FATTA LA CONFERENZA, ORA TOCCA AGIRE
BeLeaf GENNAIO-MARZO 2022
CANNABIS E POLITICA
Leonardo Fiorentini direttore di Fuoriluogo
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i è svolta a fine novembre a Genova la Conferenza Nazionale sulle Dipendenze. Richiesta da anni dalla Società Civile e voluta dalla Ministra Dadone, la convocazione della conferenza non è stata esente da critiche, in particolare per le modalità di preparazione e partecipazione. Tempi molto stretti e un percorso di coinvolgimento non sempre lineare hanno fatto sì che la stessa Rete per la Riforma delle Politiche sulle Droghe sia intervenuta in più occasioni: ad esempio per richiedere, con successo, l’inclusione delle persone che usano droghe nel dibattito e della Riduzione del danno all’interno dei temi di discussione.
modificare la 309/90, nella direzione della depenalizzazione e decriminalizzazione completa dell’uso personale di droghe e della coltivazione domestica di cannabis.
È purtroppo difficile prevedere, con questo governo e comunque da qui a fine legislatura, un intervento complessivo di riforma della legge sulle droghe. Anche la citata bozza Perantoni sembra essere inchiodata in commissione, nonostante gli annunci rivoluzionari della scorsa estate. C’è però un elemento esotico al percorso politico-istituzionale classico: il Referendum Cannabis Legale. Se ammesso al voto da parte della Corte Costituzionale, porterebbe Va dato atto alla Ministra Fabiana Daal centro del dibattito pubblico prima e done di aver tenuto aperto un canale poi - se approvato con quorum - di quello Aderiscono alla rete per la riforma di confronto e dialogo che le ha perparlamentare, la necessità di una regoladelle politiche sulle droghe: messo di portare a compimento un mentazione diversa della cannabis. A Buon Diritto, Antigone, Arci, percorso i cui esiti erano tutt’altro che CNCA, Comunità San Benedetto scontati. Cosa può e deve fare invece il Governo al Porto, CGIL, Forum Droghe, nel frattempo? Il Piano Nazionale sulle Gruppo Abele, ITARDD, ITANPUD, Sgombriamo subito il campo dagli droghe è fermo al 2009 e non nomina Legacoopsociali, LILA, Associazione equivoci mediatici: all’interno della nemmeno la riduzione del danno, in Luca Coscioni, L’isola di Arran, la conferenza non si è parlato di cannaossequio all’ortodossia proibizionista. Società della Ragione. Gli incontri bis e di sue regolamentazioni alternaSarebbe già importante produrne uno del Fuoriconferenza organizzato tive. Meglio, se di cannabis si è parlato, nuovo, libero da condizionamenti ideonelle giornate di Genova sono lo si è fatto solo perché un tavolo di logici e aperto alle proposte della Società visibili su www.conferenzadroghe.it lavoro era dedicato ai suoi usi medici. Civile. Sono sette e subito attuabili: dare Sono state le esternazioni ideologiche declinazione e uniformità sul territorio ai del Ministro Mariastella Gelmini e del servizi per le Persone che Usano Droghe Presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, ed in particolare ai servizi di Riduzione del Danno che sono contrari a prescindere a qualsiasi ipotesi di legalizzazione Livello Essenziale di Assistenza (LEA) dal 2017; riformare il della cannabis, a portare il tema “dentro” la conferenza. Diregolamento penitenziario e lanciare un Piano Nazionale chiarazioni controbilanciate – se così si può dire – dal timido per le Misure Alternative alla Detenzione; rendere effiintervento del Ministro del Lavoro, Andrea Orlando, che si è cace l’attuale Sistema Nazionale di Allerta Precoce; sperinascosto dietro la Germania per evocare la strada della regomentare le stanze del consumo e sostenere il ricorso diffuso lamentazione legale. al drug-checking; modificare il sistema di accreditamento istituzionale per rendere effettiva l’integrazione con il terzo La cannabis era però il convitato di pietra di questa conferensettore; istituire l’Agenzia Nazionale per la Cannabis; gaza. A partire dal primo tavolo, quello dedicato al rapporto fra rantire nel Fondo Nazionale Sanitario una spesa non infedroghe e carcere, il fantasma della repressione e della necesriore all’1,5% per il sistema di intervento sulle sostanze; dare sità di farla finita con l’insensata, inefficace e dannosa war riconoscimento alle organizzazioni delle Persone che Usano on drugs, aleggiava sulle discussioni. Se era inevitabile che il Droghe. Testo Unico sulle droghe finisse sul banco degli imputati, era però meno scontato che fosse il Procuratore Generale AntiDadone ci ha messo la faccia, a differenza di altri. Come il Mimafia De Raho a introdurre nel dibattito la depenalizzazione nistro della Salute Roberto Speranza, la cui incomprensibile e della coltivazione e delle condotte di lieve entità citando il ingiustificabile assenza si contrappone al ricordo ancora vivo percorso parlamentare delle proposte Molinari-Magi-Licatini, dell’intervento del suo predecessore Umberto Veronesi, 21 ora bozza Perantoni. anni fa, proprio a Genova. Allora il Prof. Veronesi sulla base delle evidenze scientifiche aprì alla regolamentazione legale Dagli esiti della conferenza è emersa con forza l’urgenza di della cannabis. Il nano e il gigante.