RINGRAZIAMENTI Questo libro è dedicato a tutte le persone con le quali ho corso o condiviso sentieri e che hanno reso possibile questa passione, supportandomi, sopportandomi o solo cercando di capire perché fare tutta questa fatica. a mia moglie Nora senza la quale nulla avrebbe senso a mio suocero Sergio che mi ha portato, aspettato e raccolto ovunque, assecondami sempre e chiedendomi ogni volta sornione “a che ora è la sveglia domattina?” ai miei figli Matteo e Andrea, impavidi scalatori del Mazonte a mia mamma Giovanna che continua a chiedersi perché correre a Roberto che per me c’è sempre al mio babbo Giorgio: con lui ho corso la prima volta per un’ora, ma avrei voluto che fossero molte di più ad Anna Fiorentini, compagna del primo trail e di tanti, tanti giri di sera al parco Lambro chiacchierando, anche di corsa
56
a Massimo Barbieri che, finché non ho tolto le scarpe dall’asfalto, non ha smesso di chiedermi “quando fai il salto di qualità?” Avevi ragione Coach! a Franco Inglese che mi ha dato il coraggio di fare la prima maratona a Gianni Bersani che ha condiviso con me 20 ore e 49 minuti di pioggia ininterrotta a Luca De Gregorio, vulcanico ideatore di imprese sportive: se è pazza, è lunga ed è dura, lui c’è a Orlando Pizzolato: lui non lo sa, ma con le sue tabelle e i suoi consigli mi ha aiutato a lasciare sulla strada 35 kg e a chiudere tutte le maratone a Davide Zanetti e ai Lupi, per il supporto a questo libro e per quello che fanno per valorizzare il territorio a Anna Aprea che ha sempre creduto nella mia scrittura a Denise Genova che mi ha insegnato a considerare le cose una dopo l’altra, come i passi E a tutti i ragazzi che tra il 24 ottobre 1917 e il 4 novembre 1918 sono saliti in Grappa e non ne sono più scesi