ERKER 09 2016

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NOTIZIE DALL‘ALTA VAL D‘ISARCO

«Biogas Wipptal», presentato il transporter ecologico

FORTEZZA

Inaugurata la piattaforma girevole

E’ stata una manifestazione sfavillante quella organizzata da Wittfrieda Mitterer, anima del “Curatorium” che ha preso a cuore le sorti dei relitti industriali, nella fattispecie ferroviari, di Fortezza e che intende, con tutte le forze, puntare su di essi per un nobile e assolutamente condivisibile scopo: quello di trasformare Fortezza in un museo “vivo” e fruibile, grazie alla sua storia, realizzando sinergie tra ciò che resta di un passato glorioso ed un futuro, puntato sul turismo, sul forte asburgico e sui collegamenti con il paese e la sua possibile, a questo punto probabile, nuova vita. All’inaugurazione erano presenti rappresentanti di Rfi, della politica provinciale e comunale, i rappresentanti di Bbt, e gli architetti e ingegneri. Soddifazione del sindaco Thomas Klapfer, di Witti Mitterer che ha coronato un’altra impresa, del pubblico, con numerosi “amici delle ferrovie” e di Arno Kompatscher, che ha lanciato promesse: non un relitto di “archeologia” ferroviaria, quella piattaforma, ma punto di partenza per un progetto, che vedrà la nascita di un museo, la realizzazione di un treno storico che, con una sbuffante locomotiva, porterà i turisti nel forte e, forse,

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la ricostruzione di una fermata, storica anch’essa, quella di “Fortezza-militare”, nata prima del paese, per servire il forte. Una festa, un’inaugurazione sfavillante:a far da corona ai discorsi c’era un’ottima orchestra che suonava brani “dixieland”, tra lo sferragliare dei treni in transito che ha costretto gli oratori ad interrompersi più volte, si è esibito un gruppo di ballerini, fatti giungere da Praga che danzando con fiaccole e fuochi d’artificio hanno evocato con grande pathos, le scintille e il fuoco delle vaporiere che un tempo, neppur molto lontano (era probabilmente il 1979 quando l’ultima è stata pensionata) andavano ancora su e giù per la Pusteria. Un successo dunque l’operazione di Wittfrieda Mitterer che ha tra le sue numerose doti anche quella del puntiglio, dell’insistenza, della goccia che riesce a scavare qualsiasi roccia. Certo, l’aver fatto scucire centinaia di migliaia di euro ad enti che, certamente non hanno nel loro target e nei budget di bilancio la storia e la cultura, è sicuramente operazione che ha dell’incredibile.

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Un’innovativa soluzione per ottimizzare lo spargimento di digestato - un fertilizzante naturale e inodore prodotto dall’impianto di Val di Vizze - sui terreni agricoli alpini attraverso l’utilizzo di un prototipo unico nel suo genere. È il transporter agricolo per lo spargimento ad alta precisione di digestato e liquami presentato oggi da Biogas Wipptal, appositamente realizzato dalla società Zunhammer Srl e da ieri a disposizione degli agricoltori locali. Si tratta di una tappa fondamentale del progetto “Life Optimal 2012” finanziato dall’Unione Europea, finalizzato alla realizzazione di un impianto a biogas alimentato dai reflui zootecnici prodotti dalle aziende locali, e all’individuazione di una soluzione che garantisse il riutilizzo agronomico del digestato sui versanti ripidi tipici di queste zone, riducendo il rischio di incidenti. Il prototipo di transporter - di cui ad oggi sono stati prodotti due esemplari - rappresenta un unicum in Italia e in Europa, si distingue per l’altissima capacità di lavorare sui pendii e consentirà di concimare non solo i terreni dei 63 agricoltori soci del progetto Biogas Wipptal, ma anche il 30% dei terreni degli altri agricoltori del territorio. «Questa soluzione - spiega Klaus Stocker, presidente di Biogas Wipptal - punta a risolvere i tre principali problemi che

affliggono gli agricoltori dell’Alta Val d’Isarco: la difficile coltivazione dei prati di montagna, la ristrettissima superficie agricola a disposizione e le limitazioni imposte dalla direttiva nitrati dell’Unione Europea ai metodi tradizionali per la concimazione con il letame ed il liquame». Il transporter agricolo ridurrà anche l’impatto ambientale grazie a un computer di bordo che permette di misurare con massima precisione i livelli di liquame e digestato che vengono sparsi, affinché rientrino nei parametri stabiliti; il macchinario, inoltre, permette di deporre il digestato sul terreno e in minima quantità sulle piante: in questo modo l’emissione di ammonica viene ridotta del 40% rispetto a quella che verrebbe emessa con i metodi tradizionali. Il prototipo è stato presentato nel corso della riunione dei partner che partecipano al progetto “Life Optimal 2012” - Biogas Wipptal, Libera Università di Bolzano, Università di Torino, Zunhammer Srl e Cantina Tramin – un’occasione per fare il punto anche sullo stato di avanzamento dei lavori del progetto. Nel mese di giugno è entrato ufficialmente in produzione l’impianto di Val di Vizze, che si “nutre” con letame e liquame provenienti dalle aziende agricole del Comprensiorio dell’Alta Val d’Isarco.


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