CULTURA & DIDATTICA
Dal colore alla forma testo e foto di FEDERICO VINATTIERI
P
iù volte ho trattato in passato i vari aspetti che determinano le fasi della “messa in opera” di un allevamento e di una selezione. Svariati aspetti, alcuni dei quali programmati, altri puramente casuali. In passato ho anche affermato che la fretta è sicuramente il peggior nemico di un allevatore, e quella frenesia iniziale di chi da poco si cimenta nella selezione è comprensibile ma, al contempo, va saputa domare. Ma vi è un altro elemento da tenere a freno, un fattore che può determinare tutto il futuro di un giovane allevatore, ossia la fase del “voglio un po’ di tutto”, quel momento in cui si ha l’imbarazzo della scelta ed in cui non è ancora chiara la giusta strada da percorrere. La fase iniziale per un allevatore esordiente è una di quelle più critiche, poiché il novizio deve, gioco forza, passare per quello stadio iniziale, mosso da prorompente passione, che talvolta comporta anche alcuni sbagli o battute d’arresto causate dalla propria giustificata inesperienza.
Un fattore che può determinare tutto il futuro di un giovane allevatore, ossia la fase del “voglio un po’ di tutto”
58 NUMERO 8/9 - 2021
L’autore all’interno del suo allevamento
Ciò rientra nella norma, e fa parte di quel doveroso “tirocinio” che tutti più o meno dobbiamo affrontare quando ci si addentra in una nuova attività o in un nuovo settore. Proprio in questa fase fa la sua comparsa la bramosia del neofita, quella di inizio passione, la voglia di coprire più campi, di possedere più soggetti, di allevare più razze, così da poter saziare la propria voglia di detenere e di approcciarsi a nuove frontiere. Io l’ho sempre chiamata goliardicamente la “fase del fritto misto”, in cui l’aspirante allevatore o l’ornicoltore
ancora inesperto, incerto di quale possa essere la sua “razza della vita”, brancola un po’ in quell’intercapedine che accomuna tutti i principianti di ogni settore, ossia cade nel calderone del “provo un po’ tutto”, del “devo provare quella razza, ma anche quell’altra”. Del resto, in lingua italiana la definizione esatta di neofita è: “militante sorretto dall’ardore della recente adesione a un’ideologia o a un nuovo ambito”. Dunque, non deve sorprenderci che sia proprio quell’ardore ad indicarci il percorso da perseguire, che