retail&food 06 2023

Page 8

Foodservice Award, assegnati i premi per le migliori catene di ristorazione

Dieci vincitori, tre menzioni speciali e tantissimi ospiti al Gala di San Siro

Librerie post Covid, la lettura premia il retail

Mapic Italy, focus sulla crescita sostenibile

Aeroporti pugliesi, tutto pronto per l’estate

Giugno 2023 In caso di mancato recapito inviare al CPM di
per
restituzione
previo pagamento resi € 5,00
MIlano Roserio
la
al mittente

PARITÀ DI GENERE, IL TRAGUARDO POSSIBILE

Mentre si stanno affermando i principi riassunti nella sigla E.S.G. (Environmental, Social, Governance) viviamo un momento di conservazione o forse regressione sociale, in particolar modo per la parità di genere, in ambito aziendale e nel retail in particolare.

Recentemente abbiamo, fortunatamente, avuto occasione di assistere alla spumeggiante ripresa di conferenze e convegni in presenza, di leggere programmi e resoconti di tante altre a cui non c’è stata occasione di partecipare direttamente. In quei contesti, di rappresentanza ma anche di sostanza, le donne non contano quasi un tubo. Non ci sono perché non sono invitate a salire sui palchi, semplicemente.

O se ci sono è incidentale e fortuito: 1/4, 1/8. Tranne rare e lodevoli eccezioni.

Da una parte ci può essere una mancanza di attenzione in chi organizza: spesso, con qualche sforzo di ricerca in più, si potrebbe dare voce alle donne: al loro punto di vista, alle loro esperienze, alla loro professionalità.

Dall’altro c’è il dramma, quello vero: alle colleghe, manager, partner, è ancora, troppo spesso, precluso l’accesso alle posizioni dirigenziali e apicali nelle aziende.

Le sguaiate dichiarazioni di Elisabetta Franchi del mese scorso, il silenzio della ministra per le pari opportunità (!) seduta di fronte, l’ignavia degli organizzatori dell’evento che tanto ha fatto discutere a inizio maggio, hanno plasticamente e brutalmente evidenziato che la società è ancora solidamente organizzata attorno e per gli uomini. Lo sanno loro e lo sanno ancor meglio le poche donne imprenditrici o leader aziendali. E non ne fanno mistero, anzi lo accettano o lo subiscono.

La maternità e la famiglia sono un freno, un blocco, per la carriera. La nostra società non è strutturata per una vera parità di genere. In famiglia e sui luoghi di lavoro.

Ma fortunatamente sono sempre più le manager, le dirigenti, le professioniste che stanno acquisendo coscienza di questa ingiustizia e che non sono più disposte ad accettare di partecipare a una gara truccata, la carriera appunto.

E di pari passo sono tanti i colleghi uomini che vivono con disagio organizzazioni aziendali di ispirazione maschile e patriarcale.

Speriamo arrivi presto il momento in cui la “S” di ESG voglia dire soprattutto questo, uguale accesso alla carriera, alla crescita, all’evoluzione. Professionale, familiare e sociale.

EDITORIALE pag. 1 | retail&food | Giugno 2023

INFORMARSI È UN BENE,

NON FARLO MALE:

LEGGI RETAIL&food

RETAIL&food è l’unica rivista italiana specializzata nel travel retail, un settore in forte crescita e con buone prospettive di sviluppo anche per i prossimi anni. Inoltre R&f è uno dei mezzi più apprezzati e consultati da retailers e operatori attivi in outlet e centri commerciali.

Con oltre 10.000 lettori a numero, una presenza qualificata presso tutte le fiere di settore.

10 numeri all’anno, più di 9.000 iscritti alla newsletter, 1 pagina facebook, 181.000 pagine viste grazie allo sfoglio on line della rivista, retail&food è oggi uno dei mezzi più letti, consultati e apprezzati dalle business communities di riferimento.

Abbonati ora a RETAIL&food

Anno 18 · numero 6 giugno 2023

Direttore responsabile

Andrea Aiello

Coordinamento editoriale

Adriano Lovera - adriano.lovera@retailfood.it

In redazione

Paola Oriunno - paola.oriunno@retailfood.it

Contatti info@retailfood.it - www.retailfood.it

Pubblicità e traffico pubblicitario

Roberta Motta - roberta.motta@edifis.it

Hanno collaborato

Alessandro Barzaghi, Monica Cannalire, Patrizio Cataldo, Giulia Comparini, Edoardo D’Ippolito, Luca Esposito, Francesco Fasulo, Paolo Lucci, Roberta Motta, Beatrice Ramazzotti, Kevin Rozario, Mario Sassi

Grafica

Ei! Studio

Foto

Archivio Edifis, Flickr, Fotolia, iStockphoto

Stampa

Aziende Grafiche Printing S.r.l. - Via Milano 3/5

20068 Peschiera Borromeo (MI)

Prezzo di una copia

€ 5,00 - Arretrati € 10,00

Abbonamento

Italia: € 50,00

Europa: € 90,00

Resto del mondo: € 110,00 abbonamenti@edifis.it

Amministrazione amministrazione@edifis.it

Registrazione Tribunale di Milano N° 550 del 06/09/2006

Iscrizione al Registro degli operatori della comunicazione n° 06090

Tutti i diritti di riproduzione degli articoli e/o foto sono riservati. Manoscritti, disegni, fotografie, supporti audio e video anche se non pubblicati non saranno restituiti. Per le fotografie e le immagini per cui, nonostante le ricerche eseguite, non sia stato possibile rintracciare gli aventi diritto, l’Editore si dichiara disponibile ad adempire ai propri doveri.

Ai sensi della legge 196/2003 l’Editore garantisce la massima riservatezza nell’utilizzo della propria banca dati con finalità redazionali e/o di invio del presente periodico. Ai sensi degli artt. 7 e 10 i destinatari hanno facoltà di esercitare il diritto di cancellazione o rettifica dei dati, mediante comunicazione scritta al responsabile del trattamento presso EDIFIS S.r.l. - Viale Coni Zugna, 71 - 20144 Milano, luogo della custodia della banca dati medesima.

retail&food è media partner ufficiale di:

una rivista edita da:

Edifis S.r.l. Viale Coni Zugna, 71 20144 - Milano - Italy Tel. +39 02 3451230 - Fax +39 02 3451231 www.edifis.it

on line con carta di credito o 1
10
50
www.retailfood.it abbonamenti@edifis.it
anno,
numeri,
euro
pag. 3 | retail&food | Giugno 2023 SOMMARIO 4 News 12 News ESG 17 News Opening 4 Stock options 11 Rubrica legale 12 Dal Tabaccaio 15 Retail Glitch 51 Grazie e Scusa 53 Collaborations 59 Duty Free World 60 New Travel Markets RUBRICHE & Co-Branding 36 22 40 58 World Travel Retail 61 News | International 62 News | Servizi e Fornitori 63 Vetrina 64 Cambi di Poltrona 22 FOODSERVICE AWARD 2023 Grande successo per la serata finale del contest. I numeri, le immagini e l’elenco dei vincitori 30 REAL ESTATE | Fiera Mapic Italy 2023 inaugura l’era del retail responsabile 40 RISTORAZIONE | Nuovi Trend Hall o court: purché sia food 44 BRAND | Analisys Acquisizioni in vista per Cirfood Retail, si allarga il portafoglio commerciale 45 TRAVEL | Aeroporti Bari e Brindisi verso un’altra estate da record 48 TRAVEL | Servizi Premium Vip lounge a caccia degli scali italiani 55 EVENTI | Retail Trends ESG sempre più al centro delle scelte 52 FIERE | Diario di Viaggio NRA Show: le impressioni di un italiano a Chicago 56 GDO | Mercato Lidl, metamorfosi di un discount moderno 36 FOCUS | Librerie La lettura premia il retail: più punti vendita dopo la pandemia

KFC Italia, piano per 200 aperture. E arriva il corporate franchisee

KFC Italia cresce nel giro d’affari, pianifica 200 aperture e apporta novità importanti alla governance. Il brand ha chiuso il 2022 con un giro d’affari di 114 milioni di euro, +70% sul 2021, e con una previsione 2023 per 143 milioni. L’anno in corso dovrebbe registrare 20,7 milioni di clienti serviti (+25% sul 2022). Nei prossimi 20 mesi sono previste 38 nuove aperture, in un piano a lungo termine che dovrebbe portare KFC Italia a un totale di 200 ristoranti nel giro di cinque anni. I locali avranno un nuovo design, con colori più chiari e uno stile. Inoltre, sarà introdotto un nuovo modello di franchising con l’ingresso nel sistema di un Corporate Franchisee “che si occuperà anche della gestione diretta di numerosi ristoranti del brand” dice Corrado Cagnola, responsabile di KFC in Italia. Il partner prescelto per questo ruolo è GGC3 srl, una joint venture tra Iverna Holdings Sa ed Essebi Spa. Iverna è una holding domiciliata in Lussemburgo. Essebi un’azienda con sede in Emilia Romagna, già attiva nel settore alimentare.

STOCK OPTIONS

BUY

NEUTRAL SELL

RALPH LAUREN

Il quarto trimestre di bilancio, chiuso il 1 aprile, batte le stime degli analisti e infiamma il titolo. Il colosso Usa ha registrato 1,54 miliardi di dollari di ricavi (+1%), mentre le attese erano intorno a 1,47 miliardi.

CHANEL

Tra i big del lusso, Chanel archivia il bilancio 2022 con 17,22 miliardi di dollari, in aumento del 17%, e con utile operativo a 5,78 miliardi (+5,8%). Come fatturato, l’Asia avanza del 14,3%, l’Europa del 29,6% e l’America del 9,5%.

GEOX

Buona la prima trimestrale di Geox, con ricavi a 223,7 milioni (+21,3%) grazie al buon andamento del canale multimarca (+32,7%) e del franchising (+31,8%). L’attesa dell’azienda per tutto il 2023 è di ricavi in aumento fra il 4% e il 6%.

ORIGINAL MARINES

Buona chiusura di bilancio 2022 per la società napoletana, con 196,3 milioni di euro, +13,5% sul 2021. Il margine operativo lordo si attesta sui 18 milioni, in linea con l’esercizio precedente. Cresce del 27% l’eCommerce.

BENETTON

Prosegue la strategia di risanamento del brand veneto. I ricavi 2022, sopra il miliardo di euro, salgono del 19%, a fronte di un risultato netto negativo per 81 milioni. La perdita è in linea con il piano industriale, che prevede il pareggio dal 2023.

ADIDAS

Il primo trimestre si chiude piatto, con vendite a 5,3 miliardi di euro (-0,5%), eppure gli analisti si attendevano un calo più brusco, anche del 6%. L’utile operativo è stato postivo per 60 milioni di euro. Crescono a due cifre America Latina e Asia-Pacifico.

Trimestrale negativa (chiusa il 29 aprile) per il colosso delle scarpe, con vendite in calo dell’11,4%, a 1,93 miliardi di dollari, e un utile per azione intorno a 70 cent, contro previsioni per 81. Anche per l’intero anno di bilancio l’attesa è di vendite in calo (6%-8%).

ESTEE LAUDER

Il retailer, dopo una trimestrale negativa, ha abbassato le attese per il “full year”, che vedrà un calo delle vendite compreso fra il 10% e il 12%, contro una precedente previsione del 5%-7%. Il titolo, dai 250 dollari di inizio anno, è sceso sotto i 200.

Le vendite salgono a 1,08 miliardi di dollari (+2%) nel trimestre, ma le stime per l’intero anno vengono abbassate. Ora il management si attenda un risultato dei ricavi che sarà piatto o addirittura negativo di qualche punto percentuale.

NEWS pag. 4 | retail&food | Giugno 2023
FOOT LOCKER AMERICAN EAGLE

AIGRIM vs ASPI: la richiesta di abbassare i prezzi affossa il settore

L’associazione AIGRIM si scaglia contro la richiesta pervenuta da ASPI-Autostrade per l’Italia, di abbassare i prezzi di vendita attraverso il meccanismo del PMM (prezzo di mercato medio). Già lo scorso mese di aprile, l’associazione che rappresenta le principali società di ristorazione con concessioni autostradali, aveva richiesto ad ASPI di sospendere il meccanismo, che obbliga a rivedere i prezzi dei “prodotti paniere”, calibrati a quelli praticati da bar e ristoranti nelle zone esterne limitrofe alle autostrade. “Si creerebbe una situazione paradossale nella quale, da un lato, i concessionari beneficiano dell’adeguamento al rialzo dei canoni all’inflazione; dall’altro, viene richiesto alle catene di ristorazione di tenere bloccati i prezzi di vendita o addirittura di adeguarli al ribasso con un effetto deleterio sui margini. In un contesto di mercato inflattivo a doppia cifra questa dinamica non è più sostenibile economicamente dalle catene” ha spiegato il presidente di AIGRIM, Cristian Biasoni (nella foto).

Löwengrube: newco con SAL per lo sviluppo nei centri commerciali

La catena di birrerie di ispirazione bavarese Löwengrube ha siglato una joint venture con la società di consulenza immobiliare SAL Service. Con questa operazione è nata LSM-Löwengrube Shopping Mall, società che si pone l’obiettivo di aprire circa 10 “stube” Löwengrube, in un triennio, all’interno dei centri commerciali. SAL Service, specializzata nella promozione, sviluppo e investimento in grandi operazioni immobiliari, a carattere prevalentemente retail, si occuperà materialmente della parte operativa. Tutti i nuovi locali saranno poi gestiti direttamente da Lowengrube, catena fondata da Pietro Nicastro. L’accordo prevede anche la possibilità, in futuro, di sviluppare il brand Tosca Come spiega un comunicato, tra i progetti in cui SAL Service vanta degli interessi si possono citare il Waterfront di Levante a Genova, Oasys a Cisterna di Latina, Merlata Bloom a Milano e To Dream a Torino.

Unieruo ha chiuso l’esercizio 2022/23 con 2,88 miliardi di ricavi in leggero calo (-2,2%) sull’esercizio precedente. Al 28 febbraio 2023, il canale Retail contava 278 punti vendita diretti, compresi gli shop-in-shop Unieuro by Iper e i punti vendita nel canale Travel. Il canale Indiretto includeva 255 punti vendita della rete di negozi affiliati. Il canale Online (unieuro.it e Monclick hanno registrato una performance positiva. La catena vara, quindi, il piano strategico per l’omnicanalità “Beyond omni-journey” con investimenti per oltre 200 milioni che nelle intenzioni vuole rafforzare il posizionamento distintivo omnicanale di Unieuro. La Società punterà inoltre su nuove acquisizioni e partnership per espandersi in attività e servizi. Prosegue anche la strategia di consolidamento del mercato italiano attraverso acquisizioni di punti vendita. Infine, Unieuro valuterà opportunità di acquisizioni o partnership con operatori esteri.

miscusi, riparte lo sviluppo con il primo format “fast”

La catena di pasta miscusi apre un nuovo punto vendita a Milano nella food district di piazza Gae Aulenti. Si tratta, in sostanza, dell’area ristorazione nel primo piano interrato, adiacente all’Esselunga, che già comprende numerosi brand. A proporre la location è stata direttamente Coima Sgr, che gestisce l’area. Non si tratta del tradizionale formato “ristorante”, ma di una sorta di fast food della pasta fresca. Il locale, 70 coperti per 160 mq di superficie, non prevede il servizio al tavolo, anzi è incentrato sull’ordinazione digitale tramite i totem touchscreen e ritiro al bancone. Ma è anche disponibile l’ordine tramite Qr code. Sul fronte societario, ai soci storici (MIP, Picus, Kitchen Fund, alcuni business angels, lo stesso Cartasegna) si aggiunti anche Amundi e Gaetano Marzotto.

NEWS pag. 5 | retail&food | Giugno 2023
Unieuro, ricavi in lieve calo (-2,2%) e un nuovo piano di investimenti da 200 milioni

Fedegroup (fondi Quadrivio) acquisisce Golocious

Fedegroup, specializzato in ristorazione in outsourcing, ha acquisito la catena di fast food Golocious. La collaborazione fra i due soggetti era iniziata già nel 2020, con l’apertura di una dark kitchen al Nyx Hotel Milan di Leonardo Hotels, ed era proseguita per altre operazioni. Ora il passaggio successivo, con l’acquisto della maggioranza delle quote. Fedegroup gestisce 3 linee di business che includono oltre 45 strutture in tutta Italia, divise tra hospitality, food&beverage negli alberghi e ristorazione retail su strada. La holding Nabucco-Fedegroup è partecipata dal fondo Industry 4.0, uno dei veicoli di investimento di Quadrivio Group, private equity che vede tra i fondatori Walter Ricciotti, attuale amministratore delegato. Golocious vanta oggi 15 locali in tutta Italia, da Milano a Palermo passando per Firenze, Roma, Napoli e Caserta.

Kasanova e Percassi siglano un accordo per il rilancio dei negozi

Dmail

Kasanova e Percassi hanno raggiunto un accordo per lo sviluppo dei negozi Dmail. La partnership prevede l’acquisto da parte di Kasanova di un ramo d’azienda di D-Retail composto da una serie di negozi, il personale di negozio e di sede e altri beni funzionali allo sviluppo del brand Dmail e a insegna Dmail, oltre che i relativi segni distintivi. L’obiettivo degli accordi è di espandere il marchio sul lungo periodo. Il Gruppo Percassi aveva rilevato Dmail nel 2016 nel contesto del concordato preventivo di Dmedia Commerce

S.p.A. Il Gruppo Kasanova, di recente, ha confermato l’avanzamento del piano 2021-2025 che prevede l’apertura di 500 nuovi negozi in franchising. Nel periodo 2021-2022 il marchio ha aperto 200 nuovi negozi in affiliazione.

Il format di pizzerie Ci Sta apre a un nuovo socio e pianifica nuove aperture

Il format di pizzerie Ci Sta, fondata da Nico Grammauta nel 2021, accoglie un nuovo socio finanziatore nella propria compagine societaria. La new entry, attraverso i veicoli Being srl e Dbeing srl, rileva il 65% del capitale di Bianca Srl SB, società proprietaria del marchio Ci Sta e gestore diretto dei punti vendita. L’operazione è stata realizzata con aumento del capitale sociale, che ha portato all’ingresso nella compagine di Enrico Formicola, già responsabile del prodotto dall’avvio del progetto. Nico Grammauta AD della società, ha confermato che tale operazione darà seguito alla seconda fase del programma, ovvero l’apertura di nuovi store su territorio nazionale nei prossimi 24 mesi. Ci Sta è anche diventata Società Benefit e ha intrapreso il percorso verso la certificazione internazionale B Corp, rilasciata da B Lab.

Deichmann: conti record e piano per 30 aperture in Italia

Il rivenditore tedesco di calzature Deichmann celebra i 110 anni della sua fondazione e archivia il 2022 con un fatturato lordo di oltre 8,1 miliardi di euro (6,9 miliardi di euro netti). Nel 2019, l’ultimo esercizio finanziario non influenzato dal Covid-19, il fatturato lordo mondiale era stato di 6,4 miliardi di euro, quindi la crescita rispetto al pre-crisi è del 23%. Per il 2023, si legge in una nota, Deichmann “rimane concentrata sull’espansione autofinanziata, sull’ammodernamento della rete di negozi, sull’espansione coerente del portafoglio di brand e sull’ottimizzazione della strategia omnichannel”. Il 67% del giro d’affari è ottenuto fuori dalla Germania. Una crescita particolarmente forte è prevista per l’Italia dove, nel 2023, verranno aperti circa 30 nuovi negozi e rinnovati altri 14 punti vendita, con un investimento complessivo di 15 milioni di euro. Al 31 dicembre 2022 l’azienda gestiva un totale di 4.565 negozi e 41 negozi online. Gli store in Italia oggi sono più di cento.

NEWS pag. 6 | retail&food | Giugno 2023

Può un unico prodotto Red Dot Design Awards?

Durante l’ultima edizione del concorso SPEED-X™ si è rivelato il protagonista assoluto, un vero esempio di innovazione che ha incantato tutti i membri della giuria ed è stato insignito con il “Red Dot Award”, con l’“Innovative Product Award” e con il più prestigioso dei premi, il “Best of the Best”.

Il pluripremiato SPEED-X™, primo e unico forno in grado di unire la tecnologia di un forno combinato autopulente con quelle di un forno a cottura accelerata, è la combinazione perfetta tra innovazione, velocità (o meglio ipervelocità), iperconnessione, funzionalità digitali di prim'ordine, pulizia ed eleganza.

Multi Italy nominata asset manager del centro commerciale GranRoma

Multi Italy ha ricevuto da Savills il mandato di Asset Management del centro commerciale della Capitale. L’incarico arriva dopo il riscontro dei miglioramenti introdotti da Multi nell’asset (di cui aveva ottenuto la gestione nel 2022) come la creazione di aree di co-working, di zone lounge interne ed esterne e l’inserimento di elementi design e di illuminazione. Grazie a queste novità, GranRoma “sta registrando una crescita a due cifre sia in termini di sales che di footfall rispetto allo scorso anno” si legge nella nota stampa. Aumentato anche il tempo di permanenza. GranRoma, con una GLA di circa 30.700 mq su due livelli e 1.600 posti auto, è stato inaugurato a maggio 2019 e ospita 90 negozi tra cui Zara, Maisons du Monde, H&M, Cisalfa e Mediaworld. Adiacente alla food court al primo piano, si trova un’ampia terrazza rivolta direttamente sull’antico acquedotto Alessandrino.

Parte il restyling del centro Leonardo di Imola (IGD SiiQ)

IGD SiiQ ha presentato i lavori di restyling del centro commerciale Leonardo di Imola, di proprietà del Gruppo dal 2018. Il progetto è stato affidato allo studio di architettura Design International. La trasformazione più importante si concentrerà sul completo restyling interno delle Gallerie, con il rifacimento dei pavimenti, il nuovo disegno dei controsoffitti e la riorganizzazione delle piazze, che conferirà una nuova veste al Centro. La riqualificazione riguarderà anche la food court e l’ingresso, che beneficerà in termini di visibilità dalla strada e sarà integrato con aree sedute e aiuole. L’intero progetto di ammodernamento ha una forte vocazione sostenibile e sarà accompagnato anche da una rilettura dell’offerta merceologica, in linea con le esigenze specifiche del bacino primario e con un focus sul target “giovane”. I lavori, iniziati nel mese di maggio 2023, saranno completati nel primo semestre 2024.

Hippocrates Holding, un nuovo magazzino e 1.000 farmacie entro il 2030

Non si arresta la crescita di Hippocrates Holding, gruppo nato cinque anni fa e che oggi conta 325 farmacie di proprietà Lafarmacia. Il marchio di retail farmaceutico, fondato da Davide Tavaniello e Rodolfo Guarino, ha in programma la costruzione di un magazzino di 10mila mq che rifornirà le farmacie del gruppo migliorandone la gestione degli assortimenti e l’in-store execution. Il nuovo magazzino è stato dimensionato per supportare la crescita del gruppo fino al 2030, in base a una stima che prevede per quella data una dotazione di circa 1.000 farmacie. Oggi il gruppo conta un’acquisizione media di 10 farmacie al mese e mira a raggiungere i 700 milioni entro la fine dell’anno in corso. Nel 2021 è nata la collaborazione con Antin Infrastructure che ha acquisito la maggioranza dell’azienda sostenendo il progetto industriale di lungo periodo. Il gruppo ha da poco aperto un flagship store a Roma in Piazza di Spagna.

Salone Franchising Milano, torna l’evento dedicato a retailer e franchisors

Torna la nuova edizione di Salone Franchising Milano, l’evento dedicato al mondo del Franchisor e del Retailer che si terrà dal 19 al 21 ottobre 2023 all’Allianz-Mico a Milano. Il claim di questa edizione è “Il Futuro è ora, diventa imprenditore!” che trasformerà l’evento in una community aperta e ambiziosa. Il salone è l’unico evento in Italia che si rivolge a Retailer & Franchisor, Startup e Franchisee, raccogliendo in un solo momento i principali player del mercato. A rafforzare il progetto, la presenza di tutte le associazioni di settore - Assofranchising, Confimprese, Federfranchising - che metteranno a disposizione il loro prezioso know-how sia in vista della preparazione dell’evento, sia durante la manifestazione, con iniziative dedicate ai loro soci e agli aspiranti imprenditori.

NEWS pag. 8 | retail&food | Giugno 2023

Farinetti si prende Fico, investimento da 15 milioni

Oscar Farinetti acquisisce al 100% il parco Fico di Bologna. Dopo le gestioni Primori e Cigarini, la famiglia piemontese prende in mano la società di gestione, la Fico srl, mentre Coop Alleanza, finora socio al 50%, uscirà dalla gestione ma resterà come azionista e finanziatore nel fondo immobiliare cui viene versato un affitto. Il nuovo presidente sarà Andrea Farinetti, figlio di Oscar fondatore di Eataly, mentre l’amministratore delegato sarò Piero Bagnasco, ad di Fontanafredda, che sostituisce Stefano Cigarini. L’investimento di rilancio dell’area è di circa 15 milioni. Di questi, almeno 5 saranno versati da Coop, mentre il nuovo piano di sviluppo prevede il raggiungimento dell’utile nel 2026.

Aprile, ingressi in crescita

Microlog segnala per il mese di aprile una crescita delle affluenze nei centri commerciali rispetto al 2022: +8,3%. Migliora il trend anche sul 2019: -12,1%. Tra le performance regionali, spicca il risultato della Puglia con il +12,3% sul 2022 e il -4,5% sul 2019.

PAC2000A Conad acquisisce La Pisana (Roma)

La cooperativa Conad PAC2000A ha acquisito il centro commerciale La Pisana di Roma. L’edificio sarà completamente ristrutturato e la nuova apertura è prevista a Pasqua 2024. Questa acquisizione porta a oltre 900 il numero totale di punti vendita gestiti dal Gruppo.

Acquisti +13%, salgono fashion, beauty e informatica

Nel 2023 gli acquisti online degli italiani crescono del +13% e raggiungeranno 54 miliardi di euro. Abbigliamento, Beauty e Informatica sono i comparti più dinamici, con incrementi di circa il +10%. (fonte: Osservatorio eCommerce b2c Netcomm - School of Management del Politecnico di Milano).

Eurocommercial Properties sbarca in Piazza Affari

Pandora lancia il nuovo format Evoke 2.0 e debutta al To Dream

Il brand danese di gioiellerie Pandora ha inaugurato lo scorso 20 aprile uno spazio presso lo Urban District To Dream di Torino. Si tratta di un nuovo concept del marchio denominato Evoke 2.0 che si presenta con un ambiente più moderno e intuitivo e con più servizi omnicanale. Presente in 6.500 punti vendita nel mondo, di cui 2.500 monomarca, Pandora conta In Italia 123 negozi monobrand, 29 franchising ed è all’interno di circa 400 gioiellerie multimarca. Nel 2022, la società ha rinnovato 9 punti vendita e ha inaugurato 11 nuovi negozi. Il piano di espansione territoriale proseguirà anche nel 2023. Nel primo trimestre del 2023 Pandora ha realizzato un fatturato di 785 milioni di euro, con una crescita organica dell’1%

UCI in partnership con Deliveroo

La società di investimento immobiliare Eurocommercial Properties ha debuttato sul mercato di Milano (Euronext Milan) con una capitalizzazione di mercato di 1,1 miliardi di euro al 15 maggio. Eurocommercial Properties manterrà la sua quotazione su Euronext Amsterdam ed Euronext Bruxelles. UCI Cinemas e Deliveroo. La partnership permette di ordinare tramite l’app e di ricevere a casa i menù inseriti nell’offerta Food & Beverage delle multisala del Circuito UCI. Il servizio, già attivo nelle multisale di Bicocca Milano, Maximo Roma e Meridiana Bologna, sarà esteso anche ad altre multisala sul territorio nazionale.

Marlù sale a quota 51 store

Il brand Marlù continua a crescere e dopo l’apertura a Torino al To Dream (130 mq), apre il suo negozio numero 51 al centro commerciale Campania di Marcianise. Il nuovo store campano è il quarto nella regione dopo i tre di Napoli. Il punto vendita (80 mq) è situato al piano terra, in corrispondenza dell’ingresso sud dell’edificio.

NEWS pag. 9 | retail&food | Giugno 2023
IN
BREVE

ACCELERA LA TUA CRESCITA!

Catene di ristoranti e dark kitchen si affidano a Deliverect per semplificare la gestione dei loro canali digitali, automatizzare i processi ed ottimizzare i flussi di lavoro. Scegli Deliverect ed elimina gli ordini errati, velocizza i tempi di preparazione e aumenta la tua profittabilità.

Kiosk e Codici QR

Online Ordering

0% degli errori

48%

Tempi di consegna più brevi

+ 25%

Aumento del fatturato medio Scopri di più!

Sei in buona compagnia!

Delivery Manager App

- 25%

Riduzione dei costi del personale

Piattaforme Delivery Gestionali Cassa Consegne Terze Parti Schermi Rider Monitor Cucina - KDS
L A T U A A P P

La Rubrica Legale a cura di Cocuzza & Associati Studio Legale, Milano

Il 18 marzo 2023 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto Legislativo n. 26 del 7 marzo 2023, in attuazione della Direttiva (UE) 2019/2161, che ha l’obiettivo di migliorare l’applicazione e modernizzare le norme dell’Unione relative alla protezione dei consumatori (cosiddetta Direttiva Omnibus). Il Decreto Legislativo è entrato in vigore il 2 aprile 2023, tuttavia le norme in materia di indicazione di prezzi nelle campagne promozionali si applicheranno a decorrere dal novantesimo giorno successivo alla data di entrata in vigore, dunque dal 1° luglio 2023. Le novità sono diverse; ci soffermeremo in questo contributo sull’analisi delle principali.

I prezzi di riferimento nelle campagne promozionali

Il Decreto Legislativo n. 26 interviene sul Codice del Consumo introducendo nuove disposizioni in materia di indicazione di “annunci” di riduzione di prezzi nel corso delle campagne promozionali. Il nuovo articolo 17bis del Codice del Consumo stabilisce che, nel corso delle campagne promozionali, debba essere chiaramente indicato al consumatore il prezzo precedente applicato dal professionista. La norma stabilisce che per “prezzo precedente” si intende il prezzo più basso applicato dal venditore nei 30 giorni anteriori l’applicazione della riduzione. Nel caso in cui la riduzione di prezzo sia progressivamente aumentata nel corso della medesima campagna promozionale, la norma stabilisce che venga mantenuto come prezzo precedente di riferimento quello esposto nel primo annuncio di riduzione.

La nuova regola non si applica nel caso in cui i prodotti in promozione siano stati immessi sul mercato da meno di 30 giorni; in tal caso, il “prezzo precedente” sarà quello che il venditore ha applicato nell’arco di tempo inferiore a 30 giorni che precede la promozione. Inoltre, la regola non si applica del tutto nel caso di prezzi di lancio, di vendite sottocosto e di vendita di prodotti agricoli e alimentari deperibili. La sanzione per la violazione dell’articolo 17bis è quella sancita dall’articolo 22 comma 3 del Decreto Legislativo n. 114/1998, ovvero la sanzione amministrativa pecuniaria da Euro 516,00 a Euro 3.098,00.

Le nuove pratiche commerciali ingannevoli

Il nuovo Decreto Legislativo arricchisce il novero del-

le pratiche commerciali scorrette, prevedendo come ingannevoli le seguenti condotte:

• promuovere un bene come identico ad un altro venduto in un diverso Stato membro, che abbia però composizione o caratteristiche significativamente diverse;

• fornire risultati di ricerca online senza indicare chiaramente gli annunci pubblicitari a pagamento che consentono una miglior classificazione dei prodotti;

• indicare che le recensioni di un prodotto sono riconducibili a consumatori che hanno effettivamente acquistato il bene, senza però aver adottato misure ragionevoli per verificare la genuinità delle recensioni stesse;

• inviare, o incaricare altra persona di inviare, recensioni false al fine di promuovere determinati prodotti.

Il Decreto Legislativo n. 26 innalza infine il massimo edittale della sanzione amministrativa per tutte le pratiche commerciali scorrette previste dal Codice Consumo che passa, quindi, da 5mila a 10mila euro.

Le criticità delle nuove norme

Le nuove disposizioni sollevano più di un dubbio interpretativo anche alla luce della loro formulazione, a tratti involuta e di non immediata comprensione. È lecito aspettarsi che soprattutto il tema del “prezzo precedente” e le sue varie declinazioni pratiche richiedano un intervento normativo o, quanto meno, un intervento del ministero competente a livello di linee guida per gli operatori. Infine, le nuove disposizioni appaiono, sotto alcuni aspetti, superflue. Ad esempio, la previsione del prezzo precedente di riferimento parrebbe non necessaria se si considera che l’articolo 21 del Codice del Consumo già annovera tra le pratiche commerciali scorrette l’indicazione di un vantaggio non veritiero quanto al prezzo. In effetti, l’unica vera novità pare essere la qualificazione di “prezzo precedente” con il riferimento temporale ai 30 giorni precedenti. Analogamente, pare ridondante aggiungere nuovi casi alla già lunga lista delle pratiche commerciali scorrette, se si tiene conto che l’articolo 20 del Codice del Consumo contiene una definizione molto ampia di pratica commerciale scorretta mediante la quale le condotte aggiunte sarebbero già punite.

pag. 11 | retail&food | Giugno 2023
di Avv. Maria Grazia Colombo e Dott.ssa Giorgia Nava
Il recepimento della direttiva omnibus in italia, gli effetti dal 1° luglio

Polo del Gusto, la sub-holding del gruppo Illy che riunisce le attività extra-caffè ha chiuso il 2022 in crescita registrando un fatturato aggregato di oltre 110 milioni di euro, in aumento dell’8% sul 2021. Tutti i marchi hanno registrato un incremento, Dammann Frères e Domori in testa. La prima con 40,5 milioni di euro (+8% rispetto all’esercizio precedente), mentre Domori ha sfiorato i 28 milioni di euro (+ 6% sul 2021). Infine, “il Polo del Gusto debutterà a breve nel mercato retail: a Trieste, verso l’autunno, verrà ufficialmente presentato il nuovo Brand retail che raccoglierà tutte le aziende del Polo, mentre per il punto vendita di Roma si sta scegliendo l’opzione migliore per proseguire l’attività, tra monomarca e plurimarca” dice il presidente Riccardo Illy nella nota stampa. Per il settore caffetterie, invece, Illy ha da poco aperto il suo quarto flagship store milanese Illycaffè a CityLife con oltre 80 posti a sedere in 75 mq e su un’area esterna di oltre 70 mq.

ODE AL COMMERCIO

Quando alzo la saracinesca del mio angolo di storia lo faccio fantasticando su chi, tra le persone che dividono con me questo pezzo di mondo, entrerà quel giorno.

Quello che non sai del lavoro di commerciante è quello che ti stupirà. Chi illuminerà la tua giornata, chi odierai o amerai può svelarsi semplicemente imboccando quella porta.

Dal Cardinale “multianellato” al bengalese che condivide una stanza con altri quattro “paisà” in fondo al viale che porta alle campagne, rispetto tutti come si conviene.

Essere dei commercianti comprende il fatto di saper mettere a proprio agio il proprio cliente, l’interazione tra le persone è probabilmente la ragione che terrà in vita il commercio di prossimità e non.

La grande forza è metterci la faccia.

L’utilizzo del web e la distruzione dello scambio di beni e servizi tra umani è progresso? Sicuramente riscrive gli schemi utilizzati negli ultimi mille anni.

Secondo la rilevazione annuale del Centro studi retail Confimprese, in collaborazione con Global Strategy, nel corso del 2023 le aziende associate prevedono un numero di aperture di nuovi punti vendita stimato in 2400, di cui 1390 diretti e 750 in franchising, a fronte di 260 punti vendita chiusi. Ancora marginale, ma in crescita, la formula del master franchising. Il settore con le migliori prospettive di sviluppo è altro retail, seguito dalla ristorazione. Più limitate le stime su abbigliamento-accessori. Rispetto alle rilevazioni degli anni precedenti, l’Europa torna al centro delle strategie di sviluppo internazionale. La Francia è la meta prescelta dalla 50% delle aziende. I canali di sviluppo prioritari sono centri commerciali, outlet, retail park. La ristorazione prevede aperture anche nelle aree cittadine, e nel travel, stazioni, duty free, aeroporti.

Le contaminazioni tra persone che si incontrano fisicamente generano conoscenza, cultura, amicizie, guerre. Amore.

Viene commercializzato anche questo, ormai. Ma la possibilità di conoscere persone pagando piattaforme di incontri è aberrante. Sono troppo vecchio.

Fatti mandare dalla mamma a prendere il latte…

pag. 12 | retail&food | Giugno 2023 Dal Tabaccaio 2030 Milano centro
Illy apre la quarta caffetteria a Milano e cresce con il Polo del Gusto
Confimprese, vola lo sviluppo estero: 2.400 aperture in programma, con l’Europa in testa

Vestopazzo si espande in Italia e in Europa, centri commerciali nel mirino

Continua l’espansione retail del brand Vestopazzo. Dopo aver chiuso il 2022 ad oltre 21 milioni di euro di fatturato, +27% sul 2021, il marchio di bijoux e accessori fondato a Roma nel 1994 da Paola Miotti e Francesco Albonetti apre nuovi monomarca in Italia e in Europa. Le ultime inaugurazioni nella Penisola sono a Roma, in via del Corso, e al centro commerciale Le Vele di Cagliari. Nel corso del mese di maggio è stato inaugurato anche lo store monomarca nel centro storico di Barcellona. La Spagna si conferma un polo strategico per l’espansione internazionale del brand che ha in programma l’apertura di altri flagship store in tre centri commerciali. “Il primo quadrimestre del 2023 è stato un periodo importante per il gruppo in termini di espansione, con ben 12 nuove aperture strategiche fra Italia e Spagna”, ha commentato Albonetti. Oggi il marchio conta oltre 110 negozi, tra monomarca e corner.

Nuovi progetti mixed use: parte il piano per rigenerare l’ex Scalo Vallino di Torino

In arrivo un nuovo progetto di rigenerazione urbana a Torino. A presentarlo è Nova Coop Società Cooperativa e darà una nuova vita e una nuova identità all’ex scalo ferroviario Vallino. L’intervento, che prevede un investimento di circa 60 milioni, interesserà una superficie di circa 32 mila metri quadrati nel quartiere San Salvario. La superficie insediata complessiva è pari a circa 21.500 metri quadrati e si compone di un importante intervento, sviluppato in partnership con le società Taurus e Ca Ventures, per la realizzazione di alloggi per gli studenti di circa 10.500 mq e di ulteriori 10.000 mq con destinazioni miste commerciali e di servizi, che comprendono la presenza di una consistente quota di ristorazione e un Superstore Coop di 2.500 mq. La conclusione dei lavori è prevista per la fine del 2025.

NEWS pag. 13 | retail&food | Giugno 2023 S.D.S. srl Via Campo dei Fiori, 13 - Vittuone (MI) Tel. (+39) 02 37074200 - sds@grupposds.it Abbiamo gli ingredienti per il tuo successo! SDS è da oltre 25 anni un’affermata realtà nella distribuzione di prodotti e servizi dedicati ai professionisti dell’Ho.Re.Ca. www.grupposds.it Inquadra il QR Code www.sgpcreativa.it

I bijoux di PDPAOLA debuttano in Italia, inaugurato il primo flagship store a Milano

Il brand di gioielli PDPAOLA ha aperto il suo primo negozio in Italia, a Milano. Lo store si trova in corso Vercelli ed è disposto su due piani. PDPAOLA è un brand spagnolo fondato nel 2015, a Barcellona, dai fratelli Paola e Humbert Sasplugas. Il marchio conta su una diffusa rete di negozi, a partire dalle principali città iberiche come Madrid, Barcellona, Siviglia, Bilbao, San Sebastian, Palma del Maiorca, ma è presente anche a Londra, Porto Rico, Lima e Riyadh. I suoi prodotti, però, sono presenti complessivamente in 10 mercati internazionali e circa 2.000 punti vendita, anche grazie ad accordi di distribuzione (come quello Zales, negli Stati Uniti) o tramite shop-in-shop (El Corte Ingles).L’apertura in Italia è avvenuta in collaborazione con Younicorn, società di retail-real estate advisory, fondata e gestita da Monica Cannalire.

Distribuzione automatica: nel 2022 fatturato 1,5 mld (+10%)

Continua nel 2022 la crescita del settore della distribuzione automatica. Il fatturato del settore cresce del +10% rispetto al 2021 attestandosi a 1,5 miliardi di euro – a cui si aggiungono i 384 mln dell’OCS (office coffee service) il servizio di caffè in capsule e cialde – con quasi 4 miliardi di consumazioni (+5% rispetto al 2021). Lo rivelano i dati dello studio Ipsos per CONFIDA, Associazione Italiana Distribuzione Automatica. Nel 2022 gli italiani hanno bevuto alle vending machine quasi 2,3 miliardi di caffè (+1,03%), pari al 57% delle consumazioni totali del settore. Non solo caffè tradizionale però, gli italiani tra il 2021 e il 2022 hanno aumentato il consumo anche di ginseng (+13%), di tè (+2,65%) e di cioccolata calda (+2,73%) a discapito del caffè d’orzo (che invece perde il -2,11%).

Botteghe di quartiere, piacciono al 40% degli italiani

Da un’indagine condotta per American Express da SDA Bocconi è emerso che il 40% degli italiani acquista almeno una volta alla settimana nei piccoli negozi. Allo shopping di prossimità gli italiani associano soprattutto i concetti di tradizione, qualità e italianità. Le categorie più apprezzate sono ristorazione e benessere (rispettivamente del 53% e del 42%). Tra le diverse generazioni, la fascia più giovane ha riscoperto il fascino della bottega di quartiere: il 45% del campione tra i 18 e i 25 anni vi si reca settimanalmente, come gli over 60 (47%). Tra le città italiane coinvolte nella ricerca, la preferenza per i negozi di prossimità è più marcata a Napoli (54%) e a Venezia (43%).

Doppio Malto apre all’Autodromo di Imola e non dimentica l’emergenza alluvione

La catena Doppio Malto ha inaugurato un nuovo locale a Imola nell’area dell’Autodromo Internazionale (270 posti con ampio dehors esterno). Quello di Imola è il 36° ristorante Doppio Malto in Italia e il 39° in Europa. L’apertura al pubblico si è tenuta il 25 maggio e arriva in un momento drammatico nella storia di queste terre, colpite dall’alluvione. L’intero incasso della prima giornata di apertura sarà devoluto al sostegno concreto alle famiglie e alle realtà più colpite dall’emergenza. Alessandro Bertusi e Massimo Benati, titolari del locale: “Il modo migliore di ricominciare, per noi che ogni giorno ci impegniamo a regalare ai nostri clienti piccoli momenti di felicità, è sostenere il Comune di Imola. È solo un segno di vicinanza, di partecipazione e solidarietà. Ma un segno che sentiamo indispensabile”.

NEWS pag. 14 | retail&food | Giugno 2023

LAST NIGHT A DJ SAVED MY STORE

Usiamo tutti attivamente l’udito mentre facciamo acquisti, indipendentemente dal tipo di negozio in cui ci troviamo: il rumore dei prodotti contribuisce a formare inconsciamente le nostre scelte. Un’insalata croccante è molto probabilmente più fresca e il vicino che sgranocchia le patatine fritte, spesso ci invita a comprarle. Anche la musica e il soundscape -il paesaggio sonoro- che ci circonda in negozio, ci influenza e suscita una risposta emotiva, oltre che intellettuale. Il ritmo stesso può influenzare la nostra fisicità, il nostro battito cardiaco. Con il giusto sottofondo musicale nel retail possiamo rendere più piacevole l’esperienza, ma anche evitare reazioni sgradite, cancellando rumori disturbanti, come parte di un percorso positivo. Segnali acustici ripetitivi alla cassa o annunci stonati del personale tramite microfono, possono causare un affaticamento del cliente, che tende ad andar via il prima possibile, spesso rinunciando a qualche acquisto. E il personale di vendita? Passano giornate intere in negozio e meritano di restare vigili e sereni, senza essere bombardati da una radio sguaiata. Dobbiamo accettare che musica e suoni abbiano molti effetti collaterali inconsci, a seconda del genere, arrivando perfino a concorrere alla selezione del nostro target. Una musica orientata agli adulti

di solito annoia gli acquirenti più giovani e viceversa, pezzi molto contemporanei mettono a disagio i clienti più maturi. Certi generi però, donano addirittura maggior credibilità al prodotto: una base hip hop in un negozio di sneakers alla moda, trasmette consistenza. L’opera e la musica classica invece aumentano le vendite di beni di grandi dimensioni o di grande valore, perché si tende ad associarle con prodotti di grande qualità e raffinata fattura, predisponendo il cliente ad una spesa più alta. Un ritmo più rilassato è particolarmente adatto ai supermercati, perché incoraggia una circolazione più lenta e favorisce acquisto d’impulso e voglia di gratificarsi, soprattutto se si spinge il carrello abbastanza a lungo da far scendere i livelli di zucchero nel sangue (fame!). Lo studio del soundscaping però è ancora poco considerato in ambito retail. I brand tendono ad affidarsi ad anonime web radio, a volte personalizzate su basi discutibili o a provider generici, che compilano playlist improbabili. Meritiamo di meglio: la musica è vita e può davvero rendere migliore ogni momento e ci sono dei professionisti a cui vale la pena di affidarsi, persone che di suono vivono da sempre e che possono creare un paesaggio sonoro riconoscibile nei negozi, donando una spiccata personalità musicale al brand.

pag. 15 | retail&food | Giugno 2023
di Monica Cannalire

Nasce MediaWorld “Look&Feel” con un’area per testare mezzi di trasporto green

MediaWorld ha lanciato nel punto vendita di Lucca il nuovo layout “Look & Feel” che, nel corso dei prossimi mesi, caratterizzerà altri store d’Italia ed Europa. La novità del nuovo format sono le Experience Zone (Cooking, Hi-fi, Gaming, Mobility Zone) dove il cliente può immergersi in un ambiente accogliente e sentirsi a proprio agio, toccare con mano, provare, informarsi e comprendere come vivrebbe il prodotto una volta a casa. Nell’area Mobility sarà possibile testare tutte le soluzioni di mobilità dolce e sostenibile. Dalle e-bike ai monopattini, l’area è attrezzata per effettuare test e scegliere il mezzo di trasporto che meglio risponde alle esigenze di mobilità nelle ZTL dentro le mura e adatte ai percorsi ciclopedonali presenti in tutta l’area.

CBRE lancia la campagna Re-Green, coinvolti tutti gli shopping centre in portafoglio

Re-Green è il nome della campagna dedicata alla sostenibilità ambientale lanciata all’interno del network di centri commerciali gestiti da CBRE. L’iniziativa, alla quale hanno aderito 28 shopping centre e retail park del portafoglio di CBRE, ha lo scopo di comunicare le attività green realizzate nei centri e di sensibilizzare visitatori e clienti perché possano attivarsi a loro volta per “ridare al mondo il colore che si merita”. Per amplificare ulteriormente l’importanza di adottare stili di vita e pratiche maggiormente sostenibili, a supporto della campagna di comunicazione, sono state realizzate numerose attività all’interno delle gallerie commerciali e sul web.

Carrefour Italia, una nuova policy aziendale a tutela dei neogenitori

Carrefour Italia promuove la genitorialità in azienda, introducendo una nuova policy aziendale a tutela dei neogenitori. Carrefour Italia riconoscerà 10 giorni di congedo parentale per il secondo genitore, retribuito al 100%, in aggiunta ai 10 giorni previsti attualmente dalla legge e offrirà un’integrazione economica all’indennità prevista dalla legge per i genitori che usufruiscono del congedo parentale facoltativo, che è pari al 30% della retribuzione media giornaliera, riconoscendo una retribuzione pari al 50% per 3 mesi. La policy rivolge a tutti i collaboratori e le collaboratrici di Carrefour Italia: padri e madri, genitori sposati e non, di sesso opposto o dello stesso sesso, famiglie monogenitoriali, sia che si tratti di genitori naturali sia adottivi.

Il nuovo eco-compattatore Corepla entra nei super Iper

La grande i

Corepla, il Consorzio azionale per la raccolta, il riciclo e il recupero degli imballaggi in plastica, in collaborazione con Iper La grande i, presenta Recopet, il primo eco-compattatore che favorisce la raccolta e il riciclo delle bottiglie in pet. Un progetto volto a coinvolgere i cittadini nel processo di raccolta e riciclo delle bottiglie in pet. L’utilizzo dell’eco-compattatore è molto semplice grazie all’App Recopet, realizzata in collaborazione con Interzero, azienda che offre soluzioni e servizi ambientali integrati in materia di sostenibilità, che consente ai cittadini di imparare il corretto utilizzo del macchinario. A fronte del riciclo di 100 bottiglie, ai clienti verrà assegnato un buono da utilizzare in tutti i punti vendita dell’insegna. L’iniziativa è partita a maggio da Il Centro di Arese.

NEWS | ESG pag. 16 | retail&food | Giugno 2023

Lush si rinnova in centro a Torino

Lush, brand di saponi e cosmetici fatti a mano, di origine inglese, ha svelato il nuovo look del negozio di una delle principali arterie di passaggio di Torino, corso Garibaldi. Lo store, ampliato, ora si estende su 90 metri quadrati e mette a disposizione anche un piccolo spazio dedicato a consulenze personalizzate per skin e body care. Il rinnovamento fa parte di un piano più ampio di Lush, che nel 2023 ha deciso di stanziare circa 6 milioni di sterline in nuove aperture, relocation o ristrutturazioni in tutta Europa. Anche il negozio di Torino, come tutti quelli della rete italiana, partecipa al programma “Bring it back” che permette ai clienti di riportare tutti i flaconi di prodotti Lush vuoti, da riciclare, ricevendone in cambio 50 cent da spendere.

Quattro negozi nel milanese per gli Artisti del Vegetariano

Si appresta a raggiungere quota quattro negozi, tutti a Milano, il progetto Artisti del Vegetariano, format nato dalla collaborazione tra la chef Cristina Biollo e l’imprenditore Mirko Sanna. Dopo via Ponte Vetero e corso Magenta, è stato inaugurato il punto vendita di via Spallanzani ed è in arrivo quello di piazza Wagner. Il marchio ha anche due ristoranti a Padova. Cristina Biollo è un volto televisivo e autrice di libri di ricette, al 100% vegetariane. Il format è di piccole dimensioni (40 mq l’ultima inaugurazione milanese) e si presta al consumo ai tavolini, ma anche per il take away, oltre a essere affiliati a Deliveroo per la consegna a domicilio. Lo sviluppo prevede l’apertura di circa 30 negozi nei prossimi cinque anni.

Piadineria festeggia 350 locali

La catena dm, specializzata nei prodotti per la cura delle casa e della persona, ha aperto il suo primo punto vendita a Verona, all’interno del centro commerciale Adigeo, il più grande della città. Disposto su un unico piano, lo store occupa più di 500 metri quadrati e propone tutte le referenze, compresi i 26 marchi sviluppati in house (come Balea, dmBio, babylove). Nel negozio veronese saranno presenti alcuni dei servizi più innovativi che caratterizzano la rete di dm in Italia, come il terminale digitale per la stampa di fotografie o il distributore di bio detersivi alla spina. Novità riservata alle neo-mamme, l’angolo allattamento. Per dm si tratta del quinto negozio in Veneto, regione in cui ha sede anche il quartier generale italiano del marchio tedesco. Da ottobre 2022, dm in Italia ha attivato anche la vendita mediante eCommerce.

Il gruppo La Piadineria ha aperto in Toscana, a Lucca, il punto vendita numero 350. Il management ha colto l’occasione per stilare alcuni numeri della più importante catena fast food italiana, per diffusione. Pur nel triennio Covid, La Piadineria ha aperto 25 negozi nel 2020, 47 nel 2021 e 39 nel 2022. Il piano di crescita, da quest’anno, prevede una cinquantina di aperture ogni 12 mesi, così da rafforzare la presenza del marchio in regioni quali Lombardia, Piemonte, Lazio, Toscana, Lazio e Sicilia. Da segnalare, nel 2022, l’apertura del campus La Piadina, nel quartier generale di Montirone (Bs), dotata di auditorium, sale studio e conferenze, una cucina laboratorio, utilizzata sia per ricerca di prodotto sia per formazione rivolta al personale.

NEWS | Opening pag. 17 | retail&food | Giugno 2023
dm arriva anche a Verona all’Adigeo

Bis sotto il Duomo per Cioccolatitaliani

Cioccolatitaliani, controllato da Gioia group, ha raggiunto 54 punti vendita. Il brand specializzato in gelati, pasticceria e gelateria, ha aperto di recente due location a Milano (corso Buenos Aires e Ripa di Porta Ticinese), oltre ad aver messo a punto il restyling dello storico punto vendita di piazza del Duomo. A livello di design, lo store sulla Darsena milanese si distingue per la volontà di conservare le radici art decò della storica gelateria che già occupava i locali, anche grazie al mantenimento e recupero dei mobili già presenti (progetto curato da Antitetico). “Un modo per dare nuova vita a un’attività storica che la città rischiava di perdere” ha commentato Vincenzo Ferrieri, Ceo di Gioia group.

Medi-Market a OrioCenter

Medi-Market, gruppo belga di farmacie e parafarmacie, ha aperto all’interno del centro commerciale OrioCenter, adiacente all’aeroporto di Orio al Serio (Bg). Si tratta della nona presenza in Lombardia, la numero 17 sul territorio italiano. In occasione dell’apertura, Medi-Market ha anche siglato una collaborazione con il comitato locale della Croce Rossa. L’iniziativa si inserisce all’interno del progetto di più ampio respiro “Medi-per il sociale” che vedrà il brand assumere il ruolo di partner di diverse realtà del no-profit durane il 2023. All’interno dello store di OrioCenter sarà possibile acquistare una selezione di kit, composti da quattro prodotti di prima necessità, che poi verranno donati direttamente alla Croce Rossa.

Il Centro si arricchisce con Armani Exchange

Il Centro di Arese accoglie l’apertura di un negozio A|X Armani Exchange, brand lanciato da Giorgio Armani nel 1991 negli Stati Uniti, poi arrivato di ritorno anche in Europa. Il nuovo store, su 200 metri quadrati, è stato aperto in collaborazione con il gruppo Percassi, che si è già occupato di altri tre monomarca Armani Exchange, nei centri commerciali OrioCenter, Il Globo e Porta di Roma. “Per il gruppo è un onore essere stati scelti dal brand della moda per eccellenza, per gestire le aperture e i punti vendita di un marchio iconico e molto amato” ha commentato Matteo Morandi, Ceo di Percassi Retail.

Max&Co ha aperto un nuovo monomarca all’interno del Centro Sicilia, shopping center in provincia di Catania, tra i principali dell’isola, che attualmente ospita otto negozi del marchio. Max&Co, in questo modo ha ormai superato abbondantemente i cento negozi nel nostro Paese. Max&Co fa parte del colosso dell’abbigliamento Max Mara Group, della famiglia Maramotti, che aveva chiuso il 2021 (ultimo dato disponibile) con 1,52 miliardi di euro di ricavi. Fanno parte del portafoglio altri marchi come Pennyblack, Marella, Sportmax, Marina Rinaldi, oltre naturalmente a Max Mara. Da segnalare che di recente Max&Co ha stretto un accordo con BraveKid, società di Otb (Renzo Rossi), per la fornitura della linea “bambina”.

NEWS | Opening pag. 18 | retail&food | Giugno 2023
Nuovo Max&Co al Centro Sicilia

Il make-up Wycon alle Due Torri di Stezzano

Al centro commerciale Le Due Torri di Stezzano (Bg) ha aperto un nuovo negozio di make-up Wycon. Wycon Cosmetics è un brand italiano nato nel 2009, fondato da Gianfranco Satta, imprenditore e distributore nel settore della cosmetica femminile, e Raffaella Pagano, product manager. Il quartier generale dell’azienda è a Nola, in Campania. La rete dei negozi si sviluppa in franchising e oggi i punti vendita sono diverse centinaia, compreso l’estero. Altre aperture recenti comprendono il centro commerciale I Sanniti (Benevento) e Locarno, in Svizzera.

Bar Atlantic si allarga ancora a Milano

Bar Atlantic, marchio di caffetterie della rete di supermercati Esselunga, ha aperto un nuovo punto vendita a Milano in viale Suzzani. Si tratta del bar numero 113 in Italia. Questo spazio effettua servizio di caffè e panineria, con una selezione di piatti caldi a completamento dell’offerta. Propone una sala interno con 45 posti a sedere, più un dehor esterno con altre 20 sedute. “I Bar Atlantic” sottolinea una nota di Esselunga, “sono un caso unico nel panorama della grande distribuzione organizzata: un vero e proprio format di ristorazione, pensato e realizzato secondo un proprio layout e con spazi indipendenti, sia pure connessi al negozio dove poter fare la spesa quotidiana”.

Nonsolosport supera i 50 negozi e approda alla Fortezza

La catena di abbigliamento e articoli sportivi Nonsolosport ha aperto un punto vendita all’interno del centro commerciale La Fortezza di Modica, in Sicilia. Un’apertura significativa, avvenuta nel trentennale della creazione del brand, che in questo modo raggiunge il traguardo dei 53 negozi in Italia. Oltre allo store in Sicilia, nelle scorse settimane sono arrivate altre opening, questa volta in Veneto, a Padova e Vicenza. Nonsolosport è un marchio controllato da Trops spa, società con sede a Sarmeola di Rubano (Pd), nata nel 1993.

C’è anche Mango al centro Grandapulia

Mango ha aperto un punto vendita al centro commerciale Grandapulia (Foggia). Per il brand spagnolo, diretto concorrente di Zara, l’apertura avviene in un momento di particolare fermento. L’azienda ha chiuso il 2022 con il record di vendite di sempre: 2,68 miliardi di euro (+13,2% sul 2019), cui è corrisposto un profitto pre-tasse di 103,3 milioni. A oggi i negozi sono circa 2.600, con ben 270 nuove aperture solo nel corso del 2022. L’Italia è uno dei mercati chiave, in Europa, con circa 80 negozi. Lo scorso ottobre, Mango aveva firmato un accordo con Retail Group, società di Grandi stazioni retail, per portare sotto l’ala dei negozi di proprietà, sette punti vendita prima in franchising, situati in altrettante stazioni ferroviari.

NEWS | Opening pag. 19 | retail&food | Giugno 2023

Sponsor Gala Dinner

sponsor Foodservice Award Italy 2023

Sponsor Platinum

Sponsor Silver

Sponsor Gold

Sponsor Summit Event Partner

Sponsor Dessert

Sponsor Dolce Arrivederci Sponsor Caffè

Associazioni Partner

NEWS | Opening pag. 20 | retail&food | Giugno 2023
pag. 21 | retail&food | Giugno 2023 I VINCITORI GRAZIE alle aziende che hanno partecipato candidando i propri format, alle giurie che hanno valutato le performance dei concorrenti, agli sponsor che hanno creduto nella manifestazione e alle associazioni di categoria che hanno sostenuto l’award Ristorando Eventi Promosso da EDIFIS Srl Viale Coni Zugna, 71 - 20144 Milano per info: info@foodserviceaward.it www.foodserviceaward.it Caffè & Cioccolato Quick Service Restaurant Pizza Fast Casual Centri Commerciali Etnica Travel Innovazione e Digital Urban Sostenibilità Menzione Speciale

IN 13 SUL PODIO, MA A VINCERE È IL FOOD RETAIL

Archiviata la quinta edizione di Foodservice Award. L’evento promosso da Edifis ha messo insieme oltre cento catene della ristorazione, in un momento di svago e di confronto, culminato con la serata finale allo stadio di San Siro. Ecco i riconoscimenti e i numeri del contest. Appuntamento al 2025

Le luci di San Siro hanno incorniciato la serata finale della quinta edizione di Foodservice Award Italy. Evento culminato con la premiazione avvenuta lo scorso 24 Maggio, nel tempio del calcio milanese. Un’edizione da record per la casa editrice Edifis: 106 insegne finaliste in rappresentanza di 4.893 punti vendita. “Con ogni probabilità, è la prima volta che i rappresentanti di così tante insegne italiane si riuniscono insieme, nello stesso contesto, sotto lo stesso cielo” ha detto Andrea Aiello, amministratore delegato di Edifis, aprendo la cerimonia di consegna dei premi ai vincitori.

Passandoli in rassegna, sul gradino più alto del podio c’è stato spazio per i brand di respiro internazionale come KFC, la pizza fragrante di Crocca, l’interessante “pairing” tra food e beverage di Doppio Malto e la coffee experience di Pascucci. Fra i premiati, anche la ristorazione etnica di successo di wagamama, l’interpretazione moderna del panino all’italiana di Come

Vuoi… Pane & Condimenti, il layout e l’offerta di grande impatto di VyTA, la forza dei numeri di Crema & Cioccolato, l’esperienza non solo food ma anche “digital” di Golocious e l’impegno anche fuori dai ristoranti di Fratelli La Bufala. E poi i “premi speciali” assegnati a Kebhouze, a Motta Milano 1928 e a PizzaAut, rappresentata dal fondatore Nico Acampora

Il FA2023 è stata quindi l’occasione per toccare con mano lo sviluppo significativo delle catene, non solo per la crescita numerica, ma soprattutto per il dinamismo dell’offerta in gioco, composta da brand diversi per storia, numeri, prodotti e capaci di svilupparsi in ogni tipo di canale. Argomenti di cui si è parlato a lungo ai tavoli del Gala Dinner e durante il Summit del pomeriggio, in cui sono intervenuti diversi esperti del settore (vedi articolo nelle pagine successive) per fare il punto sul settore. I nostri ringraziamenti vanno a tutti i partecipanti, agli sponsors e a

tutte le associazioni partner, a partire da AIGRIM (Associazione imprese grande ristorazione multilocalizzate) e poi UBRI (Unione dei brand della ristorazione italiana) e di seguito ADCC, Asshoreca, ATRI, CNCC, Confimprese e Federfranchising. Consegnata agli archivi la quinta edizione del nostro award, non ci resta che iniziare a pensare all’appuntamento al 2025.

I NUMERI

106 catene, in rappresentanza di 4.893 punti vendita

69mila addetti

10% quota di mercato “fuori casa”

pag. 22 | retail&food | Giugno 2023
Foodservice Award 2023
Da sinistra, Andrea Aiello, Francesco Montuolo e Monica Cannalire

Caffè Pascucci

Un’impresa familiare dal respiro internazionale. Caffè Pascucci è il risultato di una sapiente formula fatta di qualità dei prodotti, spazi accoglienti e staff ben formato. La miscela di questi fattori si traduce in una coffee experience di alto livello capace di incontrare il gusto di un ampio spettro di clientela nazionale e internazionale come sottolineano gli oltre 600 shop sparsi nel mondo.

Crocca

Una piccola catena con le idee chiare. Generosa e sottile, la pizza di Crocca è un esempio di prodotto giovane ma con le carte in regola per trovare una giusta collocazione nell’impegnativo segmento che occupa, con una proposta solida sotto il profilo del gusto, della tradizione, della qualità delle materie prime e del posizionamento in termini di rapporto qualità/prezzo. Il tutto incorniciato in un ambiente informale e giovanile sottolineato da un servizio ben allineato all’offerta.

CAFFÈ E CIOCCOLATO PIZZA

pag. 23 | retail&food | Giugno 2023
Mario Pascucci, amministratore delegato di Caffè Pascucci (a destra) riceve il riconoscimento da Alberto Anderloni, giornalista di Ristorando A sinistra, Paola Oriunno giornalista di retail&food, con Giovanni Arbellini, founder di Crocca.

QUICK SERVICE RESTAURANT KFC Italia

A quasi 10 anni dal suo arrivo in Italia, KFC ha portato in 15 regioni della Penisola 67 locali del colonnello Sanders, dove la velocità del servizio fa il paio con un’esperienza di consumo giovane e dinamica. E con il recente ingresso nel sistema di un Corporate Franchisee, il format made in USA punta a raggiungere il traguardo di 200 ristoranti su tutto il territorio nazionale nei prossimi 5 anni.

Doppio Malto

Doppio Malto ha saputo creare, primo format in Italia, un pairing antelitteram tra proposta food e beverage, con 14 tipologie di birra made inItaly. Prodotte negli stabilimenti di Erba e Iglesias, le birre sono protagoniste del menu dei locali dell’insegna in giro per l’Italia e l’Europa: 38 “luoghi felici”, come recita il claim del concept di Food Brand, dove vivere esperienze conviviali uniche.

TRAVEL RETAIL | Estate 2021 pag. 24 | retail&food | Giugno 2023 FAST CASUAL
Antonio Savoia, presidente di Edifis, premia Corrado Cagnola, General manager di KFC Italia Roberta Motta, Sales account di Edifis, premia Giovanni Porcu, Ceo di Doppio Malto

wagamama

wagamama celebra la cucina panasiatica, con una proposta che ha saputo convincere la clientela di casa nostra e che rappresenta un punto di riferimento per il turista internazionale. Approdato in Italia nel 2017, il brand ha da poco tagliato il nastro del decimo locale. Dalla sostenibilità dei ristoranti, alla presenza di piatti vegan, fino all’uso sapiente del digitale, racchiude tutti gli elementi di una proposta food al passo con il mercato di oggi.

Come Vuoi… Pane & Condimenti

La catena Come Vuoi… Pane & Condimenti ha radici forti in Puglia, suo territorio di origine ma ha progetti di sviluppo ambiziosi e dalle grandi potenzialità sia in Italia che all’estero. Con 11 punti vendita, di cui 5 all’interno di grandi shopping mall, e un layout casual chic, contemporaneo e accattivante, l’insegna reinterpreta in modo moderno e fantasioso il “fast food” italiano per eccellenza (fatto di pane artigianale, ingredienti di qualità e fantasia), adattandosi perfettamente alle nuove esigenze dei visitatori dei centri commerciali.

pag. 25 | retail&food | Giugno 2023
ETNICO CENTRI COMMERCIALI
Maria Paola Visconti, Sales Director, e Carola Colombino, Sales manager di Mapic Italia premiano Gabriele Morisi, Head of Business development, e Mattia Mora, Operation manager di Chef Express Federica Amandonico, Cofounder e marketing specialist di Come Vuoi...Pane & Condimenti, ricevi la coppa da Roberto Zoia, presidente di CNCC

Golocious

Non il solito hamburger. E non la solita app. Il giovane brand Golocious ama uscire dagli schemi e sceglie di coinvolgere i clienti in un’esperienza digitale, divertente e colorata, che supera i confini del food e abbraccia quelli del gioco e dell’entertainment. Un social network integrato, selfie e “gamification” danno vita a un’interazione energica che rafforza la relazione con i clienti. Con 15 locali da Nord a Sud e altri 30 in arrivo, l’insegna sa dialogare con le nuove generazioni e interpretare, attraverso un linguaggio moderno e innovativo, i gusti che cambiano e i tempi che viviamo.

FOOD RETAIL: A LEZIONE DI FINANZA

Qual è la traiettoria del settore, in termini economici? La ristorazione “out of home”, in Italia, vale circa 75 miliardi di euro e pesa per circa il 15% sul fatturato europeo, come emerso dal Summit che ha preceduto la serata di gala, convegno cui hanno partecipato circa cento manager del settore. Nel Continente siamo al top, insieme alla Spagna (al 17%). Da noi spicca un 15% del “travel” e le catene si attestano al 9%-10% del

pag. 26 | retail&food | Giugno 2023
E INNOVAZIONE INNOVAZIONE E DIGITAL
Nicola Bonacchi, Direttore commerciale di Fiera Milano-Salone del Franchising, premia uno dei fondatori di Golocious, Vincenzo Falcone Da sinistra, Stefano Caspani, Stefano Migliorini e Alberto Gennarini

URBAN

mercato. Distanti da Paesi come Usa e Gran Bretagna, intorno al 50%, ma comunque in costante crescita. “Il nostro outlook, per l’Italia, prevede una crescita del settore in termini di Cagr del 2% nel periodo 2022-2027” secondo Tommaso Nastasi, Partner value creation service di Deloitte Italia. Dal summit emerge una tendenza: la polarizzazione sempre più marcata tra proposte “premium” e quelle “value for money”. Che ruolo può avere la finanza? “Per un fondo di private equity, in teoria ci sono oggi tante occasioni per investire nelle catene. Ma per valutare un’operazione, l’attenzione è massima su controllo di gestione, replicabilità, prevedibilità del rapporto costi/ricavi per ciascun punto vendita. Oltre ovviamente alla qualità” secondo Stefano Caspani, Managing

Crema&Cioccolato

La forza dei numeri e l’appeal di un prodotto dalla formidabile marginalità fanno di Crema & Cioccolato una delle proposte più interessanti del food franchising italiano. Con 670 shop aperti in tutta Italia l’insegna di caffetteria, gelateria e piccola pasticceria prosegue sui binari dello sviluppo rappresentando un interessante polo d’attrazione per imprenditori che credono nelle potenzialità del foodservice italiano.

director di Dea Capital Alternative Funds. “Gli stessi concetti riguardano il supporto bancario: gli istituti possono senz’altro finanziare una catena, a patto però di selezionare business plan solidi e il più precisi possibile. A tassi, va detto, non certo regalati” secondo Alberto Gennarini, Managing partner di Vitale & Co, sollecitato dalle domande di Stefano Migliorini, partner di Nuo “A catturare l’appetito sono soprattutto i formati agili, come quick service e fast casual. Anche a livello internazionale, resta un mercato fatto di aziende piccole e medie, con una forte connotazione nazionale, dove le operazioni di M&A in restano intorno a 50-100 milioni di euro di valore” ha spiegato Vincent Mourre, Ceo di WhiteSpace Partners. Consigli in pillole: non c’è solo il priva-

te equity. Anche i “club deal” o i “family office” possono diventare partner di capitale, magari con una quota di minoranza, ma intanto aiutare lo sviluppo e instillare nelle imprese la necessaria cultura manageriale. Infine, occorre puntare su innovazione e tecnologia. “C’è un mondo di possibili partner, anche start up, che possono far svoltare una catena di ristorazione, ma vanno selezionati da esperti” ha ragionato Sharon Cittone, founder di Edible Planet Ventures. “La tecnologia può far ridurre gli sprechi, aprire a nuovi filoni come il plant based, accelerare sulla CRM e in qualche caso rivoluzionare i processi. Un esempio? I robot in cucina, che per molte azioni ripetitive sono davvero il futuro, non vanno visti come una trovata fantasiosa”.

pag. 27 | retail&food | Giugno 2023
Alessandro Ravecca, presidente di Federfranchising, si congratula con Matteo Scattolin, International development director di Crema&cioccolato

TRAVEL RETAIL VyTA

Quando si dice il fine food a portata di viaggiatore. VyTA, format del portfolio di Areas-MyChef, è la quintessenza dell’italianità: materie prime di qualità e un layout di grande impatto. Anche il viaggio può prendere gusto, anche la fretta può svelare scoperte. Per un’ottima sosta in stazione.

Fratelli La Bufala

Fratelli La Bufala compie 20 anni. In questo cammino, ha operato affinché la sostenibilità fosse qualcosa di concreto, e non uno slogan, grazie a progetti che spaziano dalla formazione al disagio giovanile, dalla valorizzazione dei presidi Slow food fino a tecniche di cottura a basso impatto ambientale. Il tutto orchestrato da un board al 100% femminile, punto di orgoglio della famiglia Marotta.

SOSTENIBILITÀ

pag. 28 | retail&food | Giugno 2023
Sergio Catelli, Ceo di Areas Italia –MyChef, insieme a Cristian Biasoni, presidente di AIGRIM Francesca Marotta, Marketing executive di Fratelli La Bufala, e Adriano Lovera, giornalista di retail&food

LE MENZIONI SPECIALI DELLA GIURIA

Oltre ai dieci vincitori delle categorie in gara, la giuria di Foodservice ha deciso di premiare tre brand che si sono contraddistinti per meriti particolari. Una di queste menzioni è stata decisa dall’associazione di categoria UBRI, che ha voluto insignire una delle novità più recenti e dinamiche del panorama della ristorazione, Kebhouze, catena di kebab lanciata a fine 2021 da Gianluca Vacchi. Edifis, invece, ha scelto di dare un riconoscimento a un colosso de travel retail, Autogrill, in modo particolare per aver saputo mantenere e rilanciare un marchio storico come Motta 1928. Infine, le redazioni hanno deciso di celebrare una realtà come PizzAut, concreto esempio di inclusione e di impegno sociale, la catena fondata da Nico Acampora che impiega personale affetto da autismo.

Vincenzo Ferrieri (al centro), presidente di UBRI, premia l’amministratore delegato Marco Micangeli (a sinistra) e il general manager di Kebhouze, Oliviero Zonfrillo

PizzaAUT

pag. 29 | retail&food | Giugno 2023
Il fondatore di PizzAut Nico Acampora viene premiato dal giornalista di Ristorando, Massimo Andreis Andrea Aiello, amministratore delegato di Edifis, consegna una targa a Luca d’Alba, General manager Europe di Autogrill Motta 1928 – Autogrill Kebhouze

MAPIC ITALY 2023 INAUGURA L’ERA DEL RETAIL RESPONSABILE

La kermesse milanese, alla settima edizione, fa il punto sullo stato di salute del retail real estate. Dopo anni di stallo, il settore riparte (seppure lentamente) e accelera su ampliamenti e refurbishment. Lo chiedono il mercato, i brand e i consumatori. Per un futuro migliore

Oltre 1.900 delegati da 24 Paesi (+12% rispetto all’edizione precedente) e circa 700 tra retailer, catene di ristorazione e operatori leisure si sono ritrovati a Superstudio Maxi il 16 e 17 Maggio per la due giorni di Mapic Italy, organizzata da RX France. Fil rouge dell’edizione del 2023, la numero sette, è stato “L’era del retail responsabile: l’impegno comune per un futuro migliore”. “Siamo entrati in una nuova era: l’era della responsabilità, che è individuale e collettiva come industria” ha sottolineato Francesco Pupillo, Show Director MAPIC e MAPIC Italy, che prosegue: “La sfida dei prossimi anni sarà quella di coniugare sviluppo responsabile e crescita del business.

I brand e i player che avranno maggior successo saranno quelli che sapranno mostrare maggiore trasparenza nelle proprie azioni, con un messaggio autentico di responsabilità, di etica ed attenzione alle risorse e all’ambiente, piazzando il fattore umano e l’esperienza al centro del business”.

Il quadro che emerge da questo Mapic è un nuovo modo di pensare il retail, sempre più progettato e modellato intorno alle nuove esigenze delle persone, che chiedono a brand, negozi e centri

commerciali un’esperienza di shopping sostenibile e personalizzata. Di questo tema si è parlato nel corso del panel “La parola ai consumatori: i nuovi mindset. Un’analisi dei comportamenti condotta in collaborazione con BVA Doxa”. Cresce la ricerca di esperienze sempre più appaganti, anche nello shopping. Ma, accanto a questa, anche l’attenzione ai temi ESG ed etici. “Per una fetta importante di persone, questo può portare a cambiare le proprie scelte e a preferire un brand, un negozio o un centro commerciale rispetto a un altro”, dice Andrea Tozzi, Senior Research Manager BVA Doxa. “Inoltre, il consumatore è attento a ridurre gli sprechi e a cercare, anche du-

pag. 30 | retail&food | Giugno 2023
REAL ESTATE | Fiera
Ricerca Doxa: “Cambia il mindset dei consumatori, cambiano le scelte”

Mapic Italy ha ospitato più di 1900 delegati da 24 Paesi e circa 700 tra retailer, catene di ristorazione e operatori leisure

bontà del nostro modello di business e sulla grande volontà con la quale stiamo perseguendo gli obiettivi di sostenibilità”. Nella conferenza “Real Estate responsabile: efficientamento energetico e soluzioni di carbon neutrality come driver di crescita del mercato immobiliare”, Mirko Bruno, Direttore Fondi di DEA Capital Real Estate SGR SpA ha illustrato come attraverso un approccio mirato e l’utilizzo delle più recenti tecnologie in termini di efficientamento energetico sia stato possibile riqualificare un edifico storico del centro di Milano, in Piazza Cordusio, portando l’immobile a rante gli acquisti, un minore impatto ambientale. Un equilibrio che risulta difficile da mantenere, sia per il consumatore che per i retailer e i centri. Sta cambiando il mindset, le persone ripensano alle proprie priorità”. Ecco, allora, che la sostenibilità diventa centrale. E il comparto, ancora vivo e dinamico, si attiva spingendo sull’accelerazione in chiave ESG. L’approccio ai nuovi progetti di sviluppo si evolve verso modelli più virtuosi.

C’è il recupero, si accelera sui refurbishment

Il Mapic sorride alla ripresa, lenta ma costante, del settore ritornato sui volumi di vendita e livelli di footfall in linea con

NOVITÀ IN ARRIVO

IGD SiiO

Centro Leonardo

Refurbishment

Dove: Imola (Bologna)

Fine lavori: Ottobre 2024

GLA: 30,590 mq

Negozi: 66

Bacino di utenza: 239,672 in 30 min

Irgenre Group

Maximall Pompeii

Nuovo progetto

Dove: Torre Annunziata, Napoli

Fine lavori: Dic 2024

GLA: 50.000 mq (retail, food, cinema, hotel)

Negozi: 130; 30 Food

Bacino di utenza: Campania, Basilicata, Calabria

i valori pre-pandemici. Il recupero è confermato anche dal CNCC - Consiglio nazionale dei Centri commerciali: cresce lo scontrino medio, si va al centro commerciale per acquisti mirati. Colpa dell’inflazione, certo, ma a incidere è anche il cambiamento delle abitudini. Inoltre, una buona fetta di centri commerciali italiani sono ormai datati e molti operatori hanno in corso un refurbishment soprattutto in chiave ESG (vedi tabella). Di questo si è discusso nei convegni “Transizione ecologica e Transizione digitale, driver di sviluppo dell’Industria dei Centri Commerciali” e “Centri Commerciali: ESG e crescita sostenibile”. Roberto Zoia, Presidente CNCC e Direttore Patrimonio, sviluppo e gestione Rete presso IGD SIIQ SPA, ha sottolineato le 3 priorità fondamentali dell’associazione e del settore per il prossimo triennio: “La prima sarà quella di far sì che l’associazione possa guidare la nostra industria verso la transizione ecologica e digitale. La seconda è il dialogo con le istituzioni e la politica, per eliminare le asimmetrie competitive fra il nostro retail omnichannel e le grandi piattaforme. Il terzo, è informare e coinvolgere tutti gli stakeholders, le comunità finanziarie, i mercati e le istituzioni, sulla

livelli certificazione sopra delle aspettative. Il messaggio è stato confermato da Nicola Plescia, Director Ardian Italy, che nella sessione co-organizzata con Arcadis, moderata dal Head of Sustainability Solutions, Antonello Magliozzi intitolata “ESG: tre lettere al centro delle strategie dei player del mercato immobiliare” ha sottolineato il legame tra investimento in efficientamento energetico e creazione di valore per l’immobile. Ciò richiede, però, una chiara definizione a monte degli obiettivi in termini di impatto ambientale, sociale e di governance delle operazioni di sviluppo ed una misurabilità certa dei risultati ottenuti. In particolare, la misurabilità dell’impatto sociale a medio e lungo termine è ad oggi meno immediata, ma senz’altro rilevante. Nella progettazione bisogna avere in mente spazi interni ed esterni per la socialità, con investimenti necessari a generare nuovi flussi.

Mapic Italy è stata anche l’occasione per fare il punto sulle prospettive future del mercato immobiliare commerciale in Italia.

Head of Real Estate Southern Europe Investment Ma-

pag. 31 | retail&food | Giugno 2023
LE
Un momento del panel condotto da Luca Nasi di Arcus e Andrea Tozzi, BVA Doxa
Retail real estate in Italia, è il momento di crescere

nagement Zurich Insurance Group, ha spiegato che il mercato è in attesa di un trigger event che possa assicurare una migliore visibilità all’investitore, con un sentiment comunque relativamente positivo sulle prospettive di ripartenza dei volumi di transazione. Pieralli ha sottolineato come sia fondamentale per l’investitore la capacità di innovare il mix e le esperienze dei consumatori da parte degli attuali proprietari e dei developers. “Crediamo che nel mondo del retail ci sia uno spazio di crescita importante sia in town che out of town” ha detto Mirko Baldini, Amministratore delegato di CBRE. “Siamo piacevolmente sorpresi nel vedere l’attenzione dei retailer nel fare nuovo sviluppo e questa dinamicità ha un’influenza positiva sulla ripresa degli investimenti.” Non ha dubbi sulla reattività del mercato italiano, Anand Remtolla, Chief Commercial Officer Nhood, che ha confermato: “L’Italia è un Paese molto dinamico, anche durante la pandemia siamo riusciti a lavorare con nuovi concept a testimonianza del grande dinamismo e della resilienza di questo Paese”.

ne” moderato da Monica Cannalire, managing director di Younicorn. Eppure il mercato si è svegliato ovunque e insieme a Firenze, Venezia, Torino o Bologna, c’è anche il Meridione. “Per noi, in effetti, le performance tra Nord e Sud sono molto simili. Anzi, la nostra offerta popolare è vincente dove c’è minore capacità di acquisto” ha testimoniato Dario Poretti, Head of expansion di Pepco in Italia. Trovare l’immobile giusto, però, è faticoso. “Questa per noi è la sfida di oggi. Al momento, più che moltiplicare i numeri, cerchiamo location più grandi dove rilocare i punti vendita. Con i centri commerciali che vanno a rilento, guardiamo più alle high street” ha affermato Pierre Combet, VP real estate Emea di Foot Locker. Mancano però elementi di chiarezza. “Altrove, come in Francia, le valutazioni immobiliari si rifanno a unità di misura condivise dal mercato” ha aggiunto Rustioni. “Da noi, l’elemento prezzo è ancora troppo vincolato ai desiderata del proprietario privato. È un aspetto su cui riflettere”.

LE NOVITÀ IN ARRIVO

Arcus Real Estate

Sicilia Outlet Village

Ampliamento

Dove: Enna

GLA: 36.000 mq

Fine lavori: 2023

Negozi: 177 con Fase 3

Bacino di utenza: 4.8 ml abitanti e 5.2 ml turisti

Torino Outlet Village

Ampliamento

Dove: Torino

GLA: 31.000 mq

Fine lavori: 2023

Negozi: 145 con Fase 2

Bacino di utenza: 11 ml di abitanti entro 2 ore e 13 ml di turisti

I brand internazionali vogliono l’Italia. Milano su tutte, seguita da Roma. “Il capoluogo lombardo è in vera fase boom, dopo i tanti investimenti immobiliari post Expo. La Capitale è in ritardo, ma ci arriverà” ha affermato Rodolfo Rustioni (Rustion & Partners) durante l’evento “Il rinascimento del retail nelle città italia-

Confimprese presenta il Manifesto per la

nel retail

Di sostenibilità e sviluppo responsabile si è parlato nella sessione co-organizzata con Confimprese: “Retail & Sostenibilità: sfide e opportunità per lo sviluppo sostenibile del retail”, moderata da Barbara Cimmino, Executive Member of Confimprese and Head of CSR & Innovation Inticom SPA (Yamamay) che ha permesso la condivisione di alcune delle più interessanti iniziative in termini di sviluppo responsabile e sostenibile da parte dei brand. La sessione è stata anche l’occasione per la presentazione del Manifesto per la sostenibilità nel retail. Una roadmap per i retailer responsabili.

Durante e dopo la pandemia, tenant e landlord hanno saputo collaborare su canoni e contratti d’affitto, così da uscire vivi dalla crisi. “È un vanto che dobbiamo attribuirci. In Gran Bretagna vanno ancora avanti le cause legali” ha detto Federico Milesi, legal advisor di Decathlon Italia, durante l’incontro sul delicato rapporto tra proprietari e brand, organizzato da Cocuzza & Associati e Nhood. “La mentalità è cambiata, ora i business plan si stilano insieme e c’è anche un travaso di persone, che prima mancava, tra un versante e l’altro. Detto questo, veri

e propri modelli innovativi di contratto non se ne vedono” ha stigmatizza Fabio Filadelli, Head of property management di Nhood Italia. “Qualcosa si muove solo a livello di break option (facoltà di recesso anticipato, ndr), su cui c’è più flessibilità” secondo Giuseppina Ruberto, property manager legal counsel di Savills Italia Che cosa frena il cambiamento? Spesso le banche, che finanziano le operazioni. “Gli istituti pretendono indicazioni puntuali su orizzonte temporale e fatturato minimo. Ed è nel loro pieno diritto. Bisogna venirsi incontro” secondo Roberta Zoia, presidente CNCC. Che ha aggiunto, sulla questione della Esg. “Benissimo inserirla nei contratti. Ma abituiamoci, fra brand e centri commerciali, a comunicare di più e condividere i dati”.

Il prossimo appuntamento in agenda per la comunità del Retail Real Estate sarà la 28a edizione di MAPIC dal 28 al 30 novembre 2023 al Palais des Festivals di Cannes.

Spazio ai “pitching”: i brand si presentano

Tra le novità dell’edizione del 2023 c’è stata l’area dedicata alle sessioni di “pitching”. Nel corso della prima giornata, Andrea Aiello, direttore di retail&food, media partner del Mapic, ha dato voce a nuovi brand del retail, alla ricerca di nuove location per l’espansione della propria rete. La sessione

pag. 32 | retail&food | Giugno 2023
sostenibiltà
“Italia attraente, ma scona il nodo prezzo/location”
Tra tenant e landlord c’è di mezzo la banca

Tra i lavori in corso, spicca una novità: nel corso del Mapic, infatti, CBRE ha annunciato la commercializzazione del centro commerciale Messina, sviluppato da Immobiliare Europa. Il nuovo centro nascerà in zona Tremestieri, a 7 km dal centro del capoluogo siciliano. L’investimento previsto è di circa 100 milioni di euro e sono appena partiti i lavori per la viabilità. Con un bacino di riferimento (entro i 30 minuti) di 285 mila residenti e 3,4 milioni di presenze turistiche annue, il Messina punta a diventare il centro commerciale moderno di riferimento di un’ampia area della Sicilia, fino a Milazzo. Previsti 41 mila mq GLA, 2.700 posto auto su 4 livelli, 107 attività commerciali, di cui un ipermercato con superficie di vendita superiore a 2.500 mq, 11 medie strutture, un cinema multisala di ultima generazione e una food court interna ed esterna con 16 bar e ristoranti e una terrazza con ascensore panoramico.

ha coinvolto i rappresentanti di 5 brand: Massimo Barbieri, shareholder di ToscaL’arte del gusto, il format di ristorazione recentemente creato dall’imprenditore Pietro Nicastro, già ideatore con Monica Fantoni di Löwengrube (l’insegna di schiacciate toscane farcite ha inaugurato il suo primo locale lo scorso settembre a pochi chilometri da Firenze e ha aperto il secondo punto vendita a Londra al Mercato Metropolitano in Elephant & Castle); Max Ortelli, Ceo di Birra & Brace, catena di griglierie con 7 locali in Lombardia, che punta entro la fine del 2025 ad avere 20 punti vendita diretti, una crescita a cluster con Birra&Brace City in 4 macro aree in Veneto, Emilia-Romagna, Toscana, Lazio, Campania e all’estero (Francia, Svizzera, Germania). Pietro Peligra presidente di Portobello, società specializzata in barter nel settore editoriale e pubblicitario con 35 punti vendita, la maggior parte in centri commerciali; Matteo Scattolin, International development director Crema&Cioccolato, con 750 gelaterie in Italia, 25 anni di esperienza nel franchising e 87 milioni di euro di giro d’affari; Oliver Zon, Founder e project manager di Kebhouze, con 19 punti vendita in centri urbani e centri commerciali.

tabella). Grande curiosità da parte di retailar e investitori anche per l’evoluzione del nuovo distretto urbano di Rho, alle porte di Milano. A un anno dall’apertura al pubblico di MIND - Milano Innovation District, Lendlease e Arexpo insieme a tutti i partner, hanno presentato il Mind Annual Report, il primo bilancio di quello che è stato un anno cruciale nello sviluppo del quartiere. Tra gli obiettivi del 2023 ci sarà la definizione del progetto del nuovo Albero della Vita e della piazza sottostante, per restituirlo alla collettività nel 2025. Il nuovo distretto attualmente conta 25 realtà già presenti e altre 20 pronte all’inserimento entro l’anno. Ad oggi sono quasi 3000 le persone che ogni giorno lavorano a MIND, di cui circa 400 sono studenti e oltre 380 ricercatori, e senza contare pazienti, utenti e ricercatori che gravitano attorno l’Ospedale Irccs Galeazzi Sant’Ambrogio.

Cresce l’attesa per l’inaugurazione dei nuovi progetti in pipeline nel 2023. Riflettori puntati sulla fase 2 di To Dream (Torino) che terminerà a settembre 2023 e sull’apertura delle Officine Storiche di Porta a Mare a Livorno, in arrivo (vedi

Un rendering del common ground di MIND – Milano Innovation District

Da MIND a Cascina Merlata il passo è breve. Prosegue la commercializzazione di Merlata Bloom - àncora commerciale e piazza di connessione tra il quartiere residenziale UpTown e il distretto distretto dell’Innovazione MIND - dove Nhood Services Italy ha annunciato l’ingresso di nuove insegne e brand inediti per il Paese, arrivando al 90% di occupazione de-

pag. 33 | retail&food | Giugno 2023
Aspettando le novità, tanti ampliamenti e refurbishment in corso
Un momento del Retail Pitch moderato da Andrea Aiello: Massimo Barbieri parla del brand Tosca L’arte del gusto Un nuovo centro commerciale in Sicilia Il nuovo centro commerciale Messina, in Sicilia

gli spazi commerciali del nuovo mall con un semestre d’anticipo sull’inaugurazione (autunno 2023, vedi tabella). Merlata accoglierà il debutto in Italia di Peek & Cloppenburg, multibrand-fashion retailer. Mentre, in ambito fashion sono stati siglati accordi con Snipes, Under Armour, Foot Locker, Guess. Anche nella food court entrano due insegne inedite per Milano come Magnami (cucina romana in chiave gourmet) e Martinucci Laboratory, laboratorio artigiano di pasticceria e gelateria. Presente anche Bomaki

Ràpido che espande la sua presenza dal centro a Merlata. Novità anche per il leisure: entra a Merlata Bloom anche Wonderwood Green Forest, format creato appositamente per il mall per i bambini fino ai 10 anni. L’hub milanese da 70.000 mq conta ad oggi 210 spazi retail, 43 concept food & beverage, 1 sky garden, campi polisportivi a cura di Decathlon, un superstore Esselunga e un cinema multisala di ultima generazione Notorius, sviluppati su 3 piani. Passi avanti anche sul leasing del Palasport del Waterfront di Levante

(Genova) per il quale Nhood ha previsto la presenza di insegne genovesi e liguri insieme a brand premium internazionali e italiani.

LE NOVITÀ IN ARRIVO

Odos Group

Porto Bolaro Retail Park

Ampliamento

Dove: Reggio Calabria

Sviluppatore: Mediterranean Life Srl

Fine lavori: 2026

GLA: 32.000 mq

Bacino di utenza: 220.000 abitanti

Realia

Oasys

Nuovo progetto

Dove: Cisterna di Latina (LT)

Sviluppatore: Latina Sviluppo srl

Fine lavori: Q4 2025

GLA: 49.000 mq

Negozi: 140

Bacino di utenza: 900.000 abitanti

DA NORD A SUD TUTTI I PROGETTI IN RAMPA DI LANCIO

Restyling Dove Quando

Porte di Mestre Mestre (Venezia)

Estate 2023

Portogrande Porto d’Ascoli (AP) 2023

Cinecittadue Roma Fine 2023

Dima Shopping Bufalotta Roma 2023

Appiantica Mesagne (Brindisi)

Giugno 2023

Archimede Siracusa Autunno 2023 (food court)

Bariblu Triggiano (Bari) 2023 (food village)

Le Gru Grugliasco (Torino)

Le Mura Ferrara

Mondovicino Outlet

Mondovì (Cuneo)

Centro Leonardo Imola (Bologna)

fase 2 novembre 2023 (Piazza Sud), fase 3 2024

Primavera 2023

2024 (food court)

Ottobre 2024

La Pisana Roma 2024

Parma Promenade Parma

Brenner Outlet Brennero (Bolzano)

Ottobre 2024

2024 (food court)

Montalto Center Montalto Uffugo (Cosenza) 2025

pag. 34 | retail&food | Giugno 2023
Le Officine Storiche di Porta a Mare, un progetto che trasformerà il waterfront di Livorno

RIGENERAZIONE URBANA / MIXED USE

pag. 35 | retail&food | Giugno 2023
SVILUPPI Progetto Dove Quando Merlata Bloom Milano 2023 ToDream Torino Fase 1: aprile 2023; fase 2: settembre 2023 Il Mercato Reggio Emilia 2023 Maximall Pompeii* Torre Annunziata (Napoli) 01/12/2024 Retail Park Corciano Corciano (Perugia) 01/06/2023 Officine Storiche Porta a Mare Livorno Secondo trimestre 2023 Messina* Tremestieri (Messina) Non ancora definito Milanord2 Cinisello (Milano) 2024 Roncade Promenade Roncade (Treviso) 2024 Frosinone Urban Center Frosinone Primo trimestre 2025 Oasys* Cisterna di Latina (Latina) IV trimestre 2025
NUOVI
MIND Rho (Milano) 2023: apertura Village Nord e del cantiere West Gate Chorus Life Bergamo 2023 Walther Park Bolzano 2024 Waterfront di Levante Genova IV 2024 (Palasport) Spark Business District Milano – Santa Giulia 2025 LOC Loreto Open Community Milano 2026 AMPLIAMENTI Torino Outlet Village* Torino 2023 La Fattoria Rovigo 2023 Sicilia Outlet Village* Agira (Enna) Fine 2023 Cremona Po Cremona 2023 Corte del Gusto Carugate (Milano) Estate 2023 Scalo Milano Outlet Locate Tiulzi (Milano) Metà 2024 I Gigli Campi Bisenzio (Firenze) Autunno 2024 (external Sport & Leisure centre) Le Cave Assisi (Perugia) 2024 Città San’Angelo Village Città Sant’Angelo (Pescara) 2024 Valmontone Outlet Valmontone (Roma) 2024 Porto Bolaro* Reggio Calabria 2026 * Scheda dettagli all’interno del servizio

LA LETTURA PREMIA IL RETAIL: PIÙ PUNTI VENDITA DOPO LA PANDEMIA

Le catene crescono, puntando su eventi, tecnologia e in scia al travel. E conservano ancora la fetta maggiore delle vendite, a dispetto dell’eCommerce

Il mercato del libro, in Italia, nel 2022 ha fruttato 1,671 miliardi di vendite. Un volume in calo del 2,3% rispetto al 2021, ma sensibilmente più alto rispetto al 2019 (+13,1%). Il dato, pubblicato dall’AIE (associazione italiana editori) si riferisce ai libri venduti nei negozi fisici, on line e nella GDO, con l’esclusione dell’editoria scolastica. Il dato dell’editoria, in valore, corre in parallelo a quello dei “pezzi venduti”: 112,6 milioni nel 2022, in calo del 2,4% sul 2021 ma in crescita del 13,3% sul 2019. Mal contati, pur escludendo i circa tre milioni di bambini 0-5 anni, si tratta di un paio di libri all’anno per ogni italiano. Una media solo aritmetica, però, dal momento che secondo l’Istat i lettori veri e propri sono circa il 40% della popolazione, compresi tra “deboli” (al massimo 3 libri l’anno) e quelli che rispondono alla definizione di lettori “forti (12 o più titoli l’anno). È ancora imponente la preferenza per il libro cartaceo, dato che gli ebook generano meno di 80 milioni di ricavi e circa 25 milioni provengono dagli audiolibri. Quanto ai canali di vendita, la lettura è uno dei primi settori, da decenni, ad aver subito lo scossone dell’e-

Commerce. Ma la libreria fisica, come mostra il grafico, tiene ancora. Sul totale delle vendite (a valore), il negozio copre ancora il 53,2% del totale e, anzi, è cresciuto del 2,3% rispetto al 2021. Il canale on line genera il 42,2% delle vendite e la Gdo è al 4,6%. Vediamo in questo contesto come si muovono le catene, anche loro protagoniste del retail e presenti non solo nei centri città, ma anche nel travel o nei centri commerciali.

A livello di numeri, il leader italiano è Mondadori, che oggi si attesta intorno ai 550 punti vendita. Il gruppo di Segrate non hai mi interrotto lo sviluppo e procede con circa 30 nuove aperture l’anno, tra dirette e affiliate, focalizzando la strategia su alcuni concetti chiave: abbandonare i punti vendita eccessivamente piccoli e cercare località in cui ci sia spazio per librerie almeno di medie dimensioni, così che al loro interno si possano organizzare tutti quei beni e servizi complementari nevralgici nel mercato di oggi, a partire da una superficie da adibire a presentazioni ed eventi. Mondadori, da poco, ha messo a segno una delle sue operazioni più importanti di sempre, ossia l’apertura in una nuova location della storica sede di piazza del Duomo, a Milano. Una libreria, su tre piani, che ora estende le sue vetrine su tre lati e che rappresenta un fiore all’occhiello per il gruppo. “Non sveliamo cifre. Ma l’investimento per questa libreria è molto superiore alla media delle operazioni che effettuiamo di solito” ha spiegato,

pag. 36 | retail&food | Giugno 2023
Adriano Lovera
FOCUS | Librerie
Carmine Perna, amministratore delegato di Mondadori Retail Mondadori, maxi investimento in Duomo

durante la presentazione, l’amministratore delegato di Mondadori, Antonio Porro. “Questa libreria rappresenta un progetto unico per il nostro network. Il libro è il focus dell’offerta, ma c’è spazio anche per altri prodotti e servizi affini al mondo della cultura, in modo che sia un luogo di incontro e di diffusione di idee, un polo culturale e di esperienze a servizio di tutta la città” ha proseguito Carmine Perna, amministratore delegato di Mondadori Retail. La società ha condotto una propria indagine, che attesta l’importanza della librerie fisica. Chi legge il libro cartaceo, opta nel 90% dei casi per il negozio fisico. Ai librari viene richiesta “preparazione e capacità di consigliare il titolo più giusto”. Anche per questo, Mondadori Retail è costantemente impegnata in attività di formazione. Come avanza l’espansione della rete?

MONDADORI RETAIL

Al 31 dicembre 2022, ricavi per 189,2 milioni (+8,8% sul 2021), ricavi delle librerie dirette a +26,7%, di quelle in franchising +4,3%, quota di mercato del 12,5%

Vaticano, e sempre a Roma in città, nel quartiere Alessandrino. Poi al centro commerciale Cospea Village, di Terni, la prima a gestione diretta dell’Umbria. E al centro commerciale Le Cotoniere di Salerno, il quinto in Italia con il nuovo concept di libreria green e contemporanea ispirato al Giappone. A livello di canali, Mondadori prova a presidiare tutti i luoghi di passaggio, a partire dai centri città. “Però, a Roma, ci stiamo concentrando su formati ibridi, che non sono veri e propri centri commerciali, ma comunque spazi multi-servizi, in zone densamente popolate” ha spiegato ancora Perna. Un’altra caratteristica precisa della strategia di sviluppo di Mondadori è che non poggerà sull’acquisizione di piccole catene locali già esistenti.

“Prendendo una catena locale, ci troveremmo con alcuni buoni punti vendita e altri che non ci interessano. Quindi preferiamo operare delle scelte puntuali, caso per caso, ed entrare in quelle location che davvero ci permettono di allestire il nostro format”.

Libraccio: più punti dopo la pandemia

Da sempre punto di riferimento per gli studenti, grazie all’ampia scelta di libri usati, il Libraccio è una catena di librerie sui generis, grazie alla proprietà ancora diffusa tra gli oltre quindici soci fondatori. Il 2020 era stato un anno difficile, con un calo dei ricavi, poi risaliti nel 2021

intorno ai 90 milioni di euro, proseguiti con un ulteriore aumento del 7% nel 2022. Un volume superiore a quello del 2019. E infatti il Libraccio, che prima della pandemia contava meno di 50 negozi, oggi ne ha 55 e punta a raggiungere quota 60 entro fine anno. La società guidata dall’a.d. Edoardo Scioscia, a differenza dei big legati agli editori, nel suo piano di espansione punta a metrature limitate, a librerie di quartiere che rappresentino un punto di riferimento per la comunità. Non per forza a maxi negozi in cui tenere eventi o presentazioni. Uno dei punti caratterizzanti delle gestione è che ogni libraio, pur dovendo coordinarsi con l’ufficio centrale, è autonomo nella scelta del catalogo da offrire al pubblico. Un altro dato, poi, conferma il ruolo del Libraccio come player del settore a tutti gli effetti. Infatti, anche se spesso viene identificato solo con la vendita dei libri usati, questo segmento apporta circa il 20% dei ricavi. Per il resto si tratta di normali vendite.

LE VENDITE DI LIBRI NEL 2022

Valore: 1,67 miliardi di euro

Crescita organica, sia diretta sia in affiliazione

“Il 2022 si chiuderà con quasi quaranta aperture, considerandone 8 o 9 a gestione diretta e 20-25 in affiliazione” ha aggiunto Perna. Le dirette saranno soprattutto in Lombardia. Per il resto, sono previste novità a Napoli, Pavia e Grosseto. E ancora, in Piemonte e nel Lazio, compresa Roma. Tra le aperture appena incorniciate, a parte Milano, Mondadori Bookstore è approdata al centro commerciale Caput Mundi, a Roma, in

pag. 37 | retail&food | Giugno 2023
La nuova libreria Mondadori in Duomo a Milano, con il design affidato allo studio Prisma, si compone di tre piani, più un piano soppalcato, per 1.300 mq. Si trova negli spazi neorinascimentali del Palazzo dei Portici meridionali, contiene circa 100mila volumi e 30mila titoli, con 8mila storie per bambini e ragazzi e 5mila proposte tra manga e comics.

FELTRINELLI: CUORE E TECNOLOGIA IN LIBRERIA. “E STIAMO PER APPRODARE A VENEZIA”

Un altro leader delle librerie retail, in Italia, è Feltrinelli. Presente nelle principali città, ma da sempre con un occhio di riguardo al travel. Abbiamo fatto il punto sulle strategie di sviluppo in questa intervista con Alessandro Monti, Direttore vendite business Retail & Experience di Librerie Feltrinelli.

Quali sono, oggi, i numeri della rete Feltrinelli?

Oggi Feltrinelli vanta una presenza capillare di oltre 100 librerie dislocate su tutto il territorio italiano. Abbiamo in programma alcune nuove aperture che ci porteranno a presidiare nuovi centri e nuove città dove attualmente non siamo presenti, prima fra tutte Venezia

che aprirà nei prossimi mesi. A queste si affiancheranno anche librerie che negli ultimi mesi sono state riconfigurate e ripensate per diventare più attrattive e contemporanee. Penso per esempio a Napoli piazza Martiri, che tra pochi mesi, dopo 20 anni di attività, riaprirà sotto una veste completamente nuova.

Qual è il tipo di gestione?

La maggior parte delle librerie è a gestione diretta, ma abbiamo anche una percentuale – circa il 10% - di affiliazione, comparto che intendiamo sviluppare ulteriormente, come dimostra la recente apertura di un nostro franchising a Cagliari.

Come è, invece, la diffusione geografica?

È trasversale su tutta la Penisola. Per Feltrinelli il presidio del Sud Italia è sempre stato centrale: siamo stati tra i primi – ormai oltre vent’anni anni fa - a concentrare la nostra presenza nel Mezzogiorno, dove abbiamo circa una trentina di librerie che si esprimono con un’intensa vivacità culturale in diversi contesti, alcuni dei quali necessitano più di altri di avamposti culturali. Queste stesse librerie spesso hanno un ottimo andamento, fattore che ci rende ancora più orgogliosi di alimentare la passione per la lettura.

Per quanto riguarda le nuove aperture, quali sono i criteri principali di scelta?

La rete di Feltrinelli si compone di diversi formati e questo ci ha sempre consentito di modulare l’offerta in base alla dislocazione territoriale e alle diverse esigenze del pubblico. Sicuramente vogliamo mantenere, e anche rafforzare, il presidio nel settore travel, che dopo la pandemia ha saputo riattivarsi con rinnovata energia e vivacità. Lo conferma il recente ritorno di Librerie Feltrinelli all’aeroporto di Roma Fiumicino e l’apertura di una seconda libreria a Milano Malpensa. Contestualmente, stiamo

pag. 38
Intervista
Alessandro Monti, Direttore vendite business Retail & Experience di Librerie Feltrinelli Feltrinelli in piazza Piemonte, a Milano La libreria Feltrinelli all’aeroporto di Linate

guardando con particolare interesse a città e centri urbani che hanno un forte potere attrattivo e turistico, come Venezia e diverse altre città, più piccole ma con un presidio culturale di qualità, dove pianifichiamo l’apertura di nuove librerie di medie dimensioni, che riveleremo nei prossimi mesi. Rispetto ai formati, abbiamo le librerie tradizionali con una superficie compresa tra i 250 e i 600 mq; i megastore, che raggiungo i 2 mila metri quadrati, con un assortimento editoriale di oltre 50.000 titoli, poi le

librerie travel nelle principali stazioni e aeroporti italiani e quelle in franchising, oltre a una quota di punti vendita nei centri commerciali.

Quali devono essere, oggi, le caratteristiche di una moderna libreria Feltrinelli?

Il design è un primo fattore di rilievo, in grado di migliorare sensibilmente l’esperienza di scoperta e di acquisto che il lettore può vivere all’interno dei nostri spazi. Riteniamo fondamentale che gli

LIBRERIE.COOP, AVANTI VERSO 90 PUNTI VENDITA

Un altro importante player del settore è Coop Alleanza 3.0 , proprietaria di Librerie.coop . L’anno scorso, la catena ha registrato vendite per 40 milioni, superando i livelli del 2019 e con un risultato netto in utile. Attualmente la rete è composta da 85 punti, che occupano circa 220 persone. Nel dettaglio, sono 31 le librerie tradizionali collocate sia nei centri cittadini sia nei centri commerciali, cui si affiancano 7 corner libreria in collaborazione con Eataly , 47 spazi “Libri scelti per voi da librerie. coop” negli ipermercati Coop e il canale on line che consegna in tutta Italia. “Il raggiungimento dell’utile non era scontato, conseguito in un anno ca -

ratterizzato da costi di gestione quasi raddoppiati e da una situazione economica complessiva condizionata dal carovita, con altissimi livelli inflazione e conseguente crisi dei consumi” ha commentato Nicoletta Bencivenni direttore generale di Librerie.coop “L’aspetto che ci ha dato la maggiore soddisfazione è arrivato dal mercato del nostro settore trainato, più che dalle novità, dal catalogo degli editori, confermando l’adeguatezza del nostro format commerciale caratterizzato, sin dalla sua nascita, da una forte presenza di tutte le pubblicazioni dei maggiori editori, da un assortimento di qualità e da un servizio di grande professionalità erogato da librai esperti e competenti”.

ambienti siano caldi e accoglienti, luminosi e ariosi per poter tradurre, anche in termini spaziali, il piacere che l’incontro con i libri ci regala. Questa componente si deve sposare con un’implementazione delle tecnologie, che permettono un’esperienza dinamica ed efficiente. In questo quadro, per esempio, abbiamo già da alcuni anni affiancato casse self check-out a quelle tradizionali, riducendo sensibilmente le attese, e abbiamo dotato i librai di pos per pagamenti in mobilità. La tecnologia, infine, può essere anche al servizio del contenuto, come dimostrano i diversi totem interattivi di cui abbiamo dotato alcuni negozi, che consentono di consultare recensioni e video/recensioni dei titoli.

Come si declina nel caso delle vostro librerie il concetto di omnicanalità?

La strategia omnicanale, che mette in relazione la componente fisica con quella digitale, guida la nostra strategia da diversi anni. Nel concreto è stata declinata attraverso l’implementazione di diversi servizi sia in negozio sia online, come per esempio la possibilità per chi acquista sul nostro eCommerce di avvalersi della consulenza della squadra di oltre 1.200 librai di tutt’Italia, o di procedere con l’acquisto online e con la consegna a casa o nella sua libreria di prossimità.

di

pag. 39 | retail&food | Giugno 2023
Fondata nel 1993, la catena di librerie Giunti Al Punto appartiene all’editore Giunti e oggi è arrivata contare più di 250 punti vendita, in tutta Italia, sparsi in tutti i canali distributivi. Nella foto, una delle ultime aperture, al centro commerciale I Fenicotteri Cagliari.

HALL O PURCHÉCOURT, SIA FOOD

Mangiare fuori casa piace sempre di più. Il mercato vale 81 miliardi e il trend è in crescita. Così, centri commerciali, outlet e centri urbani, italiani ed esteri, ripensano la loro offerta e ridisegnano gli spazi destinati al food che diventano sempre più ampi, condivisi, esperienziali. Come emerge anche dai progetti presentati al Mapic Italy 2023 di Paola Oriunno

Fare shopping, si sa, è gratificante e stuzzica anche l’appetito. Che sia in città, al centro commerciale o in un outlet, spostarsi da un negozio all’altro in una giornata “off” può aprire lo stomaco e, quando parte la caccia al cibo, i criteri di scelta non sono mai pochi. Lo spuntino giusto deve essere: diverso dal solito, semplice, buono, veloce, economico e deve accontentare tutti. Una decisione per niente facile. Ma questo non impedisce ai consumatori di concedersi più di qualche pasto nei nuovi spazi condivisi (urbani, ma non solo) sempre più amati e frequentati dai “food lovers”. Secondo il Rapporto FIPE- Confcommercio 2023, il mercato dei consumi “away from home” è in risalita nel 2022 vale 81,6 miliardi di euro, registrando un -4,5% rispetto al 2019. Si conferma l’attrattività della ristorazione a catena, che non solo ha visto crescere del 7,6% il numero complessivo dei locali (da 9.300 a 10.000), ma ha aumentato anche il peso sul totale dei consumi fuori casa, dal 7% al 9% rispetto al 2019 (Fonte: rielaborazione dati TradeLab). Lo scorso anno, questi esercizi hanno beneficiato anche della maggior frequentazione dei luoghi di shopping, di transito e dei centri cittadini. Finalmente si esce e si mangia di più

fuori casa rispetto a 3 anni fa. Ma se l’attenzione verso l’emergenza sanitaria è diminuita, la crescita dell’inflazione porta a nuove preoccupazioni e a uno stato di incertezza. I consumatori si trovano, quindi, a bilanciare il desiderio di socialità al di fuori delle mura domestiche con l’attenzione alla spesa. Le tattiche per risparmiare premiano le offerte “value for money” e le proposte più esperienziali. Magari si esce una volta in meno, ma quando lo si fa si ricerca un’esperienza gratificante. Ecco, quindi, che il mercato, competitivo e complesso, sviluppa strategie mirate, in funzione di aree e canali vecchi e nuovi da presidiare.

Tra i nuovi luoghi di incontro e di condivisione nel mirino delle insegne avanzano i nuovi mercati cittadini, visti non più solo come luoghi di scambio merci, ma come spazi di aggregazione e volano per il lancio di nuovi format. Riflettori puntati su nuovi progetti e refurbishment. Lo storico Mercato di Reggio Emilia – edificio degli anni ’20 di proprietà del Comune - si inserisce in questo trend. Il Mercato è tornato a nuova vita grazie ad un investimento di 6 milioni di euro e ad un attento intervento architettonico realizzato da Sonae Sierra in partnership con REI Consulting. Inaugurato il 20 aprile, il nuovo spazio food, a regime, rimarrà aperto tutto il giorno e accoglierà diversi operatori tra bar, caffetterie, chioschi, libreria, palestra e ristoranti. Un luogo che ritorna alla funzione di “mercato”, punto di incontro e socializzazione delle persone, anche attraverso l’eccellenza della tradizione culinaria locale e internazionale. Nello specifico, all’interno saranno presenti: Anytime Fitness, Billy Tacos, Bun, Iginio Massari Alta Pasticceria, ODStore, PanBolla, Piadart, Poke House, Da RINNNA Bio bottega, Rom’antica, e, a breve, apriranno anche, Ci Gusta!, Mariù Pop Kebab, MA Mondadori

pag. 40 | retail&food | Giugno 2023
RISTORAZIONE | Nuovi Trend
I mercati, le nuove food hall

Bookstore, Nuvola Caffè, e Salumarina, Chiringuito. “Abbiamo ridato vita ad uno spazio d’eccezione nel centro storico, che tanto i Reggiani quanto i turisti potranno apprezzare”, ha commentato Josè Maria Robles, Managing Director per il Property Management di Sonae Sierra Italia. “Il Mercato sarà un luogo vivace e dinamico, un vero e proprio punto di ritrovo di cittadini e turisti”, continua Daniele Menozzi, Amministratore Delegato di REI Consulting. “Tanti punti vendita in un unico luogo al coperto con eventi di intrattenimento e investimenti in pubblicità e comunicazione della struttura. Senza dimenticare che ci troviamo in una location completamente ristrutturata e rinnovata in uno dei palazzi più storici e famosi della città”. Reify, il brand di Sonae Sierra specializzato in architettura e ingegneria, ha messo in atto una progettazione che prevede aree interne ampie e luminose, con sedute condivise. Allo stesso modo, i dehor esterni sono stati pianificati per permettere ai frequentatori di mangiare e assistere a concerti ed eventi all’aperto.

Sarà questo il nuovo trend?

Si può pensare alle food hall come a food court riviste e corrette, spesso più trendy e di design rispetto alle aree da pranzo del centro commerciale, incentrate soprattutto sul franchising. Oltre all’offerta, anche l’esperienza della food hall è diversa. Questi luoghi, in parte ispirati ai

vecchi mercati coperti, non esistevano così come le conosciamo oggi. Le nuove “hall” del cibo sono un interessante mix tra chi procura il cibo, chi lo cucina e chi lo vende, guidato da moderne strategie data-driven, e ospitano sotto lo stesso tetto ristoratori e piccola distribuzione che si propongono al mercato con un piccolo temporary shop. Tanti sono i nuovi format di food hall in ascesa nel mondo, come Arcade nel Regno Unito, Time Out Market, Manifesto Market (vedi box). Spesso occupano interi stabili, altre volte sono collocate all’interno di centri commerciali, stazioni, aeroporti e altri spazi di aggregazione. Poco importa, perché una volta entrati si potrebbe essere ovunque, a Tokyo, a Londra come a Los Angeles, e vivere la stessa esperienza. La grande sfida di queste nuove food experience sarà commercializzarsi adeguatamente e trovare il giusto mix di insegne che permettano ai clienti di tornarci. Ecco, quindi, che la sinergia tra i brand, gli sviluppatori della food hall e il territorio diventa cruciale. E anche gli spazi si adeguano. Il concetto di food court sta per essere soppiantato da quello di food hall? Tutto da vedere. Quello che è certo è che anche nei centri commerciali si stanno creando zone ristorazione molto più ampie, condivise, vivaci e interessanti. La classica food court, insomma, non è più un posto che offre alcuni posti a sedere per consumare un pasto.

Che siano “court” oppure “hall”, il food nei luoghi di viaggio e di shopping sarà sempre più centrale. Lo dimostrano alcuni dei progetti presentati alla fiera Mapic Italy 2023. Tra questi, c’è il riposizionamento del centro commerciale Cremona Po, con oltre 70 negozi, 10 ristoranti e un multiplex da 10 sale. Il refurbishment dell’area food, completa-

Manifesto Market, la food hall in forte espansione

Non è stato facile spuntarla tra 110 candidature provenienti da 23 paesi. Ma il concept Manifesto ce l’ha fatta, portando a casa il MAPIC Award per il Best New Food and Beverage Concept 2022 Manifesto Market è un brand di food hall di nuova generazione, a metà tra food & beverage, real estate, tecnologia e cultura. Obiettivo del suo fondatore, Martin Barry, è offrire diverse esperienze gastronomiche di alta qualità in centri urbani riqualificati, attrattivi e vivaci. La formula ideata da Barry permette a start up della ristorazione di far parte del progetto con bassi costi di ingresso. L’esperienza, per ristoratori e clienti, è in modalità cashless, con esperienze digitali all’avanguardia. Il premio ricevuto al Mapic Cannes è collegato al terzo progetto realizzato nel 2021 ad Andel, quartiere di Praga al centro di nuovi progetti di rigenerazione urbana. Ma quello ceco non è l’ultimo in ordine di apertura. È stato da poco inaugurato, infatti, il Manifesto Berlin Postdamer Platz con 22 ristoranti e 4 bar, nel cuore della capitale tedesca.

pag. 41 | retail&food | Giugno 2023
Da Nord a Sud, progetti in arrivo
In alto, l’interno del nuovo Mercato di Reggio Emilia, inaugurato il 20 aprile scorso

Consumi, primo trimestre 2023 a +9,0%, sale la ristorazione

Crescono i consumi in Italia nel primo trimestre 2023, superando i livelli pre-pandemici (+9,0% vs 2019). Buoni i numeri della ristorazione che sale a +13,1%. “Il primo trimestre del 2023 vede i consumi in ripresa – afferma Alessandro Olivari, senior partner Jakala – con

to nel novembre 2022, ha permesso un rilancio del primo piano della struttura in cui si trovano cinema e altre attività commerciali. Il nuovo design ha consentito di ridisegnare le aree di fruizione della food court, con l’aumento dei posti a sedere saliti a circa 360 e di riproporre l’offerta di Cremona Po come il polo ristorativo ed intrattenimento più rilevante della zona. Lavori in corso anche alla Stazione Termini di Roma, oggetto di un’operazione di rigenerazione urbana che coinvolge lo storico Atrio e la Galleria Gommata. Un intervento di restyling totale per la food hall della stazione più grande d’Italia che grazie a Grandi Stazioni Retail avrà il primo punto vendita italiano di Yo! Sushi, catena con già un centinaio di locali nel mondo, l’esordio del brand inglese di fast food Leon e di

una forte spinta della ristorazione, che ha quasi recuperato il gap con la situazione pre-pandemica e traina anche la crescita dei prezzi con uno scontrino medio in crescita dell’1,2% nell’ultimo trimestre. Dal punto di vista del traffico in store, il settore dei centri commerciali sta registrando una parziale ripresa dell’affluenza: a fine 2022 i passaggi erano al di sotto del 15% rispetto al 2019 e nel primo trimestre 2023 siamo al -12%”.

Exki, altra catena internazionale ispirata all’healthy food. Riposizionamento in corso anche per la food court del centro Le Befane (Rimini). Il progetto di CBRE, insieme a Union Investment, si è concentrato su una superficie totale di oltre 1.600 mq e prevede l’implementazione dei più recenti format dei tenant esistenti e l’arrivo di nuovi marchi attraenti e differenzianti. I lavori sono iniziati nella seconda metà del 2021, con l’apertura di Rom’Antica, il brand di Vera Ristorazione di pizza romana al trancio, e sono proseguiti nel secondo trimestre 2022 con l’arrivo di Dispensa Emilia, brand specializzato in cucina emiliana, per il quale è stato istituito anche un dehor esterno. Gli interventi sono continuati a dicembre 2022 con il restyling del ristorante McDonald’s, che si arricchisce di chioschi digitali per gli ordini e diventa più efficiente sia in termini di esperienza offerta ai clienti, sia nella preparazione e nella qualità dei prodotti, che nel servizio. Infine, l’apertura del nuovo ristorante Signorvino, l’enoteca del Gruppo Calzedonia, che accresce e diversifica l’offerta ristorativa del centro commerciale.

Nel 2022 la ristorazione nei centri commerciali è cresciuta più velocemente delle media di settore, con un +43% sull’anno precedente, anche se sconta ancora un -7% rispetto al 2019 (dati: Osservatorio CNCC.

pag. 42 | retail&food | Giugno 2023
Settore Merceologico Abbigliamento/Accessori Ristorazione Non Food Total Panel 1 Quarter 23 vs 1 Quarter 2019 1 Quarter 23 vs 1 Quarter 2022 -3,3% 13,1% 13,5% 9% 27,8% 29,5% 9,5% 26,7%

Il progetto terminerà nel primo trimestre 2023 con il nuovo concept del bar Odara e di Fratelli La Bufala. Il progetto è il risultato del lavoro sinergico tra i team di Leasing, Retail Development Solutions (RDS) di CBRE e la Direzione del centro commerciale. “Il completamento del progetto ci consentirà di valorizzare al meglio la food court e renderla uno degli elementi differenzianti dell’asset, che diventerà sempre più un punto di riferimento sul territorio”, dice Mirko Baldini, Head of Property Management di CBRE Italy. Novità anche per il centro commerciale Bariblu Shopping Center che sorge a ridosso della città di Bari, in prossimità della tangenziale, di proprietà di Blu Apulia S.r.l. e gestito da Svicom. L’asset attualmente conta 92 negozi e un ipermercato Carrefour e nel corso del 2023 terminerà il processo di riqualificazione, che vedrà l’apertura della nuova food court con inaugurazione prevista ad ottobre. Anche il centro commerciale Archimede (Siracusa), si prepara all’apertura entro l’anno della nuova food court. L’obiettivo sarà allestire un’offerta ristorativa variegata sia in termini di prodotto sia di posizionamento e conferire all’asset un elemento distintivo rispetto alla concorrenza, che permetta anche di aumentare il tempo di permanenza medio.

Tante novità al Mercato Centrale e al Lingotto di Torino

Nuovi ingressi anche nelle botteghe del Mercato Centrale di Torino: la pizza e i fritti di Marco Quintili, il pesce fresco di Benito Di Mola e Sebastiano Pipicella, la

bottega del gelato di Rea Silvia Gullì e il ristorante la Piola. Ultima arrivata, è Delivery Valley firmata dai due ex concorrenti di Masterchef oggi imprenditori di successo Maurizio Rosazza Prin e Alida Gotta. Un progetto nato nel 2020 sotto forma di dark kitchen e cresciuto oggi con l’apertura del nuovo punto all’interno di Mercato Centrale, il primo nel suo genere, dove l’offerta di delivery si trasforma in un’esperienza live. “Ci piace pensare a Mercato Centrale come un luogo vivo, vitale, che cambia forma continuamente senza mai perdere la sostanza di quello che è: uno spazio dove ritrovarsi e mangiare insieme cose buone, provenienti da cucine di grandi professionisti che prestano il loro sapere e i loro sapori a un progetto che crediamo sia unico nel panorama torinese”, spiega il patron Umberto Montano. “Non

solo: con Mercato Centrale Torino siamo orgogliosi di aver creato un luogo di integrazione vera, reale e quotidiana, dove le molteplici anime della città possono sentirsi a loro agio in un contesto inclusivo, raccontandosi e mescolandosi”. Restando ancora a Torino, dove Pradera rafforza l’offerta food del centro commerciale Lingotto di Torino con Rom’Antica, La Yogurteria Joy Bubble Tea, Capatoast Fruit Bar, Bintat, Portello Caffè e Crudo. Le nuove aperture, food e non food, hanno consentito al centro piemontese di crescere a doppia cifra in termini di footfall rispetto ai 12 mesi precedenti, con una media superiore al +15% anche nel primo trimestre del 2023 Vs lo stesso periodo del 2022, posizionandosi su valori di gran lunga superiori rispetto alla media di mercato rispetto al 2019.

Sidewalk Kitchens, la food hall milanese “da marciapiede”

Da un lato il marciapiede, con un dehor e 80 posti a sedere, e dall’altra l’area delle cucine che affacciano sulla strada tramite grosse finestre da cui si può ordinare, ritirare e consumare. Nata nel 2022 Sidewalk Kitchens (in Via Bonvesin de la Riva) è una novità a Milano. I due founders si definiscono un “collettivo alimentare abitato da innovatori gastronomici”. Al momento sono presenti Katsusanderia, Apecesare, Bar Paura, Favola (pizza in teglia romana), Chuck’s

(smash burger), e/n Enoteca frizzante. Prima di loro sono passati: Orsonero (specialty coffee), SantoTaco, Gyozaza, Panificio Le Polveri. L’idea è di Ludovico Leopardi e Leo Schippati, entrambi outsider della ristorazione e con base a Londra dove hanno preso l’ispirazione per la loro “cucina da marciapiede”. Le cucine sono a rotazione con una forma di affitto flessibile che durano sei mesi o un anno. Questo permette di avere sempre nuovi brand e nuovi prodotti, investimenti iniziai ridotti e un’affezionata community di clienti che si ritrova nel dehor a ordinare, mangiare qualcosa, assistere a un evento.

pag. 43 | retail&food | Giugno 2023

ACQUISIZIONI IN VISTA PER CIRFOOD RETAIL, SI ALLARGA IL PORTAFOGLIO COMMERCIALE

La società è impegnata nello sviluppo di Poormanger e fa tris a Roma con Antica Focacceria San Francesco. Ma intanto mette gli occhi su piccole catene da far crescere

Cirfood Retail continua a farsi strada nell’affollato panorama della ristorazione commerciale. L’Antica focacceria San Francesco gode di ottimi risultati e ha aperto da poco un nuovo locale a Roma. Kalamaro Piadinaro rimane un po’ in stand by, mentre ora lo sviluppo si sta concentrando su Poormanger, la catena nata a Torino, specializzata nella patata ripiena, acquisita nel 2021. E all’orizzonte, nella seconda metà dell’anno, ci sarà almeno una nuova acquisizione: “Puntiamo a brand che vadano ad aggiungere qualche tassello mancante al nostro portafoglio. Stiamo valutando diverse opzioni, nessuna di queste è imminente. L’importanza è che si parli di qualità e di prodotti che arricchiscano il nostro ventaglio di marchi” ha suggerito Leopoldo Resta, amministratore delegato di Cirfood Retail. Tra le ipotesi potrebbe esserci la pizza, o magari il vegano, o l’etnico. Al momento l’azienda non fa trapelare dettagli.

Ottica di lungo periodo

“Siamo caratterizzati da una strategia industriale che non cambia” ha spiegato ancora il manager. “Puntiamo ad acquisire catene piccole, ma con un alto potenziale. E quando sposiamo una causa, la portiamo avanti sul lungo periodo, cercando di crescere in maniera ragionata. Il contrario, per intenderci, di un approccio di tipo private equity, dove i soggetti finanziari

mettono gli occhi sulle catene per imprimere una crescita molto rapida e poi monetizzare l’investimento”. Su queste basi, dal 2021, viene sviluppato il format Poormanger, nato a Torino nel 2011 da un’idea di Daniele Regoli. Il brand per ora conta su cinque locali ed ha appena inaugurato il secondo ristorante a Milano, in via Paolo Sarpi: una location di grandi dimensioni, sviluppata su due piani, con 150 posti a sedere all’interno e 40 all’esterno. A fine marzo era arrivato anche il terzo locale a Torino, vicino alla stazione di Porta Nuova, ma adesso l’obiettivo è iniziare una penetrazione in altre importanti città del Nord. Entro fine anno dovrebbe vedere la luce il primo punto vendita di Bologna e successivamente nel mirino ci sono anche centri come Genova e Padova. “Poormanger è un ottimo format” dice ancora Leopoldo Resta. “Si confronta con il segmento solitamente indicato come casual dining, ma il nostro brand si caratterizza per l’accessibilità e per l’ottimo rapporto qualità prezzo” aggiunge. Il menù propone innanzitutto la patata cotta all’inglese (jacket potatoes), al 100% italiana, che arriva da un fornitore dell’Emilia Romagna. Vengono privilegiate materie prime a filiera corta e quindi, sia nel condimento delle patate sia negli altri piatti (dolci e antipasti) molti ingredienti arrivano dal territorio o da presidi Slow food, come il peperone Igp di Carmagnola, gli ortaggi prodotti da

una cooperativa di Chieri (To), la salsiccia cruda di vitello, preparata da un piccolo macellaio di Torino. E come l’immancabile vino sfuso, dall’Azienda Agricola Manera, nelle Langhe.

Accelerata sui ricavi

Sul fronte dei numeri, Cirfood Retail chiuderà il 2022 con circa 28 milioni di euro di ricavi, all’incirca suddivisi tra i 20 generati da Antica Focacceria, circa 6 di Poormanger e 2,5 da Kalamaro Piadinaro. L’acquisizione annunciata non sarà l’unica operazione dei prossimi mesi. L’intenzione è di arricchire ulteriormente il portafoglio e dare una dimensione più ampia a Cirfood Retail, che oggi rappresenta ancora una porzione minore del giro d’affari di Cirfood, colosso della ristorazione collettiva e del welfare, che nel 2021 aveva raggiunto la bellezza di 475 milioni di ricavi. Aspetto importante: per ora la gestione dei punti vendita avviene sempre in modalità diretta. Non c’è intenzione di aprirsi al franchising.

Il food District, cuore della ricerca

Lo scorso ottobre è stato inaugurato il Cirfood District, un centro di ricerca sul cibo tra i più importanti in Europa. Alle porte di Reggio Emilia, è uno spazio di ricerca gastronomica realizzato con la collaborazione dell’università di Scienze gastronomiche di Pollenzo. Contiene un laboratorio, una cucina sperimentale, 12 postazioni per la valutazione dei piatti, e un ristorante sperimentale dove migliorare le modalità di servizio e distribuzione dei cibi. Alla ricerca sul cibo si accompagna quella più teorica, per esempio sulle abitudini degli italiani in pausa pranzo, svolta mediante le pubblicazioni periodiche di un Osservatorio. Il “distretto del cibo” di Cirfood nasce principalmente al servizio delle attività principali del gruppo, ossia la ristorazione collettiva di mense aziendali e delle scuole. Ma la ricerca sul cibo finisce anche al servizio della sezione “commerciale”. E l’iniziativa rispecchia l’impegno di lunga data, di Cirfood, in fatto di sostenibilità.

pag. 44 | retail&food | Giugno 2023
A.L.
BRAND | Analisys
Il terzo punto vendita, a Roma, di Antica Focacceria S. Francesco

BARI E BRINDISI VERSO UN’ALTRA ESTATE RECORD

Dopo il boom del 2022 gli scali pugliesi si preparano a una nuova stagione estiva con tante novità. Da segnalare i duty free, con la riapertura di Heinemann al Wojtyla, e l’arrivo di Lagardère nel Salento di Adriano

Gli scali pugliesi si rinnovano. E, come sempre, si preparano ad accogliere il boom estivo. A livello di dati di traffico, il 2022 si era chiuso con ottimi risultati e con il recupero rispetto al pre-Covid, grazie al +12,45% di Bari e Brindisi rispetto al 2019. Questa primavera ha portato una ventata di ottimismo in più. Nel mese di aprile, i volumi sono cresciuti del 7% rispetto allo stesso mese del 2022. L’aggregato del primo quadrime-

stre segna 2,49 milioni di passeggeri: +17% sullo stesso periodo dell’anno passato. Sulla parte non-aviation, le novità rispetto all’offerta retail e di ristorazione sono cominciate già nel 2022 e stanno proseguendo. Come spiega in questa intervista Antonio Vasile, presidente di Aeroporti di Puglia.

Quali sono le principali novità degli scali pugliesi? Sono in arrivo aperture imminenti?

A partire dalla summer 2022, abbiamo avviato una serie di aperture negli aeroporti di Bari, Brindisi e Foggia. Al Karol Woytjla di Bari le new entry per il food sono state I Love Poke (gestito dal gruppo Areas) in land side e Sandrino (gelateria/pasticceria) in air side. Abbiamo anche ampliato la parte relativa agli autonoleggiatori: Rental Plus a cui sono stati destinati 15 stalli e Noleggiare con 18 stalli. Italy car rent, già presente all’esterno dell’aerostazione, ha acquisito un box all’interno. Brindisi ha accolto il temporary di 4giveness (costumi da bagno).

Nello scalo di Foggia, in concomitanza con l’avvio dei voli, è arrivato il bar Chef Express e l’autonoleggio Sicily by car. Intanto a Bari è stato aperto il nuovo Duty Free & Travel Value gestito dal gruppo Heinemann, ampliato e rinnovato in un’area di quasi 600 mq. A Brindisi, invece, è di prossima attivazione l’ampliamento del Duty Free e Travel Retail del Gruppo Lagardère. Inoltre, il punto vendita Marina Militare non sarà più ubicato nella zona adiacente l’area extra Schengen (zona imbarchi), ma spostato nell’ala est. Anche il punto vendita di gioielli e orologi verrà localizzato in airside.

Rimangono ancora spazi da locare?

Nello scalo di Bari sì, sulla base dell’ultimo PUA (Piano di Utilizzo dell’Aerostazione) approvato da ENAC. Nello scalo di Brindisi, invece, a breve l’attuale operatore food locale, Officine Birrai, procederà ad ampliare la propria offerta con un punto wine bar adiacente all’attuale punto ristoro in zona partenze land side.

Ci sono gare in corso attualmente, o nel futuro prossimo, per l’affidamento di spazi e servizi?

Sono in corso due selezioni concorrenziali per Bari. Una per lo spazio commerciale di circa 70 mq in area imbarchi, primo piano, da destinare ad attività retail non food; l’altra per 40 mq in area imbarchi, piano terra, per vendita al dettaglio di prodotti lattiero-caseari, senza somministrazione. Poi, siamo in fase di raccolta di manifestazioni di interesse per realizzazione e allestire una Executive Lounge all’aeroporto di Brindisi, in regime di sponsorizzazione. E sono in corso selezioni per distributori automatici di snack e bevande, sui quattro scali, e per l’affidamento in subconcessione di due aree a Bari e di Brindisi, da destinare al noleggio di biciclette. A breve saran-

pag. 45 | retail&food | Giugno 2023
Lovera
TRAVEL | Aeroporti
Antonio Maria Vasile, presidente di Aeroporti di Puglia

no pubblicati altri tre avvisi, tutti relativi allo scalo di Bari, che avranno ad oggetto l’affidamento in subconcessione di un’area di circa 120 mq, all’esterno, da destinare a pizzeria, birreria e grill: un’area di 46 mq circa, interna, in zona imbarchi, da destinare a parafarmacia, e l’ultima, al piano arrivi, per un punto informativo.

Parliamo di vendite nelle attività commerciali. Hanno seguito un tasso di crescita proporzionale al balzo del traffico? Qual è il trend dello scontrino medio?

L’incremento del fatturato extra-aviation, come il valore dello scontrino medio, è stato più che proporzionale rispetto al traffico. Ciò è dovuto al miglioramento del mix di passeggeri internazionali, ad alto livello di spesa, e al miglioramento del mix merceologico verso articoli a più alto valore aggiunto.

Come attitudine di spesa e di tempo di sosta in aeroporto, quali sono stati i comportamenti principali registrati in questi mesi?

Dopo la pandemia, abbiamo assistito ad una modifica della tipologia del passeggero. È sempre maggiore la propensione alla spesa. Sicuramente la spinta più forte si è avvertita nell’offerta food. Il cliente è più esigente, la semplice caffetteria e l’offerta food frugale non basta più, ma chi viaggia si si aspetta di trovare format più sofisticati, meglio se legati al territorio. Il consumatore è disposto a pagare di più, a patto che l’esperienza e il prodotto valgano la spesa.

Quali sono le principali differenze tra italiani e stranieri, su questo fronte?

Per quanto riguarda i prodotti venduti al duty free, la spesa media per passeggero dimostra la maggiore penetrazione di clienti internazionali, così come il valore dello scontrino medio. In termini di shopping habits, tra i clienti domestici il category split è meno marcatamente indirizzato verso il food, a vantaggio delle categorie profumi/cosmetica e accessori”.

E invece, com’è l’equilibrio tra airside e landside?

Sicuramente c’è differenza tra le due zone, come propensione all’acquisto, ovviamente a favore dell’airside. Superati i controlli, gli acquisti e il valore dello scontrino sono favoriti. Nella zona land side è predominante l’offerta food&beverage, opportunamente diversificata, che permette sia al passeggero sia agli accompagnatori, che al Sud sono più numerosi, di poter scegliere tra un hamburger del McDonald’s, una poke bowl fatta al momento, un piatto freddo o caldo di elevata qualità dal De Canto o un trancio di pizza e un panino da Briciole, al piano arrivi. Ad ogni modo la differenza è marcata. I volumi di fatturato degli esercizi commerciali in landside rappresentano circa un terzo di

quelli realizzati dagli stessi esercizi, ma in zona imbarchi.

Più in generale, qual è la strategia commerciale dei due scali pugliesi? Si cerca di attirare marchi con una forte caratterizzazione regionale, sia nel food sia nel non food? Oppure si punta ad avere anche qualche marchio delle principali catene?

Tra i doveri di una società pubblica, come nel caso di Aeroporti di Puglia,

pag. 46 | retail&food | Giugno 2023

rientra il supportare alle aziende del territorio e la creazione delle condizioni affinché possano entrare negli scali. È il caso, ad esempio, di un’azienda casearia, con cui sono in corso le procedure per l’apertura di un proprio punto vendita a Bari.

Quali sono oggi i principali operatori del food degli scali pugliesi?

I grandi marchi oppure imprenditori locali?

Si possono considerare entrambe le situazioni, in un’ottica di integrazione e completamento, tenuto conto della presenza dei grandi marchi internazionali come McDonald’s, My Chef, Autogrill, Chef Express, De Canto-Lagardère ed operatori locali come Sandrino, GustApulia, ApulFood e il possibile caseificio.

TRAFFICO RECORD NEL 2022. E ARRIVANO GLI INCENTIVI PER I VETTORI

Il 2022, che per la maggior parte degli aeroporti mondiali era il banco di prova sulla capacità di recupero rispetto al pre-Covid, per i due maggiori scali pugliesi è stato un vero e proprio record. L’anno si è chiuso nel complesso con oltre 9 milioni di passeggeri (vedi tabella), con un risultato in crescita del 12,5% rispetto al 2019. Su base annua, il traffico di linea nazionale tra Bari e Brindisi è cresciuto del +17,06%, quello internazionale del +8,12%, sempre rispetto al 2019. L’anno scorso, a Bari, i transiti internazionali sono stati 3,5 milioni, anche questo un traguardo mai raggiunto dal Karol Wojtyla. Impossibile, invece, inserire nelle statistiche l’aeroporto di Foggia, perché i voli sono stati avviati solo nel mese di ottobre. “Un dato inaspettato, ma al tempo stesso straordinario” il commento del presidente di Adp, Antonio Vasile. “Questi numeri da record, secondo le previsioni, avremmo dovuto raggiungerli nel 2026. Invece siamo andati al di là delle aspettative”. Il network di Aeroporti di Puglia vuole crescere ancora. E nel mese di aprile, la società di gestione ha comunicato l’intenzione di promuovere nuovi collegamenti a tutti i livelli, in particolare attraverso

Un tema di discussione sempre rilevante, nel contesto retail, riguarda il digitale. In merito a questo, quali sono stati i principali investimenti?

Il wifi è presente e sempre gratuito in tutti gli aeroporti pugliesi. Nell’advertising è previsto l’inserimento di un maggior numero di impianti digitali, con lo sviluppo anche dell’offerta di pubblicità gestita dai centri media. Alcuni servizi, come i parcheggi, sono venduti tramite eCommerce e ormai oltre il 50% delle lunghe soste viene prenotato digitalmente. Al parcheggio, spesso è abbinato il fast track e l’ingresso in sala vip, anche mediante l’offerta di Carte Fedeltà di AdP con diverse offerte di servizi e di sconti per gli acquisiti nei negozi aeroportuali. Anche la prenotazione delle sale riunioni avviene tramite sito web di Aeroporti di Puglia, così come i servizi di biglietteria e servizi accessori.

nuove tratte intercontinentali dirette, collegamenti verso i maggiori hub europei, più destinazioni di breve e medio raggio europee e nel bacino del Mediterraneo, inserito in un programma utile per ridurre la forte stagionalità degli scali, naturalmente legati a doppio filo all’andamento delle vacanze estive. Gli incentivi prenderanno la forma di bonus relativi al totale dei passeggeri (nuovi o aggiuntivi) trasportati sulle tratte oggetto di accordo, secondo determinate condizioni, ai sensi delle Linee guida del Ministero dei Trasporti emanate l’11 agosto 2016. Attualmente, tra i vettori protagonisti degli scali pugliesi, in prima fila c’è Ryanair, che ha 5 aerei basati in Puglia e ha presentato, a marzo, una programmazione estiva con 72 collegamenti e sei nuove rotte.

TRAFFICO RECORD NEL 2022

pag. 47 | retail&food | Giugno 2023
Aeroporto Bari Brindisi TOT Passeggeri 6.190.490 3.058.999 9.249.489 % vs 2019 11,90% 13,60% 12,45%

VIP LOUNGE A CACCIA DEGLI SCALI ITALIANI

Il business delle lounge aeroportuali indipendenti, durante il Covid, aveva subito una botta tremenda, come tutto ciò che ruota intorno all’industria aerea. Ora, anche questo segmento è in ripresa. E l’onda comincia a toccare l’Italia. Le lounge indipendenti, gestite da operatori specializzati, e non collegati a un vettore o alla società di gestione dello scalo, sono da sempre legate a doppio filo all’utenza alto spendente. E man mano che riparte il turismo intercontinentale, si alimenta la domanda per questi servizi. Che però, vista la flessibilità e la varietà dei prezzi, interessano sempre di più anche una parte dei viaggiatori “normali”.

Relax

e cibo in cima alle richieste

Secondo una recente ricerca di Airport

Dimensions (grande operatore mon-

diale, presente in Europa solo in Gran Bretagna) il 57% dei frequent flyer ha utilizzato una lounge almeno una volta nella vita. I motivi sono i più vari: il 56% di questi cerca una struttura business tradizionale (postazione da lavoro, connessione, bevande), ma addirittura il 78% è attirato da una proposta food diversa e più personalizzata. Interessante, poi, valutare le modalità di accesso. Se un quarto dei passeggeri accede alla lounge perché ne ha diritto in virtù di un biglietto business o first class, altri sono membri di programmi fedeltà (tipo Priority Pass) o hanno uno status come membro d’elite di compagnie aeree. Eppure c’è un buon 18% che paga l’accesso di tasca propria, con la formula walk-in (l’accesso a gettone, in sostanza). Quest’ultima è una fetta di pubblico difficile da prevedere, ma che gli

operatori stanno cercando di intercettare, con prezzi accessibili e con formule a pacchetto, che sempre più spesso comprendono lo sconto per i bambini. Ecco alcuni dei protagonisti del settore, già operativi in Italia e desiderosi di crescere.

pag. 48 | retail&food | Giugno 2023
Con la ripresa del traffico, gli aeroporti di casa nostra fanno gola ai fornitori indipendenti delle sale d’attesa. Con l’accesso “walk in” si guarda anche al cliente leisure e alla famiglia A.L.
TRAVEL | Servizi premium
È stata da poco inaugurata la Plaza Premium Lounge al Terminal 1 di Roma Fiumicino

Plaza Premum Lounge: oltre a Roma, gli occhi su Milano

Plaza Premium Loung (PPG) è un colosso mondiale con sede a Hong Kong, nato nel 1998, presente oggi in più di 70 scali mondiali e specializzato nell’accoglienza a 360 gradi: non solo lounge, ma anche hotellerie, concierge, dining. Le lounge sono gestite in alcuni casi a marchio proprio, in altri casi per conto di compagnie aeree, circuiti di carte di credito o altri soggetti. In Italia, è presente per ora a Roma Fiumicino. In una recente intervista, il Ceo e fondatore Song Hoi-See ha ammesso che il Covid ha causato nel complesso una perdita di quasi 100 milioni di dollari americani. Oggi però, con la ripresa del traffico e grazie a un’iniezione di capitali arrivata da fondi e nuovi investitori, il business è tornato a volare e il gruppo si appresta a chiudere l’anno con ricavi raddoppiati rispetto ai circa mezzo milioni di dollari Usa (circa 3,5 miliardi di $ di Hong Kong) del pre pandemia.

A Fiumicino ci sono 2 lounge Plaza Premium. La più grande, addirittura di 1.000 mq, si trova nell’area E del Terminal dedicato alle partenze extra Schengen, rivolta quindi in modo particolare ai passeggeri in transito o in partenza verso destinazioni di lungo raggio. La seconda, più piccola (400 mq) si trova invece nell’Area A, alle Partenze Schengen. Tra i servizi: doccia, lounge bay, bar, wi fi, postazioni di ricarica, bevande e la possibilità di ordinare piatti cucinati al momento. La lounge principale aggiunge però una meeting room, mentre le docce a disposizione sono ben 5. L’accesso avviene tramite diverse modalità. In alcuni casi, è associato ad accordi con vettori aerei o altri tipi di partner b2b (agenzie di viaggio, aziende, banche). Altrimenti è sempre possibile l’accesso walk in, a prezzi variabili a seconda del tempo di permanenza, a partire da 28/30 euro per un’ora (20 euro per il solo uso della doccia). “Abbiamo un buon mix di clientela business e leisure. Il mercato italiano è molto importante per Plaza Premium Lounge. È un Paese con una forte economia e una classe media in crescita, aspetto che crea un largo bacino potenziale di clienti. Inoltre, l’Italia è una destinazione turistica molto popolare, frequentata da un ampio numero di viaggiatori internazionali” spiega Analia Marinoff, General ma-

nager della società per Italia, Finlandia e Germania. Come si evolverà la presenza del marchio in Italia? “Dopo Roma, ci interessano gli scali milanesi. Quanto all’andamento, prevediamo una crescita in termini di numero di accessi del 30% sia per il 2023 sia per il 2024”.

GIS, con Hello Sky dà un servizio alberghiero

Un altro grande operatore mondiale è la spagnola GIS, nata a fine anni ‘90 come operatore di centri congressi, poi “riconvertita” in chiave travel. La società, dal 2019, fa parte di TAV Operation Services, a sua volta controllata dal colosso Group ADP (comunemente chiamata Aéroports de Paris, anche se la dicitura è sparita dalla ragione sociale). Il gruppo TAV-GIS, tramite diversi brand, oggi

PRIMA VISTA È NELLA CAPITALE E A CAGLIARI

Un altro importante operatore, presente sul mercato italiano a Roma e Cagliari, è Prima Vista, brand che appartiene alla multinazionale dell’handling Aviapartner. A Fiumicino, il brand propone due sale. La più grande, da 550 mq, si trova agli imbarchi internazionali extra Schengen e propone tutti i principali servizi, doccia compresa, più un’innovativa esperianza di svago, ossia il virtual tour con occhiali 3D, in collaborazione con Inflight-VR. La più piccola, invece, da circa 250 mq, è agli imbarchi di area Schengen, al Terminal 3: offre poltrone e divani, working area, food corner, wi fi, tv, area umatori e giornali. L’accesso è consentito ai passeggeri business di numerosi vettori, agli affiliati ai principali circuiti di lounge, oppure in modalità walk in. Quest’ultimo tipo di lounge è presente anche all’aeroporto di Cagliari

pag. 49 | retail&food | Giugno 2023

opera in una novantina di lounge in 20 Paesi. In Italia, gestisce una sala Vip a marchio PrimeClass a Roma Fiumicino (410 mq.) e sempre nello scalo della Capitale offre la Hello Sky Air Rooms & Lounge. Ancora Hello Sky è il marchio utilizzato per una vip lounge a Bergamo Orio al Serio.

liamo prettamente di business, poi nei mesi estivi sale l’altra componente e sull’arco dei 12 mesi possiamo dire 50% e 50%”. La lounge Primeclass di Roma, da circa 400 mq, mette a disposizione una selezione di snack e bevande a buffet, cocktail su ordinazione, aree per riposare, per lavorare e cabine per telefonate riservate, più alcune chaise longue e la doccia. Si avvicina invece ad un’accoglienza di tipo alberghiero la Hello Sky di Roma (di fronte ai terminal, collegata da un cavalcavia coperto), che oltre a tutte le amentities presenti

in una vip lounge, mette a disposizione le Air Rooms, vere e proprie stanze con letti singoli o matrimoniali in cui è possibile dormire, sia di notte sia in modalità day-use. A questo, si aggiungono servizi premium come reception h24, parcehggio executive, menu “a la carte”. La Hello Sky di Bergamo Orio al Serio (area Partenze, airside) propone un’isola centrale con buffet, più sala riunioni, area lounge, docce e si può aggiungere, con sovrapprezzo, l’imbarco in modalità “fast track”. Gli ingressi generalmente partono da 30-34 euro.

“La nostra offerta è quella di una sala Vip inclusiva” ragiona Alessandro Narduzzi, Operations manager per l’Italia di GIS. “Con l’ingresso a gettone, chiunque può concedersi un paio d’ore di relax e di servizi di qualità, lontani dal caos aeroportuale. Registriamo una permanenza media di circa 2 ore ed è interessante notare come la fruizione non sia quasi mai programmata. Attualmente, solo per la lounge di Bergamo diamo l’opportunità di prenotare dal sito Internet, ma è molto raro. La clientela, per la maggior parte, è estera, con una buona divisione tra leisure e business. L’equilibrio varia a seconda delle destinazioni e della stagionalità. In uno scalo come Bergamo, per esempio, in inverno par-

A TORINO NUOVA VESTE PER LA PIEMONTE LOUNGE

Non ha a che fare con le Vip lounge indipendenti. Ma testimonia il fatto che i servizi di accoglienza, in aeroporto, servano anche per promuovere il territorio. All’aeroporto di Torino, gestito da Sagat, è stata appena rinnovata la Piemonte Lounge, area di attesa al piano superiore delle Partenze, promossa dalla Regione e realizzata da Visit Pie-

monte. Dalle montagne ai prodotti eno gastronomici, tutte gli aspetti su cui punta il turismo regionale sono messi in bella mostra nella sala, che mette a disposizione servizi come snack, soft drink, edicola digitale, wi fi, monitor informativi dei voli. Anche qui, si può entrare attraverso convenzioni, oppure per mezzo dell’accesso giornaliero, che si può anche pagare in anticipo on line. Il prezzo comprende anche il fast track omaggio.

pag. 50 | retail&food | Giugno 2023

Simona Fiorentini

Un nome che non passa inosservato e un’ampia offerta di prodotti alimentari gustosi e innovativi, con particolare attenzione alla salute. La Fiorentini Alimentari è nata con un piccolo negozio inaugurato nel 1918 nel centro di Torino da Leonido Fiorentini. Sarà Vittorio, negli anni ’40 e ’50, a iniziare la vendita di prodotti al tempo sconosciuti in Italia come il cous-cous e il pane azzimo. La curiosità anima tutt’oggi l’azienda e se la vediamo - e riconosciamo - il merito è di Simona Fiorentini, generazione classe 1980 della storica famiglia. Entrata in azienda dopo la laurea in Economia aziendale, affronta una lunga gavetta interna e nel 2019 cura il rebranding totale del marchio. Noi la ringraziamo per averci raccontato la sua carriera in due parole: Grazie e Scusa.

Il secondo Grazie lo dedico alla persona che mi ha insegnato a lavorare: A.V., il primo direttore vendite con il quale ho iniziato a girare l’Italia in lungo ed in largo e a visitare tutti i nostri clienti, grandi e piccoli. Mi ha trasmesso la sua passione nel lavoro, ma soprattutto l’arte della correttezza e della gentilezza. Purtroppo ci ha lasciato all’improvviso e troppo presto, ma ancora oggi, quando devo prendere decisioni importanti, mi chiedo che cosa avrebbe fatto lui. Un altro Grazie va ai nostri collaboratori storici, MR, PP, CB, PT e molti altri, che sono entrati nella nostra azienda ben prima che arrivassi io. Li ringrazio perché mi hanno accolta senza pregiudizi, nonostante io fossi la “figlia di”. Un Grazie per i nostri collaboratori attuali, che ci aiutano a mandare avanti l’azienda, mi supportano e sopportano ogni giorno. Un Grazie va anche ai clienti che hanno avuto fiducia in alcune mie idee. Un ultimo Grazie a chi mi segue sui social, soprattutto su LinkedIn, per le parole gentili che mi dedicano e per l’apprezzamento verso il mio lavoro. A volte, quando sono giù di morale, leggo i commenti e spesso mi spronano a superare le difficoltà e a fare sempre meglio.

Il primo Scusa va alla mia famiglia, a mio marito e ai miei bambini, perché in alcune occasioni sono stata molto impegnata e poco presente. Voglio che sappiate che voi siete la mia priorità, sempre e comunque. Il secondo Scusa va ai collaboratori che ci hanno lasciato perché non si sentivano più motivati. Mi dispiace di non averlo capito in tempo e di non essere intervenuta. Il terzo Scusa va ai collaboratori con i quali abbiamo interrotto noi il rapporto di lavoro: come imprenditori a volte si devono prendere decisioni impopolari. Quindi mi scuso se vi abbiamo messo in difficoltà, non lo abbiamo mai fatto a cuor leggero.

Il mio primo Grazie va a mia sorella, con la quale sono cresciuta e che mi ha accudito quando i nostri genitori erano impegnati con il lavoro. Lei, per prima, ha deciso di continuare l’attività di famiglia. Senza di lei non avrei mai avuto il coraggio di farlo da sola.

Infine l’ultimo Scusa lo rivolgo a chi mi segue, a chi mi manda il curriculum o a chi mi chiede una collaborazione e non lo posso accontentare. Cerco di rispondere sempre, ma è davvero impossibile dire di sì a tutti. Alcuni lo capiscono, altri no, e questo mi dispiace.

pag. 51 | retail&food | Giugno 2023
A cura di Beatrice Ramazzotti Simona Fiorentini

NRA SHOW: LE IMPRESSIONI DI UN ITALIANO A CHICAGO

Si è da poco concluso uno dei principali eventi internazionali dedicato al F&B, arrivato alla 102esima edizione. Tra le attrazioni principali della fiera statunitense tanti brand italiani. Un “insider”

Sono già passati quasi trent’anni dalla prima volta che partecipai al National Restaurant Association (NRA) Show di Chicago. Ricordo che quella fu la mia prima esperienza in una fiera di settore: avevo, infatti, iniziato da poco tempo a lavorare per l’azienda di famiglia, reduce da un’esperienza triennale a Londra in ambito bancario e finanziario. Naturalmente, tante cose sono cambiate, ma molte altre sono rimaste immutate nel tempo, come la penuria cronica di taxi e similari (tutto il mondo è paese), il traffico impazzito per raggiungere ogni giorno la fiera (ebbene sì, a Chicago usano il clacson più che a Napoli), la generosa offerta di degustazioni presso quasi tutti gli stand (superalcolici compresi, con effetti imprevedibili sulla sobrietà di alcuni visitatori) e il significato molto ampio che gli americani attribu-

iscono al concetto di abbigliamento “business casual” (la coppia che ha scelto di venire in fiera con un completino coordinato leopardato non è passata inosservata).

Tuttavia, nell’era della digitalizzazione e dell’intelligenza artificiale una manifestazione come l’NRA Show non poteva che riflettere i profondi cambiamenti che toccano ogni comparto della nostra società e rivoluzionano il modo di concepire e di sviluppare le attività commerciali, come testimoniato dall’ampia offerta di soluzioni sempre più avanzate per l’analisi delle vendite e la profilazione della clientela o per la gestione dei programmi di fidelizzazione. Parimenti significativa è da segnalare inoltre la massiccia presenza nei tre enormi padiglioni di consulenti per la transizione digitale e per le strategie di

pag. 52 | retail&food | Giugno 2023
FIERE | Diario di viaggio
d’eccezione ci guida tra gli stand di Fabio Ottolina*

aromatiche e fruttate!

comunicazione sui social media, o delle piattaforme per la gestione delle prenotazioni online e di quelle che si occupano di delivery: gli stand di UberEats e di Opentable - per citarne due – erano particolarmente prominenti e sempre molto frequentati.

Un altro tema innovativo che ho trovato molto diffuso in questa edizione del NRA Show è quello relativo alle alternative vegetariane e/o vegane (“plant-based”) ai prodotti di origine animale, sviluppate per venire incontro alle esigenze di una quantità crescente di persone, soprattutto nelle fasce più giovani d’età, che per motivi etici, salutistici - o anche solo per seguire la moda del momento - hanno deciso di ridurre o eliminare il consumo di carne dalla loro dieta quotidiana: pur mantenendo la mia identità di animale onnivoro, devo riconosce-

anche noi abbiamo aderito proponendo la nostra Linea Green, costituita da miscele di caffè provenienti al 100% da piantagioni certificate Rainforest Alliance) hanno parimenti tenuto banco in un Paese che, pur con tutte le sue contraddizioni, sta diventando sempre più cosciente del fatto che i cambiamenti climatici avranno un impatto drammatico e crescente sulla qualità della vita e sulle dinamiche di tutto il comparto agroalimentare.

re che dopo, ahimè, numerosi assaggi l’inevitabile scetticismo iniziale ha lasciato posto ad una piacevole sorpresa per la qualità dei prodotti proposti sia in termini di gusto che di consistenza al palato. Piaccia o non piaccia, questo è un trend con cui tutti gli operatori nel mondo della ristorazione si dovranno prima o poi confrontare. Le sfide relative alla sostenibilità ambientale (a cui

“Scusa, ma tu che sei un torrefattore, non ci parli un po’ di caffè?”, potrebbe a questo punto domandarsi il lettore che abbia avuto la pazienza di arrivare sin qui: certamente, ho tenuto per ultimo l’argomento a me più caro! Dopo aver preparato e servito centinaia di caffè a una folta e multiforme rappresentanza della popolazione americana (inclusa la mitica coppia di leopardati) posso affermare senza alcun dubbio che la sensibilità e la cultura nei confronti dell’Espresso italiano si è molto evoluta nel tempo e che – anche se a tutt’oggi nel menu di molte catene di caffetteria Made in USA alla categoria Espresso manca proprio… l’Espresso (si trovano solo Latte e Cappuccino) – il prodotto di cui noi italiani giustamente andiamo fieri è ormai riconosciuto e apprezzato da tutti e, con mia grande piacevole sorpresa, viene spesso degustato in purezza, senza alcuna aggiunta di latte e/o di zucchero! Inoltre, l’ampia diffusione oltreoceano del mondo Specialty Coffee ha indotto insospettabili signore di mezza età del Kentucky a confessarmi con una punta di orgoglio il loro vezzo di prepararsi a casa, con il sistema V60, un caffè monorigine dell’Etiopia, comprato da un piccolo torrefattore locale, per poterne degustare appieno le note

L’interesse e la passione negli States per il prodotto Made in Italy è, comunque, molto elevata e più di una volta ho dovuto rassicurare i miei interlocutori che noi siamo davvero una torrefazione di Milano (“la capitale della moda e del design”) e che il nostro prodotto viene lavorato ancora oggi secondo le antiche regole della torrefazione italiana. Anche la storia della nostra azienda familiare, nata nel prima dopoguerra su iniziativa di mio nonno e cresciuta in questi 75 anni sino a diventare una realtà globale, ha fatto breccia nel cuore delle tante persone che si sono soffermate per chiederci qualche informazione in più dopo aver degustato il prodotto. In fin dei conti posso affermare che anche quest’anno visitare l’NRA Show è stata per me un’esperienza molto positiva, sia per quanto ho potuto vedere e apprendere in merito ai nuovi trend di mercato che per le numerose opportunità di far conoscere il nostro prodotto ad una crescente schiera di appassionati: e poi sullo sfondo c’era lei, Chicago, una città affascinante in cui è sin troppo facile perdersi, passeggiando senza fretta lungo la riva del lago Michigan, nei sentieri immersi nel verde che dai padiglioni della fiera portano senza soluzione di continuità all’ipnotico Cloud Gate proprio nel cuore del Millenium Park: ma questa è tutta un’altra storia.

pag. 53 | retail&food | Giugno 2023
*Fabio Ottolina, Managing director di Caffè Ottolina

Osservatorio Collaborations e Co-Branding a cura di BRAND JAM

Il Pop up store di Stranger Things: vero manifesto (riuscito) del retailtainment

Brand Jam osserva il mondo delle “collaborations” in licenza e delle attività di brand extension, sezionando con il suo Osservatorio Collaborations più di 300 casi innovativi ogni trimestre. Per la rubrica di questo numero di Retail & Food non potevamo non occuparci del pop-up store dedicato a Stranger Things, aperto a maggio a Milano. Un mix supervitaminico di retail, entertainment, merchandising, esperienza immersiva per fan, che manifesta in un’unica location tutte le tendenze del “retailtainment” più avanzato. Lo store ufficiale Stranger Thing di Milano dispone della più grande superficie rispetto ai precedenti pop-up, aperti a New York, Los Angeles, Parigi, Dallas, Chicago e Miami.

curato nei minimi dettagli secondo il tema.

Lo sviluppo creativo dei prodotti denota una competenza specifica particolarmente raffinata nel trasformare prodotti basici come t-shirt o felpe in oggetti del desiderio. Lo store itinerante è infatti gestito, sotto licenza Netflix, da Three Ten Merchandising Services, azienda americana specializzata nel merchandising da fan, integrato a retail experience e concerti.

I tre livelli, a ridosso della zona super commerciale di corso Vittorio Emanuele, sono strutturati in modalità “sottosopra”, dettaglio caro ai fan della serie Netflix, con l’ingresso a livello strada, utilizzato unicamente per una veloce photo opportunity con lo sfondo al neon istituzionale. Poi ci si cala (letteralmente) nella città di Hawkins, dove al livello -1 è stato ricostruito fedelmente il soggiorno della casa di Joyce, e si può accedere (coda permettendo) alla seconda photo opportunity, sulle biciclette con lo sfondo tempestoso di Hawkins.

Scendendo al secondo livello, la replica della Hawkins High School è l’anticamera del cuore pulsante dello store: lo Starcourt Mall. È qui che il visual merchandising suddiviso in aree tematiche mette il turbo ai prodotti esclusivi: la gelateria Scoops Ahoy, il Rink -O-Rama, la pizzeria Surfer Boy Pizza e, non ultima, l’Arcade (dove Pac – Man, unico marchio esterno al mondo Stranger Things, vive da protagonista), sono i riferimenti narrativi che caratterizzano ogni prodotto di merchandising esclusivo,

Si nota decisamente l’esperienza nella produzione di merchandising evoluto, e per quanto la qualità intrinseca dei prodotti sia allineata al prodotto fast fashion, il prezzo non è certo democratico. I fan devono sborsare infatti almeno 35 euro per una t-shirt o 80 euro per una camicia hawaiana, oltre 100 per una felpa. Ma il prezzo non è certo un problema per un prodotto totemico e le code alle casse costituiscono la dimostrazione plastica della riuscita commerciale dell’attivazione.

Come in un parco a tema, o in un concerto, per vivere l’esperienza Stranger Things il fan segue un customer journey che qui ha un che di liturgico, dalla prenotazione digitale obbligatoria, alla coda per l’ingresso gestito dalla security, dalle foto instagrammate, alla coda in cassa per assicurarsi il prodotto esclusivo. Da notare la clientela non unicamente adolescenziale: a parte i genitori che accompagnano i più giovani, sono molti i millennials, molti dei quali partecipano indossando già felpe e magliette Stranger Things. Lo store milanese chiuderà i battenti a fine luglio, quando decine di migliaia di fan avranno avuto l’occasione di immergersi in un’esperienza di retailtainment memorabile. Poi riprenderà il tour alla volta di altri fan, prossima fermata: Las Vegas.

pag. 54 | retail&food | Giugno 2023
di Paolo Lucci

ESG SEMPRE PIÙ AL CENTRO DELLE SCELTE

Presentata la decima edizione di Retail Trends, l’appuntamento di Cocuzza & Associati con i protagonisti del settore. Il mercato lo conferma: la sostenibilità non è un’opzione, ma un fattore necessario

“La vera rivoluzione di oggi è questa: l’etica è entrata nel mercato e nei consigli di amministrazione delle imprese. Quando si parla di ESG, non è rilevante soppesare se sia più importante la S o la G, ma il concetto di fondo, ossia che i brand propongono al consumatore un sistema di valori, al di là del prodotto”. Con queste parole Claudio Cocuzza, partner dell’omonimo studio, ha introdotto la presentazione di Retail Trends, la pubblicazione di Cocuzza & Associati arrivata alla sua decima edizione, che si è svolta lo scorso 10 maggio alla Fondazione Feltrinelli di Milano. Il report, come di consueto, affronta i temi più attuali relativi al comparto retail e al settore immobiliare commerciale. Quest’anno, il focus era su sostenibilità, nuovi canali distributivi e sulle “scelte imprenditoriali coraggiose”.

Dal prodotto all’analisi dei dati

“Quest’anno festeggiamo il trentesimo anno di attività e la decima edizione del report. Abbiamo incontrato alcuni dei protagonisti del retail e real estate

che si sono maggiormente distinti e le testimonianze raccolte confermano la profonda trasformazione che sta vivendo in questi anni il settore, chiamato a compiere un salto di qualità per approdare a nuovi modelli di business” ha commentato Alessandro Barzaghi, Managing Partner di Cocuzza & Associati. Tante le testimonianze sul palco. Maria Luisa Daglia, Country Head per l’Italia di Agilitè, ha approfondito l’opportunità, e la difficoltà, di fornire ai clienti soluzioni chiavi in mano di fit-out degli spazi, che rispondano alle necessità del retailer, ma che al contempo rispettino i più alti standard ambientali. La società, di recente, si è occupata dell’apertura milanese del multibrand END. Clothing. Francesco Taddei, Sales manager di Carbonsink, e Alessandro Porta, Senior ESG Consultant di Deepki, hanno chiarito alle aziende l’importanza di adottare soluzioni idonee per l’impatto aziendale, compresa l’analisi puntuale dei dati. Sul fronte dei brand, Ida Schillaci (Head of ESG reporting di Yamamay) ha illustrato l’impegno dell’azienda sul prodotto,

come ad esempio l’ideazione della linea di costumi Edit realizzati da materiale riciclato, ma anche rispetto ai negozi, visto che è in corso la creazione di un nuovo format più sostenibile che riguarderà le nuove aperture e le ristrutturazioni dell’esistente. Nel campo del lusso sostenibile, Maria Silvia Pazzi ha raccontato la nascita di Regenesi, brand di borse e accessori, nato nel 2008, realizzati partendo da oggetti usati.

I lavori hanno poi ospitato gli interventi di altri protagonisti dell’immobiliare e del retail: Benedetta Conticelli, Ceo di Land of Fashion Outlet Management; Stefano Fedeli, Director of operations di Mondadori; Diego Valazza, Business development Director di Lendlease; Luca Verpelli, amministratore unico di ODOS Servizi; Cesare Ansalone, Head of Finance and Legal di Decathlon; Andrea Bifulco, Co-Founder di Lab K – Ktchn Lab; Francesco Bosso, Chief commercial officer di Illy Caffè; Enrico Capoferri, Ceo di Erbert; Andrea Valota, Ceo di La Piadineria. “Abbiamo mostrato come le scelte coraggiose di chi opera nel retail real estate riguardino diversi ambiti. La sostenibilità è ambientale, sociale e di governance e va analizzata in maniera trasversale, dal prodotto all’immobile” ha commentato Giulia Comparini, Partner di Cocuzza & Associati. “Per questo nel report dedichiamo spazio agli investimenti immobiliari in aree innovative e ai nuovi canali distributivi del retail”.

LA FINANZA SI APRE ALL’ESG

Tra le testimonianze raccolta dal Retail Trends 2023 spiccano quelle del mondo finanziario, a dimostrazione di come la sostenibilità sia ormai un parametro concreto e necessario a supporto degli investimenti. “Chi investe in un fondo immobiliare si aspetta un rendimento: l’attenzione a questi temi incide anche sul ritorno atteso dall’investitore” ha affermato Anna Maria Pacini, Head of ESG Management di Dea Capital Real Estate SGR. Singolare il punto di vista di Luciano Balbo, co-fondatore e Managing Partner di Oltre Impact, Sgr italiana che opera attraverso tre fondi, che investe solo in aziende in cui sia misurabile l’impatto sociale e ambientale dell’attività. Un soggetto partito con PerMicro, piattaforma di microcredito, che ha fondato la catena di poliambulatori Santagostino e che figura tra gli investitori principali di Erbert, catena che promuove il mangiare sano.

pag. 55 | retail&food | Giugno 2023
A.L.
EVENTI | Retail Trends

LIDL, METAMORFOSI DI UN DISCOUNT MODERNO

Pochi nella GDO tradizionale in Italia hanno compreso le potenziali traiettorie dei discount tedeschi (e non solo) nel nostro Paese. Molti pensavano che si sarebbero accontentati di presidiare una nicchia. Oggi si sarebbe detto che: “non li hanno visti arrivare”. Eppure, prima di trasformarsi nei colossi che sono oggi in Europa e non solo, sono partiti ovunque proprio facendo leva sulla loro ragion d’essere: la pura convenienza.

Schwarz è il quarto gruppo al mondo

Come il primo discount della storia che nasce ad Essen, dove Karl Albrecht aprì il proprio negozio di alimentari nel 1913 ben prima di trasformarsi in ALDI. L’altra grande insegna sbarcata in Italia alla fine del 2017. Penny Market nasce compartecipata con Esselunga nel 1994 e pro-

segue in solitaria dal 1999. Anch’essa di proprietà di un importante gruppo della GDO tedesca: REWE. Lidl è una realtà della grande distribuzione organizzata leader in Europa appartenente al Gruppo Schwarz. Quarto gruppo in assoluto a livello mondiale dietro Walmart e Costco e alle spalle dell’americana Kroger, con un fatturato di 99,2 miliardi. L’Insegna attualmente gestisce una rete di oltre 12.000 punti vendita, più di 200 centri logistici in 31 Paesi e conta più di 360.000 dipendenti. Presente in Italia dal 1992, Lidl Italia può contare su 730 punti vendita che impiegano più di 21.000 collaboratori, articolati in 11 Direzioni regionali che hanno la responsabilità operativa dei punti vendita e delle relative piattaforme logistiche. La Direzione generale si trova ad Arcole, in provincia di Verona, e conta più di 800 dipendenti.

Quando si parla di multinazionali presenti in Italia c’è sempre il rischio di dover fare i conti con una retorica un po’ datata che ne riduce l’importanza e la portata economica per il nostro Paese. Oppure, nel comparto GDO, spesso le multinazionali vengono relegate, a soggetti che faticano a comprendere la specificità del nostro mercato. La business community

pag. 56 | retail&food | Giugno 2023
GDO | Mercato
di Mario Sassi, senior advisor e blogger

GDO, nel frattempo, continua ad interrogarsi sul considerare o meno i discount supermercati come gli altri, sul loro destino, sulle performance al metro quadro o sull’affollamento territoriale ritenuto foriero di possibili crisi di crescita all’orizzonte in grado di metterne in discussione la marcia trionfale di questi anni. Nessuno li valuta per quello che sono: colossi in grado di acquisire cash le principali aziende della GDO italiana che, nel frattempo, hanno preferito farsi la guerra l’un l’altra restando prigioniere del loro nanismo domestico, mentre queste realtà si espandevano nel mondo. Per questo lascio volentieri convenienza, referenze, promozioni e lineari ai colleghi commerciali e parto dai numeri. Dalla presenza tedesca in Italia e del business specifico.

Il peso tedesco in Italia

Le controllate tedesche presenti in Italia sono 1.712 (su circa 11.000 controllate estere in Italia). 96 mld di fatturato (su 596 mld di fatturato delle controllate estere in Italia) e 193mila occupati. Il 67,3% del fatturato delle imprese italiane a controllo tedesco appartiene al mondo dei servizi (di cui 54,7% al commercio), contro un peso del 28,7% circa del settore manifatturiero. (Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Eurostat). La Germania rimane il primo partner commerciale per l’Italia, che da parte sua conserva la sesta posizione per Berlino. (Dati Camera di commercio AHK Italien). Lidl è una delle realtà principali soprattutto dal punto di vista occupazionale. E già oggi, è lì a dimostrare che parlare di discount, quasi fosse una sorta di prestigio minore nella GDO, è assolutamente riduttivo. E rischia di non inquadrare un modello di impresa che fa certamente della convenienza l’elemento di attrazione in linea con la sua storia puntando ovviamente all’efficienza, alla semplicità e all’ottimizzazione dei costi ma attualizza in termini di servizio al cliente il proprio ruolo sociale puntando sulla sostenibilità.

Nell’anno dell’anniversario (da 30 anni nel nostro Paese) annuncia che, entro il 2030 punta a raggiungere quota mille punti vendita. Secondo uno studio SDA Bocconi Lidl Italia genera un impatto complessivo sul PIL da 3,5 miliardi di euro. Entro il 2024 verranno creati oltre 6 mila nuovi posti di lavoro su tutto il territorio nazionale. Facendo parte di una realtà internazionale operativa in 31 Paesi con una rete di oltre 12.000 punti vendita, Lidl Italia svolge anche un ruolo di volano per la filiera agroalimentare italiana, contribuendo attivamente all’export delle eccellenze Made in Italy nel mondo. Nel 2021 parliamo di un valore complessivo di 2 miliardi di euro, di cui oltre 550 milioni di euro generati dall’ortofrutta. In termini percentuali, da sola Lidl esporta il 10% del valore totale di export di frutta e verdura italiana a livello globale. Carrefour, attraverso il suo marchio “Terre d’Italia” marchio forse poco conosciuto da noi, veicola le esportazioni dei prodotti italiani nei suoi market nel mondo per oltre un miliardo di euro. Oggi più dell’80% degli oltre 3.500 articoli presenti in assortimento è costituito da prodotti italiani, molti dei quali possono fregiarsi dei marchi DOP, IGP, DOC e DOCG.

Attenzione alla sostenibilità

L’80% degli interventi immobiliari viene effettuato puntando su aree dimesse da riqualificare e rigenerare, con l’obiettivo di consumare meno suolo possibile. Già dal 2015 l’energia elettrica viene acquistata esclusivamente da fonti rinnovabili ed è stata avviata anche una produzione di energia mediante fotovoltaico che supera i 16 milioni di kWh. Il 40% degli immobili ha già un proprio impianto e la maggioranza dei nuovi punti vendita e dei centri logistici è in grado di coprire fino al 50% del fabbisogno energetico. Sul fronte logistico dal 2021 sono stati adottati i primi mezzi elettrici in collaborazione con LC3 Trasporti e Scania. Nel

corso del 2022 è stata stretta una partnership con Sapio, società leader nella produzione e commercializzazione di gas tecnici, medicinali e miscele speciali, per uno studio di fattibilità unico in Italia: la realizzazione di una stazione di rifornimento ad idrogeno per autotrazione. Infine il core business. L’obiettivo convenienza viene declinato sul versante etico, sociale e ambientale lungo tutta la filiera a partire dall’approvvigionamento delle materie prime. Un’ampia offerta di prodotti la cui sostenibilità è garantita e certificata da enti indipendenti. L’agire a favore di una “alimentazione consapevole” per Lidl si concretizzerà in un impegno, a partire dal 2023, a non mostrare più pubblicità indirizzate ai bambini, in relazione a prodotti a marchio, non salutari. Questo approccio, che promuove la diffusione di una dieta più sana e sostenibile, riguarda le attività promozionali comunicate attraverso i packaging, la televisione, la radio, i social media e i volantini. Parallelamente a ciò, entro il 2025, l’obiettivo è quello di ampliare la percentuale di fonti proteiche vegetali nell’assortimento a beneficio dell’ambiente, della biodiversità e della salute. Per quanto riguarda la riduzione della plastica l’intenzione resta quello di creare cicli chiusi con l’obiettivo di ridurre la plastica nei pack del 20% e rendere riciclabile il 100% dei packaging in plastica. In ambito sociale segnalo tre iniziative: “Oltre il carrello – Lidl contro lo spreco”, un programma di recupero delle eccedenze in collaborazione con la Fondazione Banco Alimentare. Questa collaborazione ha portato fino ad oggi al recupero e alla donazione di oltre 31.000 tonnellate di cibo, equivalenti a 62 milioni di pasti. Su questo, fortunatamente, l’insegna tedesca non è sola. È un tratto caratteristico di molte realtà locali e nazionali della Grande Distribuzione nazionale. Attività che andrebbero conosciute, divulgate e generalizzate perché fondamentali per una comunità che vuole crescere cercando di aiutare anche chi resta indietro..

pag. 57 | retail&food | Giugno 2023
Obiettivo
1000 punti vendita
Massimiliano Silvestri, presidente di Lidl Italia

Malpensa: riapre il T2 con novità food e duty free

MILANO – Il 31 maggio ha riaperto ufficialmente il Terminal 2 dello scalo di Malpensa, gestito da SEA, dopo tre anni di chiusura e dopo una serie di interventi di ristrutturazione e di miglioramento dell’offerta e dei servizi. Ci sono nuove postazioni per il self check-in, volute da easyJet (l’unico vettore finora presente), è stato rifatto il grande duty free (Dufry) che ora copre una superficie di 1.500 mq e ci sono alcune importanti novità a livello di ristorazione. Arriva per la prima volta in Italia il marchio Pret-a-manger e apre un punto vendita Starbucks, che raddoppia quello già presente al Terminal 1. Maggiori informazioni, con un servizio più approfondito, sul numero di Luglio della nostra rivista.

Alla stazione Termini è arrivato Starbucks

ROMA – Grandi Stazioni Retail ha portato un punto vendita Starbucks alla stazione di Roma Termini. Il locale, situato nella Food Lounge della Terrazza, al piano sopra i binari, è aperto tutti i giorni dalle 6 alle 21 e occupa uno spazio di 150 mq, arredato con divanetti, tavoli e prese di ricarica per i clienti. È prevista, a breve, anche l’apertura di un altro Starbucks, in modalità “grab&go”, che sarà invece situato nella galleria commerciale al piano interrato. “Già nella prima giornata, il locale ha riscosso un grande successo di affluenza”, ha dichiarato Sebastien De Rose, Chief Operating Officer di Grandi Stazioni Retail. “Queste aperture confermano il crescente appeal di Grandi Stazioni Retail per i grandi brand internazionali, dovuto alla crescita degli spostamenti su rotaia, che ha riversato nelle stazioni flussi sempre più numerosi ed eterogenei”.

Autogrill-Dufry, ok la prima trimestrale combinata

BASILEA – A maggio Autogrill ha pubblicato i ricavi consolidati del primo trimestre dell’anno: 1,032 miliardi di euro, +40%. Si tratta di un recupero pari al 96% rispetto al 2019. Anche Dufry ha pubblicato i conti del primo trimestre, specificando che a partire da febbraio i conti comprendono l’integrazione in corso con Autogrill. Ne derivano ricavi più che raddoppiati rispetto al primo trimestre del bilancio scorso, ossia 2,35 miliardi di franchi svizzeri contro 1,12 (+113,4%). La crescita like for like è invece del 48,1%. I dati di aprile, intanto, registrano vendite nette a +30,2% rispetto al 2022, a cambi costanti. I ricavi di gruppo combinati oggi sono suddivisi al 38% dai duty-free, al 26% dalla voce duty-paid/convenience e al 36% dal puro food&beverage.

Gara per 27 unità nel nuovo terminal 2 di Manchester

MANCHESTER – A giorni, la società di gestione dell’aeroporto di Manchester dovrebbe pubblicare il dettaglio delle gare per 27 nuove unità retail & ristorazione, che saranno posizionate nel nuovo Terminal 2, al termine dei lavori. L’operazione rientra in un maxi piano di rinnovamento, che prima aveva coinvolto il Terminal 1, da 1,3 miliardi di sterline. Le gare dovrebbero concludersi ad aprile 2024 e i lavori nel 2025. “Il terminal vanta già un’ottima offerta, forte di marchi locali, ma stiamo cercando di diversificare con proposte nuove, tra cui uno champagne bar e una food court in stile market hall” ha specificato Richard Jackson, direttore Retail dello scalo. In più, allo scalo mancano partner per creare una nicchia di offerta upper level.

Aena, va a singhiozzo la maxi gara per i duty free

MADRID – Due importanti lotti della maxi gara indetta da Aena lo scorso dicembre, per i duty free di 27 aeroporti spagnoli, non hanno ricevuto per ora offerte valide. Si trattava del lotto 1 (Madrid Barajas) e del 4 (scali della Catalunia). Questi due lotti, da soli, coprono il 44% del Magr (Minimum Annual Guaranteed Rents) definito nel bando. Al contrario, 4 lotti che comprendono gli aeroporti dell’Andalusia, delle Canarie, delle Baleari e del Nord del Paese, hanno ricevuto offerte che superano del 17% il minimo garantito. Tra le offerte, ci sono quelle di Dufry e di Lagardère Travel Retail, ha specificato Aena. Secondo i piani di Aena, i risultati dell’intero bando dovrebbero essere pronti entro luglio, ma ora la società è chiamata a velocizzare l’iter per i lotti ancora scoperti.

World Travel Retail pag. 58 | retail&food | Giugno 2023

Shilla (3sixty Duty Free) punta ad America ed Europa

SEUL – The Shilla Duty Free vuole allargare la propria presenza negli Stati Uniti e punta anche ad un’espansione in Europa. Lo ha confermato alla stampa di settore Younghoon Kim, Executive VP della società, sostenendo che il progetto era stato rimandato a causa del Covid, ma che adesso è tempo di riprenderlo. Questa strategia si baserà sulla partecipazione che il gruppo detiene in 3Sixty Duty Free, una quota che al momento è al 44%, ma che secondo il manager è destinata a salire. 3Sixty oggi è operativa nell’America del Nord, del Sud e nei Caraibi.

ASIA-PACIFIC IS MAKING A STEADY COMEBACK ASIA-PACIFICO IN COSTANTE RIPRESA

Many eastern hemisphere countries were slow to remove Covid travel restrictions and follow the lead of Europe and the United States. But once they did – including China finally opening its borders to citizens in January after a very long three-year shutdown – the rebound has been strong.

Sunil Tuli, CEO of King Power Group (Hong Kong) and President of the Asia Pacific Travel Retail Association (APTRA), said: “The region is forging ahead and the latest forecast from ForwardKeys points to an overall recovery of international departures from Asia-Pacific of 53% of 2019 volumes in Q2 2023.”

That may not sound like a big recovery compared to western markets but in 2022, major airport hubs and key duty-free sales locations like Seoul Incheon and Hong Kong International saw traffic languishing at 17.9 million and 5.7 million passengers respectively, well off their 70.6 million and 71.3 million highs in 2019.

Hudson, rinnovo di 12 anni al Logan International

BOSTON – Hudson è riuscita a portare a casa un rinnovo di 12 anni per la gestione del servizio di duty free all’aeroporto interazionale Logan di Boston. Fanno parte del rinnovo diverse novità, dal momento che la società, fra 2023 e 2024, introdurrà otto nuovi negozi “duty paid” e otto “duty free”, in un mix di brand locali e internazionali. Le novità riguarderanno tutti i quattro terminal e tra i brand si può già citare The Connoisseur Collection, una drinking lounge che sbarca per la prima volta in un aeroporto degli Stati Uniti. I nuovi spazi occuperanno nel complesso circa 2.130 metri quadrati.

Other gateways are doing much better. Across the key airports run by Airports of Thailand, year-on-year concession revenues in Q1 almost quadrupled. And after tough Covid restrictions, Singapore Changi Airport had reached 82% of its 2019 traffic in March, handling 4.6 million passengers.

Chnagi’s flows to and from Greater China (mainland China, Hong Kong, Macau) and Taiwan picked up, with traffic doubling compared to the previous quarter. As a result, Q1 saw more than 20 new stores and F&B outlets open at Changi’s four terminals, including some new concept stores.

Tuli, commented: “Across the region APTRA is receiving reports from members of positive trading with examples of ‘revenge shopping’ from Chinese travellers. The prospects for travel retail in the region are highly positive. At least two markets – Singapore and Australia – have actually exceeded their 2019 duty-free revenues.” Presumably that’s a reference to Q1 versus the same period four years ago and the impact of a temporary revenge phenomenon.

May’s TFWA Asia Pacific Exhibition & Conference was another signal that the travel retail industry was back. The event attracted more than 3,000 visitors, approximately 90% of 2019, while attending duty-free operators and landlords were at the 1,300 mark, up 4% on 2019. Travel retail buyers are clearly eager to do business and reboot travel retail’s most important regional engine.

Molti Paesi dell’emisfero orientale hanno tardato a rimuovere le restrizioni Covid ai viaggi Covid e a seguire l’esempio di Europa e Stati Uniti. Ma unavoltachelohannofatto-compresalaCina chehafinalmenteapertolefrontiereaicittadiniagennaio,dopounlunghissimobloccoditre anni-ilrimbalzoèstatoforte.

Sunil Tuli, amministratore delegato di King PowerGroup(HongKong)epresidentedell’AsiaPacificTravelRetailAssociation(APTRA),ha dichiarato: “La regione sta andando avanti e le ultime previsioni di ForwardKeys indicano una ripresa complessiva delle partenze internazionalidall’Asia-Pacificoparial53%deivolumidel 2019nelsecondotrimestredel2023”.

Dall’ottica occidentale, potrebbe non sembrare una grande ripresa, ma va considerato che nel2022iprincipalihubaeroportualieiluoghi chiaveperlavenditadeiduty-free,comeSeoul Incheon e Hong Kong International, avevano visto il traffico languire rispettivamente a 17,9 milioni e 5,7 milioni di passeggeri, ben lontani dai70,6milionie71,3milionidel2019.

Altri gateway stanno facendo ancora meglio. Tra i principali aeroporti gestiti da Airports of Thailand, i ricavi delle concessioni nel primo trimestre sono quasi quadruplicati rispetto all’anno precedente. E dopo le restrizioni, l’aeroporto Changi di Singapore ha raggiunto l’82% del traffico del 2019 a marzo, gestendo 4,6milionidipasseggeri.

I flussi da e per la Greater China (Cina continentale,HongKong,Macao)eTaiwansonoaumentati,conuntrafficoraddoppiatorispettoal trimestreprecedente.Diconseguenza,ilprimo trimestre ha visto l’apertura di oltre 20 nuovi negozi e punti vendita F&B nei quattro terminal di Changi, compresi alcuni nuovi concept store.

Tuli ha commentato: “In tutta la regione, l’APTRAstaricevendodaisuoimembrisegnalazioni di scambi commerciali positivi, con esempi di ‘revenge shopping’ da parte dei viaggiatori cinesi.Leprospettiveperiltravelretailnellaregionesonomoltopositive.Almenoduemercati,SingaporeeAustralia,hannosuperatoiricavi duty-free del 2019”. Presumibilmente si tratta del paragone del primo trimestre rispetto allo stessoperiododiquattroannifa.

La TFWA Asia Pacific Exhibition & Conference di maggio è stato un altro segnale del ritorno delsettoretravelretail.L’eventohaattiratopiù di3.000visitatori,circail90%del2019,mentre glioperatoriduty-freeeilocatoripresentihannoraggiuntolaquotadi1.300,conunaumento del 4% rispetto al 2019. I buyer del travel retail sono chiaramente desiderosi di fare affari e di riavviareilpiùimportantemotoreregionaledel travelretail.

pag. 59 | retail&food | Giugno 2023 duty free world | by
|
kevin_rozario@yahoo.com
Kevin Rozario
London

LICENSING CENTRALE NELLE FIERE INTERNAZIONALI

Il settore del licensing ha vissuto un’accelerazione negli ultimi due anni e si prevede che il mercato globale del brand licensing crescerà da 274,9 miliardi di dollari nel 2022 a 385,4 miliardi entro il 2027, con un CAGR del 4,1%. In tale contesto, la regione Asia-Pacific dovrebbe essere l’area più performante con un CAGR del 6,6% nello stesso periodo.

Questi trend molto positivi si riflettono nel successo dell’Hong Kong International Licensing Show (HKILS), che si è tenuto lo scorso aprile, per la 20° edizione, presso l’Hong Kong Convention and Exhibition Centre.

Quest’anno il suo eco di risonanza è stato ampliato dalla concomitanza di altre cinque fiere del lifestyle (Gifts and Premium Fair, Fashion InStyle, Home InStyle, Hong Kong International Home Textiles and Furnishings Fair e Hong Kong International Printing & Packaging). Quest’ultime sono diventate sempre più importanti in quanto la pandemia ha aumentato la consapevolezza dei consumatori sui propri stili di vita. Infine, la contemporanea Asian Licensing Conference, una delle principali piattaforme di informazione e di market intelligence con eminenti leader globali nel licensing, ha offerto un corollario con preziose anticipazioni sulle ultime tendenze e sfide del settore.

L’HKILS è il più grande evento nel suo genere in Asia che attira visitatori commerciali, licenzianti, licenziatari, proprietari di marchi, rivenditori, produttori e altri attori del settore del licensing, offrendo un contesto dinamico per presentare i propri marchi e prodotti da concedere in licenza, nonché esso rappresenta una opportunità di networking per esperti del settore provenienti da tutto il mondo.

L’offerta copre una vasta gamma di categorie; tra cui intrattenimento, fashion, food & beverage, arte e design, lifestyle, tecnologia e molto altro.

L’Hong Kong International Licensing Show quest’anno ha ospitato più di 320 espositori, presentando oltre 500 marchi, ed ha attirato circa 56.000 buyer provenienti da oltre 130 paesi; tra cui oltre ad Hong Kong, Indonesia, Giappone, Corea, Cina, Taiwan, USA, Singapore e Tailandia.

I settori merceologici di riferimento sono stati l’abbigliamento, i giocattoli, gli accessori, le decorazioni per la casa, i software/videogiochi e il food and beverage, ma sono state presentate anche categorie emergenti quali ad esempio l’outdoor, i prodotti sostenibili, i prodotti per la cura ed il benessere, gli utensili da cucina, le stoviglie e, infine, gli oggetti di antiquariato e i musei. A titolo di esempio, la strategia di marketing di IMG Asia che ha proposto il crossover tra il Van Gogh Museum e i marchi Fila e Converse.

NEWS | International pag. 60 | retail&food | Giugno 2023 New Travel Markets | a cura di Luca Esposito luca.esposito@layline-consulting.it

Macy’s si allontana dai grandi centri commerciali e punta sugli “strip-mall”

Il colosso americano Macy’s pensa sempre più in “piccolo”. Dopo l’apertura di 10 mini-store a insegna Market by Macy’s e Bloomie’s, il brand prevede entro il 2023 di diminuire ancora la quota di negozi nei grandi centri commerciali e di aprire altri negozi di taglia più piccola nei “strip-mall”, le aree commerciali tipicamente americane presenti nelle città di piccole e medie dimensioni, dislocate lungo i marciapiedi. Il Gruppo ha dichiarato di avere registrato ottime performance nei format di taglia small e di voler tentare questa strada. “Le dimensioni e le location funzionano tutte” ha dichiarato il CEO Jeff Gennette. “L’anno in corso sarà determinante per definire la futura strategia di Macy’s” continua Gennette in un’intervista alla CNBC. In base ai risultati deciderà i futuri piani di espansione. Al momento, la maggior parte dei circa 700 negozi di Macy si trova ancora in centri commerciali tradizionali.

JD Sports acquisisce il brand francese Courir

Il marchio JD Sports ha avviato trattative esclusive per l’acquisizione del 100% del brand francese di abbigliamento sportivo Courir, con un valore d’impresa da 520 milioni. Courir ha 313 negozi in sei paesi europei ed è attualmente controllato da Equistone Partners Europe, che lo ha acquistato nel 2018 da Go Sport. Nel 2022 il marchio ha realizzato un fatturato di 610 milioni di euro. La conclusione della transazione è prevista nella seconda metà del 2023. JD Sports ha inoltre fatto sapere che “sta valutando le opzioni per semplificare l’azionariato in alcune controllate in Europa per accelerare le opportunità di sviluppo del gruppo”.

H&M scommette sul marchio Weekday e punta ai più giovani

Il gruppo scandinavo H&M ripensa i suoi marchi dedicati ai più giovani: il brand Weekday assorbirà Monki e tornerà la label Cheap Monday. Il cambiamento più significativo è costituito dalla chiusura della sede svedese di Monki a Göteborg. Le scelte del colosso svedese arrivano dalla necessità di ridurre i costi amministrativi e operativi, “liberando risorse per concentrarsi maggiormente sullo sviluppo di esperienze di marca e un’offerta complessiva più forte”. Obiettivo del gruppo H&M è la creazione di “una nuova destinazione per i giovani” sotto il brand Weekday, lanciato nel 2002 con 53 punti vendita in 15 mercati.

Per Unibail Rodamco Westfield un nuovo grande progetto in arrivo a Londra

Il Gruppo Unibail-Rodamco-Westfield (URW) ha acquisito dal colosso immobiliare britannico Hammerson l’intera quota della Croydon Partnership che comprende la proprietà dei centri commerciali Whitgift e Centrale. L’accordo permetterà a URW di portare avanti il progetto di riqualificazione dell’area di Croydon, nella zona sud di Londra, del valore di 1,4 milioni di sterline. “I progetti di rigenerazione urbana e la creazione di nuovo forme di comunità sostenibili sono tra gli obiettivi di URW e siamo molto entusiasti dell’opportunità offerta da Croydon. La proprietà del lotto ci consentirà di lavorare con il sindaco di Croydon, la Greater London Authority e altri stakeholder locali su un’ampia trasformazione dell’area”. Il sindaco di Croydon ha citato il successo di White City e East London, due esempi di rigenerazione urbana a opera di URW che hanno portato alla realizzazione dei mega centri commerciali Westfield London e Westfield Stratford.

NEWS | International pag. 61 | retail&food | Giugno 2023

Professional Link lancia Shop in A Bag per i negozi

Professional Link, azienda italiana attiva nella fornitura di servizi telefonici e cloud, ha arricchito la propria offerta con Shop in A Bag, una proposta studiata appositamente per il mercato retail. La suite mette a disposizione dei commercianti un insieme a 360 gradi di servizi di connettività, a prescindere dalla dislocazione e dal numero dei punti vendita. Grazie alla elevata larghezza di banda, che prevede rete Wi-Fi multipla, banda larga o fibra ad alta velocità e il servizio di backup su Cloud PLINK IaaS (Infrastructure as a Service), ogni store può contare su continuità del servizio ed elevata resilienza, caratteristiche fondamentali per il coinvolgimento del cliente sul punto vendita, tramite dispositivi mobili e digital gestiti dai commessi, ma anche nel Mobile Commerce o online, garantendo la migliore esperienza di vendita e pagamento. La suite può essere sottoscritta interamente oppure “a pacchetto”, selezionando solo i servizi necessari.

Pregis, nuovo hub logistico in Toscana

Accelera con un nuovo hub logistico nell’Interporto di Livorno la logistica di Pregis. Ora l’azienda, tra i leader del food service, conta su una nuova struttura di immagazzinamento del freddo nel porto toscano, in una posizione strategica, in modo particolare per servire il Centro e le isole. L’impianto dispone di 3.250 posti pallet, con celle a -20/-30 °C, per una capienza complessiva di quasi 13mila metri cubi. Il magazzino è all’avanguardia anche sul fronte ambientale, dotato di pannelli fotovoltaici e di una tecnologia in grado di abbattere al minimo le emissioni nocive. Il nuovo snodo logistico si inserisce nella rete distributiva dell’azienda, che include 8 filiali e numerosi transit point dislocati strategicamente per garantire una copertura di tutto il territorio nazionale. Pregis vanta un assortimento di oltre 16.000 referenze, di cui molte a marchio.

Calzedonia sceglie Yext per la gestione dei dati

Il gruppo Calzedonia ha scelto le soluzioni di Yext per la gestione automatizzata dei dati per l’intera rete. Con l’implementazione degli strumenti di Yext, tra cui quelli di Listings e Reviews, i team It e marketing di Calzedonia sono stati liberati da incombenze come l’aggiornamento manuale dei dati locali, mentre è stata anche automatizzata la gestione delle recensioni on line, che pian piano verrà estesa a tutti i negozi del gruppo. La collaborazione con Yext, già avviata da alcuni anni, ha portato a risultati notevoli in termini di aumento del traffico on line, comprese le ricerche su Google, e in store.

NEWS | Servizi e fornitori pag. 62 | retail&food | Giugno 2023

San Benedetto rinnova C-Power gusto arancia

Aquavitamin C-POWER, al gusto arancia, fa parte della linea di San Benedetto di bevande analcoliche vitaminiche, indicate per chi conduce una vita attiva. È ricca di vitamina C, ma anche di di PP, B6 e B12, che contribuiscono alla riduzione della stanchezza e dell’affaticamento e al normale metabolismo energetico. La nuova veste grafica della bottiglia, nel formato da 0,40 l, valorizza i plus del prodotto attraverso un design rinnovato. Ridisegnato anche il logo, di colore scuro a contrasto con le tonalità del gusto. San Benedetto Aquavitamin, nel formato da 40 cl, è disponibile nella Gdo.

Tante novità da Citterio, anche gluten free

Citterio ha appena presentato numerose novità nelle linee affettati e snack. Tra queste, la linea Vivere all’Italiana, con quattro referenze, nelle vaschette di piccola grammatura: Originale Salame Milano, Prosciutto Cotto, Crudo e Bresaola (i primi tre da 80 g., l’ultimo da 70 g.). Nella linea Sofficette, inoltre, arrivano due proposte inedite: la Bresaola di tacchino e il salame Ventricina piccante, che deriva dalla tradizione abruzzese e molisana. Nella linea degli snack composti, arriva la versione “senza glutine e senza lattosio” di Unoduetris!, la confezione che abbina fette di salame, fette di formaggio e grissini. Infine, arrivano i Bigsalamini. Piccoli snack al salame in confezione da 40 g., con all’interno due salamini.

La limited edition di D’Amico

D’Amico, tra i principali operatori specializzati nella produzione di conserve, ha presentato una nuova collezione in edizione limitata, che comprende quattro referenze: Melanzane, Pomodori secchi, Carciofi alla rustica, Funghi misti, Olive dolci snocciolate di Castelvetrano, Olive verdi Bella di Cerignola Melanzane. La particolarità del packaging risiede nel fatto che le capsule di chiusure dei barattoli sono impreziosite dai disegni dell’artista contemporaneo Pietro Lista, ispirati alle nature morte di Giorgio Morandi. Un’idea premiata durante l’ultima edizione di Tuttofood.

VETRINA pag. 63 | retail&food | Giugno 2023

FABIO DI GIAMMARCO

Amministratore delegato gruppo Bauli

Fabio di Giammarco è il nuovo amministratore delegato del gruppo Bauli. Il manager vanta una lunga esperienza internazionale maturata nel settore food&beverage, in multinazionali come Puratos, Bacardi, SAB Miller, Danone, Mondelez e anche Saiwa in Italia. Prima di approdare in Bauli, è stato “President” dell’America Latina in Puratos, azienda di primo piano a livello mondiale negli ingredienti per pasticceria e panetteria. La sua nomina, recita una nota, è stata decisa per guidare il gruppo dolciario veronese in una fase di rafforzamento, sia in Italia sia all’estero. Prende il posto di Stefano Zancan, che era a.d. dal 2016.

FABIO FILADELLI Head of property management di Nhood Italy

Nhood Italy ha rafforzato il team con alcuni inserimenti e promozioni, annunciati durante il recente Mapic. In particolare, Fabio Filadelli è il nuovo Head of property. Filadelli lavora in Nhood Italia dal 2020. In precedenza ha avuto esperienze in Ingka Centres, sia sul mercato italiano sia su quello inglese, e in Cogest Retail. Fa parte del consiglio direttivo di CNCC. Tra le altre nomine, Giancarlo Porcu è il nuovo Head of Media, specialty leasing & operational marketing: Brunella Bausano, Eugenio Livio e Cesare Mazza entrano nel team Leasing; Giusy Migliore è Key Account Manager; Natalya Geroldo è Sustainability & Climate change manager; Massimo Quaranta è Energy manager.

STEFANO GOGLIO Business developer director di CBRE Italy

CBRE Italy ha creato la figura di Business developer director, affidando l’incarico a Stefano Goglio. Il manager arriva in CBRE dopo esperienze passate in imprese come Artelia e Arcadis. Negli anni ha ricoperto vari incarichi nell’ambito dello sviluppo del business, a livello italiano ed europeo, e proviene dal mondo dell’ingegneria e del project management. L’attività di Goglio sarà trasversale a tutte le asset class in cui CBRE è attiva. Secondo una nota della società, questa nomina si inserisce in un piano strategico iniziato con la nomina di Mirko Baldini alla guida della divisione Advisory, così da consolidare il posizionamento di CBRE, con un’attenzione particolare al mondo degli occupier.

MICHELA RIVA

Responsabile ESG di Finiper

Michela Riva è la nuova responsabile Esg di Finiper Canova Group spa. Riva era già nel gruppo con il ruolo di Head of Communication & Omnichannel Experience per l’insegna Iper La grande i. Ora, nel nuovo incarico, risponderà direttamente a Christophe Mosca, Direttore generale del gruppo. In stretta collaborazione con tutti i dipartimenti aziendali, Michela Riva coordinerà le attività in materia di sostenibilità e responsabilità sociale. Si occuperà, inoltre, della promozione e della diffusione della cultura ESG all’interno del gruppo e delle diverse aree di business e monitorerà l’andamento degli impegni sociali e ambientali.

GIOVANNI SANGA

Presidente Sacbo

Il Consiglio di amministrazione di SACBO, società di gestione dell’aeroporto di Bergamo-Orio al Serio, ha proceduto al rinnovo delle cariche, dopo essere stato nominato nell’assemblea del 9 maggio scorso per il triennio 2023-2025. Giovanni Sanga è stato confermato presidente, carica già ricoperta nel triennio precedente, con attribuzione dei relativi poteri, mentre vicepresidenti sono Yvonne Messi e Fabio Bombardieri. Il nuovo consiglio di amministrazione è così formato da: Giovanni Sanga (presidente), Yvonne Messi (vicepresidente), Fabio Bombardieri (vicepresidente), Gianpietro Benigni, Gianpietro Borghini, Carlo Mazzoleni, Renato Redondi, Laura Pascotto, Gianni Scarfone, Maurizio Zerbini.

ANDREA ZOCCHI

Ceo di Everli

Andrea Zocchi è il nuovo Ceo di Everli. Prende il posto di Federico Sargenti, che ricopriva lo stesso incarico dal 2016. Zocchi, torinese, classe 1960, è direttore emerito di McKinsey & Company, una nomina ricevuta dopo 23 anni di esperienza nella multinazionale, in cui ha ricoperto il ruolo di Direttore e di Leader della practice Largo consumo per il Sud Europa. In passato, Zocchi è stato anche alla Direzione generale di Esselunga, ha fondato Digitail (società partecipata da Coop Alleanza 3.0 che ha creato e sviluppato la spesa on line EasyCoop) ed è membro del Cda del Gruppo Bauli e di GoVolt. Zocchi ha conseguito una laurea in Ingegneria Meccanica a indirizzo Energetico al Politecnico di Milano, prendendo parte anche ad attività di ricerca all’Harvard University e al MIT.

pag. 64 | retail&food | Giugno 2023 CAMBI DI POLTRONA

FIUMICINO

AREAS Italia

DELI&CIA AEROPORTO DI FIUMICINO:

Areas-MyChef ha recentemente inaugurato il nuovo locale Deli&Cia presso l’Aeroporto di Roma - Fiumicino.

Deli&Cia è un format healthy riconosciuto a livello internazionale presente in 27 paesi, adatto a tutti i viaggiatori che non vogliono rinunciare a un pasto salutare e di qualità.

www.areas.com

www.mychef.it

AEROPORTO

Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.