POMEZIA-NOTIZIE
Febbraio 2022
LA MISTERIOSA ESSENZA DELL’UNIVERSO DI ROCCO SALERNO di Carmine Chiodo
C
ON piacere ricevo e leggo questa nuova e stupenda silloge poetica di Rocco Salerno, poeta molto presente e apprezzato nell’ambito della poesia contemporanea, finissimo esegeta di poesia e ferrato critico letterario. Salerno vive di poesia e nella poesia, ha frequentato e frequenta molti poeti, alcuni famosi, ai quali ha dedicato illuminanti studi monografici, come Dario Bellezza e Dante Maffia. Ma egli ha dato pure ascolto e posto l’attenzione su tantissimi altri del Novecento. Superfluo dire che Salerno è un conoscitore profondo di poesia italiana e straniera appartenente a diverse epoche ed egli nei suoi versi talvolta evoca i poeti amati e diletti, studiati con amore e competenza. Personalmente lo conosco da molto tempo e sempre mi ha attratto la sua personalità, seria, pensosa, equilibrata, in continua sintonia con la vita, con la realtà,
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con gli ambienti in cui si muove, con gli incontri che ha, con gli amici che frequenta, con le varie circostanze dalla vita, e da tutto ciò che la vita gli offre giorno per giorno ricava versi di poesia intensamente lirica, emotiva, sensibile che invitano il lettore a leggere i suoi versi, la loro dolce musicalità e tenerezza ma anche le punte più aspre, malinconiche, laceranti, disperanti e angoscianti, urlanti, e poi si sa che la vita del poeta, come in genere la vita umana, come suol dirsi, non è tutta rosa e fiori. Da ogni cosa Salerno fa scaturire poesia, che prima di essere pubblicata viene lardellata di molte correzioni. Egli è incontentabile e, come tutte le persone umili ma valide, dà in lettura agli amici le sue cose prima appunto di pubblicarle, per sentire il loro parere ed eventuali consigli e suggerimenti che egli accetta sempre di buon grado. Salerno è riservato ma quando recita o scrive o parla di poesia salta fuori la sua personalità multiforme, la sua voce diventa un sicuro tramite, con le sue varie inflessioni e soste a farci sentire l’essenza, il bello, il fondo sentimentale e umano che c’è nei versi scritti o recitati. La sua è poesia <<onesta>>, molto onesta, ben lavorata prima interiormente e poi estrinsecata con un linguaggio molto accurato e diretto che corre subito al cuore di chi legge e lo conquista subito, inondandolo di genuina e sentita poesia. Anche in questa nuova silloge Salerno si riconferma un poeta originale e che veramente vale la pena leggere; questa volta è un gatto, un gatto speciale che diventa oggetto di grande e profonda e significativa poesia. Salerno è in sintonia con l’universo e con tutto ciò che l’universo contiene di misterioso ma ricco di dolcezza ed essenza come appunto è in questo gatto che si mostra subito in copertina della silloge ed è ben disegnato da Anna Venanzi. La silloge è dedicata all’umanissima e gentilissima Rita Agresti e a tutte quelle persone che amano i gatti, creati dall’Onnipotente, e per tal motivo, uno dei tanti motivi, un grande scrittore come F.M. Dostoevskij, posto come introduzione alla silloge con altri pensieri di altri autori, ha scritto: << Amate gli animali. Dio ha donato loro i rudimenti del pensiero e una gioia imperturbata. Non siate voi a turbarla, non li maltrattate, non privateli della loro gioia, non contrastate il pensiero divino. Uomo, non ti vantare di superiorità nei confronti degli animali…>>. Tutto