BeLeaf GENNAIO-MARZO 2022
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FALLIMENTO DEL PROIBIZIONISMO
SUPPORTARE E NON PUNIRE, ECCO LA VERA RIDUZIONE DEL DANNO Marta Lispi
P
ensando al tema della “riduzione del danno” mi sento come un neonato davanti ad un brontosauro. Eppure è stato l’argomento che ho scelto per la tesina di licenza media ed oggi, a 21 anni di distanza, sono piccola come allora in confronto al mostro. Ci si potrebbe chiedere: perché una tredicenne dovrebbe preoccuparsi di tossicodipendenze? Perché è preoccupata per la dualità tra il fascino che subisce il consumatore e la pericolosità delle sostanze. Per affrontare al meglio questo tema tanto complesso abbiamo richiesto, grazie al prezioso aiuto di Leone Barilli, segretario dei Radicali di Roma, le competenze di alcuni esperti: Alessio Guidotti di Itanpud, Fabio Patruno di Villa Maraini e Claudio Cippitelli di Parsec. E ovviamente lo studio degli accurati dossier pubblicati per “Roma Antipro”.
MA COMINCIAMO DALL'INIZIO: QUAL È LA FUNZIONE SOCIALE DELLE DROGHE? Alessio Guidotti, presidente dell’associazione Itanpud, il network italiano di EuroNPUD, incentra le sue attività sull’informazione tramite campagne formative e informative e basa il proprio lavoro sulla tutela della persona e della comunità allargata. “Se guardo la mia biografia”, ci dice ancora Guidotti “le droghe hanno avuto una funzione di rottura dal sistema di valori dominanti e il contesto in cui vivevo, possono essere considerate una “stampella”, un supporto. Insomma la visione prettamente farmacocentrica non aiuta a capire la complessità che invece dobbiamo tenere ben presente quando parliamo di droghe, usi e abusi”.
cannabis medica
IL NEMICO È LO STIGMA “Dobbiamo superare lo stigma” ci dice il presidente di Itanpud, “anche quello tra i consumatori stessi, con un'informazione corretta e dando un senso diverso alle nostre biografie. Includere nel dibattito preventivo entrambe le parti, quella che vuole prendersene cura e quella di chi consuma, pone i partecipanti davanti lo specchio dei preconcetti e riduce realmente il danno”. “Di solito la riduzione del danno si limita alle applicazioni socio-sanitarie anziché promuovere l'azione di consapevolezza del consumatore - continua Alessio Guidotti - per noi di Itanpud, invece, deve avvenire con un nuovo approccio, con un ruolo attivo dei consumatori nei servizi. Ad esempio nell’ambito del progetto ‘I Want to be peer’ c’è 'Force', servizio di distribuzione di pipe per il crack con le istruzioni per un uso corretto scritte direttamente dai consumatori stessi.”
RIDUZIONE DEL DANNO E RIDUZIONE DEL RISCHIO ‘I want to be peer' è un servizio di riduzione dei rischi di ItanPUD per la riduzione del rischio, per l’informazione sanitaria sull’uso sicuro, avviata con Altrestrade, al pari di attività seguite in collaborazione con la coop Parsec, realtà incisiva sul territorio nazionale. Tra i soci storici della cooperativa, Claudio Cippitelli, sociologo, che ci ha aperto le porte di questa realtà nata nel 1996. Dalle droghe pesanti alla prostituzione, agisce nella consapevolezza che la cooperazione sociale influisce sulla determinazione dei processi di democrazia, tramite la partecipazione e l’inclusione. “Incontriamo quotidianamente persone che non sono abituate ad essere notate - spiega Cippitelli - e lo facciamo innanzitutto con le unità di strada, con i centri diurni, tramite servizi primari di accoglienza, distribuzione materiali sterili e informazione su sostanze e malattie sessualmente trasmissibili. Ma riduzione del danno è anche sostenere il cambiamento nelle persone, anche straniere, che vogliono cambiare abitudini.”