Legami di quartiere: un esercizio di rigenerazione urbana in Bolognina

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EXCURSUS STORICO

2.2 IL QUARTIERE BOLOGNINA Sebbene storicamente la nascita della Bolognina la si faccia coincidere con il piano regolatore del 1989, nell’area era già presente un nucleo storico conosciuto come frazione Arcoveggio che comprendeva non solo il futuro quartiere Bolognina, ma anche Croce Coperta, Dozza e Battiferro. Risale infatti al 1338 la costruzione della chiesa di S. Girolamo per il culto dei fedeli dei residenti della zona che non potevano accedere alle funzioni religiose serali poiché le porte cittadine venivano chiuse.1 Nel 1847, secondo i dati di un censimento, la parrocchia dell’Arcoveggio conta 177 abitanti2, una fra le più popolose del territorio bolognese destinata a subire un progressivo aumento e, nel 1881, a raggiungere i 3900 abitanti. Si trattava principalmente di contadini sparsi sul territorio e un nucleo abitativo concentrato attorno alla ferrovia. Lo sviluppo della Bolognina avviene a seguito del piano regolatore del 1889 erisente di altri due fattori concomitanti: l’importanza delle ferrovie dello stato e il decentramento dell’attività industriale. Nel quartiere infatti si insediano tra fine Ottocento diverse industrie: lo stabilimento del tramway a cavallo in zona Zucca, l’officina Nobili a Casaralta, la fornace Gallotti in zona Battiferro.

fig. 6 Angolo Via Albani - via Dall’Arca (Abitare sociale)

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Sezioni Vancini, 1975 Bellettini, 1961

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