rispetto a quello attribuito in relazione alle azioni ordinarie. Questi vantaggi di ordine economico sono poi equilibrati dal fatto che le azioni privilegiate vengono emesse solitamente (ma non si tratta di una regola) a voto limitato. – Azioni di risparmio: anche in questo caso si tratta di azioni che non attribuiscono ai loro detentori il diritto di votare nel corso delle assemblee, ma vengono privilegiate in sede di distribuzione degli utili. Questa tipologia di azioni, in particolare, attribuisce il diritto ad un dividendo minimo del 5% del valore nominale dell’azione. Nel caso in cui gli utili superino tale soglia bisognerà ripartirli in modo tale da far si che il loro dividendo sia superiore a quello delle azioni ordinarie di almeno il 2% del valore nominale dell’azione stessa. – Azioni di godimento: si tratta di azioni che non costituiscono una parte del capitale sociale e che vengono emesse quando la società delibera di ridurre il capitale sociale perché è esuberante per il conseguimento dell’oggetto sociale. Tali azioni attribuiscono al possessore il diritto a partecipare al riparto degli utili e, in caso di scioglimento della società, danno diritto a partecipare al riparto del patrimonio, dopo che le altre azioni sono state integralmente rimborsate. Le azioni possono assumere differenti valori tra cui il valore nominale (valore della quota del capitale sociale rappresentato da ogni azione), valore patrimoniale (è dato dividendo il patrimonio netto della società per il numero di azioni) e il valore di mercato (quello che risulta giornalmente dai listini di borsa e indica il valore di scambio delle azioni). 3. Obbligazioni Le obbligazioni sono titoli di debito (per il soggetto che li emette) e di credito (per il soggetto che li acquista) che rappresentano una parte di debito acceso da una società o da un ente pubblico per finanziarsi. Un’obbligazione è un prestito a un’emittente da parte di un investitore. Governi, società ed 115