ha iniziato a risparmiare per la pensione, ancora una volta il dato più basso a livello globale. Il mancato ricorso ad un adeguato livello di pianificazione finanziaria e di una visione di lungo termine si riflette anche nel modo in cui viene affrontato il mondo degli investimenti. Dalla ricerca emerge che il 78% degli italiani si sente un risparmiatore piuttosto che un investitore. Si tratta di un dato superiore di ben 9 punti rispetto alla media globale (69%). Questo approccio al denaro si riflette nella composizione del patrimonio: tre italiani su quattro (75%) tendono ad accumularlo sui depositi bancari. Quelli che invece diversificano le loro disponibilità sui mercati finanziari (47%) privilegiano nel 24% dei casi le azioni, nel 21% gli immobili, nel 18% le obbligazioni e nel 12% i fondi monetari. 4. Liquidità, Riserva, Investimento, Previdenza. Nel pianificare, come abbiamo visto nei paragrafi precedenti, il risparmiatore esplicita delle esigenze e degli obiettivi che possono avere scadenze diverse; in definitiva “un orizzonte temporale” per ognuno degli obiettivi. Volendo cercare di rendere più semplice la distinzione per i diversi orizzonti temporali possiamo distinguere in quattro “macro-orizzonti” che corrispondo in liquidità, riserva, investimento e previdenza. La liquidità è l’ammontare di risorse che si ritiene molto probabile dover spendere in un arco temporale di brevissimo periodo al fine di far fronte alle spese ordinarie di tutti i giorni. Proprio per questo motivo la liquidità si differenzia molto da persona a persona in quanto le variabili che la influenzano sono molteplici (es. single o sposato/a, casa in affitto o di proprietà, numero di figli, professione svolta, tenore di vita, etc.) e solitamente tali tipologie di risorse sono formate dal denaro contante e dalle risorse ferme in conto corrente. Il termine liquidità può essere confuso con quello di liqui40