retail&food 11 2022

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In caso di mancato recapito inviare al CPM di MIlano Roserio per la restituzione al mittente previo pagamento resi€ 5,00Novembre 2022 Mapic 2022: il real estate si dà appuntamento a Cannes Ristò cambia pelle e diventa bistrot Orio al Serio, il coraggio di innovare Food e shopping center, segnali di pace Trend, progetti e qualche timore, 30 pagine di Speciale sull’evento

RISTORAZIONE E CENTRI

Lo scorso 18 ottobre, presso la sede Confcommercio di Milano, si è tenuta una giornata di lavoro sulla relazione tra ristorazione e centri commerciali. Di cui diamo ampio resoconto in questo numero del giornale.

Promossa dall’associazione AIGRIM (Associazione Imprese Grande Ristorazione Multilocalizzate), parte di FIPE-Confcommercio, con la partecipazione di CNCC (Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali).

Il confronto mattutino tra i top manager della ristorazione ha generato una lista di spunti e proposte, su cui si sono misurati i presidenti delle due associazioni, Cristian Biasoni e Roberto Zoia, ma anche i vertici di alcuni tra più importanti operatori del retail real estate.

Nonostante le tensioni derivanti da due anni di gestione pandemica, l’alto livello degli speaker e dei loro contenuti ha offerto ai tanti partecipanti – in presenza e in live streaming – un approccio “alto” e costruttivo (il video della conferenza è disponibile sul nostro sito web).

Con una proposta di partenza chiara e concreta, per avviare una nuova fase di collaborazione tra tenants e landlords. I dati sugli accessi nei centri e sull’andamento delle insegne: occorre produrli e condividerli. Questi possono e devono essere il terreno comune su cui misurare le performance e ipotizzare azioni di crescita sensate in ottica win-win.

Per farlo si può passare per un “ente terzo” che garantisca indipendenza e che restituisca report senza evidenze aziendale ma con utili aggregazioni. Una sfida che, spero, sapranno e vorranno cogliere sinceramente sia AIGRIM che CNCC, con tutti i loro associati e, in prospettiva perché no, anche altre categorie del grande mondo retail.

EDITORIALE pag. 1 | retail&food | Novembre 2022
COMMERCIALI, CAMBIARE SI DEVE (E SI PUÒ)

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Anno 17 · numero 11 novembre 2022

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pag. 3 | retail&food | Novembre 2022 SOMMARIO 4 News 20 News Opening 24 Cambi di Poltrona 26 Food & Finanza La nuova vita di Eataly: flagship store e più estero 4 Stock options 8 Rubrica legale 14 Collaborations e Co-Branding 18 Dal Tabaccaio 23 Grazie e scusa 75 Duty free world 76 New travel markets RUBRICHE 27 30 64 73 News | Servizi e fornitori 74 World Travel Retail 78 News International 80 Vetrina 46 Smart city: futuro prossimo, ma un passo alla volta 62 CENTRI COMMERCIALI | Evento Roberto Zoia, CNCC: “Pronti per nuove sfide, ma uniti” 32 SPECIALE MAPIC See you in Cannes. I trend, i numeri e le info utili sull’evento 64 FOCUS | Aeroporti Bergamo, i servizi sono premium 69 ACQUISTI | Trend Pagamenti elettronici, a che punto siamo? 70 CONSUMI | Scenario La GDO deve uscire dalla morsa dei costi e dell’inflazione 27 CONVEGNO | Aigrim Food e centri commerciali: un patto per ripartire 30 BRAND | Intervista Ristò cambia pelle: inizia l’era “bistrot” 72 News sostenibilità 48 “Lavori in corso” in tutta Europa, focus su “uso misto” e ampliamenti 60 Real estate, il retail rallenta, ora pesa il costo del denaro

ATRI rinnova il Consiglio Direttivo e si tinge di rosa

Il 21 ottobre si è riunita l’Assemblea di ATRI, l’Associazione di categoria che unisce molte delle aziende italiane attive nel settore del Travel Retail. Un momento di condivisione e confronto che ha visto anche la rielezione all’unanimità del Presidente Stefano Gardini. Qualche novità, invece, all’interno del Consiglio Direttivo: con l’ingresso di Alexandra Pintea di Heinemann e Francesca Soncini di Sagat -Aeroporto di Torino la squadra si tinge finalmente di rosa. New entry sono anche Giulio Brandi di Top Line e Alberto Niero di Lagardère, mentre risultano confermati i Consiglieri Sergio Gallorini di Gesac e Andrea Fiorletta di YexChange. Nel corso dell’incontro, il Presidente ha lanciato anche il nuovo progetto di “Bollino plastic free shop”, un percorso di certificazione per i retailer più virtuosi che si sono impegnati, concretamente per la riduzione/eliminazione nell’uso della plastica. I prossimi mesi saranno cruciali per entra re più nel dettaglio anche di questa nuova sfida. “Sostenibilità e Digital saranno i driver su cui fondare l’approccio strategico verso il passeggero con grande attenzione alle giuste priorità”, queste le parole conclusive della relazione del Presidente.

STOCK OPTIONS

BUY

UNIQLO

Fast Retailing, la holding giapponese che opera principalmente tramite il brand Uni qlo, ha chiuso il bilancio 2022 (terminato il 31 agosto 2022) in forte crescita. La società nipponica ha registrato ricavi in aumento a 2,3 trilioni di yen (circa 16 miliardi di euro, +7,9% anno su anno) e utile operativo a 297,3 miliardi di yen (+19,4% anno su anno).

LVMH

Il colosso francese chiude il terzo trime stre dell’anno superando le attese. Nei primi 9 mesi dell’anno i ricavi passano a 56,5 miliardi (crescita organica del 20%). Bene Usa, Giappone ed Europa. La Cina va più a rilento, ma con un’accelerazione nell’ultimo quarter.

HERMÈS

Nei nove mesi archiviati il 30 settembre, la maison chiude con un balzo del 30% dei ricavi, a 8,61 miliardi. Nel solo terzo trimestre, la crescita dei ricavi è stata del 32%, il doppio rispetto a quanto pro spettato dagli analisti.

NEUTRAL

PIQUADRO

Incremento a doppia cifra per il gruppo Pi quadro nel primo semestre 2022-23, chiuso al 30 settembre 2022. Il fatturato consolida to è pari a 80,2 milioni di euro, in aumento del 26% rispetto allo stesso periodo precedente. Con riferimento al solo marchio Piquadro, i ricavi registrati nel periodo risultano pari a 35,2 milioni (+24,8%).

KERING

Momento fiacco per il titolo Kering, che dai 700 euro di inizio anno scivola fino a 450. I ricavi complessivi vanno bene. Ma pesa l’andamento di Gucci, che apporta circa la metà del fatturato. La maison cre sce del 9% nei primi nove mesi, piuttosto indietro rispetto al resto del gruppo.

LEVI’S

Il calo della domanda e il dollaro forte frenano il leader mondiale dei jeans. Nei tre mesi chiusi il 28 agosto, ricavi stabili a 1,5 miliardi (+1%), ma profitti in calo da 193 a 173 milioni di dollari. Sul totale dei nove mesi, l’utile è a 419 milioni (+4%).

SELL

HELBIZ

La creatura di Giulio Profumo fa fatica. Do vrebbe chiudere il 2022 con ricavi per 25 milioni di dollari, ma ormai il titolo è una penny stock: vale meno di 30 cent. Niente rispetto ai 10 dollari con cui era sbarcato al Nasdaq. Fantasie della finanza.

ADIDAS

Il colosso dello sportswear lancia il pro fit warning. I margini per il 2022 si limite ranno al 4%, tre punti sotto le stime pre cedenti. L’azienda si aspetta un ulteriore deterioramento dell’andamento in Cina, un significativo accumulo di scorte, cui si aggiunge il peso dei costi.

VF CORP

Il gruppo che controlla marchi come Vans e The North Face ha annunciato il taglio delle stime dei profitti a fine anno, prevedendo ri sultati sotto la aspettative per il secondo tri mestre. A pesare è stato il calo delle vendite di Vans legate al periodo “back to school”.

NEWS pag. 4 | retail&food | Novembre 2022

Kiko: Percassi acquista la quota di Peninsula e sale al 100%

La famiglia Percassi ha annunciato di aver siglato un accordo tramite la capogruppo Odissea S.r.l., azionista di riferimento di Kiko, per acquistare il 38% del marchio di cosmetica detenuto dal 2018 dal fondo di private equity Peninsula Capital. Grazie a questo accordo, la famiglia Percassi consolida la sua partecipazione in Kiko che complessivamente, direttamente e tramite società controllate, sarà pari al 100%. Il closing dell’operazione è previsto entro la fine del 2022. “Siamo molto legati a questo brand, che abbiamo visto nascere e crescere a ritmi impressionanti. Rin grazio Peninsula per l’importante contributo ed il supporto che ha saputo darci nell’espansione del brand a livello internazionale, facendo conoscere questa realtà italiana in tutto il mondo”, ha dichiarato Antonio Percassi che ha fondato la catena nel 1997. Il brand di cosmetica è oggi una multinazionale italiana presente in 52 Paesi, con vendite per circa 750 milioni di euro.

Accordo fra Blooming e Alice Pizza per lo sviluppo in Piemonte

Alice Pizza entra a far parte dei marchi sviluppati da Blooming Group. La partnership, appena firmata, prevede per ora un piano di sei aperture in due anni in Piemonte. Una di queste andrà in porto nel mese di novembre a Torino, con un punto vendita che si aggiungerà ai tre già pre senti nel capoluogo. “L’accordo con un gruppo solido come Blooming è la dimostrazione che il brand Alice è attraente per gli imprenditori che vogliono diversificare e sviluppare business nel mondo del food retail” ha commentato Claudio Baitelli, amministratore delegato di Alice Pizza. Blooming Group è una realtà nata nel 2017 e oggi sviluppa punti vendita di Burger King, Befed, Il Barbiere, e controlla marchi propri come Lab, Il Barotto e Gallo’s. Il mese scorso, tra mite Bkno, aveva acquisito Arilica Food diventando il primo franchisee italiano di Burger King. “Alice è un marchio di primaria importanza e in pieno sviluppo nel food” ha dichiarato Davide Canavesio, ceo di Blooming Group. “Per il gruppo rappresenta un altro tassello importante nel suo percorso di crescita”.

NEWS pag. 5 | retail&food | Novembre 2022
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Scannell Properties lancia un nuovo hub logistico

In arrivo un nuovo complesso logistico speculativo per Scannell Properties, la società pri vata di investimento e sviluppo immobiliare focalizzata sulla gestione di progetti industriali e logistici su larga scala. Il nuovo sviluppo prenderà vita su un’area di 54.868 mq a San Pietro Mosezzo (Novara), in una posizione strategica, a 52 km da Milano, a 2 km dall’autostrada A4/ E64 Torino-Milano-Trieste, a 40 minuti dall’aeroporto di Milano Malpensa e a meno di 2 ore dal porto di Genova. Partner del progetto è Techbau, società italiana nel settore Engineerin g&Construction, che ha fornito il supporto allo sviluppo del terreno e all’urbanizzazione e sarà responsabile di tutti i servizi di costruzione. Il complesso comprenderà due edifici. Entrambi sono progettati secondo gli standard di certificazione LEED GOLD e con un sistema di coper tura fotovoltaico, punti di ricarica per veicoli elettrici e pompe di calore elettriche. La costru zione sarà completata all’inizio del 2023.

Liquidazione per Camaïeu, chiudono 508 negozi

Game over per Camaïeu: a due anni dall’acquisizione e a meno di due mesi dal collocamento in amministrazione controllata, mercoledì 28 settembre il marchio francese di prêt-à-porter è stato messo in liquidazione. I 508 negozi del brand chiuderanno e i 2.600 dipendenti saranno licenziati. Tutti gli asset (il marchio, la rete di negozi, le scort, il sito logistico) saranno messi in vendita. Sono risultati vani, quindi, i tentativi di Hermione People & Brands (proprietaria di Camaïeu e di altre insegne come Go Sport, Gap France, La Grand Récré) di tenere in vita la catena. HPB aveva chiesto allo Stato un sostegno finanziario urgente di 48 milioni di euro su un totale necessario stimato in 80 milioni di euro, ma il tribunale non ha recepito la richiesta e ha preferito mettere in liquidazione il marchio. Nato nel 1984, Camaïeu è stato creato a Rou baix da Jean-Pierre Torck, Eric Vandendriessche, Jean Duforest e Dominique Debruyne (ex Mulliez). Il brand è arrivato a contare fino a 1.000 negozi nel mondo, per 1 miliardo di euro di fatturato dichiarato nel 2015.

Prelios e L22: ecco come sarà la nuova Galleria Alberto Sordi di Roma

Presentato il progetto di restyling della Galleria Alberto Sordi di Roma, uno degli asset princi pali del Fondo Megas, gestito da Prelios SGR. Lo storico salotto della Capitale sarà restituito alla città rinnovato e con nuove funzioni. Per la riqualificazione è stata incaricata L22 Retail, business unit del Gruppo Lombardini22. Dal punto di vista commerciale, il progetto preve de l’accorpamento degli spazi commerciali, che da 27 diventano 15, per “permettere un re styling migliore delle vetrine e la creazione di spazi eleganti”, si legge nella nota stampa. Gli store, di metrature diverse (dall’esercizio di vicinato, alla media superficie), si sviluppano nei vari piani della galleria che sarà su quattro livelli, dal piano interrato al primo piano. “Puntiamo a ospitare storici negozi della Capitale e grandi marchi nazionali e internazionali di diverse categorie merceologiche, per dare vita al nuovo punto di riferimento dello shopping romano”, ha commentato Patrick Del Bigio, Amministratore Delegato di Prelios SGR. Per incrementare l’offerta food&beverage e rendere la Galleria ancora più attrattiva, il progetto prevede anche la realizzazione di un nuovo dehor.

Autogrill pubblica i conti dei primi otto mesi, conferma la Guidance 2022 e annuncia le nuove nomine ai vertici della business unit Europa. Massimiliano Santoro (in foto) è il nuovo Chief exe cutive officer della Business Unit Europe. A suo riporto, Luca D’Alba diventa General Manager con responsabilità sulle attività commerciali Europa e sulle attività operative Italia. Autogrill, dunque, impiega pochissimo tempo a rioccupare la casella di Ceo Europa in precedenza appan naggio di Andrea Cipolloni, andato a guidare la nuova Eataly dopo l’ingresso di Investindustrial. Rispetto ai conti, l’estate ha fatto balzare i ricavi: Autogrill ha chiuso i primi otto mesi dell’anno con un fatturato pari a 2,6 miliardi di euro, in aumento del 63,6% a cambi costanti rispetto allo stesso periodo del 2021. Il margine ebit è di 112 milioni, mentre un anno fa era negativo per 28 milioni. Invariati la Guidance per il 2022, con ricavi attesi a 3,8 miliardi, e i target al 2024.

NEWS pag. 6 | retail&food | Novembre 2022
Scelta interna per Autogrill: Santoro nuovo ceo Europa, sale Luca D’Alba
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Incremento del costo dell’energia ed eccessiva onerosità sopravvenuta: una recente giurisprudenza

Nel contesto giuridico attuale ci sembra utile com mentare un’ordinanza emessa dal Tribunale di Arez zo il 22 giugno 2022, che ha ritenuto legittima la risoluzione di un contratto di servizi, per eccessiva onerosità sopravvenuta ex art. 1467 c.c., a seguito del forte incremento del prezzo dell’energia. Un ar gomento ampiamente dibattuto, alla luce delle cir costanze emerse sia durante la pandemia, sia nella situazione attuale, caratterizzata da incremento del costo delle materie prime, in particolare dell’ener gia.

Il caso

Una società che fornisce servizi di deposito, movi mentazione e custodia conto terzi di prodotti ge lati, congelati e surgelati, a seguito della stipula di un contratto di fornitura di servizi, ricorreva in via d’urgenza al Tribunale di Arezzo con richiesta di emissione di un provvedimento cautelare ex art 700 c.p.c. affinché questo, accertata la sussistenza dei presupposti dell’eccessiva onerosità sopravvenu ta determinata dall’incremento abnorme dei costi dell’energia elettrica, dichiarasse risolto il contratto di fornitura, ordinando alla società convenuta l’im mediata liberazione dei locali.

In particolare, la ricorrente sottolineava come, in seguito a tale incremento, verificatosi a partire dal giugno 2021, i corrispettivi della prestazione dei servizi concordati fra le parti in tempi in cui il co sto energetico era stabile, risultassero ad oggi del tutto inadeguati. La società fornitrice di servizi sot tolineava inoltre di aver più volte proposto alla con venuta un adeguamento del canone in virtù di tale incremento dei costi, adeguamento che era stato sempre negato.

Le conclusioni del Tribunale di Arezzo

In data 22 giugno 2022 il Tribunale di Arezzo emet teva un’ordinanza con la quale riconosceva l’aumen to dei costi dell’energia quale causa di eccessiva onerosità sopravvenuta del contratto e riteneva il ricorso fondato.

La Corte, nella sua argomentazione, ha rilevato come l’energia elettrica, avendo “raggiunto dei co sti non prevedibili e superiori rispetto alle normali oscillazioni di mercato in ragione della crisi econo mica e finanziaria, alla quale si è aggiunto il conflitto bellico in atto in Europa”, abbia inevitabilmente fat

to sorgere uno squilibrio nel rapporto contrattuale.

A supporto di questa tesi, poi, la Corte ha specifi cato come tale squilibrio non sembrasse avere ca rattere temporaneo, protraendosi ormai da mesi, e come nella vicenda esaminata la voce di costo dell’energia elettrica avesse una notevole rilevanza nell’ambito dell’attività della ricorrente, conside rando che i prodotti congelati rappresentano l’og getto dell’attività.

Il Tribunale di Arezzo accoglieva, quindi, la richiesta di risoluzione del contratto dopo aver riconosciuto una violazione del principio di buona fede da par te della resistente, che non si è resa disponibile ad una rinegoziazione, come sarebbe stato preferibi le, data la situazione di aumento dei costi che non sembra risolversi con l’avanzare del tempo.

Alcune riflessioni

Il tema dell’incremento dei costi legati al consu mo dell’energia elettrica nell’ambito della con trattualistica sta assumendo sempre maggior rilevanza e la decisione del Tribunale di Arezzo rappresenta una prima pronuncia su questo argo mento degna, a nostro avviso, di essere eviden ziata. È inoltre interessante rilevare che il Tribu nale di Arezzo, nelle motivazioni dell’ordinanza, ha preso spunto da alcune sentenze in materia di locazione, emesse nel periodo emergenziale e che hanno riconosciuto la pandemia quale cau sa di rinegoziazione del contratto di locazione.

Occorre tuttavia tenere presente che nella vicen da esaminata il prezzo dell’energia rappresentava un elemento essenziale nella determinazione del corrispettivo del contratto. Pertanto, allo stato, ri teniamo poco probabile che l’incremento dei costi dell’energia possa tout court legittimare una richie sta di risoluzione per eccessiva onerosità sopravve nuta di un contratto di locazione o di affitto, ove il consumo di energia non rappresenti l’elemento pri mario dell’attività svolta dal conduttore/affittuario.

Occorrerà quindi di volta in volta valutare l’entità delle conseguenze che una tale sopravvenienza (au mento costo energia) possa avere sul singolo rap porto contrattuale anche in relazione al comporta mento tenuto in concreto dalla parte gravata da tale sopravvenienza la quale -ove possibile- la l’onere di attivarsi per mitigarne gli effetti negativi.

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Secondo trimestre positivo per Takko Fashion, vendite in forte crescita

La catena tedesca di abbigliamento a prezzi accessibili Takko Fashion ha annunciato i risulta ti finanziari del secondo trimestre 2022/2023, registrando risultati positivi e un solido incre mento delle vendite, corrispondenti a una crescita dell’EBITDA rettificato del 3% rispetto ai livelli pre-pandemia. Nel periodo in questione, il Gruppo (che possiede e gestisce circa 2.000 negozi in 17 paesi europei, di cui circa 70 in Italia) ha generato un fatturato netto di 344 milioni di euro, con una crescita di circa il 12% rispetto ai livelli pre-pandemia. La redditività rimane forte con un EBITDA rettificato di 59,1 milioni di euro e un corrispondente margine EBITDA ret tificato del 17%. L’EBITDA rettificato per il periodo di dodici mesi è stato di 129 milioni di euro. “Mentre il primo trimestre è stato fortemente influenzato dalla guerra in Ucraina e da altri fat tori macroeconomici che hanno portato a una notevole riluttanza all’acquisto, la nostra attività si è ripresa notevolmente nel secondo trimestre”, ha dichiarato Kurt Rosen, CFO del Gruppo.

Aedes passa a Hines-Apollo

Dopo l’annuncio della trattativa riservata, ora è arrivata l’ufficialità: il controllo di Aedes pas sa ad Hines. Tecnicamente, la società Domus (partecipata da Hines, Apollo Asset Manage ment e VI-BA, società della famiglia Amenduni) acquista il 51,166% del capitale da Augusto (in liquidazione) e il 3,69% da Palladio Holding. La società arriverà quindi a detenere il 54,86% pagando 44,975 milioni, di cui 41,95 milioni ad Augusto e 3 a Palladio. Domus, specifica una nota, finanzierà l’operazione mediante risorse proprie. Terminata questa fase, scatterà l’Opa obbligatoria sui restanti titoli di Aedes Siiq. Mario Abbadessa, country head di Hines Italy, ha commentato: “Questa operazione riveste per noi una rilevanza strategica per diversi motivi: la prima operazione su una società quotata e perché il patrimonio immobiliare di Aedes pre senta importanti potenzialità”. Bisognerà vedere, però, quale sarà la sorte del portafoglio retail posseduto da Aedes.

NEWS pag. 11 | retail&food | Novembre 2022
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Autogrill, nuovi concept e layout in tutti i canali di viaggio

Autogrill, primo operatore al mondo nei servizi di ristorazione per chi viaggia, moni tora costantemente i trend del mercato per rispondere al meglio alle richieste dei con sumatori, anticipandone gusti ed esigenze. Oggi chi viaggia ha maggiore consapevo lezza del valore del proprio tempo e la pausa fuori casa è sempre più una vera e propria esperienza di benessere. Autogrill ha quindi elaborato nei canali in cui opera - autostra dale, aeroportuale e ferroviario - un’offerta dedicata a ogni tipologia di sosta, con una proposta gastronomica capace di raccon tare la varietà del nostro Paese: dalla pasta ai burger, dalla pizza alle insalate, fino ai pa nini Autogrill per una sosta più casual, ma sempre con ingredienti e ricette gourmet.

Sono state inoltre avviate anche proficue collaborazioni con figure d’eccellenza del panorama culinario italiano, come i maestri pasticceri Sal De Riso e Luca Montersino, lo chef di alta cucina vegetale Simone Salvini, lo chef pizza-ricercatore Renato Bosco per il concept Saporè e lo chef Andrea Ribal done per il concept Pastaria, dedicato alla tradizione italiana della pasta. Al crescere dell’attenzione per un’alimentazione sana e bilanciata, è aumentata anche la richiesta di alternative healthy e plant-based da par te del consumatore. Per soddisfare queste

richieste, Autogrill ha introdotto anche al ternative veg, in particolare il WowBurger vegano e il Pokè Rainbow vegetale, firmati dallo chef di cucina vegetale Simone Salvini.

Autogrill vola in aeroporto

A Milano, Autogrill e l’aeroporto di Linate sono legati da molto tempo, grazie a spazi divenuti iconici come il Motta e a caffette rie improntate alla contemporaneità come Puro Gusto. Oggi, la presenza di Autogrill si fa ancora più importante grazie a nuovi punti vendita che si inseriscono in modo coerente nel restyling dello scalo, avviato nel 2019 e caratterizzato dalla massima at tenzione verso il design, l’eco sostenibilità e la tecnologia intelligente. La nuova Food Court, inaugurata nel 2021, include il Motta Milano 1928 , di recente rinnovato nel de sign e nell’offerta, Saporè, il paradiso della pizza dello chef “pizza-ricercatore” Renato Bosco, e le specialità nippo-brasiliane di Temakinho

All’aeroporto di Roma Fiumicino, il più grande d’Italia, si consolida l’alleanza per il gusto tra Autogrill e Eataly, attraverso l’a pertura del primo Eataly in aeroporto, pen sato per offrire un servizio di ristorazione dedicato a chi desidera autentiche espe

rienze gourmet, pur nel poco tempo di cui si dispone normalmente quando si è in viag gio. Il punto vendita offre proposte gastro nomiche per ogni ora del giorno e per ogni esigenza di consumo: si può scegliere la produzione in loco di pizza alla pala con ser vizio al banco o i chioschi tematici dedicati a Orto, Fritto, Pasta e Griglia, con menù che comprendono rispettivamente verdure di stagione, insalate, vellutate o zuppe; fritti ti

pici come baccalà in pastella, supplì o aran cini. Ci sono poi le grandi ricette regionali di pasta, fresca e di Gragnano, e una selezione di carni tra cui quelle de La Granda Presidio Slow Food cucinate alla griglia. In caffette ria, dove il caffè è Lavazza e la proposta dei dolci è firmata Golosi di Salute, si può fare colazione o mangiare toast e tramezzini, pa nini e focacce. La gelateria è firmata dal plu ripremiato gelatiere Eugenio Morrone. Per prendere un aperitivo c’è lo scenografico bar Vini e Aperitivi con un’ampia selezione di vini al calice o bottiglia, birre artigianali o alla spina, cocktail e piatti veloci da gustare in accompagnamento.

La presenza nel canale ferroviario

Sul canale ferroviario Autogrill è presente, in modo importante anche in Stazione Cen trale a Milano, crocevia per i viaggiatori di tutta Italia, con concept quali Bistrot Milano Centrale, Caffè Napoli, Caffè Motta, Spizzi co, Pastaria e WASCOFFEE Lab, realizzato con materiali di recupero a basso impatto ambientale. A questi locali si aggiunge KFC Milano Stazione Centrale, aperto ad aprile 2022 per garantire a tutti i viaggiatori una

pausa dal sapore internazionale.

Anche nella Food Court della Stazione Centrale di Napoli, settima in Italia per flusso di passeggeri, Autogrill è protagonista. I viaggiatori di passaggio nel capoluogo par tenopeo hanno accesso alle eccellenze ita liane di Bottega Prosecco Bar, un wine bar ispirato al bacaro veneziano, dove è pos sibile gustare un ensemble di piatti della tradizione accompagnati dal perfetto ab binamento di vino, e possono immergersi nel mondo del Beers&Bar Heineken, dove protagonisti sono attenzione al servizio e passione per la birra. Il percorso di sviluppo dell’offerta di Autogrill non si ferma qui: nel 2023 sono previste nuove aperture, nuovi concept di ristorazione e format pensati per continuare a soddisfare al meglio i bisogni di chi viaggia e offrire un’esperienza di sosta di qualità.

AMORE Do Eat Better (vedi foto in aper tura di servizio) è il nuovo concept di cucina fast casual all’italiana e il primo ristorante con servizio al tavolo svilup pato da Autogrill per il canale autostra dale. I primi due punti vendita sono stati inaugurati nella primavera 2022 nelle aree di servizio di Montepulciano Est e Badia al Pino Ovest, sulla A1. Il concept si rivolge ai consumatori di oggi, alla con tinua ricerca di esperienze di qualità e di una pausa piacevole e rilassante, anche in viaggio. In Amore Do Eat Better tutto parla di Italia, dall’offerta gastronomica all’atmosfera: l’ospitalità all’italiana è la vera protagonista del format, che co niuga un servizio al tavolo informale ed accogliente con la celebrazione della tradizione culinaria e delle eccellenze gastronomiche della nostra Peniso la. Il design del locale è estremamente caratteristico e curato nel dettaglio: la sala tavoli è suddivisa in tre ambienti che raccontano la varietà del Belpaese - Nord, Centro e Sud – accompagnando

i clienti in un viaggio alla scoperta delle atmosfere e dei sapori tipici del nostro Paese. Il menu si apre con antipasti caldi e freddi, tra cui spiccano gli affettati e i fritti della tradizione. Seguono i primi piatti gourmet firmati dallo chef Andrea Ribaldone, con le mezze maniche alla carbonara e le pappardelle alla bo lognese. Tra i secondi, oltre alle tipiche

pietanze come la cotoletta alla mila nese e il tonno scottato, spiccano an che proposte per i clienti più attenti al benessere. Ampia scelta anche per chi preferisce la pizza: Renato Bosco firma la sua “pizza contemporanea” caratte rizzata dall’impasto digeribile e gusto so. Tra i dolci trovano spazio il famoso Babà dello Chef Sal De Riso e il tiramisù dello Chef Luca Montersino, classici ir resistibili con cui i viaggiatori possono coronare la propria sosta on the road.

Comunicazione pubblicitaria
AMORE Do Eat Better, il nuovo ristorante Autogrill sulle autostrade
Autogrill gestisce un ristorante Temakinho all’aeroporto di Linate Wascoffee Lab è il format di caffetteria in cui gli arredi sono tutti ricavati dal riciclo dei fondi di caffè, grazie a un brevetto Autogrill
“In Amore Do Eat Better tutto parla di Italia, dall’offerta gastronomica all’atmosfera”

Osservatorio Collaborations e Co-Branding

Il futuro delle “collabs” fra metaverso, arte digitale e gaming

Brand Jam, osserva il mondo delle “collaborations” in licenza e attività di brand extension, sezionando più di 300 casi innovativi ogni trimestre. Nella ru brica di questo numero per Retail & Food, parliamo di due casi di collaborazione artistiche innovative, che nel metaverso seguono due traiettorie comuni nonostante le origini opposte dei protagonisti: un prodotto di largo consumo come Mentos che da un lato che gioca sul fronte della pop art, e Rimowa, marchio di lusso del gruppo LVMH, che punta inve ce sul connubio tra gaming e streetwear.

Lo sviluppo di minicollezioni digitali, pur rappre sentando ancora un fenomeno di nicchia, sembra infatti destinato a diventare un must, almeno nello streetwear. È questa la vision di RTFKT, brand nato da un collettivo artistico digitale ispirato al mondo dei videogame, che dopo avere fatturato 3 milioni di euro in 7 minuti vendendo online 2 sneaker 100% digitali, è stato acquisito da Nike. Oggi nella missio ne di RTFKT, oltre a monetizzare “prodotti” digitali come sneaker e felpe Nike/RTFKT, anche in collabo razione con artisti come Murakami, rientra anche lo sviluppo di collaborazioni con marchi terzi.

È il caso di Rimowa, per cui RTFKT ha creato un vi deogame multiplayer online che accoglie i gioca tori che devono liberare un laboratorio artigianale spaziale attaccato da virus. L’ingaggio interattivo di una comunità di giocatori online – strategia di base nel Web3 – intorno ad un marchio totalmen te fisico come Rimowa è il punto cruciale di questa attivazione, in cui 888 NFT creati da RTFKT lanciati qualche settimana fa permetteranno ai possessori di acquistare gli altrettanti trolley (fisici) Rimowa x RTFKT disponibili ad aprile.

Il primo ha appena annunciato il lancio di Mentos x The Lobstars, un progetto artistico curato dal po liedrico artista pop Philip Colbert (già autore per il gruppo Perfetti Van Melle di Chupa Chups x The Rodnik Band nel 2017). The Lobstars è una collezio ne di 7.777 ritratti digitali NFT creati dall’artista e presentati a Lobsteropolis City, il più grande mu seo digitale di Decentraland. Il pop digitale di The Lobstars si è quindi unito al pop fisico di Mentos grazie a una sfilata, dove nella cornice di Brand Licensing Europe a Londra, evento di riferimento del settore, trenta capi Mentos x Lobstars hanno sfilato con lo scopo di presentare ufficialmente le prossime collezioni che brand streetwear e ac cessori lanceranno. Si tratterà di edizioni limitate Mentos x The Lobstars, che includeranno sia capi fisici che NFT e capi di abbigliamento digitali, se condo le nuove tendenze che stanno scuotendo il mondo fashion e streetwear.

L’utilizzo degli NFT sembra quindi evolvere, quindi, da una semplice collezione di opere digitali trac ciabili, verso orizzonti più articolati, e sembra avere trovato nelle collaborazioni tra brand un ecosiste ma interessante per l’opportunità di monetizzazio ne su entrambi i fronti: digitale e fisico.

pag. 14 | retail&food | Novembre 2022
a
cura
di
BRAND
JAM

Paving

path

caso

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Nuovi reparti “International” in dieci librerie Feltrinelli

Le librerie Feltrinelli di Milano piazza Piemonte, Duomo e Stazione Centrale, Torino piazza CLN, Bologna Ravegnana, Firenze Santa Maria Novella, Verona via Quattro Spade, Napoli Stazione Centrale, Roma Argentina e Bari via Melo, fanno spazio a nuovi reparti International, con un assortimento compreso tra i 2.800 e i 5.000 titoli in inglese tra fiction, non fiction e libri per bambini, e circa 1.000 titoli tra francese, spagnolo e tedesco. Le nuove aree son interamente dedicate alla letteratura in lingua, per tutti coloro che vogliono scoprire, o riscoprire, il piacere di leggere in lingua originale. Insieme ai nuovi reparti, i bookshop lanciano anche “Incontra gli originali”, un palinsesto culturale creato da Librerie Feltrinelli in occasione dell’apertura. Una settimana di incontri con alcuni tra i più celebri scrittori stranieri in rappresentanza delle quattro lingue ospitate.

Getir vuole Gorillas. E in Italia si consolida con Davide Tronzano (ex Uber Eats)

Secondo l’agenzia Bloomberg, Getir è a un passo dall’acquisto della concorrente Gorillas, che ha da poco abbandonato il mercato italiano. Le trattative sarebbero già in una fase avanzata. I turchi di Getir pagherebbero parte in cash, parte in azioni e sono appoggiati nell’operazione da Mubadala Investment e Sequoia Capital. L’operazione darebbe a Getir una posizione do minante in mercati chiave come Gran Bretagna e Germania. Il deal non avrebbe ripercussioni dirette sull’Italia, “abbandonata” in estate da Gorillas. Eppure testimonia la vivacità del settore quick-commerce in Europa, sia come investimenti sia come livello di domanda da parte dei consumatori, almeno nei grandi centri urbani. Proprio in Italia Getir si sta consolidando. Infatti come country manager è da poco stato nominato un profilo di casa nostra, Davide Tronzano (in foto), 39 anni, che in precedenza ricopriva lo stesso ruolo per Uber Eats. Prima di lui, lo svi luppo in Italia di Getir era affidato a Vishal Verma, ex fondatore di Blok (poi comprata da Getir) che aveva la supervisione su diversi mercati europei.

Cambio di look per il centro La Favorita di Mantova

È terminato il restyling del centro commerciale La Favorita di Mantova (IGD SIIQ). Con una GLA totale di 24 mila mq, il mall conta 38 punti vendita e un Ipercoop. I lavori hanno riguardato un cambio di immagine, soprattutto negli esterni, con l’obiettivo di rendere il centro più at trattivo e funzionale. Il tema che ha accompagnato il progetto è l’acqua, ripresa nei colori, nelle forme, nell’uso di materiali e nella scelta degli arredi e dell’illuminazione. Il restyling ha visto anche interventi di efficientamento energetico come il relamping complessivo della Galleria con l’inserimento di illuminazione a led; l’installazione di pannelli fotovoltaici a copertura del parcheggio esterno; la realizzazione di una nuova area a verde esterna.

Parte

È iniziata l’11 ottobre l’offerta pubblica di acquisto di Atlantia, finalizzata al delisting della società. L’offerta di acquisto è stata lanciata da Schema Alfa, joint venture tra i proprietari, i Benetton (tramite Edizione) e il fondo di investimento Blackstone. L’Opa durerà fino all’11 novembre e, nelle intenzioni, dovrebbe concludersi con una quota di adesioni superiore al 90%. Dopodiché scatterà il delisting. Contestualmente, sarà nominato il nuovo amministratore, al posto di Carlo Bertazzo in uscita. Atlantia oggi controlla direttamente, con una quota superiore al 99%, Adr-A eroporti di Roma (Fiumicino e Ciampino) ed è primo azionista negli Aeroporti della Costa Az zurra (Nizza, Cannes e Saint Tropez). Inoltre, possiede una quota rilevante (29,4%) dello scalo Marconi di Bologna, dietro la Camera di commercio locale (39%).

NEWS pag. 16 | retail&food | Novembre 2022
l’Opa su Atlantia. Aeroporti di Roma (per ora) esce dalla Borsa

Latinafiori, restyling compiuto su 10.000 mq di galleria commerciale

Maxi restyling compiuto al centro commerciale Latinafiori, con alcu ne new entry e un nuovo brand mix su 10.000 mq di superficie. Lo spazio al piano -1 era in precedenza dedicato all’ancora alimentare. Ora, al suo posto, è sorta una galleria commerciale da 10 unità, più un supermercato a insegna Conad. A luglio era avvenuta l’apertura di una libreria Mondadori e di un negozio Miniso. Dopo, sono stati riposizionati marchi già presenti, come Miriade, Toy’s Center-Bimbo Store, Tim e Ghome, mentre a settembre è arrivato il nuovo Game 7 Athletics. A queste aperture nell’area dell’ex ancora alimentare, si aggiungono quelle di La Piadineria e Kasanova, posizionate all’in terno della galleria. Ad assistere la proprietà in questo processo è stato il team Leasing di CBRE. Il nuovo Latinafiori, con una GLA di ca 21.000 mq, propone ora un’offerta composta da 66 unità retail, di cui un’ancora alimentare e 8 attività di ristorazione.

Dal Tabaccaio

Terminati i lavori di rimodulazione degli spazi al centro commerciale PortoGrande (San Benedetto del Tronto), con l’ultima delle inaugu razioni previste. Nella nuova galleria hanno trovato posto tre inse gne. Portobello, che aveva aperto a giugno, su una superficie di circa 1.200 mq. Poi era arrivato Unieuro, che occupa circa 1.700 mq. Ora è la volta di Calliope, marchio del gruppo Teddy, store che si estende su circa 900 mq. Il progetto di rimodulazione del PortoGrande, di Igd Siiq, è articolato in più fasi. Inizialmente è stata ridotta la superfi cie dell’ipermercato, dopodiché sono seguite le tre nuove aperture, mentre ora si procede con lavori di restyling che prevedono la rea lizzazione di una nuova pavimentazione, che sarà completata entro la fine del 2022; il rinnovamento dell’illuminazione, dei rivestimenti, delle vetrine e degli elementi verticali all’interno della galleria. Infine, il rifacimento completo delle facciate e degli ingressi all’esterno.

Retail’s stalkers

Chiedete a qualsiasi amico che gestisce un negozio piccolo o grande che sia. Tutti abbiamo i nostri stalkers. Ambosessi annoiati, antipatici, asfissianti che sembrano essere stati mandati da qualcuno per “infelicitare” le giornate di chi ha la sola colpa di essere un bersaglio facile con la saracinesca aperta.

Sembra abbiano il radar sui tuoi spostamenti malgrado tu non li abbia previsti e programmati. Sono sempre lì quando apri, anche fuori orario. E pure durante il lockdown non sono mancati, fosse solo per salutare.

Commentano tutti i prodotti che consumano dal caffè alla vite filettata in titanio. Sono sempre peggio di quelli dell’altra volta o di quelli del tuo vicino.

“Mi dai il gratta e vinci numero 47? Questa foto sulle sigarette non mi piace la puoi cambiare? Scusa mi dai una penna e un foglietto che devo prendere un appunto? Mi giochi due numerini a voce che non ho gli occhiali e non vedo sulla schedina?”

Ovviamente sono quelli che spendono meno e pretendono di più.

Vorresti non avessero mai varcato la soglia del tuo angolino di mondo. Invece…. I ladri di tempo. Li picchierei.

Piu allarghi la rete delle conoscenze più ne imbarchi. Sono disponibile non sono a disposizione. Il cliente NON ha sempre ragione.

Ma resiliente sempre e comunque. Ci sono lavori peggiori.

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Cc Portogrande: pronta la nuova “piazza” con un tris di new entry

IL PIÙ È GIÀ FATTO

IN MENÙ CHE NON SI DICA

Tempismo,

velocità, controllo del food cost, varietà della proposta, qualità: sappiamo bene cosa ti viene richiesto ogni giorno nel tuo lavoro. È per questo che Surgital® con la sua pasta fresca, i sughi e i piatti pronti, tutti sapientemente surgelati, ha tutte le carte in regola per essere il tuo vero aiuto in cucina. surgital.it smeraldiniemenazzi.it

Primark arriva in Piemonte e accompagna il restyling di Le Gru

Apre il primo negozio Primark del Piemonte, all’interno del centro commerciale Le Gru Si tratta del 12esimo negozio italiano del brand irlandese, che prosegue nel suo piano di aperture. La prossima, importante tappa, sarà lo sbarco in Campania. Entro il 2022, infatti, si apriranno le porte anche allo store di Marcianise (Caserta) all’interno del cen tro commerciale Campania. Nel 2023 arriverà anche il punto vendita al Nave de Vero di Venezia (Primark è già attivo in Veneto, a Verona presso il cc Adigeo). “Il nuovo negozio piemontese rappresenta una pietra miliare nella nostra strategia di espansione, perché segna il nostro primo punto vendita nell’area nord-ovest” ha commentato Luca Ciuffre da, Head of sales Italy di Primark. Lo store copre una superficie di 4.600 metri quadrati e coinvolge uno staff di 150 membri. L’arrivo di un tenant di peso come Primark è un tassel lo importante che accompagna il progetto di restyling dello Shopville Le Gru (Klepierre), a Grugliasco, prima cintura di Torino. È in corso infatti un piano di ristrutturazione grazie al quale la “Piazza Nord” diventerà il fulcro del centro.

Billy Tacos a Roma per il suo 50esimo ristorante

Billy Tacos ha aperto il suo ristorante numero 50, all’interno del centro commerciale Maximo di Roma. Un traguardo raggiunto a meno di due anni dal lancio. L’esordio del brand, infatti, è datato maggio 2021 e oggi l’insegna è presente in dieci regioni italiane. “L’inaugurazione di Bil ly Tacos in un centro importante come il Maximo di Roma fa parte di un piano di sviluppo con numeri eccezionali, che prevede l’apertura di altri 10 locali entro fine anno e il raggiungimento dei 100 ristoranti nel 2023” ha commentato Nicolas Bigard, amministratore delegato di Roa dhouse spa, proprietaria del marchio. Con la sua caratteristica offerta, Billy Tacos ha portato in Italia l’assoluta novità dei “french tacos” e ha reso attuali gli altri grandi classici dello street food messicano, come burritos, nachos e mex tacos.

Pacifik Poke raddoppia a Milano e apre al formato “restaurant

Pacifik Poke, catena nata nel 2018 a Torino, ha aperto un secondo punto vendita a Milano, arri vando così a quattordici in totale. Il nuovo locale rappresenta un upgrade rispetto a quello già esistente, essendo nel formato “restaurant”, cioè con servizio ai tavoli e un menù più ampio. Il primo locale, invece, era nella formula più snella “express”. Pacifik Poke punta a essere ricono sciuto non solo come brand dedito alla pausa veloce, ma come ristorante hawaiano a tutto ton do. Ecco perché, accanto al pokè, il menù spazia dai bagels ai rolls, mentre per l’inverno sono in arrivo anche dei piatti caldi. La catena è stata fondata dal torinese Stefano Zenga, che in pas sato ha accumulato un lunga esperienza di lavoro in Asia, in ambito industriale. Proprio a Torino Pacifik Poke vede la sua presenza maggiore, 12 punti vendita, di cui uno al centro commerciale Lingotto appena aperto a settembre. Il business plan prevede di arrivare almeno a quota 30.

Unieuro rinforza il presidio su Milano

Unieuro ha aperto in nuovo punto vendita a Milano, portando così a nove la sua presenza nel capoluogo lombardo. Lo store cittadino, in viale Stelvio, è alla confluenza tra alcune importanti arterie e adiacente a Porta Garibaldi. Su una superficie di 700 mq, con uno staff di 14 addet ti, il negozio offre i servizi ormai tipici dell’insegna di elettronica, tra cui il “click and collect”. Sempre nel corso del mese di ottobre, Unieuro ha anche aperto un negozio, di dimensioni maggiori, in Umbria, nell’area commerciale Pala Terni. Uno store da 1.400 mq. Si tratta del negozio numero 281 del brand, a gestione diretta. Accanto a questi, ci sono circa 260 store in affiliazione, per un totale in Italia che ormai supera di molto i 500 negozi e fa di Unieuro la catena più diffusa.

Piadineria del Borgo corre verso la quinta apertura

Piadineria del Borgo, brand in franchising dedicato alla piadina romagnola, rivisitata in chiave artigianale, ha aperto il quarto punto vendita a Bergamo. La società ha sede proprio nella ber gamasca ed è frutto dell’iniziativa di due giovani imprenditori locali. Il nuovo negozio si trova in città. Gli altri punti vendita sono al centro commerciale Le Torri di Stezzano, ad Albino, a Gazzaniga, mentre un quinto punto vendita è in arrivo entro fine anno. Piadineria del Borgo per ora è rimasta limitata alla provincia di Bergamo, ma punta ad espandersi tramite l’affiliazione, sia nei centri storici (bacino di almeno 20mila abitanti), sie nei centri commerciali, anche in zona a vocazione turistica.

NEWS | Opening pag. 20 | retail&food | Novembre 2022

Victoria’s Secret: anche il centro di Torino ha il suo negozio full assortment

Victoria’s Secret arriva anche nel centro di Torino. E si “sistema” in uno dei luoghi più presti giosi della città, Galleria San Federico. Per il Piemonte, si tratta del primo negozio full assort ment. Il nuovo negozio, in pieno centro, si inserisce nel suggestivo contesto architettonico, che risale agli anni ’30. Il flagship store impiega uno staff di 30 persone, si estende su due piani, con una superficie di 1000 mq, e si contraddistingue per il nuovo format caratterizzato da un design che predilige tinte leggere, nei toni del rosa cipria e del panna, per valorizzare ancora di più il prodotto. “Siamo entusiasti di aver aperto questo bellissimo store nel centro storico di Torino, valorizzato ulteriormente dalla magnifica location” ha commentato Matteo Morandi, amministratore delegato di Percassi Retail. “Con questa nuova apertura, Victoria’s Secret rafforza così con Percassi la sua presenza in Piemonte”.

Bastianich apre al Mercato Centrale di Firenze, con vineria

Joe’s American BBQ, brand di Joe Bastianich che propone in Italia la carne cucinata all’america na, ha aperto anche al Mercato Centrale di Firenze. È il secondo ristorante di questo genere, in Italia, dal momento che la collaborazione tra Mercato Centrale, di Umberto Montano, e il ristora tore e volto tv era già iniziata con il primo punto vendita, al Mercato Centrale di Milano. “Quando abbiamo immaginato di portare l’autentico BBQ americano in Italia, abbiamo subito pensato a Mercato Centrale” dichiara Joe Bastianich. “Volevamo essere presenti in un luogo che rappre sentasse la nostra visione. E Mercato Centrale è proprio questo: radicato sul territorio ma con lo sguardo al mondo”. Rispetto alla bottega presente a Milano, a Firenze arrivano due novità. Il menù include anche lo smash burger, particolare tecnica di cottura della polpetta di carne, schiacciata con un peso durante la cottura. La seconda novità è al piano superiore della bottega, dove trova no spazio la Vineria Bastianich con i vini delle cantine di famiglia (Cantina Bastianich e La Mozza).

Pizzerie Lievità, inaugurato il sesto locale della catena

Il marchio di pizzeria gourmet Lievità, già presente a Milano con cinque locali, ha aperto il suo sesto locale nel capoluogo, sotto il porticato del Vetra Building, complesso di due edifici strutturato da spazi modulari, oggetto di una delle più interessanti operazione di riqualifica zioni mixed use all’interno della città, proprio a ridosso dell’omonima piazza Vetra. Il brand, fondato nel 2015 dal Maestro pizzaiolo Giorgio Caruso e dagli imprenditori Lorenzo Santin e i fratelli Andrea e Gianmaria D’Angelo, congiuntamente alla nuova apertura si presenta con un restyling e un nuovo posizionamento, più alto, che prevede il concetto di atelier gastronomico e una pizza ad alta digeribilità e di grande ricerca culinaria, con fornitori di tutte le materie prime, bevande incluse, al 100% made in Italy.

NEWS | Opening pag. 21 | retail&food | Novembre 2022

Al Megalò il primo Uci cinema dell’Abruzzo

Uci Italia, società appartenente al gruppo europeo Odeon & Cinemas, ha preso in gestione il mul tiplex di Chieti, all’interno del centro commerciale Megalò. Il multiplex, che prende il nome di UCI Megalò, riapre il 17 novembre ed è il primo a marchio Uci dell’Abruzzo. È dotato di 9 schermi com pletamente digitalizzati, per un totale di 1.944 posti a sedere. Con questa novità, il circuito conta 41 strutture sul territorio nazionale, equivalenti a 425 schermi. L’investimento in un multiplex è un segnale importante, in questo contesto, con le sale cinematografiche in affanno rispetto ai servi zi a pagamento tv-streaming. Secondo il rapporto Cinetel, nel 2021 al box office italiano si erano incassati circa 169 milioni di euro, per circa 24,8 milioni di presenze in sala. Rispetto al biennio 2017-2019, si trattava di un calo di circa il 71% sul primo dato e del 73% sul secondo.

Starbucks a Verona: dopo 30 anni si avvera il sogno di Schultz

Starbucks festeggia la sua apertura numero 20 in Italia, arrivando a Verona, a due passi da piazza Erbe. La catena americana ha messo a punto la sua apertura in Veneto, sempre tramite il partner licenziatario unico Percassi. Il negozio, in Galleria Pellicciai, vicino a Piazza delle Erbe, si estende su una superficie di oltre 400 metri quadrati con 90 posti a sedere, più un dehor esterno di 70 metri quadrati con 40 sedute. Il brand conferma il piano per ulteriori aperture. “Esattamente un anno fa, abbiamo annunciato l’apertura di 26 nuovi negozi Starbucks entro la fine del 2023. E questo settembre è il quarto anniversario di Starbucks sul mercato italiano, per il quale abbiamo piani di ingresso ancora più entusiasmanti in altre città del Paese” ha detto Vincenzo Catrambone, general manager di Starbucks per l’Italia. L’apertura è stata rimarcata anche dalla casa madre negli Stati Uniti. Verona, infatti, insieme a Milano e Roma, è stata una delle tre tappe visitate nel 1983 da Howard Schultz, fondatore del brand e ancora oggi Ceo ad interim, che gli hanno dato ispirazione per la catena.

Mediterranea arriva a CityLife e pianifica nuove aperture

Ha aperto a Milano, presso il CityLife district, il primo ristorante a brand Mediterranea. Si tratta di un’iniziativa dei tre soci fondatori Gianpaolo Nappi, Marcello Forti e Andrea Pignata, che figura come operation manager. Perno del progetto, come suggerisce il nome, la dieta mediterranea in chiave innovativa, ma sempre con attenzione a un regime bilanciato. Vellutate, bowl, risotti accompagnano i piatti più classici, dai primi alla carne fino ai dolci, in un menù diversificato che propone anche un’ampia scelta vegana. In rampa di lancio già una seconda apertura a Milano, con previsioni di arrivare almeno a 4 nel medio termine. Gianpaolo Nappi ha anni di esperienza nel settore marketing del lusso e della cosmetica. Marcello Forti, fondatore di Federgroup, è da anni nel mondo del F&b e dell’hospitality. Mentre Andrea Pignata ha ricoperto vari ruoli all’interno di catene retail (tra cui Poke House e Macha Cafè).

Mr Vape apre a Elnòs Shopping e arriva a quota 20

Mr Vape Saloon, la più grande realtà italiana di vape store nel mondo dei centri commerciali, fondata nel 2016, ha aperto un nuovo punto vendita al centro commerciale Èlnos di Brescia, raggiungendo 20 negozi tra Nord e Centro Italia. Ora il gruppo conta più di 100 dipendenti, tra parte operativa e back Office. Il piano di sviluppo dell’azienda prevede di raggiungere 10 milioni di ricavi nel 2023 e di proseguire con altre aperture in tutto il Paese. Mr Vape punta inoltre ad ampliare la gamma dei liquidi private label “mr vape saloon”, lanciati ad inizio 2022, e non esclude la possibilità di joint venture o l’ingresso di nuovi partner strategici, che possano permettere di accelerare l’espansione e ampliare la copertura in altre aree geografiche.

NEWS | Opening pag. 22 | retail&food | Novembre 2022

GiorgioSantambrogio-GruppoVéGé

Economia, sociologia, consumi, politica, viaggi e vita priva ta. Se ci fosse il premio “The winner is” per il manager GDO più attivo sui social, questo andrebbe senza dubbio a Gior gio Santambrogio. Amministratore Delegato di Gruppo VéGé e Direttore Generale di VéGé Retail; vicepresidente vicario di Federdistribuzione, fondatore e membro del CE di Aicube in Italia e di Grupo IFA in Europa; Former President dell’Asso ciazione Distribuzione Moderna, Santambrogio è anche Vice President del Retail Institute Italy e membro del Comitato Ese cutivo di GS1, opera come docente e relatore per master, uni versità, istituti e associazioni di categoria, a livello nazionale e internazionale. Ha due figli che adora: Tommy che fa il regista e Gaia la chirurga. Il suo Grazie/Scusa ci è arrivato una do menica sera di ottobre, lo ringraziamo per aver condiviso una riflessione tanto intima con tutti noi.

A cura di Beatrice Ramazzotti

“Una delle caratteristiche peculiari, che contraddistingue mar catamente ogni passo della mia vita professionale, risiede nel fatto che ho difficoltà a disgiungere in modo netto la figura di collega con quello di amico, o comunque con qualcuno di cui ci si può ampiamente fidare.

Ciò ha comportato qualche delusione nel corso degli anni, ma è stato decisamente controbilanciato dall’essere riuscito a creare, all’interno della business community, molti legami veri.

Il primo ringraziamento va quindi a tutte queste persone, che sono a loro volta riuscite a vedere in me una persona di cui ci si può assolutamente fidare, come uomo e al di là della mia figura di manager.

Il mio percorso lavorativo nasce in ambito universitario, nel duplice ruolo sia di professore (professore: vabbè, diciamo più prosaicamente, assistente e cultore della materia) che di ricercatore e consulente. In questo ambito ho avuto modo di confrontarmi con tantissimi colleghi la cui competenza, cultu ra ed eloquio mi affascinavano quotidianamente. In quei primi anni ho avuto quindi modo di imparare tantissimo: ecco allo ra questo secondo ringraziamento a tutti loro, e in principal modo a E.S. e G.L.

Dopo il ringraziamento per l’apprendimento, un grazie per la fiducia. Finita infatti l’avventura universitaria sono entrato nel mondo dell’impresa: ho ora da fare un ringraziamento ad una persona speciale, F.F., che, vedendo sin dall’inizio i primi importanti risultati, ha iniziato ad appellarmi “enfant prodige”. Queste continua sollecitazione e coccola al mio ego, mi ha fatto oggettivamente bene ( ) e mi ha spronato a fare sem pre meglio, alzando sempre di più l’asticella.

Un ultimo ringraziamento, ora nell’ambito comportamen tale, a un importante direttore generale che mi ha vo luto al suo fianco per anni e che, con il suo rigore, la sua severità e la sua pignoleria, mi ha insegnato, qua si per paradosso, la gentile cura del dettaglio. Grazie R.F.

Il mio più grande “mi scuso” va invece a tutti coloro che sono quotidianamente al mio fianco nell’attività lavorati va, colleghi, fornitori o quant’altro, perché spesso non rie sco a dare loro il giusto tempo, la giusta attenzione, il giu sto feedback. Il dover correre ogni giorno, e sempre più veloce, nella frenetica ruota del cricetino, spesso non permette di dedicare loro momenti preziosi per il loro ap prendimento o per semplici condivisioni. Sorry sorry.

Il secondo “Scusa”vaaduemanagerchehoincontratonelmio cammino e che, nella logica competitiva interna, spesso pur troppo del “mors tua vita mea”, ho dovuto affrontare, rispon dendo pan per focaccia alle diverse sollecitazioni. Una parola gentile in più non avrebbe rovinato, però. Scusa C.O e G.P.

Un ultimo “mi scuso”, decisamente attuale, alle migliaia di persone che mi scrivono su LinkedIn e a cui non riesco dare risposte. Molte sono possibili collaborazioni tra impresa ed impresa (forse perdo opportunità), ma il mio grande rimpianto è quello di non riuscire a dare una mano a tutti coloro sono senza lavoro e che chiedono un aiuto. Orbene: questo mi ad dolora ed insieme alle scuse cercherò di essere più attento.”

pag. 23 | retail&food | Novembre 2022
Giorgio Santambrogio, Amministratore Delegato di Gruppo VéGé e Direttore Generale di VéGé Retail

LAURA FERRARIO

Chief Financial Officer di Euronics

Laura Ferrario è il nuovo Chief Financial Officer di Euronics. Avrà la responsabili tà del coordinamento di tutte le funzioni relative all’area amministrativa e finance. incluso il controllo di gestione di Eu ronics Italia, e dello sviluppo dei nuovi progetti che interesseranno le funzioni di sua competenza. Ferrario, laureata in Bocconi, proviene da IVM Chemicals, dove ricopriva un ruolo analogo, e in pre cedenza ha lavorato anche per Unilever, Adp e Ncr. Euronics ha inoltre chiamato Umberto Tesoro a guidare la neonata di visione Digital che avrà l’obiettivo prima rio di contribuire all’implementazione di nuovi processi legati all’ecosistema di gitale del gruppo e allo sviluppo del sito e-commerce, della conversione in vendi te dirette e del servizio “Prenota&Ritira”. Tesoro ha varie esperienze in brand retail tra cui Trussardi e Geox.

YESIM UCELLI

Amministratore delegato di Mars Italia

Yesim Ucelli è la nuova amministratrice delegata di Mars Italia, cui va aggiunto il ruolo di General Manager della regione Sud Europa. Il suo percorso in Mars inizia nel 2010 come Chief Financial Officer Sa les & Finance Director della sede in Tur chia, Paese in cui si è formata. Nel 2014 inizia la sua a prima esperienza di vita ita liana nel business Multisales, trasferen dosi con la famiglia a Milano, per ricoprire il ruolo di Chief Financial Officer di Mars Italia, membro del Board. Nel 2017 viene promossa Chief Financial Officer di Mars Central Europe (Repubblica Ceca, Slo vacchia, Ungheria e Romania) trasferen dosi a Praga. Nel 2020 viene nominata General Manager Mars Baltics (Lituania, Lettonia, Estonia) dove ha affrontato la sfida di guidare crescita progressiva del business e creazione di valore in piena pandemia. Ora il nuovo incarico su Italia e Sud Europa. “Sono onorata per la fidu cia che Mars ha voluto confermarmi con questa scelta e sia io che i miei figli sia mo felicissimi di essere tornati in Italia. La sfida più grande? Pensare in generazioni e non solo in trimestri: crescere ancora, non solo in Italia ma in tutto il Sud Europa, riuscendo sempre a integrare valutazioni di lungo periodo in ogni decisione” ha commentato Ucelli.

ANAND REMTOLLA Chief Commercial Officer di Nhood Services Italy

Anand Remtolla, 38 anni, è il nuovo Chief Commercial Officer di Nhood Italy. Lau reato magistrale alla SKEMA Business School in Francia e poi presso l’MBA dell’Institute of Foreign Trade di New Delhi (India), entra nel mondo real estate nel 2007 in CB Richard Ellis come Leasing Manager Uffici e poi Retail High Stre et, a Parigi. Nel 2011 entra come Leasing Manager Shopping Center nella sede centrale di Klepierre, sempre a Parigi, su progetti premium di centri commerciali (Odysseum Montpellier - Bourse & Pra do Marseille, Jaude Clermont Ferrand) e diventa anche Key Account Manager per i key tenant del mondo sport per il por tafoglio di Klepierre Francia. Passa poi nel 2016 in Nhood Lussemburgo come Head Of Leasing, curando tra l’altro la commer cializzazione di Cloche d’Or Shopping. Da settembre 2019 arriva in Nhood Italia prima come Leader Site Vision respon sabile della strategia di alcuni asset del gruppo e poi Head of New Project sui progetti di rigenerazione urbane come Piazzale Loreto e Merlata Bloom a Milano.

SANDER VAN DER LAAN

Ceo di Douglas

Il gruppo tedesco di profumerie Douglas ha nominato nuovo amministratore dele gato Sander van der Laan, che in prece denza ha ricoperto lo stesso ruolo nella catena di discount Action, per sei anni, nei quali il brand ha compiuto una rapi da fase di espansione in Europa. Van der Laan succede a Tina Muller, che resta in Douglas, entrando però nel Consiglio di sorveglianza. Olandese, formatosi all’uni versità Nyenrode di Utrecht, van der Laan ha accumulato una lunga esperienza e prima di lavorare in Action, per oltre dieci anni è stato Ceo di Ahold Delhaize, grup po specializzato nel food che controlla diversi brand tra Europa e Stati Uniti. Tra i suoi compiti in Douglas, ottimizzare l’e-commerce e integrare il portafoglio delle farmacie. Lo scorso febbraio Dou glas aveva acquisito Disapo.de, sito che vende prodotti per la salute.

MIRKO BALDINI

Head of Property Management Italy di CBRE

Cbre ha nominato Mirko Baldini nuovo Head of Property Management Italy. Da 17 anni in azienda, Baldini ha coperto il ruolo di COO dal 2017, dopo aver assunto ruoli di responsabilità nel dipartimento Ca pital Markets e guidato per sei anni il di partimento Valuation&Advisory Services. “Con questa nomina, porterà il suo con tributo alla crescita e alla valorizzazione della piattaforma Property Management per le asset class Retail, Uffici, Logistica ed NPL, favorendo l’implementazione del Living, con particolare focus in ambito data intelligence e ESG” recita una nota. Inoltre, alla luce dell’evoluzione del mer cato, CBRE ha deciso di potenziare l’in tero dipartimento. Mirko Baldini sarà alla guida di una piattaforma che oggi conta 180 professionisti, affiancato da 3 colla boratori esperti che vantano una lunga esperienza nel Property Management: Davide Baraldi, in CBRE dal 2008, già a capo del team Property Management Ac counting; Pier Luigi Paolettoni, in CBRE dal 2007, che assumerà il ruolo di Head of Retail Out of Town; Alessandra Finazzi, in CBRE dal 2011, che assumerà il ruolo di Head of Property Management Office, Logistics and Living.

PATRICK LAMBERTI FONTANA

Head of Retail and Warehousing di BNP Paribas Real Estate

Bnp Patrick Lamberti Fontana è il nuovo Head of Retail and Warehousing di BNP Paribas Real Estate. Con il nuovo ruolo, svilupperà e gestirà i rapporti con gli in vestitori e proprietà, sia istituzionali che privati, offrendo un ampio ventaglio di servizi di consulenza immobiliare sui loro portafogli. Lamberti Fontana, laureato in Economia e Commercio all’Università Cattolica, ha accumulato in passato un’e sperienza in PwC, per poi trascorrere più di 13 anni in Carrefour Property, dove ul timamente ricopriva il ruolo di Develop ment, M&A e direttore Real Estate. “Gra zie all’esperienza maturata in precedenza da Real Estate Director, siamo sicuri che Patrick darà un apporto fondamentale al business dell’azienda e che sarà un im portante riferimento per i nostri clienti” ha commentato Bnp Paribas Real Estate.

TRAVEL RETAIL | Estate 2021 pag. 24 | retail&food | Novembre 2022 CAMBI DI POLTRONA

I centri commerciali e le aree di vendita del retail si caratterizzano per la presenza di aree molto vaste da monitorare, spesso an che nelle ore notturne, e per la necessità di abbinare funzioni più tipicamente di sicu rezza, ad altre di marketing strategico, che incrementano il business. Hikvision, numero uno al mondo nella produzione di tecnolo gie e dispositivi per la videosorveglianza e sicurezza, vanta un ampio portafoglio di so luzioni specifiche per il retail.

Luce e colore, sempre

Il settore retail si contraddistingue per un alto flusso di visitatori nelle ore diurne, con trapposto a uno spesso azzerato nelle ore notturne. Diversi ambienti, però, restano spesso aperti al pubblico, come il parcheg gio o le aree ristoro esterne. Per queste necessità sono ideali le telecamere della serie ColorVu, che restituiscono colori vi vidi anche al buio. Dalla tonalità di un’auto, ai capelli di un individuo, sono tante le in formazioni utili, che devono essere imme diatamente fruibili. Le telecamere ColorVu catturano dettagli vividi a colori in altissima definizione, anche in condizioni critiche di illuminazione, controluce incluso, grazie alle tecnologie d’avanguardia incorporate. La tecnologia del colore 3D assicura una resa cromatica capace di rivelare immagini ac curate anche di notte, con un grado di det taglio addirittura superiore a quello dell’oc chio umano.

Tecnologia all’avanguardia applicabile sull’esistente

La telecamere Hikvision sono anche dotate di intlligenza artificiale Deep Learning Acu Sense, che distingue persone e veicoli ri spetto ad animali, pioggia, foglie o altri og getti in movimento nella scena. La funzione di ricerca rapida incorporata consente poi di distinguere automaticamente le registra zioni contenenti persone e veicoli, riducen do il tempo di ricerca nella registrazione e velocizzando i tempi di intervento. AcuSen se si mostra particolarmente interessante per il retail, in funzione della sua capacità di effettuare una videoanalisi avanzata (uma

no/veicolo) anche su sistemi tradizionali e tecnologicamente obsoleti, semplicemen te cambiando il DVR. Il suo valore retrofit è quindi particolarmente vantaggioso, so prattutto in ambienti – come i centri com merciali – in genere già protetti, anche se da sistemi non sempre tecnologicamente all’avanguardia.

Soluzioni di sicurezza che accrescono il business: Hikvision per il retail

sioni e tempo di permanenza; abbandono di un oggetto all’interno di un’area selezio nabile (è possibile configurare il ritardo di attivazione); rimozione di un oggetto che si trova dentro un’area selezionabile; cambio improvviso di scena.

Tutto a portata di click

Accanto ad AcuSense, c’è Hikcentral, un software di controllo degli accessi, intrusio ni e intercom, che in sostanza permette di centralizzare il sistema di videosorveglian za. Il cliente ha un controllo totale del parco installato: visualizzazione telecamera per te lecamera, possibilità di effettuare ricerche, ricevere allarmi, supervisionare lo stato del sistema, raccogliere informazioni utili per il business. Tutte operazioni a portata di click. Hikcentral, infatti, consente anche di gestire le statistiche relative agli afflussi, all’attesa in coda e raccogliere dati relativi alla gestio ne dell’occupancy. Con questa analisi si può valutare la reale risposta del pubblico alle attività di marketing sviluppate, mentre le statistiche sulla tipologia di clienti permet tono di organizzare un marketing “real time” verticale e diretto alla specifica categoria di clienti che frequentano lo store, organizzan do advertising mirati per i suoi gusti e le sue caratteristiche e mostrando le informazioni su Digital Signage Display interattivi.

Meno telecamere, stessa qualità

Stop ai falsi allarmi, gestione con un click

Un altro vantaggio di AcuSense è la riduzio ne del 90% del numero di falsi, con evidenti benefici sul piano della sicurezza e dell’effi cienza nelle emergenze. Questo risultato si ottiene, come spiegato, grazie alla capaci tà dell’algoritmo di discernere tra persone, veicoli, animali e altri soggetti o oggetti. Così si evitano ore di revisione inutile di fil mati. In ultima analisi, AcuSense riesce ad attivare l’allarme solo nei casi di necessità: attraversamento di una o più linee configu rate precedentemente, filtrando l’oggetto per dimensioni; intrusione in una o più aree configurate, filtrando l’oggetto per dimen

Last but not least, i centri commerciali e le aree di vendita del retail si caratterizzano per la presenza di aree molto vaste (par cheggi, piazze interne, ampi magazzini etc), che esigerebbero l’installazione di più te lecamere per assicurare un monitoraggio completo e costante. Per compattare i costi installando meno telecamere, mantenendo però la ricchezza di dettagli e l’alta risolu zione delle immagini, Hikvision propone le telecamere Ultra Wide Angle: con un solo dispositivo a risoluzione 4MP capace di pro durre un singolo flusso video a 180°, queste telecamere abbattono radicalmente i costi e i tempi necessari per la posa di cavi, l’in stallazione di più dispositivi di ripresa e l’ac quisto di licenze e aggiornamenti software. Informazioni su www.hikvision.com/it

Comunicazione pubblicitaria

LA NUOVA VITA DI EATALY: FLAGSHIP STORE E PIÙ ESTERO

A fine settembre, Investindustrial, il fondo di investimento guidato da Andrea Bonomi, ha annunciato l’ingresso in Eataly con una quota di maggioranza del 52%. Alla chiusura dell’operazione, i soci storici Eatinvest (fa miglia Farinetti), la famiglia Baffigo-Miroglio e l’azionista Clubitaly (Tamburi Investment Partners) controlleranno il 48% restante. L’o perazione comporta un esborso di 200 mi lioni di euro da parte del fondo, che permet terà a Eataly di azzerare il debito finanziario netto. Subito dopo è arrivato il cambio al vertice. Nicola Farinetti, figlio del fondato re Oscar, diventa presidente. Il timone del comando, come amministratore delega to, passa ad Andrea Cipolloni, in uscita dal ruolo di ceo Europa di Autogrill. Si tratta di un’operazione di peso, che ha fatto storcere il naso ad alcuni. “Ma davvero Bonomi si im barca in questa avventura?”. Questo il teno re di alcuni commenti apparsi su LinkedIn.

Vizi e virtù di Oscar Farinetti

Attorno al mondo “Eataly-Farinetti”, ci man cherebbe, si possono dipingere tante re more e distinguo. Oscar Farinetti difetta in simpatia. Secondo Bernardo Caprotti, “era quello arrivato a farci la lezioncina a tutti”. Qualche mossa, come il Fico di Bologna (acronimo di Fabbrica italiana contadina), ha deluso le aspettative, se i bolognesi in sostanza lo considerano un grande iper mercato, mentre avrebbe dovuto rappre sentare un “experience park capace di sti molare i cinque sensi e coniugare passione per il cibo e divertimento” (tratto da uno dei comunicati di lancio dell’iniziativa). Con at trattività nazionale e internazionale, aggiun giamo noi.

Ci sono state operazio ni “fini” come quella sull’acqua Lurisia (dove Farinetti era azionista), prima diventata for nitore unico di Eataly e poi ceduta a Coca-Cola.

E questa partecipazione nella compagine societaria di alcuni importanti fornitori di Eataly è stato uno degli ingredienti segreti e vincenti per la famiglia Farinetti.

Poi c’è il rosso di bilancio. Al 31 dicembre 2021, la perdita netta di gruppo era di 31 mi lioni di euro, di 22 milioni quella della sola Eataly S.p.A. Un “rosso” importante, ma non catastrofico, rispetto ai 464 milioni di ricavi. E infatti Investindustrial non ha strapagato le azioni. Le ha pagate il giusto. Nei gior ni dell’operazione, il Sole 24 ore ha scritto: “Investindustrial entra nel gruppo sulla base di un valore d’impresa (compreso il debito) di circa 600 milioni di euro: si tratta di una valutazione molto lontana da quanto era stimato solo qualche anno fa, quando pri ma del Covid l’azienda doveva quotarsi in Borsa con una valutazione di 2 miliardi di euro”. Vero, giusta notazione. Si può ricor dare anche che nel 2015 arrivò da Luxottica il ceo Andrea Guerra, che doveva spianare la strada verso la Borsa. Ma poi il progetto è ri masto nel cassetto e Guerra si era accasato a LVMH. Quindi?

Importanza unica per il made in Italy

Ora, può anche darsi che persino Andrea Bo nomi si sia lasciato affascinare troppo. D’altra parte, sappiamo che l’addio di Cipolloni ad Autogrill è stata frutto di una scelta sofferta, passata anche per un no iniziale. A maggior

ragione, quindi, si può affermare che l’ope razione Eataly abbia un senso. Il mondo pre Covid non esiste più. Questo è un fatto me tabolizzato. Da cosa si riparte? Dal fatto che Eataly resti un marchio forte, che mai come nessuno ha saputo catapultare in giro per il mondo il concetto di “cibo italiano d’eccel lenza”. Cibo vario, frutto di mille specialità regionali, cibo sano, proveniente dalle tanto amate “filiere”. Un’operazione economica ma anche fortemente culturale, svolta grazie an che al supporto iniziale di Carlo Petrini e di Slow Food. La nostra pasta e tutto il resto non avevano bisogno di presentazioni, cer to. Molto hanno fatto i brand del prodotto food. Ma con Eataly il nostro cibo è diventato anche molto “figo”, che non è un termine da analisi di bilancio, ma rende l’idea. Eataly sulla Quinta di New York è un tem pio della nostra gastronomia in cui andare a mangiare e fare la spesa di vini, oli, paste e qualsiasi altra cosa, giustamente con un prezzo elevato. Una vetrina privilegiata per tanti nostri produttori. È vero che lo stesso sugo pronto lo si trova dal Viaggiator Goloso o in altri punti vendita della Gdo. Ma Eataly è Eataly, una realtà globale: nessuno dei grandi della Gdo, a partire dal Caprotti di Esselunga che tanto ha bistrattato Farinetti, ha mai avu to il coraggio imprenditoriale di aggredire i mercati esteri con i suoi super-store.

Focus oltre confine

Gli Stati Uniti, peraltro, sono solo un pezzo di mondo extra europeo, perché tra Cina, Middle East, Sud Est asiatico, ci sono conti nenti in cui esportare tutto questo. E quan do finiranno le pazzie che ci incatenano ancora al secolo scorso, si dovrà riparlare anche di Russia (dove comunque Eataly ave va già aperto). Il comunicato di Investindu strial recita: “Le nuove risorse serviranno a supportare la crescita di Eataly in Italia e nel mondo, valorizzandone la filosofia e il DNA sostenibile, il sostegno continuo alle filiere agroalimentari locali e l’esportazione di pro dotti di eccellenza, sia tramite l’espansione dei flagship stores su scala globale, sia tra mite lo sviluppo di nuovi formati; ad acqui stare il restante 40% del business di Eataly negli Stati Uniti, in linea con la strategia di crescita della Società e di consolidamento del ruolo di ambasciatrice del food Made in Italy all’estero”.

Ecco, bisognerebbe fermarsi qui e non ce dere alla tentazione di guardare troppo avanti o troppo indietro. Nel 2024/2025, non prima, tireremo qualche somma. Spe riamo positiva, per Eataly e per il food e be verage made in Italy.

Oscar Farinetti, fondatore di Eataly
Food & Finanza
Diverse critiche sull’operazione che ha portato Investindustrial a controllare il brand e l’ex Autogrill Andrea Cipolloni al timone come Ceo. Ma la mossa va guardata con gli occhi di oggi di A.L. Andrea Cipolloni, nuovo amministratore delegato di Eataly Andrea Bonomi presidente di Investindustrial

FOOD E CENTRI COMMERCIALI: UN PATTO PER RIPARTIRE

Tenant e landlord faccia a faccia in un incontro organizzato da Aigrim. I brand: “Servono paradigmi nuovi”. Sul tavolo: evoluzione nei contratti d’affitto, flessibilità degli orari e condivisione dei dati

Ristorazione e centri commerciali a con fronto, sul ring. In una giornata di lavori che qualche relatore, scherzando ma non troppo, ha definito una specie di “psicote rapia di gruppo”. Il convegno dello scorso 18 ottobre, dal titolo emblematico “Ritorno al futuro”, organizzato a Milano da Aigrim (Associazione Imprese Grande Ristora zione Multilocalizzate) in Confcommercio, ha messo di fronte i principali esponenti della ristorazione organizzata e dei centri commerciali. In un momento di confronto quanto mai utile. E vivace. Un convegno, per una volta, dove sono rimaste nel cas setto sia le frasi di rito, sia i soliti “va tutto bene”, ma si sono toccati temi concreti. A partire dalla congiuntura, che spaventa, fino al rapporto difficile tenant-landlord.

Inverno pieno di incognite, ma occhio al caro-prezzi

“I segnali di ripresa sono forti. Se ragionia mo in percentuale, siamo pochi punti sot to il pre-Covid: -4,5% nel periodo genna io-agosto. Ma c’è preoccupazione. I costi sono lievitati. E anche se il fatturato tiene,

è inutile nascondere che i passaggi siano diminuiti, sia nei centri commerciali, sia in autostrada” ha detto in apertura Cristian Biasoni, presidente di Aigrim . Un modo per avviare gli interventi alla concretezza. Da subito, ecco un monito sui prezzi. “Occhio ad aumentarli, meglio lavorare per allarga re la torta. Perché diversamente, si innesca una spirale negativa che deprime ulterior mente i consumi” il ragionamento di Bia soni, condiviso dai relatori. “Ricordiamoci che la ristorazione valeva 90 miliardi, nel suo complesso. Con il Covid ne abbiamo persi 56. E oggi i costi corrono più dell’in flazione ufficiale. Però meglio guardare al futuro” ha detto Roberto Calugi, direttore generale di Fipe Confcommercio. Ma il fo cus era sui centri commerciali. “Il rapporto tra brand e landlord, va detto, ha trovato qualche spunto nuovo in alcune situazioni specifiche. Ma se guardiamo a più ampio respiro, c’è stata proprio poca evoluzione”.

Canoni, orari, marketing comune i nodi principali

Che oggi i centri commerciali rappresen tino un “nodo” da sciogliere, per la risto razione, traspare dagli interventi. Il canale sta andando a rilento rispetto agli altri. Non usa giri di parole Andrea Alboresi, Head of business development di Roadhouse: “En trare oggi in un centro non conviene. Però le potenzialità restano. Un format come il nostro Billy Tacos, con locali di dimensioni ridotte, si presta per esempio a ravvivare l’offerta di quelle location minori, che non vanno lasciate indietro”. A quali condizioni, però? “Obiettivamente, è questione di ap proccio. Occorre rivedere i rapporti, altri menti ci sono canali più appetibili” ragiona Andrea Valota, Ceo di La Piadineria, brand che pure ha il 50% dei propri locali nei cen tri. “Anche io vedo tante opportunità e non solo nei tripla A. Ma c’è un problema di me trica tra tenant e landlord, rimasta sempre uguale a se stessa. Negli Usa è già realtà il contratto in cui il minimo garantito è lega to al footfall. Un rapporto così, basato su dati precisi, toglierebbe alibi a entrambe le parti” ragiona Claudio Baitelli, Ceo di Alice Pizza. I dati sono uno dei tasti dolenti. “Vor rei averli a disposizione suddivisi per giorni e persino per fasce orarie. Talvolta, invece, la sensazione è che il landlord ti telefo ni tutti i giorni prima dell’inaugurazione. Dopo, sparisca” racconta Luca Pizzighella, general manager di Signorvino. Altra que stione: gli orari. Un big come McDonald’s, negli anni, ha ridotto di molto la percen tuale di ristoranti nei centri commerciali.

“Eppure occorre valutare caso per caso. Da poco abbiamo aperto in un centro di pe riferia. Loro ci hanno dato flessibilità negli orari, permettendoci di allungarli. Ed è sta to vincente, perché in certe zone, dove c’è poca offerta, un brand come il nostro fun ziona come vera e propria destinazione” ha spiegato Dario Baroni, managing director di McDonald’s Italia. E sul tappeto ci sono altre variabili. Qual è il brand mix giusto?

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di Paola Oriunno e Adriano Lovera
CONVEGNO | Aigrim
Cristian Biasoni, presidente Aigrim

Come promuoversi? “Si parla tanto di en tertainment nei centri, ma gli ingredienti giusti della ricetta sono ancora da sco prire” secondo Corrado Cagnola, Ceo di KFC in Italia. “Dall’organizzazione di eventi alle operazioni di marketing, ci sono tanti versanti su cui lavorare. Ma serve collabo razione. Deve finire il tempo in cui sembra un problema persino apporre un cartello pubblicitario all’esterno dei centri” aggiun ge Cagnola.

Deloitte: dal food il 5% del turnover degli shopping center

Nel corso del convegno è stata pre sentata la ricerca di Deloitte inti tolata “Il mercato del Foodservice in Italia, focus sui Centri Commer ciali”. Secondo i dati, illustrati dal partner Deloitte Tommaso Nastasi, a livello globale il mercato si appre sta a superare il valore complessivo raggiunto nel 2019 (2.603 miliardi di euro) entro il 2023, con un tas so di crescita annuo (CAGR) del +5,5%. L’Europa è l’area che crescerà maggiormente. In Italia le catene rappresentano il 6,8% del merca to (dato 2021). Ma la quota balza al 72% nei centri commerciali, all’in terno dei quali l’88% delle insegne

propone un servizio “quick service” e l’11% il “full service”. Nonostante la contrazione osservata negli ultimi 2, la ristorazione rappresenta quasi il 5% del turnover totale dei centri commerciali, che ha raggiunto 71,6 miliardi di euro, calcolati su oltre 1.200 centri esistenti. La graduale ripartenza dei consumi ha permesso agli esercizi ristorativi all’interno del Retail di registrare una crescita po sitiva già nel biennio 20-21, con pre visioni di crescita dal 2019 al 2026 in miglioramento rispetto allo storico (+2,9% CAGR 19-26). Tale crescita attesa permetterà di recuperare i valori pre-Covid nel 2023.

La proposta: un Osservatorio AIGRIM-CNCC

Il pomeriggio di confronto è quasi una psi coterapia di gruppo. Lo sottolinea, scher zando, anche Luca Nasi, General Manager Arcus Real Estate. Tra conferme, velate polemiche, posizioni difensive, il mondo dei centri commerciali si interroga. “Siamo molto soddisfatti di come vanno i centri”, dice Roberto Zoia, presidente del CNCC, che apre la tavola rotonda. “La ristorazione è ancora in difficoltà. Il footfall è basso e il

settore ne risente. Ma solo insieme possia mo trovare la soluzione, senza trincerar ci nel ‘Tu portami la gente e poi parliamo dell’affitto…’”. Dopo la stoccata, l’apertura.

“Ben venga il dialogo e tutto quello che possiamo fare assieme, dal co-marketing alle politiche di prezzo. Penso che vada ripensato anche lo sviluppo delle catene che eviti la cannibalizzazione e punti sull’e sclusività” continua Zoia. La necessità di un cambio del modello di business che si adegui alle nuove abitudini dei consuma tori è stata condivisa da tutti i landlord presenti. “Ha ancora senso prendere come benchmark il pre Covid? Adeguiamo l’e sperienza di visita ai nuovi paradigmi”, suggerisce Fabio Filadelli, Operation Ma nager di Nhood che mette l’accento sugli spazi commerciali considerati soprattutto “luoghi di vita”. Della stessa idea è Matteo Migani, General Manager McArthur Glenn Group: “Dobbiamo rendere più perfor

manti i nostri spazi e generare un’espe rienza unica per il consumatore. E il food deve avere un ruolo centrale”, dice Miga ni. Ma su questa centralità, non tutti sono d’accordo. Luca Nasi pensa che oggi que sta equazione non sia più valida. Per recu perare footfall bisogna offrire un’esperien za diversa. Un ragionamento, quello sul futuro, supportato dalle parole di Diego Valazza, Business Development Director di Lendlease: “Con Mind stiamo sviluppando un concetto nuovo che sul mercato italia no ancora non c’è. All’estero si sta sosti

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Tommaso Nastasi, partner di Deloitte Benedetta Conticelli, Ceo di Land of Fashion Outlet Management Dario Baroni, Managing director di McDonald’s Italia

tuendo il concetto di Retail con la parola “Place”, uno spazio, un luogo, dove il F&B è un elemento dell’infrastruttura del pro getto, il luogo prediletto dove avviene la contaminazione e il confronto tra le perso ne. La ristorazione è socialità. Se non ripar tiamo da questo concetto, allora entriamo in dinamiche esclusivamente finanziarie e torniamo a scontrarci” sottolinea Valaz za. Sul ruolo della ristorazione nei centri commerciali, quindi, il dibattito è ancora aperto. Nessuna divergenza è emersa, in vece, sull’importanza della condivisione

Grandi Stazioni sperimenta l’intranet sui dati condivisi

Nel confronto con il panorama euro peo, l’Italia non esce male. “Anche in Gran Bretagna hanno spinto tanto sul food nei centri. Però la crisi ha colpito anche lì” è stata la testimonianza di Vincent Mourre, Ceo e fondatore di White Space Partners. “Però lì hanno amplia to tanto rispetto agli orari. E stanno sperimentando format nuovi. Benché, senza ancora un direzione precisa”. Le stazioni, invece, ci distinguono. Solo nel nostro mercato un unico interlo cutore, come Grandi Stazioni Retail, si occupa di tutte le principali stazio ni ferroviarie. “In questo canale, il food rappresenta circa il 35%. Circa cinque punti in meno della media” spiega Se bastien De Rose, Coo di Gs retail. “Ma in Europa, praticamente il 100% del mercato è quick service, da noi c’è più varietà”. Rispetto ai temi della giornata, De Rose ha informato che proprio Gs Retail sta sperimentando una piatta forma Intranet, in cui la società con dividerà una grande mole di dati con i brand, anche dati relativi ai concor renti (pur nel rispetto della privacy). Un esempio di collaborazione, del tutto in linea con le richieste espresse dal mondo food durante l’evento.

dei dati tra landlords e tenants. “Sono fa vorevole a un confronto, le due metà del la mela devono parlarsi”, dice Benedetta Conticelli, MD Kryalos e Ceo di Land of Fashion Outlet Management. La volontà di creare un dialogo e un percorso condivi so si è concretizzata a fine giornata con la proposta di Biasoni: “Creiamo un osserva torio tra Aigrim e CNCC dove condividere dati e informazioni trasparenti tra landlord e tenant che sia un punto di partenza per costruire le metriche, le azioni fattive per lo sviluppo di un modello di business vin cente per entrambi”. L’idea è stata accolta positivamente da tutti i presenti e ha for nito la risposta conclusiva alla richiesta dei tenants di avere più trasparenza. “Sono fa vorevole alla nascita di un Osservatorio. Il CNCC è una casa aperta e sempre pronta al dialogo”, ha concluso Roberto Zoia riba dendo un tema già affrontato al convegno “The Shopping Centres Industry: come af frontare le prossime sfide” (che raccontia mo a pag. 62). “Vi assicuro che da parte de gli associati c’è molta trasparenza sui dati ma non posso mettere la mano sul fuoco su 1.200 entri commerciali. La best practi ce è che le spese di gestione e la condivi sione dei dati da parte delle Proprietà sia no trasparenti. Fidiamoci reciprocamente”.

da sinistra, Vincent Mourre, ceo di White Space Partners, Andrea Aiello, direttore di retail&food, Sebastien de Rose, Coo di Grandi Stazioni Retail Luca Pizzighella, General manager di Signorvino Corrado Cagnola, Ceo di KFC e Roberto Zoia, presidente CNCC

RISTÒ CAMBIA PELLE: INIZIA L’ERA “BISTROT”

Vera Ristorazione trasforma uno dei più vecchi free-flow italiani in una destinazione food h24: dal breakfast all’aperitivo. “Siamo partiti dal Portello e i primi risultati ci danno ragione” racconta il direttore generale Mauro Ornelli. Si allarga l’offerta. I prezzi restano sotto controllo

Addio self-service di una volta. Benvenuti nell’era del food h24: dal breakfast all’ape ritivo. Dal quartier generale milanese del Portello parte la nuova veste di Ristò, il più “anziano” dei marchi di Vera Ristorazione (gruppo Finiper), appena sottoposto a una profonda opera di restyling, che ha coin volto tutti gli aspetti del format. “Proprio così. Ristò è stato il primo esempio di free flow italiano. Dopo 40 anni aveva bisogno di un nuovo abito. Abbiamo rinnovato sia il cosiddetto look&feels, sia la proposta commerciale” racconta in questa intervi sta a retail&food Mauro Ornelli, direttore generale di Vera. “Le novità iniziano al ri storante del centro commerciale Portello, a Milano. Siamo particolarmente orgo gliosi di quanto fatto, lavorando anche di notte, senza mai interrompere il servizio neppure un’ora”.

Che cosa vi ha spinto a rinnovare Ristò?

Sul tavolo ci sono tanti elementi. Il perio do Covid e l’avanzare dello smart working hanno fatto venire meno il business lunch e hanno contribuito ad esasperare e a ren dere manifesta una tendenza già in atto: gli italiani mangiano meno e in modo diverso, ossia il pranzo o la cena sono composte per lo più da un piatto principale. Il tris “primo, secondo e dolce” non serve più. Che si tratti del pasto o di una colazione

veloce, il cliente cerca un valore aggiunto. La consumazione da necessità è diventata esperienza, il ristorante si è trasformato in una destinazione. Ecco allora che quell’u nico piatto, o anche solo la brioche del mattino, non deve essere convenzionale, né banale, ma buono e di qualità e soprat tutto deve essere “unico”.

Quindi, qual è la nuova veste del brand?

In sintesi, da bar di servizio diventa un Bi strot, che funziona da mattina a sera. La co lazione del mattino, un break dolce o salato, una pausa pranzo veloce o lunga, l’aperitivo delle sette e la cena, abbiamo l’ambizione di coprire tutte le fasce orarie e di catalizzare il target di persone più vario. Resta senz’altro il lavoratore in pausa, ma strizziamo l’occhio a tutti, dai ragazzi alla famiglia con bambini. E le prime settimane di operatività al Portel lo sembrano darci ragione.

Quali sono gli ingredienti della novità?

Qualità, cibo fresco e stagionalità sono alla base. Lavoriamo e cuciniamo tutto all’inter no, con prodotti di fornitori noti che vanno da Mutti a Soresina, da Illy a De Cecco. Se qualcosa arriva da fuori, per esempio i crois sant, al Portello il nostro fornitore principale è Iper che produce direttamente un crois sant davvero eccezionale ed integriamo con prodotti da pasticcerie di qualità, niente conservati. Abbiamo ampliato il menù, ma è anche cambiato il racconto che accompa gna il cliente all’interno del punto vendita. La zona dei “primi” è diventata “Pastasciut ta” ricette della tradizione, con pasta fresca tutti i giorni. L’area dei secondi è diventata “Ardente Passione”, dove domina la griglia,

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di Adriano Lovera
BRAND | Intervista
Mauro Ornelli, direttore generale di Vera

con una scelta decisamente ampia di ta gli della miglior qualità italiana. Quello che una volta era il buffet delle verdure adesso è una vera gastronomia ispirata al “Benessere Naturale”, con ricette crude, cotte al forno o in brasiera, e la possibilità di comporsi una bowl creativa. E ancora, abbiamo il forno per la pizza “’Na Pizza”, quella rotonda ma con l’impasto basso, alla romana, con la possibi lità di accompagnarla alla birra artigianale. Anche chi desidera un pranzo veloce, oggi trova il Club sandwich o un Croque mon sieur, accanto ai soliti panini. E per l’aperiti vo, insieme al tagliere di salumi, stuzzichia mo il palato con supplì, mozzarelline e altre golosità.

Parliamo di prezzo. Costa di più mangiare da Ristò?

No, perché poniamo un’attenzione mania cale ai costi e perché uno dei principi cardi ne del nostro gruppo è che la qualità debba essere democratica, accessibile. Per il pran zo, lo scontrino medio è sui 12-13 euro, ma si può spendere anche molto meno se si sce glie solo un primo con acqua. Inoltre, dove serviamo le verdure cucinate, applichiamo il principio del peso in stile gastronomia, cioè i piatti non hanno un costo fisso ma si paga in base alla quantità. Una particolarità apprezzata.

Formazione: è centrale coinvolgere lo staff nel cambiamento

Una parte importante del lavoro svol to sul Ristò-Portello consisteva nell’a deguare lo staff, circa 35 persone, alle novità. Si tratta di trasformare persone abituate a cucinare e servire il cibo nei piatti, in risorse cui il nuovo format in duce ad un coinvolgimento e ad un for te ingaggio di contatto con il pubblico. “I nostri dipendenti hanno imparato a raccontare il prodotto, hanno assimila to le formule che permettono di crea re empatia con il cliente e sanno come ricevere un feedback. È stata erogata loro una formazione a più livelli, sul pro dotto food e sugli strumenti relazio nali” spiega Mauro Ornelli. Per questa attività di formazione, Vera si è affidata a Tertium Retail. Quali strumenti sono stati messi in campo? “La formazione è stata erogata via Telegram, con vi deo brevi, non più di 3-4 minuti l’uno,

che ora sono sempre disponibili per i dipendenti. Già questo fa la differenza. Le mezze giornate di formazione, come si faceva un volta, risultano inefficaci” spiega Francesco Aimi, fondatore di Tertium Retail. “Sul fronte del conte nuto, noi, insieme a Vera ci siamo oc cupati della parte sulla comunicazione e sulle skill relazionali, mentre Vera ha usato i nostri strumenti per spiegare il prodotto food”. Oltre all’aspetto dei dipendenti, però, è fondamentale l’ap proccio dell’azienda. “E su questo, Vera è stata subito ricettiva” conclude Aimi. “Oggi le imprese devono spiegare per ché e in quale contesto è maturata la decisione di cambiare pelle, senza la presunzione di far calare i cambiamenti dall’alto. Solo se i dipendenti si sento no coinvolti e valorizzati sono disponi bili a seguire la nuova strada”.

sera, cerchiamo di catturare i giovani con serate a tema, che giochino sul binomio pizza e birra. Dal momento poi che il pubbli co dei centri commerciali tende a ridurre il tempo di visita, occorre qualche iniziativa in più per far fermare le persone.

Allarghiamo il campo a Vera Ristorazione. Come procede lo sviluppo del business?

Sul fronte dei conti, per ora siamo in linea con il budget, che a fine 2022 prevede 62 milioni di euro di incassi. Fra gli altri brand, nel 2023 e 2024 accelereremo sullo svilup po di Rom’antica perché il nostro obiettivo resta quello di raggiungere intorno ai 90 punti vendita.

Come gruppo, puntiamo all’efficienza. Per fortuna, al contrario di altre realtà controlla te da fondi, la nostra proprietà bada a con solidare i risultati, non a una crescita forsen nata della rete, con il rischio di sbilanciare il business.

Il vostro gruppo percepisce nell’immediato quanto avviene a livello di ristorazione e di centri commerciali. Rispetto ai consumi, oggi che cosa si nota?

Quali sono i primi riscontri?

Ottimi, con un incremento dei clienti a pran zo e a cena e con un rialzo sul fronte dello scontrino. Come detto, per ora siamo par titi dal Portello, un punto vendita in cui pos siamo contare sia sul pubblico del centro commerciale, sia sui residenti del quartiere e sugli uffici. Poi, le novità verranno estese a tutta la rete degli altri Ristò in Italia. E stiamo già sviluppando nuove idee per rendere il format più attraente.

Quali?

Pensiamo di ricavare un’area in cui propor re il servizio al tavolo, soprattutto per quei pranzi di lavoro più formali. Mentre sulla

È vero, l’autunno è tutto da decifrare. Oggi è difficile fare una previsione azzeccata dei costi, specialmente riguardo alle utenze.

Il rientro dall’estate, a settembre, a onor del vero, è andato meglio del previsto. Dopo, la flessione ha iniziato a sentirsi. E questa tendenza senz’altro preoccupa. In genera le, quando le persone escono, consumano come prima. Lo scontrino resta intatto. Però si riducono le uscite. Se quella del weekend resta “sacra”, magari si rinuncia a quella in frasettimanale. Purtroppo, occorre aspet tare per soppesare con precisioni gli effetti concreti dell’inflazione e del caro bollette.

I mesi a venire sono piene di incognite, però...
pag. 32 | retail&food | Novembre 2022 SEE YOU IN CANNES Scalda i motori Mapic 2022, principale appuntamento del Retail Real Estate e della distribuzione. “Smaltito il Covid, il retail del futuro riparte da nuove priorità” spiega Francesco Pupillo, Mapic markets director. Leisure e sostenibilità sono al centro. Ma non mancano i nodi: dalla complicata congiuntura macro-economica, al rapporto da ricalibrare fra retailer e operatori RX FRANCECANNES, FRANCIA Dove: 6.000 Partecipanti attesi: 80 Paesi: Organizzazione:Quando: 29/30-11 1-12 Location: PALAIS DES FESTIVAL SPECIALE MAPIC Immagini fornite da Mapic. Crediti: Image&co, 360 Medias
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“La dimensione phygital diventerà la nuova norma”. Con questa frase Nathalie Depetro, direttrice del MAPIC apriva due anni fa l’edizione 2020 della fiera internazionale di riferimento del settore Retail Real Estate. Le sue parole si riferivano al lancio della piat taforma streaming che avrebbe permesso alla kermesse di continuare a vivere anche nel periodo più difficile della pandemia. Ma la frase, senza volerlo, anticipava e racchiu deva quello che, negli anni successivi, è di ventato uno dei trend globali del settore. Dal 29 novembre al 1 dicembre 2022 Mapic, l’evento organizzato da RX France, torna ad accogliere e a riabbracciare i suoi visitatori in un’edizione post-virus (o quasi) con nuove sfide da affrontare come quelle dello shock energetico. Lo farà in un’atmosfera tra digital e phygital, appunto, ponendosi un obiettivo ambizioso che è quello di accompagnare il cambiamento profondo che il settore sta attraversando e favorire la transizione ver so un mondo più sostenibile e inclusivo. Per l’evento, che si svolge al Palais des Festival di Cannes, sono attesi circa 6.000 parte cipanti da 80 paesi e oltre 1.500 retailer, catene di ristorazione e operatori leisure. Hanno già confermato la loro presenza gran di brand della moda (come Adidas, Primark, Guess, Dolce & Gabbana), del settore ali mentare (tra cui Monoprix e Naturalia), della salute e benessere (Sephora, Estée Lauder, Rituals) della cultura ed elettronica di con sumo (Apple, Fnac Darty) della decorazione (IKEA, Electro Depot) e dei servizi alla perso na (Norauto, Orange, Free).

Tanto ottimismo, contesto difficile

Mapic, dunque, ritorno con una vigorosa edizione, contornata da tanto ottimismo. D’altro canto, però, è impossibile fingere il contesto in cui gli operatori vanno a con frontarsi. Un contesto che, solo un anno fa, prima del conflitto ucraino e dello shock dei prezzi, ci si attendeva ben più in discesa. I numero macro economici non mentono. L’Ocse ha da poco aggiornato le sue previ sioni, piuttosto grigie sul 2023, più ancora che nel consuntivo 2022. L’anno prossimo il Pil dell’Italia è atteso a un misero 0,4%, +0,6% quello francese, mentre la Germania è addi rittura segnalata con una recessione dello 0,7%. L’inflazione batte forte in tutto il Conti

nente. E oggi, secondo l’istituto, nel 61% del paniere dei prodotti più acquistati dai cit tadini dell’area euro, il rialzo dei prezzi è ben superiore al 4%. Detto questo, gli operatori mantengono la barra dritta per focalizzarsi sul mercato di oggi e per salire sul carro della ripresa con gli strumenti giusti, non appena questa avrà modo di dispiegarsi.

Nuovi valori in gioco

L’edizione 2022 propone un ricco program ma di conferenze ed eventi di networking attraverso i quali illustrerà il cambiamento del retail grazie alla visione di esperti inter nazionali e dei nuovi attori del mercato. Il focus centrale di questa edizione sarà l’a nalisi dei profondi cambiamenti in corso nel settore Retail e nel Leisure. Al centro di que sta trasformazione il consumatore, animato oggi da valori nuovi che determinano le sue scelte: il consumo deve essere responsabi le ed avere un senso, le attività di business devono avere una finalità che vada al di là della semplice ricerca del profitto. Business e consumi devono avere un ruolo ed un im patto positivo sulla società e sull’ambien te. “L’intero settore retail ha affrontato due

degli anni più difficili della sua storia, con profonde trasformazioni in corso”, ha com mentato Francesco Pupillo, MAPIC Mar kets Director. “Il retail del prossimo futuro avrà nuove priorità mettendo le persone e l’attenzione al pianeta al centro: il consu matore è oggi alla ricerca di un significato più profondo in quello che fa e in ciò che ac quista e tutte le attività di business hanno la necessità di assumere un importante ruolo sociale che abbia un impatto sulla comuni tà. MAPIC metterà l’accento sui nuovi modi di fare business, attraverso modelli più fles sibili che permetteranno agli operatori del settore di soddisfare le rinnovate esigenze dei consumatori.

Francesco Pupillo, Mapic Markets Director

Questa nuova area riunirà una selezione di nuovi concept retail a forte potenziale di svi luppo, marketplace digitali, specialisti del fast delivery e alcuni DNVB (Digital Native Vertical Brands). Una nuova generazione di retailer, molti dei quali sono nativi digitali, sta riscri vendo e ridefinendo il panorama del setto re - attirando un consumatore che è sempre più “etico” nelle sue scelte. Il tema centrale di MAPIC 2022 attirerà a Cannes i nuovi volti del retail mostrando come l’industria si è evolu ta negli ultimi anni e come sono cambiate le aspettative e le abitudini dei consumatori.

Il futuro della ristorazione commerciale

Ancora una volta parte del MAPIC, The Hap petite è il forum internazionale dedicato all’e spansione delle catene di ristorazione nelle destinazioni retail e urbane. Il programma di quest’anno metterà in evidenza i concept Food & Beverage emergenti, esaminando nuovi modelli di business ed evidenziando i trend di innovazione in aree quali la riduzione dei rifiuti alimentari. Numerose catene di ri storazione sono attese a Cannes, con un pro gramma di eventi su invito quali il multi-unit franchising Summit ed il Private Equity lunch.

Tre P al centro della kermesse

“People, Planet, Profit: navigating retail towards a more human world” è il tema centrale dell’evento che ha già guidato l’e dizione di Mapic Milano e che sarà appro fondita anche in quella internazionale. Il cambiamento nella visione dei consumatori ha generato un importante modifica nell’ap proccio alle problematiche ESG da parte dei brand. L’affermazione del fenomeno dell’upcycling e di nuove opportunità di business sostenibili si è tradotta in un cambiamento profondo nel mondo del retail negli ultimi anni. Proprietà, sviluppatori, investitori e brand condividono tutti la responsabilità di incoraggiare la riduzione nell’utilizzo delle risorse naturali, la riduzione nella produzio ne dei rifiuti, il miglioramento dell’efficienza energetica degli immobili, il sourcing eti co e dell’impegno della comunità. Questa nuova edizione di MAPIC offrirà una serie di conferenze su questi temi e un importante workshop sulla sostenibilità, con l’obiettivo di evidenziare le migliori pratiche in materia di sostenibilità dei progetti di trasformazio ne di asset esistenti o dei nuovi progetti di sviluppo. L’edizione 2022 metterà in eviden za i nuovi standard applicati nei progetti di sviluppo che stanno trasformando le nostre città in luoghi più sostenibili dove vivere, lavorare, fare shopping. Una nuova serie di progetti mixed-use costruiti intorno alla persona e ai suoi bisogni quotidiani.

TEMATICI

“Benvenuti al Retail Village”

Il Leisure guida la trasformazione

La seconda edizione di LeisurUp, l’evento de dicato agli attori del settore Leisure, si terrà anche quest’anno all’interno di MAPIC con un’area dedicata ed un programma di con ferenze specifico. LeisurUp sottolineerà l’im portanza dell’interazione umana e dell’espe rienza all’interno dei luoghi fisici. Obiettivo primario di quest’anno sarà quello di permet tere ai partecipanti del settore property di identificare e selezionare le migliori soluzioni per il tempo libero e i partner che permette ranno loro di trasformare i tradizionali siti re tail in vibranti destinazioni lifestyle.

L’innovazione motore della retail transformation

Il MAPIC Innovation Forum, l’area dell’evento dedicata ai supplier delle più recenti innova zioni digitali e tecnologiche, mostrerà le so luzioni all’avanguardia che permettono oggi la sempre maggiore integrazione dei canali fisico e digitale, aiutando i retailer e i landlord a fornire al consumatore un customer journey fluido e centrato sui suoi bisogni.

In occasione dell’edizione 2022, MAPIC lan cia il nuovo concept Retail Village, un’area all’interno del Palais des Festival che con centrerà in uno spazio di 300 metri quadri i brand più dinamici del panorama interna zionale. Una grande occasione per i player del settore immobiliare nella trasformazio ne del retail-mix dei siti commerciali tradi zionali e delle location urbane. Il Retail Villa ge sarà suddiviso in tre aree: l’area dedicata ai marketplace digitali, quella dedicata ai nuovi concept emergenti e quella dedicata ai DNVB (marchi verticali nativi digitali). I concept selezionati saranno circa 30 pro venienti da diversi Paesi, con un focus par ticolare sui temi che stanno trasformando l’industria retail: sostenibilità, sourcing eti co ed impatto sulla comunità locale, inclu sione ed attenzione alla diversità, impatto delle nuove soluzioni tecnologiche nell’e sperienza di acquisto. “MAPIC si è storica mente affermato come punto di incontro tra retailer e operatori immobiliari con l’obiet tivo di negoziare acquisizioni e locazioni di nuovi spazi. Questa relazione diventa oggi molto più complessa, poiché le aziende di maggior successo non sono più necessa riamente quelle che riescono a trovare le migliori location fisiche”, ha commentato Francesco Pupillo, Direttore di MAPIC. “I brand di maggior successo”, aggiunge Pu pillo “ sono oramai quelli che riescono a combinare al meglio il canale fisico e quello digitale, offrendo al consumatore un’espe

LA GRANDE NOVITÀ DI CANNES: 4 FOCUS
MAPIC 2022 presenterà una serie di nuove iniziative per abbracciare questa trasformazione, attraverso 4 focus speciali, che in alcuni casi corrispondono a spazi fisici dedicati ad alcuni filoni: New Retail (il Retail Village), Leisure (LeisurUP), Food (The Happetite Forum) e Innova tion (MAPIC Innovation Forum).
Il Retail Village, una vetrina per i brand
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rienza fluida e coerente. Il Retail Village del MAPIC ospiterà brand innovativi selezionati per l’originalità e la flessibilità dei loro con cept”. A legare i marchi selezionati sarà un filo conduttore: l’originalità e la volontà di espandersi. Che si tratti di uno sviluppo at traverso una rete di franchising, attraverso un nuovo flagship fisico o di un’espansione per mezzo di un marketplace digitale, la par tecipazione alla kermesse rappresenta per questi brand una tappa importante nel loro percorso di crescita.

Alcuni nomi del Village

Tra i brand selezionati spiccano anche nomi italiani come Winelivery - Un concetto ita liano di servizio di consegna rapida di vino, liquori, ghiaccio e bevande analcoliche a domicilio. Nel Winelivery Bar, i clienti scel gono, ordinano e pagano direttamente dal tavolo utilizzando l’App Winelivery. Nell’E noteca Winelivery, i clienti possono sce gliere, acquistare e ottenere informazioni sulle bottiglie scansionando le etichette con l’App Winelivery. In entrambi i casi, un sommelier virtuale incorporato supporterà e guiderà costantemente il cliente lungo tutto il percorso di acquisto. Oltre all’espe rienza unica offerta, l’uso di Winelivery App consente enormi risparmi operativi, poiché la maggior parte delle fasi (selezione, ordi ne, pagamento...) sono svolte autonoma mente dal cliente. L’app è scaricabile in 65 città italiane e mira ad espandersi soprat tutto in Italia, Francia e Germania. Origina le anche l’idea del concept francese Place

MAPIC Awards: da quest’anno, un premio anche al Leisure e ai progetti sostenibili

A partire da quest’anno, tra i pre mi assegnati nel corso della fiera ci saranno due nuove categorie: “Best Sustainable Retail Initiative”, un ri conoscimento alle aziende che si impegnano per implementare e tro vare soluzioni a beneficio della so stenibilità, e Best Leisure Concept, un premio per i più grandi progetti globali nel settore del leisure. Con oltre 30 progetti presentati in que sta categoria, gli Awards 2022 han no registrato un numero record di candidature. Tra quelli che saranno esposti al MAPIC ci sono concept che combinano sport (urban surfing, bowling, arrampicata), cultura (real tà aumentata, esperienze immersive o arte digitale) e parchi educativi, dimostrando come le attività del lei sure possano essere efficacemente integrate nelle destinazioni com merciali. Il ruolo centrale del leisure

al MAPIC 2022 si manifesta anche attraverso il programma di confe renze dedicato creato in collabora zione con TEA (Themed Entertain ment Association), LDP e Licensing International. Marie Marks, Senior Vice President of Themed Entertain ment di Paramount, responsabile della supervisione delle licenze per tutti i marchi all’interno del portfo lio Paramount Global, aprirà il pro gramma di interventi con un keyno te. Tale programma tratterà anche argomenti quali i nuovi modelli di business per integrare il leisure nelle destinazioni retail, le potenzialità del brand-licensing e il valore dell’arte e della cultura per arricchire l’espe rienza del consumatore. Mercoledì 30 novembre un evento su invito, il “Leisure Workshop”, riunirà lan dlord, asset and property managers e operatori del leisure.

des Oliviers, lanciato 4 anni fa come luogo conviviale dove è possibile mangiare, cena re, bere un drink e giocare a bocce, con un bicchiere di pastis in mano. Il marchio ha già realizzato 3 aperture nel Nord e in Francia e sta cercando di espandersi soprattutto attraverso una rete di franchising. Da se gnalare anche la presenza di Kilo Shop - Un concept francese che offre un’ampia scelta di attraenti abiti vintage, accuratamente se lezionati in base alle stagioni e alle tendenze dai propri designer. Il prezzo di ogni articolo

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L’italiana Winelivery è tra gli ospiti di quest’anno

è definito dal suo peso e dall’adesivo di un colore specifico (rosso equivale a 20 euro al chilo, verde a 30 euro al chilo...). Il marchio è alla ricerca di punti vendita di grandi di mensioni, da 100 a 500 mq, principalmente in centri commerciali, department store e in location di centro città.

Lo shopping, tra entertainment e “retailtainment”

Che ruolo avrà il leisure negli shopping centre del futuro? Centrale, senza dubbio. Anche quest’anno, Mapic ospita LeisurUp, l’evento dedicato al settore ludico ed in trattenimento ospitato all’interno della fiera che proporrà ai partecipanti un pro gramma di conferenze dedicato e uno spa zio espositivo di 3.000 metri quadri che riunisce nello stesso luogo oltre 50 espo sitori e 200 operatori del leisure. Un’oc casione imperdibile per tutti gli attori del settore retail per comprendere meglio il potenziale del “Retailtainment” nella tra sformazione dei siti commerciali. Tra i nomi che hanno annunciato la loro partecipa zione figurano QubicAFM, Walltopia, ECA 2, Speedpark, KCC, Mycotoo, Jra, White Water, Experience UK, Intamin, Attraktion, La tête dans les nuages, Lane 7 e Aerophi le Group. “Il Retailtainment sta diventando sempre più popolare, come dimostrano i numerosi progetti di sviluppo intrapresi da investitori francesi e il successo del le attività di leisure all’interno degli spazi

Un programma di conferenze dedicato al leisure

l ruolo centrale del leisure al MAPIC 2022 si manifesta anche attraverso il program ma di conferenze dedicato creato in collaborazione con TEA (Themed Enter tainment Association), LDP e Licensing International. Marie Marks, Senior Vice President of Themed Entertainment di Paramount, responsabile della supervi sione delle licenze per tutti i marchi all’in terno del portfolio Paramount Global, aprirà il programma di interventi con un keynote. Tale programma tratterà anche argomenti quali i nuovi modelli di busi

ness per integrare il leisure nelle desti nazioni retail, le potenzialità del brand-li censing e il valore dell’arte e della cultura per arricchire l’esperienza del consuma tore. Mercoledì 30 novembre un evento su invito, il “Leisure Workshop”, riunirà landlord, asset and property managers e operatori del leisure. Questo esclusivo momento di networking verterà sui nuovi modelli di business, sulle ultime tenden ze dell’intrattenimento e su come questi progetti possono plasmare le nuove de stinazioni lifestyle.

commerciali”, spiega Guillaume Chene, Country Manager di QubicAMF, tra i princi pali player del settore. Le analisi sulle nuo ve abitudini di consumo dimostrano che la trasformazione dei centri commerciali in luoghi di intrattenimento rappresenta un trend importante in questo settore in con tinua evoluzione. I concept multiattività di grandi dimensioni, pensati per le famiglie, che combinano sport, esperienze immersi ve, giochi e ristorazione, sono tra i format in maggiore crescita all’interno degli spa

zi Retail. Tra i partecipanti a LeisurUp c’è anche KCC Entertainment Design che nel 2020 ha progettato e realizzato il TEKZONE FEC in Kuwait. Questo concept trasforma l’esperienza del consumatore in un gioco con l’obiettivo di incrementare la frequen za delle visite e le vendite dei punti vendita presenti a prossimità: i visitatori raccol gono punti partecipando alle attività, che possono poi essere riscattati presso uno Starbucks o un altro punto vendita in loco. Questo approccio unico e innovativo alle attività di cross-selling e up-selling genera un effetto positivo per tutte le attività pre senti. “Per creare esperienze memorabili, bisogna stimolare i sensi. Le destinazioni retail hanno tutte le carte in regola per rag giungere questo obiettivo. Gli spazi com merciali possono riconquistare la propria funzione di spazi di socializzazione in cui le persone amano incontrarsi, divertirsi e pas sare il tempo libero, proponendo un’ampia selezione di attività fisiche che instaurino legami sociali, un’offerta F&B di qualità e un sapiente mix di intrattenimento e retail”, Reinhart Viane, Business Development Di rector di KCC Entertainment Design.

Guillaume Chêne, Country Manager di QubicaAMF

ancora più forte al Nord.

Espansione avanti per il 2023

A pochi mesi dalla fine del 2022 BEFED Franchising non può che ritenersi soddi sfatta di come sia andato l’anno e degli imminenti progetti per la prima parte del 2023. In questi mesi, e anche per tutto il prossimo anno, è continuato il suo piano di espansione, andando a rafforzare la pre senza in Piemonte, Lombardia e Veneto.

Il 27 ottobre in particolare c’è stata l’inau gurazione di un nuovo locale a Settimo To rinese – zona Mulino - portando così a 4 il numero di pub BEFED presenti in Piemonte, tutti formula Original; è il secondo locale in città dopo quello presso il centro commer ciale Settimo Cielo Retail Park.

Anche nell’area bresciana cresce la presen za di BEFED con l’apertura di un pub Origi nal, a Rezzato e, di un altro Easy Pub nel bre sciano. Durante tutto il mese di novembre verrà poi completato il passaggio di tutti i locali a marchio Gallo’s, iniziato in estate con la conversione in BEFED del locale sta gionale a Vago. Con queste nuove aperture diventerà ancora più capillare la presenza in Veneto e più in generale nel Nord Italia.

BEFED Franchising sta poi portando avanti importanti progetti sia offline che online di sicuro interesse per gli amanti del Galletto. Da citare la rivisitazione del menù - ancora

più incentrato sul Galletto e la Birra Artigia nale ma, al contempo, anche più inclusivo e aperto alle diverse esigenze, con proposte vegetariane e vegane e un menù dedicato ai più piccoli.

Nonostante il periodo difficile per la risto razione dovuto alla passata pandemia e ai rincari delle materie prime, BEFED Franchi sing ha deciso di puntare sull’Italia pro grammando nuove aperture per il 2023 e, allo stesso tempo, supportando i propri franchisee anche con importanti operazio ni digital che saranno lanciate nei prossimi mesi.

Due formule per i partner

BEFED Franchising propone due tipologie di business: la formula Original, con locali di ampia superficie e in aree geografiche densamente abitate e la formula Easy, con superfici e investimenti più contenuti, da collocare in zone centrali cittadine o in grandi centri commerciali.

In entrambi i casi, un ruolo dominante è affidato alla cura e alla scelta delle materie prime, all’informalità, all’accoglienza e alla genuinità del format.

BEFED
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Forte di un know-how internazionale e mul tidisciplinare, Nhood vive oggi un momen to di accelerazione. Il percorso del Gruppo, che da player del retail è oggi società di servizi immobiliari a 360 gradi, prende for ma attraverso grandi progetti mixed-use che stanno rivoluzionando il volto di città e nuovi centri urbani. A guidare e a raffor zare l’area marketing dell’azienda in Italia è Anand Remtolla che da ottobre è il nuovo CCO – Chief Commercial Officer di Nhood Services Italy. Entrato in azienda nel 2019 come Leader Site Vision responsabile della strategia di alcuni asset del gruppo, ha poi assunto l’incarico di Head of New Project sui grandi progetti di rigenerazione urbana come Merlata Bloom Milano e l’ex Palasport di Genova. In questa intervista, in occasione del Mapic 2022 di Cannes, racconta la nuo va strategia commerciale del Gruppo e il work in progress dei lavori in corso d’opera. Merlata è un progetto ambizio so che mescola riqualificazione urbana, retail e sport. Con quali finalità nasce?

Retail, leisure e green sono stati inseriti nel concept del progetto commerciale che fa da pivot a una profonda riqualificazione

urbana, all’interno di un luogo nodale per il nuovo quartiere dell’innovazione (MIND) e residenziale (rappresentato da UpTown di EuroMilano). Si tratta di una formula nuova e rivoluzionaria che cambierà completamen te il concetto di centro commerciale. Lo shopping center si estende su oltre 70.000 mq, su tre livelli. Sarà una destinazione re gionale, ma il suo primo obiettivo è dare ai

quartieri vicini un’alternativa alle vie cittadi ne, con un’offerta di shopping esperienziale, di intrattenimento, di ristorazione di ogni genere e un palinsesto dedicato ad arte e cultura, complementare a quella del centro storico. L’inaugurazione sarà nell’ultimo tri mestre 2023.

A che punto è la commercializza zione?

Siamo al lavoro su nuovi sviluppi con brand internazionali i quali, per la prima volta in Italia, porteranno nel nostro Paese forme di intrattenimento già di successo all’estero. Vogliamo portare l’edutainment all’interno di un mall che è anche una piazza pubblica e un ponte in un quartiere di nuova nascita. Queste aperture sono il traguardo di un’at tività consulenziale iniziata al fianco dei te nant in un periodo sfidante per il retail e che ci consente già oggi di assolvere alla duplice missione di Nhood: essere al fianco delle in segne per aiutarle nel loro piano di sviluppo commerciale anche su territori nuovi come Merlata Bloom Milano, come se ci trovassi mo su high-street, e offrire ai visitatori piaz ze di aggregazione in cui trovare le risposte ai propri bisogni in continua evoluzione, secondo le nuove forme di socialità. Brand

Anand Remtolla, Nhood: “I nostri asset mixed-used, luoghi da vivere in un mondo che cambia”
Merlata Bloom Milano, il più grande e innovativo lifestyle center in costruzione in Italia Anand Remtolla, Chief Commercial Officer di Nhood Services Italy

come Esselunga, Decathlon, Game7Athletics, Portobello, Notorious e altri ci hanno già creduto, ma siamo solo all’inizio: non ve diamo l’ora di accogliere tante altre insegne per poter costruire insieme questo nuovo luogo di vita, nella città delle Olimpiadi.

Oltre a Milano, c’è un progetto di restyling che riguarda Genova. A che punto sono i lavori?

La riqualificazione dell’area prevede l’inse rimento di servizi e unità commerciali com plete, da Levante al Porto Antico, e fa par te del più ampio progetto di rigenerazione “Waterfront di Levante”, uno dei contesti storici di più profonda trasformazione della città. I lavori riguardano una GLA di 28.000 mq che include circa 130 unità locative che ospiteranno un’offerta commerciale ancora inedita per il centro storico di Genova e pro lungheranno l’offerta high street all’interno di un’area oggetto di una profonda riquali ficazione. Il merchandising mix è pensato su tre piani con 3 offerte integrate distinte. Complessivamente, il progetto avrà un’of ferta commerciale ricca, ampia e differen ziata, che spazia dal fast fashion al prodotto di marca, una food court appealing attenta alla territorialità ma anche alle contamina zioni etniche. Nel complesso, sono presen ti contenuti originali con un ancoraggio al mondo marino. L’ultimo piano, il terzo, avrà spazi per il leisure e servizi alla persona.

“Persone, Pianeta, Profitto” sono

i temi portanti del Mapic 2022. Come si inserisce la strategia commerciale di Nhood su questi argomenti?

I servizi di Nhood

Tutti i nostri asset puntano a distinguersi per l’innovatività dei servizi, la sostenibilità e l’in tegrazione sociale, risultato della profonda capacità di ascolto del territorio. Anche a Ge nova daremo grande attenzione alla territo rialità attraverso il coinvolgimento di insegne del luogo e genovesi, ma il cuore del progetto è l’area dedicata allo sport. Lo storico Pala sport della città ligure conserverà la sua vo cazione sportiva e accoglierà eventi. In occa sione del Mapic 2022, presenteremo insieme ai nostri partner di Realia una nuova brochure e i nuovi rendering del progetto. Come per Merlata, anche per questo lavoro abbiamo scelto CallisonRTKL per l’interior design. La commercializzazione è appena iniziata.

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La nostra strategia ha sempre mixato queste tre variabili, le cosiddette 3P. Impegniamo tutte le nostre competenze e le nostre best practices per mi gliorare la vita delle persone e rendere i luoghi in cui vivono più sani, più funzionali, più felici, con un triplo impatto positivo: sulle persone, sul pianeta, sul profitto. Il rispetto dei crite ri Esg fa parte del nostro Dna e lo dimostriamo con fatti con creti. Quest’anno, per esempio, abbiamo siglato un protocollo d’intesa per la diffusione e pro mozione del Fondo “Diamo La voro”, un progetto della Diocesi di Milano, mirato a supportare reinserimento profes sionale di coloro che hanno perso il proprio posto, verrà promosso su tutta la nostra ca tena di fornitura. Dal punto di vista ambien tale, l’approccio alla sostenibilità passa an che dalle certificazioni Breeam di molti dei nostri asset. Monitoriamo e ascoltiamo co stantemente il territorio attraverso ricerche qualitative per ottenere una overview sui bi sogni concreti, e al contempo per migliorare l’impatto positivo dei servizi offerti e dei no stri asset. Per questo, stiamo lavorando per ampliare il mix funzionale, spingendo molto di più su servizi di ristorazione e leisure e sulla ricerca di brand inediti che non sono ancora presenti in Italia. Questo fa sì che il risultato sia nuovo, originale ed esclusivo e che tenga sempre conto dell’evoluzione de gli spazi urbani in risposta alle necessità dei cittadini, in linea con i nuovi stili di vita.

Nhood Services Italy è uno dei principali attori del mercato real estate in Italia con specializzazione in progetti di riqualificazione ur bana e nei servizi immobiliari, oltre che consolidato player del settore commerciale. Solo nell’ambito re tail, nel nostro Paese, Nhood gesti sce 37 asset commerciali, per un patrimonio immobiliare del valore complessivo di circa 2 miliardi di euro. In qualità di società di servi zi nel real estate, Nhood propone un’offerta completa di servizi rela tivi ad ogni aspetto della gestione immobiliare: Asset Management, Property Management, Leasing Management, Project Manage ment, Asset Services e Special Experties, inclusa la Food Strate gy, Data Analysis & Intelligence, E-Procurement e molto altro. In particolare, a ottobre 2022 Nhood ha annunciato il conseguimento della Certificazione di Qualità UNI EN ISO 9001:2015 per l’Attività di Procurement per conto terzi per il mercato del real estate con cui ar ricchisce così il pacchetto dei suoi servizi e apre la strada a nuove Cer tificazioni per attestare la qualità dei propri processi aziendali all’in segna della qualità. Nhood è una delle poche società immobiliari ad avere un processo di Procurement certificato.

Anche in questo caso, come per Merlata, la commercializzazione partirà dall’ascolto del territorio?
Un rendering del Winter Garden di Merlata Bloom Milano L’ex Palasport di Genova in corso di restyling nell’area del Waterfront di Levante

SMART CITY: FUTURO PROSSIMO, MA UN PASSO ALLA VOLTA

Alla domanda “come saranno le città del futuro?”, il mondo del commercial real estate non ha dubbi: avranno le persone al centro. In un contesto globale che vede la trasformazione dei vecchi e nuovi centri urbani, dove commercio, lavoro, attenzio ne all’ambiente e innovazione tecnologi ca e sociale faranno da perno, la tendenza è chiara: addio “zonizzazione”, benvenuta “destinazione mista”, una formula che pre dilige la diversificazione delle funzioni sia a livello urbano che a livello del singolo edi ficio, combinando nello stesso complesso architettonico diversi usi come quelli resi denziali e commerciali. Un approccio che promuove innanzitutto la coesione sociale e che incentiva l’incontro e il confronto. E poi, c’è il tema delle distanze. Ospitare di versi edifici ad uso misto, infatti, consente alle città di ridurre le distanze tra alloggi e luoghi di lavoro o altri servizi, aspirando al modello della “città dei 15 minuti”. Il futu ro delle città, le politiche di rigenerazione urbana e il tema dell’innovazione del retail real estate e commerciale saranno anche al centro dell’evento su invito “How to shape retail in cities!” che si svolgerà al Mapic Cannes il 29 novembre. Come possono reinventarsi le città per rimanere attraenti per i retailer e funzionali per le persone? Servono ancora grandi edifici in cui con

centrare il terziario? O forse è meglio im maginare un modello di città con funzioni meno divise ma più integrate e connesse? E mentre i tavoli di networking si animano e i progetti e le idee per rivoluzionare le città corrono veloci, l’incertezza dell’economia globale costringe il settore a schiacciare il piede sul freno. Lo spauracchio di una re cessione regionale o globale o di una sta gnazione si sta facendo sentire. Rallentan do la corsa.

Ottimismo e qualche incertezza

Un recente report di Deloitte dipinge un futuro incerto per i proprietari e gli investi tori di immobili commerciali. La società di consulenza ha intervistato 450 chief finan cial officer dei principali “big player” del settore e le risposte circa le aspettative per il 2023 sono contrastanti: secondo il 40% i ricavi aumenteranno, poco meno della metà prevede una diminuzione dei ricavi, mentre il 12% non prevede alcun cambia mento rispetto al 2022. Le attese, dunque, sono poco ottimistiche e in netto con trasto con le risposte del 2021 dove l’80% prospettava segnali più che positivi. Nuo vi problemi e preoccupazioni spingono i leader immobiliari a rivalutare le strategie aziendali e il 33% prevede di tagliare i costi

pag. 46 | retail&food | Novembre 2022
Alcuni progetti in corso: in alto, il masterplan relativo alla zona del vecchio aeroporto di Oslo (Norvegia). La riqualificazione prevede circa 55.000 mq residenziali, più altri 30.000 a uso misto Fioriscono i progetti di rigenerazione urbana e prendono forma nuove smart city, progettate su nuovi modelli mixed use. Ma in uno scenario incerto, il settore si muove all’insegna della cautela e i big player rivedono le loro strategie
Un rendering di Zuglo City Centre, nella periferia di Budapest (Ungheria). Progettato da Zaha Hadid Architects, mescola 94.000 mq di residenziale, 93.000 di uffici e 19.00 di retail di Paola Oriunno

Il progetto di Porta Nuova, a Milano, certificato LEED e WELL for Community

In occasione del COIMA Real Estate Forum – l’appuntamento annuale di con fronto sullo sviluppo del territorio con istituzioni e investitori nazionali e inter nazionali – il Gruppo COIMA SGR ha an nunciato le certificazioni LEED e WELL for Community per il quartiere di Porta Nuova a Milano, assegnate dall’US Gre en Building Council e dall’International WELL® Building Institute (IWBI). Por-ta Nuova, avviato nel 2003, diventa così il primo progetto al mondo di riqualifica zione urbana a ottenere questo presti gioso doppio riconoscimento. “Siamo molto orgogliosi di questo risultato, frutto di una sinergia tra pubblico e pri vato nata fin dagli inizi dello sviluppo del quartiere, e di una partnership di lungo periodo con un investitore istituzionale con visione strategica come QIA, focaliz zata su obiettivi comuni di sostenibilità e creazione di valore. E soprattutto risulta to del lavoro di una squadra straordina ria che ci ha permesso di realizzare uno degli interventi di rigenerazione urbana più rilevanti degli ultimi vent’anni in Eu ropa, riqualificando un quadrante strate gico della città di Milano con un impatto

rilevante dal punto di vista economico, ambientale e sociale”, ha commentato Manfredi Catella, Fondatore e CEO di COIMA SGR. Lo sviluppo di Porta Nuova ha riqualificato un ecosistema compro messo dalla presenza dello scalo ferro viario dismesso di Garibaldi-Repubblica e la riconnessione urbana di quartieri storici divisi tra loro per più di un secolo. Il passo successivo è stato l’attivazione degli spazi pubblici e la creazione di una comunità di quartiere, anche attraverso un’innovativa partnership pubblico-pri vato fra il Comune di Milano, COIMA e la Fondazione Riccardo Catella per la gestione della sicurezza, della manuten zione e del programma culturale del par co BAM - Biblioteca degli Alberi Milano, che ospita un programma diversificato di oltre 200 eventi e attività cultura li ogni anno con l’obiettivo di costruire e promuovere l’impegno civico con un modello di business sostenibile che pos sa essere replicato in altri parchi e in altre città del mondo. Lo sviluppo del quartie re è sostenuto dal 2012 da Qatar Invest ment Authority (QIA), il fondo sovrano dello Stato del Qatar.

rispetto allo scorso anno, quando solo il 6% prevedeva questa ipotesi. Nonostante le riserve sulla performance a breve termine, gli intervistati rimangono ottimisti sui fon damentali immobiliari. Quando si tratta di fondamentali - costo del capitale, dispo nibilità di capitale, prezzi degli immobili, livelli di posti vacanti, attività di leasing, attività di transazione e canoni di locazione - la maggior parte degli intervistati (66%) prevede un miglioramento per il prossi mo anno. Con qualche differenza tra aree geografiche: in Europa si punta sugli uffici suburbani come principale opportunità di crescita (35%), nell’area Asia-Pacifico pre feriscono le “digital economy properties” (43%) mentre in Nordamerica si scommet te sulla (43%).

TRE DOMANDE A MARCO BALDUCCI (NHOOD)

Secondo i dati dei prin cipali operatori commerciali, gli investi menti immobiliari sono stati consistenti nei primi nove mesi dell’an no, con volumi record per l’Italia. Questo trend potrebbe conti nuare o la congiuntura attuale com porterà inevitabilmente una frenata? Speriamo che questa tendenza conti nui, ma è difficile prevedere le prossime tendenze. Quello a cui abbiamo assisti to negli ultimi anni è un’accelerazione della trasformazione del retail e del real estate. Dopo una crisi come quella di Covid 19, dobbiamo concentrarci sui nostri obiettivi per trasformare i nostri siti, i nostri progetti e il nostro settore.

Nello stock degli investimenti, la gran parte arriva ormai da operatori istituzionali esteri. Un segnale di maturità rag giunta per il nostro mercato? Forse dovremmo vedere altre op portunità di investimento, che in ul tima analisi sono vantaggiose per l’intera regione. In questa tendenza

all’accelerazione e al cambiamento, è importante avere uno sguardo nuovo.

Parliamo dei grandi progetti mixed use, che mescolano riqualificazione urbana, retail, residenziale, uffici, strutture spor tive/ricreative. È questa la ricetta che cambierà il volto delle città, specie delle periferie, sia in Italia sia nelle grandi cit tà europee nel prossimo decennio? Per secoli la città è stata costruita intorno al commercio. Ora ci troviamo di fronte a una doppia osservazione che è anche una doppia sfida. L’urgenza di trasforma re il modello commerciale con priorità che non sono più le stesse. E l’urgenza di trasformare la città, migliorando la quali tà della vita e rendendo lo sviluppo delle nostre società sostenibile e migliore. Vi viamo un’epoca in cui la città è a un quar to d’ora di distanza, in cui la prossimità va a vantaggio di tutti: abitanti, utenti, lavo ratori, comunità, territori... la nostra sfida come società di soluzioni immobiliari è garantire che i siti che gestiamo, trasfor miamo e sviluppiamo siano ancorati a un quartiere vivo, per una migliore convi venza, con luoghi migliori.

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Marco Balducci , Ceo di Nhood Service Italy PROSPETTIVE RICAVI 2023 Indagine Deloitte sui principali player europei Aumento Diminuzione Stabilità

Secondo un report di EY, “The Retail Pro perty Telescope”, gli investimenti immobi liari nel settore retail europeo, a fine anno potrebbero sfiorare i 2 miliardi di euro. Il 72% in più rispetto al 2021. Nel biennio 2023-2024 la cifra potrebbe “esplodere” verso i 3,8 miliardi. Si tratta di volumi riferiti a compravendite, che per la maggior parte premiano immobili nelle high street o cen tri commerciali Tier-1. Mentre quelli Tier-2 e Tier-3, spiega il report, sono obbligati prima a una buona dose di riconversione per tornare appetibili. I grandi operatori stanno anche investendo molto su proget ti di estensione o rinnovamento dei centri commerciali esistenti. A livello di nuove pia nificazioni “da zero”, in realtà, non c’è molto all’orizzonte. E non poteva essere altrimenti, dopo il periodo Covid e le incertezze geo politiche che gravano sul Continente. Ve diamo comunque quali sono le principali operazioni in pipeline, tratte dai documenti finanziari ufficiali dei principali operatori del settore.

Ecco la grande food hall a Les Ateliers Gaitè

Dopo cinque anni di lavori, seguiti alla chiusura del 2017, ha appena riaperto i bat tenti la nuova area food all’interno di Les

Ateliers Gaîté (proprietà di Unibail Ro damco Westfiled), nel quartiere parigino di Montparnasse. L’area, da 3,500 mq, gestita da Food Society, si compone di almeno 20 unità tra bar e ristoranti ed è inserita in un

moderno complesso a vocazione mista, in sieme a 62 unità residenziali, un asilo, una libreria e un centro logistico. Tra le insegne presenti, anche Osteria Ferrara dello chef italiano Fabrizio Ferrara. La food court è in

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Rendering della zona commerciale di Ellinikon, maxi progetto di riqualificazione urbana che dovrebbe sorgere a sud di Atene, in Grecia Les Ateliers Gaitè sorgerà a Montparnasse (credit: cdn.urw.com)
I principali operatori puntano a rinnovare e allargare gli spazi esistenti. Gli enti locali coinvolgono gli sviluppatori per ricostruire il tessuto urbano “LAVORI IN CORSO” IN TUTTA EUROPA, FOCUS SU “USO MISTO” E AMPLIAMENTI A. L.

serita in un centro commerciale su tre pia ni, dove trovano spazio tanti brand locali e internazionali, da Okaidi a PoltroneSofà, da Darty e Mr. Bricolage.

Tra gli altri progetti pronti ad aprirsi al pub blico entro fine anno ci sono anche il pro getto di ristrutturazione “Rue de la Boucle”, al Westfield Forum des Halles, sempre a Parigi, dove al termine dei lavori saranno presenti 23 unità tra retail e ristorazione, su uno spazio di circa 8.000 metri qua drati. Inoltre, ancora nella capitale france se, sono in dirittura d’arrivo i lavori al Les 4 Temps-Porte de Paris, dove la piazza prin cipale La Clairèrie è stata trasformata in una destinazione commerciale. Un grande negozio Zara è già stato aperto (vedi foto), mentre ora tocca a un nuovo punto vendita H&M, su 3.000 mq, con il taglio del nastro previsto a dicembre.

Da Madrid a Rotterdam, più super ficie in arrivo

In casa Klepierre, l’ultima semestrale re gistra una pipeline da 2,5 miliardi di lavori, molti di quali riguardano i centri commer ciali italiani. Ma focalizzando lo sguardo

Per

sull’estero, le principali operazioni riguarda no il rinnovamento del centro Grand Place, in Francia nella zona di Grenoble, che do vrebbe essere terminato l’anno prossimo con un costo complessivo stimato di 70 mi lioni. Quasi il doppio, 137 milioni, è costato l’ampio rinnovamento, ora in dirittura d’arri vo, al Créteil Soleil di Parigi (dove Klepierre è impegnato per l’80% dell’equity). Per quan to riguarda i progetti destinati a concludersi nel medio periodo, a bilancio ci sono 64 mi lioni per estendere di altri 15.000 metri qua drati il centro La Gavia di Madrid, i cui lavori dovrebbero terminare nel 2026. Ci sono an cora 61 milioni per l’estensione del famoso Val d’Europe, a Parigi, 44 milioni per 7.000 metri quadrati aggiuntivi all’Alexandrium di Rotterdam, 34 milioni per quasi 20mila metri quadrati in più al portoghese Parque Nascente (Porto). Tutti progetti in calen dario tra il 2025 e 2027, come termine delle opere. Infine, il gruppo prevede 1,3 miliardi

Il grande mall di Atene e la vivacità dell’Est

La holding ellenica Lamda Develop ment SA sta progettando la costru zione del più grande centro com merciale della Grecia, che dovrebbe sorgere alle porte di Atene. Questo progetto fa parte di un piano più ampio di riqualificazione di un’area a Sud della capitale, dove sorgeva il vecchio aeroporto, in cui è prevista la realizzazione di un’area residenzia le capace di 30mila abitanti. Il nuo vo complesso si chiamerà Ellinikon, dovrebbe essere completato entro il 2026, includerà anche uffici e ho tel. A livello retail, già prevista anche la presenza di un Ikea. Lamda ha già aperto un Experience Centre che an ticipa la futura nascita del quartiere, che include anche una spiaggia a una marina. Il costo complessivo di tutta l’operazione dovrebbe aggirarsi in torno

8 miliardi di euro. Andando

verso Est, in Romania, a Sibiu, Oasis Retail Development & Consulting ha pianificato il raddoppio del Prima Shopping Center, un retail park che al termine dei lavori, previsti a fine 2023, raggiungere un’area di 80.000 metri quadrati, con una stima di fo otfall potenziale di 45.000 visitatori al giorno. L’ampliamento ospiterà di versi brand retail e un supermercato Lidl. A Bratislava, invece, si sta piani ficando l’ampliamento di 25.000 me tri quadrati del centro commerciale all’interno del moderno quartiere Eu rovea. In Austria, a Lienz, SES sta svi luppando una nuova area a vocazione mista che include spazi retail e anche un hotel, la cui costruzione è iniziata ad agosto. La parte che include ne gozi e ristoranti deve essere ancora approvata a livello di progettazione definitiva.

Val Thory si allarga di 23.500 metri quadrati

di investimento su diversi grandi progetti “mixed use”, tra cui Økernsenteret a Oslo, in Norvegia, su 102.500 metri quadrati.

Tra i principali in programma da parte di Eurocommercial, come si legge nell’ultima semestrale, c’è l’estensione di 23.500 metri quadrati di Val Thoiry, centro commerciale nell’omonima cittadina francese, vicinissi ma al confine svizzero dell’area di Ginevra. I nuovi spazi sono stati in gran parte già pre-locati a brand come Leroy Merlin, De cathlon e Primark. “Stiamo valutando i costi di costruzione aggiornati e le tempistiche per prendere una decisione sull’estensione” specifica il documento. Eurocommercial vorrebbe allargare anche il centro commer ciale in portafoglio in Belgio, il Woluwe di Bruxelles, acquistato nel 2018. La società ha da poco ripresentato la domanda di pianifi cazione agli enti locali, a seguito di una fase di consultazione (il progetto include anche uno sviluppo residenziale). La progettazio

l’ampliamento del Creteil Soleil sono stati investiti 137 milioni
a

ne definitiva dovrebbe essere pronta nella prima metà del 2023. Tra i principali in pro gramma da parte di Eurocommercial, come si legge nell’ultima semestrale, c’è l’esten sione di 23.500 metri quadrati di Val Thoiry, centro commerciale nell’omonima cittadi na francese, vicinissima al confine svizzero dell’area di Ginevra. I nuovi spazi sono stati in gran parte già pre-locati a brand come Leroy Merlin, Decathlon e Primark. “Stiamo valutando i costi di costruzione aggiornati e le tempistiche per prendere una decisio ne sull’estensione” specifica il documento. Eurocommercial vorrebbe allargare anche il centro commerciale in portafoglio in Bel gio, il Woluwe di Bruxelles, acquistato nel 2018. La società ha da poco ripresentato la domanda di pianificazione agli enti locali, a seguito di una fase di consultazione (il pro getto include anche uno sviluppo residen ziale). La progettazione definitiva dovrebbe essere pronta nella prima metà del 2023.

I PROGETTI TOP NEL MIXED-USE

Non è solo una scelta degli sviluppatori, ma anche delle amministrazioni locali. I grandi progetti che oggi vanno per la maggiore non hanno un’anima esclusiva di tipo retail, ma sono progetti mixed use che servono a modificare interamente grandi porzioni urbane, a ridosso delle città. Ecco alcuni dei principali che do vrebbero vedere la luce nei prossimi anni. HafenCity, nell’area di Amburgo, in Ger mania, è uno dei più grandi progetti eu ropei di questo genere, che occuperà nel complesso ben 2,5 milioni di metri qua drati di superficie, tra residenziale, uffici, scuole e persino la Elbphilharmonie Con cert Hall. In sostanza, l’area metropolita na di Amburgo sarà aumentata del 40% rispetto ad oggi. In questo contesto, si inserirà il nuovo Westfield Hamburg-Üb erseequartier, complesso mixed use di Westfield-Unibail-Rodamco che inclu de un centro commerciale da circa 200

negozi tra retail e ristorazione, per circa 80.000 metri quadrati di superficie. Re stando in Germania, nella capitale Ber lino, dovrebbe sorgere EuropaCity. Il progetto si sviluppa a nord della stazione ferroviaria centrale Hauptbahnhof. Il ma sterplan è addirittura del 2005 e dovreb be essere completato entro il 2030, gra zie a una serie di sviluppatori privati riuniti nella sigla Europacity Association of De velopers. Sono previsti uffici, abitazioni, ristoranti, negozi e attività ricreative su una superficie di 61 ettari. In particolare, il progetto prevede l’iconico palazzo The Cube. A Londra, l’Olympia è stato un luo go espositivo per oltre 135 anni e ora lo sviluppatore Yoo Capital sta pianificando un’ambiziosa espansione. Progettato da SPPARC e Heatherwick Studio, il master plan prevede la realizzazione di due hotel, Hyatt e Citizen M, un locale di musica dal vivo da 4.400 posti, più un teatro da 1.575

posti. Qui troveranno spazio 20 attività tra caffè, bar e ristoranti, in uno splendido sky garden con vista su Londra. La Gare Maritime a Bruxelles (sviluppato da Nex tensa) consiste nella riqualificazione di un ex terminal merci ferroviario per cre are uno spazio di lavoro di 30.000 metri quadrati, 10.000 metri quadrati retail più 2.500 adibiti a ristorazione, più altri spazi pubblici per eventi. Il promotore ha cre ato 12 padiglioni da 10.000 metri cubi di legno, che ne fanno uno dei più grandi progetti europei in legno lamellare (CLT). Riflettori accesi anche sull’Est Europa. A Varsavia, in Polonia, Capital Park Group ha sviluppato Norblin Factoty, un pro getto in questo caso che sta praticamen te per essere concluso e aperto. Si tratta della riqualificazione di un’ex area indu striale da 65.000 metri quadrati, di cui 41.000 a uso uffici, il resto a usi culturali, ristorazione e retail.

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In basso: rendering della vista dall’alto del progetto Heiderstrasse/EuropaCity a Berlino. A destra: I cantieri sono già partiti per realizzare l’Überseequartier di Estfield ad Amburgo (credit Christian-Kneise) Woluwe, lo shopping center belga di cui Eurocommercial punta all’ampliamento

Gioielli di Valenza:

alla

di tutti

VERI GIOIELLI ITALIANI
portata

Ancora un’apertura prestigiosa per il noto brand va lenzano… Questa volta siamo al 56° punto vendita e ancora da Klepierre a Milanofiori (Assago)

“Da sempre realizziamo gioielli di qualità nel nostro laboratorio artigianale (situato a Valenza) e vendia mo direttamente, nelle nostre 56 gioiellerie spinte sempre più dal sito web che permette ai clienti oltre la vendita online, anche la possibilità del pick in store, molto amato nel nostro settore. Non avendo inter mediari questo ci consente di poter offrire gioielli di altissima qualità ad un prezzo molto più competitivo facendo diventare la vendita di gioielleria il nostro core business aziendale.

56 PUNTI VENDITA

Questo ci rende unici come catena di negozi. L’esperienza, la scelta merceologica e i servizi che offriamo valoriz zano sempre più la nostra insegna portandoci anno dopo anno, ad incrementare la nostra immagine su tutto il territorio nazionale e fi delizzando sempre più il cliente che ci riconosce come brand di riferimento per i propri acquisti.

Negli ultimi anni le scelte sui materiali, colori istituzionali dei nostri store e tutto il nostro packaging sono stati studiati per poter trasmet tere la sensazione di lusso e modernità valorizzando sempre più i nostri prodotti. Ma non solo, nonostante le difficoltà di reperire risorse lavorative abbiamo investito molto sulla formazione del personale per essere sempre all’altezza delle aspettative dei nostri clienti.

Il nostro obbiettivo è arrivare a mettere una bandierina con il nostro nome in ognuno dei Centri Commerciali importanti del nostro Paese, questo ci consentirà inoltre di creare moltissimi nuovi posti di lavoro”.

Queste le parole dell’AD Davide Maggi che a 30 ANNI dalla fondazione dell’azienda e dopo un 2021 strepitoso si appresta a consolidare un + 20 % DI ULTERIORE

FATTURATO.

CRESCITA DEL
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Prosecco Caffè: il locale italiano più fashion nel mall più grande d’Europa

Nonostante le difficoltà di un periodo buio come quello del Covid, Paolo Brugioni, amministratore delegato di ER spa, proprio nel mezzo del lockdown ha maturato l’idea di aprire un nuovo food business a Londra, tutto targato Made in Italy. La sua perso nale esperienza e quella della società di construction Store Builder hanno fatto da trampolino di lancio per la nuova avventu ra: 20 anni nel mondo della progettazione e dello sviluppo retail hanno permesso di creare un nuovo concept fresco e attraen te, ideale per il mercato inglese. Ecco che è nato Prosecco Caffè all’interno del centro commerciale di Westfield a Stratford City, di cui Store Builder si è occupata di tutta la parte progettuale e realizzativa. Il primo tassello di un’iniziativa, spiegata diretta mente dal Ceo Brugioni.

Chi sono i partner che vi stanno accompagnando in questo nuovo percor so?

Il concept è sviluppato attorno a due elementi cardine: il prosec co, e per questo collaboriamo con Il Consorzio della tutela del Prosecco DOC, che si impegna a regolamentare tutto il mondo del vino Prosecco DOC. E il caffè, per il quale ci affidiamo alla pre stigiosa Hausbrandt di Trieste

Qual è la mission del vostro store e come la trasmettete?

Il nostro intento è quello di far vivere una “authentic Italian experience” (non per niente è il nostro payoff) al pubblico lon dinese. Il format è interamente ispirato a Venezia, alla sua ar chitettura, ai suoi colori e al suo lifestyle. Per questo i protagoni sti del nostro design sono il rose gold, archi e dettagli filiformi, il legno e il marmo di Calacatta. Esso rispecchia a pieno il lusso veneziano restando comunque un ambiente informale, ospitale e amichevole: è un luogo di ec cellenza e qualità nel prodotto, nel servizio e nell’ambiente.

Quali sono i vostri fattori di successo?

Le chiavi del nostro successo sono fondamentalmente 3: focus sull’expe rience, un no-kitchen model e una location ad alto traffico. Ciò che fide lizza il cliente, e lo fa tornare, è vivere un’experience che lo faccia emoziona re e che possa raccontare. Per questo abbiamo dato grande importanza al nostro modello di servizio. Il perso nale, infatti, è addestrato ad hoc per ogni occasione ed ogni segmento di clientela. Un altro aspetto importante

è come gestiamo la parte “operation” ov vero “the leaner the better”. Acquistiamo prodotti di alta qualità ed esclusivamen te Made in Italy frozen per poi rigenerarli con forni di ultima generazione, azzerando costi e tempi di preparazione dei piatti. Infine, fondamentale è stato lo studio per la scelta della prima location, all’interno di uno dei mall più trafficati al mondo.

Cosa fate per restare al passo con i competitor?

Abbiamo introdotto la formula delivery con una famosa piattaforma del settore, cer cando di puntare ad un pubblico ancora più ampio o semplicemente fidelizzare ul teriormente i nostri clienti. Un altro aspet to su cui abbiamo puntato sono le promo zioni, che nel mondo anglosassone sono il cavallo di battaglia di molti business. Per questo abbiamo inserito nel menù diverse promo, soprattutto per la parte beverage o in abbinata magari con una bottiglia di Pro secco e qualche cicchetto, come da regola per un tipico aperitivo italiano.

Per quanto riguarda la comunica zione come vi state muovendo?

Abbiamo puntato all’omnicanalità e pre senza “phygital” in più canali per colpire il pubblico non solo quando è fisicamente nel nostro locale ma anche online. Abbia mo cercato di generare UGC stimolando la condivisione di contenuti con il tag del nostro locale dando un “premio” in cam bio. Internet ci è servito molto anche per attirare partecipanti ai nostri eventi a tema, come ad esempio il “National Pasta day”, “Wine tasting” e “Halloween party”.

Cosa riserva il futuro per Prosecco Caffè?

Tutto questo è solo l’inizio. Infatti stiamo già preparando la seconda location in uno dei punti più caldi e fashion di Londra, per poi proseguire la ricerca per altre nuove postazioni ideali per sviluppare una vera e propria catena Prosecco Caffè in Europa, o magari nel mondo.

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Paolo Brugioni, Ceo di ER
pag. 59 | retail&food | Novembre 2022 www.erspa.com www.storebuilder.it +39 0438 167 8701 @erspa_ @storebuildersrl Via Colombo, 1 31015 - Conegliano TV - Italia info@erspa.com info@storebuilder.it IL TUO PARTNER IDEALE PER AVVIARE O SVILUPPARE LA RETE RETAIL. CONCEPT DESIGN REALIZZAZIONE GESTIONE PROSECCO CAFFE’ @
WESTFIELD STRATFORD, LONDRA

Proseguono decisi i segnali di ripresa sul mercato italiano, a livello di investimen ti immobiliari. Anche se l’asset class “re tail” presenta diverse incognite. È quanto emerge dai report relativi ai primi nove mesi dell’anno, redatti dai principali opera tori del settore. Il periodo gennaio-novem bre si chiude con circa 9,1 miliardi di euro investiti, di cui 2,96 nel terzo trimestre. Secondo Cbre si tratta di una crescita del 60% rispetto allo stesso periodo del 2021, considerando tutti i nove mesi. Quasi la metà dei volumi finisce appannaggio degli “uffici”, che toccano un nuovo record, con quasi 4 miliardi. Segue la “logistica”, con circa due miliardi e mezzo da inizio anno, e gli “hotel” che superano il miliardo.

Il nodo finanziamenti

Il trimestre è stato tuttavia caratterizzato da una riduzione della leva finanziaria sulle nuove operazioni e da un aumento dei costi di finanziamento, segnala ancora il lavoro di Cbre. “Il deterioramento delle condizio ni di accesso al credito sta portando a un ampliamento del gap tra le aspettative di

prezzo di ven ditori e poten ziali acquirenti, registrando un trend di repri cing, trasver sale a tutte le principali asset class” segnala Silvia Gan dellini, Head of Capital Markets & A&T High Street Landlord di CBRE Italy. La compo nente del credito va dunque ad aggiun gersi a quelle già note, in primis la cautela sulle prospettive di ripresa, che hanno de terminato un ulteriore rallentamento delle operazioni sul versante “retail”. Questa as set class ha catturato circa mezzo miliardo di investimenti, una cifra che rappresenta senz’altro un balzo rispetto al 2021, ma an cora sotto una media naturale del periodo. Gli investimenti sono frenati, spiega Cbre, “nonostante l’aumento del prodotto dispo nibile sul mercato, soprattutto out of town,

e il continuo recupero dei fatturati dei re tailer rispetto ai risultati pre-pandemia”. Ciò non toglie, però, che l’Italia presenti alcune buone opportunità, anche grazie al livello dei rendimenti. Secondo Dils, uffici e retail salgono entrambi al 3,15% di media ed è previsto un ulteriore rialzo nei pros simi mesi. E rimangono piuttosto dinami che anche le attività dl “letting”. “I piani di sviluppo” spiega ancora Dils, “sono carat terizzati da una maggiore attenzione alla qualità delle nuove aperture: il focus dei retailers è sempre più incentrato sui temi della sostenibilità ambientale e sociale e si nota un accresciuto interesse da parte dei maggiori player internazionali che tornano a valutare strategie di espansione in Italia.

La piena ripresa dei flussi turistici ha forni to un ulteriore stimolo del settore nel cor so dell’estate, soprattutto nelle città mag giormente attrattive come Roma e Milano”. Dal punto di vista dei capitali, continua a prevalere la moneta estera, che rappresen ta il 72% dei volumi complessivi, secondo l’elaborazione di Savills. In termini di aree geografiche, Milano si conferma la destina zione preferita, registrando il 44% del totale transato, seguita da Roma (13%). Spiccano

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Dalla logistica agli uffici, sono altri gli asset preferiti dagli investitori. Però l’Italia presenta buone opportunità. Rendimenti in risalita REAL ESTATE, IL RETAIL RALLENTA ORA PESA IL COSTO DEL DENARO
Silvia Gandellini, Head of Capital Markets & A&T High Street Landlord di CBRE Italy

anche altre città, in realtà trainate da altre asset class, come Verona (logistica), Siena (hospitality) e Bologna (logistica e uffici).

Il 2023 si presenta complesso

Il consuntivo 2022 dovrebbe risultare an cora largamente positivo, non per la nic chia retail, ma per gli investimenti nel suo complesso. L’attesa è per investimenti in torno ai 10 miliardi di euro, una cifra record persino confronto al periodo pre pande mia. Eppure, c’è concordia nel prevedere un rallentamento a partire dal prossimo anno. “Considerati i buoni fondamentali, e il consolidamento di nuove asset class, il 2022 rappresenterà un anno record anche rispetto al pe riodo pre-co vid. Tuttavia nel corso del la prima parte del 2023 as sisteremo ad una riduzio ne dei volumi considerata la crescente incertezza de gli investitori

dovuta all’elevata volatilità dei mercati fi nanziari e alla situazione macro-econo mica globale” secondo Marco Montosi, Head of Investment di Savills per l’Italia. A livello di compravendite, il residenziale e il commerciale subiranno il contraccolpo del costo del denaro. “La spinta propulsi va proseguirà almeno fino a quando i tassi sui mutui saranno inferiori al 4%” secondo Giuseppe Amitrano, amministratore dele gato di Dils. “Per la prima parte del 2023” prosegue l’a.d. “prevediamo un leggero calo nelle transazioni immobiliari con una riduzione dei volumi. L’incertezza su infla zione, innalzamento dei tassi di interesse

e costo del debito ci inducono a un senti ment di moderata prudenza nel breve pe riodo. Tuttavia nel medio-lun go periodo ci aspettiamo l’apertura di un nuovo ciclo del Real Estate nel nostro Paese”.

OLTRE IL CONTAPERSONE: tante soluzioni Microlog per Mall e Retail

Da più di 30 anni specialista nel mercato di contapersone e sistemi promozionali, Mi crolog si offre come partner tecnologico affidabile per ottimizzare il footfall di Cen tri Commerciali e negozi Come? Attraverso un ampio ventaglio di soluzioni, suddivise in quattro categorie, che ogni anno si arricchiscono di novità:

• MEASUREMENT - misurare i flussi di persone e il gradimento del cliente.

• MANAGEMENT - gestire i flussi di persone e massimizzare l’efficienza dei servizi.

meccanismi di Loyalty e Digital Signage, im piegando totem personalizzabili e software tecnologicamente all’avanguardia.Microlog propone sistemi contapersone precisi e affidabili, con sensori a infraros si (dispositivo proprietario Smartcheck), sensori 3D, e di altre tecnologie in base alle esigenze. Recentemente l’offerta si è arric chita con dispositivi per misurare la soddi sfazione del cliente. Conoscere tutti questi dati è fondamentale per ogni attività che voglia eseguire analisi di marketing e pren dere accurate decisioni data-driven.

• ANALYSIS - analizzare i dati e utilizzarli in ottica di business.

I dati raccolti dai sistemi di conteggio pos sono essere analizzati attraverso l’esclusivo portale CheckinWeb, con grafici dettaglia ti e statistiche delle performance. E oggi l’analisi dei dati può avvenire anche attra verso app CheckinWeb (Google Play e App Store), per monitorare il footfall comoda mente da smartphone!

• ENGAGEMENT - attirare nuovi clienti e fidelizzarli.

Microlog offre sistemi promozionali e di fidelizzazione, come concorsi Instant Win,

In epoca Covid l’azienda ha studiato un sistema di gestione presenze per consentire alle attività di operare in sicurezza: dispo sitivi di controllo, quali semafori, monitor, APP, consentono di regolare gli accessi ai locali. I sistemi sono oggi installati in nume rosi Supermercati, ma anche in Centri Com merciali, dove sono ancora molto utili in prossimità dei servizi igienici. Proprio per i servizi, ecco un’altra novità Microlog: il nuo vo Cleancheck 2.0, dispositivo di gestione che permette di ottimizzare la pulizia dei bagni da parte del personale. Infine, Microlog ha di recente progetta to UPPER, una piattaforma esclusiva per lo Specialty Leasing.

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Comunicazione
Marco Montosi, Head of Investment di Savills per l’Italia

ROBERTO ZOIA, CNCC: “PRONTI PER NUOVE SFIDE, MA UNITI”

In attesa dell’appuntamento al Mapic Cannes, il Consiglio Nazionale del Centri Commerciali si riunisce e fa il punto in un momento difficile per l’Industria. E attraverso il suo Presidente lancia un messaggio agli Associati

“Ci davano per finiti, ma siamo ancora qua”, così Roberto Zoia, Presidente del CNCC, ha aperto i lavori del Convegno “The Shop ping Centres Industry: come affrontare le prossime sfide” che si è tenuto il 13 ottobre allo Scalo Milano Hub (Scalo Milano Outlet). “Nel corso dei tre anni della pandemia ab biamo capito che, nonostante qualcuno ci consideri ancora una ‘old economy’, in realtà siamo sempre più avanti di quanto si pos sa immaginare”, prosegue Zoia. Superato (quasi) lo stallo pandemico, oggi l’Industria dei centri commerciali fronteggia un’altra tempesta perfetta fatta di costi alti dell’e nergia, inflazione e calo dei consumi. “Siamo pronti per spiegare al nuovo Governo cosa significa la nostra Industria in termini di Pil, occupazione e socialità. Vogliamo persegui re queste relazioni”, sottolinea il presidente, che aggiunge uno step in più al percorso: quello della digitalizzazione e del Metaverso.

A raccontare il nuovo scenario agli associa ti nel corso del convegno è Lucio Lamberti, Ordinario di Omnichannel Marketing mana gement e responsabile scientifico del Metaverse Marketing del Politecnico di Milano “Le cose che non esistono ancora non do vrebbero farci paura”, stigmatizza Lamber ti, spiegando alla platea che il Metaverso, il mondo virtuale sempre più ambito da azien de e brand, è molto meno concreto di quan to si pensi perché non ha un numero suffi ciente di utenti per diventare un fenomeno di business. “Le rivoluzioni tecnologiche sono delle straordinarie risposte a domande che non esistono. Anche nel caso del Meta verso, c’è molta comunicazione ma manca ancora il “perché”. In attesa di trovare quella leva, l’Industria dei centri commerciali può iniziare a individuare i contenuti giusti, per correre la strada della realtà virtuale e prepa rarsi al cambiamento”, ha detto Lamberti.

Energia, ecco le linee

Il digitale e l’incognita del Metaverso non spaventano il CNCC. L’associazione si dice pronta ad affrontare le nuove sfide, com presa quella dello shock energetico. Per far fronte al problema, il Consiglio ha predispo sto un documento programmatico di linee guida per i propri soci che traccia i metodi di comportamento virtuosi per l’Industria dei centri commerciali e punta a ridurre i consumi stimabili del 10% rispetto a quelli registrati nella precedente stagione inver nale. Nell’urgenza dettata dall’attuale con tingenza e per contribuire al Piano nazionale di contenimento dei consumi di gas natura le elaborato dal Ministero della Transizione ecologica, sono state delineate delle racco mandazioni riguardanti il riscaldamento e l’illuminazione che possano contribuire ul teriormente all’efficientamento delle strut ture e dei loro consumi.

Nasce la commissione “Sviluppo retailer”

“Per andare avanti, dobbiamo guardare an che al passato”, continua Zoia nel corso del convegno. “Quando siamo partiti eravamo tutti uniti. Successivamente, abbiamo smar rito l’unità della nostra industria, il senso del fare tutto insieme”. Per recuperare terreno e avviare un confronto aperto e costrut tivo, il CNCC ha lanciato la Commissione Sviluppo Retailer affidando la presidenza a Marcello Zanfi (CBRE). “Sarà divisa in tre macro categorie: abbigliamento e calzatu re, mondo della casa ed elettronica, piccoli negozi”, prosegue Zoia, “e avrà l’obiettivo di migliorare la comunicazione tra le diverse parti e e di confrontarsi su Crm, sicurezza in formatica, comarketing e sul reperimento e formazione di personale”. Un tassello in più che sottolinea quanto forte sia la necessità, soprattutto in questa fase di cambiamento, di costruire ed avviare un dialogo sempre più aperto e propositivo all’interno del Con siglio Nazionale dei Centri Commerciali.

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guida
Roberto Zoia, Presidente del Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali di Paola Oriunno
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BERGAMO, I SERVIZI SONO PREMIUM EFFETTO RIMBALZO SULLO SCONTRINO

Orio al Serio dice addio alla patina di scalo “low cost”. E macina risultati sul fronte passeggeri e retail. “Investiamo, con il coraggio di sperimentare” racconta Matteo Baù, direttore commerciale non-aviation

La stagione invernale, nei cieli, sarà un’inco gnita per tutti. Orio al Serio, intanto, si gode un’estate con il turbo e un recupero sempre più vicino ai volumi 2019. E se la capacità dello scalo orobico è ormai consolidata, a livello di traffico, adesso l’aeroporto gestito da Sacbo prova a mettersi all’avanguardia anche nell’arte di innovare e sperimentare il mix retail. Pizze e panini, vanno da sé. Ma non è da tutti mettere fra i corridoi un ne gozio di accessori per cani (con prezzi alti e che vende bene), uno store per noleggio e riparazione di biciclette (qualche turista la scia davvero lo scalo di Bergamo sfruttando la ciclabile che va verso Nord) e pianificare il raddoppio dei posti letto Zzzleepandgo, da 9 a 20. “Cunicoli che gli italiani guardano ancora con sospetto. Ma sono stra-utilizzati dagli stranieri” racconta con soddisfazio ne Matteo Baù, Direttore commerciale non aviation di Sacbo, la società di gestione del lo scalo (controllata dalle tre componenti Sea, al 30,98%, Enti locali e Cciaa intorno al 37% complessivo e con un 25% in mano alle banche, Intesa Sanpaolo e Banco Bpm).

Tra brand famosi e sperimentazio ne

Oggi in aeroporto si contano circa 60 attivi tà commerciali, suddivise grosso modo tra 20 di ristorazione e 40 retail. Tra le ultime novità, è stato di recente aperto RossoPomodoro, al piano ammezzato lato Arrivi, in

collaborazione con Areas-MyChef. Alle Par tenze, invece, è arrivato un format originale, gestito da Autogrill: si chiama WorkEat ed è immaginato per abbinare la ristorazione a una pausa di lavoro. Un locale ipertecno logico, nato da una start-up piemontese, già presente negli scali di Napoli e Torino. A Bergamo, poi, è nato il primo esempio di punto vendita travel di Beretta (il cui quar

tier generale di Trezzo sull’Adda dista pochi km), dove i produttori di salumi sperimenta no anche il versante retail. In estate, era ar rivato Stortellini. E queste sono solo alcune delle novità. Qui, a differenza che altrove, il Covid non è stato un terremoto. “In fondo, nel confronto con il periodo pre-Covid, non c’è stato bisogno di procedere con un gran de turnover. Nei confronti dei tenant siamo

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di Adriano Lovera
FOCUS | Aeroporti
Traffico gennaio-agosto Nazionali Internazionali +188% su Gen/Ago 2021 Passeggeri Nazionali Internazionali Milioni 8,48 2,23 6,24

stati aperti e collaborativi, siamo andati loro incontro agevolando il rapporto, ad esem pio con l’eliminazione dei minimi garantiti, cercando di stringere un patto: noi faccia mo la nostra parte, voi continuate a inve stire. Oggi i frutti si vedono: tolti un paio di spazi commerciali, siamo vicini al 100% di occupazione” ragiona ancora Baù. E così il percorso dei viaggiatori fra i corridoi incon tra le categorie merceologiche più varie: non manca la moda/accessori, tra Parfois, Boggi, Marina Militare, Victoria’s Secret. Passando per gli “oggettini” di cartoleria di Legami, agli sfizi come Venchi, I Love Poke, 12oz. Da Marianna a Balzer non mancano i ri chiami alle insegne forti della città. E le chic che, come Serge, marchio di pasticceria mi lanese che propone il cannolino gourmet.

Servizi e spesa salgono insieme

Anche i lavori di miglioramento dell’aero stazione hanno favorito il clima. Nel periodo di stallo del traffico, Sacbo ha investito: nel 2020 è stata rifatta l’area extra Schengen e a fine 2021 è stato completato l’amplia mento del lato Ovest, con nuovi gate e una nuova zona commerciale. “Stiamo lavoran do molto anche sui parcheggi, che apporta no un terzo dei ricavi non-aviation. A breve sposteremo l’area riservata per il noleggio, dove le compagnie avranno molti più spazi a disposizione”. Sia la proposta commer ciale, sia alcune delle dotazioni dello scalo, hanno tolto definitivamente a Bergamo il marchio di low-cost. Una definizione datata, che in fondo non caratterizza più neppure i vettori, né lo zoccolo duro dei loro clienti/ passeggeri. Mossi ormai dalla disponibilità della tratta, più che dalla tariffa. “Abbiamo un livello di servizio premium. E il gradi mento degli utenti ci viene confermato dai continui riconoscimenti di Aci World” dice ancora Baù. A giugno 2021 è stata aperta la nuova sala Vip Lounge, disponibile per tutti

i passeggeri in modalità walk-in. Il Fast Track Plus, a un prezzo su per accessibile, per mette non solo di saltare la fila verso i controlli di sicurez za, ma di sbrigare il check-in e l’imbarco del bagaglio dentro una Lounge, con hostess dedicata. I risultati di questa trasformazione si vedono anche sul lo scontrino. “In gioco ci sono tanti fattori. Noi lavoriamo per presentare un’offerta di livello. Ci sarà in parte un fenomeno di re venge spending, dopo il Covid. Ad ogni modo, attualmente osserviamo che i volumi di traffico sono all’incirca allo stesso livello del 2019, ma lo scontrino medio si è alzato almeno del 20%, con punte del 28% in al cuni periodi. Questo conferma una regola che vale un po’ ovunque: quando cresce la qualità dell’offerta, la spesa del passeggero corre di pari passo” dice ancora Baù. Certo,

naturalmente, all’interno della media ci sono differenze. Gli esercizi lato landside faticano di più. Ai duty free (Dufrital è partner uni co) si nota una dicotomia: gli italiani sono la maggior parte degli acquirenti, ma spendo no pochissimo. Mentre gli stranieri, risicati come numero, staccano almeno 10 euro di scontrino.

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Matteo Baù, direttore commerciale non aviation di Sacbo

Futuro più internazionale

Dove vuole andare Bergamo? Oggi è uno scalo con diverse vocazioni, concentrato su collegamenti point-to-point, cresciuto con costanza. Ormai da anni, è il terzo in Italia per passeggeri, dopo Fiumicino e Malpensa. Anche qui, il management giura che non ci saranno problemi di accavallamento e di eccesso di offerta: Malpensa ha il suo baci no dedicato all’internazionale, Linate sarà il city airport del capoluogo. Nel nord Est ci sono ancora Verona, Treviso, Venezia. Parma e Bologna non sono lontane. “Fortuna” che Brescia ha ormai una vocazione cargo. Ma in fondo, sono problemi dei loro azionisti o dell’Enac. Finché i numeri danno ragione a Orio, si spinge sull’acceleratore. Oggi nella rete di collegamenti c’è tantissima Europa, ma anche un po’ di Nord Africa, Istanbul, ed è arrivato il volo sull’Arabia Saudita. Manca l’intercontinentale. “Ma in futuro sarebbe bello averlo” sussurrano a Bergamo. La cit tà e il territorio sono fortemente legati allo scalo. Anche se bisogna chiamarlo “Milan/ Bergamo Airport”. La stessa Ryanair, nel suo ultimo comunicato, ha annunciato l’opera tivo invernale su “Milano” indicando le due

WorkEat, tra gli ultimi format aperti a Orio al Serio. Ristorante a tutta tecnologia, dove i tavoli presentano uno schermo touchscreen per ordinare, lavorare e giocare

Giudizio di “eccellenza” secondo ACI World

Lo scorso agosto, l’aeroporto di Bergamo è risultato il primo a livello europeo, nella categoria 5-15 milio ni di passeggeri, e quarto in assolu to in Europa, come indici di apprez zamento dei servizi e dell’efficienza operativa, riferiti al secondo trime stre dell’anno nelle analisi effettuate da ACI World. In particolare, il Cara vaggio è primo in Europa per acces sibilità e offerta dei servizi di ristora zione e anche per quanto riguarda il comfort delle aree di imbarco. Nella classifica assoluta, Roma Fiumicino è il primo nella categoria “oltre 40 milioni”, Mosca Domodedovo ec celle in quella “oltre milioni”, mentre Skopje batte tutti nei piccolissimi (fino a 1 milione).

basi. Dove però, la città della Dea ospita 20 aerei (di cui 12 Boeing “Gamechanger”), 8 Malpensa. Il vettore dichiara nel complesso 3 miliardi di dollari di investimento sui due scali. Ma non solo i vettori mettono mano al portafoglio. Diversi lavori infrastrutturali renderanno lo scalo ancora più appetibile. Dopo l’ok della Regione al progetto, si spe ra nell’avvio rapido dei cantieri per lo scalo ferroviario in aeroporto (investimento di Rfi da 170 milioni). Nell’aerostazione, intan to, verrà creato un nuovo accesso dal lato Ovest dell’autostrada A4. E sarà ampliato e ripensato il settore extra Schengen. Il tutto, si spera, da terminare in tempo per le Olim piadi invernali del 2026.

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Il negozio East Lombardy, terra dei sapori, propone le specialità regionali delle province di Bergamo, Brescia, Cremona e Mantova. Si possono assaggiare all’istante vini, salumi e formaggi. La presenza dello store è anche collegata all’evento Bergamo e Brescia, capitali della Cultura 2023 il punto vendita di Serge, pasticceria artigianale che propone macaron e cannolini gourmet

ADCC: PRESENZE OK IL FOCUS È SUI COSTI

Alle porte di un inverno pieno di incognite, i centri commerciali italiani partono dai dati positivi registrati nei mesi estivi. Variabili come consumi in bilico, caro bollette e in certezza nel determinare le spese rendono difficile fare previsioni. Eppure ci sono tanti elementi che fanno ben sperare. È quanto emerge dalla settima edizione dell’Osserva torio Adcc, condotto dall’Associazione dei direttori dei centri commerciali, in collabo razione con l’istituto Noto Sondaggi. Un’a nalisi basata su dati e affluenze del trimestre giugno-settembre 2022, realizzata grazie alle risposte di un campione di 55 centri sparsi in 13 regioni italiani (il 69% di piccole o medie dimensioni, ossia sotto i 40.000 mq di Gla).

Bollette triplicate in alcuni casi

“La fine sostanziale dell’emergen za pandemica non ha portato a quella calma dopo la tempesta che ci auspicavamo” ha com mentato Stefano Pessina, De velopment Manager di Sonae Sierra e presidente Adcc. “La guerra e la crisi dei prezzi da essa innescata ci hanno messo di fronte ad un ennesimo periodo di emergenza. Il rischio è che ci si abbandoni ad un senso di incertezza permanente in grado di ral lentare, se non addirittura di bloccare ogni sviluppo. Eppure non mancano alcuni se gnali positivi. Il negozio fisico è tornato ad essere il punto di riferimento del consuma tore e le nostre strutture vedono aumentare i flussi di clientela”. Lo confermano i numeri della ricerca. Il giudizio espresso sulla sta gione estiva 2022 risulta positivo. In 9 casi su 10, presenze e fatturato sono state in linea con le attese (63%) e superiori per il 30% dei direttori intervistati. Almeno per il momento, più che su presenze e fatturato, il difficile scenario congiunturale sembre rebbe pesare maggiormente (“totalmente” o “molto”) sui costi di gestione operativi (85% dei casi), sulle scelte di Governance e sui piani di investimento (rispettivamente

72% e 67% dei casi). Per costi di gestione, il riferimento è anzitutto alle bollette energe tiche, raddoppiate secondo il 44% dei diret tori intervistati, con un 18% che ne rileva un aumento superiore al 200%. A fronte di un tale aumento, praticamente la totalità dei direttori ha intrapreso azioni per il risparmio energetico, adottando strategie integrate finalizzate a ridurre le spese per l’illumina zione (in primis spegnimento delle insegne in concomitanza con gli orari di chiusura e riduzione dell’intensità in ambienti poco frequentati) e riscaldamento (regolazione temperatura ambientale, riduzione tempe ratura dell’acqua).

ADCC, associazione dei direttori dei centri commerciali, dà appuntamen to al proprio Convegno che si terrà il 9 Novembre 2022 presso la sede di Confcommercio, in Corso Venezia 47, a Milano. In quella sede saranno presentati in modo più dettagliato i dati della settima edizione dell’Os servatorio ADCC.

dominiali, in particolare per quanto attie ne l’aggiornamento dei canoni e difficoltà nell’ottimizzazione dei costi dei vari servizi. Nonostante le tante difficoltà, i direttori sono cautamente ottimisti sull’immediato futuro. Il 40% circa prevede infatti una crescita di pre senze e fatturato rispetto allo scorso anno nell’ultimo trimestre nel centro commerciale gestito a fronte di un 20% che teme invece un calo. Eataly sulla Quinta di New York è un tempio della nostra gastronomia in cui anda re a mangiare e fare la spesa di vini, oli, paste e qualsiasi altra cosa, giustamente con un prezzo elevato. Una vetrina privilegiata per tanti nostri produttori. È vero che lo stesso sugo pronto lo si trova dal Viaggiator Goloso o in altri punti vendita della Gdo. Ma Eataly è Eataly, una realtà globale: nessuno dei grandi della Gdo, a partire dal Caprotti di Esselunga che tanto ha bistrattato Farinetti, ha mai avu to il coraggio imprenditoriale di aggredire i mercati esteri con i suoi super-store.

Più diversificazione, sperimentazioni in stand by

Il nodo dei canoni

A parte le strategie messe in campo dai sin goli centri, i direttori auspicano misure a livello di Sistema-Paese, premiando per ef ficacia le agevolazioni fiscali per la riqualifi cazione energetica e l’aumento del credito di imposta, mentre le altre possibili misure (rateizzazione bollette, copertura fondi di garanzia, etc.) convincono meno. Per effetto del caro-energia, un centro commerciale su due (57%) sta affrontando anche situazioni problematiche relative alla quantificazione e corretta determinazione delle spese con

Secondo il 91% del campione, anche le abi tudini di acquisto della clientela sono desti nate a mutare nei prossimi mesi, complice la concentrazione della spesa su prodotti indispensabili (cibo, salute etc.), prevista dal 72% degli intervistati, la riduzione delle sole quantità (32%) o sia delle quantità che della qualità (44%). Per affrontare lo scena rio che si va delineando i direttori sono per lo più orientati verso l’implementazione di strategie di crescita e sviluppo fondate, in prima istanza, sulla diversificazione dell’of ferta commerciale (52%) e razionalizzazio ne dei processi e dei costi di produzione (50%), seguite da ammodernamento degli spazi interni ed esterni (35%) e maggior ricorso a promozioni e sconti (32%). Com plice l’incertezza del momento, pochissimi, solo il 9%, sono disposti a sperimentare nuovi format o canali di vendita. “Siamo di fronte a trasformazioni epocali. Frase questa che ci sentiamo ripetere come un mantra. Ma, in cosa consistono veramente queste trasformazioni e dove ci porteranno ancora oggi non è chiaro” conclude il pre sidente Pessina. “Le sfide di oggi, aumento dei prezzi, incertezza nella determinazione delle spese condominiali, aggiornamento dei canoni, richiedono capacità superio ri nel tenere il timone e nel determinare la rotta. In questo contesto la formazione e l’informazione sono importanti, fondamen tali. L’ADCC farà ogni sforzo possibile per promuovere questi fattori”.

pag. 67 | retail&food | Novembre 2022 CENTRI COMMERCIALI | Rapporti
di Carlo Romagnoli
IL 9 NOVEMBRE APPUNTAMENTO A MILANO
Stefano
Pessina, presidente ADCC
PRESENZE NEI
CENTRI Giu-Set 2022 IN CRESCITA STABILI IN CALO NON SAPREI

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PAGAMENTI ELETTRONICI, A CHE PUNTO SIAMO?

il calo è stato più netto: il numero è sceso del 5,8 per cento contro il 3,7 del nostro paese. Il loro valore, invece, è sceso dell’11 per cento circa in Italia, contro un 5,6 per cento nell’Eu rozona. Per quanto riguarda le differenze interne al nostro paese, il Centro-Sud è più propenso a utilizzare i contanti, sia in termini di valore che di numero delle transazioni. Du rante la pandemia, la paura di essere infettati dal Covid e le raccomandazioni dei governi per limitarne la diffusione hanno influenzato la scelta del metodo di pagamento, favo rendo il contactless. Uno studio di Sumup, azienda fornitrice di Pos, evidenzia la crescita dei pagamenti contactless per settore in Ita lia nel 2022, rispetto al 2021. Secondo lo stu dio, tra i tassisti i pagamenti cashless sono aumentati dell’87 per cento; segue l’intratte nimento (cinema, teatri) con il 65 per cento; terzi ristoranti e bar, con il 51 per cento.

Il ruolo degli incentivi

Nei paesi dell’Eurozona, i pagamenti cash less diventano sempre più popolari. In Italia però la quota di transazioni in contanti re sta tra le più alte. L’uso dei pagamenti elet tronici va dunque accelerato, soprattutto nel Mezzogiorno.

Italia indietro rispetto all’Eurozona

Negli ultimi anni, pagare è diventato sempre più semplice, grazie a sistemi di pagamento elettronici rapidi ed economici. Oltre a nu merosi benefici per i consumatori, i paga menti elettronici forniscono un ottimo stru mento per ridurre l’evasione. Proprio per perseguire questo obiettivo, l’Italia, come altri Paesi, ha adottato alcune misure per disincentivare l’utilizzo dei contanti, come l’introduzione del cosiddetto cashback o l’obbligo di dotarsi del Pos per tutti gli eser cizi commerciali, gli studi professionali e gli artigiani, previsto dal Dl 36/2022. Uno stu dio della Banca centrale europea del 2020 fa il punto sui comportamenti dei consumato ri, sottolineando le differenze tra l’Italia e gli altri paesi dell’Eurozona.

Differenze di età, reddito, istruzione

Nell’Eurozona sono più inclini a pagare in contanti le donne, ma anche i più giovani (18-24) rispetto alle persone con età com presa tra 25 e 54 anni. Solo il 19% dei laure ati preferisce il cash, contro il 26% di colo ro che hanno un diploma e il 36% di coloro che hanno la licenza media. Le differenze potrebbero essere dovute al reddito: pro babilmente chi guadagna di meno tiene una parte cospicua dei propri soldi in contanti. I

più giovani, poi, oltre ad avere un reddito più basso, spesso non hanno entrate proprie e ricevono denaro dalla famiglia, in contanti. Gli italiani continuano dunque a preferi re il denaro contante, come era già stato mostrato su questo sito. Sia in termini di quantità che di valore delle transazioni, nel nostro Paese la quota di pagamenti cash è tra le più alte dell’Unione europea (82 e 58 per cento rispettivamente). Tra i grandi Pa esi dell’Ue, solo la Spagna registra valori più elevati. Anche la Germania mostra una chia ra preferenza per il contante (77 per cento delle transazioni e 51 per cento del valore), a differenza della Francia (dove i valori sono rispettivamente 59 e 25 per cento).

Tra il 2016 il 2019, tuttavia, il numero e il valo re delle transazioni in contanti in Italia è di minuito. Negli altri stati dell’Eurozona, però,

Gli incentivi ai pagamenti elettronici e le sanzioni agli esercenti che non forniscono i mezzi per utilizzarli, dunque, sembrano aver già fatto il loro effetto. Valle d’Aosta, Lazio e Lombardia sono le tre regioni con la più alta variazione di transazioni. In generale, le re gioni del Nord hanno visto crescere di più le transazioni elettroniche, fatta eccezio ne per il Friuli-Venezia Giulia (16°). Bisogna però considerare che si parla di variazioni e non di termini assoluti, anche se i dati uffi ciali per gli anni scorsi indicano una mag giore propensione ai pagamenti elettronici al Nord, fattore che fa pensare a un allarga mento dei divari territoriali. Benché molto più lentamente che nel resto d’Europa, an che in Italia sembra ci si diriga sempre di più verso una società cashless. La strategia della Banca centrale europea non prevede l’abbandono del contante, che, oltre a es sere una riserva di valore, permette a coloro che non hanno accesso ai pagamenti elet tronici di non essere svantaggiati. Tuttavia, l’utilizzo dei pagamenti elettronici com porta una serie di vantaggi non indifferenti, dal minor rischio di subire furti al contrasto all’evasione. I dati sulla loro sempre mag giore diffusione non possono che essere letti come una buona notizia. Per quanto riguarda l’Italia, tuttavia, è fondamentale accelerare il processo di transizione verso una società senza contanti.

ACQUISTI | Trend
Cosa è accaduto durante la pandemia

LA GDO DEVE USCIRE DALLA MORSA DEI COSTI E DELL’INFLAZIONE

La pandemia e la crisi economica nella qua le siamo ormai entrati hanno aperto nuovi scenari sugli atteggiamenti dei consumatori rispetto al luogo e alle modalità di acquisto. Ma anche nuove sfide per le imprese. Nel primo caso si è scoperto che un’ottima lo cation poteva essere anche il divano di casa. Non era più indispensabile fare la coda alle casse. Né trovarsi in mezzo a rischi di conta gio. Con tutte le opportunità del caso. Dal la consegna rapida a domicilio a quella più lenta determinata da una spesa più com plessa o dal click and collect con prezzi onli ne allineati al canale fisico, il ritiro gratuito e con tempistiche rapide di evasione dell’or dine. La GDO, pur nell’emergenza è riuscita a reggere bene il colpo. Un mix di possibilità, per ora integrative del business tradizionale, che segnalano nuove traiettorie per il futuro pur lasciando sullo sfondo i progetti di espansione dei giganti della rete. Nella crisi, con la fiammata infla zionistica che ne è derivata, si è cominciato a capire che più del formato del conteni tore e della sua collocazione sul territorio

era il contenuto, la sua qualità, la logistica collegata ad essere decisivi e a determina re la convenienza intesa in senso lato che spingono il consumatore verso una deter minata insegna.

Allarme prezzi, alcune insegne in affanno

L’affanno imbarazzato di alcune insegne di fronte all’impennata dell’inflazione è com prensibile. Qualche errore di comunica zione e qualche nervosismo eccessivo in una fase nuova sono comprensibili. Il ras sicurante scudo anti inflazione sul… pesto ligure di un noto gruppo commerciale na zionale ne è una dimostrazione evidente. I consumatori sono frastornati e le insegne sono tra l’incudine e il martello. La durata e la natura del fenomeno a cui non siamo preparati e le contromisure messe il campo dalle insegne oltre agli interventi della po litica saranno però decisivi. Se, come spe rano molti, l’inflazione verrà messa sotto

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CONSUMI | Scenario
di Mario Sassi, senior advisor e blogger

Meno location solite, più nomadismo

controllo in prossimità del 2024, il mercato non farà selezione. Se non sarà così, la pro fondità della crisi lascerà al palo i più debo li. Fidelizzare i propri clienti in situazione di alta inflazione è ancora più difficile. Si parla spesso di crisi di alcuni formati tradizio nali e di avanzata del discount o dei punti vendita di prossimità. La location in sé sta perdendo inevitabilmente la sua centralità. Ed entrano in crisi abitudini e fedeltà del consumatore. La crisi spinge il consumatore ad una sor ta di nomadismo dove, a differenza che in passato, non è tanto la collocazione del punto vendita a fare la differenza. È l’appeal dell’insegna, la sua convenienza, spesso più della vastità dell’assortimento e forse della qualità se declamata (spesso a caro prezzo) ma non agìta. La fedeltà passa in secondo piano. E sarà sempre più così per le nuove generazioni. Che vanno conquistate ogni giorno e non date per scontate. Un segna le sono già oggi le borse variopinte che alle casse vengono riempite con la spesa. Spesso, molto spesso, di insegne diverse e concorrenti tra di loro e senza alcun im barazzo quasi a sottolineare una tendenza in atto. I discount, dimostrando visione e capacità di interpretazione del contesto, hanno spesso messo in pratica la stessa tecnica raccontata da Gian Maria Volontè magistrale interprete del “caso Mattei” un film del 1972, diretto da Francesco Rosi e dedicato alla figura di Enrico Mattei, pre sidente dell’ENI. Le famose trivelle oblique che saccheggiavano il gas agli impianti vicini. In fondo i discount, soprattutto ita liani, piazzati vicino agli insediamenti della GDO tradizionale che fanno? Più che pun tare alla forza del proprio marchio sfruttano il bacino altrui. E se il vicino ha dei proble mi, meglio ancora. Lo si forza a tenere un passo più lungo della gamba spingendolo ad avvitarsi con costi in aumento, fatturati drogati e margini inesistenti.

Discount a più non posso, con strategia in comune

Il caso di Corbetta in provincia di Milano è paradigmatico. A LIDL Penny, Eurospin è seguito ALDI in meno di 800 metri lineari laddove Esselunga e Carrefour nel passato dominavano la scena. E senza elencare tut ti gli altri presenti sul territorio comunale a poca distanza. Carrefour ha chiuso per manifesta inferiorità. Ma non finirà qui. È così un po’ dappertutto dove il bacino dei

messo in discussione. Non basta più avere lo sguardo lungo a livello di singola insegna. Occorre costruire e impegnarsi a rispetta re nuove regole comuni, credere nella forza della rappresentanza, creare alleanze do tandosi di una strategia nei confronti della politica. Lo stesso vale nel confronto con i giganti della rete. Non basta dire “stesso mercato stesse regole”. Occorre definirle insieme queste regole.

Troppe sigle e divisioni

Gli uni parlano male degli altri ma poi con vivono nelle stesse associazioni in italia e in Europa che, ovviamente, non sono in grado di fare alcunché né in termini di pro grammazione di un futuro condiviso né in termini di sviluppo o di presidio di ciascun segmento. Almeno Confcommercio (lo dico con ironia) quando faceva la guerra alla grande distribuzione si era data una strategia: rallentarne o impedirne lo svi luppo a livello locale e vellicare l’associa zione di categoria a livello nazionale: “un colpo al cerchio e uno alla botte”. E per anni ha pure funzionato. Poi sono esplose le contraddizioni e le strade si sono divise. Oggi però le divisioni stanno danneggian do tutto il comparto.

clienti resta invariato e aumentano solo i concorrenti. In mancanza di acquisizioni di insegne e di concentrazioni, la tattica pre vale sulla strategia a scapito della redditivi tà e dei costi. È il cane che si morde la coda. Nessuno è in grado di vincere ma tutti sono in grado di farsi del male a vicenda in un gioco a somma zero. Da qui l’inevitabile “ossessione” sui costi. Che blocca tutto. Lo sviluppo, gli investimenti, le acquisizioni e il rinnovo del CCNL.

La forza di LIDL o di ALDI o dei discount in generale è che la GDO classica non ha una strategia comune condivisa. Non l’ha mai avuta. Ciascuno pensa per sé. Crescere ovunque ed essere un passo avanti al con corrente dovunque come nel secolo scor so non basta più. Arrivati a 23.000 punti vendita in Italia forse qualcosa andrebbe

Sviluppo del settore, nuovi modelli di con centrazione collegati anche al futuro dei singoli formati distributivi, innovazione tecnologica, ricerca di collaboratori (pun to chiave nei prossimi anni), formazione degli addetti non sono materie da confi nare nei convegni né semplicemente re plicabili all’infinito ciascuno a casa propria con i costi che comportano. Così come i costi di sede. Alcune scelte dovrebbero trasformarsi in priorità e poi in progetti comuni. Di impegno per gli imprenditori più visionari e per i manager aziendali più sensibili supportati dal lavoro delle loro associazioni.

È vero. Ci sono serie preoccupazioni sul futuro e sulla tenuta complessiva del com parto. Ma ci potrebbero essere opportuni tà per chi ha coraggio imprenditoriale e vi sione del futuro. Occorre però uscire con la testa e con il cuore dalla propria bottega che non deve trasformarsi in un confine in valicabile. La sfida è tutta qui.

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Eurocommercial e Maximo premiati all’European Council of Shopping Places

Per Eurocommercial Properties e Maximo Shopping Center di Roma arrivano i riconoscimen ti europei dell’ECSP Solal Marketing Awards 2022, la competizione dell’European Council of Shopping Places che premia i migliori progetti di retail marketing in ambito centri commer ciali. Grazie alla partecipazione al progetto “Spegni Sostenibile” (la campagna per la raccolta e il riciclo dei mozziconi di sigaretta) il Maximo ottiene un Silver Award per la Corporate Social Responsibility. Un altro premio è arrivato per la Digital Opening con la quale è stato inaugu rato lo shopping center durante la pandemia. Per quanto riguarda Eurocommercial, invece, riconoscimenti per la campagna “Save the chewing gum” che ha permesso di riciclare oltre 600.000 gomme da masticare per la realizzazione di nuovi prodotti, e per il progetto di flash deals “Gigli Shop&Shock”.

OVS e Humana insieme per dare una nuova vita agli abiti usati

La campagna di raccolta degli abiti usati lanciata da OVS nel 2013 si arricchisce con la partnership di Humana People to People Italia. All’organizzazione di cooperazione internazionale saranno affidati i capi raccolti nei circa 800 store OVS in tutta Italia. “Per OVS è fondamentale contribuire alla transizione verso un sistema circolare che estenda il più possibile il ciclo di vita delle materie prime e dei capi di abbigliamento”, ha detto Simone Colombo, Head of Corporate Sustainability di OVS. Humana People to People Italia (5.000 contenitori stradali in Italia), da oltre vent’anni finanzia progetti socio-ambien tali in Italia e nel mondo grazie anche alla raccolta, selezione e vendita degli abiti usati. L’organizzazione fa parte della Federazione Internazionale Humana People to People che ogni anno realizza oltre 1.200 di sviluppo nel mondo, contribuendo a migliorare le condizioni di vita di circa 10 milioni di persone.

Nasce il Burger Sospeso, un’iniziativa di Doppio Malto e Progetto Arca

Dall’incontro tra Fondazione Progetto Arca Onlus e l’insegna Doppio Malto nasce il “Burger Sospeso”, un’iniziativa solidale a favore delle persone che vivono situazioni di disagio e fragili tà che sarà attiva in tutti i locali milanesi. Il ricavato andrà alla Fondazione, una realtà che serve pasti ai senza tetto a Milano e in diverse città italiane tramite la “cucina mobile”. “Da oggi nei nostri locali di Duomo, Porta Romana, Scalo Milano e Navigli i menu avranno un burger in più, il più buono: il burger sospeso. I clienti non lo mangeranno, ma lo potranno acquistare al prezzo simbolico di 5 euro, che noi devolveremo a Progetto Arca. Da giugno 2021 collaboriamo con la Fondazione e oggi questo ulteriore passo ci consente di coinvolgere tutti i nostri clienti. Voglio restituire un pezzetto del buono che è capitato alla nostra azienda”, ha detto Giovanni Porcu, CEO di Doppio Malto.

Al Vicolungo The Style Outlets arrivano le colonnine Supercharger Tesla

A partire da ottobre al Vicolungo The Style Outlets sono attive 12 postazioni di ricarica elet trica della rete Supercharger Tesla. Le colonnine, posizionate nel parcheggio sud dell’outlet e attive tutti i giorni, 24 ore su 24, possono raggiungere una potenza di picco di 250 kW permet tendo tempi di ricarica estremamente veloci. Prosegue, così, l’impegno di Neinver, la società di gestione dell’outlet, per ridurre l’impatto ambientale dei propri asset e per promuovere l’a dozione di comportamenti sostenibili da parte dell’ampio bacino di utenti del centro. Le ini ziative green della società spaziano da aspetti di gestione ordinaria (come l’utilizzo di energia da fonti prevalentemente rinnovabili, illuminazione a LED, la valorizzazione della flora locale), sino all’introduzione di stazioni per il refill delle borracce di acqua e delle foodie bag contro lo spreco alimentare.

NEWS | Sostenibilità pag. 72 | retail&food | Novembre 2022

Lectra presenta Connected PIM, le informazioni di prodotto a misura di fashion

Lectra, attivo nell’industria 4.0 nei settori del fashion, automotive e arredamento, presenta Connected PIM by Lectra. Questa soluzione PIM connessa dispone di potenti funzionalità non solo per arricchire e pubblicare i dati di prodotto, ma anche per integrarli direttamente nei vari canali di vendita. Grazie alla connessione in tempo reale al database, brand e retailer pos sono ora aggiornare i dati di prodotto contemporaneamente in tutti i siti di e-commerce e i marketplace utilizzati. La soluzione consente di integrare anche i dati di vendita e di inventario direttamente nel PIM (Product Information Management). “Questo è un grande passo avan ti nel settore del fashion, perché nessun altro strumento PIM consente nativamente questo scambio bidirezionale. In genere, i clienti dovevano stabilire da soli le connessioni tra il loro strumento PIM e i canali di vendita digitali” ha spiegato Giampaolo Urbani, cofondatore e di rettore di Kubix Link presso Lectra. Una soluzione ideale, nel commercio di oggi in cui sempre più collezioni hanno una vita molto breve.

Hikvision: TamdemVu nuovo concetto di PTZ per non perdere i dettagli

La nuova telecamera PTZ con telecamera di contesto integrata TandemVu, firmata Hikvision, combina una telecamera ad ottica fissa con una PTZ motorizzata. In questo modo, quando l’addetto al monitor muove la telecamera, non perde più altri dettagli che potrebbero rivelar si essenziali. Con TandemVu è infatti possibile visualizzare il contesto dell’inquadratura nello stesso istante in cui la PTZ va alla ricerca dei particolari di maggiore interesse. Prima di Tan demVu, per non perdere alcun dettaglio occorreva installare più telecamere PTV. Oggi Hikvi sion offre due telecamere in un unico dispositivo: una telecamera fissa bullet di tipo ColorVu + una telecamera PTZ dotata di tecnologia AcuSense. Il tutto potenziato da tecnologia Dar kFighter, per non temere nemmeno il buio assoluto. Questo nuovo concetto di PTZ è ideale ovunque serva gestire manualmente (tastiera) o automaticamente (allarmi/preset/tour) l’in quadratura della telecamera o vedere dettagli con una zoommata: dal target residenziale al commerciale all’industriale.

Adyen sceglie Tink come partner per i pagamenti pay by bank

Adyen annuncia una nuova soluzione dedicata all’open banking disponibile all’interno della piattaforma. La nuova opzione pay-by-bank è stata realizzata in collaborazione con Tink, una piattaforma di open banking che consente a istituzioni finanziarie, fintech e startup di svilup pare prodotti e servizi. Grazie al continuo sviluppo di metodi di pagamento innovativi, fluidi e all’avanguardia, Adyen è in grado oggi di offrire ai propri clienti servizi di open banking di nuo va generazione. Questa nuova soluzione di open banking di Adyen è stata lanciata inizialmente nel Regno Unito, e la fintech olandese prevede di implementare il servizio in ulteriori mercati europei entro il 2023. “I consumatori di oggi si aspettano di poter usufruire di un’ampia varietà di opzioni di pagamento”, ha dichiarato Edgar Verschuur, Head of Global Acquiring di Adyen. “Grazie alla nostra soluzione di open banking, gli acquirenti possono pagare direttamente at traverso il proprio provider bancario di fiducia”.

NEWS | Servizi e fornitori pag. 73 | retail&food | Novembre 2022

3Sixty si allea con Inflyter per l’omnichannel negli Usa

MIAMI - 3Sixty Duty Free ha annunciato l’inizio di una partnership con Inflyter negli Stati Uniti, al fine di espandere l’offerta travel retail, a un potenziale bacino di 900 milioni di passeggeri domestici. 3Sixty ha definito questa collaborazione per accelerare sull’ottica multicanale. Es senzialmente l’apporto di Inflyter servirà per proporre ai clienti l’acquisto di prodotti on line, spediti direttamente a casa del cliente, su tutto il territorio Usa. Un altro plus deriva dal fatto che nel capitale di Infylter aveva investito, già nel 2019, un operatore aeroportuale come Col linson, che controlla per esempio la rete di lounge Priority Pass. “La comprensione di 3Sixty delle complessità della vendita omnichannel è complementare alla piattaforma digitale dutyfree completa di Inflyter, unita alla sua impareggiabile capacità di presentare questa nuova offerta ai viaggiatori abituali di Collinson, a partire dai membri di Priority Pass” ha commentato Alex Anson, direttore operativo di 3Sixty.

Hudson lancia negli Usa il formato misto con Decanted e Nonstop

DALLAS – Parte dallo scalo internazionale Fort Worth di Dallas la sperimentazione di un nuovo format di vendita da parte di Hudson, che in un punto vendita di circa 150 metri quadrati mette insieme due facce diverse della propria proposta. Il primo è il brand di ristorazione Decanted, con 25 posti a sedere, attivo per colazione, pranzo, cena o anche solo per le tapas. Si tratta di un wine bar di fascia medio alta, che serve cocktail, birre e vini, locali e internazionali. Nello stesso negozio c’è la formula Nonstop, ossia la vendita veloce in stile to-go di Hudson, in cui è possibile sfruttare i sistemi di pagamento super veloci di Amazon Just Walk Out (basato sulla scansione della app) e Amazon One (che invece scansiona il palmo della mano).

Gran Bretagna, non c’è pace sul duty free. Heathrow alza la voce

LONDRA – La crisi di Governo che ha colpito il Regno Unito, con l’esecutivo di Liz Truss durato neppure tre mesi, porta con sé un effetto domino sul travel retail: ancora non si trova pace sulla questione duty free. Londra, infatti, subito dopo la Brexit aveva disposto l’eliminazione totale delle vendite esenti Iva sul proprio territorio. Un colpo duro, per i retailer aeroportuali. A fine settembre il grande annuncio, ripreso anche dall’Ice. Secondo il cancelliere Kwasi Kwarteng, il governo era pronto a reintrodurre le vendite tax free per gli stranieri, tramite un moderno sistema digitale che avrebbe aiutato il settore e prodotto posti di lavoro. Poi, a ottobre, la doc cia fredda da parte del nuovo cancelliere Jeremy Hunt: non c’è budget, non tornerà. “Un’amara delusione, in un momento in cui il Paese ha bisogno di tutta la crescita possibile. L’introdu zione di un nuovo e moderno incentivo allo shopping tax free si tradurrebbe in un guadagno netto per l’Erario” ha commentato Fraser Brown, direttore Retail dell’aeroporto di Heathrow. “Così, invece, si produce un’ulteriore regressione delle high street, dei centri commerciali, dei porti e degli aeroporti, mentre continuiamo a perdere terreno rispetto ai concorrenti europei”.

A Changi riapre il rinnovato Terminal 2 partenze

SINGAPORE – Dopo la riapertura degli arrivi a maggio, ora lo scalo internazionale Changi di Singapore ha riaperto l’ala sud del nuovo Terminal 2, dedicato alle partenze. Il rinnovamento degli spazi ha portato ad ampliare l’offerta retail, con 25 spazi che includono brand come Lotte Duty Free Wines and spirits, Cosmetics and Parfume by Shilla, Straits Food Village. Altri nuovi marchi entreranno progressivamente in attività, mentre altri che già erano presenti sono tor nati al proprio posto, come ad esempio Starbucks e SingPost. Oltre al retail, il nuovo terminale dispone di servizi avanzati, tra cui numerosi banche per il check-in automatico. Dal Terminal 2 partiranno numerosi voli di Singapore Airlines verso Malaysia e Tailandia, mentre presto anche Air India e Air India Express posizioneranno dei velivoli al Terminal 2.

World Travel Retail pag. 74 | retail&food | Novembre 2022

Aena lancia la maxi gara per i duty free da 18 miliardi

MADRID – Durante il TFWA che si è tenuto a Cannes, l’operatore spagnolo Aena ha an nunciato quella che definisce la più grande gara al mondo nel segmento duty free, con un valore complessivo di 18 miliardi di euro. I dettagli del bando verranno svelati entro fine anno, ma dovrebbero essere messi in palio 85 negozi duty free in 26 aeroporti, suddivisi in sei lotti per 55.000 metri qua drati commerciali. Dovrebbero senz’altro far parte della gara i lotti negli scali di Madrid, d ella Catalogna, delle Baleari, delle Canarie e quelli della Spagna del Sud, come Sivi glia, Malaga e Alicante. Maria Josè Cuenda, Managing director del settore Commercia le e Real Estate di Aena, l’ha definita come “un’opportunità unica, di quelle che acca dono una volta ogni dieci anni”.

duty free world

Aeroporto della Costa Azzurra, ok all’ampliamento del Terminal 2

NIZZA – Il progetto per ampliare il Terminal 2 dello scalo Nice Cote d’Azur procede. Lo ha confermato la società di gestione dell’a eroporto, spiegando che l’ok all’avanza mento del progetto arriva da una sentenza favorevole del Tribunale amministrativo di Marsiglia. Criticato dagli ambientalisti, l’ampliamento servirà invece a perseguire la strategia “low-carbon” dello scalo. Come ricorda la sentenza, non è automatico che le opere faranno aumentare il transito di aerei e di passeggeri, ma permetteranno invece una revisione in chiave sostenibile. Stando ai numeri, a lavori terminati la capacità po tenziale dello scalo passerà a 18 milioni di passeggeri all’anno. Soltanto 1,75 milioni in più rispetto a quanto realizzato nel 2019.

Forecasting in the current eco nomic and geopolitical climate is tricky to put it mildly. In this column last month, we quoted Airports Council International which has said that global passenger traffic in 2022 will reach 77% of 2019. That means 7.1 billion people with access to airport stores, though many of them would be on domestic flights and not entitled to duty-free sales.

In mid-October, another forecast came out that was yet more positive for travel retai lers. Aviation analyst OAG expects airline seat capacity to reach 87% of 2019 levels by the end of this year – and, on current trends, three country markets (among the top 20) are running ahead of 2019.

The airline seat expert has made the fore cast despite the volatility caused by rising interest rates; the surge in general living costs, and a still unstable geopolitical si tuation in Ukraine. OAG Chief Analyst, John Grant, said: “Continued confidence is reflected in airline capacity broadly remai ning unchanged week-on-week through to the year-end.” Airlines appear to have baked in the declining economic picture, concluding that travel will remain robust.

In the week ending 17 October, the three markets running ahead of 2019 levels were: Mexico (+11.7%) and way out in front, Saudi Arabia (+1.0%) and Italy (+0.1%). The rest in the top 20 were all negative to varying de grees. Though this is only a week’s snapshot it is indicative of a trend that has been seen all year. For example, Dufry’s airport sales in Mexico have been driving regional growth.

Another analysis from OAG looking at the busiest airline routes offered useful insi ghts to travel retailers on where investment might reap the biggest returns. Based on scheduled seats volumes from October 2021 to September 2022, the Middle East is now the focus for growth, as once-domi nant Asian city pairs have been overtaken.

The busiest international route over those 12 months was between Cairo and Jeddah with 3.2 million scheduled seats, followed by Dubai and Riyadh at 3.19 million. Among the top 10 city pairs, London Heathrow was the only European hub present thanks to its connections with Dubai and New York JFK.

È a dir poco complicato fare previsioni nell’attuale clima eco nomico e geopolitico. In questa rubrica, il mese scorso, abbiamo citato l’Airports Council International, se condocuiiltrafficopasseggeriglobalenel 2022 raggiungerà il 77% del 2019. Signifi ca 7,1 miliardi di persone con potenziale accesso ai negozi degli aeroporti, anche se molti di loro saranno su voli nazionali e quindiesclusidalduty-free.

Ametàottobreèstatopubblicatounnuo voreport,connotepiùpositiveperiretai ler. OAG, uno dei big mondiali nella forni turadianalisialsettoredeiviaggi,prevede che la capacità di posti delle compagnie aereeraggiungeràl’87%deilivellidel2019 entro la fine di quest’anno e, in base alle tendenze attuali, tre mercati nazionali (tra iprimi20)sonogiàinvantaggiorispettoal 2019.

La previsione, più rosea delle aspettativa, viene calcolata nonostante la volatilità causatadall’aumentodeitassidiinteresse, l’impennata del costo generale della vita e la situazione geopolitica ancora instabi le in Ucraina. John Grant, analista capo di OAG, ha dichiarato: “Il clima perdurante di fiducia si riflette nella capacità delle com pagnie aeree, che appare sostanzialmente invariata di settimana in settimana fino alla fine dell’anno”. I vettori, in sostanza, sem branocomerassegnatialquadroeconomi co in declino, concludendo che la doman dadiviaggirimarràcomunquerobusta.

Nella settimana terminata il 17 ottobre, i tre mercati che hanno superato i livel li del 2019 sono stati: Messico (+11,7%) e, piùindietro,ArabiaSaudita(+1,0%)eItalia (+0,1%). Gli altri 20 sono stati tutti, in varia misura, negativi. Sebbene si tratti solo di un’istantanea di una settimana, è indicati vadiunatendenzachesièmanifestataper tutto l’anno. Ad esempio, le vendite aero portualidiDufryinMessicohannoguidato lacrescitaregionale.

Un’altra analisi di OAG, che prende in esa me le rotte aeree più trafficate, ha offerto spuntiutiliairetailersudoveindirizzaregli investimenti.Sullabasedeivolumidiposti programmati da ottobre 2021 a settembre 2022,ilMedioOrienteèoraalcentrodella crescita, avendo superato le principali cit tàasiatichecheinprecedenzadominavano la scena.

Larottainternazionalepiùtrafficatainque sti12mesièstataquellatraIlCairoeGed da, con 3,2 milioni di posti programmati, seguitadaDubaieRiyadhcon3,19milioni. Traleprime10“coppie”dicittà,LondraHe athrow era l’unico hub europeo presente grazieaisuoicollegamenticonDubaiecon New York JFK.

pag. 75 | retail&food | Novembre 2022
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by Kevin Rozario | London kevin_rozario@yahoo.com
OAG’s 87% capacity forecast brings more cheer for travel retail OAGvedelacapacitàaereaall’87%delpre-Covid:segnalidiottimismo periltravelretail

Travel Markets | a cura di Luca Esposito esposito_mail@yahoo.it

METAVERSO – UN NUOVO MONDO DI OPPORTUNITA’

Se una volta era l’Asia ad emulare l’Occidente, ora con lo sviluppo del mondo digitale possiamo dire che sia vero il contrario. Il Metaverso infatti in Asia è diffuso ormai da tempo. La Cina sta diventando la vera avan guardia ponendosi come guida nelle applicazioni glo bali dell’universo virtuale. Senza dubbio, quest’ultima si è già affermata come il regno dei Virtual Influencer. Ma è tutta l’Asia che sta esplodendo sul fronte della re altà aumentata. Come la Corea del Sud leader sul mer cato del gaming e sede di Zepeto, la piattaforma del Metaverso più frequentata in tutta l’Asia che, con oltre 300 milioni di utenti, attira 2 milioni di utenti attivi al giorno. Nata solo quattro anni fa, essa vanta l’80% di utilizzatori appartenenti alla Generazione Z che rap presentando il più grande gruppo di utenti Internet, sfrutta la prolungata presenza online e la propria di mestichezza con le tecnologie digitali per trasformare l’universo virtuale in uno spazio di rivendicazione delle istanze reali.

Seppur in Occidente il Metaverso rappresenti anco ra una novità da esplorare con curiosità, il suo gran de sviluppo è ormai segnato: l’attuale dimensione del mercato è stimata in 60 miliardi di dollari che rag giungeranno un valore di 800 miliardi di dollari entro il 2024 (Bloomberg Intelligence). A livello di potenziale, si prevede che il numero di utenti attivi nel Metaverso supererà i 5 miliardi (attualmente gli utenti internet 5G sono circa un miliardo) con una dimensione del mercato che raggiungerà o addirittura supererà gli 8 trilioni di dollari.

Per esplorare le opportunità offerte dal Metaverso al fine di aumentare la competitività aziendale, faccia mo riferimento al webinar ““Exploring the Metaverse: Industry Aggregation and Crossover Opportunities”, organizzato recentemente da HKTDC Research.

Il Metaverso si compone di quattro elementi, offrendo diverse opportunità e ponendo alcune minacce.

Il suo ecosistema è composto da uno spazio, un mon do virtuale aperto in cui gli utenti possono interagire, da un’interfaccia ovvero l’hardware che consente agli utenti di connettersi allo spazio, dall’infrastruttura monetaria che offre la possibilità di scambiare risorse utilizzando sistemi di pagamento digitali e, infine, dal computer che ne supporta il funzionamento.

Per quanto riguarda le opportunità: innanzitutto il po tenziale di crescita di cui abbiamo parlato; inoltre, le aziende in esso possono espandere la propria comu nicazione; come ad esempio la settimana della moda del Metaverso che ha visto più di 60 marchi in mostra o il marchio Samsung che ha aperto un concept sto re metaverse dove i consumatori possono acquistare prodotti e prendere parte ad attività correlate o an cora il marchio Bulgari che ha usato il Metaverso per rendere visibile la Resort Collection 2022 e regalare alcuni articoli agli utenti per vestire i propri avatar. Altre opportunità per le aziende sono rappresentate dalla creazione di una community di fan,

offrendo ad essi prodotti NFT (non fungible token) per assistere ad eventi esclusivi o dalla possibilità di sviluppare business aggiuntivi, come ad esempio coniare NFT per collezionisti o investitori offrendo versioni limitate. Le NFT infatti, essendo basate sul la tecnologia blockchain, consentono agli investitori di accertare l’origine e l’autenticità del prodotto e le pubblicazioni fisiche possono essere negoziate diret tamente nel mercato secondario senza autenticazio ne di terze parti.

Infine, le aziende possono creare un ecosistema che integri il mondo virtuale con quello fisico, coinvol gendo i fan in attività volte a guadagnare criptovalute o ottenere sconti da spendere offline. Da parte loro, i marchi possono utilizzare i feedback dei fan raccol ti nel Metaverso per migliorare la progettazione dei propri prodotti, ottimizzando l’esperienza dei consu matori nei negozi fisici.

Per quanto riguarda le minacce, oltre a prestare atten zione ai furti sempre più presenti nel mondo virtuale, bisogna considerare i rischi derivanti dall’utilizzo delle criptovalute. Innanzitutto per la mancanza di una nor mativa internazionale ma anche per la loro volatilità. Va detto che le criptovalute sono prodotto di investi mento tecnologico nella loro fase iniziale di sviluppo e, al riguardo, ci è sembrato molto interessante il pa rallelismo fatto con lo sviluppo di internet. Internet è nato nel 1983 e dodici anni dopo, nel 1995, solo il 14% degli utenti americani e meno dell’1% della popo lazione mondiale era connessa ad internet, mentre dal 1996 ha iniziato la sua crescita esponenziale che ha portato agli attuali 5 miliardi di utenti. Allo stesso modo, la criptovaluta è stata concepita per la prima volta nel 2008 e nel 2021, quindi tredici anni dopo, solo il 13% degli americani e circa l’1% della popola zione mondiale ha acquistato o utilizzato criptovalu te. Ora la criptovaluta è in una fase di crescita ad alta velocità, con i numeri degli utenti che registrano una crescita annuale dell’80% dal 2015.

NEWS | International pag. 76 | retail&food | Novembre 2022 New
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Londra: riapre la Battersea Power Station, da centrale elettrica a “megamall”

Dopo importanti lavori di ristrutturazione, lo storico edificio della Battersea Power Station ha riaperto i battenti il 14 ottobre, diventando un gigantesco centro commerciale e meta per il tempo libero. L’antica centrale, situata sulla riva sud del Tamigi, è stata acquisita nel 2012 per 400 milioni di sterline da un consorzio di investitori malesi. Per trasformare il sito in “supermall”, la proprietà ha speso 9 miliardi di sterline, ovvero 10,4 miliardi di euro. Tra i tennant presenti figurano, tra gli altri, Calvin Klein che ha aperto in uno spazio di 250 mq il suo nuovissimo lifestyle store, Adidas, Lululemon, Sweaty Betty e Nike con la sua seconda vetrina “Live”. E poi, Zara con il più grande store del Regno Unito, Uniqlo, con un innovativo centro di servizi di riparazione e personalizzazione Uniqlo Studio, e Rituals che apre qui la sua prima location “premium” nel Regno Unito e il suo primo centro benessere di punta. Non mancano le insegne “green” come The Body Shop che propone un negozio realizzato con il 90% di materiali riciclati e sostenibili, oltre a varie stazioni di ricarica.

Belgio: Decathlon sperimenta il “reverse shopping” e diventa Nolhtaced

In Belgio, Decathlon sperimenta il “reverse shopping” e lo fa partendo proprio dall’insegna che diventa Nolhtaced, ossia la scritta Decathlon al contrario. “Il nostro modello di consumo deve cambiare: dobbiamo acquistare meno prodotti nuovi e rivendere, riparare o noleggiare di più. Anche i consumatori stanno iniziando a guardare le cose in modo diverso”, ha dichia rato Joeri Moons, responsabile della sostenibilità del Gruppo in Belgio. Il colosso francese, che riunisce sotto il proprio marchio oltre 1.500 negozi di articoli sportivi su scala mondiale, ha deciso di fare questo test in Belgio nei tre punti vendita di Evere, Namur e Gent: i clienti potranno rivendere articoli sportivi vecchi o usati per ottenere un buono sconto sui futuri acquisti. Il buono rimarrà valido per ben due anni mentre i prodotti troppo usurati che non potranno essere rivenduti potranno essere comunque lasciati gratuitamente in negozio. Nolhtaced provvederà al loro corretto smaltimento.

Bye bye Russia, Inditex cede le sue attività a Daher

Sette mesi dopo l’interruzione delle attività nel paese, il Gruppo Inditex ha annunciato di aver raggiunto un accordo preliminare per la vendita delle sue attività in Russia alla società libanese Daher, con sede negli Emirati Arabi. I termini della transazione, soggetta all’appro vazione del governo, consentiranno di mantenere un numero sostanziale di posti di lavoro generati dal Gruppo Inditex in Russia. Inoltre, se in futuro Inditex ritornerà nel Paese, i due Gruppi avranno la possibilità di collaborare attraverso un contratto di franchising. Prima della guerra in Ucraina, la Russia rappresentava il più grande mercato internazionale per il colosso spagnolo, con oltre novemila dipendenti e una quota pari all’8,5% dell’ebit. A marzo, con l’annuncio della “sospensione temporanea”, Inditex aveva chiuso 502 punti vendita, oltre al canale online.

Deliveroo abbandona il mercato olandese

Deliveroo ha annunciato che il servizio in Olanda non sarà più disponibile a partire dal 30 no vembre. I rider che hanno lavorato finora per Deliveroo nel Paese sono più di 9 mila e riceve ranno un risarcimento – grazie a un accordo raggiunto tra la società e il sindacato olandese FNV – pari al 38% del reddito di un rider calcolato in riferimento all’ultimo anno e un importo basato sul suo reddito e sulla sua storia lavorativa. “Dopo aver consultato dipendenti e rider, Deliveroo ha stabilito che raggiungere e mantenere una posizione di primo piano nel mercato olandese richiederebbe investimenti irragionevoli con un rendimento incerto a lungo termi ne”, ha affermato la società in una nota pubblicata sul sito web ufficiale. Ad aprile, il tribunale di Amsterdam aveva accolto il ricorso di alcuni rider supportati dal sindacato FNV e aveva sta bilito che i lavoratori di Deliveroo dovessero essere considerati dipendenti e non autonomi e quindi pagati secondo quanto stabilito dal contratto collettivo di lavoro del settore.

NEWS | International pag. 78 | retail&food | Novembre 2022

Shein e Zara debuttano nel second hand (per ora solo in USA e UK)

Altri due grandi brand si convertono al second hand: si tratta di Zara (Inditex) che ha deciso di muovere i primi passi in questo segmento di mercato cominciando dal Regno Unito, e di Shein. Dal 3 novembre, la piattafor ma del marchio spagnolo metterà a disposizione nuovi servizi, come la donazione di vestiti usati multi-label, la riparazione, la vendita e l’acquisto di abiti usati a mar chio Zara attraverso un modello peer-to-peer. Anche il brand di fast fashion Shein lancia il canale second hand. Il colosso cinese ha attivato una nuova piattaforma de dicata all’usato disponibile per ora solo per il mercato americano che permette di acquistare e rivendere i capi del marchio direttamente attraverso l’app.

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Anche lo Stato Pontificio avrà il suo shopping center: in arrivo il Vatican Mall

A distanza di tre anni dal prossimo Giubileo, già fervono i preparativi. I turisti in arrivo a Roma avranno a disposi zione anche il Vatican Mall che sarà all’interno del ter minal Gianicolo e affaccerà su San Pietro. Il Vatican Mall, si legge nel sito, sarà dotato di “servizi e strutture per rendere ogni momento un vero piacere”. Sarà presente anche una food hall di oltre 600 mq. Tra i servizi propo sti: personal shopper, locker per depositare i sacchetti, un servizio di spedizione internazionale, carte fedeltà. Più di cinquanta saranno i negozi ospitati al suo interno e non mancheranno mostre ed eventi culturali. Il Vati can Mall è gestito da una società privata di imprendito ri, la Gasak srl. L’investimento sarebbe di circa quindici milioni di euro. L’affitto, invece, è pagato a Propaganda Fide, la Congregazione per l’evangelizzazione dei popoli istituita nel 1622.

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Da Spadoni la RiRicotta di Brisighella anche in barattolo take-away

Officine Gastronomiche Spadoni amplia la proposta di formaggi e latticini freschi take-away con la RIRIcotta di Brisighella, confezionata in un barattolo da 200 gram mi. Il prodotto è preparato con latte romagnolo al 100%, realizzato a partire dal siero residuo della lavorazione del formaggio, con il metodo tradizionale per affioramento: la ricotta che affiora, appunto, viene raccolta a mano con apposita ramina e, una volta raffreddata e asciugata, viene cotta lentamente in forno. È proprio questo processo di cottura, da cui il nome “RIRIcotta”. Questo formaggio, come gli altri di Spadoni, nasce esclusivamente nel caseificio situato sulle colline Brisighella, nel cuore della Romagna, dove il microclima, con la sua aria salmastra che si fonde a quella pura di montagna, permette ai prodotti di sprigionare il sapore ricco e distintivo del terri torio. La RiRicotta è disponibile nella Gdo. Il vasetto offre al consumatore praticità, freschezza del prodotto e trasparenza del packaging.

Da Surgital le linguine al 100% vegetali con verdure e legumi

Buone come la pasta, leggere come la verdura: sono le nuove Linguine di verdu ra, piselli e lenticchie, la prima proposta interamente plant based di Laboratorio Tortellini ® - Alta Tradizione, linea storica di Surgital. Proposte come alternativa alla pasta classica, queste Linguine sono rivolte ai professionisti della ristorazione per arricchire il menù. Già testate dal mercato americano, le nuove linguine sono a base di verdura (cavolfiore), farina di piselli e lenticchie. Si preparano in un minuto in acqua bollente o in 4 minuti direttamente in padella con la salsa. Con questa pasta l’azienda offre una valida opportunità per intercettare un mercato più ampio e al pas so con i tempi, che vede il 40% dei consumatori italiani limitare il consumo di alimenti di origine animale (fonte Eurispes 2021).

Ritter Sport, in arrivo la limited edition per celebrare El Cacao

Ritter Sport, per celebrare il decimo anniversario della piantagione di proprietà El Cacao, ha lanciato per il secondo anno consecutivo la limited edition Don Choco, una tavoletta di cioccolato al latte extra col 40% di cacao 100% certificato sostenibi le, proveniente proprio da El Cacao, in Nicaragua, e per l’occasione con un esclusivo pack interamente in carta. Nel 2012, quando Ritter Sport lo ha acquistato, il terreno dove sorge El Cacao era un appezzamento di terra brullo e usato come campo da pa scolo. Oggi è tra le più grandi aree di coltivazione di cacao al mondo. Dei suoi 2.500 ettari totali, meno della metà sono effettivamente destinati alla coltivazione del ca cao, che avviene mediante il sistema agroforestale, ossia la compresenza di culture miste di alberi di cacao e altri tipi di piante nel medesimo terreno. La piantagione, ha l’obiettivo di generare 110.000 tonnellate di crediti di carbonio nel corso di 30 anni, compensando le inevitabili emissioni di Co2 derivanti dalla produzione.

VETRINA pag. 80 | retail&food | Novembre 2022
L’offerta retail e food - con il Common Ground che la ospita - è una chiave fondamentale per rendere MIND il Distretto dell’Innovazione più coinvolgente d’Italia. Qui, queste parole sono sinonimo di un ecosistema di prodotti, servizi ed infrastrutture capace di creare esperienze di brand all’avanguardia, in perfetta armonia con il DNA del luogo e di chi lo vive. Retail & food @MIND: a placemaking ecosystem 16 Novembre 2022 Village Pavilion - MIND Milano Innovation District Evento a numero chiuso, riservato a operatori retail e food. Per chiedere di partecipare inquadra il QR: Scopri di più su MIND su mindmilano.it e mindvillage.it Powered by: Media parter:

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