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JOE BIDEN, 78 ANNI E NON SENTIRLI GIAMPIERO GRAMAGLIA
L’Europa carica Joe Biden di attese eccessive: se ne aspetta attenzione, considerazione, un cambio di tono e di passo. Ma il 46° presidente degli Stati Uniti non avverte la pressione, perché, nei primi cento giorni del suo mandato, ha altro cui pensare rispetto agli stati d’animo d’alleati un po’ troppo causidici per i gusti americani e che si sentono trascurati.
Biden eredita un Paese che, pur essendo la maggiore potenza mondiale, politica, militare, economica, scientifica, s’avvia ai 30 milioni di contagi da coronavirus e ai 500 mila decessi. Con meno del 5% della popolazione mondiale, gli Stati Uniti accusano oltre un quarto dei casi e circa un quinto delle morti: un americano su dieci l’ha preso, quasi uno su 500 ne è morto.
La priorità di fondo di Biden e del suo team è attenuare la polarizzazione e riportare la concordia nell’Unione, riducendo contestualmente le disuguaglianze. Le priorità contingenti sono la lotta alla pandemia e il rilancio dell’economia.
Tutto il resto, la politica estera, le guerre commerciali, rimane per il momento sullo sfondo. Certo, l’Europa avrà in Biden un interlocutore più coerente e più misurato di Trump, rispettoso e attento alle tradizionali alleanze e non ostile
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