Economia Magazine ottobre

Ministero delle Imprese Che sia la volta buona?

C’è stato un tempo in cui ab biamo avuto il Ministero della cultura popolare, quello delle Colonie, quello del Tesoro e perfino quello della Guerra. Poi c’è stato il frangente della Pubblica Istruzione, della So lidarietà Sociale e dello Spet tacolo. Nomi esotici, in alcuni casi, di Ministeri che ancora oggi sono oggetto di trattative di maggioranza.

Ci siamo sorpresi quando è stato reintrodotto il Ministero del Turismo. Indignati quando è stato soppresso quello dello Sport. Incuriositi perché nell’e ra del Metaverso sia sparito quello delle Comunicazioni.

Vi è poi una serie di dicasteri che potrebbero trovare natu rale alloggio in Ministeri più strutturati: la disabilità alla Salute, le Pari opportunità al Lavoro e agli Affari Sociali. Tanto per citarne un paio.

Intramontabile il ministero della Pubblica Amministra zione. Serve forse a farla funzionare meglio? Perché nel frattempo non abbiamo notato cambiamenti. Eppure, nel guazzabuglio delle deleghe affidate storicamente al MiSE, oggi Ministero delle Imprese del Made in Italy, non si è mai pensato di fare ordine. Che ne so ricono scendo autonomia a quei motorini - come tutti recitano - che sostengono l’economia dell’Italia rappresentando oltre il 73% del PIL. Le piccole e medie imprese sono parte di quel Ministero che sotto la sua ala accoglie multinazionali e aziende pubbliche (o par tecipate) che essendo per lo più fornitrici di utilities hanno esigenze del tutto differenti, talvolta perfino contrapposte alle piccole aziende private. Non sembra anche a voi coesi stere un conflitto di interessi? Un ministero dedicato all’industria privata potrebbe meglio analizzare le difficoltà dell’economia reale italiana e da lì delineare misure, inter venti, provvedimenti di reale supporto.

Perché mentre le aziende pubbliche - per definizione - trovano ristoro e finanzia mento dalla Borsa, le piccole imprese private si relazionano con le banche e col supporto amministrativo dell’apparato pubblico.

Chi è quel funzionario che co nosce le dinamiche delle pmi,

che ne sente il polso, che le frequenta? Che ne considera il rapporto simbiotico che hanno con le famiglie. Sì, dietro quei 16 milioni di collaboratori as sunti nelle pmi, ci sono proprio le famiglie.

Se vi prendete il disturbo di navigare la rete in cerca del Ministero delle Piccole e Medie Imprese, ovvero quelle oltre 5 milioni di attività che danno lavoro a 1 italiano su 4, troverete solo mie dichiara zioni di qualche anno fa. Un tentativo di mettere sotto gli occhi della politica e dei politici una chiara richiesta di attenzione: siamo un pa ese manifatturiero, la nostra economia è fatta da singole realtà espressione di estro, di territorio, di tradizione, di visione. Non rivolgetevi a noi con gli astrusi algoritmi finanziari, non misurateci con le performance del mercato asiatico o statunitense.

È forse un caso che ad oggi, in Europa, i due soli paesi ad avere un Ministero dedicato esclusivamente alla materia energia siano proprio Russia e Ucraina?

Il Ministero della Sicurezza Energetica, si candida dunque a essere quella struttura che con analisi e competenze può disegnare un progetto di au tosufficienza, di approvvigio namento, di mix energetico, di fonti rinnovabili capace di rendere il paese competitivo nei prezzi e nell’offerta? Ce lo auguriamo.

Il Ministero delle PMI e quello dell’Energia (di cui quello della Transizione ecologica è un lontano cugino e quello della Sicurezza Energetica tutto da scoprire ma almeno nel nome ha buone intenzioni) potreb bero insieme, a braccetto, andare a individuare mercati di crescita e sviluppo, deli neare percorsi formativi per i mestieri di domani, soddisfare le sfide europee e mondiali di sostenibilità produttiva e am bientale che oggi rincorriamo con affanno.

Ora, nella formazione di Governo presentata dalla Premier ci sono nuove realtà ministeriali, deleghe riproget tate e nomi promettenti. Torna finalmente la parola “Imprese” che lascia ben sperare chi, come me, per mestiere fa l’in dustriale e ogni giorno entra in fabbrica e sa che dovrà fare i salti mortali per permettere all’Italia di mantenere saldo quel secondo posto in Europa tra i paesi manifatturieri. Perché altrimenti salta tutto: posti di lavoro, welfare, con sumi, tasse.

Dietro quel Ministero delle Imprese le aspettative sono elevate, come del resto sono roventi i dossier lasciati dalla precedente legislatura. Non ci attendiamo colpi di spugna o bacchette magiche. Ma pre tendiamo l’indicazione di una via, di una strada e che per una volta non sia piena d’insidie.

Paolo Agnelli

CONTENUTI OTTOBRE

10 POLITICA

Andrea Tremaglia: «È un’occasione storica»

14 MEDICINA

Garattini: «Bisogna distinguere le opinioni personali dai dati scientifici»

IL CONVEGNO

Giornata della lotta alla contraffazione

22 CONFIMI

Sara Veneziani ci illustra due tematiche di grande attualità: sicurezza e ambiente

COVER STORY

Valeo.it

Strategia, codice e creatività: così sviluppiamo ecosistemi digitali complessi 34 FORMAZIONE

Niederstätter

“L’università dell’edilizia”

TOP BUSINESS

Solarfast, una delle prime aziende in Lombardia ad occuparsi di fotovoltaico

EVENTI

FORM. The Creative Group

Panathlon Club

Agnelli Tipiesse

A.V.A. di Valbrembo

La nuova Lotus Emira

LA RICETTA

Salmerino in rosso

MOTORI

Bonaldi Gruppo Eurocar Italia

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ECONOMIA MAGAZINE® Rivista mensile di economia attualità costume e stile (Registrazione al Tribunale di Bergamo nr. 5 del 21/02/2013)

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TREMAGLIA:

UN’OCCASIONE STORICA»

«È

Una maggioranza solida in Parlamento, interventi urgenti e riforme ampie da promuovere. «Credo che per il centrode stra sia un’occasione sto rica», spiega il bergamasco Andrea Tremaglia, neoelet to alla Camera dei deputati per Fratelli d’Italia, di cui fa parte dalla sua fondazione, nel 2012.

35 anni, responsabile provinciale del partito a Bergamo, è stato eletto nel consiglio comunale cittadi no nel 2014 e confermato nel 2019.

L’ingresso in Parlamento come riconoscimento di una lunga militanza politi ca, quindi? No, non lo ritengo un punto di arrivo, ma certo nemme no di partenza. La considero piuttosto una responsabili tà, un impegno.

Le elezioni del 25 settembre hanno consegnato a

Fratelli d’Italia percentuali impensabili solo qualche anno fa: quali sono i prossi mi passi? Sarà fondamentale riorga nizzare il partito, cresciuto così in fretta. Abbiamo tanti militanti ma ne cerchiamo di nuovi: per questo farò appello alla società civile, agli amministratori, dando spazio a profili competenti e, naturalmente, compatibili con i valori del partito.

Ecco, quali sono i valori della forza politica che ha appena vinto le elezioni in Italia?

Per noi è importante la no stra chiara collocazione nel centrodestra, non abbiamo mai ceduto ad accordi al di fuori di questo perimetro.

Fratelli d’Italia rappresenta la destra italiana, ha un’im pronta culturale cristiana, pone al centro della propria visione della società la fami glia e crede all’importanza di una forte appartenenza

nazionale. Dal punto di vista delle politiche economiche vogliamo un rapporto forte con le imprese, pensiamo che lo Stato non debba distribuire soldi senza che le persone lavorino. Le diverse crisi degli ultimi anni, purtroppo, ci hanno portato a volere più Stato, ma è importante evitare con decisione lo statalismo.

Sono tutti riferimenti al Reddito di Cittadinanza. Qual è la vostra posizione su questo strumento? Il Reddito di Cittadinanza va abolito, e sostituito con nuovi strumenti. Non perché non siamo solidali nei confronti delle persone in difficoltà, ma perché non ha funzionato. Oggi risulta competitivo con uno stipendio - e questo mette in evidenza anche il fatto che i nostri stipendi, a causa di un’eccessiva tassazione, sono particolarmente bassi -, ha fallito nell’aiutare a

trovare lavoro e copre situa zioni troppo diverse tra loro, con il risultato scandaloso che risulta più generoso di alcune pensioni di invalidità.

Al primo posto nella scala degli interventi prioritari di questo governo cosa c’è? L’energia. Va sicuramente messo un tetto al prezzo del gas, e va fatto un accordo con l’Olanda sulla gestione della borsa che da questo paese determina i listini. E all’interno dell’Unione Eu ropea vanno evitate mosse solitarie, come quella recen te della Germania.

Il rapporto con l’Europa è uno dei terreni di scontro maggiore con i partiti oggi all’opposizione, che punta no il dito contro la vostra vicinanza a leader come Orbàn.

Noi pensiamo che ci voglia più Italia in Europa e più Europa nel mondo. L’Europa è utile e necessaria, ma non

NOME: Andrea Tremaglia

INCARICO: Neoeletto alla Camera dei deputati per Fratelli d’Italia

Foto Antonio Milesi

come è oggi. L’Europa che vogliamo noi è l’Europa dei popoli, delle nazioni che si confederano, non quella di inutili orpelli burocratici, della Troika o di strumenti che limitano la sovranità nazionale. Forse molte critiche derivano dal fatto che Giorgia Meloni è uno dei leader più accreditati a

livello internazionale, unica presidente italiana di un partito europeo, invitata in Francia, Spagna e Stati Uniti. Quanto ad Orbàn, fino a prova contraria siede nel Partito Popolare Europeo al governo dell’UE, ed è un presidente democratica mente eletto. In ogni caso respingiamo tutti i tentativi

di ingerenza da parte di altri stati, come avvenuto recentemente da parte della Francia: crediamo che ci voglia rispetto reciproco, non decidiamo noi chi deve governare in un altro paese. Siete sempre convinti di la vorare al presidenzialismo? Da studioso di diritto pub blico so bene che dietro

queste definizioni ci sono sistemi i più diversi tra loro: c’è il modello americano, quello francese... Ma è il bilanciamento complessivo delle Istituzioni che conta, e le nostre vanno riformate, è un passaggio chiave per dar loro una rinnovata cre dibilità. Porteremo avanti una riflessione condivisa, aperta al contributo di tutti. Abbiamo una maggioranza solida, sono convinto che questa sia un’occasione storica per il centrodestra per governare l’Italia, un’oc casione che capita una volta per generazione: siamo tutti consapevoli di questo.

Che tipo di deputato sarà? Voglio che il legame con il territorio in cui vivo resti forte. Intendo occuparmi di temi molto importanti anche per la bergamasca: impresa, commercio, turismo - la cui rilevanza è spesso sottovalutata -, PNRR e aree interne - lo spopolamento della monta gna è una delle emergenze nazionali, con una perdita enorme dal punto di vista sociale, culturale e della cura dell’ambiente. Ma io sono stato eletto deputato, e il parlamentare rappresenta l’intero paese. Per come intendo io questo compito, i parlamentari devono stare sui dossier con estrema at tenzione, seguire la stesura delle norme e il processo le gislativo, trascorrere molto tempo a Roma. Meglio una commissione parlamentare in più e un taglio del nastro in meno, per intenderci, anche a costo di perdere un po’ in termini di visibilità. Cercherò di essere un buon elemento di collegamento tra Bergamo e la capitale contando su un’ampia rete di contatti e collaborando con tutti.

Daniele Cavalli

«BISOGNA DISTINGUERE

LE OPINIONI PERSONALI DAI DATI SCIENTIFICI»

Abbiamo avuto il piacere di intervistare il Professor Silvio Garattini, presidente e fondatore dell’Istituto di ricerche farmacologiche “Mario Negri”, riguardo alle novità sul vaccino bivalente contro il Covid-19 e alle aspettative sul futuro del Servizio sanitario nazionale italiano.

Per molti il Covid ormai è solo un ricordo lontano, i dati invece ci dicono altro;

Lei cosa ne pensa? In questo momento non siamo ancora fuori pericolo, purtroppo i contagi sono molto alti e ci sono ancora parecchie morti associate al Covid-19, l’unica cosa che sembra essere relativa mente incoraggiante è che i ricoveri in terapia intensiva sono abbastanza bassi e sotto controllo. La cosa certa è che dobbiamo stare ancora molto attenti e non sottovalutare la situazione

pensando che sia tutto finito.

Pfizer e Moderna hanno messo in commercio il nuovo vaccino bivalente, ce ne può parlare? Secondo Lei perché così poca gente ha attinto alla quarta dose? Continuare con un vaccino con le caratteristiche del virus originale, quindi non ampiamente efficace contro le nuove varianti, ormai era diventato abbastanza

inutile, il nuovo bivalente invece riesce a proteggerci sia dai vari sottogruppi di Omicron sia da tutte le varianti che sono circolate finora. La vaccinazione di massa è necessaria per evitare che si creino ulteriori varianti purtroppo però, soprattutto tra coloro che hanno un fattore di rischio basso, si è diffusa l’idea che la protezione fornita dalle altre dosi o dalle infezioni, solitamente asintomatiche,

Foto Light&Magic Productions

passate sia sufficiente e che il virus si sia attenuato.

“Il vaccino non funziona perché tanto mi ammalo lo stesso” è la frase che più abbiamo sentito dire in questo ultimo periodo. Anche la Commissione Europea stessa, qualche giorno fa durante l’incontro con Pfizer, ha espresso la perplessità sulla mancata capacità del vaccino Covid di bloccare la trasmissione del virus. Cosa pensa a riguardo?

Non è mai stato nascosto il fatto che lo scopo di questi vaccini non fosse tanto il proteggere dall’infezione, quanto il prevenire la pro gressione della malattia. Dobbiamo anche tenere presente che la protezione garantita è circa il 90% e che, su 50 milioni di persone vaccinate, il 10% non rispon

de in maniera adeguata.

Il Servizio sanitario nazio nale sta affrontando un grande periodo di crisi, con la formazione del nuovo Governo si auspica una riforma sanitaria. Quali sono, secondo Lei, i punti più critici su cui si dovrebbe lavorare?

Il punto in assoluto più critico a lungo termine è la mancanza di attenzione per la prevenzione, ci siamo dimenticati che il 50% delle malattie croniche e il 70% dei tumori sono evitabili ma, nonostante ciò, ogni anno muoiono più di 180.000 persone a causa di neoplasie. Dobbiamo quindi focalizzare la nostra attenzione e investire sulla prevenzione perché è l’unico modo per diminuire le attività del servizio sa nitario nazionale, in modo

che ci si possa concentrare di più sulle patologie che invece non sono evitabili. Questo però determina un conflitto di interessi perché la prevenzione è in conflitto di interessi con il mercato della medicina, ad ora molto più potente. Il punto più cri tico a breve termine invece è la medicina territoriale che ormai non è più sostenibile poiché è diventata com plessa, attualmente uno solo specialista non riesce più a sostenere da solo il carico di lavoro. Qualche tempo fa avevano parlato di case di comunità, strut ture socio-sanitarie in cui si dovrebbero raggruppare più medici in modo tale da tenere aperto un ambulato rio per otto ore al giorno per sette giorni alla settimana, anche la telemedicina potrebbe rappresentare un nuovo modo di agire sulla

terapia come potenziale medicina del territorio, evitando inutili accessi ospedalieri. Per sviluppare in maniera efficiente queste idee, però, ci vuole parecchio tempo, altrimenti sarebbe solamente uno spreco di risorse.

A seguito di due anni di pandemia, come è cambia ta la visione della figura dei professionisti della sanità?

Secondo me è molto peggiorata, purtroppo c’è stata un po’ troppa confu sione, alcuni parlano senza conoscere a sufficienza le tematiche di cui stanno discutendo e altri invece dicono cose giuste ma non rispettando le regole della comunicazione. Bisogna stare molto attenti a distin guere le opinioni personali dai dati scientifici.

Ilaria De Luca

CRISI ENERGETICA E TRANSIZIONE ECOLOGICA

SABATO 22 OTTOBRE

E

MA…QUALE FUTURO?

9:00 | Crespi d’Adda EVENTO AD

LUNEDÌ 24 OTTOBRE

LA CRISI ENERGETICA E LE REAZIONI DEL MONDO PRODUTTIVO

10:30 Milano | Sala Solesin Piazza Città di Lombardia - ingresso N4

QUALE ENERGIA PER IL TERRITORIO? LE COMUNITÀ ENERGETICHE RINNOVABILI

16:00 Bergamo | Sala del Mosaico Camera di Commercio Largo Belotti, 16

COSTRUIRE E ABITARE OGGI: TRA SOSTENIBILITÀ E IMPIANTISTICA

18:00 Evento in streaming

COMUNITÀ ENERGETICHE: OPPORTUNITÀ, PUNTI APERTI, ESPERIENZE

18:00 Monza | sede APA Confartigianato - Viale Stucchi, 64 C

MARTEDÌ 25 OTTOBRE

TRANSIZIONE ECOLOGICA E PNRR, POSSIBILI RISPOSTE AL CARO ENERGIA?

12:00 Evento in streaming

I VANTAGGI AMBIENTALI DEL TELERISCALDAMENTO PER LA CITTÀ DI BERGAMO ALLA PROVA DELLA TRANSIZIONE ENERGETICA

17:00 Bergamo | Auditorium Confartigianato - Via Torretta, 12

SUL SURRISCALDAMENTO DELLA TERRA, ORMAI, È GUERRA FREDDA

18:00 Brescia | Salone Vanvitelliano Palazzo Loggia - Piazza della Loggia, 1

MERCOLEDÌ 26 OTTOBRE

RISPARMIO ENERGETICO E ACCUMULO FOTOVOLTAICO

18:00 Pavia | Istituto Ipsia L. Cremona Piazza Marconi, 6

IL FOTOVOLTAICO FRENA IL CARO ENERGIA: UN’OPPORTUNITÀ DA SFRUTTARE

18:00 Gallarate - Viale Milano, 69

GIOVEDÌ 27 OTTOBRE

COMUNITÀ ENERGETICHE: UNA SOLUZIONE CONCRETA CONTRO IL CARO BOLLETTE E UNA PROSPETTIVA REALE DI TRANSIZIONE ECOLOGICA?

17:30 Lodi | sede Confartigianato Via Della Marescalca, 6

LA SFIDA DEI TETTI SOLARI: UNA RISPOSTA ALLA CRISI ENERGETICA E UN’OCCASIONE DI RIPARTENZA

17:30 Mantova | SPAE Scuola Provinciale Apprendisti Edili Via Verona, 113

L’EFFICIENTAMENTO ENERGETICO IN EDILIZIA: IL NODO DEL “CALORE” CONTRO IL CARO ENERGIA

18:00 Bergamo | Auditorium Confartigianato - Via Torretta, 12

VENERDÌ

28 OTTOBRE

PORTE APERTE ALL’IMPIANTO DI TERMOVALORIZZAZIONE REA DALMINE

09:30 Dalmine | Rea Dalmine - Via Dossi

«DIFFONDERE LA CULTURA DELLA LEGALITÀ»

«Diffondere la cultura della legalità, un canale per prevenire il fenomeno della contraffazione».

Con queste parole con clude il suo intervento il Comandante della Guardia di Finanza, il Generale del Corpo d’Armata Giuseppe Zafarana in occasione della Giornata della lotta alla contraffazione per gli stu

denti, incontro organizzato dal MISE e dalla Guardia di Finanza e che ha avuto luogo all’auditorium della Nuova Accademia della Guardia di Finanza a Berga mo giovedì 6 ottobre.

L’evento, alla sua seconda edizione, voleva essere un incontro al cui interno i pro tagonisti fossero i giovani,

dove gli studenti fossero destinatari e protagonisti di una giornata vissuta all’insegna della legalità. In cui potesse avvenire un momento di incontro tra le istituzioni e i rappresen tanti di imprese, famiglie e consumatori con i giovani; in primo luogo, per sensi bilizzare il giovane pubblico su un tema che coinvolge

e affligge tutta la società: quello della contraffazione, ma soprattutto per creare un canale di ascolto diretto dove non solo fosse possi bile imparare i fondamen tali contenuti della lotta alla contraffazione, ma, allo stesso tempo, comprendere il valore della comunicazione e dell’ascolto tra istituzioni e studenti.

Foto Light&Magic Productions

A presentare l’incontro un brillante Valerio Staffelli, personaggio televisivo e inviato di Striscia la Notizia, che riesce a gestire i ritmi dell’evento tra la serietà e la rilevanza dei temi trattati e l’intrattenimento per il giovanissimo pubblico pre sente e collegato in diretta streaming.

Sul palco si susseguono gli ospiti che, intervento dopo intervento, sbrogliano la matassa di un argomento delicato e completano il puzzle per fornire ai giovani ascoltatori degli strumenti per comprendere l’impor tanza della coltivazione della legalità nel quotidiano per combattere la contraf

fazione e la criminalità. «Dobbiamo cercare di difendere in tutti i modi la creatività del nostro paese, attraverso una cultura della legalità che contrasti la contraffazione». Que sto l’appello del ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti che introduce il suo discorso con l’espressione “Italian Soun ding” sottolineando come la difesa del Made in Italy e della “Genialità Italiana” non rappresentino soltanto una battaglia giocata sul piano degli slogan, ma una sfida che si snoda nel quotidiano. La contraffazione dei pro dotti italiani, anche attra verso la “nuova frontiera” del commercio elettronico, è un fenomeno che dan neggia l’economia in tutte le sue componenti, minaccia i lavoratori e la salute del sistema.

A questo intervento si aggiunge quello di Giuseppe Zafarana che inizia il suo discorso senza nascondere una certa commozione per la sede di questo evento, la Nuova Accademia della Guardia di Finanza di Berga mo, inaugurata nell’agosto del 2021, all’interno dello spazio del vecchio ospedale. Un investimento che ha permesso l’edificazione di una struttura, motivo di orgoglio sia per le fiamme gialle sia per la città di Ber gamo. Zafarana sottolinea come la contraffazione dei prodotti sia «Un tema sottovalutato (…) uno degli snodi cruciali della legalità del nostro paese», invitando a comprendere i rischi e gli effetti della contraffazione che si manifesta in profili criminali differenti.

La criminalità si muove su diversi piani di azione:

altera la concorrenza e la salute del mercato, alimenta l’evasione fiscale, incoraggia lo sfruttamento della manodopera attra verso «condizioni di lavoro allucinanti» e, per quanto riguarda la realizzazione di prodotti all’estero, favorisce l’utilizzo di manodopera mi norile. Zafarana evidenzia il valore reale di una giornata come questa, affiancando l’educazione alla legalità agli altri fondamentali strumen ti che la Guardia di Finanza possiede per combattere questo fenomeno. «Diffondere la cultura della legalità nei giovani” aggiunge Zafarana «è un canale per prevenire questo fenomeno».

Il Generale della Guardia di Finanza Giuseppe Arbore mostra, invece, le dimen sioni di questo fenomeno critico che possiede un

mercato di 464 miliardi di dollari. Di questa somma, 18 miliardi possono essere stimati all’interno del mercato italiano con effetti diretti sul mondo del lavoro, attraverso il “sacrificio” di 88 mila posti di lavoro. «Siamo di fronte a un mercato parallelo illegale” afferma Arbore «che non ri spetta alcun tipo di norma e che provoca danno sia per lo sviluppo del paese che per il futuro dei nostri ragazzi». Tra il susseguirsi degli interventi, Marco Peserico, presidente di INDICAM, rimarca altri aspetti fon damentali per collocare nelle giuste coordinate il reato della contraffazione.

La contraffazione colpisce il consumatore con truffe di carattere economico, ma anche attraverso danni fisici per via della qualità del prodotto. La presenza

di mercati di contraffazione internazionale, inoltre, genera un danno planetario al mondo del lavoro, all’am biente e un incentivo della criminalità organizzata. Si susseguono poi le testimo nianze di Antonio Affinita, presidente del MOIGE, e del Dott. Furio Truzzi, presidente di Assoutenti, che si riferiscono agli stu denti con l’invito all’ascolto, alla comunicazione e alla comprensione di dinamiche in cui sono coinvolti diret tamente nel quotidiano. Lo stesso Furio Truzzi lancia un concorso riservato agli studenti di Bergamo, dove la migliore canzone rap sul tema della lotta alla contraffazione, valutata da una commissione di esperti, riceverà una borsa di studio di 1000 euro.

Finiti gli interventi è Staffelli stesso a intervenire nella

seconda parte dell’evento, coadiuvato dai suoi collabo ratori e dallo youtuber e in fluencer, Edoardo Esposito, in arte “Sespo”.

Richiamano con brillantezza l’attenzione di un pubblico entusiasta e partecipativo attraverso un quiz riguar dante i temi affrontati e un piccolo concorso a premi con i “rappresentanti” delle scuole in presenza, prima di lasciare lo spazio alla pro posta di un nuovo bando del Ministero dell’Istruzione.

Dove i giovani studenti italiani saranno chiamati ad utilizzare la propria creati vità attraverso la scrittura, la performance teatrale, la musica e molto altro per diffondere la cultura della legalità per combattere il fenomeno della contraffa zione.

Michele Bonomi

future of

CONFIMI

SARA VENEZIANI CI ILLUSTRA DUE TEMATICHE DI GRANDE ATTUALITÀ: SICUREZZA

E AMBIENTE

Siamo tornati da Confimi Bergamo per farci presentare un altro dei servizi offerti ad associati e non. Oggi è Sara Veneziani, referente dell’area Sicurezza e Ambiente, ad illustrarci l’offerta formativa completa di Confimi su quelle che sono due tema tiche non solo in primo piano e di grande attualità, ma che sem pre più in futuro richiederan no di essere considerate le basi imprescindibili di un cambio di passo che

Foto Antonio Milesi

coinvolga le aziende a tutti i livelli, a cominciare dai lavo ratori stessi. «Ovviamente» spiega Veneziani, «nel nostro lavoro ci occupiamo anche di fornire consulenza sia tecnica che normativa per quanto riguarda queste tematiche anche ai non as sociati a Confimi. La sicurez za lavorativa e ambientale è un argomento complesso con un quadro normativo articolato, fondato princi palmente su due testi unici: il D.L. 81 del 2008 in materia di salute e sicurezza sul lavoro, e il decreto 152 del 2006 per quanto riguarda l’ambiente».

Immagino che in questi testi unici siano previsti an che gli aspetti sanzionatori in cui le aziende possono incorrere in caso di inadempimento. Certamente, e si tratta di

che già hanno l’ammini strazione, il commerciale o i processi operativi. Indub biamente questo richiede un investimento, ma stiamo parlando di un investimento legato alla vita umana.

Quindi, quali sono i servizi offerti da Confimi per aiu tare le aziende in questo percorso?

Oltre ad occuparci della ge stione di vari tipi di pratiche e certificazioni, svolgiamo ovviamente audit e con sulenze per la valutazione dei rischi, dalla redazione del DVR alle valutazioni strumentali per la misurazione degli agenti fisici, quali per esempio rumore, vibrazioni meccani che e campi elettro magnetici nonché valutazione degli inquinanti presenti

sanzioni importanti; ma noi riteniamo che, piuttosto che sfoderare davanti all’im prenditore lo spauracchio delle sanzioni, sia meglio e più interessante far capire che adempiere a queste normative conviene a tutti. L’adeguamento non deve essere qualcosa di imposto dall’alto, a cui sottostare perché così stabilisce la legge: quello che cerchiamo di innescare è un cambio di mentalità in cui tutti, imprenditori, lavoratori e collaboratori a tutti i livelli, abbiano l’esatta percezione dell’impatto che può avere sulle vite di noi tutti il mancato rispetto di norme che li tutelino sul lavoro e, in un’ottica di più lungo periodo, nell’ambiente che ci circonda. La gestione di queste due aree oggi deve necessariamente trovare, all’interno di qualsiasi azienda, lo stesso spazio

nei luoghi di lavoro. Siamo in grado di fornire anche il ser vizio di medicina del lavoro e fornire un Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione incaricato da noi. Parlando di servizi in ambito più specificamente ambientale, invece, possia mo fornire, oltre a quanto già elencato, autorizzazione ambientali e successivi monitoraggi, analisi di la boratorio varie, gestione di imballaggi tramite adesione a vari consorzi e dichiara zioni periodiche, consulenza e formazione in materia di analisi, caratterizzazione e smaltimento rifiuti e preparazione specifica sulle normative ADR e REACH.

Collaborate anche con altre aree di Confimi per il raggiungimento di questi obiettivi?

Ci muoviamo in totale si nergia con l’area formativa,

proprio nell’ottica di creare una mentalità aziendale che veda le tematiche di salute, prevenzione e sicurezza come parte integrante di una formazione adeguata. Per questo le stesse azien de si rivolgono spesso sia a noi che a loro, l’avere a disposizione nello stesso ente un ventaglio di servizi completo ci consente di ve nire incontro all’imprendi tore studiando un percorso di individuazione dei rischi, consulenza e gestione delle problematiche, ad hoc per ciascuna realtà.

Trovate che le aziende siano ricettive sulla priorità da dare ai temi di sicurezza lavorativa e ambientale?

Il nostro obiettivo è non solo, come dicevo, aiutare l’azienda ad ottemperare agli obblighi di legge, ma soprattutto creare un siste ma in cui tutti credano, per

la tutela propria ed altrui. Purtroppo, è inutile negare che gli infortuni e, peggio ancora, i decessi sul lavoro sono una realtà drammatica in Italia. L’aspetto normativo è importante, anche perché abbiamo a che fare con testi che vengono costan temente aggiornati, e con cui fortunatamente siamo in grado di stare al passo perché, come Confimi, partecipiamo a diversi tavoli tecnici a livello sia locale che nazionale; ma quello che per noi è fondamentale, è che i sistemi di gestione di salute e sicurezza ed ambientali che promuoviamo includa no tutti i soggetti aziendali, attori principali nel processo di tutela della propria salu te, della propria sicurezza, e quindi della propria vita. E questo, è esattamente il cambio di mentalità che vogliamo ottenere.

Arianna Mossali

Foto Antonio Milesi

VALEO.

Valeo.it nasce nel cuore di Bergamo nel 1998 per volontà di Davide Corna, attuale presidente del CDA. In questi quasi venticinque

DA VIA DASTE VERSO L’INFINITO E OLTRE, GRAZIE AL DIGITALE

Sono oltre 30 i professionisti che lavorano nella sede di Bergamo di Valeo.it

giorno si trovano ad affron tare scenari sempre più complessi. Tante le realtà bergamasche, industriali e non, che hanno scelto Valeo.it nel corso degli anni. Tra queste citiamo Socaf, Nettuno, Acerbis, Armanni, Meccanotecnica, Belotti, Minelli, Serioplast e Siad, ma anche realtà associative come ANCE Bergamo e Ordine degli Avvocati di Bergamo.

anni di attività l’azienda ha avuto una crescita continua e sviluppato un vasto por tfolio di importanti clienti locali, nazionali e alcuni internazionali.

Un pacchetto di oltre 300 clienti attivi ogni anno, seguiti da 30 professionisti tutti dipendenti. Questo è, per l’azienda, uno dei punti cardine. Non si tratta di una

web agency composta da poche figure interne e da una schiera di collaborazioni esterne, bensì da una PMI che continua a crescere su solide basi. Un’officina digi tale formata da sviluppatori web, app, software, analisti, esperti di marketing, comu nicazione e digital strategy, designer, esperti in UX e UI, con un obiettivo preciso: svi

luppare ecosistemi digitali complessi, piattaforme web e app, integrazioni Industria 4.0, siti internet strutturati e digital marketing.

Una collaborazione tra figure professionali spe cializzate che lavorano ogni giorno allo sviluppo di progetti tecnicamente avanzati, studiati sulle reali esigenze di aziende che ogni

Scelta anche per le sue “giuste” dimensioni azien dali, Valeo è un’azienda non troppo piccola, che potrebbe essere poco prospettica, e non troppo grande, nella quale si rischierebbe di essere un cliente tra tanti.

Sono proprio le dimensioni aziendali, unite alla varietà di expertise professionali e a un metodo di lavoro rigoro so, che permettono a Valeo. it di essere estremamente flessibile, e di adattarsi

costantemente ai bisogni delle aziende clienti, in tutte le fasi della collaborazione. Non a caso, sono tante le realtà aziendali sia nazionali e internazionali che hanno deciso di lavorare con Valeo. it. come, per esempio, CASIO, Acerbis, Sisal e ABB, fino a colossi dell’IT come Reply e Techedge.

«Proprio in alcuni di questi

Davide Corna.

Ad esempio ItalianOptic, la nota catena di negozi bergamaschi di ottica, ha chiesto di aiutarli a integrare nella propria app delle esperienze innovative.

Il team è stato in grado, grazie all’ausilio della realtà aumentata, di permettere al futuro acquirente di provare gli occhiali direttamente

e raccontarli tutti sarebbe impossibile. L’azienda si occupa di creare esperienze digitali di valore attraverso la strategia, il codice e la creatività. Nell’ambito dell’Industria 4.0, per esem pio, l’obiettivo è quello di migliorare i processi azien dali facilitando il dialogo tra diversi sistemi complessi. Possono sembrare parole

clienti dei centri estetici, passando per strumenti digitali dedicati a facilitare il lavoro organizzativo quotidiano dei centri este tici fino all’integrazione remota con i macchinari 4.0, controllabili con pochi gesti da smartphone. Tra le altre integrazioni 4.0 anche centri di lavoro prodotti dalla Be lotti di Suisio, e i purificatori

casi ci è stata richiesta l’in troduzione di una particola re tecnologia per soddisfare una strategia specifica. Grazie alla nostra struttura solida e flessibile, e a un piccolo reparto dedicato alla ricerca e alla sperimenta zione, siamo sempre stati in grado di “imparare” velo cemente e realizzare ciò che ci veniva chiesto», spiega

sull’app, ancora prima di andare in negozio. Per il gruppo Minelli, invece, è stato sviluppato un innova tivo showroom immersivo virtuale, un metaverso per sonale configurabile dove gli agenti possono incontra re i clienti e presentargli le novità aziendali.

Sono svariati gli interventi di Valeo.it nei diversi ambiti

difficili da interpretare, eppure, sono sotto gli occhi di tutti ogni giorno.

Con l’azienda Panestetic di Ciserano è stato realizzato un ecosistema web e app in grado di integrarsi con le apparecchiature estetiche professionali prodotte dall’azienda. L’esperienza inizia dall’app destinata alle

d’aria sviluppati dalla Ber tronic di Stezzano. Il mondo delle integrazioni e delle piattaforme web ed app è, insomma, profondamente conosciuto da Valeo.it, che è in grado di sviluppare si stemi complessi altamente personalizzati. Questa ca pacità tecnica si sposa per fettamente con l’anima di marketing e comunicazione

interna all’azienda. Partendo dallo studio della comunicazione, dell’identità visuale, passando poi attraverso uno sviluppo tecnologico con codice completamente custom. I siti web di Valeo.it sono defini bili “complessi” non solo tecnicamente ma anche a livello comunicativo. Aziende con diverse divisioni, approcci particolari al mercato, ampi cataloghi: questi sono solo alcuni esempi in cui Valeo.it si muove con facilità. Quando la parte di sviluppo viene terminata, il lavoro di Valeo.it non è finito. Vengono infatti messe in atto le strategie di digital marketing, SEO e SEM, social me dia, email marketing e email automation, campagne di advertising. Insomma, tutto quello che è necessario per garantire una strategia strutturata e risultati concreti.

Proprio nel 2021 CASIO Italia - divisione Educational ha scelto Valeo.it come fornitore dei servizi di comunicazione web e di digital marketing. L’azienda si è

CASIO

La divisione italiana della nota multinazionale giap ponese sceglie Valeo.it per la creazione dei suoi asset digitali. Sito corporate del comparto Calcolatrici, area riservata per i docenti delle scuole, digital brand identity e attività di digital marketing.

occupata dello sviluppo di un nuovo sito web ma anche di un’area interamente dedicata ai docenti delle scuole superiori, con webinar, forum e percorsi di certificazione. Una volta lanciato il progetto, sono state tante le attività a supporto del brand:

Davide Corna fonda Valeo.it nel 1998, appena ventenne

dal lancio commerciale della nuova piattaforma, con un video spot realizzato ad hoc, fino a campagne sui social media, per aumentare da subito gli iscritti alla piattaforma. Il tutto suppor tato dai dati, grazie a dashboard digitali che il marchio giapponese utilizza per la propria business intelligence.

ABB

Nell’innovativo Lighthouse

Plant di Dalmine, ipertecnolo gico e automatizzato, anche un software di Valeo.it. Un potente tool di production management che permette ai responsabili di reparto di pianificare e assegnare ogni mattina le attività.

ACERBIS ITALIA

La multinazionale bergama sca sceglie da anni Valeo.it per la realizzazione delle sue piattaforme digitali. Un sito corporate per il suo pubblico, collegato con un sistema sofisticato di gestione delle informazioni di prodotto e dei relativi asset digitali.

l’accento sulla reale ne cessità dell’acquirente, che viene messo in contatto con venditori in tutta Italia che possono soddisfare la sua richiesta. Per trovare sempre, e in modo facile, il prodotto giusto. La piat taforma si basa su una vera e propria consulenza, evitando al cliente di dover uscire fisicamente di casa per provvedere a tutti quegli acquisti che impli cano il confronto che con un negoziante esperto del settore. Si pensi, magari, a elettrodomestici, strumenti musicali o, ancora, attrez zatura sportiva. Si tratta di oggetti per cui oggi si diffida ancora troppo dall’acquisto online. In questo YOUBUY ME è la vera rivoluzione. E per loro Valeo.it svolge la funzione di partner strate gico, poiché ricopre un ruolo fondamentale dal punto di vista tecnico, commerciale e di marketing.

Valeo.it si è talmente in namorata del progetto da diventarne azionista, fino dalle prime fasi.

BE A PRO

E infine YOUBUYME, altro fiore all’occhiello di Valeo.it perchè seguito in ogni sua fase. Una piattaforma complessa di Con versational Commerce che ha l’ambizioso obiettivo di cambiare le attuali regole dell’e-commerce tradizionale. Un punto di incontro tra doman da e offerta, togliendo il focus dal catalogo prodotti e ponendo

Uno dei fiori all’occhiello di Valeo.it è Be A Pro: un vero e proprio social network, con tutte le funzioni che solitamente utilizziamo ma dedicato al mondo del calcio. Utile ai giocatori per ricevere visibilità e alle squadre per reclutare nuovi talenti.

LOOKUP: un nuovo modello di equilibrio digitale sposato da Valeo.it

La scelta di Luca Panseri, giovane imprenditore nel campo dell’immobiliare, è oggi, sicuramente, fuori dagli schemi. Per due mesi ha deciso di vivere comple tamente offline, lontano da qualsiasi tipo di tecnologia. Da questo esperimento sociale e personale svolto nel 2019, però, è nata l’idea di LOOKUP.

Quali sono le considerazio ni che hai fatto passando tanto tempo senza smar tphone?

Durante quel periodo ho avuto la possibilità di osser vare come lo smartphone, in particolare, abbia cambiato radicalmente le nostre abi tudini di socializzazione. In alcune situazioni è diventa to solo motivo di distrazione

e non più un aiuto. È in quel momento che ho avuto l’idea: creare un gioco sociale in grado di incentivare le persone ad alzare lo sguardo dal proprio smartphone.

Come racconteresti LOOKUP?

LOOKUP è una startup che promuove una discon nessione consapevole dai propri device, proponendo dei premi fruibili offline per il tempo che si passa

evitando di utilizzare lo smartphone. Si guadagnano dei punti - sotto forma di palloncini digitali - utili a riscuotere prodotti, servizi o esperienze da vivere nel mondo reale.

La sfida sta nel resistere alla tentazione di uscire dal timer per rispondere a notifiche o scrollare i social, altrimenti i palloncini accu mulati fino a quel momento verranno persi.

Non si tratta di demonizzare la tecnologia, ma di farne un

uso equilibrato per trarre il meglio dall’online e dall’offline.

Quali sono i risultati raggiunti rimanendo offline? Se sommiamo tutto il tempo risparmiato dagli utenti di LOOKUP, grazie al timer attivato, in soli 18 mesi abbiamo accumulato 17 anni di tempo offline di qualità. Il tempo offline si traduce in maggior focus al lavoro, concentrazione più alta durante lo studio, guida senza distrazioni, ma anche un miglior benessere psicofisico.

Che riscontro avete avuto?

Siamo riusciti già a coinvolgere più di 4.000 utenti nella ber gamasca, solo attraverso il passaparola. Abbiamo coinvolto 100 partner territoriali che propongono 250 premi offline e stretto partnership di tutto rispetto, tra cui Atalanta B.C. e Red Bull Italia.

LOOKUP

disponibile sugli app store iOS e Android

“L’UNIVERSITÀ DELL’EDILIZIA”

Questa vocazione potrebbe essere definita come una vera e propria missione: sviluppare un progetto innovativo, sostenibile e con un’attenzione particolare al benessere del lavoratore e del cliente. È proprio rispetto alla formazione che Niederstätter, azienda leader nella vendita e nel noleggio di macchine edili nel nord Italia, opera con un approccio all’avanguardia: dalla realizzazione di strut ture moderne, efficienti e innovative da un punto di vi sta tecnico alla specializza zione dell’offerta formativa, che si rivolge alle esigenze del mondo del lavoro. Nel 2021 ha formato 5mila

persone all’interno della sua Niederstätter Academy e quest’anno si prevede che la congiuntura positiva spinga verso una crescita di almeno il 50%.

Quello che offre Nieder stätter è un ambiente vivace e stimolante dove l’apprendimento diventa il primo passo verso la pro fessionalizzazione: corsi di formazione base in grado di fornire un training specifico per la guida e l’utilizzo di macchinari edili, affiancati a corsi di aggiornamento su tematiche cruciali quali la sicurezza sul lavoro e la sostenibilità.

Abbiamo parlato con Danie

la Niederstätter, CEO dell’o monima azienda, proprio di argomenti importanti come innovazione, formazione e sostenibilità.

All’interno della realtà Niederstätter c’è un inte resse evidente nel mettere il lavoratore nelle migliori condizioni di lavoro possi bili, anche attraverso una formazione specifica. Nella vostra agenda è una priorità la sicurezza sul lavoro? Il nostro lavoro non è un lavoro semplice, si tratta di un lavoro pericoloso: per montare una gru è ne cessario sapere quello che si sta facendo. L’ambito della sicurezza coinvolge il

lavoratore dal primo giorno in cui viene qui. Per quanto riguarda le gru, ad esempio, il collaboratore viene af fiancato da un esperto per sei mesi prima di muoversi sul territorio in solitaria e la cosa più importante è la formazione che riceve. Questo è un nostro obbligo, non possiamo lasciare una persona impreparata a svolgere questo genere di lavoro e non coinciderebbe nemmeno con il nostro concetto di qualità: qualità che riguarda le macchine, ma anche il know-how dei nostri collaboratori. Vogliamo dare a tutti la possibilità di imparare e il lavoratore stesso deve

QUESTA LA METAFORA AMBIZIOSA CON CUI È POSSIBILE DESCRIVERE IL LAVORO E L’IMPEGNO CHE NIEDERSTÄTTER SPA INVESTE QUOTIDIANAMENTE NELLO SVILUPPO DELL’INDUSTRIA EDILE

Foto

Light&Magic

nutrire il desiderio di inte grarsi nella nostra azienda. Abbiamo iniziato anche a promuovere corsi come il BBS (Behave your base safety) che si concentra sugli aspetti psicologici in ambito lavorativo. Il Safety Park di Bolzano, sede del nostro centro di formazione noto come Niederstätter Academy, è il luogo più adatto per questo genere di approfondimenti. La nostra filosofia si fonda sulla cre scita personale e professio nale dei collaboratori, resa possibile dalla creazione di un ambiente dove ognuno, non solo l’operatore della Niederstätter SpA, ma ogni impiegato e lavoratore del settore edile e industriale, si trovi bene e possa imparare.

Presso l’areale della Niederstätter Academy al Safety Park di Bolzano è stato possibile osservare di

persona alcune delle molte aree e strutture che utiliz zate ogni giorno durante la formazione. Quali strumenti all’avanguardia ren dono speciale la tipologia di training che offrite qui? Penso che la Niederstätter Academy non sia speciale soltanto per il training che proponiamo, ma anche per l’innovazione che portiamo. Ad esempio, la tessera di abilitazione (Smart Card) che consegniamo alla fine dei corsi è una vera e pro pria patente: una chiave per accedere alla piattaforma digitale della Niederstättter Academy dove ognuno può trovare gli attestati conse guiti e tenersi aggiornato sulle scadenze dei corsi frequentati. Questo è un servizio complementare all’offerta formativa da cui può trarre vantaggio non solo il lavoratore stesso, ma anche le aziende: un por

tale gestionale che collega direttamente all’Academy. Inoltre, i nostri referenti sono stati nostri collabo ratori per tantissimi anni, e ora possono avvalersi del rango di esperti attraverso la conoscenza completa in diverse materie. Le mac chine che vengono usate durante i corsi sono tutte di ultima generazione e il con tatto diretto con i produttori ci permette di sviluppare soluzioni per il reparto della formazione e anche idee innovative riguardo le prospettive future da lanciare sul mercato. Il con cetto stesso della Academy prevede un interscambio costante tra diversi sta keholder che contribuiscono insieme alla realizzazione dei progetti. Il simulatore, ad esempio, è uno strumento fondamentale all’interno dei corsi per persone inesperte che si affacciano a mansioni

in cui è richiesto di utilizzare macchine operatrici (ad esempio il muletto) oppure per i giovani delle scuole tecnico-professionali che si approcciano per la prima volta a certi ambienti. Questo fornisce loro la possibilità di trovare dime stichezza con la macchina, di avere una prima infarina tura di cosa significa mondo del lavoro, e, soprattutto, la possibilità di sperimentare in scenari virtuali ´sicuri´. Il simulatore facilita questi passaggi, è una macchina estremamente realistica e immersiva.

Una macchina di questo tipo simula, quindi, in maniera realistica quanto accade a bordo di una macchina edile come una gru o un camion ed è importante per costruire un ambiente in cui, ad esempio, un giovane lavoratore possa trovarsi a

«Penso che la Niederstätter Academy non sia speciale soltanto per il training che proponiamo ma anche per l’innovazione che portiamo»

suo agio. È ancora più importante per i ragazzi che frequentano le superiori. Al loro ingresso in cantiere non possiedono la conoscenza e la com petenza per manovrare queste macchine. In questo modo hanno la possibilità di conoscerle attraverso scenari che ricalcano il fun zionamento di piattaforme per il gaming e acquisiscono basi esperienziali dirette

alcuni tipi di droni. Queste idee e questo approccio permettono di esplorare nuovi universi in cui, per il giovane lavoratore, la prospettiva non sia quella di stare otto ore su una gru. In linea con questa vision, abbiamo deciso di creare un prototipo di Summer School per i ragazzi dove lasciare la possibilità di toccare con mano il simulatore e vivere l’ambiente del cantiere:

corso specifico. Un highlight del 2022 è stato l’offerta di corsi per esperti: essere un gruista qualificato significa aver lavorato nel settore per molti anni, quindi si è deciso di invitare questi esperti all’interno delle nostre strutture per parlare con i nostri tecnici specializzati in gru, per approfondire il loro know-how su modelli e strumentazioni di ultima generazione e per veicolare best practice riguardanti la sicurezza in cantiere. Questo è il valore aggiunto in quanto il collaboratore stesso acquisisce per l’a zienda lo status di esperto. Il know-how che possedia mo deve essere investito e condiviso: collaborare con queste modalità produce un vantaggio sia per noi che per il cliente. Durante il covid abbiamo proposto anche corsi online, creando una struttura a beneficio dell’utilizzatore finale attraverso cui proseguire la formazione e, attualmente, diamo anche la possibilità di proporre dei corsi attraver so una modalità blended.

L’aggiornamento e l’inno vazione che voi proponete viene messo al servizio di tematiche importanti come la sostenibilità?

sonale: imparare ad usare i macchinari in maniera sostenibile. Tra gli ulteriori progetti sostenibili è da ci tare anche la collaborazione con la startup lombarda 3Bee, a cui si può aderire dopo l’acquisto di una gru e attraverso cui si accede a un sistema integrato per il monitoraggio delle api o, ad esempio, della produzione di miele dell´alveare adot tato.

Da dove nasce per voi que sto interesse per un legame col territorio e quanto è importante creare delle sinergie e dei rapporti con i partner locali?

Se vuoi lavorare bene in un territorio devi conoscere bene la zona dove lavori. Bisogna vivere nel mercato: per noi avere contatti e partner locali ci permette di conoscere le strutture e coltivare relazioni in una prospettiva a lungo ter mine. Per Niederstätter è fondamentale la collabora zione con realtà territoriali: attraverso il contatto e lo scambio con i protagonisti del territorio possiamo trovare soluzioni ottimali a misura di cliente.

per il loro ingresso in can tiere. Parlando in termini di Generation Z e in termini di gaming, il mestiere del gruista potrebbe risultare molto più attraente in un contesto come questo. Lo sguardo al futuro ci permet te di implementare progetti realistici come il pilotaggio a distanza, già utilizzato per

una sorta di rebranding per l’edilizia che è sicuramente un settore bello e vario!

Che discipline vengono insegnate all’interno della Niederstätter Academy?

Si parte dai corsi base e dai corsi di aggiornamento.

Per ogni macchinario è prevista una tipologia di

La sostenibilità nel settore dell’edilizia è sempre una tematica complessa, ma che allo stesso tempo deve rappresentare un focus centrale. In primo luogo, lavoriamo con macchine di alta qualità che, per quanto dispendiose, sono più sostenibili di altre. Abbia mo inoltre una gamma di macchinari elettrici per cui abbiamo sviluppato anche un progetto specifico: per ogni macchina elettrica noleggiata, viene piantato un albero. Sostenibilità significa anche far crescere le persone in modo che possano evolversi dal punto di vista professionale e per

Avete centri di formazione dislocati in diverse sedi del Nord Italia, tra cui una sede a Bergamo. Cosa ne pensa del nostro territorio, ancora tutto da scoprire per voi?

Apprezzo la varietà regio nale che è presente in Lom bardia e mi piace l’attitudine delle persone verso il lavoro: c’è voglia di fare, voglia di investire e voglia di lavora re, molto simile alla realtà presente in Alto Adige. Ci sono ovviamente punti in comune, ma soprattutto molte differenze, ma questo ci spinge a essere ancora più creativi e al desiderio costante di farci conoscere e di crescere anche in que sto territorio.

Michele Bonomi

Uno dei simulatori utilizzati ogni giorno per la formazione

SOLARFAST

UNA DELLE PRIME AZIENDE IN LOMBARDIA AD OCCUPARSI DI FOTOVOLTAICO

Foto Light&Magic Productions

SolarFast è stata una delle prime aziende in Lombardia a specializzarsi nella pro gettazione e commercializ zazione di impianti fotovol taici. Aperta nel 2007, nel corso degli anni è cresciuta sempre di più riuscendo a conquistare anche una fetta di mercato brasiliano. Ovviamente, non sono mancate sfide e difficoltà che, però, hanno permesso all’azienda di continuare a mutare e trovare nuove soluzioni. Il founder Alessandro Petrò e il co-founder Nicola Scandella, entrambi con esperienza ventennale nel settore dell’energia elet trica e del gas, hanno deciso nel 2007 di concentrarsi su un settore specifico dell’e nergia, quella proveniente dal Sole.

SolarFast esiste dal 2007. Quali sono i traguardi più grandi raggiunti fino ad oggi e quali, invece, sono quelli auspicati per il pros simi anni?

I primi grandi traguardi li ab biamo raggiunti nel periodo in cui sono stati disposti gli incentivi statali del 2005 per promuovere l’installazione di impianti fotovoltaici. (ndr. dls 28 luglio 2005). Si tratta di un periodo compreso tra il 2005 e il 2012. In quel momento SolarFast oltre

ad essere nata ha realizzato parecchi impianti fotovol taici per clienti industriali. Avevamo un fatturato di cir ca 18 milioni. Si trattava di un mercato nuovo, abbiamo deciso di buttarci in questo settore perché avevamo le competenze per farlo, avevamo un progettista che si occupava già di impianti fotovoltaici, Bertola Ivano, una base già solida di clienti industriali e abbiamo visto aprirsi una fetta di mercato.

Il secondo traguardo è stato sopravvivere dopo il 2012,

ovvero, il periodo in cui il fotovoltaico non era più in centivato dallo stato. In quel momento il mercato che produceva energia di questo tipo a livello industriale si era completamente spento. Il nostro grande traguardo, in questo caso, è stato quello di occuparci della manutenzione degli impianti già esistenti. Molte aziende avevano chiuso e, quindi, noi abbiamo deciso di raccogliere tutto quello che riguarda il manteni

valentemente nazionale, ma dal 2015 la SolarFast ha creato la SolarFast du Brasil, una filiale consociata dell’azienda che opera prin cipalmente nel nord-est, nel Seara, e nel centro del paese.

Quali sono i pro e i contro degli impianti fotovoltaici?

I pro sono sicuramente più dei contro. I pro sono una parziale indipendenza dal mercato energetico e l’aspetto un po’ bistrattato,

mento di un impianto. Oggi il mercato è esploso nuova mente, oserei dire, anche in misura maggiore rispetto al periodo degli incentivi sta tali a causa del costo attuale dell’energia.

Non possiamo sapere quali saranno i traguardi dei prossimi anni, nel settore dell’energia quello che è certo oggi può non esserlo domani.

Il vostro è un mercato nazionale?

Il nostro mercato è pre

ma comunque vero, ovvero, l’ecologia e il risparmio di CO2. Il contro è, oggi in Ita lia, un po’ di burocrazia per chiunque voglia realizzare un impianto fotovoltaico anche se è da molto tempo che l’iter è stato sempli ficato. In secondo luogo i gestori della rete elettrica mettono molti paletti sulla gestione.

Come descriveste in tre parole il vostro lavoro?

Parlerei di tre fasi: trovare soluzioni di gestione

NOME: Alessandro Petrò RUOLO: Founder

dell’energia, costruzione e gestione vera e propria.

Quali sono state le maggiori difficoltà riscontate finora?

Sicuramente la parte bu rocratica. Prima erano più semplici alcuni aspetti e più complessi altri. Oggi la situazione si è invertita. È più facile la parte autoriz zativa e più difficile la parte di allacciamento alla rete. Un’altra difficolta è stata, in alcuni periodi, il reperi mento dei materiali. Oggi questa componente si sta sistemando.

Nel 2022, a seguito di una campagna elettorale piut tosto agguerrita sui temi di sostenibilità, in seguito an che ai tagli del gas dovuto al conflitto russo-ucraino, quanto è importante oggi la presenza di impianti fotovoltaici?

L’energia elettrica è ad un prezzo elevato e, oserei dire, non tanto per un problema legato al gas e alla guerra che sono situazioni tem poranee, ma, perché a fine del 2020 a livello europeo è stata fatta una manovra che doveva essere fatta, ma non nel modo in cui è stata effettuata. É stato stabilito il taglio della Co2 del 50%. A ottobre del 2020 il prezzo dell’energia ha iniziato a salire. Da 45 il prezzo dell’e nergia è andato a 80-90. Tagliare la Co2 del 50% in un giorno - manovra che dovresti fare nel corso di una generazione - vuol dire far crescere i titoli di CO2 e far aumentare i prezzi. Se si produce energia elettrica, ma non si può immettere Co2 compro titoli a 50 e quindi vendo a 100. Questa è matematica. Non si può tornare indietro.

Secondo l’ultimo report ENEA (energia nucleare e energie alternative) nel 2021 grazie al bonus 110% in Italia sono stati istallati

93mila impianti fotovol taici. Ad oggi grazie al rap porto GSE 2021, sappiamo che in Italia a fine 2021 c’erano 1.016.000 impianti fotovoltaici. Se tutte le case disponessero di questo tipo di impianto, sarebbe possibile auto-sostenere il paese a livello energetico?

No, trovo che la legge bonus 110% sia stata l’ennesima “drogatura” al mercato. Il recupero fiscale va bene, ma il bonus prevedeva un tetto massimo di costo al Kw per l’impianto di 2500 euro/Kw, il mercato si è livellato su queste cifre. Non sono favorevole a questo

invece, i dati ci mostrano che il nostro paese è slitta to in sesta posizione. Questo è dovuto, sempre secondo il rapporto GSE, ad una diminuzione della radiazione solare al suolo cumulata nel 2021 rispetto al 2020. Esiste un modo per far fronte a questo proble ma?

Ci sono anni in cui l’irrag giamento è eccellente e questo è il primo passo per produrre energia. In Italia si stanno costruendo tantissimi impianti, quindi, ho motivo di credere che nei prossimi anni riconquistere mo posizioni nella classifica.

che siamo abituati ad im maginare torride e con un Sole cocente, la presenza di pannelli fotovoltaici è nettamente minore. Quali potrebbero essere, secon do voi, le problematiche che impediscono di sfruttare al meglio il Sole di quelle regioni?

È normale. Bisogna sempre far fede alle parole “gene razione distribuita”: fare un impianto dove serve. Lo fac cio sul tetto di un’impresa perché lo sfrutterà all’80% e questo crea molteplici effetti: non ho consumo del suolo, l’energia prodotta dal pannello viene utilizzata

sistema incentivante, ha creato una grande disparità tra chi poteva permettersi l’impianto e chi no.

Nel 2020 l’Italia figurava al secondo posto della classifica dei paesi che adottavano maggiormente l’energia solare. Nel 2021,

La Lombardia è la regione italiana in cui l’energia so lare è più sfruttata (15,8% dell’energia prodotta viene dal Sole). A chiudere la classifica, invece, abbiamo il Molise in cui solo lo 0,5% dell’energia proviene dal Sole. Si può notare che nelle regioni del sud Italia,

NOME: Nicola Scandella RUOLO: Co-founder

immediatamente, va in au toconsumo e non necessita di trasporto.

Al sud ci sono meno aziende, quindi, installare pannelli fotovoltaici lì non ha senso. La maggior parte dell’energia non verrebbe utilizzata.

Camilla Amendola

FORM. THE CREATIVE GROUP

Mercoledì 28 settembre FORM dà vita a uno spa zio all’interno di Palazzo Agliardi, a Bergamo, dove la creatività prende forma.

Alla serata di inaugurazione gli invitati hanno avuto modo di visitare le stanze

della nuova sede, il palazzo fu fatto costruire nel XVI secolo da Alessandro Mar tinengo, nipote del famoso condottiero Bartolomeo Colleoni, e nel 1845 venne acquistato dai Conti Agliardi.

Oltre all’attività di allesti

Nelle foto alcuni scorci delle stanze dei nuovi uffici FORM a Palazzo Agliardi (BG)

tori e di spazi espositivi a trecentosessanta gradi, che rappresenta il core business aziendale di FORM, all’inter no del nuovo spazio, avvia servizi e attività innovativi legati all’arte e alla creativi tà contemporanea.

FORM intraprende una nuova strada culturale e ar tistica così da instaurare un dialogo con figure creative (artisti, architetti, fotografi, video maker, designer) al fine di ottenere chiavi di lettura e visioni legate alla creatività contemporanea, di ampliare e implementare conoscenze e modalità espositive innovative e con la finalità di creare un network di contatti inter nazionali di altro profilo per condividere visioni, espe rienze e sperimentazioni creative.

FORM - Art Advisoring na sce dalla passione per l’arte, la creatività e l’estetica che ha sempre contraddistinto

l’azienda e che negli anni l’ha portata ad acquisire nuove chiavi di lettura da applicare alla sua attività aziendale. L’arte la creatività contem poranea diventano quindi uno strumento mezzo per evolvere il proprio linguag gio e per ampliare la propria visione.

Dalla consapevolezza dei benefici dell’arte e della creatività contemporanea, sia livello personale che di crescita aziendale, nasce l’intenzione di offrire il servizio di Art Advisoring così che sempre più per

sone ed aziende possano affacciarsi sul panorama del collezionismo d’arte. FORM, grazie la presenza interna di professionisti del settore, mette a disposizione dei propri clienti questo servizio di consulenza e curatela d’arte moderna e contem poranea. Il servizio di Art Advisoring viene costruito ad hoc sul profilo del cliente e, con il cliente stesso, viene strutturato affinché risulti essere in linea con le sue esigenze i suoi gusti. FORM decide di inserire il servizio di Art Advisoring al suo core business di allestimenti fieristici e di contract al fine

di incentivare le aziende a comprendere l’arte all’in terno dei propri spazi; è infatti comprovato che l’arte migliora il clima aziendale e accresce l’immagine e lo status di un individuo e di un’azienda.

L’Art Advisor è una figura

qualificata ed indipendente, con le competenze neces sarie a dare un accesso professionale serio l’inve stimenti in arte, siano essi fatti per finalità estetiche o per puro investimento, al fine di ottenere una col lezione coerente e che nel tempo diventi patrimonio.

IL PANATHLON PRESENTA DUE LIBRI BOLIS EDIZIONI

Lo scorso 28 settembre si è tenuto l’appuntamento del Panathlon Club Mario Mangiarotti Bergamo presso SAPS Agnelli Cooking Lab. Durante la serata sono stati pre sentati due libri di Bolis Edizioni Paolo Marabini e Ildo Serantoni hanno dialogato sulle rispettive

Baldassare Agnelli e Gianluigi Stanga con Elisa Valtulini, atleta del Club Ciclistico Canturino

Foto

pubblicazioni. Marabini ha tracciato il profilo di Valentina Vezzoli, cam pionessa assoluta di scherma, per 10 anni la numero uno al mondo, alla quale solo la volontà di mettere su famiglia ha tolto questo prima to. Capace, a 4 mesi dalla nascita del primo figlio, di rivincere il titolo mondiale. Nel suo palmares, oltre alle medaglie olimpiche e iridate, anche 11 coppe del mondo, con 79 gare vinte. Ildo Serantoni ha poi raccontato il suo contributo al libro Una Dea senza tempo, in cui è stato chiesto a dodici giornalisti e scrittori di descrivere la formazione sentimentale dell’Atalanta.

Federica Sorrentino

Lo chef Michele Cannistraro durante la preparazione di uno dei piatti con cui ha deliziato il palato dei presenti alla serata

respiriamo

AGNELLI TIPIESSE

VOGLIA DI ESSERE PROTAGONISTI

L’Agnelli Tipiesse ha cominciato il suo settimo campionato consecu tivo in serie A2. Il sipario si è alzato presso la concessionaria Ford Ipe rauto a Bergamo alla presenza, tra gli altri, del Prefetto Enrico Ricci, del Questore Stanislao Schimera, del comandante provinciale dei

Nella foto a sinistra, l’allenatore dell’Agnelli Tipiesse Gianluca Graziosi

carabinieri di Bergamo, Colonnello Alessandro Nervi, dell’Assessore Regionale al Turismo Lara Magoni e dell’Assessore allo Sport del Comune Loredana Poli. La squa dra, allenata da coach Gianluca Graziosi, si è presentata ai nastri di partenza fresca della Supercoppa Italiana, vinta nell’ultima stagione (il quarto trofeo negli ultimi tre anni compresa la Coppa Italia 2020 targata Olimpia). Roster rinnova to, un nuovo capitano (Roberto Cominetti) e tanta voglia d’essere ancora protagonisti. Facendo leva anche sul ritorno al Pala Intred, la nuova denominazione dell’impian to cittadino. Federico Errante

Da destra: il Presidente Angelo Agnelli con il direttore sportivo Vito Insalata

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ALL’A.V.A. DI VALBREMBO OPEN-DAY

L’A.V.A. di Valbrembo è gremito di gente curiosa e di appassionati. Durante l’open-day i numerosi vi sitatori hanno provato il brivido del volo a motore, a vela e in elicottero affianco a piloti esperti. Il presiden te dell’aeroporto, Sergio Capoferri ci ha raccontato la storia di questa

Nella foto in alto a sinistra Sergio Capoferri, presidente dell’aeroporto A.V.A. di Valbrembo

Foto

DANNI DA GRANDINE

giornata che nacque come «una delle più antiche mostre-mercato presenti in Europa». L’open-day è stato reso ancora più unico grazie alla presenza di Simone Moro che, oltre ad essere un alpinista di fama internazionale, è anche un esperto pilota di elicottero. «Tra poche set timane ripartirà la scuola di volo», afferma Capoferri, «sono molto soddisfatto, anche quest’anno abbiamo avuto molte iscrizioni». Diverse esibizioni di volo, un cenno particolare merita quella svolta dal comandante Iro Rovedatti, a bordo del suo elicottero R22, ha tenuto i partecipanti con lo sguardo al cielo.

Camilla Amendola

Nella foto a sinista il comandante Iro Rovedatti accanto al suo elicottero R22

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SVELATA LA NUOVA LOTUS EMIRA

Il pilota campione mondiale Stefano D’Aste ha ospitato nel suo salone Lotus, la presentazione della nuova Lotus Emira. D’Aste lavora con Lotus a trecentosessan ta gradi. Si è occupato anche dello sviluppo di diversi prodotti tra cui la Lotus 3 Eleven. (c.a.)

Nella foto in alto, Stefano D’Aste noto pilota di fama mondiale

BOLLE RESTAURANT

SALMERINO IN ROSSO

Il raffinato Bolle Restaurant di Lallio, simbolo di qualità delle materie prime e di maestria nell’abbinamento degli ingredienti, ci apre le porte per una rubrica dedicata alla cucina.

Lo chef Marco Stagi è originario di Bergamo e ha 30 anni ma, nonostante la giovane età, vanta di grande esperienza ai fornelli, sia in Italia che all’estero, e di un curriculum di prim’ordine nel settore

gastronomico. Si è diplomato alla scuola alberghiera di San Pellegrino, iniziò a lavorare all’Osteria della Brughiera dove rimase per 3 anni imparando le basi della cucina, si trasferì poi al ristornate Piazza Duomo di Alba per 5 anni dove crebbe tantissimo diventando il cuoco che è ora. Gli anni decisivi per la sua carriera furono quelli trascorsi in Belgio, all’Hof Van Cleve, uno dei ristoranti a tre stelle Michelin più prestigiosi al mondo.

Tornò successivamente in Italia e lavorò per qualche tempo come sous-chef a Casa Perbellini a Verona, l’ultima tappa del suo attuale percorso l’ha riportato a Bergamo per esibire il suo talento nel ristorante firmato Agnelli.

Il capo della brigata di cucina Bolle ha deciso di condividere con noi le sue esclusive ed equilibrate ricette, portando sulle nostre tavole la sua arte culinaria, ricca di colori, profumi e sapori.

PREPARAZIONE

DIFFICOLTÀ

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Matteo

Zanardi

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BONALDI

GRUPPO EUROCAR ITALIA

ALLA SCOPERTA DI UN “RAMO D’AZIENDA”

NON COSÌ NOTO AL GRANDE PUBBLICO

MA CERTO FONDAMENTALE PER GLI AFFARI:

LA DIVISIONE BUSINESS

Gianmaria Berziga, Ammi nistratore Delegato e Di rettore Generale - Bonaldi Gruppo Eurocar Italia

Abbiamo avuto già modo di conoscerci e conversare sul suo arrivo a Bergamo dall’Emilia, dell’inserimento nella realtà orobica e soprattutto al vertice di Bonaldi Gruppo Eurocar Ita lia, con visioni chiare, anche in vista di prevedibili cambia menti epo cali.

Ora è il momento di cono scere, tra la sua introduzio ne e le voci dei responsa bili, la strutturazione di un “ramo d’azienda”, non così noto al grande pubblico ma certo fondamentale per gli affari: la Divisione Business.

Perché la Div. Business? La divisione business è nata per dare consulenza specializzata alle aziende e alle PMI del territorio da noi coperto e rappresentato, che va da Milano a Sondrio, passando per Cremona, Treviglio, Bergamo e Lecco. Questa attività di affianca mento si pone l’obiettivo di fare del Gruppo il principale interlocutore delle realtà imprenditoriali locali, of frendo loro un servizio di alta qualità.

Quale il peso complessivo della Divisione Business di Bonaldi?

La Divisione Business, che lo scorso anno ha acquisito

quasi 5000 contratti, rap presenta una porzione si gnificativa negli equilibri dei fatturati del Gruppo Bonaldi, configurando un importante mezzo di integrazione dell’azienda nel territorio di nostra competenza.

La loro attività sul territorio genera anche interesse dal la clientela non business, anche solo per contatti indiretti?

Grazie all’assistenza fornita alle aziende che ci scel gono, spesso riusciamo a stipulare accordi anche per i dipendenti, rafforzando ul teriormente i nostri legami.

Tre le attività della Divisio ne, si creano anche circoli virtuosi per il resto dell’A zienda? Intendiamo se, per esempio, il rientro delle vetture dai noleggi a lungo termine alimentino l’usato, o altro?

Oltre a contribuire ad alimentare il mercato

dell’usato, il vero valore aggiunto deriva dai servizi che forniamo grazie alle nostre officine, carrozzerie, pneumatici, lavaggi etc., che garantiscono il coinvolgi mento della nostra azienda a tutti i livelli.

Fino a che punto il cliente professionale che si rivolge alla Divisione Business ha necessità di consulenza, oppure capita che abbia già esperienze e idee chiare, cercando da Bonaldi Gruppo Eurocar Italia conferme e qualità dei servizi? La consulenza è il vero e proprio fiore all’occhiello della Divisione Business. Ri spondiamo sempre alle esi genze e richieste del cliente ma, proprio nell’ottica di offrire un valore aggiunto, suggeriamo alternative che riteniamo più idonee all’ot timizzazione della gestione del parco auto.

Quanto pesano i marchi

rappresentati, nell’attività specifica: sia in termini di portfolio di offerta, sia di qualità riconosciuta agli stessi?

Non si può negare che la qualità e l’affidabilità dei marchi del gruppo Vw sia spesso determinante nelle scelte della nostra clien tela. La fortuna, inoltre, di rappresentare 8 marchi, comprendendo anche Por sche e Lamborghini, ci dà la possibilità di differenziare la struttura e le offerte della car policy, coprendo tutte le

esigenze e motorizzazioni, anche le più specifiche.

Quali le particolarità positi ve, e quali invece le più dif ficili derivanti dall’operare nella realtà della provincia di Bergamo?

Gli oltre 60 anni di presenza ed esperienza di Bonaldi nel territorio bergamasco sono certamente un eccellente biglietto da visita, che ci permette di essere cono sciuti in tutte le aziende locali. Ma sono le soluzioni innovative nell’ambito della

mobilità, che oggi possiamo presentare in termini di as sistenza, prodotti e servizi, a legarci sempre più alla nostra clientela tradizional mente “concreta”.

Giovanni Bertocchi - re sponsabile Divisione Busi ness

Come è strutturata la Divi sione Business?

Abbiamo un Back Office di 5 elementi che è il vero cuore pulsante della divisione, dove confluiscono migliaia

di ordini all’anno prove nienti sia dalla produzione diretta dei commerciali di Bonaldi, sia dai noleggiatori nazionali, che vedono in noi un partner affidabile e puntuale.

Proprio per via di questa particolare gestione, abbia mo deciso di dividere l’at tività in due vere e proprie divisioni: una che quotidia namente presidia le nostre province dando consulenza sia alla PMI che alla grande azienda, e un’altra divisione che si occupa delle relazioni con tutti i più grandi noleg giatori nazionali.

Perché scegliere Bonaldi?

La Divisione Business ha la forza di offrire una consulenza a 360° nella ge stione dei mezzi aziendali. Andiamo dalla costruzione di una Car Policy che iden tifica i modelli più idonei, fino alla fornitura dei mezzi commerciali allestiti, come necessita ogni specifica attività dei nostri clienti.

Contando sugli 8 brand che Bonaldi rappresenta, AudiVW - Seat - Cupra - Skoda - VW Veicoli Commerciali - Porsche - Lamborghini, oltre ai marchi dell’usato di qualità Audi Prima Scelta Plus e Das welt Auto, pos siamo strutturare la vostra flotta partendo dalle vetture di dirigenti ed imprenditori, passando attraverso le vetture del personale viag giante, fino ad arrivare alle vetture dei tecnici. Il tutto con un unico interlocutore. Non voglio dimenticare, infi ne, la qualità dell’assistenza che la nostra azienda, il nostro gruppo, possono offrire sulle sedi dirette di Bergamo, Treviglio, Lecco e Sondrio con personale certificato. Questo modello è replicato sulle 15 officine autorizzate che possono prestare assistenza in tutte le province interessate, garantendo capillarità e professionalità.

NOME: Giovanni Bertocchi

RUOLO: Responsabile Divisione Business

Offrite servizi personaliz zati?

Certamente sì. Si va dalle vetture con noleggi plu rimensili, alle vetture in preassegnazione, a dispo sizione fino alla consegna del veicolo definitivo (tema molto caldo e gradito in questo periodo delicato di mercato); ed eroghiamo direttamente autovetture sostitutive nel caso di fermo macchina prolungato. Nell’ottica della costruzione della relazione commer ciale siamo in grado di far apprezzare i nostri prodotti grazie alla possibilità di usufruire di Long Test Drive. Il nuovo sito di Bonaldi, nella sezione dedicata Business, propone già molte opportu nità concrete per poter ini ziare una prima valutazione.

La panoramica attuale del mercato, in sintesi?

NOME: Alberto Bosio RUOLO: Coordinatore Team Flotte e PMI

Inutile sottolineare che la particolare situazione di mercato, e più nello spe cifico delle consegne, ha ancor di più accelerato la conversione della gestione delle autovetture dalla classica gestione con auto di proprietà al noleggio a lungo termine.

Il mercato del NLT è in costante crescita da più di 15 anni. Anche quest’anno, nonostante nel mercato globale l’Italia perda quasi 16 punti, si riscontra una crescita del noleggio del 4,9% (dato YTD) a dimostra zione di quante sempre più aziende scelgano questa formula di gestione del parco auto.

Fornite veicoli commerciali allestiti?

I mezzi commerciali posso no essere allestiti sia con nostri allestitori, sia con allestitori di gradimento del

cliente stesso. E, nel caso del noleggio, il costo dell’al lestimento potrà essere incluso nel canone mensile.

Alberto Bosio - coordinato re Team Flotte e PMI

Come è composta la divi sione da Lei coordinata?

La divisione è composta da un team di venditori in grado di offrire un servizio completo alle aziende del territorio e non, sulla gestio ne del parco auto in termini di consulenza sull’acquisto, noleggio e, se necessario, valutazione dell’usato, oltre a tutti i servizi che riguarda no la mobilità del parco auto delle aziende.

Perché è importante questo servizio per le Aziende?

Grazie alla nostra consulen za, le aziende e le PMI sono in grado di fare la miglior scelta possibile, su misura

delle proprie esigenze. Ci presentiamo come unico referente specializzato nel prodotto e nei servizi di tutti i marchi del gruppo Volkswagen e come partner affidabile e duraturo, grazie all’esperienza e alla solidità del nostro Gruppo.

La nostra specializzazione in termini di prodotto, ad esempio, ci permette di costruire una policy ad hoc anche con l’esatta emissio ne di CO2 per ogni vettura, indicando con precisione il fringe benefit che verrà addebitato al dipendente.

Che consulenza offrite per la gestione del parco auto? I nostri consulenti sono in grado di soddisfare tutte le esigenze e di costruire un programma specifico, su misura.

I marchi che rappresentia mo ci permettono di poter fornire un’ampia gamma

di prodotti, proponendo un’offerta varia e completa e coprendo tutte le fasce di mercato.

La transizione ecologica sta cambiando le policy azien dali? Se sì, in che modo?

La coscienza ecologica è sempre più diffusa e passa anche dal parco auto. Ed è proprio qui che la Divisione Business è in grado di offrire la propria consulenza nella scelta di motorizzazioni e modelli. L’impatto delle motorizzazioni a zero emis sioni non riguarda solo la transizione ecologica, ma ha anche un ritorno fiscale sia sulle aziende sia sui driver.

L’introduzione delle motorizzazioni “green” sta dun que variando la costruzione dell’offerta?

Certamente, l’attenzione alla tematica ambientale è sempre più riscontrata nel

nostro Gruppo ma anche nei nostri clienti, che ci chiedo no soluzioni per la gestione dei mezzi aziendali a basso impatto di Co2. Impatto che riguarda anche la fiscalità aziendale e agevola il dipen dente nella trattenuta del fringe benefit. Oltre a questo, le vetture elettriche o ibride plug-in, utilizzate in pool o car sha ring, permettono l’abbatti mento dei costi di gestione e di percorrenza.

Sono in arrivo nuovi pro dotti green?

Certamente, tutti i brand del gruppo Volkswagen hanno ben chiaro come obbiettivo la transizione ecologica, basti pensare che il solo marchio Audi nel 2023 presenterà ben cinque nuovi modelli full electric con autonomie fino a 700 km, in particolare la nuova

A6 Avant e Sportback, oltre alle Audi Q6 e Q6 Sportback e alla Q8 e-tron.

Emanuele Magni - coordi natore Noleggiatori e Broker

Dirige “l’altra anima” della Divisione Business.

Di cosa si occupa la Divisio ne da Lei coordinata?

Grazie alla qualità dei nostri servizi, collaboriamo con tutti i principali noleggiatori nazionali e broker del ter ritorio che rappresentiamo e, contestualmente, siamo in grado di fare consulenza alle aziende che si appog giano a loro.

Quali gli obiettivi?

L’obiettivo principale è fornire un elevato livello di servizio ai nostri clienti, sia in termini di tempi di risposta che di consulenza.

Tutto questo a prescindere dal loro fornitore, rimanen do così parte attiva nella fornitura della loro mobilità.

Nel concreto?

Soprattutto in questo periodo, la produzione delle vetture ha avuto enormi difficoltà in termini di ap provvigionamento di alcuni componenti (microchip ad esempio), che hanno ral lentato la produzione e le conseguenti consegne delle vetture.

Ecco, in questo contesto i clienti hanno molto apprezzato la nostra con sulenza, che ha permesso di suggerire loro la miglior configurazione delle auto, triangolandoci con i noleg giatori, al fine di accorciare le tempistiche di arrivo delle stesse.

Anche prima di questa “emergenza” la nostra atti

vità è sempre stata votata alla consulenza e lo sarà anche nel futuro.

Cosa si intende per consulenza anche verso le aziende che si rivolgono ai noleggiatori nazionali?

Supportiamo clienti dei no stri territori, che si appog giano ai principali noleggia tori nazionali, offrendo una conoscenza approfondita del prodotto.

Soprattutto su alcuni marchi come ad esempio Audi, la configurazione della vettura può rappresentare una pro blematica. Noi ci mettiamo al loro fianco, aiutandoli a capire come procedere in modo da metterli nelle con dizioni di poter fare la scelta più vantaggiosa per le loro esigenze.

Quali saranno gli scenari futuri per quanto riguarda

la Divisione da Lei coordi nata?

Il nostro approccio è molto apprezzato da tutti i nostri partner e stakeholder. Per questo siamo certi che la strada sarà quella di presidiare tutte le possibili aree che rappresentiamo e mantenere solide relazioni di business con la clientela, con l’obiettivo di ottimiz zare la gestione del parco auto a chi collabora con noi, massimizzando i nostri risultati di vendita. Solo attraverso un approc cio proattivo, di consulenza e flessibile, saremo in grado di costruire un nuovo mo dello che dovrà assoluta mente avere un’ottica winwin. Costruire e sviluppare un network di rapporti è essenziale nella nostra attività presente e futura.

GRECALE TROFEO

Maserati ha una lunga sto ria, con tradizioni motoristi che e sportive importanti: elementi che sostengono il fascino dei nuovi modelli, forte della meccanica e

arricchito dal design e dalla cura degli interni. Seguendo tali premesse, Economia Magazine ha voluto rendere omaggio ai contenuti di Grecale Trofeo, la versione

«Grecale Trofeo interpreta l’anima più potente, ad alto tasso adrenalinico, della nuova crossover»

più potente del nuovo modello, provandola su un percorso dove assaporare il piacere di guida, ripercor rendo anche un po’ di storia. Il passo è stato allungato, le sospensioni possono essere differenti: da mec caniche agli ammortizzatori a controllo elettronico, fino alle molle pneumatiche, e

anche lo sterzo può avere diverse messe a punto. Tre le versioni: Grecale GT con motore 2.0 turbo mild hy brid da 300 cavalli, Modena che arriva a 330 e Trofeo, interprete dell’anima Mase rati, con motore Nettuno 3.0 V6 biturbo da 530 cavalli. GT e Modena impiegano 5,6 e 5,3 secondi da 0 a 100 e

raggiungono i 240 km/h, mentre la scalpitante Trofeo brucia lo 0-100 in 3”8 e vola a 285 km/h. Tutte hanno cambio auto matico ZF a otto rapporti e trazione integrale, con cerchi da 19 pollici in su, per arrivare ai 21 di Trofeo, con carreggiata posteriore più larga. In più ha il differenzia

le autobloccante a controllo elettronico, la gestione della dinamica evoluta e i freni potenziati, con dischi anteriori da 360 mm. Vorremmo guidarla subito, ma ci soffermiamo per un ulteriore sguardo alle forme: pur non avendo aspetto da suv-coupé (soluzione dila gante), l’impatto è dinami

co, emozionale. Il frontale affida al Tridente al centro, alle prese d’aria scolpite in basso e al cofano nervato in alto, la comunicazione dell’aggressività.

Come apriamo la porta vediamo l’ambiente Ma serati: quella sensazione di cura fino ai dettagli e di accoglienza che miscela il fascino sportivo al lusso, con richiami alla tradizione del Tridente. Avviamento a pulsante, regolazione delle modalità di guida sul classi co “manettino”, a scelta tra: Comfort, GT, Sport, Corsa e Off-Road. Procederemo in progressione: dalla città di Bergamo, ci dirigiamo in Valle Brembana, passando dallo scorrimento ad an dature turistiche fino all’a prirsi dei primi spazi dove passare alle selezioni più dinamiche, che consentono di capire che non siamo al volante di una delle tante sport utility ma di un caval lo di razza.

Anzi, tanti cavalli: la po tenza del V6 di tre litri è esaltante e sostenuta dalla tonalità di scarico, la coppia

elevatissima.

Assetto, sterzo, trazione e freni si confermano all’al tezza sia delle aspettative, sia del valore del marchio, con soddisfazione.

Come quella che, rifacen doci all’inizio di queste righe, riguarda la storia: abbiamo ripercorso l’antica

Via Priula fino a sbucare dalle nubi, alla Cantoniera veneta, detta Ca’ San Marco dal Passo omonimo.

Dove guidare una Maserati come questa, in una gior nata feriale priva di traffico è uno stato di grazia.

D. Bonetti

JEEP GRAND CHEROKEE

Anteprima esclusiva da Autotorino Bergamo per ammirare il modello tutto nuovo e ibrido dell’ammira glia Jeep, potente e pulita, in un evento di stile. Al quale seguiranno ulteriori novità.

Trent’anni fa, nel 1992, al Salone di Detroit il marchio Jeep presenta una novità assoluta: la prima genera zione di Grand Cherokee,

che aumenta le dimensioni rispetto a tutta la gamma, aggiungendo un po’ di quel lusso che anche i “jeepers” non avrebbero disdegnato. Senza limare alcuna presta zione offroad, irrinunciabile negli States.

Dimostrandolo sin da quel lancio: Grand Cherokee sor prende la stampa mondiale accorsa alla Cobo Hall di De

Foto Light&Magic Productions

troit, accanto al Salone, dove arriva arrampicandosi lungo la scalinata, per irrompere nell’ingresso sfondando la vetrata. Mostrava così il potenziale dirompente che ne avrebbe decretato un successo che dura tuttora, con il debutto della quinta generazione dopo sette milioni di esemplari venduti. Torniamo ora al 2022, precisamente a lunedì 10

ottobre. Non al Salone di Detroit ma a Bergamo, presso la concessionaria ufficiale Au totorino Jeep in via Zanica, per vedere in un’anteprima riservata la Nuova Jeep Grand Cherokee. Ospiti, clienti e appassionati sono accolti da Alessandro Lischetti, responsabile della filiale, che così presenta l’evento: «Abbiamo voluto condividere un doppio compleanno: tre anni dalla

festa di inaugurazione della nostra filiale e 30 dal debut to di Grand Cherokee. Avere qui la punta di dia mante di Jeep valorizza il ruolo e il posizionamento che ci contraddistingue.

Per Autotorino, Jeep è da sempre un marchio impor tante ed è bello far vedere come questa ammiraglia rappresenti un ulteriore passaggio verso l’elettrifi cazione di Jeep.

Percorso che ci unisce, pro prio perché Autotorino con il progetto Evolution punta ad accompagnare tutti i suoi Clienti nella transizione del la mobilità con competenze e soluzioni mirate».

La nuova Grand Cherokee è protagonista sul palco scenico allestito nel cuore dello showroom: suscita interesse e ammirazione, anche per essere la versione

CV

Potenza

Secondi

Accelerazione 0-100 km/h

Nm

Coppia

Il direttore della concessionaria Alessandro Lischetti con il suo staff

Ibrida plug-in

Trazione integrale

più efficiente in termini di consumi, la più tecnologica mente avanzata e lussuosa di sempre. Dotata di tec nologia “4xe” con trazione ibrida plug-in, a batterie ricaricabili dalla rete, è più sostenibile. Le vetture Jeep con questo sistema, esteso a tutta la gamma, dal 2020 sono ininterrottamente i modelli ibridi più acquistati in Italia.

Durante la presentazione - evento in un programma di grandi novità dei marchi Jeep e Alfa Romeo rappre sentati in questa sede, ai quali ne seguiranno altri – gli ospiti hanno potuto vederla da vicino, in un ambiente rilassato e conviviale, con un light buffet e sottofondo musicale.

Ammirata per le forme che evidenziano l’inedito frontale molto alto in cui le

sette feritoie tipiche del marchio si sviluppano in larghezza, unendosi ai gruppi ottici full-led, con prese d’aria nel paraurti grandi e squadrate. Particolare la coda, con luci molto sottili estese in orizzontale, sostenendo l’imponenza del mo dello al vertice della gamma Jeep.

Nuovo telaio monoscocca con sospensioni indipendenti, motore 2.0 turbo a quattro cilindri e modulo ibrido: potenza di 279 kW (380 CV) e coppia di 637 Nm, per scattare da 0 a 100 km/h in 6,3 secondi e percorrere fino a 51 km di auto nomia elettrica urbana.

Nicola D. Bonetti

Taycan GTSSport Turismo

Foto Light&Magic Productions

scoperta Boxster e la coupé Cayman), seguita da 911 (Coupé, Cabriolet e Targa), quindi Taycan, la sportiva a elettroni, per procedere con Panamera (“berlina”, Sport Turismo ed Executive a passo lungo), quindi le sport utility Macan e Cayenne (“normale” e Coupé). As

sortimento molto ricco per un costruttore ritenuto di nicchia ma di sostanza, oltre che d’immagine.

Rilevante la centralità del ruolo di Taycan, che ha anticipato la transizione energetica: fin dal 2015 con la presentazione della concept Mission E,

dichiarazione di intenti per un’elettrificazione diversa da qualsiasi altro costrut tore. Dove la sportività e il fascino delle linee sinuose e futuribili ma soprattutto immediatamente identifi cabili come Porsche, sono solo il biglietto da visita di un modello che svetta per

prestazioni, guidabilità, effi cienza e qualità costruttiva.

Perfino - e questo è ancor più raro – proposta in un gamma con tre carrozzerie: Taycan (berlina sportiva), Sport Turismo (fastback o wagon sportivissima) e Cross Turismo (la stessa con assetto rialzato per neve o

fuori asfalto). Ma non solo: la scelta di potenze spazia da 300 a 560 kW (408-761 CV), trasmissione posteriore o integrale; allestimenti che tra “base”, 4, 4S, GTS, Turbo e Turbo S, combinati con le diverse forme, permettono di offrire un portfolio di ben 14 versioni.

La scelta per questa prova di Economia Magazine ha mirato al centro del centro: modello Taycan, carrozzeria Sport Turismo, allestimento GTS con potenza di 400 kW che si possono tradurre in quasi 600 cavalli, con coppia di 850 Nm. Conosciute le doti di agilità e guidabilità

- generate dal progetto secondo la filosofia Porsche per la massima sportività, sostenuto dal baricentro basso per la distribuzione delle batterie - apprezzate su queste pagine al lancio internazionale guidandole sulle strade della Costa Smeralda, abbiamo

voluto mettere alla prova le prestazioni pure, adrenali niche.

Grazie alla disponibilità di Sergio Capoferri, presidente dell’Aeroclub Volovelistico Alpino di Valbrembo (BG), co nosciuto confidenzial

si possono ripristinare fino

cinque

mente come “Volo a Vela”, abbiamo potuto scatenare silenziosamente Taycan GTS Sport Turismo lungo la pista principale provarne l’agilità sulle vie di raccordo laterali. L’accelerazione per la coppia istantanea è fulminante: 3,7 secondi da 0 a 100 km/m, ma più ancora il valore di 12” da 0 a 200, come la ripresa da 80 a 120 (quella che si usa per sorpassi) in 2,1 secondi. Da supercar, con il pregio di essere ripetibili: si attiva il Launch control e lo scatto iperspaziale è sempre a disposizione, senza incertezze né perdite di trazione, per la trazione integrale con un motore per asse con ripartizione della coppia su ogni ruota e sospensioni pneumatiche. In chiusura uno sguardo agli interni: il posto di guida fa sentire a bordo di una Porsche, dalla seduta ai comandi, compresa la manopola sotto la razza destra del volante, il Drive mode che permette di sce gliere tra Range (massima autonomia), Normal, Sport,

Sport Plus e Individual. Ambiente, sicurezza e comfort sono allineati alle versioni più potenti: Sport Turismo cambia solo nella zona posteriore, con la mi glior accessibilità e lo spa zio sopra i passeggeri, oltre al vantaggio del bagagliaio, aumentando la versatilità rispetto a Taycan berlina. Senza però alcuna rinuncia prestazionale: ogni dato è esattamente identico, perché ogni Porsche, prima di qualsiasi altra conside razione, è una sportiva, di razza.

Nicola D. Bonetti

TECNOLOGIA INNOVATIVA PER PAVIMENTAZIONI

MCS spa è un’azienda spe cializzata nella realizzazio ne di sottofondi alleggeriti, massetti sabbia-cemento additivati realizzati con im pianti automatizzati, pavi mentazioni industriali, ram pe, resine; il tutto realizzato da personale con esperienza ventennale nel settore.

Le nostre risorse di tecnici e mezzi ci permettono un’am pia operatività territoriale e una gestione organizzata dei lavori, garantendo sem pre la massima qualità.

Grazie a tutto ciò, imprese di prestigio ci hanno scelto per eseguire i loro lavori più importanti.

Ci proponiamo quindi come vostri partner tecnici/ese cutivi diretti o come colla boratori delle imprese a cui appaltate le lavorazioni e le manutenzioni delle vostre strutture.

Creare valore e soddisfare ogni esigenza presente e futura del cliente attraverso una continua crescita pro fessionale, diversificando

servizi e prodotti offerti, in vestendo in macchinari, in metodologie ad alta innova zione tecnologica e forman do continuamente i nostri operatori: è questa la mis sione su cui abbiamo voluto fondare la nostra attività e la prospettiva che vogliamo garantire a chi si affida a MCS spa per i propri progetti di costruzione.

MASSETTI CERTIFICATI A BASSO SPESSORE ELEVATE RESISTENZE A COMPRESSIONE E FLESSIONE

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