POMEZIA-NOTIZIE
Marzo 2022
WILLIAM FAULKNER Il cantore del Mississippi di Salvatore D’Ambrosio
E
RA il 6 luglio del 1962 e moriva uno dei più grandi scrittori del novecento. Ci avviciniamo dunque ai sessant’anni della sua scomparsa, e mi sembra doveroso un ricordo. La sua opera dilatò in molti campi: la narrativa, la sceneggiatura, la poesia, la drammaturgia. Nel 1949 gli fu assegnato il Nobel per la letteratura, per la grande valenza delle sue opere ritenute importanti per la comprensione del tessuto sociale del sud degli Stati Uniti e in modo particolare di quello in cui era nato: il Mississippi. Nacque, infatti, nella città di New Albany nel 1897 a poche decine di chilometri da Oxford, dove poi il padre, nel 1902, trasferì per motivi di lavoro tutta la famiglia. In questa città si trovò molto vicino alla natura, avendo il genitore intrapreso, tra le altre,
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l’attività di allevatore. In questa felice fase dell’infanzia imparò attraverso i racconti di una domestica i nomi di molte piante, di uccelli e soprattutto delle tante storie contadine connesse. Questo ascolto fu la prima palestra per Faulkner al racconto. Inoltre trascorreva molto tempo con il padre vicino al recinto dei loro cavalli e percorreva boschi e terre intorno alla casa, che vedeva ogni giorno sempre più impoverirsi per l’eccessivo sfruttamento. Durante questi “viaggi” all’aria aperta, aveva modo d’incontrare i lavoratori negri e soprattutto la loro umiliazione di uomini trattati come animali, senza nessuna pietà. Restò affascinato da miti e leggende della sua terra, narrate anche dalle evidenti situazioni che gli si presentavano e dai racconti del suo bisnonno, che aveva scritto e pubblicato alcuni libri di successo. Non fece studi regolari per aver abbandonato la scuola e proseguito da autodidatta. Non ostante il padre fosse amministratore e segretario dell’università non si laureò mai, a motivo della sua inquietudine. Molteplici furono i corsi che intraprese, ma dal punto di vista lavorativo non gli procurarono mai un buon posto. Solo per intercessione del padre riuscì ad essere assunto presso l’ufficio postale dell’università, ma leggeva i libri e le riviste destinate ad altri scontrandosi spesso con i colleghi di lavoro, che lo ritenevano un fannullone. Fece tantissimi altri mestieri per guadagnare dei soldi per pubblicare ciò che cominciava a scrivere. Fu così che nel 1924 diede alle stampe la sua raccolta di poesie The Marble Faun, con scarso successo di vendita. Riprese, per guadagnare qualcosa e per la passione della scrittura, le sue collaborazioni a giornali e riviste quali: Times- Picayune e The Double Dealer. Nei primi mesi del 1926 uscì La paga del soldato, che si rivelò un insuccesso e soprattutto un libro scandaloso.