Società oggi di Waimer Perinelli
Famiglia allargata e figli surrogati La famiglia composta da madre, padre e figli è un retaggio archeologico. Oggi l’identità familiare è molto labile: ci possono essere due madri o due padri, figli generati da un coniuge con altra persona, o in provetta con l’inseminazione assistita.
S
ono passati 71 anni dal tempo in cui l’antropologo francese Claude Levi Straus descriveva nel celebre saggio “Le strutture elementari della parentela” dinamiche, affetti, scambi familiari. Oggi il suo schema è crollato ed è giusto che sia così, visto che lo scienziato fotografava una realtà esistente, ma non per questo immutabile. In mezzo alle funzioni sociali dell’incesto o dello scambio di donne o uomini, si trova il problema della parentela che in società primitive, come quelle descritte da Levi Strauss, incidono in modo scarsamente incisivo sulla realtà sociale ed economica. Ma in una società complessa e variamente ricca come la nostra, il rapporto parentale è importantissimo per il nucleo familiare e la sua sopravvivenza nel tempo. Tanto importante da essere regolata da precise leggi ed oggetto di contenziosi giudiziari. E’ il caso di due donne veronesi di 34 e 33 anni conosciutesi ed innamoratesi nel 2016. La meno giovane nel 2017 è ricorsa alla donazione di seme ed ha partorito un bambino. Nel 2018 si sono unite in matrimonio con rito civile. Successivamente anche la più giovane ha avuto un figlio con la donazione del seme. Risultato, due mamme e due bimbi, regolarmente adottati dalla coppia, ma, dicono ora le due donne, giuridicamente non fratelli. Non lo sono nemmeno geneticamente visto che i due innocenti non hanno nulla geneticamente in comune. La loro situazione è uguale a quella della
figlia adottiva di Liz Taylor o di Tom Cruise, rispettivamente coniugati con Richard Burton, e l’affascinante Nicole Kidman. Coppie sposate eterosessuali che hanno adottato dei bimbi aventi ora uguali vantaggi ed oneri giuridici. Secondo le due mamme veronesi la loro situazione familiare è identica a quella delle coppie eterosessuali : “Giuridicamente, dicono, i figli di coppie eterosessuali che adottano bimbi, anche di razze diverse, sono fratelli. Perché dunque escludere dai benefici di legge (in primis linea ereditaria e obbligo di assistenza familiare) i loro bimbi? Tanto più che i fratellini sono molto uniti psicologicamente.” Sono convinte che il giudice darà loro ragione. E c’è un precedente positivo nel bolognese. La vicenda apre il sipario sul palcoscenico mondiale dove casi uguali sono frequentissimi. Ci sono enti ed associazioni che aiutano a superare la sterilità o l’ assenza della bisessualità nella coppia. E godono di ottima salute commerciale. Un ente che ha nella pubblicità l’inquietante frase “ Center for human reproduction”( Centro per la riproduzione umana) ha sospeso temporaneamente il servizio, per “eccesso di domande”. Se ne deduce pertanto che, in questa Clinica modello,che ha sede in Ucraina,
ed è leader “ nel campo della medicina riproduttiva, programmi avanzati di ovodonazione e maternità surrogata” hanno finito gli ovuli ed i semi; uteri in affitto compresi. Il futuro sembra ormai quello della riproduzione umana senza sudore, affanni, sospiri..qualche volta piacere..... Tutto lindo, pulito, asettico. Alla faccia della biblica frase della Genesi “Con dolore partorirai i figli”Bibbia da dimenticare mentre si studia un utero artificiale che toglierebbe dolore e lavoro alla madre in affitto. La scienza guarda ormai lontano. Ricordiamo nel 1996 la pecora Dolly il primo mammifero clonato da una cellula e ora Emmanuelle Charpentier e Jennifer A. Doudna i Premi Nobel 2020 per gli studi sul cambiamento del Dna. Gli scrittori di fantascienza hanno anticipato anche questo: figli perfetti, tutti uguali, e, a scelta, senza i difetti dei loro genitori, spesso privi di dubbi morali.
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