Trentino Industriale ottobre-novembre 2020

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OTTOBRE | NOVEMBRE 2020 ANNO 61 | N°05

| Contiene I.R.

Essere Associazione in un tempo di cambiamento Nella coesione la forza delle imprese industriali

Speciale Le nuove rotte dell’Alimentazione

Associazione Opportunità e sfide Post Covid

Education Tu Sei: premiazione straordinaria da remoto


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sommario

03

associazione

7

29

I nuovi eletti

33

A servizio della comunità

34

Opportunità e sfide post-Covid

36

Superbonus 110%: vantaggi e opportunità

editoriale

39

Verso un "Mondo Nuovo"

40

Il coraggio del rischio e dell’esplorazione

Quattro bandi a sostegno delle imprese

41

Diritto del lavoro e normativa emergenziale

il punto 9

Essere Associazione in un tempo di cambiamento

education 47

copertina 10

“Cerchiamo insieme la nostra direzione”

13

10 copertina

I nuovi rappresentanti in Consiglio Generale

14

16 speciale alimentazione

Gli organi di controllo: eletti i nuovi probiviri

15

C’è il collegio dei revisori contabili

rubriche

29 associazione 47 education

speciale alimentazione 16

Le nuove rotte dell’Alimentazione

49 aziende

18

Un’intuizione vincente

20

Altissima qualità e benessere

52 internazionalizzazione

22

Risposte duttili all’emergenza

24

Storie di casari e di formaggi

26

I migliori al mondo

55 giovani

“Tu sei”: premiazione straordinaria da remoto

aziende 49

Un nuovo capitolo sta per iniziare

internazionalizzazione 52

Brexit: conseguenze per l’industria

53

Vietnam: prospettive di business

54

Trentino Export: una nuova partnership

giovani 55

Una finestra sulla Cyber Security

56

Il passaggio generazionale


04 TRENTINO INDUSTRIALE Anno 61 | N. 5 Ottobre - Novembre 2020

Direttore Responsabile

Martina Togn Roberto Busato Nicolò Andreini Paolo Angheben Pierangelo Baldo Andrea Marsonet Eduard Martinelli Maria Cristina Poletto Luca Ribaga Redazione

Silvia Bruno

ANNO 61 | N°05

Essere Associazione in un tempo di cambiamento Nella coesione la forza delle imprese industriali

Speciale Le nuove rotte dell’Alimentazione

illustrazione ed elaborazione: GRAFFITI

Comitato di Redazione

OTTOBRE | NOVEMBRE 2020

| Contiene I.R.

Alessandro Santini

Associazione Opportunità e sfide Post Covid

Education Tu Sei: premiazione straordinaria da remoto

Direzione, Redazione e Amministrazione

Palazzo Stella, Via Degasperi, 77 38123 Trento T 0461 360000 | F 0461 933551 Internet: www.trentinoindustriale.com e–mail: trentino.industriale@confindustria.tn.it

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articoli, servizi, firme autorevoli e interviste a personaggi di spicco;

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ITIS Srl T. 0461 360000 via Degasperi, 77 | Trento I prezzi indicati vanno maggiorati di IVA. L’editore si riserva di valutare di volta in volta la compatibilità con la rivista dei messaggi pubblicati proposti.




editoriale

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Il coraggio del rischio e dell’esplorazione Non possiamo e non dobbiamo ritenere ineluttabili i danni che la pandemia può arrecare al nostro tessuto sociale. Questo non significa certo perdere il contatto con la realtà. Siamo di fronte a un crocevia inedito: costruire una società più giusta e inclusiva o avere una società con disparità e squilibri più forti. In questo contesto l’Impresa e l’imprenditore sono chiamati a fare la loro parte. Con la prima ondata, abbiamo attivato tutte le cautele imposte dalla situazione: la società civile ha dovuto prendere atto che le fonti di contagio sono al di fuori dell’impresa, fino ad affermare che il luogo più sicuro è forse il posto di lavoro. Oggi richiamiamo tutti alle loro responsabilità, perché in attesa di terapie e vaccini, l’unica arma è un’educazione civica che metta al sicuro l’Altro. Un’arma che funziona solo se usata da tutti, in ogni luogo e in ogni orario. Le parole di un recente intervento del presidente Mattarella, con il bel richiamo al “coraggio del rischio e dell'esplorazione”, toccano il cuore della vicenda che travaglia da mesi le nostre esistenze. Una vicenda talmente totalizzante che non ha più alcun senso fare distinguo. Non c’è settore, non c’è ambito del vivere quotidiano che ne rimarrà preservato, né tuttora è possibile determinare l’entità complessiva delle perdite, e non solo economiche. Non ci possiamo accontentare delle previsioni sul calo del Pil. Oggi si parla di un 10%, ma domani? E ancora: quando, e con quale unità di misura saremo in grado di rendicontare l’impatto sociale di quanto sta accadendo? Quel che di certo rimane, in un contesto dominato dall’incertezza, è che siamo di fronte a una colossale crisi di sistema e che la risposta non può che essere “di sistema”. Non deve sorprendere dunque che la nostra Associazione abbia fatto più volte appello alla unitarietà e al gioco di squadra. A mio dire il colore della casacca qui non conta, né c’è un numero massimo di convocazioni: occorre il contributo di tutti, ciascuno in ragione del proprio talento e nella misura delle proprie possibilità. Per quanto ci riguarda, noi riteniamo di esserci impegnati e di essere disponibili a proseguire il nostro impegno. Perché data per assunta la competenza, di ognuno nel proprio ruolo, quel che occorre, e che a quanto pare non è per niente scontato, è l’essere generosi. Mi riferisco al tempo e alla condivisione di pensieri e risorse. Nel merito dei contenuti, di carattere globale dovrà essere anche il respiro della risposta. Le azioni che andranno intraprese devono tenere conto delle priorità del sistema e non delle esigenze delle singole comunità. Se il Next Generation EU è una strategia europea alla quale il nostro Paese concorre con un Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, dobbiamo lavorare su quegli investimenti che promettano di avere ricadute trasversali. A partire da una vera e definitiva trasformazione digitale della Pubblica Amministrazione, che avrebbe in una volta sola l’effetto di abbattere le inefficienze, spianare i costi inutili della iper-burocrazia, tagliare le gambe all’evasione fiscale, liberando risorse per nuovi investimenti. Il nostro Turismo, la nostra Agricoltura, la nostra Industria, il nostro Welfare, debbono far pace con il passato, perché non ritornerà. Dobbiamo - e ribadisco dobbiamo - fare i conti con un presente che è già futuro, vista l’accelerazione data dalla pandemia. Immaginare nuovi modelli di business, e adattare velocemente le nostre Imprese ai bisogni di dopodomani. È in questa direzione, a mio avviso, che ci si dovrà muovere, per raggiungere quella società più giusta e inclusiva che è nel monito del nostro capo di Stato. Fausto Manzana Presidente di Confindustria Trento TRENTINOINDUSTRIALE.COM | OTT-NOV 2020



il punto

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Essere Associazione in un tempo di cambiamento L’immagine che richiamiamo nella copertina di questo numero di Trentino Industriale si rifà al motivo decorativo scelto per l’edizione 2020 dell’Assemblea di Confindustria Trento. Un’assise organizzata in videoconferenza e in forma privata, necessariamente e volutamente lontana dal clamore degli appuntamenti pubblici degli scorsi anni. Il motivo tratteggiato che definisce il corpo della nostra aquila, l’aquila di Confindustria, non è un decoro casuale, ma è la stilizzazione del segno lasciato da un’impronta digitale. Abbiamo voluto evocare, anche se con discrezione, la nostra impronta – l’impronta industriale – per dire quanto valore abbia avuto, soprattutto in questi mesi difficili, essere in Confindustria Trento, essere Confindustria Trento. Esplosa in un tempo in cui la tendenza alla disintermediazione aveva messo alla prova il ruolo dei corpi intermedi, la pandemia ha invertito la rotta, dimostrando quanto sia necessario restare uniti, riconoscersi in una causa, solidarizzare per sostenersi. Mai come in questo ultimo anno, le imprese associate hanno fatto ricorso al supporto dell’Associazione; molte fra quelle che associate non lo erano, vi si sono avvicinate. Abbiamo registrato una vera e propria impennata: dei contatti, degli incontri, delle consulenze, degli accessi al sito, delle interazioni sui social… Del resto, come avrebbe potuto essere diversamente? Come avrebbero potuto, un imprenditore, fare da sé, anche soltanto per decifrare decreti e norme, prima ancora che darne applicazione? Noi stessi abbiamo messo in campo energie aggiuntive, abbiamo forzato le consuetudini e stravolto le procedure, per un nuovo paradigma di servizio just in time, 24 ore su 24, sette giorni su sette. E allora grazie, grazie di essere Associazione, anche e soprattutto in un tempo di cambiamento. Grazie a tutti gli imprenditori, che pur pressati dalla gestione quotidiana delle loro aziende hanno trovato il modo e il tempo di spendersi per la vita associativa. Un sentito grazie ai collaboratori, per la dedizione speciale che hanno rivolto al nostro lavoro in questo anno faticoso. Per finire, grazie a coloro che hanno assunto da poco l’impegno di farsi portavoce e rappresentanti dell’Associazione, per quanto faranno negli anni a venire. Non possiamo essere più preparati ad affrontare il tempo che verrà. Roberto Busato Direttore Generale di Confindustria Trento

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copertina

copertina

“Cerchiamo insieme la nostra direzione” All’Assemblea Privata 2020 di Confindustria Trento l’appello all’unitarietà del presidente Manzana: “Troveremo un’oasi di tranquillità, nella speranza che questa lunga camminata nel deserto ci insegni qualcosa”.

"UN MOVIMENTO

unitario di trentini pensanti - governo, opposizioni, associazioni e parti sociali - che si devono mettere assieme per chiedersi dove vogliono andare e come”.

Questo l’appello lanciato dalla presidenza di Confindustria Trento nel corso dell’Assemblea Privata 2020 dell’Associa-

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zione, a fine novembre in videoconferenza. Un’assise convocata per parlare tra le altre cose degli scenari correnti, di sviluppo, finanza, economia e fisco, di management e organizzazioni, di politiche attive e passive del lavoro, di imprese innovative e sostenibili. E non da ultimo: di una Confindustria che gestisce il presente e che guarda al futuro in un contesto difficile, con un’emergenza, quella sanitaria, da una parte, e il suo alter ego, quella economica, dall’altra. In diretta da Palazzo Stella, intervistato dal direttore del quotidiano l’Adige Alberto Faustini, il presidente di Con-


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findustria Trento Fausto Manzana ha richiamato alla collaborazione: “Pensiamo insieme a dove vogliamo andare – ha detto – perché la partita da soli non si vince. Pensavamo di passare questo momento in apnea: abbiamo messo la testa dentro alle spalle aspettando la botta e la botta è arrivata. Ora però dobbiamo reagire. Stiamo insieme perché attraverseremo questo deserto e troveremo un’oasi di tranquillità, nella speranza che questa lunga camminata in questo arso deserto ci insegni qualcosa”. Manzana ha raccontato la ‘pandemia delle imprese’: “Nelle aziende – ha spiegato – sono entrati i dispositivi, e con loro le nuove regole, le nuove pratiche. Non c’è una sola delle nostre associate che non abbia imparato a lavorare in una situazione estrema. La difficoltà è oggi quella di riorganizzarci, in vista di un futuro che per il momento stiamo subendo, e che però dobbiamo iniziare a progettare. Prima di progettarlo dobbiamo sognarlo, tenendo bene a mente il valore dell’inclusione sociale: non possiamo permetterci in una società civile di non pensare a chi fa più fatica. Il 13% delle famiglie è in grande difficoltà a risparmiare. Diecimila posti di lavoro verranno meno quando le imprese potranno ristrutturarsi: ecco allora che le politiche attive e passive del lavoro dovranno essere alla nostra attenzione”. Il Presidente degli industriali ha richiamato alla visione anche il Governo provinciale, commentando la manovra finanziaria in discussione: “Alziamo la testa e traguardiamo il futuro. Debito e fondi sono lo strumento: diamo centralità alla regia e ai progetti”. E alla politica ha rivolto un messaggio generale: che si ascoltino le esigenze delle imprese. “Non chiediamo attenzione, chiediamo di essere lasciati in pace, chiediamo maggiore equità anche fiscale. Questa evasione è inaccettabile, ma chi paga le tasse ne paga troppe”.

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12 copertina

E sul Trentino del futuro: “Il nostro Trentino – ha aggiunto – è una terra straordinaria per molti aspetti ma anche molto ordinaria. Non possiamo dire che abbiamo molto altro oltre al nostro ambiente e alle nostre intelligenze. Quando parliamo di autenticità, di silenzio, dobbiamo essere coerenti, non possiamo annunciarlo e poi avere pretese in termini di quantità e di traffico. Ecco allora che dobbiamo alzare il livello dell’offerta: eleggere un modello distintivo che giri per il mondo anche con i prodotti delle aziende. Aziende che rispettano i contratti, le persone e il genere”. Nel corso dei lavori dell’assise, l’Assemblea degli industriali della provincia di Trento ha inoltre eletto gli organi associativi in scadenza, e ha approvato all’unanimità il bilancio consuntivo 2019 illustrato dal direttore generale Roberto Busato: l’esercizio si è chiuso con un risultato positivo.

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13 copertina

I nuovi rappresentanti in Consiglio Generale Con il voto dell’Assemblea, nel corso dell’Assise privata degli industriali di fine novembre, sono entrati in Consiglio Generale gli otto componenti elettivi dell’organo. Saranno in carica fino al 2024.

Elena Andreolli

Sara Campedelli

Federica Finco

Azienda Consorziale Terme di Comano

Tessilquattro Spa (Gruppo Aquafil)

Casearia Monti Trentini Spa

Roberto Loro

Stefano Pedot

Manuela Seraglio Forti

Dedagroup Spa

Autotrasporti Pedot Srl

Servizi Territoriali Est Trentino Spa

Stefania Tamanini

Giorgio Zaia

Tamanini Hydro Srl

Vetri Speciali Spa

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Gli organi di controllo: eletti i nuovi probiviri Come previsto dallo Statuto, “con votazione a scrutinio segreto dall’Assemblea di ogni quadriennio pari” gli industriali hanno votato anche i sei probiviri. Resteranno in carica fino al 2024.

Donatella Bommassar

Luciano Dallago

Enrico Giglioli

Levicofin Srl

Dalmec Spa

Sovecar Srl

Marilena Segnana

Sergio Sighel

Luigi Togn

P.D. Office di Marilena Segnana Sas

Laboratorio Trentino Srl

Vinicola Valdadige di Togn Luigi & C. Sas

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15 copertina

C’è il collegio dei revisori contabili L’organo di controllo, che resterà in carica fino al 2024, vigila sull’andamento della gestione economica e finanziaria dell’Associazione. Vi siedono tre componenti effettivi e due supplenti.

COMPONENTI EFFETTIVI Cristina Odorizzi

Raffaella Ferrai

Paolo Bresciani

Aemme Elabora Sas

Studium Srl

Studio di Consulenza Aziendale Domus

COMPONENTI SUPPLENTI Francesco Dalla Sega

Paolo Decaminada

Matuella Monti & Associati

Studio Decaminada Società tra Professionisti

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16

speciale alimentazione

speciale alimentazione

Le nuove rotte dell’Alimentazione Intervista a ELIO PISONI, presidente della Sezione Alimentazione di Confindustria Trento. di CLAUDIA CAMPREGHER ed EDUARD MARTINELLI, Confindustria Trento

CINQUANTENNE,

socio e amministratore delegato della Distilleria F.lli Pisoni Srl, da febbraio Elio Pisoni guida la Sezione Alimentazione di Confindustria Trento. La sua azienda vanta radici profonde nel territorio locale e una storia lunga 168 anni nella produzione di distillati, vini e spumante metodo classico (TrentoDoc). Socio fondatore di Confindustria Trento nel 1945, Distilleria F.lli Pisoni è anche uno dei cinque fondatori “dell’Istituto Tutela della Grappa del Trentino” e “dell’Istituto Trento Doc”. Presidente Pisoni, quando ha accettato l’incarico conferito dai Suoi Colleghi della Sezione Alimentazione l’emergenza Covid

non si era ancora manifestata, come avete affrontato questo nuovo scenario? In effetti, se torno con la memoria alla serata della mia elezione, il Covid era considerato un problema della Cina, nessuna azienda del nostro settore aveva ancora subito contraccolpi e non emergeva particolare preoccupazione per il futuro. Solo pochi giorni dopo il mondo è cambiato e abbiamo dovuto modificare completamente il nostro approccio sia nella gestione delle nostre imprese, che nella pianificazione degli obiettivi della Sezione. In questa situazione emergenziale le priorità sono inevitabilmente cambiate, abbiamo iniziato a fare i conti con problematiche che mai prima di allora ci avevano sfiorato: approvvigionamento di Dpi, protocolli aziendali, digitalizzazione, limitazioni agli spostamenti e all’operatività. Per non parlare poi della cassa integrazione. In generale ci siamo resi conto della fragilità di tante strutture economiche e sociali che davamo per scontate e abbiamo al contempo recuperato un po’ il valore dell’associazionismo e dell’aggregazione a tutela degli interessi comuni. Di certo abbiamo vissuto un periodo molto difficile e i prossimi mesi saranno probabilmente ancora più sfidanti. Per questo la Sezione Alimentazione ha organizzato vari momenti di confronto e ha avviato diverse iniziative; a tal riguardo un ringraziamento va sicuramente a tutti i collaboratori di Confindustria Trento, che da subito si sono attivati per supportare le aziende in questa difficile congiuntura “storica”. La sezione che rappresenta racchiude al suo interno aziende eterogenee fra loro, passando dal food al beverage, ma non solo. La nostra Sezione è composta da 37 aziende, che coprono quasi tutti i settori del comparto alimentare: vini, spumanti, liquori, distillati, pasta e derivati della farina, lavorazione delle carni, lavorazioni casearie, lavorazione della frutta, gelati, olio, conserve animali e vegetali. Possiamo con orgoglio annoverare vari brand conosciuti in tutto il mondo e affermati quali vere e proprie eccellenze. Le aziende del settore alimentare hanno due distinti canali di distribuzione, il settore legato alla ristorazione - il cosiddetto canale

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Ho.Re.Ca - e la grande distribuzione organizzata (Gdo). Come stanno andando? L’industria alimentare rappresenta il secondo settore manifatturiero in Italia per valore della produzione. I vari Dpcm hanno consentito al nostro settore di lavorare anche durante il lockdown, ma le misure adottate, se da un lato si sono rivelate efficaci nella protezione dei lavoratori, dall’altro hanno inevitabilmente portato a una riduzione di produttività. Il canale Ho.Re.Ca è stato fortemente penalizzato dall’emergenza e continua a pagarne lo scotto. La perdita di fatturato e la maggior difficoltà negli incassi nei mesi di novembre e dicembre, molto significativi nei nostri bilanci, sta generando tensioni sul fronte della liquidità e una grande preoccupazione per l’impossibilità di pianificare il futuro. Il lungo periodo di scarsa attività pesa su molte imprese che hanno nel consumo fuori casa un importante mercato di sbocco e che devono fare i conti anche con la riduzione dell’export. Tutto ciò ha costretto molti di noi a ricorrere a misure fino ad oggi mai utilizzate, quali la cassa integrazione. Il discorso è diverso se si prende in considerazione la grande distribuzione organizzata: qui infatti il secondo trimestre del 2020 registra un aumento del valore delle vendite pari al 3,5% rispetto all’analogo trimestre del 2019. In definitiva il settore alimentare non è certamente stato immune dalla crisi, e per questo stiamo lavorando per comunicare e valorizzare la qualità delle nostre produzioni. Come imprenditori siamo coscienti di avere la responsabilità, soprattutto in questo difficile momento, di continuare a lavorare e investire per garantire il progresso e il benessere delle nostre aziende, dei lavoratori e della comunità. Quali sono i fronti principali sui quali vi state muovendo? A parte la dovuta gestione di tutti i caotici passaggi legati al Covid (protocolli, approvvigionamento dispositivi, accesso alle misure di ristoro…), il primo fronte è stato il rinnovo del Ccnl. Diventa indispensabile, soprattutto in questo contesto, tenere sotto controllo i costi, ma al contempo gestire le relazioni con i nostri collaboratori con atteggiamento positivo e collaborativo.

Oltre a ciò abbiamo avviato un dialogo con gli assessori provinciali Failoni e Zanotelli in merito ad alcune tematiche strategiche, a partire dalla promozione di prodotto: ora più che mai risulta necessario procedere con strategie di sistema per promuovere i prodotti delle aziende trentine, che incarnano i valori tipici del nostro territorio (salubrità, qualità, rispetto per il consumatore, attenzione verso i lavoratori, ecosostenibilità...). L’utilizzo di un Marchio Trentino deve riuscire a esprimere la “trentinità” delle nostre aziende e dei nostri prodotti, indipendentemente dalla materia prima utilizzata, ma nel rispetto dei valori e dei saperi che ci vengono riconosciuti sui mercati di tutto il mondo. Collegato alla promozione di prodotto emerge il tema dell’internazionalizzazione. Il settore alimentare negli ultimi anni ha notevolmente aumentato la propria quota di export e ha stabilito rapporti commerciali solidi in tutto il mondo. Tuttavia, molto si può ancora fare per valorizzare il patrimonio di contatti e conoscenze acquisiti nel tempo, incrementando la capacità di penetrazione su nuovi mercati. Sarà infine strategico sviluppare il dialogo sia con la grande distribuzione, sia con gli operatori del canale Ho.Re.Ca trentini per promuovere, anche qui, i numerosi marchi del territorio che stanno ottenendo importanti successi sui mercati internazionali, ma che a volte sono ancora poco conosciuti a livello locale. Abbiamo la certezza di poter proporre eccellenze che non temono il confronto con i concorrenti sotto il profilo qualitativo, ma che necessitano di essere supportate per recuperare l’evidente svantaggio in termini di immagine e di comunicazione rispetto a brand già affermati. Serve un’azione culturale sia sugli operatori dei canali distributivi, sia sui consumatori finali, attivando iniziative volte alla promozione delle produzioni locali. La Sezione è quindi molto attiva: ho la fortuna di poter contare su colleghi imprenditori che offrono grande disponibilità e che si dimostrano pienamente coscienti dell’importanza di impegnarsi tutti per creare condizioni idonee a consentire alle nostre imprese di non arretrare e, anzi, di guardare al futuro con rinnovato ottimismo.

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Un’intuizione vincente Nel 2008 alcuni imprenditori, trentini e altoatesini, decidono di rispondere alla crescente richiesta da parte del mercato di prodotti biologici e biodinamici. Nasce così Dolomiti Fruits. di ALESSANDRO DE BERTOLINI

SIAMO NEL

2008. Quattro soci, due trentini e due altoatesini, capiscono che nel settore alimentare del biologico e del biodinamico c’è l’esigenza di rispondere a una domanda crescente per la lavorazione di frutta di alta qualità, destinata al mercato dei succhi, delle puree e dei semilavorati. Sulla base di questa intuizione, nasce una nuova impresa, espressione brillante, dinamica e coraggiosa del territorio trentino e tirolese. Loro, i soci, sono Alessandro Cammelli, Maurizio Toniolli, Franz Schweigkofler e Hans Klotz. L’azienda è la Dolomiti Fruits Srl, che viene fondata nel 2008 a Nanno, in Val di Non. “Dopo circa un anno, nel 2009, avevamo già le prime produzioni”, spiega Cammelli. “Eravamo partiti fiduciosi, ma i risultati sono andati oltre le aspettative”.

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Oggi, Dolomiti Fruits conta una trentina di collaboratori stabili, è presente sui mercati di quasi tutto il mondo – Europa, Stati Uniti, Russia, Cina, Africa – e realizza circa 25mila tonnellate di prodotti all’anno. E non è tutto: “Continuiamo a crescere – sottolinea Cammelli – pensando di raggiungere a breve le 35mila tonnellate”. Lo stabilimento di Nanno, dove l’azienda è nata, è già superato e dall’inizio del 2020 rappresenta solo una delle sedi di Dolomiti Fruits. La principale è stata costruita da poco a Mezzocorona: uno stabilimento di ultima generazione, caratterizzato da innovazione tecnologica, che consente una produzione industriale automatizzata e interconnessa. “Siamo venuti a Mezzocorona – continua il socio fondatore – sia per ragioni logistiche sia per motivi di spazio. La sede di Nanno era troppo piccola e la movimentazione delle merci verso la valle dell’Adige richiedeva costi di trasporto troppo alti, generando anche un forte impatto ambientale”. Per le consegne dei prodotti ai clienti e per l’acquisto delle materie prime, Dolomiti Fruits muove circa 25 camion al giorno in entrata e in uscita. “Abbiamo inaugurato il nuovo sito nel mese di gennaio di quest’anno” – racconta Cammelli. “I lavori sono terminati appena in tempo, prima del lockdown. Siamo stati fortunati. Altrimenti, se l’emergenza sanitaria ci avesse sorpreso un mese prima, saremmo stati costretti a bloccare la produzione. Mezzocorona è diventato il nostro cuore pulsante. Avviene qui tutta la produzione e anche


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la maggior parte delle attività di confezionamento. Queste ultime, per circa il 10%, si svolgono ancora nella sede di Nanno. Si è trattato di un investimento importante e necessario per la nostra crescita”. I prodotti di Dolomiti Fruits sono destinati principalmente a ditte che operano nel settore degli alimenti per l’infanzia, succhi, marmellate, e altri prodotti a base di frutta. Si collocano in una fascia di mercato ben determinata, la più alta. “Siamo protagonisti nel campo dei prodotti per bambini e per l’infanzia, certificati biologici e biodinamici”. In azienda si lavorano diversi tipi di frutta: mele, pere, pesche, albicocche, lamponi, mirtilli, fragole, prugne, kiwi, frutti particolari come l’olivello spinoso e il sorbo, ma anche varie tipologie di ortaggi (carote, zucca, spinaci, piselli, rapa rossa, cavolfiore e altri). Cerchiamo di acquistare la materia prima in Trentino e in Alto Adige, soprattutto per quanto riguarda mele, pere e kiwi. Il nostro territorio produce eccellenze in questo campo. Mi riferisco, per esempio, alle mele della Val di Non e a quelle della con separazione di semi e piccioli). Succhi e purea Val Venosta, ma anche ai piccoli frutti di Sant’Or- sono utilizzati direttamente per bevande e nettari sola e ad altre realtà nostrane”. Per gli altri tipi di di frutta. Il macinato viene principalmente vendufrutta, al fine di soddisfare la domanda, Dolomiti to alle distillerie. Una volta prodotti, succhi e puree Fruits si rifornisce della materia prima in altre re- vengono confezionati per essere spediti. Il confeziogioni italiane e all’estero, cercando di volta in volta namento, come il prodotto, risponde alle esigenze i prodotti con la qualità migliore. del cliente e può essere fornito in ‘bag in box’ da “Siamo in grado di rispondere alle esigenze del 3,5 o 10 litri, in fusti metallici, arcabins, octabins, cliente, producendo quello che ci viene richiesto, goodpack o in cisterne. rispettando i tempi e le modalità, consegnando i Alla base del successo dell’azienda, anche il rapnostri prodotti in tutto il mondo via terra, via mare porto di fiducia con il committente. “Lavoriamo in e via aereo”. L’offerta si basa sui succhi (si otten- un settore – conclude Alessandro Cammelli – dove gono attraverso una spremitura e pastorizzazione si fa molta fatica a conquistare un cliente, ma poi, della frutta senza zuccheri aggiunti), sulla purea quando si instaura un rapporto, il legame si salda (ottenuta lavorando la frutta con una passatrice a e rimane nel tempo. Il cliente cerca la qualità e la freddo e successiva pastorizzazione, mantenendo sicurezza, in un ambito, quello del cibo biologico e inalterate le caratteristiche organolettiche della frut- per l’infanzia, dove le aspettative sono molto alte e ta) e sul macinato (macinando la frutta a freddo i controlli e le certificazioni molto rigorose”.

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Altissima qualità e benessere La strategia di OlioCru: investire costantemente in ricerca e sviluppo per promuovere soluzioni innovative ad alto valore aggiunto e dare respiro alla creatività.

QUANDO

la voglia di innovare, la passione e la creatività fanno la differenza. È il caso di OlioCru, la sintesi perfetta fra vocazione al territorio e qualità del prodotto. L’azienda, avviata a Riva del Garda nel 2012, offre quello che nessun altro al mondo è in grado di produrre: PreBiò Olive Powder, un alimento innovativo ad azione prebiotica, antiossidante e incredibilmente ricco di vitamine, fibre e minerali. OlioCru, con sette collaboratori alle dipendenze, è cresciuta attorno a una prima visione imprenditoriale di Mario Morandini ed è stata supportata poi, con lo stesso entusiasmo, da Marco Riccardo Rabuffi. L’obiettivo è l’eccellenza. “Lavoriamo anche piccoli quantitativi – spiega Anna Zotta, responsabile commerciale – con olive di nostra proprietà e per conto terzi, che provengono dal territorio gardesano,

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puntando esclusivamente su una produzione di altissima qualità”. Ma non solo. “Qui, sul Garda trentino, nel rispetto del frutto e alla luce delle tradizioni, OlioCru – continua Anna – ha consolidato i propri obiettivi nella sola filiera dell’olio, senza compromessi, e nell’ottica di un’avanzata economia circolare, estraendo tutto il possibile dalle olive. Non ci limitiamo all’olio extravergine di qualità. Grazie alla curiosità e all’intuizione, OlioCru ha cominciato a lavorare la pasta di olive, cioè il prodotto che resta dopo la denocciolatura, per ottenere l’alimento prebiotico PreBiò Olive Powder: un concentrato di benessere per la salute, che possiede anche un’azione antiaging per la prevenzione e l’attenuamento degli effetti dell’invecchiamento. Questa produzione nasce nell’ambito di un progetto di ricerca sviluppato con la Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige. PreBiò Olive Powder si presenta come una polvere fine, ottenuta tramite l’abbattimento istantaneo dell’umidità contenuta nella pasta di olive denocciolate, mediante un processo che limita l’ossidazione della stessa e non altera termicamente la materia prima, preservandone tutte le proprietà nutrizionali”. OlioCru ha già depositato il brevetto e il prodotto è stato da poco


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commercializzato. “A seguito delle analisi di laboratorio, che abbiamo condotto con costanza negli ultimi anni, in adempimento ai protocolli e alle normative più aggiornate del settore, abbiamo avuto ulteriore conferma che la polvere fine che otteniamo è un concentrato di sostanze nutritive d’eccezione. Contiene percentuali molto significative di fibre, vitamina B6, vitamina E, vitamina A, vitamina C, potassio, fosforo, calcio, ferro, magnesio e zinco. Ma, soprattutto, è ricchissima di polifenoli: i composti bioattivi che, durante la trasformazione in olio extravergine, rimangono per il 98% nella polpa separata. Quella, appunto, che riutilizziamo. A parità di peso, 10 grammi di questa farina contengono una quantità di polifenoli quasi cento volte superiore a quella presente nell’olio extravergine di oliva. Parliamo per questo di un alimento d’eccezione, se si considera che i polifenoli, come è stato dimostrato, sono potenti antiossidanti e agiscono positivamente sull’organismo, stimolano il sistema immunitario, prevengono le infiammazioni, aiutano a prevenire le malattie cardiovascolari, epatiche e il cancro”. Gli utilizzi della polvere in ambito alimentare sono molteplici. “PreBiò Olive Powder – sottolinea Anna – è una farina completamente vegetale e senza glutine, al 100% biologica e naturale, che può essere usata come un ingrediente per ricette dolci e salate, come un addensante, come un integratore ad azione prebiotica e antiossidante”. Per raggiungere questo risultato, OlioCru ha seguito una strategia ben determinata, compiendo scelte coraggiose e sposando un modello di crescita green. La strategia: investire costantemente in ricerca e sviluppo per promuovere soluzioni innovative ad alto valore aggiunto e dare respiro alla creatività. La scelta coraggiosa: lavorare olive denocciolate per disporre di una pasta priva di residui legnosi. Il modello green: investire decisamente verso un’economia circolare, che punta al recupero dei prodotti di scarto del ciclo produttivo. La pasta di olive usata per produrre la farina prebiotica, infatti, rimane generalmente inutilizzata al termine delle fasi di lavorazione di un normale frantoio. Per questo, OlioCru non è un frantoio qualsiasi. “Il nostro core

business – conclude Anna Zotta – non è soltanto la produzione e la commercializzazione di olio extravergine di oliva, che vendiamo al dettaglio e nel settore Ho.Re.Ca, ma anche la realizzazione di prodotti innovativi, per dare al cliente ciò che nessun altro può offrire”. Certificato biologico al 100%, PreBiò Olive Powder è destinato a un mercato di consumatori competenti, attenti al proprio benessere e al settore dell’Healthy Food (adb)

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Risposte duttili all’emergenza Trascinata dalla crisi dell’Ho.Re.Ca imposta dagli effetti della pandemia, Segata Spa affronta il presente adottando servizi digitali e promuovendo prodotti speciali a misura di consumatore.

"NEI GIORNI

di marzo abbiamo messo in di- le grandi difficoltà e le incertezze del momento. scussione l’organizzazione intera della nostra “Il 2020 – prosegue Stefania – era cominciato con azienda. Abbiamo iniziato con il riadattare tutte ottime aspettative, lasciando intravedere, fin da le attività di produzione e il rispettivo personale subito, una crescita nel nostro giro di affari e un alla nuova situazione d’emergenza, ridimensio- aumento nel nostro fatturato. Poi, lo scenario è nando gli spazi e le linee produttive. Abbiamo mutato completamente. Anche se lavoriamo nel cercato di svuotare velocemente il magazzino, aiu- settore alimentare, che, a differenza di altri, ha tando, dove possibile, anche i nostri clienti perché, patito meno gli effetti del lockdown, l’emergencome sappiamo, trattandosi di merce alimentare za ha avuto su di noi un impatto fortissimo. La deperibile, i prodotti necessitavano di una velo- nostra attività è infatti molto sbilanciata verso ce rotazione. Ogni giorno si cercava di gestire al l’Ho.Re.Ca: un comparto, quest’ultimo, nel quameglio la situazione finanziaria messa sotto ten- le siamo significativamente esposti. Distributori sione, cercando allo stesso tempo di capire come alimentari, ristoranti e alberghi sono tra i nostri si stava evolvendo il mercato, come si poteva an- clienti principali. Solo secondariamente lavoriadare incontro alle nuove esigenze della clientela”. mo nella Gdo, la grande distribuzione (negozi e Stefania Segata, responsabile marketing presso catene di supermercati). Per questo abbiamo afl’azienda di famiglia, spiega così le strategie d’im- frontato la crisi con grande apprensione: perché presa per il 2020, l’anno dell’emergenza sanitaria la maggior parte del nostro core business è stata duramente colpita dalle misure anti-Covid. Nel Covid-19. Segata, storico marchio trentino, fondato a So- settore alberghiero e in quello della ristorazione pramonte nel 1956, sta affrontando la situazione i consumi sono calati enormemente. Questo ci con fiducia e determinazione, senza nascondere ha penalizzato. Nei mesi di lockdown, circa tre

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quarti della nostra attività ha subìto una battuta di arresto”. Stefania Segata, già presidente del Gruppo giovani imprenditori di Confindustria Trento (dal 2016 al 2019), alla guida dei Giovani Imprenditori del Trentino-Alto Adige (dal 2017 al 2020) e ora vicepresidente di Confindustria Trento, è la seconda generazione al comando. L’azienda, avviata più di sessant’anni fa dal padre Fausto, è governata da lei assieme ai fratelli Annalisa, Lorenzo e Umberto. Con quasi duecento collaboratori e un fatturato annuo attorno ai 50 milioni, Segata ha dovuto ricorrere quest’anno, per la prima volta nella sua storia, alla cassa integrazione. “L’emergenza – sottolinea Stefania – non è ancora rientrata, il periodo estivo ci ha dato alcuni segnali positivi, facendo segnare una ripresa, dopo i mesi più critici della primavera. Siamo fiduciosi di poter guardare avanti, anche se consapevoli che le difficoltà non sono finite. In questi mesi, ci è mancato molto anche il rapporto di vicinanza con il cliente. Il contatto diretto con la clientela è un aspetto fondamentale nella nostra attività commerciale, nel rapporto con il territorio e nelle dinamiche relazionali tra noi e i nostri interlocutori. Abbiamo sospeso la partecipazione a tutte le manifestazioni fieristiche e ad altre iniziative simili. Normalmente, poniamo molta attenzione nella realizzazione di eventi, per diffondere la conoscenza dei nostri salumi: sono per noi momenti di valorizzazione e promozione dei prodotti, rivolti al cliente, ai consumatori e più in generale agli appassionati, mediante degustazioni promosse a vari livelli. Nel 2020, tutto questo è venuto meno. Cerchiamo di sopperire integrando il comparto digitale e provando a essere vicini ai nostri partner con i nuovi servizi digitali. Ma non è la stessa cosa. Speriamo di poter riprendere al più presto”. La sede principale di Segata Spa, a Sopramonte, è il centro di tutta l’attività. Oggetto di una serie di interventi di ristrutturazione – nel 1998, nel 2004 e nel 2014 – è il cuore del business: avvengono qui la lavorazione della materia prima, il controllo della qualità, la produzione dei salumi, il confezionamento, lo stoccaggio, la gestione degli ordini per il

ritiro e la spedizione della merce, con il comparto della logistica. Il mercato di riferimento è quello nazionale ed europeo. In questa sede si trova anche lo shop aziendale, aperto al pubblico dal lunedì al sabato. L’altro punto vendita è a Gardolo. In un periodo in cui le esigenze dei consumatori diventano sempre più importanti, soprattutto nel settore alimentare, Segata si è specializzata negli ultimi anni in produzioni speciali, come quelle dei salumi a base di carne di pollo e tacchino, per chi è alla ricerca di prodotti più leggeri. Una gamma sempre più ampia di salumi Segata è disponibile per celiaci e per intolleranti al lattosio. Da ormai diversi anni i salumi Segata hanno ottenuto il riconoscimento dell’Associazione italiana celiachia. (adb)

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Storie di casari e di formaggi Quella di Casearia Monti Trentini non è solo la storia di un piccolo caseificio destinato a conquistare i mercati mondiali, ma anche un viaggio attraverso sapori e tradizioni centenari. di GENNY TARTAROTTI

CON UNA PRODUZIONE

di oltre 50 diversi tipi di formaggi e un fatturato di oltre 41 milioni di euro nel 2019, Casearia Monti Trentini è oggi un’eccellenza trentina conosciuta in tutto il mondo. Dall’Europa agli Stati Uniti, dal Sud America all’Australia e al Giappone, i sapori e i profumi aromatici dei pascoli di montagna, racchiusi in morbide caciotte o in pregiati formaggi da taglio, hanno conquistato le tavole di intenditori e non, nel nome della secolare tradizione gastronomica made in Italy. “Tutto questo affonda le sue radici in un passato lontano” racconta il direttore generale, Gianluca Paulillo. “È il 1925 quando Florindo Finco comincia a lavorare come aiutocasaro sull’Altopiano di Asiago. La difficile situazione socio economica, che si è venuta a creare in seguito alla Grande Guerra, induce Florindo a trasferirsi sui monti Berici. Negli anni Cinquanta il figlio Gianfranco, riporta l’attività sull’altopiano aprendo un piccolo caseificio ad Enego. L’azienda cresce fino a diventare una delle più importanti della zona. A metà degli anni Ottanta, la necessità di implementare il sito e

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la visione imprenditoriale di Gianfranco, lo inducono a costruire un nuovo opificio a valle, a Grigno in Valsugana, dove, potendo disporre di spazi maggiori e di infrastrutture viarie migliori, apre quello che diverrà un vero e proprio stabilimento industriale”. L’attuale sito produttivo, un grande complesso situato alle pendici della catena del Lagorai, si sviluppa su 80mila m2 di superficie e si compone di cinque distinti fabbricati. Tre edifici sono destinati alla produzione di tre differenti tipologie di prodotti: l’Asiago e le paste filate, le caciotte di varia speziatura e il Grana Padano. Gli altri due stabili, invece, sono stati dedicati alle operazioni di stagionatura e confezionamento. Quest’ultimo reparto, che copre un’area di circa 4,5 mila m2, è stato progettato in ottica ‘Industria 4.0’ e viene costantemente implementato con tecnologie efficienti e all’avanguardia ed è stato dotato di camere bianche all’interno delle quali vengono confezionati, in atmosfera modificata e in sottovuoto, sia i prodotti in crosta (porzioni di svariate dimensioni) che quelli scrostati (grattugiati, a scaglie, ecc.).


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Grazie alla sua particolare posizione, in quanto si- metri di altitudine”. Il caseificio di Enego rappresenta tuato in un territorio dove s’intersecano tre differenti anche un esempio particolarmente virtuoso di filiera zone geografiche d’origine, il caseificio Casearia Mon- corta a salvaguardia del paesaggio alpino e a sostegno ti Trentini può vantare la produzione di tre formaggi delle comunità montane. Un impegno che Casearia a marchio Dop: l’Asiago, il Grana Padano e il Provo- Monti Trentini promuove, non solo utilizzando una lone Valpadana. A questi si aggiunge un altro fiore materia prima locale (il latte viene fornito da aziende all’occhiello, il Lagorai, un formaggio saporito a pasta agricole che si trovano nel raggio di 90 chilometri da semicotta, oggi prodotto a marchio registrato, la cui Grigno), ma anche continuando ad avvalersi del conricetta è stata rinvenuta quasi per caso sul retro di tributo di piccole realtà, che possiedono pochi capi di una spannarola (strumento utilizzato dai casari per bestiame, il cui lavoro ricopre un ruolo fondamentale la scrematura del latte). Oggi Casearia Monti Trentini per la cura e la conservazione dell’ecosistema alpino. conta più di 120 collaboratori che ogni anno trasfor- L’impegno dell’azienda sul piano ambientale non si mano più di 40 milioni di litri di latte in più di 4 mi- esaurisce qui. Casearia Monti Trentini ha infatti dotalioni di chili di formaggi. Nonostante questi numeri to il proprio stabilimento di un impianto fotovoltaico e l’utilizzo di tecnologie moderne, il caseificio conti- e di un impianto di cogenerazione che permette l’aunua a realizzare i propri prodotti in modo artigianale, toproduzione di energia elettrica, termica e frigorifera. seguendo rigorosamente le tecniche dell’antica arte Quest’ultimo impianto, entrato in funzione ad inizio casearia. “È fondamentale rispettare i disciplinari di 2019, permette di produrre annualmente circa 2,5 miproduzione – spiega Gianluca – ma questo è possibile lioni di kWh che equivalgono a 1.000 tonnellate di anche riproducendo consuetudini e tecniche secolari anidride carbonica non immessa in atmosfera. che vengono tramandate sapientemente da casaro a “Per noi il successo non è determinato solo dal fattucasaro. Come lo si può fare? Grazie all’esperienza e rato, ma anche dai valori che l’azienda è in grado di alle conoscenze di chi questo mestiere lo svolge da promuovere come il rispetto per l’ambiente e i rapsempre con amore e passione. Come Graziano che porti umani che riesce a coltivare. Il legame che ci lega oggi ha ottant’ anni e fa il formaggio da quando ne ai nostri collaboratori va oltre l’interesse economico, aveva quattordici. Per noi è una vera istituzione. Un generando scambio e innovazione. Quest’ultima rapmaestro da seguire, custode di antiche tecniche e di presenta il futuro tutto da scrivere e da inventare. L’attuale crisi del canale Ho.Re.Ca sta influendo anche preziosi segreti”. A Enego, lo storico caseificio non è mai stato chiuso, sulla nostra produzione, ma grazie alla diversificaziooggi fa parte del Consorzio Tutela Formaggio Asia- ne della gamma di prodotti e dei canali distributivi go, rappresentando un vero gioiello della lavorazio- - riforniamo anche la Gdo, l’industria alimentare e il ne artigianale del formaggio. Qui l’Asiago Pressato e normal trade - siamo riusciti a mantenere i volumi l’Asiago d’Allevo vengono realizzati rigorosamente a inalterati. In questo clima di spaesamento il nostro mano secondo il disciplinare ‘Prodotto della Monta- punto di riferimento rimane la figura del fondatogna’. “Questo disciplinare – spiega Gianluca – prevede re ed attuale Presidente Gianfranco. Guardiamo alla che tutta la filiera, dall’erba che mangiano le bovine, sua determinazione, alla sua capacità di interpretare i alla stagionatura del formaggio, avvenga oltre i 600 tempi e cogliere il cambiamento”. (gt)

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I migliori al mondo Nonostante l’emergenza, quella di quest’anno si è rivelata un’ottima vendemmia, tanto che la rivista statunintense ‘Wine Enthusiast’ ha riconosciuto il Trentino come la migliore regione vitivinicola 2020 al mondo.

LA QUALITÀ

della materia prima è buona, sia da un punto di vista fitosanitario sia per quanto riguarda il contenuto zuccherino. La quantità della produzione anche, con valori leggermente superiori a quelli del 2019. In un anno in cui l’emergenza Covid-19 condanna i mercati alla precarietà e all’incertezza, il comparto vitivinicolo trentino registra ottimi risultati nella raccolta delle uve. Al termine di un’annata con andamento climatico regolare, senza eventi meteorologici sfavorevoli, la vendemmia 2020 si è conclusa bene nei vigneti del Trentino, sia per le uve bianche sia per quelle a bacca rossa. “Le operazioni di vendemmia – fanno sapere dal Consorzio Vini del Trentino – sono iniziate attorno a Ferragosto, con le uve destinate alla produzione di vini base spumante. La raccolta delle uve per la produzione di vini fermi ha avuto avvio nell’ultima settimana di agosto, con Chardonnay, Pinot Grigio, Müller Thurgau e Nosiola ed è proseguita con lo stacco delle uve nere, iniziato dopo la seconda settimana di settembre, con Schiava e Teroldego, seguiti da Lagrein, Marzemino, Merlot e infine dai Cabernet”. Come ogni anno, il Consorzio Vini del Trentino, al quale aderisce oltre il 90% delle aziende del territorio (produttori e viticoltori), ha elaborato il proprio report conclusivo con tutti i dati sulla vendemmia 2020: “Le uve bianche, con 896.858 quintali, rappresentano il 76,1% della produzione trentina, mentre le uve nere, con 282.315 quintali, costituiscono il restante 23,9%. Dai valori si rileva che il 69% della produzione di uve trentine è costituito da tre varietà bianche: Pinot grigio (31,8%), Chardonnay (27,6%) e Müller Thurgau (9,6%). Le principali varietà a bacca nera sono invece risultate, nell’ordine: Teroldego (7,3%), Merlot (5,9%), Marzemino (2,4%), Pinot nero (2,1%), Lagrein (2,1%) e Schiava (2,1%). Le uve delle varietà di vite così

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dette ‘resistenti’ (Solaris, Bronner, Johanniter, ecc.) ammontano a circa 3mila quintali, in aumento rispetto alle scorse annate”. Un’annata positiva, dunque, come confermano anche i principali protagonisti del settore, sia per le basi spumanti sia per le altre uve. In casa Lunelli, nei vitigni delle Cantine Ferrari, la raccolta è stata molto buona e particolarmente lunga. “Abbiamo cominciato a vendemmiare il 17 agosto – racconta Marcello Lunelli, vice presidente delle Cantine Ferrari – con un certo anticipo rispetto agli anni precedenti, e abbiamo terminato il 24 settembre. È stata, prima di tutto, una vendemmia lunga, molto lunga, durata 40 giorni. Probabilmente la vendemmia più lunga della nostra storia. Questo cosa significa: che, sfruttando le differenti quote altimetriche dei nostri vigneti, compresi tra un minimo di 300 metri e un massimo di 850 metri, abbiamo potuto seguire con attenzione le fasi di maturazione dei frutti, cominciando a raccogliere dalla bassa collina per poi salire gradatamente verso le colline più alte. La gradualità della raccolta, che ha seguito i ritmi naturali delle diverse altitudini, ci ha consentito di lavorare con grande calma e senza frenesia, selezionando la materia prima mano a mano che giungeva in cantina e ottimizzando al massimo la qualità delle uve. Una raccolta molto dilatata e graduale, quindi, che ha premesso di lavorare in cantina con tranquillità. Non accade spesso. Ricordo alcune vendemmie, le più frenetiche, costrette in 15 giorni o poco più. In quelle situazioni si è obbligati a lavorare velocemente e senza respiro. L’andamento particolarmente lungo di questa vendemmia si deve a due circostanze. In primo luogo, la disposizione dei nostri vigneti su diverse fasce altitudinali. In secondo luogo, il percorso climatico del 2020. La primavera è giunta in anticipo, con temperature


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miti e meteo stabile. Anche nei mesi successi l’annata è proseguita bene. In estate, alla fine di luglio e poi in agosto, abbiamo registrato diversi episodi di pioggia, ma le caratteristiche altimetriche dei nostri vigneti hanno contrastato bene i danni che avrebbero potuto provocare questi eventi. Inoltre, a differenza del 2019, non ci sono state significative grandinate. Sulla base di queste considerazioni, guardiamo con grande fiducia e serenità alla qualità di questo 2020, ottima, con un incremento quantitativo del 5% rispetto all’anno scorso”. Anche per gli altri uvaggi le impressioni sono buone, con la famiglia Togn, alla guida di Gaierhof, che esprime soddisfazione. “L’annata 2020 è cominciata bene – spiega Martina Togn, titolare dell’azienda di famiglia e presidente dei Giovani imprenditori di Confindustria Trento – con clima stabile e perlopiù soleggiato. I mesi estivi sono proseguiti senza sorprese. Poi, ad agosto, ha piovuto molto e abbiamo dovuto reagire. Ma non ci sono state grandinate, se non alcuni episodi scarsamente rilevanti. Siamo giunti così all’inizio della vendemmia molto fiduciosi. La raccolta delle basi spumanti è iniziata per noi con una settimana di anticipo rispetto all’anno scorso. Poi abbiamo proseguito regolarmente con le uve a bacca rossa. Nell’insieme, portiamo a casa ottimi risultati sia nella quantità

sia nella qualità. Siamo contenti e soddisfatti. Da un punto di vista quantitativo, direi che siamo attorno un 5% in più rispetto al 2019. L’aumento si registra soprattutto per le uve rosse, che, l’anno scorso, avevano dato una produzione inferiore alla media. Per quanto riguarda la qualità, riscontriamo valori in linea con quelli degli scorsi anni. Non abbiamo avuto problemi nelle fasi di fermentazione né nelle lavorazioni successive: ciò significa che la materia prima era ottima. Guardiamo avanti con le migliori aspettative e con tranquillità. Ciò che ci preoccupa non sono i nostri vini, ma la situazione del mercato, specialmente per i vini d’annata. A causa dell’emergenza Covid-19, è difficile capire cosa accadrà. Aspettiamo con apprensione i mesi di gennaio e febbraio, l’inverno, per vedere se la stagione si farà. Per i produttori impegnati nella GDO (Grande distribuzione organizzata), le preoccupazioni sono ridotte. Ma per quanti dipendono dall’Ho.Re.Ca (Hotellerie-Restaurant-Catering), il rischio di andare incontro a indici fortemente negativi è alto. Insomma, la materia prima vendemmiata è ottima, le uve portate in cantina sono sane, il prodotto a cui stiamo lavorando sarà eccellente e la quantità è buona: ma stiamo a vedere che cosa ci riserverà il mercato. Fortunatamente, in un anno difficile come questo, il Trentino è stato premiato Da sinistra Lunelli, Fambri e Dolzan

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come regione vitivinicola 2020 nel mondo”. Il riconoscimento viene assegnato annualmente dalla rivista statunitense Wine Enthusiast, da quarant’anni punto di riferimento internazionale nel settore. “Siamo la regione dell’anno – conclude Martina Togn – e non lo siamo per caso: il riconoscimento premia un sistema, un territorio intero e tutti i suoi attori. Per questo è importante. Specialmente in un momento come questo, può essere d’aiuto come biglietto da visita sui mercati stranieri”. Il Gruppo Mezzocorona esprime un parare in linea con gli altri produttori. Stefano Fambri e Maurizio Bassetti, rispettivamente direttore di Nosio Spa e responsabile relazioni esterne del Gruppo Mezzocorona, fanno sapere che: “La vendemmia 2020, complicata dall’emergenza Covid-19, ma gestita con grande attenzione e prudenza dai viticoltori e dalle aziende trentine, si è rivelata molto interessante sia da un punto di vista quantitativo, con un recupero produttivo rispetto al 2019, sia soprattutto qualitativo, nonostante condizioni climatiche non sempre favorevoli, specialmente verso la fine di agosto. Per quanto riguarda le uve per la base spumante (in particolare Chardonnay), raccolte subito dopo Ferragosto, si sono raggiunti livelli qualitativi davvero di eccellenza, con quel mix perfetto tra giornate calde e notti più fresche, che hanno consentito di accrescere l’acidità e di esaltare le caratteristiche di assoluto primato degli spumanti trentini Trentodoc. A seguire le uve bianche (Pinot Grigio, Chardonnay, Müller Thurgau, Gewürztraminer e Sauvignon blanc) hanno beneficiato di un inizio settembre più asciutto, aumentando la loro gradazione e il livello qualitativo, così come le uve a bacca rossa, che, da metà settembre, hanno goduto di condizioni ottime e ottimi risultati, specialmente per l’autoctono principe del Trentino, il Teroldego Rotaliano, ma anche per Marzemino e Pinot Nero, veramente notevoli. Le aspettative sono molto buone per i risultati enologici di questa vendemmia, che consentiranno alla nostra azienda, leader di produzione di quasi tutte le varietà, di offrire ai consumatori ancora una volta vini di eccellenza e di particolare originalità, pur considerando la grave situazione di mercato creata dal permanere dell’e-

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pidemia Covid-19. Ma, con questi risultati e con i prestigiosi riconoscimenti ricevuti a livello aziendale e a livello territoriale, da tutto il Trentino, eletto dalla rivista americana Wine Enthusiast ‘Regione mondiale viticola dell’anno’, siamo convinti di poter centrare ancora una volta i target prefissati”. La conferma di quanto espresso dai viticoltori giunge anche dai distillatori. “Abbiamo iniziato a distillare all’inizio di settembre – racconta Stefano Marzadro per la Distilleria Marzadro – e abbiamo terminato verso la metà di novembre. La qualità della materia prima giunta in cantina è ottima: una bella produzione, con uve sane e profili qualitativi ben equilibrati. Siamo sicuri di poter lavorare molto bene su tutta la nostra gamma di prodotti. Come quantità, invece, registriamo qualcosa in meno rispetto all’anno scorso. Ma non è un dato che ci preoccupa. Possiamo lavorare a magazzino. Il vero problema è il mercato, con la battuta d’arresto che ha colpito il settore dell’Ho.Re.Ca. La situazione è ancora drammatica e siamo in piena crisi”. Riscontri positivi giungono anche da Villa de Varda, per la famiglia Dolzan, distillatori da 6 generazioni. “Nella produzione delle nostre grappe – spiega Mauro Dolzan, socio dell’azienda – utilizziamo per la maggior parte buccia d’uva del Trentino, circa il 90%: sia da un punto di vista aromatico, sia da un punto vista più tecnico, si tratta di un prodotto di eccellenza. Negli ultimi vent’anni la qualità complessiva delle uve, delle vinacce e del prodotto è cresciuta molto e ora, per mantenere alto lo standard qualitativo, siamo meno dipendenti dall’andamento climatico. Con i nostri fornitori, inoltre, abbiamo un rapporto stretto di fiducia reciproca. Dichiariamo il loro nome nell’etichetta delle bottiglie: questo ci permette di lavorare d’intesa per il raggiungimento dei più alti profili qualitativi. Siamo molto soddisfatti anche per quanto riguarda la nostra produzione con uve non autoctone, circa il 10% delle nostre grappe: mi riferisco, per esempio, alla materia prima che abbiamo raccolto dalla Toscana (vinacce di Brunello di Montalcino - Castello Romitorio), dal Piemonte (Barolo – Cantina Massolino) e dalla Valpollicella (Amarone – Bertani)”. (adb)

associazione

speciale alimentazione


29 associazione

Nelle scorse settimane le assemblee elettive delle Sezioni merceologiche di Confindustria Trento. Ecco i presidenti.

SEZIONE

Servizi alle imprese, engineering e finanza Quadriennio 2020-24 PRESIDENTE DI SEZIONE

VICEPRESIDENTE DI SEZIONE

Alberto Gasperi Centro Studi Interprofessionale Srl

Elena Sacchetti Assiconsult Srl

COMITATO DI SEZIONE

Marco Battisti Cercasì di Battisti Marco & C. Sas

Luca Domenico Genovese

Maria Raffaella Caprioglio Umana Spa

Alberto Chilovi

Vincenzo Circosta

Antonella Erbisti

Studio Aziendale Sas di Alberto Chilovi & C. STP Sas

Homeland Sicurnet Srl

Win Sport Srl

Massimo Lazzeri

Luca Oss Emer New

Giuseppe Putignani

Alessio Romani

AGIS-ANEC Delegazione 3 Venezie Alt

Engineering Srl

Nitida Immagine Srl

Lean Evolution Srl

Sergio Sighel

Luca Steinwandter

Giovanni Tamanini

Emanuel Wegher

Andrea Zambelli

Laboratorio Trentino Srl

ENG Group Srl

Improshare Srl

Wegher Srl

Recapito Certo Srl

Tempor Spa

COMITATO PICCOLA INDUSTRIA

COMITATO CONSIGLIO GENERALE

Sergio Sighel (Laboratorio Trentino Srl) ed Emanuel Wegher (Wegher Srl)

Alberto Gasperi ed Elena Sacchetti

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associazione

I nuovi eletti


30 associazione

SEZIONE

Estrattive, lapideo, porfido e materiali da costruzione Quadriennio 2020-24 PRESIDENTE DI SEZIONE

VICEPRESIDENTI DI SEZIONE

Simone Caresia Euro Porfidi Srl

Paolo Mazzotti Mazzotti Romualdo Spa

Marco Avi C.E.I.S. Trading Srl

COMITATO DI SEZIONE

Alessandro Basso

Rocco Cristofolini

Antonio Nardin

Diego Negriolli

Tiziano Nerobutto

Antonio Basso Trentino Srl

Unionporfidi Srl

Top Center Porfido Srl

Stradasfalti Srl

Nerobutto Tiziano e Francesco Snc

Raffaello Odorizzi

Gianni Pisetta

Luca Pisetta

Gianvittorio Tanghetti

Porfidi Paganella Srl/ E.L.P.P.A. Srl

Porfido Trentino/S.I.L.P.A. Srl

Industria Italiana Porfido Srl

Società Mineraria Baritina Spa

COMITATO PICCOLA INDUSTRIA

COMITATO CONSIGLIO GENERALE

Marco Avi (C.E.I.S. Trading Srl) Luca Pisetta (Industria Italiana Porfido Srl)

Simone Caresia e Paolo Mazzotti

SEZIONE

Energia e servizi per l’ambiente Quadriennio 2020-24 PRESIDENTE DI SEZIONE

VICEPRESIDENTE DI SEZIONE

Simone Canteri Azienda Consorziale Servizi Spa

Matteo Barbetta Ecotop Srl

COMITATO DI SEZIONE

Massimo Bertoldi

Daniele Bonora

Stefano Campana

Marco Cristoforetti

Solidpower Spa

Pasina Srl

Trentino Acque Srl

Cristoforetti Spa

Marianna Paonessa

Manuela Seraglio Forti

Matteo Ventura

Solesco Srl

Servizi Territoriali Est Trentino Spa

ASM - Azienda Servizi Municipalizzati Tione Spa

COMITATO PICCOLA INDUSTRIA

COMITATO CONSIGLIO GENERALE

Marianna Paonessa (Solesco Srl)

Simone Canteri e Matteo Barbetta

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Massimo De Alessandri Dolomiti Energia Holding Spa


31 associazione

SEZIONE

Meccanica, meccatronica e impianti Quadriennio 2020-24 PRESIDENTE DI SEZIONE

VICEPRESIDENTE DI SEZIONE

Marco Giglioli Sovecar Srl

Luca Arighi Adige Spa-Blm Group

COMITATO DI SEZIONE

Angelo Angeli

Giovanni Cattani

Alessandro Condini

Aldino Cristofolini

Christian Dallago

ZV Meccanica Srl

Siemens Transformers Srl

MPR Srl

Quad Automazioni Srl

Dalmec Spa

Fabio Dandrea

Barbara Fedrizzi

Lia Grandi

Marco Lorenz

Carlo Segatta

Hollander Idrotermica Pohl Franco Srl

Metalife Srl

Smartengineering Srl

Larentis Lorenz Srl

Domolift Elevatori Srl

Ilaria Vescovi

Antonio Zanotti

Tecnoclima Spa

Decos Italia Srl

COMITATO PICCOLA INDUSTRIA

COMITATO CONSIGLIO GENERALE

Angelo Angeli (ZV Meccanica Srl), Barbara Fedrizzi (Metalife Srl), Carlo Segatta (Domolift Elevatori Srl) e Antonio Zanotti (Decos Italia Srl)

Marco Giglioli, Luca Arighi, Giovanni Cattani, Christian Dallago e Lia Grandi

SEZIONE

Sanità e cura della persona Quadriennio 2020-24 PRESIDENTE DI SEZIONE

VICEPRESIDENTE DI SEZIONE

Giovanni Baiardo Studio Odontoiatrico Dott. Giovanni Baiardo Ind.

Elena Andreolli Azienda Consorziale Terme di Comano

COMITATO DI SEZIONE

Donatella Bommassar

Mario Claudio Cariello

Mauro De Iorio

Giuseppe Stilo

Levicofin Srl

Casa di Cura Regina Srl

Tecnomed Trento Srl

Starpool Srl

COMITATO PICCOLA INDUSTRIA

COMITATO CONSIGLIO GENERALE

Mauro De Iorio (Tecnomed Trento Srl)

Giovanni Baiardo

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32 associazione

SEZIONE

Comitato Piccola Industria Quadriennio 2020-24 PRESIDENTE DI SEZIONE

VICEPRESIDENTI DI SEZIONE

Barbara Fedrizzi Metalife Srl

Angelo Messina Enginsoft Spa

Antonio Zanotti Decos Italia Srl

COMITATO DI SEZIONE

Angelo Angeli

Marco Avi

Donatella Cristelli

Mauro De Iorio

Marco Felicetti

ZV Meccanica Srl

C.E.I.S. Trading Srl

Cristelli Srl

Tecnomed Trento Srl

D.K.Z. Srl

William Nicolussi

Fabio Ognibeni

Marianna Paonessa

Luca Pisetta

Fulvio Rigotti

Castellan Saidea Srl

Enrico Ciresa Srl

Solesco Srl

Industria Italiana Porfido Srl

Trento Funivie Spa

Gabriele Rizzardi

Omar Rota

Sandro Santoni

Carlo Segatta

Sergio Sighel

Kriosystem Srl

Bertolin Imballaggi Srl

Santoni Vetri di Santoni S. & C.Snc

Domolift Elevatori Srl

Laboratorio Trentino Srl

Emanuel Wegher

Gianluca Zanivan

Wegher Srl

Eurotexfilati Spa

COMITATO CONSIGLIO GENERALE

Barbara Fedrizzi, Angelo Messina, Fulvio Rigotti e Antonio Zanotti

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33 associazione

Al servizio della comunità Di seguito i nuovi delegati che rappresenteranno, per il quadriennio 2020-2024, il Territorio della Valle di Sole, Val di Non e Paganella e il Territorio Alto Garda e Ledro, Valle dei Laghi

TERRITORIO

Valle di Sole, Valle di Non e Paganella Quadriennio 2020-24 DELEGATO DI TERRITORIO VALLE DI SOLE, VALLE DI NON E PAGANELLA

Giovanni Coletti Ecotrentino Srl VICE DELEGATO PER LA VAL DI NON

VICE DELEGATO PER LA VALLE DI SOLE

VICE DELEGATA PER LA PAGANELLA

Luigi Sartori

Cristian Gasperi

Mara Bottamedi

Sartorilegno Srl

Funivie Folgarida Marilleva Spa

Funivie Valle Bianca Spa

CONSIGLIO GENERALE DI CONFINDUSTRIA TRENTO

Giovanni Coletti

TERRITORIO

Alto Garda e Ledro, Valle dei Laghi Quadriennio 2020-24 DELEGATO DI TERRITORIO ALTO GARDA E LEDRO, VALLE DEI LAGHI

Roberto Cavallini Arconvert Spa VICE DELAGATI PER L’ALTO GARDA

Stefano Cenedese Cartiere del Garda Spa

VICE DELEGATO PER LA VALLE DEI LAGHI

Angelo Angeli ZV Meccanica

Elio Pisoni Distilleria F.lli Pisoni Srl

CONSIGLIO GENERALE DI CONFINDUSTRIA TRENTO

Roberto Cavallini

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34 associazione

Opportunità e sfide post-Covid All’appuntamento di novembre promosso nell’ambito del ciclo “una certa idea di futuro” è intervenuta Alessandra Faggian, esperta in “periferie resilienti”.

IL FUTURO

è nella periferia? Se saprà attrarre capitale umano e fare massa critica, perché da soli non si va da nessuna parte. A dirlo Alessandra Faggian, professoressa ordinaria direttrice dell’Area di Scienze Sociali e prorettrice presso il Gran Sasso Science Institute a L’Aquila, protagonista del terzo incontro del ciclo “Una certa idea di futuro”, promosso da

Nuove collaborazioni tra cooperative sociali e imprese profit Confindustria Trento è tra i partner del progetto Euricse sulle nuove filiere produttive ed occupazionali finanziato da Fondazione Caritro. L’iniziativa intende mettere a disposizione del mondo cooperativo e imprenditoriale locale delle linee guida per la sperimentazione di nuove pratiche e la realizzazione di nuove forme di collaborazione. Partendo dallo stato dell’arte in Trentino, e prendendo spunto da quanto avviene nel resto d’Italia e in altri paesi europei, Euricse studierà i settori in cui le cooperative sociali trentine potrebbero realizzare nuove partnership, le modalità secondo le quali strutturarle e gli strumenti normativi e di policy che possono incentivarle. Inoltre, lo studio aprirà lo sguardo anche alle categorie di soggetti fragili che attualmente non sono inclusi nelle categorie di svantaggio riconosciute, come i NEET, i detenuti e gli over 50 provenienti dalla mobilità. La presenza tra i partner di realtà come Confindustria permetterà ai ricercatori di entrare in contatto con la “sensibilità” delle imprese ad aprirsi alla collaborazione con le cooperative sociali.

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Confindustria Trento in collaborazione con l’Università di Trento. Dopo aver passato gran parte della sua carriera accademica all’estero occupandosi di sviluppo regionale e sempre nell’ottica del capitale umano, Faggian è rientrata in Italia e si è stabilita a L’Aquila, dove ha deciso di occuparsi di periferie: “La resilienza – ha spiegato – è un concetto abusato e usato in maniera spesso scorretta. In economia è centrale perché legato a una crisi, a uno shock, al quale si reagisce non per tornare al punto di prima, ma per trasformarsi e andare oltre. È l’insieme di due diverse fasi: quella della resistenza, che si riferisce a quanto un sistema riesce a sopportare uno shock, e quella della ripresa, che inizia quando si pensa alla ristrutturazione e al rinnovo”. Faggian si occupa della resilienza delle aree periferiche, delle cosiddette “aree interne, che in Italia non sono un fenomeno residuale, poiché interessano il 60% del territorio nazionale, il 53% dei comuni, il 23% della popolazione. E che in Trentino coincidono per larga parte con le aree montane”. Su quali asset si sviluppa la resilienza delle aree interne? Sull’adeguamento dell’offerta dei servizi essenziali e su progetti di sviluppo locale, declinati su aree specifiche di intervento. E il Covid? Offre opportunità per le aree periferiche? “È uno shock che ha reso possibile una prima decentralizzazione della funzione lavoro: ora la strategia del telelavoro entra nelle azioni di sviluppo delle aree interne. Assistiamo a una vera e propria corsa alla place branding: è il caso di operazioni come lo smart working village”. Attenzione però: se le aree periferiche sono competitive sul fronte della qualità della vita, devono fare i conti anche con delle importanti


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criticità, a partire dal divario digitale. E proprio il divario digitale è tra le aree di miglioramento di un territorio periferico come il Trentino, ha evidenziato Fausto Manzana, presidente di Confindustria Trento: “A mio avviso – ha detto lui – una periferia è più resiliente di un agglomerato urbano, perché deve gestire una minore complessità. Lo vediamo con il Covid, acceleratore dei processi in corso. In Trentino possiamo fare affidamento sul nostro territorio e sulle nostre intelligenze. Occorrono progetti di qualità, economicamente sostenibili e che sappiano migliorare il patrimonio, a partire dall’ambiente”. Nel corso dell’incontro, moderato a palazzo Stella da Alessandro Garofalo e diffuso in modalità streaming, è intervenuto anche l’assessore provinciale agli enti locali e ai rapporti con il Consiglio provinciale, Mattia Gottardi: “Siamo un territorio policentrico – ha dichiarato – e siamo abituati ad autogovernarci. Il mondo è cambiato, sono cambiati i rapporti tra territori e politica. Abbiamo trasformato la burocrazia da strumento a palla al piede: credo si debba passare da un modello ingegneristico a un modello

econometrico, per consentire a chi fa impresa, e sappiamo quanto sia faticoso, che ci siano le condizioni per continuare a farlo, per mantenere le persone sul territorio e per importare intelligenze”. Tra gli intervenuti anche Riccardo Felicetti, Pastificio Felicetti, e Mirco Pellegrini, Novurania, testimoni di esperienze di glocalismo, e il prorettore al supporto al sistema produttivo dell’Università degli Studi di Trento Flavio Deflorian. Infine un cammeo di Federico Casalegno, Associate Professor of the Practice, MIT.

E il 26 gennaio si parla di mobilità con Emilio Rossi Si intitola “Next Generation Mobility: Scenarios (after) in the Black Swan” il quarto evento del ciclo di appuntamenti promossi da Confindustria Trento in collaborazione con l’Università degli Studi di Trento dal titolo “Una certa idea di futuro”. Protagonista del webinar, in programma il prossimo 26 gennaio, sarà Emilio Rossi, presidente e cfo della ZF Automotive Italia, Gruppo ZF. Con lui, grazie alla moderazione di Alessandro Garofalo, parleremo di un valore intrinseco alla libertà individuale e collettiva, ovvero di mobilità. Come garantirla in un mondo sempre più influenzato da vincoli di conservazione ambientale e di salute comune? Ci interrogheremo dunque sulle sfide, sui rischi e sulle opportunità con la prospettiva temporale dei prossimi dieci anni. Rossi è stato tra le altre cose anche cfo Italia del Gruppo TRW (ZF dal 2015) dal 2004 e direttore finanziario di Divisione Restraints dal 2001, dopo esperienze finance in multinazionali del settore chimico, hi-tech e fashion. Dal 2019 è membro del Consiglio direttivo dell’Anfia, l’Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica.

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Superbonus 110%: vantaggi e opportunità Un incontro online, promosso da Confindustria Trento, per chiarire i vari aspetti del provvedimento, delineando vantaggi e opportunità per le aziende interessate.

SE NE PARLA

da mesi, proprio in ragione del fatto che si tratta di un’importante opportunità, per i consumatori e per le imprese dei settori interessati. Tuttavia, quello del Superbonus 110% è un tema complesso, che va avvicinato e trattato con cautela, per non correre il rischio di non comprenderne appieno le caratteristiche. Al fine di aiutare le imprese ad approfondire i molteplici aspetti di questo provvedimento, Confindustria Trento ha organizzato, in collaborazione con Habitech e Cassa di Trento, il webinar “Superbonus 110%”. Nel corso dell’incontro vari esperti sono intervenuti per delineare un quadro preciso del provvedimento, soffermandosi in particolare sulle agevolazioni e sulle opportunità di cui potranno usufruire le aziende che saranno coinvolte in qualità di fornitrici di prodotti e servizi. L’appuntamento è stato aperto da Marco Gi-

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glioli, presidente Piccola Industria di Confindustria Trento e presidente Habitech: “Tanto più a seguito del dilagare della pandemia – ha detto – il settore edilizio aveva bisogno di un incentivo importante. Ora c’è. Alle imprese dico: approcciatevi al superbonus per verificare se ci sono gli spazi perché possiate coglierne i vantaggi. Al cliente domestico suggerisco di rivolgersi alla platea di operatori qualificati presenti sul territorio: dai professionisti, tecnici e commercialisti, alle banche”. A seguire sono intervenuti Marcello Periotto, geometra e rappresentante del Collegio Geometri della provincia di Trento, che ha parlato dei requisiti tecnici necessari per accedere al Superbonus; Paolo Bresciani, dottore commercialista presso lo Studio di Consulenza Aziendale Domus, che ha chiarito le opzioni per l’agevolazione, dunque detrazione, sconto e cessione del credito; infine Paolo Pojer, vicedirettore generale della Cassa di Trento, per un focus sulla cessione del credito, dunque sul ruolo di banche e intermediari finanziari. Introdotto dal Decreto Rilancio, con lo scopo di agevolare la ripresa economica, il Superbonus 110% eleva appunto al 110% l’aliquota di detrazione delle spese sostenute, tra il 1 luglio 2020 e il 31 dicembre 2021, per specifici interventi in ambito di efficienza energetica, per gli interventi antisismici, per l’installazione di impianti fotovoltaici e delle infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici. Ma non solo. Tra le novità esso prevede la possibilità per il contribuente di scegliere, in alternativa alla detrazione, lo sconto in fattura da parte dei fornitori di beni e servizi o la cessio-


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ne del credito d’imposta agli istituti di credito. Quest’ultima modalità, in particolare, attraverso il ruolo dato agli istituti di credito e agli intermediari finanziari sta di fatto stimolando lo sviluppo di un mercato dei crediti d’imposta che potrà fare da volano alla ripresa dei settori

economici interessati. Nel suo insieme, il provvedimento, vuole aprire una strada per restituire liquidità al sistema, incentivando lo sviluppo dell’economia e dell’occupazione, rilanciando il settore edile e valorizzando il patrimonio immobiliare in modo sostenibile.

Polo Edilizia 4.0 con Itas e Acli Polo Edilizia 4.0 ha siglato un accordo di collaborazione con Itas Mutua e Acli Trentine per consentire ai soci assicurati di Itas, in linea con le misure individuate dal “Decreto Legge Rilancio”, di accedere ad un processo per la gestione coordinata della richiesta, certificazione e cessione del credito di imposta derivante dagli interventi edilizi specificamente disciplinati. L’accordo è stato firmato da Alessandro Molinari, amministratore delegato e direttore generale Itas, Luca Oliver, presidente Acli Trentine e Andrea Basso, presidente Polo Edilizia 4.0, che rappresenta la filiera degli artigiani, industriali e progettisti del mondo delle costruzioni. Il Polo si occuperà delle consulenze tecniche e progettuali, in linea con la sua missione: promuovere la ricerca e lo sviluppo di processi innovativi e sostenibili per il settore dell’edilizia.

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39 associazione

Verso un "Mondo Nuovo" L’assemblea annuale di Anita, Associazione Nazionale Imprese Trasporti Automobilistici, ha posto l’accento sul ruolo strategico del settore dell’autotrasporto per il rilancio del sistema Italia.

SI È SVOLTA a Napoli, presso lo storico hotel Royal Continental, nel pieno rispetto delle misure di sicurezza per il contenimento del Covid-19, l’assemblea annuale di Anita – Associazione Nazionale Imprese Trasporti Automobilistici. L’evento ha voluto essere un’occasione di confronto e riflessione sul ruolo di un settore strategico per il Paese, divenuto ancora più centrale alla luce dei nuovi scenari determinati dalla pandemia e un appuntamento prezioso per elaborare proposte e strategie per il rilancio del settore, grazie anche ai finanziamenti del Next Generation Eu. "Trasporti e logistica muovono il mondo nuovo. Sosteniamoci" è infatti il titolo scelto per l’incontro di quest’anno, aperto da Vincenzo De Luca, presidente della regione Campania, al cui intervento sono seguiti quelli di: Ennio Cascetta, amministratore unico di Ram, Francesco Vetrò, presidente di Gse Spa, Natale Mazzuca, vice presidente Confindustria con delega all’Economia del Mare e Paola De Micheli, ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti. Un tema, quello di quest’anno, che invita a ripensare l’intero settore, ridefinendone peculiarità e funzioni all’interno di contesti inediti, nell’ambito di un "Mondo Nuovo", in parte da conoscere e in parte da progettare. Il presidente, Thomas Baumgartner, dopo aver ringraziato gli autotrasportatori per la resilienza dimostrata durante il lockdown di marzo, continuando a svolgere un compito prezioso ed essenziale per persone e imprese, si è soffermato sulla necessità di definire in modo chiaro e definitivo il ruolo del comparto, riconoscendo ad esso l’importanza strategica che ricopre per la ripresa dell’economia italiana. Baumgartner ha poi ribadito come, ai fini dello sviluppo del Paese, si rendano sempre più urgenti politiche di innovazione e digitalizzazione, in

grado di interessare e coinvolgere tutte le imprese del settore, dalle più grandi alle più piccole, unitamente a un impegno concreto in termini di sostenibilità ambientale. Un compito che vede Anita impegnata da tempo, in particolare nel rinnovo delle flotte e nell’impiego di carburanti “puliti”, soprattutto dell’idrogeno. Nel corso dell’assemblea privata sono stati rinnovati gli organi direttivi dell’associazione. Per la rappresentanza trentina faranno parte del nuovo Consiglio Generale, oltre al past president - Eleuterio Arcese (Arcese Trasporti Spa), Lucio Sandri (Sandri Autotrasporti srl), Gustavo Rosa (Corriere Rosa Srl) e Stefano Pedot (Autotrasporti Pedot Srl). Emanuele Arcese (Arcese Trasporti Spa) è stato nominato presidente della Sezione di specializzazione Trasporti Intermodali e Contenitori, mentre Pierangelo Baldo, responsabile dell’Area Economia d’Impresa di Confindustria Trento, è stato riconfermato nel Collegio dei Probiviri. (gt)

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Quattro bandi a sostegno delle imprese In un momento così delicato, diventa fondamentale cogliere le opportunità per ricominciare a crescere, innovando la propria impresa e proiettandola verso i mercati internazionali. di GIANLUCA FEDRIZZI, Confindustria Trento

IL NUOVO PORTALE online #RIPARTITRENTINO, voluto dalla Giunta Provinciale per dare visibilità alle diverse opportunità agevolative messe in campo al fine di contrastare l’attuale emergenza pandemica, si va arricchendo sempre più di nuove iniziative. Vogliamo quindi darne una panoramica, ricordando che Confindustria Trento, tramite Assoservizi srl, fornirà il proprio sostegno alle imprese interessate. Bando Qualità in Trentino Si tratta di un contributo a fondo perduto a favore delle Pmi operanti nel settore del commercio al dettaglio, della somministrazione di alimenti e bevande, ma anche imprese manifatturiere industriali o artigiane per la realizzazione di showroom e negozi volti alla vendita dei propri prodotti. Il termine di presentazione della domanda è fissato al 31 marzo 2021. Avviso 2/2020 - Assunzione di manager aziendali L’iniziativa prevede contributi a fondo perduto a favore di Pmi per l’assunzione di un manager qualificato negli ambiti dell’innovazione, digitalizzazione e/o promozione della competitività mediante l’internazionalizzazione, con l’intento di contenere l’emergenza sanitaria Covid-19 e rilan-

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ciare il sistema economico del Trentino. Il termine di presentazione della domanda è fissato al 30 novembre 2021. Misure a sostegno delle aggregazioni aziendali Si tratta di una nuova misura per sostenere le imprese che costituiscono reti e consorzi o procedono all’acquisizione di aziende o di rami d’aziende gestite da soggetti che svolgono imprese in difficoltà aventi sede operativa nel territorio provinciale e che si impegnano per un periodo di cinque anni a garantire determinati livelli occupazionali e a permanere sul territorio provinciale. Il termine di presentazione della domanda è fissato al 30 giugno 2021. Avviso 3/2020 - Interventi per progetti imprenditoriali in aree montane Con una dotazione finanziaria pari a 5 milioni di euro, intende sostenere le Pmi situate in aree montane (sede in un Comune del territorio provinciale al di sopra dei 400 metri. e con popolazione non superiore a 7mila abitanti) per lo sviluppo di progetti imprenditoriali finalizzati ad introdurre prodotti e/o servizi nuovi o innovativi sul mercato e a rilanciare l’economia di tali territori a seguito dell’emergenza Covid-19. Il termine di presentazione della domanda è fissato al 25 gennaio 2021.


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Diritto del lavoro e normativa emergenziale Si è svolto ai primi di ottobre l’incontro, organizzato dall’Area Lavoro e Welfare in collaborazione con Umana Spa, rivolto agli HR manager per approfondire le tematiche giuslavoristiche toccate dalla normativa emergenziale. di MONICA VIDI, Confindustria Trento

OGGI PIÙ che mai, in un momento in cui è impossibile riunirsi, incontrarsi in presenza, confrontarsi di persona a margine degli eventi – momento che spesso si rivela uno di quelli di maggior valore in tali occasioni – Confindustria Trento è consapevole che questa esigenza si fa ancora più forte. È infatti in questo periodo segnato dalle restrizioni, ma anche da una rapida ed incessante evoluzione normativa, che maggiormente si avverte il bisogno di un confronto con i colleghi. Questa consapevolezza fa da sfondo a tutte le attività dell’Associazione, e ovviamente anche a quelle dell’HR Group. L’Area Lavoro e Welfare ha quindi organizzato, grazie alla partnership con Umana Spa, uno dei consueti incontri – ovviamente in videoconferenza – per consentire agli HR manager ed imprenditori di approfondire le novità in materia giuslavoristica e confrontarsi, oltre che fra di loro, anche con due esperti: Filippo Valcanover e Leonardo Fabretti di Umana Spa. L’intervento di Fabretti – responsabile area legale e contrattualistica di Umana – è stato incentrato sull’assetto normativo emergenziale dopo il cd. Decreto “Agosto” che si pone la principale finalità di arginare la perdita di posti di lavoro e di incentivare quindi assunzioni e proroghe. Fabretti ha fatto il punto sul tema dei contratti a termine che, così come il licenziamento, sono spesso oggetto di interventi normativi di modifica. Fabretti nel sottolineare la stratificazione normativa avvenuta in questi mesi, ha raccomandato particolare attenzione nell’utilizzo delle proroghe e rinnovi. Particolare attenzione è stata dedicata al tema

dei rinnovi a – causali, in particolare sulla possibilità, in deroga all’art. 21 del D.Lgs. n. 81/2015, di prorogare o rinnovare contratti a tempo determinato per un periodo massimo di 12 mesi e per una sola volta, pur sempre nel rispetto del termine di durata massima di 24 mesi, senza necessità delle causali. È stata poi ripercorsa la tematica degli ammortizzatori sociali del periodo emergenziale, analizzandone dimensione temporale, caratteristiche, aspetti procedurali. L’art. 1 del Decreto Legge “Agosto” tratta infatti di “Nuovi trattamenti di cassa integrazione ordinaria, assegno ordinario e cassa integrazione in deroga” prevedendo nuovi pacchetti che danno vita ad un nuovo contatore, che però va ad assorbire parzialmente le settimane, precedentemente richieste ed autorizzate, che siano state fruite in periodi successivi al 12 luglio 2020. Permettendo quindi di fruire delle 36 settimane solo ai datori di lavoro che avevano già esaurito il precedente plafond alla data del 12 luglio 2020. Successivamente Filippo Valcanover, avvocato specializzato in Diritto del Lavoro e Previdenza Sociale e Diritto Sindacale, ha approfondito il divieto di licenziamento e la deroga prevista dall’art. 14 c.3 del Decreto Legge 104/2020 in caso di accordo sindacale. La norma prevede infatti tale deroga “…nelle ipotesi di accordo collettivo aziendale, stipulato dalle organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative a livello nazionale, di incentivo alla risoluzione del rapporto di lavoro, limitatamente ai lavoratori che aderiscono al predetto accordo…”, aprendo quindi ad una risoluzione del rapporto del tutto eccezionale

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nel contesto di pandemia attualmente vigente. Ed è sugli aspetti di tale previsione eccezionale che Valcanover si è soffermato, partendo – dopo un’attenta analisi letterale della norma – dalle condizioni di accesso, la prevista fruizione dell’indennità di disoccupazione e il relativo ticket di licenziamento. L’avvocato quindi, alla luce di un inquadramen-

to generale di questa nuova fattispecie, dopo averla puntualmente differenziata da quella del licenziamento collettivo, ne ha analizzato criticità e possibilità di fruizione. Come di consueto al termine degli interventi degli esperti è stato lasciato spazio alle domande dei partecipanti, che sono state utili spunti di confronto e approfondimento di specifici profili.

Gli industriali e il turismo montano Partner della kermesse, anche Confindustria Trento è stata tra gli ospiti della XXI Bitm - Le Giornate del Turismo Montano promossa da Confesercenti del Trentino. L’Associazione è intervenuta con il presidente Fausto Manzana a proposito del “turismo che verrà”, tema di questa edizione: “Insieme - ha detto lui - riusciremo a muoverci per la costruzione di un nuovo turismo: dobbiamo farlo perché si tratta di un segno distintivo del nostro territorio. Parliamo in continuazione del cambiamento che verrà, ma se vogliamo che le cose cambino dobbiamo agire adesso”. L’intervento del nostro direttore generale Roberto Busato si è mosso invece nell’ambito del confronto sull’idea del “lavorar viaggiando” lanciata dalla direzione scientifica dell’appuntamento: “Voglio sperare - ha evidenziato lui - che lo smart working diventi uno strumento di lavoro intelligente, e che questa debba essere un’occasione per ripensare l’azienda e far guadagnare in produttività il nostro paese”. Di innovazione ha parlato infine Francesco Orefice, vicepresidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Trento, il quale ha esortato all’adozione delle tecnologie digitali in un’ottica di risposta alla pandemia, ma anche come concreta opportunità di espansione del proprio business.

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UNA CERTA IDEA DI FUTURO Uomini, società e territori in un mondo che cambia Confindustria Trento e Università degli Studi di Trento riflettono sui nuovi scenari in una serie di appuntamenti con le idee, con il contributo di testimoni accademici e del mondo delle imprese di respiro nazionale e internazionale.

08.09.2020

06.10.2020

Predittività finanziaria per la sostenibilità dei mercati internazionali

The role of innovation in the new normal

EDOARDO NARDUZZI

ALBERTO SANGIOVANNI VINCENTELLI

24.11.2020

26.01.2021

Periferie resilienti: Opportunità e sfide postCovid

Next Generation Mobility: Scenarios (after) in the Black Swan

ALESSANDRA FAGGIAN

Dialoghi e incontri a più voci (condotti e moderati da Alessandro Garofalo). In collaborazione con:

EMILIO ROSSI

Tutti gli eventi si tengono a partire dalle 17.30. Per partecipare, inviare un’email a ideadifuturo@confindustria.tn.it


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education

education

“Tu sei”: premiazione straordinaria da remoto Si è conclusa con la singolare cerimonia di inizio autunno la XII edizione del prestigioso progetto di collaborazione tra scuola e impresa, che ha coinvolto 710 studenti e 19 imprese.

CERIMONIA INSOLITA,

ma pur sempre emozionante, quella che si è tenuta a inizio ottobre per la premiazione dei migliori progetti dell’anno scolastico 2019/2020 iscritti al concorso “Tu sei”: l’iniziativa che da dodici anni promuove una stretta collaborazione tra scuola e impresa, grazie ad un protocollo d’intesa sottoscritto tra la Provincia autonoma di Trento e Confindustria Trento. 19 i progetti (8 quelli in concorso), 16 le scuole, 710 gli studenti coinvolti e 19 le imprese: questi i numeri della XII edizione, portata a termine nonostante la particolare situazione in cui si sono trovate ad operare aziende e istituzioni

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scolastiche durante lo scorso anno scolastico soprattutto nel corso del lockdown. La commissione esaminatrice ha espresso un particolare apprezzamento a studenti, insegnanti, dirigenti scolastici e imprenditori e ha messo in luce lo sforzo straordinario attuato dai partecipanti e la capacità di innovazione emersa dalle soluzioni inedite che hanno caratterizzato questa edizione. Via streaming dunque l’evento finale di premiazione dei migliori progetti in concorso, realizzati dalle scuole (secondarie di primo grado, secondarie di secondo grado e di istruzione e formazione professionale) e dalle imprese in-


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dustriali associate a Confindustria Trento. Alla cerimonia di premiazione sono intervenuti Maurizio Fugatti, presidente della Provincia autonoma di Trento; Fausto Manzana, presidente di Confindustria Trento; Stefania Segata, vicepresidente di Confindustria Trento; Mirko Bisesti, assessore all’istruzione, università e cultura della Provincia; il direttore generale di Confindustria Trento Roberto Busato; la sovrintendente scolastica della Pat Viviana Sbardella; la dirigente del servizio formazione professionale, terziaria e funzioni di sistema della Pat Cristina Ioriatti; infine Marika Bordin di Südtiroler Sparkasse Ag/Cassa di Risparmio di Bolzano, sensibile sponsor dell’appuntamento.

Lanciata la nuova edizione del progetto Confindustria Trento e la Provincia autonoma di Trento hanno presentato la nuova edizione del tradizionale progetto “Tu Sei”. Un “Progetto di sistema della realtà trentina”, così l’hanno definito i partecipanti, il quale si pone come reale occasione d’incontro tra mondo produttivo, educativo e istituzionale. Un modello vincente che negli anni ha continuato a ottenere riconoscimenti non solo a livello locale, ma anche nazionale, coinvolgendo centinaia di aziende e istituti scolastici. Più di 60 tra imprenditori, manager, dirigenti scolastici e

I progetti vincitori di quest’anno Per la categoria realizzazioni biennali Istituti Compresivi Istituto Comprensivo di Cavalese e La Sportiva S.p.A.

docenti i partecipanti che hanno voluto aderire al momento

Per la categoria realizzazioni annuali Istituzioni Formative Istituto Pavoniano Artigianelli per le Arti Grafiche Trento e FIR Sas di FIR Servizi Srl

le loro idee innovative con competenze progettuali. Tanti gli

Per la categoria realizzazioni annuali Istituti secondari di II grado ITET “G. Floriani” di Riva del Garda e Aquafil Spa

casi anche nel coinvolgimento diretto dei giovani assunti da

Per la categoria realizzazioni biennali Istituti secondari di II grado ITT “G. Marconi” Rovereto e Tessilquattro Spa

di lancio dell’iniziativa. Durante la videoconferenza si è richiamato più volte il valore del progetto, che si costituisce come un’importante occasione di orientamento e di alternanza scuola lavoro per fornire ai ragazzi strumenti per integrare interventi, tra cui quello di Stefania Segata, vicepresidente di Confindustria Trento con delega all’education, che ha ricordato le ricadute positive dell’iniziativa, culminata in alcuni parte dell’azienda partner, per finalizzare le idee sviluppate in prima battuta nell’ambito del “Tu Sei”. In conclusione, gli organizzatori hanno sottolineato come l’appuntamento vada ogni anno oltre la sua caratterizzazione formale, costituendosi di fatto come un’occasione di stimolo e scambio di idee ad alto valore. Merita di essere evidenziato infine il fatto che, nonostante

Una menzione particolare è stata assegnata dalla Commissione al progetto ITE “A. Tambosi” di Trento e Aldebra Spa

molte aziende e istituti scolastici stiano vivendo momenti di

Un particolare premio è stato assegnato dallo sponsor di quest’anno, Sparkasse, per l’impatto digitale al progetto ITT “M. Buonarroti” di Trento e GPI Spa

realizzazioni saranno acclamate, in primavera, in occasione

particolare difficoltà, hanno comunque aderito con convinzione alla proposta di Confindustria Trento e Pat. Le migliori della tradizionale cerimonia di premiazione. (fp)

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46 informazione pubblicitaria

Brigl Trento, il punto di riferimento per il territorio

Soluzioni su misura, una rete nazionale e internazionale capillare e una vasta gamma di servizi per i propri clienti. Sono i punti di forza di Brigl, società specializzata nell’offerta di servizi di spedizione stradale oltre che spedizioni mare & areo, servizi di logistica e servizi doganali, la quale sta investendo ingenti risorse ed energie per rafforzare la propria presenza sul territorio. Con questo obiettivo l’azienda nel 2017 ha aperto la filiale di Trento, situata a Spini di Gardolo, dove Brigl è diventata presto un punto di riferimento fornendo servizi qualificati e con valore aggiunto, garantendo al settore terziario ed all’industria, con la propria gamma di servizi collegamenti giornalieri verso i maggiori hub nazionali ed internazionali, oltre ad aver collegato con navette regolari i due capoluoghi regionali di Trento e Bolzano. “Questo in particolare è un servizio che ci viene molto richiesto - afferma Sebastiano Demetrio Trigilia, responsabile della sede trentina di Brigl -. Dal

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maggio 2017 ci proponiamo come un partner affidabile ed efficiente, con solide radici nel territorio. Con noi i clienti hanno un unico interlocutore, a fronte di un ventaglio di servizi che spazia a 360 gradi nel mondo della logistica e dei trasporti. Una vera e propria consulenza che consente al cliente di ottenere un servizio su misura rispetto alle proprie esigenze”. L’appartenenza a network nazionali ed internazionali di primo livello consentono alla società di offrire servizi affidabili e di assolvere a qualsiasi necessità in termini di trasporto. In particolare, Brigl si occupa di ritiro e consegna di merci in espresso su pallet e collettame tradizionale, spedizioni nazionali e internazionali, carichi completi o parziali con camion dedicati. La filiale di Trento inoltre gestisce i servizi di logistica integrata oltre a picking e packaging per clienti terzi. Tutto questo attraverso una

struttura con adeguate capacità ricettive e una superficie totale di 3.000 mila metri quadrati. “Attualmente operano nella sede trentina dieci persone tra impiegati e addetti di magazzino, a cui si aggiunge il personale viaggiante, con undici autisti conclude Sebastiano Demetrio Trigilia -. Ai nostri clienti garantiamo professionalità, efficienza e puntualità. Affidarsi a Brigl significa scegliere un partner unico in grado di occuparsi di qualsiasi esigenza legata alla logistica. Tutto questo grazie alla solida esperienza del Gruppo, unita alla costante volontà di innovarsi nell’ambito di un mercato che è in continua trasformazione. Nella nostra sede di Trento, così come nell’headquarter di Brigl, siamo continuamente impegnati a individuare soluzioni tecnologiche all’avanguardia, garantendo ai nostri clienti una costante evoluzione dei servizi che utilizzano”.


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C’è il nuovo catalogo Assoservizi Uno strumento per affiancare e accompagnare le organizzazioni e le persone in un percorso di crescita condivisa e collettiva: perché assieme possiamo accendere e guidare il cambiamento.

SEMPRE PIÙ

ricco e al passo con le esigenze di uno scenario in continua evoluzione: è in uscita il nuovo catalogo corsi e consulenze di Assoservizi. Uno strumento utile alle aziende che vogliano attivare e gestire i processi di cambiamento, per innovarsi e per innovare. Un catalogo con cui confrontarsi, aprirsi a nuove riflessioni, imparare, o anche, semplicemente, rimanere sempre aggiornati sulle nuove opportunità e sulle novità normative. Assoservizi offre alle imprese e ai collaboratori una ricca scelta di proposte formative e consulenziali suddivisa in tredici aree, con una premessa: quel che non c’è si costruisce insieme. La società di servizi di Confindustria Trento è disponibile a progettare e

organizzare qualsiasi attività formativa possa soddisfare i fabbisogni specifica dell’azienda che si rivolga al suo team. Per affiancare e accompagnare le organizzazioni e le persone in un percorso di crescita condivisa e collettiva. Perché da soli è sempre più difficile. Perché assieme possiamo accendere e guidare il cambiamento. Di seguito i corsi di formazione in programma nel mese di gennaio: Intelligenza emotiva: capire sé stessi per gestire meglio i collaboratori Riconoscere le proprie emozioni per gestire la reattività. Riconoscere le emozioni di disagio per costruire una comunicazione empatica. Ridurre le occasioni di confitto. Comprendere il funzionamento della mente emozionale. 11 gennaio 2021 | 9.00 – 18.00 Public speaking in pillole - edizione serale Il corso offre la possibilità di acquisire gli elementi

Non solo formazione Come d’abitudine, il catalogo 2021 di Assoservizi contiene anche una sintetica presentazione delle attività di consulenza operate dalla società di servizi di Confindustria Trento.

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di base che permettano di parlare davanti a qualsiasi pubblico. La formazione sarà a distanza ma con una metodologia fortemente esperienziale, basata quindi su simulazioni al fine di accrescere le competenze personali di comunicazione pubblica. Attraverso esercitazioni individuali e di gruppo si andrà ad analizzare come comunichiamo con il corpo, con la voce e con le parole in una situazione particolare come quella del public speaking, senza dimenticare le differenze tra il parlare in pubblico in presenza e online. Una particolare attenzione verrà inoltre dedicata alla gestione stress che talvolta provoca il parlare di fronte alla platea: scopriremo insieme che si può trasformare lo stress in forza e perfino divertimento. 12, 19, 26 gennaio 2021 | 20.00 – 22.30

formali per porlo in pratica. La disciplina emergenziale anti-pandemia, emanata da febbraio 2020 ad oggi, ha suggerito e poi anche imposto alle organizzazioni il massiccio ricorso al lavoro in modalità “da remoto”, con forme semplificate fin tanto che dureranno la pandemia e lo stato di emergenza. 15 gennaio 2021 | 9.00 – 13.00

I contratti agevolati per l’anno 2021 e le novitá nella legge di bilancio 2021 Lo scopo del corso è quello di fare il punto della situazione sulle agevolazioni contributive e fiscali attualmente in vigore sulle nuove assunzioni, tenuto conto in particolare delle novità contenute nella Legge di Bilancio per il 2021 13 gennaio 2021 | 9.00 – 13.00

Lean per la supply chain (supply chain scale-up) Mettere a fuoco gli elementi di base per essere fornitori di grandi aziende e partecipare alle catene di fornitura complesse, in cui è necessario accrescere le capacità individuali e di filiera per migliorare il “livello di prontezza” dell’intera Supply Chain ed assecondare qualsiasi variabilità nella domanda del cliente finale. 26 gennaio 2021 | 9.00 – 18.00

Smart working: dall’emergenza a un nuovo modo organizzato di lavorare Lo svolgimento di attività lavorative in regime subordinato attraverso la modalità “agile” o “smart” è disciplinato da una manciata di norme del 2017 che dettano ai datori di lavoro gli adempimenti

Formazione obbligatoria FORMAZIONE PREPOSTI e AGGIORNAMENTO PREPOSTI 14 gennaio – orario 9-18 FORMAZIONE GENERALE E SPECIFICA 21 e 22 gennaio – orario 9-18 FORMAZIONE RLS 26 gennaio | 2 febbraio | 9 febbraio | 16 febbraio orario 9-18

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Inizio modulo Sviluppa presentazioni efficaci Il corso intende spiegare come usare in maniera efficace lo strumento per la redazione di presentazioni in MS PowerPoint al fine di sviluppare una comunicazione ottimale per chi ascolta. 15 gennaio 2021 | 9.00 – 18.00

Le procedure sotto-soglia e gli affidamenti diretti nel codice degli appalti, nelle linee guida dell’anac e nei più recenti provvedimenti emergenziali Fornire un quadro aggiornato delle procedure di affidamento degli appalti pubblici di lavori, servizi e forniture, con particolare riguardo alla disciplina speciale del Decreto semplificazioni ed all’applicazione del principio di rotazione. 27 gennaio 2021 | 9.00 – 13.00 Gestione efficiente degli investimenti nell’industria 4.0 L’obiettivo del corso è quello di trasmettere a manager e responsabili aziendali quelli che sono gli step efficienti per definire e sviluppare un progetto di innovazione industriale 4.0. 29 gennaio 2021 | 9.00 – 18.00


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Un nuovo capitolo sta per iniziare MAV ha ceduto la totalità delle proprie quote alla Fenner Precision Polymers, multinazionale del Gruppo Michelin. Zamboni, ceo di MAV: “Siamo diventati troppo grandi per rimanere piccoli”.

É UN NUOVO INIZIO

quello che sta per intraprendere MAV Spa, impresa con sede sull’Altopiano della Vigolana, specializzata nella progettazione e produzione di unità di collegamento per attrito: calettatori, shrink disc, giunti rigidi e altri prodotti in metallo. Nel corso di una conferenza stampa, tenutasi lo scorso 2 dicembre, i vertici aziendali hanno infatti comunicato ai giornalisti l’avvenuta acquisizione del 100% delle quote dell’azienda da parte di Fenner Precision Polymers, multinazionale del Gruppo Michelin, leader mondiale nella tecnologia dei polimeri rinforzati. Forte crescita potenziale, aumento di quote di mercato e opportunità di sfruttare i numerosi vantaggi associati a una catena di fornitura globale sono tra i motivi citati per l’acquisizione. “Sebbene MAV sia una piccola azienda – ha dichiarato Sandro Zamboni, ceo di MAV – se vista attraverso gli occhi della globalizzazione può vantare grandi competenze. Siamo riusciti a penetrare mercati distanti, rafforzare le relazioni con i clienti e guadagnare fiducia e rispetto. Tuttavia, siamo diventati troppo grandi per rimanere piccoli. Questa iniziativa consente a MAV di entrare in un’organizzazione multinaziona-

le più grande e la posiziona meglio per servire tutti i mercati”. Un annuncio che Zamboni ha comunicato con orgoglio, ma anche con commozione e nostalgia, ricordando come la storia di MAV sia intrecciata a quella della sua vita, della sua famiglia e dei suoi collaboratori, con i quali ha sempre avuto un rapporto di stima e affetto. Consapevole che per crescere e progredire è inevitabile dover rinunciare a qualcosa, Zamboni affida ora la sua attività ad una realtà che saprà darle il posto che merita sui mercati internazionali, riconoscendone il valore e rispettandone l’identità. La sede di MAV rimarrà sull’Altopiano e tutto il personale, formato attualmente da 30 collaboratori, manterrà il proprio ruolo. “Abbiamo avuto modo di apprezzare la professionalità delle persone della MAV – ha spiegato Jack Krecek, divisional managing director di Fenner Precision Polymers – e rimarrà tutto così com’è. In circostanze ideali, tutte le parti traggono vantaggio da un’acquisizione, e questo è sicuramente il caso. Tutti i clienti, compresi quelli dei mercati sottoserviti ed emergenti, trarranno vantaggio dalla combinazione delle nostre competenze tecniche, dalla velocità di immissione sul mercato e dai tempi

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di consegna. MAV continuerà a operare con il suo apprezzato marchio, ottenendo al contempo l’accesso a una forza vendite globale con importanti relazioni con i clienti. Questo consente a Fenner Precision Polymers di diventare leader mondiale nei dispositivi di serraggio per attrito. L’acquisizione fornisce alla nostra azienda ulteriore competenza nel campo del design tecnico, ci consente di integrare verticalmente le soluzioni e di migliorare notevolmente il nostro posizionamento nella catena di fornitura globale”. L’obiettivo è infatti quello di incrementare il business e non è esclu-

so che, in un futuro non molto lontano, la linea di produzione di unità in metallo, attualmente dislocata negli Stati Uniti, venga trasferita nello stabilimento trentino. Forse non è un caso che la Fenner Precision Polymers, faccia parte del Gruppo Michelin, una realtà che ha avuto un ruolo significativo nella storia di Trento per ben 80 anni, dal 1927 al 1997, anno in cui lo stabilimento è stato chiuso. Ora Michelin è pronta a tornare, in forma diversa e innovativa. MAV è pronta a cogliere la sfida. Bisogna lasciare qualcosa indietro per poter andare avanti. (gt)

Calettatori, shrink disc e giunti rigidi Dal 1989 MAV progetta e produce unità di calettamento, ossia elementi che permettono di unire tra loro componenti diverse, come avviene nel caso della ruota montata sul proprio asse. Nel catalogo di MAV troviamo Calettatori, shrink disc e giunti rigidi. Il calettatore è un oggetto in metallo a forma cilindrica composto da due o più anelli collegati tra loro attraverso superfici coniche e fissati da una serie di viti. Infilando le componenti da bloccare all’interno degli anelli e fissando questi ultimi tramite le viti, disposte lungo l’intera circonferenza, si crea un attrito tale da saldare in modo stabile gli elementi. Vengono utilizzati ad esempio per collegare gli alberi dei motori elettrici con i pignoni, per bloccare pulegge, ruote dentate e camme sui rispettivi alberi. Il collegamento è rigido e robusto ma con il vantaggio di essere facilmente smontabile senza richiedere particolari attrezzature. Gli shrink disc o dischi di serraggio assomigliano ai calettatori, ma invece di essere inseriti tra albero e mozzo, lavorano dall’esterno del mozzo stesso. Vengono in genere applicati in riduttori di velocità ad albero cavo, di dimensioni anche notevoli: nel settore minerario è comune trovare installazioni che trasmettono qualche milione di Newton per metro. I giunti rigidi vengono invece utilizzati quando è necessario unire tra loro, rigidamente e con la massima precisione, due alberi meccanici, che debbano rimanere allineati e concentrici e attraverso i quali debba fluire l’energia meccanica. Tipica applicazione quella di alberi lunghi che vengono giuntati a settori o, sempre nel minerario, tipica è l’installazione dei gruppi motori (di qualche migliaio di CV) alle linee di nastri trasportatori che possono raggiungere la lunghezza di svariati chilometri. I tradizionali campi di applicazione delle unità di calettamento sono i settori del packaging, dell’automazione e della movimentazione dei materiali, il minerario ed il siderurgico, quello delle macchine utensili, tessili, agricole e tipografiche. MAV è attiva inoltre nella generazione eolica, nel settore medicale e alimentare, nelle applicazioni marine, nella robotica e in molti altri settori che si aggiungono in continuazione grazie alla diffusione dell’utilizzo dei calettatori.

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NUOVE OPPORTUNITÀ DI BUSINESS? C’È UN MONDO CHE TI ASPETTA Trentino Export da oltre 40 anni è punto di riferimento per l’export trentino: una rete di 30 referenti nel Mondo, 21 lingue parlate e 55 paesi coperti rappresentano un’efficiente opportunità commerciale per aprire nuovi scenari di business per la vostra attività

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Brexit: conseguenze per l’industria I risvolti per le imprese dell’uscita del Regno Unito dall’Unione europea sono stati esaminati nel corso di un appuntamento organizzato da Confindustria Trento e Trentino Export in collaborazione con Trentino Sviluppo.

DAL 31 GENNAIO 2020

il Regno Unito non è più parte dell’Unione Europea. Ha avuto inizio un periodo di transizione che si concluderà il 31 dicembre 2020, durante il quale Uk e Ue negozieranno le loro relazioni future. Fino al 31 dicembre il Regno Unito rimarrà dunque soggetto al diritto Ue e parte dell’Unione doganale e del mercato unico UE. Ma dal 1° gennaio 2021 cosa succederà? A questa domanda ha cercato di rispondere il webinar “Brexit: scenari futuri. I risvolti dell’uscita del Regno Unito dall’Unione europea per l’industria” organizzato da Confindustria Trento e Trentino Export in collaborazione con Trentino Sviluppo. Nel corso dell’appuntamento, autorevoli professionisti hanno offerto una valutazione prospettica degli assetti più probabili e delle loro

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conseguenze sui processi aziendali, mettendo in luce eventuali criticità e conseguenze pratiche della Brexit in atto. All’evento, aperto da Barbara Fedrizzi, presidente di Trentino Export, sono intervenuti i partner di Studio Tributario e Societario del network Deloitte di Bologna e Padova Giuseppe Marianetti e Pier Paolo Ghetti; Gabriele Copetti, dottore commercialista IC & Partners Spa; Flaminio Rizzi, director and Business Development manager RIF LINE; Patrizia Vagnarelli, Sales Business Development RIF LINE; Rosanna Perna, avvocato partner RIF LINE e Michele Bandini, Ufficio Mercati Internazionali BPER Banca. Brexit potrà avere impatti sulla mobilità internazionale dei lavoratori sia per quanto atterrà alle procedure immigrative e, pertanto, alla maggiore complessità per le aziende straniere di inviare propri dipendenti in Uk, sia riguardo alla gestione della posizione contributiva del lavoratore alla luce delle previsioni contenute nel Regolamento Ue n. 883/04. Brexit potrà avere anche effetti sulla circolazione dei beni e sulle catene logistiche e produttive paneuropee. La profondità degli impatti pratici di Brexit dipenderà dal contenuto dell’accordo UE-Uk in corso di negoziazione. Infine, Brexit comporterà l’esclusione del Regno Unito dall’applicazione della Direttiva 2006/112/CE in materia di IVA, nonché il venir meno delle misure agevolative previste dalle Direttive Europee in materia di tassazione diretta dei flussi da e per il Regno Unito (dividendi, interessi, royalty e operazioni straordinarie).


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Vietnam: prospettive di business Il Vietnam è il primo Paese asiatico per investimenti nelle infrastrutture e nel corso degli anni ha attuato importanti politiche di liberalizzazione del commercio: tante le occasioni per le imprese. di NICOLÒ ANDREINI, Assoservizi Confindustria Trento

CONFINDUSTRIA

Trento e Trentino Export hanno organizzato, nel corso del mese di novembre, due giornate di consulenze individuali gratuite online, a vantaggio delle imprese associate, di approfondimento sulle numerose prospettive di business che offre il mercato vietnamita. Hanno aderito dieci imprese trentine, di dimensioni e settori diversi, le quali hanno anticipato gli argomenti di interesse che sono stati approfonditi nel confronto riservato, in stretta collaborazione con Octagona Srl e con il suo ufficio di Hanoi. Gli incontri hanno confermato come il mercato vietnamita sia certamente uno dei più interessanti e promettenti dell’Asia. Il Vietnam, anzitutto, ricopre una posizione strategica all’interno dell’Asean, centrale rispetto a tutto il Sud Est asiatico. Il Paese possiede poi un’ampia popolazione in età lavorativa: il 48% della popolazione ha tra i 25 e 54 anni, per complessivi circa 50 milioni di potenziali lavoratori. Il Vietnam è il primo Paese asiatico per investimenti nelle infrastrutture, con più di 250 parchi industriali, e spende il 5,8% del proprio Pil nell’educazione. Soprattutto, nel corso degli anni, il Paese ha attuato importanti po-

litiche di liberalizzazione del commercio. L'ultima è l’Accordo di libero scambio fra Vietnam e UE (Evfta), firmato il 30 marzo e entrato in vigore il 1°agosto 2020, che prevede la quasi totale eliminazione dei dazi doganali tra l’UE e il Vietnam, da attuarsi nel lasso temporale di 7 anni, che coinvolge i principali prodotti europei di esportazione verso il Vietnam: macchinari, automobili e prodotti chimici. Grazie all’Evfta, si prevede che le esportazioni dell’UE verso il Vietnam aumenteranno di €8,3 miliardi all’anno. Per gestire il mercato vietnamita, l’Associazione e Trentino Export hanno stretto una collaborazione con Octagona Srl, struttura specializzata nel supporto consulenziale alle imprese per l’espansione sui mercati esteri, con consolidata esperienza nei principali mercati Asean. Octagona, con il suo staff di stanza ad Hanoi – integrato con una forte presenza in India e partner in vari Paesi dell’Indocina, contribuirà ad aiutare le imprese trentine a espandere il loro business in Vietnam.

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Trentino Export: una nuova partnership Trentino Export ha stretto una partnership con Legalmondo, network legale internazionale. L’intervista a Roberto Luzi Crivellini, fondatore italiano di Legalmondo. di GIORGIO ZAGONEL, Trentino Export

TRENTINO EXPORT,

per venire incontro alle sempre maggiori esigenze delle aziende trentine, ha stretto un accordo di partnership con Legalmondo, network legale internazionale. Questo accordo, nelle intenzioni della Cooperativa e del fondatore italiano di Legalmondo, Roberto Luzi Crivellini, avvocato specializzato in diritto del commercio internazionale, joint venture e accordi di distribuzione, vuole aiutare le aziende del nostro territorio ad affrontare i mercati esteri con maggiori strumenti e competenze. Roberto Luzi Crivellini, cos’è Legalmondo? È una piattaforma di servizi legali internazionali, creata nel 2015 con sede a Verona. Ad oggi siamo presenti in 46 paesi con 130 avvocati. Com’è nata l’idea di Legalmondo? Il progetto è nato per dare soluzione ad un problema che affrontano spesso le imprese italiane, quello di trovare un avvocato che le sappia assistere all’estero. Questo passaggio risulta spesso difficile. Legalmondo è nato per colmare questo gap: abbiamo riunito su una piattaforma consultabile online professionisti esperti, con i quali in molti casi lavoriamo da oltre 20 anni: l’imprenditore può agevolmente consultare il nostro

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data base, leggere i profili dei nostri legali nei vari paesi, verificare le aree di specializzazione e contattare direttamente il professionista di interesse. Quali servizi offre Legalmondo? Oltre ad una prima consulenza gratuita di orientamento, diamo la possibilità di lavorare con un avvocato esperto in tutti i paesi in cui siamo presenti, avendo un unico interlocutore in Italia, che gestisce l’incarico. I servizi comprendono la consulenza su contratti e su negoziati internazionali, la costituzione e la gestione di società e joint venture all’estero, la tutela della proprietà intellettuale, i contenziosi. Offriamo anche servizi di consulenza a lungo termine, seguendo l’impresa su tutta l’attività internazionale, coinvolgendo i legali nei vari paesi in base alle specifiche esigenze. Infine, utilizziamo la nostra piattaforma per il servizio di recupero del credito internazionale, con possibilità di contenere molto i costi dell’attività necessaria. Qual è l’innovazione della vostra piattaforma? La principale novità è quella di portare online i servizi legali in tutto il mondo: l’impresa ha un unico interlocutore, in Italia, il quale si incarica di gestire tutte le esigenze e le attività necessarie all’estero in modo semplice e rapido. Anche il nostro approccio al cliente è diverso da quello tradizionale: ci confrontiamo per comprendere gli obiettivi e i processi aziendali proponendo soluzioni pratiche, affiancando l’impresa anche nella loro implementazione quotidiana: è inutile investire in un buon contratto se poi non lo si utilizza in modo corretto. Come si inizia a lavorare con Legalmondo? Generalmente partiamo da una valutazione sull’attività internazionale dell’azienda, seguendo una nostra check-list. Approfondiamo in seguito le risposte insieme all’imprenditore e diamo infine un report gratuito con indicazione di eventuali criticità e azioni raccomandate. Questo primo passaggio è fondamentale, perché ci fornisce un primo quadro di informazioni importanti, sulle quali possiamo indicare all’impresa gli strumenti giusti per mettere in sicurezza il proprio business internazionale.


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Una finestra sulla Cyber Security Un incontro con gli esperti di Cyberoo per difendersi dalla criminalità informatica. di SERENA BEBER, Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Trento

CONOSCERE

e approfondire le nuove forme di criminalità informatica è stata la tematica al centro del webinar, organizzato dal Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Trento in collaborazione con gli esperti di Cyberoo, azienda leader nel settore delle I.T. e della cyber security. Dopo una breve ma efficace carrellata di recenti e importanti attacchi hacker a molti marchi noti e dopo aver informato i presenti della messa in atto di un attacco hacker ogni 39 secondi, gli esperti di Cyberoo hanno messo in evidenza come spesso i bersagli di questi attacchi siano piccole e medie imprese. Molto spesso infatti le Pmi possono essere considerate come un veicolo per arrivare a colpire organizzazioni più note e popolari, compromettendone la reputazione. Perciò “A Chain is no stronger than it’s weakest link – Una catena non è più forte del suo anello più debole”. Ecco perché è molto importante la consapevolezza dei livelli di protezione dei sistemi informatici e delle reti aziendali. In un mondo in cui le connessioni digitali sono in continua espansione e tutti sono connessi, la vulnerabilità di un sistema può causare problemi in altre organizzazioni. Ma come si manifestano questi at-

tacchi? Possono essere attacchi diretti quali, ad esempio, fermi produttivi, perdita di dati o estorsione e ricatti. Oppure possono essere attacchi indiretti, come furto di proprietà intellettuale, perdita di linee di business, violazioni alla privacy, spese legali. Il veicolo per accedere ai dati e intaccare i data base e i sistemi produttivi sono server esposti in rete, desktop remoti vulnerabili oppure le caselle di posta elettronica. Nessuno è esente dal rischio di subire attività criminali sul web ed è per questo che sono necessarie competenze specifiche e strumenti che consentano di mitigare il rischio di minacce alle attività. Occorre dunque verificare periodicamente i server di posta elettronica e i sistemi anti-spam, analizzando ciascuna singola postazione di lavoro.

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Il passaggio generazionale Un incontro, organizzato da Assoimprenditori Alto Adige, ha permesso di chiarire molti aspetti di un tema complesso. Quello del passaggio generazionale all’interno dell’azienda. di MARA DEFLORIAN, Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Trento

L'ASSOCIAZIONE

Assoimprenditori Alto Adige ha organizzato, in modalità online, un incontro di approfondimento su un tema complesso e spesso poco conosciuto: il passaggio generazionale all’interno dell’azienda. Il webinar, al quale ha partecipato anche il Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Trento, ha visto come protagonista e conduttore Massimo Doria, partner e presidente di Kleros, società di consulenza specializzata nella pianificazione del passaggio generazionale e nella tutela del patrimonio familiare e aziendale. Attraverso l’esposizione di dati, statistiche e casi reali di dispersione del patrimonio che avvengono quotidianamente nelle aziende italiane, soprattutto nelle Pmi e nelle società a conduzione familiare, il relatore ha saputo tenere alta la frequenza dei partecipanti, centralizzando la necessità di dare valore alla pianificazione familiare e patrimoniale. È poco noto quanto la cultura

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italiana su questo tema sia di gran lunga differente da quella degli altri Paesi Europei, dove la propensione alla pianificazione preventiva patrimoniale è in percentuale più alta e più diffusa nella cultura dei popoli e delle realtà imprenditoriali. Si noti come solamente il 12,26% degli italiani ha redatto una disposizione testamentaria, mentre la restante percentuale ha deciso di subire la legge trasferendo agli eredi problematiche legate alle comproprietà immobiliari, fiscali, giurisprudenziali, patrimoniali e giuridiche. Negli altri Paesi Europei la propensione a redigere testamento supera di molto quella italiana, anche se non tende ancora ad oltrepassare il 50%. Doria ha delineato in maniera sintetica e chiara i rischi della non pianificazione, le soluzioni di tutela patrimoniale e le modalità per gestire il passaggio aziendale ai figli in termini di collazione ereditaria, in quanto la trasmissione è una parte integrante e la fase cruciale del ciclo vitale aziendale, dopo la creazione e la crescita. È dovere morale dell’imprenditore quello di dedicare preventivamente il giusto tempo per definire una linea strategica di successione, per evitare rischi di aggressione al patrimonio e mantenere unitario un patrimonio familiare in sede successoria. Pianificare preventivamente la destinazione patrimoniale non è quindi un obbligo, bensì un dovere nei confronti dei nostri cari, dell’azienda, e delle famiglie dei nostri collaboratori. Massimo Doria, a conclusione del webinar ha chiarito il concetto citando l’imprenditore e politico Gianni Agnelli: “Tutto quello che ho, l’ho ereditato. Ha fatto tutto mio nonno. Devo tutto al diritto di proprietà e al diritto di successione, io vi ho aggiunto il dovere della responsabilità”.



Palazzo Stella

Via Degasperi, 77 | 38123 Trento T 0461 360000 | F 0461 933551 www.confindustria.tn.it info@confindustria.tn.it


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