L’AMBIENTE E I SENTIERI Il massiccio del Grappa e il canale del Brenta sono zone storicamente antropizzate e in continuo dialogo con la pianura antistante, più che con le altre montagne a nord. Inoltre, sono state fortemente trasformate durante il primo conflitto mondiale. Strade, carrarecce, mulattiere e sentieri sono molti e di due tipi: quelli che salgono da valle e quelli di collegamento in quota; insieme costituiscono un reticolato che consente di muoversi in quasi tutte le direzioni. Non a caso alcuni dei percorsi di questo libro si toccano, si intersecano e a volte si sovrappongono per alcuni tratti. Inoltre, a differenza delle altre montagne, il Massiccio del Grappa non ha passi da scavalca-
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re o valli da unire, lo si nota anche dai toponimi dai quali è del tutto assente la parola “passo”. I sentieri e le altre strade, prima che di comunicazione e scambio, sono nate per raggiungere un luogo. Le direttrici principali, la strada Cadorna (oggi SP148) che sale da Romano d’Ezzelino, la strada Generale Giardino che sale da Semonzo, la provinciale 148 da Seren per Cima Grappa, sono tutte di origine bellica e servivano per il trasporto di truppe e materiali dalle retrovie al fronte. A queste si aggiunge la strada che da Cismon saliva al Forcelletto risalendo la val Goccia, rimasta mulattiera e oggi numerata come