e carbonio. Non a caso i composti formati da queste sostanze sono chiamati anche idrocarburi. Il petrolio, quello grezzo che viene estratto da giacimenti dentro gli strati superiori della crosta terrestre, è una mescolanza di diversi idrocarburi, la cui composizione varia a seconda del luogo di provenienza. Oltre a idrogeno e carbonio il petrolio contiene altre sostanze non essenziali alla combustione, dette impurità (come lo zolfo). Il termine petrolio deriva dal latino, e significa “olio di roccia”. Il petrolio è stato presto ribattezzato

Attualmente, con una capacità produttiva di 1,5 milioni di tonnellate annue, l’Italia è al quinto posto tra i paesi europei. La produzione del biometano, infine, avviene per la decomposizione biologica di sostanze organiche in assenza di ossigeno, in un processo definito digestione anaerobica. Le materie prime per la sua produzione sono i reflui zootecnici,

“oro nero”. Si tratta di una risorsa dagli utilizzi più diversi (il petrolio greggio è un bene inutile: da solo serve a poco se non è oggetto di raffinazione; ne consegue che logistica e trasporto assumano a volte un ruolo che non è propriamente tecnico). La materia e i suoi derivati rappresentano una fonte di energia (anche termica) e vengono utilizzati per i motori della maggioranza dei veicoli, su terra, aria e rotaia. Inoltre, il petrolio è utilizzato come materia base per molti prodotti chimici industriali. I carburanti per autotrazione (benzina e gasolio) possono essere considerati omogenei all’interno di ciascuna categoria, in quanto il consumatore finale non percepisce differenze tra i marchi.

il FORSU, le produzioni agricole dedicate e i rifiuti da giardinaggio e gestione del verde. Essendo allo stato gassoso, se utilizzato come combustibile riduce significativamente le emissioni di particolato e può essere impiegato anche dai veicoli alimentati a gas naturale o metano di origine fossile. www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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8

IL CAMION PRENDE IL TRENO

TRA LE TANTE MODALITÀ DI TRASPORTO COMBINATO, C’È QUELLA DELLE AUTOSTRADE VIAGGIANTI. EFFICACI, ECOLOGICHE ED ECONOMICHE

[INTERMODALITÀ]

di GIORGIO VIZIOLI

S

e la parola d’ordine della logistica di questi anni è intermodalità, l’autostrada viaggiante ne è una delle realizzazioni più evidenti ed efficaci. Ma, prima di tutto, che cos’è una autostrada viaggiante non accompagnata? Si tratta di una modalità di trasporto combinato, che consiste nel trasportare su treni merci, per tratte di media e lunga percorrenza, veicoli industriali e stradali di ogni tipo, in modo particolare semirimorchi. L’integrazione tra ferro e gomma è quindi totale perché, una volta scesi dal treno, i semirimorchi trovano ad attenderli autisti e motrici con i quali percorrere su strada solamente il primo e l’ultimo miglio, raggiungendo così le destinazioni finali e mantenendo la piena autonomia del rapporto con i loro clienti. Per l’autostrada viaggiante non accompagnata sono utilizzati speciali carri ferroviari,

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TRASPORTARE OGGI  dicembre 2021/gennaio 2022

detti tasca, in grado di accogliere i semirimorchi in particolari strutture; in passato, si potevano caricare solo i camion cosiddetti gruabili (che erano solo il 10% dei veicoli in circolazione), ossia che potevano

essere issati sul treno con il supporto di una gru; oggi, invece, è possibile fare salire a bordo tutti i tipi di camion perché la funzionalità del sistema è assicurata dalle culle.

Palletways Palletways, è stata fondata nel 1994 nel Regno Unito e oggi è leader europea di trasporto espresso di merce pallettizzata. Il network italiano è stato costituito nel 2002 ed è la prima rete nazionale di movimentazione di merce pallettizzata, contando su 130 concessionari e tre hub in tutta Italia. L’offerta dell’azienda prevede servizi di consegne con tempistiche differenziate (24/48 ore o 48/72 ore) oppure personalizzabili. Certificata ISO 9001 e 14.001, Palletways assicura un track&trace completo oltre alla possibilità di acquisire ulteriori dati e informazioni sulla merce affidata sul portale riservato ai clienti. Massimiliano Peres.


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ALCUNE RETI DISPONIBILI La prima autostrada viaggiante in Italia è stata realizzata lungo la costa adriatica, nella tratta tra Brindisi e Forlì-Villa Selva, con partenze e arrivi nei rispettivi scali intermodali: un tragitto di circa 750 chilometri, che con il treno si coprono in sole dodici ore, molto meno del tempo occorrente per percorrere la stessa distanza su strada, tenuto conto dei vincoli vigenti per gli autisti dei mezzi gommati e delle limitazioni sulla strada. L’iniziativa è frutto della partnership tra le aziende Lotras, Primiceri (entrambe concessionarie del network Palletways, leader europeo del trasporto espresso di merce pallettizzata) e VTG, specializzata nella fornitura di attrezzature ferroviarie. Sull’autostrada viaggiante Brindisi-Forlì sono previsti per ora dodici treni alla settimana, nelle due direzioni, con sei partenze serali da ognuna delle due località collegate. Secondo le previsioni, i TIR e gli autoarticolati che non viaggeranno più su strada ma su rotaia saranno mediamente più di 300 alla settimana, per un totale di 15 mila camion all’anno. “I vantaggi – ha spiegato a Logistica Oggi Nazario De Girolamo, direttore generale Lotras – sono molteplici: infatti, trasferendo una significativa percentuale del trasporto merci su ferrovia, si alleggerisce considerevolmente il traffico stradale su gomma, con benefici evidenti in termini di impatto ambientale e sicurezza, ma anche per quanto concerne l’efficienza e la puntualità del servizio: vi è maggiore certezza del

Sonia Primiceri.

Primiceri Trasporti Fratelli Primiceri è stata fondata nel 1957 da Rocco Primiceri, con l’obiettivo di creare la più grande piattaforma logistica del Salento. Certificata ISO 9001, oggi è concessionaria del network Palletways per le provincie di Lecce, Brindisi e Taranto ed è il principale punto di riferimento per il trasporto su gomma e per i servizi logistici nella regione.

Lotras Fondata nel 1998 da Armando de Girolamo e dai figli Nazario e Domenico, Lotras opera in Italia e in Europa nel trasporto multimodale delle merci, con leadership assoluta nel trasporto dei liquidi alimentari. Negli ultimi anni, ha sviluppato soluzioni specifiche per le diverse filiere, realizzando tra l’altro i terminal ferroviari di Foggia e Forlì e la piattaforma logistica di Faenza, infrastrutture collegate a un reticolo di tracce internazionali per connettere le realtà produttive e commerciali del Mezzogiorno con le dorsali Adriatica e Tirrenica e, da queste, con il Centro-Nord dell’Europa. Lotras collabora inoltre con il mondo accademico e scolastico, per stage aziendali e tirocini formativi.

rispetto dell’orario, perché diminuisce la possibilità di blocchi dovuti ad ingorghi o incidenti stradali”. “Abbiamo voluto unire le rispettive specializzazioni e competenze per un progetto inclusivo – ha aggiunto Sonia Primiceri, amministratore unico Primiceri – e ci auguriamo che questa positiva esperienza possa essere ampliata anche su altre tratte, con sempre più treni e sempre più camion su ogni treno; una linea da Palermo al Tirolo sarebbe il primo vero passo per accorciare le distanze e unire l’Italia. Abbiamo sposato questo progetto perché, oltre a ridurre tempi e costi di percorrenza, consente agli autisti di lavorare meglio, in termini di orari ma anche di sicurezza, sia stradale sia per quanto riguarda il rischio di furti o aggressioni; inoltre, l’autostrada viaggiante evita le rotture di carico, con tutte le loro implicazioni, perché le merci arrivano a destinazione sullo stesso mezzo sul quale sono partite, mentre gli autisti, impegnati nei terminal di partenza e arrivo, tornano più agevolmente a casa con una migliore qualità della vita”.

Nazario De Girolamo

COSA RAPPRESENTA PER LA LOGISTICA In definitiva l’autostrada viaggiante, quale esempio efficace ed efficiente dell’intermodalità, interpreta e supporta le iniziative del sistema logistico italiano per la transizione ecologica e per il raggiungimento degli obiettivi sulla decarbonizzazione fissati dall’Unione Europea. “Il progetto intermodale realizzato da Lotras e Primiceri – ha commentato Massimiliano Peres, CEO Palletways Italia – è stato favorito dalla condivisione degli stessi valori di qualità, efficienza e sostenibilità che caratterizzano il nostro network e rappresenta una concreta risposta alle nuove sfide del settore dei trasporti, chiamato oggi ad affrontare il problema della mancanza di autisti e di sostenibilità ambientale. Fare parte del network internazionale Palletways è una opportunità per tutte le aziende di trasporto che, da un lato, possono accrescere il proprio business attraverso la rapidità e la qualità dei servizi forniti dal Network e, dall’altro, possono sviluppare nuove collaborazioni e sinergie con altre aziende concessionarie”. www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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10 UN RUOLO FONDAMENTALE

IL MANAGER DELLA LOGISTICA [FORMAZIONE]

di FRANCESCO GALIMBERTI

MA CHE NECESSITA DI UNA ADEGUATA FORMAZIONE PROFESSIONALE

L

a logistica sta attraversando una fase di profonda trasformazione. Ed è proprio in contesti così dinamici che risulta fondamentale la capacità della leadership (ma non solo) di gestire cambiamenti ed evoluzioni: “In un’epoca di grandi cambiamenti come quelli che stiamo vivendo – spiega Luisa Martino, responsabile Risorse Umane di CEVA Logistics – i manager sono chiamati a una sfida importante, che riguarda l’evoluzione della propria figura lavorativa. Un’evoluzione che comporta il superamento di divisioni e separazioni di ruolo spesso limitanti e che permette invece lo sviluppo, da parte del manager, di una visione di insieme in grado di conciliare diversi aspetti. In questa maniera, il “nuovo” manager può offrire un servizio adeguato ai propri clienti, grazie ad una padronanza completa di diverse competenze: dalla commerciale alla finanziaria fino all’operativa”. Partendo da questo presupposto, CEVA Logistics ha avviato, nel 2019 (anno in cui l’azienda ha attraversato una fase di forte trasformazione) un progetto formativo, CEVA Academy, finalizzato a sostenere il proprio percorso di cambiamento. L’Academy nacque quindi per fornire ai manager nuove competenze e, al contempo, per fare emergere figure manageriali in grado di affiancare alle competenze specifiche del settore anche opportune conoscenze finanziarie, linguistiche, di decision making, di pensiero strategico e di project management.

Luisa Martino.

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NELLA FILIERA

C

UN PERCORSO A STEP Il primo passo, preliminare a tutto il progetto, è stato quello analitico: l’azienda ha infatti condotto un’analisi dei margini di miglioramento, attraverso una indagine finalizzata a capire quali fossero le esigenze concrete, quali le conoscenze più sviluppate e quali meno. Grazie a questa analisi, sono stati individuati i principali fabbisogni e definiti i progetti formativi da sviluppare in collaborazione con importanti Università. I percorsi di studio e approfondimento offerti ai manager sono numerosissimi. Tra questi, un corso realizzata con l’Università Bocconi di Milano con focus prettamente economico-finanziario, proposto ai manager per migliorare la loro capacità di cogliere l’impatto finanziario delle proprie decisioni e una proposta formativa messa a punto in collaborazione con il Politecnico di Milano in relazione a tematiche più specificamente legate al supply chain management. Una parte importante dell’Academy, gestita insieme a Methodos, società leader nel change management, è inoltre dedicata

allo sviluppo delle soft skills, che sono fondamentali in un settore che vede le proprie dinamiche cambiare in modo così rapido: valorizzazione del pensiero strategico e innovativo, gestione della leadership basata sul coinvolgimento e sulla valorizzazione delle risorse e infine una comunicazione efficace, qualificata, trasparente e uniforme. Infine, in considerazione dell’importanza delle implicazioni internazionali del supply chain management, non poteva mancare la parte linguistica, attraverso l’attivazione di corsi di inglese individuali e collettivi che hanno coinvolto circa 200 tra manager e dirigenti.

I PRIMI FEEDBACK Il progetto formativo è stato molto apprezzato dai manager coinvolti, soprattutto per la personalizzazione data ai diversi percorsi, cuciti su misura delle diverse esigenze, la concretezza e la trasversalità dei temi trattati. A fine novembre 2021, CEVA Academy avrà una propria sede fisica, situata nello stabilimento di Somaglia, in provincia di Lodi, nell’ambito di un innovativo progetto già avviato consistente nella creazione di un parco logistico finalizzato al benessere dei dipendenti, grazie a progetti di urban art, di riqualificazione del verde e molto altro.

M

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NASCE LA CSCMP ACADEMY

L’IMPORTANZA DELLA FORMAZIONE È SENTITA A TUTTI I LIVELLI. ECCO CHE ANCHE IL COUNCIL OF SUPPLY CHAIN MANAGEMENT PROFESSIONAL HA DECISO DI IMPEGNARSI IN QUESTA DIREZIONE. VEDIAMO COME

di ROSELLA TROMBETTA

successo in alcune filiere, o realtà specifiche, siano adattate e adottate in altri contesti.

GIÀ IN AULA

[FORMAZIONE]

I primi corsi, erogati nei mesi di novembre e dicembre del 2021, fanno riferimento a quattro track (SCM, Procurement,

T

ornare sui banchi di scuola a volte non è facile. Ma se si vuole rimanere aggiornati sull’evoluzione della propria professione, oggi più che mai, frequentare corsi di aggiornamento è diventato imprescindibile. Ancor di più nei settori, tra cui la logistica, dove il rapido acceleramento dei processi produttivi e tecnologici ha provocato e sta provocando profonde trasformazioni. Come scegliere, allora, il corso di formazione più adatto alle proprie esigenze? Naturalmente affidandosi a professionisti che provengono dal settore, preferibilmente con comprovata esperienza alle spalle. E di expertise non mancano sicuramente i membri del Board CSCMP, Council of Supply Chain Management Professionals, composto da professionisti, consulenti, manager di aziende leader, che hanno deciso di mettere a fattor comune il loro bagaglio culturale sotto l’egida di un “Academy”, impegnandosi in una mission formativa di tutto rispetto.

LA PROPOSTA La nuova proposta culturale, pensata per condividere le esperienze più significative, delineare in prospettiva le evoluzioni più promettenti, prepararsi alle sfide da affrontare, si distingue per varietà dei temi e ricchezza di contenuti, oltre

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che per le modalità di fruizione: si compone di video, webinar interattivi, tavole rotonde virtuali, reali o ibride, sessioni in aula in presenza, per coprire i temi chiave del Supply Chain Management, con momenti indirizzati sia a chi desidera estendere la propria competenza di base sia a chi vuole approfondire aspetti specifici, combinando l’approccio teorico con testimonianze concrete. Per rispondere alle diverse esigenze e aspettative CSCMP Academy è impostata per track, ossia filoni tematici interconnessi, perché risorse, funzioni, processi, discipline, tecnologie, prima s’inquadrano in prospettive specializzate, poi si intersecano in un unico network, che deve essere integrato, cioè trasparente e sincronizzato. È poi nella dinamica stessa del miglioramento continuo che soluzioni sperimentate con

Warehousing, Blockchain), ciascuno dei quali guidato da un Track Educator di CSCMP Italy Roundtable, con specifiche competenze ed esperienze in azienda o in consulenza. Academy by CSCMP Italy Roundtable propone anche corsi singoli, inquadrati sempre in percorsi formativi con riferimento a track specialistici. Uno stesso corso, nativo in un track, potrà anche essere consigliato in altri track per completamento o contaminazione. Non mancheranno, infine, interventi di opinion leader e manager internazionali. Sarà possibile anche disegnare e comporre percorsi personalizzati per aziende e associazioni, da tenere nelle rispettive sedi.

info Per iscriversi e per ulteriori informazioni visitare il sito:

www.academyrtitalia.it


OBIETTIVO ZERO EMISSION Gas, Biogas, elettrico, idrogeno. Le tecnologie per raggiungere il target posto dall’UE sono diverse. L’elettrificazione delle gamme è senza dubbio la strada che l’industria sta perseguendo con maggiore determinazione, ma non mancano incognite e punti di riflessione. Nel Focus di quest’anno facciamo il punto su tecnologie, prodotti e strategie per un futuro sostenibile del comparto, ma anche sugli eventi dedicati alla mobilità commerciale green.

IL PUNTO

PRODOTTO

EVENTI

TECNOLOGIE E SOLUZIONI DISPONIBILI

INSERTO DEL N. 231 DICEMBRE 2021 GENNAIO 2022

Trasportare Oggi in Europa


un domani migliore dell’8% Il futuro è Super Anche se nessuno può dire con certezza cosa ci riserverà il domani, noi sappiamo già oggi che sarà radioso. Il nuovo Scania Super non solo offre la guida più fluida in assoluto, ma è anche il veicolo più efficiente da noi mai progettato. Ancora una volta, fissiamo un nuovo riferimento nella nostra industria per le catene cinematiche endotermiche, con un risparmio di carburante di almeno l’8%. Pronti oggi alle sfide di domani. Un domani migliore dell’8%.

La catena cinematica Scania Super, basata sul nuovo motore endotermico, permette un risparmio di carburante di almeno l’8% rispetto alla precedente gamma Scania 13 litri. Confronto effettuato per trasporti a lungo raggio.


ECO NEWS

Mobilità a idrogeno AIR LIQUIDE E ENI INSIEME PER LO SVILUPPO DELLE INFRASTRUTTURE

Air Liquide e Eni hanno firmato una Lettera d’Intenti con l’obiettivo di favorire lo sviluppo sostenibile di una estesa rete di stazioni di rifornimento di idrogeno in Italia. Innanzitutto, la collaborazione includerà uno studio di fattibilità e sostenibilità per lo sviluppo della filiera dell’idrogeno low-carbon e rinnovabile a supporto del mercato dei veicoli a celle a combustibile per la mobilità pesante e leggera. I partner individueranno anche i punti strategici per il posizionamento delle stazioni di rifornimento di idrogeno in Italia. La partnership farà leva sulle competenze di Air Liquide nella gestione dell’intera catena del valore dell’idrogeno (produzione, trasporto, stoccaggio e distribuzione) e sull’esperienza di Eni nelle attività commerciali e nel retail unite alla sua rete capillare di stazioni di servizio. Questa collaborazione punta a promuovere lo sviluppo di tecnologie, competenze e infrastrutture per favorire la mobilità a idrogeno, valutando anche partnership con altri attori di rilievo.

THERMOKING IL FUTURO DEL TRASPORTO A TEMPERATURA CONTROLLATA È ELETTRICO

Thermo King percorre la strada verso la sostenibilità presentando nuove soluzioni per il trasporto refrigerato che mirano ad abbattere le emissioni di C02. Nasce così la nuova Frigoblock FK2, un’unità di refrigerazione completamente elettrica, in grado di combinare sostenibilità, affidabilità e funzionamento intelligente. La nuova unità è ideale per la distribuzione urbana legata alla catena del freddo perché produce meno rumore ed è in grado di abbattere le emissioni nocive fino al 50% in base alle operazioni dei clienti. In ottica di sostenibilità, Thermo King lancia anche le unità Advancer Hybrid che combinano la refrigerazione per semirimorchi ad alte prestazioni di Thermo King con la tecnologia elettrica Frigoblock. Ne risultano prestazioni di sostenibilità migliorate ed efficienze operative per i trasportatori sia per le operazioni a lungo raggio sia nelle aree interne della città. Non è tutto. Presentata, in collaborazione con BPW, la nuova tecnologia AxlePower con l’assale ePower di BPW: un sistema di recupero dell’energia altamente innovativo per le unità di refrigerazione per semirimorchi, in grado di offrire vantaggi in termini di sostenibilità immediati e a lungo termine, contribuendo anche a ridurre i costi operativi quotidiani. Volvo Trucks GOTTARDI AUTOTRASPORTI ACQUISTA I PRIMI DUE VEICOLI PESANTI 44 TON. FULL ELECTRIC IN ITALIA

TRASPORTO MERCI IVECO E EDISON PER LA SOSTENIBILITÀ DEL SETTORE

Edison e IVECO collaboreranno per accelerare lo sviluppo della mobilità sostenibile a gas e per facilitare ulteriormente la penetrazione del gas naturale liquefatto (GNL) nel settore del trasporto stradale in Italia. L’intesa si fonda sul riconoscimento del ruolo cardine che la G-Mobility (la mobilità a GNL e a gas naturale compresso, CNG) svolge nel processo di decarbonizzazione del Paese e fa leva sulla posizione unica che i due gruppi ricoprono nella sfida della transizione energetica: Edison quale operatore verticalmente integrato su tutta la catena del valore del GNL e impegnato nello sviluppo dei green gas, e IVECO quale leader per la produzione di veicoli commerciali a gas naturale. La collaborazione tra Edison e IVECO sarà inoltre volta a individuare modelli di business finalizzati all’offerta di soluzioni tailor-made per la G-mobility, che favoriscano la conversione delle flotte verso il GNL, grazie ad un Total Cost of Ownership (TCO, ossia il costo totale di gestione del veicolo comprensivo dell’acquisto, della manutenzione e del carburante) competitivo rispetto ai combustibili tradizionali e che contribuiscano all’introduzione progressiva del biometano e bioGnl, in un’ottica di economia circolare e decarbonizzazione.

I due veicoli, un FM e un FMX Electric, si aggiungono a una flotta attualmente composta da 42 mezzi impegnati prevalentemente nel settore dei rifiuti, core business dell’azienda dal 2011, anno in cui Andrea Gottardi ha rilevato l’azienda dal padre e dai fratelli. Nel 2013 l’azienda ha intrapreso un piano di rinnovamento dell’intero parco macchine che continua ancora oggi: nemmeno la pandemia ha fermato gli investimenti ed attualmente il veicolo più vecchio ha 4 anni, e la flotta è composta unicamente da Euro 6. A confermare l’importanza del fattore ambientale per Gottardi è l’integrazione con il Sistema di Gestione Ambientale ISO 14001:2015. Entrambi i mezzi partiranno al mattino e percorreranno un tragitto fisso di 450 km al giorno, con rientro la sera grazie ad una parziale ricarica veloce, a metà giornata.

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SOSTENIBILITÀ

ECO NEWS

MAN ADERISCE ALLA SCIENCE BASED TARGETS INITIATIVE

La Science Based Targets Initiative è la partnership tra CDP (Carbon Disclosure Project), Global Compact delle Nazioni Unite, World Resources Institute (WRI) e World Wide Fund for Nature (WWF). Il suo scopo è aiutare le aziende a fissare obiettivi in linea con l’Accordo di Parigi sul clima, adottato dalle Nazioni Unite nel 2015. Secondo questo accordo, il riscaldamento globale dovrebbe essere limitato sotto i 2°C rispetto ai livelli preindustriali, possibilmente anche a 1,5°C. Firmando la lettera di impegno con SBTi, anche MAN Truck & Bus si è impegnata su questo ambizioso obiettivo e si prepara a sviluppare soluzioni adeguate. L’iniziativa rientra nella strategia aziendale “NewMAN”, attraverso la quale la casa del Leone si concentra sulle problematiche future e allinea le sue azioni ai principi della sostenibilità. Formazione

SOS-LOGistica

LANCIATA LA PRIMA SCUOLA PER LA TRANSIZIONE ECOLOGICA

CONFERITO A CASILLI ENTERPRISE IL RATING 91/100 IN LOGISTICA SOSTENIBILE

Voluta da Italian Exibition Group e l’Università di Bologna, la nuova scuola è stata presentata a Rimini in occasione di Ecomondo e Key Energy. Si tratta di un progetto di elearning che affronterà temi come sviluppo, ottimizzazione dell’energia, ecodesign, gestione dei rifiuti, nuovi modelli organizzativi, con focus su bioeconomia e nuovi modelli, come la transizione digitale, fino alle agevolazioni e ai sistemi di controllo. L’avvio delle lezioni è iniziato il 26 novembre e avrà una durata di 8 settimane. L’obiettivo della Scuola è quello di formare manager nei settori della sostenibilità, dell’energia o dello sviluppo sostenibile in grado di guidare le aziende verso la transizione ecologica voluta dall’Unione Europea e dalle Nazioni Unite.

Casilli Enterprise, l’azienda di trasporto campana di proprietà della famiglia Casilli, ha conseguito il marchio silver di logistica sostenibile con un rating di 91/100 basato sul protocollo di SOS-LOGistica, l’Associazione per la Logistica Sostenibile. Con il preciso intento di distinguersi nel settore e continuare a crescere, Casilli Enterprise continua ad innovare per perseguire miglioramento operativo ed efficienza organizzativa ma anche trasparenza e sostenibilità ambientale. L’azienda adotta un sistema di gestione integrato atto a sviluppare i tre ambiti della sostenibilità: Ambientale, Sociale ed Economico. Più in particolare la Casilli Enterprise annovera differenti e svariate certificazioni a seconda delle macroaree di riferimento: SGQ|SGA|SGE|SCR|ETICA. L’intento è quello di assicurare successo e continuità all’impresa nel tempo con la continua riduzione della sua impronta ambientale e il concreto contributo alla qualità della vita nella comunità in cui opera. Il rating di logistica sostenibile certifica le aziende più virtuose con processi e programmi di sostenibilità oggettivati da ente terzo e indipendente, in questo caso Certiquality. Si basa su un protocollo standard di logistica sostenibile articolato su 4 assi principali – ambiente, economia, sociale, visione di sistema/innovazione – per un totale di 20 sfide e oltre 140 requisiti. Casilli Enterprise diventa così pioniere della logistica sostenibile in Italia insieme ad altri soci di SOS-LOGistica come il gruppo Bomi e la valtellinese Maganetti. BIO-LNG PRESENTATO UNO STUDIO CNR-IIA PROMOSSO DA CIB E IVECO

Si chiama “Studio delle emissioni di gas serra e di biossido di azoto in atmosfera dal comparto dei trasporti con alimentazione a gasolio, a metano e a biometano liquefatto” ed è stato realizzato dall’Istituto sull’Inquinamento Atmosferico (IIA) del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-IIA) e promosso da CIB e IVECO: si tratta di uno studio che valuta l’impatto ambientale dei diversi combustibili impiegati nel settore dei trasporti, ponendo l’accento sul bio-LNG che risulta essere la scelta strategica per la decarbonizzazione del settore dei trasporti. Lo studio, che prende come contesto di riferimento il mercato italiano, tra i primi in Europa per numero di veicoli alimentati a metano e per la presenza di stazioni di rifornimento di CNG e LNG, analizza 11 scenari diversi, differenziati per materia prima per la produzione di biogas e per la presenza o meno di cattura della CO2 durante il processo di upgrading. I risultati ottenuti dimostrano che nel settore della mobilità, il bioLNG permette la riduzione delle emissioni di gas serra fino al 121,6% rispetto all’impiego di gasolio e una diminuzione del 65% di biossido di azoto.

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IL FUTURO METTE RADICI

IVECO S-WAY PER LA RIFORESTAZIONE IVECO, costantemente impegnata nella decarbonizzazione dei trasporti, oggi viaggia verso un futuro ancora più green e grazie al progetto di riforestazione mette radici più solide, per un futuro sempre più sostenibile. Unitevi a noi per far crescere il progetto Foresta IVECO. CALCOLA QUI IL TUO TCO

DRIVE THE NEW WAY.


IL PUNTO CITTÀ DEL FUTURO

Ieri, oggi ma soprattutto…

domani

Tutto evolve, cambia, migliora. Le città, o aree urbane come si usa dire oggi, in primis e di conseguenza la loro logistica.

I

l concetto di città è emerso circa 6.000 anni fa, poco tempo rispetto ai 200.000 anni in cui l’homo sapiens ha vagato per il pianeta. L’urbanizzazione, poi, si è diffusa in tutti i continenti. Fino a 150 anni fa, la stragrande maggioranza delle città erano involontariamente città di “15 minuti” (approfondiremo il concetto nelle prossime pagine, n.d.r.), con un sistema economico agricolo contadino; quindi nell’economia di autoconsumo la funzione del trasporto era molto semplice ed era rappresentata dal collegamento tra il centro urbano e la periferia agricola. Al contrario in una economia di mercato la struttura del movimento delle merci è più complessa. Notevoli e continui sono i collegamenti tra il centro urbano, le aree agricole, industriali e commerciali. L’aumento della popolazione e del reddito (e di conseguenza dei consumi totali) e la progressiva espansione del commercio comportano un inevitabile peggioramento dei livelli di congestione soprattutto nelle aree urbane. La dinamica demografica è una delle sfide globali più importanti, insieme a quella ambientale. Nel 2019, sulla Terra c’erano circa 7,7 miliardi di persone. L’80% degli over 65 vive nelle 20 economie maggiormente sviluppate che producono l’85% del PIL mondiale. Entro

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il 2030 ci saranno circa 8,5 miliardi di persone. L’Italia è uno dei paesi al mondo con la più elevata vita mediana (45,5 anni) e una significativa quota di anziani sul totale della popolazione (23%). Le previsioni sull’andamento demografico evidenziano un rafforzamento di tale tendenza da cui nuove importanti sfide e opportunità. La spesa sanitaria per persona cresce molto fortemente con l’età e il commercio elettronico continuerà a crescere sia per le aziende B2C che per quelle B2B. Sarà fondamentale fornire ciò che gli acquirenti desiderano, con un approccio multicanale. L’e-Commerce non sarà più un canale di vendita, sarà sempre più una strategia a livello aziendale. La riallocazione dei consumi è un fenomeno costante in tutte le fasi di mutamento dell’economia e della società. I cambiamenti demografici e la duplice transizione verde e digitale si influenzano, si sostengono o si accelerano a vicenda. Sarà quindi fondamentale adottare previsioni strategiche per anticipare e preparare le politiche necessarie ad affrontare tali questioni.

L’EVOLUZIONE DELLE CITTÀ Negli ultimi decenni del XX secolo e nei primi del XXI, la città ha subito repentine e continue modificazioni: città diffusa e dispersione urbana sono i

Come sarà dunque la “polis” del futuro? di

Paolo Volta

termini più usati per declinare le forme dalla città contemporanea e indicano una rapida e caotica crescita della città, a prescindere dalle sue dimensioni. Entro il 2050, riporta la Fondazione Ellen MacArthur, due terzi delle persone vivranno nelle città. I nostri centri urbani sono alle prese con gli effetti dell’economia lineare: prendi-usa-getta. Quale sarà, dunque, la città del futuro e soprattutto come gestire la transizione energetica? Smart city o città intelligente è un termine entrato nel linguaggio comune, anche se l’espressione è utilizzata, a volte, con focus esclusivamente tecnologico. La definizione di Smart city ha origine dalla digital transformation e dall’utilizzo della tecnologia IoT – Internet of Things - nelle diverse sfere della Pubblica Amministrazione: trasporti pubblici e mobilità; gestione e distribuzione dell’energia; illuminazione pubblica; sicurezza urbana; gestione e monitoraggio ambientale; gestione dei rifiuti; manutenzione e ottimizzazione degli edifici pubblici come scuole, ospedali, musei; sistemi di comunicazione e informazione e altri servizi di pubblica utilità. La Smart city è una città che


gestisce le risorse in modo intelligente, mira a diventare economicamente sostenibile ed energeticamente autosufficiente. È uno spazio territoriale che sa stare al passo con le innovazioni e con la rivoluzione digitale, ma anche sostenibile e attrattiva. L’obiettivo di una città smart è migliorare la vita dei cittadini e di chi si trova a vivere e muoversi in quella città. Secondo un’ulteriore definizione, una Smart City è una città dove il capitale infrastrutturale, umano, ambientale e sociale, vengono massimizzati; pertanto la città intelligente si articola su più livelli interconnessi tra loro. Le Infrastrutture e reti sono alla base della città intelligente, rappresentano le fondamenta su cui si basano tutti i servizi e le attività della smart city. In tale contesto rientrano le sperimentazioni 5G, le connessioni Wi-Fi e Li-Fi, la banda larga ma anche la sharing mobility e l’ottimizzazione del trasporto pubblico e della distribuzione di energia nonché il perfezionamento della gestione di rifiuti e aree verdi. I sensori e i dispositivi IoT necessari per raccogliere e analizzare i big data della città possono essere integrati nella illuminazione pubblica a LED e agire per il controllo ambientale, per la rete stradale e il monitoraggio del traffico, della mobilità e di soluzioni di smart parking. Perché una città sia efficiente, più vivibile e intelligente, bisogna andare verso soluzioni che snelliscano il traffico e riducano l’inquinamento.

LA DISTRIBUZIONE DELLE MERCI La piattaforma di delivery dei servizi deve essere in grado di elaborare e valorizzare i big data del territorio per migliorare i servizi esistenti e crearne di nuovi. Quali i vantaggi reali di una città intelligente? Una città Smart è una città più efficiente, più sicura, più inclusiva, più sostenibile e non ultimo più connessa e digitale. Una evoluzione della smart city è rappresentata dalla Circular City o Città Circolare, che secondo la definizione della Ellen MacArthur Foundation, contiene in sé tutti i principi dell’economia circolare. Ciò significa mettere in atto una serie di strategie e di concetti che partono da una prospettiva diversa da quella tradizionale ridando importanza a valori come la collaborazione, l’inclusione sociale, il minore impatto

ambientale e ovviamente il riuso. Questa tipologia di città mira ad eliminare il concetto di scarto, rifiuto e spreco, a mantenere i beni al valore più alto in ogni momento grazie al supporto della tecnologia e del digitale. Dal punto di vista energetico la città circolare ha come obbiettivo l’efficienza energetica, attraverso l’autoproduzione diffusa poi condivisa con la rete. Il modello di produzione locale utilizza energie pulite e sostenibili. Le tipologie che rispondo a questi requisiti sono l’idroelettrico, il solare, l’eolico, il geotermico e le derivanti dal moto ondoso.

CITTÀ DA 15 MINUTI In tema di città sostenibili, una delle proposte più interessanti è quella della “15-minute city” dell’Urbanista Carlos Moreno, che propone una pianificazione sostenibile dello spazio urbano basata sul concetto di prossimità, in modo da ridurre gli spostamenti in automobile in ambito cittadino, favorendo invece quelli in bicicletta o a piedi. Secondo questa teoria il lavoro, i negozi, l’assistenza sanitaria, l’istruzione, il benessere, la cultura, lo shopping e il divertimento dovrebbero essere tutti raggiungibili entro quindici minuti da casa propria, a piedi o in bicicletta. Lo scopo è quello di influire positivamente sul ritmo di vita nelle città, ricollegando le persone con il loro territorio eliminando gli spostamenti inutili con mezzi energivori. I vantaggi sono innumerevoli: se si ha la possibilità di avere tutti i servizi a non più di quindici minuti si può concretamente combattere il traffico urbano, causa principale dello smog cittadino e primo indiziato nella creazione di stress. IL RUOLO DELL’ENERGIA La città del futuro e la transazione energetica rappresentano un binomio acclarato e condiviso da implementarsi non solo con il passaggio dall’utilizzo di fonti energetiche non rinnovabili (combustibili fossili, carburanti e derivati dal petrolio) a fonti rinnovabili come l’energia solare e l’eolico, ma anche attraverso l’adozione di tecniche di risparmio energetico e di sviluppo sostenibile. La sostenibilità è

lo strumento per rendere più vivibile il mondo che abitiamo. Il passaggio a soluzioni più green per la mobilità individuale, collettiva e delle merci comporta una serie di transizioni, lungo percorsi diversi e con esiti finali differenziati, che hanno l’obiettivo comune di arrivare alla decarbonizzazione. Siamo in un periodo di passaggio dove si dovranno costruire le basi per la città che verrà. La mobilità elettrica è certamente una delle grandi protagoniste della transizione energetica, anche se dopo il Ceo di Volvo Hkan Samuelsson — che aveva invitato i costruttori ad essere più trasparenti sulla reale impronta di CO2 delle auto elettriche —Akio Toyoda, presidente della Toyota, ha dichiarato senza mezzi termini che «l’attuale modello di business dell’industria automobilistica rischia di crollare se il settore passerà ai veicoli elettrici troppo in fretta». Le auto elettriche sono un business ancora immaturo e dai costi insostenibili soprattutto a causa dei ritardi relativi alla predisposizione delle infrastrutture di ricarica, ha sottolineato il manager giapponese.

PAROLA D’ORDINE: PROGRAMMAZIONE L’analisi della domanda e dell’offerta sono le componenti principali per una migliore pianificazione del trasporto. La prima componente (domanda di mobilità) è costituita dagli utenti del servizio, la seconda (offerta di trasporto) comprende: le infrastrutture, i mezzi usati per il trasporto o per la produzione del servizio, gli operatori che gestiscono i servizi, le norme che regolano la produzione. È chiaro che le suddette componenti interagiscono fra loro; la domanda può essere esaudita solo se esiste un’offerta adeguata. Nell’ambito urbano convivono diversi flussi di traffico: turistici,

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IL PUNTO CITTÀ DEL FUTURO pendolari, raccolta rifiuti, merci ai cittadini, merci per il commercio e per i piccoli artigiani, che non devono ostacolarsi o sovrapporsi. Uno scorrimento urbano fortemente rallentato e congestionato non solo può creare disagi per l’incremento del tempo medio di percorrenza, ma rende meno sicura la circolazione in strada ed accresce l’inquinamento atmosferico ed acustico. Come le città ripensano il sistema dei trasporti merci e persone nella prospettiva sostenibile è determinante per tutelare la qualità della vita delle persone e la “salute economica” della comunità. I policy-maker mirano al duplice obiettivo di minimizzare gli ingenti costi sociali e privati connessi alla congestione e di ottimizzare l’accessibilità ai luoghi di offerta dei servizi. A maggior rischio è l’autotrasporto professionale legato alla

distribuzione commerciale visibilmente penalizzato dal punto di vista economico, cui la collettività tende, a torto, ad addossare la quasi totalità delle colpe della congestione ignorando che il trasferimento di merci in conto proprio rappresentano nel contesto cittadino oltre il 50% del volume complessivo. La ricetta di medio / lungo periodo è quella della intermodalità, con investimenti sul “ferro”, sulle reti metropolitane cittadine per movimentare persone e merci, intrecciando i percorsi con aree di scambio modale e di carico e scarico merci. La connessione tra i poli più è elevata e più un sistema policentrico viene trasformato in una “rete”, costituita da aste e nodi. L’ultimo miglio non potrà che essere sviluppato da mezzi che interpretano la filosofia della mobilità sostenibile.

LE DIMENSIONI DELLA SMART CITY QUANDO L’UNIONE EUROPEA PARLA DI SMART CITY INCLUDE SEI DIMENSIONI: SMART PEOPLE Le persone (i cittadini) vanno coinvolti e resi partecipi. Si parla di processo decisionale bottom up (dal basso all’alto) e di politica partecipativa. SMART GOVERNANCE L’amministrazione deve dare centralità al capitale umano, alle risorse ambientali, alle relazioni e ai beni della comunità. SMART ECONOMY L’economia e il commercio urbano devono essere rivolti all’aumento della produttività e dell’occupazione all’interno della città attraverso l’innovazione tecnologica. Un’economia basata sulla partecipazione e sulla collaborazione e che punta su ricerca e innovazione. SMART LIVING Il livello di comfort e benessere che deve essere garantito ai cittadini legato ad aspetti come la salute, l’educazione, la sicurezza, la cultura ecc. sono anch’essi di prioritaria importanza. SMART MOBILITY Le soluzioni di mobilità intelligente, dall’e-mobility alla sharing mobility ad altre forme di mobility management, devono guardare a come diminuire i costi, diminuire l’impatto ambientale e ottimizzare il risparmio energetico. SMART ENVIRONMENT Sviluppo sostenibile, basso impatto ambientale ed efficienza energetica sono aspetti prioritari della città del futuro.

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CONCLUSIONI Nel breve periodo oltre all’ammodernamento del parco veicolare non esistono “soluzioni” univoche e/o definitive in virtù delle molteplici variabili che identificano ogni realtà locale. L’unica costante è rappresentata dall’azione degli amministratori pubblici che non possono applicare in forma isolata, né tanto meno occasionale, le varie misure che devono essere invece combinate e integrate tra loro all’interno di progetti sistematici. Una breve nota merita l’ipotesi della distribuzione urbana delle merci in orario notturno. Soluzione che presenta indubbi vantaggi (migliore sfruttamento delle infrastrutture, maggiori velocità commerciali e riduzione dei tempi di consegna, minori consumi di carburante e, di conseguenza, minore contributo all’inquinamento dell’aria), ma in genere osteggiata dagli abitanti delle aree urbane, a causa del disagio acustico connesso. La Commissione europea, il Parlamento europeo e i leader dell’UE, hanno concordato un piano di ripresa che aiuterà l’Unione europea a riparare i danni economici e sociali causati dall’emergenza sanitaria da coronavirus e contribuirà a gettare le basi per rendere le economie e le società dei paesi europei più sostenibili, resilienti e preparate alle sfide e alle opportunità della transizione ecologica e digitale. Diverse voci contribuiscono agli obiettivi di neutralità climatica del PNRR – Piano di Ripresa e Resilienza – approvato dal Parlamento italiano a fine aprile. “Rivoluzione verde e transizione ecologica” è la seconda delle 6 missioni e ad essa sono destinati quasi 70 miliardi di euro dei circa 235 miliardi totali che fanno dell’Italia la prima beneficiaria tra i Paesi europei del fondo NGEU. A propria volta questa missione è divisa in 4 componenti. La fetta più grande dei 70 miliardi servirà a guidare la transizione energetica verso fonti di energia rinnovabile e a rendere sostenibile la mobilità. Infine è bene rammentare che la precondizione per l’ampliamento dell’utilizzo di risorse rinnovabili è una riforma dei meccanismi autorizzativi che semplifichino le procedure burocratiche. #


IL PUNTO

Abbiamo chiesto a tutti i Costruttori di veicoli pesanti di raccontarci quale è stata e quale sarà la via verso un trasporto green. Abbiamo posto 3 domande, ecco le risposte. Non sempre coincidono di

Ferruccio Venturoli

La mia strada

green C’è

chi ci crede di più, c’è chi ci crede di meno, c’è chi sta investendo tanto, chi meno, c’è chi “pubblicizza” i propri sforzi, c’è chi tiene “un basso profilo” ma tutti, proprio tutti i costruttori, stanno lavorando su quella transizione energetica che non solo chiede l’Europa ma che sembra diventata l’unica via di sopravvivenza del pianeta. Come sappiamo nell’ambito di questa corsa verso il “green” assoluto, ogni Casa ha la sua strada preferita così c’è chi ha puntato sul gas per poi arrivare all’idrogeno, c’è chi ha puntato sull’elettrico o sull’ibrido, c’è chi ha puntato subito sull’idrogeno e c’è chi, nonostante tutto, continua a credere nel vecchio, caro Diesel. Così, proprio per non sbagliarci, per non fare confusione abbiamo chiesto ai rappresentanti di ciascun Costruttore quale fosse la rispettiva via verso la decarbonizzazione. Abbiamo posto a tutte e otto le “sorelle” – DAF, Ford Trucks, IVECO, MAN, Mercedes-Benz Trucks, Renault Trucks, Scania e Volvo Trucks – tre domande, tutte uguali.

ALLE DOMANDE...

1

Da quando è cominciato il percorso della Sua azienda verso un trasporto pesante sostenibile? Quale è stato? Quali sono state le scelte e perché sono state fatte?

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A che punto è il percorso? Quali sono i prossimi step?

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Quali sono le mission che effettivamente potranno essere svolte da un camion pesante elettrico o a fuel cell?

... RISPONDONO DAF Per la Casa olandese risponde Paolo Starace, amministratore delegato di DAF Italia

MERCEDES-BENZ TRUCKS Per i “pesanti” della Stella, che di recente si sono separati dalla Casa madre rispondono Maurizio Pompei e Domenico Andreoli, rispettivamente amministratore FORD TRUCKS Per la Casa dell’Ovale Blu delegato e Head of Marketing, PR & Homologations risponde Massimiliano Calcinai, di Mercedes-Benz Trucks Italia amministratore delegato RENAULT TRUCKS Per la Casa della Losanga di FORD Trucks Italia risponde Pierre Sirolli, amministratore delegato IVECO Per la Casa torinese risponde di Renault Trucks Italia Fabrizio Buffa, Head of gas business SCANIA Per la casa di Soderthalje risponde Paolo Carri, development di IVECO Marketing & Driving the Shift Director di Italscania MAN Per il Costruttore tedesco risponde VOLVO Per il Costruttore svedese risponde Giovanni Franco Pedrotti, direttore vendite e prodotto truck di MAN Truck & Bus Italia Dattoli, managing director di Volvo Trucks Italia www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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IL PUNTO

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Da quando è cominciato il percorso della Sua azienda verso un trasporto pesante sostenibile? Quale è stato? Quali sono state le scelte e perché sono state fatte? IVECO

Paolo Starace, amministratore delegato di DAF Italia.

DAF

Paolo Starace DAF ha da sempre posto la sostenibilità del trasporto tra le sue priorità. Ne sono la prova le innumerevoli evoluzioni tecnologiche che hanno interessato l’intera gamma di prodotti e servizi nel corso dei decenni passati. L’efficienza passa infatti attraverso una serie di innovazioni delle quali i veicoli di ultima generazione ne rappresentano la massima espressione grazie alle opportunità offerte dal nuovo Regolamento Europeo sulle masse e dimensioni che ci hanno consentito migliorie tali da ottenere un risparmio di carburante a doppia cifra. Da ultimo non per importanza il riconoscimento “Innovation truck of the Year 2022” di cui il nostro veicolo a idrogeno con motore a combustione interna è stato insignito.

FORD TRUCKS

Massimiliano Calcinai Nello scenario globale, il tema ambientale ha assunto una rilevanza fondamentale e la mobilità del futuro non potrà che essere “green” e andare di pari passo con gli sviluppi eco-sostenibili. Bisogna scindere tra quella che è la strategia della Casa Madre, da quello che è il mio personale pensiero. Ford Trucks ha in strada presso la municipalità di Istanbul dei 6x2 allestiti con compattatore full electric e da questo, ancora una volta, possiamo vedere come ci siano forti sinergie tra il mondo truck, van e car, dove soprattutto l’ibrido è sviluppato da tempo. Ritengo personalmente che per una strategia di breve/medio termine, dobbiamo puntare sul veicolo ad alimentazione tradizionale che con i livelli di emissione garantiti dalla normativa Euro 6E ha probabilmente un indice di impatto ambientale decisamente inferiore non solo rispetto ad un Euro 5, ma considerando tutto il ciclo di vita del veicolo, compreso lo smaltimento delle batterie di un mezzo elettrico, vorrei capire veramente chi vince in termini di sostenibilità, ambientale ed economica ad oggi.

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Fabrizio Buffa

IVECO ha fatto una scelta precisa. 25 anni fa era quasi una scommessa pensare a motorizzazioni monofuel e non ibride, comunque una scelta di nicchia. Una scelta e una scommessa di pochi volumi che doveva attecchire soltanto in alcune mission, piano piano si è trasformata in una vera realtà di mercato, un segmento che ha preso spazio all’interno del settore, grazie all’innovazione tecnologica si è ampliata la mission che era possibile realizzare con quella tipologia di motori. Siamo partiti con potenze piuttosto basse che poi sono cresciute; siamo arrivati a 330 Cv, abbiamo inserito l’LNG. Le chiavi dello sviluppo sono state fondamentalmente due: puntare sull’LNG perché ci ha dato l’apertura verso le mission di lungo raggio, l’altra è stata l’investimento continuo nello sviluppo delle potenze, che ha portato all’inizio del 2016 al 400 Cv 9 litri e poi nel 2018 il 460 Cv 13 litri.

MAN

Franco Pedrotti MAN è da anni impegnata nello sviluppo di soluzioni di trazione che contribuiscano a rendere il trasporto delle merci il più sostenibile possibile. Sostenibile anche sotto l’aspetto economico perché per MAN la redditività dei propri clienti viene sempre al primo posto, sullo stesso piano della sostenibilità ambientale. I risultati dei test sui consumi dei nostri veicoli diesel li hanno collocati ai vertici in termini di riduzione dei consumi di carburante e di conseguenza delle emissioni. Per una precisa scelta strategica MAN ha puntato subito sulle trazioni elettriche tralasciando per i truck di sviluppare soluzioni di transizione come il gas. Una scelta che gli sviluppi recenti stanno confermando come la migliore e quella già ricca di esempi pratici pronti per entrare in servizio. Gli e-TGM in forza a diversi operatori logistici tedeschi e austriaci ne sono la migliore dimostrazione. Ma c’è anche un altro aspetto molto importante

sul fronte della sostenibilità del trasporto ed è il progetto di guida autonoma sviluppato con l’interporto di Amburgo, anche in questo caso un progetto dove redditività e sostenibilità viaggiano di pari passo a tutto vantaggio dei bilanci economici dei nostri clienti.

MERCEDES-BENZ TRUCKS Maurizio Pompei

Daimler Truck ha sempre avuto a cuore il tema delle emissioni inquinanti ed è sempre stata in prima fila nell’adozione di tecnologie all’avanguardia amiche dell’ambiente. Con veicoli di ultima generazione sempre rispondenti alle severe normative antinquinamento contribuisce e contribuirà alla definitiva diminuzione delle emissioni inquinanti. Tuttavia, Daimler Truck è consapevole che l’obiettivo di avere un parco mezzi con minori impatti ambientali è raggiungibile solo puntando sullo stato dell’arte di diverse tecnologie. Per questo motivo, i progressi fatti dai motori diesel in termini di riduzione di CO2 e di emissioni sono il viatico per governare la transizione ecologica accanto a nuove soluzioni completamente green destinate a svolgere un ruolo fondamentale per il futuro della mobilità.

RENAULT TRUCKS

Pierre Sirolli Leader nell’elettrificazione da più di 10 anni, Renault Trucks è stata tra i primi a puntare sull’elettrico. Da oltre dieci anni collaudiamo sul campo i veicoli elettrici con i nostri clienti-partner per raccogliere informazioni cruciali sull’utilizzo, il comportamento della batteria, le strutture di ricarica e le specifiche esigenze di manutenzione. Questi test in condizioni operative reali hanno anche consentito ai vettori di aiutare i propri clienti a capacitarsi della tecnologia elettrica ed a convincersi. Grazie a Renault Maxity, Renault Trucks ha più di un decennio di esperienza nei veicoli commerciali completamente elettrici. Nel 2009 la prima offerta commerciale di un veicolo industriale ibrido: il Premium Distribution Hybris; nel 2010 la prima commercializzazione di veicoli elettrici commerciali con il Renault Maxity Franco Pedrotti, direttore vendite e prodotto truck di MAN Truck & Bus Italia. completamente elettrico; nel 2011 inizio di una serie di sperimentazioni con veicoli elettrici di media e grande portata in collaborazione con gli operatori del settore; nel 2019


inizio delle vendite del Renault Trucks Master Z.E. Grazie a questa esperienza Renault Trucks sa molto meglio di qualsiasi altro costruttore cosa significhi passare all’elettrico per un operatore di trasporto.

SCANIA Paolo Carri Da sempre ci siamo prefissi l’obiettivo di guidare il cambiamento verso un mondo dei trasporti sostenibile attraverso soluzioni concrete che riducano l’impatto ambientale e favoriscano la redditività degli operatori. Infatti, consideriamo ogni aspetto dell’efficienza energetica globale dei veicoli al fine di offrire un risparmio di carburante ineguagliato, indipendentemente dall’applicazione. Questa prospettiva a lungo termine è il tratto distintivo di Scania che ad oggi vanta la più ampia gamma di veicoli compatibili con carburanti da fonti rinnovabili come, ad esempio, il biometano e bioLNG che in Italia rappresentano le soluzioni più interessanti. Al fine di fronteggiare i forti cambiamenti che stanno trasformando la nostra industria, Scania ha già attuato un ulteriore passo in avanti: in linea con l’investimento realizzato per soddisfare ampiamente gli obiettivi stabiliti nell’Accordo di Parigi del 2015, Scania punta sulla digitalizzazione. La grande potenzialità risiede nell’utilizzare

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la digitalizzazione per supportare l’efficienza e la produttività del trasporto. Ci siamo incamminati da pionieri in questa direzione ancora agli inizi degli anni 2000, standardizzando la connettività dei mezzi. Questa scelta, integrata nel 2011 a tutti i processi, ci ha consentito di maturare una notevole esperienza e di realizzare una serie di servizi che possano aiutare concretamente gli operatori. I piani flessibili di manutenzione, il fleet care e la diagnosi remota sono esempi di servizi altamente personalizzati che puntano a massimizzare l’uptime e a ridurre il consumo di carburante.

Giovanni Dattoli L’ambiente è uno dei valori chiave di Volvo Trucks sin dai primi anni ’70 quando pochissime aziende parlavano di sostenibilità. Negli ultimi tre anni l’accelerazione verso l’elettromobilità è stata sicuramente importante e si è arrivati a definire una roadmap che prevede diverse soluzioni di trasporto al fine di ridurre le emissioni di CO2 in funzione della portata e della percorrenza. Prevediamo quindi la necessità di lavorare sulla efficienza nei consumi dei motori endotermici e parallelamente sull’utilizzo di biocarburanti e sull’introduzione di veicoli full electric in attesa di introdurre veicoli ad idrogeno.

Paolo Carri, Marketing & Driving the Shift Director di Italscania.

A che punto è il percorso? Quali sono i prossimi step?

DAF

Paolo Starace Gli anni a venire saranno contraddistinti da innumerevoli quanto rilevanti innovazioni tutte a vocazione green. Ci troviamo di fronte ad una rivoluzione industriale della mobilità e il trasporto merci non fa eccezione. DAF è pronta ad affrontare la sfida grazie agli ingenti investimenti in R&D effettuati nel corso degli ultimi anni che hanno prodotto una serie di soluzioni in parte già oggi disponibili sul mercato, come ad esempio i veicoli Full Electric, Hybrid (PHEV Diesel) e biodiesel (HVO). Questa offerta rimarrà ampia e variegata sino a quando non si affermerà uno standard, sebbene rimaniamo convinti che le soluzioni saranno diverse in base alla mission dei veicoli. Va da sé che la velocità con la quale saremo in grado di sostenere la transizione dipenderà anche dalle infrastrutture e da come i fondi del PNRR saranno impiegati.

FORD TRUCKS

VOLVO

Massimiliano Calcinai L’obiettivo è quello di ridurre a zero le emissioni dei veicoli commerciali pesanti entro il 2040. Miriamo a iniziare la produzione e l’esportazione dei nostri truck 100% electric entro 5 anni. Ad oggi stiamo lavorando su due fronti: il primo è quello full electric attualmente in fase di test in

Massimiliano Calcinai, amministratore delegato di FORD Trucks Italia.

alcune municipalità europee per l’utilizzo del veicolo nel segmento regional; il secondo riguarda il segmento long-haul, dove l’investimento è focalizzato sul veicolo a idrogeno. Anche in questo caso la sinergia con il mondo cars e vans per quanto concerne il veicolo elettrico è essenziale in termini di progettualità e visione condivisa.

IVECO

Fabrizio Buffa

Oggi, proprio grazie a questi investimenti, siamo l’unico costruttore a offrire una gamma di trazioni alternative complete, dal Daily all’X-Way con una

doppia offerta Diesel e Metano, naturalmente in combinazioni CNG e LNG secondo le combinazioni di veicoli. L’S-Way e l’X-Way hanno la doppia opzione perché hanno vocazione sia di lungo che di medio raggio. Va detto che in Italia e in Europa il segmento gas cresce, è cresciuto anche nel 2020, un anno nel quale abbiamo avuto una contrazione dell’immatricolato; c’è una tendenza a spostasi verso la sostenibilità che, per quanto riguarda le aziende, sia committenti che di trasporto, è sempre più forte. Ma noi oggi stiamo guardando anche alle altre tecnologie; per esempio per il Daily di cui abbiamo già una versione elettrica ma che nel 2022 arriverà in versione completamente rinnovata, con tecnologie delle batterie di ultimissima generazione e soprattutto nel nuovo Daily ci sarà una caratteristica molto importante: il veicolo nasce “in plant” già elettrico, non viene trasformato successivamente. Abbiamo detto del Daily, per i pesanti, invece, nel 2019 abbiamo iniziato la collaborazione con Nikola e con loro stiamo sviluppando sia l’elettrico a batteria che l’idrogeno a fuell cell. I prototipi già stanno girando da tempo. Quindi il nostro prossimo step è quello di allargare il panorama delle trazioni alternative passando dal gas all’elettrico e all’idrogeno. www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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IL PUNTO

MAN

Franco Pedrotti

Stiamo lavorando ormai da tempo su più fronti. Ormai è evidente quanto MAN sia attenta a 360°alla sostenibilità, monitorando costantemente anche quanto già in circolazione per poter al meglio guidare lo sviluppo delle future generazioni. Al contempo MAN ha aderito alla “Science Based Targets Initiative (SBTi)” e si è assunta l’impegno di limitare il cambiamento climatico, una scelta coraggiosa per definire obiettivi vincolanti e scientificamente fondati per ridurre le emissioni dei gas serra, un impegno che va oltre le dichiarazioni di intenti fine a se stesse ma fondato su solide e qualificanti basi.

MERCEDES-BENZ TRUCKS Maurizio Pompei

Permettere il passaggio alla mobilità elettrica anche ai mezzi pesanti del parco circolante italiano: Renault Trucks è pronta ad offrire non solo una gamma completa di veicoli elettrici dalle 3,5 alle 27 tonnellate, ma intende accompagnare i propri clienti nel percorso di transizione verso una mobilità sostenibile a zero emissioni, con un’assistenza a 360°. Questo sarà possibile grazie alla partnership siglata con Enel X, la business line globale di Enel che offre servizi per accelerare l’innovazione e guidare la transizione energetica, per lo sviluppo di una serie di soluzioni dedicate alla mobilità elettrica: dalle infrastrutture per la ricarica dei veicoli, alla piattaforma web di supporto per gestire e monitorare i punti di ricarica installati all’interno dei parcheggi aziendali, dai programmi di gestione

di ricarica distribuite su tutto il territorio italiano ed europeo. Per stare al passo con la grande diversità delle attività di distribuzione urbana e rispondere alle esigenze dei suoi clienti che scelgono l’elettrico, Renault Trucks amplia la sua offerta. Ai modelli Renault Trucks D Z.E. e D Wide Z.E. da 16 e 26 tonnellate, in produzione dal 2020, si aggiunge ora il D Wide Z.E. da 18 tonnellate. Il costruttore propone anche una gamma allargata di passi e configurazioni dedicate agli allestimenti per il trasporto refrigerato. Renault Trucks continua ad ampliare la sua gamma di veicoli industriali elettrici e lancia la commercializzazione in Europa del D Wide Z.E. LEC (Low Entry Cab), un veicolo 100% elettrico dotato di una nuova cabina ribassata, appositamente disegnata per facilitare le operazioni di raccolta dei rifiuti e tutelare la sicurezza degli operatori e degli utenti della strada

SCANIA

Maurizio Pompei, amministratore delegato di Mercedes-Benz Trucks Italia.

Sebbene i classici truck Diesel abbiano raggiunto uno straordinario grado di maturità tecnologica, nei prossimi anni gli sviluppi si muoveranno in misura crescente in direzione della trazione elettrica anche nel settore dei veicoli industriali. In questo contesto, Mercedes-Benz Trucks persegue con forza l’obiettivo di un trasporto merci localmente neutrale dal punto di vista delle emissioni di CO2, attraverso la trazione elettrica a batteria e la tecnologia a celle a combustibile basata sull’idrogeno. L’Azienda fa quindi suoi gli obiettivi dell’accordo sul clima di Parigi, ovvero la decarbonizzazione del settore, imponendosi target ancora più ambiziosi, volendo convertire alla trazione elettrica la sua intera gamma europea di truck entro il 2039.

RENAULT TRUCKS

Pierre Sirolli Non parliamo più di prototipi, sono prodotti in serie come i veicoli a gasolio o a gas, sulla stessa catena. Siamo stati i primi in Italia a consegnare un veicolo industriale 100% elettrico all’azienda Gorent, leader nell’igiene urbana e siamo leader in Italia al livello di quota di mercato (100% elettrico >16t).

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TRASPORTARE OGGI  dicembre 2021/gennaio 2022

delle flotte aziendali di veicoli elettrici alla formazione di personale qualificato, fino a JuicePass, l’App che permette di gestire tutte le ricariche dei veicoli elettrici ovunque ti trovi. In città, in strade urbane, extraurbane e in numerosi punti strategici (supermercati, parcheggi e centri commerciali), grazie alle infrastrutture Pierre Sirolli, amministratore delegato di Renault Trucks Italia

Paolo Carri Non siamo di certo agli esordi della produzione di veicoli e motori alimentati con fonti di energia rinnovabili e sostenibili: nel 2016 abbiamo lanciato la prima generazione di veicoli ibridi e oggi siamo alla quarta, una novità davvero versatile e flessibile; nel 2020 il BEV (Battery Electric Vehicle), la nostra più grande novità, ha segnato l’introduzione dei veicoli elettrificati per missioni in contesti urbani e regionali. Stiamo senza dubbio puntando molto sull’elettrificazione del trasporto ma ciò non preclude il continuo affinamento della tecnologia endotermica. Per questo, abbiamo lanciato la nuova generazione di autocarri 13 litri Scania Super. Raggiungendo lo straordinario risultato di un’efficienza energetica del 50% siamo in grado di ridurre i consumi dell’8% rispetto al nostro prodotto precedente. Abbiamo ulteriormente migliorato così la nostra impronta carbonica con un motore endotermico alimentabile al 100% con HVO e a biodiesel FAME. Questo percorso dimostra come Scania si impegna incessantemente a raggiungere livelli sempre più alti in termini di efficienza e di sviluppo tecnologico, nell’ottica di un continuous improvement.

VOLVO

Giovanni Dattoli Abbiamo consegnato i primi veicoli elettrici per applicazioni urbane fino alle 27 ton e abbiamo iniziato la commercializzazione della gamma pesante. Il prossimo passo è sicuramente quello di consolidare i volumi e preparare la forza vendita e postvendita a questa transizione.


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Quali sono le mission che effettivamente potranno essere svolte da un camion pesante elettrico o a fuel cell?

DAF

Paolo Starace Sulla base delle attuali tecnologie disponibili, l’utilizzo dei veicoli Full Electric trova la sua più ampia applicazione in contesti urbani / extraurbani con limitato kilometraggio e capacità di carico. La distribuzione urbana, la raccolta rifiuti, il “navettaggio” rimangono gli ambiti più promettenti dove utilizzare detti veicoli, sebbene abbiamo evidenze di richieste anche in contesti diversi quali ad esempio i cantieri, i porti e aeroporti. Per il Fuel cell è ancora presto anche se ormai da oltre due anni Paccar sta testando con risultati promettenti, veicoli ad idrogeno con questa tecnologia che riteniamo possa risultare quella vincente specie per il trasporto a lungo raggio.

FORD TRUCKS

Massimiliano Calcinai Un camion fuel cell è destinato attraverso le celle a combustibile a produrre corrente elettrica per alimentare un motore elettrico. Penso che sia il futuro del trasporto pesante. In quanto ad oggi vedo troppo complicato applicare la combustione ad idrogeno sui truck. Quindi penso che i truck che dovranno fare lunghe distanze dovranno adeguarsi a questa tecnologia. Per quanto riguarda i truck e gli autobus che opereranno su brevi distanze, distribuzione e trasporto persone, potranno usare un motore elettrico con pile agli ioni di litio o altre tecnologie che si affacceranno.

IVECO

Fabrizio Buffa Secondo me, se parliamo di mission, capiterà quello che è capitato all’inizio con il gas. In questo momento cioè l’elettrico o l’idrogeno non sono per tutte le mission, bisogna trovare il giusto veicolo per la giusta mission. Un veicolo elettrico pesante oggi non può fare più di 500 chilometri, che sono tanti ma sono pochi per il lungo raggio, quindi sarà da destinarsi al corto raggio, al regionale, alle municipalità. Per quanto riguarda il fuell cell, l’uso si allarga un po’ di più perché il target è 800, 1000 chilometri, che lo pone nelle mission di medio raggio ovvero distribuzione nazionale. Naturalmente ci sono tutti i vincoli del caso, come la rete di distribuzione o di ricarica, perchè anche se si hanno mille chilometri di autonomia, ci vuole la possibilità di rifornire. E la strada è ancora lunga in questo senso. Fabrizio Buffa, Head of gas business development di IVECO.

MAN

Franco Pedrotti La distribuzione in ambito urbano e regionale è il primo terreno di impiego delle trazioni elettriche.

MERCEDES-BENZ TRUCKS Domenico Andreoli

Domenico Andreoli, Head of Marketing, PR & Homologations di Mercedes-Benz Trucks Italia.

Daimler Truck è fermamente orientata a perseguire le migliori tecnologie green disponibili in funzione della tipologia di trasporto. Con questa combinazione, siamo in grado di mettere a disposizione dei Clienti le migliori opzioni di veicoli a seconda dell’applicazione. Già da oggi l’eActros, disponibile in serie da ottobre 2021 con una autonomia fino a 400 km si presenta come la soluzione ideale per il trasporto pesante a corto e medio raggio ad impatto zero. Per tutte le altre applicazioni complesse a lungo raggio che richiedono una autonomia oltre i 1000 km, Daimler Truck sta sviluppando in parallelo il GenH2 Truck, alimentato con celle a combustibile che sarà disponibile dalla seconda metà di questa decade, ma sperimentato da clienti selezionati già a partire dal 2023. Tale veicolo completa idealmente l’offerta di veicoli a emissioni zero garantendo anche sulle lunghe distanze prestazioni equiparabili ai tradizionali Truck alimentati a gasolio.

RENAULT TRUCKS

Pierre Sirolli Oggi copriamo l’80% delle esigenze dei nostri clienti della distribuzione urbana (ultimo miglio), cantieristica urbana e igiene urbana (raccolta dei rifiuti). Nel prossimo anno e nei prossimi anni, continueremo a lanciare per tutti i segmenti rilevanti, passo dopo passo: il trasporto di container, la costruzione pesante, il trasporto regionale e poi alla fine anche il trasporto davvero pesante a lungo raggio, che sarà una combinazione di veicoli elettrici a batteria e a celle a combustibile. E sul fondo, stiamo anche rafforzando le nostre capacità e le nostre offerte quando si tratta di servizi energetici.

con applicazioni rispettivamente di trasporto container a 64 tonnellate e trasporto legname a 80 tonnellate. In termini di pesi complessivi, quindi, è già possibile raggiungere livelli ben superiori a quelli normalmente consentiti in ambito europeo. Il tema centrale sarà però chiaramente quello dell’autonomia, destinata a crescere piuttosto velocemente in relazione all’aumento della densità energetica delle batterie e allo sviluppo delle tecnologie di gestione delle stesse. Chiaramente, l’adozione dei mezzi elettrici nel trasporto a medio e lungo raggio sarà legata allo sviluppo di un’infrastruttura di ricarica ad alta potenza che non potrà più essere limitata ai soli punti di deposito dei mezzi o di carico e scarico della merce, ma dovrà diffondersi lungo la rete stradale principale. In presenza di questo prerequisito, la prima tappa sarà quella di garantire l’autonomia per le 4,5 ore dopo le quali il conducente deve fermarsi per la pausa consentendo contestualmente alle batterie di immagazzinare l’energia per portare a termine la giornata o comunque raggiungere in sicurezza la successiva opportunità di carica.

VOLVO

Giovanni Dattoli L’autonomia di un veicolo full electric è di trecento km e potrà soddisfare le diverse tipologie di trasporto all’interno di questa percorrenza. Questo però non ci deve fermare perché da Eurostat si evince che il 45% delle merci trasportate in Europa percorre una distanza inferiore ai 300 chilometri. Per poter ampliare il panorama di applicazioni è necessario prevedere delle infrastrutture di ricarica. Diverso discorso invece è quello relativo a veicoli fuel cell, in presenza di una rete di distribuzione i limiti sulla percorrenza verranno risolti. Prevediamo che rimarranno soluzioni con motori a metano liquido o a gasolio per le distanze più importanti e per le portate più elevate. La riduzione di CO2 in questo caso avverrà attraverso l’utilizzo di LNG o di biocarburanti. # Giovanni Dattoli, managing director di Volvo Trucks Italia.

SCANIA

Paolo Carri Credo sia opportuno dire innanzitutto che non esiste alcuna preclusione per i mezzi elettrici rispetto alla gravosità della missione. Durante il 2022, per fare un esempio, Scania avvierà due field test, in collaborazione con Jula Logistics e con il gruppo SCA,

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IL PUNTO E-DUCATO

A tutto

elettrico

Con il lancio dell’E-Ducato, Fiat Professional diventa uno dei protagonisti della mobilità elettrica. Salvatore Cardile, Head of Marketing, Communication & Autonomy – LCV di Stellantis ci racconta la strategia del Costruttore per la mobilità del futuro di

Valeria Di Rosa

S

e è vero che i veicoli elettrici rivoluzioneranno il mondo del trasporto merci, è pur vero che a dettare questo cambiamento è stata proprio la trasformazione che questo settore e quello della logistica stanno attraversando negli ultimi anni. Una trasformazione evidente soprattutto nelle consegne urbane, dove l’esplosione dell’e-commerce e delle consegne dell’ultimo miglio, lo abbiamo scritto più volte, ha imposto nuovi standard di trasporto e stimolato i produttori di veicoli commerciali a trovare soluzioni sempre più aggiornate, in grado, da un lato, di rispondere alle esigenze di un trasporto a zero emissioni, dall’altro, di garantire prestazioni e affidabilità

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elevate. Partendo proprio da queste riflessioni abbiamo chiesto a Salvatore Cardile, Head of Marketing, Communication & Autonomy - LCV di Stellantis in che modo Fiat Professional sta affrontando questo cambiamento.

IL BUSINESS DELLA MOBILITÀ ELETTRICA Stellantis in generale, e Fiat Professional in particolare, crede fermamente nello sviluppo di veicoli elettrici: “la nostra gamma di veicoli commerciali si divide tra termica e full electric perché crediamo che questi siano i due orientamenti principali, a seconda degli utilizzi che ne faranno i clienti” esordisce il Responsabile Marketing LCV di Stellantis. “L’ultimo miglio è uno dei settori più interessato all’utilizzo dei veicoli elettrici – spiega Cardile. – Per due motivi principali: si tratta prevalentemente di percorsi definiti perché ciascun veicolo ha un raggio di

utilizzo e dei percorsi chiusi che ben si prestano ai concetti di autonomia e di ricarica a fine giornata tipici dei veicoli elettrici. Inoltre, le consegne dell’ultimo miglio sono principalmente fatte all’interno dei centri delle grandi città, dove i vincoli legati alla mobilità dei veicoli sono molto elevati”. Due fattori, questi, che spingono gli operatori a vedere nella mobilità elettrica una delle soluzioni principali per poter continuare a fare business. A cambiare è proprio la modalità di trasporto, sempre più orientata a carichi fatti di merci di piccole dimensioni ma che richiedono portate L’E-Ducato è la risposta di Fiat Professional alla mobilità urbana sostenibile: un veicolo elettrico in grado di garantire stesse volumetrie di carico, stesse prestazioni e stesse dimensioni esterne del Ducato termico.


comunque elevate per ottimizzare il numero dei viaggi e modalità di guida caratterizzate da continui stop&go.

100% DUCATO, 100% ELETTRICO In questo contesto l’E-Ducato rappresenta la risposta di Fiat Professional alle esigenze delle aziende di trasporto di una nuova mobilità. “Si tratta di un veicolo che offre una qualità costruttiva e un’affidabilità molto elevata” spiega Salvatore Cardile. Il nuovo Ducato elettrico garantisce le stesse caratteristiche del Ducato termico: stesse volumetrie di carico, stesse prestazioni, stesse dimensioni esterne del veicolo. I punti di forza di questo nuovo mezzo risiedono proprio nelle performance dell’elettrificazione. “Primo su tutti – ci spiega Cardile – la presenza di due tagli di batterie alternativi che consentono al cliente di scegliere la configurazione più adatta alle sue necessità: il primo taglio da 47 kWh consente al Ducato elettrico oltre 230 km di autonomia secondo il ciclo WLTP. Il taglio da 79 kWh consente invece di percorrere fino a 370 km, sempre secondo il ciclo urbano WLTP. In più la realizzazione di queste batterie LA TIMELINE DI FIAT PROFESSIONAL VERSO L’ELETTRIFICAZIONE Iniziata ad aprile 2021, Fiat Professional ha dichiarato che elettrificherà l’intera gamma di veicoli commerciali entro il 2022. Queste le tappe:  Aprile 2021 Lancio dell’E-Ducato  Primo trimestre del 2022 Lancio del nuovo Scudo sia in versione elettrica sia in versione termica  Terzo trimestre del 2022 Lancio del nuovo Doblò in versione elettrica (nel quarto trimestre sarà poi lanciata la versione termica).

prevede il funzionamento anche in caso di avaria o danneggiamento di uno dei suoi moduli. Questa funzione, chiamata Recovery Mode, è molto importante proprio perché nel B2B, la Business Interruption, quella che viene definita tecnicamente l’interruzione del business, è una delle cause di perdita economica per la propria attività: avere una continuità di servizio, seppur con un’autonomia ridotta legata a quel singolo modulo che non funziona, consente comunque di terminare

UN IMPIANTO VEHICLE-TO-GRID (V2G) A MIRAFIORI Inaugurato a settembre 2020, l’impianto V2G di Mirafiori è la risposta di Fiat Professional allo sviluppo della mobilità sostenibile. L’impianto, il più grande al mondo di questo tipo mai realizzato in Europa, è il frutto di una collaborazione tra Fiat Professional, Engie Eps e Terna e si basa su una tecnologia innovativa che permette ai veicoli di scambiare in modo intelligente energia con la rete. Questa tecnologia bidirezionale consentirà sia di caricare la vettura sia di restituire potenza alla rete grazie ad un dialogo continuo tra i veicoli e la rete di distribuzione. L’impianto, aperto presso il centro logistico del Drosso, nel comprensorio di

la propria attività e poi portare il veicolo in riparazione”. Se l’autonomia è uno dei punti di forza dell’E-Ducato, non sono da meno i tempi di ricarica. Come ci spiega ancora Cardile “il Ducato elettrico è dotato di configurazioni molto ricche: può essere equipaggiato con quattro tipologie diverse di capacità di ricarica. Si va dalla corrente alternata da 7-11-22 kw per arrivare ai 50 kw della corrente continua”. In questo modo è possibile percorrere 100 km aggiuntivi rispetto alla capacità residua con una ricarica di 1 ora a corrente alternata a 22 kw o con una ricarica di 30 minuti in corrente continua.

RIPROGETTARE LA LOGISTICA Ma in che modo l’E-Ducato sta impattando sulla distribuzione urbana? “Il fatto di avere un veicolo come il Ducato elettrico con un’alta autonomia – ci dice Cardile – sta consentendo ai principali brand di Express Couriers, come DHL, GLS, UPS, etc, di riprogettare la presenza dei loro hub dal centro città alle periferie”. Si tratta di una vera e propria riprogettazione logistica delle consegne che comporta da un lato la possibilità

Salvatore Cardile, Head of Marketing, Communication & Autonomy - LCV di Stellantis.

Mirafiori, ha previsto una prima fase con l’installazione di 32 colonnine V2G in grado di connettere 64 veicoli e prevede un successivo ampliamento che consentirà l’interconnessione fino a 700 veicoli elettrici. A sostegno della sostenibilità, l’impianto è dotato di un parcheggio la cui copertura è composta da una maxi-pensilina di circa 12 mila pannelli fotovoltaici che andranno ad alimentare con energia elettrica “green” i locali di produzione e di logistica: un impianto che permetterà di produrre su base annua oltre 6.500 MWh di energia, risparmiando così all’ambiente ogni anno oltre 2.100 tonnellate di CO2.

di poter effettuare consegne su un territorio più ampio, perché una maggiore autonomia comporta anche viaggi più lunghi, e dall’altro porta con sé una serie di risvolti positivi strettamente legata all’impatto ambientale che in questo caso pesa meno sui centri urbani.

IL NODO DELLE INFRASTRUTTURE Se da un lato i cambiamenti alla mobilità urbana stanno spingendo verso i veicoli elettrici, dall’altro resta aperto, ancora, il grande nodo delle infrastrutture. Un tema che continua a tenere aperto il dibattito. “Secondo il nostro punto di vista – continua Salvatore Cardile – le infrastrutture dovrebbero essere sviluppate in due direzioni: nella direzione dalla capillarità e in quella del posizionamento. Noi come Stellantis stiamo spingendo proprio affinché le infrastrutture siano progettate in entrambe queste direzioni”. Si tratta, in pratica, di pensare a dei punti di ricarica che da un lato siano quantitativamente sufficienti alla diffusione dei veicoli elettrici, dall’altro siano in grado di garantire l’ottimizzazione del lavoro delle aziende: quindi punti di ricarica posizionati lungo i tragitti di consegne, vicino punti “strategici” all’interno delle aree urbane che permettano di evitare inutili tempi morti. Purtroppo, il tema è ancora caldo e la distribuzione della rete di ricarica, in Italia come nel resto d’Europa, soffre di diseguaglianze territoriali non indifferenti, con alcune aree ben servite e altre sprovviste di infrastrutture. L’elettrificazione del trasporto merci è il futuro, soprattutto per quanto riguarda la mobilità urbana. Fiat Professional lo sa e per questo motivo ha deciso di investire su un’intera gamma elettrificata. Non resta che lasciarsi “guidare”. # www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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PRODOTTO FORD

Fabrizio Faltoni, Presidente e AD Ford Italia davanti al nuovo E-Transit.

Ford presenta E-Transit, la prima versione full electric dell’Ovale Blu per la mobilità commerciale. Performance sostenibili e prezzo imbattibile

ibrido elettrico il passo è breve

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LE PRINCIPALI CARATTERISTICHE Con una capacità della batteria utilizzabile di 68 kWh come standard, che fornisce un’autonomia di guida fino a 317 km WLTP, Ford E-Transit è progettato per soddisfare un’ampia possibilità di utilizzo da parte dei clienti. La

PLUS

bbiamo deciso di proporre il primo veicolo completamente elettrico, quando eravamo certi di dare un prodotto CONCRETO per i nostri clienti”. Così Marco Buraglio, capo dei veicoli commerciali dell’Ovale Blu in Italia, ha spiegato il passaggio dalla tecnologia mhev e phev, dove Ford è stata pioniera, a quella del full electric. L’ibrido, ovviamente, non viene abbandonato ma affiancato alla modalità completamente elettrica che caratterizzerà sempre di più le gamme dei veicoli commerciali. Ford, per questa transizione, ha voluto partire proprio da Transit, brand iconico che da oltre 60 anni è al fianco di chi lavora.

TRASPORTARE OGGI  dicembre 2021/gennaio 2022

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Zero CO2 Autonomia fino a 317 km ciclo WLTP Motore e pacco batterie sottoscocca Massimizzazione area di carico (da 9,5 a 15,1 m3 e da 1758 a 2090 Kg portata) Prezzo: da 48.500 euro

Luca Barassi

capacità reale dell’E-Transit è fornita dal potente motore che offre 430 Nm di coppia, con una scelta di 135 kW (184 CV) o 198 kW (269 CV) di potenza massima, portata lorda fino a 1.758 kg sul furgone e una gamma completa di 25 varianti tra furgone, furgone doppia cabina e chassis cabinati con diverse lunghezze e altezze del tetto e massa totale da 3,5 a 4,25 tonnellate. Per la massima produttività in loco, gli operatori possono utilizzare l’esclusiva funzione ProPowerOnboard, che fornisce fino a 2,3 kW da prese standard nell’abitacolo e nell’area di carico, per alimentare strumenti, luci, computer portatili e conversioni come le unità di refrigerazione.


CARICA! E-Transit offre sia la ricarica in corrente alternata AC sia la ricarica rapida in corrente continua DC. Infatti, il caricabatterie di bordo da ll,3 kW di E-Transit è in grado di ricaricare completamente la batteria in un massimo di 8.2 ore. In corrente continua, E-Transit è, invece, in grado di accettare in ingresso una potenza massima di 115 kW che consente di effettuare una ricarica dal 15% all’80% della capacità massima della batteria in appena 34 minuti. Ad ogni modo, la ricarica dei veicoli rappresenta un elemento critico per le aziende che utilizzano veicoli elettrici. Per questo Ford sta fornendo un pacchetto completo di servizi per supportare i clienti nelle loro esigenze di ricarica in deposito, a casa e in pubblico. “Con l’elettrificazione dei veicoli – puntualizza Marco Buraglia – cambia anche il mondo dei servizi al cliente. La connettività è un grande supporto allo sviluppo del supporto al cliente e noi in azienda stiamo discutendo proprio su questo e sulle enormi potenzialità che la tecnologia può dare. Oltre alla vendita del veicolo, quindi, potremo andare ad aggiungere un valore aggiuntivo, anche in termini di fornitura di energia”. Già oggi, attraverso Ford Telematics, le flotte possono gestire senza problemi il pagamento della ricarica pubblica utilizzando la rete di ricarica Ford, così come procedere al rimborso dei dipendenti che ricaricano i veicoli a casa. Gli autisti possono anche individuare i punti di ricarica disponibili, accedere e richiedere un rimborso mentre sono in viaggio utilizzando l’app Ford Charge Assist integrata nel sistema SYNC 4 del veicolo e accessibile tramite il touchscreen da12 pollici. OFFERTA AGGRESSIVA Insieme alle performance, ai servizi e alla qualità di un prodotto già leader sul mercato, come lo stesso brand Ford d’altronde, c’è il prezzo. Un prezzo di lancio decisamente aggressivo in un

Marco Buraglio intervistato durante il lancio del veicolo.

mercato, quello dell’elettrico, dove sicuramente non sono i costi di ingresso ad essere accessibili. L’E-Transit, invece, entra nel mercato con un prezzo di listino estremamente competitivo. 48.500 euro è il prezzo di lancio per la versione Trend del Van 350 da 184 CV, una scelta legata alla volontà del marchio dell’Ovale Blu di contribuire ad accelerare l’adozione dei veicoli elettrici offrendo un veicolo sostenibile sotto tutti i punti di vista. Oltre al prezzo, però, c’è anche l’equipaggiamento di serie estremamente completo, con tecnologie avanzate capaci di rendere ancora più facile e vantaggiosa la transizione a un motore elettrifico. E-Transit è offerto in Italia in un unico allestimento Trend con un livello di equipaggiamento, significativamente superiore al modello diesel equivalente. Tra le caratteristiche standard, oltre al controllo elettronico della temperatura, al SYNC 4 con display touchscreen da 12 pollici, è previsto il sistema Keyless Start, i sedili riscaldati, il parabrezza Quickclear e gli specchietti elettrici riscaldati. In più, a bordo è possibile essere sempre connessi grazie al modem integrato FordPass Connect; è incluso un abbonamento a FordPass Pro o Ford Telematics Essentials, l’accesso alla rete di ricarica FordPass per un anno e un abbonamento di un anno a Ford Telematics per i clienti della flotta. A questo si aggiungono una serie di caratteristiche essenziali per aumentare la produttività e ridurre i costi operativi, tra cui il sistema di navigazione connessa, il Cruise Control, il Pre Collision Assist con rilevamento dei pedoni, il Lane Departure Warning, il Lane-Keeping Aid, e i sensori di distanza di parcheggio anteriore e posteriore.

PARLAVAMO DI CONNETTIVITÀ E-Transit è supportato da una suite di software e servizi che migliorano la produttività, i tempi di attività e i costi di gestione per le aziende, indipendentemente dalle dimensioni della flotta o dal settore. Abilitato da una connettività sempre attiva, lo strumento di intelligence Ford Telematics – fornito gratuitamente per un anno agli operatori delle flotte E-Transit – permette ai clienti di monitorare e gestire lo stato di salute dei veicoli, insieme alla gestione della ricarica, agli avvisi EV, agli avvisi di incidenti e sicurezza dei veicoli e persino ai piani di addestramento personalizzati per i conducenti. Attraverso il dashboard Telematics, gli operatori possono visualizzare in tempo reale i dati relativi alla loro flotta E-Transit, come la posizione del veicolo, l’autonomia e lo stato di carica, e possono monitorare e geolocalizzare i loro veicoli. È possibile anche programmare a distanza il Pre Conditioning mentre i veicoli sono in carica, in modo che non venga utilizzata energia della batteria per riscaldare o raffreddare la cabina all’inizio della giornata. Tutti i veicoli Ford E-Transit sono anche completamente integrati nel sistema FORDLiive connected uptime, il servizio gratuito integrato e connesso a disposizione degli operatori di veicoli commerciali Ford che consente loro di massimizzare i tempi di attività, utilizzando in tempo reale i dati sulla salute del veicolo. # www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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PRODOTTO SUSTAINEER

Mercedes-Benz Vans presenta il Sustaineer, un veicolo nel quale sono riunite tutte le tecnologie della Stella per migliorare la qualità della vita e la sicurezza stradale nelle città, proteggere il clima, conservare le risorse e migliorare salute e sicurezza degli autisti di

Marco Perri

Il Pioniere della Sostenibilità L

a volontà e quindi il conseguente impegno di molti Costruttori per raggiungere la famosa neutralità nelle emissioni di CO2, con una decina di anni di anticipo rispetto al 2050, stabilito con gli “accordi di Parigi” è decisamente forte. In casa Mercedes-Benz quest’impegno ha portato ad “andare oltre” la mera conversione di veicoli nella trazione elettrica e a presentare, a fine ottobre, il prototipo SUSTAINEER il cui nome non è che la sintesi di due parole, “Sustainability” e “Pioneer”. Si tratta, insomma, di un prototipo, realizzato su base eSprinter, che riunisce le innovazioni per la mobilità urbana sostenibile e che dimostra che ci sono ancora molte aree su cui si può intervenire per abbattere l’impatto ambientale dei veicoli, iniziando dai materiali per arrivare alla gestione dell’energia. D’altra parte, la Casa di Stoccarda è convinta dei vantaggi ecologici ed economici dei veicoli commerciali elettrici a batteria e si prepara a diventare completamente elettrica entro il 2030, ovunque le

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condizioni di mercato lo consentiranno. Nell’ambito della strategia aziendale “Ambition”, Mercedes-Benz Vans persegue l’obiettivo di rendere la flotta di van privati e commerciali carbon neutral durante l’intero ciclo di vita, dalla fase di sviluppo alla rete di fornitura, dalla produzione propria dell’azienda fino all’utilizzo di energie rinnovabili per il funzionamento dei veicoli elettrici. A partire dal 2022, la produzione sarà a emissioni zero in tutte le

fabbriche di veicoli di proprietà dell’azienda e utilizzerà solo elettricità da fonti di energia rinnovabile.

UN VEICOLO IN GRADO DI MIGLIORARE LA QUALITÀ DELL’ARIA “La presentazione del Sustaineer – dice Andrea Verdolotti, Head of Marketing Vans at Mercedes-Benz Italia – che è un vero pioniere della sostenibilità, proietta i van di MB nel ristretto

Molte delle soluzioni del Sustaineer, le vedremo, probabilmente, già sulla prossima generazione di Sprinter elettrico, che arriverà nel 2023 su una piattaforma interamente nuova.


gruppo dei veicoli davvero ‘verdi’, in grado di migliorare decisamente la qualità dell’aria in città. Questo prototipo, basato sull’eSprinter, è completamente elettrico, e combina una molteplicità di funzioni innovative studiate per migliorare la vita nelle città, conservare le risorse, proteggere il clima e migliorare la salute e la sicurezza dell’autista e ovviamente degli altri utenti della strada. Le soluzioni includono, per esempio, due filtri antiparticolato, un pannello solare sul tetto e componenti realizzati con materiali riciclati oltre a un sistema di riscaldamento vicino alla carrozzeria. Le innovazioni e le soluzioni tecniche di cui è dotato l’eSprinter Sustaineer – conclude Verdolotti – sono pensate guardando alla produzione in serie e le vedremo sicuramente nelle future generazioni dei veicoli commerciali di Mercedes-Benz”. Andiamo, dunque, a vedere più nel dettaglio le innovazioni. Come abbiamo visto il Sustaineer ha due filtri, uno all’anteriore e uno nella parte posteriore del sottoscocca, che riescono a ridurre del 50% le particelle inquinanti presenti nell’aria che il van incontra mentre si muove; non solo, il filtro anteriore, in realtà, grazie a un particolare sistema elettrico, è in grado di aspirare l’aria e di ripulirla anche mentre il veicolo è in carica.

ACCORTEZZE PER RIDURRE L’USURA DI RUOTE E FRENI Non finisce qui, comunque, perché il Sustaineer è anche dotato di una serie di accortezze per ridurre l’usura di ruote e freni che consumandosi emettono particolato. Anche per questo ci sono freni in ghisa, con uno speciale rivestimento ceramico, che lavorano in contemporanea con il sistema di frenata rigenerativa, oltre a particolari pneumatici capaci di ridurre il rumore di rotolamento e il rilascio di particolato grazie a una mescola a scarsa abrasione. Nel progettare il Sustaineer, in Mercedes hanno pensato anche di rivestire la

Il prototipo è dotato di una serie di accortezze per ridurre l’usura di ruote e freni che, consumandosi, contribuiscono a emettere particolato.

parte superiore della carrozzeria con pannelli solari ultrasottili che si adeguano perfettamente alla forma del tetto e servono a ricaricare la batteria del furgone quando è parcheggiato, in modo da poter contribuire all’autonomia e all’alimentazione dei sistemi di bordo, cosa che potrebbe rivelarsi preziosa, per esempio, su allestimenti frigo. Per massimizzare la percorrenza, inoltre, il prototipo adotta una serie di soluzioni che ne migliorano l’aerodinamica. Tra queste, speciali telecamere al posto degli specchietti retrovisori, soluzione già di serie sull’Actros. Le telecamere al posto degli specchi a ridurre dell’80% la superficie specifica, sono anche più leggere del 50% e permettono di guadagnare ben 2 kg di portata utile. Come già è stato fatto sull’Actros, anche sul Sustaineer sono state adottate le telecamere al posto degli specchi retrovisori, con un guadagno sia in peso che in aerodinamicità.

DOPO “RIDUCI”, “RIUSA” E “RICICLA”, LA STELLA ORA LANCIA ANCHE “RIPARA” Sempre per contenere al massimo i consumi di energia, il Sustaineer adotta un curioso sistema di riscaldamento per il volante e la cintura di sicurezza. Questa tecnologia garantisce lo stesso comfort agli occupanti, in termini di temperatura percepita, rispetto al riscaldamento di tutto l’abitacolo con un dispendio energetico nettamente minore. Inoltre, le porte automatiche Delivery Door, introdotte in opzione su Sprinter con il recente aggiornamento di gamma per il 2022, consentono una minore dispersione del calore. Come ha detto Andrea Verdolotti, molte di queste soluzioni le vedremo nei prossimi van, probabilmente già sulla prossima generazione di Sprinter elettrico, che arriverà nel 2023 su una piattaforma interamente nuova e darà il via alla fase finale dell’elettrificazione totale dei van di Mercedes-Benz da completarsi con la fine del decennio.

Le porte automatiche Delivery Door, introdotte in opzione su Sprinter con l’aggiornamento di gamma per il 2022, consentono una minore dispersione del calore.

A proposito di “svolta verde” di MercedesBenz, nella seconda metà del 2022, la Stella lancerà una nuova metodologia di ripristino sostenibile in tutti i segmenti dei van per prolungare il ciclo di vita delle batterie ad alta tensione, installate nei propri veicoli. Alle tre “R” dell’economia circolare del “riduci”, “riusa” e “ricicla”, se ne aggiunge quindi, secondo Stoccarda, una quarta: “ripara”. Oltre a questo, Mercedes-Benz Vans sta anche spingendo affinché le batterie vengano riciclate il più possibile. Entro il 2030, l’obiettivo è ridurre del 40% l’uso delle risorse primarie utilizzate nelle catene cinematiche e nella tecnologia delle batterie rispetto alla cifra odierna. # www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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PRODOTTO CITROËN

Senza compromessi

Arriva sulle strade cittadine ë-Berlingo Van, il van completamente elettrico di Citroën pensato per le esigenze quotidiane dei professionisti che si muovono nelle zone urbane ma anche in quelle peri-urbane o rurali di

Valeria Di Rosa

P

er provare il nuovo ë-Berlingo Van di Citroën siamo volati fino in Francia, a Maffliers, presso la splendida location di Domaine de Maffliers. Ad accoglierci, oltre al veicolo completamente elettrico della Double Chevron anche il nuovo Peugeot ePartner, versione elettrica del rinomato furgone. Siamo nel pieno della strategia annunciata da Stellantis, che mira a elettrificare le gamme di tutti i suoi marchi di oltre il 70% entro il 2030, per offrire un veicolo elettrico per ogni segmento di mercato.

IL CONTESTO La strategia di Stellantis si colloca all’interno di una vera e propria rivoluzione della mobilità. Come risaputo stiamo vivendo una nuova 18

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era, caratterizzata dall’esplosione degli acquisti online e dell’e-commerce (+30% nel 2020) e da una politica ambientale sempre più orientata alla riduzione delle emissioni di CO2, che porta con sé il proliferare di zone ZTL e a traffico limitato all’interno dei centri cittadini. Nasce così l’esigenza di nuovi veicoli, in grado di garantire le stesse prestazioni di quelli con motore termico ma capaci, allo stesso tempo, di rispondere alle esigenze di sostenibilità che la mobilità urbana richiede. Citroën ë-Berlingo Van e Peugeot ePartner si collocano proprio in questo mercato e sono pensati proprio per quei clienti, come operatori di delivery, municipalità e artigiani che hanno bisogno di muoversi all’interno dei centri urbani senza rinunciare a comfort e prestazioni.

275 KM DI AUTONOMIA Proposto in due misure, M e XL da 4,40 m e 4,75 m, Citroën ë-Berlingo Van è disponibile nella versione furgone, nelle misure M e XL, e furgone con doppia cabina mobile, nella misura XL. Con un’altezza di 1,84 m e

una larghezza utile di 1,23 m tra i passaruota, garantisce un volume utile di 3,3 m3 (XS senza cabina Extenso®) e fino a 4,4 m3 (XL con cabina Extenso®). Il carico utile fino a 800 kg e il carico rimorchiabile fino a 750 kg su tutte le versioni soddisfano ogni tipo di esigenza dei professionisti. Il cuore pulsante del nuovo Citroën ë-Berlingo Van è ovviamente il motore a batteria di 50 kW agli ioni di litio, in grado di garantire un’autonomia sufficiente per gli spostamenti quotidiani della stragrande maggioranza degli utenti per i quali questo nuovo veicolo è pensato: con una ricarica, infatti, è possibile percorrere fino a 275 km, distanza ideale per quei clienti che in media percorrono non più di 200 km al giorno. La batteria, posizionata sotto i sedili e il pianale di


Dal cookpit è possibile controllare il selettore ë-Toggle, che gestisce il cambio grazie alle funzioni Park, Reverse, Neutral, Drive e Brake; le tre modalità di guida: Eco, Normal e Power; il touchscreen da 5”.

carico del veicolo, è garantita 8 anni o 160.000 km. Per massimizzare l’autonomia, la catena di trazione recupera l’energia in fase di frenata o durante le decelerazioni del veicolo. Tre le modalità di guida disponibili: Normal, che offre il miglior compromesso fra autonomia e prestazioni dinamiche; Eco in grado di ridurre il consumo di energia limitando alcune prestazioni e contenendo la coppia e la potenza del motore; Power per un maggiore piacere di guida anche con veicolo a pieno carico.

GUIDA COMFORTEVOLE La partenza del veicolo è molto fluida grazie alla coppia disponibile immediatamente e alla progressività dell’accelerazione senza inserimento delle marce. La catena di trazione elettrica non genera nessun rumore, né vibrazioni. A bordo, tutto è stato progettato per facilitarne l’utilizzo: sulla console centrale sono presenti il selettore ë-Toggle che gestisce il cambio grazie alle funzioni Park, Reverse, Neutral, Drive e Brake e il selettore che permette di attivare le 3 modalità di guida: Eco, Normal e Power. Attraverso il touchscreen da 5” è possibile accedere alle esclusive funzionalità elettriche del veicolo: flusso di energia (che indica l’operatività del sistema di trazione elettrica in tempo reale in funzione della modalità di guida selezionata, del motore elettrico e del livello di ricarica della batteria), statistiche di consumo, attivazione della ricarica differita o del precondizionamento termico dell’abitacolo. TRE MODALITÀ DI RICARICA DISPONIBILI Capace di ricaricare l’80% della batteria in 30 minuti se collegato a una stazione di ricarica pubblica fino a 100 kW con cavo di tipo 4 incorporato nella colonnina, il nuovo Citroën ë-Berlingo Van può essere ricaricato

anche tramite ricarica domestica, con un cavo di tipo 2 compatibile con una presa standard 8A o con una presa ad alta potenza 16A, che permette di ottenere una ricarica completa in meno di 15 ore o in 5 ore e mezzo per un’autonomia di 100 km, oppure tramite ricarica rapida privata o pubblica: in questo caso è necessario installare una Wallbox a ricarica rapida da 3,7 a 22 kW e un cavo di tipo 3. Il tempo di ricarica da 0 al 100% è di 7 ore e 30 minuti (Wall Box 7,4 kW monofase) o di 5 ore (Wall Box 11 kW trifase). Stellantis sta sviluppando anche veicoli a idrogeno, complementari all’elettrico, con lo scopo di garantire maggiori percorrenze e ricariche più rapide. Già presenti nel

IDENTIVAN Batteria

capacità di 50 kWh

Potenza del motore

da 100 kW (136 cavalli)

Coppia motore

260 Nm disponibili da 0 km/h

Autonomia

fino a 275 km (WLTP)

Ricarica

rapida fino all’80% in 30 minuti

2 lunghezze

Taglia M (4,40m) e Taglia XL (4,75m)

2 configurazioni di cabina

cabina Extenso® e Doppia Cabina Mobile

Fino a 2 portiere laterali scorrevoli e porte battenti posteriori con apertura a 1 3,3m3 minimo e Volume di carico 4,4m 3 nella taglia XL Carico utile

fino a 800 kg

AL PASSO CON LA TECNOLOGIA E se di innovazione si parla, Citroën ë-Berlingo Van non è da meno neanche sulle “innovazioni tecnologie” delle quali è dotato. Grazie all’app My Citroën, è possibile programmare a distanza la ricarica della batteria e conoscere lo stato di carica e l’autonomia del veicolo, gestire il precondizionamento termico dell’abitacolo a distanza e impostare i parametri di una ricarica differita usando lo smartphone o il tablet o direttamente attraverso il sistema touchscreen del veicolo, con la navigazione connessa nel menu “Energy”. Attraverso l’app Free2Move è possibile accedere a più di 220.000 colonnine di ricarica o pianificare gli itinerari migliori tenendo conto dell’autonomia segmento Mid size Van con Citroën ëJumpy e Peugeot ëExpert a idrogeno, questi veicoli prevedono un’architettura costruita con una batteria intermedia e un sistema fuel cell.

residua del veicolo e della localizzazione delle colonnine di ricarica lungo la strada. Per una guida facilitata, Citroën ë-Berlingo Van propone il Keyless Entry e Start, l’Head-up Display a colori, l’Hill Start Assist, il parcheggio assistito anteriore, laterale e posteriore, la telecamera di retromarcia, il Surround Rear Vision, i fari abbaglianti automatici, il freno di stazionamento elettrico o l’indicatore di sovraccarico della batteria (novità nel segmento). Per una maggiore sicurezza, integra l’Active Safety Brake, l’avviso di superamento involontario della linea di carreggiata, il Driver Attention Alert, l’avviso di rischio di collisione, il controllo della stabilità del rimorchio, il Grip Control con Hill Assist Descent, il riconoscimento esteso dei cartelli stradali e ancora il sistema di sorveglianza dell’angolo cieco. # www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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EVENTI ECOMONDO

Si è chiusa l’edizione 2021 di ECOMONDO, il punto di riferimento per l’economia circolare e le energie rinnovabili in Europa e nel bacino del Mediterraneo. Più di 1.080 brand a Rimini per condividere le eccellenze tecnologiche green e oltre 500 ore di convegni. Ecco una sintesi del grande movimento dei protagonisti della kermesse di fine stagione di

Andrea Trapani

Il piacere di tornare

in presenza

L

a strada per la transizione ecologica è tracciata e passa da Rimini, dove si sono chiusi con risultati ben oltre le più rosee previsioni – parola degli organizzatori! - Ecomondo e Key Energy, i due saloni dedicati all’economia circolare e alle energie rinnovabili di Italian Exhibition Group. Quasi l’85% di presenze rispetto all’ultima edizione pre-covid, quella da cui ripartire. Non c’è bisogno di giri di parole: i numeri hanno premiato la scelta di tornare in presenza con più di 1.080 marchi presenti a tutto quartiere per il 90% della superficie, 500 ore di convegni e seminari, con il decennale degli Stati Generali della Green Economy, sono i numeri che confermano che la spinta alla transizione ecologica passa anche dalle storiche manifestazioni di Rimini. Luogo di confronto e soprattutto business per

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una comunità di imprese, istituzioni, enti e organizzazioni che nei saloni di Rimini si sono confrontati sulle tematiche oggi al centro delle agende di tutti i governi, e legate in particolare alle opportunità connesse all’avvio del PNRR alla vigilia di un appuntamento politico fondamentale come la COP26 di Glasgow. Importante e qualificata, inoltre, la partecipazione governativa italiana, così come l’egida della Commissione europea, a rimarcare l’importanza che queste manifestazioni hanno assunto negli anni come punto di riferimento sia nell’area del Mediterraneo sia per istituzioni di primo livello europeo per policy e ricerca ed innovazione nei settori indicati.

L’INAUGURAZIONE: IL FUTURO VISTO DAL MINISTRO Bioeconomia circolare, risorse idriche, trattamento dei rifiuti e processi di digitalizzazione che portano la green economy nel perimetro di industria 4.0 sono state tra le novità di filiera più interessanti di questa edizione 2021. Le


evenT che ha affrontato il tema di come le grandi catene di distribuzione e municipalizzate siano investite da una grande responsabilità: rendere sostenibili le proprie flotte per convivere in un ambiente urbano e “Verso una direttiva UE per una Due Diligence obbligatoria su impatti ambientali e diritti umani” promosso proprio dall’Al­leanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile. “La pandemia ci ha mostrato che c´è bisogno di una maggiore consapevolezza dei nostri limiti e che non tutto è a nostra disposizione. È una consapevolezza che dobbiamo alle future generazioni, aziende che lavorano sui processi e il monitoraggio, infatti, sono l’anello di raccordo tra la raccolta dei materiali di scarto e la materia prima seconda. L’evento di inaugurazione ha visto i tradizionali saluti del presidente di IEG, Lorenzo Cagnoni, e del neoeletto sindaco di Rimini, Jamil Sadegholvaad, cui sono seguiti gli interventi del senatore Barbara Floridia, Sottosegretario di Stato per l’Istruzione, dell’onorevole Ilaria Fontana, Sottosegretario di Stato per la Transizione Ecologica e dell’Assessore all’Ambiente della Regione Emilia-Romagna Irene Priolo. Assente per impegni istituzionali, il Ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani ha voluto comunque mandare un messaggio a tutti i partecipanti, delineando la linea governativa in atto: “Voi siete in prima linea a realizzare la transizione ecologica. Voi renderete possibile questo complesso cambiamento della manifattura, della gestione energetica, della mobilità, del ciclo del rifiuto e della circolarità che dovranno creare un’Italia ancora più competitiva, sperabilmente leader in un mondo capace di produrre ricchezza senza distruggerne, di assicurare un’alta qualità di vita a tutti con un modello di sviluppo per il pianeta e non a spese del pianeta”.

GLI EVENTI Con gli eventi di Ecomondo – curati dal Comitato scientifico presieduto dal professor Fabio Fava - è stata condotta un’analisi puntuale sul tema della rigenerazione dell’ambiente, in linea con le raccomandazioni del Green Deal europeo. Grazie alle cosiddette “conferenze faro” sono state identificate le azioni che potranno consentire una rigenerazione sistemica ed inclusiva delle nostre

manifatture, delle nostre città, del patrimonio naturale, suolo, acque e mari, per un pronto recupero economico, ambientale e sociale del Paese assieme all’Europa e all’area del Mediterraneo. I convegni hanno rappresentato, come consuetudine, un valore aggiunto per la manifestazione. Due su tutti: “Ultimo miglio e servizi per l’ambiente: la sfida in città”, l’evento a cura di

quelle che scendono in piazza a protestare per chiederci di cambiare passo su ambiente e sostenibilità. Ecco perché Ecomondo, un’idea che nasce da lontano, oggi diventa luogo di elaborazione per eccellenza e iniziative come questa costituiscono un valore aggiunto anche per il dibattito pubblico”, ha affermato in un messaggio il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Andrea Orlando.

SAL.VE, IL SALUTO ALL’ECOLOGIA

GLI STAND DEL TRASPORTO PESANTE E… NON SOLO Anche i costruttori sono stati, come di consueto, tra i protagonisti dei padiglioni di Rimini. Ben cinque delle “otto sorelle” hanno deciso di essere presenti per l’edizione della ripartenza. Partiamo, mantenendo un rigoroso ordine alfabetico, dalla novità di quest’anno: la presenza di Ford Trucks Italia, per la prima volta a Ecomondo, è stata l’occasione per presentare al pubblico il nuovo veicolo ecologia Ford Trucks 2633 VR, una soluzione nata da una stretta collaborazione con V-Rent la più

Il salone biennale dei veicoli per l’ecologia SAL.VE ha messo insieme in un’unica vetrina telaisti e allestitori dei mezzi per l’igiene urbana e gli allestimenti per la raccolta differenziata con mezzi a propulsione ibrida o full electric. Dalle presse meccaniche alle stampanti 3D alimentate da plastiche bio, industria e startup sono state visitate da operatori qualificati e orientati al business, che fanno dei due saloni appuntamenti di green business. Cresciuta anche la percentuale di stand che sono stati allestiti con materiali sostenibili, ottenuti dal riciclo di legno d’arredi o altri materiali d’edilizia, dai pannelli alle piastrelle.

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EVENTI ECOMONDO grande società di noleggio specializzata in veicoli nel segmento del waste and recicling, e FARID (Farid Zoeller Group), uno dei più importanti costruttori europei di compattatori per la raccolta di rifiuti. Il veicolo si rivolge agli operatori del settore dei servizi di raccolta integrata dei rifiuti, un segmento fondamentale nella moderna economia circolare. Chiaro l’obiettivo: servire i clienti e l’ambiente. Il motore EURO 6E Ecotorq con i suoi 330 CV e 1300 Nm di coppia massima (da 1200 a 1700 rpm), e il cambio automatizzato ZF ECOTRONIC MID 9 AS di ultima generazione, garantiscono una trasmissione fluida e continua e una manutenzione ridotta, assicurando il massimo comfort di guida, soprattutto durante la guida urbana ad alta intensità di traffico. Non poteva mancare lo stand IVECO. Al centro dello stand il valore dei carburanti alternativi tra cui il metano (CNG) e il gas naturale liquefatto (LNG) con cui il costruttore

ha voluto mostrare al pubblico il percorso intrapreso verso una mobilità sempre più sostenibile. Per farlo ha presentato la gamma rinnovata di modelli lanciata nel corso dell’anno, i visitatori hanno potuto così ammirare quattro IVECO Daily – tra cui quello alimentato a gas naturale CNG - un Eurocargo CNG e un IVECO S-WAY CNG. Il Large Van, presentato a metà anno, è equipaggiato con una gamma di nuovi motori da 2,3 e 3,0 litri omologati Euro 6D-Final Light Duty ed Euro VI E Heavy Duty con potenze da 136 a 156 CV che possono essere abbinati a un nuovo cambio manuale a 6 rapporti. Per quanto riguarda le novità, l’IVECO Daily è dotato di sedili Hi-Adaptive in memory foam e del recente sistema di assistente vocale Driver Pal che sfrutta i comandi vocali cloud di Amazon Alexa per migliorare la connettività. Per quanto riguarda il trasporto pesante ha fatto bella mostra di sé l’Eurocargo, modello ML120EL21/P, con motore Tector 6 da 210 CV, cambio automatico e sospensioni posteriori pneumatiche. Un veicolo nato per i servizi cittadini, dalla raccolta rifiuti alla pulizia delle strade fino alla distribuzione porta a porta. Presente anche l’S-Way, modello

AD260S34Y/PS, alimentato a gas naturale compresso (CNG). Anche Mercedes-Benz Trucks ha portato all’interno della fiera la gamma di veicoli Mercedes-Benz e FUSO più specializzata, sicura e green, nata per soddisfare il mondo delle municipalità, del riciclo e del trasporto di linea. Non solo, quella di Rimini è stata l’occasione per celebrare i valori di tradizione, innovazione e sostenibilità della Stella: tre importanti ricorrenze come i 125 anni di Mercedes-Benz Trucks, i 75 anni di Unimog e i 25 anni di Actros si uniscono alla roadmap del gruppo verso la “Rivoluzione Energetica” per un trasporto a zero emissioni. Presentata alla stampa anche quella che sarà la prossima pietra miliare nel portafoglio di veicoli elettrificati di

SUSTAINABLE TRUCK OF THE YEAR 2022

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Il legame tra Ecomondo e i riconoscimenti del Sustainable Truck of the Year è ormai indissolubile. L’evento europeo che ogni anno premia i veicoli commerciali per le loro caratteristiche di efficienza e sostenibilità sono ormai parte del DNA dell’evento in terra di Romagna. Creati nel 2016 dalla rivista specializzata “Vado e Torno”, i premi del Sustainable Truck of the Year sono assegnati annualmente da una giuria indipendente formata da giornalisti del settore truck.

I VINCITORI 2022 Fabio Zammaretti, segretario del Premio, e Maurizio Cervetto, direttore responsabile di Vado e Torno, hanno assegnato i riconoscimenti per tre categorie: Tractor, per camion con portata fino a 44 tonnellate; Distribution, per veicoli a due o tre assi fino a 26 tonnellate; Van, riservata ai veicoli commerciali con peso fino a 3,5 tonnellate. Non è affatto una sorpresa che ben due dei tre premi siano stati consegnati a veicoli completamente elettrici.

Andiamo in ordine. La CATEGORIA TRACTOR ha visto vincitore MAN TGX 18.510, ovvero la più recente generazione dei MAN TGX che ha alzato l’asticella della qualità e dell’efficienza. Molteplici i fattori che hanno portato il truck al primo posto, dall’aerodinamica ulteriormente affinata che ha migliorato i flussi dell’aria a vantaggio di una minore resistenza all’avanzamento, con conseguente risparmio di carburante e minori emissioni, all’efficienza a livello di cinematica garantita dal collaudato motore da 12,4 litri e 510 cavalli abbinato al cambio Tipmatic. Nella CATEGORIA DISTRIBUTION ha vinto il mezzo Scania 25 P BEV che, già disponibile sul mercato, rappresenta quella generazione di veicoli full electric che non rinunciano a nulla in termini di prestazioni e rendimento. Il cuore dello Scania 25 P BEV è un’e-Machine che integra elettronica di potenza, motore elettrico da 310 cv e cambio a due rapporti. Variabile l’autonomia, che raggiunge i 250 chilometri con la soluzione di maggiore capacità con il modulo a 9 batterie agli ioni di litio. Nella CATEGORIA VAN primeggia il nuovo Fiat Professional E-Ducato. L’E-Ducato, infatti, segna una svolta importante nel segno della sostenibilità e delle trazioni alternative, candidandosi autorevolmente a punto di riferimento nell’ambito dei veicoli a emissioni zero per quanto riguarda le consegne sull’ultimo miglio. E lo fa senza rinnegare la propria anima, mettendo in campo solide credenziali: un motore da 122 cavalli perfettamente mirato all’utilizzo urbano, un’autonomia che in funzione delle batterie si spinge al limite dei 370 km, 17 metri cubi di volume e 1.910 chili di portata. Apprezzati anche connettività e attenzione alla sicurezza.


Mercedes-Benz Trucks, ovvero l’eEconic, previsto per la seconda metà del 2022. Altra novità quella legata al futuro di Mercedes-Benz Trucks che, nel nuovo anno, diventerà marchio commerciale della nuova Daimler Truck Holding AG, separata dopo oltre 100 anni da autovetture e van. Un passaggio storico che creerà una società dedicata ai veicoli pesanti del futuro, un evento nell’evento.

Scania è un’altra delle presenze abituali di Ecomondo e, come nelle scorse edizioni, ha approfittato della kermesse per presentare i modelli e allestire alcuni eventi per il pubblico. A partire da “Scania Power Solutions” con la soluzione industriale Scania per applicazioni elettriche o ibride, al convegno “Il domani, oggi” con la moderazione di Massimo Marciani (presidente del Freight Leaders Council) dove i protagonisti del mondo del trasporto dell’oggi e del domani si sono confrontati sulle novità e sugli orizzonti futuri con la consapevolezza di avere una forte responsabilità nei confronti dell’ambiente e della società. Scania ha presentato anche la sua gamma di soluzioni per un trasporto sempre più sostenibile – dal biometano fino alla propulsione elettrica – non solamente come un fornitore

di veicoli, ma anche come un fornitore di servizi e di soluzioni per i clienti. Verona, Rimini ed Ecomondo: Volvo Trucks ha programmato tre appuntamenti nell’autunno appena trascorso per incontrare clienti e appassionati e mostrare tutte le tecnologie già oggi a disposizione. Negli spazi della fiera sono stati esposti un

Volvo FE 6×2 Electric, un Volvo FH LNG e un Volvo FH con I-Save: elettrificazione, combustibile alternativo ed efficientamento energetico,

Dieci anni di successi per gli Stati Generali della Green Economy Gli Stati Generali della Green Economy 2021 hanno chiuso la loro decima edizione rappresentando, ancora una volta, un’occasione di confronto per il mondo istituzionale, imprenditoriale e civile sulla transizione ecologica e le sfide della Cop26. La due giorni verde si è tenuta nell’ambito di Ecomondo, organizzata dal Consiglio Nazionale della Green Economy, in collaborazione con il Ministero della Transizione ecologica e della Commissione Europea, con il supporto della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile. Ottimi numeri per questa edizione: oltre 80 relatori italiani ed internazionali e circa 2.200 iscritti. Anche quest’anno grande partecipazione alla discussione online: più di 4000 utenti su Facebook nelle due sessioni plenarie, oltre 200 profili Twitter coinvolti attivamente nel produrre contenuti, 2,7 milioni di impression, visualizzazioni nella timeline di contenuti veicolati dall’hashtag #statigreen21. “Gli Stati Generali della Green Economy – ha sottolineato Edo Ronchi, del Consiglio Nazionale della Green Economy – hanno sperimentato una partecipazione superiore alle aspettative. Durante la due giorni si è registrato un clima nuovo e positivo. Questo vento a favore di un cambiamento in senso green è un’occasione da non perdere per mettere l’Italia su una strada virtuosa e per recuperare i suoi ritardi”.

ovvero le tre alternative subito ordinabili e acquistabili, tra le quali è possibile scegliere la soluzione migliore in base alle proprie esigenze di trasporto (distanza, tipo di carico, topografia, tempistiche, condizioni climatiche, ecc). Un’occasione per ribadire, ancora una volta, la consapevolezza che la strada verso un trasporto a emissioni zero debba essere necessariamente percorsa insieme. # www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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EVENTI SUSTAINABLE TOUR

Il Sustainable Tour si è concluso a Ecomondo con una tappa dedicata all’ultimo miglio e i servizi in città. Appuntamento al 2022 con nuovi incontri dedicati alle nuove sfide del trasporto e della logistica di

Valeria Di Rosa

D

i nuovo in presenza e all’interno di un contesto, quello di Ecomondo, dove sostenibilità e futuro dell’ambiente l’hanno fatta da padroni per 5 giorni: si è svolta a Rimini l’ultima tappa del Sustainable Tour, il ciclo di incontri dedicati alla mobilità sostenibile di evenT. Stavolta al centro del dibattito “L’ultimo miglio e i servizi per l’ambiente: la sfida in città”. A moderare l’incontro che ha visto la partecipazione di aziende municipalizzate, grandi catene di distribuzione e case costruttrici, sono stati Maurizio Cervetto, Direttore di Vado e Torno, e Ferruccio Venturoli, Vicedirettore di Trasportare Oggi in Europa.

LE CITTÀ DEL FUTURO “Entro il 2050 due terzi delle persone nel mondo vivranno nelle città. Come e con quali tecnologie ci si muoverà nella città del futuro? Come gestire il tempo e come salvaguardare l’ambiente?”. A partire da queste domande, poste da Paolo Volta, Coordinatore didattico di evenT, ad apertura del dibattito, si sono sviluppate riflessioni e considerazioni sulla mobilità cittadina. Il cambiamento è sotto gli occhi

L’ultimo miglio del

Sustainable Tour di tutti: l’esplosione dell’e-commerce e delle consegne dell’ultimo miglio hanno costretto aziende e operatori del settore a ripensare alle strategie di mobilità all’interno dei centri urbani. A questa si somma una nuova sensibilità ambientale, che abbraccia non solo la raccolta rifiuti ma anche le emissioni di CO2 che i veicoli utilizzati all’interno delle città producono. È necessario quindi ripensare le città, anche in ottica di un trasporto sempre più green. Si tratta di un fenomeno che secondo Claudio Fraconti, responsabile qualità di Trial nonché presidente dell’Osservatorio Trasporti e Logistica di Milano, “comporta un maggior flusso di veicoli da 3,5 tonnellate all’interno dei centri storici, spesso insufficienti per consegne di pallet in ambito urbano. Vanno innanzitutto create delle piattaforme di prossimità

La tappa finale del Sustainable Tour 2021 ha avuto luogo nel contesto della fiera Ecomondo, che si è svolta dal 26 al 30 novembre a Rimini.

intorno alle grandi città che consentano una migliore gestione delle consegne. Anche la questione dello smaltimento dei rifiuti è cruciale e va affrontata in fretta”.

RACCOLTA RIFIUTI SOSTENIBILE Quello della raccolta rifiuti è stato un tema caro a Roberto Terenghi, responsabile del parco veicolare di AMSA a Milano, la società che tiene pulita Milano e 12 comuni della sua provincia, in un’area di 315 chilometri quadrati dove vivono o lavorano 2,4 milioni di persone. Attenta alle nuove sfide della transizione ecologica, AMSA vanta il 30% di veicoli alimentati a metano su un parco di 1.400 mezzi, con un’attenzione crescente verso le nuove tecnologie, tra le quali quella elettrica, ha spiegato Terenghi. La tecnologia elettrica può essere un’alternativa interessante per la raccolta rifiuti, tenendo conto che comporta una mobilità breve e pochi chilometri, ma si tratta però di tenere conto di alcuni aspetti fondamentali per ottimizzare l’attività, come ad esempio pianificazione, autonomia e tempi di ricarica. L’ESIGENZA DI UNA NORMATIVA ADEGUATA È indubbio che l’elettrificazione delle flotte dei veicoli che operano in città

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SUSTAINABLE TOUR 2021 Il Sus tainable Tour è un’iniziativa di evenT, marchio nato dalla collaborazione tra Trasportare Oggi in Europa e Vado e Torno e dedicato alla formazione e informazione nel mondo del trasporto. L’edizione 2021 dell’evento a tappe destinato alla mobilità sostenibile

si è svolta in collaborazione con IVECO, Mercedes-Benz Trucks Italia, VDO e ZF e con la partecipazione di ALIS. Sono stati media partner del tour Trasportare Oggi in Europa, Vado e Torno Edizioni, Ferpress, Trasportonline, Truck24 e SOS Logistica. Quattro gli appuntamenti di

incontro alle normative europee. Si tratta di un settore che richiede ancora oggi investimenti importanti e per questo motivo cruciale diventa il dialogo tra pubblico e privato. Questo vuol dire che è necessaria, come ha sottolineato Massimo Revetria, Head of Business Line Light Italy di IVECO, “una politica di incentivi pluriennali che permetta ai nostri clienti di pianificare le loro attività”. Per quanto riguarda l’elettrico, sottolinea ancora Revetria, “occorre spingere le autorità a sviluppare le

quest’anno dedicati al rinnovo del parco veicolare (live streaming), all’uomo come elemento centrale di un trasporto sostenibile (sulla piattaforma online di Ecomondo), all’intermodalità (Interporto di Bologna) e all’ultimo miglio (Ecomondo a Rimini).

che presuppone cambiamenti da parte dei clienti, delle abitudini, delle tecnologie, delle infrastrutture adeguate. I Costruttori sono già in prima fila in questa rivoluzione, “viaggiando a una velocità molto alta nello sviluppo tecnologico dei veicoli”. È importante, adesso, che anche le istituzioni si muovano in tal senso, incentivando la costruzione di infrastrutture adeguate a sostenere lo sviluppo della mobilità sostenibile delle città. Emerge quindi la necessità di un dialogo costante tra pubblico e privato, che

Da sinistra, Domenico Andreoli (Head of Marketing, PR & Homologations Mercedes-Benz Trucks Italia), Massimo Revetria (Head of Business Line Light Italy IVECO), Roberto Terenghi (Responsabile parco veicolare AMSA) e Claudio Fraconti (Responsabile qualità di Trial nonché presidente dell’Osservatorio Trasporti e Logistica di Milano).

potrebbe essere la strada più veloce per garantire la massima efficienza ambientale. Senza dimenticare che questa tecnologia porta con sé una serie di vantaggi favorevoli alle attività cittadine, basti pensare al basso impatto sonoro che permette a questi mezzi di operare anche nelle ore notturne o alla possibilità di poter accedere a zone a traffico limitato, sempre più numerose. Si tratta di capire quali strategie debba adottare un’azienda che costruisce veicoli dedicati all’ultimo miglio per andare

infrastrutture, coinvolgendo i soggetti che se ne occupano. In questo momento, però, la tecnologia elettrica non riesce a coprire tutte le necessità: credo che andrebbe rivista la rimozione del gas come combustibile alternativo”.

RIVOLUZIONE ECOLOGICA Stiamo assistendo, quindi, a quello che Domenico Andreoli, Head of Marketing, PR & Homologations di MercedesBenz Trucks Italia, ha definito “una vera e propria rivoluzione”. È una rivoluzione

coinvolga tutti gli attori della filiera, legislatori, operatori, costruttori di veicoli. Le città del futuro hanno bisogno di uno sviluppo di sistema, dove gli attori in scena riescano a interagire e a garantire ai cittadini una città più sostenibile. Il Sustainable Tour tornerà il prossimo anno con una nuova edizione, ancora una volta dedicata alle sfide che trasporto e logistica dovranno affrontare. Primo appuntamento al Transpotec Logitec che si terrà a Milano dal 27 al 30 gennaio. # www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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TECNOLOGIE E SOLUZIONI DISPONIBILI INNOVAZIONE

innovazione

La strada dell’

Sono sempre più numerose le aziende che presentano soluzioni innovative per ottimizzare le attività legate al settore del trasporto. In ottica di sostenibilità, connettività e nuove energie di

C

he il settore del trasporto e della logistica stia attraversando una vera e propria rivoluzione è ormai un dato sotto gli occhi di tutti. Le richieste di decarbonizzazione avanzate dalla Commissione Europea e dalle Nazioni Unite hanno posto le basi per un cambiamento radicale che coinvolge ogni aspetto

del settore. In questo contesto stanno prendendo posto nuovi attori pronti ad offrire soluzioni innovative, in grado di guidare trasporto e logistica verso un futuro sempre più sostenibile. A Solutrans, la fiera del veicolo industriale e commerciale che si è svolta all’Eurexpo di Lione dal 16 al 20 novembre, ne abbiamo conosciuti alcuni.

CONNETTIVITÀ FIRST Quello della connettività è uno degli aspetti che più sta rivoluzionando il trasporto. Si tratta di sistemi in grado di facilitare l’attività degli autisti, di

Valeria Di Rosa

permettere di avere informazioni sempre aggiornate sui veicoli, di consentire uno scambio continuo di informazioni tra aziende, trasportatori e clienti finali. AddSecure, ad esempio, ha presentato AddSecure Sense, una soluzione IoT che permette alle aziende di tracciare le proprie merci attraverso la tecnologia Bluetooth Low Energy (BLE) e di monitorare i dati utilizzando il sito CoDriver WebOffice; un modo per avere sempre sotto controllo il proprio carico. Atelio Data Truck è invece un software dedicato a riparatori e distributori di pezzi di ricambio specializzato in veicoli pesanti e commerciali leggeri in grado di fornire informazioni tecniche e dettagli sulle procedure necessarie per garantire una corretta manutenzione, diagnosi e riparazione dei veicoli. Pensato per facilitare la gestione della routine di trasporto,

Il sistema a celle a combustibile di Symbio.

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TRASPORTARE OGGI  dicembre 2021/gennaio 2022


Atelio Truck ha sviluppato un catalogo sia online che per mobile dedicato a riparatori e fornitori di ricambi che in questo modo hanno a disposizione tutte le informazioni utili per garantire una corretta manutenzione, diagnosi e riparazione dei veicoli.

AKANEA TMS è un software dedicato ai professionisti che permette una gestione a 360° dell’intera attività: dalla fatturazione al tracciamento delle merci, dalla pianificazione delle attività al monitoraggio delle flotte. Proprio sull’esigenza di monitorare in tempo reale le flotte nasce Coyote Secure, un software in grado di rintracciare veicoli rubati grazie a una tecnologia brevettata Tracker® e a una squadra di professionisti che operano in collaborazione con la polizia. Senza dimenticare soluzioni di supporto alla gestione della documentazione, come Easy-cmr di SMS Labruyere, un’applicazione che permette di dematerializzare lettere di trasporto nazionali e internazionali, snellendo così l’intero processo burocratico.

LA SICUREZZA PASSA DAGLI EQUIPAGGIAMENTI Non sono mancate anche proposte dedicate alla sicurezza non solo degli autisti, ma anche di pedoni, ciclisti e automobilisti. Basti pensare ai nuovi sistemi di telecamere che permettono un campo visivo sempre più ampio destinati a sostituire i classici specchietti dei veicoli. Da qui nasce idrive AI Camera di Idrive, una telecamera che sfrutta l’Intelligenza Artificale per fornire supporto alla guida rilevando eventuali distrazioni o colpi di sonno del guidatore oppure monitorando la distanza di sicurezza. Se di sicurezza si parla non si può non parlare degli pneumatici: l’italiana OUTSET, ad esempio, attraverso il suo sistema wireless TMPS è in grado di monitorare la condizione degli pneumatici e di inviare i dati tramite gps.

NUOVI CARBURANTI E INFRASTRUTTURE Ruolo da protagonista è anche quello ricoperto da quelle aziende che stanno investendo sui carburanti alternativi e sulle infrastrutture ad essi legati. Quello della transizione energetica, infatti, è un tema molto sentito sia dai costruttori che dalle aziende che forniscono servizi in questo campo. Per questo motivo sono molte le società che offrono soluzioni pensate per sostenere lo sviluppo di fonti di energie pulite. Una strada percorribile già dai biocarburanti, come ad esempio B100 di Altens, un biocarburante facilmente utilizzabile che garantisce fino al 60% in meno di emissioni di CO2 rispetto al diesel. Ai biocarburanti è dedicata anche HDM 100 Eco Biodiesel di Telecamit, un distributore di biodiesel che utilizza il software mytelecamit e identifica automaticamente le informazioni relative allo stato del serbatoio. Parlando di carburanti alternativi, sembra che una delle modalità verso cui si stanno spostando sempre più costruttori e aziende di trasporto sia Il sistema wireless TPMS di Outset per il monitoraggio degli pneumatici.

quella elettrica, legata soprattutto alle consegne dell’’ultimo miglio e al trasporto urbano. Una modalità che però porta con sé alcune incognite, legate soprattutto allo stato della batteria. Per questo motivo Leclanché ha presentato un prodotto che può essere usato su un’ampia gamma di autocarri o autobus elettrici: INT-39 Energy HV pack è un sistema integrato di batterie modulari e di software di diagnostica che consente la registrazione remota dei dati e l’accesso in tempo reale allo stato della batteria, alle prestazioni e ai dati diagnostici, ideale per ottimizzare le operazioni della flotta. E per le lunghe distanze? Il sistema delle celle a combustibile sembra essere la strada maestra per garantire un trasporto a lungo raggio e zero emissioni. Proprio percorrendo questa strada, ad esempio, Symbio ha lanciato H2MOTIVE una gamma completa di sistemi e servizi StackPack compatti da 40 a 300 kW pensati per tutti i tipi di veicoli, dalle automobili, ai commerciali leggeri, ai veicoli pesanti. Dall’altro lato anche sul tema infrastrutture il fronte resta molto caldo. Da qui nasce l’esigenza di soluzioni che abbiano lo scopo di incentivare lo sviluppo territoriale di infrastrutture idonee ai cambiamenti in atto. Come, ad esempio, lo sviluppo di stazioni di stazioni di rifornimento dedicate proprio ai nuovi carburanti, come CNG, LNG, batterie e, in futuro, idrogeno. La strada per un trasporto sostenibile è ormai aperta, gli attori in scena stanno investendo in questa direzione, non resta che allacciare le cinture e percorrerla. # www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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TECNOLOGIE E SOLUZIONI DISPONIBILI VULCANGAS

Un anno di

Ripercorriamo la strada che ha fatto il carburante nel mondo dell’autotrasporto con Andrea Bosi, key account manager di Vulcangas di

Andrea Trapani

P

Bio-LNG

oco più di un anno fa, il 10 novembre 2020, Vulcangas ha accostato il prefisso “BIO” all’LNG per autotrazione. Quel giorno, presso la propria stazione di Rimini, dove la società ha casa, Vulcangas ha concretizzato il primo rifornimento pubblico a un mezzo pesante alimentato a LNG con prodotto Bio. Il tema è caldo. È ormai noto che l’LNG riduce del 30% le emissioni di CO2, annullando la produzione di polveri sottili e risultando essere più economico dei tradizionali combustibili. Il fermento e l’attenzione riposta all’LNG da diversi settori quali il trasporto stradale pesante, rappresenta la conferma che si pone come il prodotto di transizione dell’immediato

futuro, grazie alle sue caratteristiche di flessibilità, economicità e soprattutto elevate potenzialità in termini di riduzione dell’impatto ambientale.

L’INTERVISTA A ricordare la storia che lega la società riminese alle tematiche ambientali è Andrea Bosi, Key Account Manager presso Società Italiana Gas Liquidi S.p.A.: “Con attenzione e lungimiranza, Vulcangas ha intrapreso il percorso verso la decarbonizzazione del trasporto pesante affrontando anche importanti sfide, come quella causata dalla pandemia da COVID-19, che ha imposto severe restrizioni al movimento di mezzi e persone”.

CHI È VULCANGAS

Andrea Bosi.

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Società Italiana Gas Liquidi S.p.A., meglio nota come “Vulcangas”, è un’azienda leader nel settore della distribuzione di G.P.L. sia ad uso domestico sia ad uso autotrazione, che da oltre 40 anni lavora costantemente per poter offrire i migliori servizi ai propri clienti. Gli investimenti in ricerca e innovazione hanno spinto l’azienda riminese ad aprire la divisione delle energie rinnovabili e più recentemente quella del Gas Naturale Liquefatto.

Non solo. Vulcangas è presente da oltre 40 anni nel settore autotrazione anche tramite la propria rete di distributori stradali diffusa su tutto il territorio nazionale. I punti di rifornimento GNL in Italia sono raggiungibili in molte regioni, tra cui Abruzzo, Emilia-Romagna, Lazio e Marche. Sul sito ufficiale è sempre a disposizione una pagina con tutte le informazione, facilmente raggiungibile all’indirizzo www.vulcangas.com/stazioni-di-servizio/


Un passo indietro. La sfida, infatti, è iniziata in seguito alla pubblicazione del D.M. 2 marzo 2018 (“Promozione dell’uso del biometano e degli altri biocarburanti avanzati nel settore dei trasporti”) ed è stata raccolta prontamente da Vulcangas che è diventata il primo operatore italiano a immettere al consumo biometano in forma liquefatta. Non è un caso. Da oltre quarant’anni Società Italiana Gas Liquidi S.p.A., infatti, distribuisce energia pulita ed il marchio Vulcangas si è legato a prodotti in cui l’efficienza, la qualità e rispetto per l’ambiente sono il DNA della società. Il gruppo opera in tanti segmenti del mercato dell’energia ed è uno dei principali distributori di GPL del nostro paese: nel corso degli anni l’azienda ha posizionato, da nord a sud, depositi, filiali, stazioni di servizio in posizioni strategiche, dotandosi al tempo stesso di una moderna flotta aziendale e acquisendo tecnologie avanzate in grado di assicurare rifornimenti sicuri e tempestivi ai propri clienti. In tal senso gli investimenti in ricerca e innovazione hanno spinto l’azienda riminese ad aprire la divisione delle energie rinnovabili e più recentemente quella del gas naturale liquefatto, un’alternativa ai tradizionali prodotti – come il gasolio – per realtà con un elevato consumo. “Il primo rifornimento pubblico a un mezzo pesante con motore alimentato a metano liquefatto è avvenuto proprio a Rimini”, sottolinea con soddisfazione Bosi. “Vulcangas prosegue con entusiasmo il suo processo di crescita, e la visione green che la contraddistingue le ha permesso di incontrare nel suo cammino partner con i quali condividere un progetto e una visione di economia circolare dedicata al mondo del trasporto ma anche grandi nomi della distribuzione italiana che domandano, a chi per loro oggi movimenta le merci, un trasporto carbon free”, continua.

LA RETE OGGI Oggi Vulcangas offre all’interno del proprio corridoio 13 stazioni censite come fornitrici di molecola Bio, attraverso il circuito VCARD. “Il prezioso contributo del CIB, il Consorzio Italiano Biogas, la solida partnership con IVECO e altri player di rilievo appartenenti al mondo della distribuzione e della logistica, permettono a Vulcangas di continuare ad offrire e rispondere concretamente e con prontezza alla domanda di un trasporto che ha l’obiettivo di azzerare le emissioni di CO2”, ricorda Bosi. Insomma, la visione di Vulcangas per le energie pulite a sostegno di economia e ambiente ha contagiato molti partner

IL CORRIDOIO VULCANGAS GNL Con l’obiettivo di una visione capillare e concreta Vulcangas ha annunciato, la scorsa estate, l’inaugurazione del CORRIDOIO LNG E BIO-LNG in Europa. Un passo concreto verso il futuro di una rete sempre più ecosostenibile. Nato con un sito a supporto – www.lngcorridor.com – il gruppo, a conferma della propria vocazione all’ecosostenibilità, continua nel proprio impegno per la realizzazione di nuovi impianti, con l’obiettivo di continuare a rafforzare la propria rete di rifornimento e ampliare il progetto “Carbon Free”, rivolto a soddisfare le necessità delle logistiche di trasporto. Per agevolare i protagonisti del trasporto, Vulcangas mette a disposizione VCARD, la carta di pagamento utilizzabile dalle flotte per il rifornimento in tutti gli impianti connessi al Corridoio LNG e BIO-LNG.

Da sinistra: Andrea Bosi, VULCANGAS Key Account Manager, Fabrizio Buffa, IVECO Italy Market Alternative Propulsion Manager e G. Zardo, ENGIE Head of District Heating Torino.

coinvolgendoli nel cammino verso una decarbonizzazione dei trasporti: da grandi nomi della distribuzione italiana, a flotte di logistica e trasporti. Un esempio su tutti: lo scorso maggio uno dei leader dell’autotrasporto come Arcese ha esteso la collaborazione con Vulcangas sottoscrivendo un accordo che ha previsto proprio l’integrazione della fornitura della flotta da LNG a Bio-LNG. Si può affermare che il know-how sviluppato permette oggi a Vulcangas di proporre soluzioni ottimali a un vasto spettro di clienti: industrie, pubbliche amministrazioni e logistiche di trasporto. Ormai è riconosciuto da una vasta platea che il GNL per autotrazione e per combustione, è una scelta ecosostenibile che garantisce un contenimento dei costi energetici e un consistente abbattimento della CO2.

IL FUTURO Continua intanto la crescita dell’offerta. Tra le novità la partnership con Euroshell: “In Vulcangas”, ci svela Andrea Bosi, “cerchiamo sempre di costruire su solide partnership, locali e globali. Dato il nostro forte impegno nella transizione energetica e nella decarbonizzazione del settore dei trasporti, siamo stati lieti e molto orgogliosi di annunciare che Shell Card sarà la carta esclusiva accettata dalla rete Vulcangas in tutta Italia. Questa partnership di due attori leader nei loro settori consente ai clienti di tutta Europa di rifornirsi di LNG e Bio-LNG su tutte le stazioni del Corridoio Vulcancard e ridurre significativamente la propria impronta di CO2. Euroshell è sicuramente il partner giusto per continuare la costruzione di un corridoio ‘carbon free’ in Europa”. # www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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