LOGISTICA
INTERVISTA A MARIO ZINI, AD DHL GLOBAL FORWARDING
«LA NOSTRA ANIMA GREEN» Il colosso tedesco delle spedizioni spinge l’acceleratore sulla decarbonizzazione con un investimento di 7 miliardi di euro nei prossimi dieci anni per ridurre le emissioni di CO2. Serviranno a ricercare carburanti alternativi per il settore aereo e marittimo, aumentare i veicoli elettrici a emissioni zero e riqualificare e progettare nuovi edifici a basso impatto ambientale
di Luca Regazzi
C
irca 570.000 dipendenti in 220 Paesi. Basterebbe questo dato per far capire l’importanza e la centralità del Gruppo Deutsche Post DHL non solo nel mondo dell’industria logistica, ma in quello del commercio globale. Non stupisce, quindi, il perché quando l’azienda tedesca prende una posizione netta e definita nel campo della sostenibilità ambientale da una parte si assume la responsabilità di garantire investimenti “verdi” nelle sue attività, dall’altra indica un percorso che diventa di esempio per tutti i corrieri e spedizionieri del mondo. Ma dal punto di vista pratico in cosa consiste questo approccio green di DHL? Lo abbiamo chiesto all’amministratore delegato di DHL Global Forwarding, Mario Zini. «Nell’impegno contro il cambiamento climatico – ci spiega Zini – DHL ha appena stanziato 7 miliardi di euro da investire nei prossimi dieci anni per ridurre le emissioni di CO2: la ricerca di carburanti alternativi per il settore aereo e marittimo, l’aumento di veicoli elettrici a emissioni zero e la riqualificazione e progettazione di nuovi edifici a basso impatto ambientale rientrano tra i principali obiettivi dell’investimento.
28 giugno 2021
Come DHL Global Forwarding siamo attori protagonisti del trasporto merci su scala globale ed è nostra responsabilità guidare il mercato verso un futuro più sostenibile, trovando soluzioni innovative per ridurre a zero le emissioni di carbonio entro il 2050». La road map della decarbonizzazione di DHL per una logistica a basso impatto ambientale passa principalmente attraverso l’utilizzo di carburanti sostenibili: «Ci stiamo impegnando a coprire entro il 2030 almeno il 30% del fabbisogno di carburante per il trasporto aereo e di linea con alimentazioni verdi, mentre dal 1° gennaio di quest’anno abbiamo ridotto le emissioni di anidride carbonica per tutte le spedizioni marittime con carichi less-thancontainer load (LCL), grazie all’utilizzo di biocarburanti. A titolo di esempio cito il recente accordo con la compagnia aerea statunitense United Airlines per il programma Eco-Skies Alliance, che prevede – insieme ad altre aziende del settore – l’acquisto di 3,4 milioni di galloni di carburante sostenibile (SAF) in grado di ridurre le emissioni di quasi l’80% rispetto a un carburante convenzionale». Esiste poi un programma di valutazione dei fornitori Go Green, che consente