SENTIERI ACCESSIBILI
La montagna inclusiva Vivere all'aperto e frequentare le aree montane significa migliorare la qualità della propria vita. La montagna accoglie tutti, ma occorre sapersi adattare. Ecco perché al tema dell’accessibilità è importante unire quello della conoscenza di Giovanni Antonio Checchia*
L
a montagna ha sempre esercitato il suo fascino e ha sempre attirato frequentatori appassionati. Ma la montagna può anche avere un indubbio valore terapeutico, favorendo l’aggregazione e la necessità di interdipendenza tra le persone. Certo, la montagna può essere vissuta anche in maniera individuale, cercando il proprio limite. Ma questo è solo uno degli aspetti che fanno della montagna un luogo a parte, ma anche un luogo in cui ognuno può confrontarsi con se stesso. La montagna può essere anche un luogo di inclusione in cui le persone che vivono una condizione di disabilità possano trovare la possibilità e l’opportunità di una forte partecipazione sociale. È tra i due termini disabilità e accessibilità che si gioca 22 / Montagne360 / settembre 2021
il ruolo della montagna come momento di inclusione per queste persone. COS’È LA DISABILITÀ? Dobbiamo però spiegare alcuni concetti. La disabilità è un termine “ombrello” in cui possono essere compresi molti concetti (limitazioni nelle attività della vita quotidiana, restrizione al pieno coinvolgimento nelle situazioni della vita, eccetera) ma che sostanzialmente indica le difficoltà che una persona, a causa di una condizione di salute o di una patologia, incontra nell’eseguire quelle attività che dovrebbe e vorrebbe eseguire, per essere perfettamente inserito nel proprio contesto famigliare e sociale. La disabilità quindi limita la possibilità di una persona a esprimersi compiutamente
Sopra, una gita in Valle Devero (foto Flavio Violatto)