Economia Magazine aprile

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potevo acquisire quel credito, seppur a fatica perché andava pagato subito, e i tempi di recupero erano i medesimi che aveva il privato. Ora però con le nuove restrizioni la rivendita di tali credito è fortemente limitata e quindi questo sta portando molti acquirenti a non acquisire più tali crediti, decretando conseguentemente la morte di tale mercato. Tante aziende hanno crediti in sospeso perché i clienti non hanno la disponibilità per pagare, con o senza sconto in fattura, perché stanno ancora aspettando di monetizzare quelle cessioni. È stata sbagliata l’impostazione iniziale, ora andare avanti a forza di emendamenti non serve. Siamo in una sorta di bolla speculativa, c’è stata un’iniezione di lavoro in alcuni settori come nell’edilizia. Ma drogare il mercato è la soluzione migliore per rilanciarlo? Che fine faranno le tante imprese nate sull’onda di questa iniezione di lavoro quando i bonus non ci saranno più? Nel frattempo le materie prime sono schizzate alle stelle nell’ambito dell’edilizia. C’è da temere il momento in cui questa crisi economica si ripercuoterà sul personale in servizio. In questo si naviga a vista. tuita, abbiamo rilevato un piccolo ufficio da un soggetto che andava in pensione. Chiaramente però c’era un interesse, da parte nostra, a posizionarsi in maniera capillare sul nostro territorio di riferimento, quindi Almè per la bassa, Zogno, che rimane la sede storica, più un ulteriore posizionamento sulla Val Serina, estendendosi volendo fino a Selvino per garantire un servizio e una presenza. Nel frattempo anche la nostra organizzazione è cresciuta, tanto che stiamo valutando 44

l’acquisizione di nuove sedi operative o l’ampliamento di quelle già esistenti. A cosa è riconducibile questa espansione? Quest’anno ci ha visto particolarmente impegnati a seguire varie novità fiscali, tra cui la normativa sui bonus che cambia in continuazione. C’è un lato tecnico e c’è un lato politico in questo problema. Fino alla fine di quest’anno ci saranno ancora tutti i bonus a disposizione; dalla fine di quest’anno non ci sarà più il

superbonus sulle villette e unità indipendenti. Resterà solo per i condomini, al 110 fino al 2023, per poi andare a scemare nel ‘24 nel ‘25. Tutti gli altri bonus, invece, i cosiddetti bonus minori, ad eccezione di quello sulle facciate, sono garantiti fino al 2024. Questo perché politicamente toglierli sarebbe un autogol. Il problema è che questi bonus si sono accompagnati alla cessione del credito. Perché la cessione del credito viene meno? Come azienda o istituto di credito

La crisi Covid19 invece è da considerare superata tra i vostri clienti? Certo non entriamo comunque in un momento particolarmente felice, i vostri clienti vi interrogano a questo proposito? Tra i nostri clienti devo dire che c’è stata più preoccupazione che crisi vera e propria. Tutti i bilanci del 2021 sono stati positivi e con buoni fatturati. L’aumento smisurato del costo delle materie prime e dell’energia fatto registrare nell’ultimo periodo però è un problema CONTINUA A PAGINA 46


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