VivoGubbio - Numero 7 - 11 Marzo 2023

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VivoGubbio

Quindicinale di informazione del territorio eugubino

CACCIA AL TESORO

Mal di pancia nella coalizione di Stirati. Il sindaco per ora frena gli alleati sulla successione: vuole trattare solo con chi non gli candiderà contro nessuno alle elezioni regionali. Eppure anche i socialisti, che gli hanno già garantito l’appoggio, dovranno trovare un po’ di preferenze pure ai perugini.

SABATO 11 MARZO 2023 ANNO II NUMERO 7
La Tramontana
Foto Massimo Radicchi
POLO FONTARCANO BIVIO CONTESSA GUBBIO Via Nuova di Fonte Arcano - Gubbio (PG) Tel. 075 922 08 37 Mail elettrautofilippetti@libero.it ANTIFURTI SATELLITARI BATTERIE / IMPIANTI HI-FI / ANTIFURTI MOVITRAK ACCESSORI AUTO / PIOMBATURA TACHIGRAFO SOCCORSO STRADALE Bivio Contessa - Gubbio Tel. 075 927 20 51 Mob. 338 385 60 34 AUTOCARROZZERIA 200I IL COMUNE CERCA PIÙ SOLDI DALLA NUOVA RETE DEI PARCHEGGI A PAGAMENTO. IN PIAZZA QUARANTA MARTIRI SONO SPARITI GLI SPAZI LIBERI CON DISCO ORARIO E RIMOSSE A SORPRESA LE SBARRE , ANCHE SE IL CAPITOLATO DELLA GARA D’APPALTO LE PREVEDE. RESTANO APERTI I CASI DI VIA CAMPO DI MARTE E SAN PIETRO

SI È INSEDIATA LA SIS DI CORCIANO CHE GESTISCE

I PARCHEGGI A PAGAMENTO NEL CENTRO STORICO

E NELL’IMMEDIATA PERIFERIA, APPORTANDO SUBITO

NOVITÀ IN PIAZZA QUARANTA MARTIRI. TIRA ARIA

DI ESPOSTI E DENUNCE . IN VIA CAMPO DI MARTE

E A SAN PIETRO C’È LA GRANA DEI NUOVI

POSTI AUTO CHE COMMERCIANTI E PROFESSIONISTI

DELLA ZONA NON VOGLIONO

di MASSIMO BOCCUCCI

Dal Comune passano le giornate a cercare i soldi. Ovunque sia possibile perché servono continue risorse economiche per gestire e sanare le vecchie questioni sempre aperte, dal Puc di San Pietro alla discarica di Colognola e la società Gubbio Cultura e Multiservizi. Per incassare si punta molto anche sui parcheggi a pagamento (oltre che sulle multe) con una vera caccia al tesoro per introitare quanto più possibile. Ma è giallo sul restiyling sulle strisce blu disseminate tra il centro storico e l’immediata periferia con l’insediamento del nuovo gestore Sis di Corciano.

COSA CAMBIA. Nella caccia agli incassi con la ripartizione dei proventi dalle strisce blu, ormai ogni azione è finalizzata a incrementare gli incassi, sono aperte le problematiche della scomparsa nell’area di piazza Quaranta Martiri degli spazi liberi con disco orario, in qualche caso sostituiti da posti riservati a specifiche categorie, invocando gli organismi di controllo per la verifica della congruità del numero di posti auto a pagamento in relazione a quelli liberi. Tiene banco anche la rimozione, senza preavviso, delle sbarre per l’accesso e l’uscita dal piazzale dietro l’edicola dei giornali nella stessa piazza Quaranta Martiri, dove la sosta delle auto era regolata dal tempo effettivo. Ora è stata installata la colonnina che emette, come altrove, il ticket orario.

REBUS CAPITOLATO. Si è aperto un caso perché nel capitolato della gara d’appalto non si fa menzione delle colonnine. Il sistema meccanizzato interessa pure il piazzale disastrato non asfaltato e pieno di buche davanti al Teatro Romano. Dal Comune sia nel caso di piazza Quaranta Martiri che per il piazzale del Teatro Romano parlano di autorizzazioni che coinvolgerebbero la Soprintendenza e con le conseguenti modifiche previste nel contratto stipulato successivamente con Sis per la fase transitoria, che evidentemente risulta lunghissima visto che che la gara è stata effettuata ormai da svariati mesi. Ci si chiede se le due sbarre rimaste attive per tanti anni siano state regolari o meno, visto che adesso sono state rimosse e si paventano nuove autorizzazioni con il coinvolgimento della Soprintendenza.

CASO SAN PIETRO. In tutto questo non si placano le proteste e polemiche sui parcometri in via Campo di Marte nella zona della farmacia Pierotti, a San Pietro in via Fonte Avellana retrostante l’abside della chiesa, in piazza e in via Sabina Falcucci, fino all’ex seminario a San Martino. Su via Campo di Marte e San Pietro c’è la mobilitazione di commercianti e professionisti che hanno dato mandato all’avvocato Andrea Migliarini di trattare con l’Amministrazione Comunale l’alternativa ai parcometri, dato che il sindaco Filippo Mario Stirati e il vicesindaco Alessia Tasso hanno parlato delle strisce blu come soluzione per favorire la rotazione dei veicoli nei parcheggi. Cosa c’è di meglio che il disco orario per favorire la rotazione dei mezzi? Ma il disco orario non porta soldi e per mediare dalla Giunta Stirati sarebbero propensi a prevedere il contentino del disco orario di mezz’ora prima della sosta a pagamento. L’avvocato Migliarini ha chiesto il disco orario di un’ora, mentre nella zona si è aperta un’altra polemica sul palo della luce rimasto dopo la rimozione di un ippocastano che ha liberato altri posti auto.

COPERTINA PAGINA 3
V G TANTE
BLU, TANTI SOLDI
STRISCE
Via Campo di Marte
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La sbarra rimossa Foto Radicchi

MOCAIANA AL BIVIO

PIETRALUNGA LA VARIANTE È COSTOSA E GIÀ VECCHIA

Il tratto da Mocaiana al bivio per Pietralunga nasce già vecchio, proprio come la variante a est della strada statale Pian d’Assino, con due sole corsie per 3,7 chilometri. E c’è l’aggravante di un botto di soldi, raddoppiati dai 54 milioni di euro a 108 per la nuova gara d’appalto con la consegna dei lavori salutata in modo entusiastico quando lo scandalo è doppio per la tipologia del tracciato e lo sperpero di denaro pubblico. L’operazione è talmente assurda da finire in parlamento con l’interrogazione a risposta scritta dell’onorevole Emma Pavanelli del Movimento 5 Stelle al ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini.

L’INTERROGAZIONE. Il deputato fa riferimento alla nostra testata per aprire il caso: “Da articolo di stampa pubblicato sulla rivista online www.vivogubbio.com in data 27 febbraio 2023, l’interrogante ha appreso - scrive Pavanelli - della consegna dei lavori relativi al primo stralcio dell’adeguamento della Pian d’Assino, nel tratto che da Mocaiana a Pietralunga, da parte di Anas alla ditta aggiudicatrice della gara d’appalto. La realizzazione dello stralcio Mocaiana-Pietralunga prevede la realizzazione di un tratto a due corsie avente una lunghezza di 3,7 chilometri e ricade nel più ampio intervento di adeguamento della tratta Gubbio-Umbertide. L’importo della gara risulta raddoppiato rispetto ai circa 54 milioni di euro iniziali, a detta dell’assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti, Enrico Melasecche, a causa dell’impennata dei costi delle materie prime, attestandosi adesso a 108 milioni di euro. Interrogo se non intenda, per quanto di propria competenza, adoperarsi al fine di verificare la congruità del valore dalla gara per la realizzazione dell’opera descritta in premessa e se il raddoppio dei costi risulti giustifica-

CONSEGNATI I LAVORI CON L’IMMANCABILE PASSERELLA POLITICO-ISTITUZIONALE , MA TENGONO BANCO LE REAZIONI CRITICHE PER LA TIPOLOGIA DEL TRACCIATO E L’ INVESTIMENTO RADDOPPIATO DA 54 A 108 MILIONI. LA STRADA FINISCE PURE IN PARLAMENTO : INTERROGAZIONE DI EMMA PAVANELLI DEI 5 STELLE AL MINISTRO MATTEO SALVINI

to alla luce della complessità dell’opera, nonché dell’incremento dei prezzi delle materie prime”

PASSERELLA. Di giornata storica nella consegna dei lavori ha parlato l’assessore regionale Melasecche con l’immancabile passerella politico-istituzionale per la presenza del sindaco Filippo Mario Stirati e anche del vescovo Luciano Paolucci Bedini, oltre che di Anas che ha consegnato il cantiere alla ditta vincitrice dell’appalto, il raggruppamento temporaneo di imprese Sposato Costruzioni Srl, Cosedil Spa e Idrogeo Srl. Questa variante prevede una carreggiata unica con due corsie, una per senso di marcia, ciascuna della larghezza di 3,75 metri, affiancate da una banchina di 1,50, per una larghezza complessiva della piattaforma stradale di 10,50 metri. Per tale tipologia di strada è indicato un intervallo di velocità di progetto compreso tra 60 e 100 chilometri orari. Il tracciato si sviluppa generalmente a monte della strada statale esistente, sviluppandosi con una serie di curve. Comprende quattro viadotti (Casal del Monte, Sant’Angelo, Fosso Brilli e Assino 2) per una lunghezza complessiva di circa 305 metri, pari a circa l’8 per cento dell’intero tracciato, oltre a quattro gallerie (Casal del Monte, Pietralunga 1, Pietralunga 2, Molinello) per una lunghezza totale di 1.251 metri (35 per cento) del tracciato. Gli svincoli previsti sono quelli di Pietralunga lato Umbertide e lato Gubbio e il completamento di quello di Mocaiana.

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DA

CONTESSA, RISCHIO RICORSI SULL’APPALTO. E SPUNTA UN PIANO ALTERNATIVO

LA STRADA VERRÀ CHIUSA DA METÀ APRILE

E C’È IL TOTO-TEMPISTICHE: SI PUNTA A RIAPRIRLA IN TEMPO PER LE FESTIVITÀ NATALIZIE

DISAGI E DANNI ECONOMICI SARANNO DEVASTANTI

I lavori previsti sulla strada statale numero 452 della Contessa, che dovrebbero partire a metà aprile, hanno visto cambiare drasticamente i tempi di ultimazione: Anas ha parlato in un comunicato ufficiale di 12 mesi, poi le tempistiche si sono ridotte, dopo le furibonde reazioni dell’opinione pubblica e degli operatori economici della zona che anche per i disagi e i grossi danni economici minacciano esposti e azioni legali. L’assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti, Enrico Melasecche, ha fatto sapere infatti che i mesi saranno 10 e potrebbero scendere ancora se le condizioni meteo saranno benevole. Poi in un incontro nelle Marche c’è stata un’ulteriore rivelazione: l’intervento verrebbe completato entro Natale, dunque i mesi in questo caso scenderebbero a 8. Si aprono interrogativi dopo l’escalation sulle tempistiche dei lavori previste sul contratto e sulle modalità per la riduzione drastica in rapporto alle condizioni poste nell’appalto.

CAMBIA L’APPALTO. Ridurre da 12 a 8 mesi vorrebbe dire intervenire sulla turnazione dei lavori e cambiare quindi le condizioni della gara d’appalto con il rischio serissimo di ricorsi delle imprese rimaste escluse per l’offerta. Per questo si fa avanti il dibattito se sia il caso di promuovere una nuova gara d’appalto che preveda una turnazione diversa e conseguentemente la riduzione dei tempi inizialmente previsti di un anno. Qualora venga avanti questa soluzione, si dovrà rinviare l’avvio del cantiere dopo l’estate velocizzando intanto i tempi della nuova gara d’appalto.

COMMISSIONE TECNICA. Ci sono settori della società civile che spingono perché sia costituita una commissione tecnica che dialoghi con Anas, coinvolgendo professionisti che sostengono come sia possibile agire con interventi di rinforzo delle pile e delle travature evitando la demolizione del viadotto, la cui soletta

di transito viene reputata in condizioni perfette. Per la galleria finestrata viene suggerito che si può palificare a valle come previsto dal progetto senza interrompere il traffico essendoci spazi e superfici che lo consentono. Fatto questo, l’ultimo intervento per il consolidamento della volta finestrata della galleria si può completare con tre turni in massimo tre mesi. Per ora Anas ha previsto l’avvio del cantiere appena passata Pasqua, subito dopo l’ultimazione dei lavori di ripristino del versante franoso apertosi a metà settembre per l’alluvione sulla statale Flaminia a Scheggia, che sarà utilizzata come itinerario alternativo L’eventuale rinvio sarebbe subordinato a un’ulteriore verifica tecnica sulle reali condizioni del viadotto, magari con un coinvolgimento più diretto del Comune di Gubbio che finora ha subito ogni scelta.

DOCUMENTAZIONE MISTERIOSA. Non è dato sapere se il sindaco Filippo Mario Stirati, che nell’ultima seduta del Consiglio Comunale ha riferito e difeso l’operazione di Anas e Regione, sia entrato in possesso di tutta la documentazione con le perizie per inquadrare le reali condizioni del viadotto, che nel gennaio 2019 era stato dichiarato sicuro, e tutti i termini della gara d’appalto tra capitolati, tempistiche e condizioni generali e particolari. Sicuramente non ne sono a conoscenza i consiglieri comunali e men che meno l’opinione pubblica. Si preparano clamorose mobilitazioni popolari contro Anas, Regione e Comune: opinione pubblica, residenti e commercianti della zona sono pronti a tutto per scongiurare l’ennesimo calvario. Ci sono pressioni anche per verificare l’utilizzo della strada secondaria a valle che ha una carreggiata ristretta e potrebbe essere resa più agibile con piazzole e altre soluzioni conciliabili.

PROBLEMA STUDENTI. In più c’è il grande problema delle tempistiche per gli studenti provenienti dall’area marchigiana di Cagli e Cantiano verso le scuole eugubine. Il polo liceale Giuseppe Mazzatinti e tecnico Cassata Gattapone hanno fatto sapere che la Dad, ovvero la didattica a distanza, “non può essere attivata secondo quanto previsto dalla normativa vigente in nessun caso, salvo diverse disposizioni legislative e governative legate, però, a motivi pandemici”. I due istituti superiori evidenziano che “nessuna comunicazione è giunta alle scuole relativa ai trasporti da parte del gestore delle linee di trasporto dalle Marche verso Gubbio”. C’è in previsione, viene spiegato in una nota, tutto l’impegno “a interloquire, nelle prossime settimane, con le amministrazioni competenti, al fine di trovare una soluzione che garantisca i diritti degli alunni iscritti nelle scuole del nostro territorio”.

La Lega incalza: “Servono sostegni per le attività”

Sulla vicenda della chiusura per lavori della Contessa interviene con una nota anche il gruppo consiliare della Lega. “Il comune di Gubbio intervenga a sostegno delle imprese presenti lungo la strada 452 della Contessa che a breve sarà interessata dai lavori di riqualificazione e messa in sicurezza del viadotto e della galleria”, fanno sapere Michele Carini e Sabina Venturi, preannunciando di aver presentato un’interrogazione rivolta al sindaco Stirati e all’assessore competente. “I lavori previsti sono di fondamentale importanza, rinviati anche fin troppo a lungo, visto lo stato di deterioramento delle infrastrutture, pertanto la sicurezza

di chi ci transita deve essere massima. Ad oggi il Comune di Gubbio non ha fornito nessuna indicazione in merito a come intenda procedere per alleviare l’impatto economico derivante dalla chiusura totale al traffico della zona per i prossimi mesi. Un intervento dell’amministrazione comunale è necessario in quanto lungo la strada Contessa insistono attività già danneggiate pesantemente dalla crisi scaturita dalla pandemia, dal caro energia e dall’alluvione dello scorso 15 settembre”. Anche l’assessore regionale Michele Fioroni è stato portato a conoscenza delle problematiche, chiamato a individuare strategie per non lasciare sole le aziende.

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GIOVANNA UCCELLANI TRA

SFIDE CULTURALI E IMMAGINE

INTERVISTA ESCLUSIVA CON L’ASSESSORE A COMMERCIO, CULTURA E DIGITALE . “STIAMO LAVORANDO ALLA

BIENNALE 2023 . DOPO LA PANDEMIA INIZIATIVE

E DIALOGO APERTO CON TUTTI GLI OPERATORI.

SCELGO GUBBIO È UNA VERA LISTA CIVICA. IL FUTURO?

NON MI PRECLUDO NESSUNA POSSIBILITÀ”

Assessore Giovanna Uccellani, quali sono gli aspetti che maggiormente caratterizzano il suo impegno in Giunta?

“Le mie deleghe sono strettamente connesse e trasversali a quelle degli altri assessori. Ciò comporta un costante lavoro con i miei colleghi con cui ho un ottimo e produttivo rapporto. Valuto progetti che abbiano ricadute positive sul nostro territorio e li condivido al fine di ottenere il miglior risultato”.

Gli obiettivi che si è data per il 2023 e nel percorso conclusivo di questo mandato?

“Stiamo lavorando alla Biennale 2023. Un anno dedicato all’arte contemporanea dopo un lungo percorso di grandi mostre partito da Gubbio al tempo di Giotto continuato con Ottaviano Nelli e culminato con Federico da Montefeltro. Il Centenario Federiciano è stato rifinanziato,quindi manterremo vive le celebrazioni che ci hanno legato ai territori del Duca. Rafforzeremo la presenza del Festival del Medioevo a Gubbio. Proseguiremo il percorso intrapreso con la Città della Ceramica e con la Strada della Ceramica Umbra a sostegno delle nostre eccellenze. Lavoreremo affinché le Stagioni a Teatro mantengano l’ottimo riscontro di pubblico registrato negli scorsi anni. Proseguiremo il sostegno alla scuola di liuteria. Implementeremo lo sportello Digipass rivelatosi prezioso. Proseguiremo il progetto Tau che ci ha permesso di sostenere 37 aziende agricole. Ad aprile accoglieremo le città gemelle e celebreremo gli anniversari dei gemellaggi con le Città Inglesi e con Thann.Con gli oltre 700mila euro delle misure rivolte al digitale dal Pnrr, proseguiremo la trasformazione in termini tecnologici dell’ente”.

Quanto è stato ed è complicato il rilancio dopo l’emergenza covid nei settori commercio e cultura di cui si occupa?

“Molto. A Natale abbiamo lanciato una piccola campagna a difesa degli acquisti nei negozi sotto casa e lavorato per dare spazi esterni d’estate. Al comparto culturale abbiamo aperto il Teatro Romano come location d’eccezione per ripartire. Abbiamo un dialogo aperto con gli operatori di tutti i settori, con le associazioni di categoria e la volontà di lavorare per ascoltare e sostenere tutti”.

Come valuta l’impronta che sta lasciando la Giunta Stirati in questo secondo mandato?

“In questi anni abbiamo lavorato sempre per portare a casa gli obiettivi del nostro programma politico nonostante siano stati percorsi rallentati da un pandemia mondiale. Alla fine del secondo mandato Stirati, avremo una città più efficiente, una città più connessa, una città con un turismo in crescita, una capitale della cultura con tanti progetti finanziati che forse non potremo inaugurare ma dei quali sicuramente potremo godere insieme ai cittadini”.

La vostra è una Giunta molto al femminile, con quattro assessori su sette: pensa che abbia un significato particolare?

“Dovrebbe essere un dato poco significativo, tuttavia dimostra un atteggiamento scevro da pregiudizi, non facile da trovare, che accolgo certamente in modo positivo”.

Per il 2024 che scenario politico prevede?

“È ancora presto per dirlo. Le elezioni politiche sono ancora troppo vicine per capire come evolverà il rapporto tra questa destra e la gente. Come sappiamo una cosa sono le infatuazioni, un’altra la fiducia capace di consolidare un rapporto. Staremo a vedere”.

Il movimento civico Scelgo Gubbio è destinato a proseguire o teme defezioni?

“Scelgo Gubbio è una vera lista civica. Si è affermata per due mandati con grande concretezza, avendo in seno persone diverse tra loro, competenti, senza sovrastrutture partitiche alle spalle. E’ presente in giunta con due assessori e ha tre consiglieri. Non temo il futuro sul quale abbiamo appena iniziato a confrontarci con la massima serenità, di certo non subiamo la pressione dell’imminenza del 2024”.

A livello personale ha deciso quale sarà il suo futuro politico?

“Non mi precludo nessuna possibilità, credo che in politica usare la parola ‘mai’ sia sbagliato e spesso controproducente. Per ora il mio è un servizio alla città che amo e non, come alcuni dicono, un lavoro stipendiato. Sono abituata a vivere nel presente e a impegnarmi per valutare e risolvere le problematiche cogenti. Ho chiari gli obiettivi futuri che desidero raggiungere per e con la città. Siamo ancora all’inizio del 2023 e mi sembra prematuro parlarne. Quindi proseguo il lavoro mettendo ancora i buoi davanti al carro”.

VIVOGUBBIO ARRIVA NELLA TUA CASSETTA DELLA POSTA

Tutti i numeri di VivoGubbio vengono consegnati direttamente nelle abitazioni e nelle attività pubbliche, riuscendo così a offrire una copertura ampia di tutto il comprensorio comunale e dando l’opportunità a tutta la cittadinanza di poter ricevere comodamente la copia della rivista direttamente nella cassetta della posta. Qualora però qualcuno abbia notato di non aver ricevuto la propria copia, può contattare la redazione all’indirizzo redazione@vivogubbio.com comunicando il proprio indirizzo, che verrà raggiunto a partire dal prossimo numero.

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STIRATI FRENA I LeD PD, LA GRANA PRIMARIE

Hanno fatto la prima mossa i LeD (Liberi e Democratici), mandando un segnale sul piano politico per il 2024: conservare il potere in città e dunque la guida del Comune, e far eleggere in Consiglio Regionale l’attuale sindaco Filippo Mario Stirati, non ricandidabile per palazzo Pretorio dopo due mandati. In un intervento dal titolo “È tempo di costruire il futuro”, ha lanciato un sasso nello stagno il movimento civico che nel 2014 ha costituito e guidato la coalizione attorno a Stirati per poi perdere pezzi tra scissioni in Consiglio Comunale e all’interno. I LeD parlano di buoni propositi e di trattative da aprire con gli attuali alleati (ma la lista civica Scelgo Gubbio è già sostanzialmente in liquidazione tra uscite di scena e le fughe che si prospettano) e altre forze di sinistra. Stirati per ora ha indicato - secondo quanto riferiscono fonti interneche le trattative possano essere aperte soltanto con quei partiti che non presentino candidati eugubini alle elezioni regionali del 2024, dunque sono esclusi dai giochi per il momento il Pd e il Movimento 5 Stelle che l’anno prossimo dovrebbero schierare le proprie candidature.

LE STRATEGIE. Al momento l’interlocutore unico di Stirati e dei LeD è il Psi. I socialisti sono pronti a restare nella coalizione e ad appoggiare il sindaco alle elezioni regionali, anche se tradizionalmente il Psi risponde sempre a logiche e candidature verticistiche perugine per cui il controllo delle preferenze si riduce drasticamente rispetto al potenziale delle elezioni comunali. Per la successione a palazzo Pretorio invece resta tutto in alto mare: ambiscono nel movimento civico l’attuale vicesindaco Alessia Tasso che ha avuto un crescendo nei consensi da un’elezione all’altra, e l’assessore Simona Minelli, che rappresenta l’ala sinistra e alle spalle ha un potentato economico-professionale pronto a sostenerla.

IL SINDACO SPINGE A TRATTARE PER LA PROSSIMA COALIZIONE SOLTANTO CON CHI NON PRESENTERÀ CANDIDATI EUGUBINI ALLE ELEZIONI REGIONALI: IL PSI ACCONSENTE, MENTRE SCELGO GUBBIO PERDE PEZZI. IN PIAZZA ODERISI I PIANI SONO COMPLICATI DALLA VITTORIA DI BONACCINI IN CONTROTENDENZA RISPETTO AI RISULTATI NAZIONALI E UMBRI

PD PREOCCUPATO. C’è preoccupazione e anche agitazione nel Pd dopo il flop alle primarie tra i 472 che hanno votato nei quattro seggi corrispondenti alle zone comunali e il risultato in controtendenza rispetto al quadro nazionale e regionale. Non è un bel segnale verso le comunali. Se le primarie nazionali e in Umbria sono state vinte da Elly Schlein che ha ribaltato il risultato dei circoli con gli iscritti superando Stefano Bonaccini, a Gubbio come al solito il quadro politico si conferma andare per i fatti propri. A Gubbio ha vinto infatti Bonaccini con 252 voti, davanti a Schlein con 213. Ci sono state anche 6 schede nulle e un scheda bianca (curioso che chi ha pagato 2 euro per votare poi non si sia espresso). Decisivi i seggi della periferia: Centro 168 votanti con 107 voti per Schlein e 56 per Bonaccini; Est (Torre Calzolari) 132 votanti con 98 voti per Bonaccini e 33 per Schlein; Ovest (Mocaiana) 90 votanti con 57 per Bonaccini e 33 per Schlein; Sud (Colonnata) 82 votanti con 41 voti per Bonaccini e 40 per Schlein.

CENTRODESTRA. Il centrodestra si organizza e la Lega va confidando di aver tre nomi spendibili per la corsa alla successione di Stirati. Il primo nome è quello del dirigente di banca Vittorio Fiorucci, già candidato nelle liste della Tesei alle elezioni regionali del 2019, il quale vorrebbe però un progetto civico trasversale e strizza l’occhio pure al Pd. L’alternativa è Mattia Martinelli uomo di punta della lista civica Scelgo Gubbio, anima costruttiva e al contempo critica che sta esaurendo il percorso nella coalizione di Stirati. Voci di corridoio danno per certa l’uscita di scena di Ubaldo Gini, che non avrebbe ricevuto proposte ufficiali dai partiti del centrodestra. M. BOC.

Alla scuola calcio Fontanelle il fotovoltaico ha azzerato le bollette

È entrata nel cinquantesimo anno di attività l’associazione sportiva Fontanelle che si conferma come uno straordinario punto di riferimento per tanti giovani, coinvolgendo oltre 300 giovani nella scuola calcio, oltre alla prima squadra che milita in Seconda Categoria. La società presieduta da Giorgio Saldi sta fronteggiando la crisi energetica, con l’aumento generalizzato delle bollette, mettendo a frutto l’investimento fatto sette anni fa con la posa di circa 500 metri di copertura di fotovoltaico posizionato sul tetto degli spogliatoi.

BOLLETTA ZERO. Questa operazione ha prodotto di fatto la bolletta a costo zero, visto che l’accumulo di energia elettrica d’estate torna utilissimo nei mesi in cui serve per gestire l’impianto sportivo “Marco Minelli” di notte con l’illuminazione e i servizi negli spogliatoi. Prima dell’entrata in funzione del fotovoltaico, a Fontanelle si facevano carico di 6.000 euro l’anno della bolletta energetica che è stata azzerata quando in condizioni

come nel passato avrebbe addirittura raddoppiato. Le scelte lungimiranti della dirigenza hanno portato questo importante risultato che permette alla società di gestire le attività in condizioni meno pesanti. I SUCCESSI. Riesce a dare sempre il meglio di sé anche a livello organizzativo come testimoniato dal successo del Torneo sotto l’Albero, con 650 giovani dalla classe 2009 al 2016 in arrivo da Umbria e Marche. Il presidente Saldi, il vicepresidente Giuseppe Ruspi, il responsabile dell’attività agonistica Giorgio Bellucci, il responsabile dell’attività di base Adalberto Angeletti e il segretario Andrea Saldi hanno determinato le migliori condizioni per una giornata di sport con la collaborazione di uno staff impegnato nell’accoglienza, la parte tecnica e dell’accoglienza. Impressionante la presenza di almeno un migliaio di persone e a seguire le partite anche tecnici e responsabili di settori giovanili, come Roberto Balducci responsabile tecnico del vivaio del Gubbio. M. BOC.

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I pannelli al “Minelli” Stirati e Alessia Tasso

Stirati e Goracci uniti sui soldi ai politici

Il sindaco Filippo Mario Stirati annuncia che VivoGubbio è in campagna elettorale. Lui lo dice senza aggiungere per chi e cosa faremmo questa campagna elettorale visto che fin qui ci sono soltanto voci e indiscrezioni. Noi non lo sapevamo e subito lo rassicuriamo: non ci passa per la testa. Un buon giornalismo rilancia notizie che contestualizza con il tessuto sociale, economico e produttivo. Così ha sempre fatto chi risponde alla logica della professione e non della politica, che poi è il vero potere forte (oppressivo quando non soprattutto dannoso e costoso). Stirati si è scandalizzato per le rivelazioni oggettive sugli aumenti dei compensi di sindaci e assessori decisi dal governo Draghi per tutti i Comuni e dunque anche per Gubbio, come precisamente riportato nel numero precedente.

LA LEGGE DEI NUMERI. Stirati nell’ultima seduta del Consiglio Comunale ha parlato di resoconto “fuorviante e mistificatorio” quando sa perfettamente che le leggi e le cifre lorde (evidenziate correttamente trattandosi di importi pubblici) riportate nell’articolo sono riprese da atti ufficiali. Ha pure sottolineato che la politica non la possono fare solo i ricchi, ma guardando ai costi della politica sono proprio i politici a essere tanto ricchi e guarda caso si aumentano i compensi mentre tutti i contratti di lavoro sono fermi e l’inflazione galoppa in una crisi economica spaventosa. Stirati ha confermato che nel 2024 gli aumenti saliranno ancora, come VivoGubbio ha riportato, anche se lui e la sua Giunta ne beneficeranno solo per i mesi fino alle elezioni: attualmente sono al 68% e arriveranno al 100% dal prossimo gennaio. Apprendiamo con sorpresa, dalle parole del sindaco, che nei costi della politica gli assessori “sono stati trattati come pezzenti” e che l’adeguamento regalato dal governo Draghi è “abbastanza ridicolo”. Strano: c’è chi nella sua Giunta l’assessore lo fa per lavoro invece di cercarsene uno. Il sindaco ha parlato di anti-politica contro la politica (gli sfugge il progressivo calo dei votanti: i cittadini sono stufi di questo sistema, altro che anti-politica) dice, inoltre, di trovare “profondamente ingiusto che si facciano campagne diffamatorie, di discredito sulle istituzioni strumentalizzando certi

sentimenti popolari in una situazione anche di crisi economica che naturalmente non ci sfugge e che sentiamo”. Nessuna diffamazione, anche perché i numeri sono quelli, mentre sulla crisi può andare a spiegare le sue convinzioni a chi invoca un lavoro e un aumento di stipendio senza trovare né l’uno né l’altro, a differenza appunto della classe politica.

DA CHE PULPITO. Sono state sorprendenti le reazioni di Angelo Baldinelli e Orfeo Goracci che dai banchi delle minoranze si sono pure legittimati a vicenda. Si sa che in politica i soldi fanno miracoli, unendo da destra a sinistra. Ha cominciato Baldinelli, che ha cambiato più partiti di indumenti, facendo il difensore d’ufficio e dando lezioni di giornalismo nell’argomentare sulle titolazioni dei giornali senza la benché competenza in materia, fino a rilanciare che i sindaci guadagnano troppo poco e devono avere in aggiunta anche dei premi in base a quello che fanno. Ha dato infine degli “ignoranti” ai cittadini perché “non sanno quanto guadagnano parlamentari, consiglieri regionali e sindaci”. Forse i cittadini non lo sanno oppure preferiscono digerirla questa cosa, sennò si sarebbero ribellati da un pezzo. Goracci ha rispolverato il solito vittimismo e impartito lezioncine da maestro che prenderà la pensione anche per gli anni in cui non ha esercitato quando guadagnava con la politica, aspettando i vitalizi che si sommano a lavoro e pensione. Goracci ha ricordato di aver speso 108mila euro per l’assistenza legale nell’inchiesta Trust, ma non ha ritenuto di dover dire in aula quanto ha percepito tutti questi anni dalla politica, quanto incassa e incasserà dai vitalizi e quanto negli anni ha versato o meno a Rifondazione Comunista che lo ha candidato. Ha però pensato di evocare altri Stati, non s’è capito bene se alludendo a incarichi professionali che sono regolati da norme rigorose. In conclusione, lasciamo che i lettori riflettano sul tempo perso continuamente in Consiglio Comunale per dibattere e pontificare su temi che non riguardano le problematiche della città, e sul fatto che la solidarietà in politica quando ci sono di mezzo i soldi è trasversale perché come si dice, metaforicamente, il suino non si ammazza mai da solo. M. BOC.

Una serata all’insegna dei ricordi, sull’onda di un’emozione che a distanza di 25 anni continua a far battere i cuori a tanti appassionati eugubini. Perché la promozione in Serie C2 della stagione 1997-98 rimane una pietra miliare nella storia calcistica della città: dopo aver conosciuto l’inferno dell’Eccellenza appena due stagioni prima, il Gubbio trovò la forza per rialzarsi e riprendersi il palcoscenico professionistico vincendo due campionati di fila, ma soprattutto offrendo un calcio moderno in grado di sbaragliare la concorrenza della Narnese, grande favorita per la vittoria finale. Il 22 marzo 1998, con 5 giornate d’anticipo, il Gubbio allenato da Leo Acori festeggiò la promozione, prima squadra italiana in quella stagione a tagliare il traguardo, consegnandosi all’abbraccio di una città euforica ed estasiata per gli straordinari risultati raggiunti. Quella società, che faceva capo a Guerriero Tasso e che seppe mettere per la prima volta assieme i due gruppi cementieri locali Barbetti e Colacem, riconsegnò

Gubbio a una dimensione più consona della sua storia. E porprio Tasso, a distanza di 25 anni, ha voluto radunare tutti i protagonisti di quella cavalcata per una serata celebrativa, auspicando nella presenza anche dei giocatori che vivono più lontano. Sarà l’occasione per rivedere tutti assieme i vari Vecchini, Tempesta, Mattioli, Giacometti, Caracciolo, Bignone, Proietti, Martinetti, Cau, Parisi, Lorenzo, Maurizi, Galassi, Franceschini, Pierini, Peronelli, Finauro, Genghini, Bartoccioni più alcuni giovani dell’epoca (Passeri, Lisarelli, Casagrande e Finetti) che collezionarono minuti in quella meravigliosa annata. L’appuntamento è per le ore 21 di mercoledì 22 marzo al Centro Servizi “Santo Spirito” (ingresso libero), dove sul palco saliranno ex giocatori, allenatori e dirigenti e dove verranno proiettate alcune tra le immagini più belle di quella stagione. Per i tanti tifosi eugubini di ieri e di oggi, un’occasione unica per celebrare una della pagine più belle della storia calcistica rossoblù.

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R. BAR.
“La Magia della Serie C”, 25 anni dopo: il 22 marzo una serata con il Gubbio 1997-98
Lorenzo e compagni nel 1997-98

MARINANGELI E NADERY SCOPRONO LE CARTE

Come sono andate le iscrizioni per il suo istituto?

MARIA MARINANGELI (Dirigente scolastico Polo Liceale “Giuseppe Mazzatinti”): “Molto bene. Abbiamo consolidato uno standard di crescita costante delle iscrizioni, distribuite nei cinque indirizzi del nostro istituto. Quest’anno i nuovi studenti saranno 237, ci avviciniamo a un numero complessivo superiore a 1.060. Una bella responsabilità che ci assumiamo nei confronti di così tante famiglie del territorio”.

DAVID NADERY (Dirigente scolastico

Iis “Cassata-Gattapone”): “Sono andate bene, in linea con quanto ci attendiamo ogni anno. Abbiamo superato di slancio anche quest’anno i 200 iscritti, soglia che ci permette da ormai 10 anni di attivare le prime classi per tutti i 10 indirizzi di studio che caratterizzano la nostra offerta formativa”.

Quali sono state le sorprese, positive e non, nei vari indirizzi?

NADERY: “Non parlerei di sorprese, quanto di conferme: gli indirizzi più scelti sono quelli delle Biotecnologie Sanitarie, Informatica, anche tutto il settore economico (Turismo e Amministrazione Finanza e Marketing) ha confermato numeri interessanti”.

MARINANGELI: “Il trend di iscrizione ai licei è positivo in tutta Italia e anche in Umbria. C’è una tenuta degli indirizzi storici come il Classico e lo Scientifico, che quest’anno ha avuto però una leggera flessione. Bene l’Artistico per il quale comunque ci vuole una particolare sensibilità e vocazione e che viene scelto per oltre il 50 per cento da studenti di fuori Gubbio. In decisa crescita le Scienze Umane che confermano per il secondo anno consecutivo tre classi. Il vero boom è dello Scientifico Sportivo con 53 iscritti: abbiamo già chiesto all’Ufficio scolastico regionale la possibilità di derogare alla legge che impone la formazione di una sola classe”.

Il territorio eugubino mostra delle vocazioni particolari nelle scelte?

MARINANGELI: “Gli studenti eugubini si orientano con un’equa distribuzione tra le due scuole del territorio, che condividono spesso insieme progetti e formazione del personale. Lavorare in rete aiuta anche in fase di orientamento. Gubbio ha un’offerta formativa ampia e variegata, forse la più completa che c’è. Non credo a particolari vocazioni, pur se andrebbe implementata quella turistico-culturale. Noi cerchiamo di farlo attraverso una buona internazionalizzazione della scuola, lo studio e l’approfondimento delle lingue straniere veicolo per le professioni del futuro”.

NADERY: “Il territorio eugubino da sempre premia l’istruzione tecnica e professionale con percentuali in controtendenza rispetto al dato regionale e nazionale. In genere, con fluttuazione relativamente minime, l’istruzione tecnica-professionale e quella liceale, nel territorio eugubino, si attestano sul 50 per cento ciascuna, a conferma del fatto che l’istruzione tecnica-professionale, nel nostro territorio, gode di fiducia e risponde alle richieste formative dell’utenza”.

INTERVISTA DOPPIA ESCLUSIVA AI DIRIGENTI DEL POLO LICEALE “GIUSEPPE MAZZATINTI” E DELL’ISTITUTO “CASSATA-GATTAPONE”

DOPO LE ISCRIZIONI E IL CASO SPINOSO DEL MANCATO ACCORPAMENTO DEI CIRCOLI DIDATTICI PER LA BOCCIATURA DELL’UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE

Ci saranno novità, a livello di classi e personale, nella sua organizzazione per il prossimo anno scolastico?

NADERY: “Non sono previste particolari novità, rispetto a quelle già comunicate anche durante la fase di orientamento. Continueremo a lavorare sull’idea di biennio comune, sia dal punto di vista didattico che da quello logistico-organizzativo”.

MARINANGELI: “No. Avremo dieci classi prime e qualche articolazione al triennio dell’Artistico per permettere ai ragazzi di potersi dividere almeno tra due indirizzi. Probabilmente ci sarà qualche aumento di personale docente, ma vedremo quando uscirà la circolare sugli organici. Sicuramente, dati i numeri elevati, dovremo utilizzare per la didattica anche gli spazi della palazzina del restauro in via dell’Arboreto, per la quale abbiamo già chiesto i sopralluoghi alla Provincia”.

Quali risposte riesce a dare oggi la scuola eugubina sulle prospettive universitarie e occupazionali?

MARINANGELI: “Il liceo prepara principalmente agli studi universitari e il feed back che abbiamo è positivo. Oggi si sta progettando un futuro che per i più è ancora incerto e lontano, ma i nostri studenti hanno una preparazione solida che gli consente di affrontare con serenità sia l’università che eventuali scelte lavorative”.

NADERY: “L’università e il mondo del lavoro sono i naturali sbocchi per tutto il nostro impegno come scuole. Il dato che emerge sempre, sia nel contesto locale che nelle analisi nazionali, è la difficoltà a spostare verso le tecnologie l’utenza al femminile, e a coprire almeno in parte il mismatch che esiste tra richieste di diplomati in molti dei settori lavorativi tecnologici ed economici (dati Excelsior - Unioncamere quinquennio 2022-2026) e ciò che invece riescono a sfornare le scuole superiori”.

Che idea ha maturato nel dibattito sull’accorpamento dei due circoli didattici?

NADERY: “Non ho particolari dichiarazioni da fare sull’argomento. È dai tempi dell’ipotesi verticalizzazione del primo ciclo che si ragiona di accorpamenti, l’importante è garantire la qualità della didattica, delle strutture, nel rispetto della tutela degli organici del personale docente e Ata”.

MARINANGELI: “Sono parte in causa, essendo la reggente del secondo circolo che si è opposto all’accorpamento proposto dal Comune, seppur non all’unanimità. Io ho rappresentato questa istanza. Numericamente i tre circoli non potranno rimanere in questo stato a lungo, considerato che quest’anno il limite numerico alla autonomia era 300 per effetto del covid, anche perché il calo demografico è inesorabile. La politica ha delle responsabilità precise ed è la politica che deve decidere. La via maestra è indicata nella legge che prevede la costruzione dei comprensivi, anche se le scelte di Comune, Provincia e Regione possono andare in altra direzione”.

care”.

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David Nadery Maria Marinangeli

REPETTO: “L’ACCORPAMENTO DEI DUE CIRCOLI DIDATTICI NON SI PUÒ FARE PER LEGGE”

IL DIRIGENTE DELL’UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE

STRONCA IL PIANO DELLA GIUNTA STIRATI.

SOTTO ACCUSA L’ASSESSORE ALL’ISTRUZIONE

SIMONA MINELLI, DIFESA A SPADA TRATTA

DAL SINDACO ANCHE IN VISTA DELLE REGIONALI

Fa chiarezza e stronca il piano scolastico della Giunta Stirati. Sergio Repetto, dirigente dell’Ufficio scolastico regionale, spiega nei dettagli il parere negativo sull’accorpamento dei Circoli didattici (Direzioni didattiche) numero 1 e 2, “Giacomo Matteotti” e “Aldo Moro”, consegnato alla Regione che recependo quella indicazione ha bocciato la proposta dell’assessore all’Istruzione Simona Minelli, superando il parere favorevole della Provincia di Perugia.

I due Circoli didattici hanno registrato iscrizioni sotto la soglia dei 500 alunni per l’anno scolastico 2023-2024: quale scenario organizzativo si prospetta a livello di autonomia e personale?

“La legge numero 111 del 2011 - risponde il dirigente - ha disegnato un modello di scuola che è quello auspicato dal legislatore nazionale, orientato all’Istituto comprensivo che unisce infanzia, primaria e scuola secondaria di primo grado. Le Direzioni didattiche prevedono soltanto le prime due, infanzia e primaria. Si tendono a eliminare gli Istituti omnicomprensivi, che uniscono alle prime tre (infanzia, elementari e medie, ndr) anche la scuola secondaria di secondo grado (istituti superiori, ndr), e appunto le Direzioni didattiche. Non si può aggravare la situazione unendo le Direzioni didattiche. L’autonomia è salvaguardata dalla normativa per i Comuni montani varata in tempo di Covid e prorogata per un anno (la norma attuale prevede che gli istituti sotto i 600 alunni debbano andare a reggenza: con gli emendamenti approvati, il numero degli studenti cala a 500, con il limite di 300 – prima era 400 – per le istituzioni scolastiche collocate in piccole isole, Comuni montani e aree caratterizzate da specificità linguistiche, ndr). Per le dotazioni del personale bisogna valutare le tabelle con i numeri precisi”.

Il Comune di Gubbio potrebbe presentare per l’anno scolastico 2024-2025 una proposta per l’Istituto comprensivo (Circoli didattici e scuola media “Mastro Giorgio-Nelli”) oppure ripresentare lo stesso piano di accorpamento dei Circoli didattici?

“La legge prevede l’Istituto comprensivo e non l’accorpamento di Circoli didattici. Il parere dell’Ufficio scolastico regionale non è comunque vincolante, la decisione viene presa dalla Regione”.

L’assessore Minelli non è intervenuta e neanche il sindaco Stirati che pure la difende continuamente a spada tratta, adesso ancora di più in vista delle elezioni regionali del 2024 quando serviranno i “capo cellula” della sinistra anche estrema oltre a potentati economico-professionali che sostengono la stessa Minelli. L’assessore conosce la legge numero 111 del 2011? Ha consultato il dirigente Repetto prima di predisporre la proposta di riordino? Questi interrogativi sono inquietanti e consegnano a Stirati l’ennesima dimostrazione di una scelta per assegnare un posto in Giunta - e conseguentemente un posto da 1.926 euro lordi al mese - basata su logiche tutte da decifrare e che nel dibattito politico vengono collegate a gruppi di potere economico-tecnico-professionale strettamente legate all’ala sinistra del movimento civico Liberi e Democratici (LeD). Stirati ha perso due assessori di punta e stimati come Giordano Mancini e Oderisi Nello Fiorucci salvando Simona Minelli della quale era stata auspicata da più parti, nella stessa maggioranza, la rimozione. La vicenda dei Circoli didattici ne ha indebolito ulteriormente la posizione, fino a rivelarsi come la prova provata dell’inadeguatezza politica al ruolo, che nulla naturalmente riguarda la persona al di là del “siparietto singolare” in occasione di un Consiglio Comunale per lo scambio di accuse con il consigliere di minoranza Marzio Presciutti Cinti che ha fatto il giro del web.

La dottoressa Donatella Mambrini, responsabile del Servizio infermieristico dell’ospedale di Branca, si è laureata il 21 febbraio scorso in psicologia comportamentale cognitiva con la tesi su “L’ospedale inclusivo: modello organizzativo assistenziale per la risposta ai bisogni speciali associati alle richieste di intervento clinico”. Questa tesi, oltre a mettere in evidenza che la Regione Umbria è inserita nella rete ospedaliera nazionale Dama (Disabled advaced medical assistance), ha messo in luce il progetto di odontoiatria speciale che nasce nel 2012 presso il Servizio aziendale di odontoiatria di Gubbio, diretta dal dottor Mario Guerra

L’esigenza di creare un percorso tra ospedale e territorio è dovuta alla necessità di dover trattare i pazienti con disabilità che presentano problemi odontoiatrici non risolvibili in ambito ambulatoriale. Nell’ottica di fornire interventi mirati, personalizzati e soprattutto

di qualità viene sottolineata non solo l’importanza dell’integrazione ospedale-territorio ma come l’organizzazione e gli operatori sanitari si siano messi al servizio delle persone con bisogni speciali, costruendo un percorso inclusivo che fornisce assistenza alle persone con disabilità intellettiva grave per affermare il diritto alle cure in termini di eguaglianza ed equità. Il progetto si avvale della collaborazione dell’Associazione italiana sindrome X Fragile gruppo territoriale Umbria.

La tesi ha inoltre illustrato un percorso inedito: il Progetto Dama che si sta sviluppando presso gli ospedali dell’Alto Tevere e prevede il coinvolgimento di tutti i Servizi e le Unità operative a cura della dottoressa Gioia Calagreti, medico di direzione sanitaria dell’ospedale di Città di Castello. Al progetto collabora l’Associazione italiana Persone Down Ets sezione di Perugia.

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Sanità, progetto speciale legato alla tesi di laurea di Donatella Mambrini
Sergio Repetto

PROCESSO TRUST TRA SLITTAMENTI E REBUS PRESCRIZIONE

di MASSIMO BOCCUCCI

Va sempre più per le lunghe il processo Trust che vede imputati l’ex sindaco Orfeo Goracci, ex politici amministratori, dipendenti ed ex dipendenti comunali. Il calendario subisce continui slittamenti. L’ultimo dibattimento in aula al tribunale di Perugia, il 21 febbraio scorso, è stato interlocutorio e ha visto comunque uno slittamento dei tempi con l’audizione di quattro testimoni su vicende collaterali, come quella legata alla sparizione di documenti del Comune acquisiti al protocollo e poi ritrovati a casa di uno dei soggetti imputati. L’udienza è durata poco perché era previsto un altro dibattimento calendarizzato nella stessa aula.

APPUNTAMENTO A MAGGIO. La prossima seduta è stata fissata per il prossimo 23 maggio e le due di marzo e aprile sono state revocate, secondo quanto riferisce Goracci nel commentare e aggiornare il calendario sui social per i suoi fedelissimi, che al momento attendono delucidazioni dall’ex sindaco sull’annuncio di “non rinuncia alla prescrizione” esplicitata in aula il 25 ottobre scorso da parte del suo avvocato Franco Libori davanti al presidente del tribunale, Mariella Roberti. Hanno annunciato la ri-

TEMPI SEMPRE PIÙ LUNGHI . GLI SCENARI POSSIBILI QUANDO UN CASO SI PROTRAE. L’EX SINDACO GORACCI NON HA ESTERNATO SULL’ANNUNCIO IN AULA DEL SUO AVVOCATO FRANCO LIBORI

nuncia alla prescrizione tutti gli imputati meno che Goracci e l’ex dipendente comunale Umberto Baccarini.

COSA PUO’ CAMBIARE. Sulle tempistiche sempre più lunghe di un processo - Trust è cominciato sul finire del 2015 - taluni esperti fanno notare come in generale gli slittamenti possono agevolare di fatto qualunque imputato che può eventualmente contare su interventi legislativi che possono modificare e ammorbidire il quadro dei reati, oltre ad affievolire la spinta processuale. In linea generale le linee difensive tendono a far allungare quanto più possibile i tempi processuali sia per la maturazione dei tempi della prescrizione e sia per la possibilità di giovarsi eventualmente di un quadro legislativo diverso e favorevole in materia giudiziaria, al di là di eventuali atteggiamenti vittimistici dell’imputato di turno responsabile o meno dei reati di cui viene accusato.

Multe, il Comune diventa ricco

Ammonta a più di 300mila euro il totale incassato dal Comune di Gubbio dalle multe per le violazioni al codice della strada elevate nel 2021, come dal rendiconto inviato annualmente al Ministero dell’Interno. E un 25 per cento in più solo per le violazioni dei limiti massimi di velocità. Un’elaborazione di Openpolis sulle entrate per controllo e repressione degli illeciti, mostra che gli automobilisti eugubini non sono tra gli umbri più indisciplinati. Li troviamo infatti al 14° posto tra i 92 Comuni della regione, in una classifica che vede al primo posto Perugia, con incassi di circa 5 milioni e agli ultimi posti Nocera Umbra, Tuoro sul Trasimeno, Avigliano Umbro, Penna in Teverina, Preci, Monteleone di Spoleto, Polino e Poggiodomo come i più virtuosi con zero incassi.

DOVE VANNO I SOLDI. Parliamo, in termini tecnici dei “proventi derivanti dall’attività di controllo e repressione delle irregolarità e degli illeciti”, come riportato nella voce di bilancio. La destinazione di questi incassi riconducibili, quindi alle sanzioni amministrative per infrazioni al codice della strada, non è in realtà un mistero. A deciderla è proprio il Codice della Strada, articoli 208 e 142, seguendo un criterio piuttosto semplice: gli incassi vanno all’ente per cui lavora chi ha fatto l’accertamento. Ma a cosa

servono in concreto queste somme? È sempre il Codice della Strada che ne stabilisce i vincoli di utilizzo: minimo il 50 per cento degli introiti ricavati dalle contravvenzioni degli enti locali(ad esclusione di quelle con eccesso di velocità che devono essere utilizzate al 100 per cento) vengano utilizzate per interventi di sostituzione, ammodernamento potenziamento, messa a norma e manutenzione della segnaletica stradale; potenziamento delle attività di controllo; mezzi ed attrezzature dei corpi, servizi di polizia municipale; sicurezza stradale innanzitutto la manutenzione; interventi a tutela degli utenti deboli; corsi di educazione stradale e prove di guida sicura.

IL DETTAGLIO. Nel 2021 sui quasi 385mila euro, più della metà sono stati reinvestiti per la sicurezza stradale, o più nel dettaglio: 16.500 euro per la segnaletica verticale (cartelli posti ai lati della carreggiata); 35.000 per la segnaletica orizzontale (strisce o scritte sulla pavimentazione stradale che regolano la circolazione); 27.500 per gli strumenti tecnico-specialistici della Polizia Municipale; 108.000 per la manutenzione viabilità (manutenzione di fabbricati, strade e tutta la mobilità). Tutto nero su bianco in un’ottica di trasparenza e legalità sulla gestione dei proventi delle sanzioni amministrative del Comune di Gubbio.

A Gubbio il 25 Marzo arriva la Champions

Un’italiana non la vince da 13 anni, ma intanto la Champions League è pronta a tornare a fare bella mostra di sè a Gubbio: merito del Milan Club Gubbio Rossonera, il sodalizio fondato l’estate scorsa che vanta già oltre 250 tesserati, che sabato 25 marzo a partire dalle ore 17,30 promuove un’iniziativa presso il Centro Servizi Santo Spirito. L’ingresso è libero e consentirà a quanti lo vorranno

(tifosi milanisti e non) di poter fare una foto con la riproduzione ufficiale della Champions. Il tutto nel corso di una giornata che vedrà anche l’intervento di alcuni ospiti tra ex calciatori e appassionati, con la presentazione anche di un libro fotografico del fotografo ufficiale AC Milan Daniele Mascolo. L’inizitiva si lega anche a una lotteria. Maggiori info sui canali sociali del Milan Club Gubbio Rossonera.

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LA DOTTRINA NELLA STORIA

IL DRAMMA DI UNA “I” DI TROPPO LA VERITÀ PRIMA DELLA PACE

Per rendersi conto della spaventosa crisi dottrinale che sta devastando il mondo cattolico da ormai sessant’anni potrebbe essere utile tornare a riflettere su quanto accadde nell’anno 325 al Concilio di Nicea. La Chiesa era devastata dal proliferare dell’eresia ariana (dal vescovo Ario che ne era uno dei maggiori sostenitori), ovvero la dottrina secondo la quale Gesù non ha una natura divina e non è quindi “della stessa sostanza del Padre”, come invece recita il Credo che proprio al Concilio di Nicea ebbe una sua prima formulazione. Il Figlio di Dio, secondo l’errore di Ario - purtroppo sempre ricorrente nella neochiesa di oggi - è la prima e la più alta delle creature di Dio, ma non è Dio. Proprio perché il Figlio è la creatura più eccelsa di Dio (ma pur sempre creatura) avrebbe una natura “simile” al Padre, ma non “identica”. Mette i brividi pensare che si discusse, anche negli anni seguenti il Concilio di Nicea e rischiando persecuzioni e martirio, su una semplice “i”. Nei termini greci, infatti, si utilizza όμοούσιος (homoousios) per dire “stessa sostanza” e όμοιούσιος (homoiousios) per dire “simile sostanza”. A noi sembra assurdo rischiare persino la vita per simili sottigliezze teologiche che spaccano in quattro il capello, ma in realtà in quelle “paroline” c’era in gioco la salvezza eterna dell’uomo. Se Gesù non è Dio, ma solo “simile” a Lui, allora la redenzione non è avvenuta. Solo Dio infatti può salvare l’uomo e non una semplice creatura (fosse anche la più eccelsa e sublime). Se Cristo non è Dio il suo sacrificio sulla croce non ci ha aperto le porte del Paradiso. Ecco perché per i vescovi di Nicea allora e per ogni vero cattolico oggi vale la pena rischiare anche la vita per togliere una semplice “i”.

Il confronto con quanto accadde a Nicea è impietoso se paragonato con la situazione attuale della neochiesa, dove le questioni dottrinali sono considerate, spesso con malcelato disprezzo, cose per teologi ottusi o, come piace ripetere a Bergoglio, da “rigidi”. Il primato oggi viene dato all’ecumenismo, allo stare insieme al di là delle differenze, all’andare tutti d’accordo senza creare divisioni - dimenticando, tra l’altro, che lo stesso Cristo ha detto chiaramente: “non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; non sono venuto a portare pace, ma una spada” (Mt 10,34). Se a Nicea avessero ragionato come si ragiona oggi nella neochiesa, i padri conciliari non si sarebbero creati alcun problema. Non dimentichiamo infatti che, rispetto al Credo cattolico, la dottrina di Ario sembra risolvere molti problemi e risulta senza dubbio più ecumenica. Se Dio è solo il Padre, non c’è più il monoteismo trinitario (un solo Dio, ma in tre Persone) che ancora oggi è complicatissimo da spiegare ai fedeli e che comporta ai cattolici accuse di politeismo o triteismo da parte di ebrei e mussulmani. Con la dottrina di Ario tutto sarebbe stato più facile. Ma la vera Chiesa non cerca il consenso del mondo, ma la Verità che salva, anche se impopolare. Essa infatti prende esempio dal suo divino fondatore che davanti a Caifa, capo religioso dell’ebraismo, non ha certo cercato una dottrina accomodante ed ecumenica che gli avrebbe risparmiato la vita, ma ha affermato senza esitazione l’unica verità che salva. E quando molti suoi discepoli smisero di seguirlo perché annunciava una dottrina troppo scomoda, non cercò di richiamarli evitando divisioni, ma chiese ai pochi rimasti: “forse anche voi volete andarvene?” (Gv 6, 67).

Pillole Letterarie e Dintorni... a cura di ANNALISA BOCCUCCI

Ragazze Elettriche, il fascino irresistibile delle dinamiche di potere

Le pagine inquietanti e particolari di questo racconto prendono vita dalla penna di Naomi Alderman in un susseguirsi di surreali e violentissimi colpi di scena, in grado di mettere in evidenza le dinamiche malsane dei rapporti di potere che creano gerarchie ingestibili e ingiuste anche in una condizione, solo apparente, di equilibrio ristabilito e di riscatto ottenuto.

Ragazze Elettriche racconta di un tempo futuro, non troppo distante dal presente, in cui la gerarchia patriarcale di amministrazione e sfruttamento del potere non è più appannaggio degli uomini, ma è sotto il potere completo e totale delle donne che la amministrano con una violenza e un dolore mai sperimentati prima: le ragazze di questo immediato futuro sono, infatti, in grado di infliggere, a loro piacimento, dolore e morte somministrando atroci scariche elettriche che sgorgano dalle loro mani e provengono da una “matassa” situata alla base delle clavicole. Molti sono gli uomini fatti prigionieri, seviziati e uccisi in un clima cupo e sofferente dove le gerarchie sembrano rovesciarsi e nutrirsi del rancore sopito e successivamente esploso in una ven-

detta inarrestabile.

Ragazze elettriche si serve di una narrazione difficile e, a tratti, perturbante, che sembra accordarsi con i toni distopici e fantascientifici de Il racconto dell’ancella di Margaret Atwood dal quale però non traspare alcuna traccia di rivendicazione femminile: la descrizione di questo mondo futuro non è un tentativo femminista di affermare l’esigenza di una gestione del potere da parte dell’universo delle donne, ma è un tentativo di condanna dei rapporti di potere. Le protagoniste, come delle moderne Circe, seviziano gli uomini, li torturano e li sottopongono al dolore e alla sofferenza nutrendosi di un piacere sadico che si connette a quella forma di potere, che va al di là del genere e che, con esso, non ha nulla a che vedere.

La violenza che traspare dalle pagine di questo racconto è un qualcosa che provoca disturbo nel lettore, misto a un sentimento di rabbia e risentimento in grado di farci riflettere su quanto nociva sia, per l’essere umano in generale, la gestione totale del potere sugli altri o, addirittura, la semplice consapevolezza di possederlo.

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DISTOPICO
IL ROMANZO
E FUTURISTA DI NAOMI ALDERMAN SUL FUTURO MONDO DOMINATO DALLE DONNE LA ROCCA
a cura di LUIGI GIRLANDA

All’insolito posto a cura di CLAUDIA BOCCUCCI

Come immergersi in un luogo decisamente suggestivo. A metà strada tra Norcia e Spoleto, l’ex ferrovia è stata trasformata in un percorso ciclopedonale immerso nel verde. La ferrovia dismessa è la meta perfetta per gli amanti del trekking, escursioni e bike, offre un percorso di 51 chilometri e per realizzarlo sono state scavate 19 gallerie, di cui la più lunga si estende per 2 chilometri. La ferrovia Spoleto-Norcia è stata inaugurata nel 1926 e dopo un periodo di chiusura durante la Seconda Guerra Mondiale, rimase attiva fino al 1968. Oggi rappresenta un emblema della ferrovia alpina per le sue peculiarità. Pendenza ridotta, ponti, acquedotti e gallerie: perciò viene considerata un capolavoro d’ingegneria. Tra natura dirompente e borghi sospesi nel tempo, la terra presenta ancora

La Vecchia Ferrovia Spoleto-Norcia Come ti Cucino Sano

le ferite aperte provocate dalle scosse di terremoto del 2016 e 2017. Proprio a causa dei terremoto, il percorso mostra danni evidenti e non è possibile percorrerlo per intero. Tuttavia, a partire dalla località Vallo di Nera si può raggiungere Norcia, spostandosi sulla statale. Gole strette e paesaggi di alta montagna fanno da scenario al weekend ideale per un’escursione tra la natura incontaminata. Da qualche anno ormai il tracciato dell’ex ferrovia è tra quelli maggiormente apprezzati dai tanti biker che non perdono occasione per salire con la propria mountain bike lungo le stradine sterrate: per affrontarlo è necessario avere un minimo di allenamento ed essere dotati di una bicicletta robusta, ma la fatica verrà ampiamente ricompensata dalla bellezza del paesaggio.

RISOTTO AL NERO DI SEPPIA, UOVO MIMOSA , LIMONE E MENTA

Marzo è il mese della mimosa, la prima a fiorire e ad annunciare l’arrivo della primavera con i suoi fiori giallo intenso e l’inconfondibile profumo. Da piu di settant’anni, la mimosa, è il fiore che celebra la festività della donna, scelto poiché accessibile a tutti e perché un fiore fragile ma con una grande forza, riesce cioè ad attecchire nei terreni più difficili, caratteristica che rispecchia il carattere di molte donne. Si dice che il suo nome derivi dalla radice spagnola “mimar” che significa accarezzare, termine che si collega alla sensibilità del mondo femminile e a questo piatto, che vuole accarezzare il palato ed essere un tributo a tutte le donne. Un risotto al nero di seppia, ingrediente dai tanti effetti benefici sulla salute, come il baccalà del resto, elemento regale della nostra tradizione gastronomica e infine l’uovo mimosa, il tocco finale di questa ricetta, che esce dal nero e illumina tutto, come

RICETTA

Ingredienti

• Uova 4

• Riso carnaroli 320 gr

• Baccalà già ammollato

400 gr

• Nero di seppia 2 cucchiaini

• Olio evo 2 cucchiai

• Porro q.b.

• Carota 1/2

• Sedano 1 gambo

• Pepe in grani

• Vino bianco 1/2 bicchiere

• Scorza di limone q.b.

• Pepe bianco q.b.

• Menta q.b.

le donne, capaci di trasformare le fragilità in un atto di forza, di unicità che mette luce negli occhi, passione nel fare, amore nel cuore.

PROCEDIMENTO

• Fate rassodare le uova bollendole circa 10 minuti.

• Fatele raffreddare, poi sgusciatele e separate i tuorli dagli albumi.

• Grattugiate i tuorli in una ciotola e tenete da parte.

• Lessate per cinque minuti il baccalà, in acqua, con il sedano, la carota e i grani di pepe. Colatelo conservando l’acqua di cottura.

• Pulite il baccalà eliminando le lische e la pelle, riducendolo in pezzettini.

• Appassite nell’olio il porro tagliato finemente, con due cucchiai di acqua del baccalà, versate il riso e tostatelo per tre minuti, girandolo spesso.

• Sfumate con il vino e aggiungete l’acqua del baccalà, un mestolo per volta, ogni volta che questa viene assorbita.

• Aggiustate di sale e a tre quarti di cottura, aggiungete il baccalà e la scorza di limone grattugiata.

• Spegnete, a cottura ultimata, unite il nero di seppia e mantecate con un filo d’olio.

• Impiattate e completate il risotto con qualche scorza di limone tagliata a julienne, il tuorlo grattugiato e qualche fogliolina di menta.

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a cura di LORENZO DIAMANTINI

CIRCOLO TENNIS GUBBIO, RICCARDO CAPANNELLI APRE IL NUOVO CORSO

di EMANUELE GIACOMETTI

Vanta più di cinquant’anni di attività il Circolo Tennis Gubbio e continua a essere un punto di riferimento per appassionati e agonisti. Il 2023 ha visto gettare le basi nel segno dell’attivismo. Nella piena operatività è entrato il nuovo direttivo. “Per me è motivo di grande soddisfazione ricoprire questo incarico - dice il neo presidente Riccardo Capannelli -, il direttivo si è rinnovato e vogliamo provare con il coinvolgimento di tutti i soci a dare un nuovo slancio al circolo e a tutte le attività che lo contraddistinguono, anche di carattere sociale, perché nella nostra realtà gravitano 500 persone a settimana. Abbiamo 300 soci e 180 bambini della scuola tennis che stanno ottenendo buoni risultati a livello umbro e di macroarea. Inoltre, affiancata alla prima squadra c’è l’Under 12 maschile e due gruppi Under 16, maschile e femminile. Voglio pure ricordare che siamo attivi con il progetto Racchette in classe, nel quale sono coinvolte le scuole elementari e medie”.

NOVITÀ CAMPIONATO. L’altra novità riguarda il ripescaggio in Serie C maschile regionale. Si apre quindi un nuovo ciclo. Già decisa la squadra che dopo la metà di marzo sarà sul campo con Riccardo Capannelli, Pietro Ledda, Lorenzo Vergari, Francesco Bossi, Nicola Militi Ribaldi, Marco Martini, Simone Menichetti e Giuseppe Vinciarelli, ai quali si aggiunge Sebastiano

Sta ottenendo grandi soddisfazioni il Pattinaggio artistico “Luigi Minelli” di Semonte. Sotto la guida del tecnico federale Davide Naccari, coadiuvato da Sara Fiorucci, gli atleti

Giorgia Rossetti, Alessandro Lytvyn, Matilde Marsili e Martina Pugnitopo hanno vinto cinque gare su cinque disputate nelle varie categorie tra singoli e coppia, partecipando al Trofeo Interregionale Acsi di Viterbo.

Grande soddisfazione per gli atleti e per tutta l’associazione che aprendo l’annata in questo modo ha gettato le basi nel percorso di crescita continuo del gruppo che trova qualificati punti di riferimento nel tecnico federale Davide Naccari, che vanta una pluriennale esperienza, con accanto il tecnico federale Sara Fiorucci e le ex allieve oggi allenatrici Chiara Radicchi e Cecilia Cerbella.

Il sodalizio costituito nel 1988 è riuscito a tornare ai fasti di un tempo, ottenendo piazzamenti di valore nell’ambito del pattinaggio artistico nazionale. Ci sono nell’associazione 50 atlete, di età compresa tra 5 e 18 anni, e il giovane Alessandro Lytvyn, permettendo così di poter gareggiare oltre che con il singolo anche con la coppia, il quartetto e

SI È

MESSO

AL LAVORO IL NEO PRESIDENTE CON IL DIRETTIVO CHE PRESENTA NOVITÀ PER AFFRONTARE LE SFIDE COME LA SERIE C E LA CRESCITA DEI TALENTI

Palma, classe 2005, proveniente dal Circolo Canottieri Aniene. “Siamo contenti di ripartire dal campionato di Serie C - spiega il presidente -, cercheremo di onorare al meglio gli impegni con l’obiettivo della salvezza, per poi provare nel giro di qualche anno a disputare i playoff per il passaggio in Serie B. Siamo orgogliosi di avere con noi anche Sebastiano Palma, un giovane che ci potrà dare una mano e che contiamo possa diventare parte importante della nostra associazione”.

GRUPPO DI LAVORO. Con il presidente Capannelli ci sono il vicepresidente Raoul Lepri e il nuovo segretario Francesco Fioriti, mentre è stata confermata Sara Rinaldini come tesoriere. Il ruolo di direttore sportivo è stato affidato al maestro Pietro Ledda. Nel nuovo consiglio figurano anche l’ex presidente Roberto Nuti, Umberto Gnagni, Leonardo Pannacci e la novità Alessandro Vergari.

Pattinaggio Semonte sul podio a Viterbo

il collettivo. Ora prepara il campionato nazionale “Città di Riccione”, in programma dal 14 al 19 marzo presso il Playhall della località romagnola, a cui parteciperanno 14 atleti, quindi è previsto l’appuntamento con il tredicesimo Trofeo interregionale “Città di Gubbio Memorial Luigi Minelli” dal 21 al 23 aprile al Cva di Semonte, patrocinato dal Comune. Questa gara torna a Gubbio dopo tre anni di stop a causa dell’emergenza sanitaria che ne ha determinato la sospensione. L’organizzazione di questo evento vede grande impegno ed entusiasmo nell’associazione presieduta da Marco Ceccarini con il coinvolgimento del consiglio direttivo, degli atleti e di tutti i volontari-genitori al fine di realizzare un evento sportivo di livello con ricadute per la città e dando visibilità alle attività locali quali sponsor. Sono attesi centinaia di atleti provenienti da Marche, Toscana, Emilia Romagna, Lazio, Veneto oltre alle associazioni umbre. Nel 2019 venne organizzato sempre ad aprile come campionato nazionale “Città di Gubbio Memorial Luigi Minelli” con circa 850 atleti da tutta Italia..

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CLAUDIA BOCCUCCI

La Magia della Serie C

Stagione 1997-98

PIERINI

GIACOMETTI

BARTOCCIONI

FINETTI PASSERI

PROIETTI

mercoledì 22 marzo ORE 21,00 CENTRO SERVIZI “SANTO SPIRITO”

MAURIZI

GENGHINI GALASSI

LORENZO

LISARELLI

MARTINETTI

CAU

BIGNONE CARACCIOLO VECCHINI

TEMPESTA

MATTIOLI

PASCOLINI

CASAGRANDE

PARISI

FRANCESCHINI

PERONELLI FINAURO

ACORI FRANCIONI

OSPITI

LEONARDO SEMPLICI avversario con la rondinella

PAOLO SILVIO MAZZOLENI

ARBITRO DI DUE GARE NEL 1997-98

PAOLO BERRETTINI

Nel GIORNO DEL 25° anniversario della promozione in Serie C2 della stagione 1997-98, una serata all’insegna dei ricordi e Delle emozioni con tanti protagonisti di quella MERAVIGLIOSA cavalcata

ALLENATORE NAZIONALE DILETTANTI
un’iniziativa a cura di in collaborazione con INFOPRESS INGRESSO LIBERO DA UN’IDEA DI ROBERTO BARBACCI PATROCINATA DA

La meglio gioventù cresciuta con Fausto Coppari

Hanno voluto ricordarlo tornando indietro nel tempo. Quel gruppo di ragazzi sognava, giocava, vinceva sotto la guida di Fausto Coppari, maestro in campo e fuori. Il loro allenatore vive nei ricordi più belli. Coppari, morto a fine marzo 2020 a 87 anni, aveva giovani allievi pieni di speranze che sono diventati uomini e lo scorso 24 febbraio hanno voluto organizzare una giornata speciale con una messa presso la chiesa di San Francesco della Pace detta dei Muratori, la foto di gruppo e la cena alla Taverna del Lupo, dopo la visita al cimitero per ricordare i defunti che hanno condiviso con questo gruppo il percorso calcistico. Quei giovani hanno scritto belle pagine di storia calcistica rossoblù nei primi anni ‘80. Alcuni si sono tolti anche parecchie soddisfazioni prose-

guendo da giocatori, diventando poi allenatori o dirigenti. Coppari è stato un apprezzato attaccante del Gubbio a cavallo tra gli anni ’50 e ’60. Da giocatore aveva disputato la sua prima stagione nel 1958-1959 in Quarta Serie (la vecchia Serie D), segnando da centrocampista il primo gol al San Benedetto in un derby contro il Foligno finito 4-0. Terminata la carriera in campo, Coppari ne ha iniziato una lunghissima da tecnico delle giovanili e a Gubbio era considerato un vero mago. Ha guidato, sempre tra i giovani, l’allora Edilcemento e oggi Atletico Gubbio che ha contribuito a fondare con Fernando Barbetti ed Enrico Nicchi e il Perugia con Francioni e Cerafischi ai tempi della presidenza Silvestrini.

Taccetti si coccola la Coppa Italia

L’ASSISTENTE E VIDEO ANALYST DEL COACH

MAGRO HA PORTATO UN’ IMPRONTA EUGUBINA

SULLO STORICO PRIMO TROFEO VINTO

DALLA PALLACANESTRO GERMANI BRESCIA

“Faccio ancora fatica a descrivere le emozioni che ho provato dopo il trionfo Coppa Italia. Alzare un trofeo di prestigio, soprattutto dopo aver eliminato Milano e battuto in finale la Virtus Bologna, è qualcosa di bello e gratificante. Se qualche anno fa me l’avessero detto non ci avrei creduto”. Invece è tutto vero leggendo le parole di Francesco Taccetti, perchè le cose belle accadono a chi ci crede, a chi non molla mai. C’è anche un eugubino nella storica vittoria della Coppa Italia conquistata dalla Pallacanestro Germani Brescia. Taccetti è assistant coach e video analyst del club lombardo. “Abbiamo disputato la final eight con una solidità mostruosa - riprende -, controllando tutte e tre le partite e anche al cospetto di avversari più forti. Perfetti in difesa e in attacco”. LA SCALATA. Il percorso di Taccetti da allenatore a tempo pieno inizia un po’ tardi, prima per lui era solo passione dopo il la-

voro. Poi, ecco l’occasione a Ravenna in A2 nella stagione 2016-2017 e che segna la svolta, quindi il salto in Serie A con Reggio Emilia e ora l’opportunità al fianco di Alessandro Magro, considerato dagli addetti ai lavori tra gli allenatori emergenti più interessanti. “Sto vivendo un’esperienza unica a Brescia - racconta -, mi sono subito trovato a mio agio con lo staff, la squadra e i tifosi. Ci godiamo il successo in coppa con la voglia di onorare gli obiettivi di vertice, senza dimenticare gli impegni in EuroCup”. Famiglia di sportivi la sua, con una particolarità: il papà ha giocato a calcio in Serie C vestendo pure la maglia del Gubbio, ma Francesco è sempre stato innamorato della palla a spicchi. LA PASSIONE. “Fin da piccolo ho amato questo sport. Sono cresciuto nel Basket Gubbio e uno dei primi pensieri dopo la vittoria della coppa è andato ai miei amici eugubini, alla mia famiglia e al coach Paolo Pierotti che mi ha formato e affiancato nel percorso da allenatore. Sicuramente il successo è dedicato anche a loro”

EMANUELE GIACOMETTI

PAGINA 18 LUTTI V G
M. BOC.

Giuseppe Cambiotti ha vissuto con passione

Il negozio di frutta e verdura in via Cairoli ha visto passare qualche generazione. Giuseppe e Ubaldina ci sapevano fare, per la passione nel portare avanti l’attività e la simpatia. Se n’è andato Giuseppe Cambiotti, aveva 81 anni. Lo piangono la moglie Ubaldina Pierotti che aveva sposato il 12 aprile 1964, i figli Andrea, Anna Rita e Paola, tanti amici e quanti lo hanno incrociati. Il 30 ottobre 2022, alla sala dei Notari a Perugia, era stato insignito dell’onorificenza

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Sez. Croce Rossa 075.9273500

Gubbio Soccorso 075.9277779

Misericordia Gubbio 340.3859797

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Vigili del Fuoco 075.9273722

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Cimitero Civico 075.9237690

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Carabinieri Forestali 075.9272585

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Società Editrice Infopress srl

Mail redazione@vivogubbio.com

Direttore Responsabile Massimo Boccucci

Redazione Annalisa Boccucci, Claudia Boccucci, Lorenzo Diamantini, Luigi Girlanda, Angela Pettinacci

Grafica Roberto Barbacci

Stampa Artegraf srl - Trestina (PG)

Distribuzione S.I.S. Group - Corciano (PG)

Info Pubblicità 075.9228938

Chiuso in redazione: Lunedì 6 Marzo 2023

Registrazione al Registro Operatori Comunicazione (ROC)

n. 38761 con prov. dir. 677 del 14 Novembre 2022

Il prossimo numero è in uscita

VARIE PAGINA 19 V G
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2023
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